Il Peperoncino Rosso - novembre 2015

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Tanti i modi di pregare

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  • Tanti i modi di pregare

    Buddisti in preghiera Ebrei in preghiera

    Cattolici in preghiera Induisti in preghiera

    Musulmani in preghiera Ortodossi in preghiera

  • EDITOREGlobeGlotter

    REGISTRAZIONEIscriz. Reg. Periodici

    Tribunale di Foggian. 414

    del 31/03/2006

    DIRETTORERESPONSABILE

    Nico Lorusso

    VICE DIRETTOREAntonietta DIntrono

    SEGRETARIA DI REDAZIONE

    Veronica Tarantino

    DIREZIONE REDAZIONEvia Staffa 4

    76015 Trinitapoli BTt. 0883 634071

    [email protected]

    STAMPAGrafiche Del Negro

    via Cairoli 3576015 Trinitapoli BT

    t. 0883 [email protected]

    DISTRIBUZIONEGigino Monopoli

    TESTI DI:Matteo Adami

    Antonella CurrPiero De Angelis

    Valeria De IudicibusMartina Ditrani

    Antonietta DIntronoStefania Labella

    Samuel LabiancaGiulio Marcon

    Rosangela RiccoFulvio Scaglione

    Anna Maria TarantinoEmanuele Tirelli

    FOTO DI:Autori vari

    Questo numero stato chiuso in redazione

    il 23 novembre 2015

    Fioriscono interviste e comunicati stampa. Rimbalzano ovunque,sui giornali, sulle pagine web, sui manifesti in una fiera delle vanit senza pari

    Non ci arrenderemo

    ANNA MARIA TARANTINO

    iumi di parole spese per unp e n o s o a u t o e l o g i odellamministrazione comu-

    nale. Questo lascia intendere cheha preso il via una delle campagneelettorali pi assurde: una compe-tizione che tenter sfacciatamentedi distorcere la realt utilizzandomenzogne e inganni.

    Lunica difesa dei cittadini la conoscenza puntuale di docu-menti, fatti, proposte e interventipubblici.

    Dalle favolette che ci raccon-tano, sembra che Trinitapoli stiaattraversando una nuova etdelloro e che il futuro sar ancorapi radioso del passato.

    Siamo arrivati al punto che,mentre sindaco e assessori nonfanno altro che autoincensarsi sul-la situazione dei rifiuti a Trinita-poli in una sorta di fiera dellavanit, non si riesce a trovare un

    solo cittadino, almeno uno, chegioisca per la esosa tassa sui rifiutie per un servizio adeguato allacifra pagata.

    Dallopposizione la nostra vo-ce si levata pi volte in ConsiglioComunale e nelle piazze. Ci ab-biamo provato con ogni mezzolegittimo a nostra disposizione:assemblee pubbliche, interroga-zioni, mozioni, convocazioni diconsigli comunali, incontri neiquartieri e persino manifesti e vo-lantini settimanali. Lo abbiamofatto con estremo coraggio nono-stante gli ostacoli relativi alla dif-ficolt di ricevere la documenta-zione nei tempi regolamentari egli insulti sul web.Alcune voltesiamo riusciti a mettere al riparoi trinitapolesi da guai ed errori chelamministrazione si avviava acompiere con superficialit, altrevolte non ce labbiamo fatta per-ch la forza dei numeri ce lo haimpedito.

    Nel giugno 2012 abbiamo lot-

    tato contro laumento TARSU.Con Pasquale Lamacchia e CarloStorelli siamo stati sulla villa diviale Vittorio Veneto a denunciarepubblicamente la illegittimit dellaumento e ad informare i citta-dini che vi erano addiritturaerrori di calcolo nel quantificarei costi.

    Ne segu un consiglio comu-nale con un sindaco furioso cheinsultava chiamandoci capre, ca-pre, capre. Ma i nostri calcolierano esatti e la Giunta fu costrettaa darci ragione. Le scuse non sonomai arrivate.

    E nonostante le parolacce e leumiliazioni subte,oggi con il miogruppo siamo ancora responsabil-mente ad interrogarci su cosa eancora di pi possiamo fare, per-ch i nostri e anche i loro figli ungiorno possano vivere in una cittbella e pulita.

    La situazione dei rifiuti, sianel servizio che nella quantifica-zione dei costi, allarmante.Quello che noi avevamo corret-tamente anticipato nel 2012,oggi stato certificato in unarelazione sulla gestione dellaSIA: viene applicata una tariffaper tonnellata superiore rispet-to a quella dovuta. Quindi i tri-nitapolesi hanno pagato di pie questo deve essere chiarito alpi presto dal sindaco edallassessore Tedesco.

    La rielezione di tutti passaattraverso la parola verit chenon va confusa con vanit.

    Il nostro lavoro proseguir atesta bassa, senza menzogne, sen-za faccioni neri che si affaccianosulla villa, con meno comunicatie interviste per venderci.

    Abbiamo solo energia e digni-t da vendere e soprattutto abbia-mo un cuore forte che ha resistitosenza paura e tentennamenti a cin-que anni di buio pesto. C unaprogettualit diversa per questopaese: seria, positiva e priva diarroganza.

    La notte sta per passare.

    F

    Romano Prodi e Annamaria Tarantino

  • ANTONIETTA DINTRONO

    i diceva, alliniziodell amministrazionedi centrodestra di

    Francesco di Feo, che bi-sognava avere tanta pa-zienza e attendere che inuovi arrivati facessero unpo di esperienza. Ci sareb-be stata, poi, la rinascitadel paese, durante la qualepace, rispetto reciproco,partecipazione, diritti civi-li, democrazia e sviluppoavrebbero trionfato dopoil buio del passato.

    La gente che ha votatogli attuali amministratoriha mostrato molta forza disopportazione ed ora contai giorni che mancano allafine di uno dei periodi pineri della storia politicadi Trinitapoli. E non unaquestione di pregiudiziperch, purtroppo, i datisono inconfutabili.

    RAPPORTI INTERNIALLA MAGGIORAN-ZA: una telenovela.

    In breve: lassessoreDe Lillo al Bilancio vennedestituito dopo appena tremesi perch il sindaco nonsi era accorto che era disesso maschile e non pote-va occupare un assessoratoche la legge prescrive perle donne. Questo ritardo costato al comune una granbrutta figura. Lassessoredestituito stato, per, su-bito dopo reimpiegatoallinterno della societ co-munale Tribigas con unostipendio di 1.800 euro almese (oggi ridimensionatosu richiesta delle opposi-zioni). Per chi non lo ricor-dasse la Tribigas si interes-sa oltre che di distribuireil gas anche di finanziareillegalmente, come unicosponsor privato, le estatitrinitapolesi. La donna as-

    sessore che sostitu Il dott.De Lillo, lavv.ssa Lucre-zia Filannino, fu a sua vol-ta destituita perch troppopessimista (Cassandrapure lei!) sui conti del Co-mune e, in seguito, viril-mente insultata dai machial potere. In conclusionenon si presenta pi in con-siglio comunale. E comelei hanno abbandonato ipropri scranni lex presi-dente del consiglio Damia-no Marzucco e lex asses-sore allEcologia GiacintoDi Benedetto. Lattuale re-sponsabile di questo im-po r t an t e d i ca s t e rocomunale lassessore avita Ing. Giustino Tedesco,il padre putativo della pigrande colata di cementomai vista nel centro storicodi una citt, la persona piconvinta del fatto che ri-sparmiamo energia elettri-ca e aumentiamo la per-centuale della raccolta

    differenziata, anche se,stranamente, in bilancio ilrisparmio non appare incifre e la citt e le periferiesono sporche.

    RAPPORTI CON IGRUPPI E I PARTITIDI OPPOSIZIONE: daurlo.

    La partecipazione alconsiglio comunale scon-sigliata ai minori di 18 an-ni, cos come non consi-gliabile far leggere icommenti volgari e rab-biosi su facebook elaboratida chi ha molta familiaritcon lattivit di stalking.

    LA PARTECIPAZIO-NE: il mito di Narciso.

    Consigli comunaliconvocati al mattino e nes-sun incontro pubblico perpresentare bilanci preven-tivi o consuntivi. Mai undibattito, mai una consul-tazione. Il popolo stato

    completamente escluso dalgoverno della citt e ridot-to a pubblico per i mono-loghi di un sindaco che haurlato da un palco circaquattro o cinque volte incinque anni. Abbondano,invece,le interviste nonpropriamente gratuite alletelevisioni del territorio ei manifesti autoreferenzialicon foto in occasione difeste civili.

    SVILUPPO DEL PAE-SE: non pervenuto.

    Perse di recente anchepreziose e rare opportunitdi finanziamento (leggasiMuseo e Parco Archeolo-gico).

    OPERE REALIZZATE:nessuna.Ancora incomplete, abban-donate a se stesse o in ven-dita quelle ereditate daicentrosinistra.

    Si contano i giorni che mancanoLa gente che ha votato gli attuali amministratori ha mostrato veramente molta forza di sopportazione ed ora conta i giorniche mancano alla fine di uno dei periodi pi neri della storia politica di Trinitapoli

    S

    o IACP e il PresidenteVendola finanziaronoil progetto di riqualifi-

    cazione del quartiere con oltre5 milioni di euro che preve-deva, tra laltro, la realizza-zione di due strutture, unadedicata ai bambini (Ludote-ca) e laltra agli anziani (Cen-

    tro Sociale).Infischiandosene degli

    impegni assunti con la regio-ne Puglia, la giunta di Feostava progettando di trasferir-vi gli uffici del giudice dipace.

    La manovra stata sco-perta dalla consigliera Anna-

    maria Tarantino che ha aller-tato subito i residenti.

    Ne nata una protesta euna petizione di fronte allaquale il sindaco ha promessodi fare marcia indietro e dirispettare i diritti del quartiere.

    Controlliamo che man-tenga le promesse.

    Sventato uno scippoal quartiere UNRRA CASAS

    3 novembre 2015. Annamaria Tarantino in uno dei suoi numerosi incontri con i residenti del quartiere UNRRA-CASAS

    L

    Primo gradino arrangiato in una delle palazzine restaurate

  • Errare umano ma perseverare diabolico!La storia drammatica di Piazza Santo Stefano che ha perduto la sua identit e ha subto negli ultimi 2 anni mutazionie adattamenti per coprire la bruttezza dellopera e far parcheggiare comodamente le macchine della Giunta.Il risultato ottenuto: un miscuglio di stili senza una logica estetica e pratica

    Piazza Bidone Piazza muretto Murgia Barese Piazza Albero dolivo

  • Sinistra Italiana, gli ex Pd insieme a Sel perun nuovo partito: Noi per unaltra idea di Italia

    () Se il lavoro tornaad essere merce, se idiritti sociali sparisco-

    no poco a poco, se la di-gnit delle persone divieneuna variabile dipendentedel mercato, se la demo-crazia viene ingabbiatanella retorica della gover-nabilit e nel fascino di unuomo solo al comando,allora vuol dire che fare

    la sinistra lurgenza diunItalia spaccata traNord e Sud, frammentatain clan e corporazioni,umiliata dal malaffare cheabita tutti i palazzi del po-tere. Tocca a noi rimetterciin cammino, restituire sen-so alla parola sinistra ericostruire il legame ne-cessario tra la politica ela speranza di un mondo

    migliore.Il gruppo della Camera

    di Sinistra Italiana, avrcome consulente economi-co leconomista statuniten-se premio Nobel JosephStiglitz. Al Senato il nuovogruppo nascer nei prossi-mi mesi con, tra gli altri,Loredana De Petris eCorradino Mineo.

    Stefano QuarantaSegretario regionale di SEL in Liguria, stato

    eletto deputato nel 2013 ed oggi fa parte del gruppoSinistra Italiana/Sel della Camera. Membro dellaCommissione Affari Costituzionali.

    Alfredo DAttorreA Trinitapoli il 3 DicembrenellAuditorium dellAssunta alle ore 18,00

    Laureato in filosofia, con un dottorato di ricercain filosofia e scienze umane, ha svolto la profes-sione di Ricercatore universitario primadell'impegno nelle istituzioni.

    Dal febbraio 2012 stato commissario del PDCalabria. Alle elezioni politiche italiane del 2013 stato eletto deputato della XVII Legislaturadella Repubblica Italiana nella circoscrizioneXXIII Calabria per il Partito Democratico e quindiassegnato dal suo gruppo di appartenenza alla ICommissione Affari Costituzionali.

    Vicino politicamente all'ex leader democraticoPier Luigi Bersani, il 5 giugno 2013 stato sceltocome Responsabile nazionale per le Riforme delPartito Democratico nella nuova Segreteria na-zionale dal Segretario reggente Guglielmo Epifani.

    Il 3 novembre 2015, in contrasto con le politi-che del governo Renzi, lascia il Partito Democra-tico e aderisce a Sinistra Italiana, nonch al gruppoparlamentare Sinistra Italiana - Sinistra EcologiaLibert.

    Nichi Vendola: tocca a noirimetterci in cammino

    n nuovo partito cheraccoglier i parla-mentari di Sinistra

    Ecologia e Libert e chiha deciso di abbandonareil Pd. Con questo scopo stato battezzato sabato 7novembre, al teatro Qui-rino di Roma, Sinistra Ita-liana, la coalizione che hacome obiettivo dichiaratopresentare unaltra ideadi Italia. Lintenzione quella di dare vita a unanuova sinistra plurale, lar-ga, popolare che abbia unriferimento certo per le pro-prie battaglie in Parlamentoe un legame con la realtsul territorio nazionale.

    Per contrapporsi allaretorica renziana dei gufi

    si scelto un nome che sideclina in positivo: Siamoquelli della Sinistra italia-na, siamo quelli di S had i c h i a r a t o A l f r e d oDAttore, che da poco haabbandonato il PD, e haaggiunto: Saremo pi di30 alla Camera e una deci-na al Senato. Altro scopodi Si, sar quello di of-frire un punto di riferimen-to a chi sceglie di lasciareil Pd: La grande novitpolitica fanno sapere dalpartito che chi uscivadal Pd rimaneva disperso. partito un grande proces-so unitario, c un riferi-mento che adesso parla-mentare e poi si strutturernei territori e lanno pros-simo ci sar il processo di

    costruzione del partito veroe proprio.

    DAttore, insieme aSel e a Stefano Fassina,Carlo Galli, Monica Gre-gori e Vincenzo Folinohanno costituito la rappre-sentanza alla Camera. Aloro si aggiunto ancheClaudio Fava e si prospet-tano nuovi arrivi dal Pd.Assente, invece, PippoCivati, per il momento. impegnato nella costituzio-ne di una componente congli ex M5S di AlternativaLibera.

    Stiamo lanciando lasfida al governo Renzi conla consapevolezza che cfuori dalle aule parlamen-tari unItalia migliore av-verte Nichi Vendola.

    Le iniziative del Gruppo ParlamentareSinistra Italiana / SEL a Trinitapoli

    VENERD 27 NOVEMBRE 2015 ore 18.00Auditorium dellAssunta - Trinitapoli

    ASSEMBLEA PUBBLICA

    On. Stefano QuarantaMembro della Commissione Affari Costituzionali

    PARLER

    On. Arcangelo SannicandroINTRODURR

    Stefano Quaranta Alfredo DAttorreArcangelo Sannicandro

    U

  • Francia: almeno smettiamola con le chiacchiereDa anni, ormai, si sa che cosa bisogna fare per fermare lIsis e i suoi complici. Ma non abbiamo fatto nulla, e sono arrivate, oltrealle stragi in Siria e Iraq, anche quelle dellaereo russo, del mercato di Beirut e di Parigi. La nostra specialit: pontificare sui giornali

    FULVIO SCAGLIONEarticolo di Famiglia Cristianadel 15/11/2015

    inevitabile, ma nonper questo meno in-sopportabile, che do-

    po tragedie come quella diParigi si sollevi una nuvoladi facili sentenze destinate,in genere, a essere smentitedopo pochi giorni, se nonore, e utili soprattutto a con-fondere le idee ai lettori. la nebbia di cui approfit-tano i politicanti da quat-tro soldi, i loro fiancheg-giatori nei giornali, glisciocchi che intasano i so-cial network. Con i corpidei morti ancora caldi, tuttisanno gi tutto: anche se glistessi inquirenti francesi an-cora non si pronunciano,visto che l unico dei terro-risti finora identificato,Omar Ismail Mostefai, 29anni, francese, statoriconosciuto dallim-pronta presa da un dito,lunica parte del corpo rima-sta intatta dopo lesplosionedella cintura da kamikazeche indossava.

    Ancor meno sopporta-bile il balbettamento ide-ologico sui colpevoli, iprovvedimenti da prendere,il dovere di reagire. Non acaso risuscitano in questeore le pagliacciate ideolo-giche della Fallaci, grandesostenitrice (come tuttiquelli che ora la recuperano)delle guerre di George W.Bush, ormai riconosciuteanche dagli americani perquello che in realt furono:un cumulo di menzogne edi inefficienze che serv dainnesco a molti degli attualiorrori del Medio Oriente.

    Mentre gli intellettualibalbettano sui giornali e inTv, la realt fa il suo corso.DellIsis e delle sue effera-tezze sappiamo tutto da an-ni, non c nulla da scopri-re. un movimento

    terroristico che ha sfrut-tato le repressioni del dit-tatore siriano Bashar alAssad per presentarsi sullascena: armato, finanziato eorganizzato dalle monar-chie del Golfo (prima fratutte l Arabia Saudita) conla compiacenza degli StatiUniti e la colpevole indiffe-renza dell Europa.

    Quando lIsis si allar-gato troppo, i suoi malleva-dori lhanno richiamatoallordine e hanno organiz-zato la coalizione americo-saudita che, con i bombar-damenti, gli ha messo deipaletti: non pi in l ditanto in Iraq, mano liberain Siria per far cadere As-sad. Il tutto mentre da ogniparte, in Medio Oriente, silevava la richiesta di com-batterlo seriamente, di eli-minarlo, anche mandandotruppe sul terreno. Innume-revoli in questo senso gliappelli dei vescovi e deipatriarchi cristiani, ormaichiamati a confrontarsi conla possibile estinzione delleloro comunit.

    Abbiamo fatto qualco-sa di tutto questo? No. LaNato, ovvero lalleanza mi-

    litare che rappresentalOccidente, si mossa? S,ma al contrario. Ha assisti-to senza fiatare alle com-plicit con lIsis della Tur-chia di Erdogan, ma si indignata quando la Russia intervenuta a bombardarei ribelli islamisti di Al Nu-sra e delle altre formazioni.

    Nel frattempo lIsis,grazie a Putin finalmente indifficolt sul terreno, haesportato il suo terrore. Haabbattuto sul Sinai un ae-reo di turisti russi (224morti, molti pi di quelli diParigi) ma a noi (che adessodiciamo che quelli di Parigisono attacchi conto lumanit) importato poco.Ha rivendicato una stragein un mercato di Beirut,in Libano, e ce n impor-tato ancor meno. E poi si rivolto contro la Francia.

    Abbiamo fatto qualco-sa? No. Abbiamo provatoa tagliare qualche canaletra lIsis e i suoi padrini?No. Abbiamo provato asvuotare il Medio Orientedi un po di armi? No, alcontrario labbiamo riempi-to, con lArabia Saudita egli Emirati Arabi Uniti ai

    primi posti nell importa-zione di armi, vendute (aloro e ad altri) dai cinquePaei che siedono nel Con-siglio di Sicurezza (sicurez-za?) dellOnu: Usa, Francia,Gran Bretagna, Cina e Rus-sia.

    Solo laltro giorno, ilnostro premier Renzi (checome tutti ora parla di at-tacco allumanit) era inArabia Saudita a celebraregli appalti raccolti pressoil regime islamico pi in-tegralista, pi legato allIsise pi dedito al sostegno ditutte le forme di estremismoislamico del mondo. Enessuno, degli odiernibalbettatori, ha speso unaparola per ricordare (aRenzi come a tutti gli altri)che il denaro, a dispettodei proverbi, qualchevolta puzza.

    Perch la verit que-sta: se vogliamo eliminarelIsis, sappiamo benissimoquello che bisogna fare ea chi bisogna rivolgersi.Facciamoci piuttosto ladomanda: vogliamo davve-ro eliminare lIsis? la no-stra priorit? Poi guardia-moci intorno e diamoci unarisposta. Ma che sia sincera,per favore. Di chiacchieree bugie non se ne pu pi.

    La disperazione dei fratelli francesi

    Valeria Solesin, 28 anni,la ricercatrice italiana uccisa a Parigi

  • La legge di stabilit di RenziLonorevole Giulio Marcon ha inviato alla redazione de Il Peperoncino Rosso una sua riflessione sulla legge di stabilitche evidenzia in maniera inequivocabile lo spostamento a destra del PD diretto da Matteo Renzi

    Chi Giulio Marcon deputato indipendente per Sinistra ecologia

    e libert, presidente del Comitato tecnico scientificodella Scuola del Sociale della Provincia di Roma. stato tra gli ideatori e fondatori della campagnaSbilanciamoci! e ha scritto Le ambiguit degliaiuti umanitari (Feltrinelli 2002) e, con MarioPianta, Sbilanciamo leconomia pubblicatodalleditore Laterza nel 2013.

    uno dei pi attivi oppositori allacquisto degliaerei F-35.

    GIULIO MARCON

    a legge di stabilit diRenz i in iqua ,propagandistica e

    vacua. Iniqua perch non dalla parte dei lavora-tori e della povera gente,ma delle imprese, dellecorporazioni professio-nali e della finanza. propagandistica perchcontiene spot elettorali epromesse false. vacuaperch non rilancia lacrescita e la domandainterna, ma deprime lapossibilit di una ripresaeconomica reale. unamanovra che ha datotutto a Confindustria(sgravi fiscali, tagliodellIres e sconti fiscaliper lacquisto dei mac-chinari) e praticamenteniente ai lavoratori: i di-pendenti pubblici si de-vono accontentare di unaumento di 7 euro lordimensili, dopo 7 anni diblocco contrat tuale .Niente misure per la fles-sibilit in uscita, nientepiano del lavoro.

    una legge di stabi-lit di destra. Di destra la filosofia di taglio indi-scriminato delle tasse pertutti: per i poveri comep e r i r i c c h i .Sullabolizione della TA-SI per la prima casa ciguadagna molto di piBerlusconi che loperaiodi Torino. Ai ricchi si ta-glia in proporzione moltodi pi: per la TASI, ben1,4 miliardi regalati aipi benestanti. Il sognodi Tremonti diventa real-t con Renzi, che dice:La riduzione delle tassenon di destra, n di si-nistra, solo giusta.Niente di nuovo: lavevadetto gi Ronald Reagan.Sono i dogmi del pensie-ro neoliberista, non ilprogramma di una forza

    socialdemocratica. Se giusto tagliare le tassedipende da a chi si ta-gliano, quanto e come.Di destra il taglio allaspesa sociale: 1,7 miliar-di in meno al servizio sa-nitario nazionale rispettoa quanto previsto dal Pat-to della Salute firmato dagoverno e regioni qual-che tempo fa. E 1,8 mi-liardi di tagli alle regioni,che significano ulterioreriduzione della spesa sa-nitaria e dei servizi dipubblica utilit. Di destra linnalzamento dellusodel contante da mille a3mila euro: un favore alr i c i c l a g g i o eallevasione. Di destrasono le privatizzazionidel patrimonio pubblicoe gli sgravi fiscali alleimprese che non si tra-mutano in investimenti,ma solo in un gruzzolettoda mettere in tasca. Didestra continuare aspendere una montagnadi soldi negli F35 e neisistemi darma. Di destra non mettere le mani al-la tragedia della manovra

    Fornero.Ma c un nodo pi

    di fondo. Questa mano-vra finanziaria in pienacontinuit con le politi-che europee di austerit.Privatizzando, precariz-zando il lavoro, riducen-do indiscriminatamentela spesa pubblica non siva da nessuna parte. Nonci sar crescita, se nondello zero virgola e tuttatrainata da fattori esogeni(calo del prezzo del pe-trolio e quantitative ea-sing di Draghi) . Diespansivo questa mano-vra non ha niente: non cisono investimenti per farripartire la domanda, nonc una politica industria-le degna di questo nome,non ci sono politiche peril lavoro. Sulle politichesociali ci sono solo bri-ciole e per il servizio ci-vile non c un euro inpi (solo 115 milioni) ri-spetto allanno scorso.

    Le clausole di salva-g u a r d i a ( o v v e r olinnalzamento automati-co dellIVA per rispon-dere agli impegni di con-

    tenimento della spesa edi riduzione del debito)s o n o s o l o r i n v i a t eallanno prossimo: par-liamo di decine di miliar-di di euro che graverannosulle tasche dei cittadini(15 miliardi nel 2017 e19 miliardi nel 2018). Esulle tasche dei cittadinipeseranno anche gli au-menti delle imposte loca-li (880 euro lanno scor-so, secondo la Corte deiConti) a causa dei taglidei trasferimenti del go-verno agli enti locali, au-menti che controbilancia-no i benefici (solo peralcuni) dei famosi 80 eu-ro.

    Bisognerebbe fare al-tro. SEL ha proposto unamanovra finanziaria al-ternativa: un piano dellavoro fondato sugli in-vestimenti pubblici perrispondere a fondamenta-li bisogni sociali delpaese. Bisognerebbecreare nuovi posti dilavoro investendo inuna vera politica in-dustriale, in politicheper la mobilit so-stenibile e le energierinnovabili, in unprogramma di lotta aldissesto idrogeolo-gico, in un pianos t r a o r d i n a r i o d ipiccole opere perfar fronte alle tanteemergenze sociali edambientali del nostropaese.

    Invece di tagliare ilwelfare e la sanit, biso-gnerebbe tagliare le spesemilitari e cancellare ilprogramma dei caccia-bombardieri F35, biso-gnerebbe fermare il pro-gramma delle grandiopere (TAV e ora, forse,anche il Ponte sullo Stret-to), azzerare i finanzia-menti pubblici alle scuoleprivate.

    E bisognerebbe ribal-tare le politiche europeedi austerit, che invece ilgoverno Renzi continuaa seguire. Una legge distabilit per far ripartirelItalia deve disobbedireai vincoli europei e op-porre alle privatizzazioni,alla riduzione della spesasociale e alla precarizza-zione del lavoro una po-litica fondata sul lavoro,gli investimenti pubblicied i diritti sociali.

    Di destra sono le privatizzazioni del patrimonio pubblico egli sgravi fiscali alle imprese che non si tramutano ininvestimenti, ma solo in un gruzzoletto da mettere in tasca.Di destra continuare a spendere una montagna di soldinegli F35 e nei sistemi darma. Di destra non mettere lemani alla tragedia della manovra Fornero.

    Giulio Marcon in una delle sue tantemanifestazioni contro gli aerei F-35

    LOn. Giulio Marcon, scrittore ed esperto di Finanza Etica

    L

  • Giacomo Distaso, a sedici annigi campione dItaliaIl 1 novembre 2015 si laurea miglior pugile della competizione a Napoli

    ANTONELLA CURR

    vete letto la letterinainviata da Renzi aineo-assunti della fa-

    se C? Ebbene se non loavete ancora fatto affret-tatevi primo perch uncapolavoro di mistifica-zione pi unico che raro,secondo perch pu rega-larvi qualche minuto disano divertimento che, diquesti tempi, non fa maimale.

    Renzi: Gentile pro-fessore la ringrazio diaver accettato la propostadel Ministero

    Io: Perch avevoforse scelta dal momentoche rifiutando sarei statocancellato da tutte le gra-duatorie del mondo cono-sciuto?

    Renzi: (parlandodelle nostre sofferenzesotto i governi precedenti)

    non poter assicurarecontinuit didatticado-ver cambiare istituto ogniannoricevere la letteradi licenziamento alla finede l l anno sco las t i -co..essere consideratipacchi postali da spedirein varie zone dellaprovincia

    Io: invece tu s che ciassicuri continuit, ren-dendoci tutti licenziabiliogni tre anni senza nem-meno le scuse, rendendoprecari anche quelli cheprima avevano il postofisso, creando una catego-ria di eterni migranti incerca di una sede pi vi-cina o definitiva perchtu, proprio tu che critichii governi precedenti, ipacchi postali non li haispediti in provincia ma intutta lItalia, fregandotenealtamente dellangoscia edellumiliazione alle qualiti dici tanto sensibile alcontrario degli spietatiprima di te.

    Renzi: Con la Buo-na Scuola abbiamo messopi soldi nelleducazione,pi soldi per i professo-rie abbiamo messo fineal modo scandaloso in cuivi hanno trattati in tuttiquesti anni.ma abbiamofatto solo i l nostrodovere

    Io: Ah s certo un ma-re di soldiper esempioalle scuole private, o lamancetta di 500 euro con-tro le migliaia che ci do-vevi, o lastronomicasomma di 8 euro lordimensili di aumento sti-pendiale o gli stipendi nonpagati da mesi ai supplen-tinon hai fatto il tuo do-vere ma il tuo comodospacciandolo abilmenteper il nostro, spacciandoper generosa magnanimi-t lesecuzione di una sen-tenza europea di condan-n a q u e s t o scandalosoil fatto chetu ci consideri cos ebetida berci tutte le tue favo-

    lette da libro cuore!

    Renzi: caro inse-gnante il suo lavoro per-sino pi importante delmio.lei lavorer nellascuola pi tempo di quan-to star io al Governo

    Io: Finalmente duegrandi veritcerto cheil mio lavoro persinopi importante del tuo,senza di me e quelli comeme tu e chi ti circondasareste umanoidi abbrutitidallignoranza, non avre-ste gli strumenti per capi-re, pensare e rielaborare,non sapreste scrivere let-terine come questa .sein Giappone lunica per-sona a cui si inchinal i m p e r a t o r e linsegnante un motivo cisar, solo voi non lavetecapito o forse lo avete ca-pito cos bene che ci te-mete al punto di volercineutralizzare!()

    Renzi: Lei ha sicu-

    ramente unottima prepa-razionee noi siamo or-gogliosi della scuola ita-liananoi faremo di tuttoper aiutare questo lavo-ronon si stanchi mai dicredercicongratulazio-ni e buon lavoro.

    Io: () sar perchci stimi cos tanto che cigratificherai con ben 8 eu-ro di aumento salariale oc i s o t t o p o r r a iallumiliazione di venirscelti o rifiutati da un di-rigente secondo il capric-cio del momentostranomodo davvero per dimo-strarci la tua stima e il tuoapprezzamento! Ignorami() non abbiamo bisognodella tua stima ipocrita,del tuo studiato buoni-smo, del tuo autoesaltartimentre hai tutti con-troquesta riforma pia-ciuta ed servita solo ateContinua a crogiolartinel tuo delirio di onnipo-tenza e lasciaci lavorarein pace.

    La letterina del Premier ai professoriUna professoressa smonta punto per punto la lettera autocelebrativa scritta dal presidentedel consiglio agli insegnanti dopo le ultime assunzioni

    PIERO DE ANGELIS

    nato il 16 giugno1999 a Canosa diPuglia. Frequenta il

    terzo anno dellIstitutoAlberghiero di Margheri-ta di Savoia.Ha incomin-ciato a praticare pugilatoallet di 8 anni presso lapugilistica TARALLI diFoggia dove stato se-guito con estrema cura eattenzione dai maestriLorenzo Delli Carri, Ste-fano Pompilio e Ciro Fa-bio Di Corcia.

    Nel 2012, a soli 13

    anni, viene tesserato nelsettore agonistico e ,nel2013 a 14 anni,vince ilCampionato Regionale ela medaglia di bronzo neicampionati italiani Scho-olboys 46 Kg. A Mondo-v in provincia di Cuneo.

    Subito dopo arriva lasua prima convocazionein Nazionale per uno sta-ge a Roseto degli Abruzzi.

    Nel 2014 Giacomo siripete, vincendo il Cam-pionato Regionale e lamedaglia di bronzo neicampionati italiani Junio-res 48 Kg. Sempre aMondov.

    E cos arriva la se-conda convocazione inNazionale per un altrostage a Spoleto.

    Nel 2015 Giacomoviene convocato per ilprestigioso TORNEONAZIONALE ITALIAdove vi partecipano i mi-gliori pugili italiani incircolazione.

    Giacomo si mette su-bito in mostra e batte infinale Vincenzo Iserniadella Campania, vincen-do la medaglia doro ca-tegoria 54 Kg. Junio-res..Subito dopo vinceper la terza volta il cam-

    pionato re-gionale e sipresenta aicampiona t ii t a l i a n i aNapoli, or-mai pronto at r a v o l g e r etutti.

    In semi-finale batte ilca labrese GiuseppeOsnato, il superfavoritoal titolo, pluricampioneitaliano.

    In finale incrocia iguantoni con il sardo Ga-briele Puggioni, gi cam-pione italiano in carica.

    Distaso vince e silaurea Campione Ita-liano 2015 e viene pre-miato dalla commissionecome Miglior Pugiledella competizione a Na-poli il 1 novembre 2015.

    A

    Giacomo Distaso, studente del 3 anno dellIstituto Alberghiero

  • Gli effetti collaterali della globalizzazioneDalle calze piene di dolci e dai sensazionali racconti degli anzianitrinitapolesi sulla notte del 1 novembre alle americanate di Halloween

    ROSANGELA RICCO

    uando, molti anni fa,McLuhan comincia parlare di villaggio

    globale presagiva forseanche questo? La totaleperdita di caratteri iden-titari persino nelle tradi-zioni folcloriche pi an-tiche e radicate? statalAmerica a fare dellafesta di Halloween unevento di portata inter-nazionale, fatto inevita-bile in un Paese il cui veroemblema dovrebbe esserenon la bandiera a stelle estrisce, ma il patchworkdelle coperte dei pionieri,simbolo dellincontro edella coesistenza di mol-teplici culture ed etnienello stesso territorio. Ciche la festa di Halloweenr ich iama p ropr iounantica credenza celticaintrodotta in Americasettentrionale dai pionieriirlandesi, secondo la qualei morti tornerebbero invi ta una sola vol taallanno per prenderepossesso di un corpo, dacui scaturirebbe lusanzadi travestirsi, masche-randosi in modo spaven-toso per allontanare gli

    spiriti; alla stessa funzioneassolverebbe la consuetu-dine di lasciare pane e lat-te fuori dalla porta di casa,per ammansirli e indurlia spostarsi altrove. Taleusanza non che la riela-boraz ione cu l tu ra ledellesigenza ancestraledelluomo di esorcizzarela paura nei confronti delmondo dei morti, dal qua-le si sente minacciato, at-traverso il tentativo diidentificarlo come altroda s e respingerlo e nellostesso tempo propiziarlocon offerte di cibo perrenderlo benevolo e con-quistarne la protezione.Tutto questo nel gran cir-co americano stato tra-sformato in un film hor-ror, e il circo, si sa, unospettacolo itinerante chegiunge in ogni dove. Unadelle tradizioni rimaste alungo in vita, invece, nellacultura meridionale eraquella di imbandire la ta-vola per i congiunti defun-ti, che, nella notte che pre-cede il giorno a lorodedicato, sarebbero torna-ti a visitare la propria casae i propri cari immersi nelsonno, lasciando doni ericevendone in cambio ci-bo ristoratore. Ad esserecoinvolti erano soprattuttoi bambini, destinatari deidoni, ricompensa o casti-go a seconda della con-dotta tenuta: le calze, pie-ne di dolci e delizie distagione per i pi buoni odi carbone per gli incor-reggibili cattivi. Questoimmaginario contatto deibambini con il sopranna-turale era totalmente privodi connotazioni orrorifi-che e denso invece di ri-sonanze magiche e miste-riose.In tal modo, aibambini si insegnava anon temere i morti, adaverne rispetto, a serbarnela memoria, ad attenderlicome ti benefici e protet-

    tori. Chi ha avuto il pri-vilegio di conoscere ipropri nonni o, addirit-tura, di vivere con loro,avr forse avuto anche lafortuna di ascoltarequalche racconto caricodi mistero che lo ha te-nuto con il fiato sospesoe lasciato nel dubbio sullasua veridicit, ma di cuiha subito tutto interolarcano fascino. Unavolta gli anziani a Trini-tapoli raccontavano, co-me realmente accaduta,la storia di una donna che,allalba del giorno deimorti, si lev dopo aversentito la campana chechiamava alla Messa e siprecipit in chiesa, lachiesa di S. Anna, unadelle pi antiche del pa-ese. Una volta entrata,guardandosi intorno, fupresa da un senso disgomento, da uno smarri-mento che non riusciva aspiegarsi. I volti intornoa lei erano tutti familiarie tuttavia la donna avver-tiva qualcosa di strano,sentiva che qualcosa nonandava. A un tratto videqualcuno volgersi versodi lei, guardarla con stu-pore e, dopo averla fissatacon aria interrogativa,chiederle: Che ci fai qui?Questa non la Messa perte! Torna a casa, svelta!Fai pi in fretta che puoie non voltarti! Solo allo-ra la donna si rese contoche le persone che avevaintorno a s erano, in re-alt, tutte defunte e chelei le ricordava per averleconosciute quando eranoancora in vita. Si volt discatto per raggiungere ilportale dingresso, maquando fece per uscire sisent trattenere, sent ilsangue gelarsi nelle vene,si gir in preda al terrore,ma era solo un lembo delsuo vestito impigliato nel-la porta. Cos pot fuggire

    e tornare alla sua casa eal mondo dei vivi. Nonera ancora il suo momen-to. Ci che affiora in que-sto racconto popolare sicuramente la materializ-zazione di unangosciaatavica, ma con essaemerge un intero mondo,una realt contadina sem-plice e ingenua con tuttele sue suggestioni ancoraintatte. Questi erano i rac-conti delle lunghe seredinverno intorno al fuo-co, i cui bagliori getta-vano sulle pareti ombreminacciose che alimenta-vano le fantasie e ingigan-tivano le paure notturne,che riconducevano per aun ordine misterioso e in-violabile, sacro e, pertan-to, rassicurante. Allora, anovembre, le strade delpaese erano invase da pro-fumi inebrianti, quello dellegno che ardeva nellestufe e nei focolari elaroma intenso sprigiona-to dal vin cotto, usato per addolcire il grano, arric-chito con noci, mandorle

    e chicchi di melagrana co-me gemme preziose, e perdare morbidezza e colorebrunito ai dolci dei morti,i scazzatedd. Antichi sa-pori che custodivano unasegreta speranza di im-mortalit celata nei chic-chi di melagrana, fruttoche, racchiudendo i semial suo interno, simboleg-gia la rinascita e rievocaarcaici miti di morte e ri-surrezione confluiti poinel Cristianesimo, fondatosul paradosso di un Dio-Uomo che vince la mortee vive di vita eterna. Sa-pori e saperi che finirannoper scomparire per sem-pre nelloblio se non sa-ranno preservati, conser-vati, ricordati, tramandati.Chi dimentica le proprieradici destinato alla per-dita di s, allanonimatosenza memoria e senzastoria, allindistinzione dacui lumanit per secoliha cercato di uscire perlasciare tracce di s e delleproprie conoscenze.

    Q

    Il dolce di grano, cioccolato, noci,mandorle, chicchi di melogranoe vin cotto tipico della festa del1 novembre

    Una scalinata del territorio addobbata con le zucche simbolo di Halloween

  • EMANUELE TIRELLI

    he poi arrivare aquindici non micauno scherzo.

    Tutto iniziato quan-do Pasquale Braschi (ri-cordate questo nome: Pa-squale Braschi), ha lettoil mio romanzo PedroFelipe e ha detto che gliera piaciuto molto. Neavrebbe parlato in asso-ciazione, la Globeglottersintende, per farmi arri-vare a Trinitapoli per larassegna di LibriAmo etutte queste cose qui. Al-lora un giorno mi ha chia-m a t o A n t o n i e t t aDIntrono (ricordate que-sto nome: AntoniettaDIntrono) e, come si di-ce, ci siamo organizzatiper bene.

    A me questa cosa diregalare le copie dei libri,lo dico, non mai piaciu-ta. Non lho fatto io, malassociazione. Ma a mequesta cosa di regalare ilibri, dico in generale, non mai piaciuta. Perch poile persone non valutanolimportanza di quello chehanno ricevuto. Gli esseriumani sono fatti un postrani. Agli esseri umanipiace pagare tanto le cose

    per essere contenti esoddisfatti e dare valorea quello che hanno tra lemani o, in questo caso,che stanno leggendo. Nonperch a Trinitapoli e din-torni ci siano brutte per-sone, ma gli esseri umanisono fatti un po in questomodo. O forse sono io chenon ho assai fiducia negliesseri umani. Comunque una roba che a me non mai piaciuta. Poi sonoarrivato a Trinitapoli enon dico daver cambiatoidea, per sono stato feli-ce. Sono stato felice e so-no stato, fisicamente, alLiceo Scipione Staffa,alla scuola media Gari-baldi Leone, al CircoloLettori Globeglotter, alcentro per i disturbi delcomportamento alimen-tare Palazzo San Luca,e poi alla scuola mediaAldo Moro di Stornarella.Ed andata bene. Nelsenso che c stataunaccoglienza squisita,una risposta puntuale epure unattenzione since-ra. Abbiamo parlato diPedro Felipe, ma puredi scrittura creativa conesercizi e laboratori. Enon me laspettavo micache la Globeglotter avessequesta sede cos bella e

    attrezzata ed efficiente nelcentro cittadino. Poi mihanno spiegato che eraassai, proprio assai meritodi Antonietta DIntrono.E io, a dirla sinceramente,avevo notato che la cono-scevano un po tutti e chelei parlava un po con tutticon grande disinvoltura.Ma non abbiamo semprelavorato. Abbiamo puremangiato, chiacchierato,passeggiato tra il niente ele architetture, e siamostati al mare. Mica in ac-qua, sintende. Per erauna bella giornata e Pa-squale Braschi ci ha por-tati a fare un giro l al ma-re. Dico ci ha portatinon per fregiarmi di unplurale maiestatis, ma perindicare me medesimo e

    gli altri autori che eranol in quei giorni per pre-sentare Gli indolenticon Braschi, che fa partedi Globeglotter ma au-tore pure lui. E lui mi haricordato per bene comesi chiamassero tutti gliistituti che ho nominatoprima. E io ho scopertoche tutti gli vogliono beneperch come un pilastroche sorride sempre, quin-di ci puoi fare sempre af-fidamento: quando si par-la di libri non si stufa mai.

    Poi, per tornare a ca-sa, ho preso il treno e so-no rimasto un po adaspettare la coincidenzaalla stazione di Foggia.Allora ho pensato chequesta cosa di regalare ilibri, in generale, non mi

    piace comunque. Per, inparticolare, dipende. Ladifferenza la fa chi in uncontesto ci lavora sul se-rio, senza fregiarsi di pa-role innamorate per poiincontrarsi solo a far ca-ciara. Ho pensato che hotorto a non avere fiducianegli esseri umani, e loso, figuriamoci se non loso, ma ci sta pure chi inquesta fiducia ci crede ese la costruisce e se lacoltiva tutti i giorni. Sonotornato a casa che erocontento. Sono tornato acasa dopo aver conosciutopersone che trattavano be-ne i libri e la letteratura.Sono tornato a casa purecon due bottiglie di vinopugliese, che per sonofinite il giorno dopo.

    Chi Emanuele TirelliAutore e giornalista. Per il teatro firma le drammaturgie degli spettaco-

    li Questione di un attimo (2013. Il nuovo allestimento ha debuttato il 14 aprile2015 al festival Noi Contro Le Mafie diretto da Antonio Nicaso), Da questaparte (2012) e LIncoronata (2011).

    Il suo monologo Giuda fa parte del progetto LUI - Il figlio (2014) delNuovo Teatro Sanit. Debutta nella narrativa con il racconto La tempestaperfetta inserito nella raccolta Vicolo Della Ratta, Civico 14 (Mutamenti,2012).

    Pedro Felipe (Carac, 2014) il suo primo romanzo che nello stesso annodiventa uno spettacolo teatrale e va in ristampa dopo cinque mesi. Collabora,tra gli altri, con lEspresso, Il Venerd di Repubblica e Il Mattino. Tieneincontri e laboratori di scrittura creativa, giornalismo e drammaturgia.

    C

    Che poi arrivare a quindici non mica uno scherzoQuesto non un articolo giornalistico. Allora potrebbe essere un reportage, ma non neanche un reportage. Chiamiamoloracconto. Si, il racconto di un giornalista free lance scritto a Trinitapoli durante la quindicesima edizione di LibriAmo

    Reading Club di Trinitapoli. Momento della discussione sul libro di Emanuele Tirelli Emanuele Tirelli ascolta i commenti sul suo libro nella sede della Globeglotter

  • Domenica 20 dicembre 2015 - ore 11.00Un anno Lercio. Il 2014 come non lavete mai letto.Conversazione con Adelmo Monachese

    L

    Pugno duro dellOccidente contro il terrorismo:Gli aumenteremo il prezzo delle armi!Il sito di satira www.lercio.it , tra il serio e il faceto, forse ha una proposta intelligente per non farcisparare addosso dai terroristi armati sino ai denti dai produttori europei di armi

    MATTEO ADAMI

    on credevo sarei riusci-to a raccontare i fattiche ora vi presenter.

    Si prospettava una giornatatranquilla; tutto ci che avevoda fare era intervistare Fede-rica Mogherini, lalto rappre-sentante dellunione europeaper gli affari esteri e la poli-tica di sicurezza, riguardo gliattentati di Parigi, e tutti iprofessionisti come me sannoche ci si pu aspettare solouna sequela di banalit tritee ritrite da quelle conversa-zioni.

    Ma non faccio in tempoad assumere la mia espres-sione da vero giornalista pri-ma di uscire dalla redazione,che una squadra di uominiincappucciati sfonda le nostrefinestre e, armati di tutto pun-to, ci intimano di mettercicon le spalle al muro.

    Il mio primo, logico,pensiero, ovviamente, che

    si tratti di estremisti islamiciche vogliono colpire la libertdi stampa in Italia, orgoglio-samente attestata al 73 po-sto.

    Cos, mentre il mio diret-tore spiega loro che il vero eunico autore dei nostri titoli Maurizio Belpietro, che inquel momento non in reda-zione perch doveva uscire ainsultare dei bambini musul-mani allasilo, ma di cui pucomunque fornire loro indi-rizzo e numero di telefono,quegli uomini mi sedano e,come scoprir solo pi tardi,mi rapiscono caricandomi dipeso su un elicottero militare.

    Mi risveglio in un rifugioalpino, dove trovo ad atten-dermi un amabile vecchietto,intento a sorseggiare una bir-ra e a godersi lo sfondo deltramonto sulle montagne.

    Foleva federe FrauMogherini? mi domandatradendo un forte accento te-desco bene, sappia che leinon potrebbe dirvi niente, a

    meno che non cerchiate con-sigli su come tingervi i capel-li. Sono io il fero responsa-b i le de l la s icurezzaeuropea.

    Pi sconvolto dal fattoche la Mogherini si tinga icapelli, piuttosto che nonconti una cippa in Europa,vorrei per chiedere a quelsignore come poteva sapereche avevo intenzione di in-tervistarla, dato che mi hannorapito prima che le telefonas-si. Decido tuttavia di nondomandare nulla. Un po per-ch temo la sua reazione, unpo perch sono legato e im-bavagliato.

    Sappia che i fatti di Pa-rigi ci hanno colpitofor temente cont inualanziano signore mentre,brandendo un coltellaccio,mi si avvicina e mi libera.Teufel! Siamo campioni delmondo e ci facciamo impala-re due volte dai francesi! E,poi, ovviamente, anchelattacco terroristico ci ha

    scosso. Un conto un mer-cato a Beirut, un conto Pa-rigi, una delle citt pi im-portanti del Reich, cio,dellEuropa!.

    Mentre mi massaggio ipolsi martoriati, vorrei ribat-tere, ma il vecchietto sembraleggermi nel pensieroNiente ma! sbotta le ar-mi sono cose serie! Mica co-me i politici italiani, che cam-biano bandiera a seconda dichi se li compera! Abbiamovenduto le armi ai terroristi,gli abbiamo fatto lo sconto,gli abbiamo persino regalatouna paio di Luger dal valoreaffettivo incommensurabile,e quelli che fanno? Le usanocontro di noi? Ma robe dapazzi! Saddam Hussein!Quello s che era una perso-na onesta. Ha comperato ar-mi per miliardi e non ci hachiesto una lira di sconto, ealla fine s fatto pure am-mazzare senza dire n ah n -bah! Ah, ce ne fossero proprio vero: i dittatori coi

    baffetti sono i migliori!E adesso cosa contate

    di fare? riesco a domandareapprofittando di una lungasorsata di birra del vecchio.Scheie inveisce sbatten-do il boccale sul tavolo gliaumenteremo i prezzi. Deldoppio, del triplo! Gli au-mentermo pure la carta peri documenti falsi! Vedremo,poi, se faranno ancora i fur-bi. E latomica se la scorda-no. Almeno per cinque anni!V o r r e i d o m a n d a r equalcosaltro, ma, senza cheme ne renda conto, gli uomi-ni che mi hanno rapito com-piaono dal nulla e, in menche non si dica, mi ritrovo dinuovo legato. Ja, ora me-glio che se ne vada, c ilderby tra Corinthians e Pal-meiras. Ho vissuto qualcheanno in Brasile e, anche secerano troppi negri, defodire che sanno giocare a cal-cio. Quelli s che non si fa-rebbero impalare due voltedai francesi!.

    incontro si svolgernellambito delle do-meniche di Bibliot

    (quattro chiacchiere tra librispeziati al t e caff) nellasede di Libriamo in ViaCairoli, 23.

    IL LIBROIn un mondo in cui

    linformazione domina lenostre vite, un collettivo didissidenti sceglie di rifiu-tarne la retorica e di co-minciare una lotta senzaquartiere alle formule pre-

    confezionate e alla pigriziaintellettuale di tanto giorna-lismo dei nostri tempi. Conqueste premesse nasce nel2012 il sito Lercio.it, che inbreve tempo si afferma co-me fenomeno virale capacedi inondare il web con le suenotizie nonsense e satiricheche per a volte sono tantoplausibili da sembrare veree da essere frettolosamenteriprese da giornali e agenzie.Oggi Lercio.it un quotidia-no online da oltre un milionedi contatti al mese che guar-

    da la cronaca, la politica, lacultura, la scienza e lo sportora con ferocia, ora con stra-lunato disincanto senza ri-sparmiare nessuno. Dopoaver trionfato agli ultimiMacchianera Awards, gliOscar del web, nella catego-ria Miglior Sito e MigliorBattuta, Lercio.it arriva inlibreria per farci rivivere amodo suo i fatti salienti del2014 con oltre 100 articoli,sondaggi e brevissime, tantomateriale inedito, loroscopodel 2015 e una sezione

    Bonus Track che racco-glie le notizie che hannofatto la storia del sito. Unanno Lercio un compendiod i m a g n i f i c o n o n -giornalismo, un prontuariodi battute fulminanti, unafotografia deformata ad artedellItalia di oggi.

    LAUTOREAdelmo MonacheseNato e vessato a Foggia.

    I suoi scritti sono usati neltrattamento sintomatico distati infiammatori associati

    a dolore tra i quali: artritereumatoide, spondilite an-chilosante, artrosi dolorosa,reumatismo extra-articolare,flogosi post-traumatica, af-fezioni flogistiche dolorosein odontoiatria, otorinolarin-goiatria, urologia, pneumo-logia e definire il PD un par-tito di sinistra. Immortaledal 1983.

    N

  • Diverso da chi?A seguito dellincresciosa vicenda dei libri proibiti a Venezia, proviamo a fareun po di luce su ci che accaduto e a smascherare miti e mostri che non esistono

    VALERIA DE IUDICIBUS

    no dei pr iv i legidellessere un lettorerisiede nella possibili-

    t di scoprire e familiariz-zare con culture diverse,pratiche e credenze religio-se sconosciute, nuovi modidi pensare, altre realt. Laletteratura per linfanzia,che si rivolge a menti aper-te e scevre da pregiudizi,dovrebbe perci essere uni-versalmente riconosciutacome mezzo per educarealla diversit e trasmetterneil valore. Nel 2013 Camil-la Seibezzi, Delegata aidiritti civili, politiche anti-discriminatorie e culturalgbtq (dove le letteredellacronimo stanno perlesbica, gay, bisessuale,transgender, queer) del Co-mune di Venezia, ha datovita ad un progetto: L e g g e r e s e n z astereotipi. Si trattava di49 titoli di albi illustratiper bambini da 0 a 5 anni,le cui copie sono poi stateacquistate e distribuite nel-le biblioteche di asili nidie scuole materne comunali.Sono storie scritte e illu-strate da autori eccellenti,

    popolate da pinguini, coc-codrilli, gatti, un piccolouovo e raccontano di fami-glie omosessuali, di padrie madri soli in quanto sin-gle, divorziati o vedovi, difamiglie straniere, di geni-tori adottivi, di coppie difatto, di surrogazione dimaternit per le coppie ste-rili, di famiglie con bambi-ni affetti da gravi patolo-gie. Le perplessit dellexsindaco di Venezia riguar-do al progetto, a luglio sisono tradotte nella richiestadel nuovo sindaco e dellaCommissione del comunedi ritirare dalle scuole al-cuni dei 49 libri suggeritidalla Seibezzi. Ci che in-digna della vicenda il ten-tativo di occultare alcunerealt non solo esistenti madiffuse, per di pi negandola possibilit di farle cono-scere a bambini che potreb-bero crescere liberi e senzainfondati timori. Tra i libriincriminati sembranospaventare maggiormentequelli che raccontano difamiglie con genitori dellostesso sesso, dimostrandoquanto sia consolidata lateoria sbagliata che etero-sessualit coincida connormalit. Eppure, come

    ha ricordato Umberto Ga-limberti in un suo recentearticolo per D la Repubbli-ca, lomosessualit per ol-tre un millennio (fino alConcilio Lateranense IIIdel 1179) non stata con-siderata una perversioneneanche allinterno dellaChiesa. Lo scopo diLeggere senza stereotipinon ovviamente quellodi imporre tali testi ma direnderli fruibili dai bambi-ni e dalle insegnanti chesceglieranno di adoperarli. chiaro che la nostra na-zione, condannata di recen-te dalla Corte di Strasburgoper violazione del dirittoal rispetto della vita fami-liare, continua a coltivareconvinzioni tanto erratequanto radicatissime. Pri-ma fra tutte lidea che lafamiglia debba coincide-re necessariamente con ilmatrimonio, come se tut-te le altre forme familiarinon abbiano bisogno e nonmeritino garanzia di dirittie doveri. Attualmente inItalia ai figli delle coppieomosessuali viene ricono-sciuto il legame giuridicosolamente con il genitorebiologico. Perci, in casodi separazione, il genitore

    sociale non ha nessun ob-bligo di provvedere almantenimento dei figli e,seppur lo desiderasse, ilgenitore biologico potreb-be comunque impedirglidi avere rapporti con glistessi. Daltra parte, in casodi morte del genitore bio-logico i figli potrebberoessere dichiarati adottabilio affidati ai parenti piprossimi. Come ben chia-ro, preservare convinzionierronee e senza valide fon-damenta, non fa altro chealimentare la paura,lignoranza e la sofferenzadi chi non ha colpe. In unasplendida intervista, la fi-losofa Michela Marzanofaceva notare che se a unbambino maschio piace ilrosa ci non implica cheegli abbia dei problemi diidentit e non garantisceche una volta adulto saromosessuale. Impedirgli diindossare un capo di colorerosa, cos come impedirglidi giocare con le bamboleo di danzare, pu generareconflitti, paure e interroga-tivi ben pi pericolosi perla formazione della suapersonalit. Il primo passo,secondo la Marzano, chiarire la confusione lega-

    ta ai concetti di sesso, ge-nere e orientamento ses-suale. Il sesso comprendele caratteristiche biologicheche ci permettono di distin-guerci in maschi e femmi-ne; lidentit di genere il sentimento profondo chefa s che ognuno di noi sisenta donna oppure uomo,al contrario gli stereotipidi genere riguardano piut-tosto lobbligo di compor-tarsi o avere gusti conside-rati da maschio o dafemmina (vedi lesempiodel colore rosa); infinelorientamento sessualeriguarda il sentirsi emoti-vamente e sessualmenteattratti da una persona disesso maschile o femmini-le. Se si ambisce alla cre-scita di una societ diversa,consapevole e priva di di-scriminazioni, bisogna sen-za dubbio spargere i seminella terra fin dallinfanzia.La letteratura perci dav-vero un mezzo fondamen-tale perch se da un latoparla con dolcezza edestrema chiarezza ai bam-bini, dallaltro illumina lementi di genitori e inse-gnanti, gli unici a vederepericolosi mostri nelladiversit.

    Sei tutto lindie di cui ho bisognoLa pi ridente community sulla musica indipendente italianacreata dal 33enne trinitapolese Giuseppe Piccoli

    SAMUEL LABIANCA

    a musica indipendentecomprende una vasta se-lezione di artisti il cui

    lavoro autoprodotto oppuresupportato da etichette di-scografiche minori, o danetlabel, non paragonabili allecosiddette major. In Italia, la

    musica indipendente rappre-sentata da diverse associazionidi categoria. La DiavolettoNetlabel, ad esempio, unetichetta digitale che distri-buisce musica su internet.Fondata nel 2010, si costi-tuita fin dallinizio come uncollettivo di artisti ma soprat-tutto amici. Lo scopodelletichetta quello di pro-

    muovere i suoi gruppi utiliz-zando tutti i canali a sua di-sposizione ed in particolare ilweb. Una Netlabel si differen-zia dalle tradizionali etichettediscografiche perch nonstampa fisicamente i dischima li distribuisce unicamentesu internet. Dal 2013 la distri-buzione avviene anche su tuttii principali stores digitali del

    mondo. Una celebre paginaFacebook sponsorizzatadalla suddetta etichetta perlappunto Sei tutto lindie dicui ho bisogno , la pi ridentecommunity sulla musica indi-pendente italiana: artisti, eti-chette, storie, personaggi. Re-sponsabile di questa pagina un nostro concittadino, Giu-seppe Piccoli, 33 anni, che cispiega come abbia partoritodi getto questa iniziativa pervia della sua passione per lamusica, esortando quindi igiovani (e non solo) a offrireunidentit ad artisti menoemergenti tramite la fonte didiffusione e di incontro perantonomasia, il web. Bisogna

    trasmettere una certa consa-pevolezza, inviare sollecitiper appoggiare nuovi artisti,stimolandone lascolto e lavisione. Sosteniamo quindiGiuseppe per questa sua ini-ziativa perch possa indie-rizzare i giovani e dare lorola possibilit di esprimersi edi divertirsi, coltivando unosplendido hobby come la mu-sica, andando ad arricchire lenostre citt e il panorama dellamusica italiana, un paesaggioapparentemente vecchio e di-sabitato. Facciamo s che gliabissi degli artisti meno notiin Italia non siano pi acqueinesplorabili, ma mondi emer-si.

    U

    L

    Uno dei corpi del reato!

  • Valentina Vecchio, narratrice attrice burattinaia a TrinitapoliSar nella sede di Libriamo per un laboratorio indirizzato ai bambini nei mesi di dicembre,gennaio e febbraio e per uno spettacolo il 1 aprile 2016

    ANTONIETTA DINTRONO

    alentina Vecchioinizia lattivit tea-trale da professionista

    nel 2002 durante il periodouniversitario, con la com-pagnia barese Ladifferan-ce. In contemporanea allavoro in scena approfon-disce la sua formazionecon workshop e laboratorisul territorio.

    Nel 2007 selezionataper la scuola di perfe-zionamento in tecniche emetodologie delle artidrammatiche pressoITACA INTERNATIO-NAL THEATRE ACA-D E M Y O F T H EADRIATIC diretta daGianpiero Borgia,in col-laborazione con la comu-nit europea e LamdaLondon academy formusic and dramatic art.Questo periodo intenso diformazione si concludecon una sessione di studiopresso la LAMDA a Lon-dra.

    Nel 2008, dopo la lau-rea in Scienze e TecnichePsicologiche, si avvicinaal teatro di figura attraversola scuola per giovani burat-tinai organizzata dal Tea-

    tro Casa di Pulcinella.Lincontro col maestro

    Mimmo Cuticchio le hasuscitato linteresse per lanarrazione. Nello stessoanno inizia le prime sessio-ni di lavoro della scuolaper pupari e cuntisti, dap-prima a Polizzi Generosanellambito del festivalLa macchina dei sogni(festival al quale partecipa

    nel 2011 con lo spettacolocaccia al mostro), suc-cessivamente in sessioni aPalermo.

    Sempre nel 2008 na-to il primo spettacolo dinarrazione con pupazziLe avventure di unagazza ladra seguito daaltri spettacoli rappresenta-ti in molti teatri ditalia.Da l iniziato il percorso

    come gruppo informaleCavalieri erranti perspettacoli, laboratori di te-atro dattore e di figura(burattini e ombre, costru-zione e animazione) e let-ture animate.

    Continua la formazio-ne itinerante attraversoworkshop in tutta Italia, tragli altri con Paolo Rossi aMilano, sulla improvvisa-zione, Paolo Nani ad Avi-gliano sul corpo comico,con i clown EmmanuelGallotLavalee e Ian Algie,c o n F a m i l i e F l o e zsullutilizzo della masche-ra, con Gaspare Nasutosulla costruzione e anima-zione di burattini, con Da-miano Giambelli del Te-atro del Corvo sui pupazzigiganti ed infine con Na-tale Panaro sulla sculturadella gommapiuma e dellegno.

    Mantenendo vivalattivit indipendente,dal 2009 collabora con lacompagnia Granteatrino(Casa di Pulcinella) perspettacoli di teatro di fi-gura, laboratori nellescuole primarie (costru-zione e animazione bu-rattini), organizzazione(tutor daula per la scuo-la per giovani burattinai)

    e racconti animati negliospedali.

    Collabora anche conla compagnia teatrale Oni-rica come attrice e conAreaTeatro di Augustadal 2012 come supporto inscambi internazionali supupazzi giganti e clown.Dal 2011 si occupa di ani-mazione teatrale anchepresso scuole dinfanzia. docente nei laboratoridi costruzione di burattinicon ragazzi diversamenteabili presso la Casalabora-torio degli Urri e dal 2014con gli operatori specializ-zati in ABA per un labora-torio teatrale per bambinicon disturbo dello spettroautistico.

    Nel 2015 organizzaraccontare con le manipresso il teatro Garibaldidi Bisceglie, mentre nasceuno spettacolo che raccon-ta la mafia ai bambini conla regia di Alessio Di Mo-dica (AreaTeatro).

    I suoi spettacoli parto-no dalla narrazione e si co-lorano delle diverse e va-r iega te in f luenze einsegnamenti ricevuti neglianni e continuano a girarei teatri e le piazze dellItaliadivertendo migliaia dibambini.

    La stanza delle meraviglieLibri animati a tre dimensioni in mostra a Trinitapoli

    STEFANIA LABELLAda un articolo deLa Gazzetta del Mezzogiorno

    ncredibile: apri un libroe spunta un castello contorri, principesse, cava-

    lieri, laghi, boschi. Unmondo incantato pronto asparire con un colpo dellamano, come per magia, per

    finire in uno scaffale dellalibreria. Da restare a boccaaperta. Sono i libri a tredimensioni, che vengonoindicati con il termine in-ternazionale POP UP.

    Il genere talmenteampio che gli specialisti ei collezionisti avrebberoproblemi a fermarsi alsaltar su inglese. Dallefavole agli antichi testi di

    anatomia, dallastrologiaal mondo degli animali, ilrepertorio molto vasto.Tiri una stringa e cambialimmagine, apri unalettae scopri un dettaglio, alzila bandella e il personaggiovive. Un po libri e un pogiocattoli, un po da legge-re e un po da guardare,questi libri suscitano mera-viglia.

    Ecco perch Lastanza delle meraviglie sembrato al centro diLettura Globeglotter diTrinitapoli il titolo piadatto ad una mostra cheraccoglie circa 50 volumiche nascondono al loro in-terno ricami di cellulosa,trafori, personaggi fiabe-schi, castelli e grandi naviche si materializzano perincanto.

    Lallestimento statoaffidato a tre studentessedellAccademia di BelleArti di Foggia che si sonoanche cimentate nella co-struzione di un maxi pop

    up di benvenuto. Le giova-ni artiste Claudia Castriot-ta, Josephine Capozzi e Ni-cole De Felice hannotrasformato una stanzavuota in un percorso av-venturoso di cubi e pedaneche sostengono operedarte da sfogliare e da am-mirare.

    La mostra, allestitapresso la sede di Libriamo,in via Cairoli 23 a Trinita-poli, rimasta aperta alpubblico sino a domenica8 novembre ed stata visi-tata da pi di 500 bambiniaccompagnati da insegnan-ti e genitori.

    Valentina Vecchio racconta la favola del Gatto con gli Stivali durante lamostra La stanza delle Meraviglie

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  • Biocantina Giannattasio: la Puglia in bottigliaLa Biocantina Giannattasio nel 2006 ha realizzato un nuovo impianto di vigneti e da allora non ha mai smesso diprodurre, di rinnovarsi, di espandersi e di lavorare con passione realizzando prodotti di altissima qualit

    VALERIA DE IUDICIBUS

    n una scena di un vec-chio film con Meg Ryane Kevin Kline, i prota-

    gonisti si trovano in Pro-venza, nel grande vignetodi famiglia, quando lui lefa annusare alcune boccettecontenenti aromi tipici diquelle terre: la lavanda, ilrosmarino, il ribes. Comeper magia, solo dopoaverle odorate Meg Ryanriesce a sentire la vera es-senza e a distinguere net-tamente le numerose sfu-mature del vino che stadegustando. Il progettodella Biocantina Giannat-tasio mi ha riportato allamente queste immaginiperch chiaro quantolazienda non voglia soloimbottigliare un prodottodi alta qualit, ma desiderache esso sia in grado diricordare alla mente e alpalato di chi lo beve tuttii sapori e gli odori dellaterra pugliese. Nel 2006sulla zona DOC del Rossodi Cerignola, in unanticaterra baciata dal sole eaccarezzata dal ventodolciastro proveniente dalmare, grazie al grandeimpegno di Giuseppe

    Giannattasio e agli stru-menti di sviluppo impren-ditoriale predisposti dallaRegione Puglia, i vecchivigneti di famiglia hannoripreso vita. I nuovi vignetisono stati realizzati con tec-niche di innesto innovati-ve,importate da cultureenologiche differenti e pro-venienti da regioni leadernel settore vitivinicolo.Grazie al tempo e alla pas-sione, alle nuove tecniche,alle competenze di MariaGrazia e Maria Elena Gian-nattasio e alla presenza di

    validi consulenti ed esperti,la Biocantina diventatau n a z i e n d aallavanguardia, in gradodi accogliere tutte le uveprodotte e di trasformarlecon modalit operative na-turali e rispettose della ma-teria prima. Al suo internovi sono una bottiglieria ebottaia che pu ospitarefino a 15 barriques e unimpianto di imbottiglia-mento tecnologicamenteevoluto. Le vasche in ac-ciaio inox e le barriques inrovere di Slavonia proteg-

    gono il prezioso momentodella fermentazione finoalle fasi finali. Il valore delprogetto della BiocantinaGiannattasio sta nel volerriportare alla luce le poten-zialit di storici vini puglie-si quali il Nero di Troia, ilBombino Bianco, il Mon-tepulciano, il Piedirosso.Considerato che spessoallinterno di contesti piampi facile sottovalutarela qualit di questi prodotti,dal 2013 lazienda ha mi-rato anche ai mercati esteri.In particolar modo Maria

    Elena, desiderosa sia ditutelare la propria prove-nienza sia di diffondere lebont culinarie pugliesi, si impegnata a presentare inuovi vini ovunque pos-sibile e a una nuovaclientela su scala globale.In effetti la Biocantina si distinta in numerosiconcorsi vincendo presti-giosi premi e oggi unarealt conosciuta in alcuniimportanti mercati inter-nazionali quali la Svizzera,gli Stati Uniti, la Germaniae lInghilterra. Il vino come la gente dice KevinKline a Meg Ryan, lavigna raccoglie le influenzedella vita che ha intorno,le assorbe e cos acquistala sua personalit. Standoa ci, quello della Biocan-tina Giannattasio dovrebbeessere un vino che ha in sil sudore della fatica, il va-lore di una terra che esistedal 1930, laria salmastrae il calore del sole, i tronchitozzi e curvi degli ulivi, ilgiallo splendente del granoe quello verde-giallastrodellolio e, senza dubbio,la passione di chi animaquesto progetto e lo ali-menta con lamore che pro-va nei confronti di questaterra.

    Giuseppe Giannattasio nella sua vigna

    Maria Elena e Maria Grazia Giannattasio

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    Visitatori stranieri nella cantina

  • Venanzio Bombino, lindimenticabile Burbero Benefico scomparso un mese fa una colonna dei comunisti trinitapolesi che ha seguito levolversi del movimento operaioe bracciantile in tutte le trasformazioni avvenute negli ultimi 25 anni

    l giorno del funeraleGigino Monopoli, ilbidello di SEL, ha

    avuto la sensibilit disalutare il suo amico ecompagno con un maz-zo di fiori poggiato sullasua sedia nel momentoin cui il feretro passatodavanti al partito. Cstato un minuto di gran-de commozione duranteil quale tutti hanno avutola sensazione netta cheVenanzio rimarr sedutoaccanto a noi per sem-pre.

    ANTONIETTA DINTRONO

    mmaginare il partitosenza Venanzio per noi ancora molto difficile.

    Ogni volta che entriamonella sezione di SEL di Tri-nitapoli si stringe il cuoresia a guardare il quadro chetroneggia sulla parete (nelquale il pittore Renato Re-gina lo ha dipinto, insiemea due altri compagni eccel-lenti, durante la campagnaelettorale delle ElezioniPolitiche del 2006) che lasua sedia di legno vero(come usava dire) dove siera scritto il suo nome per

    non farla occupare danessun altro.

    Era un punto di rife-rimento indiscusso sia perottenere giudizi criticiseveri che per avere laMISURA di una parti-colare battaglia in atto.Non riesco a togliermi dimente le sue frasi consuetedi commento: Mn, st asbagli, lass perd- op-pure al contrario - mn stea sci buun.

    Spesso, destate misedevo fuori al partito conlui ed era confortante sa-pere che, nonostante il suoestremo sarcasmo, avreiavuto il consiglio giusto

    per le iniziative del mo-mento perch era unburbero benefico e ci vo-leva molto bene.

    Fotografava le personecon listinto e la conoscen-za precisa della lorodinastia. La sua frase sto-rica: padre, zio e nonnotutti ciaciacchi! - detta suun noto personaggio delpaese - diventata per tuttinoi una sorta di slogan persottolineare che manca lospessore in qualche eventoo persona.

    Andava orgoglioso delsuo treruote che mettevavolentieri a disposizionedel partito per tutte lesedie in trasferta. In unadelle ultime volte che ab-biamo portato sulla villaalmeno 50 sedie e i tavoliper lassemblea pubblicadi Annamaria Tarantino,mi ha detto che era stancoma che ringraziava il cieloche almeno stava ancoraqualche giovane checcrdiv. Non cap checosa volesse dire e gli chie-

    si a che cosa, ci crede?Rispose: o fatt cca simtutt ugul, al fatto che sia-mo tutti uguali e che luisapeva guidare il cariuccioe portare le sedie e Annasapeva spiegare i fatti pernon farcelo mettere (se-guiva parolaccia).

    Ce lo porteremo dentrodi noi per sempre quandoripeteremo le sue parole estaremo attenti a non farciturlupinare dai ciaciacchidi professione..

    Aprile 2010. Venanzio esprime soddisfazione per la vittoria di SEL alle regionali 2010

    La sedia di Venanzio Risponder lassessore Giustino TedescoSono state rivolte al dott. Michele Chiaromonte una serie di domande dal

    partito del Nuovo Centro Destra in relazione alla sua dichiarazione di aderireal movimento di Pippo Civati Possibile.

    Gli hanno chiesto, ad esempio, se ha dato pi luce al paese militando nelcentrodestra o nel centrosinistra.

    Su questo argomento la risposta spetta prima allassessore a vita GiustinoTedesco che ha maturato in questo settore di illuminazione della citt unalunga esperienza sia da sinistra che da destra

    Quando giusto giusto.

    Evitate anche le biciclette sino al 31 dicembreSi consigliano i cittadini di andare sempre a piedi e di evitare come la peste

    sia le macchine che le biciclette sino al 31 dicembre p.v. Lamministrazionecomunale conta di aumentare di 250.000 euro (per un totale di 400.000 euro)le entrate delle multe per assicurare la copertura dei debiti fuori bilancio.

    Ci sar uneccezione almeno per la slitta di Babbo Natale? Reintroduciamoil progetto Piedi-bus!

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    Il quadro di Renato Regina esposto nella sezione di SEL in Corso Trinit

  • Una vita cucita su misuraLa ventiduenne Francesca Abbattista cresciuta a contatto con un lavoro tanto umile quanto nobile e prezioso.Questo ha permesso che in lei nascesse una forte passione che oggi diventata il suo mestiere

    VALERIA DE IUDICIBUS

    rancesca cosa fai perguadagnarti da vive-re?

    Attualmente mi occupodello sviluppo di cartamo-delli femminili e confezio-no ex novo sia abiti da ce-rimonia che prt--porter,ovvero abiti casual realiz-zati con materiali meno pre-giati. Quando un ipoteticocliente mi commissiona uncapo, io ne disegno un mo-dello a mano libera o al pc,compro le stoffe necessarie,studio il corpo e lo stile del-la persona e, se mi lasciacarta bianca, scelgo il mo-dello pi adatto alle sue for-me. Generalmente il miofornitore Punto Tessile adAndria ma trovo stoffe escampoli anche girando permercatini. Spesso sono aMilano dove cerco di con-fezionare delle mini colle-zioni di 7-8 capi che poivendo in temporary shop eche mi permettono di avereuna vetrina che qui ancoranon ho. Da qualche temponel pomeriggio lavoro aBarletta nellatelier di unaragazza e con lei confezio-

    no solo abiti da cerimonia.

    Quali sono state le espe-rienze vissute durante ilpercorso che ti ha portatofin qui?

    Dopo il liceo Pedagogi-co, ho frequentato unascuola di taglio a Bari perun anno e mezzo. Ho quindiottenuto un attestato in mo-dellistica, uno in sartoria euno in graphic design.Lesperienza non stata deltutto positiva perch le auleerano poco fornite e tutto ilmateriale era a mie spese.Inoltre, imparare a svilup-pare il cartamodello non tiinsegna concretamente aconfezionare labito. Lam a g g i o r p a r t edellesperienza lho infattiacquisita lavorando per al-cune sarte di Trinitapoli,dotate di grande saggezzae manualit. Anche durantela mia missione in Africaho collaborato con alcuneOnlus cucendo abiti desti-nati a orfanotrofi e ospedali.

    Quali sono le radici diquesta passione che si trasformata in un vero eproprio lavoro?

    Mia nonna sa cucire

    molto bene e mia madreper hobby costumista perla compagnia teatrale dimio padre. Sono pratica-mente cresciuta tra le mac-chine da cucine, le stoffe,lodore della bottega e ilmio subconscio si inna-morato di questo mestiere.Sognavo di studiare psico-logia ma questa passioneha preso il sopravvento em i s e m b r a t aunopportunit pi roseaper il mio futuro.

    La tua stata una sceltacompresa e condivisa datutti?

    stato difficile spiega-re la mia professione perchluniversit viene vista co-me una tappa fondamenta-le, unica dispensatrice dicultura. Non assolutamen-te cos, io mi sento abba-stanza realizzata e sonodellidea che bisogna rein-ventarsi, salvarsi da soli.

    Quali sono i maggioriostacoli che incontri?

    Senza dubbio la con-correnza spietata perchpuoi trovare qualsiasi capoa qualunque prezzo. Quelche invece vorrei arrivasse

    alla gente lunicit di unabito confezionato su di tee per te da un sarto. Un capodel genere per sempre,non si rompe, non si logora,se si scuce possibile ripa-rarlo. Ho confezionato unabito con una seta del 1973ereditata da mia nonna.Quella seta pura, non lasenti sul corpo e ne trattienela temperatura: un tessutoper ogni stagione! Io nonguardo al mestiere della sti-lista che disegna e lancia lacollezione ma non realizzaconcretamente gli abiti. Ame piace lidea di doverpassare la vita a lavorarecon le mie mani e con lamia mente, per essere allo

    stesso tempo un artigianoe un artista.

    Dammi un fotogrammadel tuo futuro: cosa staifacendo? Come ti vedi?

    Sono in un posto di ma-re, in una bottega nella viuz-za di un borgo antico. Unabottega non scura e sotter-ranea ma piena di vetrate edi luce. Sto realizzando unvestito da cerimonia o unabito da sposa. Non mi pia-ce la solitudine che caratte-rizza il mio mestiere, quindici sono altre colleghe conme, il posto pieno di gen-te, c un cagnolino e speroanche un compagno nellamia vita!

    Francesca a lavoro

    F

    MARTINA DITRANIStudendessa della 5 GIstituto Staffa

    novembre 2015.Data di inizio delprogetto di alter-

    nanza scuola-lavoro dellaclasse V G dellIISS Scipio-ne Staffa, in collaborazionecon Elisabetta Tomaiuolo,presidente dellassociazioneTautor che gestisce il Museo

    Archeologico degli Ipogeidi Trinitapoli. La classe si impegnata giornalmente inattivit di gestione e valoriz-zazione museale. Nel primogiorno abbiamo conosciutoil museo e la storia del po-polo degli Ipogei, ma soprat-tutto abbiamo cercato la ri-sposta alla domanda cosa un museo?. Successiva-mente ci siamo concentratisulla strategia di marketinge comunicazione, indispen-

    sabile per una gestione effi-cace dei beni culturali. Sonostati cos fissati degli obiet-tivi da portare a termine du-rante il progetto: un video,realizzato con limpegno ela collaborazione di tutti perpubblicizzare il museo, e unevento in cui tenere dellevisite guidate. Il progetto hastimolato gli studenti a im-maginarsi realmentenellambiente lavorativo,dove necessaria organizza-

    zione, ascolto reciproco, ca-pacit di critica. Ognuno dinoi ha avuto un preciso com-pito da svolgere al fine diriuscire nella realizzazionedei vari obbiettivi. C chisi cimentato nella colonnasonora dellevento, chi nellaregia e sceneggiatura delvideo, chi nel disegno per lalocandina e tutti con passio-ne abbiamo studiato la storiadei nostri antenati, lo spiritovivo del museo, per guidare

    i visitatori durante leventoconclusivo.Tutte le attivitgiornaliere sono state postatesulla pagina Facebook delmuseo, creando uno storytel-ling che mostra i momentisalienti. Visitate la paginadel museo, godetevi la visio-ne del video e soprattuttocondividete!

    Museo Archeologicodegli Ipogei di Trinitapoli

    La Quinta G dellIstituto Staffa:guida deccezione nel Museo di Trinitapoli

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