Il funzionigramma reticolare e l’avvio al miglioramento della scuola” · Il lavoro di...

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“Il funzionigramma reticolare e l’avvio al miglioramento della scuola” Dirigente Prof.ssa Rosaria Maltese 10.04.2017

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“Il funzionigramma

reticolare

e l’avvio al

miglioramento

della scuola”

Dirigente Prof.ssa Rosaria Maltese

10.04.2017

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DPR 80/2013

Ha disegnato un nuovo SNV all’interno del

quale tutte le scuole sono tenute a:

Autovalutarsi

Pianificare azioni di miglioramento

Rendicontare i risultati

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LEADERSHIP COME FORZA

CULTURALE

Rif. DIRETTIVA 36/2016

E’ compito del DS assicurare la

direzione unitaria della scuola e

valorizzare le risorse professionali

dei docenti

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Ruolo del Dirigente Scolastico Mentoring: dà indicazioni operative

Coaching: avvia la riflessione

E decide il modello di funzionamento:

Piccolo staff dirigenziale

Leadership distribuita

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IL MIGLIORAMENTO(Nota MIUR 1 settembre 2015)

È un percorso di

pianificazione e sviluppo

Non è statico

Coinvolge l’intera

comunità scolastica

Scuole non più autoreferenziali

QUINDI CAMBIA IL MODELLO ORGANIZZATIVO DELLE SCUOLE E LA LEADERSHIP SI ALLARGA

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Leadership DS

Capacitybuilding

Miglioramento insegnamento e

pratiche didattiche

•Visibile all’esterno e all’interno

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Il lavoro di gestione/organizzazione dei gruppi

e la leadership diffusa attraverso il modello

del funzionigramma reticolare.

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FUNZIONIGRAMMA FF.SS.AREA 1 PTOF

AREA 2 DOCENTI

AREA 3 ALUNNI

AREA 4 DIGITALE

AREA 5 INCLUSIONE

Docente 1 Docente X Docente L Docente Q Docente A

Docente 2 Docente Y Docente M Docente S Docente E

Docente 3 Docente Z Docente N Docente R Docente I

Docente 4 Docente K Docente B Docente F Docente O

Docente 5 Docente W Docente P Docente U

Docente 6 Docente J Docente D Docente Y

Ogni istituto sceglierà le figure in base alla propria

struttura (istituto comprensivo, omnicomprensivo, circolo

didattico…)

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COORDINATORI

Coordinatori diinterclasse/dipartimenti/referenti/

figure snodo del curricolo della scuola

Docente Bianco

Docente Rosso

Docente Verde

Docente Giallo

Docente Rosa

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ASSEGNARE MANSIONI

PRECISE

DOCENTE MANSIONI

Docente 1 (COORD.) - docente 2 - docente 3 –docente 4

Monitora e aggiorna il PTOF.

Docente 1 - docente 2 - docente 3 – docente 4 Monitora e aggiorna il PDM.

Docente 1 - docente 2 - docente 3 – docente 4 Monitora e aggiorna il RAV.

Docente 5 – docente 6 Coordina l’attività di Autovalutazione di Istituto e curano la documentazione relativa al Bilancio Sociale.

Docente 7 Coordina le procedure di somministrazione delle prove INVALSI esaminandone i risultati.

Tutti i docenti dell’area Monitorano i progetti del PTOF in relazione agli esiti e alle priorità del RAV..

AREA 1 PTOF

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AREA 2 SUPPORTO AI DOCENTI

DOCENTE MANSIONI

Docente 1 e 5 Organizza i percorsi di aggiornamento e formazione obbligatoria e permanente raccogliendo i bisogni formativi dei docenti; realizza la mappa delle competenze dei docenti.

Docente 2 e 4 Si documenta e promuove la diffusione tra i docenti sulle metodologie innovative (problem solving, compiti di realtà, cooperative learning, peer education, attività laboratoriali…), implementando soluzioni digitali e flessibilità organizzativa (classi aperte).

Docente 3 e1 In accordo con le F.S. dell’Area 3 supporta i progetti del PTOF in relazione al PDM, alle priorità del RAV, alle risorse dell’organico di potenziamento.

Docente 4 Coordina gli interventi degli esperti esterni alla scuola impegnati in attività e progetti curricolari ed extracurricolari.

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AREA 3 SUPPORTO AGLI ALUNNI

DOCENTE MANSIONI

Docenti 1,2,3,4,5 in costante raccordo con coordinatori dipartimenti/interclasse/intersezione/consigli di classe

Cura la progettualità con il territorio (enti, reti di scuole, associazioni) secondo quanto previsto nel PTOF.

Docente 1 Coordina la realizzazione dei progetti del

PTOF in relazione al PDM, alle priorità del RAV, alle risorse dell’organico di potenziamento, e ne verifica e diffonde gli esiti (anche sul sito).

Docente 2 Implementa il conseguimento negli alunni

delle competenze chiave e di cittadinanza tramite l’applicazione di metodologie innovative, strumenti digitali, l’attivazione di percorsi che favoriscano nei bambini l’autovalutazione e la consapevolezza del proprio metodo di apprendimento.

Docente 3, 4 Segue la progettualità delle visite guidate e

delle gite d’istruzione, in accordo con i coordinatori di interclasse, relativamente a:

- scelte degli itinerari, - raccolta delle proposte e dei relativi preventivi, - definizione del progetto.

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DOCENTE MANSIONI

Docente 1 Referente alla legalità

Docente 2 Referente lettura e biblioteca

Docente 3 Referente allo sport

Docente 4 Referente alla salute e all’ambiente

Docente 5 Referente Continuità/Orientamento

Docente 6 Progetto RASC

Docenti referenti dei progetti del PTOF

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AREA 4 DIGITALE

DOCENTE MANSIONI

Docente 1 coordinatore Coordina le attività generali di informatizzazione della scuola e di impiego delle nuove tecnologie anche in accordo il PNSD.

Predispone la manutenzione e l’aggiornamento di hardware e software della scuola.

Gestisce i laboratori di informatica, l’aula 3.0 e gli atelier creativi.

Fornisce supporto ai docenti sull’uso degli strumenti digitali.

Docente 2 e 3 del Team digitale Sviluppa e propone progetti sulle nuove tecnologie (coding, making, robotica).

Gestisce la piattaforma per la condivisione dei materiali tra i docenti della scuola.

Pubblica materiale fornito dai docenti per la diffusione delle buone prassi e per la rendicontazione sociale.

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DOCENTE MANSIONI

Docente 1 (coordinatore) e docente 3 Organizza la rilevazione e il monitoraggio delle difficoltà scolastiche degli alunni con ipotesi di BES. Predispone il Protocollo di accoglienza.

Docente 2 Predispone i modelli per l’opportuna documentazione relativa agli alunni con BES (PEI,PDF, PDP) e supporta i docenti nelle procedure di compilazione ed attuazione.

Docente 3 Coglie le opportunità esistenti nel territorio a vantaggio degli alunni con BES secondo un’ottica progettuale in azioni di raccordo con associazioni, enti, esperti, reti di scuole.

Docente 4 Coordina le attività di formazione dei docenti sulle tematiche inerenti: la normativa sui BES, l’iter procedurale che conduce ad eventuale certificazione, le azioni formative calibrate sulle abilità possedute dagli alunni.

Docente 5 Propone metodologie innovative, attività laboratoriali e progetti a favore degli alunni con BES monitorando gli esiti delle azioni intraprese.

AREA 5 INCLUSIONE

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DOCENTE MANSIONI

Docente 2, 5 In collaborazione col GLI (Gruppo di lavoro per l’inclusione) predispone il Piano Annuale d’Inclusione scolastica verificandone gli esiti.

Docente 3 Cura il rapporto di collaborazione con gli enti accreditati per la diagnosi/certificazione e con gli eventuali centri terapeutici/riabilitativi.

Docente 4 Coordina le attività dello sportello di ascolto per i laboratori esperienziali.

Docente 1 Organizza attività di sensibilizzazione/informazione su disturbi specifici di apprendimento e comportamentali rivolte alle famiglie.

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PARTE SECONDA

ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO:

DAL RAV AL PDM

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IL CICLO DEL MIGLIORAMENTO

Obiettivi contratto DS

Priorità e traguardi del

RAV

Obiettivi di processo del

PDM

Bilancio Sociale

Valutazione esterna

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Punto di partenza:

le AREE DI PROCESSO del PDM

Curricolo, Progettazione, Valutazione

Ambienti di apprendimento

Inclusione e differenziazione

Continuità e orientamento

Orientamento strategico e organizzazione scuola

Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane

Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie

PER OGNI AREA LE SCUOLE SCELGONO OBIETTIVI DI PROCESSO “strategici”: centrati sugli apprendimenti, capaci di orientare le azioni, verificabili.

Ogni obiettivo viene analizzato nel PDM in 4 sezioni

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LE 4 SEZIONI DEL PDM

4^ sezione (divisa in 4 passi): LA VALUTAZIONE

3^ sezione (divisa in 3 passi): LA PIANIFICAZIONE GESTIONALE

2^ sezione (divisa in 2 passi): LE AZIONI

riflessione sulle azioni per perseguire gli obiettivi

1^ sezione (divisa in 3 passi): individuazione degli

OBIETTIVI DI PROCESSO

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Esempio di lavoro su un

obiettivo PDM

Dall’individuazione dell’obiettivo alla

valutazione finale

(seguendo il modello INDIRE)

PIANIFICAZIONE E VALUTAZIONE

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AREA DI PROCESSO OBIETTIVI DI PROCESSO COLLEGAMENTO

ALLA PRIORITA’

DEL RAV

Inclusione e

differenziazione

1. Strutturare e adottare un

protocollo di accoglienza e

gestione degli alunni con BES

PRIORITA’ N°1 DEL RAV

Migliorare gli esiti degli

studenti mirando ad una

distribuzione equilibrata

ed omogenea per livelli

di apprendimento

Traguardo->Aumentare la

percentuale degli alunni con

BES che superano la

sufficienza in matematica e

italiano.

2.Rimodulare gli strumenti di lavoro (PDP,

PAI)

ESEMPIO DI LAVORO SU UN OBIETTIVO DEL PDM SEZIONE 1 “GLI OBIETTIVI”

PASSO 1

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FATTIBILITA’ IMPATTO

5 5

RISULTATI ATTESI Avvio di procedure condivise per la gestione dei casi di alunni

con BES (dall’accoglienza dell’alunno e della famiglia alla

progettazione educativo-didattica)

INDICATORI DI

MONITORAGGIO

Esiti scolastici, livelli di competenze conseguiti dagli alunni con

BES nelle valutazioni intermedie e finali, numero di casi

BES presi in carico dalla scuola.

MODALITA’ DI

RILEVAZIONE

Griglie e tabelle in cui vengono registrati i dati (es. quanti casi

trattati annualmente, percentuale di miglioramento esiti, livelli

competenze conseguiti...)

PASSO 2 - prendo in esame solo l’obiettivo Numero 1

OBIETTIVO 1 le azioni che portano alla realizzazione dell’obiettivo sono fattibili, l’impatto è sicuramente positivo

PASSO 3

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Sezione 2 “LE AZIONI”

PASSO 1AZIONE PREVISTA PER REALIZZARE L’OBIETTIVO 11. Elaborare il protocollo, pubblicarlo sul sito2. Adottare il protocollo/utilizzare i relativi materiali (verbali incontri, griglie di

rilevazione…)

EFFETTI POSITIVI A MEDIO TERMINE: realizzare l’effettiva inclusione degli alunni con BES, stabilire rapporti di collaborazione con i genitori, uniformare le pratiche di tutti i docenti.

EFFETTI NEGATIVI A MEDIO TERMINE : nessuno

EFFETTI POSITIVI A LUNGO TERMINE: giungere ad un coordinamento perfetto tra scuola, famiglia, territorio; divenire nel territorio scuola di eccellenza nell’accoglienza/gestione degli alunni con BES, elevare il livello di competenze dei docenti in tema di inclusione.

EFFETTI NEGATIVI A LUNGO TERMINE: nessuno

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PASSO 2

CARATTERE INNOVATIVO

DELL’OBIETTIVO:

Giungere ad una scuola realmente

inclusiva adottando gli strumenti che

caratterizzano il curricolo della scuola

(RASC).

CONNESSIONE A LEGGE 107 E

AVANGUARDIE EDUCATIVE INDIRE*

La legge 107 propone una scuola

inclusiva, una scuola in grado di

garantire pari opportunità di successo

formativo.

*Le Avanguardie educative sono un movimento di innovazione aperto alla partecipazione di tutte le scuole italiane impegnate nella trasformazione di un modello “industriale” e trasmissivo di scuola, non più adeguato alla nuova generazione di studenti e alla società della conoscenza, per cambiare gli ambienti di apprendimento e offrire “idee” a partire dall’esperienza delle scuole. Oggi sono circa 583 le scuole che hanno aderito al Movimento. http://www.indire.it/progetto/avanguardie-educative/

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SEZIONE 3 “LA PIANIFICAZIONE GESTIONALE”

PASSO 1RISORSE UMANE: docenti F.S. area 5 per la realizzazione dei documenti, il monitoraggio e la diffusione delle prassi. Tutti i docenti delle classi per l’attuazione del protocollo, per la realizzazione delle azioni a favore degli alunni con BES. Esperti/enti del territorio (logopedista, pedagogista, educatori, musicoterapeuta, AFAM…)ATTIVITA’ DA REALIZZARE: già individuate nella sezione 2

ORE E COSTI: indicare eventuali costi personale interno ed esterno (INDICARE EVENTUALI CONVENZIONI E PROTOCOLLI)

PASSO 2TEMPI: realizzazione del protocollo entro ottobre, presentazione al collegio dei docenti e pubblicazione sul sito della scuola. Gennaio: verifica intermedia del numero dei casi presi in carico e procedure adottate. Verifica intermedia degli esiti.Giugno: verifica esiti degli alunni con BES

PASSO 3Monitoraggio: Data rilevazione intermedia e finale …. Individuare indicatori misurabili (numero casi DSA presi in carico dai docenti, numero interventi con esperti e associazione del territorio, numero di reti/accordi con esperti);Strumenti di rilevazione: griglie, tabelle, verbali...Criticità/progressi; eventuali modifiche.

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SEZIONE 4: “LA VALUTAZIONE”

Passo 1 Valutare l’andamento del PDM

associando la priorità al traguardo (sez 5

RAV)

Priorità: Migliorare livelli di apprendimento degli

alunni con difficoltà

Traguardi: Aumentare la percentuale degli alunni

con BES che superano la sufficienza in matematica e

italiano.

Passo 2 Condivisione interna Date incontri per la condivisione del

documento e considerazioni emerse

Passo 3 Diffusione all’interno e all’esterno Diffusione dei risultati ai docenti –Incontri con

esperti - Riunioni di sensibilizzazione con

famiglie

Passo 4 Documentazione del lavoro realizzata

dal Nucleo di Valutazione

Esame del lavoro, dei punti di forza e criticità del

documento

VERIFICA DEGLI ESITI RAGGIUNTI

dagli alunni con BES

*Punto di forza: la formazione dei docenti su tematiche relative all’inclusione -> presente

anche nel Piano di Formazione dell’Istituto in cui vengono individuati i corsi e le

modalità dei percorsi (in presenza, a distanza, lavoro in rete, approfondimento personale,

progettazione e rielaborazione).

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IL FUNZIONIGRAMMA:

STRUMENTO PER RENDERE

OPERATIVO IL PDM NELLE

SCUOLE

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ESTRATTO DEL

FUNZIONIGRAMMA RELATIVO ALL’AREA INCLUSIONE

Obiettivo

Chi

Con quali azioni

In quali tempi

Come (monitoraggio)

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AREEE DEI

PROCESSO

Obiettivi di

processo

Docenti coinvolti /agenti

esterni del

territorio

Prodotti Tempi Monitoraggio

Inclusione e

differenziazione

1. Strutturare e

adottare un

protocollo di

accoglienza e di

intervento per i BES

Dirigente:

Individua il

coordinatore

area inclusione e

distribuisce

compiti e

mansioni. Presidia

l’elaborazione dei

documenti.

Promuove i

percorsi di

formazione…

Docente 1 coord.

Area 5 e

Docente 2 e 3

(Funzioni

Strumentali Area

5)…

Docenti coordinatori

area 1, 2, 3 e 4

Esperti/enti del

territorio…

• Protocollo di

Accoglienza

alunni con BES

• Convenzioni

e reti con enti territoriali

Entro mese di

ottobre consegna

del documento

(come da

normativa),

presentazione al

collegio dei

docenti e

pubblicazione sul

sito della scuola.

Gennaio: verifica

intermedia del

numero casi presi

in carico e

procedure

adottate. Verifica

esiti alunni con

BES

Giugno: verifica

esiti degli alunni

con BES

Registrazione alunni

con BES presi in

carico dalla scuola

da inserire in

apposita griglia ed

esiti intermedi e

finali degli alunni

con BES

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SUPERVISIONE

Rivisitare tutte le evidenze documentali fondamentali della scuolache ne costituiscono l’ossatura e il fondamento: PTOF (con tabelle diprogetti e reti), Curriculo verticale, modelli di programmazione e divalutazione, PAI, modello di PDP… effettuando un’analisi dicoerenza, di efficacia ed efficienza di documentazione scolastica ePDM.

Garantire l’inclusione attraverso una didattica inclusiva più che una didattica speciale, una didattica che sia denominatore comune per tutti gli alunni costruendo strumenti, strategie e corresponsabilità educativa tra scuola, famiglia e territorio.

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Le dimensioni della valutazione

del Dirigente (DIRETTIVA 36/2016)

Competenze gestionali e organizzative

Contributo al miglioramento del successo formativo degli alunni e dei processi organizzativi e didattici

Direzione unitaria della scuola

Gestione e

organizzazione

aree/staff

Miglioramento esiti

e processi

Organizzazione

(reti,

partecipazione,

condivisione)

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Valorizzazione delle risorse professionali, dell’impegno e dei meriti del personale

Apprezzamento del proprio operato all’interno dell’istituto

Funzionigramma e

percorsi formativi

Vincere le

resistenze al

cambiamento

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Azioni del DS con riferimento

all’obiettivo di processo

esaminato

Area di processo: Inclusione

IL DS presidia i processi con azioni mirate

Azioni (Portfolio)

Priorità: Migliorare livelli di apprendimento degli alunni con difficoltà

RA

V

AZIONI: Individua i Coordinatori e distribuisce compiti e mansioni. Presidia l’elaborazione dei documenti. Promuove le azioni per l’individuazione e la presa in carico dei BES. Promuove i percorsi di formazione.

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Siate il meglio

Se non potete essere un pino sulla vetta del monte,

siate un cespuglio nella valle,

ma siate il miglior piccolo cespuglio sulla sponda del

ruscello.

Se non potete essere una via maestra siate un sentiero.

Se non potete essere il sole siate una stella,

non con la mole vincete o fallite.

Siate il meglio di qualunque cosa siate

Cercate ardentemente di capire a cosa siete chiamati

e poi mettetevi a farlo appassionatamente.

M.L.King