Il DUECENTO - GE il Capitello

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1 PERCORSI LETTERATURA Il DUECENTO

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PERCORSI

LETTERATURA

Il DUECENTO

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IL DUECENTO LA LINEA DEL TEMPO

AVVENIMENTI E PERSONAGGI

LO SFONDO STORICO

LINGUA E LETTERATURA

1200-1250

SVILUPPO DELLE CITTÀ

Le città diventano più grandi e hanno più abitanti. In Italia nascono i comuni, dove i cittadini si governano da soli. In città abitano i borghesi, cioè artigiani, mercanti, medici, giudici, ecc.

Il Sacro romano impero continua a esistere. Dal 1220 al 1250 l’imperatore è Federico II. Egli è anche re di Sicilia. Alla sua corte di Palermo vivono alcuni importanti poeti del Duecento.

1223

L’ORDINE FRANCESCANO

La Chiesa è molto ricca. Alcuni cristiani, invece, vogliono vivere in povertà, come Gesù Cristo. Francesco d’Assisi fonda un nuovo ordine religioso: i francescani. È un gruppo di frati che segue la regola della povertà.

Nasce la poesia religiosa. L’argomento principale è la lode a Dio per tutte le cose belle e utili che ha creato. La lode più famosa è il Cantico delle creature di Francesco d’Assisi.

1271

MARCO POLO PARTE PER LA CINA

Nel Duecento avvengono alcune crociate. Ma ci sono anche rapporti pacifici tra Occidente e Oriente. I mercanti partono dall’Europa e vanno a comprare e vendere merci in Oriente.

Marco Polo è un mercante veneziano. Quando torna a Venezia, Polo scrive un libro dove racconta quello che ha visto e fatto in Cina. Questo libro si intitola Il Milione.

1270-1300

IL DOLCE STIL NOVO A FIRENZE

Firenze è uno dei comuni italiani più importanti. È una città ricca, con molti mercanti e artigiani. Ci sono però lotte tra i gruppi politici che vogliono governare la città.

Alcuni poeti di Firenze scrivono poesie d’amore non in latino, ma nella lingua parlata dal popolo. Il loro stile è chiamato “dolce” e “novo” sia per il linguaggio sia per il modo nuovo di parlare d’amore.

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NASCE LA POESIA IN VOLGARENel Medioevo, in Europa, le persone parlano la lingua volgare. La parola “volgare” deriva dal latino vulgus, che significa “popolo”.

Quindi il volgare è la lingua parlata dal popolo. Questa lingua deriva dal latino che si parlava nell’Impero romano.

In pratica, il volgare è il latino modificato per l’influenza dei dialetti parlati nelle diverse regioni. Perciò non esiste un’unica lingua volgare. Ci sono diversi volgari (per esempio:

un volgare toscano, un volgare siciliano, un volgare della Francia

del Sud, un volgare della Francia del Nord, ecc.).

I volgari si trasformeranno a poco a poco nelle lingue parlate

oggi (l’italiano, il francese, lo spagnolo, ecc.).

Nel Medioevo, però, il latino continua a essere l’unica lingua scritta.

È usata sia nei documenti sia nelle opere di letteratura.

Soltanto nel Duecento, in diversi Paesi d’Europa, alcuni poeti

cominciano a scrivere opere in lingua volgare.

In Italia le prime opere letterarie in volgare

sono poesie religiose, scritte in volgare umbro.

LA SCUOLA SICILIANAVerso la metà del Duecento,

un gruppo di poeti siciliani scrive

poesie d’amore in volgare siciliano. Questi poeti vivono alla

corte dell’imperatore Federico II,

a Palermo. Uno di loro, chiamato

Iacopo da Lentini, inventa il sonetto. Il sonetto è una breve poesia di 14 versi. È formato da

due quartine (strofe di 4 versi) e

da due terzine (strofe di 3 versi).

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IL DOLCE STIL NOVOAlla fine del Duecento e all’inizio del

Trecento si sviluppa una poesia d’amore in volgare fiorentino. In questi componimenti il poeta loda la donna amata e la paragona a

un angelo. Soltanto chi ha un

cuore nobile apprezza le virtù di questa donna e si innamora di lei.

Perciò l’amore è un incontro tra persone

speciali, che hanno molte virtù

e grandi meriti.

I maggiori poeti del Dolce stil novo sono

Guido Guinizelli, Guido Cavalcanti e Dante Alighieri.

FRANCESCO D’ASSISI

IMPERATORE FEDERICO II

I COMUNI LE CROCIATEI MERCANTI IN ORIENTE

POESIA RELIGIOSA

DOLCE STIL NOVO

SCUOLA SICILIANA

IL MILIONE DI MARCO POLO

LETTERATURA IN VOLGARE

IL DUECENTO

MAPPA PER RICORDARE

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Leggiamo INSIEME

Cantico delle creatureFrancesco d’Assisi

L’autoreFrancesco d’Assisi nasce nel 1182. Suo padre è un ricco mercante. Nel 1205 Francesco rinuncia a tutte le ricchezze della sua famiglia. Decide di vivere in povertà e in preghiera. Altri giovani si uniscono a lui. Francesco fonda un ordine di frati, i francescani, che vivono di elemosine e predicano il Vangelo. Muore nel 1226. La Chiesa cattolica lo proclama santo.

L’operaIl Cantico delle creature è il testo più antico di poesia in lingua italiana. È una poesia religiosa: è una lode a Dio per tutte le cose belle e utili che ha creato.

Il tempoFrancesco scrive questa poesia poco prima della sua morte, tra il 1224 e il 1226.

La linguaLa lingua volgare parlata in Umbria nel Duecento.

DIZIONARIO MULTILINGUE

PAROLE CHIAVE PER CAPIREvolgare: Nel Medioevo, è la lingua parlata dal popolo.sonetto: poesia di 14 versi. È formata da 2 quartine (strofe di 4 versi)

e 2 terzine (strofe di 3 versi).

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Leggiamo INSIEME

Cantico delle creatureLaudato si’, mi’ Signore, per sora luna e le stelle:in celu l’ài formate clarite et pretiose et belle.

Laudato si’, mi’ Signore, per frate ventoet per aere et nubilo et sereno et onne tempo,per lo quale a le tue creature dài sustentamento.

Laudato si’, mi’ Signore, per sor’aqua,la quale è multo utile et humile, et pretiosa et casta.

Laudato si’, mi’ Signore, per frate focu,per lo quale enallumini la nocte:et ello è bello et iocundo et robustoso et forte.

Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra matre terra,la quale ne sustenta et governa,et produce diversi fructi con coloriti fiori et herba.

PARAFRASILode a te, mio Signore, per sorella luna e le stelle: in cielo le hai create luminose e preziose e belle.

Lode a te, mio Signore, per nostro fratello ventoe per l’aria e per il cielo sia nuvoloso sia sereno e per qualsiasi tempograzie al quale dai nutrimento alle tue creature.

Lode a te, mio Signore, per sorella acqua,che è molto utile e umile, e preziosa e pura.

Lode a te, mio Signore, per fratello fuoco,con il quale illumini la notte:egli è bello e vivace, e robusto e forte.

Lode a te, mio Signore, per nostra sorella madre terra,che ci dà da vivere e da mangiare,e produce diversi frutti con fiori colorati ed erba.

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IL DUECENTO

1. Il Cantico delle creature è un ringraziamento alla terra per tutto quello che dà all’uomo un ringraziamento a Dio per tutte le cose belle e utili che ha creato un elogio all’uomo, che sa sfruttare tutti gli elementi della natura

2. Francesco loda il cielo sia sereno sia nuvoloso e loda tutte le stagioni,cioè il tempo buono e cattivo. Perché?

Perché tutto è utile alla vita dell’uomo Perché tutto è creato da Dio Perché tanto l’uomo non può cambiare il tempo

3. Il Cantico delle creature è scritto in una lingua simile, ma non ugualeall’italiano di oggi. Completa la tabella: devi cercare nel testo le paroleda inserire. Aiutati con la parafrasi.

ITALIANO DI OGGI VOLGARE DEL DUECENTO

sorella

fratello

acqua

fuoco

aria

vento

e

notte

4. PARLARE Francesco chiama “fratello” o “sorella” tutti gli elementidella natura. Che cosa significa, secondo te? Credi che questo amore“fraterno” per la natura sia un esempio positivo anche per noi oggi?

COMPRENDERE

IL LINGUAGGIO

RIFLETTERE

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