Igiene e sicurezza sul posto di lavoro 155/97 626/94 Modulo 2.

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Igiene e sicurezza sul posto di lavoro155/97 626/94

Modulo 2

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Igiene personale

• Mani: lavate più volte al giorno• Dita: No presenza di verruche o alterazioni della pelle

• Unghie: Punto in cui si annidano maggiormente i batteri

• Capelli: corti o raccolti

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Abbigliamento in cucina

• Cappello: (Toque) ripara da vapori grassi• Giacca: (Veste cuisine) ripara da schizzi di pietanze• Fazzoletto da collo (protegge la gola da sbalzi di temperatura)

• Pantaloni da lavoro: sale-pepe (pied-de-poule)• Grembiule: corto, lungo o pettorina• Torcione: straccio da lavoro (mai bagnato!)

• Scarpe: antinfortunistiche e antiscivolo

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Alcune regole d’igiene e comportamento lavorando in cucina• Verificare la qualità e la scadenza degli alimenti

impiegati• Lavare accuratamente verdura e frutta• Non preparare salse fresche sulla base di quelle

vecchie• Scongelare correttamente i prodotti surgelati• Sostituire correttamente l’olio per frittura• Abbattere velocemente la temperatura dei

prodotti cotti qualora si volessero conservare

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Cause di contaminazione alimentare

1. Inadeguatezza strutturale della cucina e degli impianti

2. Errori ed inefficienza dei cuochi e del personale

3. Errori nello svolgimento dei processi produttivi

4. Carenza igienica delle materie prime5. Imprecisione degli strumenti di controllo

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Alcuni batteri presenti nei cibi

• Stafilococco Aureus : carni, sughi di carne, latte, creme

• Colera: frutti di mare crudi • Salmonella : carni, pollame, uova• Brucellosi: latte crudo, ricotta, formaggi• Botulino (tossina del BTX-A): carni in scatola e

conserve

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I tempi della pulizia in cucina

• Istantanea: Al termine di ogni operazione• Prima del servizio: asportazione dello sporco

solido• Dopo il servizio: tavoli, lavelli, macchinari• Settimanale: pulizia cappe, celle e frigoriferi• Stagionale: Approfondita disinfezione

generale

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HACCP(Analisi dei Rischi e Controllo dei Punti Critici)

• Si tratta di una metodologia pratica che è stata applicata per aiutare il personale di cucina a identificare, monitorare, controllare e ridurre al minimo i rischi legati alla preparazione alimentare

• L’HACCP non è una legge ma si rifà alla legge 155/97 (ora Reg. CE n°852/2004) in materia di Igiene e siurezza

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HACCP: i 7 principi di base1. Identificare tutti i pericoli (effettuare l’ HA)2. Definire i CCP e come cercare di eliminarli3. Stabilire i limiti entro i quali un CCP è fuori

controllo4. Stabilire un sistema di monitoraggio dei CCP5. Individuare e stabilire le azioni correttive in

caso di CCP fuori controllo6. Predisporre una documentazione (MAAI)7. Stabilire le procedure di verifica del buon

funzionamento di tutto il sistema

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Preparazione

• Istituzione di un HACCP Team, guidato da un RIA (responsabile industria alimentare), da personale interno e da consulenti esterni

• Deva redigere il MAAI (Manuale Aziendale di Autocontrollo

Igienico-Sanitario) che contiene:1. Attestazione che si impiegano procedure HACCP2. L’organigramma con i vari ruoli e responsabilità3. Le procedure di verifica in riferimento alla

salubrità nelle varie fasi del lavoro in cucina/sala4. Tutta la documentazione prodotta da curare ed

aggiornare

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Documentazione

• Schede temperatura frigoriferi• Schede pulizie• Schede dei detergenti e disinfettanti utilizzati• Registro dei corsi di formazione del personale• Schede registro dei oli esausti• Schede interventi derattizzazione• Schede certificazione fornitori• Registro per le analisi microbiologiche e

statistiche

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Individuazione dei CCP

Albero delle decisioni• Schema costituito da una

serie di domande in sequenza, a cui seguirà una risposta, da porsi durante tutte le fasi di produzione, al fine di identificare i rischi (CCP)

Valutazione dei CCP• Tramite l’impiego di una

formula si può determinare il livello di gravità di ciascun rischio (CCP), in modo da stabilire una classifica

• In base a questa classifica si definirà l’accettabilità o meno del livello di rischio in ogni specifica situazione

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Segnali di divieto : Rosso Segnali di obbligo: Blu

Segnali di pericolo: GialloSegnali di sicurezza Verde/Rosso

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Morti sul Lavoro

• morti bianche dove «l’uso dell’aggettivo “bianco” allude all’assenza di una mano direttamente responsabile dell’incidente».

• Nel solo anno 2009 le morti bianche, secondo l’Inail (Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro), sono state 1.050

• Nello stesso anno sono stati denunciati ben 790.000 infortuni sul lavoro

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Antinfortunistica• Nel vecchio sistema di controllo alla verifica della

sicurezza del lavoro seguiva l’eventuale sanzione per mancato rispetto della legge

• Il nuovo sistema (626/94) considera centrale il concetto di prevenzione Totale

e coinvolge il datore di lavoro e gli stessi lavoratori:

1. Valutazione Rischi 2. Informazione e Formazione lavoratori

3. Assegnazioni di compiti e responsabilità

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I soggetti coinvolti• Nel servizio di prevenzione e protezione dai

rischi (SPP) si deve:1. Individuare i vari fattori di rischio valutandone il livello2. Elaborare un piano di sicurezza e procedure di emergenza3. Proporre programmi di formazione4. Organizzare riunioni periodiche/annuali di prevenzione5. Catalogare tutta la documentazione

• A capo del servizio di prevenzione e protezione dai rischi (SPP) troviamo:

1. Datore di Lavoro (responsabile SPP)2. Persona esterna delegata (responsabile SPP)3. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza4. Lavoratori5. medico

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Valutazione dei Rischi

• Deve valutare tutti i rischi classificati in base:1. Ambiente di lavoro2. Attività svolte3. Impianti e attrezzature impiegate

• Una corretta valutazione dei rischi deve:1. Identificare i pericoli e valutare i rischi prendendo in esame: ambiente,

attrezzature, prodotti utilizzati e organizzazione del lavoro2. Adeguatezza dei provvedimenti presi e dare delle priorità3. Dimostrare all’autorità vigilante e ai lavoratori che tutto ciò è stato

fondato su un analisi che coinvolge tutti e che tenderà a migliorare il livello di lavoro

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Elaborazione della valutazioneIndividuazione dei fattori di

rischio e valutazione

• Metodi di lavoro utilizzati• Attrezzature impiegate• Fattori ambientali

(rumore,agenti chimici, ecc)• Struttura

Programmazione degli interventi migliorativi

• Ridefinendo le mansioni e turnando

• Migliorando segnaletica• Fornendo apposite

dotazioni di sicurezza e controlli medici

• Impiantistica certificata e modifiche architettoniche

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Documento di sicurezzaPrima parte

• Ragione sociale, sede legale• Organigramma aziendale• Composizione SPP e

responsabile • Descrizione dei criteri di

valutazione utilizzati• Leggi sulla sicurezza prese

come riferimento

Seconda Parte• Piano interventi migliorativi• Revisione ambienti e

attrezzature (Standard di sicurezza)

• Migliori modalità per lo svolgimento del lavoro

• Legge impianto elettrico 46/90• Rischio incendio