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OGGETTO: Previsioni di bilancio per l’anno 2017 e per il triennio 2017 – 2019 e Budget per il triennio
2017 – 2019. Proposte per la manovra 2017.
1. Premessa
La predisposizione delle proposte per il bilancio 2017-2019 è caratterizzata da alcune rilevanti
novità introdotte dai due decreti legislativi del 12 maggio 2016: il n. 90, sulla riforma della struttura del
bilancio dello Stato e il n. 93 sul rafforzamento del bilancio di cassa. Le innovazioni normative investono
diversi aspetti del processo di formazione del disegno di legge di bilancio, in particolare:
nella fase di formazione del bilancio:
• l’introduzione delle azioni quali articolazione dei programmi, dirette al perseguimento degli
obiettivi definiti nell’ambito delle missioni, per rendere più leggibili ed esplicite le attività, le
politiche e i servizi realizzati con le risorse del bilancio dello Stato;
UFFICIO I-II-IV
Allegati: vari
Roma,
A tutti i Ministeri A tutte le Amministrazioni autonome A tutti gli Uffici centrali del Bilancio presso i Ministeri
e, p.c. Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Alla Corte dei conti All’Istituto nazionale di statistica Alle Ragionerie territoriali dello Stato
Prot. n.
DIPARTIMENTO DELLA RAGIONERIA GENERALE DELLO STATO ISPETTORATO GENERALE DEL BILANCIO
CIRCOLARE
N.
20
ID: 50216 MEF - RGS - Prot. 54381 del 23/06/2016 - U
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• la revisione degli stanziamenti iscritti in ciascun programma e delle relative autorizzazioni
legislative di spesa, anche ai fini dell’attribuzione dei programmi medesimi a ciascuna
amministrazione sulla base delle rispettive competenze;
• l’introduzione del “piano finanziario dei pagamenti”, cosiddetto “cronoprogramma”, quale
strumento obbligatorio per la formazione delle previsioni di bilancio;
• la semplificazione della documentazione (appendici e allegati) attualmente integrata al disegno di
legge di bilancio, prevedendo in alcuni casi la soppressione di alcuni documenti, in altri l’invio
separato al Parlamento anche direttamente dalle amministrazioni competenti.
• il graduale processo di stabilizzazione in bilancio delle risorse derivanti dalle riassegnazioni di
somme versate in entrata del bilancio dello Stato, connesse in particolare ad entrate finalizzate per
legge;
nella fase di gestione del bilancio:
• la semplificazione e l’ampliamento delle regole di flessibilità concesse all’amministrazione in fase
di gestione del bilancio;
• la ridefinizione del concetto di “impegno” e della sua imputazione contabile e la modifica della
normativa riguardante la conservazione dei residui in bilancio.
A completamento del processo di riforma del bilancio è, inoltre, in corso di discussione in
Parlamento il disegno di legge (A.C. 3828) relativo all’unificazione della legge di bilancio e della legge di
stabilità in attuazione dell’articolo 15 della legge 24 dicembre 2012, n. 243, che porterà alla nascita a partire
dal 2017, del nuovo “bilancio sostanziale” da cui deriveranno ulteriori importanti novità ai fini della
presentazione del prossimo disegno di legge di bilancio.
La presente Circolare fornisce istruzioni alle Amministrazioni per la formulazione di proposte di
previsioni di bilancio a legislazione vigente per l’anno 2017 e per il triennio 2017-2019, precisando il
calendario degli adempimenti e dei conseguenti flussi informatici relativi a tutti i documenti contabili
(finanziari ed economici).
La recente entrata in vigore dei decreti legislativi n. 90 e n. 93 sopra menzionati e la presenza di un
disegno di legge ancora in corso di discussione parlamentare sul nuovo bilancio unificato, non consente ad
oggi la piena implementazione dei sistemi informativi della Ragioneria generale dello Stato in relazione a
tutte le novità rilevanti per la formazione delle previsioni di bilancio. Per tale ragione, come illustrato nel
prosieguo della circolare, per alcune delle operazioni descritte successivamente si ricorrerà alla raccolta delle
informazioni mediante strumenti ed operazioni extra-sistema.
In alcuni casi particolari, di volta in volta specificati, le proposte potranno essere prese in
considerazione a seguito dell’approvazione del disegno di legge AC 3828.
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2. La formazione del le previs ioni a legis lazione vigente 2017-2019
2.1 Le proposte formulate dalle Amministrazioni per la formazione del disegno di legge di bilancio
2017-2019, dovranno essere avanzate in coerenza con le linee di politica di bilancio indicate dal Governo e
nel rispetto degli obiettivi programmatici indicati nel Documento di economia e finanza 2016 (DEF).
In coerenza con tale quadro, le Amministrazioni dovranno fornire le proposte per ciascuno dei tre
esercizi considerati nel bilancio di previsione, affiancando alle previsioni di competenza anche quelle di
cassa. Si conferma la necessità che le Amministrazioni formulino le proposte articolandole puntualmente per
ciascuno degli anni del bilancio triennale 2017-2019, in coerenza con il disposto normativo relativo al
bilancio pluriennale previsto dall’articolo 22 della legge n. 196 del 2009 e con quanto previsto, all’art. 23-ter
della medesima legge, introdotto dal decreto legislativo n. 93 del 2016, in materia di utilizzo del
cronoprogramma per la formulazione delle previsioni di bilancio (si veda più avanti il paragrafo 2.5.1).
2.2 Le previsioni dovranno, come di consueto, essere formulate in base alla legislazione
vigente e tenendo conto delle norme di contenimento della spesa che determinano limitazioni e vincoli
sugli stanziamenti a legislazione vigente anche per gli anni del triennio di previsione elencate, in dettaglio, in
appendice alla Circolare RGS n. 16 del 2016 sull’assestamento di bilancio.
In proposito, e con riferimento al contenimento delle spese correnti, le Amministrazioni centrali
dello Stato possono utilmente avvalersi dei dati raccolti attraverso il sistema di contabilità economica
analitica per una più puntuale formulazione delle previsioni finanziarie ed economiche (per maggiori dettagli
si rinvia alla Nota tecnica n. 3).
L’Ispettorato generale del bilancio renderà disponibili ai referenti delle Amministrazioni centrali,
sul portale di contabilità economica analitica, nella sezione “Documenti per l’Amministrazione”, una serie di
tabelle che espongono l’andamento dei costi negli ultimi anni degli acquisti di beni e servizi che, nel sistema
di contabilità economica, costituiscono l’aggregato dei costi di gestione oggetto di numerose iniziative di
razionalizzazione della spesa.
Al riguardo, si rammenta che eventuali ulteriori risparmi di spesa accertati a consuntivo rispetto a
quelli già “contabilizzati” in bilancio, derivanti dall’applicazione delle citate norme di contenimento,
confluiranno nel fondo per la riduzione della pressione fiscale.
2.3 Per quanto concerne le spese per il personale si rinvia allo specifico punto riportato nella Nota
tecnica n. 1. Relativamente alla procedura del cd. cedolino unico si ribadiscono le istruzioni già formulate
con la Circolare RGS n. 39 del 2010, e si precisa che gli stanziamenti sui capitoli di cedolino unico devono
essere attentamente quantificati in tutte le loro componenti, stipendiali, contributive ed erariali, tenuto conto
che non possono essere effettuate variazioni contabili compensative tra i piani gestionali aventi natura
obbligatoria e gli altri. In particolare, occorre evitare che si formino economie/eccedenze a fine anno. A tal
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fine occorre che gli oneri contributivi e l’IRAP siano coerenti con le aliquote previste dalla vigente
legislazione, rispetto alle somme richieste per la componente netta. Si rammenta, inoltre, che le previsioni
dovranno tenere conto della normativa di riferimento per i singoli comparti di contrattazione anche
per quanto riguarda le limitazioni alle assunzioni di personale. Potranno quindi essere previste somme
in bilancio per nuove assunzioni entro i limiti percentuali stabiliti dalla legge in relazione alle cessazioni
previste negli anni di riferimento del bilancio pluriennale.
2.4 Si forniscono a seguire le istruzioni di carattere generale sull’applicazione nel bilancio di
previsione delle Note tecniche in allegato, con un esame delle principali novità introdotte dal decreto
legislativo del 12 maggio 2016, n. 90.
2.4.1 Introduzione delle azioni e revisione delle Missioni e dei Programmi del bilancio dello
Stato. A partire al 1° gennaio 2017, il suddetto decreto legislativo n. 90, dispone l’istituzione delle azioni
quale ulteriore livello di dettaglio dei programmi di spesa del bilancio dello Stato, al fine di migliorarne la
leggibilità e la trasparenza (articolo 25-bis della legge 196 del 2009 introdotto dall’articolo 2, comma 2 del
decreto legislativo del 12 maggio 2016, n. 90). In fase decisionale le azioni, articolando in maniera più
dettagliata le finalità perseguite attraverso i programmi, aiuteranno a comprendere meglio la destinazione
della spesa e, quindi, a operare scelte più consapevoli nell’allocazione delle risorse nel bilancio dello Stato. In
prospettiva, le azioni, costituendo di fatto unità più aggregate rispetto ai capitoli di spesa, dovrebbero
contribuire a semplificare la gestione e a consentire una maggiore flessibilità sull’uso delle risorse in corso
d’anno. In esito agli incontri avuti con le singole Amministrazioni nei mesi di marzo e aprile 2016 per
l’individuazione delle azioni, è stato possibile articolare gli stati di previsione secondo la nuova struttura in
anticipo rispetto alla presente Circolare, allo scopo di fornire alle Amministrazioni la possibilità di formulare
le proposte riferite al bilancio per il triennio 2017-2019 secondo la nuova impostazione.
Tale struttura sarà formalizzata con il previsto decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri; le
Amministrazioni, nella fase di predisposizione delle proposte, qualora ci fossero ancora delle situazioni
residuali da sistemare, sono tenute a proporre le rettifiche delle associazioni capitoli/azioni secondo le
modalità riportate nella Nota tecnica n.1 (in coerenza con le indicazioni contenute nella Nota metodologica
fornita precedentemente alle Amministrazioni quale ausilio per il lavoro di individuazione delle azioni)1.
Le rettifiche potranno riguardare solo in via eccezionale, se adeguatamente motivata, la modifica
all’elenco dei Programmi e delle azioni già condiviso, compresa anche la semplice ridenominazione degli
stessi, fermo restando la possibilità di associare diversamente i capitoli alle azioni già individuate (si
1 Ad esempio, le spese per il personale comandato dovranno essere collocate nelle azioni per le quali il personale
effettivamente opera e l’azione “Spese per il personale del programma” deve contenere l’indicazione specifica del comparto del personale a cui si riferisce quando esso non è del comparto ministeriale.
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conferma che ogni capitolo di spesa potrà essere attribuito interamente ad una unica azione e che non è
ammessa l’associazione di un programma a più di un Centro di Responsabilità).
Il citato decreto n. 90 prevede, inoltre, che con il disegno di legge di bilancio, sia annualmente
effettuata la revisione degli stanziamenti iscritti in ciascun programma e delle relative autorizzazioni
legislative di spesa, anche ai fini dell’attribuzione dei programmi medesimi a ciascuna amministrazione sulla
base delle rispettive competenze (articolo 21, comma 2-ter della legge n.196 del 2009, introdotto dall’articolo
1, comma 1, lett. c) del decreto legislativo n. 90). Su questa base, l’analisi delle autorizzazioni di bilancio per
l’individuazione delle “azioni”, condotta da questo Dipartimento sugli stanziamenti iscritti negli stati di
previsione dei Ministeri, tenuto conto della natura della spesa e delle competenze attribuite ad ognuno di essi,
ha determinato la necessità di riallocare alcuni capitoli nei bilanci di Dicasteri diversi da quelli dove
attualmente vengono gestiti. Pertanto, le Amministrazioni dovranno tener conto, nel formulare le proposte,
anche dell’esito della valutazione delle richieste di riallocazione di taluni capitoli, nei termini indicati con le
note ufficiali trasmesse sull’argomento, da parte di questo Dipartimento.
L’eventuale e graduale sostituzione dei capitoli di spesa come unità di riferimento per la gestione e
la rendicontazione, sarà valutata in base alla Relazione (annuale) relativa all'efficacia dell'introduzione delle
azioni che sarà predisposta dal Ministero dell’economia e delle finanze – Dipartimento della Ragioneria
generale dello Stato, d’intesa con la Corte dei conti, a partire dall'esercizio 2017, da presentare in sede di
rendiconto. Nelle more di tale passaggio, l’unità elementare di riferimento per la gestione e la
rendicontazione del bilancio dello Stato resta il capitolo di spesa e la suddivisione dei programmi di spesa in
azioni, riveste carattere conoscitivo e integra quella prevista, ai fini della gestione e della rendicontazione.
In una prima fase, dunque, i sistemi informativi consentiranno la coesistenza delle azioni insieme ai
preesistenti capitoli di spesa. Il definitivo passaggio all’adozione delle azioni sarà pertanto valutato
successivamente, ad esito della apposita sperimentazione prevista e comunque non prima del completamento
dell’adeguamento dei sistemi informativi interessati (Ragioneria generale dello Stato, Banca d’Italia, Corte
dei Conti).
L’introduzione delle azioni come sopra definite, non modificherà le attuali unità di voto
parlamentare che restano i programmi così come specificati e condivisi nell’ambito dei menzionati incontri
tenutisi con le amministrazioni nei mesi di marzo e aprile 2016 (l’unità di voto è data dalla combinazione
Amministrazione/Missione/Programma).
Si sottolinea che, nel caso di riassetti organizzativi normativamente previsti, le Amministrazioni
coinvolte dovranno tempestivamente comunicare all’Ispettorato generale di bilancio le conseguenti modifiche
affinché possano essere recepite nel disegno di legge di bilancio.
2.4.2 Entrate finalizzate per legge
Le Amministrazioni potranno disporre fin dall’inizio dell’esercizio delle somme che sarebbero state
loro assegnate nel corso dell’anno tramite il meccanismo della riassegnazioni alla spesa delle cosiddette
entrate di scopo (finalizzate per legge al finanziamento di specifici interventi o attività), con conseguenti
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vantaggi in termini di programmazione della gestione. L’innovazione introdotta stabilisce che, in fase di
formazione, con il disegno di legge di bilancio di previsione possono essere iscritte negli stati di previsione
della spesa di ciascuna Amministrazione e in quello dell’entrata, importi corrispondenti a quote di proventi
che si prevede di incassare nel medesimo esercizio per le entrate finalizzate per legge al finanziamento di
specifici interventi o attività (articolo 23 della legge 196 del 2009, introdotto dall’articolo 6 del decreto
legislativo del 12 maggio 2012, n. 90).
La predetta stabilizzazione è stata già anticipata, per talune situazioni, con il bilancio 2016-2018.
Con riferimento alle risorse già stabilizzate, le Amministrazioni non potranno formulare proposte di ulteriori
stanziamenti, poiché essi sono commisurati all’andamento dei versamenti registrati nei singoli esercizi
dell’ultimo triennio consuntivato, tenuto anche conto del gettito dei versamenti relativi all’anno in corso.
L’Ispettorato generale di bilancio adeguerà, quindi, le previsioni di entrata e i corrispondenti stanziamenti da
iscrivere in bilancio per il triennio 2017-2019, apportando le opportune rettifiche in aumento e/o diminuzione
ai valori iscritti in bilancio sulla base dei dati di gettito precedentemente considerati per la determinazione
degli stanziamenti per il triennio 2016-2018.
Eventuali proposte da parte delle Amministrazioni per la stabilizzazione in bilancio di importi
corrispondenti a quote di ulteriori e diversi proventi rispetto a quelli già stabilizzati che si prevede di
incassare nel prossimo esercizio per le entrate finalizzate per legge, potranno essere formulate secondo le
istruzioni contenute specificatamente nella Nota tecnica n. 1.
Al riguardo, di particolare rilevo è il dettato del richiamato decreto legislativo n. 90, che prevede la
soppressione dei Fondi da ripartire istituiti ai sensi dell’articolo 2, commi 615, 616 e 617 della legge 24
dicembre 2007, n. 244. A decorrere dall’anno 2017, gli stanziamenti iscritti negli stati di previsione dei
Ministeri, correlati a versamenti di somme all’entrata del bilancio dello Stato ed autorizzati dai provvedimenti
legislativi di cui all’elenco n. 1 allegato alla medesima legge n. 244 del 2007, sono annualmente quantificati
dalla legge di bilancio, nel rispetto degli equilibri di finanza pubblica, tenuto anche conto dell’andamento dei
versamenti stessi.
Per l’applicazione della suddetta normativa le Amministrazioni dovranno indicare come intendono
ripartire lo stanziamento iscritto a legislazione vigente sul Fondo di competenza, tra le singole finalità di
spesa alle quali è possibile destinare le risorse stesse.
Resta inteso che vanno assicurati i risparmi di spesa già contabilizzati con la citata legge n. 244 del
2007 ed eventuali successive riduzioni. Le risorse da ripartire tra i diversi capitoli/PG interessati non potranno
pertanto eccedere l’importo del Fondo iscritto attualmente in bilancio.
L’Ispettorato generale del bilancio procederà a valutare, in base all’andamento dei versamenti
registrati in entrata l’eventuale maggior gettito rispetto a quello previsto in bilancio a legislazione vigente e a
iscriverlo sui pertinenti capitoli sulla base delle indicazioni delle amministrazioni.
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2.4.3 Note integrative
Le Note integrative, da allegare al disegno di legge di bilancio, redatte su base triennale, sono
elaborate e inserite sul sistema informativo messo a disposizione dal Ministero dell’Economia e delle finanze
– Dipartimento RGS ed aggiornate a legge di bilancio a cura di ciascuna Amministrazione.
Il nuovo decreto legislativo del 12 maggio 2016, n. 90, all’art. 2, comma 4, prevede, per la spesa,
che la Nota Integrativa riporti il contenuto di ciascun programma di spesa con riferimento alle azioni
sottostanti a decorrere dal disegno di legge di bilancio 2018 (comma 5). Nelle more della completa
definizione delle azioni, pertanto, le Note Integrative, che costituiscono lo strumento di collegamento fra la
programmazione di bilancio e quella strategica, per la previsione 2017-2019, continueranno ad essere
elaborate per Missioni e Programmi.
Come per gli anni precedenti, quindi, le Amministrazioni individueranno gli obiettivi concretamente
perseguibili sottostanti ai Programmi di spesa (cfr. par. 2.4.1) e i relativi indicatori di risultato, in coerenza
con le risorse a disposizione sui Programmi di pertinenza.
Da quest’anno, inoltre, in considerazione di quanto esposto più diffusamente al successivo
paragrafo 3, le Amministrazioni autonome (Fondo edifici di culto e Archivi notarili) non si avvarranno del
sistema informatico per l’elaborazione delle Note integrative. Tali Amministrazioni dovranno predisporre le
Note integrative autonomamente e provvederanno a trasmetterle insieme al bilancio secondo le indicazioni
contenute nel successivo paragrafo 3.
Si rammenta che le Note integrative dovranno esplicitare gli obiettivi attinenti la realizzazione e le
finalità ultime delle politiche sottostanti i Programmi di spesa, e non possono limitarsi alla mera indicazione
delle attività svolte dall’Amministrazione.
Si invitano inoltre le Amministrazioni a utilizzare nella Nota integrativa del triennio in
considerazione, le proposte di indicatori da associare ai Programmi di spesa trasversali “Indirizzo politico” e
“Servizi e affari generali per le Amministrazioni di competenza”, individuati nell’ambito delle attività di
collaborazione tra il Ministero dell’Economia e delle finanze e i Ministeri di spesa e contenuti nel documento
“Proposte di indicatori per i programmi di spesa 32.2 “Indirizzo politico” e 32.3 “Servizi e affari generali per
le amministrazioni di competenza” e nota metodologica”, pubblicato sul sito della RGS all’indirizzo:
http://www.rgs.mef.gov.it/VERSIONE- I/Pubblicazioni/Analisi_e_valutazione_della_Spesa/Indicatori-dei-
programmi/. In particolare per il programma 32.2 “Indirizzo politico” è stato integrato il protocollo d’Intesa
tra il Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato – IGB e l’Ufficio Programma di Governo (UPG)
della Presidenza del Consiglio dei Ministri finalizzato a favorire una maggiore integrazione tra ciclo del
bilancio e ciclo di programmazione strategica.
Nell’ambito delle Note integrative, le Amministrazioni dovranno inserire con riferimento al
programma di spesa 32.2 “Indirizzo politico”, un obiettivo comune denominato “Miglioramento della
capacità di attuazione delle disposizioni legislative del Governo” e avvalersi degli indicatori elaborati
dall’UPG come base per l’individuazione di valori target per il triennio di riferimento. I valori di tali
indicatori saranno forniti a ciascuna Amministrazione e pubblicati sul sito dell’UPG al seguente indirizzo:
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http://www.programmagoverno.gov.it/focus-sui-decreti-attuativi/protocollo-dintesa-tra-ufficio-per-il-
programma-di-governo-e-ragioneria-generale-dello-stato/.
Per i restanti programmi di spesa si ricorda che sul sito della RGS, al medesimo indirizzo, è
pubblicata una rassegna di indicatori di contesto e di risultato, frutto dell’attività di collaborazione tra il
Ministero dell'economia e delle finanze – Dipartimento RGS e le Amministrazioni centrali dello Stato, anche
al fine di fornire una base analitica per il monitoraggio dei programmi di spesa (di cui all’art 39 della legge
196/2009), utilizzabili per la definizione di obiettivi.
Riguardo i criteri di formulazione delle previsioni si richiama l’attenzione delle Amministrazioni
nell’indicazione puntuale dei riferimenti legislativi e delle tipologie di spesa inerenti ciascun programma, con
riferimento al triennio di programmazione.
Le Note integrative sono elaborate e trasmesse al Ministero dell’Economia e delle finanze per via
informatica ed aggiornate a cura di ciascuna Amministrazione.
Dal 1° settembre al 25 settembre 2016 le Amministrazioni procederanno all’inserimento ed alla
verifica dei dati sulla base della trasmissione dei dati finanziari provvisori; successivamente, all’acquisizione
dei dati definitivi del bilancio finanziario di previsione i referenti dei Centri di responsabilità delle
Amministrazioni e gli OIV potranno procedere con l’aggiornamento della Nota integrativa e alla relativa
validazione. Si precisa che, a seguito dell’approvazione del citato disegno di legge AC 3828, saranno fornite
informazioni aggiuntive mediante specifica comunicazione sul portale Note Integrative.
Nella Nota integrativa relativa allo stato di previsione dell’entrata sono riportati i criteri adottati per
la formulazione della previsione triennale relativa alle principali imposte e tasse e sono specificate, per
ciascun titolo, la quota avente carattere ricorrente e quella avente carattere non ricorrente, nonché gli effetti
connessi alle disposizioni normative vigenti al momento della presentazione del disegno di legge di bilancio.
Per le modalità operative di predisposizione delle Note integrative si rinvia alla citata Nota tecnica
n. 2.
2.4.4 Budget dei costi
L’articolo 21, comma 11, lettera f) della legge n. 196 stabilisce che le informazioni rese dal bilancio
siano integrate con la rappresentazione, per ciascuno stato di previsione, del Budget dei costi della relativa
Amministrazione e con il prospetto di riconciliazione delle previsioni economiche con quelle finanziarie.
Come per gli anni precedenti, le previsioni economiche saranno formulate secondo le tre ottiche
della contabilità economica analitica: per natura, in relazione alle caratteristiche fisico-economiche dei costi
rilevabili con riferimento al Piano dei conti; per finalità o destinazione, in base alla classificazione per
Missioni e Programmi; per struttura organizzativa, in relazione ai centri di costo.
L’introduzione delle azioni, così come dettato dal disposto del Decreto legislativo 90/2016, ha
comportato una generale revisione dei Programmi, pertanto, le Amministrazioni procederanno alla
formulazione delle previsioni economiche 2017-2019 secondo la classificazione dei Programmi concordata
negli incontri effettuati con il Dipartimento RGS nel corso del 2016 (cfr. par. 2.4.1).
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In merito alle strutture organizzative, si invitano le Amministrazioni che sono state oggetto di
provvedimenti di riorganizzazione, a concordare, tempestivamente, con l’Ispettorato generale del bilancio le
strutture contabili da utilizzare per la previsione dei costi 2017-2019.
Al fine di qualificare ulteriormente i dati previsionali del personale, è stato ridefinito il processo,
dettagliato nella Nota tecnica n. 3, che consente l’inserimento delle previsioni quantitative del personale una
unica volta sul sistema di Contabilità economica per poi affluire automaticamente, dopo le integrazioni
necessarie a ricondurre le previsioni economiche (anni persona che si prevede di utilizzare) a quelle
finanziarie (anni persona che si prevede di pagare), al Sistema conoscitivo del personale (SICO).
Nel sistema di contabilità economica saranno inoltre disponibili le tabelle che evidenziano i trend
dei costi, classificati secondo le voci del piano dei conti, per l’elaborazione delle previsioni finanziarie ed
economiche. Le suddette informazioni riguardano, in particolare, gli acquisti di beni e di servizi, che, nel
sistema di contabilità economica, costituiscono l’aggregato dei Costi di Gestione (cfr. par. 2.2).
Per procedere alla formulazione delle previsioni economiche, i referenti delle Amministrazioni
centrali dello Stato terranno conto delle indicazioni riportate nella Nota tecnica n. 3, che contiene le novità
rispetto alle precedenti fasi di rilevazione ed il calendario degli adempimenti.
Dal 30 giugno al 27 luglio le Amministrazioni procederanno all’inserimento ed alla validazione dei
dati quantitativi del personale e dei costi del triennio di riferimento; successivamente all’acquisizione dei dati
definitivi del bilancio finanziario di previsione i referenti dei Centri di responsabilità delle Amministrazioni
potranno procedere con la riconciliazione dei costi con gli stanziamenti di bilancio anche in considerazione
dei provvedimenti di contenimento della spesa indicati al par. 2.2 e nella Nota tecnica n. 1.
Per la redazione del budget del triennio 2017-2019 e per il calendario si rinvia alle specifiche
indicazioni contenute nelle Nota tecnica n. 3. Si precisa che, a seguito dell’approvazione del citato disegno di
legge AC 3828, saranno fornite informazioni aggiuntive mediante specifica comunicazione sul portale di
contabilità economica.
2.5 Le novità introdotte dal decreto legislativo del 12 maggio 2012, n. 93 hanno riflessi per la
predisposizione del disegno di legge del bilancio per quanto riguarda, in particolare, le nuove funzioni e
finalità del piano finanziario dei pagamenti (cd. “cronoprogramma”) e la definizione delle proposte degli
stanziamenti da iscrivere in relazione alle leggi pluriennali. Anche in questo caso, le Amministrazioni, al fine
di definire le proposte per il disegno di legge di bilancio, dovranno tener conto di nuovi principi e criteri
direttivi, di seguito descritti.
2.5.1. Cronoprogramma dei pagamenti
L’istituzionalizzazione e obbligatorietà del cosiddetto ”cronoprogramma” dei pagamenti, quale
strumento di supporto per la fase della gestione delle risorse finanziarie, era già prevista in via sperimentale
per gli esercizi 2013, 2014 e 2015 dall’articolo 6, comma 10, del decreto-legge n. 95 del 2012. Il decreto
legislativo, n. 93 del 2016, introduce l’utilizzo di tale strumento anche in fase di formazione del bilancio,
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stabilendo che le previsioni pluriennali di competenza e di cassa sono formulate mediante la predisposizione
di un apposito piano finanziario dei pagamenti (cronoprogramma), il quale contiene dettagliate indicazioni sui
pagamenti che si prevede di effettuare nel periodo di riferimento, distinguendo la quota della dotazione di
cassa destinata al pagamento delle somme iscritte in conto residui da quella destinata al pagamento delle
somme da iscrivere in conto competenza.
Pertanto, in sede di formulazione delle previsioni di spesa, le Amministrazioni dovranno porre
maggiore attenzione anche alle previsioni di cassa, presentando al momento della predisposizione del disegno
di legge del bilancio triennale, un cronoprogramma redatto a livello di unità di gestione del bilancio, relativo
alle previsioni di competenza e di cassa per il triennio successivo, distinguendo le risorse di cassa destinate a
pagamenti in conto residui da quelle destinate a pagamenti in conto competenza. Ciò al fine di rafforzare
concretamente l’attendibilità degli stanziamenti di cassa e anche della previsione dei residui presunti,
introducendo uno stretto vincolo tra quanto viene iscritto in bilancio in termini di cassa e residui e le
risultanze del cronoprogramma dei pagamenti. In fase di gestione, il dirigente responsabile dell’unità
gestionale di bilancio dovrà provvedere, a seguito dell’assunzione degli impegni di spesa, ad aggiornare
contestualmente il piano finanziario dei pagamenti.
La scheda per l’inserimento delle proposte è stata modificata affinché le previsioni di competenza e
di cassa possano essere predisposte secondo il nuovo dettato normativo. Il SICOGE, a tale proposito, metterà
a disposizione nuove funzionalità. Per quanto riguarda le modalità della compilazione del Piano finanziario
dei pagamenti in sede di previsione, si fa rinvio alle istruzioni contenute nella Nota tecnica n. 1.
E’ il caso di segnalare che le norme introdotte consentono al Ministero dell'economia e delle
finanze – Dipartimento RGS di valutare la congruità e la coerenza tra gli obiettivi perseguiti da ciascun
Ministero e le risorse richieste per la loro realizzazione, tenendo conto anche della coerenza tra le previsioni
presentate in sede di formazione del bilancio e gli effettivi risultati della gestione, configurando, in tal modo,
il cronoprogramma in sede di previsione come ulteriore strumento di controllo della congruità della
previsione e dell’efficacia della gestione.
2.5.2 Leggi pluriennali di spesa
L’articolo 2 del citato decreto legislativo n. 93 innova il comma 1 dell’articolo 30 della legge 31
dicembre 2009, n. 196.
Con il nuovo comma 1, per le leggi di spesa pluriennali e permanenti in conto capitale, le
amministrazioni potranno adeguare gli stanziamenti di competenza alla previsione degli effettivi pagamenti
(stanziamenti di cassa) che si prevede di effettuare. Ciò avviene attraverso lo strumento della rimodulazione
“orizzontale” degli stanziamenti di competenza nei diversi anni, nel rispetto del limite di spesa complessivo
autorizzato dalla legge, utilizzando a tale scopo in sede di previsione il Cronoprogramma dei pagamenti, ai
sensi dell’articolo 1 dello stesso decreto legislativo n. 93.
Per le istruzioni sull’esercizio della facoltà sopra richiamate si rinvia alla Nota tecnica n. 1.
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2.6. Entrate Con riferimento alle entrate , le proposte di previsioni per il triennio 2017-2019 si riferiscono ai
capitoli/articoli, quali unità elementari del bilancio. I criteri per la formulazione delle proposte di entrata su
base triennale da parte delle Amministrazioni competenti rimangono immutati rispetto a quelli adottati per i
precedenti esercizi finanziari. Resta fermo quanto già segnalato in ordine alle entrate finalizzate per legge, ai
sensi del decreto legislativo n. 90 del 2016, circa la possibilità di iscrivere negli stati di previsione della spesa
di ciascuna Amministrazione e in quello dell’entrata importi corrispondenti a quote di proventi che si prevede
di incassare nel medesimo esercizio per le entrate finalizzate per legge al finanziamento di specifici interventi
o attività (vedi paragrafo 2.4.2).
Con riferimento alle entrate tributarie , le previsioni dovranno essere formulate sulla base delle più
aggiornate indicazioni sull'evoluzione del gettito e delle variabili macroeconomiche cui tale gettito è
collegato, nonché delle eventuali modifiche normative intervenute in materia. Le ipotesi sottostanti
l’evoluzione dei cespiti tributari dovranno essere precisate secondo le indicazioni riportate nella Nota tecnica
n. 1.
Con riferimento alle entrate non tributarie , la valutazione dovrà fare riferimento alle
caratteristiche proprie di ciascun cespite e alla legislazione di riferimento. Le Amministrazioni competenti
provvederanno alla formulazione delle proposte, in termini di competenza e di cassa, secondo le modalità e le
procedure indicate nello specifico punto riportato nella citata Nota tecnica n. 1. Si segnala la novità che a
partire da quest’anno il SICOGE renderà disponibili le schede proposte in modalità dematerializzata relative
alle entrate non tributarie di specifica competenza di ciascuna Amministrazione.
In tale ambito fanno, però, eccezione le entrate finalizzate per legge destinate ad essere riassegnate
alla spesa e già stabilizzate con il bilancio per il triennio 2016-2018, per le quali si applicano le richiamate
disposizioni dell’articolo 6 del decreto legislativo n. 90 del 2016, in base al quale sono iscritti in bilancio
stanziamenti calcolati sulla base dell’andamento dei connessi proventi negli esercizi precedenti. Pertanto, per
questa fattispecie, le previsioni saranno quantificate dall’Ispettorato generale del bilancio e non sarà possibile
formulare proposte da parte delle Amministrazioni. Si rinvia alla Nota tecnica n. 1 per maggior dettagli.
Allo stato di previsione dell'entrata è allegato un rapporto sulle spese fiscali, redatto da una apposita
Commissione sulla base di quanto disposto dal comma 11-bis dell’articolo 21 della legge n.196 del 2009,
come introdotto dall’articolo 1, comma 3, lettera b), del dlgs n. 160 del 2015. Nel rapporto è evidenziata
qualunque forma di esenzione, esclusione, riduzione dell'imponibile o dell'imposta ovvero regime di favore,
derivante da disposizioni normative vigenti, con separata indicazione di quelle introdotte nell'anno precedente
e nei primi sei mesi dell'anno in corso, individuando, per ciascuna di esse, la tipologia dei beneficiari e, ove
possibile, la quantificazione degli effetti finanziari e del numero dei beneficiari. Tale rapporto sostituisce i
previgenti allegati alla nota integrativa dello stato di previsione dell’entrata, nei quali erano riportati gli effetti
connessi alle disposizioni normative vigenti recanti esenzioni o riduzioni del prelievo obbligatorio, dando
separata evidenza a quelle di recente introduzione, con l'indicazione della natura delle agevolazioni, dei
soggetti e delle categorie dei beneficiari e degli obiettivi perseguiti.
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3. Appendici e al legat i al bi lancio del lo Stato
3.1 Revisione di appendici e allegati
A partire dal 2017, il processo di predisposizione e la composizione del disegno di legge di bilancio
e del Rendiconto generale dello Stato, che attualmente, in base a disposizioni vigenti, include varie appendici
e numerosi allegati, verrà significativamente snellito (articolo 21 della legge n. 196 del 2009 modificato
dall’articolo 3 del decreto legislativo n. 90 del 2016).
In particolare, si modificano le procedure di trasmissione al Parlamento delle cosiddette
“Appendici” al Bilancio attualmente esistenti, fermi restando i contenuti dei documenti stessi.
Si tratta dell’Amministrazione degli Archivi Notarili e della Cassa Ammende e del Fondo degli
Edifici di culto, i cui bilanci finora costituivano appendici degli stati di previsione rispettivamente del
Ministero della giustizia e del Ministero dell’interno che venivano approvati dal Parlamento unitamente allo
stato di previsione del Ministero interessato. Il bilancio preventivo e quello consuntivo delle menzionate
amministrazioni autonome non costituiranno più una parte integrante dei bilanci preventivi e dei rendiconti
consuntivi delle Amministrazioni vigilanti, ma saranno trasmessi autonomamente, ancorché contestualmente,
al Parlamento da parte delle stesse Amministrazioni autonome. In particolare, la trasmissione al Parlamento
dovrà essere a cura del Ministro competente.
In attuazione di tale innovazione sono previste anche modifiche ed integrazioni alle norme previste
in leggi e regolamenti che disciplinano il funzionamento amministrativo e contabile delle suddette
Amministrazioni autonome. Al riguardo si rinvia alla nota tecnica n. 1 (paragrafo 5)
Nell’ottica di snellimento del processo di predisposizione e della composizione del disegno di legge
di bilancio e del Rendiconto generale dello Stato, alcuni documenti, pur nel rispetto delle norme che ne
prevedono l’emanazione e ne disciplinano il contenuto, non devono più considerarsi allegati agli stati di
previsione delle Amministrazioni interessate, ma quali documenti la cui presentazione annuale alle Camere
avviene in concomitanza con la presentazione del disegno di legge del bilancio. Per l’elenco dettagliato di
questi documenti si rinvia alla nota tecnica n. 1 (paragrafo 5).
3.2 Allegato sull’aiuto pubblico allo sviluppo
Il comma 1 dell’articolo 14 della legge 11 agosto 2014 n. 125, recante “Disciplina generale sulla
cooperazione internazionale per lo sviluppo”, prevede che in apposito allegato allo stato di previsione della
spesa del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, siano indicati tutti gli stanziamenti,
distinti per ciascuno stato di previsione della spesa dei singoli Ministeri, destinati, anche in parte, al
finanziamento di interventi a sostegno di politiche di cooperazione allo sviluppo, il cd. Aiuto Pubblico allo
Sviluppo (APS). L’APS è la misura chiave utilizzata in quasi tutti gli obiettivi di aiuto e nelle valutazioni
delle prestazioni di aiuto ed è definibile come l’insieme dei trasferimenti di denaro pubblico a un paese in via
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di sviluppo o ad un’organizzazione internazionale che si occupa di sviluppo internazionale, inclusi i doni e i
crediti di aiuto concessionali.
Negli scorsi anni la raccolta dei dati per la compilazione dell’allegato è stata effettuata tramite gli
Uffici centrali di bilancio presso ciascun Ministero; a partire dal 2017, per una razionalizzazione dei flussi
informativi si rende necessario raccogliere indicazioni puntuali sui capitoli e piani gestionali del bilancio che
recano risorse destinate al sostegno delle politiche di cooperazione allo sviluppo secondo le modalità
illustrate nella Nota tecnica n. 4.
Gli stanziamenti a legislazione vigente integrati dalle proposte pervenute dalle Amministrazioni
saranno coordinate dal Ministero dell’economia e delle finanze – Dipartimento RGS, sentito il Ministero
degli affari esteri e della cooperazione internazionale, in un quadro di sintesi che consenta di valutare la
coerenza del complesso degli interventi indicati con i vincoli aggregati di finanza pubblica.
3.3 Allegato conoscitivo sulle gestioni fuori bilancio
Il decreto legislativo 4 marzo 2014, n. 54, in attuazione della direttiva del Consiglio dell’Unione
europea n. 2011/85/UE, relativa ai requisiti per i quadri di bilancio degli Stati membri, prevede, all’articolo 5,
comma 2, che, ai fini della pubblicazione delle informazioni inerenti i fondi che non rientrano nei bilanci
ordinari, per il bilancio dello Stato le medesime informazioni siano rese disponibili mediante allegato
conoscitivo per ciascuno stato di previsione della spesa dei Ministeri interessati nel disegno di legge di
bilancio, secondo modalità stabilite con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri su proposta del
Ministro dell’economia e delle finanze.
Con il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’8 gennaio 2015 è stato approvato lo
schema di «allegato conoscitivo» al disegno di legge di bilancio mediante il quale esporre, annualmente e per
ciascuno stato di previsione, le informazioni inerenti le gestioni operanti su contabilità speciali o conti
correnti di tesoreria centrale, nonché quelle che si avvalgono in via residuale di conti correnti bancari, aventi
le caratteristiche di cui all’art. 5 del decreto legislativo 4 marzo 2014, n. 54.
Il Disegno di legge di bilancio 2016-2018 ha costituito il primo esercizio di applicazione della
normativa sopra richiamata: in tale occasione, l’allegato conoscitivo, per ciascuno stato di previsione
interessato, è stato prodotto principalmente mediante le informazioni reperibili presso i sistemi informativi
del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato. Per il Disegno di legge di bilancio 2017-2019, le
Amministrazioni sono tenute a verificare il contenuto dell’allegato conoscitivo pubblicato lo scorso anno (che
si riporta nella nota tecnica n. 1) ed a proporre eventuali integrazioni e modifiche.
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Come evidenziato in precedenza, nella presente Circolare si fa rinvio alle Note tecniche a corredo
della stessa, per approfondimenti tematici e per fornire i criteri generali e istruzioni di dettaglio per
l’impostazione e la compilazione dei documenti di bilancio, con gli opportuni elementi informativi in ordine
agli adempimenti da porre in essere da parte delle Amministrazioni e la relativa tempistica. Tenuto conto che
quest’anno l’insieme delle Note tecniche risulta più complesso che in passato, a seguire si fornisce una
elencazione delle stesse, unitamente ai principali contenuti di ciascuna di esse.
Nota tecnica n. 1. - BILANCIO DI PREVISIONE PER L’ANNO 2017 E PER IL TRIENNIO 2017 – 2019 - Fornisce i criteri generali per l’impostazione delle previsioni di bilancio, dando ragguagli sulle facoltà
delle Amministrazioni in materia di flessibilità di bilancio e descrivendo il processo di formazione del
bilancio, con il calendario degli adempimenti, realizzando focus specifici su particolari attività tra cui, come
di consueto, quello sulla predisposizione dei documenti previsionali per quanto riguarda le spese di personale.
Nota tecnica n. 2.- LINEE GUIDA PER LA COMPILAZIONE DELLE NOTE INTEGRATIVE –
Fornisce criteri ed indicazioni per la predisposizione della Nota integrativa che accompagna ciascuno stato di
previsione del bilancio dello Stato al fine di fornire un supporto alla programmazione dell’impiego delle
risorse pubbliche, nonché uno strumento per illustrare, in relazione ai programmi di spesa, i criteri di
formulazione delle previsioni, gli obiettivi da raggiungere e gli indicatori idonei alla loro misurazione.
Nota tecnica n. 3 - FORMULAZIONE DEL BUDGET TRIENNALE 2017-2019 - Offre indicazioni per
la predisposizione del budget dei costi allegato a ciascuno stato di previsione e del prospetto di
riconciliazione delle previsioni economiche con quelle finanziarie, redatto dai titolari dei Centri di
Responsabilità amministrativa.
Nota tecnica n. 4 – SPESE DI AIUTO PUBBLICO ALLO SVILUPPO - Fornisce il quadro di riferimento
per l’individuazione delle spese previste per l’aiuto pubblico allo sviluppo, la tipologia di voci di spesa da
includere e/o escludere e la metodologia da seguire per la raccolta di informazioni necessarie a predisporre
l’apposito allegato.
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4. Proposte per la Manovra 2017
Di seguito si forniscono alcune prime indicazioni che le Amministrazioni dovranno seguire per la
predisposizione delle proposte per la definizione della manovra di finanza pubblica per l’anno 2017.
In merito, come già evidenziato in premessa, si ricorda che il disegno di legge (A.C. 3828)
sull’attuazione dell’articolo 15 della legge 243/2012, è attualmente in discussione in Parlamento. Esso
comporta rilevanti innovazioni sul contenuto della legge di Bilancio che acquisisce, ai sensi del nuovo
articolo 81 della Costituzione, una natura “sostanziale”. Ciò comporterà l’assorbimento del contenuto della
legge di stabilità nell’ambito della legge di bilancio, facendo venir meno il tradizionale schema normativo di
finanza pubblica fondato sulla predisposizione di due distinti provvedimenti.
Le amministrazioni potranno presentare le loro proposte secondo il consueto schema, che di seguito
viene descritto. In caso di approvazione della legge di riforma, sarà cura di questo Dipartimento ricollocare le
richieste avanzate dalle Amministrazioni nel nuovo schema di bilancio e secondo le regole che saranno
approvate dal Parlamento.
Ciò premesso, per consentire di definire un quadro organico delle risorse disponibili a legislazione
vigente e delle eventuali proposte di modifica di ciascun Ministero, gli interventi proposti da ciascuna
Amministrazione dovranno essere compiutamente definiti e comunicati al Ministero dell’economia e delle
finanze (MEF) entro e non oltre la data del 9 settembre 2016, per il tramite dell’Ufficio centrale del
bilancio.
Tali proposte dovranno essere formulate in coerenza con gli obiettivi programmatici indicati nel
DEF 2017 e in continuità con l’impegno del Governo di realizzare gli obiettivi programmatici di finanza
pubblica. In questa direzione, ciascuna Amministrazione è chiamata, in primo luogo, a verificare il quadro
delle risorse ad essa assegnate a legislazione vigente, verificando la possibilità di disporre interventi di
razionalizzazione e di riduzione della spesa che consentano di migliorare la qualità della spesa stessa e di
promuovere un utilizzo più efficace ed efficiente delle risorse pubbliche.
Le proposte di intervento dovranno risultare coerenti con il contenuto proprio della legge di
stabilità, come definito attualmente dalla legge 31 dicembre 2009, n. 196. Esse non potranno, in ogni caso,
contenere norme di carattere ordinamentale ed organizzatorio, nonché interventi localistici e microsettoriali.
Si rammenta al riguardo che anche la legge 243 del 2012, legge “rafforzata”, ha confermato il divieto di tali
disposizioni.
Qualora in sede di predisposizione del disegno di legge di bilancio e del disegno di legge di stabilità
per il triennio 2017-2019, i Ministri competenti intendano proporre iniziative normative da cui derivino nuovi
o maggiori oneri rispetto a quanto previsto a legislazione vigente o si manifesti l’esigenza di aumentare il
livello dello stanziamento di risorse previsto per il finanziamento di alcune attività, le stesse proposte
dovranno essere accompagnate da misure compensative nell’ambito del complesso degli stanziamenti di
spesa della stessa Amministrazione.
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Le proposte di incremento della spesa e le relative compensazioni dovranno essere ordinate secondo
priorità individuate dalle stesse Amministrazioni. Le proposte e le relative compensazioni dovranno, inoltre,
essere adeguatamente illustrate in un documento di accompagnamento che consenta la verifica dei relativi
effetti finanziari, nonché la loro associazione con le priorità di intervento a cui si riferiscono.
Tale documento dovrà, in particolare, indicare, per ciascuna proposta, gli obiettivi perseguiti, gli
elementi o i parametri utilizzati ai fini della quantificazione dei relativi effetti finanziari, nonché, per la spesa,
il/i capitolo/i, il/i piano/i gestionale/i e la/le autorizzazione/i di spesa interessati e, per l’entrata, l’articolo o gli
articoli interessati. Tale indicazione risulta particolarmente cruciale quest’anno nella prospettiva, sopra
richiamata, che sia questo Dipartimento a ricollocare le richieste avanzate dalle Amministrazioni nel nuovo
schema di bilancio e secondo le regole che saranno approvate dal Parlamento, entro i termini previsti dalla
normativa, una volta che sarà adottato il citato provvedimento di cui all’A.C.3828. Nel caso in cui, per
l’attuazione di tale proposta si renda necessaria una modifica della sottostante autorizzazione legislativa di
spesa o di uno dei parametri che ne determinano l’evoluzione, l’intervento formulato dovrà essere
accompagnato da una corrispondente proposta di modifica legislativa della norma autorizzatoria o delle
sottostanti determinanti della spesa.
Le suddette proposte dovranno ancora essere inoltrate distinguendo quelle relative alle norme da
inserire nell’articolato della legge di stabilità e quelle comportanti variazioni da apportare alle tabelle A, B, C,
D ed E della medesima legge.
Tali proposte saranno opportunamente allocate in bilancio, dopo la loro valutazione, dall’Ispettorato
generale di bilancio a seguito dell’approvazione parlamentare del citato disegno di legge di riforma del
bilancio.
Si richiama l’attenzione specificatamente sulle proposte concernenti le variazioni degli stanziamenti
relativi alle autorizzazioni di spesa recate da leggi pluriennali, con evidenziazione dei rifinanziamenti, delle
riduzioni e delle rimodulazioni richieste (tabella E). Ciascuna Amministrazione, in proposito, dovrà tener
conto, ai fini della formulazione delle proposte, della necessità di riprogrammare negli anni le risorse
occorrenti per la realizzazione dell’intervento in relazione all’effettiva capacità di spesa.
Le proposte di incremento della spesa potranno essere tenute in considerazione in sede di
predisposizione del disegno di legge di stabilità solo qualora le compensazioni proposte dai Ministeri risultino
adeguate ad assicurare l’invarianza della spesa sui saldi di finanza pubblica.
5. Calendario degl i adempiment i
Il calendario degli adempimenti, riportato di seguito, prevede il completamento dell’esame delle
proposte di bilancio nel mese di luglio per consentire la predisposizione nei tempi previsti della
presentazione dei documenti di bilancio:
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27 giugno: disponibilità dei dati contabili su SICOGE per l'avvio della formulazione delle proposte
da parte delle Amministrazioni, ad esclusione di quelle relative al personale che potranno essere avviate solo
al termine della rilevazione degli allegati delle spese per il personale.
Per la compilazione degli allegati relativi alle spese di personale, ogni Amministrazione avrà
accesso al sistema SICO dal 5 al 16 settembre e.a .. L'accesso a SICO potrà avvenire solo una volta
completato l'inserimento dei dati degli anni persona nel sistema di contabilità economica (cfr. Nota tecnica n.
3).
18 luglio: termine ultimo per l'inserimento delle proposte da parte delle Amministrazioni e per
l'invio agli Uffici centrali del bilancio dei file excel relativi a: proposte di rimodulazioni degli stanziamenti o
di reiscrizioni in bilancio di somme non impegnate relative a leggi pluriennali di spesa in conto capitale (§ 3.1
della Nota tecnica 1); rimodulazioni tra autorizzazioni di fattore legislativo che interessano C.d.R. divers~ o
che interessano missioni diverse (§ 3.2 della nota tecnica l); autorizzazioni di spesa rientranti nelle fattispecie
di fondo opere e fondo progetti (§ 4.3 della nota tecnica 1); eventuali proposte di nuove stabilizzazioni delle
riassegnazioni di entrate (§ 2-2 della nota tecnica 1).
27 luglio: termine ultimo per la validazione delle proposte da parte degli Uffici centrali del bilancio
e per l'invio all'Ispettorato generale del bilancio dei suddetti ftle excel.
Le Amministrazioni dovranno far pervenire le loro proposte di bilancio secondo il calendario degli
adempimenti riportato negli specifici punti delle Note tecniche.
Come di consueto, le Amministrazioni medesime potranno contare sulla fattiva collaborazione degli
Uffici centrali del bilancio - e, opportunamente, della Conferenza Permanente di cui all'articolo 9, comma 3,
del decreto del Presidente della Repubblica n. 38 del 1998, - per una puntuale applicazione delle presenti
direttive e di quelle di cui alle allegate Note tecniche.
Il Ragioniere
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BILANCIO DI PREVISIONE PER L'ANNO 2017
E PER IL TRIENNIO 2017- 2019
NOTA TECNICA N. 1
Si confida nella consueta e fattiva collaborazione degli Uffici Centrali del Bilancio per una puntuale
applicazione delle presenti linee guida.
·~ .
'°• '"-.,, ' t " "~°""" ~ I ~, -
:1 ~-Criteri generali per l'impostazione delle previsioni di bilancio ;; e • ' ' ,_ ' '
La "legge di contabilità e finanza pubblico" stabilisce che il bilancio annuale e pluriennale dello Stato è
redatto, sulla base della legislazione vigente, secondo una struttura funzionale articolata in Missioni e
Programmi.
Il decreto legislativo 12 maggio 2016, n. 90, concernente il "Completamento della· riforma della
struttura del bilancio dello Stato, in attuazione dell'articolo 40, comma 1, della legge 31 dicembre 2009,
n. 196" ha modificato la struttura del bilancio rivedendo l'articolazione dei programmi e introducendo
le "azioni" quali nuove unità che costituiscono un'ulteriore articolazione dei programmi. Le azioni, che
in futuro potranno costituire la nuova unità di riferimento per la gestione e la rendicontazione, sono
introdotte inizialmente in via sperimentale a carattere conoscitivo, fermo restando il capitolo di spesa
quale unità di riferimento per la gestione e la rendicontazione.
Nel corso del 2016, come è noto, il Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato. ha effettuato una
serie di interlocuzioni con i diversi ministeri al fine di individuare la suddivisione in azioni di ciascun
programma di spesa, in vista dell'adozione dell'apposito DPCM, previsto dal comma 6 dell'art. 25-bis
della legge n. 196 del 2009 introdotto con il citato decreto legislativo n. 90.
Nelle more dell'adozione di tale DPCM, le amministrazioni dovranno formulare le proprie proposte in
base alla nuova struttura di programmi e azioni che viene esposta nelle schede proposte in modo
'integrato rispetto alla usuale articolazione in capitoli di spesa.
Come anticipato nella presente circolare, si segnala che nel caso di riassetti organizzativi
normativamente previsti potranno essere proposte modifiche alle denominazioni dei programmi e alle
relative attività, che andranno sottoposte tempestivamente all'Ispettorato generale del bilantio al fine
di una loro puntuale valutazione affinché possano essere recepite nel disegno di legge di bilancio.
Il decreto legislativo 12 maggio 2016, n. 93 in materia di "riordino della disciplina per la gestione del
bilancio e il potenziamento della funzione del bilancio di cassa in attuazione dell'articolo 42, comma 1,
della legge 31 dicembre 2009, n. 196" introduce, tra le altre cose, un'importante novità stabilendo che
le previsioni pluriennali di competenza e di cassa sono formulate mediante la predisposizione di un
apposito piano finanziario dei pagamenti (cronoprogramma}, il quale contiene dettagliate indicazioni
sui pagamenti che si prevede di effettuare nel periodo di riferimento, distinguendo la quota della
dotazione di cassa destinata al pagamento delle somme iscritte in conto residui da quella destinata al
pagamento delle somme da iscrivere in conto competenza. In attuazione di tale disposizione la scheda
per l'inserimento delle proposte è articolata in modo molto innovativo affinché le previsioni di
competenza e di cassa possano essere predisposte secondo il nuovo dettato normativo.
Per quanto riguarda la flessibilità di bilancio, resta confermata la facoltà prevista dall'art. 23, comma 3,
della legge n. 196 del 2009, secondo cui con il disegno di legge di bilancio, per motivate esigenze,
possono essere rimodulate in via compensativa all'interno di un programma o tra programmi di
ciascuna missione le dotazioni finanziarie relative ai fattori legislativi, nel rispetto dei saldi di finanza
pubblica, restando precluso l'utilizzo degli stanziamenti di conto capitale per finanziare spese correnti.
Tale facoltà risulta però ampliata dal disegno di legge AC 3828 di attuazione dell'art. 15 della legge n.
243 del 2012, ammettendo rimodulazioni anche tra missioni diverse di uno stesso stato di previsione;
nelle more dell'approvazione di questo disegno di legge le amministrazioni potranno formulare
2
proposte di rimodulazione anche tra missioni diverse, secondo le istruzioni specificate .nel paragrafo 3
della presente nota tecnica, fermo restando che le proposte medesime potranno essere prese in
considerazioni solo successivamente all'approvazione del provvedimento.
Lo stesso decreto legislativo n. 93 prevede, all'art. 2, la possibilità di proporre con il disegno di legge di
bilancio rimodulazioni "orizzontali" per le leggi di spesa pluriennali in conto capitale, in relazione a
quanto previsto nel cronoprogramma. Per questa facoltà, che secondo il citato decreto legislativo n. 93
entrerà in vigore dal 1° gennaio 2017, il menzionato disegno di legge AC 3828 propone l'entrata in
vigore a partire dal corrente esercizio limitatamente alla formulazione delle previsioni per il triennio
2017-2019; anche in q4esto caso, nelle more dell'approvazione del disegno di legge in parola, le
amministrazioni potranno formulare proposte di esercizio della facoltà richiamata, secondo le istruzioni
specificate nel paragrafo 3 della presente nota tecnica, fermo restando che le proposte medesime
potranno essere prese in considerazione solo successivamente all'approvazione del provvedimento.
Per quanto riguarda le previsioni di entrata si segnala la novità che a partire da quest'anno il SICOGE
renderà disponibili le schede proposte in modalità dematerializzata relative alle entrate
extratributarie (titolo Il) di specifica competenza di ciascuna amministrazione. In tale ambito fanno
però eccezione le e~trate finalizzate per legge destinate ad essere riassegnate alla spesa, per le quali si
applicano le disposizioni dell'articolo 6 del decreto legislativo n. 90 del 2016 in base al quale sono iscritti
in bilancio stanziamenti calcolati sulla base dell'andamento dei connessi proventi negli esercizi
precedenti. Pertanto per questa fattispecie le previsioni saranno quantificate dall'ispettorato generale
del bilancio e quindi non sarà possibile formulare proposte da parte delle amministrazioni.
3
2 - Processo di formazione del bilancio
2.1 Formulazione delle proposte di bilancio
2.1.1 Introduzione delle azioni nella scheda proposte
Per la spesa, le unità di voto parlamentare sono costituite dai "Programmi" quali aggregati diretti al
perseguimento degli obiettivi definiti nell'ambito delle Missioni. Le proposte di bilancio per gli anni
2017-2019 dovranno quindi essere considerate dalle Amministrazioni pr~ponenti in funzione delle
predette aggregazioni.
Il titolare del centro di responsabilità amministrativa potrà realizzare l'attività propositiva attraverso la
"Nuova scheda proposte formazione 2017-2019" dedicata a ciascun programma, formata, come per il
passato, da più schede costituenti un unico insieme.
La novità principale è costituita dal fatto che il programma risulta articolato in azioni. Le azioni, aventi
allo stato attuale carattere conoscitivo, sono quelle individuate di intesa con le amministrazioni
nell'ambito del processo richiamato nel paragrafo 1 della presente nota tecnica. Nell'ambito delle
schede l'unità di riferimento per la formulazione delle proposte rimane il capitolo di spesa; i capitoli
esposti nelle schede proposte sono adeguati rispetto all'attività effettuata con le amministrazioni per
l'individuazione delle azioni, pertanto ciascun capitolo di spesa è attribuito nella sua interezza solo ad
un'unica azione. Laddove vi fosse la necessità di associare diversamente i capitoli alle azioni già
individuate, si conferma che un capitolo di spesa potrà essere attribuito interamente ad una unica
azione e quindi, ove occorresse, si dovranno istituire eventuali nuovi capitoli per assicurare il rispetto di
questo principio.
Come sottolineato in circolare (al paragrafo 2.4.1), la struttura in Programmi e Azioni resa disponibile
sul SICOGE per la formulazione delle proposte è quella condivisa con le amministrazioni. Pertanto, solo
in via eccezionale, se adeguatamente motivata, potranno essere proposte modifiche all'elenco dei
Programmi e delle azioni già condiviso, compresa anche la semplice ridenominazione degli stessi, fermo
restando la possibilità di associare diversamente i capitoli alle azioni già individuate.
Tramite le funzionalità del SICOGE, gli importi finanziari associati alle azioni in base alla legislazione
vigente possono essere modificati per effetto delle proposte formulate, come sempre, con riferimento
ai capitoli di spesa associati alle azioni stesse. Eventuali proposte di modifica dell'elenco dei programmi
e delle azioni o di diversa associazione dei capitoli alle azioni devono essere tempestivamente
comunicate e sottoposte al competente ufficio dell'Ispettorato generale del bilancio, per il tramite
dell'Ufficio centrale del bilancio, entro e non oltre il 18 luglio 2016, al fine di una loro puntuale
valutazione.
Per quanto concerne i dati contabili, le schede in questione riportano, sia in termini di competenza che
di cassa, le previsioni iniziali del bilancio 2016 approvato dal Parlamento ed il relativo bilancio assestato.
Le stesse forniscono, altresì, informazioni in merito agli attributi e alla natura di ciascun capitolo/piano
gestionale (classificazione economica, etc.). Si precisa che l'attributo rimodulabile/non rimodulabile non
è più esposto in quanto tale distinzione è stata abrogata dall'art. 1 del decreto legislativo 12 maggio
2016, n. 90.
4
2.1.2 Cronoprogramma e nuove funzionalità di SICOGE per le schede proposte
Come anticipato nel paragrafo 1 della presente nota tecnica, oltre all'introduzione delle azioni, la
scheda proposte risulta molto innovata e più articolata in conseguenza della introduzione del
Cronoprogramma quale strumento per la formulazione delle previsioni di competenza e di cassa.
Di fatto su .SICOGE sarà a disposizione un nuovo modulo nella Home page denominato "Bilancio
Formazione" che permetterà l'inserimento della "Scheda Proposte", all'interno della macrofunzione
"Formazione capitoli di spesa"; detta scheda riporterà automaticamente dati provenienti dal
Cronoprogramma utilizzato durante la gestione e sarà a disposizione dell'utente per richiedere lo
stanziamento di competenza e di cassa, per il triennio di formazione. Di conseguenza le funzionalità
"Formazione/Assestamento", all'interno della Contabilità finanziaria, non dovranno più essere
utilizzate.
Le amministrazioni, prima di procedere alla formulazione della Scheda Proposte, dovranno verificare e
aggiornare su SICOGE il Cronoprogramma utilizzando per la gestione del corrente esercizio 2016,
completando le previsioni di cassa su tutti i capitoli/pg.
In particolare l'Amministrazione dovrà programmare la spesa di tutte le risorse assegnate in
competenza nel triennio e inoltre completare le previsioni di cassa su tutti gli impegni già assunti oltre
che sul Programmato Non Impegnato (PNI). Infine, per ogni capitolo/pg, potrà ulteriormente dichiarare
eventuali perenzioni o economie che si presume vengano generate alla fine dell'esercizio in gestione.
A tal proposito sono state implementate alcune funzionalità del Cronoprogramma che verranno
specificate in una apposita comunicazione agli utenti.
Una volta verificato e aggiornato su SICOGE il Cronoprogramma relativo al corrente esercizio 2016,
l'amministrazione troverà già preimpostati nella nuova Scheda Proposte per il triennio di formazione i
seguenti dati:
• gli importi relativi ai residui presunti, alle previsioni di cassa sui residui presunti, come risultano
dal Cronoprogramma in gestione;
• gli importi relativi alla competenza derivante dagli impegni futuri già assunti e le previsioni di
cassa per i pagamenti sugl.i impegni futuri, così come risultano dal Cronoprogramma in gestione.
La Scheda Proposte in sede di formazione riporterà i dati organizzati secondo il seguente schema:
PREVISIONI SULLA SCHEDA PROPOSTE 2017 2018 2019
A Consistenza dei residui presunti provenienti dalle gestioni precedenti X X X
B Cassa per i pagamenti in conto residui presunti provenienti dalle X X X
gestioni precedenti
c Competenza ? ? ?
• di cui derivante da impegni futuri y y y
D Cassa per i pagamenti su impegni in conto competenza ? ? ?
• di cui per i pagamenti da impegni futuri y y y
E Cassa per i pagamenti dei residui che si prevede si genereranno a
valere sulla nuova competenza N.A. ? ?
F Cassa Totale (B+D+E)
5
legenda
Importi X= precompilati dal sistema in base a quanto previsto nel Cronoprogramma in gestione
Importi Y =precompilati dal sistema totalizzando gli impegni futuri
Importi ? =importi da inserire a cura dell'amministrazione in fase di compilazione scheda proposte.
N.A.: =non si applica
Di seguito si riporta nel dettaglio l'illustrazione dei campi oggetto della compilazione:
A - Consistenza dei residui presunti provenienti dalle gestioni precedenti. Il dato è precompilato da
quanto previsto nel cronoprogramma e per modificarlo è necessario intervenire variando le previsioni di
pagamento sul cronoprogramma in gestione:
• Per il 2017 l'importo consiste nel rimasto da pagare sugli impegni assunti negli esercizi
precedenti al 2017 e sul PNI del 2016
• Per il 2018 l'importo consiste nella differenza tra il residuo presunto del 2017 e le previsioni di
pagamento del 2017
• Per il 2019 l'importo consiste nella differenza tra il residuo presunto del 2018 e le previsioni di
pagamento del 2018
B - Cassa per i pagamenti in conto residui presunti provenienti dalle gestioni precedenti. Il dato è •
precompilato da quanto previsto nel cronoprogramma e per modificarlo è necessario intervenire
varia~do le previsioni di pagamento sul cronoprogramma in gestione:
• Per il 2017 l'importo consiste nella previsione di pagamento effettuata sugli impegni assunti negli
esercizi antecedenti il 2017 e sul PNI del 2016
• Per il 2018 l'importo consiste nella previsione di pagamento effettuata sugli impegni assunti negli
esercizi antecedenti il 2017 e sul PNI del 2016
• Per il 2019 l'importo consiste nella previsione di pagamento effettuata sugli impegni assunti negli
esercizi antecedenti il 2017 e sul PNI del 2016
C - Previsioni di competenza. Il dato deve essere compilato dall'utente nella lavorazione della scheda
proposte sul triennio di formazione. Il sistema evidenzia l'importo necessario a coprire la competenza
relativa agli impegni futuri.
D- Previsioni di cassa. Il dato deve essere compilato dall'utente nella lavorazione della.scheda proposte
sul triennio di formazione. Il sistema evidenzia l'importo necessario a coprire la cassa relativa agli
impegni futuri.
E - Previsioni di cassa. Il dato consiste nella previsione della cassa necessaria per i pagamenti dei residui
che si prevede si genereranno sugli impegni assunti in conto competenza.
F - Previsioni di cassa totali. Il dato viene calcolato dal sistema in base a quanto compilato dall'utente
nella lavorazione della scheda proposte sul triennio di formazione.
Come di consueto l'amministrazione, per ogni capitolo/pg, compilerà la proposta di stanziamento di
competenza indicando l'importo sull'autorizzazione di spesa. Il sistema effettuerà i controlli sugli oneri
dell'autorizzazione verificando la disponibilità residua. Le previsioni dei residui e della cassa saranno
compilate per capitolo/pg. Sarà inibita la possibilità di inserire proposte per quelle autorizzazioni di
spesa oggetto di assegnazione di stanziamenti in attuazione della stabilizzazione delle riassegnazioni di
entrata effettuata con la legge di bilancio 2016-2q}8; per maggiori dettagli si rinvia al successivo
paragrafo 2.2 della presente Nota tecnica n. 1.
L'amministrazione dovrà motivare sia gli importi riportati nella scheda proposte, sia le eventuali
istituzioni di nuovi capitoli/pg, soppressioni o modifiche anagrafiche. Le suddette motivazioni saranno
inserite in appositi campi note.
Si fa presente che il completamento del Cronoprogramma è propedeutico alla compilazione delle
Schede proposte; pertanto, non sarà possibile firmare le dette schede senza aver provveduto a tale
attività.
Le nuove funzionalità di SICOGE, come di consueto, saranno supportate dal Manuale Utente disponibile
nella documentazione del Sistema.
2.1.3 Calendario
Ciascun centro di responsabilità amministrativa potrà formulare le proposte in maniera analitica per
ciascun capitolo/piano gestionale, utilizzando le nuove funzioni del sistema SICOGE sopra richiamate.
Gli Uffici centrali del bilancio potranno visualizzare sul sistema NSBF le relative schede proposte a livello
analitico ed aggregato per ciascuna missione e programma.
Le schede saranno disponibili a partire dal 27 giugno attraverso il flusso assicurato dal SICOGE. Le
Amministrazioni dovranno porre a disposizione degli Uffici centrali del bilancio le richiamate schede
entro il 18 luglio. Gli stessi Uffici centrali del bilancio avranno cura di validare entro il 27 luglio le
proposte formulate dalle Amministrazioni mediante le procedure del SICOGE, dandone comunicazione
all'Ufficio di .coordinamento dell'Ispettorato generale del bilancio (Ufficio I), al quale dovranno essere
inviate, entro la stessa data, le relazioni che motivano le proposte delle Amministrazioni. Per le spese di
personale si rinvia a quanto indicato nell'ultimo paragrafo relativo al calendario degli adempimenti.
La validazione presuppone una attenta valutazione delle proposte delle Amministrazioni. Pertanto,
qualora gli Uffici centrali del bilancio non ritenessero accoglibili le richieste avanzate dalle coesistenti
Amministrazioni, ovvero ravvisassero l'opportunità di una loro condivisione solo parziale, potranno
procedere alla validazione degli importi nei termini da loro ritenuti congrui. Ultimate le valutazioni di
competenza e comunque, improrogabilmente, entro la data già indicata del 25 luglio, gli Uffici centrali
del bilancio dovranno trasmettere all'Ispettorato generale del bilancio le schede cartacee e gli eventuali
documenti giustificativi delle proposte.
Le Amministrazioni dovranno restituire entro la data del 18 luglio anche le proposte concernenti
l'eventuale ricorso alle varie facoltà di flessibilità di cui al successivo paragrafo 3 della presente nota
tecnica
2.2 Criteri di definizione delle proposte di entrate
I criteri per la formulazione delle proposte di entrata su base triennale da parte delle Amministrazioni
competenti rimangono immutati rispetto a quelli adottati per gli esercizi precedenti e si riferiscono ai
capitoli/articoli, quali unità elementari del bilancio.
Per quanto concerne gli adempimenti relativi alla comunicazione delle proposte delle entrate
extratributarie (titolo Il) gestite dalle singole Amministrazioni, a partire da quest'anno il SICOGE ' .
renderà disponibili le schede proposte in modalità d'materializzata. Pertanto, ai fini della formazione
2017 - 2019 le Amministrazioni potranno formulare le proposte contabili ed inviarle in via telematica
anche per i capitoli e gli articoli di entrata afferenti al solo Titolo 11, Entrate Extra-Tributarie, di propria
competenza. Le nuove schede relative a tale tipologia di entrate saranno lavorabili mediante le apposite
funzioni del menù di SICOGE: "Bilancio formazione" - "Formazione capitoli di entrata". Il processo di
lavorazione è analogo alle schede relative ai capitoli di spesa. Pertanto, dopo la relativa compilazione,
dette schede dovranno essere firmate ed inviate agli Uffici Centrali del Bilancio entro la data del 18
luglio.
Per quanto riguarda, invece, le entrate diverse da quelle non tributarie (Titolo Il), gli UCB gestiranno con
le usuali modalità eventuali proposte riguardanti i capitoli/articoli che afferiscono ai CDR di propria
competenza. Gli Uffici centrali del bilancio, poi, potranno segnalare mediante posta elettronica
all'Ufficio VI dell'Ispettorato generale del bilancio le eventuali proposte di modifica dei riferimenti
normativi, ai fini dell'aggiornamento del "Nomenclatore degli atti".
Nell'ambito delle entrate extratributarie non potranno essere oggetto di proposta i capitoli/articoli di
entrata in cui affluiscono risorse da riassegnare alla spesa relative ad entrate finalizzate per legge che,
con la legge di bilancio per il triennio 2016-2018, sono state già oggetto di stabilizzazione come indicato
nel paragrafo 2.4.2 della circolare. Pertanto per i capitoli/articoli dello stato di previsione dell'entrata - e
corrispondenti capitoli/piani di gestione/piani di formazione degli stati di previsione della spesa - di cui
all'elenco allegato alla circolare RGS n. 1del19 gennaio 2016 ("Inclusione nelle previsioni di bilancio per
il triennio 2016-2018 degli stanziamenti finanziati con la riassegnazione alla spesa di alcune èntrate di
scopo, ai sensi della normativa vigente") sul SICOGE sarà inibita allea Amministrazioni la possibilità di
formulare proposte di previsioni per il triennio 2017-2019. Per questa fattispecie, le previsioni saranno
quantificate dall'Ispettorato generale del bilancio e non sarà possibile formulare proposte da parte delle
Amministrazioni. In questo caso le previsioni saranno formulate secondo quanto disposto dall'.art. 6 del
decreto legislativo n. 90 del 2016 il quale stabilisce che al fine di garantire tempestività nell'erogazione
delle risorse a decorrere dall'anno 2017, con il disegno di legge di bilancio di previsione, possono essere
iscritte negli stati di previsione della spesa di ciascuna Amministrazione e in quello dell'entrata importi
corrispondenti a quote di proventi che si prevede di incassare nel medesimo esercizio per le entrate
fin13lizzate per legge al finanziamento di specifici interventi o attività. L'ammontare degli stanziamenti
da iscrivere in bilancio è commisurato all'andamento dei versamenti registrati nei singoli esercizi del
triennio precedente a quello di iscrizione owero nei singoli esercizi successivi alla data di entrata in
vigore della legge che dispone la destinazione delle entrate al finanziamento di specifici interventi o
attività, nel caso in cui il numero di tali esercizi sia inferiore a tre.
Eventuali nuove proposte di stabilizzazione in bilancio di importi corrispondenti a quote di ulteriori e
diversi proventi rispetto a quelli già stabilizzati con la legge di bilancio 2016-2018, che si prevede di
incassare nel prossimo esercizio per le entrate finalizzate per legge e per le quali si renda necessaria
garantire la piena operatività delle Amministrazioni già dall'inizio dell'anno 2017, possoi:io essere
formulate esclusivamente compilando, a cura dell'Amministrazione, l'apposito prospetto excel allegato
alla presente Nota tecnica n.1, senza effettuare alcun corrispondente inserimento sul sistema SICOGE. I
criteri per la formulazione di tali eventuali nuove proposte sono gli stessi di cui alla citata circolare RGS
n. 1 del 19 gennaio 2016.
Le informazioni da fornire mediante l'apposito foglio excel sono le seguenti:
• Normativa/autorizzazione che prevede entrate riassegnabili
• Capitolo di spesa
• Piano gestionale 8
• Capitolo di entrata
• Articolo
• . Propòsta importo da stabilizzare (previsione di competenza = previsione di cassa)
o 2017 o 2018 o 2019
• "Notfi!: elementi per la valutazione quali: una sintesi della normativa, il carattere
perm'anente o temporaneo della norma, la frequenza di utilizzo della riassegnazione in
corso d'anno, etc. 11
Solo in seguito al positivo assenso e sulla base del corretto inserimento dei dati riportati nel prospetto
allegato si procederà all'inserimento delle proposte di stanziamento sia per i capitoli di entrata che per i
correlati capitoli di spesa. (\
Dovrà pervenire per ciascuna Amministrazione un unico file excel contenente tutte le eventuali proposte
di nuove stabilizzazioni delle riassegnazioni di entrata. Tale unico file dovrà essere trasmesso
all'Ispettorato generale del bilancio, indirizzo [email protected] per il tramite del
coesistente Ufficio centrale del bilancio entro e non oltre il 27 luglio 2016.
Le previsioni delle e.ntrate tributarie (titolo I) dovranno essere formulate sulla base delle più aggiornate
indicazioni sull'evoluzione del gettito e delle variabili macroeconomiche cui tale gettito è collegato,
nonché delle eventuali modifiche normative intervenute in materia.
Le ipotesi aèlottate circa l'evoluzione delle diverse basi imponibili ed i parametri o coefficienti di
elasticità utilizzati per valutare l'effetto sul gettito dovranno in ogni caso essere dettagliatamente
specificati in apposita nota illustrativa redatta dai competenti Uffici del Dipartimento delle finanze da
inviare contestualmente alle proposte.
Al fine i consentire l'esatta determinazione dell'ammontare delle regolazioni contabili dei tributi riscossi
direttamente dalle Autonomie speciali, è necessario che detta nota illustrativa contenga anche
l'indicazione della quota complessivamente riferibile ad introiti da versare direttamente presso le
tesorerie delle Regioni a statuto speciale Sicilia, Sardegna, Friuli-Venezia Giulia e Trentino Alto Adige,
nonché delle. province autonome di Trento e Bolzano, da regolare successivamente in bilancio mediante
mandati commutabili in quietanze di entrata.
Per le entrate non tributarie la valutazione dovrà fare riferimento alle caratteristiche proprie di ciascun
cespite. Anche in questo caso, le ipotesi ed i parametri utilizzati per la previsione dovranno essere
dettagliatamente specificati in apposita nota illustrativa. Particolare attenzione dovrà essere prestata ai . . capitoli di entrata collegati con la spesa per i quali le previsioni dovranno essere in linea con quelle
formulate nei corrispondenti capitoli di spesa, secondo i principi dettati dalle specifiche disposizioni
normative. Tra queste fattispecie, di particolare rilievo appaiono le rifusioni delle somme anticipate per
prowede're a momentanee deficienze di cassa delle forze armate e dei diversi corpi di polizia (fondi
scorta). Le entrate che verranno riassegnate alla spesa nel corso della gestione, fatta eccezione per
quelle già stabilizzate, non dovranno riportare alcuna previsione e i relativi capitoli dovranno, quindi,
essere identificati "per memoria".
Gli Uffici centrali del bilancio, una volta validate le proposte ricevute per il tramite del Sicoge (Titolo Il) e
ultimati gli .inserimenti nel sistema informativo dei dati relativi alle proposte formulate dalle
Amministrazioni (altri titoli dell'entrata), invieranno, entro la data già indicata per la spesa del 25 luglio,
all'Ispettorato generale del bilancio - ufficio VI, le sch~de cartacee.
3 - Flessibilità di bilancio
3.1 leggi pluriennali di spesa in conto capitale e rimodulazione orizzontale
L'articolo 2 del decreto legislativo 12 maggio 2016, n. 93, concernente "Riordino della disciplina per la
gestione del bilancio e il potenziamento della funzione del bilancio di cassa, in attuazione dell'articolo
42, comma 1, della legge 31 dicembre 2009, n. 196" innova il comma 1 dell'articolo 30 della legge 31
dicembre 2009, n. 196.
Con il nuovo comma 1 per le leggi di spesa pluriennali e quelle permanenti in conto capitale, le
amministrazioni potranno adeguare gli stanziamenti di competenza alla previsione degli effettivi
pagamenti (stanziamenti di cassa) che si prevede di effettuare. Ciò avviene attraverso lo strumento
della rimodulazione "orizzontale" degli stanziamenti di competenza nei diversi anni, nel rispetto del
limite di spesa complessivo autorizzato dalla legge, utilizzando a tale scopo in sede di previsione il
Cronoprogramma dei pagamenti, così come introdotto dall'articolo 1 dello stesso decreto legislativo n.
93.
E' opportuno evidenziare, in proposito, che, per quanto riguarda in particolare' le leggi di spesa
pluriennali in conto capitale, le autorizzazioni in ordine al quale è esercitabile la facoltà di cui al suddetto
novellato comma 1 è individuato con riferimento alle autorizzazioni di spesa pluriennali in conto capitale
oggetto di monitoraggio e di rendicontazione ai fini dell'allegato alla Nota di aggiornamento al
Documento di economia e finanza, di cui all'art. 10 bis della legge 196 del 2009 e successive modificazioni
ed integrazioni; si tratta cioè delle autorizzazioni oggetto di rilevazione annuale da parte della
Ragioneria generale dello Stato, per le quali l'ultima rilevazione è stata disciplinata con la' Circolare
RGS del 2 marzo 2016, n. 9, alla quale si rinvia per la definizione di autorizzazione pluriennale di spesa in
conto capitale.
Sono esclusi dall'applicazione della facoltà in questione i fondi da ripartire.
Si ricorda, come messo in evidenza in precedenza nel paragrafo 1 della presente nota tecnica, che la norma
sopra richiamata entra in vigore dal 1° gennaio 2017; tuttavia il citato disegno di legge AC 3828 propone
l'entrata in vigore a partire dal corrente esercizio limitatamente alla formulazione delle previsioni per il
triennio 2017-2019; pertanto, nelle more dell'approvazione del disegno di legge in parola, le
amministrazioni potranno formulare proposte di esercizio della facoltà richiamata, secondo le istruzioni di
seguito specificate, fermo restando che le proposte medesime potranno essere prese in considerazione
solo successivamente all'approvazione del provvedimento.
Il menzionato articolo 2 del decreto legislativo n. 93 del 2016, prevede che in apposito allegato àl disegno
di legge di bilancio venga data evidenza delle rimodulazioni proposte e delle reiscrizione nella
competenza degli esercizi successivi alla legge di bilancio delle somme stanziate e non impegnate. Per
tanto eventuali proposte di esercizio delle facoltà sopra descritte dovranno essere comunicate secondo
le modalità di seguito specificate.
Per le autorizzazioni di spesa per cui ricorrano le circostanze sopra descritte e si intenda esercitare la
facoltà menzionata dovranno essere fornite, mediante apposito file Excel allegato alla presente Nota 10
tecnica, le seguenti informazioni:
Rimodulazioni orizzontali degli stanziamenti di competenza (art. 30, comma 1, L. 196/2009 come modificato dall'art. 2 del d.lgs n. 93/2016)
Informazioni da fornire mediante l'apposito foglio Excel
• Estremi dell'autorizzazione (Norma, anno norma, articolo, comma, etc.}
• Anno inizio
• Anno fine
• Stato di previsione
• Capitolo di spesa
• Piano gestionale
• Somme totalmente non impegnate a consuntivo 2015
• Esercizio finanziario con riferimento al quale si riducono gli stanziamenti
• Importo della riduzione degli stanziamenti
• Esercizio finanziario con riferimento al quale si opera il corrispondente incremento compensativo degli stanziamenti
• Importo dell'incremento degli stanziamenti
Dovrà pervenire per ciascuna amministrazione un unico file Excel contenente tutte le proposte relative
alla facoltà in questione. Tale unico file dovrà essere trasmesso all'Ispettorato generale del bilancio,
indirizzo [email protected] per il tramite del coesistente Ufficio centrale del bilancio
entro e non oltre il 27 luglio 2016.
3.2 Rimodulazioni verticali e orizzontali tra fattori legislativi
Come anticipato nel paragrafo 1 della presente nota tecnica, resta confermata la facoltà prevista
dall'art. 23, comma 3, della legge n. 196 del 2009, secondo cui con il disegno di legge di bilancio, per
motivate esigenze, possono essere rimodulate in via compensativa all'interno di un programma o tra
programmi di ciascuna missione le dotazioni finanziarie relative ai fattori legislativi (cosiddette
rimodulazioni "verticali"), nel rispetto dei saldi di finanza pubblica, restando precluso l'utilizzo degli
stanziamenti di conto capitale per finanziare spese correnti.
Al fine di esercitare tale facoltà si conferma la disponibilità di un'apposita funzionalità sul SICOGE che
permette, in· particolare, di formulare proposte di rimodulazioni compensative all'interno di ciascun
C.d.R.; pertanto, come nel decorso esercizio, le proposte di rimodulazione che trovano compensazione
all'interno di uno stesso C.D.R. dovranno essere formulate direttamente sul SICOGE, utilizzando le
apposite funzionalità.
Invece, eventuali proposte di rimodulazione tra fattori legislativi che. trovano compensazione tra C.D.R.
differenti dovranno essere formulate utilizzando i file Excel, che saranno messi a disposizione per il
tramite degli Uffici centrali del bilancio. I citati files sono predisposti per "Missione" e "Programma" e
specificano, per ciascun capitolo/piano gestionale, l'autorizzazione legislativa di spesa per la quale potrà
essere proposta la rimodulazione.
Va ricordato che la menzionata facoltà di rimodulazione risulta ampliata dal disegno di legge AC 3828 di
attuazione dell'art. 15 della legge n. 243 del 2012, ammettendo rimodulazioni anche tra missioni
diverse di uno stesso stato di previsione; nelle more dell'approvazione di questo disegno di legge le 11 '
amministrazioni potranno formulare proposte di rimodulazione anche tra missioni diverse, fermo
restando che le proposte medesime potranno essere prese in considerazioni solo successivamente
all'approvazione del provvedimento.
Pertanto i medesimi file Excel predisposti per la formulazione di proposte di rimodulazioni all'interno di
una stessa missione che trovano compensazione tra C.D.R. differenti, possono essere utilizzati anche
per proporre rimodulazioni tra missioni diverse sia che esse trovino compensazione nell'ambito dello
stesso C.D.R. sia che trovino compensazione tra C.D.R. differenti.
Le proposte formulate sui suddetti file Excel dovranno essere trasmesse all'Ufficio centrale del bilancio
per il tramite dell'Ufficio dell'Amministrazione preposto al coordinamento e alla formulazione delle
proposte medesime organizzate per "Missione" e "Programma". Dovrà pervenire per ciascuna
amministrazione un unico file Excel contenente tutte le proposte relative alle facoltà in questione.
La facoltà di proporre rimodulazioni "orizzontali", originariamente introdotta in via spèrimentale
dall'articolo 6, comma 16 del DL 95/2012, trova conferma anche nel rinnovato quadro normativo di cui al
più volte citato AC3828: si tratta delle rimodulazioni che coinvolgono una singola. autorizzazione di
fattore legislativo e trovano compensazione nell'ambito del periodo pluriennale di riferimento. Nelle
more dell'approvazione del menzionato A.C. 3828, nei suddetti file Excel sarà possibile ,formulare
proposte anche di rimodulazione orizzontale per tali autorizzazioni di spesa.
Per ulteriori dettagli e istruzioni sulle rimodulazioni verticali e orizzontali si rinvia alle indicazioni fornite
alle Amministrazioni con la Circolare RGS del 17 luglio 2013, n. 32. .,
L'Ufficio centrale del bilancio provvederà a trasmettere le suddette proposte all'indirizzo di posta
elettronica dedicato [email protected] entro e non oltre il 27 luglio 2016. '
12
4 Adempimenti particolari . . .·.; ' ......... ~ .
4.1 Spese di personale
4.1.1· Criteri generali per la determinazione degli stanziamenti delle spese di personale per il triennio 201.7-201.9
Nel formulare le previsioni delle spese di personale per il triennio 2017-2019 dovrà tenersi conto sia delle
disposizioni attualmente vigenti in materia di assunzioni sia di quelle concernenti le riduzioni di organico.
In materia df assunzioni di personale a tempo indeterminato, si riepilogano, nella seguente tabella, le
disposizioni da applicare.
PERCENTUALI DI TURN OVER VIGENTI
Amministrazioni RIFERIMENTO 2017 2018 a decorrere
NORMATIVO - -
Ministeri e PCM (*) Art. 3, commi 1 e dirigenti non dirigenti dirigenti non dirigenti 2, D.L. n. 90/2014
.
e art. 1, comma 80% 25% 100% 25%"
227, della L. n. 208/2015
Corpi di Polizia (**) Art. 66, comma 9/bis, del D.L. n. 112 del 2008 e art. 100% 100% 1, comma 464, L. n. 147/2013
Vigili del fuoco (**) Art. 66, comma 9/bis, del D.L. n. 112 del 2008 e art. 100% 100% 1, comma 464, L. n.147/2013
Carriera diplomatica Art. 3, commi 1 e 80% 100%
(*) 2, D.L. n. 90/2014 Carriera prefettizia Art. 3, commi 1 e
80% 100% (*) 2, D. l. n. 90/2014 Carriera Art. 3, commi 1 e
80% 100% penitenziaria (*) 2, D.L. n. 90/2014 (*)Le percentuali indicate si riferiscono solo alle risorse finanziarie da cessazione verificatesi nell'anno precedente e non al numero delle unità cessate (**) Le percentuali indicate si riferiscono sia alle risorse finanziarie da cessazione verificatesi nell'anno precedente che al numero delle unità cessate
Si rammenta che, ai sensi del comma 3 dell'articolo 3 del decreto-legge n. 90 del 2014, le assunzioni di
personale sono autorizzate con il decreto e le procedure di cui all'articolo 35, comma 4, del decreto
legislativo 30 marzo 2001, n. 165, previa richiesta delle amministrazioni interessate, predisposta sulla
base della programmazione del fabbisogno, corredata da analitica dimostrazione delle cessazioni
awenute nell'anno precedente e delle conseguenti economie e dall'individuazione delle unità da
assumere e dei correlati oneri. Si ricorda, altresì, che, a decorrere dal budget 2014 (cessazioni anno ·
2013), è cons.entito il cumulo delle risorse destinate a~13 assunzioni per un arco temporale non superiore
a tre anni, nel rispetto della programmazione del fabbisogno e di quella finanziaria e contabile.
Corre l'obbligo di segnalare, inoltre, che il di n. 101/2013, convertito con modificazioni con legge 30
ottobre 2013, n. 125, all'art. 2, comma 1, lett. b), nel sostituire il comma 7, dell'art. 14, del decreto-legge
6 luglio 2012, n. 95, ha previsto che "le cessazioni dal servizio per processi di mobilità, nonché quelle
disposte a seguito dell'applicazione della disposizione di cui all'articolo 2, comma 11, lettera a) del citato
decreto-legge 95/2012, limitatamente al periodo di tempo necessario al raggiungimento dei requisiti
previsti dall'articolo 24 del decreto-legge 6 dicembre 2011 n. 201, convertito, con modificazioni, dalla
legge 22 dicembre 2011, n. 214, non possono essere calcolate come risparmio utile per definire
l'ammontare delle disponibilità finanziarie da destinare alle assunzioni o il numero delle unità .. sostituibili
in relazione alle limitazioni del turn over."
Per gli aspetti operativi in materia di assunzioni si rinvia alla circolare n. 11786 del 22/02/2011 del
Dipartimento della funzione pubblica emanata d'intesa con il Ministero dell'economia e delle finanze.
In ordine al riassorbimento del personale in sovrannumero, si segnala che l'art. 2, comma 1, del di n.
101/2013, ha introdotto alcune modifiche all'art. 2, comma 11, del di n. 95/2012, prevedendo eh~, fermo
restando il divieto di effettuare, nelle qualifiche o nelle aree interessate da posizioni soprannumerarie,
nuove assunzioni di personale a qualsiasi titolo per tutta la durata del soprannumero, le amministrazioni
possono coprire i posti vacanti nelle altre aree, da computarsi al netto di un numero di posti equivalente
dal punto di vista finanziario al complesso delle unità soprannumerarie di cui alla lettera a) del predetto
art. 2, comma 11.
Restano ferme le disposizioni relative ad alcune categorie di personale; in particolare:
per il personale delle forze armate, si applica la speciale disciplina di settore che deve tener conto delle
riduzioni operate dall'articolo 584 del D.lgs. n. 66 del 15 marzo 2010, (come modificato dall'articolo 1,
comma 373, della legge 190/2014, legge di Stabilità 2015), nonché di quelle operate dal DPCM 11
gennaio 2013 e dal DPR 12 febbraio 2013, n. 29.
in riferimento all'assunzione di personale appartenente alle categorie protette di cui alla legge n.
68/1999, trova applicazione l'art. 7, comma 6 del di n. 101/2013 e l'art. 3, comma 6 del di n. 90/2014. Il
citato art. 7, comma 6, stabilisce che "le amministrazioni pubbliche procedono a rideterminare il numero
delle assunzioni obbligatorie delle categorie protette sulla base delle quote e dei criteri di computo
previsti dalla normativa vigente, tenuto conto, ove necessario, della dotazione organica come
rideterminata secondo la legislazione vigente. All'esito della rideterminazione del numero delle
assunzioni di cui sopra, ciascuna amministrazione è obbligata ad assumere un numero di lavoratori pari
alla differenza fra il numero come rideterminato e quello allo stato esistente. La disposizione del
presente comma deroga ai divieti di nuove assunzioni previsti dalla legislazione vigente, anche nel caso in
cui l'amministrazione interessata sia in situazione di soprannumerarietà". Inoltre, nella RT allegata al
citato di n. 101/2013, in riferimento all'art. 7, comma 6, è stato precisato che "l'impianto normativo è
volto a garantire la funzione sociale delle assunzioni obbligatorie relative alle categorie protette,
specificando l'obbligo per le amministrazioni pubbliche di assumere tali categorie anche in relazione ad
eventuali situazioni di soprannumerarietà. La relativa disciplina viene contestualmente attualizzata
rendendola più aderente alla vigente normativa, anche alla luce di quanto previsto dai recenti interventi
di contenimento delle dotazioni organiche, prevedendo di calcolare le quote d'obbligo in coerenza con gli
assetti venutisi a determinare a seguito delle predette riduzioni e, quindi, al netto di eventuali situazioni
soprannumerarie". Inoltre, ai sensi del comma 6 dell'art. 3 del di n. 90/2014, i limiti di cui al medesimo 14
articolo non si applicano alle assunzioni di personale appartenente alle categorie protette ai fini della
copertura delle quote d'obbligo.
per il personale scolastico si applica l'articolo 64 del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito
dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, l'articolo 19, comma 7, del decreto-legge 6 luglio 2011, convertito dalla
legge 15 luglio 2011 n. 111, l'articolo 4 della legge 12 novembre 2011 n. 183, l'articolo 58 del decreto
legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito dalla legge 9 agosto 2013 n. 98, il decreto legge 31 maggio 2014,
n. 83, convertito nella legge 29 luglio 2014, n. 106, il decreto legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito nella
legge 11 agos.to 2014, n. 114 e le disposizioni di cui alla legge 23 dicembre 2014, n. 190 (legge di stabilità
2015), la legge 13 luglio 2015, n. 107, l'art. 1, commi 217, 218, 223 e 257, della legge 28 dicembre 2015,
n. 208, l'art. 1-ter, 1-quater, 1-sexies, del decreto-legge 29 marzo 2016, n. 42 convertito nella legge 26
maggio 2016, n. 89. In particolare per gli anni scolastici 2015/2016, 2016/2017 e 2017/2018, le dotazioni
organiche del personale, educativo ed ATA non dovranno superare la consistenza delle relative dotazioni
organiche dello stesso personale determinate nell'a. s. 2011/2012 in applicazione dell' articolo 64 del
citato decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112 e dell'articolo 19, comma 7, del decreto legge n. 98 del 2011
assicurando in ogni caso, in ragione d'anno, la quota delle economie lorde di spesa per il bilancio dello
Stato, a decorrere dall'anno 2012, ai sensi del combinato disposto di cui ai commi 6 e 9 del menzionato
articolo 64.
In particolare, a decorrere dall'a.s. 2016/2017 per il personale docente viene introdotto l'organico
dell'autonomia, con valenza triennale, ripartito per ambiti territoriali; tale organico comprende l'organico
di diritto (inclusivo dell'organico su posti comuni e su posti di sostegno) e l'organico del potenziamento
(art. 1, commi 5, 63 e 68, della Legge 13 luglio 2015, n. 107) .
Ai fini dell'attuazione dell'organico dell'autonomia, ai sensi dell'art. 1, comma 201, della legge 13 luglio
2015, n. 107 la dotazione organica complessiva è incrementata nel limite di euro 544,18 milioni nell'anno
2015, 1.828,13 milioni nell'anno 2016, 1.839,22 milioni nell'anno 2017, 1.878,56 milioni nell'anno 2018,
1.915,91 milioni nell'anno 2019, 1.971,34 milioni nell'anno 2020, 2.012,32 milioni nell'anno 2021,
2.053,60 milibni nell'anno 2022, 2.095,20 milioni nell'anno 2023, 2.134,04 milioni nell'anno 2024 e
2.169,63 milioni annui a decorrere dall'anno 2025 rispetto a quelle determinate ai sensi dell'articolo 19,
comma 7, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011,
n. 111. L'organico dell'autonomia ha trovato attuazione con il piano di assunzionale straordinario di cui
all'art. 1, con:ima 95 e ss., della Legge 13 luglio 2015, n. 107, i cui effetti si sono esplicati entro l'anno
2015.
Nel corso dell'anno scolastico 2016/17 potrebbe essere costituito un ulteriore contingente di posti non
facenti parte dell'organico dell'autonomia allo scopo di far fronte ad esigenze di personale ulteriori
rispetto a quelle soddisfatte dall'organico dell'autonomia. Tale organico potrebbe essere definito con
decreto interministeriale tra MIUR e MEF ed attuato nell'ambito delle risorse disponibili annualmente
nello stato di previsione del MIUR fermo restando quanto previsto dall'art. 64, comma 6, del decreto
legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla Legge 5 agosto 2008, n. 133. (art. 1, comma 69 della Legge
13 luglio 2015, n. 107).
Occorre inoltre dare applicazione dall'articolo 7 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90 che prevede
economie di spesa per minor fabbisogno di supplenti pari a 10 mln di euro.
Inoltre, si rammenta che non è stato adottato l'accordo previsto dall'articolo 12, comma 1, lettera c, del
decreto legge 12 settembre 2013 n. 104, convertito con la legge 8 novembre 2013 n. 128. Pertanto a
legislazione vigente anche per gli aa.ss. 2015/2016 - 2016/2017 e 2017/2018, alle istituzioni scolastiche
15
ed educative autonome costituite con un numero di alunni inferiore a 600 unità (ridotto a 400 per
comuni montani, piccole isole etc.) non potranno essere assegnati dirigenti scolastici e direttori dei
servizi generali ed amministrativi (DSGA) se non, rispettivamente, in reggenza o in comune con altre
istituzioni scolastiche.
Occorrerebbe ancora tener conto, nelle previsioni finanziarie di che trattasi, delle prescrizioni contenute
nell'articolo 14 del decreto-legge n. 95 del 2012.
Le disposizioni sopra illustrate dovrebbero comportare:
un minor fabbisogno di supplenti docenti ed ATA a seguito dell'utilizzo di docenti in esubero, nonché
della razionalizzazione delle condizioni di collocamento in posizione di esonero e se~iesonero
dall'insegnamento, per il passaggio di docenti inidonei alle mansioni del personale ATA, nonché per una
ulteriore riduzione dei comandi presso il MIUR e gli USR con rientro del personale ai ruoli scolastici;
un effetto neutro per quanto riguarda i comandi presso il MAECI, considerato che la possibilità
riconosciuta dall'art. 1, comma 257, della Legge n. 208/2015 di concedere il trattenimento in servizio al
personale scolastico che svolge particolari attività all'estero è compensato dalle corrispondenti minori
assunzioni dal piano straordinario previsto dall'art. 1, comma 95 della Legge 13 luglio 2015;
l'istituzione di un fondo denominato "Fondo la buona scuola", per il miglioramento e la valorizzazione
dell'istruzione scolastica con stanziamenti a partire dall'anno 2015 fino al 2022 variabili e fissi dal 2023.
La dotazione per il 2017 è di 104,043 mln di euro, per il 2018 di 69.903 mln di euro e per il 2019 di 47,053
mln di euro;
la riduzione nello stato di previsione del Ministero degli Affari Esteri di 5,1 milioni di euro annui a
decorrere dall'anno 2016 per assegni di sede del personale scolastico all'estero (Legge 23 dicembre 2014,
n.190, comma 320 dell'art. 1);
la limitazione degli esoneri totali dell'insegnamento per i coordinatori dei progetti di awiamento alla
pratica sportiva, misura cui è collegato un risparmio lordo per il bilancio MIUR pari a 3 milioni di euro a
decorrere dal 2016 (Legge 23 dicembre 2014, n.190, comma 328 dell'art.1);
l'abrogazione della norma che riconosce ai professori, collaboratori del dirigente scolastico, la· possibilità
di ottenere l'esonero o il semiesonero dall'insegnamento, prevedendo risparmi di circa di circa 102
milioni di euro a decorrere dal 2016 (Legge 23 dicembre 2014, n.190, comma 329 dell'art. 1);
il posticipo all'a. s. 2017/2018, anziché all'a. s. 2016/2017, dell'abrogazione delle disposizioni di cui
all'articolo 26, comma 8, secondo e terzo periodo, che consentono il comando di personale sèolastico in
taluni enti ed associazioni, con la previsione di un onere 1,7 milioni di euro per il 2016 e 3,4 milioni di
euro per il 2017 (Legge 28 dicembre 2015, n. 208, comma 223 dell'art. 1);
il generale divieto di comando del personale scolastico, tranne ben determinate eccezioni, misura cui
sono commisurati risparmi di spesa per 41 milioni di euro dal 2016 (Legge 23 dicembre 2014, n.190,
comma 331dell'art.1);
l'abrogazione dell'istituto della supplenza breve per talune categorie di personale ATA (assistenti
amministrativi, assistenti tecnici) e limitazione dello stesso per talaltre (collaboratori scolastici), con
economie di spesa previste in 64 milioni di euro dal 2016 (Legge 23 dicembre 2014, n.190, comma 332
dell'art. 1);
la mancata sostituzione, per il primo giorno di assenza, con supplenti brevi e saltuari dei docenti che si
assentino dal servizio, alla quale viene ascritto un risparmio lordo di 135 milioni di euro a decorrere dal 16
2016 (Legge 23 dicembre 2014, n.190, comma 333 dell'art.1);
la modifica dei criteri alla base della determinazione dell'organico di diritto del personale ATA per le
istituzioni scoìastiche statali, con conseguenti previste economie di SO, 77 milioni di euro a decorrere dal
2016 (Legge 23 dicembre 2014, n.190, comma 334 dell'art.1).
Inoltre, ai sensi dell'art. 58, comma 5, del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, , ai fini delle previsioni di
spesa, si dovrà considerare che le istituzioni scolastiche, ove i servizi ausiliari siano esternalizzati,
dovranno acèantonare un numero di posti di collaboratore scolastico non inferiore a quello dell'a.s.
2012/13, pari complessivamente a 11.851.
Con riferimento in generale alle amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto
legislativo 165/2001 in materia di dotazioni organiche dirigenziali si richiamano le disposizioni di cui
all'articolo 1, ·comma 219, e seguenti della legge 28 dicembre 2015, n.208 ( legge di stabilità 2016) il
quale ha previsto l'indisponibilità dei posti dirigenziali di prima e di seconda fascia vacanti alla data del 15
ottobre 2015 al contempo prevedendo alcune esclusioni. Al riguardo, si fa inoltre presente che il
richiamato articolo 1 al comma 220 ha altresì previsto una ricognizione delle dotazioni organiche
dirigenziali.
Con riferimento al lavoro flessibile si segnala, poi, che con il decreto legislativo 15 giugno 2015, n.8f,
adottato ai sensi dell'articolo 1, comma 7, della legge 10 dicembre 2014, n.183 (meglio conosciuta come
"Jobs act") è stata dettata una disciplina organica dei contratti di lavoro riferita a: 1) lavoro a orario
ridotto e flessibile, nelle figure del lavoro a tempo parziale e del lavoro intermittente; 2) lavoro a tempo
determinato; 3) somministrazione di lavoro; 4) apprendistato; S) lavoro accessorio. Va inoltre evidenziato
che con l'articolo 2, comma 4, del citato provvedimento il legislatore ha espressamente previsto, a far
data dal 1° gennaio 2017, il divieto per le pubbliche amministrazioni di stipulare contratti di.
collaborazione che si concretano in prestazioni di lavoro esclusivamente personale, e continuative.
L'articolo 52 prevede inoltre il superamento del contratto a progetto. Si fa infine presente che l'articolo
55 del provvedimento in parola ha previsto l'abrogazione di un insieme di disposizioni tra le quali si
segnala il Decreto legislativo 6 settembre 2001, n.368, al contempo confermando le disposizioni di cui
all'articolo 9, comma 28, del DL 31 maggio 2010, n. 78.
4.1.2 Criteri per la compilazione degli "Allegati dette spese di personale"
La rilevazione degli "Allegati delle Spese di Personale al Bilancio di Previsione dello Stato" nel sistema
SICO, ai fini della quantificazione degli stanziamenti relativi alle competenze fisse e ricorrenti delle spese
di personale, sarà riferita al triennio 2017-2019.
In materia di indennità di vacanza contrattuale, tenuto conto di quanto stabilito dall'articolo 1, comma
452, della legge di stabilità 2014 e delle modifiche apportate a tale norma dall'articolo 1, comma 255,
della legge n. 190/2014 (legge di stabilità 2015) occorre far riferimento ai valori in vigore dal 1° luglio
2010 anche per il triennio contrattuale 2016-2018 (ovvero a decorrere dal 2016), in attesa che i relativi
contratti assorbano tale elemento della retribuzione nelle pertinenti voci stipendiali. Inoltre, considerato
quanto stabilito dall'articolo 47-bis, comma 2, del d.lgs n. 165/2001 in materia di anticipazione dei
benefici complessivi da attribuirsi con i successivi rinnovi contrattuali, l'eventuale ulteriore indennità di
vacanza contrattuale da corrispondere al personale dal 2019, con riferimento al triennio contrattuale
2019-2021, non trova a legislazione vigente copertura finanziaria e, pertanto, non viene considerata per
l'anno 2019.
Per quanto riguarda i restanti parametri retributivi, Wbene la legge di stabilità 2016 abbia stanziato
apposite risorse (300 mln di euro a decorrere dal 2016) per la copertura degli oneri derivanti dalla
contrattazione collettiva per il triennio 2016-2018 a carico del bilancio dello Stato, per l'aggiornamento
degli stessi occorrerà attendere la definizione dei relativi contratti collettivi nazionali. Pertanto'si prevede
quanto segue per ciascuno degli anni 2017, 2018 e 2019:
per il personale di cui all'articolo 2, comma 2, del d.lgs. 165/2001 nonché per il personale
contrattualizzato di cui all'articolo 3 del citato decreto, vengono mantenuti invariati i parametri
retributivi previsti per il 2016 in attesa della definizione dei contratti collettivi nazionali e dei
prowedimenti di concertazione relativi al triennio 2016-2018;
per il restante personale in regime di diritto pu~blico, ad eccezione del personale di magistratura,
vengono mantenuti invariati i parametri retributivi previsti per il 2016 in attesa di eventuali
aggiornamenti ai sensi dell'articolo 24, comma 1, della L. 23/12/1998 n.448;
per il personale di magistratura vengono mantenuti invariati;
i pa~ametri retributivi previsti per l'anno 2016 in attesa di eventuali aggiornamenti ai sensi dell'articolo 2
della legge 19/2/1981 n. 27 e dell'articolo 24, comma 4, della L. 23/12/1998 n.448.
h materia di trattamento retributivo si richiamano anche le disposizioni di cui all'articolo 13 del
dec_reto-legge n. 66 del 24 aprile 2014, concernenti la riduzione, a decorrere dal 1° maggio 2014, a
240.000 euro annui complessivi lordo dipendente del tetto retributivo previsto dall'articolo 23-ter del
decreto-legge n. 201 del 6 dicembre 2011, convertito dalla legge n. 214 del 22 dicembre 201Ì. Maggiori
informazioni di dettaglio e relative istruzioni operative saranno fornite nella Nota operativa (Istruzioni -
Spese di Personale 2016-2018 2017-2019) che verrà pubblicata nell'area SICO del portale della RGS.
Gli stanziamenti, come di consueto, saranno calcolati automaticamente dall'applicativo SICO
moltiplicando i parametri retributivi precaricati, definiti sulla base delle predette indicazioni, per gli anni
persona acquisiti secondo le modalità di seguito illustrate.
Per tutto il personale, sia quello cui si applica il contratto Ministeri, sia per quello cui si applicano tutti gli
altri contratti o in regime di diritto pubblico, l'inserimento degli anni persona awerrà sul sistema
CONTECO (cfr. Nota tecnica n. 3) che prowederà poi al loro trasferimento in SICO.
Per la formulazione delle previsioni per le spese di personale degli anni 2017-2019 relative al solo
contratto Ministeri prosegue la sperimentazione iniziata lo scorso anno che viene però attuata con
modalità differenti secondo quanto di seguito indicato
4-1.3. Descrizione del processo di lavorazione degli anni persona
La lavorazione degli anni persona awerrà interamente sul portale CONTECO per tutto il personale
interessato dagli allegati al bilancio per le spese di personale.
Per il solo personale con il contratto relativo al comparto Ministeri su CONTECO sarà presente la
visualizzazione della previsione elaborata dalla RGS degli anni persona per ciascuno anno del triennio
2017-2019 a livello di CDR, capitolo e qualifica. Tali previsioni tengono conto delle cessazioni che
interverranno~ nel periodo ma non delle assunzioni. Queste ultime dovranno, quindi, essere considerate
dalle amministrazioni ai fini della corretta individuazione degli anni persona da utilizzare per la
formazione degli stanziamenti sui pertinenti capitoli. In particolare le amministrazioni dovranno tener
18
conto di:
assunzioni o passaggi derivanti da norme speciali {ad es. il personale delle province) non ancora
realizzatesi al novembre 2015;
anni persona per i quali sono state già ottenute le previste autorizzazioni a bandire e ad
assumere e che non si sono ancora tradotte nelle assunzioni di cui al punto precedente;
anni ·persona corrispondenti alle risorse da utilizzare ai fini assunzionali che potranno
realisticamente tradursi in assunzioni in ciascuno degli anni del triennio secondo la vigente
procedura autorizzatoria, considerando la sola frazione di anno da cui decorrerebbero le
immissioni in servizio.
Negli ultimi due casi gli anni persona andranno inseriti nella qualifica "Nuovi assunti da turn over'' su un
solo CDR/capitolo. Poiché questa qualifica è priva di parametro stipendiale, per la corretta formazione
dello stanziamento in SICO occorrerà indicare, nella colonna "Altre voci", l'importo lordo dipendente
relativo all'onere delle predette assunzioni; nel piano gestionale relativo ai contributi e nel capitolo
dell'lrap andranno considerati gli importi corrispondenti a carico dell'amministrazione.
Inoltre le amministrazioni, ai fini della corretta determinazione degli anni persona, dovranno
considerare:
il personale che nella rata di dicembre 2015 non compare perché con part time verticale tutto il
mese .e che ha scelto di non ricevere il cedolino durante il periodo di part time;
il personale assunto da novembre 2015 in poi eventualmente non presente nella rata di
dicembre 2015;
il personale comandato cui si applica un contratto diverso da quello Ministeri eventualmente
pagato sui medesimi capitoli {ad esempio, personale degli enti locali, delle agenzie fiscali etc.).
Si specifica comunque che:
il Ministero dello sviluppo economico dovrà scorporare gli anni persona relativi al personale transitato
ali' Agenzia per la coesione territoriale o alla Presidenza del Consiglio dei Ministri;
il personale d.el Ministero degli esteri dovrà scorporare gli anni persona relativi al personale transitato
ali' Agenzia Italiana per la Cooperazione allo sviluppo. Si segnala che per il Ministero del lavor9
l'elaborazione RGS relativa agli anni persona non tiene conto della istituzione dell'ANPAL e
dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro; tutto il personale è quindi ancora imputato sui capitoli del
Ministero.
Per il personale appartenente ai restanti comparti di contrattazione o in regime di diritto pubblico il
processo di lavorazione resta invece immutato dagli anni precedenti.
L'apertura della rilevazione in SICO awerrà successivamente al caricamento dei valori degli anni persona
trasmessi da CONTECO, come meglio specificato nella Nota tecnica n. 3.
4.1.4. Descrizione del processo di stima degli anni persona da parte-di RGS
Il processo di stima degli anni persona da parte di RGS, da integrare a cura delle amministrazioni nei
termini sopra·descritti, si basa sui dati inviati da NoiPA e dal sistema che era in uso presso il Ministero
della Difesa, relativi al pagamento delle competenze fisse ed accessorie. Da tali dati è infatti possibile
ricavare, per ciascun dipendente, tutte le informazioni necessarie al riguardo.
19 t
Ai fini dell'elaborazione sono stati considerati tutti i dipendenti con qualifiche appartenenti al comparto
del Ministeri ai quali, in ciascun mese degli anni 2012-2015, sono stati corrisposti emolumenti
riconducibili alla voce "stipendio". Per ogni Stato di previsione e per fascia di età è stata calcolata la
media, sui quattro anni considerati, dell'incidenza percentuale delle cessazioni verificatesi nel predetto
quadriennio. Sulla base di tale media sono state stimate le cessazioni previste per ciascun anno del
triennio 2017-2019.
4.1.5.Criteri per la determinazione del Fondo unico di amministrazione
Relativamente alla determinazione del fondo unico di amministrazione destinato al finanziamento della
contrattazione integrativa del personale non dirigente ed ai Fondi per la retribuzione di posizione e di
risultato dei dirigenti di prima e seconda fascia, si fa presente che per gli anni 2017, 2018 e 2019 gli
importi da quantificare terranno conto delle risorse storiche individuate negli anni pr,egressi, in
conformità alle. vigenti norme contrattuali, nonché delle limitazioni previste dalle norme recate in
materia dall'articolo 1, comma 236 della legge n. 208/2015.
' Tale previsione dispone che nelle more dell'adozione dei decreti legislativi attuativi degli articoli 11 e 17
della legge 7 agosto 2015, n.124, con particolare riferimento all'omogeneizzazione del trattamento
economico fondamentale e accessorio della dirigenza, tenuto conto delle esigenze di finanza pubblica, a '
decorrere dal 1° gennaio 2016, l'ammontare complessivo delle risorse destinate annualmente al
trattamento economico accessorio del personale, anche di livello dirigenziale, di ciascuna delle
amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo n. 165/2001 e successive
modificazioni, non può superare il corrispondente importo determinato per l'anno 2015 ed è, comunque,
automaticamente ridotto in misura proporzionale alla riduzione del personale in servizio, tenendo conto
del personale assumibile ai.sensi della normativa vigente. A tal fine, con separata nota, verrà trasmessa
alle amministrazioni un'apposita scheda per la rilevazione delle suddette risorse al netto dell'impiego o
utilizzo delle stesse per l'attribuzione di progressioni economiche orizzontali.
4.1.6. Indicazioni relative agli adempimenti relativi agli aspetti gestionali del personale
Per quanto concerne gli adempimenti relativi agli aspetti gestionali, si segnala che è necessario
prowedere tempestivamente all'associazione del personale in servizio al relativo capitolo di spesa degli
stipendi al fine di consentire la corretta imputazione dei pagamenti già a decorrere dalla mensilità di
gennaio 2017.
A tal fine, le Amministrazioni che si awalgono del sistema Noi PA per l'erogazione dei trattamenti
economici a carico del bilancio dello Stato prowederanno, utilizzando le funzionalità che saranno rese
disponibili dal sistema Noi PA, alla suddetta associazione nonché all'attribuzione del dipèndente in
servizio al pertinente centro di costo.
A tale proposito si precisa che le funzionalità in questione, consentono ai responsabili delle
amministrazioni di attribuire ogni struttura, sia essa centrale che periferica, al relativo Centro di
Responsabilità e, di conseguenza, ciascun dipendente al corretto centro di costo. In particolare,
quest'ultima associazione, laddove non effettuabile in modalità automatica, dovrà essere curata
direttamente dal responsabile della struttura presso la quale i dipendenti prestano servizio. La corretta
associazione tra dipendente e centro di costo da parte degli utenti delle amministrazioni abilitati ad
pperare sul sistema Noi PA nonché i tempestivi aggiornamenti nei casi di variazione delle a.ssociazioni
medesime assumono particolare rilievo ai fini della rilevazione dei costi effettuata tramite il sistema di 20
contabilità economica analitica, le cui risultanze, come stabilito dall'articolo 36 della legge n. 196 del
2009, costituiscono allegati ai documenti di bilancio.
Si rammenta infine che, per una corretta imputazione della spesa, il trattamento economico spettante al
personale comandato, fuori ruolo o distaccato, le cui amministrazioni di provenienza e destinazione siano , e
gestite dal sistema Noi PA, dovrà essere a carico dell'Amministrazione di destinazione, così come indicato
nel paragrafo 4.1.3.
Si conferma la competenza dell'Amministrazione di provenienza nella gestione del trattamento
economico fondamentale del personale in questione nei casi in cui l'Amministrazione di destinazione non
rientri tra quelle aderenti al suddetto sistema Noi PA, e sia nell'impossibilità di prowedere direttamente ' alla liquidazione dei pagamenti.
Resta salva, ai sensi della normativa vigente, la richiesta di rimborso delle somme corrisposte.
4.2 Fondo opere e fondo progetti
Il comma 8 dell'articolo 30 della legge n. 196 del 2009 ha delegato il Governo ad adottare uno o più
decreti legislativi, da emanare secondo prefissati principi e criteri direttivi, al fine di garantire la
razionalizzazione, la trasparenza, l'efficienza e l'efficacia delle procedure di spesa relative ai
finanziamenti in conto capitale destinati alla realizzazione di opere pubbliche. In attuazione di tale norma
sono stati ado~tati i seguenti decreti legislativi:
• il D.Lgs. 29 dicembre 2011 n. 228, in attuazione delle lettere a), b), c) e d) del comma 9,
dell'articolo 30, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, in materia di programmazione e
valutazione degli investimenti relativi ad opere pubbliche. In particolare tale D.lgs, al fine di
migliorare la qualità della programmazione e ottimizzare il riparto delle risorse di bilancio,
prevede che ogni Ministero predisponga un Documento Pluriennale di Pianificazione (DPP) che
includa e renda coerenti tutti i piani e i programmi d'investimento per opere pubbliche di
rispettiva competenza;
• il D.lgs. 29 dicembre 2011 n. 229, in attuazione delle lettere e), f) e g) del comma 9, dell'articolo
30, della medesima legge n. 196 del 2009, in materia di procedure di monitoraggio sullo stato di
attuazione delle opere pubbliche, di verifica dell'utilizzo dei finanziamenti nei tempi previsti e
costituzione de( Fondo opere e del Fondo progetti.
In particolare il decreto legislativo n. 229 del 2011 definisce le informazioni che le Amministrazioni
pubbliche e i soggetti destinatari di finanziamenti a carico del bilancio dello Stato, finalizzati alla
realizzazione di opere pubbliche, devono detenere e comunicare ai fini del monitoraggio e stabilisce le
regole e le modalità di trasmissione dei dati.
In tale ambito, il decreto stabilisce - all'articolo 10, comma 1 - che si proceda all'individuazione delle
autorizzazioni, di spesa relative al finanziamento delle opere pubbliche le cui dotazioni finanziarie, ai fini
della gestione, in sede di predisposizione della legge di bilancio, sono ripartite, in relazione alla loro
destinazione, tra spese per la progettazione e spese per la realizzazione delle opere, mediante iscrizione
su appositi articoli dei pertinenti capitoli di bilancio.
Il comma 2 dello stesso articolo 10 dispone inoltre che: "Ai fini della gestione, per ciascuna 21
Amministrazione, le risorse destinate, rispettivamente, alla progettazione ed alla realizzazione delle
opere pubbliche, sono unitariamente considerate come facenti parte di due fondi distinti,
rispettivamente, denominati «Fondo progetti» e «Fondo opere». Tra gli stessi con decreti del Ministra
del/' economia e delle finanze, su proposta del Ministro interessato, previo parere delle competenti
Commissioni parlamentari, possono essere disposte variazioni compensative di bilancio."
Al fine di aggiornare le informazioni relative al Fondo Opere e al Fondo Progetti si dovranno svolgere le
seguenti attività secondo le modalità e i criteri di seguito specificati:
1) Confermare le informazioni comunicate lo scorso anno, aggiornando le previsioni al triennio 2017-2019;
2) Comunicare, ove ne ricorressero i presupposti:
• le nuove autorizzazioni che finanziano opere pubbliche individuando i capitoli e i piani
gestionali su cui sono stanziate le risorse distinguendo, quelli relativi alle spese per la
progettazione e quelli relativi alle spese per la realizzazione delle pubbliche;
• le autorizzazioni per le quali sono venute meno le caratteristiche per rientrare nel Fondo
opere o nel Fondo progetti, dandone dettagliata motivazione.
A tal fine si sottolinea che si intendono "opere pubbliche" quelle definite tali in base al comma 8
dell'articolo 3 del D.Lgs 12 aprile 2006, n. 1631•
Nel caso di piani di gestione omogenei, ossia tali che ciascuno di essi include risorse, finanziarie
finalizzate esclusivamente alla progettazione oppure alla realizzazione di opere pubbliche, i piani
gestionali stessi vengono univocamente e interamente attribuiti, a seconda dei casi, al fondo
progetti oppure al fondo opere.
Nel caso invece di piani di gestione eterogenei, ossia tali da includere al tempo stesso sia risorse
destinate alla progettazione sia alla realizzazione di opere pubbliche, occorre prowedere alla
istituzione di due nuovi piani di gestione - uno per gli stanziamenti relativi alla progettazione
delle opere uno per gli stanziamenti relativi alla realizzazione delle opere - nonché alla
cessazione del preesistente piano di gestione eterogeneo.
Indipendentemente dalla omogeneità o eterogeneità dei piani di gestione preesistènti, ai fini
della distinzione delle risorse finanziarie dedicate alla progettazione owero alla realizzazione
delle opere pubbliche si ricorda che:
in base al comma 4 dell'articolo 10 del D.Lgs. 229 del 2011. l'opera pubblica, previa
assegnazione del codice unico di progetto (CLIP) è ammessa al finanziamento ,del Fondo
progetti per la relativa quota a carico del bilancio dello Stato, a seguito dell'esito positivo della
procedura di valutazione tecnico-economica degli studi di fattibilità di cui all'articolo 4,
comma 1, della legge 17 maggio 1999, n. 144, ove prevista, owero dell'approvazione del
progetto preliminare redatto ai sensi dell'articolo 93 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n.
1 r «lavori» di cui aWallegato I comprendono le attività di costruzione, demolizione, recupero, ristrutturazione, restauro, manutenzione, di opere. Per «opera» si intende il risultato di un insieme di lavori, che di per sé esplichi una funzione ·economica o tecnica. Le opere comprendono sia quelle che sono il risultato di un insieme di lavori edilizi o di genio civile, sia quelle di presidio e difesa ambi~ale e di ingegneria naturalistica.
163, owero dell'approvazione del progetto preliminare ai sensi dell'articolo 165 del
medesimo decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163;
in base al comma 5 dello stesso articolo 10 del D.Lgs. 229 del 2011, le opere pubbliche
sono ammesse al finanziamento a valere sul Fondo opere dopo l'approvazione della
progettazione definitiva ai sensi dell'articolo 93 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163.
La successiva figura schematizza le attività 1 e 2.
3} Comunicazione dell'elenco delle autorizzazioni di spesa che finanziano opere pubbliche e dei
relativi capitoli e piani di gestione in conto capitale al Ministero dell'economia e delle finanze,
Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, lspettarata Generale del Bilancio
A seguito delle attività 1 e 2 precedentemente descritte, le Amministrazioni comunicano, per il
tramite del coesistente Ufficio centrale del bilancio, in formato elettronico elaborabile2
all'indirizzo di posta elettronica [email protected]. entro e non oltre il 27
luglio 2016, l'elenco delle autorizzazioni di spesa che finanziano opere pubbliche e dei relativi
capitoli e piani gestionali in conto capitale, identificando separatamente i piani di gestione
costituenti il Fondo Progetti e quelli costituenti il Fondo Opere e specificando i relativi
stanzipmenti per.ogni esercizio del triennio 2017-2019.
Sulla base dei dati comunicati dalle Amministrazioni per il tramite dei coesistenti Uffici centrali del
bilancio si darà attuazione al disposto del comma 3 dell'articolo 10 del D.Lgs. 29 dicembre 2011 n. 229, in
base al quale in apposito allegato alla Legge di Bilancio e al Rendiconto Generale dello Stato sono
indicate per ciascun Ministero le risorse imputate al Fondo progetti e al Fondo Opere.
Tale allegato costituirà il riferimento per le eventuali variazioni compensative tra il Fondo Opere e il
Fondo Progetti che possono essere disposte, in base alla citata norma di cui al comma 2 dell'articolo 10
del D.Lgs. 229 del 2011, con decreti del Ministro dell'economia e delle finanze, su proposta del Ministro
interessato, previo parere delle competenti Commissioni parlamentari e che si concretano in variazioni di
bilancio tra capitoli e piani gestionali.
A tale riguardo si sottolinea che la suddetta disposizione del comma 2 dell'articolo 10 si applica anche al
caso di piani di gestione afferenti distintamente al Fondo Progetti e al Fondo Opere e appartenenti al
tempo stesso ad uno stesso capitolo di bilancio.
2 Per comunicare le informazioni occorre utilizzare il file Excel allegato alla presente circolare denominato "Fondo Opere - Fondo Progetti" foglio "Autorizzazione nuova o conferma" duplicando, ove necessario, il prospetto contenuto nel medesimo foglio. Si precisa inoltre che sempre nello stesso file Excel è presente il foglio "Autorizzazione cancella" dove vanno registrate le informazioni relative alle autorizzazioni per le quali sono venute meno le caratteristiche per continuare a rientrare 2'guno dei due Fondi.
-
Amministrazione
responsabile dei
Individua
finanziamenti ~
Autorizzazioni di
spesa che finanziano
opere pubbliche
-
Da ripartire in sede di predisposizione (nel caso
già non lo fossero) della Legge di Bilancio in
relazione alla loro destinazione tra
Spese per la
progettazione
~~~~~~~,______________~~~~~~~
Spese per la
realizzazione
Elenco
Autorizzazioni ~
~. . Capitolo Capitolo Capitolo
pertinente pertinente pertinente
• • • • • • Articolo (PG) Articolo (PG) Articolo (PG) Articolo (PG) Articolo (PG) Articolo (PG)
Soese Progettazione Soese Realizzazione Soese Progettazione Soese Realizzazione Soese Progettazione Soese Realizzazione • ' • • •
I
+ - -
:: .
Fondo Progetti .. . Fondo Opere .
•
4.3 Articoli del disegno di legge '
Insieme alle proposte di previsione, ciascuna Amministrazione dovrà far pervenire anche lo schema degli
articoli relativi al proprio stato di previsione. Non potranno essere prese in considerazione proposte di
norme che non risultino coerenti con la natura di detta legge.
Con l'approvazione dell' AC 3828 sulla riforma del bilancio, potrà essere rivisto il contenuto degli articoli del
disegno di legge per renderlo coerente con la stessa riforma.
4.4 Elenco da allegare alla Tabella n. 2 {Economia e Finanze)
Gli Uffici centrali del bilancio sono invitati a segnalare, nel testo conclusivo delle previsioni, i capitoli
sottostanti ai vari programmi di pertinenza delle Amministrazioni centrali da includere nell'elenco allegato
allo stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze concernente le spese obbligatorie
(Elenco n. 1).
5. Appendici e allegati al bilancio dello Stato
Come evidenziato in circolare (paragrafo 3.1), a partire dal 2017, il processo di predisposizione e la
composizione del disegno di legge di bilancio e del Rendiconto generale dello Stato, che attualmente, in I
base a disposizioni vigenti, include varie appendici e numerosi allegati, verrà significativamente snellito
(articolo 21 della legge 196 del 2009 modificato dall'articolo 3 del decreto legislativo n. 90 del 2016).
In particolare, si modificano le procedure di trasmissione al Parlamento delle cosiddette "Appendici" al
Bilancio attualmente esistenti, fermi restando i contenuti dei documenti stessi.
Si tratta dell'Amministrazione degli Archivi Notarili e della Cassa Ammende e del Fondo degli Edifici di culto, • i cui bilanci finora costituivano appendici degli stati di previsione rispettivamente del Ministero della
giustizia e del Ministero dell'interno che venivano approvati dal Parlamento unitamente allo stato di
previsione del Ministero interessato. Il bilancio preventivo e quello consuntivo delle menzionate
amministrazioni autonome non costituiranno più una parte integrante dei bilanci preventivi e dei rendiconti
consuntivi delle Amministrazioni vigilanti, ma saranno trasmessi autonomamente, ancorché
contestualmente, al Parlamento da parte delle stesse Amministrazioni autonome. In particolare, la
trasmissione al Par)amento dovrà essere a cura del Ministro competente.
In attuazione di tale innovazione sono previste anche modifiche ed integrazioni alle norme previste in leggi e
regolamenti che disciplinano il funzionamento amministrativo e contabile delle suddette Amministrazioni
autonome.
' Per una più chiara esposizione si riportano, per ciascuna amministrazione autonoma, le modifiche:
a) FONDO EDIFICI DI CULTO
Il bilancio preventivo e quello consuntivo del Fondo edifici di culto non sono più sottoposti all'approvazione
del Parlamento come specifici allegati allo stato di previsione e al consuntivo del Ministero dell'interno ma
sono approvati dal Ministro dell'interno di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze e
trasmessi, rispettivamente entro il termine di presentazione del disegno di legge di bilancio e del disegno di
legge del rendiconto, alle Commissioni parlamentari competenti per materia e alla Corte dei conti a cui
viene trasmesso anche il conto consuntivo.
b) CASSA AMMENDE
Il bilancio di previsione ed il conto consuntivo sono redatti secondo i principi fèontenuti nella legge 31
dicembre 2009, n. 196, e non più secondo i principi contenuti nella legge 3 aprile 1997, n. 94, e sono
approvati dal Ministro della giustizia di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze. Gli stessi sono
trasmessi alle Commissioni parlamentari competenti per materia rispettivamente entro il termine di
presentazione del disegno di legge di bilancio e del disegno di legge del rendiconto. Il conto consuntivo è trasmesso anche alla Corte dei conti.
c) ARCHIVI NOTARILI
Il Ministero della giustizia forma il progetto del bilancio di previsione degli archivi notarili e non lo trasmette
più al Ministero dell'economia e delle finanze-Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato, in allegato
a quello del Ministero, per la presentazione al Parlamento. Il bilancio di previsione ed il conto consuntivo
degli Archivi notarili, sono trasmessi alle Commissioni parlamentari competenti per materia rispettivamente
entro il termine di presentazione del disegno di legge di bilancio e del disegno di legge del rendiconto,
mentre il conto consuntivo è trasmesso anche alla Corte dei conti. '
Nell'ottica di snellimento del processo di predisposizione e della composizione del disegno di legge di
bilancio e del Rendiconto generale dello Stato, i seguenti documenti, pur nel rispetto delle norme che ne
prevedono l'emanazione e ne disciplinano il contenuto, non devono più considerarsi allegati agli stati di
previsione delle Amministrazioni interessate, ma quali documenti la cui presentazione annuale alle Camere
awiene in concomitanza con la presentazione del disegno di legge del bilancio:
• il documento del Ministro dell'economia e delle finanze relativo all'andamento dei rapporti tra l'Italia e il
Fondo monetario non sarà più parte integrante della relativa nota preliminare e sarà sostituito da
apposita relazione inviata entro il termine di presentazione del disegno di legge di bilancio (articolo 3,
comma 3 del decreto legislativo n. 90);
• la tabella dei cambi di finanziamento del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale
andrà pubblicata annualmente, entro il termine di presentazione del disegno di legge di bilancio, sul sito
web istituzionale del Ministero e non più come allegato allo stato di previsione (articolo 3, comma 4 del
decreto legislativo n. 90);
• le relazioni illustrative sullo stato di attuazione dei programmi del Ministero della difesa andranno
presentate, in concomitanza con il disegno di legge di bilancio, al Parlamento dal Ministro, ma non
costituiranno più un allegato allo stato di previsione (articolo 3, comma 5 del decreto legislativo n. 90);
• la relazione sull'applicazione della normativa della circolazione in ambito internazionale e sull'attuazione
della direttiva CEE e del relativo regolamento in Italia e negli Stati membri andrà presentata al
Parlamento dal Ministro per i beni e le attività culturali e il turismo entro il termine di presentazione del . . disegno di legge di bilancio (articolo 3, comma 6 del decreto legislativo n. 90).
6 Bilancio degli Enti cui lo Stato contribuisce in via ordinaria, ai sensi .. dell'articolo 21, comma 18, della legge n. 196 del 2009
L'art. 21, comma 18, della legge n. 196 del 2009, così come modificato dal decreto legislativo, n. 90 del
2016, stabilisce che agli stati di previsione della spesa dei singoli Ministeri sono allegati, secondo le
rispettive competenze, gli elenchi degli enti cui lo Stato contribuisce in via ordinaria, con in~icazione di quelli
per i quali alla data di predisposizione del disegno di legge di bilancio non risulta trasmesso il conto
consuntivo."
La circolare RGS n. 14 del 21 aprile 2016 ha recentemente rivisitato e riorganizzato il processo di
aggiornamento degli elenchi di cui alla normativa citata e di trasmissione dei conti consuntivi in parola.
In questa sede, pertanto, si raccomanda di attenersi scrupolosamente alle indicazioni della suddetta
circolare, ricordando che in base all'articolo 1, comma 42, della legge 28 dicembre 1995, n. 549, recante
"Misure di razionalizzazione della finanza pubblica", gli enti che non abbiano fatto pervenire alla data del 15
luglio il conto consuntivo dell'anno precedente, da allegare allo stato di previsione del Ministero vigilante,
sono esclusi dal finanziamento per l'anno cui si riferisce lo stato di previsione.
Ciò posto, qualora gli Enti obbligati a trasmettere il conto consuntivo dell'anno 2015, non abbiano assolto
agli adempimenti richiesti entro i termini individuati, si rende necessario, da parte delle Amministrazioni
vigilanti, prowedere alle conseguenti riduzioni dei corrispondenti stanziamenti, a legislazione vigente, dei
pertinenti capitoli di spesa.
'
7 Calendario degli adempimenti per la formazione del bilancio di previsione . _.
Si premette chf! il calendario degli adempimenti, riportato a seguire, prevede il completarsi del/' esame delle
proposte di bilancio nel mese di luglio per consentire la presentazione nei tempi previsti dei documenti di
bilancio.
Ciò premesso, le date del suddetto calendario degli adempimenti sono così articolate:
27 giugno: disponibilità dei dati contabili su SICOGE per l'awio della formulazione delle proposte da parte
delle Amministrazioni ad esclusione di quelle relative al personale che potranno essere awiate solo al
termine della rilevazione degli allegati delle spese per il personale.
Per la compilazione degli allegati relativi alle spese di personale, ogni Amministrazione avrà accesso al
sistema SICO dal 5 al 16 settembre e.a .. L'accesso a SICO potrà awenire solo una volta completato
l'inserimento dei dati degli anni persona nel sistema di contabilità economica (cfr. Nota tecnica n. 3). . !
18 luglio: termine ultimo per l'inserimento delle proposte da parte delle Amministrazioni e per l'invio agli
Uffici centrali del bilancio dei file Excel relativi a: proposte di rimodulazioni degli stanziamenti o di
reiscrizioni in bilancio di somme non impegnate relative a leggi pluriennali di spesa in conto capitale (§ 3.1
della presente nota tecnica); rimodulazioni tra autorizzazioni di fattore legislativo che interessano C.d.R.
diversi, o che interessano missioni diverse (§ 3.2 della presente nota tecnica); autorizzazioni di spesa
rientranti nelle fattispecie di fondo opere e fondo progetti (§ 4.3 della presente nota tecnica); eventuali
proposte di nuove stabilizzazioni delle riassegnazioni di entrate(§ 2-2 della presente nota tecnica).
27 luglio: termine ultimo, per la validazione delle proposte da parte degli Uffici centrali del bilancio e per
l'invio all'Ispettorato generale del bilancio dei suddetti file Excel verificati e validati.
Si precisa, infine, che le Amministrazioni medesime dovranno inoltrare al Dipartimento della Ragioneria
Generale dello Stato - Ispettorato generale del bilancio le Note integrative secondo la tempistica indicata
nella Nota tecnica n. 2.
@ Ragioncr,la Generale ~ dello Stato
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE DIPARTIMENTO DELIA RAGIONERIA GENERALE DELLO STATO
LINEE GUIDA per la compilazione delle
NOTE INTEGRATIVE agli stati di previsione
NOTA TECNICA N. 2
LINEE GUIDA PER lA COA1PllAZJONE DELLE NOTE INTEGRATIVE AGLI STAn Df PREV!SIONE
1 - NOTE INTEGRATIVE BILANCIO DI PREVISIONE - aspetti generali e normativi
1.1 - NOTE INTEGRATIVE BILANCIO DI PREVISIONE- Novità e Riferimenti normativi
Il nuovo decreto legislativo del 12 maggio 2016, n. 90 all'art. 2 comma 4 prevede che la Nota Integrativa al bilancio di previsone riporti il contenuto di ciascun programma di spesa con riferimento alle azioni sottostanti a decorrere dal disegno di legge di bilancio 2018 (comma 5), introducendo così modifiche al testo dell'art. 21 comma 11 lettera a) della legge 196/09. E' stato disposto, inoltre, il superamento della precedente articolazione della Nota in due distinte sezioni e la previsione della rappresentazione della stessa in un unico documento con sostanziale conferma dei contenuti.
Le Note Integrative rappresentano lo strumento di collegamento fra la programmazione di bilancio e quella strategica, per la fase di previsione 2017-2019 continueranno ad essere elaborate per Missioni e Programmi.
!~7.-~' -~-..::::.-,._,_,,, .............. i Anno i01t -» Anno 2d1B ·~>. AlitiO 2019 _.'.>
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I ~sion.:r I
La Nota integrativa è un documento di ausilio alla programmazione dell'impiego delle risorse pubbliche per il triennio di riferimento del bilancio dello Stato che completa ed arricchisce le informazioni del bilancio; costituisce, infatti, lo strumento attraverso il quale ciascun Ministero illustra, in relazione ai programmi di spesa, i criteri di formulazione delle. previsioni, gli obiettivi da raggiungere e gli indicatori idonei alla loro misurazione.
Tale ciclo prende awio dall'individuazione delle finalità della spesa pubblica, delle priorità politiche e dalla conseguente assegnazione delle risorse finanziarie alle amministrazioni per il successivo perseguimento degli obiettivi (input finanziari); il processo prosegue con l'individuazione e l'acquisizione delle risorse umane e strumentali da impiegare (input fisici o strumentali) e si conclude con l'erogazione di servizi ai cittadini, alle imprese e ad altre pubbliche amministrazioni (output) e, quindi, con il dispiegarsi degli effetti finali dell'attività pubblica sull'economia e sulla società (outcome o risultati finali).
L'applicazione efficace del ciclo descritto richiede:
a) l'utilizzo di una classificazione che rappresenti, nel bilancio e negli altri documenti di finanza pubblica, le finalità e i programmi dell'azione di Governo;
b) la definizione, per ciascuna Amministrazione, degli obiettivi in cui tali programmi possono essere declinati;
c) l'individuazione e l'applicazione di indicatori significativi per quantificare gli obiettivi di cui al punto b) con riferimento al triennio della programmazione;
d) la misurazione annuale degli stessi indicatori al fine di monitorare i risultati conseguiti.
Occorre, inoltre, tenere presente la necessità di garantire la coerenza fra i documenti di programmazione finanziaria e di bilancio e quelli del ciclo di gestione delle performance di cui al decreto legislativo n. 150/2009, di attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in tema di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle amministrazioni. Nello specifico, gli obiettivi strategici e strutturali contenuti nella Nota Integrativa sono destinati a rappresentare linee di attività e competenze omogene all'interno di ciascun programma di spesa a differenza di quelli declinati nel piano della performance che si riferiscono agli obiettivi operativi.
Si segnala, infine, che è in corso di discussione in Parlamento (AC 3828) il disegno di legge per l'attuazione dell'articolo 15 della legge 243/2012 che contiene alcune novità di interesse per le Note Integrative.
1.2 - NOTE INTEGRATIVE BILANCIO DI PREVISIONE - Importanza della qualità dei contenuti
Al fine di assicurare l'assolvimento dell'importante funzione informativa assegnata alle Note Integrative dal legislatore, e in considerazione dell'esperienza maturata negli anni, si richiamano le amministrazioni al rigoroso rispetto delle indicazioni fornite con la presente Nota tecnica e, in generale, ad una maggiore attenzione nella compilazione delle Note Integrative, in particolare:
• nella definizione di obiettivi non generici, individuati in funzione dei servizi e di finalità più specifiche rispetto a quelle dei Programmi cui sono correlati;
• nell'evitare la sostituzione di obiettivi già presenti nelle precedenti rilevazioni, con altri di nuovo inserimento, quando le caratteristiche e il contenuto dei nuovi rispecchiano i precedenti;
• nell'individuazione di indicatori tra quelli più rappresentativi in termini di output (servizi o, eventualmente, beni erogati) e di outcome (impatti sui beneficiari o sulla collettività di riferimento), che misurino valori riscontrabili ed effettivamente rappresentativi non solo del raggiungimento dei risultati ma anche di un'evoluzione in atto nel perseguimento degli obiettivi, ricorrendo il meno possibile ad indicatori puramente qualitativi o generici sul grado di avanzamento "delle attività" o dei "piani di lavoro" sottostanti e limitando l'utilizzo di indicatori finanziari ai soli casi di obiettivi composti esclusivamente da risorse trasferite;
• nel corredare gli indicatori scelti di tutte le informazioni accessorie utili per una loro interpretazione e comprensione (specificando l'algoritmo di calcolo e fonte del dato).
LINEE GUIDA PER fA COMPILAZIONE DELLE NOTE INTEGRATIVE AGLI STATI DI PREVISIONE
Si sottolinea l'importanza di orientare le Note integrative a esplicitare obiettivi attinenti la realizzazione e le finalità ultime delle politiche sottostanti i Programmi di spesa, piuttosto che la mera indicazione delle attività svolte dall'amministrazione.' Anche se le attività dell'amministrazione sono prevalentemente di indirizzo e monitoraggio, l'adozione di indicatori che misurino le finalità ultime delle politiche finanziate (per esempio, in termini di quantità e qualità dei servizi erogati, di numerosità e caratteristiche dei beneficiari raggiunti, etc.) sono auspicabili per consentire al Parlamento di disporre di una illustrazione degli obiettivi che le amministrazioni intendono effettivamente conseguire in termini di livello dei servizi e di interventi nell'ambito di ciascun Programma.
Con riferimento agli indicatori, le Amministrazioni sono invitate a utilizzare nella Nota Integrativa gli indicatori da associare ai Programmi di spesa trasversali 32.2 " Indirizzo politico" e 32.3 "Servizi e affari generali per le Amministrazioni di competenza" individuati nell'ambito delle attività di collaborazione tra il Ministero dell'Economia e delle finanze e i Ministeri di spesa di cui all'art. 39 della legge 196/2009 e contenuti nel documento "Proposte di indicatori per i programmi di spesa 32.2 "Indirizzo politico" e 32.3 "Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza" e nota metodologica", pubblicato sul sito della RGS all'indirizzo: http:Uwww.rgs.mef.gov.itNERSIONEl/Pubblicazioni/Analisi e valutazione della Spesa/Indicatori-dei-programmi/.
Sul medesimo sito, inoltre, è pubblicata una rassegna di indicatori per gli altri programmi di spesa, frutto dell'attività di collaborazione tra il Ministero dell'economia e delle finanze e le Amministrazioni centrali dello Stato al fine di fornire una base analitica per il monitoraggio. dei programmi di spesa. Tale rassegna è una base utile per la definizione di obiettivi misurabili da associare ai programmi di spesa del bilancio dello Stato.
In particolare per il programma 32.2 "Indirizzo politico" in occasione della previsione 2017-2019 è stato aggiornato il protocollo d'Intesa tra il Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato - Ispettorato generale di bilancio e l'Ufficio Programma di Governo della Presidenza del Consiglio dei Ministri finalizzato a favorire una maggiore integrazione tra il ciclo del bilancio e quello di programmazione strategica e alla valorizzazione, da parte dell'Ufficio di Programma di Governo per ciascuna Amministrazione, di 3 nuovi indicatori relativi: - al "Grado di adozione dei prowedimenti attuativi previsti dalle disposizioni legislative", - alla "Capacità attuativa entro i termini di scadenza dei prowedimenti adottati" e - alla "Capacità di riduzione dei provvedimenti in attesa".
I citati indicatori saranno associati ad un obiettivo comune denominato "Miglioramento della capacità di attuazione delle disposizioni legislative del Governo" avente come campo descrizione "Attività volte a garantire il conseguimento delle funzioni di indirizzo politicoamministrativo".
I tre indicatori sopra elencati andranno riportati nel sistema NI con le seguenti informazioni a corredo: a) Tipologia di indicatore - di risultato; b) Unità di misura - %; c) indicazione del metodo di calcolo (cfr. all. 1 bis del richiamato protocollo d'intesa); d) Fonte del dato - Ufficio per il programma di Governo.
1 Si riscontra, in proposito, che negli anni passati molti degli indicatori adottati nelle Note integrative sono stati caratterizzati da un basso contenuto informativo e hanno misurato un avanzamento generico degli adempimenti con un valore obiettivo costante per l'intero triennio pari al 100 per cento.
I valori per il monitoraggio dell'andamento di tali indicatori saranno forniti a ciascuna Amministrazione e pubblicati sul sito istituzionale dell'UPG al seguente indirizzo: http :Uwww. progra mm agove rno .gov. il/focus-su i-decreti-attuativi/protoco Ilo-di ntesa-t raufficio-per-il-prog ram m a-di-governo-e-ragioneria-genera le-de I lo-stato/
LINEE GUIDA PER LA COMPILAZIONE DELLE NOTE INTEGRATIVE AGll STATl DI PREVISIONE
2 - NOTE INTEGRATIVE 2017- 2019 - PRIORITA' POLITICHE,
QUADRO DI RIFERIMENTO e PIANO DEGLI OBIETTIVI
2.1 - INTRODUZIONE Al SISTEMA INFORMATICO E PRIORITA' POLITICHE
Come richiamato al par. 1.1 il comma 5 del decreto legislativo n. 90/2016, prevede che " ... al fine di consentire l'adeguamento dei sistemi informativi conseguente alla revisione della struttura delle nate integrative di cui all'artica/o 21, comma 11, lettera a), della legge 31 dicembre 2009, n. 196, come modificato dal presente articolo, il piano degli obiettivi continua a fare riferimento ai programmi di spesa e si adegua a quanto previsto dal comma 4 non oltre gli adempimenti relativi alla predisposizione del disegno di legge .di bilancio relativo all'anno 2018.".
Conseguentemente, le Note integrative continueranno a fare riferimento esclusivo alle Missioni e ai Programmi e le funzionalità del sistema informatico per l'inserimento delle Note, relativamente al triennio 2017-19, resteranno le medesime della precedente previsione triennale.
Premesso quanto sopra, il Piano degli obiettivi farà riferimento alle priorità politiche dell'Amministrazione (convenzionalmente PP) derivanti dall'Atto di indirizzo del Ministro.
L'inserimento delle PP valide per il triennio 2017-2019 è a carico degli Organismi Indipendenti di Valutazione della performance (OIV). Tale inserimento è propedeutico all'immissione degli obiettivi strategici da parte degli inseritori con profilo Centro di Responsabilità amministrativa (CdR).
Occorre precisare al riguardo che devono essere riferiti alle PP solo gli obiettivi qualificati come strategici in quanto si tratta di "obiettivi di particolare rilevanza/priorità rispetto alle politiche pubbliche di settore di interesse del Ministero e del Governo, hanno carattere di selettività e sono direttamente discendenti dalle priorità politiche contenute nell'Atto di indirizzo e determinati all'interno dei Programmi dell'amministrazione".
Conseguentemente, gli utenti CdR, in fase di acquisizione di un nuovo obiettivo strategico, visualizzeranno l'elenco delle PP inserite dagli OIV e indicheranno quella alla quale l'obiettivo stesso fa riferimento.
Qualora l'Atto di indirizzo al momento dell'inserimento della Nota integrativa non fosse disponibile, gli utenti OIV prowederanno a motivare con l'apposita funzione il mancato inserimento delle PP, consentendo in tal modo agli utenti CdR di proseguire nel completamento delle attività.
2.2 - QUADRO DI RIFERIMENTO
Il "Quadro di riferimento" (QdR) riporta la descrizione dello scenario istituzionale, sociale ed economico, in particolare per gli specifici settori di interesse dell'Amministrazione, relativo al triennio di riferimento, la situazione organizzativa attuale e le evoluzioni in atto o previste. Esistono due tipi di QdR:
• per ciascun Centro di responsabilità amministrativa, con inserimento a cura dei CdR;
• per Amministrazione, con inserimento a cura degli OIV.
Il QdR viene formulato dalle amministrazioni attraverso la trasmissione di un file in formato PDF tramite una funzione di up/ood presente nel portale dell'applicazione.
Al fine di garantire l'uniformità nel contenuto e nella modalità di rappresentazione del QdR da parte di tutte le amministrazioni, sarà reso disponibile, con funzione di download dal portale dell'applicazione, un file di testo contenente un "modella" predefinito per la compilazione del QdR.
A tal fine si raccomanda agli utenti dei singoli CdR di non inserire all'interno del QdR tabelle e grafici di loro elaborazione e di mantenere il suo formato originario.
2.3 - DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI
L'insieme degli obiettivi definiti da ciascuna amministrazione per il triennio 2017-2019 e associati ai singoli programmi di spesa costituisce il "Piano degli obiettivi".
La gestione del Piano degli Obiettivi, negli anni, è "o scorrimento": ciò significa che l'elenco degli obiettivi definito per il triennio precedente è automaticamente riproposto dal sistema informatico all'apertura della fase di predisposizione delle Note integrative 2017-2019. Gli obiettivi derivanti dalla precedente previsione triennale, potranno essere utilizzati per le previsioni 2017-2019 e, quindi, implicitamente confermati oppure eliminati nel caso in cui non siano più validi e non diano luogo ad alcuna attività e/o spesa nel nuovo triennio di previsione. Si segnala che per la riproposizione automatica degli obiettivi relativi ad amministrazioni oggetto di riorganizzazione dovrà essere contattato .tempestivamente l'ufficio IV dell'Ispettorato generale del bilancio.(IGB) della Ragioneria Generale dello Stato.
In occasione della fase previsione possono essere aggiunti nuovi obiettivi.
Gli obiettivi sono identificati da:
• una Missione ed un Programma di riferimento;
• un codice numerico univoco all'interno dell'amministrazione, assegnato automaticamente dal sistema informatico, al fine di consentire la tracciabilità nel
LINEE GUIDA PER LA COMPILAZIONE DELLE NOTE INTEGRATIVE AGLI STA TI DI PREVISIONE
tempo dell'andamento degli obiettivi e di consentire confronti temporali;'
• la denominazione e la descrizione, indicate dal CdR che istituisce I,' obiettivo;
• la natura di obiettivo strategico o strutturale, distinzione, utile, tra l'alfro, per differenziare le risorse finanziarie destinate al perseguimento di obiettivi di natura
' strategica da quelle destinate ad obiettivi di carattere ordinario e continuativo;
• la Priorità Politica di riferimento;
• l'indicazione se si tratta di obiettivo composto di risorse finanziarie trasferite ad altri enti, a famiglie o imprese. L'indicazione è finalizzata ad una più agevole identificazione, all'interno del documento di Note integrative, degli obiettivi realizzati dall'amministrazione anche attraverso il trasferimento di risorse finanziarie ad altre amministrazioni pubbliche, ad imprese, a famiglie o a soggetti esteri, distinguendoli da quelli realizzati unicamente attraverso il ricorso a spese di altro tipo (quali personale, consumi intermedi, investimenti).
L'indicazione, quindi, può riferirsi:
• ad obiettivi per i quali l'amministrazione svolge attività di programmazione, indirizzo, regolamentazione e controllo dei trasferimenti oltre all'erogazione dei trasferimenti stessi;
• ad obiettivi per i quali l'amministrazione, invece, si limita alla sola applicazione dei criteri per l'erogazione dei finanziamenti e alla esecuzione materiale dei prowedimenti di spesa;
• agli obiettivi qualificati come composti da risorse trasferite è necessario, in ogni caso, attribuire almeno un capitolo classificato con una delle categorie economiche rappresentative di trasferimenti (4, 5, 6, 7, 8, 22, 23, 24, 25, 26);
• l'indicazione se si tratta di obiettivo che, pur definito in sede di programmazione nei contenuti e nei risultati attesi, non trova presenti, nel bilancio di previsione, le relative risorse finanziarie, che saranno assegnate all'amministrazione solo in corso di gestione, in seguito all'approvazione di appositi prowedimenti normativi o regolamentari. Nella Nota integrativa tale obiettivo apparirà senza alcuna risorsa finanziaria associata e il CdR dovrà inserire apposita motivazione.
2.4 - GLI INDICATORI
Ciascuna amministrazione definisce e sviluppa un sistema completo di indicatori per misurare le risorse finanziare e umane utilizzate (gli input), le attività svolte (realizzazione fisica), i risultati ottenuti (l'output), e l'impatto (l'outcome) generato dal programma di spesa sulla collettività e sull'ambiente. A ciascun obiettivo identificato andranno assegnati uno o più indicatori significativi, al fine di quantificare l'obiettivo stesso tramite un valore target e di misurare, nel corso del tempo, il grado di raggiungimento dei risultati.
2 Sia i Centri di responsabilità amministrativa sia i Programmi sono, per loro stessa natura, soggetti a cambiamenti nel tempo, a volte anche da un anno all'altro (per accorpamenti, scorpori, cancellazioni, nascita di nuovi programmi e nuove strutture), senza che necessariamente gli obiettivi preesistenti cessino di essere validi.
Sarebbe, inoltre, necessario, che agli obiettivi inseriti nelle Note integrative sia associato almeno un indicatore di risultato o di impatto; esempi di indicatori da utilizzare sono riportati sul portale.
Le funzioni per l'inserimento degli indicatori sono distinte da quelle dell'inserimento dei dati contabili e da quelle dell'inserimento dei dati anagrafici del piano degli obiettivi.
Gli indicatori sono identificati da:
• un codice numerico identificativo unico per ciascun obiettivo, assegnato automaticamente dal sistema all'atto dell'inserimento dell'indicatore e non più modificabile
• una descrizione, indicata dal CdR
• il tipo, da scegliere fra quelli presenti a sistema
• l'unità di misura (ad es.%, Km,€, etc)
• il metodo di calcolo dell'indicatore
• la fonte del dato (il sistema informativo, il processo o l'istituzione dal quale si ricavano le informazioni necessarie al calcolo dell'indicatore)
• il valore target che assumerà l'indicatore in ciascuno dei tre anni di piano (l'indicazione può essere omessa sugli anni di piano per i quali non è stata attribuita alcuna risorsa finanziaria all'obiettivo)
• il valore target che assumerà l'indicatore nell'anno corrente (2016); il dato costituisce una conferma o un eventuale aggiornamento del valore target inizialmente stabilito per il 2016 per lo stesso indicatore per gli obiettivi riproposti dal sistema; la sua valorizzazione, infatti, è richiesta solo nel caso in cui l'indicatore fosse già presente negli obiettivi provenienti dalla fase precedente. Nel caso di indicatori istituiti ex novo per la previsione 2017-2019 l'informazione non è . richiesta.
Per ogni obiettivo inserito deve essere presente almeno un indicatore, mentre non si possono inserire più di quattro indicatori per singolo obiettivo; inoltre, occorre porre attenzione alla compilazione delle informazioni testuali, in particolare alla coerenza fra l'unità di misura e il valore target inserito, alla fonte del dato e del metodo di calcolo, che saranno, oggetto di pubblicazione nelle Note integrative allegate al Bilancio di previsione 2017-2019.
Il tema della classificazione, della scelta, della costruzione e della valenza degli indicatori è assai vasto e complesso e numerosi sono i contributi scientifici in materia a cui le Pubbliche Amministrazioni possono fare riferimento. Nell'ambito delle Note integrative le tipologie di indicatori previste sono:
• di realizzazione finanziaria, che misura l'avanzamento della spesa prevista per la realizzazione dell'obiettivo o dell'intervento;
• di realizzazione fisica, che misura il volume dei prodotti e dei servizi erogati; • di risultato (output), che misura l'esito più immediato del programma di spesa; • di impatto (outcome), che misura l'impatto che il programma di spesa, insieme ad altri
enti e a fattori esterni, produce sulla collettività e sull'ambiente (tali indicatori sono caratterizzati da forti interdipendenze con fattori esogeni all'azione dell'amministrazione).
LINEE GUIDA PER LA COMPILAZIONE DELLE NOTE INTEGRATIVE AGLI STATI DI PREVISIONE
,Si segnala l'opportunità che ciascuna amministrazione definisca e sviluppi un sistema completo di indicatori al fine di misurare le risorse finanziare e umane utilizzate (gli input), le attività svolte (realizzazione fisica), i risultati ottenuti (l'output) e l'impatto (l'outcome) generato dal programma di spesa sulla collettività e sull'ambiente; è auspicabile, altresì, che agli obiettivi inseriti nelle Note integrative sia associato almeno un indicatore di risultato o di impatto. (cfr. DPCM 18 settembre 2012)
2.5 - MONITORAGGIO OBIETTIVI PLURIENNALI
Al fine di facilitare il monitoraggio su un orizzonte temporale pluriennale dell'andamento degli obiettivi che si sviluppano in un arco temporale superiore al triennio, e quindi già rilevati nelle precedenti fasi relative alle Note integrative a previsione, il sistema prevede che:
• il contenuto della "scheda obiettivo", visualizzi, accanto ai valori target degli indicatori e alle spese previste per il triennio di previsione, i corrispondenti valori inseriti per il 2017 e 2018 in occasione della previsione precedente (2016-2018);
• la disponibilità di una interrogazione, attraverso la quale è possibile visualizzare i valori di spesa e i valori conseguiti per gli indicatori in oggetto negli ultimi due anni (2015 e 2016), oltre ai corrispondenti valori previsti per il nuovo triennio (2017, 2018 e 2019), coprendo così un orizzonte temporale quinquennale.
2.6- INSERIMENTO DATI CONTABILI SUL PIANO DEGLI OBIETTIVI
Il Piano degli obiettivi a base triennale dovrà relazionarsi con il bilancio pluriennale.
Gli utenti CdR dovranno indicare le spese previste per ciascun obiettivo sui tre anni di piano con riferimento ai soli stanziamenti in e/competenza, procedendo sequenzialmente per anno/obiettivo. Al termine dell'inserimento dei dati di ciascun anno il CdR dovrà effettuare l'operazione di "Fine attività" per permettere agli utenti con profilo OIV di procedere alla
·validazione della Nota.
Le spese previste per obiettivo per ciascuno dei tre anni di piano saranno inserite per capitoli in una apposita maschera di lavoro, previa selezione della categoria economica; gli importi così valorizzati saranno successivamente visualizzati, per categoria economica, sul Piano degli obiettivi.
Sul sistema saranno disponibili funzioni per interrogare on fine il dettaglio degli stanziamenti sul triennio anche a livello di piano di gestione.
Il sistema non permetterà la Validazione della Nota se la somma degli stanziamenti in e/competenza attribuiti agli obiettivi per ciascun Programma non risulta corrispondere con il relativo stanziamento triennale in e/competenza del bilancio pluriennale di previsione per lo stesso Programma.
3 - NOTE INTEGRATIVE 2017-2019 - Contenuto dei Programmi
di spesa e criteri di formulazione delle previsioni
3.1 - CRITERI DI FORMULAZIONE DELLE PREVISIONI
Secondo la L. 196/2009, così come modificata dall'art. 2 del d.lgs 90/2016, la Nota integrativa espone:
• il "contenuto di ciascun Programma di spesd'': il sistema informativo delle Note integrative riporterà in automatico i programmi aggiornati presenti sul sistema del Bilancio dello Stato;
• i "criteri di formulazione delle previsioni" che le amministrazioni devono fornire distintamente per ogni Programma e per tipologia di spesa (categoria economica) e i riferimenti legislativi con riguardo ai corrispondenti stanziamenti del bilancio triennale.
Il referente di programma dovrà inserire i "criteri di formulazione delle previsioni" e nell'illustrarli dovrà innanzitutto tener presente che gli stessi devono essere descritti in relazione al Programma prescelto (e non in relazione al Centro di responsabilità, al quale si potrà fare riferimento solo per spiegare meglio, ad esempio, una scelta di allocazione di risorse tra Programmi pertinenti allo stesso Centro di responsabilità).
I criteri previsivi dovranno, soprattutto, illustrare le scelte operate nell'ambito dei vincoli di risanamento imposti dalle norme (ad esempio, considerando gli obiettivi di riduzione e revisione della spesa pubblica previste dalle recenti manovre di contenimento della spesa pubblica, si dovranno indicare i criteri e l'impatto delle riduzioni proposte dall'Amministrazione per un determinato Programma).
L'inserimento dei criteri in oggetto, come anticipato, è a carico del profilo utente "Referente di programma" che agisce, nell'ambito di ciascuna Amministrazione, esclusivamente per la raccolta, la sintesi e l'inserimento dei criteri di formulazione delle previsioni per programma.
L'inserimento di tali informazioni risponde all'esigenza di informare sulle modalità con cui si è proweduto a definire gli stanziamenti per il triennio (tecniche di formulazione delle previsioni adottate, processi interni di ottimizzazione con effetti sulla spesa, scala delle priorità adottate in merito alle scelte di crescita o contenimento della spesa, rimodulazioni di spesa effettuate, ecc.) evidenziando le modifiche intervenute rispetto alla Legge di Bilancio 2016-18.
3 Il riferimento alle azioni sottostanti sarà adottato solo a partire dalle previsioni per il triennio 2018-20 (dr par. 1 della presente Nota tecnica e art. 2 comma 5 del dlgs 90/2016)
LINEE GUIDA PER LA COMPILAZIONE DEllE NOTE INTEGRATIVE A Gli STATI DI PREVISIONE
Tali indicazioni dovranno fare riferimento alle categorie di spesa coinvolte, ponendo particolare attenzione alle categorie di trasferimenti e contributi di spesa.
Pertanto, l'utente con profilo "Referente di programma" accedendo alla Sezione Il della Nota integrativa dovrà:
• scegliere il programma su cui operare;
• inserire i criteri di previsione in una apposita maschera in relazione al programma selezionato intendendo per "criteri di formulazione delle previsioni" i fattori di natura legislativa, tecnica o contabile che giustificano le previsioni finanziarie triennali e che devono essere fornite distintamente per categoria economica;
Si raccomanda che le informazioni inserite siano coerenti con le indicazioni e con i vincoli forniti in merito alle previsioni di spesa per il triennio 2017-2019 esposti al paragrafo 2 della circolare e al paragrafo 2 della Nota tecnica n. 1.
Si confida nella fattiva collaborazione degli Uffici Centrali del Bilancio per una puntuale applicazione delle presenti linee guida.
4 - Note INTEGRATIVE 2017-2019 - Utenti coinvolti nell'inserimento tramite sistema informatico
La responsabilità dell'inserimento delle informazioni nelle Note integrative è attribuita a ciascun Centro di responsabilità amministrativa (CdR) delle Amministrazioni centrali dello Stato in aderenza a quanto stabilito al comma 2 dell'art. 21 della legge di riforma contabile.
Da quest'anno i referenti delle Amministrazioni ad ordinamento autonomo - Fondo edifici di culto e Archivi notarili - non si avvarranno del sistema per l'elaborazione delle Note integrative in base a quanto riportato nel paragrafo 3.1 della circolare di previsione .
• Gli Organismi indipendenti di valutazione delle performance (OIV), costituiti presso ogni
Amministrazione, svolgono il ruolo di coordinamento nelle attività relative alla compilazione della Nota da parte dei singoli CdR, inseriscono i dati informativi generali relativi all'amministrazione nel suo complesso (quadro di riferimento), le priorità politiche ed effettuano la validazione finale della Nota.
I rappresentanti delle Amministrazioni e degli OIV, forniti di identificativo (username) e parola chiave (password}, accedendo alla apposita area riservata accessibile dal seguente link: http:Uwww.rgs.mef.gov.it/VERSIONE-l/e-GOVERNMEl/NOTE-PRELl/index.asp. procedono con l'inserimento di tutti i dati necessari per la compilazione delle Note secondo la suddivisione dei compiti di seguito riportata.
Per le Amministrazioni aventi sistemi interni di programmazione e controllo strategico, sarà possibile avvalersi della trasmissione telematica dei dati relativi alle priorità politiche, agli obiettivi, agli indicatori e ai dati contabili mediante file tipo XML.
Anche in presenza di colloqui XLM l'IGB si riserva la facoltà di intervenire direttamente sul sistema Note Integrative in prossimità della scadenza della presentazione del disegno di legge di bilancio, operando i ricalcoli dei valori finanziari attribuiti agli obiettivi tramite una procedura automatica. di ricalcolo così come indicato nel calendario degli adempimenti.
Nelle more della definizione del disegno di legge per la presentazione del prossimo DLB relativo al triennio 2017-2019, il calendario degli adempimenti potrebbe essere suscettibile di integrazioni che saranno inoltrate con apposito comunicato pubblicato sul portale delle Note Integrative.
PROLIFI UTENTE
Utente inseritore Nota integrativa -Centro di responsabilità (CdR)
Utente inseritore Nota integrativa -Organismi Indipendenti di Valutazione della performance (OIV)
LINEE GUIDA PER LA COMPILAZIONE DELLE NOTE INTEGRATIVE AGLI STATI 01 PREVISIONE
Inserisce il Quadro di riferimento del CdR
Gestisce il piano degli obiettivi triennali (anagrafica degli obiettivi)
Inserisce i dati contabili per anno e per obiettivo, in coerenza con gli stanziamenti in e/competenza del bilancio triennale.
Inserisce gli indicatori riferiti a ciascun obiettivo
Inserisce i valori target degli indicatori per ciascuno dei tre anni
Comunica la fine attività per i singoli tre anni
Inserisce le Priorità politiche e il Quadro di riferimento generale dell'amministrazione
Coordina il processo di compilazione della Nota Integrativa, verifica la completezza e correttezza degli inserimenti da parte dei centri di responsabilità
Valida la Nota integrativa
Utente inseritore Inserisce i criteri di formulazione delle previsioni per programma Nota integrativa -Referente di programma (RdP)
Utente Responsabile Inserisce, mediante upload, i file relativi alle Priorità politiche, agli inserimento dati obiettivi, agli indicatori e ai dati contabili. XLM Nota integrativa
Oltre alle indicazioni fornite con la presente Nota Tecnica, sul portale web delle Note integrative è a disposizione un documento illustrativo distinto in una parte generale ed in una parte applicata con istruzioni più dettagliate circa le modalità di accesso e di inserimento dei dati nonché, nell'apposita sezione, corsi on fine per la fase di DLB e LB.
5 - La NOTA INTEGRATIVA ALLO STATO DI PREVISIONE
DELL'ENTRATA
L'art. 21, comma 11, lettera a) della legge 196/09, stabilisce che la Nota integrativa, per ciò che riguarda le entrate, oltre a contenere criteri per la previsione relativa alle principali imposte e tasse, specifica, per ciascun titolo, la quota avente carattere ricorrente e quella avente carattere non ricorrente.
Il documento, per le previsioni 2017-2019, sarà predisposto dal Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, recependo anche elementi informativi provenienti dal Dipartimento delle Finanze, anche con riferimento ai criteri utilizzati per la formulazione delle previsioni.
Le previsioni sono esposte ed illustrate con riferimento ai quattro titoli in cui si articola lo stato di previsione dell'entrata, con una ulteriore evidenziazione per categoria e distinguendo le entrate derivanti dall'attività ordinaria di gestione da quelle derivanti dall'attività di accertamento e controllo. Per il titolo I, concernente le entrate tributarie, nella nota vengono, altresì, illustrati i dati previsionali riferiti ai principali tributi mentre, per il titolo Il, relativo alle entrate extra-tributarie, la Nota espone il dettaglio per le diverse tipologie di proventi secondo la classificazione adottata in bilancio.
LINEE GUIDA PER LA COMPILAZIONE DELLE NOTE INTEGRATIVE AGLI STATI DI PREVISIONE
6 - Le fasi del processo di programmazione e calendario degli adempimenti delle Note integrative agli stati di previsione della spesa
In caso di aggiornamento degli obiettivi e delle utenze conseguenti ad eventuali riorganizzazioni occorre preliminarmente contattare l'IGB Ufficio IV. APERTURA SISTEMA NOTE INTEGRATIVE (esclusivamente per le funzioni anagrafiche della Sezione I)
• Gli Utenti OIV inseriscono le Priorità politiche - cfr. § 2.1 -
• gli Utenti CdR inseriscono:
o i dati anagrafici degli obiettivi - 1° settembre
denominazione, descrizione, 2016 attributi-) - cfr. § 2.3 -
o gli indicatori - denominazione, descrizione, attributi, valori target - cfr. § 2.4 -
o il quadro di riferimento (mediante upload di file in formato pdf) - cfr. § 2.2
• Gli Utenti Responsabile inserimento dati XLM caricano i file relativi alle Priorità politiche, ai dati anagrafici degli obiettivi e degli indicatori secondo le scadenze indicate per il profilo Utenti Cdr
23 settembre 2016
CARICAMENTO DATI CONTABILI PROWISORI • • gli Utenti CdR associano i dati contabili per
obiettivo della Sezione I (previa acquisizione sul sistema dei capitoli con le previsioni finanziarie prowisorie - stanziamenti e/competenza per il triennio 2017-19 -) - cfr. § 2.6 -
• gli Utenti Referente di programma inseriscono i criteri della Sezione Il - cfr. § 3.1
• gli Utenti OIV verificano i dati della ex Sezione I, completano gli inserimenti di propria competenza (Quadro di riferimento), e validano l'intera Nota - cfr. § 2.2 -
• gli Utenti Responsabile inserimento dati XLM , caricano il file relativo ai dati contabili secondo le scadenze indicate per il profilo Utenti Cdr
CARICAMENTO DATI CONTABILI DEFINITIVI
Caricamento sul sistema informatico dei capitoli con le previsioni finanziarie definitive 2017-2019
• l'Ispettorato generale del bilancio (IGB) della RGS verifica le modifiche apportate alle previsioni finanziarie, le segnala agli OIV, che riaprono la fase per gli inserimenti della Sezione I ai CdR interessati e, per la Sezione Il, per i programmi interessati alle variazioni delle previsioni finanziarie
• gli utenti CdR interessati dalle modifiche rivedono i dati contabili della Sezione I; eventualmente awalendosi anche della funzione di ricalcolo automatico, e effettuano la fine attività della Sezione I
• Gli utenti Responsabile inserimento dati XLM prowedono all'eventuale aggiornamento del file relativo ai dati contabili
• gli utenti Referente dei programmi (RdP) interessati dalle modifiche eventualmente rivedono i criteri della Sezione Il
• gli utenti OIV Validano l'intera Nota.
26 settembre 2016
10 ottobre 2016 (indicativamente)
Eventuali modifiche
potranno essere effettuate entro
le date che saranno oggetto
di successivi comunicati
7 ottobre 2016
Eventuali modifiche
potranno essere effettuate entro le date che saranno
oggetto di successivi
comunicati
La scadenza finale sarà oggetto di
successivo comunicato sul
portale
LINEE GUIDA PER LA COMPllAZIONE OEllE NOTE !NTEGRATNE AGLI STAn DI PREVISIONE
J\.· .... sistenza
.. ,,
,,, CHIUSURA INDEROGABILE DEL SISTEMA NOTE INTEGRATIVE PER LE AMMINISTRAZIONI ....
. ; . l- ,~' ' '
• RGS-IGB monitora l'evoluzione ... degli stanziamenti del finanziario fino alla · produzione del DLB definitivo;
• nel caso in cui awengano modifiche negli ultimi giorni prima della presentazione del DLB, IGB prowederà ad effettuare il ricalcolo automatico dei dati contabili allocati sugli obiettivi della Sezione I anche per le amministrazioni che colloquiano con flussi XLM; i criteri della ex Sezione Il in questa fase non vengono · comunque più modificati.
••••••••••••••••••••
Assistenza
. '·~ ' . . .
'. :,_ ..
La scadenza finale sarà oggetto di
successivo .comunicato sul
portale
Le richieste di chiarimenti necessari per lo svolgimento delle attività indicate nella presente Nota tecnica e le richieste di abilitazione/disabilitazione delle utenze per l'accesso o/l'area riservata del portale di Note Integrative possono essere rivolte, per posto elettronico, o/l'indirizzo:
indicando nell'oggetto Il Ministero di appartenenza e specificando nello richiesto: nome, cognome, codice fiscale, telefono e profilo utente da abilitare o disabilitare
Per l'assistenza tecnica è disponibile il Col/ Desk di contabilità economica e Note Integrative al numero 0647612146 (dal lunedl al venerdl, dalle are 9,00 alle
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1 -~•FORMULAZIONE DEL BUDGET TRIENNALE 2017-2019
1. 1 - Indicazioni generali
Il budget dei costi costituisce, ai sensi dell'art 21 della legge n. 196/2009, uno degli allegati agli stati di previsione della spesa e, in coerenza con il bilancio di previsione, interessa un arco temporale triennale.
Con la formulazione del budget, i titolari dei Centri di Responsabilità amministrativa, che sono
responsabili delle risorse finanziarie assegnate ai programmi, coordinano le previsioni economiche annuali - in_ termini di fabbisogni di risorse umane e strumentali - effettuate dai centri di costo sottostanti e costruiscono, in coerenza con queste, le previsioni economiche e finanziarie del triennio
di programmazione, awalendosi a tale scopo, (dr. circolare par. 2.2.), della reportistica disponibile sul portale di Contabilità economica, contenente i trend relativi ai costi sostenuti nei periodi precedenti.
I costi del budget economico, come noto, sono calcolati applicando il principio contabile della competenza economica' e corrispondono al valore delle risorse umane e strumentali (beni e servizi) che si prevede di impiegare da parte dei centri di costo delle amministrazioni centrali per lo svolgimento dei propri compiti istituzionali nell'anno di riferimento, con copertura finanziaria a carico del bilancio dello Stato'.
Le previsioni di costo devono essere riferite al triennio 2017-2019 e sono formulate dalle Amministrazioni utilizzando, come di consueto, le funzioni informatiche disponibili sul portale web di cohtabilità economica, accessibile dalla home page del Dipartimento della Ragioneria Generale dello
1 Stato'.
La formulazione delle previsioni dei costi e della quantità di risorse umane da impiegare, espresse in anni persona awiene, per il primo anno di rilevazione (budget 2017), per centro di costo e per programma, mentre per il secondo e per il terzo anno (budget 2018 e 2019) è prevista una rilevazione a livello aggregato, per Centro di responsabilità amministrativa e per programma.
Il Budget per il triennio 2017-19 è elaborato in due fasi successive: contestualmente alla presentazione del Disegno di Legge di Bilancio (Budget a DLB) e successivamente all'approvazione della Legge di bilancio (Budget a LB), dove si aggiornano le previsioni del Budget tenendo conto delle eventuali variazioni intervenute a seguito dell'iter parlamentare.
1 Secondo il principio della competenza economica l'effetto delle operazioni e degli altri eventi deve essere rilevato contabilmente ed attribuito all'esercizio al quale tali operazioni ed eventi si riferiscono e non a quello in cui si concretizzano i relativi movimenti finanziari.
1 Le risorse umane o strumentali da considerare al fine della stima dei costi sono solo quelle coperte finanziariamente dal bilancio dello Stato, a prescindere dalla eventuale differenza temporale che può intervenire fra il momento in cui sorge il costo e quello in cui si manifesta la spesa. Ciò anche a causa dello stretto legame fra le rilevazioni economiche e i documenti finanziari del bilancio dello Stato, dei quali i primi costituiscono allegati conoscitivi (dr artt. 21 e 36 della I. n. 196/09). Eventuali risorse umane o strumentali che, pur impiegate dalle amministrazioni, siano finanziate totalmente da risorse esterne al bilancio dello Stato sono quindi escluse dalle rilevazioni economiche.
3 E' possibile awalersi della trasmissione elettronica in formato XML delle previsioni economiche formulate dai centri di costo, in alternativa all'inserimento tramite maschere di acquisizione sul portale.
2
1.2 - Budget 2017-19 e prowedimenti di riforma del Bilancio
Come anticipato al paragrafo 1 della Circolare, la recente approvazione del decreto legislativo del 12 maggio 2016, n. 90, per il completamento della riforma della struttura del bilancio dello Stato, ha
introdotto signifidtive innovazioni, che investono anche diversi aspetti del processo di formazione del
disegno di legge di bilancio. Si specifica, inoltre, che è in corso di discussione in Parlamento il disegno
di legge (A.C. 3828), contenente ulteriori innovazioni che potranno avere conseguenti impatti sul
Budget economico.
Nelle more dell'approvazione del prowedimento in discussione, il calendario incluso nella presente
Nota tecnica, pur riportando tutte le fasi e le attività da svolgere, per quanto riguarda le scadenze della
fase finale di predisposizione del Budget, sarà aggiornato con successivo comunicato pubblicato
nell'area riservata del portale di contabilità economica.
1.3 - Previsioni di personale, rilevazione integrata anni persona
1.3.1 - Criteri di formulazione delle previsioni economiche quantitative di personale.
La previsione economica quantitativa del personale è espressa in numero di anni persona che le
amministrazioni prevedono di impiegare, articolata per centro di costo, programma e posizione
economica (contratto/qualifica); la previsione deve includere tutto il personale assegnato alle
dipendenze funzionali di un'amministrazione, anche se giuridicamente appartenente ad un'altra
(comandati In). A tale proposito, specifica attenzione deve essere posta al personale dei corpi di polizia
assegnato alle sezioni di polizia giudiziaria presso le procure della Repubblica, che devono essere
inclusi nel budget del Ministero della giustizia ed ai militari dei comandi specializzati dell'Arma dei
carabinieri che operano alle dipendenze funzionali di amministrazioni diverse dalla Difesa (Lavoro,
Salute, Politiche agricole, Affari esteri, ... ) che devono essere inclusi nei Budget di queste
amministrazioni.
Si richiama, inoltre, l'attenzione delle amministrazioni sulla corretta quantificazione delle prev1s1oni
degli anni persona per tutto il triennio, in particolare per il secondo e terzo anno del budget; tali
previsioni, infatti, non dovrebbero coincidere con quelle rilevate nel primo anno di budget, in
considerazione delle cessazioni per vecchiaia, per anzianità, e per altre causali.
Le amministrazioni dovranno, inoltre, considerare nelle previsioni le nuove assunzioni, distinguendo
tra:
quelle derivanti da procedimenti già definiti ed espletati (concorsi, procedure di mobilità, ecc.), per i quali è già nota sia la composizione del personale in ingresso, in termini di posizione economica, sia la struttura organizzativa di destinazione, i cui anni persona devono essere puntualmente attribuiti alle qualifiche ed ai centri di costo/centri di responsabilità di destinazione;
quelle derivanti da procedimenti autorizzati, ma non ancora definiti né espletati, i cui anni persona, nelle more della definizione puntuale della composizione del personale da assumere e · delle strutture organizzative alle quali saranno destinati, devono essere attribuiti alla qualifica "Nuovi assunti da turn ove!'' da parte dei Centri di costo (per il 1° anno di previsione) o dei Centri di responsabilità amministrativa (per il 2° e per il 3° anno di previsione) che hanno in carico la gestione dell'assunzione del personale.
3
1.3.2 - Rilevazione integrata degli anni persona.
Come noto, da alcun anni si è proceduto, nell'ambito delle iniziative avviate per avvicinare e collegare la contabilità finanziaria a quella economica, ad integrare il processo relativo all'inserimento dei dati
previsionali quantitativi del personale sul Sistema Conoscitivo del Personale (SICO), ai fini della predisposizione degli allegati al disegno di legge di bilancio relativi alla spesa di personale, con quello per la rilevazione degli anni persona necessari alla predisposizione del Budget economico sul sistema di Contabilità economica analitica (Conteco). Le previsioni quantitative del personale sono, quindi, inserite sul sistema Conteco per poi affluire automaticamente, dopo le integrazioni necessarie a ricondurre le previsioni economiche (anni persona che si prevede di utilizzare) a quelle finanziarie (anni
persona che si prevede di pagare), al Sistema SICO. La difformità fra i due valori (anni persona da utilizzare e anni persona da pagare) può derivare, se disposto da apposita normativa, da personale distaccato, comandato, fuori ruolo o altre casistiche simili, pagato dai Centri di Responsabilità di provenienza e non da quelli che li utilizzano.
Gli stanziamenti relativi alle competenze fisse e ricorrenti, come di consueto, saranno calcolati automaticamente dall'applicativo SICO moltiplicando i parametri retributivi precaricati, per gli anni persona acquisiti tramite il sistema ContEco.
Nella Nota tecnica n. 1 (par. 4.1) sono, infine, illustrati i criteri generali per la determinazione delle previsioni della spesa di personale e le istruzioni operative inerenti il completamento delle informazioni necessarie a SICO.
In sede di formulazione delle previsioni dello scorso anno erano state introdotte, in via sperimentale, alcune modifiche al processo per il solo contratto Ministeri4; tale sperimentazione prosegue anche per
le previsioni per il triennio in considerazione, con modalità in parte modificate.
Per i restanti contratti il processo di lavorazione resta, invece, immutato rispetto agli anni precedenti.
1.3.3 - Descrizione del processo di rilevazione integrata anni persona per il contratto Ministeri
Fermo restando quanto previsto al paragrafo 1.3.1 in merito ai criteri generali per formulare le
previsioni economiche quantitative di personale, limitatamente al personale cui si applica il contratto Ministeri, il referente del Centro di Responsabilità accede alla funzione per effettuare l'integrazione degli anni persona inseriti dai Centri di costo sottostanti e visualizza la proiezione, per ciascun anno del triennio e per ciascuna qualifica, degli anni persona che si prevede di pagare sul capitolo selezionato, al netto delle uscite per vecchiaia e per altre cessazioni. La proiezione è elaborata dall'Ispettorato Generale per gli Ordinamenti del Personale (IGOP) a partire dai dati dei cedolini stipendiali pagati nel mese di dicembre 2015 dal Sistema NoiPA, e si basa su stime prudenziali derivanti dalle cessazioni registrate negli ultimi quattro anni. La proiezione non contiene stime di nuove assunzioni.
Tali dati, avendo valore informativo, non sono modificabili, ma costituiscono una base di riferimento per il processo di int!'!grazione anni persona.
Dopo l'inserimento e la successiva conferma, da parte del referente del Centro di Responsabilità, delle informazioni necessarie a trasformare gli anni persona da impiegare in anni persona da pagare, il sistema confronta il totale degli anni persona integrati con il totale degli anni persona derivanti dalle
4 Cfr. Circolare n. 19 del 7 maggio 2015 - Nota tecnica n. 1- paragrafo 5.2.
4
proiezioni elaborate da IGOP come specificato nella nota tecnica 1 par. 4.1; le eventuali differenze devono essere motivate nell'àpposita nota illustrativa.
Tra le motivazioni che l'amministrazione dovrà inserire nella Nota illustrativa per giustificare le differenze fra la previsione effettuata e le proiezioni IGOP, a titolo esemplificativo e non esaustivo,
possono rientrare le seguenti:
l'inclusione nella previsione dell'amministrazione di anni persona derivanti da nuovi ingressi per procedimenti concorsuali già definiti ed espletati (informazioni che, come anticipato, non sono presenti nelle proiezioni IGOP) l'inclusione nella previsione dell'amministrazione di progressioni economiche con conseguente diversa distribuzione del personale sulle qualifiche rispetto alla proiezione IGOP una diversa distribuzione, rispetto alla proiezione di IGOP, di personale comandato, distaccato, fuori ruolo, pagato sul capitolo selezionato ma non impiegato dalle strutture facenti capo al Centro di responsabilità o, al. contrario, impiegato ma non pagato sul capitolo selezionato.
Per meglio illustrare il processo descritto nel presente paragrafo, sarà resa disponibile apposita
presentazione sul portale di contabilità economica, nella sezione Istruzioni per l'utente.
1.4 - Strutture organizzative e missioni/programmi di riferimento
Le strutture organizzative delle amministrazioni centrali dello Stato interessate dalla previsione dei costi per il triennio 2017-2019 sono quelle esistenti sul sistema di contabilità economica per l'ultima
rilevazione per l'anno 2016,, ad eccezione delle amministrazioni centrali dello Stato interessate da interventi di riorganizzazione, che dovranno concordare tempestivamente con l'Ispettorato Generale
del bilancio le strutture contabili da utilizzare per la previsione dei costi 2017-2019, con particolare riferimento ali' articolazione dei Programmi, dei Centri di responsabilità, dei Centri di costo nonché a
qualunque altra esigenza di modifica del sistema e degli utenti abilitati.
Si segnalano, inoltre, le modifiche intervenute sui programmi a seguito degli incontri RGS/Amministrazioni per l'introduzione in bilancio delle azioni quali articolazioni dei programmi (cfr.
par. 2.4.1. e 2.4.4. della presente circolare e par. 1 e 2 della Nota Tecnica n. 1 ).
1.5 - Criteri per la formulazione dei costi del budget 2017-2019
Uno dei principi alla base della formulazione delle previsioni economiche da parte dei centri di costo e dei centri di responsabilità è la coerenza con le corrispondenti previsioni finanziarie di spesa, dove per
"coerenza" non si intende identità di valori, (ai due sistemi contabili si applicano infatti differenti principi contabili), ma la necessità di distinguere la previsione fra costi incomprimibili (legati ad obblighi già assunti dall'Amministrazione o allo svolgimento di funzioni essenziali ed irrinunciabili), che devono essere quantificati a prescindere dalle disponibilità finanziarie, e costi di natura discrezionale, che
devono tenere conto della disponibilità di risorse finanziarie e delle disposizioni vigenti in materia di contenimento della spesa5
.
5 Anche in questo caso "coerenza" non significa necessariamente identità fra costi previsti e stanziamenti, in quanto una parte degli stanziamenti in e/competenza potrebbe corrispondere a costi che si manifesteranno in esercizi futuri e gli stanziamenti in e/residui possono fare riferimento anche a costi sostenuti in esercizi precedenti.
5
A tale proposito, occorre considerare quapto indicato al precedente paragrafo 1.2. in merito al
disegno di legge, in corso di discussione in Parlamento, (A.C. 3828),: che potrà comportare effetti
sulla redazione del budget e sulla riconciliazione, con tempi e modalità che saranno eventualmente
oggetto di successivi comunicati.
Si rammenta che i costi medi del personale sono definiti a livello di amministrazione,
contratto/qualifica e possono essere differenziati a livello di centro di responsabilità amministrativa.
Sono suddivisi in costo medio annuo delle retribuzioni ordinarie e costo medio orario delle retribuzioni
straordinarie.
Il Costo medio annuo delle retribuzioni ordinarie si compone di:
• Valore medio annuo delle competenze fisse, che è preimpostato a sistema a partire dai dati elaborati da IGOP-RGS, ad eccezione di alcune posizioni particolari (es. Ministro, Viceministro, contattisti etc.) che non sono gestite dai sistemi IGOP; i valori medi delle competenze fisse preimpostati sono immodificabili, quelli non preimpostati dovranno essere inseriti direttamente dagli utenti con profilo "Inseritore ufficio del personale";
Con particolare riguardo alle previsioni di personale dei "Nuovi assunti da tum over" il valore del costo medio da inserire sarà calcolato dall'Ufficio del personale derivandolo dal prowedimento di autorizzazione della spesa (dr. par. 1.3.1.)
• Valore medio annuo delle competenze accessorie (straordinario escluso), i cui valori medi annui aggiornati per il triennio in considerazione dovranno essere inseriti dagli utenti con profilo "inseritore ufficio del personale";
• quota contributiva e di altri oneri (IRAP) a carico dell'amministrazione, calcolati automaticamente dal sistema informatico sulla base di parametri di legge preimpostati e aggiunti ai due valori di cui ai punti precedenti.
Il Costo medio orario delle retribuzioni straordinarie è preimpostato a sistema a partire dai dati
elaborati da IGOP-RGS ed è immodificabile.
Per la formulazione delle previsioni dei costi occorrerà far riferimento ai criteri indicati per la
formazione delle previsioni, tenendo conto delle norme di contenimento della spesa (dr. paragrafo 2
della circolare).
A supporto della programmazione economico-finanziaria relativa agli acquisti di beni e servizi, l'Ufficio
IV dell'IGB ha elaborato, come per gli anni precedenti, alcuni prospetti derivanti dai dati disponibili sul
sistema di contabilità economica analitica che evidenziano:
• la quantità di personale impiegato - in anni persona - e Costi di gestione rilevati nell'ultimo triennio (Rendiconto economico 2013, 2014 e 2015), espressi in valore assoluto e in valori medi unitari per anno persona e per natura (voci del piano dei conti);
• i corrispondenti valori dell'ultima previsione triennale (Budget a Legge di Bilancio 2016-2018) anche per centro di responsabilità.
I prospetti sono disponibili sul portale di contabilità economica nell'apposita sezione Documenti per l'Amministrazione.
6
1.6 - Impatto sul Budget 2017-2019 delle disposizioni in merito al contenimento della spesa del personale per le retribuzioni più elevate (DL 6612014)
Ai sensi dell'art. 13, comma 1 del DL 6612014, il limite massimo dei trattamenti retributivi annuali del personale pubblico, è fissato in euro 240.000 al lordo dei contributi previdenziali ed assistenziali e degli oneri fiscali a carico del dipendente (dr. par. 4.1. della nota tecnica 1 ).
Il sistema informatico di .. contabilità economica analitica, analogamente agli anni precedenti, controllerà che i costi medi an·nui utilizzati per il calcolo dei costi delle retribuzioni, validati dagli utenti
degli uffici del personale delle amministrazioni centrali, non superino la soglia indicata.
1.7 - Riconciliazione del Budget 2017-2019 con gli stanziamenti del Bilancio finanziario di previsione
L'art. 21, comma 11, lettera fJ della legge n. 19612009 dispone che il Budget triennale allegato al Bilancio di previsione comprenda anche il prospetto di riconciliazione al fine di "collegare le previsioni economiche alle previsioni finanziarie di bilancio".
Come noto, esistono, tra i valori di costo contenuti nel budget e quelli finanziari inclusi nel Bilancio di
previsione, alcune differenze dovute ai diversi criteri applicati nella rappresentazione degli eventi secondo l'approccio economico e quello finanziario e alla differente struttura e articolazione dei dati nel sistema di contabilità finanziaria rispetto a quello di contabilità economica analitica.
Le differenze (o disallineamenti) fra i valori economici e finanziari si riferiscono ai Costi propri (ossia a
quelli per l'impiego di personale, beni e servizi), che nel budget sono rilevati dai centri di costo applicando il principio di competenza economica e sono riconducibili a due tipi:
• disallineamenti temporali, quando il costo rilevato per l'anno di previsione non coincide con la spesa prevista nello stesso periodo (stanziamenti dcompetenza);
• disallineamenti strutturali, quando la struttura responsabile della spesa (ossia il centro di responsabilità amministrativa presso il quale sono allocate le risorse finanziarie) è diversa da quella che prevede l'utilizzo delle risorse umane o strumentali e del relativo costo;
• disallineamenti sistemici, si riferiscono ad alcuni tipi di spese che non hanno corrispettivo di natura economica e non sono quindi rilevate nella contabilità economica analitica, quali ad esempio i rimborsi e le restituzioni di imposte ai cittadini ed alle imprese, i rimborsi della quota capitale (esclusi gli interessi) dei prestiti contratti dallo Stato, le anticipazioni, le regolazioni contabili e altre poste rettificative del bilancio finanziario.
Le previsioni relative ai Costi dislocati (trasferimenti) e agli Oneri finanziari (interessi sul debito statale), infine, non determinano differenze con il Bilancio di previsione, in quanto gli importi esposti nel
budget coincidono con gli stanziamenti in dcompetenza.
La riconciliazione è rappresentata attraverso prospetti elaborati automaticamente dal sistema
informatico della Ragioneria Generale dello Stato.
Al fine di consentire l'elaborazione di tali prospetti, tuttavia, è richiesto ai Centri di responsabilità amministrativa di indicare, awalendosi di apposite procedure informatiche, alcune informazioni per
singolo programma, sugli stanziamenti in dcompetenza elo in d residui, per capitolo di spesa e piano gestionale, rispetto alla previsione dei costi propri rilevata nel sistema di contabilità economica. Si tratta, in altre parole, delle informazioni necessarie per evidenziare i disallineamenti temporali e
strutturali sopra descritti.
7
Nello specifico, la riconciliazione dei costi awiene sia con gli stanziamenti in dcompetenza sia con gli stanziamenti in dresidui. La differenza fra le due tipologie di stanziamenti risiede nel fatto che i primi
devono essere interamente giustificati rispetto ai costi previsti nello stesso esercizio, mentre gli stanziamenti in dresidui possono essere riconciliati anche parzialmente,· potendo fare riferimento a
costi sostenuti in esercizi precedenti.
Allo scopo di accrescere la qualità dei dati di riconciliazione inseriti dai Centri di responsabilità amministrativa e di supportare le attività di verifica dei disallineamenti strutturali che si presentano
all'interno della stessa amministrazione, sono presenti delle funzionalità dirette a:
consentire agli utenti con profilo «Referente del Centro di responsabilità amministrativa» di indicare la quota parte dei costi previsti riferita a personale comandato proveniente da amministrazioni diverse dai ministeri, per il quale è previsto un rimborso all'amministrazione di appartenenza. consentire agli utenti con profilo «Referente del Centro di responsabilità amministrativa» di indicare quali sono gli altri CdR della stessa amministrazione i cui costi sono coperti con una parte dei propri stanziamenti dcompetenza. supportare le attività di verifica da parte degli utenti con profilo «Ufficio centrale del Bilancio» dei disallineamenti strutturali che si presentano all'interno della stessa amministrazione (costi previsti nell'ambito di un CdR coperti con stanziamenti in dcompetenza di altri CdR e viceversa).
Al termine degli inserimenti delle informazioni di riconciliazione da parte di tutte le amministrazioni, il Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato elaborerà, come già specificato, i prospetti di riconciliazione, che evidenziano le poste rettificative e integrative per ricondurre i dati economici al totale degli stanziamenti in dcompetenza del Disegno di Legge di Bilancio (Budget a DLB) e della Legge di Bilancio (Budget a LB).
Il processo di riconciliazione dei costi con i corrispondenti stanziamenti finanziari per il Budget a DLB 2017-19, come anticipato, potrebbe subire modifiche in termini di contenuto delle informazioni da inserire e di tempi e scadenze, in conseguenza dell'approvazione del prowedimento in corso di discussione in Parlamento, A.C. 3828 (cfr. paragrafo 1.2. e paragrafo 1.5).
1.8 - Gli attori coinvolti nella formulazione del Budget 2017-2019, le principali funzioni svolte e il calendario degli adempimenti della fase di Budget a DLB
Ciascun utente è abilitato all'accesso al portale web di Contabilità economica nell'ambito di un profilo predefinito, che identifica il tipo di operazioni consentite. Di seguito si elencano sinteticamente i profili previsti nel sistema, le principali funzioni ed adempimenti con il relativo calendario.
La raccolta dei dati economici deve essere effettuata nel pieno rispetto dei tempi indicati per consentire agli uffici del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato la successiva attività di verifica ed analisi dei dati economici e l'elaborazione delle tabelle del budget 2017-2019 nelle scadenze previste dalle norme per la presentazione del disegno di legge di bilancio e dei correlati
elementi informativi.
8
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9
APERTURA DEL SISTEMA
Ufficio del personale
Completamento inserimento dei costi medi annui per il triennio 2017-2019
o Visualizzazione dei costi medi annui delle competenze fisse per ciascuno dei tre anni del triennio 2017-2019 (preimpostati da IGOP) per Contratto/qualifica ed inserimento dei costi medi delle competenze fisse per le qualifiche non presenti in SIC O
o· Inserimento dei costi medi annui 'per ciascuno dei tre anni del triennio 2017-2019 delle competenze accessorie per Contratto/qualifica
o Comunicazione fine inserimento costi medi per ciascuno dei tre anni del triennio
Responsabile Validazione dei costi medi per il triennio 2017-2019 Ufficio del personale
Inseritore
Centro di costo
• Inserimento previsioni ANNI PERSONA 2017 o Inserimento previsioni anni persona da impiegare nel 2017 per contratto/qualifica e per programma (con di cui comandati in) o Inserimento prev1s1orn anni persona comandati out per contratto/qualifica (senza indicazione di programma) o Comunicazione fine inserimento anni persona
30 giugno 2016
Entro 1'8 luglio 2016
Entro 1'8 luglio 2016
Entro il 15 luglio 2016
Validatore Centro di costo
Referente del Centro di Responsabilità
• Completamento del Budget 2017 o Inserimento previsioni altri costi per programma o Inserimento previsioni investimenti (valori patrimoniali) per programma e successiva attribuzione ai programmi delle quote ammortamento investimenti pregressi o Inserimento Note di commento o Comunicazione FINE ATIIVITA' BUDGET 2017
(Eventuali modifiche, successive alle discussioni di bilancio, sono da apportare mediante revoca della validazione e della fine attività)
• VALIDAZIONE del Budget anno 2017 (anni persona, costi e investimenti)
(Eventuali modifiche, successive alle discussioni di bilancio, sono da apportare mediante revoca della validazione e della fine attività)
• Completamento previsioni anni persona per gli anni 2018 e 2019 o Inserimento anni persona che si prevede di impiegare per programma, contratto/qualifica per il 2018, rilevate a livello di CdR e comunicazione FINE ATIIVITA' o Ripetere le stesse operazioni per l'anno 2019
amministrativa • Rilevazione integrata anni persona per il triennio o Inserimento delle informazioni necessarie a trasformare gli anni· persona da impiegare nel 2017, inseriti dai centri di costo sottostanti, in anni persona da pagare nello stesso anno per programma, CAPITOLO, contratto/qualifica o Validazione delle INTEGRAZIONI anni persona 2017
• Ripetere le operazioni di cui ai punti precedenti per l'anno 2018 e 2019
Dopo la Entro il 15 luglio 2016
validazione dei
costi medi da parte dell'Ufficio del personale
la fine
Eventuali successive modifiche potranno essere effettuate entro le date che saranno oggetto di successivi comunicati
Entro il 15 luglio 2016 Dopo attività 2017
Budget Per eventuali successive modifiche dr. punto
recedente
Dopo la comunicazione di fine inserimento anni persona 2017
Entro 27 luglio 2016
Entro 27 luglio 2016
10
Referente del Centro di
• Completamento delle previsioni economiche Budget triennale (anni 2018-2019): ., .• -
o Previsioni costi diversi da retribuzioni e ammortamenti per programma per gli anni 2018 e 2019, eventualmente copiando i dati dal 2017 al 2018 e dal 2018 al 2019 e poi confermando o modificando i dati copiati o Previsioni investimenti (valori patrimoniali) per programma per gli anni 2018 e 2019 o Inserimento Note di commento
• Comunicazione FINE ATIIVITA' per gli anni 2018 e 2019
(Eventuali modifiche, successive alle discussioni di bilancio, sono da apportare mediante revoca della validazione e della fine attività)
Entro 27 luglio 2016
f--~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~-+~~~~~~---1~~~~~~~~-,--,--1
Responsabilità Entro i 4 gg lavorativi amministrativa successivi al caricamento
• Riconciliazione dei costi previsti con gli stanziamenti finanziari per il triennio 2017-2019 eventualmente attivando le funzioni di copia dei dati dal 2017 al 2018 e dal 2018 al 2019 e poi confermando o modificando i dati copiati
o Comunicazione FINE ATIIVITA' Riconciliazione • VALIDAZIONE del Budget del triennio 2017-2019
nel sistema degli stanziamenti finanziari definitivi del DLB 2017-2019. Le scadenze saranno oggetto di successivi comunicati a seguito dell'approvazione del prowedimento in corso di discussione in Parlamento, A.C. 3828.
11
RGS - Ufficio Centrale del Bilancio (UCB) clo amm.ne
• Verifica dei dati inseriti dai Centri di costo e dai Centri di responsabilitè dell'amministrazione di competenza • Approvazione dei dati inseriti dai singoli Centri di costo • Approvazione dei dati inseriti dai singoli Centri di responsabilitè amministrativa
CHIUSURA DEL SISTEMA PER LE AMMINISTRAZIONI
Le scadenze saranno oggetto di successivi comunicati a seguito dell'approvazione del prowedimento in corso di discussione in Parlamento, A.C. 3828.
Le scadenze saranno oggetto di successivi comunicati a seguito dell'approvazione del prowedimento in corso di discussione in Parlamento, A.C. 3828.
12
:
1.9 - La fase di Budget a Legge di Bilancio 2017-2019
Per quanto riguarda la fase di aggiornamento delle previsioni del Budget economico successiva all'approvazione parlamentare della Legge di Bilancio, si procederà come segue:
1. dopo l'approvazione della Legge di Bilancio saranno caricate sul sistema di contabilità economica analitica le variazioni intervenute durante l'iter parlamentare sugli stanziamenti del Disegno di Legge di Bilancio per il triennio 2017-2019; al termine di questo passaggio tecnico,
che ·richiederà alcuni giorni lavorativi, il sistema sarà aperto per le Amministrazioni, con
a~posita comunicazione sul portale di contabilità economica;
2. le Amministrazioni, entro i 15 giorni lavorativi successivi all'apertura del sistema, prowederanno a confermare o aggiornare le previsioni inserite nel Budget a DLB e relative agli anni persona, ai costi e agli investimenti da sostenere per il triennio 2017-2019, inserendo
anche le informazioni per la riconciliazione dei costi con gli stanziamenti a LB; gli utenti e le funzionalità utilizzate sono le medesime di quelle del Budget a DLB descritte in precedenza, ad
eccezione delle attività di rilevazione integrata anni persona;
3. gli Uffici centrali del bilancio prowederanno, nei tre giorni successivi, alla verifica e approvazione dei dati che saranno quindi disponibili per l'Ispettorato generale del bilancio, al fine di consentire la predisposizione definitiva del documento di Budget economico 2017-2019
e lo svolgimento degli adempimenti previsti dall'articolo 14, comma 1, del D. Leg.vo n.
165/2001.
, , ,
Si segnala, infine, che nella sezione "Corsi on line" della home page del portale di Contabilità economica, sono disponibili, per ogni profilo utente, corsi illustrativi di tutte le funzionalità del sistema
informativo.
13
Assistenza
le richieste di chiarimenti necessari per lo svolgimento delle attività indicate nella presente Nota tecnica e le richieste di abilitazione/disabilitazione delle utenze per l'accesso all'area riservata del portale di contabilità economica possono essere rivolte, per posta elettronica, all'indirizzo:
indicando nell'oggetto il Ministero di appartenenza e specificando nella richiesta: nome, cognome, codice fiscale, telefono e profilo utente da abilitare o disabilitare
Per l'assistenza tecnica è disponibile il Ca/I Desk di contabilità economica al numero 0647612146 (dal lunedì al venerdì, dalle ore 9, 00 alle 18, 00).
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Inseritore ufficio . del personale
.. ~·n,f191J.,19uu1s.;1ft,,!§tD · competenze accessorie
FASÈ DI BUDGET A DLB triennio 2017/2019-Sintesi del processo e dei ruoli
Validatore ufficio del personale
Inseritore Centro di costo(CdC)
Inserimento costi 2017
Validatore Centro di costo (CdC)
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Referente del Centro di
responsabilità (CdR)
Ufficio Centrale del Bilancio (UCB)
Ispettorato generale del bilancio (IGB)
Ispettorato Generale per gli Ordinamenti del Personale (IGOP)
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FASE DI BUDGET A LB triennio 2017 /2019- Sintesi del processo e dei ruoli I Inseritore Validatore Inseritore Validatore
Referente del Ufficio Centrale Ispettorato
Centro di ufficio del ufficio del Centro di costo Centro di costo
responsabilità del Bilancio generale del
personale personale (CdC) (CdC) ICdRl
(UCB) bilancio (IGB)
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2 - Individuazione delle voci da ricomprendere nella definizione_
di Aiuto Pubblico allo Sviluppo ""
In questo paragrafo, condiviso con il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, si
riportano alcune indicazioni di massima per l'individuazione delle risorse che rientrano nella definizione di
Aiuto Pubblico allo Sviluppo, fermo restando la necessità di attenersi alle Direttive OCSE DAC in materia,
inviate periodicamente dallo stesso Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale alle
varie Amministrazioni e comunque reperibili sul sito dell'OCSE ai seguenti indirizzi:
https:Uwww.oecd.org/dac/stats/documentupload/DCDDAC(2016)3FINAL.pdf;
https:Uwww.oecd.org/dac/stats/DCD-DAC{2016)3-ADD1-FINAL-ENG.pdf;
https:Uwww.oecd.org/dac/stats/DCD-DAC(2016)3-ADD2-FINAL%20-ENG.pdf)
L'Aiuto Pubblico allo Sviluppo (APS) comprende tutti i flussi da Istituzioni pubbliche verso specifici Paesi e
territori o Organismi Internazionali individuati dall'OCSE DAC, concessi a titolo gratuito (aiuto a dono) o
mediante crediti di aiuto concessionali con un elemento a dono che va dal 10% al 45% a seconda della
fascia di reddito del Paese beneficiario (crediti di aiuto), allo scopo di favorire lo sviluppo economico e
sociale e, più in generale, il miglioramento delle condizioni di vita nei Paesi in via di sviluppo (PVS).
Al fine di fornire alle Amministrazioni indicazioni su quali voci di spesa comprendere nell'Allegato APS sono
di seguito riportate alcune indicazioni di massima. In base alle direttive OCSE-DAC, l'Aiuto si definisce
Pubblico se i flussi si riferiscono ad attività intraprese dalle pubbliche Amministrazioni (Amministrazioni
statali, Regioni e Province Autonome, Enti Locali, Agenzie, Enti Pubblici non Economici, Università statali,
Enti di Ricerca) a proprio rischio e sotto la propria responsabilità, indipendentemente dalla provenienza
dei fondi (es. tassazione o privati). In caso di trasferimenti di fondi tra Amministrazioni pubbliche per
attività di cooperazione allo sviluppo, ciò che rileva ai fini della quantificazione dell'APS è il trasferimento
finale dei fondi ai PVS (non il trasferimento interno della pubblica amministrazione). La lista dei PVS
interessati è indicata nell'Appendice 1 aggiornata periodicamente dall'OCSE-DAC
( https://www.oecd.org/ dac/ stats/ documentupload/DAC%20List%20of%200 DA%20Recipients%202014 %20
final.pdf).
Sono considerati Aiuto Pubblico allo Sviluppo i finanziamenti pubblici alle Organizzazioni non Governative
(ONG), italiane o internazionali e agli altri enti senza scopo di lucro attivi nella cooperazione allo sviluppo.
Sono, inoltre, considerati Aiuto Pubblico allo Sviluppo i contributi (sia obbligatori sia volontari) agli
Organismi Internazionali elencati nella lista OCSE - DAC (cfr. Appendice 2, aggiornata periodicamente
dall'OCSE-DAC http://www.oecd.org/dac/stats/annex2.htm); quelli alle Agenzie delle Nazioni Unite lo
sono interamente o in quota parte in funzione della percentuale di attività che le stesse dedicano a favore
dello sviluppo (tali percentuali sono periodicamente riviste dal DAC in consultazione con le Agenzie). Il
coefficiente di attribuzione ad Aiuto Pubblico allo Sviluppo delle somme erogate in favore delle Agenzie
delle Nazioni Unite non si applica qualora si tratti di contributi dati per specifici fondi fiduciari o programmi
di cooperazione allo sviluppo (in questo caso i contributi vanno attributi interamente ad APS).
Eventuali contributi a Organismi Internazionali non compresi nella lista OCSE - DAC (cfr. Appendice 2,
aggiornata periodicamente dall'OCSE-DAC http://www.oecd.org/dac/stats/annex2.htm) possono essere
3
considerati Aiuto Pubblico allo Sviluppo se concessi espressamente per finalità di cooperazione allo
sviluppo (specifici programmi o progetti di cui è responsabile l'Organismo).
Eventuali contributi a ONG internazionali non comprese nella lista OCSE - DAC (cfr. Allegato 2, aggiornata
periodicamente dall'OCSE-DAC http://www.oecd.org/dac/stats/annex2.htm) vanno valutati in funzione
degli obiettivi e programmi della ONG stessa (se in favore dello sviluppo o meno).
Sono considerati nell'ambito dell'APS tutti i trasferimenti di risorse, finanziarie o in forma di beni e servizi.
Le forme di intervento considerate possono essere diverse:
• il finanziamento di uno specifico progetto o programma, nei più svariati settori (educazione, salute, ambiente, acqua e igiene, energia, governo e società civile, agricoltura, silvicoltura, pesca, industria, trasporti, etc.);
• il trasferimento di fondi (ad es. in caso di supporto al bilancio, generale o settoriale) e/o l'invio di forniture nei Paesi in via di Sviluppo;
• i contributi alle Organizzazioni Non Governative (ONG) o ad altri enti privati per finalità di cooperazione allo sviluppo;
• i contributi agli Organismi Internazionali attivi, in tutto o in parte, nella cooperazione allo sviluppo (cfr. Allegato 2);
• le collaborazioni con le pubbliche Amministrazioni e/o le Università dei PVS, l'assistenza tecnica, gli scambi di conoscenze e/o buone prassi;
• la concessione di borse di studio a studenti dei PVS e/o l'esonero dal pagamento delle tasse universitarie;
• il finanziamento e l'organizzazione di programmi sociali e culturali a favore dello sviluppo (seminari, gruppi di lavoro, visite di scambio, pubblicazioni, la promozione di musei, librerie e scuole di arte o musica);
• il finanziamento di attività volte ad incrementare il sostegno e la consapevolezza dell'opinione pubblica sulle tematiche della cooperazione allo sviluppo; incluse le attività di sensibilizzazione allo sviluppo e la divulgazione di informazioni sui programmi di sviluppo nazionali;
• l'assistenza ai rifugiati nel paese donatore limitatamente ai primi dodici mesi di permanenza (costi di trasporto, vitto e alloggio, formazione e reinserimento volontario nel paese di origine; sono escluse le spese di rimpatrio forzato dei rifugiati e quelle per l'integrazione nel paese donatore o in altro paese non in via di sviluppo);
• le attività di ricerca, se dirette alla risoluzione di problemi nei PVS (es. per la lotta alle malattie tropicali);
• le attività volte alla diffusione dell'energia nucleare, a condizione che sia per scopi civili;
• i costi per l'utilizzo delle forze armate per fornire aiuti umanitari (le spese militari sono escluse dalla definizione di Aiuto Pubblico allo Sviluppo);
• i costi amministrativi sostenuti dagli enti erogatori, incluse le spese di personale e di funzionamento
delle strutture centrali preposte alle attività di cooperazione allo sviluppo.
Non rientrano, invece, nell'Aiuto Pubblico allo Sviluppo:
4
• le spese per attrezzature e servizi militari (ad eccezione di determinate e specifiche attività relative alla pace e sicurezza quando la finalità principale è lo sviluppo sociale ed economico e il benessere dei PVS);
• le attività antiterrorismo (ad eccezione di alcune specifiche attività di prevenzione dell'estremismo violento);
• le spese per il mantenimento della pace (ad eccezione di quelle svolte nell'ambito delle operazioni di peacekeeping delle Nazioni Unite, in quota parte);
• le attività volte allo sviluppo dell'energia nucleare (ad eccezione di quella utilizzata per scopi civili);
• i programmi culturali, se volti a promuovere l'immagine del paese donatore.
Nel ribadire che occorre attenersi alle Direttive OCSE DAC in materia, qualora fossero necessari ulteriori
chiarimenti sulle voci di spesa da notificare come APS si potrà far riferimento all'Ufficio VIII della Direzione
Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli affari esteri e della cooperazione
internazionale (telefono 06-3691 5042, e-mail [email protected]).
3 - Modalità per la trasmissione dei dati _ ~.,.· ,;,,
Premesso che negli scorsi anni la raccolta dei dati per le previsioni è stata effettuata tramite gli Ufficio
centrali di bilancio presso ciascun Ministero, si rende necessario raccogliere dalle Amministrazioni ' indicazioni puntuali sui capitoli e piani gestionali del bilancio che recano risorse destinate al sostegno
delle politiche di cooperazione allo sviluppo secondo le modalità di seguito illustrate.
L'elenco dei capitoli e piani gestionali già individuati nell'Appendice 3 andranno integrati e/o rettificati,
avendo cura di indicare la percentuale dello stanziamento da destinare ali' APS. Per i piani gestionali per i
quali solo parte dello stanziamento è destinato all' APS, se non fosse possibile indicare una percentuale,
andrà segnalato in nota l'impossibilità di scorporare la parte della spesa interessata.
Più precisamente, le Amministrazioni per il tramite dell'Ufficio Centrale del Bilancio, compileranno l'elenco
dei capitoli e piani gestionali tramite file Excel sulla base del criterio della legislazione vigente.
In particolare ogni amministrazione riceverà, per il tramite dell'Ufficio centrale di bilancio, un unico file
Excel contenente una tabella precompilata, laddove possibile, sulla base dei dati forniti per il precedente
esercizio. La tabella è predisposta per ciascuna amministrazione per Missioni, Programmi e Azioni con
l'individuazione dei capitoli e dei piani gestionali che riguardando le spese per I' APS. Le amministrazioni,
entro i termini e secondo i metodi stabiliti dalla presente nota tecnica, dovranno:
• verificare la parte precompilata indicando la percentuale dello stanziamento da destinare ali' APS;
• compilare l'eventuale parte non precompilata;
• integrare lo schema con eventuali ulteriori capitoli/piani gestionali.
Una volta verificato e compilato, le Amministrazioni dovranno porre a disposizione degli Uffici centrali del
bilancio il file Excel entro il 18 luglio. Gli stessi Uffici centrali del bilancio avranno cura di validare il
contenuto del file e di inviarlo all'Ispettorato generale del bilancio attraverso l'apposito indirizzo di posta
elettronica [email protected] entro e non oltre il 27 luglio.
5
A partire dall'elenco di capitoli e piani gestionali e dalle indicazioni fornite in nota dalle Amministrazioni, la
Ragioneria generale dello Stato prowederà ad aggiornare lo schema di Allegato APS a legislazione vigente
con le proposte di stanziamento di competenza e di cassa pervenute dalle Amministrazioni. Tali proposte
saranno coordinate dal Ministero dell'economia e delle finanze, sentito il Ministero degli affari esteri e della
cooperazione internazionale, in un quadro di sintesi che consenta di valutare la coerenza del complesso
degli interventi indicati con i vincoli aggregati di finanza pubblica.
6
Appendice n. 1
PAESI
DAC Listo/ ODA Recipients
Effective for reporting on 2014, 2015 and 2016 flows
7
DAC List of ODA Recipients Effective for reporting on 2014, 2015 and 2016 flows
Lcnst Dcvclopcd Countricc; Other l..ow lncome Countries Lower Middle lncome Countries Uppcr Mlddle lncome Countries nnd Tenitories and Tenitories
(per capita GNI <= $1 045 in 2013) (pcr cnpna GNI SI 046-$4 125 (per capila GNJ $4 126-$12 745 in 2013} in 2013)
Afghani.,1an Democratic People's Republic of Korca Armenia Albania Angola Kenya Bolivia AJgcria
Bangladesh Tajikistan Cabo Verde Antigua and Brubuda2
Benin Zimbabwe Cameroon Argentina Bhutan Congo A7..eroaijan Burkina Fa-.o catc d'lvoire Belarus Burundi Egypt Be lii.e Cambodia El Salvador Bosnia and Henegovina Centrai Africnn Republic Georgia Botswana Chnd Ghana Bmzil
Comoros Guatemala Chilc2
Democmtic Rcpublic of rhc Congo Guyana China (People's Republic of)
Djibouti Honduras Colombia Equatorial Guinea1
India Cook Jslands Eritrea Indonesia Cru.1a Rica Elhiopia Kosovo Cuba Gambia Kyrgyzstan Dominica Guinea Micronesia Domintcan Republic Guinea-Bissau Moldova 1-:CUador Haiti • Mongolia Ftji Kinòati Marocco Fonncr Yugoslav Rcpublic of Macedonia Lao People's Democratic Republic Nicaragua Gabon Lcso1ho Nigeria Grenada Liberia Pakistan lrnn Madagascar Papua New Guinea lrnq
Malawi Paraguay Jamaica MaH Philippincs Jordan Maurilania Samoa Ka1.akhs1an Mo1..nmbique Sri Lanka Lcbanon Myanmar Swaziland Libya Nepal Syria.n Arab Republic MaL'lysia Niger Tokelau Maldives Rwanda Ukrnine Marshall Jslands Sao Tome and Principe Uzbekistan Mauritius Senegal Viet Nam Mexico Sierra Leone Wes1 Bank and Gazn S1rip Montenegro Salomon lsl..'lnds Montserrat Somalia Namibia South Sudan Nauru Sudan Niue Tan1.ania Palau Timor-Leste Panama Togo Pero Tuvalu Saint Hclcna Uganda Saint Lucia Vanuatu' Saint Vinccnt and thc Grenadine.o; Yenten Serbia Zambia Seychelles
South Africa Suriname Thailand Tonga Tuni.<::ia Turkcy Turkmenistan
Uruguay2
Vcne1..ucla Wallis and Futuna
(I) The Uniteci Natkms Generai Ao;sembly rcsolution 68/L.20 adopted on 4 Deccmbcr 2013 decidcd thai Equatorial Guinea wiD graduate from thc k:a!.1 developed country category three and a half years after thc adoption of thc rcsolution and thai Vaituatu will gmduate four years after thc adoption of thc rcsolution. (2) Antigua and Barbuda, Chilc and Uruguay cxceeded 1hc high income country 1hreshold in 2012 and 2013. ln accordancc with thc DAC rulcs for revio;ion ofthis Lisi, all 1hrcc will graduate from thc List in 2017 if they remain high income countrics unti! 2016.
8
Appendice n. 2
ORGANl22A210NI INTERNAZIONALI
List of ODA eligible internotionol orgonisations and channels of delivery codes
OECD Development Cooperation Directorate (DCD-DAC)
9
. '
List of ODA eligible international organisations and channels of delivery codes OECD Development Cooperation Directorate (DCD-DAC) Updated17 July 2015 htto·//www oecd org/dac/5tat5/annex2 htm
Channel Channel Acronym
Parent Full Name (Engllsh) m Year (ENG)
Category
10000 10000 PUBUC SEClOR JNSlilUllONS
11000 11000 Donar Govemment
12000 12000 Reclplent Govemment
13000 13000 Thlrd Country Govemment (Delegated co-oneratlonl
20000 20000 NOM-GOVERNMENTAL ORGANJSATIONS (NGOs) AND CIVll. SOCIETY
21000 21000 Dm!RNATIONAL NGO
21000 21045 2014 AMREF African Medicai and Research Foundatlon
21000 21046 2014 ACORO Agency for Cooperatlon and Research In Oevelooment
21000 21001 2014 AGIO Assoclatlon of Geosclentlsts tor Intematlonal Develonrnent
21000 21005 2014 CUTS Consurner Unlty and Trust Soctety Intematlonal
21000 21029. 2014 MSF Doctors Wlthout Borders
21000 47035 2014 ENDA Environmental Development Actlon In the Thlrd Wor1d
21000 21007 2014 ELO Environmental Liaison Centre Intematlonal
21000 21503 2014 FHI360 Fanily Health Intematlonal 360
21000 21011 2014 GCE Global Ca"l)algn for Educatlon
21000 21013 2014 HAI Heatth Actlon Intematlonal
21000 21024 2014 IPS Inter Press Servlce, Intematlonal Assoclatlon
21000 21038 2014 Intematlonal Alert
21000 21057 2014 ICTJ Intematlonal Centre for Transltional Justlce
21000 21016 2014 ICRC Intematlonal Corrrrlttee of the Red Cross
21000 21044 2014 ICOOO Intematlonal CouncU for the Contro! of Iodlne Deficlencu asorders
21000 21018 2014 IFRCRCS Intematlonal Federatlon of Red Cross and Red Crescent Socletles
21000 21020 2014 Intematlonal HIV/AIDS Alliance
21000 21022 2014 INAFI Intematlonal Network for Alternative Flnanclal Instltutlons
21000 21042 2014 lnterpeace Intematlonal Peacebulldlng Alllance
21000 21023 2014 IPPF Intematlonar Planned Parenthood Federatlon
21000 21061 2014 !RTC lntematlona1 Rehabllitatlon Council for Torture
21000 21504 2014 IRD Intematlonat Rellef and Development
21000 21506 2014 IRC Intematlonal Rescue Corrrrlttee
21000 21034 2014 UNI ON Intematlonal Unlon Agalnst Tuberculosls and Lung Olsease
21000 21053 2014 IPAS- Protectlng Women's Health, Advancing Wornen's Renroductlve '"-hts
21000 21054 2014 LPI Ufe and Peace Instttute
21000 21501 2014 OXFAM-1 OXFAM Intematlonal
21000 21507 2014 PACT Pact Wor1d
21000 21031 2014 PANOS PANOS Instltute
21000 21032 2014 PSI Populatlon Servlces Intematlonal
21000 21505 2014 Save the Chlldren
21000 21041 2014 SID Society for Intematlonal Development ·---
21000 21062 2014 TNC The Nature Conservancy
21000 21036 2014 wus Wor1d Universtty Servlce
21000 21502 2014 Wor1d Vlslon
22000 22000 Oonor country-based NGO
22000 21047 2014 AgrtCord
22000 21060 2014 APT Association for the Preventlon of Torture
22000 21006 2014 Development Gateway Foundatlon
10
~ coefficlent r
l~or.e-contrlbutio s
100
100
100
100
100
100
100
Not assessed
100
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100
100
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100
100
100
100
100
100
Not assessed
Not assessed
100
100
100
Not assessed
Not assessed
100
100
Not assessed
100
12
100
Not assessed
100
100
100
Channel Channel I o.DA
Acronym ,coefficient for1
Parent m Year (ENG) Full Name (English) 1ie~~~.~1 category
22000 21049 2014 ECDPM European Centre for Developrrent PoUcy 100 Manaaerrent
22000 21008 2014 Eurostep Eurostep 100
22000 47042 2014 FIT Foundatlon for lntematlonal Training 100
22000 21050 2014 Geneva can 100
22000 21014 2014 HURIOOCS Hurran RJghts InforrraUon and Docurrentatlon 100 Svstems
22000 21015 2014 ICRA lntemational ùtholic Rural Assoclatlon 100
22000 21058 2014 ICG Jntematlonal Crisls Group 100
22000 21019 2014 IFS Intematlonal Federatlon of Settlel'l'ents and 100 Neiahbourhood Centres
22000 21025 2014 ISC Jntemational Selsm:ilogical Centre 100
22000 21026 2014 ISHR Intematlonal Seivlce for Human Rlghts 100
22000 21027 2014 ITF Jntematlonal Tn.ist Fund for DelTinlng and Mine 100 Vlctlms Asslstance
22000 21040 2014 IWTC lntemational Wol'l'en's Tribune centre 100
22000 22501 2014 OXFAM OXFAM - provider country office Not assessed
22000 22502 2014 Save the Chlldren - donor country office Not assessed
22000 21033 2014 TI Transparency Intematlonal 100
22000 21037 2014 WWB Wol'l'en's World Bankfng 100
22000 21035 2014 OMCT World Organlsatlon Agafnst Torture 100
23000 23000 Developlng country-based NGO
23000 21059 2014 ASF Africa Solldar1ty Fund 100
23000 21048 2014 AAU Assoclatlon of Afr1can Unlverslties 100
23000 21010 2014 FAWE Fon.im for Afr1can Wol'l'en Educatlonalists 100
23000 21051 2014 ISPEC Instltut Supérieur Panafr1calne d'Econon1e 100 Coooératlve
23000 21028 2014 IUEF Intematlonal Unfverslty Exchange Fund - IUEF Stlp. 100 In Africa and Latln Al'l'er1ca
23000 21003 2014 CtA5CO Latln Al'l'erican Councll for Soclal Sctences 100
23000 21030 2014 PAIO Pan African Institute for Devefopl'l'ent 100
23000 21055 2014 RATN Reglonal AIDS Training Network 100
30000 30000 PUBLIC-PRIVATE PARTNERSHIPS (PPPs) and NETWORKS
31000 31000 Public·Prtvate Partnership (PPP)
31000 30008 2014 Cltles Alllance 100
31000 30016 2014 EFSE European Fund for Southeast Europe 100
31000 30007 2014 GAIO Global Altiance for ICT and Developl'l'ent 100
31000 30001 2014 GAIN Global Alliance for Irrproved Nutrltlon 100
31000 30012 2014 GCPF Gobal Ofm3te Partnership Fund 100 ' 31000 47043 2014 Global Crop Diversity Trust 100
31000 30015 2014 GEEREF Global Energy Efficlency and Renewable Energy 100 Fund
31000 30003 2014 GeSCI Global e-Schools and ConT11Jnltles Inltlatlve 100
31000 30004 2014 GWP Global Water Partnership 100
31000 30005 2014 !AVI lntematlonal AIDS Vaccine Initlatlve 100
31000 30006 2014 IPM Intematlonal Partnership on Microblcides 100
31000 30011 2014 IUCN Intematlonal Unlon for the Conservatlon of Nature 100
31000 30013 2014 MEF Mlcroflnance Enhancel'l'ent Facllity 100
31000 30014 2014 REGMIFA Reglonal Mlcro, Small and Medium Enterpr1se 100 Investl'l'ent Fund for Sub-Saharan Africa
31000 21056 2014 REEEP Renewable Energy and Energy Efficlency Partnership 100
31000 30017 2014 SANA O SANAD Fund for Micro, Small and Medium 100 Entemr1ses
31000 30009 2014 5AS Small Anns Suivey 100
32000 32000 Network
32000 47010 2014 CAPAM CornTOnwealth Agency for Publlc Adrrinlstratlon and 100 Manaael'l'ent
32000 47028 2014 CPTM Corrrronwealth Partnership ror Technlcal 100 Mananerrent
32000 21043 2014 AWEPA European Parlial'l'entarians for Africa 100
11
Channel Channel Acronym ~ Parent Year Full Name (Engltsh)
r
Category m (ENG) l~o~~
contrfbutlons
32000 31004 2014 Errt Extractlve Industr1es Transparency lnitlatlve 100 Intemational Secretar1at
32000 31001 2014 GON Globat Development Network 100
32000 31002 2014 Gl<P Global Knowledge Partnership 100
32000 21017 2014 ICTSD lntemational Centre for Trade and Sustalnable 100 Develooment 32000 31003 2014 ILC Intematlonal Land Coalition 100
32000 31005 2014 PNoWB Parllamentary Network on the Wor1d Bank 100
40000 40000 MULm.ATERAL ORGANISAttONS
41000 41000 Unlted Natlons agency, funcl or commtsston 'UNl
41000 41147 2014 CERF Centrai Emergency Response Fund 100
41000 41101 2014 Ul'K:CD Convention to Corrbat Desertlflcation 100
41000 41102 2014 DLCO-EA Desert Locust Contro! Organlsatlon for Eastem 100 Africa
41000 41106 2014 ESCAP Economie and Socia! Cormission for Asia and the 100 Paclflc 41000 41105 2014 ESCWA Economie and Socia! Cormisslon for Western Asia 100
41000 41103 2014 ECA Econome Cormission for Africa 100
41000 41104 2014 Ea..AC Econome Cormission for Latfn America and the 100 Car1bbean
41000 41301 2014 FAO Food and Agr1cultural Organlsatlon SI
41000 41318 2014 GM Global Mechantsm -·
100 I 41000 41317 2014 GCF Green Cl!rrate Fund 100
41000 41312 2014 IAEA- Intemational Atonie Energy Agency - assessed 33 Assessed contributlons
41000 41107 2014 JAEA-TCF Intematlonal Atonie Energy Agency (Contr1butlons 100 to Technlcal Coon.ooratfon Fund On"''
41000 41108 2014 IFAO lntematlonal Fund for Agricultural Development 100
41000 41302 2014 ILO-Assessed Intematlonal Labour Organlsatlon - Assessed 60
Contributions
41000 41144 2014 ILO-RBSA lntematlonal Labour Organlsatlon - Regular Budget 100 Su"'"'lementarv Account
41000 41145 2014 IMO-TCF Intematlonal Mar1tlme Organlzatlon - Technlcal Co- 100 o ...... ratlon Fund 41000 41303 2014 .!TU Intematlonal TeleconTT1.1nlcatlons Union 18
41000 41110 2014 UNAIOS Jolnt Unlted Natlons Programne on HJV/AJOS 100
41000 41305 2014 UN Unlted Natlons 18
41000 41111 2014 UNCDF Unlted Natlons Gapltal Developrrent Fund 100
41000 41122 2014 UNICEF Unlted Natlons Chlldren's Fund 100
41000 41112 2014 UNCTAO Unlted Natlons Conference on Trade and 100 Deve\ooment
41000 41142 2014 UNOEF Unlted Natlons Derrocracy Fund 100 United Nattons Department of Peacekeeplng Operatlons [only MINURSO, MINUSCA, MINUSMA,
' MINUSTAH, MONUSCO, UNAMID, UNIFIL, UNIFSA, 41000 41310 2014 UNDPKO UNMIK. UNMIL, UNMIS (teminated July 2011), 7
UNMISS, UNMIT (teminated Decerrber 2012). UNOCI]. Report contributions rrisslon by rrisslon In
' CRS++.
41000 41148 2014 UNOPA-SZA Unlted Natlons Departrrent of Polltlcat Affalrs, Trust 100 Fund In Su""Ort of Politica! Affalrs 41000 41114 2014 UNDP Unlted Natlons Developrrent Programne 100
41000 41314 2014 UNECE United Natlons Econonic ComTission for Europe 89 textrabudoetarv contributlons onlvl
41000 41304 2014 UNESCO Unlted Natlons Educatlonal, Sclentlflc and Cultural 60 Oraanlsatlon
41000 41146 2014 UNWOMEN Unlted Natlons Entlty for Gender Equality and the 100 El'1T'lnwement of Worren
41000 41116 2014 UNEP Unlted Natlons Envlronrrent Programre 100
41000 41316 2014 UNFCCC Unlted Nations Frarrework Convention on Clirrete 61 Chanae
41000 41313 2014 OHCHR Unlted Natlons High Cormissioner for Hurren Rights 64 enrabudnetarv contributlons onlv\
41000 41120 2014 UN Habitat Unlted Natlons Hurren Settlerrent Programne 100
41000 41123 2014 UNH:X) Unlted Natlons Industriai Developrrent Organlsatlon 100
41000 41125 2014 UNITAR Unlted Natlons Instltute for Training and Research 100
41000 41315 2014 UNISDR Unlted Nations Intemational Strategy for Dlsaster 75 Reductlon
12
Channel . o~I Channel Acronym coefficlent fori Parent m Year (ENG)
Full Name (English) core Category : contributions
41000 41126 2014 UNMAS Unlted Natlons Mine Actlon Servk:e 100
41000 41502 2014 UNOPS United Natlons Office for Project Servlces Not assessed
41000 41127 2014 UNOCHA Unlted Natlons Office of Co-ordlnat/on of 100 Hurrenltarian Affalrs
41000 41121 2014 UNHCR Unlted Natlons Office of the United Natlons High 100 Corrrrissioner for Refuaees
41000 41128 2014 UNO OC Unlted Natlons Office on Orugs and Crime 100
41000 41311 2014 PBF Wlndow Unlted Nat/ons Peacebulld!ng Fund {Window One: 89 1 Flexlble Contr1but/ons Qnlv'
41000 41141 2014 PBF W!ndow United Natlons Peacebullding Fund (Window Two: 100 2 Restr1cted Contr1butlons Onlv)
41000 41119 2014 UNFPA United Natlons Populatlon Fund 100
41000 41501 2014 UN-RECO Unlted NatlOns Reduclng Emiss/ons from Not assessed Oeforestatlon and Forest Oearadation
41000 41130 2014 UNRWA Unlted Nat/ons Rellef and Wori<s Agency for 100 Palestine Refunees In the Near East
41000 41129 2014 UNRJSD Unlted Natlons Research Instltute for Soclal 100 Develocment
41000 41133 2014 UNSIA Unlted Natlons Speclal Inltlatlve on Afr1ca 100
41000 41131 2014 UNSSC Unlted Natlons System Staff College 100
41000 41132 2014 UNSCN Unlted Natlons System Standing Corrrrittee on 100 Nutr1t/on
41000 41134 2014 UNU Unlted Natlons Unlverslty {lncludlng Endowment 100 Fund)
41000 41137 2014 UNVFTC Unlted Natlons Voluntary Fund for Technlcal Co- 100 o....,ratlon In the Fleld of Human Dlrlhts
41000 41138 2014 UNVFVT Unlted Natlons Voluntary Fund tor VlctlrT'6 of 100 Torture
41000 41136 2014 UNVFD Unlted Natlons Voluntary Fund on Dlsabllity 100
41000 41135 2014 UNV Unlted Natlons Votunteers 100
41000 41306 2014 UPU Unlversal Postal Un/on 16
41000 41140 2014 WFP Wor1d Food Prograrm-e 100
41000 41307 2014 WHO-
Wor1d Health Organisatlon - assessed contr1butlons 76 Assessed
41000 41143 2014 WHO-CVCA Wor1d Health Organlsatlon - core voluntary 100 contr1butions account
41000 41308 2014 WIPO Wor1d Intellectual Property Organlsation 3
41000 41309 2014 WMO Wor1d Meteorologlcal Organlsat/on 4
42000 42000 European Unlon Instftutlon (EU)
42000 42001 2014 EC European Corrrrisslon - Development Share of 100 Budaet
42000 42003 2014 EDF European Corrrrisslon - European Development Fund 100
42000 42004 2014 EIB European Invest~nt Bank
43000 43000 Intematlonal Monetary Fund (IMF)
43000 43005 2014 IMF-PCDR Jntematlonal Monetary Fund - Post-catastrophe 100 Oebt Rellef Trust
lntematlonal Monetary Fund - Poverty Reduct!on
43000 43002 2014 IMF-PRG- and Growth - Heavlly lndebted Poor Countr1es Oebt
100 HIPC Relief Initlative Trust Fund [lncludes HIPC, Extended Credlt Faclllty (ECF), and ECF-HtPC sub-accounts]
43000 43004 2014 IMF-PRG- lntematlonal Monetary Fund - Poverty Reductlon
100 MORI and Growth - Multllateral Oebt Relief Inltiative Trust
43000 43001 2014 IMF-PRGT lntematlonal Monetary Fund - Poverty Reductlon 100 and Growth Trust Intematlonal Monetary Fund - Subsldization of
43000 43003 2014 IMF-EPCA- En'Ergency Post Confiict Asslstance/Errergency 100 ENDA Asslstance for Natural Dlsasters for PRGT-ellglble
rrerrllers 44000 44000 Wor1d BankGroup (WB)
44000 44006 2014 AMCs Advance Market Corrrritrrents 100
44000 44001 2014 IBRD Intematlonat Bank for Reconstructlon and 100 Developrrent
44000 44002 2014 IDA lntemat/onal Developrrent Assoclatlon 100
44000 44003 2014 IOA-HIPC Jntematlonal Developrrent Assoclatlon - Heavlly 100 lndebted Poor Countr1es Debt lnftlatlve Trust Fund
13
Channel Channel Acronym !E!! Parent Vear Full Name (Engllsh) r
Category m (ENG) l~ore-
contriblitlons
44000 44007 2014 IDA-MORI Intemational Development Assoclatlon - Multilateral 100 Debt Rellef Inltlatlve
44000 44004 2014 IFC Intemational Flnance Corporation 100
44000 44005 2014 MIGA Multllaterar Investrrent Guarantee Agency 100
45000 45000 Wortd Trade Organisatk>n
45000 45002 2014 WTO-ACWL Worid Trade Organlsatlon - Advlsory Centre on WTO
100 Law
45000 45003 2014 WTO- Worid Trade Organlsatlon - Doha Developrrent 100 DDAGTF Anenda Global Trust Fund
45000 45001 2014 WTO-ITC Wortd Trade Organisation - Intematlonal Trade 100 Centre
46000 46000 Regk>nal Development Bank
46000 46002 2014 Afr.00 Afrtcan Developrrent Bank 100
46000 46003 2014 Afr.DF Afrtcan Developrrent Fund 100
46000 46022 2014 AfrexirTbank African Export lrT1X1rt Bank ' 100
46000 46008 2014 CAF Andean Developrrent Corporatlon 100
46000 46004 2014 AsDB Asian Developrrent Bank 100
46000 46005 2014 AsOF Aslan Oeveloprrent Fund 100
46000 46006 2014 BSTDB Btack Sea Trade and Oeveloprrent Bank 61
46000 46009 2014 CDB Cartbbean Developrrent Bank 100
46000 46020 2014 BDEAC Centrai Afrtcan States Oeveloprrent Bank 100
46000 46007 2014 CASE! Centrai Arrerican Bank for Econome IntegraUon 100
46000 46024 2014 CEB Councll of Europe Oeveloprrent Bank 18
46000 46023. 2014 PTA Bank Eastem and Southem African Trade and 100 Oeveloorrent Bank
46000 46015 2014 EBRO European Bank for Reconstructlon and Development 43
46000 46018 2014 EBRO-ETC European Bank for Reconstructlon and Oeveloprnent
100 - Eartv Transltlon Countries Fund
EBRO TFs -European Bank for Reconstructlon and Developrnent
46000 46017 2014 All Countrtes
- technlcal co-operatlon and special funds {atl EBRO 43 countrtes of O""'ratlonsl
EBRO TFs - European Bank for Reconstructlon and Oevelopment ODA 46000 46016 2014 Countrtes
- technlcal co-operatlon and special funds {ODA- 100
Ontv ellglbJe countrtes only)
46000 46019 2014 EBRD-WBJTF European Bank for Reconstructlon and Development 100 - Western Balkans Joint Trust Fund
46000 46013 2014 IDB FSO lnter-Arrerican Developrrent Bank, Fund for Special 100 Qn..ratlons lnter-American Development Bank, Inter-Amer1can
46000 46012 2014 IDB Jnvestment Corporatlon and Multllaterai Investrnent 100 Fund
46000 46025 2014 IsDB Islamc Developrrent Bank 100
46000 46021 2014 BOAO West African Development Bank 100
47000 47000 Other multllateral lnstltutlon
47000 47111 2014 Adaptatlon Fund 100
47000 47009 2014 CAMES African and Malagasy Councll for Hlgher Educatlon 100
47000 47001 2014 ACBF Afrtcan Capaclty Bulldlng Foundatlon 100
47000 47137 2014 ARC Afrtcan Rlsk Capaclty Group 100
47000 47141 2014 ATAF Afrtcan Tax Admnlstratlon Forum 100
47000 47005 2014 AU Afrtcan unton (excludlng peacekeeprng facllltles) 100
47000 21002 2014 AIT!C Agency for Intematlonal Trade InforTratfon and Co- 100 o.....,,ratlon
47000 47002 2014 APO Aslan Productlvlty Organlsatlon 100 Asla-Paclflc Econome Cooperatlon Support Fund
47000 47109 2014 APEC ASF (except contributions tled to counter-terrorism 100 activities}
47000 47068 2014 APFIC Asia- Paclfic Flshery Corrrrisslon 100
47000 47003 2014 ASEAN Assoclatlon of South East Aslan Natlons: Econome 100 Co-ooeratlon
47000 47011 2014 CARI COM Caribbean Co1T111Jnity Secretariat 100
47000 47012 2014 CAREC Caribbean Epidemology Centre 100
47000 47112 2014 CEI-Cllrrete Centrai European Jnitlatlve - Special Fund for 100 Fund Olrrete and Environrrenta1 Protectlon
14
Channel OOA
Parent Channel
Year Acronym
Full Name (Engllsh) coefficlent for
m (ENG) core · Category ; contributions I
47000 47015 2014 CGIAR CGIAR Fund 100
47000 47134 2014 CTF Clean Technology Fund 100
47000 47027 2014 CP Colorrbo Pian 100
47000 47105 2014 CFC Conmon Fund for Conmodltles 100
47000 47013 2014 CF Conmonwealth Foundatlon 100
47000 47025 2014 COL CollTll'Jnwealth of Leamlng 100
47000 47132 2014 Conmonwealth Secretar1at (ODA-etlglble 100 contrlbutlons onlv\
47000 47026 2014 CPLP Corrrrunlty of Portuguese Speaklng Countr1es 100
47000 47022 2014 CITES Convention on lntematlonal Trade In Endangered 100 Snecles of Wlld Flora and Fauna
47000 47138 2014 CoE Council of Europe 40
47000 47037 2014 EROPA Eastem-Reglonal Organlsatlon of Publlc 100 Admlnlstratlon
47000 47113 2014 CEMAC Economie and Monetary Conwrunlty of Centrai 100 Afr1ca
47000 47034 2014 ECOWAS Economie Corrrrunlty of West Afrtcan States 100
47000 47036 2014 EPPO European and Mediterranean Plant Protectlon 100 OroanlsaUon
47000 47504 2014 FCPF Forest C8rbon Partnership Facllity Not assessed
47000 47040 2014 FFA Forum Flsher1es Agency 100
47000 47106 2014 OCAF Geneva Centre for the Derrocratlc Contrai of Anred 100
. Forces
47000 47123 2014 GICHD Geneva lntematlonal Centre for Humanltarlan 100 Demlnlna
47000 47503 2014 GAFSP Gobal Agriculture and Food Security Program Not assessed
47000 47122 2014 GAVI Gobal Alllance for Vacclnes and lrml.lnization 100
47000 47129 2014 GEF-LOCF Gobal Envlronrnent Facrlity - Least Developed 100 Countries Fund
47000 47130 2014 GEF-SCCF Gobal Envlronrnent Factlity - Speclal Clfmate 100 Chanoe Fund
47000 47044 2014 GEF Gobal Envlronrnent Factlity Trust Fund 100
47000 47502 2014 GFDRR Gobal Fund for Disaster RJsk Reductlon Net assessed
47000 47045 2014 Global Fund Gobal Fund to Flght AIDS, Tuberculosls and Malaria 100
47000 47136 2014 = Gleba! Qeen Growth Instltute 100
47000 47501 2014 GPE Global Partnership for Educatlon Not assessed
47000 47116 2014 IF lntegrated Frarnework for Trade-Related Technlcal 100 Asslstance to Least Develoned Countr1es
47000 47061 2014 llCA lnter-Arnerican Institute for Co-operatlon on 100 Aartcutture 47000 47065 2014 IOC lntergovemrrental Oceanographic Coll'IT'isslon 100
47000 47067 2014 JPCC lntergovemmental Pane! on Climate Change 100
47000 47019 2014 CIHEAM lntematlonal Centre for Advanced Medlterranean 100 Aaronomlc Studles
47000 47050 2014 ICAC lntematlonal Cotton Advlsory Coll'IT'ittee 100
47000 47059 2014 IDLO lntemational Oevelopment Law Organlsatlon 100
47000 30010 2014 UNITAIO lntematlonal drug purchase facllity 100
47000 47107 2014 IFFim lntematlonal Flnance Faclllty for lrml.lnlsatlon 100
47000 47058 2014 IDEA lntematlanal lnstltute for Derrocracy and Electoral 100 Asslstance
47000 47064 2014 INBA.R lntematlonal Network for Barrboo and Rattan 100
47000 47066 2014 JOM lntematlonal Organlsatlon for Mlgratlon 100
47000 47046 2014 OIF lntematlonal Organlsatlon of the Francophonie 100
47000 47073 2014 JTTO lntematlonal Tropica! TlmlJer Organlsatlon 100
47000 47074 2014 IVI lntematlonal vaccine Instftute 100
47000 47076 2014 JSCA Justlce Studles Centre of the Arnericas 100
47000 47127 2014 OLA DE Latln-American Energy Organfsatlon 100
47000 47077 2014 MRC Mekong Rlver Coll'IT'isslon 100
47000 47078 2014 Montreal Multllateral Fund for the I01>lementatlon of the 100 Protocol Montreal Protocol
47000 47117 2014 NEPAD New Partnership for Afr1ca's Developrnent 100
47000 47128 2014 NDF Nordlc Developrnent Fund 100
47000 47081 2014 OECD-Dev. OECO Devetopment Centre 100 Centre
15
' Channel Il•°-'.'.,~ Parent
Channel Year Acronym Full Name (English) lcoefficient for
Category m (ENG) ~o~~
contributions ;
I 47000 47142 2014 OFIO OPEC Fund for Intemational Oevelopment 100 Organlsatlon for Econome Co-operatlon and
47000 47080 2014 OECD Development (Contributions to special funds for 100 Technlcal Co-ooeration Actlvltles Onlv)
47000 47079 2014 OA5 Organisatlon of American States 100
47000 47082 2014 OECS Organlsatlon or Eastem Car1bbean States 100
47000 47140 2014 OEI Organlsatlon of Ibero-American States for 100 Educatlon Sclence and Culture
47000 47110 2014 BSEC Organlsatlon of the Black Sea Econorric Cooperation 78
47000 47131 2014 05CE Organizatlon for Security and Co-operatlon in 74 Eurooe
47000 47087 2014 PIF5 Paclfic Islands Forum Secretariat 100
47000 47097 2014 5PREP Pacifìc Reglonal Environment Prograrrme 100
47000 47083 2014 PAHO Pan-Arrerlcan Health Organlsatlon 100
47000 47084 2014 PAIGH Pan-American Instltute of Geography and Hlstory 100
47000 47086 2014 PIOG Private Infrastructure Development Group 100 Reglonal Organlsatlon for the Strengthenfng of
47000 47118 2014 CREFIAF Supreme Audit Instltutlons of Francophone Sub- 100 Saharan Countries
47000 47119 2014 055 Sahara and Sahel Observatory 100
47000 47029 2014 5WAC Sahel and West Africa Club 100
47000 47096 2014 5PC Secretariat of the Paclflc Cormunlty 100
47000 47120 2014 SAARC South Aslan Assoclatlon for Reglonal Cooperatlon 100
47000 47092 2014 5EAFOC South East Aslan Fisher1es Oevelopment Centre 100
47000 47093 2014 5EAMEO South East Asian Mlnlsters of Educatlon 100
47000 47095 2014 5PBEA South Pacific Board for Educatlonal Assessment 100
47000 47089 2014 5AOC Southem African Oevelopment Cormunlty 100
47000 47135 2014 5CF Strategie Clfrrate Fund 100
47000 47121 2014 UCLGA Unlted Otles and Locai Govemments of Africa 100
47000 47098 2014 UNPO Unrepresented Natlons and Peoples' Organisatlon 100
47000 47100 2014 WAMU West African Monetary Unlon 100
47000 47139 2014 WCO CCF Wor1d CustofT'6 Organizatlon CustofT'6 Co-operatlon
100 Fund
50000 50000 OTHER
51000 51000 Unlversity, college or other teachfng lnstitutlon research lnstitute orthlnk-tank
51000 47101 2014 WARDA Africa Rlce Centre 100
51000 47069 2014 Bloverslty Intematlonat 100
51000 47018 2014 CIFOR Centre for Intematlonal Forestry Research 100
51000 21004 2014 CODE5RIA Council for the Oevetopment of Econome and Social 100 Research In Africa
51000 47041 2014 FFTC Food and Fertllizer Technology Centre 100
51000 21009 2014 FARA Forum for Agrtcuttural Research In Africa 100
51000 47047 2014 IAI Intematlonal African Instltute 100
51000 47051 2014 I CARDA lntematlonal Centre for Agricultural Research In Dry 100 Areas
51000 147055 2014 ICRA lntemationat Centre for Development Oriented 100 Research In Aariculture
51000 47053 2014 ICDDR,B Intematlonal Centre for Olan'hoeal Olsease 100 Research Banoladesh
51000 47017 2014 CIAT lntematlonal Centre for Tropica! Agriculture 100
51000 47054 2014 ICIPE Intematlonal Centre of Insect Physlology and 100 Ecol...,.. ..
51000 47057 2014 ICRISAT Intematlonal Crop Research for Seni-Artd Tropics 100 • 51000 51001 2014 IFPRI lntematlonal Food Policy Research Instltute 100
51000 21021 2014 llED Intematlonal Instftute for Envlronrnent and 100 Oevelonment
51000 21039 2014 IISO Intematlonal Instltute for Sustalnable Oeveloprnent 100
16
·--·
I Channel ' OOA
Parent Channel
Year Acronym
F,ull Name (English) coefficlent '°] m (ENG) core
Category contributlons
51000 47062 2014 l!TA Intematlona1 Instltute of Troplcal Agriculture 100
51000 47063 2014 ILRI lntemational Uvestock Research Instltute 100
51000 47020 2014 CIMMYT lntematlonal Maize and Wheat Irrproverrent Centre 100
51000 47021 2014 CIP Intematlonal Potato Centre 100
51000 47070 2014 IRRI Intematlonal Rlce Research Instltute 100
51000 47071 2014 !STA Intematlonal Seed Testlng Assoclation 100
51000 47075 2014 IWMI Intematlonal Water Managerrent Instltute 100
51000 47099 2014 U5P Unlversity of the South Paciflc 100
51000 47056 2014 ICRAF Workf Agroforestry Centre 100
51000 47103 2014 WMU Worid Maritirre Unlverslty 100
51000 47008 2014 AVRDC Wortd Vegetable Centre 100
51000 47104 2014 WorldFlsh Workffish Centre 100
Centre
52000 52000 Other
..
17
ALLEGATO.AIUTO PUBBLICO ALLO SVILUPPO
Stanziamenti destinati al finanziamento di interventi a sostegno di politiche di cooperazione allo sviluppo
(Legge 11 agosto 2014, n. 125, articolo 14)
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
codice Descrizione Codice Descrizione Capitolo Descrizione Capitolo
Plano Desaizlone Plano Autorizzazione
" Missione Missione Programma Programma Gestionale Gestionale di spesa
Politica Spese di Spese di
L'Italia In economica e 004 Europa e nel 011 finanziaria in 1606
funzionamento degli 01
funzionamento degli L n. 94/ 1997 100 uffici della Banca uffici della Banca
mondo ambito Mondiale Mondiale
internazionale
Politica Oneri derivanti dalla Oneri derivanti dalla
l'Italia In economica e partecipazione partecipazione
004 Europa e nel 011 finanziaria in 1649 dell'Italia
01 dell'Italia LF n. 266 / 2005
100 mondo ambito
all'lnternational atl'lnternational art. 1, comma 99
internazionale Finance Facility far Finance Facility far lmmunization (IFFM) lmmunizatlon (IFFM)
Politica Contributo in favore del Contributo In favore
L'Italia In economica e Chemobyl Shelter Fund del Chernobyl Shelter
004 Europa e nel 011 finanziarla In 7174 Istituito presso la Banca
01 Fund istituito presso Dl n. 76 / 2013
100 mondo all"!bito
Europea per la la Banca Europea per art. 11, comma s Ricostruzione e lo la Ricostruzione e lo
Internazionale Sviluppo Sviluppo
Politica Oneri derivanti dalla Oneri derivanti dalla l'Italia In economica e partecipazione a partecipazione a 15 n. 183 / 2011
004 Europa e nel 011 finanziaria in 7175 banche, fondi ed 01 banche, fondi ed art. 33, comma 100 mondo ambito organismi organismi 1, punto 1
Internazionale Internazionali internazionali
Oneri derivanti dalla Oneri derivanti dalla
Politica partecipazione partecipazione
l'Italia In economica e dell'Italia a lstltuzlonl dell'Italia a istituzioni
LF n. 244 / 2007 004 Europa e nel 011 finanziarla in 7182 finanziarie 01
finanziarle art. 2, comma 100
internazionali per la mondo ambito Internazionali per la
cancellazione del 373
Internazionale cancellazione del debito dei paesi
debito dei paesi poveri poveri
di seguito aggiungere eventuali altri capitoli/ plani gestionali
19
ALLEGATO AIUTO PUBBLICO ALLO SVILUPPO
Stanziamenti destinati al finanziamento di Interventi a sostegno di politiche di cooperazione allo svllu,ppo
(legge 11 agosto 2014, n. 12S, articolo 14)
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
codice Descrizione Codice Descrizione Capitolo Descrizione Capltolo
Plano Descrizione Plano Autorizzazione %
Missione Missione Programma Programma Gestionale Gestionale di spesa
di seguito aggiungere eventuall altri capitoli/ plani gestionali
ALLEGATO AIUTO PUBBLICO ALLO SVILUPPO
Stanziamenti destinati al finanziamento di Interventi a sostegno di politiche di cooperazione allo sviluppo
(legge 11 agosto 2014, n. 125, articolo 14)
MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
codice Descrizione Codice Descrizione Capitolo Desalzlone Capitolo
Piano Descrizione Plano Autorizzazione %
Missione Missione Programma Programma Gestionale Gestionale di spesa
di seguito aggiungere eventuali altri capitoli/ plani gestionali
ALLEGATO AIUTO PUBBLICO ALLO SVILUPPO
Stanziamenti destinati al finanziamento di Interventi a sostegno di politiche dl cooperazione allo sviluppo
(legge 11 agosto 2014, n. 12S, articolo 14)
MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
codice Descrizione Codice Descrizione capitolo Descrizione tapltolo
Plano Descrizione Plano Autorizzazione %
Missione Missione Programma Programma Gestionale Gestionale di spesa
di seguito aggiungere eventuali altri capitoli/ plani gestionali
20
ALLEGATO AIUTO PUBBLICO ALLO SVILUPPO
Stanziamenti destinati al finanziamento di Interventi a sostegno di politiche di cooperazione allo sviluppo
(legge 11 agosto 2014, n. 125, articolo 14)
" MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
codice Descrizione Codice Descrizione Capitolo Descrizione Capitolo
Plano Descrizione Piano Autoriuazlone %
Mlsslone Missione Programma Programma Gestionale Gestionale di spesa
Competenze fisse e Stipendi e assegni fissi al personale,
l'Italia in Cooperazione
accessorie al personale comprensivi degli Olg n. 165 / 2001
004 Europa e nel 002 allo sviluppo
2001 al netto dell'imposta 01 oneri fiscali e art. 40
100 mondo regionale sulle attività
contributivi a carico produttive
del lavoratore
Competenze fisse e Contributi previdenziali e
l'Italia in Cooperazione
accessorie al personale assistenziali a carico L n. 335 / 1995
004 Europa e nel 002 2001 al netto dell'imposta 02 100 mondo
allo sviluppo regionale sulle atttvità
dell'amministrazione art. 2, comma 2 relativi alle spese
produttive fisse Compenso per lavoro
Competenze fisse e straordinario al L'Italia in
Cooperazione accessorie al personale personale,
Dpr n. 422 / 1977 004 Europa e nel 002
allo sviluppo 2001 al netto dell'imposta 03 comprensivo degli art. 1
100 mondo regionale sulle attività oneri fiscali e
produttive contributlvl a carico del lavoratore
Contributi Competenze fisse e previdenziali e
L'Italia in Cooperazione
accessorie al personale assistenziali a carico L n. 335 / 1995 004 EuroPa e nel 002 2001 al netto dell'imposta 05 dell'amministrazione art. 2, comma 2, 100
mondo allo sviluppo
regionale sulle attività relativi alle punto 1 produttive competenze
accessorie Somme dovute a titolo
l'Italia in di imposta regionale
004 Europa e nel 002 Cooperazione
2018 sulle attività produttive
01 lrap sulle Olg n. 446 / 1997
100 mondo
allo sviluppo sulle retribuzioni competenze fisse. art. 16, comma 2 corrisposte ai dirn>ndenti
Somma da assegnare Somma da assegnare L'Italia in
Cooperazione all'agenzia Italiana per all'agenzia Italiana
L n. 125 / 2014 004 Europa e nel 002 2021 la cooperazione allo 01 per la cooperazione 100
mondo ano sviluppo
sviluppo per le spese di allo sviluppo per le art. 18, comma 1
personale. spese di personale.
Retribuzioni ed altrl assegni fissi del personale assunto a contratto e/o in posizione di comando o
L'Italia in di fuori ruolo, lvi inclusi
004 Europa e nel 002 Cooperazione
2150 i contributi
01 Retribuzioni L n. 125 / 2014
100 mondo
allo sviluppo previdenziali ed contrattisti art. 20 assistenziali e le ritenute erariali, nonché' i rimborsi alle aziende sanitarie locali per le visite fiscali a detto personale
Indennità e rimborso spese di trasporto
l'Italia In per missioni,
004 Europa e nel 002 Cooperazione
2153 Spese per acquisto di
01 compresi i relativi l n. 125 / 2014
100 mondo
allo sviluppo beni e servizi oneri previdenziali, art. 20 assicurativi e tributari a carico dell'amminlstrazione
21
Spese per il pagamento dei canoni acqua, luce,
l'Italia in cooperazione Spese per acquisto di
energia elettrica e L n. 125 I 2014
004 Europa e nel 002 2153 02 gas, nonché' per la 100 mondo
allo sviluppo beni e seivizi pulizia, il
art. 20
riscaldamento ed il condizionamento d'aria dei locali
Spese per acquisto di cancelleria, di stampati speciali e
l'Italia in Cooperazione Spese per acquisto di
quanto altro possa L n. 125 I 2014
004 Europa e nel 002 2153 03 occorrere per il 100 mondo
atlo sviluppo beni e seivizi funzionamento degli
art. 20
uffici - noleggio e trasporto mobili, macchine e impianti
Tasse comunali per la l'Italia in
Cooperazione Spese per acquisto di raccolta e lo
l n. 125 I 2014 004 Europa e nel 002 2153 04 smaltimento dei 100
mondo allo sviluppo beni e seivizi
rifiuti urbani. art. 20
Somma da assegnare Somma da assegnare
l'Italia in all'agenzia italiana per all'agenzia italiana
L n. 125 I 2014 004 Europa e nel 002
Cooperazione 2171 la cooperazione allo 01
per la cooperazione art. 18, comma 100
mondo allo sviluppo
sviluppo per le spese di allo sviluppo per le
1, punto 1 funzionamento
spese di funzionamento.
Somma da assegnare all'agenzia italiana per
Attuazione di l'Italia in
Cooperazione la cooperazione allo
iniziative di Ls n. 2os I 2015
004 Europa e nel 002 2185 sviluppo per 01 art. 1, comma 100 mondo
allo sviluppo l'attuazione di iniziative
cooperazione 375
di cooperazione internazionale.
internazionale.
Spese per liti, Spese per liti, arbitraggi,
l'Italia in Cooperazione
arbitraggi, risarcimenti risarcimenti ed L n. 103 I 1979
004 Europa e nel 002 2195 ed accessori. Rimborso 01 100 mondo
allo sviluppo delle spese di
accessori. Rimborso art. 9
patrocinio legale. delle spese di patrocinio legale.
l 932/1965; lf 350/2003 art. 4, comma 246,
L'Italia in Contributo al centro Contributo al centro punto a; lf
004 Europa e nel 002 Cooperazione
2202 internazionale di atti
01 internazionale di alti 311/2004 art. 1,
100
mondo allo sviluppo studi agronomici studi agronomici comma 566,
mediterranei. mediterranei. punto 21; lf 296/2006 art. 1, comma 1359, punto 2
Spese per acquisto di Spese per acquisto di attrezzature e
l'Italia in cooperazione
attrezzature e apparecchiature non L n. 125 / 2014
004 Europa e nel 002 7168 apparecchiature non 01 100 mondo
allo sviluppo informatiche, di mobilio
informatiche, di art. 20 mobilio e di dotazioni
e di dotazioni librarie. librarie.
L 972/1984 art. Contributo Contributo 4; lf 311/2004
l'Italia in Cooperazione
all'Organizzazione delle all'Organizzazione art: 1, comma 004 Europa e nel 002
allo sviluppo 2203 Nazioni Unite per lo 01 delle Nazioni Unite S66, punto 22; lf 100
mondo Sviluppo Industriate per lo Sviluppo 296/2006 art. 1, {UNIDO). Industriale (UNIDO).; comma 1359,
punto 1
L'Italia in Contributo
15 n. 228 / 2012 004 Europa e nel 002
Cooperazione 2204
all'lnvestment and 01 Contributo ITPO art. 1, comma 100
mondo allo sviluppo Technotogy Promotion
17~ office (ITPO-UN1DO)
22
Contributo all'Istituto Internazionale delle
l'Italia in Cooperazione Contributo alle Nazioni
Nazioni Unite per la L n. 296 I 1998
004 Europa e nel 002 allo sviluppo
2205 Unite.
01 Ricerca sulla art. 1
100
mondo Criminalità e la Giustizia (U.N.l.C.R.1.).
L'Italia in Cooperazione Contributo alle Nazioni
Contributo al Fondo L n. 296 I 1998
004 Europa e nel 002 2205 02 delle Nazioni Unite 100
mondo allo sviluppo Unite.
per l'Infanzia. art. 1
L 58/2001 art. 4,
L'Italia in Fondo per ~o Fondo per lo comma 1; di
Cooperazione 114/2013 art. 5, 004 Europa e nel 002
allo sviluppo 2210 sminamento 01 sminamento
comma 4; di 100
mondo umanitario umanitario 2/2014 art. 8, comma 2
L'Italia in Spese e contributi Contributo all'istituto
004 Europa e nel 002 Cooperazione
2301 derivanti da accordi 01 internazionale di L n. 406 I 2000
100
mondo allo sviluppo
internazionali diritto per lo sviluppo art. 2, comma 1 (IDLO).
' Spese derivanti dall' attuazione degli scambi di lettere del 16 maggio 199S tra l' Italia e I' O.N.U ..
L'Italia in Spese e contributi riguardanti il
Cooperazione trasferimento della Ln.17/1997 004 Europa e nel 002
allo sviluppo 2301 derivanti da accordi 02
sede da Roma a art. 3, comma 1 100
mondo internazionali Torino del Centro Interregionale delle Nazioni Unite per la Ricerca sulla Criminalità e la Giustizia (UNICRI)
l n. 170 / 1997 art. 3, comma 1;
L'Italia in lotta alla Il n. 350 I 2003
004 Europa e nel 002 Cooperazione
2302 Contributi ad organismi
01 desertificazione nei art. 4, comma
100 allo sviluppo internazionali 246, punto b; lf
mondo paesi colpiti da siccità n. 311 / 2004 art. 1, comma 566, punto 23
L'Italia in Contributi obbligatori Contributo per la
004 Europa e nel 002 Cooperazione
2303 ad organismi 01 sede del programma L n. 114 / 1994
100 mondo
allo sviluppo internazionali
alimentare mondiale art. 3, comma 1 (P.A.M.)
l'Italia in Contributi obbligatori Accordo di sede per il
004 Europa e nel 002 Cooperazione
2303 ad organismi 02 fondo internazionale L n. 289 I 1980
100
mondo allo sviluppo
internazionali per lo sviluppo art. 3, comma 1 agricolo
L'Italia in Cooperazione
Contributi obbligatori Contributo all'O.N.U .. L ri. 546 I 1947
004 Europa e nel 002 2303 ad organismi 03 per l'alimentazione e 100 mondo
allo sviluppo internazionali l'agricoltura
art. 2
Spese derivanti dalla Spese derivanti dalla
ratifica ed esecuzione ratifica ed esecuzione
del Trattato del Trattato internazionale sulle internazionale sulle risorse fitogenetiche risorse fitogenetiche
L'Italia in Cooperazione
per l'alimentazione e per l'alimentazione e L n. 101 I 2004
004 Europa e nel 002 2304 l'agricoltura, con 01 l'agricoltura, con 100 mondo
allo sviluppo appendici, adottato appendici, adottato
art. 4, comma 1
dalla trentunesima dalla trentunesima riunione della riunione della conferenza della FAO a conferenza delta FAO
Roma il 3 novembre a Roma il 3 novembre
2001. 2001
23
Spese per la Spese per la concessione di un concessione di un
L'Italia in Cooperazione
immobile come sede immobile come sede Ln. 96 / 2011 004 Europa e nel 002 2305 per la Commissione 01 per la Commissione 100
mondo allo sviluppo
Generale per la Pesca Generale per la Pesca art. 3
nel Mediterraneo - ( nel Mediterraneo - ( C.G.P.M.). C.G.P.M.).
' Spese derivanti Spese derivanti
dall'esecuzione degli dall'esecuzione degli
accordi tra Unione accordi tra Unione
Europea e gli Stati Europea e gli Stati
dell'Africa, dei Caraibi dell'Africa, dei Caraibi e
e del Pacifico (ACP), del Pacifico (ACP), dalla
L'Italia in partecipazione italiana dalla partecipazione
004 Europa e nel 002 cooperazione
2306 a iniziative europee a 01 italiana a iniziative Ln. 81/ 1986 100
mondo allo sviluppo
favore dei paesi della europee a favore dei
politica di vicinato, paesi della politica di
nonché' dall'adesione vicinato, nonché'
dell'Italia a centri di dall'adesione dell'Italia a centri di
ricerca europei su • ricerca europei su riiaterie economiC:he e finanziarie
materie economiche e finanziarie
Spese di missione per la partecipazione alle
L'Italia in Cooperazione riunioni
Ln.48/2012 004 Europa e nel 004
economica e 3620
Spese per acquisto di 09 dell'assemblea
art. 3, comma 2, 100 mondo
relazioni beni e servizi dell'Agenzia punto b
internazionali Internazionale per le l Energie Rinnovabili
(IRENA).
L'Italia in cooperazione
. Contributi obbligatori• Contributo
004 Europa e nel 004 economica e
3750 ad organismi 01 all'Organiuazione L n. 620 / 1951 100
mondo relazioni
internazionali Mondiale del art. 2, comma 1
internazionali Commercio (O.M.C.)
Contributo alle spese
L'Italia in Cooperazione
Contributi obbligatori di funzionamento L n. 232 / 1962; lf
I economica e dell'Organizzazione n. 350 / 2003 art. 004 Europa e nel 004 3750 ad organismi 03 100
mondo relazioni
internazionali per la Cooperazione e 4, comma 246,
internazionali lo Sviluppo punto n Economico (0.C.S.E.)
Contributo per la
L'Italia in Cooperazione
Contributi obbligatori partecipazione alla
004 Europa e nel 004 economica e
3750 ad organismi 07 Convenzione per la L n. 277 / 1988 100
mondo relazioni
internazionali protezione della art. 3, comma 1
internazionali fascia dell'ozono (U.N.E.P.)
Spese derivanti Spese derivanti
dall'applicazione della dall'applicazione della legge 4 ottobre
legge 4 ottobre 1966 n. 1966 n. 794, di
L'Italia in Cooperazione 794, di ratifica ed
ratifica ed esecuzione 004 Europa e nel 004
economica e 3751
esecuzione della 01 della Convenzione L n. 794 / 1966 100 relazioni Convenzione
mondo internazionali internazionale per la
internazionale per la costituzione
costituzione dell'istituto italo-
dell'istituto italo-latino americano (llLA).
latino americano (llLA).
Spese per la Spese per la partecipazione
L'Italia in cooperazione partecipazione italiana
italiana a progetti e Dpr n. 18 / 1967; 004 Europa e nel 004
economica e 3754
a progetti e programmi 01 programmi In. 118 / 2001 100 relazioni internazionali nel
mondo internazionali ~quadro delle questioni
internazionali nel art. 2, comma 1
globali quadro delle questioni globali.
24
Contributi ad organizzazioni internazionali, a stati
Spese derivanti dalla esteri e ad enti
' Cooperazione pubblici e privati L'Italia in partecipazione
004 Europa e nel 004 economica e
3755 dell'Italia ad iniziative 02 italiani e stranieri nel L n. 180 I 1992
100
mondo relazioni
di solidarietà quadro della art. 1
internazionali internazionale.
partecipazione italiana ad iniziative umanitarie e di pace in sede internazionale.
Cooperazione Contributo a favore Contributo a favore
L'Italia in economica e
dell'Agenzia dell'Agenzia Ln. 48/ 2012
004 Europa e nel 004 relazioni
3758 Internazionale per le 01 Internazionale per le art. 3, comma 2, 100
mondo internazionali
Energie Rinnovabili Energie Rinnovabili punto a (IRENA) (IRENA)
Spese per l'invio dei delegati ed esperti alle riunioni dell'Organizzazione
L'Italia in Promozione delle Nazioni Unite,
004 Europa e nel 006 della pace e
3341 Spese per acquisto di
06 spese di ufficio e di
Dpr n. 18 I 1967 100 mondo
sicurezza beni e servizi rappresentanza ed
internazionale altre eventuali inerenti alla partecipazione all'organizzazione stessa.
Indennità, spese di
Promozione viaggio e spese di
L'Italia in della pace e Spese per acquisto di
rappresentanza per
004 Europa e nel 006 sicurezza
3341 beni e servizi
09 la partecipazione Dpr n. 18 / 1967 100 mondo
internazionale delle delegazioni italiane al Consiglio d'Europa.
L'Italia in Promozione
Contributi obbligatori Contributo alle spese L n. 848 I 1957
004 Europa e nel 006 della pace e
3393 ad organismi 03 delle nazioni unite art. 2; lf n. 244 /
100 mondo
sicurezza internazionali (O.N.U.)
2007 art. 3,
internazionale comma 156
Promozione Contributo
L'Italia in della pace e
Contributi obbligatori all'Organizzazione L n. 343 I 1984
004 Europa e nel 006 3393 ad organismi 08 per la Sicurezza e la 100 mondo
sicureua internazionali Cooperazione in
art. 1 internazionale Europa (0.S.C.E.)
L n. 433 I 1949; Il
Promozione n. 350 I 2003 art.
L'Italia in della pace e
Contributi obbligatori Contributo per la 4, comma 246,
004 Europa e nel 006 sicurezza
3393 ad organismi 18 partecipazione al punto q; lf n. 311 100 mondo
internazionale internazionali Consiglio d'Europa / 2004 art. 1,
comma 566, punto 25
Contributi ad organizzazioni
Spese e contributi internazionali, a stati esteri e ad enti
Promozione derivanti dalla
pubblici e privati L'Italia in
della pace e partecipazione
italiani e stranieri nel L n. 180 I 1992 004 Europa e nel 006
sicurezza 3415 dell'Italia ad iniziative 06
quadro della art. 1 100
mondo ed interventi di internazionale
solidarietà partecipazione
internazionale. italiana ad iniziative umanitarie e di pace in sede internazionale
25
Contributo volontario al Contributo volontario al fondo di
L'Italia in Promozione fondo di cooperazione
cooperazione tecnica
004 Europa e nel 006 della pace e
3421 tecnica dell'Agenzia
01 dell'Agenzia L n. 91/2005 100
mondo sicurezza Internazionale per
Internazionale per art. 1, comma 1
internazionale l'Energia Atomica (AIEA)
l'Energia Atomica
' (AIEA)
Contributi ad organiuazioni internazionali, a stati
Spese e contributi ' esteri e ad enti
L'Italia in derilÌanti dalla pubblici e privati
004 Europa e nel 007 Integrazione
4548 partecipazione
02 italiani e stranieri nel L n. 180 / 1992 100
europea dell'Italia ad iniziative quadro della art. 1 mondo
di solidarietà partecipazione
internazionale italiana ad iniziative umanitarie e di pace in sede internazionale
Italiani nel Contributo al Centro Contributo al Centro L n. 253 / 1985
L'Italia in mondo e
Internazionale di Internazionale di art. 3; lf n. 350 I 004 Europa e nel 008
politiche 3104 Perfezionamento 01 Perfezionamento 2003 art. 4, 100
mondo Professionale e Tecnico Professionale e comma 246, migratorie
di Torino Tecnico di Torino punto j
Italiani nel Contributo L n. 1622 / 1947
L'Italia in mondo e
Contributi obbligatori all'Organiuazione
art. l; lf n. 350 I 004 Europa e nel 008 3108 ad organismi 01 2003 art. 4, 100
mondo politiche
internazionali Internazionale del
comma 246, migratorie Lavoro (0.1.L.)
punto k
L'Italia in Italiani nel
Contributi obbligatori Contributo
004 Europa e nel 008 mondo e
3108 ad organismi 02 all'Organiuazione
L n. 441 / 1968 100 mondo
politiche internazionali
Internazionale per migratorie l'Emigrazione (O.l.M.)
Spese per l'invio di delegati e rappresentanti italiani alle riunioni dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per la Scienza, l'Educazione e la Cultura
L'Italia in Promozione (U.N.E.S.C.O.), spese
DPR n. 18 / 1967;
004 Europa e nel 009 del sistema 2471 Spese per acquisto di 10
relative alla sede, al L n. 19 / 2007 100
beni e servizi funzionamento ed mondo Paese alle attività della
art. 3, comma 1
Commissione Nazionale Italiana per l'educazione, la scienza e la cultura, altre spese eventuali inerenti alla partecipazione italiana all'U.N.E.S.C.O ..
Contributi erogati ad DLCP n. 1SS8 /
L'Italia in Promozione organismi nazionali ed 1947; LF n. 350 I internazionali
004 Europa e nel 009 del sistema 2752 nell'ambito delle
01 UNESCO 2003 art. 4, 100 mondo Paese
relazioni culturali con comma 246,
l'estero punto O
Contributi erogati ad
L'Italia in Promozione organismi nazionali ed
004 Europa e nel 009 del sistema 2752 internazionali
02 BRE5CE L n. 163 / 1997 100
mondo Paese nell'ambito delle art. 3, comma 1
relazioni culturali con l'estero
26
Contributo ordinario Contributo ordinario
l'Italia in Promozione per il funzionamento per Il funzionamento
l n. 100 / 2013 004 Europa e nel 009 del sistema 2763 del Programme Office 01
del Programme art. 3, comma 1, 100
Office on Global mondo Paese on Global Water
Water Assessment -punto A
Assessment - WWAP WWAP
di seguito aggiungere eventuali altri capitoli/ plani gestlonall
ALLEGATO AIUTO PUBBLICO ALLO SVILUPPO
Stanziamenti destinati al finanziamento di interventi a sostegno di politiche di cooperazione allo sviluppo
(Legge 11 agosto 2014, n. 125, articolo 14)
MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
codice Descrizione Codice Descrizione Capitolo Descrizione Capitolo
Plano Descrizione Piano Autorizzazione %
Missione Missione Programma Programma Gestionale Gestionale di spesa
di seguito aggiungere eventuali altri capitoli/ plani gestionali
ALLEGATO AIUTO PUBBLICO ALLO SVILUPPO
Stanziamenti destinati al finanziamento di Interventi a sostegno di politiche di cooperazione allo sviluppo
(Legge 11 agosto 2014, n. 12S, articolo 14)
MINISTERO DELL'INTERNO
codice Descrizione Codice Descrizione capitolo Descrizione Capitolo
Plano Descrizione Plano Autorizzazione %
Missione Missione Programma Programma Gestionale Gestionale di spesa
Spese per il funzionamento della Spese per Il commissione nazionale funzionamento della per Il diritto di asilo e commissione delle commissioni nazionale per il territoriali preposte diritto di asilo e delle
Flussi all'esame delle richieste commissioni
migratori, di riconoscimento dello territoriali preposte status di rifugiato, all'esame delle l n. 39 / 1990
Interventi per comprese le spese richieste di· art. 1, comma 2;
lmmlgrazion lo sviluppo generali di gestione, i riconoscimento dello DLG n. 25 / 2008
e, della coesione gettoni di presenza, le status di rifugiato, art. 4 bis, comma •
027 accoglienza 002 sociale, 2255 spese di missione, le
01 comprese le spese 3; Dl n.119 / 80
e garanzia garanzia del dei diritti diritti, rapporti
prestazioni di generali di gestione, i 2014 art. S,
con le traduzione ed gettoni di presenza, comma l, punto
confessioni interpretariato e il le prestazioni di A
religiose contributo In favore traduzione ed dell'Alto Commissariato interpretariato ed il delle Nazioni Unite per 1 contributo In favore Rifugiati. Spese per la dell'Alto formazione e Commissariato delle l'aggiornamento del Nazioni Unite per i componenti e del Rifugiati personale.
stima realizzata sulla base delle spese di traduzione e interpretariato e del contributo all'UNHCR/ACNUR per 112015
27
Spese per il funzionamento della commissione nazionale per il diritto di asilo e delle commissioni territoriali preposte
Flussi all'esame delle richieste Spese per missioni
migratori, di riconoscimento dello all'interno per i status di rifugiato·, componenti della
interventi per comprese le spese commissione
lmmigrazion lo sviluppo generali di gestione, i nazionale per il
Ln. 39 I 1990 e, della coesione art. 1, comma 2;
027 accoglienza 002 sociale, 2255 gettoni di presenza, le
02 diritto di asilo e delle
DL n. 119 I 2014 100 e garanzia garanzia dei
spese di missione, le commissioni art. S, comma 1,
dei diritti diritti, rapporti prestazioni di territoriali preposte
punto A traduzione ed all'esame delle
con le interpretariato e il richieste di
confessioni religiose
contributo in favore riconoscimento dello dell'Alto Commissariato status di rifugiato delle Nazioni Unite per i Rifugiati. Spese per la formazione e l'aggiornamento dei componenti e del personale.
Spese per il funzionamento della commissione nazionale per il diritto di asilo e delle commissioni territoriali preposte
Flussi all'esame dette richieste Spese per missioni
migratori, di riconoscimento dello all'estero per i
interventi per status di rifugiato, componenti della
lmmigrazion lo sviluppo comprese le spese commissione
e, della coesione generali di gestione, i nazionale per il
027 accoglienza 002 sociale, 2255 gettoni di presenza, le
03 diritto di asilo e delle L n. 39/ 1990 100
spese di missione, le commissioni art. 1, comma 2 e garanzia garanzia dei
prestazioni di territoriali preposte dei diritti diritti, rapporti
traduzione ed all'esame delle con te
interpretariato e il richieste di confessioni religiose
contributo in favore riconoscimento dello dell'Alto Commissariato status di rifugiato
delle Nazioni Unite per i Rifugiati. Spese per la formazione e l'aggiornamento dei componenti e del personale.
Flussi migratori, interventi per
Somme da destinare Somme da destinare lmmigrazion lo sviluppo
all'accoglienza degli all'accoglienza degli DLG n.140/
e, della coesione 2005 art. 13; DLG 027 accoglienza 002 sociale, 2311
stranieri richiedenti il 01
stranieri richiedenti il n. 25 I 2008 art. 100
riconoscimento dello riconoscimento dello e garanzia garanzia dei
status di rifugiato nel status di rifugiato nel 20,comma 5,
dei diritti diritti, rapporti punto 1 con le
territorio nazionale territorio nazionale
confessioni religiose
Flussi Fondo nazionale per migratori, le politiche e i servizi interventi per
Somme da destinare dell'asìlo ed
tmmigrazion lo sviluppo all'accoglienza degli
interventi connessi, e, della coesione ivi compresi quelli DL n. 416 I 1989
027 accoglienza 002 sociale, 2311 stranieri richiedenti il
02 attuati nella materia art. 1, comma 1 100 e garanzia garanzia dei
riconoscimento dello in adesione a septies
dei diritti diritti, rapporti status di rifugiato nel
programmi e progetti con le
territorio nazionale dell'unione europea
confessioni anche in regime di religiose cofinanziamento
28
Somme da erogare in Somme da erogare in favore dell'UNICEF
Flussi favore dell'UNICEF per
per il centro
migratori, il centro internazionale
internazionale per lo per lo sviluppo del
interventi per bambino presso
sviluppo del bambino
lmmigrazion lo sviluppo l'istituto degli innocenti
presso l'istituto degli
e, della coesione innocenti di Firenze, L n. 559 I 1993
027 accoglienza 002 sociale, 2312 di Firenze, in
01 in esecuzione art. 9, comma 1 100 esecuzione dell'accordo
e garanzia garanzia dei internazionale tra
dell'accordo bis
dei diritti diritti, rapporti governo italiano e
internazionale tra
con le governo italiano e
confessioni UNICEF del 23 ' UNICEF del 23
religiose settembre 1986,
settembre 1986, ratificato con legge 19
ratificato con legge luglio 1988,n.312.
19 luglio 1988,n.312.
Spese per
Flussi l'attivazione e la
migratori, gestione presso i valichi di frontiera,
interventi per portuali ed
lmmigrazion lo sviluppo aereoportuali di e, della coesione Spese per i servizi
servizi d'accoglienza Ln.39/1990 027 accoglienza 002 sociale, 2351 d'accoglienza in favore 01
in favore di stranieri art. 12, comma 4 100
e garanzia garanzia dei di stranieri che fanno ingresso
dei diritti diritti, rapporti nel territorio italiano
con le per motivi di asilo o
confessioni religiose
comunque per soggiorni superiori a tre mesi.
Spese per l'attivazione, la locazione, la gestione
Flussi dei centri di DL n. 451I1995;
migratori, trattenimento e di DLG n. 25 / 2008
interventi per accoglienza per art. 20 bis,
lmmigrazion lo sviluppo stranieri irregolari. comma 5; DLG n.
e, della coesione Spese per i servizi Spese per interventi a 2s I 2008 art. 24
027 accoglienza 002 sociale, 2351 d'accoglienza in favore 02 carattere bis, comma 2; DL
100 e garanzia garanzia dei di stranieri assistenziale, anche
n. 151 I 2008 art. dei diritti diritti, rapporti al di fuori dei centri.
3 bis, comma 1; L con le Spese per studi e
n. 94 I 2009 art. confessioni progetti finalizzati
1, comma 30 bis religiose all'ottimizzazione ed
omogeneizzazione delle spese di gestione.
Spese per interventi destinati agli stranieri presenti in Italia, ai richiedenti asilo privi
Flussi di mezzi di
migratori, sostentamento ed ai
interventi per rifugiati, anche lmmigrazion lo sviluppo attraverso accordi
e, della coesione Spese per i servizi con l'Alto L n. 901I1952; L 027 accoglienza 002 sociale, 2351 d'accoglienza in favore 03 Commissariato delle n. 39 I 1990 art. 100
e garanzia garanzia dei di stranieri Nazioni Unite per i 1, comma 2
dei diritti diritti, rapporti Rifugiati o altri
con le organismi intern.li, o
confessioni in attuazione di
religiose convenzioni internazionali e la partecipazione a programmi dell'Unione Europea.
29
Spese per gli interventi di prima
Flussi accoglienza,
migratori, soccorso, assistenza e trasporto in favore
interventi per dei profughi e loro
lmmigrazion lo sviluppo e, della coesione Spese per i servizi
familiarì a carico,
027 accoglienza 002 sociale, 2351 d'accoglienza in favore 04 rimpatriati in DPR n. 9 / 1972
100 e garanzia garanzia dei di stranieri
conseguenza di art. 3, comma 4
dei diritti diritti, rapporti eventi eccezionali,
con le anche attraverso
I confessioni convenzioni con enti
religiose pubblici e privati. Spese per l'erogazione delle prowidenze
Flussi migratori, interventi per
lmmigrazion lo sviluppo e, della coesione Spese per i servizi Contributo
LF n. 350 / 2003 027 accoglienza 002 sociale, 2351 d'accoglienza in favore 05 straordinario pro
art. 3, comma 24 100
e garanzia garanzia dei di stranieri capite dei diritti diritti, rapporti
con le confessioni religiose
Flussi Fondo nazionale per migratori, le politiche e i servizi interventi per dell'asilo ed
lmmigrazion 1o sviluppo interventi connessi, e, della coesione Spese per i servizi ivi compresi quelli
L n. 189 I 2002 027 accoglienza 002 sociale, 2351 d'accoglienza in favore 06 attuati nella materia art. 38
100 e garanzia garanzia dei di stranieri in adesione a dei diritti diritti, rapporti programmi e progetti
con le dell'unione europea confessioni anche in regime di religiose cofinanziamento
Flussi migratori, interventi per
lmmigrazion lo sviluppo e, della coesione Spese per i servizi Spese per i servizi
DPR n. 617 I 027 accoglienza 002 sociale, 2351 d'accoglienza in favore 07 d'accoglienza in
1977 art. 2 100
e garanzia garanzia dei di stranieri favore di stranieri dei diritti diritti, rapporti
con le confessioni religiose
Flussi migratori, interventi per
Somme destinate lmmigrazion lo sviluppo
all'ampliamento della e, della coesione Spese per i servizi
rete del sistema di DL n. 416 I 1989
027 accoglienza· 002 sociale, 2351 d'accoglienza in favore 08 protezione per
art. 1 sexies, 100 e garanzia garanzia dei dì stranieri
richiedenti asilo e comma 1
dei diritti diritti, rapporti rifugiati
con le confessioni religiose
30
DL n. 416 I 1989 art. 1 sexies, comma 1; Dl n.
Flussi Fondo nazionale per 416 / 1989 art. 1
migratori, Fondo nazionale per le
le politiche ed i nongenti
politiche ed i servizi nonaginta interventi per
dell'asilo ed interventi servizi dell'asilo ed
novem, comma 1 lmmigrazion lo sviluppo
connessi, ivi compresi interv.enti connessi,
septies; L n. 189 e, della coesione
quelli attuati nelle ivi compresi quelli I 2002 art. 38; l5
·021 accoglienza 002 sociale, 2352 materie in adesione a
01 attuati nelle materie n. 147 / 2013 art.
100 e garanzia garanzia dei
programmi e progetti in adesione a
1, comma 204; dei diritti diritti, rapporti
dell'unione europea programmi e progetti
DL n. 109 I 2014 con le
anche in regime di dell'unione europea
art. 5, comma 5 confessioni
cofinanziamento anche in regime di
ter; LS n. 190 I religiose cofinanziamento
2014 art. l, comma 179; LS n. 190 / 2014 art. 1, comma 180
Flussi migratori, interventi per
lmmigrazion lo sviluppo Fondo per e, della coesione Fondo per l'accoglienza l5 n. 190 / 2014
027 accoglienza 002 sociale, 2353 dei minori stranieri non 01 l'accoglienza dei
art. 1, comma 100 e garanzia garanzia dei accompagnati
minori stranieri non 181
dei diritti diritti, rapporti accompagnati
con le confessioni religiose Flussi
Collaborazioni migratori, Collaborazioni
internazionali e interventi per internazionali e
cooperazione ed lmmigrazion lo sviluppo cooperazione ed Ln.91/1992 e, della coesione assistenza ai paesi terzi
assistenza ai paesi art. 9 bis, comma
027 accoglienza 002 sociale, 2371 in materia di 01 terzi in materia di
3, punto S; L n. 100 e garanzia garanzia dei immigrazione ed asilo,
immigrazione ed 189 I 2002 art.
dei diritti diritti, rapporti anche attraverso la asilo, anche
38 con le partecipazione a
attraverso la
confessioni programmi europei. partecipazione a
religiose programmi europei.
di seguito aggiungere eventuali altri capitoli/ plani gestionali
31
AUEGATO AIUTO PUBBLICO ALLO SVILUPPO
Stanziamenti destinati al finanziamento di interventi a sostegno dl politiche di cooperazione allo sviluppo
(Legge 11 agosto 2014, n. 125, articolo 14)
MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
codice Descrizione Codice Descrizione Capitolo Descrizione Capitolo
Plano Descrizione Piano Autorlnazlone %
Missione Missione Programma Programma Gestionale Gestionale di spesa
Spese per la partecipazione dell' Italia ai fondi
Sviluppo internazionali previsti
sostenibile e Sviluppo nell'ambito della
tutela del sostenibile, Spese per l'esecuzione convenzione quadro
L n. 120 I 2002 018 005 rapporti e 2211 di convenzioni 03 delle Nazioni Unite 100
territorio e art. 3 dell'
attività Internazionali sui cambiamenti
ambiente internazionali climatici adottata il 9
maggio 1992 e nel successivo protocollo di Kyoto dell'll dicembre 1997
Sviluppo Sviluppo
Fondo per le attività sostenibile e di monitoraggio tutela del
sostenibile, Spese per l'esecuzione dell'inquinamento Ln.84/2001
018 territorio e
005 rapporti e 2211 di convenzioni 05 chimico - fisico e art. 8
100
dell' attività intemazlonali
radioattivo nei paesi ambiente
internazionali dell'area balcanica
Contributo Sviluppo
Sviluppo obbligatorio
sostenibile e sostenibile,
Spese per accordi dell'Italia al fondo
018 tutela del
005 rapporti e 2213 Internazionali per la
05 multilaterale per Il L n. 409 / 2000
100 territorio e
attività tutela e la protezione protocollo di art. 1, comma 2
dell' internazionali
ambientale Montréal per la ambiente protezione della
fascia dell'ozono.
Spese per i programmi di cooperazione
Sviluppo bilaterale e regionale
sostenibile e Sviluppo con I paesi in via di
tutela del sostenibile, Spese per l'esecuzione sviluppo da
L n. 409 / 2000 018
territorio e 005 rapporti e 7921 dei protocolli di 01 finanziarsi nel quadro
art. 1, comma 2 100
dell' attività Montréal e di Kyoto del fondo
ambiente internazionali multilaterale per il
protocollo dl Montréal per la protezione della fascia di ozono
Sviluppo Sviluppo Fondo per
sostenibile e tutela del
sostenibile, Interventi per lo
incentivare le misure LF n. 244 / 2007 018 005 rapporti e 7953 01 di Interventi di art. 2, comma 100
territorio e attività
sviluppo sostenibile promozione dello 322
dell' ambiente
internazionali sviluppo sostenibile
di seguito aggiungere eventuali altri capltoll/ plani gestlonall
32
ALLEGATO AIUTO PUBBLICO AUO SVILUPPO
Stanziamenti destinati al finanziamento di interventi a sostegno di politiche di cooperazione allo sviluppo
(Legge 11 agosto 2014, n. 125, articolo 14)
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
codice Descrizione Codice Descrizione capitolo Descrizione capitolo
Piano Descrizione Plano Autorizzazione %
Missione Missione Programma Programma Gestionale Gestionale di spesa
di seguito aggiungere eventuali altri capitoli/ plani gestionali
AUEGATO AIUTO PUBBLICO ALLO SVILUPPO
Stanziamenti destinati al finanziamento di interventi a sostegno di politiche di cooperazione allo sviluppo
(Legge 11agosto2014, n. 125, articolo 14)
MINISTERO DELLA DIFESA
codice Descrizione Codice Descrizione capitolo Descrizione tapltolo
Plano Descrizione Piano Autortnazlone %
Missione Missione Programma Programma Gestionale Gestionale di spesa
Servizi e Servizi affari istituzionali e generali per
Spese per la Cooperazione civile-032 generali delle 003 le 1170
cooperazione 03
militare L n. 465 / 1949 100
amministrazio amministrazi nl pubbliche onidi
competenza
di seguito aggiungere eventuali altri capitoli/ plani gestlonall
ALLEGATO AIUTO PUBBLICO AUO SVILUPPO
Stanziamenti destinati al finanziamento di Interventi a sostegno dl politiche dl cooperazione allo sviluppo
(Legge 11agosto2014, n. 12S, articolo 14)
MINISTERO DEUE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
codice Descrizione Codice Descrizione Capitolo Descrizione Capitolo
Plano Descrizione Plano Autorizzazione %
Missione Misslone Programma Programma Gestionale Gestionale di spesa
di seguito aggiungere eventuali altri capitoli/ plani gestionali
33
ALLEGATO AIUTO PUBBLICO ALLO SVILUPPO
Stanziamenti destinati al finanziamento di interventi a sostegno di politiche di cooperazione allo sviluppo
(Legge 11 agosto 2014, n. 12S, articolo 14)
MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
codice Descrizione Codice Descrizione Capitolo Descrizione Capitolo
Piano Descrizione Plano Autorizzazione
" Missione Missione Programma Programma Gestionale Gestionale di spesa
di seguito aggiungere eventuali altri capitoli/ plani gestionali
ALLEGATO AIUTO PUBBLICO ALLO SVILUPPO
Stanziamenti destinati al finanziamento di Interventi a sostegno di pollti'che di cooperazione allo sviluppo
(Legge 11 agosto 2014, n. 125, articolo 14)
MINISTERO DELLA SALUTE
codice Descrizione Codice Descrizione Capitolo Descrltlone Capitolo
Plano Descrizione Plano Autorizzazione
" Missione Missione Programma Programma Gestionale Gestionale di spesa
Comunicazione
' e promozione per la tutela della salute CONTRIBUTO Contributo
Tutela della umana e della ALL'ORGANIZZAZIONE all'Organizzazione DLCP n. 1068 /
020 salute
006 sanità pubblica 4321 MONDIALE DELLA
01 Mondiale della 1947 100
veterinaria e SANITA'. Sanità. attività e coordinament o In ambito • internazionale
Spese per viaggi e soggiorno di esperti in relazione ad accordi internazionali, per
Comunicazione attività connesse ad Incontri con
e promozione delegazioni
per la tutela Internazionali, per
della salute iniziative di salute
Tutela della umana e della
SPESE PER ACQUISTI DI pubblica realizzate 020
salute 006 sanità pubbllca SS10 BENI E SERVIZI 15
anche attraverso L n. 296 / 1958 100
veterinaria e convenzioni con altre
attività e istituzioni nonché'
coordinament compensi per attività
o in ambito
internazionale # di traduzioni, interpretariato,
aggiornamento linguistico, trascrizione dalle
cuffie di registrazione.
di seguito aggiungere eventuafl altri capltoll/ plani gestionali
34
@ Ragioneria Generale ~ dello Stato
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE DIPARTIMENTO DELIA RAGIONERIA GENERALE DELLO STATO
NOTA METODOLOGICA PER L'INDIVIDUAZIONE DELLE AZIONI DEL
BILANCIO
INDICE
Premessa 3
CAPITOLO 1 - Cosa sono le azioni ................................................................................ 5
CAPITOLO z - Linee guida per l'individuazione delle azioni ............................................. 8
Appendice 1 - Comandi dei Carabinieri in forza presso le amministrazioni ................... 16
INDICE DEI RIQUADRI
Riquadro 2-1 Informazioni analizzate per l'individuazione delle azioni nell'ambito dei Nuclei di analisi e valutazione della spesa (NAVS) ................................................... 8
Il
Premessa
Il bilancio dello Stato rappresenta la principale fonte d'informazione e rappresentazione dei riflessi finanziari delle politiche adottate e delle risorse a esse dedicate. La leggibilità, la significatività e la qualità dei dati esposti rappresentano requisiti fondamentali del documento contabile. Questi elementi acquistano ancor più rilevanza se si considera che la legge di bilancio rappresenta lo strumento con il quale il Governo e il Parlamento esplicitano, da un punto di vista finanziario, le proprie scelte e sulla base del quale sono definiti limiti entro cui possono operare le amministrazioni per realizzare queste indicazioni.
L'adozione dell'articolazione del bilancio in missioni e programmi - in una prima fase con funzioni informative (nel 2008) e successivamente con funzioni autorizzatorie (a partire dall'esercizio finanziario 2011) - è stato un primo rilevante passo nella direzione di conferire maggiore evidenza alla dimensione delle risorse assegnate alle funzioni e agli obiettivi perseguiti con la spesa pubblica. La legge di riforma della contabilità e finanza pubblica ha inoltre indicato specifici princìpi e criteri direttivi per il completamento della riforma della struttura del bilancio dello Stato (articolo 40 della legge n. 196 del 31 dicembre 2009 e successive modifiche e integrazioni).
Con il decreto legislativo n. 90 del 12 maggio 2016 si dà attuazione a tali principi e criteri compiendo un ulteriore passo nella riorganizzazione del bilancio dello Stato. In particolare le disposizioni del decreto legislativo prevedono l'introduzione, a decorrere dal 1° gennaio 2017, delle "azioni", quali componenti del programma e destinate a costituire, in· prospettiva, le unità elementari del bilancio dello Stato anche ai fini gestionali e di rendicontazione, in sostituzione degli attuali capitoli di bilancio. L'introduzione delle "azioni" mira a rendere maggiormente leggibili le attività svolte, le politiche e i servizi erogati dai programmi di spesa e a favorire il controllo e la valutazione dei risultati.
Il presente documento ha lo scopo di illustrare cosa sono le azioni e di fornire indicazioni per garantire l'uniformità di trattamento di voci di spesa trasversali e comuni a diverse amministrazioni anche sulla base del lavoro istruttorio già condotto nell'ambito dei Nuclei di analisi e valutazione della spesa con riferimento all'esercizio 2013, successivamente aggiornato dalla Ragioneria generale dello Stato per tenere conto delle innovazioni normative e di bilancio intercorse .
•
CAPITOLO 1- Cosa sono le azioni
Il nuovo articolo l'articolo 25-bis della legge 31 dicembre 2009, n. 196 introdotto dall'articolo 2 del decreto legislativo del 12 maggio 2016, n. 90 definisce scopo e contenuto delle azioni, nonché la loro concreta introduzione nel bilancio dello Stato, a partire dal 1 gennaio 2017.
La principale caratteristica delle azioni è di costituire una articolazione dei programmi. Poiché questi ultimi sono aggregati diretti al perseguimento degli obiettivi definiti nell'ambito delle missioni e che le stesse missioni rappresentano le funzioni principali e gli obiettivi strategici perseguiti con la spesa, le azioni sono sostanzialmente aggregati di maggiore dettaglio individuati in relazione al perseguimento delle finalità della spesa dello Stato. In considerazione di ciò, le azioni sono individuate secondo i seguenti criteri, tra loro non mutuamente esclusivi (articolo 25-bis, commi 3-4):
a) raggruppano le risorse finanziarie dedicate al raggiungimento di una stessa finalità (con eccezione delle le spese di personale di ciascun programma che sono iscritte all'interno di un'unica azione);
b) specificano la finalità della spesa in termini di:
1) settori o aree omogenee di intervento;
2) tipologie dei servizi o categorie di utenti;
3) tipi di attività omogenee;
4) categorie di beneficiari di trasferimenti o contribuzioni in denaro;
5) ogni altro elemento che descriva esplicitamente le realizzazioni, i risultati e gli scopi della spesa;
c) corrispondono a insiemi omogenei di autorizzazioni di spesa, sotto il profilo delle finalità;
d) sono significative sotto il profilo finanziario e, quanto più possibile, stabili nel tempo.
Raggruppando tutte le risorse finanziarie destinate a una medesima finalità, le azioni di norma contengono spese di natura economica differente. Costituiscono eccezione, le spese di personale che, ai fini della gestione e della rendicontazione, sono raggruppate all'interno di ciascun programma in una unica apposita azione (articolo 25-bis, comma 4). Tale peculiarità deriva, da un lato, dalla difficoltà di attribuzione alle singole azioni di un ammontare esclusivamente dedicato di risorse umane e, dall'altro, dalla necessità di evitare che nell'ambito della maggiore flessibilità di bilancio derivante dall'istituzione delle azioni, le spese per il personale (di natura obbligatoria) siano ridotte in corso di esercizio grazie alla certezza del loro reintegro o alla possibilità di andare in eccedenza.
A scopo conoscitivo, nel Rendiconto dello Stato le spese per il personale del programma potranno essere ridistribuite tra le varie azioni sulla base di prestabiliti criteri di imputazione (ad esempio sulla base di una stima degli anni-persona rilevati tramite il sistema di contabilità economica analitica).
5
Vale la pena di sottolineare che l'introduzione delle azioni non modifica le attuali unità di voto parlamentare che restano i programmi (specificamente l'unità di voto è data dalla combinazione Amministrazione/Missione/Programma).
In fase decisionale e di formazione del bilancio, le azioni, articolando in maniera più dettagliata le finalità perseguite attraverso i programmi, aiutano a comprendere meglio la destinazione della spesa e quindi a operare scelte più consapevoli nell'allocazione delle risorse del bilancio dello Stato. Il Parlamento potrà avere ulteriore evidenza di questi legami attraverso la modifica della struttura delle note integrative agli stati di previsione di ciascun Ministero che, per coerenza con la nuova struttura, a partire dal 2018, esporranno il contenuto di ciascun programma di spesa con riferimento alle azioni sottostanti. Allo stesso modo saranno riviste le note integrative al rendiconto, favorendo così la possibilità per i soggetti interessati di verificare il conseguimento degli obiettivi formulati in previsione.
In fase di gestione del bilancio, le azioni, costituendo di fatto unità più aggregate rispetto ai capitoli di spesa, contribuiranno a semplificare la gestione e a consentire una maggiore flessibilità sull'uso delle risorse in corso d'anno. A tale proposito il decreto legislativo n. 90 del 2016, tramite l'articolo 5, novella l'articolo 33 della legge 196 del 2009 prevedendo che con decreti direttoriali, previa verifica del Ministero dell'economia e delle finanze, possano essere disposte variazioni compensative nell'ambito degli stanziamenti di spesa di ciascuna azione, con esclusione delle spese predeterminate per legge. Resta precluso l'utilizzo degli stanziamenti di spesa in conto capitale per finanziare spese correnti.
L'individuazione formale delle azioni è rimessa a un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze, da adottarsi entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto legislativo. Il definitivo passaggio all'adozione delle azioni sarà valutato in base alle Relazioni relative all'efficacia dell'introduzione delle azioni che saranno predisposte dal MEF - Ragioneria generale dello Stato, d'intesa con la Corte dei conti, a partire dall'esercizio 2017 in sede di rendiconto 2017. In ogni caso tale passaggio non sarà effettuato senza il completamento dell'adeguamento dei sistemi informativi dei diversi soggetti interessati (Ragioneria generale dello Stato, Banca d'Italia, Corte dei conti). Nelle more di tale passaggio, l'unità elementare di riferimento per la gestione e la rendicontazione del bilancio dello Stato resta il capitolo di spesa e la suddivisione dei programmi di spesa in azioni, riveste carattere meramente conoscitivo e integra quella prevista, ai fini della gestione e della rendicontazione
E' opportuno evidenziare che l'introduzione delle azioni suggerisce, in alcuni casi, una revisione delle attuali unità di voto, con la creazione di nuovi programmi o l'accorpamento di programmi esistenti. Il decreto legislativo interviene in questa materia, disponendo che la significatività dei programmi del bilancio e l'affidamento di ciascun programma di spesa a un unico centro di responsabilità amministrativa dovranno costituire un criterio di riferimento per eventuali processi di riorganizzazione delle amministrazioni (in base al nuovo articolo 21, comma 2-bis della legge 196 del 2009).
Il disegno di legge di bilancio è, infine, individuato come lo strumento con il quale provvedere, in sede di revisione degli stanziamenti iscritti in ciascun programma e delle relative autorizzazioni legislative, anche alla eventuale riallocazione dei programmi tra amministrazioni, sulla base delle rispettive competenze (in base al nuovo articolo 21, comma 2-ter della legge 196 del 2009). L'attribuzione della titolarità dei programmi e/o delle risorse ivi indicate ai responsabili della effettiva gestione delle attività sottostanti è un
6
prerequisito per perseguire una piena responsabilizzazione delle amministrazioni rispetto ai risultati attesi dalla loro attività e un efficace coordinamento delle attività sottostanti.
7
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CAPITOLO 2 - Linee guida per l'individuazione delle azioni
Una prima ipotesi di articolazione del bilancio in missioni/programmi/azioni è stata individuata nell'ambito dei lavori di approfondimento condotti dai Nuclei di analisi e valutazione della spesa (NAVS) istituiti ai .sensi dell'articol9 39 della legge 196 del 2009, con riferimento alla legge di bilancio 2013 (dr. Riquadro 2-1 ). . .
La classificazione del bilan(iO in azioni individuata nell'ambito dei NAVS è stata aggiornata dalla Ragioneria generale dello Stato in condivisione con le amministrazioni prendendo a riferimento alla legge di bilancio 2016-2018 e tendendo conto delle:
8
• indicazioni fornite dal decreto legislativo del 12 maggio 2016, n. 90; • evoluzione delle politiche sottostanti 'i programmi e delle riorganizzazioni
intervenute nei Ministeri; • esigenze di maggiore uniformità e standardizzazione di alcune spese
trasversali comuni a tutti i Ministeri; • revisione di alcuni criteri di classificazione delle azioni per tenere conto delle
implicazioni gestionali che potranno derivare dal progressivo passaggio dai capitoli alle azioni.
Riquadro 2-1 Informazioni analizzate per l'individuazione delle azioni nell'ambito dei Nuclei di analisi e valutazione della spesa (NAVS)
Il lavoro dei NA VS è stato basato sull'esame sistematico e strutturato di tutte le informazioni in grado di qualificare la spesa dei programmi, ossia in grado di mettere in luce cosa si realizza con le risorse spese e per quali scopi:
• le autorizzazioni di spesa; • gli attributi classificatori, con particolare riferimento alla classificazione
COFOG e alla classificazione economica di terzo livello, come richiesto dalla norma;
• le "attività" attualmente individuate ne/l'ambito dei programmi di ciascuna missione;
• la descrizione completa dei capitoli di spesa e dei relativi piani gestionali;· • gli obiettivi dei programmi di spesa cosi come riportati nelle Note
integrative al bilancio dello Stato; • gli indicatori di risultato e di contesto, articolati secondo le missioni e i
programmi, individuati dai NA VS nell'ambito del Rapporto sulla spesa 2012, ai sensi dell'art. 41 della legge n. 19612009.
l 'analisi della spesa è stata effettuata seguendo le linee guida definite
dalla Ragioneria generale dello Stato per (a) garantire omogeneità tra stati di previsione nella rappresentazione di fattispecie di spesa trasversali a tutte le amministrazioni.
Il lavoro di analisi effettuato per individuare le azioni sottostanti i programmi si sono basate sui seguenti presupposti:
• Massima consapevolezza del cambiamento: l'individuazione delle azioni è stata effettuata in modo tale da non perdere informazioni ed avendo, invece, contezza di come le informazioni transitano dall'attuale sistema di bilancio al nuovo sistema articolato in azioni, che possano anche determinare la riarticolazione dei capitoli e piani gestionali esistenti,· • Sistematicità de/l'analisi: /'approccio si è basato sulla rilettura ragionata e sistematica di tutte le informazioni qualitative disponibili sul bilancio; • Centralità delle autorizzazioni di spesa: dal momento che le azioni rappresentano le finalità della spesa e devono corrispondere il più possibile a raggruppamenti omogenei di autorizzazioni di spesa, l'esame di tale tipo di informazione è cruciale ne/l'approccio adottato e, in prospettiva, si invitano le amministrazioni a considerare la possibilità di un riordino normativo; • Retroazione sulla struttura del bilancio per missioni e programmi: 1l processo di individuazione delle azioni ha portato a ritroso a modifiche della struttura per missioni e programmi e a/l'attribuzione di alcuni programmi ai Ministeri competenti,· • Omogeneità nel trattamento di fattispecie di spesa trasversali alle amministrazioni: per assicurare una corretta lettura delle azioni dei programmi trasversali del bilancio.
(a) Per ulteriori dettagli si veda fa documentazione disponibile sul s1~0 della RGS :
http.11\<Mwrqs.mefqov.itl DocumentWERSIONE-VComunicazione/Eventi/Seminario-2013-02- JI O I/SEMINARIO - linee guida per hdndwiduaz1one delle azioni - Roma 1 febbraio 2013.pdf~
Dalle attività svolte sono emerse le seguenti linee guida mirate a evidenziare nell'ambito delle azioni la finalità della spesa e ad assicurare l'omogeneità di trattamento di voci trasversali a più amministrazioni.
a) i programmi, di spesa comprendono, ,di.norma, più di una azione di cui una . . . . . .
inerente alle spese di personale per il programma;
b) considerato che ciascun programma di spesa è affidato a un unico centro di responsabilità amministrativa, anche· le azioni di ciascun programma devono essere affidate a un unico centro di responsabilità; . ' ' ,, -
c) le azioni individuano la finalità della spesa; essa può generalmente essere dedotta da una analisi delle autorizzazioni di spesa del bilancio. Queste recano le informazioni adatte a comprendere la tipologia di intervento e i suoi obiettivi o il tipo di servizio erogato o la categoria di utenti e beneficiari. Le azioni raggruppano pertanto autorizzazioni di spesa omogenee (articolo 25-bis, comma 3, lettera e) e le spese di funzionamento necessarie per la loro realizzazione;
9
10
d) poiché le azioni raggruppano tutte le risorse finanziarie destinate al raggiungimento di una data finalità all'interno del programma, dal punto di vista della natura economica, le azioni includono di norma diverse categorie
economiche della spesa, a eccezione dell'apposita azione per le spese del personale del programma (articolo 25-bis, commi 4);
e) l'azione "spese di personale del programma" comprende:
• i redditi da lavoro dipendente, inclusi gli straordinari e i buoni pasto;
• le connesse imposte sulla produzione a carièo del datore di lavoro.
Nei casi in cui il personale statale eroga direttamente il servizio previsto dal programma di spesa (per esempio nei programmi della missione "Istruzione" e "Ordine pubblico e sicurezza") alla generica denominazione dell'azione "spese
per il personale del programma" si aggiunge una specificazione del comparto (per esempio "insegnanti") per distinguere tale personale da quello
amministrativo. Questo vale anche per le spese di personale relative a Comandi dei Carabinieri in forza presso alcuni ministeri (dr. Appendice 1 ).
Le spese per il funzionamento di consigli, comitati e commissioni, non sono assimilabili a spese di personale e pertanto· vanno collocate nelle azioni "settoriali" dei programmi che effettivamente ne usufruiscono. Analogamente la spesa per il personale comandato (non gestito da Noipa e da rimborsare alle amministrazioni ed agli enti pubblici non economici) sono collocate nelle azioni settoriali che vedono coinvolto il personale comandato.
Nei casi in cui non sia possibile individuare per il programma una azione relativa alle spese per il personale, va valutata la possibilità di trasformare il programma in una azione di un altro programma (eventualmente modificandone la denominazione per tenere conto della nuova finalità). Se la dimensione
finanziaria del programma è rilevante ed è caratterizzata unicamente da trasferimenti, è possibile derogare al principio generale di evidenziazione in un'apposita azione per le spese per il personale del programma.
f) poiché le azioni devono essere stabili e significative sotto il profilo finanziario (articolo 25-bis, comma 3, lettera d), l'articolazione del bilancio per azioni non dovrebbe evidenziare interventi temporanei, che riguardino solo un lasso di tempo molto circoscritto, o finanziarimente poco rilevanti (in altre parole, va evitata, di norma, l'individuazione di azioni molto mutevoli e in numero troppo elevatp);
g) Al fine di garantire una più immediata leggibilità del contenuto delle azioni, esse
devono recare denominazioni distinte, a eccezione delle azioni associate ai programmi di spesa trasversali alle amministrazioni 32.2 "Indirizzo politico" e 32.3 "Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza".
h) al programma 32.2 "Indirizzo politico" è assicurato un trattamento uniforme in tutte le amministrazioni, tramite l'individuazione delle seguenti azioni:
• Ministro e Sottosegretari di Stato: tale azione comprende stipendi ed altri assegni fissi al Ministro e ai Sottosegretari di Stato, le connesse imposte sulla produzione a carico del datore di lavoro e la corrispondente quota di IRAP, eventualmente da estrapolare da capitoli
riferiti a tutto il personale del programma; • Indirizzo politico-amministrativo: tale azione comprende le spese per il
personale del Gabinetto dedicato a tutte le funzioni, eccetto quelle dell'organismo indipendente di valutazione (OIV), e le relative spese di
funzionamento; • Valutazione e controllo strategico (OIV): tale azione comprende le spese
per il personale dell'OIV e le relative spese di funzionamento;
i) analogamente, al programma 32.3 "Servizi e affari generali per le
amministrazioni di competenza" è assicurato un trattamento uniforme in tutte le amministrazioni. Salvo casi particolari, sono previste le azioni:
• Spese per il personale del programma; • Gestione del personale: tale azione comprende le spese rappresentative
delle politiche per il personale dell'amministrazione·quali la formazione
generale destinata al personale, gli asili nido per i figli del personale, il fondo unico di amministrazione, le prowidenze per il personale, etc. (dr. Riquadro 2-3);
• Gestione comune di beni e servizi: tale azione comprende, tra gli altri, il fondo per i consumi intermedi e le spese per i sistemi informativi a carattere generale destinati, per esempio, alla gestione del personale, delle assenze, etc. (i sistemi informativi specifici sono invece da collocare
sotto i programmi settoriali di pertinenza); Più in dettaglio si riportano alcune delle fattispecie di spese trasversali alle amministrazioni da collocare nell'azione "Gestione del personale" con indicazione del riferimento normativo, della categoria economica in bilancio e dell'eventuale modalità di gestione tramite la cd. "gestione unificata":
• Equo indennizzo al personale civile per la perdita della integrità fisica subita per infermità contratta per causa di servizio Per le infermità riconosciute dipendenti da causa di servizio, è a carico dell'amministrazione la spesa per la corresponsione di· un equo indennizzo per la perdita dell'integrità fisica eventualmente subita dall'impiegato Autorizzazione di spesa: DPR n. 3 I 1957 art. 68, comma 8; Categoria
economica: Redditi da lavoro - contributi sociali figurativi a carico del . datore di lavoro; Gestione unificata: in alcune amministrazioni rientra tra
i capitoli in gestione unificata.
• Prow1denze in favore del personale in servizio, di quello cessato dal servizio e delle loro famiglie
11
12
Le prowidenze in favore del personale in servizio sono erogate ai dipendenti per particolari sussidi ed altri interventi assistenziali a favore del personale che presenta particolari requisiti. Autorizzazione di spesa: Legge n. 24911968 art. 8 bis; Categoria economica: Redditi da lavoro - contributi sociali figurativi a carico del datore di lavoro; Gestione unificata: in alcune amministrazioni rientra tra i capitoli in gestione unificata.
• Assicurazione contro i rischi professionali e la responsabilità civile dei dirigenti Si tratta di polizze assicurative contro i rischi professionali e le
responsabilità civili dei dirigenti stipulate dall'Amministrazione ai sensi del CCNL - Dirigenza Area I che nella .versione vigente a seguito delle modifiche apportate dall'art. 16 CCNL Area I quadriennio normativo 2006 - 2009 del 12 febbraio 201 O, recita ali' art. 66: "E' attivata per tutti i dirigenti, ove non già operante, un'assicurazione contro i rischi professionali e le responsabilità. civili, senza diritto di rivalsa verso il dirigente, che copra anche le spese legali dei processi in cui il dirigente è coinvolto per causa di servizio, salvo le ipotesi di dolo e colpa grave". Autorizzazione di spesa: DLG n. 29 I 1993 art. 24; Classificazione economica: altre uscite correnti - premi di assicurazione; Gestione unificata: in alcune amministrazioni rientra tra i capitoli in gestione unificata.
• Spese per accertamenti sanitari relativi ai controlli sulle assenze ' Si tratta della spesa sostenuta dall'amministrazione per gli accertamenti
sanitari relativi ai controlli sulle assenze. Le pubbliche amministrazioni dispongono per il controllo sulle assenze per malattia dei dipendenti valutando la condotta complessiva del dipendente e gli oneri connessi all'effettuazione della visita, tenendo conto dell'esigenza di contrastare e prevenire l'assenteismo.
Autorizzazione di spesa: DLG n. 16512001 art. 55 septies; Classificazione economica: consumi intermedi - acquisto di servizi
effettivi; Gestione unificata: in alcune amministrazioni rientra tra i capitoli in gestione unificata.
• Il fondo unico di amministrazione (FUA) Il fondo unico di amministrazione rappresenta una delle componenti variabili del trattamento economico dei dipendenti pubblici (c.d. trattamento accessorio). L'utilizzo, e la relativa ripartizione del fondo tra le varie possibili destinazioni previste dal CCNL dei Ministeri, viene stabilito in corso d'anno a seguito di accordo sindacale. Autorizzazione di spesa: DLG n. 165I2001 art. 40, comma 3 Classificazione economica: Redditi da lavoro dipendente - Retribuzioni
lorde in denaro.
• Indennità per una sola volta in luogo di pensione, indennità di licenziamento e similari
Si tratta di indennità una tantum erogata ai dipendenti pubblici che pur non avendo diritto alla pensione hanno maturato almeno un anno di
servizio effettivo. Autorizzazione di spesa: DPR n. 1092 I 1973 art. 42, comma 4 Classificazione economica: Redditi da lavoro dipendente - contributi
sociali figurativi a carico del datore di lavoro.
• Spese per interessi o rivalutazione monetaria per nfardato pagamento delle retnbuziom; pensioni e prowidenze di natura assistenziale a favore dei creditori delle amministrazioni Si tratta di interessi legali dovuti per il ritardato pagamento di
retribuzioni o altre remunerazioni dovute al personale. Se i creditori beneficiari delle somme risultano esterni all'amministrazione, il capitolo va collocato nell'azione del programma settoriale di riferimento.
Autorizzazione di spesa: L. n. 724/19.94 art. 22, comma 36 Classificazione economica: interessi passivi e redditi da capitale- interessi passivi
·• Non vanno, invece, inserite nell'azione "Gestione del personale"
• le spese relative al personale comandato (non gestito da Noipa da rimborsare alle amministrazioni ed agli enti pubblici non economici).
Sono collocate nelle azioni settoriali che vedono coinvolto il personale comandato. Per i comandati provenienti da altri enti la normativa generale (articolo 70, comma 12 del dlgs 16512001) prevede un meccanismo del rimborso del trattamento fondamentale all'ente di provenienza e il pagamento diretto delle competenze accessorie, a meno di leggi speciali che dispongano diversamente. A fronte del pagamento del trattamento fondamentale, l'amministrazione di provenienza deve
ricevere dunque un rimborso dall'amministrazione utilizzatrice. (Autorizzazione di spesa: DLG n. 16512001 art. 70, comma 12; Classificazione economica: Trasferimenti correnti ad altre amministrazioni pubbliche).
•
•
•
Spese per addestramento e formazione dei corpi mil!fari, che sono
considerate come formazione specialistica e incluse nell'azione del relativo programma settoriale.
Spese per vestiario e altre retnbuzioni in natura che non hanno carattere obbligatorio e vanno incluse nell'azione del relativo programma
settoriale.
Mense per il personale dei corpi mil!fari o del personale delle scuole che
vanno incluse nell'azione del relativo programma settoriale o nell'azione "Gestione del personale" nel caso in cui il servizio è erogato per tutto il personale dell'amministrazione ed è sostitutivo dei buoni pasto (es. Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale)
13
74
j) un trattamento particolare è riservato alle spese trasversali a più Ministeri e relative al personale delle Forze armate e dei Corpi di polizia. In particolare, per ciascun Corpo di polizia o forza armata, si istituiscono le seguenti azioni in
ciascun programma interessato:
• Spese per il personale del programma .... (indicare il corpo o l'arma di riferimento): come le analoghe azioni negli altri programmi, comprende i redditi da lavoro dipendente, inclusi gli straordinari e i buoni pasto, e le connesse imposte sulla produzione a carico del datore di lavoro. Nel caso dei vigili del fuoco, dei corpi di polizia e delle forze armate, tale azione comprende anche gli assegni una tantum introdotta dal decreto legge 78 del 201 O, poiché si tratta retribuzioni già inserite nel meccanismo del cosiddetto "cedolino unico".
• Gestione e assistenza del personale del. .. (indicare il corpo o l'arma di riferimento): tale azione comprende le prowidenze ed l'assistenza varie al personale comprese le somme dei vari Fondi di assistenza, l'equo indennizzo, il Fondo da ripartire per la corresponsione di assegni una tantum al personale e tutte le altre tipologie di spesa assimilabili;
• Trattamenti prowisori di pensione: tale azione individua le spese per il trattamento provvisorio di pensione in presenza di importi significativi (altrimenti tali voci di spesa confluiscono nell'azione Gestione e assistenza del personale del ... );
• Formazione e addestramento del ... (indicare il corpo o l'arma di riferimento): tale azione comprende le spese per la formazione specifica e l'addestramento solo in presenza di importi significativi (altrimenti tali voci di spesa confluiscono nell'azione Gestione e assistenza del personale del ... );
• Elargizione alle vittime del dovere: tale azione comprende le spese per la speciale elargizione alle vittime del dovere solo in presenza di importi significativi (altrimenti tali voci di spesa confluiscono nell'azione Gestione e assistenza del personale del .... );
• Una o più azioni specifiche riguardanti le funzioni svolte o i servizi erogati. E' nell'ambito di tali azioni che vanno collocate, tra le altre, le spese per viveri, vestiario, vettovagliamento delle forze armate e dei Corpi di polizia vanno incluse nell'azione del relativo programma
settoriale.
k) il programma 33.1 "Fondi da assegnare" rimane in capo al Ministero dell'economia e delle finanze, raggruppando i fondi ivi presenti in azioni distinte sotto il profilo della finalità della spesa (esempi fondi 5, 8 e 2 per mille, per la riduzione della pressione fiscale, ecc.) o degli aspetti gestionali (esempio fondo
esigenze indifferibili). I fondi da ripartire degli altri Ministeri sono, di norma, attribuiti ai programmi specifici come segue:
• il fondo unico di amministrazione (FUA) all'azione "Gestione del personale" del programma 32.3 "Servizi e affari generali dell'amministrazione";
• il fondo per i consumi intermedi all'azione "Gestione comune di beni e servizi" del programma 32.3 "Servizi e affari generali dell'amministrazione";
• gli altri fondi, per quanto possibile, vanno al programma/azione settoriale
di riferimento.
I) le spese per liti e arbitraggi sono collocate nell'azione del programma settoriale in cui il contenzioso dell'amministrazione con il personale o con soggetti terzi si concentra. Sono relative al pagamento di somme dovute a titolo di spese di giudizio, in esecuzione dei prowedimenti emessi dall'Autorità Giurisdizionale, nei contenziosi in cui è parte l'amministrazione. Tale tipologia di spesa non essendo univocamente connessa al contenzioso con il personale dell'amministrazione ma anche a terzi, va collocata nell'azione del programma settoriale in cui il contenzioso si concentra. Autorizzazione di spesa: L. n. 103 I 1979 art. 9 ("Modifiche dell'ordinamento dell'Awocatura dello Stato"); Categoria economica: Altre uscite correnti; Gestione unificata: in alcune amministrazioni rientra tra i capitoli in gestione unificata.
15
Appendice 1 - Comandi dei Carabinieri in forza presso le amministrazioni
Nell'ambito della struttura del bilancio per azioni l'attività svolta dai comandi dei Carabinieri in forza presso le amministrazioni del Ministero del lavoro e delle politiche sociali; Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo; Ministero della salute, Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali; Ministero dell'ambiente, della tutela del territorio e del mare è messa in evidenza nel programma di spesa istituendo una o più specifiche azioni.
La collocazione della spesa relativa ai comandi dei Carabinieri nel programma in cui è inclusa la finalità svolta non comporta una modifica nelle modalità di raccordo tra quest'ultimi ed il Centro di responsabilità del programma. Infatti, in ogni caso, i comandi dei Carabinieri presso le amministrazioni rimangono comunque alle dipendenze funzionali del Ministro e godono di una forte autonomia. In alcuni casi le articolazioni periferiche del Comando possono dipendere funzionalmente dalle strutture territoriali del Ministero (ad esempio il Comando Carabinieri per la tutela del lavoro).
Le spese relative alle attività svolte dai comandi dei Carabineri tipicamente riguardano:
- retribuzioni (competenze fisse, accessorie, relativi contributi sociali, IRAP, lavoro straordinario e indennità varie, come anche contributo straordinario per le eccezionali esigenze di sicurezza, previsto dalla legge di stabilità per il 2016);
- acquisto di beni e servizi, in particolare missioni, fitto di locali/ accasermamento, canèelleria, mezzi di trasporto in dotazione, hardware, software etc.
Le retribuzioni sono erogate dal Ministero in cui opera il Comando nel caso di Ministero del lavoro e delle politiche sociali; Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo; Ministero della salute; Ministero dell'ambiente, della tutela del territorio e del mare. Per questi Ministeri il contingente di personale dei Carabinieri che costituisce il comando, come previsto dalla sezione lii del capo VI del presente titolo IV "Ruoli" del Codice dell'ordinamento militare è considerato una forza extra-organica.
Si segnala che a partire dall'esercizio 2016, con l'introduzione del cedolino unico e come previsto dalla legge di bilancio 2016-2018 (art.17 c.33), ciascun Ministero effettua periodicamente il pagamento tramite versamento in entrata delle somme in bilancio dovute al Comando, ed il Ministro dell'economia e delle finanze è successivamente autorizzato a riassegnare nello stato di previsione del Ministero della difesa tramite DMT che poi pagherà ciascun beneficiario tramite NOIPA. A consuntivo, in assenza di interventi correttivi, il pagamento per la spesa del personale dei Carabinieri risulterà dunque duplicato (in assenza di effetti sui saldi di finanza pubblica) ed evidenziato anche nello stato di previsione del Ministero della difesa.
Per il Comando presso Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali invece, le competenze fisse e accessorie sono a carico del Ministero della difesa mentre i buoni pasto sono a carico dell'altra amministrazione.
76
Pertanto è possibile distinguere due tipologie di programmi che includono le spese relative ali' attività dei nuclei dei Carabinieri:
a) Comandi dei Carabinieri in forza extra-organica, le cui retribuzioni fisse ed accessorie sono a ·carico dei Ministeri (programma 21.5 "Vigilanza, prevenzione e repressione in materia di patrimonio culturale del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo", programma 20.5 "Vigilanza, prevenzione e repressione nel settore sanitario" del Ministero della salute, programma 18.8 "Vigilanza, prevenzione e repressione in ambito ambientale" del Ministero dell'ambiente, della tutela del territorio e del mare). Le azioni di questi programmi devono evidenziare le "spese del personale del programma (Comando dei Carabinieri)" e una o più azioni per caratterizzare l'attività svolta dai Carabinieri includendo nella denominazione che tale attività è svolta dal l'Arma (es. "Vigilanza, prevenzione e repressione in materia di patrimonio culturale svolte dall'Arma dei Carabinieri").
b) Comandi dei Carabinieri non considerati forza extra-organica e le cui spese del personale (ad esclusione dei buoni pasto) sono a carico del Ministero della difesa, per i quali si prevede una sola azione che espliciti l'attività svolta dal Comando che includa (in deroga alle linee guida) anche i buoni pasto.
Di :seguito si riporta un prospetto delle azioni istituite per i nuclei dei Carabinieri che tiene conto delle suddette specificità.
Caso 1 - Comandi dei Carabinieri in forza extra-organica.
Amministrazione CDR ProR:ramma di soesa Azione ZQ S: l SRe::ie: di ge1:5goah::: 12i:[ li Rm&CilDlmil
Ministero della Salute -Direzione generale 20.5 Vigilanza,
Comando Carabinieri per la del personale, prevenzione e
ZQ S: 2 ~igili1C1;il m:l lillllRlll :ì:ilDiU!CiQ :ì:it:Qltil Tutela della Salute
dell'organizzazione e repressione nel settore daj Nudej Antj'ipfjstjcazjoni e Sanjtà
del bilancio sanitario di:ll'Sicmil d1:i Cimblol!i:d
Ministero dei beni e delle 21 5 l Sm::u1 di Re:ll12oale: m:c il l:l:m&l'.imma
atti vita' culturali e del Gabinetto e uffici di 21.5 Vigilanza,
turismo - Comando diretta collaborazione prevenzione e
21.5.2 Vigilanza, prevenzione e
Carabinieri Tutela all'opera del ministro repressione In materia
repressione in materia di patrimonio
Patrimonio CUituraie di patrimonio culturale
culturale svolte dall'Arma dei Carabinieri
Ministero dell'Ambiente e 18 s 1 Sm:::u: di m::aallille m::c Il 12!llBCilllllllil 18.8 Vigilanza, {{;glJliUK!O: di:I '1!rilblalt::dl
della Tutela del Territorio e Direzione generale prevenzione e
del Mare - Comando degli affari generali e
Carabinieri Tutela per del personale repressione in ambito 18.8.2 Vigilanza del Comando Carabinieri
l'Ambiente ambientale Tutela dell'Ambiente
26.9.lSpese di personale perii
26.9 Programmazione e nro11ramma
Ministero del lavoro, della coordinamento della 211 ~ z smi: di m::!l2Dille ~e 11 ums:rammi! salute e delle politiche vigilanza in materia di .... _, ·~-1.1-1-..11
sociali - Comando Direzione generale
prevenzione e Carabinieri perla Tutela
per l'attività ispettiva osservanza delle
26.9.3 Contrasto all'illegalità nel lavoro
del Lavoro norme di legislazione con particolare attenzione al lavoro nero
sociale e del lavoro 26.9.4 Prevenzione e sicurezza sui luoghi
di lavoro
17
Caso 2 - Comandi dei Carabinieri non considerati forza extra-organica
Amministrazione CDR Programma di spesa Azione
9.5 Vigilanza, 9.5.1 Spese di personale perii programma•
Ministero delle Ispettorato centrale politiche agricole, della tutela della
prevenzione e
alimentari e forestali qua lita' e repressione frodi nel 9.5.2 Prevenzione e repressione frodi e tutela
Comando carabinieri repressione frodi dei settore agricolo, della aualità dei prodotti aR:roalimentari
Politiche Agricole e prodotti agroalimentare, 9.5.3 Irrogazione di sanzioni amministrative
Alimentari agroalimentari agroindustriale e
2 :z !! dttil:'.ità a.ati twd.e. s.!&!lta f11l1. C<laHmlia a.e.i forestale
çgcgf2iaie.d ~Uti,he. da.ri"1.le. Q. t1l.k.l'1. c!.e.l i;:Qm:Qru:tQ
rulWalime.atace. 12e.1: la 'arcc:mz de.s.til1'll.Wae. de.i ',,,...D In
[• Nell'.azione sono presenti anche I buoni pasto destinati.al co111andc>_d_el_Carabillierl_
Un Comando dei Carabinieri distaccato è presente anche presso il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, denominato appunto il Comando Carabinieri Ministero Affari Esteri, ed è alle dipendenze funzionali del Ministro. Svolge attività di sicurezza insieme ad altre forze dell'ordine per le sedi diplomatiche all'estero e gli istituti di cultura. Le relative spese sono le indennità di servizio all'estero e le spese per missioni in Italia e all'estero. Poiché nel bilancio del Ministero queste spese sono rappresentate insieme alle risorse destinate al personale civile per le stesse finalità non è prevista una specifica azione per l'attività di questo comando.
Nel caso del Ministero dell'interno non è presente un Comando ma l'Arma dei Carabinieri svolge compiti di tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica alle dipendenze funzionali dal Ministro. Il Ministero dell'interno ha in carico spese per lo svolgimento di queste attività dei Carabinieri, riportate nel programma di spesa 7.9 "Servizio permanente dell'Arma dei Carabinieri per la tutela dell'ordine e la sicurezza pubblica". Inoltre l'Arma partecipa con proprio personale, insieme alla Polizia di Stato e alla Guardia di finanza, alle attività degli organismi interforze istituiti presso il Dipartimento della pubblica sicurezza del Ministero dell'interno. I due organismi sono la Direzione investigativa antimafia (O.LA) e la Direzione centrale per i servizi antidroga (D.C.S.A.) e le spese per le loro attività sono rappresentate all'interno del programma 7.1 O Pianificazione e coordinamento Forze di polizia.
Infine si segnala che è presente un Comando dei Carabinieri presso la Banca d'Italia così come alcuni reparti sono stati costituiti nell'ambito di Organi o Autorità nazionali (Presidenza della Repubblica, Senato, Camera, Corte costituzionale, Corte dei conti, Presidenza del Consiglio dei ministri e C.N.E.L.) per l'assolvimento di compiti specifici e dipendono funzionalmente dai titolari degli stessi Organi o Autorità. Le spese relative a tali Comandi non sono evidenziate nel bilancio dello Stato.
In appendice si riporta uno schema organizzativo sintetico per ciascun Ministero (Tavola A-1) corredata da una breve descrizione delle funzioni svolte dai Comandi dei Carabinieri.
78
Tavola A-1 -- - -
~ma1g,m.1·1i11a1m1 ~iD.!Lji§itl @m @•·(3fhe!11fil ~ C::G"·u•tih1:t:xmD
1!f1rna.ngn Comando Carabinieri per la Tutela della Salute
20.5.1 Spese di personale per
Direzione il programma (Comando dei
generale del 20.5 Vigilanza, carabinieri) Decreto interministeriale
prevenzione e Ministero della Difesa e SALUTE personale,
repressione nel 20.5.2 Vigilanza nel settore
Ministero della Salute 26 dell'organizzazio
settore sanitario sanitario svolta dai Nuclei
febbraio 2008 ne e del bilancio Antisofisticazioni e Sanità
dell'Arma dei Carabinieri
Comando Carabinieri per la tutela del patrimonio culturale 21.5.1 Spese di personale per
Gabinetto e uffici 21.5 Vigilanza, il programma (Comando dei
di diretta prevenzione e carabinieri) Decreto del Ministero
MIBAC collaborazione repressione in 21.5.2 Vigilanza, prevenzione e per i beni culturali e
all'opera del materia di repressione in materia di ambientali 5 marzo 1992
ministro patrimonio culturale patrimonio culturale svolte dall'Arma dei Carabinieri
Comando dei Carabinieri Politiche Agricole
Ispettorato 9.5 Vigilanza, 9.5.4. Attività anti frode svolta
centrale della prevenzione e dal Comando dei Carabinieri DPCM 105/2013 art. 6,
tutela della repressione frodi nel Politiche Agricole a tutela del comma 2
MIPAAF qualità e settore agricolo, comparto agroalimentare per (riorganizzazione del
repressione frodi agroalimentare, la corretta destinazione dei Ministero)
dei prodotti agroindustriale e finanziamenti UE e la sicurezza
agroalimentari forestale alimentare
Comando Carabinieri Tutela dell'Ambiente
18.8.1 Spese di personale per
Direzione 18.8 Vigilanza, il programma (Comando dei
AMBIENTE generale degli prevenzione e carabinieri) Legge 8 luglio 1986, n.
affari generali e repressione _in 18.8.2 Vigilanza del Comando 349, art. 8 del personale ambito ambientale Carabinieri Tutela
dell'Ambiente
Comando carabinieri per la tutela del lavoro
26.9
Programmazione e
Direzione coordinamento della
26.9.2 Spese di personale per vigilanza in materia DECRETO del Ministero
LAVORO generale per di prevenzione e
il programma (Comando dei del lavoro, 31 luglio 1997
l'attività ispettiva osservanza delle
carabinieri)
norme di legislazione sociale e del lavoro
19
Rimodulazioni orizzontali degli stanziamenti di competenza (art. 30, comma 1, L.196/2009 come modificato dall'art. 2 del d.lgs n. 9312016)
Estremi autorizzazione Anno inizio Anno fine
Stato di Capitolo di Piano (Norma, anno norma, articolo, comma, etc.) previsione spesa gestionale Esercizio finanziario con
riferimento al quale si riducono gli stanziamenti
N.B. 1 le rimodulazioni possono applicarsi ad autorizzazioni pluriennali di spese in conto capitale, incluse le autorizzazioni di spese permanenti sono esclusi i fondi da ripartire
N.B. 2 per ciascuna autorizzazione vanno compilate tante righe quante sono le rimodulazioni compensative che si propongono tra diversi esercizi finanziari (ad es. una riga per una rimodulazione compensativa tra l'esercizio 2017 e il 2018; una riga per una rimodulazione tra l'esercizio 2019 e 2018, ecc.)
Importo della riduzione degli stanziamenti
la somma complessiva delle rimodulazioni proposte per ciascun autorizzazione deve essere pari a O, in quanto sono ammesse solo rimodulazioni orizzontali compensa1ive
Esercizio finanziario con riferimento al quale si opera il corrispondente incremento
Importo dell'incremento
compensativo degli degli stanziamenti
stanziamenti
Proposte di Inclusione nelle previsioni di bilancio degli stanziamenti finanziali con la riassegnazione alla spesa di alcune entrate di scopo.
Normativa/autorizzazione Proposta Importo da stabilizzare Note (pr@Ylslone di competenza., prevfslone d1 cassa) (Inserire elementi per la vah.rtazlone quali: una sintesi della
che prevede entrate capitolo di spesa Plano gestionale capitolo di entrata Articolo normattva, Il carattere permanente o temporaneo defla
rlassegnablll ' 2017 2018 2019 nOfma, la frequenta dl utflluo della rlassegnazfone In corso
d'anno, etc.)
MINISTERO
Estremi Autorizzazione
Descrizione Autorizzazione
N. Denominazione
Estremi Capitolo
Unità di voto Descrizioni
Missione:
Programma:
(dati in Euro)
Fondo Progetti ai sensi del D.Lgs 229/2.011articolo10 comma 2
Numero P.G. Denominazione Stanziamento a legislazione vigente
P.G. 20_17 2018 2019
(dati in Euro)
Fondo Opere ai sensi del D.Lgs 229/2011articolo10 comma 2
Numero P.G. Denominazione Stanziamento a legislazione vigente
P.G. 2017 2018 2019
AUEGATO N. 4·GESTIONI FUORI BtLANCIO E ALTRI FONDI CHE NON RIENTRANO NEI BILANCI ORDINARI (articolo 31·bisd!!lla l!!ggl! 31dlc;l!mbre2009, n.196) STATO DI PREVISIONE DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE (MEF)
DIPARTIMENTO DEL TESORO ARTICOLO !, COMMA 4 OH 0.L- 6-12·2011, N. Fondo per I• g1unil• dello Stlto sulle 201, CONVERTITO CON MOOIACAZIONI ?OSSMtlo dtUe banchi ltlll...,• OAl.LA LEGGE 22-12·2011, N. 214.
ARTICOLO 4, COMM" 3, DECRETO LEGGE 16 D1CEM8RE 201•, N.185
Ml~.DIP ,TIS.Dl 10-98 ART.7
EDIL RESIDfNZ.CONTIIBllTl STATO
EDILIZIA PERSONALE PUBBLICA SIOJREZZALS2-76
CONTIIB 0.PITOOMUNI L78".!10
"NTICFINANZAJ COMUNI l.784.80
CONT INTERESSI COMUNI l 784.80
FONDO INTERV.lS26-S2 ... RT.56
UR6"NIZZAZAAEE L!M.52 ... RT.3
fonclo per la gestione• Il rt<:Upero dti aedltl Indennizza~ dalla SACE
Edmzlo<"'"1<:1onll•I•
Edlll•I• per n p....onale di pubblica slc,..eua
M.UnlzzHlorio dol Mez:zoglorno Contributl In conio copitlle 11 c:cmunl
Me11nlzzulone del Mez:zoglorno Anticlpozlo<>I flnanzlarle al comuni
M1tanlzz12ione del Mnioglornc Contrlbutl In c:ontolnterr.i1l 1I ccmunl
Fondo per Il fin1nzl1mento di prog!Ottl lmmediotomorrte .-.qulblU per ln!trv@ntl di r11 .. 1nb! Interesse oconomk:a wl tlrr~orio
Fond<i tptdolt di rotl>ione per
l'•<tlulsillon• • l'urbonluoZlone prlm1riaclelle.,_
EDIUZl ... A81TATIVAST11.L!M.82AT.2 Edlll•l11bltlttvo
"RT.21-COMMA 1 Ll»-!.3
LEGGE N, 95/ 19~ SVIL IT"LI"
FONDO EX AGENSUO L64-86
FONDO ROTAZIONE l17'9--92
METANO OONT.CAl'.l.266-97 Altl.9
IRi.rvcntl di nl..,.nt1 lnt..-....,
economlcc sul ttrrllorio, nell'agrlc:c~ufl, nell'o-dlllzlo • nelle
infr .. truttu.-. "'""''' ptr lo Mela di beni ambientali • wltur1H • per le opere di edlllll1 <colortica 1 unMor>~rlo L 130/83
lmprondltorlalltlo cio.anlle L 95/95
Intervento stroordinarlo nel
Meuoelomo Fondo u llf;onsud l Sl/86
Fon<!<> spedile di rotazione per
1cqulsi•lone aree e U!'blnluazlonl
Metanizzazione del Meuoelorno. contributi In conto capitai• L. 266/97, ... rt.9 Met1n1,..,1""e del Menoeforno ,
MET.>.NO CON INTER l526 82 "- 28 c:cn\ributl In conto lmeressl L 526/82,
Art. 28
METANO C.C.l73.9B AATI.2..ol-6
l608.96ART9 C.7$VILITA!.IA
EDIL SOWENZ.PROGR CTNTRAU
Met.nlzz12lone del Meuoelorno • c:cntributl. L 73/98, ... rt.2
Prorno•lone del lavoro autonomo nell• tegionl del Meno1lorno
N.<OModl-.. .... contoblUtlo .............. 1 .. ~
0020103
0020105
0020106
0020108
0020109
0020112
0020114
0020115
0020117
0020119
0020120
0020122
0020123
0020124
002012$
0020126
"rtlcolo &, comma 4, Oecttt<>-1.ege MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE 201/2011, ccnv. dallo Leue211/20ll FINANn
"rtJcolo 45, commi 2, Oecre!o-Legge 66/2014, CO<W. dalla Lege 89/201• e MINISTERO OELL'ECONOMIA E crELLE
"rtJcolo I, ccmma 700, Lege FINANZE 190/2011
ArtJcolo 7, comma 2-bli, Do-c:rtto U,cisl•tlvolU/1991!
ArtJcolo I, l.ege•57/197B
ArtJcolc 2, Leue 52/1976
ArtlccNo 11, Leu• 7U/1980
ArtJcofo Il, Leue 79'/1980
Articolo 28, lef:!I 526/1982
Artlcolo 55, Lene 526/1982
Ntlcolo 5, Leu• 179/1992
SACE ·SERVIZI ASSIOJllATM OEL COMMEROO ESTEROSPA
CASS" OEPOSm E PRESTITISPA
CASSA. DEPOSITI E PRESTTTI SPA
o.ss ... OEPosm E PRmm SP"
CASSA DEPosm E PRmm SP"
CASS" OEPOSm E PRESTITISP"
CASSA OEPOSm E PRESTITISP"
C\SS.0. DEPOSITI E P~ESTITI SPA
Articolo 2, Oecttto-1.eae 9/19!2, c:cnv. C\SS" OEPOS!TI E P~ESTITI SPA d1il1teue!M/1982
Articolo 21, comm• I, Leue 130/1983 CASS.O. OEPOSm E PRESTlTI SPA
Nllcolo 1, Oecreto-U,ge 26/1995, conv. dall1 Lege9S/1995
Articolo 5, Leqe 179/1992
Artlcolo 9, L- 266/1997
Articolo 28, Leu• 526/1982
INVIT"1.IA· AGENZIA N.>.ZIONAlE PER l'ATTRAZ10Nf OEGU INVESTIMENTI E LO SVILUPPO 01MPRESA SPA
CASS" OEPOSm E PRESTITISP"
CASS" DEPOS!TI E PRESTITI SPA
CASSA DEPOSm E PRESTITISPA
CASS" OEPDSm E PRESTITISPA
Artlcolo 2, comml416, U,ge 73/1998 CASS" DEPOSITI E PRESTITI SPA
Mllcolo 9·septle•. Decreto--Lege 510/1996, conv. dall1 lecge 608/1996
Articolo 61, Decreto lef:lslatlYo 112/1998
INVIT"1.IA· "GENZI" NAZIONALE PER
l'"TTRAZIONE OEGU INVESTIMENTI E LO SVILUPPO D'IMPRESA SPA
CA.SS" DEPOSITI E PRESTITI SPA
c.pftoll Ml billlndo dello Stlto •l!m-trnconto• (Mlnlslffo·~J
MEf-7609
MEF-7610
MEF-7172
(In Euro)
GIK-..• 91 30/05/2015
700.000.000,00 700.000.000,00
8.727.500.000,00
871.415.073,23
1.593.2«,04 1.593.24'4,04
61.~.120,35 61.109.120,35
1.257.169,79 1.257.169,79
2.038.78!!,29 2.038.788.29
1.28l.Z39,18 1.28l.239,18
3.8.561,759,28 38.561.759,28
113.107.724,7•
375.18!,28 375.1&8,28
23.606.561,04 23.608.561,CM
221.661.529,44 221-631.l•S.27
Sol.716.022,&8 51.Cl81.240,77
S.133-316,29 S.053.114,09
139.111,00 13~-111,00
7.750.'194,89 7.I00.99-1,89
•29.867.867,27 42&.Bl.319,17
ALLEGATO N. 4-GESTIONI FUORI BllANCIO E ALTRI FONDI CHE NON RIENTRANO NEI BILANCI ORDINARI {articolo 31-bis della legge 31dicembre2009, n.196} STATO DI PREVISIONE DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE (MEF)
EDIUZIAAGEVOL PROGR CENTRALI
F.PROGITTAZIONE PREl L.144-':19
DL 269-03 EROG.MUTUI TAASFER
AG.S\llWPPO MEZZOGIONO
Di!'.TES-F.GAAANZIA PC STUDENTI
FONDO INO.EMENTO HOO\JTTIV!TA'
ARTIGIANCASSA
MED.~E.CErrnl.F.CENTll.GAllA.NZ.
MED.CENTR.CONCSTAT.Ll!42-67
MEO.CEN111.L317-91-ART .31
MED.CENTR.L317-91 ART.31
MED.CENTR. L3S-95 AAT.3 BIS
Edill1lo~olatl
Fondo l)l"OlifetlUlone prollmlr.mt l.
·~1"
Erot:11lone mutui tro<f..-ltl al Ministero delrot<Onomla e delle flnonre a seguito d.Uo trnform02iona di C.sso D<-posltl e Prr<titllnS.pA.
lnll!rvt!nlc stnordlnarlc nel Meuo1iomo
Fendo c; 1u1nzl1perl1dlffuslcne delt.. tecnclcgle fnfcrm1tlche tn 111 stl/dentl clel prime onno cleM• scuota secondari• superiore.
Fonde di rotnlone per l'Incremento
dellaproclut!Mtlo
Fendo per h cof>CCl'SO statale, nell1 mi.uro ....,slma del 3 per cento, nel
pop mente desii Interessi sulle cpenzlcnl di credito • f1VCre delle Imprese 1nl1l1M
Fondo cent~e di 11,.nzl• per la copenu .. del ri<chl deriv"'1tl dalle opernlonl di C"edltoa medict..,.,,,IM • fovef'O del1• media• pi«:cla lmptese lndusttloll donnoa~e da calam~ll natural!
Fondo pe< Il toncotSC delle Smc nel popmemo dqll ln~ressl sulle oper11lonl di atd~c 1 tlYCl'edelle PMi dannegl1te di <1l1mltì nl!Uflll
Rein~ro fondi di g1ronil1 costituiti do
""""onr di ,.,.,,11.11c11 Fondo per 11 ccncesslcne di 1ntldpazlcnl llna..,lorle per
l'ocqulsl>lcne tempcronH di ponedpazlcnl di mlnor1nu .,.,1 capitale
di Mschlc di plcccle e me<!l1 lmpres•
Rllln1nzl1mentc del fonde per li c:cnccrsc statale r>et pq1mentc degli Interessi (1Uuvlcnl del 1994)
fendo di g1r1nill P"'r M cc""'1ld1mentc DIP.nsoROART.2 L.341-!15 dellepassMtlo dellepla:oloe medie
Imprese lntegrozlone somme per mutui olle
MEDIO CREDITO CENTRALE L74-96 Imprese dannegl1~ dalle 1llwlcnl dej
novembre 199<1
VAR.DENOM. DEl 16--11-2004S\llL ITALIA CONTI! P!lOM TURISMO
Fondo roùoijve per I• "'"'ani"'"' di ccntnbutl qll lnte,....i
Fonclc destln1to 1lla concessione di
11na ... 11mentl per •s~are lo svlluppo <lel ...rtote turistico e term1le nelle
"'" depress• <lel M""ot:lorno (I.. 64/1S86, An. 6, ccntma 2, letl 1)
N. conto di -.,r1., c:onteblllt.lo
•pedll• o conto btinc-
0020127
0020129
002D130
002110
0022010
0022013
0022021
0022023
0022025
0022027
0022033
Articolo 61, 0..<:rflc Lqlslatlve 112/1998
CASSA DEPOSITI E PRESTrn SPA
Artlcol<>4, comma S, l<Ue 144/1999 CASSA DEPOSITI E PRESTITl5PA
Artlcclc5, Decrelo-lege 269/2003, ccnv. dalla Loae 326/2003
Artlcclc5. le&ge 5'1/1986
Artiçclo 103, commi'· Leue
•MOOO
Articolo 6, LfUo, 626/195'1
CASSA DEPOSITI E PRESTITISPA
AGENZIA PER \A PROMOZIONE E LO SVILUPPO DELMElZOGIORNOAGE"ISUO
MINISTERO DEll "ECONOMIA E DEllE FIN-'NZE
CENTllOBANCA Corporali e lnvo-ru,,.nt
B1nk • Gruppc USI 6ANCA S.c.jl.A
Artl<Clo n . .._ 9<19/ 1952• Artlcclc ARTIGl-'NCASSA. CASSA PER IL
!;;~ 240/19Sl •Arllc:olc 15• leu• CRED!TOAllEIMPRESE ARTIGIANE SPA
Artfcclc 2!, Decre10-t.eue 976/1966, ccnv.dillll Leue 1142/1966
~nlcotc 1, L.eu;11068/1%4
Artlc:olc 31, Deaeto-Lqp976/1966, ccnv. dallo t.eue 1142/1.966
Articololl,Legse 317/1.991
Articolo 2, Decreto-t.u• 1'9{1':193, ccnv.dallal<"Ue 237{1':193
MEDIOCREDITO CENTRALE
ARTIGIANCASSA ·CASSA PER Il CREDITO AllE IMPRESE ARTIGIANE SPA
MEOIOCREOITO CENTRAI.E
MEDIOCRE DITO CENTRALE
MEDIOCRE DITO CENTRALE
Artlcclc 3-bls, Deaeto-t.eue 691/199<1, MEDIOCRED!TO crNTRALE conv. dolll Lege 35/1995
Artl<:clo 9, commi 3, Deaelo-l.eu• MINISTERO DEll "ECONOMIA E DELl.f 41{1995, con._ d•ll• Loa•85/1995 flNANZE
Artlc:olc 11, commi 2, t..tter• e],
Deaeto-l.ege 560/1995, conv. dollo MEOIOCRED!TO CENTRALE Lew74/1996
Arllcolc3, t.euo 295/1973 oArtia>lo SIMEST • SOQETA' !TAUANA PER LE 25, Decreto Lqlsl1tive 1'3/1':198 IMPRESE All'ESTERO SPA
Artlcclo 6, commi 2, lett..-1 1). Lea• 5'1/1986 ~
INVITAUA· AGENZIA NAZIONALE PER L'ATTRllZIONE DEGLI INVESTIMENTl E
LO SVILUPPO D'IMPRESA 51'A
toplloh del bhndo dello Stoto aUmentantr n conto• (Mlnlsttro • topllOlo)
MEF-718'
MEF • 7198/MEF - 7300
1.327.198.245,96
16.7MH41,73
997.276.317,97
122.2!5.!Ml,39
'47.'81,'6
123.187,66
39.401.34',17
104.00..759,03
96.622.226,34
1'7.356.6':19,86
560.COO,OO
S.473.403,9<1
2.572.'1D,36
157.233.501,!8
l.628.DSol,93
1.8".978.734,78
6'8.'26,75
(lnEurol
Gioe""'" el 30/06/l01S
1.2S0.527.995,6D
16.740.'41,73
!1«$81-651,73
122.525.043,'1
447.'81,'6
123.187,66
'5.!18.3SS,H
104.S04.759,03
96.622.226,34
1(6.156.699,86
560.COO,OO
5.473.403,9<1
2.332.410,36
157.2U.501,3!
1.628.DSol,93
1.8'2.978.73',78
6'8.426,75
ALLEGATO N. 4-GESTIONI FUORI BILANOO E ALTRI FONDI CHE NON RIENTRANO NEI BILANCI ORDINARI (articolo 31-blsdella legge 31dicembre2009, n.196) STATO DI PREVISIONE DEL MINISTERO DELl'ECONOMIA E DELLE FINANZE (MEF)
MEDCEN EX EX--l...29S.73 S.INTERNO
SVILUPPOllT.tJ.L".S.P.A
SVll ITAUA SPA F ROT L350-03
SVILITAUASPA F.ROTL2!9-03
MEOCEN CAPIT RISCHIO PMI L3&
CONSAP SPA FONDO DI SOUDAAIETA'
Fondo IOQ• 29sn3 • sette,., IM ........
Fondo n>tt!IYo ~ le lmpt""' per
IMerventl •I•.,,,., mir•utoimplqo e dl0ihulolmpn1nditorlolltio
Fondo ro!HIYo nulonale per
gli Interventi Ml capitalo di rt.d!k:>
Fondo rotati.o ~ le lmpr""e per
lnteNenll • l•.,,re dell"autelmpleio •
<lell'•utolmpn1ndilorlalltio
Fondo per la cori<esslone di crediti
lln1nzlorl destl""tl olla oooperozlone
eeonomlcl e moner1ri• In ampo IMemulonale llll!llzull a~o svlluppo
Fondo 5!>0'd1le rotativo pe<
l'lrtnovulone tetnol011IC1
PER I Ml.mli PER L'ACQUISTO DELJ.A Fon<l<l di 1olldorf.otio P"' I mutui pe<
PRIMA CASA ART. 2, COMMA 475, l'ooqulllo della p~ma Cl'"
LEGGE 24-12-2007. N. 24"
CONSAP FONDO DI GAflANZIA PER LA PRIMA CASA Afff l COMMA 4t1 Fonde dl1•ranzla pe< la p~ma cau LEmRACL. 27·12·2013 N. 107
FONDO UQUIDITA DEBITI ENTI LOCALI
CONSAI'- FONDO DI GARANZIA PER I
DEBITI DEUA PUBBLICA
AMMINlS"TRAZIONE
MH DIPARTIMENTO TESORO
RIMBORSO F0N0"210NI URICHE
SINFON101ElEGGE N. 112·1013
MINl5TIRO ECONOMkA E FINANZE
Fondo per 1Ssicurore l1 llqu~ltl1 pe<
?q•menti del debiti =ti, liquidi ed .. lclblll degli enti locali
Fondo di 1aranzl• pe< I debiti della
p<Jbblla 1mmlnlstr.,lon•
Fonde di rotodcne pe< lo OOl>CO'Oslone d
lln1nzl1mentl tTen\enl\lll 1l!e fondulonl <:he hmno pnowntlto Il plono d ri,.no..-rn,
Mlnlmirc deU'eoonomlo e delle hn1nze
IGRUE RISORSE RIVENIENTI DAL fONDO (lgruo): risomo r!Yen~tl dii fondo per
PER LO SVILUP!'O E LA IDESIONE (FSC) lo IVll"Pl'O •la coesione (FSQ '
CONSAP GESTIONE FONDO SACE Of'CM Fonde di 11ranzla dello Slllo per I rischi
19-11-201" non d! merato
N. conto di-.. conl•b!ltdl •PftlNo....,lo~
0022041 Articolo l, lqp 295/1973 e Arllmlo
25. Oe<:retoLeclsl•tl.,, 1•3/199$ MEDIOCREDTTO CENTIW.E
Arlloolo ._bis, Decreto Leslsllllvo INVITAUA. AGENZlA NAllONAU PER
185/2000, Artloolo n, Lea• 211912002 L'ATTRAZIONE DEGU INVESTIMENTI E e Articolo a, ~reto Minlsteri•lo
30/11/2oot
Articolo a, comm• 106, l.qg•
"""~
LO SVIWPPO D'IMPRESA. SPA
INVITAUA· AGENZIA NAZIONALE PER L'ATTR"210NE DEGU INVESTIMENTI E
LO SVIWPPO D'IMPRESA. SPA
Arlioolo 4-bls. De<reto Leslslllivo INVITAUA. AGENZlA NAZIONALE PER
18S/2000. Artioolon, Lea• 28912002 L'ATTR"210NE DEGU INVESTIMWTI E e Artltolo a. Oecreto Mlnlsterlale
30/11/loot LO SVILUPPO D'IMPRESA. SPA
Articolo 26. Lea• 227/1971 • Artltclo AAT!GIANCASSA. CASSA PER IL 6 o7, l.qge a9/191J7 . OIEDITOALLE IMPRESE ARTIGIANE SPA
Artlcctc 106, Lege lSS/2000 MEDIOCRW!TO CENTIW.E
Articolo 1. comma a8, l•tter• e), Leao CONSAP • CONCBSIONAAIA SERVIZl
1•7/2D13 ASSICURATIVI PU!SUO SPA
Articolo 1. commi 11. De<reto-Lege !512013, conv. dlll1 Loae ""'2D13
Artlcolo 37, Oetreto-Leae 66/201a.
conv. dlii• L.ege 89/2D14 •Articolo 1,
Decrelo Mlnlsterlale 27/06/201•
CASSA DEPOSITI E PRESTITI SPA
CONSAI' • CONCBSIONAAIA SERVIZI
ASSICURATM Pusaua SPA
Articolo 11, comma 6, De<reto-t.eae MINISTERO DEU.'ECONOMIAE DELLE
91/2013, corw. dalla L.ege111/2D13 FINANZE
Articolo 1. ccmm• 703. lq;se 190/2D14
Articolo 6, commi 9-bls • 9-ter. Oecrelo
MINISTERO DEll 'ECONOMIA E OElil
FINANZE
~ 269/2003. c:onv. dall• L.eqe CONSAP CONCBSIONAAIA SERVIZl
326/2003e Artk:clo 32, Oecreto-le&P ASSICURATIVI PU88UQSPA
91/201", conv. d•ll• L.gg• 116/2Dl•
Cçltoll ci.I bll...cto .i.Ilo stato .i1mentmtt1n ..... 10• (Mlntst.ro. C.Opltolo)
MEF· n12
MEF • 7075/MEf • 7077
MEF-7UT7
MEF-7398
MEF-IDXl
68.883.041,!2
121.804.877,69
134.026.811,86
2.783.000.000,00
33.269.87'9.30
239.292.704.83
702.957.953.82
150.000.000.00
20."82.232.389.91
(In Euro)
63.883.041,82
61!."405.889,96
100.026.812,86
2.7!!0.000.000.00
2il701.9SJ.95
31.D66.9&2,80
287.278.600.SS
1.070.582.076,18
2.716,38
99!1.204.69",00
221.958.678,sa
21.865.698.627,88
ALLEGATO N. 4- GESTIONI FUORI BILANCIO E ALTRI FONDI CHE NON RIENTRANO NEI BILANCI ORDINARI (articolo 31-bis della legge 31 dicembre 2009, n.196) STATO DI PREVISIONE DEL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO (MISE)
L 46.al FONDO PER LA CR&rTA SOSTENIBILE
INTERV.AREE OEPRESSE
FONOOFIT-P1A
FONDO FIT ·STAIH·UP
FONDO flT-REACH
FONDO FrT-GESEf!AUSTA
fDNDOFIT-1,NAllSI F,\TT\!ALE
O.S.rlzlon•
f<>ndoJ>11rrlnn<7ll.,i<lnetocncl<>1l<:11
fondo por rinno110>lane loc1>Cl<>slca llmlt1t1mente qll !ntorveml cofinoruJoll d1ll1 UE e dille R"'lonl -"ree depr....., e proeromm1>ione negozl1tl Fondo por ~lnn<711HIO!le toc1>Cl<>slc:o -
Bando PIA FO!ldo por l"lnnova>i<ln• tecnoloela -81ndo Stlrt-up Fondo po• ~lnn<7ll1>I011e tecnoloelca -81ndoREACH Fondo por rlnno\ll>IO!le tecnoloela -PON &t"net•llsta
Fondo por rlnn<7lll>I011e tocr.o!oelc:o -PON 1n1lr..ll1ttu1le
SIMBT SPA FONDO START UP LEGGE Fondo rotatj"" per llfln1n>l1mento di
H-7-2009 N. 99 oper.,loni di Stlrt-Up
CONTIIBUll INVESTIMNETI BENI mUMENT"1! DLN. 91-14
MEOCEN l662-96 GAAA~IA PIM
SIMEST FONDO ElC L. 39'-81
SIMEST FONDI Vl'NTURE CAPITAI.
UNIOIEDrTSPA
SOOET< FINANZIARIA DI PROMOllONE DELLA COOPERAZIONE ECONOMICA CON I PAESI DELL'BTEUROPEO •
' flNEST S.PA. ·PORDENONE
MAI' FONDO SALVATl.GGID IMPRESE
LEGGE N. CO DE1 25-3-20).0
... n.coNTRArn D'AREA L662.96
PAnl TERRITORIALI l662.96
fONOO PER LA RAZIONALJZZAZIONE DEllA Rrn DI DIS'TlllBLIZIONE DEI CARBURANTI
Fondo pot I finon>lamentl por l'1cqulsto di n..ovl m1o:hin1tl, lmplan~ e 111re .. 1ture da parte delle piccole e "'"'111 Imprese
fonde centflledl pran<ll pff PMI
Fonde di rotozlone pff 11 concessione d' finon>l1mento 111sso qe>e>llto 11
se~ den'ATI- 2. dello l 3~/81
fendo unh::c di V'°"ture ùpft1I
fendo p<!r l'tttlvftll di mlcrocredlto "ell'1tN balcanica
Fendo Venture ùpltll P"' •r•• bolcanlc:o
Fando per~ S1ivot1lfioe h> ri>truttunzlono df41e Imprese In dlffi<:<>tlo
Contrattld'1re1
P1ttltorritcri1ll
fondo per 11 razlonollzzazlane della rete di distr!b\IJlone del catt>ur1n~
N. conto di t.,.,...11a, "'"'t•b!lltll spedot. o "'"'to b.,,c_
IJCQ1201
0001n6
0022().16
0022().19
0022051
0029851
0029852
Canto corrente bine.orlo
• Sono Indiciti I apltoll diii bllor.clo dono Stile d>e lllnl>C ollmentoto Il conto nqll ... rci>I 2014 e 2015
Alrl<>rlzu:d<>nt! nonratfw
Articolo 1, Decreto-U,ggo•1Sf1992,
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
mnv diii• Loggo 488,/1992 o ,\rt~lo S.. MINISTERO DELLO SVILUPPO bis, Decreto-L"'"' Bl/2007, <:m!Y. dlii• ECONOMICO lege 127(1.007
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO MINISTERO DELLDSVILUPPO ECONOMICO MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Articolo 1•. Leue99/2009 o Articolo 1, SIMEST • SQOEf,\' ITAl,J,\w, PER LE Decreto Mlrolsteri~le 04/0312011 IMPRESE "LL'ESTERO SPA
Arth::clc lB, commi g.bls, Decreto
Leue 91/201•,cotrY.do~a U,ge 116(1.014
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Articolo 2, commi 100, Lege 662/1996 MEOIOCREOITO CENTIIALE
Artlcolc2, Decreto-Legge 251/1981, COtrY. di1ll1 Leue 394/19!1 •Articolo 6, SIMEST - SOOETA' ITAUAN,O. PER LE commi' e 5, Oecretc-Leue 112/lOIJa IMPRESE ALL'ESTERO 5PA con•. di1ll1 Lea• 133f21J011
,\rtlcolo 5, commi 2, letteno e], Lqgo
Mf'OO'
Articolo 5, comma 3, Leu• 84/2001
Articolo 5, comma 3, lettera B], leg•
"'~'
Articolo 11,comm1 3, O.crt1o-Leu• 35/2005, tOllv. dalla L"U• 80/2005
Articolo 2, Decreto Mlnlsterl1ll 15/2(1.011
SIMEST-SOOETA' ITAUANAPER LE IMPRESE ALL'ESTERO SPA
UNICREOrTSPA
flNEST · SOCIETA' FINANZIARIA DI
PROMOZIONE DELLA COOPERAZIONE ECONOMICA CON I PAfSl DELL'EST
EUROPEOSPA
INVITALIA • AGENZI,\ NAZIONALE PER L'ATTRAZIONE OEGU INVESTlMENTI E lO SVILUPPO D'IMPRESA SPA
MINISTERO DEU.OSVILUPPO ECONOMICO
Articolo 2,commo 207. l.egge6&2/1996 0.SSADEPOSITI E PRESTTTISPA
Articolo 2,comma 207, lege 66U1996 005,\ DEPOSITI E PRESTITI SPA
ArtJcolc26,comml6 e 7, lene
~-OOS" CONGUMlUO GAS OI PETROLIO
UOUtFAITOlGP11
t.opltoll del bft•ndo d•l!o St.io lllment1ntl I! conto•
(Mlnlstffo·Cl;>ltolol
MISE 7430/MISE • 74!!/Jf MISE 7483
MISE-7489
MISE· 7l•2fMrT • 1337
Gl•co••n 111 31(12/2014
1.792.249.927,25
1.552.471.715,32
117.625.512,59
6.004.5811,11
30.399.150,76
3.227.16l,47
7.438.193,91
3.250.958.7'44,53
298.050.301,75
•9.535.026,17
880.152,14
3.506.600.76
15.395.750,07
20.!30.000,00
155.284.0B,91
451.850.627,32
[in foro)
1.699.686.901,15
1.476.908.735,67
116.653.396,33
2.861.726,!6
5.817.818,11
50.273.833,43
26.983.254,95
3.235.793,47
37.841.867,00
3.621.l!:.8.205,53
311.050.301,75
56.535.026,17
BSl.252,14
3.506.600,76
11.185.137,97
20.830.000,00
'443.163.079,20
20.855.720,63
&.056.795.185,65
ALLEGATO N. 4- GESTIONI FUORI BILANCIO E ALTRI FONDI CHE NON RIENTRANO NEI BILANCI ORDINARI {art!colo 31-b!s della legge 31 dicembre 2009, n.196) STATO DI PREVISIONE DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELlE POLITICHESOOALI (MLPS)
N.-dl-.erll,.....tob!lltà q>edlleoconto ~
CapltolldelbP-delloStlllo ellmentanll U conto• (M!ftls1ero-Cllpltolo)
. GIKenn el U/12/20H
MIN.LAV L23(;.93 FIN.W.ZIONAU Fondo per l'occupnlone
MINLAV L23(;.93 flN.COMUNITARI 0021097
• Sol'IO Indica~ I c.pltoll dol blloncfo dolio Stoto die hanl'IO ollmentoto n conto negli esercfZI 201• e 2015
co1111. doflo Legge 236/1993
Anlcolo 25, ~"' &15/1978 e Anlcolo 1, comm• 7, Deaeto-LeQ<! lU/1993, c:c1111. dall• Lege236/1993
MINISTERO DEL LAVORO E OEUE
POUTIOIE SOOAU
MU'S • •815 •66.99 •. 603,IS
366.303.()99,11
833.297.702.26
(lnEurc)
Gle<enn •I J0/06/2015
•92.150.816,•2
858.336.288,00
FONDO AGEVOLAZIONI RICERCA-FAA
MIUR ALLOGGI STUDENTI l33&-00
FSAA 1...ilcn.st,.ldo
ALLEGATO N. 4-GESTIONI FUORI BILANCIO E ALTRI FONDI CHE NON RIENTRANO NEI BILANCI ORDINARI (articolo 31-bis della legge 31dicembre2009, n.196) STATO DI PREVISIONE DEL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA{MIURI
Descrl:k>ne
fondoagovolo>lonl rlc...ai-FAA
lnteNentl per alleggi• "'slden:e per
studentl"'11versttarl
Fondo rotulon• per 11 tleera
N. conto d! ttsOl'..-1•, cont•bm~ lllM<!ll•ocontol>ll..c.rlo
00)3001
0023374
Cento ccr"'nte bine.orlo
Artlcclc s. Deocrelc legi•l1tl•o 297/1999
Articolo 1, l",I!• 33!/:!0Xl
Artlcclo 4, Deaeto-lege 918/195~, conv. dallalege 10!9/196!
Tot ... pnerw!. Ministero
MINISTERO OEU 1SlRUZtONE, DEU'UNIVERSITA' E OEUA RICERCA
CASSA DEPOSITI E PRESTITl SPA
INTESA SAN PAOLO SPA
ta;in:oll do! bURndo d•llo Sinio .!lmenhlnti Il C011ta•
!Ministero - C..pft<>la)
MIUR-7245/MIUR 7320
MIUR-72H/MIUR n74
GlaconZll .i 11/U/201'
1.131.105 471JJ7
101.487.737,58
1'10.199.D64,1S
1.372.792.27:1,80
• Seno >ndico~ I dlpltch dol bllondo dolio Stato che hanno 1lrment1to Il conto nea:ll ese<cl:I 2014 e 2015
(In Euro)
1.081.928.950,22
99.720.(151,24
383.316,36
1.182.032.317,82
FONDO DI ROTAZIONE PER I.A CONCESSIONE 01 ANT!ClP"-llONI ENTI LOCALI GRAVE SQUIUBRIO
FINA.NZIAAIO
FONDO DI ROTAZIONE PER I.A SOUDARIITA' All.EVITTIME DEI REATI Ol TIPO MAFIOSO, DELl.E RICl11ESTE ESTORSNE E DELL'USURA
ALLEGATO N. 4·GESTIONI FUORI BILANCIO EALTR1 FONDI CHE NON RIENTRANO NEI BILANCI ORDINARI (articolo 31-bls della legge 31dicembre2009, n.196)
STATO DI PREVISIONE DELMJNISTERO DELL'INTERNO
Fon® dl rotulono pe< la ccnc:esslone d ontldp0>lonl ontl leali&-. ~uillbrlo finandorlo
Fon® di rotulcne per lo solldorltti
•Il• vlttlm• del r .. 11 dl tipe mofio$o,
<lolle rlc:Nerte ntorslve e <:!ell'u"'"
N.<0-dl-.. <0~
spoc;INotomobantoflo
00Cl5727
Conto omento b1or1<:1ir~o
Artlcolo•, Oecreto-Lege 17•/2012,
conv. doli• Lege 213/2012
Artk:clo2,ccmmo&-.. xl...,~t ... leggo 215/2010, conv.dollo legge
10/2011
So11etto priore
CONSAP - CONCESSIONARIA SERVIZI ASSICURATIVI PUBBLICI SPA
CopltolJ do! bllondo dello stato ollmontontlnconto•
[Mlnlstoro • C..,JtoloJ
lnterno-1316/lnt.omo 1365/ lntemo-7030
Interno. 2341
• SoM lndkatl I a~tcMI del bnEido dello St.to che ~•nno ollment.lto n conto nqli Mel'dzl 2014 e 2015
(lnEura)
Glaanzo ol J(l/g6/Z015
23&227.526,89 ...ii.178.627,31
40.005.(l((l 34.782.(l((l
27&232.526,89 •76.960.627,31
ALLEGATO N. 4- GESTIONI FUORI BILANCIO E ALTRI FONDI CHE NON RIENTRANO NEI BILANCI ORDINARI (artlcolo 31-bis deli<l legge 31dicembre2009, n.196) STATO DI PREVISIONE DEL MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE (MATIM:
N. <omo d! ie.or."•· cont•bllttà spedo!• e =to b1nc1rto
CçRoU del bnt,.do dolio Strio 1Hm..,_l li conto•
CMlnlmin>• C.pltolo)
Glocmnmo!U/12/211H
DG DIFESA.SUOLO PON ATAS
Aglom1mentc de&llsd>eodorl
de=ittlvl dello prcp~etì lmmoblll1re
dello State
NllNISTERO DCLL"AMSIENTt: ART. l. fondo n:>ta~vo per~ fin1nzlam...,tc COMMA l DCIJ.A LEGGE 296 DEL 2006 delle ml>urefin&lln&te &ll'1ttuulo""
del Protocollo di ~Vole
O!Xl2S51
' Sono !nd•catl I ca!>toll del bll&ndc de~o State che h&nno &llmentato Il conto nesll ewrdzl 2014 e 2015
Artkoll Se IO. Decreto del Presklente MINISTERO DELL"AM~ICNTt: E DELLA.
delr. Repubblica 367/1998 TUTEl.A DEL TERRITORIO E DEL MA.RE
Articolo I. comm& 1115, leage
296/2006
MINISTmo OELL'AMBIENTE E DELLA.
TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE 627.092.4~3,00
627.573.919,00
(In Euro)
481.436.00
625.933.995,99
ALLEGATO N. 4- GESTIONI FUORI BllANCIO E ALTRI FONDI CHE NON RIENTRANO NEI BllANCI ORDINARI (articolo 31-blsdella legge 31dicembre2009, n.196) STATO DI PREVISIONE DEL MINISTERO DELLE INFRASTRUTIURE E DEI TRASPORTI (MIT]
M.TAASl'ORTI f. ART.38 L 1&6-02
(VAR. DU 2~10-06)
MINISltRO OELll INFllASTRUTTURE E
OEI TIM.SPORTI PIANO NAZIONALE
EDIUZl,\,\8rTATIV,\ DPCM 16 LUGLIO
'~
For.dc> ~r I• comrlbuzlone •1U
l""""llmenll ~ lo sviluppo dl!I ll'lsporto merd ~ i..,.o.i., cor>
portlcclate riferimento 11 lrnporto ccmblMlo e di merd perlcclose ed qll l""""!lmentl ~ le •utcstrode
vl"Ullntl
GE.GOV.VA NAVIG.LAGKI MA.CO.GA GO'S!IOMIDll"1'nll~1del servizi di naYla•zlone l1cu1le
G!ST.COMM.GOV.FERR.CIRCUMETNEA ~l::.:::;"'"•tk<• della f"1'fovll
G!ST.GOV.f MERSARDE IGLESl,\S
G!ST.GOV.FERROVIE SARD!GNA-CA
GO'S!IOM IDll"1'Ntk<I delle f"1'1'11Yie meridlonoll sarde GeslloM l""""""tf•• doli• fomrvlo
dl!ll•S.rd-...
N. mnto d! tnoteri.. contabllltli
sped.t. o conio Hncmto
0162659
• S<ino lndlelll I c:opltcll del bfl""do cle~O Stilo che hanno 1l1mentato Il conto r.ogll e-dzl 2014 • 2015
.&.r!!colo 3!, L- 166/2002
"111colo 2, Decrelo del PresldeMe del
Constgllo del Ministri 16/rn/2009
Articolo 19, LeQ;•S59/1993
Articolo 19, Leae559/1993
Articolo 19, Leqe559/1993
Articolo 19, Legge559/1993
MINISTI:RO D!U.E INFRASTRUTTURE E
OEITR"5PORTI
COP INVESTIMENTI SOOETA' DI
GESTIONE OEL RISPARMIO SPA
COMMISSARIO GOVERNATIVO
COMMISSARIO GOVERNATIVO
COMMISSARIO GOVERNATIVO
COMMISSARIO GOVERN.o\TIVO
Csplloll chil b!llftdo dello staio •lbn9..-11 n mnto•
!Mhilstara-Olpltolo)
MrT- 7301
Mrl -1314/M!T • 1970/M!T • 7697
Mrl 1302/MrT-1314/MIT- 7137/
MrT • 71~rT - 7581
(In Euro!
24.043.932,32 35.7!12.0!11,08
108.746.2n,oo 107.843.732,00
13.308.576,31 20.52!.512,7!
92.367.231,13 l!7.914.3!1,74
•.~ S,92
535.383,17 535.~,17
239.001.-405,85 252.614.106,69
ISACONTRATTI FILIERA Ll!O-OS
ISTITUTO 01 STVOI. RICERCHE E INFORMAZIONI SUL MERCATO AGRICOLO - ISMEA
FONDO SVIL MECC AGRI( L9JC-66
FONDO CENTR CREO PESCH.L~l-82
M.A.f-fONDO SOl.IDARIETA NAZ
BANCA NAZIONALE DEL LAVORO
CONTRATTI FILIERA
ALLEGATO N. 4- GESTIONI FUORI BILANCIO E ALTRI FONDI CHE NON RIENTRANO NE! SILANO ORDINARI (articolo 31-bis della legge 31dicembre2009, n.196)
STATO DI PREVISIONE DEL MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE, ALIMENTARI E FORESTALI (MIPAAF}
Istituto per lo svnuppo or;roalimentare.
Contnttl dlllllero
fondo lmprend1torlolltll In .. ricoHuril
fonclo per lo sviluppo della meccan!no•klne In qricoHuro
Fondo cerrtrolo per Il credito ----0 fonclodl solldorletll no:lon1ll
fonclo di rotulone per 11 proprietà diretto c:oH!.,.trloe
Corrtrottlcllml.,..
N. <0nlo cli -•rl•, <0nl1bllltì spedlle O <OMO bontorlo
0023511
002~101
Conto c:aminte b1neorio
Artfoolo 10-ter, Oeaeto-L°"" 35/2005, ISTITUTO PER LO SVILUPPO cc,,., dalla LeueS0/2005 AGROALIMENTARE [JSAI SPA
Artfoolo 1. ccmma 2. Decreto Mlnlsterl1le 28/12/2006
ISMEA- ISTITIJTO OI SERVIZI PER IL MERCATO AGRIC0t0 AUMENTARE
Artfoolo 5, Legge 9-19/1952c Artfcclo MINISTERO DEUE POLmCHE 12, Lege910/1966 AGRICOLE, ALIMENTARI E FORESTALI
Articolo 10, Lqge~l/1982e Artlcckl MINISTERO DELLE PoLmCHE 13, Decreto Leglsl1ijvo l~OOt AGRICOLE, ALIMENTARI E FORESTALI
Articolo 1, Decreto l.egf>lltlv<>
"'"'~ Artl=lo 16, Le:cge 590/1%5
FONDO SOUDARIETA' NAZIONALE
BNL. !!ANCA NAZlONAL[ on LAVORO
Artfcolo 10-ter. Decteto-Leue 35/2005, ISTITUTO PER LO SVILUPPO <Ol'IV. dalla Leu•l!0/2005 AGROALIMENTARE (ISAI SPA
Totalo pnonii. Mlnt&t...,
Coplton d.! bllando delle> stola 111m ... t1ntl Il c:onta• jMlnlslffO • t.pJtalol
MIPAAF- 77'i!IJ
MEf-2130
MEF • 7411
• Sono Indicati I capitoli del bllando dello Stato àHI hanno alimentato n conto ~Il ~se1'cl>J 2014 e 2015
(In Euro)
GIKenza 1130/06/WlS
9.290.513,70 5.ss-1.083,95
21.237.520,74 16.360.121,11
980.632,0B 796.183,55
2.246.668,71 1.1163.575,13
26.42g,71 1.703.303,71
108.100,70 105.246,97
2.94<1.203,48 3.82~.686,24
30.535.300,66
-·-A.RTIGl"-NCASS-' FONDO DECRETO LEGISLATIVO N. 28, AAT.12 0!'122 GENWJ02004
ALLEGATO N. 4-GESTIONI FUORI BILANCIO E ALTRI FONDI CHE NON RIENTRANO NEI SILANO ORDINARI (i!lrtlcolo 31-bls della legge 31dicembre2009, n.196)
STATO 01 PREVISIONE DEL MINISTERO DEI BENI E DELLEATUVITA' CULTURALI E DEL TURISMO (MIBACTJ
c.p!toM del bll•ntlo dello stoto -- N. COft!O di i._.rt., -.llb!Utà
•pmd•o....,lolt......io Aulorhndanti n<>rmmtt. -·- mlm-11 ncon10• G-u m !1/l2/2D!A
(Mlntrt.... • c.ptlalo)
f<H>dD ~r I• prodinlone. la l\tllcolo 12. Decreto L.es:lslatlW
MITIGl"-NC\55" - 005" PER IL dl1trlb"''°"" l'esert!zlo e le lndu<lrl• =·~ ,.,~
CREDITO -'LI.E" IMP~ESE A.RTIGIANE SP-' Mla.<.CT-8571 51.528.879,49 _, .. E BANCA NAZION.fJ..E DEL l.AVO!lO
TotN-,.i.Mlntrt.... 52.528.879.'9
• Sono Indico~ I cap~oll del b~Otldo delc Stllc che l>anno •l1ment.nc ~ conte <>qh "'*rclzl 201• e 2015
(lnEurc)
G-.. .i 10/06/2015
52.032.2!1,18
52.032.281,18
Nota di lettura
Gestioni fuori bilancio e altri fondi che non rientrano nei bilanci ordinari (articolo 31-bis della legge 31 dicembre 2009, n.196)
L'articolo 31-bis della legge 31 dicembre 2009, n. 196, introdotto dall'articolo 5 del decreto legislativo 4 marzo 2014, n. 54, prevede che le pubbliche amministrazioni pubblichino, ai sensi della Direttiva 2011/85/UE del Consiglio dell'8 novembre 2011, informazioni inerenti i fondi che non rientrano nei bilanci ordinari. Per il bilancio dello Stato, le predette informazioni sono rese disponibili nel disegno di legge di bilancio mediante un apposito allegato conoscitivo. Con il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell'8 gennaio 2015, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 78 del 2015, è stato approvato lo schema di allegato. Per ciascuno stato di previsione, sono elencati i fondi gestiti attraverso conti aperti presso la te.soreria dello Stato o il s.istema bancario e postale e aventi le caratteristiche previste dal citato articolo 31-bis. Sono inclusi nell'elenco i fondi su cui sono gestite somme di titolarità esclusiva dello Stato e destinati a interventi di spesa. Sono, quindi, esclusi i conti destinati alla gestione dei proventi dello Stato, nonché quelli contenenti risorse di provenienza mista (ossia dallo Stato e da altri soggetti). L'allegato comprende pertanto: le gestioni fuori bilancio e gli altri fondi aventi natura rotativa autorizzati per legge, i fondi di garanzia e altri fondi destinati all'erogazione di risorse a fondo perduto, quali ad esempio gli incentivi alle imprese e i contributi in conto capitale e in conto interessi. Per ciascun conto aperto presso la tesoreria dello Stato viene riportata la denominazione, una descrizione più estesa del relativo fondo, il numero del conto, l'autorizzazione normativa, il soggetto gestore, i capitoli del bilancio dello Stato che hanno eventualmente alimentato il conto nell'anno in corso e nel precedente, la giacenza al 31/12 dell'anno precedente e al 30/6 dell'anno in corso. Informazioni analoghe, ove rilevanti, sono riportate nel caso di conti correnti bancari o postali.
ALLEGATO AIUTO PUBBLICO ALLO SVILUPPO
Stanziamenti destinati al finanziamento di Interventi a sostegno di politiche di cooperazione allo sviluppo (Legge 11 agosto 2014, n. 125, articolo 14)
MINISTERO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE
codice Descrizione Codice Descrizione Capitolo Descrizione capitolo
Plano Autorizzazione Missione Missione Programma Programma Gestionale
Descrizione Piano Gestlonale di spesa
% Note
L'Italia in Europa Polltfca economica e
SPESE DI FUNZIONAMENTO DEGLI UFFICI DEUA SPESE 01 FUNZIONAMENTO DEGLI UFFICI OEUA 004 011 finanziaria In ambito 1606 01 Ln.94/1997 100
e nel mondo Internazionale
BANCA MONDIALE BANCA MONDIALE
l'ltalla In Europa Politica economica e ONERI DERIVANTI DALLA PARTECIPAZIONE ONERI DERIVANTI DALLA PARTEOPAZIONE
lF n. 266 I 2oos 004 011 finanziarla In ambito 1649 DEll'rTAUA ALL'INTERNATIONAL FINANCE 01 DELL'ITALIA ALL'lNTERNATIONAL FINANCE 100
e nel mondo internazlonale FAClLllY FOR IMMUNIZATION (IFFM) FACILITY FOR IMMUNlZATION (IFFM)
art.1, comma 99
Polltlca economica e CONTRIBUTO IN FAVORE DELCHERNOBYL CONTRIBUTO IN FAVORE DEL CHERNOBYL
004 L'ltalla In Europa
011 finanziarla In ambito 7174 SHELTER FUND ISTITUITO PRESSO LA BANCA
01 SHELTER FUND ISTITUITO PRESSO LA BANCA DL n. 76 / 2013
100 e nel mondo
Internazionale EUROPEA PER LA RICOSTRUZIONE E LO EUROPEA PER LA RICOSTRUZIONE E LO art. 11, comma 5 SVILUPPO SVILUPPO
L'Italia In Europa Politica economica e ONERI DERIVANTI DALLA PARTECIPAZIONE A ONERI DERIVANTI DALLA PARTECIPAZIONE A lS n. 183 / 2011
004 e nel mondo
011 finanziarla In ambito 7175 BANCHE, FONDI ED ORGANISMI 01 BANCHE, FONDI ED ORGANISMI art. 33, comma 1, 100 Internazionale INTERNAZIONALI INTERNAZIONALI punto 1
Politica economica e ONERI DERIVANTI DALLA PARTECIPAZIONE ONERI DERIVANTI DALLA PARTECIPAZIONE
004 L'Italia ln Europa
011 flnanzlarla in ambito 7182 DELL'ITAUA A ISTITUZIONI FINANZIARIE
01 DELL'ITALIA A ISTITUZIONI FINANZIARIE Lf n. 244 / 2007
100 e net mondo
Internazionale INTERNAZIONALI PER LA CANCELLAZIONE DEL INTERNAZIONALI PER LA CANCELLAZlONE DEL art. 2, comma 373 DEBITO DEI PAESI POVERI DEBITO DEI PAESI POVERI
dl seguito aggiungere eventuali altri capitoli/ plani gestionali
ALLEGATO AIUTO PUBBLICO ALLO SVILUPPO
Stanziamenti destinati al finanziamento di Interventi a sostegno di politiche di cooperazione allo sviluppo (Legge 11 agosto 2014, n. 12S, articolo 14)
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
codice Descrizione Codice Descrizione Capitolo
Plano Descrizione Plano Gest~onale
Autorizzazione % Note
Missione Missione Programma Programma Descrizione Capitolo
Gestionale di spesa
di seguito aggiungere eventuali altri c:apltoll/ plani gestlonall
ALLEGATO AIUTO PUBBLICO ALLO SVILUPPO
Stanziamenti destinati al finanziamento di lnteNentl a sostegno di politiche di cooperazione allo sviluppo (Legge 11 agosto 2014, n. 12S, articolo 14)
. MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
codice Descrizione Codice Descrizione Capitolo Descrizione Capitolo
Plano Descrizione Plano Gestionale .
Autorluazlone % Note
Missione Missione Programma Programma Gestlonale di spesa
di seguito aggiungere eventuali altri capitoli/ plani gestionali
ALLEGATO AIUTO PUBBLICO ALLO SVILUPPO
Stanziamenti destinati al finanziamento di Interventi a sostegno di politiche di cooperazione allo sviluppo {Legge 11 agosto 2014, n. 12S, articolo 14)
MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
codice Descrizione Codice Descrizione Capitolo
Piano Descrizione Piano Gestionale
Autorizzazione %
Missione Descrizione capitolo
Gestionale di spesa Note
Missione Programma Programma
di seguito aggiungere eventuali altri capitoli/ plani gestionali
ALLEGATO AIUTO PUBBLICO ALLO SVILUPPO Stanziamenti destinati al finanziamento di Interventi a sostegno di politiche di cooperazione allo sviluppo
(Legge 11 agosto 2014, n. 12S, articolo 14)
MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
codice Descrizione Codice Descrizione Capitolo
Plano Autorizzazione Missione Missione Programma Programma
Descrizione tapltolo Gestionale
Descrizione Plano Gestionale di spesa
% Note
L'ltalla In Europa Cooperazione allo COMPETENZE FISSE E ACCESSORIE AL PERSONALI STIPENDI E ASSEGNI FISSI AL PERSONALE,
OLG n. 165 / 2001 004 002 2001 AL NETTO DELL'IMPOSTA REGIONALE SULLE 01 COMPRENSIVI DEGLI ONERI FISCALI E 100 e nel mondo sviluppo art. 40
ATIIVITA' PRODUTTIVE CONTRIBUTIVI A CARICO DEL LAVORATORE
L'lta1la In Europa Cooperazione allo COMPETENZE FISSE E ACCESSORIE Al PERSONALI CONTRIBUTI PREVIDENZIALI E ASSISTENZIALI A
L n. 335 / 1995 004 002 2001 Al NETTO DELL'IMPOSTA REGIONALE SULLE 02 CARICO DELL'AMMINISTRAZIONE RELATIVI ALLE 100 e nel mondo sviluppo
ATIIVITA' PRODUTTIVE art. 2, comma 2
SPESE FISSE
COMPETENZE FISSE E ACCESSORIE Al PERSONALI COMPENSO PER LAVORO STRAORDINARIO Al
004 l'ltalla In Europa
002 Cooperazione allo
2001 Al NITTO DELL'IMPOSTA REGIONALE SULLE 03 PERSONALE, COMPRENSIVO DEGLI ONERI DPR n. 422 / 1977
100 e nel mondo sviluppo
ATIIVITA' PRODUTIIVE FISCALI E CONTRIBUTIVI A CARICO DEL art 1
LAVORATORE
l'lta11a In Europa Cooperazione allo COMPmNZE FISSE E ACCESSORIE Al PERSONALI CONTRIBUTI PREVIDENZIALI E ASSISTENZIALI A L n. 335 / 1995
004 e nel mondo
002 sviluppo
2001 Al NITTO DELL'IMPOSTA REGIONALE SULLE 05 CARICO DELL'AMMINISTRAZIONE RELATIVI ALLE art. 2, comma 2, 100 ATIIVITA' PRODUTIIVE COMPETENZE ACCESSORIE punto 1
L'ltalla In Europa Cooperazione allo SOMME DOVUTE A TITOLO DI IMPOSTA
OLG n. 446 / 1997 004 002 2018 REGIONALE SULLE AmVITA' PRODUTIIVE SULLE 01 IRAP SULLE COMPETENZE FISSE. 100
e nel mondo sviluppo art. 16, comma 2 RETRIBUZIONI CORRISPOSTE Al DIPENDENTI
L'ltalla In Europa Cooperazione allo SOMMA DA ASSEGNARE AU'AGENZlA ITALIANA SOMMA DA ASSEGNARE All'AGENZIA ITALIANA
L n. 12S / 2014 004 002 2021 PER LA COOPERAZIONE ALLO SVtlUPPO PER LE 01 PER LA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO PER LE 100
e net mondo sviluppo SPESE DI PERSONALE. SPESE DI PERSONALE.
art. 18, comma 1
RETRIBUZIONI ED ALTRI ASSEGNI FISSI DEL PERSONALE ASSUNTO A CONTRATIO E/O IN
L'Italia In Europa Cooperazione allo POSIZIONE DI COMANDO O DI FUORI RUOLO, IVI
L n. 12S / 2014 004 002 2150 INCLUSI I CONTRIBUTI PREVIDENZIALI ED 01 RETRIBUZIONI CONTRATIISTI 100
e nel mondo sviluppo art. 20 ASSISTENZIALI E LE RITENUTE ERARIALI, NONCHE
I RIMBORSI ALLE AZIENDE SANITARIE LOCALI PER LE VISITE FISCALI A orno PERSONALE
INDENNJTA' E RIMBORSO SPESE DI TRASPORTO
004 L'Italia in Europa
002 Cooperazione allo
2153 SPESE PER ACQUISTO DI BENI E SERVIZI 01 PER MISSIONI, COMPRESI I RELATIVI ONER1 L n. 125 / 2014
100 e nel mondo sviluppo PREVIDENZIALI, ASSICURATIVI E TRIBUTARI A art. 20
CARICO DELL'AMMINISTRAZIONE
SPESE PER IL PAGAMENTO DEI CANONI ACQUA,
004 L'Italia in Europa
002 Cooperazione allo
2153 SPESE PER ACQUISTO DI BENI E SERVIZI 02 LUCE, ENERGIA ELETIRICA E GAS, NONCHE' PER L n. 12S I 2014
100 e nel mondo sviluppo LA PULIZIA, IL RISCALDAMENTO ED IL art. 20
CONDIZIONAMENTO D'ARIA DEI LOCALI
- SPESE PER ACQUISTO DI CANCELLERIA, DI
L'Italia in ~uropa Cooperazione allo STAMPATI SPECIALI E QUANTO ALTRO POSSA
L n. 125 I 2D14 004 002 21S3 SPESE PER ACQUISTO DI BENI E SERVIZI 03 OCCORRERE PER Il FUNZIONAMENTO DEGLI 100
e nel mondo sviluppo UFFICI - NOLEGGIO E TRASPORTO MOBILI,
art. 20
MACCHINE E IMPIANTI
004 L'Italia in Europa
002 Cooperazione allo
2153 SPESE PER ACQUISTO DI BENI E SERVIZI 04 TASSE COMUNALI PER LA RACCOLTA E LO L n. 125 I 2014
100 e nel mondo sviluppo SMALTIMENTO DEI RIFIUTI URBANI. art. 20
L'Italia in Europa Cooperazione allo SOMMA DA ASSEGNARE ALL'AGENZIA ITALIANA SOMMA DA ASSEGNARE ALL'AGENZIA ITALIANA L n. 125 I 2014
004 002 2171 PER LA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO PER LE 01 PER LA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO PER LE art. 18, comma 1, 100 e nel mondo sviluppo
SPESE DI FUNZIONAMENTO. SPESE DI FUNZIONAMENTO. punto 1
SOMMA DA ASSEGNARE ALL'AGENZIA ITALIANA
004 L'Italia in Europa
002 Cooperazione allo
2185 PER LA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO PER
01 ATIUAZIONE DI INIZIATIVE DI COOPERAZIONE LS n. 208 I 2015
100 e nel mondo sviluppo L'ATIUAZIONE DI INIZIATIVE DI COOPERAZIONE INTERNAZIONALE. art. 1, comma 375
INTERNAZIONALE.
L'Italia in Europa Cooperazione allo SPESE PER LITI, ARBITRAGGI, RISARCIMENTI ED SPESE PER LITI, ARBITRAGGI, RISARCIMENTI ED
L n. 103 I 1979 004 002 219S ACCESSORI. RIMBORSO DELLE SPESE 01 01 ACCESSORI. RIMBORSO DELLE SPESE DI 100
e nel mondo sviluppo art. 9 PATROCINIO LEGALE. PATROCINIO LEGALE.
L 932/1965; LF
350/2003 art. 4,
comma 246,
punto A; LF
L'Italia ln Europa Cooperazione allo CONTRIBUTO AL CENTRO INTERNAZIONALE DI 01
CONTRIBUTO Al CENTRO INTERNAZIONALE DI 31112004 art. 1, 004 002 2202 100
e nel mondo sviluppo ALT1 STUDI AGRONOMICI MEDITERRANEI. ALTI STUDI AGRONOMICI MEDITERRANEI. comma 566,
punto 21; LF
296/2006 art. 1,
comma 1359,
punto 2
L'Italia in Europa Cooperazione allo SPESE PER ACQUISTO DI ATIREZZATURE E SPESE PER ACQUISTO Dl ATIREZZATURE E
L n. 125 I 2014 004 002 7168 APPARECCHIATURE NON INFORMATICHE, DI 01 APPARECCHIATURE NON INFORMATICHE, DI 100
e nel mondo sviluppo MOBILIO E DI DOTAZIONI LIBRARIE. MOBILIO E DI DOTAZIONI LIBRARIE.
art. 20
L 972/1984 art. 4;
LF 311/2004 art.
L'Italia in Europa Cooperazione allo CONTRIBUTO ALL'ORGANIZZAZIONE DELLE CONTRIBUTO ALL'ORGANIZZAZIONE DELLE 1, comma 566,
004 002 2203 NAZIONI UNITE PER LO SVILUPPO INDUSTRIALE 01 NAZIONI UNITE PER LO SVILUPPO INDUSTRIALE punto 22; LF 100 e nel mondo sviluppo
(UNIDO). (UNIDO) . 296/2006 art. 1, .. comma 1359,
punto 1
004 L'Italia in Europa
002 Cooperazione allo
2204 CONTRIBUTO ALL'INVESTMENT AND
01 CONTRIBUTO ITPO LS n. 228 I 2012
e net mondo sviluppo TECHNOLOGY PROMOTION OFFICE (ITPO-UNIDO) art.1, comma 174 100
L'Italia In Europa Cooperazione allo CONTRIBUTO ALL'ISTITUTO INTERNAZIONALE
L n. 296 / 1998 004 002 2205 CONTRIBUTO ALLE NAZIONI UNITE. 01 DELLE NAZIONI UNITE PER LA RICERCA SULLA 100 e nel mondo sviluppo art. 1
CRIMINALITA' E LA GIUSTIZIA (U.N.l.C.R.I.).
004 L'Italia in Europa
002 Cooperazione allo
2205 CONTRIBUTO ALLE NAZIONI UNITE. 02 CONTRIBUTO AL FONDO DELLE NAZIONI UNITE L n. 296 I 1998
100 e nel mondo sviluppo PER L'INFANZIA. art. 1
L 58/2001 art. 4,
comma 1; DL
004 L'Italia in Europa
002 Cooperazione allo
2210 FONDO PER LO SMINAMENTO UMANITARIO 01 FONDO PER LO SMINAMENTO UMANITARIO 114/2013 art. s,
100 e nel mondo sviluppo comma 4; OL
2/2014 art. 8, , _____ ' 004
L'Italia in Europa 002
Cooperazione allo 2301
SPESE E CONTRIBUTI DERIVANTI DA ACCORDI 01
CONTRIBUTO ALL'ISTITUTO INTERNAZIONALE Dl L n. 406 I 2000 e nel mondo sviluppo INTERNAZIONALI DIRITIO PER LO SVILUPPO (lDLO). art. 2, comma 1
100
SPESE DERIVANTI DALL' ATIUAZIONE DEGLI
SCAMBI DI LETIERE DEL 16 MAGGIO 1995 TRA L'
L'Italia in Europa· Cooperazione allo SPESE E CONTRIBUTI DERIVANTI DA ACCORDI ITALIA EL' O.N.U. RIGUARDANTI IL
L n. 17 I 1997 art. 004
e nel mondo 002
sviluppo 2301 02 TRASFERIMENTO DELLA SEDE DA ROMA A 100
INTERNAZIONALI 3, comma 1 TORINO DEL CENTRO INTERREGIONALE DELLE
NAZIONI UNITE PER LA RICERCA IN MATERIA DI
CRIMINALITA' E GIUSTIZIA (UNICRI)
Ln.170/1997
art. 3, comma 1;
LF n. 350 I 2003
004 L'Italia in Europa
002 Cooperazione allo
2302 CONTRIBUTI AD ORGANISMI INTERNAZIONALI 01 LOTI A ALLA DESERTIFICAZIONE NEI PAESI art. 4, comma
100 e nel mondo sviluppo COLPITI DA SICCITA' 246, punto B; LF
n. 311 I 2004 art.
1, comma 566,
punto 23
004 L'Italia in Europa
002 Cooperazione allo
2303 CONTRIBUTI OBBLIGATORI AD ORGANISMI CONTRIBUTO PER LA SEDE DEL PROGRAMMA L n. 114 I 1994
e nel mondo sviluppo INTERNAZIONALI 01
ALIMENTARE MONDIALE (P.A.M.) art. 3, comma 1 100
004 L'Italia in Europa
002 Cooperazione allo
2303 CONTRIBUTI OBBLIGATORI AD ORGANISMI
02 ACCORDO DI SEDE PER Il FONDO L n. 289 I 1980
e nel mondo sviluppo INTERNAZIONALI INTERNAZIONALE PER LO SVILUPPO AGRICOLO art. 3, comma 1 100
004 L'Italia in Europa
002 Cooperazione allo CONTRIBUTI OBBLIGATORI AD ORGANISMI CONTRIBUTO ALL'O.N.U. PER L'ALIMENTAZIONE L n. 546 I 1947
2303 03 100 e nel mondo sviluppo INTERNAZIONALI E L'AGRICOLTURA art. 2
SPESE DERIVANTI DALLA RATIFICA ED SPESE DERIVANTI DALLA RATIFICA ED
ESECUZIONE DEL TRATIATO INTERNAZIONALE ESECUZIONE DEL TRATIATO INTERNAZIONALE
L'Italia in Europa SULLE RISORSE FITOGENETICHE PER SULLE RISORSE FITOGENETICHE PER
L n. 101 I 2004 004 002 Cooperazione allo
2304 L'ALIMENTAZIONE E L'AGRICOLTURA, CON 01 L'ALIMENTAZIONE E L'AGRICOLTURA, CON 100 e nel mondo sviluppo art. 4, comma 1 APPENDICI, ADOTIATO DALLA TRENTUNESIMA APPENDICI, ADOTIATO DALLA TRENTUNESIMA
RIUNIONE DELLA CONFERENZA DELLA FAO A RIUNIONE DELLA CONFERENZA DELLA FAO A . ROMA IL 3 NOVEMBRE 2001. ROMA IL 3 NOVEMBRE 2001
L'Italia in Europa Cooperazione allo SPESE PER LA CONCESSIONE DI UN IMMOBILE SPESE PER LA CONCESSIONE DI UN IMMOBILE
l n. 96 I 2011 art. 004 002 2305 COME SEDE PER LA COMMISSIONE GENERALE 01 COME SEDE PER LA COMMISSIONE GENERALE 100 e nel mondo sviluppo 3
PER LA PESCA NEL MEDITERRANEO-( C.G.P.M.). PER LA PESCA NEL MEDITERRANEO-( C.G.P.M.).
SPESE DERIVANTI DALL'ESECUZIONE DEGLI SPESE DERIVANTI DALL'ESECUZIONE DEGLI
ACCORDI TRA UNIONE EUROPEA E Gli STATI ACCORDI TRA UNIONE EUROPEA E GLI STATI
DELL'AFRICA, DEI CARAIBI E DEL PACIFICO (ACP), DELL'AFRICA, DEI CARAIBI E DEL PACIFICO (ACP),
004 L'Italia in Europa Cooperazione allo DALLA PARTECIPAZIONE ITALIANA A INIZIATIVE DALLA PARTÉCIPAZIONE ITALIANA A INIZIATIVE
L n. 81I1986 002 2306 01 100 e nel mondo sviluppo EUROPEE A FAVORE DEI PAESI DELLA POLITICA D1 EUROPEE A FAVORE DEI PAESI DELLA POLITICA
VICINATO, NONCHE' DALL'ADESIONE DELL'ITALIA DI VICINATO, NONCHE' DALL'ADESIONE
A CENTRI DI RICERCA EUROPEI SU MATERIE DELL'ITALIA A CENTRI DI RICERCA EUROPEI SU
ECONOMICHE E FINANZIARIE MATERIE ECONOMICHE E FINANZIARIE
Cooperazione SPESE DI MISSIONE PER LA PARTECIPAZIONE L n. 48 I 2012 art.
004 L'Italia in Europa
004 economica e
3620 SPESE PER ACQUISTO DI BENI E SERVIZI 09 ALLE RIUNIONI DELL'ASSEMBLEA DELL'AGENZIA
3, comma 2, 100 e nel mondo relazioni INTERNAZIONALE PER LE ENERGIE-RINNOVABILI
internazionali IRENAl. punto B
Cooperazione
004 L'Italia in Europa
004 economica e
3750 CONTRIBUTI OBBLIGATORI AD ORGANISMI
01 CONTRIBUTO All'ORGANIZZAZIONE MONDIALE L n. 620 I 1951
100 e nel mondo relazioni INTERNAZIONALI DEL COMMERCIO (O.M.C.) art. 2, comma 1
internazionali
Cooperazione CONTRIBUTO ALLE SPESE DI FUNZIONAMENTO
L n. 232 / 1962; LF L'Italia in Europa economica e CONTRIBUTI OBBLIGATORI AD ORGANISMI n. 350 I 2003 art.
004 e nel mondo
004 relazioni
3750 INTERNAZIONALI
03 DELL'ORGANIZZAZIONE PER LA COOPERAZIONE 4, comma 246,
100
internazionali LO SVILUPPO ECONOMICO (O.C.S.E.)
punto N
Cooperazione CONTRIBUTO PER LA PARTECIPAZIONE ALLA
004 L'Italia In Europa
004 economica e
3750 CONTRIBUTI OBBLIGATORI AD ORGANISMI
07 CONVENZIONE PER LA PROTEZIONE DELLA L n. 277 I 1988
100 e nel mondo relazioni INTERNAZIONALI FASCIA DELL'OZONO (U.N.E.P.)
art. 3, comma 1 internazionali
Cooperazione SPESE DERIVANTI DALL'APPLICAZIONE DELLA SPESE DERIVANTI DALL'APPLICAZIONE DELLA
L'Italia In Europa economica e LEGGE 4 OITOBRE 1966 N. 794, DI RATIFICA ED LEGGE 4 OITOBRE 1966 N. 794, DI RATIFICA ED
004 004 . 3751 ESECUZIONE DELLA CONVENZIONE 01 ESECUZIONE DELLA CONVENZIONE L n. 794 I 1966 100 e nel mondo retazlonl
internazionali INTERNAZIONALE PER LA COSTITUZIONE_ INTERNAZIONALE PER LA COSTITUZIONE DELL'ISTITUTO ITALO-LATINO AMERICANO (llLA). DELL'ISTITUTO ITALO-LATINO AMERICANO(llLA).
Cooperazione SPESE PER LA PARTECIPAZIONE ITALIANA A SPESE PER LA PARTECIPAZIONE ITALIANA A DPR n. 18 I 1967;
L'Italia in Europa economica e 004 004 3754 PROGITTI E PROGRAMMI INTERNAZIONALI NEL 01 PROGETII E PROGRAMMI INTERNAZIONALI NEL L n. 118 I 2001 100
e nel mondo relazioni Internazionali
QUADRO DELLE QUESTIONI GLOBALI QUADRO DELLE QUESTIONI GLOBALI. art. 2, comma 1
CONTRIBUTI AD ORGANIZZAZIONI Cooperazione
SPESE DERIVANTI DALLA PARTECIPAZIONE INTERNAZIONALI, A STATI ESTERI E AD ENTJ
L'Italia in Europa economica e PUBBLICI E PRIVATI ITALIANI E STRANIERI NEL L n. 180 I 1992 004 004 3755 DELL'ITAUA AD INIZIATIVE DI SOLIDARIETA' 02 100
e nel mondo relazioni INTERNAZIONALE.
QUADRO DELLA PARTECIPAZIONE ITALIANA AD art. 1 internazionali INIZIATIVE UMANITARIE E DI PACE IN SEDE
-INTERNAZIONALE.
Cooperazione CONTRIBUTO A FAVORE DELL'AGENZIA CONTRIBUTO A FAVORE DELL'AGENZIA L n. 48 I 2012 art.
004 L'Italia in Europa
004 economica e
3758 INTERNAZIONALE PER LE ENERGIE RINNOVABILI 01 INTERNAZIONALE PER LE ENERGIE RINNOVABILI 3, comma 2, e nel mondo relazioni
100
internazionali (IRENA) (IRENA) punto A
SPESE PER L'INVIO DEI DELEGATI ED ESPERTI
Promozione della ALLE RIUNIONI DELL'ORGANIZZAZIONE DELLE
004 L'Italia In Europa
006 pace e sicurezza 3341 SPESE PER ACQUISTO 01 BENI E SERVIZI 06 NAZIONI UNITE, SPESE DI UFFICIO E DI
DPR n. 18 / 1967 100 e nel mondo
internazionale RAPPRESENTANZA ED ALTRE EVENTUALI INERENTI ALLA PARTECIPAZIONE ALL'ORGANIZZAZIONE STESSA.
Promozione della INDENNITA', SPESE DI VIAGGIO E SPESE DI
004 L'Italia in Europa
006 pace e sicurezza 3341 SPESE PER ACQUISTO DI BENI E SERVIZI 09 RAPPRESENTANZA PER LA PARTECIPAZIONE
DPR n. 18 / 1967 100 e nel mondo DELLE DELEGAZIONI ITALIANE AL CONSIGLIO
internazionale D'EUROPA.
Promozione della L n. 848 I 1957
004 l'Italia in Europa
006 pace e sicurezza 3393 CONTRIBUTI OBBLIGATORI AD ORGANISMI
03 CONTRIBUTO ALLE SPESE DELLE NAZIONI UNITE art. 2; LF n. 244 I
e nel mondo INTERNAZIONALI (O.N.U.) 2007 art. 3, 100
internazionale comma 156
L'Italia In Europa Promozione della CONTRIBUTO ALL'ORGANIZZAZIONE PER LA
L n. 343 I 1984 004 006 pace e sicurezza 3393
CONTRIBUTI OBBLIGATORI AD ORGANISMI 08 SICUREZZA E LA COOPERAZIONE IN EUROPA 100
e nel mondo internazionale
INTERNAZIONALI (O.S.CE.)
art. 1
L n. 433 I 1949; LF
n. 350 I 2003 art.
L'Italia in Europa Promozione della
CONTRIBUTI OBBLIGATORI AD ORGANISMI CONTRIBUTO PER LA PARTECIPAZIONE AL 4, comma 246,
004 006 pace e sicurezza 3393 18 punto Q; LF n. 311 100 e nel mondo INTERNAZIONALI CONSIGLIO D'EUROPA
Internazionale I 2004 art. 1,
comma 566,
punto 25
CONTRIBUTI AD ORGANIZZAZIONI
Promozione della SPESE E CONTRIBUTI DERIVANTI DALLA INTERNAZIONALI, A STATI ESTERI E AD ENTI
004 L'Italia In Europa
006 pace e sicurezza 3415 PARTECIPAZIONE DELL'ITALIA AD INIZIATIVE ED 06 PUBBLICI E PRIVATI ITALIANI E STRANIERI NEL L n. 180 I 1992
100 e nel mondo QUADRO DELLA PARTECIPAZIONE ITALIANA AD art. 1
Internazionale INTERVENTI DI SOLIDARIETA' INTERNAZIONALE. INIZIATIVE UMANITARIE E DI PACE IN SEDE
INTERNAZIONALE
Promozione della CONTRIBUTO VOLONTARIO Al FONDO DI CONTRIBUTO VOLONTARIO Al FONDO DI
004 L'Italia in Europa
006 pace e sicurezza 3421 COOPERAZIONE TECNICA DELL'AGENZIA
01 COOPERAZIONE TECNICA DELL'AGENZIA L n. 91 I 2005 art.
100 e nel mondo
Internazionale INTERNAZIONALE PER L'ENERGIA ATOMICA INTERNAZIONALE PER L'ENERGIA 1, comma 1 (AIEA) ATOMICA(AIEA)
CONTRIBUTI AD ORGANIZZAZIONI
SPESE E CONTRIBUTI DERIVANTI DALLA INTERNAZIONALI, A STATI ESTERI E AD ENTI
004 l'Italia in Europa
007 Integrazione
4548 PARTECIPAZIONE DELL'ITALIA AD INIZIATIVE DI 02 PUBBLICI E PRIVATI ITALIANI E STRANIERI NEL L n. 180 I 1992
100 e nel mondo europea
SOLIOARIETA' INTERNAZIONALE QUADRO DELLA PARTECIPAZIONE ITALIANA AD art. 1 INIZIATIVE UMANITARIE E DI PACE IN SEDE
INTERNAZIONALE
L n. 253 I 1985
L'Italia in Europa Italiani nel mondo e CONTRIBUTO AL CENTRO INTERNAZIONALE DI CONTRIBUTO AL CENTRO INTERNAZIONALE DI art. 3; LF n. 350 I
004 008 3104 PERFEZIONAMENTO PROFESSIONALE E TECNICO 01 PERFEZIONAMENTO PROFESSIONALE E TECNICO 2003 art. 4, 100 e nel mondo politiche migratorie
DI TORINO DI TORINO comma 246, punto J
L n. 1622 I 1947
L'Italia in Europa Italiani nel mondo e CONTRIBUTI OBBLIGATORI AD ORGANISMI CONTRIBUTO ALL'ORGANIZZAZIONE art. 1; LF n. 350 I
004 008 3108 01 2003 art. 4, 100 e nel mondo politiche migratorie INTERNAZIONALI INTERNAZIONALE DEL LAVORO (0.1.L.)
comma 246, punto K
004 L'Italia in Europa
008 Italiani nel mondo e
3108 CONTRIBUTI OBBLIGATORI AD ORGANISMI
02 CONTRIBUTO ALL'ORGANIZZAZIONE
L n. 441I1968 100 e nel mondo politiche migratorie INTERNAZIONALI INTERNA210NALE PER L'EMIGRAZIONE (0.1.M.)
SPESE PER L'INVIO DI DELEGATI E RAPPRESENTANTI ITALIANI ALLE RIUNIONI
DELL'ORGANIZZAZIONE DELLE NAZIONI UNITE
PER LA SCIENZA, L'EDUCAZIONE E LA CULTURA DPR n. 18 / 1967;
004 L'Italia In Europa
009 Promozione del
2471 SPESE PER ACQUISTO 01 BENI E SERVIZI 10 (U.N.E.S.C.O.), SPESE RELATIVE ALLA SEDE, Al
l n. 19 / 2007 art. 100 e nel mondo sistema Paese FUNZIONAMENTO ED ALLE ATTIVITA' DELLA
COMMISSIONE NAZIONALE ITALIANA PER 3, comma 1 -
L'EDUCAZIONE, LA SCIENZA E LA CULTURA, ALTRE SPESE EVENTUALI INERENTI ALLA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALL'U.N.E.S.C.O ..
OLCP n. 1SS8 /
l'ltatla In Europa Promozione del CONTRIBUTI EROGATI AD ORGANISMI 1947; LF n. 3SO I
004 009 2752 NAZIONALI ED INTERNAZIONALI NELL'AMBITO 01 UNESCO 2003 art. 4, 100 e net mondo sistema Paese
DELLE RELAZIONI CULTURALI CON L'ESTERO comma 246,
ounto D
... L'ltalla In Europa Promozione del
CONTRIBUTI EROGATI AD ORGANISMI L n. 163 / 1997
004 009 2752 NAZIONALI ED INTERNAZIONALI NELL'AMBITO 02 BRESCE 100 e nel mondo sistema Paese
OHLF RFLAZIONI CULTURALI CON L'ESTERO art. 3, comma 1
L'ltatla In Europa Promozione del CONTRIBUTO ORDINARIO PER IL CONTRIBUTO ORDINARIO PER IL L n. 100 / 2013
004 e nel mondo
009 sistema Paese
2763 FUNZIONAMENTO DEL PROGRAMME OFFICE ON 01 . FUNZIONAMENTO DEL PROGRAMME OFFICE ON art. 3, comma 1, 100 GLOBAL WATERASSESSMENT -WWAP GLOBAL WATER ASSESSMENT • WWAP punto A
di seguito aggiungere eventuali altrl capltoll/ plani gestlonall
ALLEGATO AIUTO PUBBLICO ALLO SVILUPPO
Stanziamenti destinati al finanziamento di Interventi a sostegno di politiche di cooperazione allo sviluppo (Legge 11agosto2014, n. 12S, articolo 14)
MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA. E DELLA RICERCA
codice Descrizione Codice Descrizione capitolo
Plano Autorizzazione Missione Missione
Descrizione Capitolo Gestionale
Desctlzlone Plano Gestionale di spesa " Note
Programma Progra~ma
di seguito aggiungere eventuali .altri capttoll/ plani gestionali
-
ALLEGATO AIUTO PUBBLICO ALLO SVILUPPO
Stanziamenti destinati al finanziamento di Interventi a sostegno di politiche di cooperazione allo svlluppo (Legge 11 agosto 2014, n. 12S, articolo 14)
MINISTERO DELL'INTERNO
codice Descrizione Codice Descrizione capitolo Descrizione Capitolo
Plano Autorluazlone Missione Missione Programma Programma Gestionale
Descrizione Plano Gestionale di spesa " Note
SPESE PER Il FUNZIONAMENTO CELLA COMMISSIONE NAZIONALE PER Il DIRITIO DI SPESE PER IL FUNZIONAMENTO DELLA ASILO E DELLE COMMISSIONI TERRITORIAll COMMISSIONE NAZIONALE PER Il DIRITTO DI .
Flussi migratori, PREPOSTE AU'ESAME OEUE RICHIESTE DI ASILO E DELLE COMMISSION1 TERRITORIAll L n. 39 / 1990 art. stima realluata sulla base
Immigrazione, Interventi per lo RICONOSCIMENTO DEUO STATUS DI PREPOSTE ALL'ESAME DELLE RICHIESTE 01 1, comma 2; OLG
delle spese dl traduzione e accoglienza e
sviluppo della RIFUGIATO, COMPRESE LE SPESE GENERALI DI RICONOSCIMENTO DELLO STATUS DI n. 2S / 2008 art. 4 Interpretariato e del 027
garanzia del 002 coesione sodale, 22SS GESTIONE, I GITTONI DI PRESENZA. LE SPESE DI 01 RIFUGIATO, COMPRESE LE SPESE GENERALI DI bis, comma 3; Dl 80
contributo dlrlttl
garanzia del diritti, MISSIONE, LE PRESTAZIONI DI TRADUZIONE ED GESTIONE, I GITTONI D1 PRESENZA, LE n. 119 / 2014 art. all'UNHCR/ACNUR per il
rapporti con le INTERPRETARIATO E Il CONTRIBUTO IN FAVORE PRESTAZIONI DI TRADUZIONE ED 5, comma l, 2015
confessioni reflglose DELL'ALTO COMMISSARIATO DELLE NAZIONI INTERPRETARIATO ED Il CONTRIBUTO IN punto A UNITE PER t RIFUGIATI. SPESE PER LA FAVORE DELL'ALTO COMMISSARIATO DELLE FORMAZIONE E L'AGGIORNAMENTO DEI NAZIONI UNITE PER I RIFUGIATI COMPONENTI E DEL PERSONALE.
SPESE PER Il FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE NAZIONALE PER Il DIRITTO DI ASILO E DELLE COMMISSIONI TERRITORIALI
Flussi migratori, PREPOffi All'ESAME DELLE RICHIEffi D1 SPESE PER MISSIONI ALL'INTERNO PER I
Immigrazione, interventi per lo RICONOSCIMENTO DELLO STATUS DI COMPONENTI DELLA COMMISSIONE L n. 39 / 1990 art.
accogflenza e sviluppo della RIFUGIATO, COMPRESE LE SPESE GENERALI DI NAZIONALE PER Il DIRITTO DI ASILO E DELLE 1, comma 2; DL n.
027 002 coesione sociale, 2255 GESTIONE, I GITTONI DI PRESENZA. LE SPESE DI 02 COMMISSIONI TERRITORIALI PREPOSTE 119 / 2014 art. S, 100 garanzia del
garanzia del dlrlttl, MISSIONE, LE PRESTAZIONI DI TRADUZIONE ED ALL'ESAME DELLE RICHIESTE DI comma 1, punto diritti
rapporti con le INTERPRETARIATO E Il CONTRIBUTO IN FAVORE RICONOSCIMENTO DELLO STATUS DI A confessioni religiose DELL'ALTO COMMISSARIATO DELLE NAZIONI RIFUGIATO
UNITE PER I RIFUGIATI. SPESE PER LA FORMAZIONE E L'AGGIORNAMENTO DEI COMPONENTI E DEL PERSONALE.
SPESE PER Il FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE NAZIONALE PER Il DIRITTO DI
ASILO E DELLE COMMISSIONI TERRITORIALI Flussi migratori, PREPOSTE ALL'ESAME DELLE RICHIESTE DI SPESE PER MISSIONI ALL'ESTERO PER I
Immigrazione, interventi per lo RICONOSCIMENTO DELLO STATUS DI COMPONENTI DELLA COMMISSIONE
accoglienza e sviluppo della RIFUGIATO, COMPRESE LE SPESE GENERALI DI NAZIONALE PER IL DIRITTO DI ASILO E DELLE
L n. 39 / 1990 art. 027 002 coesione sociale, 2255 GESTIONE, I GITTONI DI PRESENZA, LE SPESE DI 03 COMMISSIONI TERRITORIALI PREPOSTE 100 garanzia dei
garanzia dei diritti, MISSIONE, LE PRESTAZIONI DI TRADUZIONE ED All'ESAME DELLE RICHIESTE DI 1, comma 2
diritti rapporti con le INTERPRETARIATO E IL CONTRIBUTO IN FAVORE RICONOSCIMENTO DELLO STATUS DI confessioni religiose DELL'ALTO COMMISSARIATO DELLE NAZIONI RIFUGIATO
UNITE PER I RIFUGIATI. SPESE PER LA FORMAZIONE E L'AGGIORNAMENTO DEI
COMPONENTI E DEL PERSONALE.
Flussi migratori,
Immigrazione, interventi per lo
SOMME DA DESTINARE ALL'ACCOGLIENZA SOMME DA DESTINARE ALL'ACCOGLIENZA DLG n. 140 / 2005
accoglienza e sviluppo della
DEGLI STRANIERI RICHIEDENTI Il DEGLI STRANIERI RICHIEDENTI Il art. 13; DLG n. 25
027 002 coesione sociale, 2311 01 / 2008 art. 20, 100 garanzia dei RICONOSCIMENTO DELLO STATUS DI RICONOSCIMENTO DELLO STATUS DI diritti
garanzia dei diritti, RIFUGIATO NEL TERRITORIO NAZIONALE RIFUGIATO NEL TERRITORIO NAZIONALE
comma 5, punto rapporti con le 1 confessioni religiose
Flussi migratori, FONDO NAZIONALE PER LE POLITICHE E I
Immigrazione, interventi per lo
SOMME DA DESTINARE ALL'ACCOGLIENZA SERVIZI DELL'ASILO ED INTERVENTI CONNESSI, accoglienza e
sviluppo della DEGLI STRANIERI RICHIEDENTI Il IVI COMPRESI QUELLI ATTUATI NELLA MATERIA
DL n. 416 / 1989 027 002 coesione sociale, 2311 02 art. l, comma 1 100
garanzia dei RICONOSCIMENTO DELLO STATUS DI IN ADESIONE A PROGRAMMI E PROGETTI diritti
garanzia dei diritti, RIFUGIATO NEL TERRITORIO NAZIONALE DELL'UNIONE EUROPEA ANCHE IN REGIME DI
septies rapporti con le
COFINANZIAMENTO confessioni religiose ..
Flussi migratori, SOMME DA EROGARE IN FAVORE DELL'UNICEF SOMME DA EROGARE IN FAVORE DELL'UNICEF PER IL CENTRO INTERNAZIONALE PER LO PER IL CENTRO INTERNAZIONALE PER LO
Immigrazione, interventi per lo
SVILUPPO DEL BAMBINO PRESSO L'ISTITUTO SVILUPPO DEL BAMBINO PRESSO L'ISTITUTO accoglienza e
sviluppo della DEGLI INNOCENTI Dl FIRENZE, IN ESECUZIONE DEGLI INNOCENTI DI FIRENZE, IN ESECUZIONE
L n. 559 / 1993 027
garanzia dei 002 coesione sociale, 2312
DELL'ACCORDO INTERNAZIONALE TRA 01
DELL'ACCORDO INTERNAZIONALE TRA art. 9, comma 1 100
garanzia dei diritti, bis diritti
rapporti con le GOVERNO ITALIANO E UNICEF DEL 23 GOVERNO ITALIANO E UNICEF DEL 23 SITTEMBRE 1986, RATIFICATO CON LEGGE 19 SETTEMBRE 1986, RATIFICATO CON LEGGE 19
confessioni religiose LUGLIO 1988,N.312. LUGLIO 1988,N.312.
Flussi migratori, SPESE PER L'ATTIVAZIONE E LA GESTIONE
Immigrazione, Interventi per lo PRESSO I VALICHI DI FRONTIERA, PORTUALI ED
accoglienza e sviluppo della
SPESE PER I SERVIZI D'ACCOGLIENZA IN FAVORE AEREOPORTUALI DI SERVIZI D'ACCOGLIENZA IN
L n. 39 / 1990 art. 027
garanzia del 002 coesione sociale, 2351
01 STRANIERI 01 FAVORE DI STRANIERI CHE FANNO INGRESSO
12, comma4 100
diritti garanzia dei diritti, NEL TERRITORIO ITALIANO PER MOTIVI 01 rapporti con le ASILO 0 COMUNQUE PER SOGGIORNI confessioni religiose SUPERIORI A TRE MESI.
DL n. 451I1995;
Flussi migratori, SPESE PER L'ATTIVAZIONE, LA LOCAZIONE, LA DLG n. 2S I 2008 GESTIONE DEI CENTRI DI TRATTENIMENTO E DI art. 20 bis,
Immigrazione, Interventi per lo
ACCOGLIENZA PER STRANIERI IRREGOLARI. comma 5; DLG n: accoglienza e
sviluppo della SPESE PER I SERVIZI D'ACCOGLIENZA IN FAVORE SPESE PER INTERVENTI A CARATTERE 2s I 2008 art. 24
027 002 coesione soclale, 2351 02 100 garanzia dei - DI STRANIERI ASSISTENZIALE, ANCHE Al DI FUORI DEI CENTRI. bis, comma 2; DL diritti
garanzia dei diritti, SPESE PER STUDI E PROGITTI FINALIZZATI n. 151 I 2008 art.
rapporti con le ALL'OTTIMIZZAZIONE ED OMOGENEIZZAZIONE 3 bis, comma 1; L
confessioni religiose DELLE SPESE DI GESTIONE. n. 94 I 2009 art.
1 rnmm" ""L'
SPESE PER INTERVENTI DESTINATI AGLI Flussi migratori, STRANIERI PRESENTI IN ITALIA, Al RICHIEDENTI ..
Immigrazione, interventi per lo ASILO PRIVI DI MEZZI DI SOSTENTAMENTO ED sviluppo della Al RIFUGIATI, ANCHE ATTREVERSO ACCORDI L n. 907 I 1952; L
027 accoglienza e
002 coesione sociale, 2351 SPESE PER I SERVIZI D'ACCOGLIENZA IN FAVORE
03 CON L'ALTO COMMISSARIATO DELLE NAZIONI n. 39 I 1990 art. 100 garanzia dei
garanzia dei diritti, DI STRANIERI
UNITE PER I RIFUGIATI O ALTRI ORGANISMI 1, comma 2 . diritti
rapporti con le lNTERN.LI, O IN ATTUAZIONE DI CONVENZIONI confessioni religiose INTERNAZIONALI E LA PARTECIPAZIONE A
PROGRAMMI DELL'UNIONE EUROPEA.
Flussi migratori, SPESE PER GLI INTERVENTI DI PRIMA ACCOGLIENZA, SOCCORSO, ASSISTENZA E
Immigrazione, interventi per lo
TRASPORTO IN FAVORE DEI PROFUGHI E LORO accoglienza e
sviluppo della SPESE PER I SERVIZI D'ACCOGLIENZA IN FAVORE FAMILIARI A CARICO, RIMPATRIATI IN DPR n. 9 I 1972
027 002 coesione sociale, 2351 04 100 garanzia dei
garanzia dei diritti, DI STRANIERI CONSEGUENZA DI EVENTI ECCEZIONALI, ANCHE art. 3, comma 4
diritti ATTRAVERSO CONVENZIONI CON ENTI rapporti con le
PUBBLICI E PRIVATI. SPESE PER L'EROGAZIONE confessioni religiose
DELLE PROWIDENZE
Flussi migratori,
Immigrazione, Interventi per lo
accoglienza e sviluppo della
SPESE PER 1 SERVIZI D'ACCOGLIENZA IN FAVORE LF n. 350 I 2003 027 002 coesione sociale, 23S1 05 CONTRIBUTO STRAORDINARIO PRO CAPITE 100
garanzia dei garanzia dei diritti,
DI STRANIERI art. 3, comma 24
diritti rapporti con le confessioni religiose
Flussi migratori, FONDO NAZIONALE PER LE POLITICHE E I
Immigrazione, interventi per lo
SERVIZI DELL'ASILO ED INTERVENTI CONNESSI,
accoglienza e sviluppo della
SPESE PER I SERVIZI D'ACCOGLIENZA IN FAVORE IVI COMPRESI QUELLI ATTUATI NELLA MATERIA L n. 189 I 2002 027 002 coesione sociale, 2351 06 100
garanzia dei garanzia dei diritti,
DI STRANIERI IN ADESIONE A PROGRAMMI E PROGETTI art. 38
diritti DELL'UNIONE EUROPEA ANCHE IN REGIME DI rapporti con le
COFINANZIAMENTO confessioni religiose
Flussi migratori,
Immigrazione, interventi per lo
accoglienza e sviluppo della
SPESE PER I SERVIZI D'ACCOGLIENZA IN FAVORE SPESE PER I SERVIZI D'ACCOGLIENZA IN FAVORE DPR n. 617I1977 027 002 coesione sociale, 2351 07 100
garanzia dei garanzia dei diritti,
DI STRANIERI DI STRANIERI art. 2
diritti rapporti con le confessioni religiose
Flussi migratori,
Immigrazione, Interventi per lo sviluppo della SOMME DESTINATE ALL'AMPLIAMENTO DELLA DL n. 416 / 1989
027 accogflenza e
002 coesione sodale, 2351 SPESE PER I SERVIZI D'ACCOGLIENZA IN FAVORE
08 RETE DEL SISTEMA DI PROTEZIONE PER art. 1 sexles, 100 garanzia del
garanzia del diritti, DI STRANIERI
RICHIEDENTI ASILO E RIFUGIATI comma 1 dlrittl
rapporti con le confessioni religiose
Flussi migratori, DLn.416/1989
interventi per lo FONDO NAZIONALE PER LE POLITICHE ED I FONDO NAZIONALE PER LE POLmCHE ED I art. 1 sexles,
Immigrazione, SERVIZI DELL'ASILO ED INTERVENTI CONNESSI, SERVIZI DELL'ASILO ED INTERVENTI CONNESSI, comma 1; DL n, accogllenza e
sviluppo della IVI COMPRESI QUELLI ATTUATI NELLE MATERIE IVI COMPRESI QUELLI ATTUATI NELLE MATERIE 416/1989 art. 1
027 002 coesione sociale, Z3S2 01 100 garanzia dei
garanzia del diritti, IN ADESIONE A PROGRAMMI E PROGETil tN ADESIONE A PROGRAMMI E PROGETTJ nongentl
diritti DELL'UNIONE EUROPEA ANCHE IN REGIME DI DELL'UNIONE EUROPEA ANCHE IN REGIME DI nonaglnta rapporti con le
COFINANZIAMENTO COFINANZIAMENTO novem, comma 1 c.onfessioni religiose
lr,. ... •l<>r• I "" 1oq /
Flussi migratori,
Immigrazione, Interventi per lo
accoglienza e sviluppo della
FONDO PER L'ACCOGLIENZA DEI MINORI FONDO PER L'ACCOGLIENZA DEI MINORI L5 n, 190 / 2014 027 002 coesione sodate, 23S3 01 100
garanzia del garanzia del diritti,
STRANIERI NON ACCOMPAGNATI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI art. 1, comma 181 diritti
rapporti con le confessioni religiose
Flussi migratori,
Immigrazione, Interventi per lo COUABORAZIONI INTERNAZIONALI E COLLABORAZIONI INTERNAZIONALI E
L n, 91/1992 art. accoglienza e
sviluppo della COOPERAZIONE ED ASStffiNZA Al PAESI TERZI COOPERAZIONE ED ASSISTENZA Al PAESI TERZI 9 bis, comma 3,
027 002 coesione sodale, 2371 IN MATERIA DI IMMIGRAZIONE ED ASILO, 01 IN MATERIA DI IMMIGRAZIONE ED ASILO, 100 garanzia del
garanzia del diritti, ANCHE ATTRAVERSO LA PARTECIPAZIONE A ANCHE ATTRAVERSO LA PARTECIPAZIONE A punto S; L n. 189
diritti rapporti con le PROGRAMMI EUROPEI. PROGRAMMI EUROPEI.
/ 2002 art. 38
confessioni rellgiose
di seguito aggiungere eventuali altri capitoli/ plani gestlonall
ALLEGATO AIUTO PUBBLICO ALLO SVILUPPO
Stanziamenti destinati al finanziamento di Interventi a sostegno dl politiche di cooperazione allo sviluppo (Legge 11agosto2014, n. 125, articolo 14)
MINISTERO DELL AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
codice Descrizione Codice Destrlzlone capitolo
Plano Autorizzazione Missione Missione Programma Programma
Descrizione Capitolo Gestionale
Descrizione Plano Gestionale di spesa " Note
SPESE PER LA PARTECIPAZIONE DELL' ITAUA Al Sviluppo FONDI INTERNAZIONALI PREVISTI NELL'AMBITO sostenlblle e Sviluppo sostenibile,
SPESE PER L'ESECUZIONE DI CONVENZIONI DELLA CONVENZIONE QUADRO DELLE NAZIONI
018 tutela del 005 rapporti e attlvltll 2211 03 UNITE SUI CAMBIAMENTI CLIMATICI AOOTIATA l n. 120 / 2002
100 INTERNAZIONALI art. 3
territorio e lnternazlonall Il 9 MAGGIO 1992 E NEL SUCCESSIVO dell'ambiente PROTOCOLLO DI KYOTO DELL'll DICEMBRE
1997
Sviluppo
sostentblle e Svlluppo sostenlblle, SPESE PER L'ESECUZIONE DI CONVENZIONI
FONDO PER LE ATilVITA' DI MONITORAGGIO L n. 84 / 2001 art.
018 tutela del 005 rapporti e attività 2211 05 DELL'INQUINAMENTO CHIMICO· FISICO E 100 territorio e lnternazlonall
INTERNAZIONALI RADIOATitVO NEI PAESI DELL'AREA BALCANICA
8
dell'ambiente
Sviluppo CONTRIBUTO OBBLIGATORIO DELL'ITALIA AL
sostenlbJle e Svlluppo sostenibile, 018 tutela del 005 rapporti e attività 2213
SPESE PER ACCORDI INTERNAZIONALI PER lA 05
FONDO MULTILATERALE PER Il PROTOCOLLO DI L n. 409 / 2000 100
territorio e lnternazlona11 TUTELA E LA PROTEZIONE AMBIENTALE MONTREAL PER LA PROTEZIONE DEUA FASCIA art. 1, comma 2
dell'ambiente DELL'OZONO.
Sviluppo SPESE PER I PROGRAMMI DI COOPERAZIONE
sostenibile e Sviluppo sost~nlbile, BILATERALE E REGIONALE CON I PAESI IN VIA DI
SPESE PER L'ESECUZIONE DEI PROTOCOLLI DI SVILUPPO DA FINANZIARSI NEL QUADRO DEL L n. 409 / 2000 018 tutela del 005 rapporti e attività 7921 01 100
territorio e lnternazlonall MONTREAL E DI KYOTO FONDO MULTILATERALE PER IL PROTOCOLLO DI art. 1, comma 2
dell'ambiente MONTREAL PER LA PROTEZIONE DEUA FASCIA DI OZONO
Sviluppo sostenibile e Svlluppo sostenibile, FONDO PER INCENTIVARE LE MISURE 01
Lf n. 244 / 2007 018 tutela de1 005 rapporti e attività 7953 INTERVENTI PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE 01 INTERVENTI DI PROMOZIONE DELLO SVILUPPO 100
territorio e lnterna1ionall SOSTENIBILE art. 2, comma 322
.. _, .. -· ·-· di seguito aggiungere eventuali altri capitoli/ plani gestionali
ALLEGATO AIUTO PUBBLICO ALLO SVILUPPO
Stanziamenti destinati al finanziamento di Interventi a sostegno di politiche di cooperazione allo sviluppo (Legge 11 agosto 2014, n. 12S, articolo 14)
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
codice Descrizione Codice Descrizione Capitolo
Piano Descrizione Piano Gestionale
Autorizzazione % Descrizione Capitolo
Gestionale di spesa Note
Missione Missione Programma Programma
di seguito aggiungere eventuali altri capitoli/ plani gestionali
ALLEGATO AIUTO PUBBLICO ALLO SVILUPPO
Stanziamenti destinati al finanziamento di Interventi a sostegno di politiche di cooperazione allo sviluppo (Legge 11 agosto 2014, n. 12S, articolo 14)
MINISTERO DELLA DIFESA
codice Descrizione Codice Descrizione capitolo
Piano Descrizione Piano Gestionale
Autorizzazione
" Note Missione Missione Programma Programma
Descrizione Capitolo Gestionale di spesa
Servizi Servizi e affari
lstltuzlonali e generali per le
032 generali delle 003 amministrazioni di
1170 SPESE PER LA COOPERAZIONE 03 COOPERAZIONE CIVILE·MILITARE L n. 465 / 1949 100 amministrazioni
competenza
di seguito aggiungere eventuali altrl capltoll/-planl 1estlonatl
ALLEGATO AIUTO PUBBLICO ALLO SVILUPPO Stanziamenti destinati al finanziamento di Interventi a sostegno di politiche di cooperazione allo sviluppo
(Legge 11 agosto 2014, n. 12S, articolo 14)
MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
codice Descrizione Codice Descrizione capitolo Descrizione tapltolo
Plano Autorizzazione Missione Missione Programma Programma Gestionale
Descrizione Plano Gestionale di spesa " Note
di seguito aggiungere eventuali a_ltrl capltoll/ plani gestionali ·
ALLEGATO AIUTO PUBBLICO ALLO SVILUPPO
Stanziamenti destinati al finanziamento di Interventi a sostegno di polltlche di cooperazione allo sviluppo (Legge 11 agosto 2014, n. 125, articolo 14)
MINISTERO OEI BENI E DELLE ATIIVITA" CULTURALI E OEL TURISMO
codice Descrizione Codice Descrizione Capitolo Descrizione Capitolo
Piano Autorizzazione Missione Missione Programma Programma Gestionale
Descrizione Plano Gestionale di spesa
% Note
di seguito aggiungere eventuali altrl capitoti/ plani geStlonali
ALLEGATO AIUTO PUBBLICO ALLO SVILUPPO
Stanziamenti destinati al finanziamento di Interventi a sostegno di politiche di cooperazione allo sviluppo (Legge 11 agosto 2014, n. 12S, articolo 14)
MINISTERO DELLA SALUTE
codice Descrizione Codice Descrizione Capltolo
Piano Descrizione Piano Gestionale
Autorizzazione Missione Missione
Descrizione Capitolo Gestionale di spesa
% Note Programma Programma
Comunicazione e promozione per la tutela della salute
Tutela della umana e della sanità
CONTRIBUTO All'ORGANIZZAZIONE MONDIALE CONTRIBUTO ALL'ORGANIZZAZIONE MONDIALE DLCP n. 1068 / 020 006 pubblica veterinaria 4321 01 100 salute
e attività e DELLA SANITA'. DELLASANITA'. 1947
coordinamento In
ambito Internazionale
Comunicazione e SPESE PER VIAGGI E SOGGIORNO 01 ESPERTI IN
promozione per la RELAZIONE AD ACCORDI INTERNAZIONALI, PER
ATIIVITA' CONNESSE AD INCONTRI CON tutela delta salute
DELEGAZIONI INTERNAZIONALI, PER INIZIATIVE umana e della sanità
020 Tutela della
pubblica veterinaria 5510 SPESE PER ACQUISTI DI BENI E SERVIZI DI SALUTE PUBBLICA REALIZZATE ANCHE
L n. 296 / 1958 100 salute
006 15 ATIRAVERSO CONVENZIONI CON ALTRE e attività e ISTITUZIONI NONCHE' COMPENSI PER ATIIVITA'
coordinamento In DI TRADUZIONI, INTERPRETARIATO,
ambito
Internazionale AGGIORNAMENTO LINGUISTICO, TRASCRIZIONE
DALLE CUFFIE DI REGISTRAZIONE.
di seguito aggiungere eventuali altri capitoli/ plani gestionali