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I.P. “PERSOLINO-STROCCHI” sede legale “Strocchi” - Servizi commerciali - Via Medaglie D’Oro, 92 - 48018 Faenza (RA) - Tel. 0546 622600 sede “Persolino” - Servizi per l’agricoltura - Via Firenze, 194 – 48018 Faenza (RA) - Tel. 0546 22932 Pec: [email protected] E-mail: [email protected] - Sito internet: www.iis- faenza.it C.F. 90033400392 – Codice Ministeriale: RARC060009 Esame di Stato - Anno scolastico 2017-2018 Documento del consiglio di classe (art.5 DPR 323/98) V B - OP. VALORIZ. COMMERC.NE PROD. AGRIC. DEL TERRITORIO 1

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I.P. “PERSOLINO-STROCCHI”sede legale “Strocchi” - Servizi commerciali - Via Medaglie D’Oro, 92 - 48018 Faenza (RA) - Tel. 0546 622600

sede “Persolino” - Servizi per l’agricoltura - Via Firenze, 194 – 48018 Faenza (RA) - Tel. 0546 22932Pec: [email protected]

E-mail: [email protected] - Sito internet: www.iis-faenza.itC.F. 90033400392 – Codice Ministeriale: RARC060009

Esame di Stato - Anno scolastico 2017-2018Documento del consiglio di classe (art.5 DPR 323/98)V B - OP. VALORIZ. COMMERC.NE PROD. AGRIC.

DEL TERRITORIO

Coordinatore prof. Carlo Visani

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Indice

Profilo e storia della classe...............................................................................................................3Alunni...............................................................................................................................................3Docenti della classe.........................................................................................................................4Profilo e storia della classe...............................................................................................................5Attività extracurricolari, progetti, visite guidate e viaggi d’istruzione................................................6Progetti/attività integrative................................................................................................................6Uscite didattiche, visite guidate e viaggi d'istruzione.......................................................................6Collegamenti tra le discipline............................................................................................................6Simulazioni di prove d'esame...........................................................................................................7Indicazioni per il colloquio................................................................................................................7

Programmazione didattica................................................................................................................8Competenze trasversali....................................................................................................................8Programmazione per moduli didattici..............................................................................................9Metodologia e strumenti.................................................................................................................10Modalità di recupero......................................................................................................................10Criteri di verifica e valutazione.......................................................................................................10Alternanza scuola lavoro................................................................................................................11

Relazioni e Programmi disciplinari svolti-------------------------------------------------------------- 13---43 Orientamenti concordati collegialmente per la valutazione delle prove dell'esame di stato 2014-2015..........................................................................................................................................44

Griglia di valutazione Prima prova - Tipologia A – Analisi del testo...............................................45Griglia di valutazione Prima prova - Tipologia B – Saggio/Articolo................................................46Griglia di valutazione Prima prova - Tipologia C e D.....................................................................46Griglia di valutazione della II prova................................................................................................47Griglia di valutazione della Terza prova.........................................................................................48Proposta di Griglia di valutazione della prova orale.......................................................................48

elenco e firme………………………………………………………………………………………49Documenti allegati a disposizione della commissione……………………………………………...50

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PROFILO E STORIA DELLA CLASSE

V B – OP. VALORIZ. COMMERC.NE PROD. AGRIC. DEL TERRITORIO

Alunni della classe

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Alunni1 Biondi Manuel2 Cambi Massimiliano3 Cassani Matteo4 Corzani Marco 5 Erani Lorenzo6 Faziani Alessandro7 Ghetti Enrico 8 Guerra Matteo9 Landi Mattia10 Liverani Marco11 Maldini Simone12 Mileo Francesco13 Monducci Daniele14 Quarneti Andrea15 Rontini Mattia16 Scanni Alessandro17 Silvestroni Elia18 Spanu Simone

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Docenti della classe

Docenti Materie Ore curricolari

Area comuneMagazzeno Antonello Lingua e Letteratura Italiana 4Magazzeno Antonello Storia 2Ossani M. Paola Inglese 3Pezzi Valentina Matematica 3Porisini Cristina Scienze Motorie e Sportive 2Bandini Davide Religione 1

Area d’indirizzoVisani Carlo Tecniche di Allevamento 4Melloni Luigi Agronomia Territoriale 2Stoppa Alessandro Economia Agr. Sviluppo Rurale 3Riina Damiana Valorizzazione Attività Produttive 4Stoppa Alessandro Economia Mercati e Marketing 2Melloni Luigi Sociologia Rurale e Storia Agricoltura 2Tamburini Luciano Compresenza Tec. Allev. 3Venerito Daniele Compresenza Economia Agraria 3Bassetti Claudio Sostegno 18Romani AttilioStoppa Alessandro

SostegnoResponsabile alternanza scuola lavoro

Coordinatore: Prof. Carlo Visani

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Profilo e storia della classe

Composizione

ContinuitàDidattica

Frequenza

Impegno

Profitto

La classe si compone di 18 alunni, di cui due certificati (hanno seguito un P.E.I differenziato),tre alunni hanno invece seguito un P.D.P.

La classe ha avuto continuità didattica in quasi tutte le discipline in relazione al biennio finaleLa frequenza è stata abbastanza regolare nella maggioranza degli allievi, alcuni elementi hanno però effettuato un numero elevato di assenze, nonché entrate ed uscite fuori orario. Le assenze sono comunque state sempre giustificate per motivi di famiglia, salute, lavoro.

La classe ha mantenuto un comportamento scolasticamente non sempre corretto e disciplinato, non sempre puntuali alle verifiche e nella consegna dei compiti. Alcuni allievi hanno dimostrato nel corso del curriculum scolastico impegno e motivazioni apprezzabili ed una partecipazione attiva e proficua. Altri hanno rivelato sufficienti capacità, ma hanno dimostrato in alcune discipline discontinuità nell’impegno. Non sempre attiva è stata la partecipazione all’attività didattica nell’area comune e di indirizzo, mentre migliore è stato l’interesse durante le visite guidate e le uscite tecniche. In alcuni allievi è risultato carente l’approfondimento domestico del lavoro scolastico e sono stati necessari richiami ad un impegno più motivato Occorre peraltro rilevare che alcuni allievi sono stati impegnati in attività lavorative in aziende familiari e in alcuni è stato notevole il disagio nel raggiungere la sede scolastica.

Il profilo complessivo della classe in termini di risultati è il seguente:- Alcuni allievi hanno acquisito una soddisfacente conoscenza dei contenuti delle

varie discipline, unite ad una discreta competenza negli usi tecnici della lingua orale e scritta, raggiungendo un discreto e in un caso un ottimo livello di professionalità;

- Altri, pur avendo dimostrato un interesse saltuario ed un impegno discontinuo e a volte solo finalizzato alle verifiche hanno mostrato capacità di recupero, raggiungendo un profitto sufficiente.

- Alcuni allievi alla stesura della presente relazione non hanno raggiunto la sufficienza in tutte le discipline e vengono pertanto invitati a cogliere le possibilità di recupero.

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Attività extracurricolari, progetti, visite guidate e viaggi d’istruzione

Progetti/attività integrativeDenominazione progetto Docente referente Periodo di svolgimento

Storia della guerra e significato violenza Prof BandiniOrientamento in uscita: al lavoro, alla formazione, all’università

Prof.ri: Carlo Visani, ,Venerito

Attività e progetti di rilievo svolti anni scolastici precedenti (indicare gli anni)

Alternanza scuola lavoro Prof:Stoppa AlessandroLettorato inglese (classi IV,V) Prof.ssa M.Paola Ossani

Uscite didattiche, visite guidate e viaggi d'istruzioneAttività/tipo di uscita Data Meta

principaleInsegnante referente

Cantina Morini Ott. 2017 Faenza VisaniCentro vitivinicolo Tebano Nov. 2017 Faenza Visani PezziVisita tecnica az Zani Ott. 2017 Faenza Melloni VeneritoOleificio Ossani Brisighella Nov. 2017 Brisighella Visani Venerito Coop Agrintesa Gen. 2018 Faenza Visani Mo.Me.Vi Faenza 23/03/2018 Faenza Visani RiinaViaggio di istruzione a Budapest Marzo 2018 Faenza Melloni VeneritoVisita F.I.C.O Bologna maggio2018 Bologna Riina Melloni

Visita tecnica Tampieri Maggio 2018 Faenza PezziEscursioni pinete ravennati Aprile 18 Ravenna Melloni PezziEscursione Foreste Casentinesi Novembre17 Campigna Melloni Escursione Parco Malmerendi Marzo 2018 Faenza Melloni

Collegamenti tra le discipline Frutticoltura e viticoltura sostenibile

o Tecnica di Allevamento, Valorizzazione, Economia Agraria Uso sostenibile delle risorse idriche

o Tecnica di Allevamento, Valorizzazione, Agronomia territoriale, Inglese Valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche del territorio

o Valorizzazione, Tecnica di Allevamento, Inglese Europa, Lavoro, Ecosostenibilità, Economia Ambientale e Agricoltura Sostenibile

o Tutte le discipline Analisi dei costi di produzione delle coltivazioni arboree

o Economia Agraria, Tecnica di Allevamento Razzismo, antisemitismo, totalitarismi e intolleranze

o Storia - Religione - Italiano - Inglese

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Attività di sostegno all'Esame di Stato

Simulazioni di prove d'esame

Discipline coinvolte Data1

Simulazione di I^ prova (6 ore) Italiano 26/02/182

Simulazione di I^ prova (6 ore) Italiano 07/05/183

Simulazione di II^ prova (6 ore) Valorizzazione 28/02/184

Simulazione di II^ prova (6 ore) Valorizzazione 08/05/185

Simulazione di III^ provaTipologia scelta B (3 ore)

Sociologia, Educaz. Motor. Economia dei mercati, matematica

13/03/18

6Simulazione di III^ provaTipologia scelta B (3 ore)

Tecnica di allevamento, Agronomia Economia Agraria, Inglese

10/05/18

Le prove sono state valutate in quindicesimi. Per la Terza prova il voto finale è stato desunto dalla media aritmetica dei singoli voti in quindicesimi. In allegato si vedano le prove e le griglie di valutazione. In un apposito archivio sono conservate le prove di simulazione svolte dagli alunni.

Indicazioni per il colloquio

Gli studenti presenteranno in maniera facoltativa un argomento pluridisciplinare sul quale hanno lavorato, facendo uso di materiale multimediale, grafico o altro. Nella seconda parte del colloquio il consiglio di classe ritiene opportuno procedere con domande disciplinari per quanto possibile collegate da una tematica comune. Per quanto riguarda la terza parte del colloquio, relativa alla discussione degli elaborati, si fa riferimento a quanto svolto nel corso dell’anno. I ragazzi sono abituati a motivare le proprie scelte con gli insegnanti delle due prime prove scritte per spiegare le proprie ragioni al fine di chiarire alcuni passaggi dei loro elaborati; relativamente ad altri tipi di prove scritte si è proceduto, attraverso la correzione collettiva, per rendere consapevoli gli studenti degli errori commessi nelle prove.

Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale opzione valorizzazione e commercializzazione dei prodotti agricoli del territorio

Descrizione:Il diplomato di istruzione professionale nell'indirizzo Servizi per l'agricoltura e lo sviluppo rurale possiede competenze relative alla valorizzazione, produzione e commercializzazione dei prodotti agrari ed agroindustriali.È in grado di:

Gestire il riscontro di trasparenza, tracciabilità e sicurezza nelle diverse filiere produttive: agro-ambientale, agroindustriale, agri-turistico, secondo i principi e gli strumenti dei sistema di qualità.

Individuare soluzioni tecniche di produzione e trasformazione idonee a conferire ai prodotti i caratteri di qualità previsti dalle normative nazionali e comunitarie.

Utilizzare tecniche di analisi costi/benefici e costi/opportunità, relative ai progetti di sviluppo, e ai processi di produzione e trasformazione.

Assistere singoli produttori e strutture associative nell'elaborazione di piani e progetti concernenti lo sviluppo rurale.

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Organizzare e gestire attività di promozione e marketing dei prodotti agrari ed agroindustriali. Rapportarsi con gli enti territoriali competenti per la realizzazione delle opere di riordino

fondiario, miglioramento ambientale, valorizzazione delle risorse paesaggistiche e naturalistiche. Gestire interventi per la prevenzione del degrado ambientale e nella realizzazione di strutture

a difesa delle zone a rischio Intervenire in progetti per la valorizzazione del turismo locale e lo sviluppo dell'agriturismo,

anche attraverso il recupero degli aspetti culturali delle tradizioni locali e dei prodotti tipici; Gestire interventi per la conservazione e il potenziamento di parchi, di aree protette e

ricreative.A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato nei Servizi per l'agricoltura e lo sviluppo rurale consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze:

1. Definire le caratteristiche territoriali, ambientali ed agro-produttive di una zona attraverso l'utilizzazione di carte tematiche;

2. Collaborare nella realizzazione di carte d'uso del territorio;3. Assistere le entità produttive e trasformative proponendo i risultati delle tecnologie innovative e

le modalità della loro adozione;4. Interpretare gli aspetti della multifunzionalità individuati dalle politiche comunitarie ed articolare

le provvidenze previste per i processi adattativi e migliorativi;5. Organizzare metodologie per il controllo di qualità nei diversi processi, prevedendo modalità

per la gestione della trasparenza, della rintracciabilità e della tracciabilità;6. Prevedere ed organizzare attività di valorizzazione delle produzioni mediante le diverse forme

di marketing;7. Operare nel riscontro della qualità ambientale prevedendo interventi di miglioramento e di

difesa nelle situazioni di rischio;8. Operare favorendo attività integrative delle aziende agrarie mediante realizzazioni di

agriturismi, ecoturismi, turismo culturale e folkloristico;9. Prevedere realizzazioni di strutture di verde urbano, di miglioramento delle condizioni delle

aree protette, di parchi e giardini;10. Collaborare con gli Enti locali che operano nel settore, con gli uffici del territorio, con le

organizzazioni dei produttori, per attivare progetti di sviluppo rurale, di miglioramenti fondiari ed agrari e di protezione idrogeologica.

Competenze trasversali

Gli insegnanti hanno riconosciuto come prioritarie le competenze chiave di cittadinanza di cui all’Allegato 2 del Documento Tecnico diffuso con D. M. 22 agosto 2007. Le competenze chiave di cittadinanza, che sono trasversali a tutte le discipline e descrivono gli obiettivi da perseguire, sia comportamentali che cognitivi, vengono declinate come segue:

Agire in modo autonomo e responsabile

Frequentare le lezioni con regolarità e puntualità In caso di assenza e/o occasionale ingresso in ritardo, giustificare

con tempestività Conoscere e rispettare il Regolamento d’Istituto Rispettare gli ambienti scolastici Acquisire consapevolezza dei propri diritti e dei propri doveri Portare e tenere in ordine il materiale occorrente Informarsi, in caso di assenza, delle attività svolte e dei compiti

assegnati Affrontare regolarmente lo studio e le verifiche Avvalersi delle opportunità di recupero e/o di approfondimento offerte

dalla scuolaCollaborare e partecipare

Riconoscere i diritti fondamentali degli altri Rispettare i compagni, gli insegnanti e tutto il personale della scuola Interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista Imparare a gestire la conflittualità

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Prestare attenzione alle lezioni Partecipare alle lezioni in modo ordinato e pertinente Contribuire all’apprendimento comune e alla realizzazione delle

attività collettive

Imparare ad imparare

Acquisire consapevolezza delle proprie capacità e dei propri limiti Acquisire consapevolezza dei propri stili cognitivi e delle personali

strategie di apprendimento Accettare stimoli, consigli, occasioni per il miglioramento del proprio

metodo di studio Imparare ad utilizzare diverse fonti e diverse modalità di

apprendimento

Comunicare

Comprendere testi e messaggi di genere diverso Conoscere ed utilizzare il lessico specifico delle discipline Utilizzare strumenti multimediali e tecnologie informatiche Rispondere in modo pertinente Organizzare i propri interventi in modo logico e sequenziale Produrre testi funzionali agli scopi e alle situazioni Saper argomentare le proprie opinioni

Acquisire ed interpretare l’informazione

Acquisire e rielaborare i contenuti disciplinari Distinguere fatti e opinioni Riconoscere nei testi le finalità del messaggio e/o il punto di vista

dell’autore

Individuare collegamenti e relazioni

Individuare relazioni (analogie e differenze, cause ed effetti) tra eventi e fenomeni

Individuare collegamenti e relazioni tra contenuti di diverse discipline Confrontare avvenimenti e situazioni lontani nello spazio e nel tempo

Risolvere problemi

Utilizzare contenuti e metodi delle diverse discipline per la soluzione dei problemi

Formulare e verificare ipotesi Valutare strategie e soluzioni diverse Operare in contesti non noti

Progettare

Analizzare e valutare le diverse situazioni, di studio e di lavoro Riconoscere gli obiettivi Individuare mezzi e strumenti necessari per il conseguimento degli

obiettivi Pianificare le fasi del proprio lavoro

Programmazione per moduli didattici

Ogni docente ha indicato nei propri programmi finali gli obiettivi conseguiti effettivamente nel corso dell'anno. Per ogni obiettivo ha specificato i risultati ottenuti e le competenze acquisite, nonché le metodologie didattiche e valutative utilizzate. Inoltre i docenti hanno indicato i moduli effettivamente svolti nell'anno scolastico con l'indicazione specifica dei contenuti, metodologia didattica e tempistica (tipo unità didattiche) e qualora non riescano a svolgere moduli indicati nel documento del 15 maggio, indicheranno il mancato svolgimento nel verbale dello scrutinio finale.

Metodologia e strumenti

Il Consiglio di classe rileva che, pur nel rispetto delle individuali modalità di gestione della lezione, la metodologia adottata nel complesso delle varie discipline risulti dalla combinazione delle seguenti “voci".

Lezione frontale " classica" Lavori di gruppo

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Ricerche guidate Lezione stimolo (partendo da una visita guidata o da materiale audiovisivo) Attività di rinforzo o sostegno a classe intera (in itinere) Esperienze di laboratorio

In particolare si può dire che la lezione frontale è stata utilizzata, con tempi diversi, da tutte le materie; la metodologia del lavoro di gruppo è stata sperimentata nell’ambito di Valorizzazione Att. Prod., per portare a termine ricerche specifiche; materiale audiovisivo e visite didattiche sono state parte integrante dello sviluppo dei programmi di Tecniche allevamento, Valorizzazione Att. Prod.; le esercitazioni in azienda hanno costituito valido supporto per le materie come Tecniche di allevamento.Le esercitazioni in aula di informatica hanno riguardato soprattutto Tecniche di allevamento ed Economia Agraria

Modalità di recupero

I recuperi nelle diverse discipline sono avvenuti in itinere per alcune materie, mediante studio individuale con verifica come si evince dai verbali dei consigli di classe.

Criteri di verifica e valutazione

Il Consiglio di Classe ha adottato alcuni criteri comuni sulla base delle indicazioni ministeriali e del sistema valutativo dell'Esame di Stato e di comune accordo è di riferimento per tutti la griglia allegata sia al presente documento che inserita nel POF dell’Istituto.Si è quindi deciso di utilizzare la scala decimale nella sua estensione massima, sia per quanto riguarda i compiti scritti che per le interrogazioni. Alcuni insegnanti hanno utilizzato anche la scala di valutazione in quindicesimi per alcune prove, così da rendere più comprensibile agli alunni il livello raggiunto in relazione ai punteggi d'esame.

Si è scelta una griglia di valutazione flessibile in modo da poterla adattare alle diverse tipologie di esercitazione svolte durante l'anno; i criteri-base sono i seguenti:

Coerenza con la traccia proposta Ortografia corretta Sintassi scorrevole e ben strutturata Completezza delle informazioni pertinenti l'argomento Uso adeguato delle strutture fondamentali della tipologia di testo proposta (saggio, articolo di

giornale, relazione, analisi di testi) Originalità e profondità della riflessione critica

Alternanza scuola-lavoro

Anno Scolastico 2017/2018

Servizi per l’Agricoltura e lo sviluppo Rurale

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Il progetto di alternanza scuola-lavoro si pone una serie di obiettivi educativi e formativi ed è fortemente integrato nella didattica curricolare. Si sviluppa, infatti, con il coinvolgimento della maggior parte delle discipline scolastiche e nei settori del mondo lavorativo coerenti con gli indirizzi di studio, attraverso una interazione fra la scuola, il tessuto socio-economico del territorio, il contesto aziendale, lo studente e la famiglia dello stesso.Come esplicitato nelle Linee Guida, sia nel primo biennio, come pure nel secondo biennio e nel quinto anno, la didattica laboratoriale viene ritenuta strumento indispensabile per realizzare una efficace relazione tra apprendimenti teorici ed attività applicative.È attraverso un costante ed efficace approccio laboratoriale che si attivano processi didattici in cui gli studenti diventano protagonisti e superano la passività e l’estraneità che caratterizza spesso il loro atteggiamento durante le lezioni frontali. Attraverso processi induttivi, gli studenti sono guidati a collegare il sapere astratto, basato su concetti generali, al sapere acquisito in contesti applicativi. Nell’area di indirizzo il laboratorio, visto come luogo fisico d’apprendimento, assume perciò fondamentale rilevanza sul piano educativo metodologico.Nel nostro Istituto particolare importanza, nell’ambito del percorso di ASL, assume il ruolo dell’“azienda agraria”, rappresentando fondamentale laboratorio didattico finalizzato a favorire l’apprendimento delle specifiche competenze professionali previste dai nuovi ordinamenti degli Istituti Professionali per i Servizi all’Agricoltura e allo Sviluppo Rurale.E’ perciò in questo contesto che l’azienda agraria (terreni, cantina didattica e serra), con un riparto colturale orientato alla vocazionalità produttiva del territorio, rappresenta il reale contesto produttivo dove gli studenti sono indotti a collaborare intorno a un compito di realtà condiviso, al fine di raggiungere un risultato che ha rilevanza sia all’interno dell’attività scolastica (didattica dell’apprendimento) che all’esterno (gestione dell’azienda agraria), restituendo in tal modo senso a ciò che si apprende. In questo modo si promuove la conoscenza di una metodologia di lavoro di grande rilievo sul piano dell’agire, la sensibilità verso di essa e la capacità di utilizzarla in vari contesti produttivi, favorendo così una maggiore connessione dell’esperienza scolastica con il mondo del lavoro e delle professioni.Nella gestione dell’azienda agraria lo studente partecipa attivamente soprattutto nella costruzione dei modelli agro-colturali (scelta dell’indirizzo colturale, delle specie e varietà, dei sesti d’impianto, delle forme di allevamento, ecc…), raccogliendo ed elaborando dati, partecipando alla soluzione di problemi e affinandone i processi di adeguamento alla realtà. Partecipa altresì ai processi colturali individuandone le strategie gestionali (agricoltura integrata, biologica, applicazione dei modelli previsionali, ecc…) e alla compilazione della modulistica necessaria alla presentazione di specifiche domande (quaderno di campagna, anagrafe aziendale, finanziamenti PAC, ecc..). Arriva infine ad analizzare gli aspetti economico-contabili attraverso i giudizi economici di convenienza e la stesura del bilancio aziendale.

Biennio finale aa.ss. 2016-2017, 2017-2018Durante il biennio finale è stato realizzato un percorso di alternanza scuola-lavoro dal titolo: “Valorizzazione dei prodotti agricoli nella filiera agroalimentare”.Il percorso è stato rivolto alla totalità degli studenti a partire dal quarto anno di studi per completarsi all’inizio dell’ultimo anno di studi in quinta. Particolare attenzione è stata rivolta alla fase di orientamento che ha visto coinvolti, oltre ai coordinatori e tutor scolastici e aziendali, i singoli alunni e le loro famiglie nell’ottica di soddisfare le attese immediate e di orientare alle scelte lavorative future.Le fasi hanno riguardato:

- La preparazione all’alternanza, finalizzata alla contestualizzazione delle competenze teoriche acquisite rispetto alla realtà aziendale individuata per la fase di stage, per facilitare il contatto con le realtà produttive delle imprese. Fondamentale è stata la fase orientativa che ha costituito la base di tutto il processo, in quanto ha accompagnato lo studente durante tutto il percorso formativo in alternanza;

- Il percorso curricolare a scuola, ha fornito elementi tecnici di conoscenza indispensabili alla successiva fase di stage aziendale;

- La fase di alternanza o stage ha infine consentito al giovane di entrare in contatto con la realtà aziendale conoscendone le caratteristiche organizzative, le problematiche e le modalità di

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gestione nonché di “sperimentare” gli aspetti tecnico professionali specifici del profilo, applicandoli in azienda.

- L’articolazione del percorso è stata pensata anche e soprattutto in funzione della tipica “stagionalità” del settore agroalimentare che vede concentrati in determinati periodi dell’anno le più significative attività lavorative.

Per questo le ore in azienda sono state collocate nei periodi di maggior interesse agronomico-colturale, comprendendo perciò anche i periodi di sospensione delle lezioni come il periodo estivo. È stato comunque concordato con le singole strutture ospitanti in funzione della loro specificità.La durata complessiva dell’esperienza, nel biennio finale, ha avuto una durata di un minimo di 300 ore di cui: ore in aula n. 60ore in sopralluogo aziendale n. 30ore in azienda n. 220Obiettivi raggiunti Quasi tutti gli studenti hanno regolarmente frequentato il corso con particolare riferimento alle esperienze di stage aziendale, raggiungendo mediamente il numero di ore previste dal progetto. Sintesi del programma consuntivo del corso svolto nel triennio 2015/2016, 2016/17, 2017/18.FASE D’AULA ore 60Corso di formazione sulla sicurezza sul lavoro: la normativa vigente, contenuti testo unico 81: modalità applicative, enti coinvolti e loro funzioni, le norme di sicurezza applicate alla meccanizzazione agricola, aspetti pratici della sicurezza sul lavoro: segnaletica; i comportamenti individuali, DPI. Progetto “Acqua e territorio Lab”, inerente l’uso consapevole dellaRisorsa acqua, la bonifica idraulica e il dissesto idrogeologico. Orientamento al lavoro: le organizzazioni di categoria in agricoltura, organismi ed enti preposti all’orientamento al lavoro, l’Università e gli enti di formazione professionale,l’albo professionale degli Agrotecnici.Testimonianze con professionisti esperti di settore sulle diverse forme di organizzazione aziendale, sulle principali caratteristiche delle filiere produttive presenti sul territorio locale, sulle attività in espansione, sulle innovazioni del settore e sulle possibilità di sviluppo. VISITE TECNICHE ore 40Durante il biennio finale sono state organizzate numerose visite guidate a realtà di produzione, trasformazione e commercializzazionedei prodotti agricoli nell’ambito dei diversi settori previsti dalle linee guida delle discipline di indirizzo: frutticolo, viticolo-enologico, cerealicolo, zootecnicoSTAGE ore 220Gli stage aziendali si sono svolti presso strutture del territorio operanti nella filiera agro alimentare ed ambientale per consentire agli allievi di “sperimentare” le conoscenze e le competenze maturate durante le fasi di aula. TOTALE ore 330Referente del progetto Alternanza Scuola Lavoro: Prof. Stoppa Alessandro

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RELAZIONI E PROGRAMMI DISCIPLINARI SVOLTI

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RELAZIONE FINALE DI RELIGIONE CATTOLICADocente: Bandini DavideClasse: V B

SITUAZIONE DELLA CLASSELa classe ha due studenti che non fanno religione. La classe è in genere capace di ascolto e durata nelle lezioni a livello didattico, purtroppo però il modo rimane distaccato e, tranne per qualcuno, difficile da scalfire nel rapporto tra studenti e docenti. La maturità perciò non sembra così accentuata eccetto i ragazzi che da tempo hanno anche a casa gli strumenti per essere messi di fronte alle loro scelte. Il comportamento è, in generale molto educato anche se il comportamento individualista diffuso fa si che gli orari di rientro nelle classi o di uscita dalle lezioni siano troppo facilmente giustificati senza che i ragazzi si sentano parte di un percorso unitario.

OBIETTIVI RAGGIUNTI

CONOSCENZE: Questioni di senso legati alle più rilevanti esperienze della vita umana;Orientamenti della Chiesa sull'etica personale e sociale, sulla comunicazione digitale, anche a confronto con altri sistemi di pensiero.Il magistero della Chiesa su aspetti peculiari della realtà sociale, economica, tecnologica.

Ruolo della religione nella società contemporanea: secolarizzazione, pluralismo, nuovi fermenti religiosi e globalizzazione.Orientamenti della Chiesa sull'etica personale e sociale, sulla comunicazione digitale, anche a confronto con altri sistemi di pensiero.

COMPETENZE: Modulo: Pace ed etica della violenza COMPETENZE DISCPLINARI : Sviluppare un maturo senso critico e un personale progetto di vita, riflettendo sulla propria identità nel confronto con il messaggio cristiano, aperto all'esercizio della giustizia e della solidarietà in un contesto multiculturale.Utilizzare consapevolmente le fonti autentiche del cristianesimo, interpretandone correttamente i contenuti nel quadro di un confronto aperto al mondo del lavoro e della professionalità.

Modulo: Il male e l'escatologia COMPETENZE DISCPLINARI: Sviluppare un maturo senso critico e un personale progetto di vita, riflettendo sulla propria identità nel confronto con il messaggio cristiano, aperto all'esercizio della giustizia e della solidarietà in un contesto multiculturale.

SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA Sono state effettuate, al 15 maggio 2016, n. 33 ore di lezione: 17 nel primo quadrimestre, 16 nel secondo quadrimestre. Il numero di ore di lezione ha comunque conosciuto una certa riduzione, a causa delle diverse attività extra curricolari.

METODOLOGIA Metodologie:Illustrazione agli allievi del programma, dei

moduli di lavoro e degli obiettivi.

Strumenti:Libro di testoMappe concettuali, schemi di sintesi e materiali

forniti dal docente.

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Presentazione di griglie di analisi, di schemi, prospetti riassuntivi.

Illustrazione dei criteri di valutazione adottati.Esplicitazione con un giudizio della valutazione

delle prove.Lavori di gruppo.Analisi di documenti audio-video.

Criteri di valutazione: Valutazione oraleChiara esposizione dei contenuti espressi e delle

proprie ideeCompletezza e pertinenza delle informazioniConoscenza ed esposizioni termini della materia

Valutazione: sul quaderno in itinere e oralmente, test scritti valutati all'oraleStrumenti di verifica:Interrogazione e analisi del testo e domande

scritte

Strategie di recupero: orali e scritti con recupero argomenti fatti

Programmazione anno 2016/7Disciplina: Religione Cattolica Docente: Prof. Davide Bandini

Un mondo pacificatoLa Pace: percorso alla scoperta dei significati nascosti e profondi in ambiente ebraico, greco e

cristiano.Attualità della violenza vista dai media giornali e televisione e rapporto con la paura e le paure

ancestrali dell’uomo alle prese con la fragilità attuale. Teoria del conflitto: il caso della parabola del Padre Misericordioso. come funziona il conflitto

meccanica della paura e della risposta non-violenta.La pace nei testimoni. Operatori di pace del nostro tempo: ricerche a casa.L’obiezione di coscienza alle armi e altri ambiti di bioetica, ecologici ed economici.Gandhi uomo di pace, la vita e l’opera, il suo messaggio. Le lotte contro l’apartheid, il razzismo e il

boicottaggio nel mondo globalizzato, visioni del documentario “Una forza più potente”

La sofferenza dell’uomo e di DioCos’è la morte? percezioni dei ragazzi ed esperienze singole.La morte, l’angoscia della perdita della coscienza e dei suoi contenuti dell’IoLa differenza tra dolore e peccato. La libertà come possibilità dell’origine del male. Il Male nella bibbia: Genesi e diavolo, il male come persona libera di scegliere rispetto al male come

energia o fatalità (differenza tra limiti di natura e volontà)Il male nella filosofia del presente: gli uomini che si danno una ragione. La “morte di Dio”.Il male nella storia: Il nazismo e il ribaltamento dei valori.Il male secondo Gesù: sofferenza di Gesù e prossimità agli uomini. La sofferenza di Dio: dalla creazione e limitazione della libertà all’invito alla conversione.Bonhoeffer: visione del film, la scelta etica di fronte al male, la persona libera di scegliere.I martiri spagnoli: il caso della guerra civile spagnola e il martirio dei cristiani nell’età contemporane

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RELAZIONE FINALE DI LINGUA E LETTERATURA ITALIANA

Docente: Antonello MagazzenoClasse: V BAnno scolastico: 2017/2018

SITUAZIONE DELLA CLASSELa classe è composta da 18 alunni, in essa sono presenti: due alunni certificati che seguono una programmazione differenziata , tre studenti con certificazione D.S.A., tre alunni ripetenti.La classe, piuttosto vivace e rumorosa, non ha partecipato sempre con grande interesse alle lezioni, spesso c’è stato bisogno di richiamare il silenzio e l’attenzione., inoltre è stato evidente un atteggiamento passivo e poco motivato.Si sono evidenziati essenzialmente due gruppi di livello: il primo, legato a pochi allievi, si è caratterizzato per una buona propensione allo studio della materia che ha seguito un percorso costante nello studio dimostrando di possedere buone capacità sia nell’elaborazione scritta che nell’esposizione orale. Un secondo gruppo di allievi ha raggiunto un livello sufficiente.Il problema maggiore e la difficoltà più evidente per loro sono emersi nella produzione scritta, nella quale si sono evidenziati errori ortografici e argomentazioni poco sviluppate.La produzione orale ha mostrato invece risultati migliori.Gli studenti hanno comunque tenuto un comportamento corretto, salvo i casi in cui, si è reso indispensabile richiamarne alcuni. Le lezioni pertanto, si sono svolte in un contesto non molto idoneo anche perché le ore di Letteratura sono state le ultime della mattina, un orario poco funzionale all’apprendimento a causa dell’evidente difficoltà di attenzione dimostrata dagli allievi.

OBIETTIVI RAGGIUNTI CONOSCENZE:Sono stati raggiunti gli obiettivi minimi prefissati. CAPACITA’:

- Individuare le principali caratteristiche dell’epoca- Operare confronti tra le correnti letterarie e gli autori- Comprendere i testi analizzati

COMPETENZE: - Saper operare semplici collegamenti - Formulare e motivare giudizi personali dimostrando un sufficiente senso critico

SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA Sono state effettuati i moduli programmati all’inizio dell’anno scolastico.Le attività didattiche, in considerazione del quadro generale della classe e in relazione ai gruppi di livello, sono state improntate in base alle diverse esigenze degli alunni; si è cercato di semplificare e rendere il più possibile fruibili i contenuti della materia, al fine di agevolare anche quegli studenti che hanno mostrato maggiori difficoltà. Le strategie didattiche utilizzate sono state molteplici e indirizzate al coinvolgimento degli alunni. Si è passati dunque dalle lezioni frontali a quelle dialogate con l’ausilio di mappe concettuali e schemi di sintesi, che si sono rivelate utilissime in quanto ottimi strumenti per focalizzare i concetti più importanti e poterli così rielaborare.

METODOLOGIA

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Metodologie:Illustrazione del programma e dei moduli. Presentazione di schemi, prospetti riassuntivi.Illustrazione dei criteri di valutazione adottati.Analisi dei testi letterari.

Strumenti: Libro di testo Mappe concettuali, schemi di sintesi e materiali

forniti dal docente.

Criteri di valutazione: Valutazione oraleChiara esposizione dei contenuti espressi e delle

proprie ideeCompletezza e pertinenza delle informazioniConoscenza ed esposizioni termini della materiaCriteri di valutazione:Valutazione scritta Coerenza in relazione alla tipologia della prova. Correttezza, puntualità nei contenuti e nei

riferimenti. Correttezza ortografica, costruzione

morfosintattica e uso della punteggiatura. Efficacia e completezza in relazione alle

richieste della traccia.Valutazione: Interrogazioni e prove scritte, tipologie: A- Analisi del testo, B - saggio breve, C- tema di argomento storico, D – tema di ordine generale.Strumenti di verifica:Interrogazioni e prove scritte

Strategie di recupero: orali e scritti con recupero argomenti trattati

PROGRAMMA DI LINGUA E LETTERATURA ITALIANACLASSE V B

MODULO ILa cultura europea tra Ottocento e Novecento

L’Età del Positivismo Il Naturalismo Il Verismo Giovanni Verga, vita, opere e pensiero L’età del Decadentismo: il contesto storico culturale Il simbolismo e l’estetismo Giosuè Carducci, vita, opere e pensiero Gabriele D’Annunzio: la vita e la personalità

G.Verga

Vita dei campi: Rosso malpeloVita dei campi: La lupaNovelle Rusticane: La robaMastro don Gesualdo: L’addio alla roba e la morte di Gesualdo

C.Baudelaire

I fiori del male: AlbatroI fiori del male: Spleen

A.Rimbaud

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Lettera del veggente

O.Wilde

Il ritratto di Dorian Gray: Il vero volto di Dorian

G. Carducci

Rime Nuove: San MartinoRime Nuove: Pianto antico

Odi Barbare: Nevicata

Gabriele D’Annunzio

Il piacere: Il ritratto di un estetaAlcyone: La pioggia nel pinetoAlcyone: L’onda

MODULO IIRitratto d’autore: Giovanni Pascoli

La vita e le opere La poetica del fanciullino I temi della produzione pascoliana e le novità stilistiche

Myricae: Lavandare , X Agosto, Temporale, Il lampo, Il tuono

MODULO IIIItalo Svevo e La coscienza di Zeno

La biografia e le opere Il pensiero e i temi principali della sua produzione letteraria: l’inettitudine, la salute e la malattia La coscienza di Zeno: il titolo e il legame con la psicoanalisi, la struttura, la tecnica narrativa, i

personaggi

Letture:Prefazione e preamboloL’ultima sigarettaUn rapporto conflittuale MODULO IV

Ritratto d’autore: Luigi Pirandello La narrativa della crisi La vita e le opere Il pensiero e la poetica: il contrasto tra la vita e la forma, il relativismo conoscitivo, i temi

esistenziali e il pessimismo, l’umorismo come “sentimento del contrario”.

Letture:L’Umorismo: Avvertimento e sentimento del contrario

Novelle per un anno:Il treno ha fischiato

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La patente

Il Fu Mattia Pascal:Cambio trenoIo e l’ombra mia

Uno, nessuno e centomila:Salute

MODULO VLa poesia tra le due guerre

La poesia ermetica Giuseppe Ungaretti: la vita, l’esperienza della guerra, la produzione poetica. La ferita della guerra nella coscienza degli intellettuali: l’esempio di Salvatore Quasimodo

S.QuasimodoAcque e terre: Ed è subito sera, Giorno dopo giorno, Alle fronde dei salici

G.UngarettiL’Allegria: Veglia, San Martino del Carso, Mattina, Soldati, Fratelli, Natale

Il DocenteAntonello Magazzeno

RELAZIONE FINALE DI STORIA

Docente: Antonello MagazzenoClasse: V BAnno scolastico: 2017/2018

SITUAZIONE DELLA CLASSELa classe è composta da 18 alunni, in essa sono presenti: due alunni certificati che seguono una programmazione differenziata , tre studenti con certificazione D.S.A., tre alunni ripetenti.La classe, piuttosto vivace e rumorosa, non ha partecipato sempre con grande interesse alle lezioni, spesso c’è stato bisogno di richiamare il silenzio e l’attenzione, inoltre è stato evidente un atteggiamento passivo e poco motivato.Si sono evidenziati essenzialmente due gruppi di livello: il primo, legato a pochi allievi, si è caratterizzato per una buona propensione allo studio della materia che ha seguito un percorso costante nello studio dimostrando di possedere buone capacità ed una preparazione adeguata. Un secondo gruppo di allievi ha raggiunto un livello che può dirsi comunque sufficiente.

OBIETTIVI RAGGIUNTI

CONOSCENZE:Sono stati raggiunti gli obiettivi minimi prefissati. CAPACITA’:

- Saper relazionare passato e presente- Saper contestualizzare gli argomenti nel tempo e nello spazio- Saper realizzare semplici collegamenti multidisciplinari

COMPETENZE:

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- Individuare cause ed effetti dell’evento storico- Utilizzare un lessico specifico

SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA Sono state effettuati i moduli programmati all’inizio dell’anno scolastico.Le attività didattiche, in considerazione del quadro generale della classe e in relazione ai gruppi di livello, sono state improntate in base alle diverse esigenze degli alunni; si è cercato di semplificare e rendere il più possibile fruibili i contenuti della materia, al fine di agevolare anche quegli studenti che hanno mostrato maggiori difficoltà. Le strategie didattiche utilizzate sono state molteplici e indirizzate al coinvolgimento degli alunni. Si è passati dunque dalle lezioni frontali a quelle dialogate con l’ausilio di mappe concettuali e schemi di sintesi, che si sono rivelate utilissime in quanto ottimi strumenti per focalizzare i concetti più importanti e poterli così rielaborare. METODOLOGIA

Metodologie:Illustrazione del programma e dei moduli. Presentazione di schemi, prospetti riassuntivi.Illustrazione dei criteri di valutazione adottati.Analisi di documentari.

Strumenti: Libro di testo Mappe concettuali, schemi di sintesi e materiali

forniti dal docente.

Criteri di valutazione: Valutazione oraleChiara esposizione dei contenuti espressi e delle

proprie ideeCompletezza e pertinenza delle informazioniConoscenza ed esposizioni dei termini della

materia Collegamenti spazio-temporali

Valutazione: Interrogazioni.Strumenti di verifica:Interrogazioni.

Strategie di recupero: orali con recupero argomenti trattati

STORIA

MODULO ILa società di fine Ottocento

La società borghese industriale I problemi del regno d’Italia, il completamento dell’unità, Destra e Sinistra storiche, il decollo

industriale e la crisi di fine secolo La Belle Epoque L’Italia Giolittiana La Seconda Rivoluzione Industriale

MODULO IIL’Imperialismo

L’Europa e il mondo tra i due secoli: l’imperialismo e i venti di guerra L’Impero Austro-Ungarico L’Impero Russo e la rivoluzione del 1905

MODULO IIILa Grande Guerra

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Le cause della guerra L’Italia in guerra La grande strage:1915-1916 La mobilitazione totale e il fronte interno La svolta del 1917 La Rivoluzione russa L’ultimo anno di guerra I trattati di pace e la nuova carta d’Europa

MODULO IV

I regimi totalitari

Il dopoguerra e la grande crisi del 1929 Fascismo Nazismo Stalinismo

MODULO VLa seconda guerra mondiale

Il pangermanesimo di Hitler e l’invasione della Polonia La prima fase della guerra e l’intervento dell’Italia Attacco all’URSS e intervento degli USA La shoah La caduta del fascismo, l’armistizio e la Resistenza La fine della guerra

MODULO VIIl mondo bipolare e le vicende italiane del dopoguerra

La guerra fredda. La società del benessere.

Il DocenteAntonello Magazzeno

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RELAZIONE FINALE DI INGLESE

DOCENTE: M.PAOLA OSSANI

CLASSE V B

SITUAZIONE DELLA CLASSE

La maggior parte degli studenti ha affrontato lo studio della disciplina con superficialità, scarso impegno e scarsa volontà di colmare le lacune pregresse. Alcuni di loro dimostrano difficoltà espositive e conoscenze poco approfondite sia dal punto di vista grammaticale sia degli argomenti trattati del modulo tecnico; altri hanno raggiunto un livello di conoscenze appena sufficiente. Un paio di studenti, pur avendo buone capacità, non si sono impegnati in maniera adeguata. I tre studenti della classe con certificazione DSA, avvalendosi delle misure compensative e dispensative a loro riservate, hanno raggiunto buoni risultati. Nella classe sono presenti due ragazzi certificati che hanno svolto e portato a termine gli obiettivi didattici concordati con l’insegnante di sostegno.

OBIETTIVI RAGGIUNTI

CONOSCENZE: Sono stati raggiunti gli obiettivi minimi prefissati.

COMPETENZE: Padronanza degli strumenti espressivi della lingua indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in campo professionale, leggere e comprendere testi scritti e orali inerenti l’agricoltura, l’allevamento e l’ambiente; produrre brevi testi sia personali che inerenti gli argomenti della microlingua.

CAPACITA’: Comprensione di testi autentici di argomento tecnico-professionale in lingua inglese; capacità di produzione scritta, guidata o libera, consistente nel rispondere a un questionario, completare una tabella con le informazioni desunte da un testo di argomento tecnico, scrivere un paragrafo o rispondere a quesiti su argomenti svolti; capacità di relazionare oralmente sugli argomenti di carattere tecnico affrontati durante l’anno scolastico.

MEZZI E METODI DI INSEGNAMENTO

Gli argomenti del programma sono stati sviluppati mediante letture e brani tratti sia dal libro di testo che da fotocopie assegnate dall’insegnante. I testi sono stati analizzati seguendo il seguente approccio metodologico: -presentazione del testo da parte dell’insegnante; -lettura estensiva o intensiva di classe o a coppie; -attività di trasposizione di un testo in una tabella, come lavoro di approfondimento; -attività linguistiche di approfondimento di forme grammaticali e lessicali nell’ambito della microlingua svolte in classe o come rinforzo; -attività di riassunto scritto e orale a coppie, gruppi, individualmente; -attività di lettorato (8 ore svolte nel secondo quadrimestre).

CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE Verifiche scritte: (trattazione sintetica di argomenti svolti o risposte a quesiti di carattere tecnico) Elementi da valutare: conoscenza dei contenuti e capacità di rielaborazione personale. Criterio di sufficienza adottato: prova sintetica,adeguata gamma di strutture,moderato numero di errori che non limitano la comprensione, organizzazione del discorso adeguata. Verifiche orali: ( relazione su argomenti

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svolti). Elementi da valutare: conoscenza dei contenuti fondamentali; conoscenza del lessico specialistico; pronuncia; capacità di esposizione e di rielaborazione orale. Criterio di sufficienza adottato: pronuncia in generale corretta con alcuni errori; informazioni essenziali sugli argomenti; messaggio espresso in modo semplice ma corretto.

PROGRAMMA SVOLTO DI LINGUA INGLESE

MACROELEMENTI SVOLTI NELL’ANNO (Testo adottato: P.Careggio, E.Indraccolo: ”Agriways” ed.Edisco+ schede)

MODULE 1: THE FOOD INDUSTRY. -Food processing and preservation;The modern era of food preservation; -Nicolas Appert, the father of bottling;-Louis Pasteur (scheda)

MODULE 2 : ALCOHOLIC BEVERAGES. -Vineyards and grapes;Dangers in the vineyards; --Pests and diseases affecting grapes; -The winemaking process; --Wine classification;

The best Italian wines; (scheda) -Balsamic vinegar; -History of beer; -Types of beer.

MODULE 3: LIVESTOCK HUSBANDRY.

-Cattle and a modern stable;

LETTORATO : 8 ore (Madrelingua: Steve Dillon Weston)

-The Victorian period and the British Empire; -Charles Dickens; -Oscar Wilde (visione della rappresentazione teatrale “ The picture of Dorian Gray”).

-Applying for a position: writing CVs; -Farm management: the factors of production. (pag.250-251)

Faenza, 15 maggio 2018 Prof.ssa M.Paola Ossa

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RELAZIONE FINALE DI MATEMATICA CLASSE 5^BDocente: PEZZI VALENTINA

SITUAZIONE DELLA CLASSE La classe è composta da 18 alunni di cui 3 alunni con dsa (per i quali si fa riferimento al PDP predisposto in fase di programmazione dal Consiglio di Classe) e 2 alunni con programmazione differenziata (per cui si fa riferimento al PEI). Solo un ristretto numero di studenti ha affrontato il lavoro scolastico di questo ultimo anno di scuola superiore, nella mia disciplina, con un impegno autonomo, soddisfacente e costante, così da consentirgli una maggiore consapevolezza ed organizzazione delle proprie conoscenze. Per la maggior parte degli altri alunni ritengo sia avvenuta almeno, in maniera sufficiente, l’acquisizione di competenze operative adeguate ma che, a causa di un impegno di studio modesto e di una scarsa motivazione ed interesse, dovevano essere sempre riprese e consolidate in classe (unico momento di reale partecipazione all'attività matematica di questi alunni ottenuta, faticosamente ma ottenuta, dalla sottoscritta) e con esercizi mirati al recupero. Si è anche tentato di avere cura dell'aspetto teorico espositivo, ripetendo pochi ma significativi concetti e proponendo nelle interrogazioni spesso le medesime domande così che riuscissero a non avere imbarazzo in un colloquio con l'uso di termini specifici. Questo è avvenuto in maniera serrata nel primo quadrimestre mentre nel finale di anno si è dato più spazio all'esercizio e al recupero che non alla teoria e anche i voti all'orale dati nel finale di anno riguardano più la capacità operativa che quella teorica. In definitiva, ho ritenuto possibile restringere solo ad alcuni concetti teorici fondamentali (funzioni generalità e principali proprietà come parità, continuità e analisi delle discontinuità, derivabilità in un punto e il suo significato geometrico) uno sforzo di formalizzazione più rigorosa (concetti richiesti anche in quesiti di simulazione di terze prove) evitando però ogni genere di enunciazione e dimostrazione dei teoremi che si utilizzano invece, in maniera molto operativa, nel calcolo. Pur non approfondendo ma semplicemente contestualizzando in problemi, si è tentato di valorizzare i collegamenti interdisciplinari.La preparazione della classe alla fine è complessivamente sufficiente anche se permangono ad oggi alcune situazioni di criticità e l’esposizione orale ristretta, come detto sopra, a pochi concetti è divenuta accettabile.

OBIETTIVI RAGGIUNTICONOSCENZE /CAPACITA’:Come indicato nella programmazione preventiva si è dato spazio alle conoscenze disciplinari che riguardano il concetto di funzione e di suo grafico proponendo di saperne individuare e studiare proprietà di simmetria, la continuità e i limiti agli estremi del dominio con calcolo degli asintoti, la derivabilità e la crescenza/decrescenza con la determinazione gli eventuali suoi punti di massimo e minimo relativi/assoluti articolando poi i vari contenuti come già espressamente riportato sia dalla programmazione che dal programma effettivamente svolto che verrà di seguito indicato.

COMPETENZE:La maggioranza degli alunni ha sufficientemente sviluppato le competenze appropriate al poter individuare ed utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo algebrico e gli strumenti del calcolo differenziale nella descrizione di fenomeni di varia natura.

SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA

Sono state effettuate, al 15 di maggio 2018, n 71 ore di lezione non tutte effettivamente dedicate alla disciplina perché impiegate in attività formative professionalizzanti, uscite e visite d’istruzione.La ripartizione del programma in moduli non è da intendere in modo strettamente sequenziale, dal momento che molti argomenti sono stati di volta in volta ripresi e approfonditi.

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Alla data del 15 maggio sono stati svolti quasi interamente tutti i moduli ma con ancora pochi esempi di studio di una funzione nella sua interezza. Si dovrà pertanto tener presente che le competenze del modulo 3 (peraltro trasversali a tutti gli altri moduli e pertanto solo da riorganizzare) verranno consolidate e verificate nelle ore residue fino al termine della scuola in forma scritta/orale.

MODULO 1 DISEQUAZIONI DI 1° E 2° GRADO INTERE E FRATTE

CapacitàSaper risolvere disequazioni di primo grado intere e fratte (ripasso);Saper risolvere sistemi di disequazioni.(ripasso)Disequazioni di secondo grado con metodo grafico (studio del segno della parabola)

Conoscenze Intervalli di numeri reali (limitati/illimitati, aperti/chiusi).Concetto di disequazione e principi di equivalenza per la loro risoluzione per via algebrica e/o grafica (ripasso).Individuazione delle soluzioni comuni alle disequazioni presenti in un sistema (ripasso).

MODULO 2 FUNZIONI E LIMITI

2.A FUNZIONI E PRINCIPALI CARATTERISTICHE

CapacitàSaper classificare una funzione in algebrica o trascendente;Saper determinare il dominio di una funzione algebrica razionale (intera/fratta) e irrazionale;Saper calcolare il valore della funzione per determinati valori della variabile indipendente (immagini);Saper calcolare le intersezioni della funzione con gli assi cartesiani;Saper eseguire lo studio della parità di una funzione;Saper eseguire lo studio del segno di una funzione algebrica intera/fratta;Saper individuare le principali caratteristiche (dominio, condominio, immagini, intersezioni assi, parità, segno, crescenza/decrescenza) dall’analisi del grafico di una funzione.

Conoscenze Definizione di funzione reale a variabile reale.Variabile indipendente e dominio.Variabile dipendente, immagini e valore della funzione in un punto. Codominio.Grafico di una funzione e ripasso dei grafici delle funzioni note: la retta, la parabola, la funzione di proporzionalità inversa, la funzione esponenziale e logaritmica.Classificazione delle funzioni analitiche.Definizione di funzioni pari/dispari e caratteristiche del relativo grafico.Definizione di funzione crescente e decrescente in un intervallo.

2.B LIMITI DI UNA FUNZIONE

CapacitàSaper calcolare i limiti di funzioni reali a variabile reale (in particolare per funzioni razionali intere e fratte o di semplici funzioni esponenziali/logaritmiche);Saper individuare funzioni continue;Saper individuare graficamente e saper classificare eventuali punti di discontinuità per una funzione;

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Saper determinare gli asintoti (orizzontale/verticale) di una funzione razionale fratta.Saper disegnare il grafico di una funzione razionale intera e fratta agli estremi del proprio dominio;Saper individuare i limiti di una funzione a partire dall’analisi del relativo grafico.

Conoscenze Definizione di intorno di un punto;Concetto di limite finito per x tendente ad un valore finito/infinito;Concetto di limite infinito per x tendente ad un valore finito/infinito;Enunciato del teorema di unicità del limite;Operazioni tra limiti attraverso l’uso dei teoremi di calcolo e le regole per risolvere le forme indeterminate 0/0; ∞/∞ ;∞–∞;Definizione di funzione continua in un punto e in un intervallo.Continuità delle funzioni elementari: lineare, quadratica (polinomiale), esponenziale;Definizione e specie dei punti di discontinuità;Definizione di asintoto di una funzione: determinazione di asintoti orizzontali e verticali.

MODULO 3 DERIVATE E STUDIO DI UNA FUNZIONE

3.A DERIVATA DI UNA FUNZIONE

CapacitàSaper determinare la funzione derivata di una funzione razionale intera e fratta;Saper determinare i punti di massimo e di minimo relativi di una funzione razionale intera e fratta dallo studio del segno della derivata.

Conoscenze Definizione di rapporto incrementale;Definizione di derivata di una funzione in un punto x0 e suo significato geometrico;Funzione derivata e regole di calcolo differenziale, in particolare: D(k)=0;D(x)=1;D(xn)=n xn-1 nQ;D(fg);D(f/g);Determinazione della retta tangente alla funzione nel suo punto di ascissa x0;Rapporto fra crescenza/decrescenza e segno della funzione derivata e condizione sulla derivata nei punti stazionari;Definizione di punti di massimo e di minimo assoluti e relativi di una funzione;

3.B STUDIO DI UNA FUNZIONE E GRAFICO PROBABILE

CapacitàSaper tracciare il grafico probabile di una funzione razionale intera o fratta.

Conoscenze Determinazione del dominio;Individuazione dei limiti agli estremi del dominio e degli eventuali asintoti;Determinazione delle coordinate dei punti di intersezioni con gli assi cartesiani;Determinazione degli intervalli di positività/negatività;Determinazione degli intervalli crescenza e decrescenza e dei punti di massimo e di minimo relativi.

METODOLOGIA

Lezioni frontali con illustrazione agli allievi dell’obiettivo da raggiungere e il percorso che si intende seguire in modo che risulti chiaro il processo di apprendimento evidenziando sempre i

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prerequisiti indispensabili per raggiungere le nuove competenze in modo da costruire insieme il percorso formativo. Si sono accompagnate sempre con lo svolgimento guidato di esercizi ed esempi applicativi e cercando di curare il linguaggio matematico nello specifico: il linguaggio simbolico, il linguaggio verbale e la comunicazione grafica. Attività di recupero, finalizzate soprattutto a migliorare le capacità operative degli allievi, svolte in itinere con schede di esercizi mirati.

LIBRO DI TESTO La matematica a colori 4 edizione gialla per il secondo biennio di Leonardo Sasso

MODALITA’ DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE

Criteri e strumenti di valutazione Per la valutazione si è tenuto conto dei seguenti indicatori: Coerenza tra risposta e domanda Conoscenza degli argomenti trattati

Capacità di elaborare e utilizzare le conoscenze Correttezza nei calcoli e nello sviluppo logico dei procedimenti Rigore nell’esposizione scritta ed orale Capacità di analizzare situazioni, scegliendo tra varie ipotesi di soluzione, quelle più idonee Capacità di cogliere analogie, anche in un contesto interdisciplinare

Nell'ambito dei criteri sopra indicati, quelli adottati per la correzione delle terze prove simulate sono i seguenti:

▪ Pertinenza delle risposte▪ Conoscenza dei concetti e delle regole di calcolo▪ Capacità di applicare consapevolmente le conoscenze▪ Correttezza espositiva

La tipologia delle prove di verifica effettuate è la seguente:▪ prove scritte tradizionali ossia verifiche sommative di modulo

▪ interrogazioni▪ compiti di simulazione della terza prova d’esame

La valutazione finale si baserà non solo sulle conoscenze e le competenze operative acquisite, ma terrà conto anche del livello di partenza, dell’impegno, dell’interesse dimostrato e della partecipazione al dialogo educativo.

Faenza. 15-05-2018 L’insegnante Pezzi Valentina

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Materia: Tecniche allevamento vegetale e animale Classe VB A.S. 2017/18

RELAZIONE FINALE Docenti: Prof. Carlo Visani, prof. Tamburini Luciano

SITUAZIONE DELLA CLASSELa classe ha dimostrato sufficiente interesse per gli argomenti della disciplina,durante le lezioni frontali in aula,mentre si è rilevata una più proficua partecipazione nelle visite aziendali.L'impegno e lo studio individuale in alcuni è stato costante , in altri più saltuario e a volte finalizzato alle verifiche.Il profitto è risultato in alcuni casi più che discreto o buono, in altri pienamente sufficiente; alcuni hanno dimostrato carenze nella rielaborazione autonoma dei contenuti con rendimento incostante, manifestando lacune in alcuni moduli.OBIETTIVI RAGGIUNTI PROFILO CONOSCENZE:Fattori fisici chimici e biologici che condizionano le produzioni arboree.Tecniche d’impianto delle coltivazioni arboree.Tecniche di coltivazione delle specie arboree d’interesse per il territorio.Tecniche di coltura biologica e integrata applicate alle diverse specie arboree.Tecniche per la salvaguardia e la valorizzazione della biodiversità vegetale.Sistemi di difesa delle culture con particolare riferimento alla lotta biologica e integrata e allo smaltimento dei fitofarmaci.Norme di prevenzione e protezione relative alla gestione delle operazioni manuali meccaniche d’impianto delle colture arboree.

PROFILO ABILITA': Organizzare tipologie produttive compatibili sotto il profilo dell’efficienza tecnico economica e della sostenibilità. Definire sistemi di coltivazione integrata e biologica.Definire sistemi di valorizzazione e salvaguardia della biodiversità.Definire sistemi di produzione atti a valorizzare la qualità dei prodottiIndividuare modalità per la realizzazione di piani di difesa rispettosi degli equilibri ambientali.Individuare modalità specifiche per realizzare produzioni di qualità nel settore frutticolo/viticolo.Individuare e applicare procedure applicative preventive e IDPI specifici per ciascuna attività.

PROFILO COMPETENZE: Proporre soluzioni tecniche e di produzione idonee a conferire i prodotti e i caratteri di qualità e sicurezza coerenti con le normative nazionali e comunitarie.Assistere le entità produttive e trasformative proponendo i risultati delle tecnologie innovative e le modalità della loro adozione.Correlare la conoscenza generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle negli specifici campi professionali di riferimento.Si ritiene che nell'insieme gli obiettivi siano stati complessivamente raggiunti.

METODOLOGIA

Illustrazione agli allievi del programma, dei moduli di lavoro e degli obiettivi. Lezioni frontali, esercitazioni in aula informatica. Visite tecniche e esercitazioni aziendali. Presentazione di griglie di analisi, di schemi, prospetti riassuntivi. Consegna di appunti informatici sulla difesa fitosanitaria e relativi aggiornamenti annuali, mancanti

dal testo non aggiornato. Indicazione delle connessioni con altre discipline.

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Libri di testo: Coltivazioni erbacee e arboree, Ed. Agricole Patologia vegetale, Ed. Reda

MODALITA' DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE Sono state utilizzate le seguenti tipologie di verifica, svolte in itinere e al termine di ogni modulo: Interrogazioni orali Prove scritte relative alle varie tipologie di seconda e terza prova (tipologia B) d'esame.

Criteri di valutazione: Valutazione orale

Chiarezza espositiva dei contenuti espressi Completezza e pertinenza delle informazioni Correttezza formaleValutazione scrittaVedi griglia di correzioneRecupero in itinere ( studio individuale)

Programmazione anno 2017/18 Classe: Quinta B

Disciplina: TECNICA DI ALLEVAMENTO Docenti: Prof. Carlo Visani, prof. Tamburini Luciano

Articolazione delle conoscenze (contenuti)

Vite:Morfologia - Fasi fenologiche - Adattamento pedoclimatico- Propagazione -Scelta varietale-Forme di allevamento- Potatura di produzione- Concimazione -Irrigazione- Gestione del suoloRaccolta -Difesa fitosanitaria integrata e biologica- Disciplinari regionali di Produzione Integrata.Olivo:Morfologia - Fasi fenologiche - Adattamento pedoclimatico- Propagazione -Scelta varietale-Forme di allevamento -Potatura di produzione -Concimazione -Irrigazione -Gestione del suoloRaccolta -Difesa fitosanitaria integrata e biologica -Disciplinari regionali di Produzione Integrata .Actinidia:Morfologia - Fasi fenologiche - Adattamento pedoclimatico -Propagazione -Scelta varietale-Forme di allevamento -Potatura di produzione- Concimazione -Irrigazione -Gestione del suolo-Raccolta -Difesa fitosanitaria integrata e biologica- Disciplinari regionali di Produzione Integrata .Pero e Melo:Morfologia - Fasi fenologiche - Adattamento pedoclimatico- Propagazione -Scelta varietale-Forme di allevamento- Potatura di produzione- Concimazione -Irrigazione- Gestione del suolo-

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Raccolta -Difesa fitosanitaria integrata e biologica- Disciplinari regionali di Produzione Integrata .Pesco,Susino, Albicocco:Morfologia - Fasi fenologiche - Adattamento pedoclimatico -Propagazione -Scelta varietale-Forme di allevamento -Potatura di produzione -Concimazione- Irrigazione -Gestione del suolo-Raccolta- Difesa fitosanitaria integrata e biologica- Disciplinari regionali di Produzione Integrata .

Insegnanti: Prof. Carlo Visani, Tamburini Luciano

RELAZIONE FINALE DI AGRONOMIA TERRITORIALE ED ECOSISTEMI FORSTALI

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CLASSE V BANNO COLASTICO 2017-18

SITUAZIONE DELLA CLASSELa classe è costituta da elementi molto deboli sia come interesse specifico nella materia, sia come partecipazione al dialogo educativo e soprattutto nello studio della disciplina. Hanno sempre manifestato difficoltà in gran parte dovute allo scarso impegno nello studio e alle numerose lacune che si sono accumulate nel corso degli anni nelle varie discipline nonché alla superficialità e all’infantilismo dimostrato. Si distinguono alcuni studenti che per l’interesse, la motivazione personale, e per lo studio continuo, hanno sempre ottenuto risultati buoni distinguendosi nettamente dal resto della classe. Gli studenti con le uscite didattiche mirate ad approfondire la disciplina e ad affrontare le problematiche direttamente in campo, hanno dimostrato di apprezzare le lezioni pratiche. Complessivamente non tutti hanno conseguito una preparazione tecnica completa e a volte sufficiente, permangono in alcuni carenze e difficoltà di collegamento nella materia e con le altre discipline tecnico-economiche.

OBIETTIVI RAGGIUNTIConsiderare l’importanza dell’ecosistema bosco nella complessità tra i rapporti ambientali e produttivi, attraverso l’applicazione delle tecniche di gestione. Ruolo dei boschi nella regimazione idrica e nella salvaguardia dei suoli. Tecniche di forestazione nella gestione produttiva del bosco. Applicazione degli interventi di meccanizzazione. Principali tecniche di ingegneria naturalistica e conservazione del territorio montano.

METODOLOGIAIl testo in dotazione Gestione e Valorizzazione Agroforestale di Forgiarini M.N, Damiano L.& Pugliesi G., 2014, Ed. Reda, è stato supportato dall’assegnazione di materiale didattico specifico (CD per il riconoscimento diretto delle specie arboree forestale, articoli specifici e riconoscimento diretto del materiale vegetale).

SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMAIl programma preventivato non è stato completato soprattutto per il tempo perso nel cercare di registrare con i mezzi infornatici a disposizione (lenti, obsoleti, spesso non funzionanti) le attività istituzionali didattiche ad ogni entrata in classe. Complessivamente si è puntato ad affrontare le problematiche più importanti e le tecniche di gestione forestale applicate nell’ambiente appenninico locale.Il testo in dotazione Gestione e Valorizzazione Agroforestale di Forgiarini M.N, Damiano L.& Pugliesi G., 2014, Ed. Reda, è stato supportato dall’assegnazione di materiale didattico specifico (CD per il riconoscimento diretto delle specie arboree forestale, articoli specifici e riconoscimento diretto del materiale vegetale).

MODALITA’ DI VERIFIGA E CRITERI DI VALUTAZIONESi e’ puntato direttamente alle verifiche orali svolte in itinere al conseguimento di ogni modulo didattico, al riconoscimento diretto delle specie forestali attraverso materiale botanico raccolto e mostrato direttamente in classe o attraverso fotografie, alle simulazioni scritte della terza prova.

Prof. Luigi Melloni

PROGRAMMA DI AGRONOMIA TERRITORIALE ED ECOSISTEMI FORESTALI

DOCENTE PROF. LUIGI MELLONI

MOD 1Sistemi agricoli. Tipologie di agricoltura (intensiva, estensiva, marginale, agricoltura di sussistenza, itinerante), l’agricoltura montana. Sistemi agricoli ad alto valore naturale (AVN).

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MOD 2

Il bosco e l’ambiente. Finalità ecologiche ed economiche dell’attività selvicolturale. Classificazioni dei boschi e delle essenze. Zone climatiche forestali con particolare riferimento a quelle regionali. Impianto del bosco: rimboschimento e imboschimento (semina e piantagione).

MOD 3

Il governo del bosco. Il ceduo (semplice, matricinato, a sterzo, composto). Principali essenze utilizzate nel bosco ceduo. La conversione del ceduo a fustaia.La fustaia. Tipologie di trattamento delle fustaie con particolare riguardo alla conservazione e difesa idrogeologica dell’ambiente. L’esbosco. Impianto del cantiere e macchinari utilizzati.

MOD 4

L’arboricoltura da legno. Scelta della specie, tipologie d’impianto, realizzazione dell’impianto, gestione e interventi. La pioppicoltura. Finalità della coltivazione, ambiente e problematiche relative alla coltura. L’arboricoltura da biomassa. Tecniche colturali ed utilizzo. La meccanizzazione.

MOD 5

Il legno. Caratteristiche e classificazioni in base alla destinazione economica: legni per l’industria estrattiva, legni da opera, legna da ardere. Tecniche di stagionatura. Difetti ed alterazioni dei legnami.

MOD 6

Principali caratteristiche con note di ecologia, selvicoltura e riconoscimento delle principali essenze forestali utilizzate nella zona: Conifere (pini, abeti). Latifoglie: (castagno, querce, pioppi, carpini, aceri, robinie.

MOD 7

Aspetti ecologici, storici e selvicolturali delle pinete di Ravenna. I boschi igrofili planiziari (Punte Alberete), boschi cedui dell’Appennino romagnolo. Le fustaie appenniniche ed i boschi del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi Monte Falterona e Campigna.

MOD 8

Ruolo dei boschi nella regimazione idrica e nel controllo dell’erosione. Cenni sugli interventi di ingegneria naturalistica forestale e sulle sistemazioni idraulico-forestali. La prevenzione degli incendi. Operazioni di intervento anti incendio.

Durante l’anno la classe si è recata in uscita d’istruzione: Pineta di San Vitale (Ravenna), Punte Alberete (Ravenna), Piallasse di Ravenna, Pineta costiera di stato di Marina Romea, Parco Nazionale Foreste Casentinesi e Campigna, Museo della foresta a Campigna, arboreto presso Museo di Scienze “D. Malmerendi “ di Faenza, Museo di Scienze “D. Malmerendi” Faenza,

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Economia Agraria e dello Sviluppo TerritorialeRELAZIONE FINALEDocenti: Stoppa Alessandro

Venerito DanieleSITUAZIONE DELLA CLASSE: La classe risultava già debole in partenza, non tanto per le conoscenze ma per la scarsa attitudine al lavoro di gruppo, nonostante avessero partecipato lo scorso anno ad una apposita attività sulla cooperazione. L’inserimento di alunni ripetenti non ha favorito i rapporti interpersonali. Vi sono alcuni alunni con notevoli capacità e che hanno conseguito risultati molto soddisfacenti, ma il loro esempio non si è trasmesso alla classe che ha continuato a perseguire il mero livello di sufficienza.

OBIETTIVI RAGGIUNTI: Gli obiettivi di conoscenza, abilità e competenza considerati minimi sono stati raggiunti dalla totalità degli alunni, alcuni hanno raggiunto una padronanza della materia discreta altri anche superiore.

SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMA:il programma e stato svolto nella sua interezza anche se alcuni argomenti non son stati particolarmente approfonditi (estimo ambientale) in quanto si è dato spazio ad attività multidisciplinari programmate dal consiglio di classe. Particolare cura è stata dedicata ai conti colturali delle principali colture arboree del territorioMETODOLOGIA: Il programma è stato svolto attraverso lezioni frontali ed esercitazioni numeriche sia in classe che in aula di informatica. È stato, per quanto possibile, seguito il libro di testo adottato (Economia agraria e dello sviluppo territoriale 2 – Stefano Amicabile – Ulrico Hoepli editore, 2014).

Nel corso delle lezioni sono sempre stati messi in evidenza i collegamenti con le altre discipline, in particolare con “Valorizzazione delle attività produttive e legislazione di settore”ed “Economia dei mercati e marketing agroalimentare”, ma anche con “Agronomia territoriale ed ecosistemi forestali”; “Sociologia rurale e Storia dell’agricoltura”, “Tecniche di allevamento vegetale e animale” e” Matematica”.

MODALITÀ DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE: Sono state utilizzate le seguenti tipologie di verifica, svolte in itinere e al termine di ogni modulo: Interrogazioni orali Verifiche scritte Simulazione di terza prova.

Anno 2017/18               Classe: V B Indirizzo "Servizi per l'agricoltura e lo sviluppo rurale" opzione "Valorizzazione e

commercializzazione dei prodotti agricoli del territorio "Modulo 1 : Richiami di matematica finanziariaInteresse semplice e composto.Montante ad interesse semplice e compostoAccumulazione finale di annualità costanti posticipateAccumulazione iniziale di annualitàReintegrazione e ammortamentoCapitalizzazione di annualità, capitalizzazione di poliannualitàModulo 2 : analisi economica dell’azienda agrariaRichiami sulle figure economiche dell’azienda agrariaRichiami sul bilancio economico dell’azienda agrariaI bilanci di settore: criteri per l’esecuzione de bilancio parzialeI conti colturali: I conti colturali delle principali colture frutticole ( vite, actinidia, melo, pero, pesco)I bilanci dell’attività zootecnica. Produzione del latte, produzione della carne.Il bilancio dell’attività enologica: il valore di trasformazione dell’uva.Economia delle macchine: valore del parco macchine, la reintegrazione, il costo di esercizio.

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I miglioramenti fondiariAnalisi Costi-Benefici: metodologia, il valore attuale netto; tempo di ritorno del capitale; saggio di rendimento internoGiudizio di convenienza dei miglioramenti fondiari: giudizio in termine di valore, giudizio in termine di reddito, giudizio in termine di saggio di fruttuosità.

Modulo 3 Estimo GeneraleI principi basilari dell’estimo. Gli aspetti economici di stima: valore di mercato, valore di capitalizzazione, valore di costo/ricostruzione, valore di trasformazione, valore complementare, valore di surrogazione.Le fasi della stimaModulo 4 Estimo ruraleStima dei fondi rustici, stima degli arboreti da fruttostima dei frutti pendentistima delle anticipazioni colturaliModulo 5 gestione del territorioL’estimo ambientaleIl valore d’uso socialeLo studio di impatto ambientale-La valutazione d’impatto ambientale: concetti generali

Classe: 5 B OP.VALORIZ.COMMERC.NE PROD.AGRIC.DEL TERRIT.Materia: economia dei mercati e marketing agroalimentare ed elementi di logistica Docente: ALESSANDRO STOPPA                 Presentazione : durante lo svolgimento delle lezioni la classe ha tenuto un comportamento corretto ed educato, l’interesse per gli argomenti trattati non sempre è stato adeguato nonostante si sia cercato di trattare la materia tenendo conto della loro esperienza personale e della attualità. Una parte della classe ha avuti un impegno costante mentre altri si sono impegnati prevalentemente in funzione delle verifiche.

Metodologie adottate: le lezioni si sono svolte in modo tradizionale e con lezioni dialogate.

Contenuti ed argomenti svolti: il programma e stato svolto quasi nella sua interezza. Alcuni argomenti erano stati anticipati nell’anno precedente e sono stati integrati e rielaborati nell’ultima parte dell’anno.

Le verifiche sono state orali tranne quella inserita nella simulazione di terza prova.

Strategie di recupero: durante le interrogazioni orali si sono ripresi più volte gli argomenti trattati evidenziando i collegamenti con altre discipline, sottolineando gli elementi essenziali e correggendo eventuali errori di comprensione. I tempi di svolgimento del programma sono stati adeguati alla possibilità di recupero con studio individuale.

Giudizio complessivo sulla classe: la classe è nel complesso modesta, ma con alcuni elementi di buone capacità, molti ragazzi se pur carenti sugli aspetti teorici hanno ottime capacità pratiche ed uno spiccato interesse per il mondo del lavoro.

Obiettivi raggiunti

CONOSCENZE:

Fasi di condizionamento e preparazione del prodotto per la commercializzazione.

Politiche agricole comunitarie, nazionali, regionali, organizzazione del mercato.

Caratteristiche e funzioni delle associazioni dei produttori, cooperative, filiere di produzione. Forme di controllo di qualità nel settore agroalimentare.

Forme di controllo di qualità nel settore agroalimentare

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Funzioni e principi delle certificazioni di qualità e del sistema HACCP.

Tipologie e caratteristiche di attestati e marchi di specificità dei prodotti agroalimentari

Criteri di qualità degli alimenti, tracciabilità di un prodotto e sicurezza alimentare.

CAPACITA’:

Indicare i procedimenti idonei alla valorizzazione dei prodotti agroalimentari.

Individuare le linee orientative e programmatiche della politica agricola comunitaria, nazionale e regionale.

Individuare le funzioni che le organizzazioni di categoria possono svolgere nei mercati agricoli.

Individuare le modalità di diffusione delle iniziative a favore delle produzioni di qualità

COMPETENZE:

Applicare metodologie per il controllo di qualità nei diversi processi e per la gestione della trasparenza, della tracciabilità e rintracciabilità.

Collaborare con gli enti locali che operano nel settore, con gli uffici del territorio, con le organizzazioni dei produttori, per attivare progetti di sviluppo rurale, di miglioramenti fondiari ed agrari e di protezione idrogeologica, utilizzare i principali concetti relativi all’economia e all’organizzazione dei processi produttivi e dei servizi.

Programma svolto

Modulo 1: I richiami                 

1.1 Il mercato;

1.2 L'integrazione e l'economia contrattuale;

1.3 Il marketing.

Modulo 2: Forme organizzative e associative in agricoltura.                        

2.1 Le associazione dei produttori: compiti, quadro normativo, obblighi per i produttori associati, Unioni di associazione;

2.2 Le cooperative: requisiti e personalità giuridica, regime di responsabilità dei soci, costituzione e organizzazione giuridica, centrali cooperative, le cooperative in agricoltura;

2.3 I consorzi; I distretti produttivi.

Modulo 4: Problematiche connesse alla commercializzazione                    

2.1 Raccolta, conservazione dei prodotti agricoli

2.2 Imballaggio, Preconfezionamento e confezionamento;

2.3 Il packaging;

2.4 Etichettatura dei prodotti alimentari.

Modulo 3: Il commercio dei prodotti agricoli e agroindustriali                       

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3.1 Figure operanti nei settori del commercio dei prodotti agricoli; GDO;

3.2 Canali di distribuzione;

3.3 Distribuzione all'ingrosso: funzioni, classificazione dei mercati, principali servizi offerti, costi e benefici sociali;

3.4 Mercati annonari, borse e aste.

Modulo 4: Agroalimentare: valorizzazione e garanzia di qualità                   

4.1 Promozione , valorizzazione e qualità dei prodotti agricoli: il concetto di qualità; differenziazione e valorizzazione;

4.2 Sicurezza alimentare e tutela;

4.3 Certificazione, controllo, tutela e marchi di prodotto; I marchi di tutela: DOP, IGP, STG, DOC, DOCG, IGT;

4.4 Il sistema di controllo in agricoltura biologica;

4.5 Sistema di gestione della sicurezza nel settore agro alimentare, l'HACCP; 7.6 Trasparenza e tracciabilità dei prodotti agroalimentari.

Modulo 5: Analisi delle caratteristiche di mercato di alcuni prodotti                         

5.1 La metodologia di indagine;

5.2 Il sistema agro alimentare nazionale e le filiere agroalimentari;

5.3 Le caratteristiche di alcuni comparti produttivi agricoli.

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Relazione finaleDocente: Damiana Riina A.S. 2017/2018

Materia: VALORIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE E LEGISLAZIONE NAZIONALE E COMUNITARIAClasse 5B

Presentazione: Durante lo svolgimento delle lezioni la classe ha tenuto un comportamento non sempre corretto ed educato, non tutti gli alunni hanno mostrato interesse per gli argomenti trattati. L’impegno domestico è risultato spesso finalizzato alla preparazione delle verifiche e delle interrogazioni. Durante l’anno è stato necessario il richiamo allo studio a casa e ad un impegno più costante. OBIETTIVI RAGGIUNTI Conoscenze: Normativa ambientale e gestione di rifiuti, liquami e reflui.Normativa sulle produzioni biologiche.Disposizioni nazionali e regionali sulle zone montane.Normativa e dottrina della tutela del paesaggio.Normativa di tutela delle acque, dei suoli e dei prodotti alimentari.Regime di responsabilità negli interventi sull’ambiente. Danno ambientale.Figure giuridiche nelle attività agricole; associazioni dei produttori, filiere. Politiche agricole comunitarie, cenni sull’organizzazione del mercato (OCM)Criteri e metodi per produzioni di qualità, obiettivi e tipologie della qualità dei prodotti agroalimentari.Normative nazionali e comunitarie a tutela dei prodotti a denominazione di origine.AbilitàIdentificare i singoli aspetti della multifunzionalità.Rilevare la normativa ambientale e di settore.Etichettatura degli alimenti riconoscimento dei singoli aspetti.Competenze:Organizzare metodologie per il controllo di qualità nei diversi processi, prevedendo modalità per la gestione della trasparenza, della rintracciabilità e della tracciabilità. Operare nel riscontro della qualità ambientale prevedendo interventi di miglioramento e di difesa nelle situazioni di rischio. Collaborare con gli enti locali che operano nel settore, con gli uffici del territorio, con le organizzazioni dei produttori, per attivare progetti di sviluppo rurale, di miglioramenti fondiari ed agrari e di protezione idrogeologica.Si ritiene che gli obiettivi siano stati complessivamente raggiunti dalla maggioranza degli allievi.

Metodologie adottate: le lezioni si sono svolte sia in modo tradizionale con lezioni frontali ma anche con l’ausilio di ricerche individuali, attività integrative, proiezioni di video e documentari, al fine di ottenere un maggior coinvolgimento della classe.Contenuto e argomenti svolti: il programma è stato svolto quasi nella sua interezza. Durante lo svolgimento dei singoli argomenti sono state effettuate interrogazioni orali e verifiche scritte, ricerche e relativa esposizione. Strategie e strumenti di recupero: ripetizione delle spiegazioni in itinere, recupero orale delle verifiche.Giudizio complessivo sulla classe: la classe è costituita da individui dotati complessivamente di medie capacità. Un piccolo gruppo ha raggiunto buoni risultati, la restante parte della classe ha raggiunto gli obiettivi minimi.

Libro di testo: Gestione e valorizzazione agroterritoriale di M.N. Forgiarini, L. Damiani e G. Puglisi – Edizioni REDA Scolastiche

Faenza 15/05/2018

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Docente Riina Damiana

Programma svolto anno 2017/18 Classe: Quinta BDisciplina: VALORIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE E LEGISLAZIONE NAZIONALE E COMUNITARIAProf.ssa Damiana Riina

Richiami dei concetti di: - ambiente, impronta ecologica, sviluppo e agricoltura sostenibile; - territorio, attitudine territoriale, valutazione e pianificazione territoriale; Piani Territoriali di Coordinamento (PTRC e PTPC); Piano Paesaggistico Regionale (PPR); Piano di Bacino Distrettuale e Tutela delle Acque; Piano di Assetto idrogeologico; Piano Faunistico Venatorio; - paesaggio, reti ecologiche e rete Natura 2000.

Figure giuridiche nelle attività agricole: Organizzazione dei Produttori (OP); Fattori e modelli di sviluppo delle OP;Politiche agricole e sull’organizzazione del mercato produttivo (OCM):La nuova PAC (2014-2020): struttura, misure e meccanismi; OCM Unica;Regole di compravendita: criteri di produzione e qualità;Prodotto locale e sistemi alternativi di vendita: filiera lunga e filiera corta.

Regime di responsabilità in materia di difesa e interventi sull’ambiente: Responsabilità e danno ambientale; Direttiva 2004/35/Ce, Decreto legislativo 152/2006; Interventi a difesa dell'ambiente.

Normative nei settori agro-ambientale e agroalimentare: Normativa e dottrina della tutela del paesaggio; Normativa ambientale, tutela delle acque e dei suoli; Normativa ambientale classificazione e gestione dei rifiuti, liquami e reflui; Normativa europea sulle produzioni biologiche;

Tutela e normativa dei prodotti alimentari: Principali normative generali di riferimento, italiane e comunitarie, in materia di alimenti (marchi di tutela); sicurezza alimentare, pacchetto igiene.

Produzioni di qualitá: classificazione e filiereLa qualità commerciale delle produzioni e Haccp.Tracciabilità e rintracciabilità lungo la filiera.

Normative nazionali e comunitarie, marketing e ambienteLa tutela dei prodotti a denominazione di origine;Denominazioni di origine e indicazioni geografiche protette; Etichettatura degli alimenti: normativa e finalità; Etichettatura dei prodotti DOP, IGP, STG, Indicazioni obbligatorie sulle etichette dei prodotti alimentari; Cenni sulla valutazione di impatto ambientale. La pubblica amministrazione: Regioni, Province, Comuni.Le aree montane nella legislazione.

Libro di testo: Gestione e valorizzazione agroterritoriale di M.N. Forgiarini, L. Damiani e G. Puglisi – Edizioni REDA Scolastiche

Faenza 15/05/2018 Firma Prof.ssa D.Riina

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A.S. 2017/2018

RELAZIONE CLASSE V B SOCIOLOGIA E STORIA DELL’AGRICOLTURAANNO SCOLASTICO 2017-2018

SITUAZIONE CLASSELa classe è costituita da studenti poco impegnati, lo studio è sempre stato saltuario e sono continuamente emerse carenze di base ancestrali. Solo alcuni studenti hanno dimostrato di seguire con attenzione le lezioni dimostrando impegno e partecipazione con risultati buoni e discreti. Complessivamente la preparazione generale della classe è da considerarsi appena accettabile, In molti permangono carenze e difficoltà di collegamento nella materia e con la disciplina di storia.

OBIETTIVI RAGGIUNTI:Valutare l’importanza dell’ agricoltura nei secoli attraverso i collegamenti storici e l’evoluzione tecnica della disciplina inserita nei cambiamenti sociali avvenuti. La materia è sempre stata collegata agli avvenimenti storici principali, oggetto di studio della disciplina letteraria di storia. Particolare attenzione è stata posta ai mutamenti delle tecniche, delle colture, delle tradizioni e alle modificazioni che hanno influenzato la società rurale nella Romagna nell’ultimo secolo, fino ai nuovi concetti produttivi che hanno caratterizzato la moderna agricoltura degli anni 2000. Sono stati puntualizzati i nuovi cambiamenti sociali globali che si stanno affacciando nel comparto agricolo e rurale a livello nazionale e mondiale, affrontando le nuove problematiche relative alla gestione delle risorse idriche, all’incremento demografico, agli OGM, al cambiamento climatico e alle politiche comunitarie.

METODOLOGIAIl testo in dotazione Elementi di Sociologia e Storia dell’Agricoltura di Murolo G. & Scarcella L. Ed. Reda, 2014, è stato supportato dalla visione di CD sulla storia della coltura della barbabietola. Durante le uscite didattiche effettuate sul territorio con le altre discipline tecniche, si è sempre dato rilievo all’esame storico-ambientale delle singole situazioni.

SVOLGIMENTO DEL PROGRAMMAIl programma preventivato non è stato completato soprattutto per il tempo perso nel cercare di registrare con i mezzi informatici a disposizione (lenti, obsoleti, spesso non funzionanti) le attività istituzionali didattiche ad ogni entrata in classe. Complessivamente si è puntato ad affrontare le problematiche più importanti richiamando gli aspetti sociali e storici dell’ambiente locale e italiano.

MODALITA’ DI VERIFIGA E CRITERI DI VALUTAZIONESi e’ puntato direttamente alle verifiche orali svolte in itinere al conseguimento di ogni modulo didattico e alle simulazioni scritte della terza prova.

Prof. Luigi Melloni

PROGRAMMA DI SOCIOLOGIA RURALE E STORIA DELL’AGRICOLTURA

ANNO SCOLASTICO 2016-17DOCENTE PROF. LUIGI MELLONI

STORIA DELL’AGRICOLTURAMOD 1L’origine dell’uomo. La nascita dell’agricoltura. Utilizzo dei cereali, legumi, piante arboree, addomesticamento degli animali.

MOD 2

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Lo sviluppo dell’agricoltura nel bacino del Mediterraneo. I Greci, gli Etruschi, i Romani. Tecniche di coltivazione adottate, lo sviluppo dell’agronomia. Le invasioni barbariche e la decadenza dell’agricoltura.

MOD3Il Medioevo, l’agricoltura medioevale italiana ed europea. I grandi viaggi e le esplorazioni. Le nuove specie introdotte e l’evoluzione della società. Le carestie. La depressione agricola del XVII secolo.

MOD4La situazione dell’agricoltura italiana nel XIX secolo. Le bonifiche. La rivoluzione industriale. Le accademie agrarie. L’unità d’Italia e la diffusione delle scienze agronomiche. Organizzazione dell’agricoltura e situazione economico-sociale nel regno d’Italia nel 1860. Le grandi emigrazioni di fine secolo e la crisi agraria.

MOD 5La prima guerra mondiale. Situazione sociale interna. Le crisi agrarie post belliche. L’avvento del Fascismo, la battaglia del grano. Nazareno Strampelli e la scuola di genetica italiana. Azi, fondatore dell’ecologia agraria. Le riforme agrarie. Le grandi bonifiche italiane.

MOD 6Lo scoppio della seconda guerra mondiale. Situazione sociale ed economica del paese. Situazione sociale e politica in Europa, il blocco comunista. La ricostruzione agraria. Piano Marshalll, costituzione della CEE.

SOCIOLOGIA AGRARIAMOD 7Il concetto di ruralità e la sua evoluzione. Lo sviluppo agrario nel 1960 e la riforma agraria. La PAC. Gli interventi comunitari e la politica europea. Agricoltura e globalizzazione dei mercati. I PSR, la multifunzionalità dell’agricoltura. Problematiche economiche all’interno della comunità economica. Nuovi orizzonti dell’attività agraria. L’agricoltura del futuro.

MOD 7Aspetti sociologici delle questioni ambientali e territoriali. Lo sviluppo tecnologico moderno. Utilizzo degli OGM, bioingegneria ed etica

Testo adottato: Murolo G, & Scarcella L., 2014- Elementi di Sociologia e Storia dell’Agricoltura Ed. Reda, Torino.

La classe ha assistito alla conferenza storica su Francesco Baracca e la società italiana durante la prima guerra mondiale tenuta dal Sig. Mauro Antonellini della Associazione “Il Grifo” del Museo F. Baracca di Lugo.Presso FIGO di Bologna la classe ha assistito alla conferenza sulla biodiversità agraria e alla conservazione delle vecchie varietà organizzata dalla ARPA regionale

Prof. Luigi Melloni

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RELAZIONE FINALE DI SCIENZE MOTORIE classe 5^ B a.s. 2017-18

Docente Prof. PORISINI CRISTINAL’anno scolastico è iniziato con scarso interesse verso la materia da parte della maggioranza della classe; anche i pochi elementi che lo scorso anno si dimostravano più impegnati hanno lavorato in maniera discontinua e con poco entusiasmo.

Non essendo una classe numerosa, ed essendoci ogni volta diversi alunni che non fanno ginnastica, è stato molto difficile proporre giochi sportivi che coinvolgessero la totalità degli alunni, in molti casi infatti il numero dei partecipanti non consentiva nemmeno di fare una partita di basket o calcetto con numero regolamentare di giocatori.

La collaborazione è stata molto scarsa ed in genere la classe si accontenta di raggiungere un livello sufficiente senza impegnarsi per migliorare.

Per quanto riguarda la parte teorica quest’anno si è ripreso l’argomento inerente il pronto soccorso (come ripasso) in quanto già svolto lo scorso anno.

Il programma preventivato è stato quasi interamente svolto con un profitto complessivamente sufficiente.

Obiettivi raggiunti: sono quelli previsti dal programma preventivo in termini di conoscenze, abilità e competenze Conoscenze:conoscere e percepire il proprio corpo per esprimersi al megliopadroneggiare l’uso di strumenti tecnologici utili all’attività motoriaconoscere gli elementi tecnici basilari degli sport proposti conoscere il regolamento dei vari sport in modo da poter svolgere funzioni di arbitraggio

Abilità:essere consapevoli di una risposta motoria efficace ed economica rispetto ad uno stimolo complesso; interpretare i cambiamenti degli schemi di gioco ed adeguare conseguentemente il proprio comportamento; praticare in modo essenzialmente corretto ed autonomo le principali discipline proposte. Competenze:nelle esercitazioni proposte si è riscontrato un sufficiente grado di competenza nella sintesi di abilità e conoscenze. Si fa comunque riferimento alle competenze disciplinari dell’asse.

Svolgimento del programma:il programma preventivato è stato interamente svolto.

Metodologie:illustrazione agli allievi del programma, dei moduli di lavoro e degli obiettivi;esercizi di interiorizzazione di analisi e sintesi dei movimenti e gesti tecnici proposti;illustrazione dei criteri di valutazione adottati.

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Modalità di verifica e criteri di valutazione:in itinere con l’osservazione diretta;attraverso test e prove oggettive.

Criteri di valutazione Valutazione pratica:corretta esecuzione delle esercitazioni;gesto tecnico il più possibile simile al modello;impegno dimostrato durante l’apprendimento.

Valutazione scritta:mediante questionario a punteggio.

Programma svolto di SCIENZE MOTORIE classe 5^ B a.s.2017-18

Docente: Prof. Porisini Cristina

Mobilità articolare a carattere generaleCoordinazione dinamica generaleCoordinazione oculo-manuale e oculo-podalicaStretchingPotenziamento muscolare a carico naturaleProgressione di esercizi alla spallieraCircuito di destrezzaTennis tavoloBadmintonDodgeballCalcio a 5PallavoloBasket

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Orientamenti concordati collegialmente per la valutazione

delle prove dell'esame di stato 2017-2018

Griglia di valutazione complessiva utilizzata dal consiglio di classe – I ° PROVA

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CONOSCENZE

TIPOLOGIA A : (PUNTI 3) Gravemente Insufficiente 1

conoscenze relative all'autore o al movimento Insufficienti 1,5Sufficienti 2

Discrete 2,5Buone / Ottime 3

TIPOLOGIA B : (PUNTI 3) Gravemente Insufficiente 1

Insufficienti 1,5

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conoscenze relative all’argomento trattato Sufficienti 2Discrete 2,5Buone / Ottime 3

TIPOLOGIE C – D : (PUNTI 4) Gravemente Insufficiente 1

Insufficienti 2Sufficienti 2,5

conoscenze relative all’argomento trattato Discrete 3Buone 3,5Ottime 4

COMPETENZE

Tipologia A : (punti 4) Gravemente Insufficiente 1,5 comprensione del testo Insufficienti 2

individuazione delle principali caratteristiche strutturali e formali Sufficienti 2,5 proprie del testo poetico o narrativo (struttura, metro, figure Discrete 3 retoriche, ecc.; fabula/intreccio, spazio, tempo, personaggi ecc.) Buone 3,5

impostazione formale del testo Ottime 4

Tipologia B : (punti 4) Gravemente Insufficiente 1,5 conoscenze relative alla tipologia: esecuzione delle consegne, Insufficienti 2 impostazione FORMALE del testo Sufficienti 2,5

utilizzo e comprensione della documentazione proposta in modo Discrete 3 Coerente Buone 3,5

individuazione dei principali nodi problematici relativi all’argomento Ottime 4

Tipologie C - D : (punti 3) Gravemente Insufficiente 1 conoscenze relative alla tipologia: esecuzione delle consegne; Insufficienti 1,5 impostazione formale del testo Sufficienti 2

individuazione dei principali nodi problematici relativi all’argomento Discrete 2,5 pertinenza delle idee espresse e coerenza nella scelta delle

argomentazioniBuone / Ottime

3

COMPETENZE LINGUISTICO-ESPRESSIVE

CHIAREZZA E LINEARITA’: (punti 3) Gravemente Insufficiente 1 coesione Insufficienti 1,5 costruzione sintattica Sufficienti 2 punteggiatura Discrete 2,5 concordanze: tempi / modi dei verbi; pronomi; ecc. Buone / Ottime 3

LESSICO registro linguistico adeguato alla tipologia Gravemente Insufficiente 1 proprietà e precisione Insufficienti 1,5 non / ripetitività – efficaci scelte linguistiche Sufficienti 2

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ORTOGRAFIA Discrete 2,5

CORRETTEZZA ORTOGRAFICA: DOPPIE, H, A CAPO, PLURALI, MAIUSCOLE ACCENTO, APOSTROFO, ECC.

Buone / Ottime 3

CAPACITA’ – PUNTI 2Gravemente Insufficiente 0,5

Originalità Insufficienti 1Sufficienti / Discrete / Buone 1,5

Valutazione personale e / critica Ottime 2

G R I G L I A D I V A L U T A Z I O N E S E C O N D A - 3 ° P R O V A I N 1 5 E S I M I

CONOSCENZE

NULLO 1-2 CONOSCENZE INCONSISTENTI O NULLE

GRAVEMENTE INSUFFICIENTE

3-4 HA UNA CONOSCENZA FRAMMENTARIA E GRAVEMENTE LACUNOSA

INSUFFICIENTE 5-6 HA UNA CONOSCENZA ESSENZIALE, MA SUPERFICIALE

SUFFICIENTE 7 HA UNA CONOSCENZA ESSENZIALE

DISCRETO 8 HA UNA CONOSCENZA AMPIA MA POCO ORGANICA

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BUONO 9 HA UNA CONOSCENZA COMPLETA ED ORGANICA DEGLI ARGOMENTI TRATTATI

OTTIMO 10 HA UNA CONOSCENZA COMPLETA, ORGANICA ED APPROFONDITA

COMPETENZE ED ABILITA’

NETTAMENTE INSUFFICIENTE

1 APPLICA FRAMMENTARIE CONOSCENZE IN SITUAZIONI SEMPLICI CON NETTA DIFFICOLTÀ ED ERRORI

INSUFFICIENTE 2 RIESCE AD APPLICARE LE CONOSCENZE IN COMPITI SEMPLICI, MA CON QUALCHE ERRORE O IMPRECISIONE

SUFFICIENTE 3 APPLICA LE CONOSCENZE IN COMPITI SEMPLICI SENZA ERRORI

DISCRETO 4 APPLICA LE CONOSCENZE ANCHE IN COMPITI COMPLESSI CON ERRORI O IMPRECISIONI

BUONO / OTTIMO 5 APPLICA LE CONOSCENZE IN COMPITI COMPLESSI SENZA ERRORI E IMPRECISIONI

NULLO = 1-2

GRAVEMENTE INSUFFICIENTE = 3-6INSUFFICIENTE = 7-8QUASI SUFFICIENTE = 9SUFFICIENTE = 10PIU’ CHE SUFFICIENTE = 11DISCRETO = 12PIU’ CHE DISCRETO = 13BUONO = 14OTTIMO = 15

Proposta di Griglia di valutazione della prova orale.Candidato:

Tesina/argomento a sceltaConoscenze

Scarsa conoscenza degli argomenti presentati, senza alcun approfondimento 1 Conoscenza lacunosa degli argomenti presentati 2Conoscenza sufficiente, sostanzialmente corretta, limitatamente sviluppata 3 Conoscenza corretta, con buona e approfondita trattazione degli argomenti 4

Competenze – capacitàCollegamenti inesistenti o molto superficiali 1 Collegamenti sostanzialmente corretti ma poco sviluppati 2 Collegamenti chiari e correttamente individuati, con buona rielaborazione personale 3

Punti: _________/ 7Colloquio

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ConoscenzeScarsa conoscenza degli argomenti presentati, senza alcun approfondimento 2 – 2,5Conoscenza essenziale e frammentaria degli argomenti presentati, senza approfondimento 3 – 3,5Conoscenza essenziale, sostanzialmente corretta, limitatamente sviluppata (sufficiente) 4 – 4,5Discreta conoscenza degli aspetti fondamentali ma non completa ed articolata 5 – 5,5Conoscenza completa ed articolata degli argomenti trattati 6 – 6,5Conoscenza completa, articolata ed approfondita 7Competenze – capacità

Collegamenti inesistenti o molto superficiali 2 – 2,5Collegamenti presenti ma superficiali 3 – 3,5Collegamenti sufficientemente chiari e correttamente individuati (sufficiente) 4 – 4,5Collegamenti chiari e correttamente individuati, con limitata rielaborazione 5 – 5,5Collegamenti chiari e correttamente individuati, con discreta rielaborazione personale 6 – 6,5Collegamenti chiari e correttamente individuati, con buona/ottima rielaborazione personale 7

Punti: _________/ 14Competenze linguistico – espressive

Esposizione stentata ed incerta – scarsa proprietà linguistica 1 – 1,5Esposizione incerta con limitata proprietà linguistica 2 – 2,5Esposizione sufficientemente comprensibile con limitata proprietà linguistica 3 – 3,5Esposizione comprensibile e nel complesso lineare, con sufficiente proprietà linguistica (sufficiente) 4 – 4,5Esposizione chiara e lineare, con discreta proprietà linguistica 5 – 5,5Esposizione chiara e lineare, con buona proprietà linguistica 6

Punti: _________/ 6

Discussione proveConsapevolezza degli errori commessi Capacità di riflettere e correggere gli errori Capacità di approfondire e chiarire quanto elaborato nelle prove Punti:

______/ 3

Preparazione pressoché inesistente Punti 7 - 10 VotoGravemente insufficiente Punti 11 - 13Nettamente insufficiente Punti 14 - 15

_____ /30Insufficiente Punti 16 - 17 - Quasi sufficiente Punti 18 - 19Sufficiente Punti 20Più che sufficiente Punti 21 - 22Discreto Punti 23 - 25Più che discreto Punti 26 - 27Buono Punti 28 - 29Ottimo Punti 30

DOCUMENTI ALLEGATI A DISPOSIZIONE DELLA COMMISSIONE Programmi svolti delle varie discipline con relative relazioni. Verbale dello scrutinio finale del Consiglio di classe. Pagelle. Documentazione relativa all’Alternanza scuola-lavoro. Certificazione dei crediti formativi. Allegato A relativo agli alunni con PEI differenziati. Simulazioni di Prima prova, Seconda prova e Terza prova. Elaborati delle simulazioni Prima, Seconda e Terza prova.=======================================================

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Il presente documento è condiviso dal Consiglio di classe, composto dai docenti :Docenti Materie FIRMA

Area comune

Magazzeno Antonello Lingua e Letteratura ItalianaMagazzeno Antonello Storia

Ossani M. Paola Inglese

Pezzi Valentina Matematica

Porisini Cristina Scienze Motorie e Sportive

Bandini Davide Religione

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Area d’indirizzo

Visani Carlo Tecniche di Allevamento

Melloni Luigi Agronomia Territoriale

Stoppa Alessandro Economia Agr. Sviluppo Rurale

Riina Damiana Valorizzazione Attività Produttive

Stoppa Alessandro Economia Mercati e MarketingMelloni Luigi Sociologia Rurale e Storia

AgricolturaTamburini Luciano Compresenza Tec. Allev.

Venerito Daniele Compresenza Economia Agraria

Bassetti Claudio

Sostegno

Romani Attilio Sostegno

Stoppa Alessandro Responsabile alternanza scuola lavoro

Il dirigente Prof. Iole Matassoni

___________________________ I rappresentanti di classeAffisso all’albo il 15 maggio 2018

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