I N D I C E · Informare sulle modalità di organizzazione e funzionamento dell’istituto. 2....
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I N D I C E
Premessa 4
Scelte strategiche e atto di indirizzo del Dirigente scolastico 5
La vision 5
Mission 5
Il Piano dell’Offerta Formativa 7
Presentazione della scuola 8
Cenni storici 8
Contesto e risorse
Obiettivi formativi
Individuazione delle priorità
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Il curricolo 14
Indirizzi di studio 14
Liceo Scientifico tradizionale e opzione scienze applicate 15
Gli indirizzi tecnici 17
Costruzioni, ambiente e territorio 18
Amministrazione, finanza e marketing 20
Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera 22
Piano triennale formazione docenti 28
Iniziative di Alternanza scuola-lavoro 29
Scelte organizzative e gestionali 32
Potenziamento 33
La valutazione degli apprendimenti 39
Criteri di ammissione e non ammissione alla classe successiva 39
Valutazione e integrazione degli alunni diversamente abili (AD) 40
Recupero delle insufficienze 40
Approfondimento/ valorizzazione delle eccellenze 41
Griglie di valutazione 42
Credito scolastico e formativo
Allegato 1- Piano annuale per l’Inclusività
Allegato 2- Piano di Miglioramento
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Premessa
Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo all’Istituto Istruzione Superiore “Euclide” di Bova marina, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;
il piano è stato elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico con proprio atto di indirizzo del 05/09/2016;
il piano ha ricevuto il parere favorevole del collegio dei docenti nella seduta del 14/09/2016;
il piano è stato approvato dal consiglio d’istituto nella seduta del 21/01/2016; l’aggiornamento è stato approvato dal Collegio Docenti in data 25/10/2017 con delibera n°1;
il piano, dopo l’approvazione, è stato inviato all’USR competente per le verifiche di legge ed in particolare per accertarne la compatibilità con i limiti di organico assegnato;
il piano, all’esito della verifica in questione, ha ricevuto il parere favorevole, comunicato con nota prot. _ del _;
il piano è pubblicato nel portale unico dei dati della scuola.
Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto, così come contenuta nel Rapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato all’Albo elettronico della scuola e presente sul portale Scuola in Chiaro del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi del contesto in cui opera l’istituto, l’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale, gli esiti documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici messi in atto.
Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli elementi conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi di breve periodo.
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SCELTE STRATEGICHE E ATTO DI INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO Alla luce delle risultanze del RAV, e del conseguente piano di miglioramento, le linee di indirizzo del Dirigente scolastico rivolte al Collegio docente hanno definito la vision e la mission dell’istituto al fine di elaborare una congruente offerta formativa per il prossimo triennio.
LA VISION THINK DIFFERENT Far divenire l’istituto punto di riferimento sul territorio per la formazione di giovani all’insegna dell’innovazione e del pensiero creativo.
Il pensiero creativo riguarda la possibilità alternative, cioè come trovare idee nuove e utili nella soluzione dei problemi, idee che servono a soddisfare un bisogno importante o creare una nuova tendenza che abbia un impatto.
La creatività presuppone le connessioni tra le diverse aree cognitive e tra i concetti chiave. Pertanto i processi di apprendimento dovranno mirare a una profonda comprensione delle connessioni disciplinari.
Pensiero creativo significa trasformare la rassegnazione in carica vitale, il vittimismo in piena assunzione di responsabilità; significa trasformare la nostra scuola in luogo del ben-essere.
MISSION
SAPIENTI OMNIS SUUS VENTUS EST
La mission verrà realizzata attraverso quattro linee operative:
1. Competenze chiave nei processi educativi e realizzazione del curricolo per competenze;;
2. Abilità digitale 2.0 a supporto dei processi di apprendimento; 3. Creatività e propensione all’innovazione e a ipotesi di sviluppo; 4. Conoscenza e coscienza interculturale anche attraverso competenze plurilingue.
Le linee operative per la realizzazione della mission:
• Incrementare i rapporti con le realtà produttive riferendosi al quadro europeo delle competenze, con implementazione di percorsi di alternanza scuola lavoro obbligatori per tutte le classi del triennio;
• Migliorare gli apprendimenti attraverso il supporto di nuove tecnologie;
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• Revisione del curricolo con progettazione per competenze e connessioni interdisciplinari tra concetti chiave: introduzione delle tecniche delle rubriche valutative e dell’autovalutazione;
• Favorire il ben-essere organizzativo volto al pieno successo, all’accoglienza, alla partecipazione e condivisione della vision della scuola;
• Aggiornamento e formazione dei Docenti.
L’Istituto ha pertanto riorganizzato la propria offerta formativa sulla base del nuovo quadro normativo delineato dalla legge di riforma favorendo l’integrazione delle risorse professionali e progettuali presenti tra i diversi indirizzi della scuola.
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Il Piano dell’offerta Formativa è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale dell’IIS Euclide di Bova marina.
La sua funzione fondamentale è quella di:
1. Informare sulle modalità di organizzazione e funzionamento dell’istituto. 2. Presentare “la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa che l’Istituto
mette in atto per raggiungere gli obiettivi educativi e formativi. 3. Orientare, rispetto alle scelte fatte, a quelle da compiere durante il percorso ed al
termine di esso.
Completano il documento, in allegato, il regolamento di Istituto, il Regolamento di disciplina, regolamento dei viaggi di istruzione, il patto di corresponsabilità educativa, piano annuale dell’inclusività.
Pur nella molteplicità delle azioni didattiche e degli indirizzi di studio, il PTOF si caratterizza come progetto unitario ed integrato, elaborato nel rispetto delle reali esigenze dell’utenza e del territorio, con l’intento di formare studenti in grado di pensare ed agire autonomamente e responsabilmente all’interno della società.
Principi del PTOF
• Libertà di insegnamento, nel quadro delle finalità generali e specifiche del servizio, nel rispetto della promozione della piena formazione degli alunni e della valorizzazione della progettualità individuale e di istituto;
• Centralità dell’alunno, nel rispetto dei suoi bisogni formativi e dei suoi ritmi di apprendimento;
• Progettualità integrata e costruttiva per garantire agli alunni maggiori opportunità di istruzione, di apprendimento, di motivazione all’impegno scolastico;
• Responsabilità centrata su competenze disciplinari e relazionali; • Trasparenza e accordo dei processi educativi, nella continuità educativa e
didattica orizzontale e verticale;
• Documentazione della progettualità scolastica;
• Ricerca didattica e aggiornamento per l’innovazione e la valorizzazione della professionalità docente ed ATA;
• Verifica e valutazione, in base a precisi indicatori deliberati collegialmente, dei processi avviati e dei risultati conseguiti;
• Assicurare l’attuazione dei principi di pari opportunità promuovendo l’educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni, al fine di informare e di sensibilizzare gli studenti, i docenti e i genitori sulle tematiche indicate dall’art. 5 della legge 119 del 2013;
• L’insegnamento delle materie scolastiche agli studenti con disabilità assicurato anche attraverso il riconoscimento delle differenti modalità di comunicazione.
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PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA
Nell’anno scolastico 1999-2000 è nato l’Istituto di Istruzione Superiore Euclide, con l’accorpamento prima di Liceo Scientifico, Istituto Tecnico per Geometri e Istituto Tecnico Commerciale, successivamente, dall’anno scolastico 2013/2014, anche dell’Istituto Professionale Alberghiero con sede a Condofuri Marina. L’Euclide costituisce così un significativo punto di riferimento per il territorio, caratterizzandosi per un’offerta formativa ampia, diversificata e qualificata, anche in un segmento insostituibile e strategico quale quello dell’Istruzione Tecnica e dell’Istruzione Professionale che, oltre ad assicurare una adeguata formazione culturale, forniscono una formazione tecnica professionalizzante, preparano al mondo del lavoro, lasciando aperta la possibilità per una formazione superiore successiva, post-diploma o universitaria. Le finalità istituzionali della scuola di educare, istruire e formare vengono perseguite nel pieno rispetto della nostra Costituzione, promuovendo azioni di accoglienza, inclusione e integrazione sociale e culturale, per garantire a tutti il raggiungimento del successo formativo e la conquista di una cittadinanza attiva in ambito sociale e professionale, non più entro confini solo europei, ma oggi più che mai, nel mondo globale. Anche quest’anno il 20 % del monte ore curricolare di Lingua e letteratura italiana dell’IIS Euclide verrà dedicato allo studio della Letteratura Calabrese, di cui Pasquino Crupi è uno dei maggiori esponenti. Egli, con una sintesi formidabile, che non va mai a scapito della completezza e della chiarezza, ha ricostruito la storia della letteratura calabrese da Cassiodoro ai nostri giorni, sottolineando le svolte e i momenti di crescita che i letterati calabresi hanno saputo imprimere nello svolgimento della letteratura nazionale.
CENNI STORICI
Il Liceo Scientifico Statale è stato costituito a Bova Marina nel 1960 come sezione staccata del Liceo Scientifico “Da Vinci” di Reggio Calabria. Nello stesso anno l’allora Preside della scuola Media e dell’avviamento professionale, Prof. Pietro Autelitano, insieme all’avv. Giovanni Condemi e ai signori Carmelo Scordo e Domenico Foti, si impegnarono ad ottenere la frequenza di alcuni ragazzi dei paesi vicini (Palizzi, Capo Spartivento, Brancaleone, Bova, Bova Marina, Condofuri, San Lorenzo, Melito Porto Salvo) per formare la I classe e chiederne l’autorizzazione al Provveditore agli studi, Dott. Venezia. La richiesta venne accolta e il primo Preside incaricato di dirigere il Liceo fu il Prof. Scardina. La sede dell’edificio era posta presso l’istituto di Avviamento Professionale e successivamente al primo piano del Comune. Con l’aumentare degli alunni la struttura si presentò insufficiente ad ospitare i nuovi iscritti e venne per questo motivo, trasferita presso un palazzo accanto al Municipio, dove attualmente ha sede l’Istituto di Studi Ellenofoni. Per due anni consecutivi, 1968 e 1969, il segretario dell’Istituto, sig. Domenico Zirilli, assieme al Preside, alla popolazione, alle forze politiche ed all’Amministrazione comunale organizzò manifestazioni, incontri, cortei, per coinvolgere il Provveditorato agli Studi sulla richiesta ed attuazione dell’autonomia che fu ottenuta solo nell’anno
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1970/1971, quando era ministro della Pubblica Istruzione l’onorevole Riccardo Misasi, politico di origine calabrese. Nello stesso anno il Liceo venne trasferito nei locali della struttura dei Salesiani, via Mesofugna. Solo nel 1976, con D.P.R. del 14/01/1976 il Liceo Scientifico Statale è stato intitolato ad Euclide, nome scelto dai docenti con delibera del Collegio Docenti del 13/06/1976. Una solenne cerimonia tenuta nella sala Foti, allora sala cinematografica, ha accompagnato la nuova intitolazione con elogio al grande matematico Euclide, vissuto tra il 350 ed il 275 a. C. Dall’anno scolastico 1996/1997 fino al mese di settembre 1999, secondo le norme del piano relativo alla razionalizzazione della rete scolastica dell’istruzione secondaria di 2° grado, è stato aggregato al Liceo classico “Familiari” di Melito Porto Salvo con una sperimentazione di Matematica e Fisica. L’Istituto Tecnico per Geometri è stato istituito a Bova Marina nell’anno 1970/1971 come sezione staccata dell’Ist. Tecnico per Geometri “A. Righi” di R.C. sotto la dirigenza del Preside, Prof. De Marco. Esso occupava la struttura di prefabbricati situati nel luogo ove è posto l’attuale Istituto di studi Ellenofoni. Avendo avuto un forte incremento di iscrizioni, le aule, nello stesso anno, sono state trasferite nell’ubicazione posta al I° piano dell’immobile Scriva (dove rimarranno fino all’anno scolastico 2005/2006) e al piano terra dei locali del Liceo Scientifico, mentre i servizi amministrativi, la sala professori, la biblioteca, la presidenza, gli archivi, il laboratorio di Fisica e di Tecnologia delle Costruzioni sono rimasti nei locali della Casa Mesiani fino al loro trasferimento nella struttura del Liceo, avvenuto nell’anno 2002. Ha ottenuto l’autonomia nell’anno scolastico 1982/1983 e l’intitolazione in ”Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri” perché e stata aggregata la sezione staccata del Commerciale di Brancaleone. Nell’anno scolastico 1983/1984, precisamente il 18/01/1984, il Collegio docenti ha approvato all’unanimità la proposta del Preside, Prof. A. Trombetta, di attribuire all’istituzione scolastica il nome “U. Zanotti Bianco”, uomo di elevate virtù morali e civili, meridionalista e senatore a vita (con nomina dell’allora Presidente della Repubblica, L. Einaudi). Dal mese di settembre 1987 al successivo 1999 ha avuto l’aggregazione, come sede staccata, dell’istituto Tecnico Commerciale di Melito Porto Salvo e soltanto nell’anno scolastico 1999/2000 è entrato a far parte dell’Istituto Superiore “Euclide”. L’Istituto Tecnico Commerciale è stato istituito alla fine degli anni sessanta come sezione staccata dell’ I.T.C. di Siderno ed occupava i locali dell’attuale sede della Polizia stradale di Brancaleone. Nell’anno scolastico 1982/1983 è stato aggregato all’Istituto Tecnico per Geometri di Bova Marina e nell’anno scolastico 1999/2000 è entrato a far parte dell’Istituto Superiore “Euclide”. Ubicato a Brancaleone, dall’a.s. 2011/2012 si è trasferito a Bova Marina nella sede centrale.
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L’Istituto Professionale Alberghiero di Condofuri , nato sette anni fa come sezione staccata dell’IPALBL di Locri per far fronte alle esigenze del territorio, è attualmente ubicato a Condofuri Marina. CONTESTO E RISORSE
Il contesto socio-economico di provenienza degli alunni dell’IIS Euclide di Bova marina (che comprende quattro indirizzi: il Liceo Scientifico, l’Istituto Tecnico, con gli indirizzi Costruzioni, Ambiente e Territorio e Amministrazione, Finanza e Marketing, l’Istituto Professionale per i Servizi Turistici e Alberghieri con sede a Condofuri Marina) risulta molto diversificato sebbene legato dal comune denominatore costituito delle condizioni di difficile sviluppo economico, sociale e civile. Il bacino di utenza dell’Istituto comprende: il territorio di Bova Marina, il territorio di Brancaleone, il litorale del basso Ionio che va da Capo D’armi a Capo Bruzzano. Il 40% circa degli alunni che frequentano l’ Istituto tecnico proviene da zone ad alto tasso di criminalità. Circa il 10% del totale appartiene a famiglie nomadi, indiane, di cultura islamica o provenienti dai paesi dell’Est. Questi alunni sono a rischio di insuccesso e di dispersione scolastica. Particolarmente difficili, inizialmente, sono anche i processi di integrazione.
L’assetto economico del territorio è caratterizzato da una economia agricola (viti, ulivi, agrumi e bergamotto) e pastorale (bovini, bovini e suini), dalla presenza di piccole aziende a conduzione familiare per la trasformazione dei prodotti (dolci, liquori, insaccati) e dalla presenza di servizi turistici e socio– sanitari. Il territorio si inserisce nella fascia della Bovesia, Area Grecanica, con tradizioni linguistiche e culturali grecaniche; ancora oggi, la popolazione, soprattutto nella vallata della Amendolea e nell’interno (Bova, Roghudi, Roccaforte del Greco) parla il grecanico. Negli ultimi decenni, grazie ad apposite leggi, approvate anche dall’UE, relative alla tutela della cultura e delle tradizioni delle minoranze linguistiche, sono state molte le iniziative gestite da Enti preposti che interagiscono con la scuola per tutelare e valorizzare le nostre radici storiche e la lingua dei nostri padri. Sul territorio sono presenti vari centri sociali, servizi e istituzioni: Istituto dei Padri Salesiani, Centro di studi Ellenofoni, Biblioteca, Museo grecanico, Associazioni per la Tutela delle Minoranze Linguistiche, Municipio e Uffici Comunali, Banche e Poste e Telecomunicazioni, Stazione dei Carabinieri, Stazione Ferroviaria, Centro Avis, Comunità Montana, Palestre, Campo Sportivo, Maneggio, Camping, Alberghi, Ristoranti, Bar, Pizzerie, Guardia Medica, Associazione Polisportiva Bovese, Istituto Comprensivo di Bova Marina, Scuole dell’Infanzia private.
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OBIETTIVI FORMATIVI PER LA SCELTA DI TUTTE LE ATTIV ITÀ DIDATTICHE E DEI PROGETTI DI POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIV A.
• Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all’italiano e alla lingua inglese e ad altre lingue dell’Unione Europea anche mediante l’utilizzo della metodologia CLIL;
• Potenziamento delle competenze matematico- logiche e scientifiche ; • Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica
attraverso la valorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace , il rispetto delle differenze, il dialogo tra le culture, il sostegno all’assunzione di responsabilità nonché della solidarietà, e della cura del bene comune e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico finanziaria e di educazione alla imprenditorialità;
• Prevenzione e contrasto alla dispersione scolastica e di ogni forma di discriminazione, potenziamento dell’inclusione scolastico anche attraverso ambienti formativi multimediali;
• Sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all’utilizzo critico e consapevole dei network e dei media nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro;
• Potenziamento delle metodologie laboratoriali e del problem solving e delle attività di laboratorio (fisica, chimica, robotica, informatica, biologia )
• Valorizzazione della scuola intesa come comunità aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l’interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese ;
• Incremento e miglioramento dell’alternanza scuola lavoro ; • Alfabetizzazione all’arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle
immagine con arte grafica ; • Valorizzazione dei percorsi formativi individualizzati e coinvolgimento degli
studenti; • Apertura pomeridiana della scuola e potenziamento del tempo scuola, del primo
biennio del liceo con elevazione a 30 ore anziché 27 ore settimanali; • Potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati ad
uno stile di vita sano, con riferimento all’alimentazione, all’educazione fisica e allo sport, in particolare nuoto e basket ;
• Definizione di un sistema di orientamento.
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INDIVIDUAZIONE DELLE PRIORITÀ
Come previsto dalla legge 107/15 che ha introdotto la dotazione organica per il potenziamento finalizzata alla programmazione di interventi mirati al miglioramento dell’offerta formativa, la scuola deve individuare delle priorità di intervento per il raggiungimento degli obiettivi formativi che ovviamente non possono prescindere dalle rilevazioni del RAV di Istituto. Le priorità e i traguardi individuati nel RAV del nostro istituto sono in sintesi i seguenti:
• Migliorare i risultati di apprendimento nelle materie scientifiche e linguistiche; • Aumentare il numero degli studenti che conseguono certificazioni linguistiche.
Inoltre, l’individuazione delle priorità non può non tenere conto degli esiti delle prove standardizzate INVALSI i cui risultati suggeriscono un miglioramento nelle discipline scientifiche e matematiche; le modalità con cui si intendono raggiungere gli obiettivi prefissati e descritti nel piano di miglioramento prevedono:
• Migliorare la progettazione didattica e la didattica laboratoriale che abbia come fine lo sviluppo delle competenze, prevedendo nella progettazione didattica la diversificazione degli stimoli per l’apprendimento delle consegne, dei percorsi di apprendimento, adeguando i processi di insegnamento ai bisogni formativi di ciascun allievo valorizzandone le differenze;
• Aumentare le attività e azioni finalizzate a promuovere negli alunni la conoscenza critica della realtà professionale e della sua complessità.
Pertanto, in relazione a quanto esposto, per la programmazione degli interventi mirati al miglioramento dell’offerta formativa, vengono individuati in ordine di preferenza i campi di potenziamento per il raggiungimento degli obiettivi formativi prefissati:
1. Potenziamento di Scienze; 2. Potenziamento di Diritto; 3. Potenziamento di Italiano e Latino; 4. Potenziamento di Scienze Motorie; 5. Potenziamento di Filosofia; 6. Potenziamento di Costruzioni; 7. Potenziamento di Laboratorio di Ricevimento 8. Potenziamento Sostegno (3 unità)
La scuola assicura:
• una didattica orientativa volta a far emergere le potenzialità dell’alunno; • percorsi didattici personalizzati; • flessibilità didattica ed organizzativa con approccio laboratoriale; • una comunicazione trasparente degli obiettivi, della metodologia e della
valutazione; • l’uso di strumenti multimediali e di adeguate attrezzature; • un sistema organizzativo che cura il miglioramento continuo;
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• l’articolazione modulare di gruppi di alunni in base alla attività da svolgere; • l’aggregazione di discipline in aree e ambiti disciplinari; • la partecipazione a competizioni e gare nazionali e internazionali .
Offerta formativa Il piano delle attività prevede un progetto unitario ed integrato, elaborato in coerenza con il PTOF, nel rispetto delle reali esigenze dell’utenza e del territorio per una proposta formativa organica, sistematica e attenta alle peculiarità di ogni indirizzo di studio. Il piano si articola in :
• descrizione dei diversi indirizzi e del piano di studio corrispondente ( da settembre 2016 sarà attiva l’opzione scienze applicate per il Liceo scientifico e il percorso di qualifica professionale per operatore della ristorazione per IPSSAR ) ;
• attività integrative/ potenziamento dell’offerta formativa; • piano integrato PON; • piano triennale della formazione dei docenti ; • piano dell’alternanza scuola lavoro; • piano dell’inclusività.
Sono strumentali al PTOF le seguenti aree : area FSE Competenze per lo sviluppo area FESR Ambienti per l’apprendimento finalizzato al raggiungimento degli obiettivi formativi programmati.
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Il curricolo Il curricolo descrive il percorso formativo che lo studente compie, nel quale si intrecciano e si fondono processi cognitivi e relazionali. Esso è il risultato dell’ integrazione delle esigenze che la scuola fa emergere nel dialogo con il territorio e le richieste di conoscenza e competenza a livello nazionale . La nostra scuola ha costruito un curricolo per competenze legato alla specificità degli indirizzi di studio. La progettazione, l’organizzazione e la gestione dell’attività didattica spetta ai docenti, che nei Dipartimenti per assi culturali definiscono le conoscenze e le competenze da raggiungere, nonché i criteri e le modalità per la valutazione degli apprendimenti ed il monitoraggio dei risultati e gli scostamenti.
Indirizzi di studio Il territorio richiede che le conoscenze scientifiche, tecnologiche, economiche e giuridiche siano adeguate ai tempi e siano di volano allo sviluppo in effettive competenze imprenditoriali affinché i nostri diplomati possano essere individui attivi e propositivi nella gestione dell’impresa del futuro in relazione alle sfide che la nuova situazione economica globale attualmente presenta. La nostra scuola propone un’ offerta formativa rinnovata e potenziata, pensata per rispondere con efficacia alle scelte di ogni studente e mira, prima di tutto, allo sviluppo delle competenze di base necessarie ad un inserimento altamente qualificato nel mondo del lavoro e delle professioni. Per questo motivo sarà attivata da settembre 2016 anche l’opzione scienze applicate al liceo scientifico.
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LICEO SCIENTIFICO
Il percorso del Liceo Scientifico è finalizzato allo studio delle confluenze tra cultura scientifica e cultura umanistica. Guida lo studente ad approfondire le conoscenze, a sviluppare le abilità e a maturare le competenze necessarie per seguire lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica ma anche per individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere. Quadro orario del liceo scientifico tradizionale
1° biennio 2° biennio 5° anno 1°
anno
2°
anno
3°
anno
4°
anno Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli s tudenti – Orario settimanale Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 Lingua e cultura latina 3 3 3 3 3 Lingua e cultura straniera 3 3 3 3 3 Storia e Geografia 3 3 Storia 2 2 2 Filosofia 3 3 3 Matematica* 5 5 4 4 4 Fisica 2 2 3 3 3 Scienze naturali** 2 2 3 3 3 Disegno e storia dell’arte 2 2 2 2 2 Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 Religione cattolica o Attività alternative 1 1 1 1 1 Totale ore 27 27 30 30 30
Liceo scientifico opzione Scienze Applicate
Il Liceo Scientifico delle Scienze Applicate fornisce allo studente competenze particolarmente avanzate per quanto concerne le scienze matematiche, fisiche, chimiche, biologiche, l'informatica e le loro applicazioni. In tale percorso liceale non è presente il latino, le materie scientifiche sono potenziate privilegiando l'aspetto laboratoriale ed è l'unico liceo in cui, fin dalla prima classe, è presente l'informatica come disciplina indipendente dalle altre. Le conoscenze e le competenze acquisite permettono un facile accesso alle facoltà universitarie scientifiche ed ingegneristiche. Il percorso delle Scienze Applicate ha come obiettivi: • promuovere la metodologia propria delle procedure sperimentali e la ricerca di strategie atte a favorire la scoperta scientifica; • fornire competenze per usare gli strumenti informatici in relazione all'analisi dei dati e alla modellizzazione di specifici problemi scientifici;
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• far padroneggiare i vari linguaggi: storico-naturali, simbolici, matematici, logici, formali, artificiali; • favorire l'uso delle tecnologie della società dell'informazione (TSI) per produrre, presentare e comprendere informazioni complesse. Quadro orario del liceo scientifico opzione scienze applicate
1° biennio 2° biennio 5° anno 1°
anno
2°
anno
3°
Anno
4°
anno Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli s tudenti – Orario settimanale
Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 Lingua e cultura straniera 3 3 3 3 3 Storia e Geografia 3 3 Storia 2 2 2 Filosofia 2 2 2 Matematica 5 4 4 4 4 Informatica 2 2 2 2 2 Fisica 2 2 3 3 3 Scienze naturali** 3 4 5 5 5 Disegno e storia dell’arte 2 2 2 2 2 Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 Religione cattolica o Attività alternative 1 1 1 1 1 Totale ore 27 27 30 30 30
* Biologia, Chimica, Scienze della Terra È’ previsto l'insegnamento, in lingua straniera, di un a disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell'area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell'area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnato. E’ previsto l’accesso curricolare ai corsi di nuoto per due ore settimanali presso l’adiacente piscina comunale di Bova marina. POTENZIAMENTO, SPORTELLI DIDATTICI E PROGETTI
POTENZIAMENTO SPORTELLI DIDATTICI
PROGETTI
Fisica Biologia Diritto e Storia Bio-medicina Diritto Fisica Matematica Latino Astronomia Scienze Motorie Italiano Filosofia Filosofia Cambridge Robotica Aspirante Pizzaiolo Hostess e Steward
Per tutti gli alunni saranno attivati corsi di lingua inglese finalizzati alla certificazione Cambridge di cui la scuola è centro di formazione e sede di esame.
Il Collegio Docenti, nella seduta del 14/09/2016, ha approvato la proposta dei Dipartimenti del Liceo Scientifico relativa all’adozione della settimana corta per l’anno scolastico 2017/2018. Pertanto, una volta ottenuto il consenso delle famiglie, nel prossimo anno scolastico L’articolazione oraria settimanale avverrà su cinque giorni anziché sei.
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GLI INDIRIZZI TECNICI
Gli istituti tecnici costituiscono un punto di forza dell’intero sistema economico e produttivo italiano e uno dei fattori più efficaci di mobilità sociale. L’Istituto Tecnico è una scuola in grado di dare una formazione teorica e pratica:
- consente di apprendere rapidamente e facilmente tutte le nozioni e procedure che verranno richieste nel mondo del lavoro, qualunque sia il campo di applicazione;
- fornisce la professionalità tecnica e scientifica da spendere direttamente nel campo del lavoro scelto;
- offre inoltre la possibilità di acquisire una formazione umanistica e letteraria che consentirà di rivolgersi alla società con un adeguato linguaggio e con la necessaria logica per capire la complessità dei fatti.
- offre anche la possibilità di fare esperienze di tirocinio in azienda (stage) e periodi di alternanza scuola/lavoro.
I percorsi degli istituti tecnici si articolano in un'area di istruzione generale comune e in aree di indirizzo. L’area di istruzione generale ha l’obiettivo di fornire ai giovani la preparazione di base, acquisita attraverso il rafforzamento e lo sviluppo degli assi culturali che caratterizzano l’obbligo di istruzione: asse dei linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico, storico-sociale. Le aree di indirizzo hanno l’obiettivo di far acquisire agli studenti sia conoscenze teoriche e applicative spendibili in vari contesti di vita, di studio e di lavoro sia abilità cognitive idonee per risolvere problemi, sapersi gestire autonomamente in ambiti caratterizzati da innovazioni continue, assumere progressivamente anche responsabilità per la valutazione e il miglioramento dei risultati ottenuti.
Gli aspetti tecnologici e tecnici sono presenti fin dal primo biennio ove, attraverso l’apprendimento dei saperi-chiave, acquisiti soprattutto attraverso l’attività di laboratorio, esplicano una funzione orientativa. Nel secondo biennio, le discipline di indirizzo assumono connotazioni specifiche in una dimensione politecnica, con l’obiettivo di far raggiungere agli studenti, nel quinto anno, una adeguata competenza professionale di settore, idonea anche per la prosecuzione degli studi a livello terziario con particolare riferimento all’esercizio delle professioni tecniche. Il secondo biennio e il quinto anno costituiscono, quindi, un percorso unitario per accompagnare e sostenere le scelte dello studente nella costruzione progressiva del suo progetto di vita, di studio e di lavoro.
COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO
L’indirizzo “Costruzioni, ambiente e territoriomateriali, delle macchine e dei dispositivi utilizzati nelle industrie delle costruzioni, nell’impiego degli strumenti per il rilievo, nell’uso degli strumenti informatici per la rappresentazione grafica e per il calcolo, nella valutazione tecnica ed economica dei beni privati e pubblici e nell’utilizzo ottimale delle risorse ambientali. Approfondisce competenze grafiche e progettuali in campo edilizio, nell’organizzazione del cantiere, nella gestione degli impianti e nel rilievo topografico. Il Diplomato nell’indirizzo “Costruzioni, Ambiente e Territorio”:
� ha competenze nel campo dei materiali, delle macchine e dei dispositivi utilizzati nelle industrie delle costruzioni, nell'impiego demezzi informatici per la rappresentazione grafica e per il calcolo, nella valutazione tecnica ed economica dei beni privati e pubblici esistenti nel territorio e nell’utilizzo ottimale delle risorse ambientali;
� possiede competenze grafiche e progettuali in campo edilizio, nell’organizzazione del cantiere, nella gestione degli impianti e nel rilievo topografico;
� ha competenze nella stima di terreni, di fabbricati e delle altre componenti del territorio, nonché dei diritti reali che li riguardano, comprese le operazioni catastali;
� ha competenze relative all’amministrazione di immobili.
È in grado di: � collaborare, nei contesti produttivi d’interesse, nella progettazione, valutazione e
realizzazione di organismi entità;
COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO
Costruzioni, ambiente e territorio ” integra competenze nel campo dei
materiali, delle macchine e dei dispositivi utilizzati nelle industrie delle costruzioni, nell’impiego degli strumenti per il rilievo, nell’uso degli strumenti informatici per la
ntazione grafica e per il calcolo, nella valutazione tecnica ed economica dei beni privati e pubblici e nell’utilizzo ottimale delle risorse ambientali. Approfondisce competenze grafiche e progettuali in campo edilizio, nell’organizzazione del cantiere,
lla gestione degli impianti e nel rilievo topografico.
Il Diplomato nell’indirizzo “Costruzioni, Ambiente e Territorio”:
competenze nel campo dei materiali, delle macchine e dei dispositivi utilizzati nelle industrie delle costruzioni, nell'impiego degli strumenti per il rilievo, nell'uso dei mezzi informatici per la rappresentazione grafica e per il calcolo, nella valutazione tecnica ed economica dei beni privati e pubblici esistenti nel territorio e nell’utilizzo ottimale delle risorse ambientali;
ssiede competenze grafiche e progettuali in campo edilizio, nell’organizzazione del cantiere, nella gestione degli impianti e nel rilievo topografico;
ha competenze nella stima di terreni, di fabbricati e delle altre componenti del iritti reali che li riguardano, comprese le operazioni catastali;
ha competenze relative all’amministrazione di immobili.
collaborare, nei contesti produttivi d’interesse, nella progettazione, valutazione e realizzazione di organismi complessi, operare in autonomia nei casi di modesta
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COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO
” integra competenze nel campo dei materiali, delle macchine e dei dispositivi utilizzati nelle industrie delle costruzioni, nell’impiego degli strumenti per il rilievo, nell’uso degli strumenti informatici per la
ntazione grafica e per il calcolo, nella valutazione tecnica ed economica dei beni privati e pubblici e nell’utilizzo ottimale delle risorse ambientali. Approfondisce competenze grafiche e progettuali in campo edilizio, nell’organizzazione del cantiere,
competenze nel campo dei materiali, delle macchine e dei dispositivi utilizzati gli strumenti per il rilievo, nell'uso dei
mezzi informatici per la rappresentazione grafica e per il calcolo, nella valutazione tecnica ed economica dei beni privati e pubblici esistenti nel territorio e nell’utilizzo
ssiede competenze grafiche e progettuali in campo edilizio, nell’organizzazione del cantiere, nella gestione degli impianti e nel rilievo topografico;
ha competenze nella stima di terreni, di fabbricati e delle altre componenti del iritti reali che li riguardano, comprese le operazioni catastali;
collaborare, nei contesti produttivi d’interesse, nella progettazione, valutazione e complessi, operare in autonomia nei casi di modesta
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� intervenire autonomamente nella gestione, nella manutenzione e nell’esercizio di organismi edilizi e nell’organizzazione di cantieri mobili, relativamente ai fabbricati;
� prevedere, nell’ambito dell’edilizia ecocompatibile, le soluzioni opportune per il risparmio energetico, nel rispetto delle normative sulla tutela dell’ambiente, e redigere la valutazione di impatto ambientale;
� pianificare ed organizzare le misure opportune in materia di salvaguardia della salute e sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro;
� collaborare nella pianificazione delle attività aziendali, relazionare e documentare le attività svolte.
PIANO DI STUDI
1° biennio 2° biennio 5° anno 1°
Anno
2°
anno
3°
Anno
4°
Anno Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli s tudenti – Orario settimanale Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 Storia 2 2 2 2 2 Inglese 3 3 3 3 3 Geografia 1 Matematica 4 4 3 3 3 Complementi di Matematica 1 1 Tecnologie informatiche 3 (2*) Scienze e tecnologie applicate 3 Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 3 (1*) 3 (1*) Diritto ed economia 2 2 Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) 2 2 Scienze integrate (Fisica) 3 (1*) 3 (1*) Scienze integrate (Chimica) 3 (1*) 3 (1*) Gestione del cantiere e sicurezza dell’ambiente di lavoro 2 2 2 Progettazione, Costruzioni e Impianti 7 6 7 Geopedologia, Economia ed Estemo 3 4 4 Topografia 4 4 4 Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1 (*)= ore di Laboratorio Totale ore 32 33 32 32 32
POTENZIAMENTO SPORTELLI
DIDATTICI PROGETTI
Scienze Motorie Diritto Sicurezza e Antisismica
Autocad 2D
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Autocad 3D Impiego del SAPR nel
rilievo topografico Cambridge Aspirante Pizzaiolo Hostess e Steward
AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING
L’indirizzo “Amministrazione, Finanza e Marketing” si riferisce ad ambiti e processi essenziali per la competitività del sistema economico e produttivo del Paese, come quelli amministrativi, finanziari, del marketing e dei sistemi informativi aziendali di cui vengono approfonditi tecnologie e metodologie. L’indirizzo si caratterizza per un'offerta formativa che ha come sfondo il mercato e affronta lo studio dei macro fenomeni economico-aziendali nazionali e internazionali, la normativa civilistica e fiscale, il sistema azienda nella sua complessità e nella sua struttura, con un’ottica mirata all'utilizzo delle tecnologie e alle forme di comunicazione più appropriate, anche in lingua straniera. Profilo culturale e risultati di apprendimento
L’indirizzo “Amministrazione, finanza e marketing ” persegue lo sviluppo di competenze relative alla gestione aziendale nel suo insieme e all’interpretazione dei risultati economici, con le specificità relative alle funzioni in cui si articola il sistema azienda (amministrazione, pianificazione, controllo, finanza, commerciale, sistema informativo, gestioni speciali). Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, conoscono le tematiche relative ai macrofenomeni economico-aziendali, nazionali ed internazionali, alla normativa
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civilistica e fiscale, ai sistemi aziendali, anche con riferimento alla previsione, organizzazione, conduzione e controllo della gestione, agli strumenti di marketing PROFILO A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Amministrazione, Finanza e Marketing” ha competenze generali nel campo dei macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei sistemi e processi aziendali (organizzazione, pianificazione, programmazione, amministrazione, finanza e degli strumenti di marketing, dei prodotti assicurativo- finanziari e dell’economia sociale. integra le competenze dell’ambito professionale specifico con quelle linguistiche ed informatiche per operare nel sistema informativo dell’impresa e contribuire all’innovazione ed al miglioramento organizzativo e tecnologico dell’impresa inserita in contesto internazionale.
PIANO DI STUDI
1° biennio 2° biennio 5° anno 1°
Anno
2°
anno
3°
Anno
4°
anno Attività e insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti – Orario settimanale Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 Lingua Inglese 3 3 3 3 3 Storia, Cittadinanza e Costituzione 2 2 2 2 2 Diritto ed economia 2 2 Matematica 4 4 3 3 3 Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) 2 2 Scienze integrate (Chimica) 2 Scienze integrate (Fisica) 2 Geografia 3 3 Seconda lingua comunitaria 3 3 3 3 3 Economia aziendale 2 2 6 7 8 Diritto 3 3 3 Economia politica 3 2 3 Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 Informatica 2 2 2 2 Religione cattolica o Attività alternative 1 1 1 1 1 Totale ore 32 32 32 32 32
POTENZIAMENTO, SPORTELLI DIDATTICI E PROGETTI
POTENZIAMENTO SPORTELLI DIDATTICI
PROGETTI
Scienze Motorie Diritto Cambridge Hostess e Steward Aspirante pizzaiolo
ISTITUTO PROFESSIONALE ALBERGHIERO
“SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÀ
L’identità degli istituti professionali L'identità degli istituti professionali è connotata dall'integrazione tra una solida base di istruzione generale e la cultura professionale che consente agli studenti di sviluppare i saperi e le competenze necessari ad assumere ruoli tecnici operativi nei produttivi e di servizio di riferimento, considerati nella loro dimensione sistemica.Le aree di indirizzo, presenti sin dal primo biennio, hanno l'obiettivo di far acquisire agli studenti competenze spendibili in vari contesti di vita e di lavoro,grado di assumere autonome responsabilità nei processi produttivi e di servizio e di collaborare costruttivamente alla soluzione di problemi.
Professione Barman Fiere ed eventi per formarsiLa decorazione artistica dei buffetEsperto turismo enogastronomicoPiccoli pasticceri Aspirante sommelier
ISTITUTO PROFESSIONALE ALBERGHIERO
“SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÀ ALBERGHIERA”
L’identità degli istituti professionali
L'identità degli istituti professionali è connotata dall'integrazione tra una solida base di istruzione generale e la cultura professionale che consente agli studenti di sviluppare i saperi e le competenze necessari ad assumere ruoli tecnici operativi nei produttivi e di servizio di riferimento, considerati nella loro dimensione sistemica.Le aree di indirizzo, presenti sin dal primo biennio, hanno l'obiettivo di far acquisire agli studenti competenze spendibili in vari contesti di vita e di lavoro, mettendo i diplomati in grado di assumere autonome responsabilità nei processi produttivi e di servizio e di collaborare costruttivamente alla soluzione di problemi.
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Fiere ed eventi per formarsi La decorazione artistica dei buffet Esperto turismo enogastronomico
ISTITUTO PROFESSIONALE ALBERGHIERO
“SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITÀ
L'identità degli istituti professionali è connotata dall'integrazione tra una solida base di istruzione generale e la cultura professionale che consente agli studenti di sviluppare i saperi e le competenze necessari ad assumere ruoli tecnici operativi nei settori produttivi e di servizio di riferimento, considerati nella loro dimensione sistemica. Le aree di indirizzo, presenti sin dal primo biennio, hanno l'obiettivo di far acquisire agli
mettendo i diplomati in grado di assumere autonome responsabilità nei processi produttivi e di servizio e di
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Per rispondere alle esigenze del settore turistico e ai fabbisogni formativi degli studenti, il profilo generale è orientato e declinato in tre distinte articolazioni: “Enogastronomia”, opzione pasticceria, “Servizi di sala e di vendita” . A garanzia della coerenza della formazione rispetto alla filiera di riferimento e di una stretta correlazione tra le articolazioni, alcune discipline (per esempio, scienza e cultura dell’alimentazione) sono presenti - come filo conduttore - in tutte le aree di indirizzo delle articolazioni, seppure con un monte ore annuale di lezioni differenziato rispetto alla professionalità specifica sviluppata. Nell’articolazione “Enogastronomia” gli studenti acquisiscono competenze che consentono loro di intervenire nella valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti enogastronomici; di operare nel sistema produttivo promuovendo la tipicità delle tradizioni locali, nazionali e internazionali applicando le normative su sicurezza, trasparenza e tracciabilità; di individuare le nuove tendenze enogastronomiche. Nell’articolazione “Servizi di sala e di vendita” gli studenti acquisiscono competenze che li mettono in grado di svolgere attività operative e gestionali in relazione all’amministrazione, produzione, organizzazione, erogazione e vendita di prodotti e servizi enogastronomici; di interpretare lo sviluppo delle filiere enogastronomiche per adeguare la produzione e la vendita in relazione alla richiesta dei mercati e della clientela; di valorizzare i prodotti tipici locali, interagendo con il cliente per trasformare il momento della ristorazione e della degustazione in un evento culturale.
Risultati di apprendimento
Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera” ha specifiche competenze tecniche, economiche e normative nelle filiere dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera, nei cui ambiti interviene in tutto il ciclo di organizzazione e gestione dei servizi. È in grado di:
• utilizzare le tecniche per la gestione dei servizi enogastronomici e l’organizzazione della commercializzazione, dei servizi di accoglienza, di ristorazione e di ospitalità;
• organizzare attività di pertinenza, in riferimento agli impianti, alle attrezzature e alle risorse umane;
• applicare le norme attinenti la conduzione dell’esercizio, le certificazioni di qualità, la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro;
• utilizzare le tecniche di comunicazione e relazione in ambito professionale orientate al cliente e finalizzate all’ottimizzazione della qualità del servizio;
• comunicare in almeno due lingue straniere; • reperire ed elaborare dati relativi alla vendita, produzione ed erogazione dei servizi
con il ricorso a strumenti informatici e a programmi applicativi; • attivare sinergie tra servizi di ospitalità-accoglienza e servizi enogastronomici;
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• curare la progettazione e programmazione di eventi per valorizzare il patrimonio delle risorse ambientali, artistiche, culturali, artigianali del territorio e la tipicità dei suoi prodotti.
La sezione Euclide presenta le articolazioni: “Enogastronomia”, “Servizi di sala e di vendita” e “Prodotti dolciari artigianali e industriali”. Nell’articolazione “Enogastronomia”, il Diplomato:
- conosce le caratteristiche, chimico-fisiche e nutrizionali di alimenti e bevande; - conosce le tecniche di conservazione e le trasformazioni organolettiche e
nutrizionali che si verificano durante la cottura degli alimenti; - individua le caratteristiche della cucina regionale, nazionale ed internazionale; - applica gli strumenti per la sicurezza e la tutela della salute nel luogo di lavoro; - si esprime nelle due lingue inglese e francese ed è in grado di utilizzarle per
interagire nei diversi ambiti e contesti professionali in modo efficace e collaborativo, al fine di elevare la qualità del servizio;
- elabora menù coerenti con il contesto e le esigenze della clientela anche in relazione a specifiche necessità dietologiche;
- calcola i costi di produzione specifici del settore, organizza eventi di catering e di banqueting, adegua la produzione alla domanda dei mercati;
- riconosce e rispetta i ruoli, le competenze ed esegue gli incarichi assegnati all'interno della brigata;
- promuove e valorizza le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le nuove tendenze di filiera nel settore enogastronomico.
Nell’articolazione “Servizi di sala e di vendita”, il diplomato:
- conosce le caratteristiche nutrizionali e organolettiche degli alimenti e delle bevande;
- conosce le tecniche di conservazione degli alimenti, di degustazione del vino e l'abbinamento cibo-vino;
- e’ in grado di accogliere i clienti ed assisterli, di promuovere la vendita delle preparazioni, di eseguire in autonomia tutte le fasi riguardanti il servizio nelle strutture ristorative nonché di svolgere le principali attività inerenti il servizio di bar;
- ha una soddisfacente formazione culturale e una preparazione professionale flessibile e polivalente;
- si esprime con adeguatezza di linguaggio ed è in grado di stabilire rapporti comunicativi consoni all'interlocutore e alle situazioni;
- ha una adeguata preparazione in lingua inglese e francese che gli consente di interagire nei diversi ambiti e contesti professionali in modo efficace e collaborativo, al fine di elevare la qualità del servizio, promuovere le tradizioni e individuare le nuove tendenze di filiera;
- conosce gli impianti delle strutture ristorative e dei reparti con i quali è in grado di stabilire rapporti di collaborazione e di integrazione;
- e' in grado di partecipare alle operazioni relative alla definizione dei costi; - sa utilizzare le attrezzature di cui cura e controlla anche la pulizia;
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- è responsabile dell'aspetto e delle dotazioni delle sale; - e' in grado di svolgere attività operative e gestionali in relazione
all'amministrazione, produzione, organizzazione, erogazione e vendita di prodotti e servizi enogastronomici.
Il diplomato nelle due articolazioni “Enogastronomia e sala e vendita “consegue i seguenti risultati specificati in termini di competenze trasversali:
- svolge autonomamente i compiti assegnati; - è attento alle esigenze della clientela; - sa gestire in modo corretto e responsabile le attrezzature e le macchine
aziendali; - rispetta le norme sulla sicurezza nel lavoro e osserva le norme per la
prevenzione igienico-sanitaria; - rispetta le regole, i ruoli e le gerarchie nel gruppo di lavoro.
Nell’opzione “Prodotti dolciari artigianali e industriali”, il diplomato è in grado di: - agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva di interesse; - utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi
e prodotti enogastronomici, ristorativi e di accoglienza turistico- alberghiere; - valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali
individuando le nuove tendenze di filiera; - controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico,
merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico; - predisporre e realizzare menu coerenti con il contesto e le esigenze della
clientela, anche in relazione a specifiche necessità dietologiche; - intervenire nella valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e
presentazione dei prodotti enogastronomici dolciari e da forno;
- ha competenze specifiche sugli impianti, sui processi industriali di produzione, e sul controllo di qualità del prodotto alimentare.
PIANO DI STUDI
ORARIO SETTIMANALE DISCIPLINE I
BIENNIO II
BIENNIO
V ANNO
I cl. II cl. III cl. IV cl. V cl. Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4
Lingua inglese 3 3 3 3 3
Seconda lingua straniera Francese 2 2 3 3 3
Storia 2 2 2 2 2
Geografia - - - -
Matematica 4 4 3 3 3
Diritto ed economia 2 2 - - -
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Scienze integrate (Scienze della terra e Biologia) 2 2 - - -
Scienze integrate (Fisica) 2 - - - -
Scienze integrate (Chimica) - 2 - - -
Scienza degli alimenti 2 2 - - -
Laboratorio di servizi di accoglienza turistica * 2 2 - - -
Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2
Religione cattolica o Attività alternative RE 1 1 1 1 1
Discipline specifiche articolazione Enogastronomia
Scienza e cultura dell’alimentazione * - - 4 3 3
Diritto e tecniche amministrative della struttura r icettiva - - 4 5 5
Laboratorio di servizi enogastronomici – sett. Cucina ** 2 2 6 4 4
Laboratorio di servizi enogastronomici – sett. Sala e vendita ** 2 2 - 2 2
Discipline specifiche articolazione Servizi di sala e di vendita
Scienza e cultura dell’alimentazione * - - 4 3 3
Diritto e tecniche amministrative della struttura r icettiva - - 4 5 5
Laboratorio di servizi enogastronomici – sett. Cucina ** - - - 2 2
Laboratorio di servizi enogastronomici – sett. Sala e vendita ** - - 6 4 4
Discipline specifiche articolazione PASTICCERIA
Scienza e cultura dell’alimentazione * - - 3 3 3
Diritto e tecniche amministrative della struttura r icettiva - - 2 2
Analisi e controlli chimici dei prodotti alimentari 3 2
Laboratorio di servizi enogastronomici – sett. pasticceria ** - - 9 3 3
Tecniche di organizzazione e gestione dei processi produttivi - - 2 3 4
Totale ore 32 32 32 32 32
ARTICOLAZIONE DEL CORSO
Il corso si articola:
• in un triennio al termine del quale, in regime di sussidiarietà, gli studenti iscritti ai percorsi quinquennali degli istituti professionali conseguono il titolo di qualifica professionale di Operatore ai Servizi di ristorazione – preparazione pasti , Operatore ai Servizi di ristorazione – Servizi di s ala e bar spendibile nel mondo del lavoro (tab.1 allegata all’Intesa del 16/12/2010).
• in un biennio post-qualifica, al termine del quale si consegue il diploma di Tecnico dei Servizi Ristorativi , in un'area professionalizzante che permette l'acquisizione di un diploma di secondo livello. Importanti momenti di formazione professionale sono rappresentati dagli stage (per le classi 3°-4°-5°) in strutture ricettive e ristorative diffuse sul territorio, in sintonia con il profilo professionale
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particolarmente richiesto al momento dal mondo del lavoro. Il potenziamento prevede le seguenti attività didattiche:
I anno II anno III anno IV anno V anno Aspirante pizzaiolo
Aspirante pizzaiolo
Aspirante pizzaiolo Aspirante pizzaiolo Aspirante pizzaiolo
Piccoli pasticceri
Professione Barman
Fiere ed eventi per formarsi
Fiere ed eventi per formarsi
Fiere ed eventi per formarsi
Fiere ed eventi per formarsi
Fiere ed eventi per formarsi
La decorazione artistica dei buffet
La decorazione artistica dei buffet
Esperto in turismo enogastronomico
Esperto in turismo enogastronomico
Aspirante sommelier
Aspirante sommelier Aspirante sommelier
Hostess e Steward
Hostess e Steward
Hostess e Steward Hostess e Steward Hostess e Steward
Lingua inglese Lingua inglese Lingua inglese Ecdl Ecdl Ecdl
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Piano triennale della formazione docenti
Le attività di formazione e aggiornamento del personale docente sono essenziali ed indispensabili per la tenuta del progetto educativo e formativo. Le attività formative infatti curano la crescita professionale degli insegnanti inseriti nel contesto operativo della scuola, migliorano la qualità degli interventi didattici ed educativi sia come miglioramento delle prestazioni professionali che dell’innovazione e ricerca educativa e delle capacità interrelazionali e di comunicazione efficace. La legge 107/15 prevede che ogni scuola elabori un piano dell’offerta triennale e la progettazione delle azioni formative e di aggiornamento per l’implementazione del piano di miglioramento e la realizzazione del PTOF. Pertanto, considerato che gli obiettivi strategIci della nostra offerta formativa prevedono la realizzazione di una didattica per problem solving con forte metodologia laboratoriale, anche nei confronti degli alunni bes , è strategico acquisire :
Conoscenze, abilità e competenze digitali e per l’innovazione didattica e metodologica (LIM, registro elettronico, software didattici e di promozione dell’aggiornamento CLIL, aggiornamento/formazione sulle tecniche di comunicazione insegnante/alunno; aggiornamento area umanistica sulla grammatica valenziale e nuovo insegnamento del latino in collaborazione con Accademia della Crusca;
Competenze linguistiche, con partecipazione dei docenti alla formazione Cambridge già presente nella scuola;
Competenze specifiche per l’attuazione piena e completa dei progetti formativi relativi alla alternanza scuola lavoro nel dialogo curricolare;
Tecniche di valutazione per rubriche valutative e metodi di misurazione e verifica degli apprendimenti;
Tecniche di didattica breve; Conoscenza accurata e puntuale della normativa sulla sicurezza sui luoghi di
lavoro e formazione ed addestramento delle figure sensibili.
Ogni docente parteciperà obbligatoriamente alle attività formative anche nell’ambito della pianificazione a cura dell’animatore digitale, sia nelle singole attività previste dalla scuola che nell’ambito di reti di scuole.
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Iniziative di alternanza scuola lavoro
L’Alternanza scuola-lavoro si propone di orientare gli alunni verso scelte future consapevoli e, nel contempo, indirizzarli verso concrete realtà lavorative consentendo loro l’acquisizione di competenze indispensabili e spendibili nel mercato del lavoro. Pertanto, è necessario che gli alunni conoscano i rudimenti di tali percorsi e maturino gradatamente le loro scelte, per intraprendere una metodologia esperienziale e laboratoriale che li porti non solo a sapere ma anche a saper fare. Il percorso di alternanza va quindi articolato con un periodo di formazione in aula e periodi di apprendimento mediante esperienze dirette di stage da ritenersi parte integrante dei percorsi formativi in aula. 1. OBIETTIVI Il percorso di alternanza, si pone una serie di obiettivi riassumibili in tre distinte tipologie. Obiettivi educativi trasversali:
Sviluppare nei giovani nuove o alternative modalità di apprendimento flessibili, attraverso il collegamento dei due mondi formativi pedagogico - scolastico ed esperienziale-aziendale, sostenendo un processo di crescita dell’autostima e della capacità di auto-progettazione personale;
Avvicinare i giovani al mondo del lavoro attraverso un’esperienza protetta ma tarata su ritmi e problematiche effettive e concrete, promuovendo il senso di responsabilità e di impegno sociale e lavorativo;
Sviluppare e favorire la socializzazione e la comunicazione interpersonale. Obiettivi formativi trasversali:
Favorire e sollecitare la motivazione allo studio;
Avvicinare il mondo della scuola e dell’impresa, concepiti come attori di un unico processo che favorisca la crescita e lo sviluppo della personalità e del bagaglio culturale e professionale dei giovani;
Socializzare e sviluppare caratteristiche e dinamiche alla base del lavoro in azienda (lavoro di squadra, relazioni interpersonali, rispetto di ruoli e gerarchie, strategie aziendali e valori distintivi ecc.);
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Rendere consapevoli i giovani del profondo legame tra la propria realizzazione futura come persone e come professionisti e le competenze acquisite durante la propria vita scolastica;
Acquisire competenze spendibili nel mondo del lavoro;
Migliorare la comunicazione a tutti i suoi livelli e abituare i giovani all’ascolto attivo;
Sollecitare capacità critica e diagnostica;
Acquisire la capacità di essere flessibili nel comportamento e nella gestione delle relazioni.
2. AREA DELLE COMPETENZE Descrizione sintetica delle competenze necessarie a coprire il ruolo e svolgere i relativi compiti: DEFINIZIONE DELL’AREA DISCIPLINARE “Liceo Scientifico, “Amministrazione, Finanza e Marketing” , “Costruzioni Ambiente e Territorio”, “Servizi alberghieri e della ristorazione”. COMPETENZE LICEO Essere in grado di comunicare le informazioni in modo chiaro ed efficace; Essere in grado di tessere relazioni con Enti e Organismi pubblici e privati; Essere in grado di procedere nell’avvio di un’attività autonoma; Essere in grado di utilizzare strumenti metodologici idonei all'analisi sociale ai fini del lavoro giornalistico o editoriale; Essere in grado di strutturare campagne di comunicazione; Essere in grado di gestire relazioni con i media; Essere in grado di creare e aggiornare mailing list; Essere in grado di realizzare e diffondere comunicati stampa; Essere in grado realizzare articoli e servizi; Riconoscere i diversi modelli organizzativi aziendali, documentare le procedure e ricercare soluzioni efficaci rispetto a situazioni date; Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni: fermentazione, distillazione, acidificazione, ecc. Essere in grado di cogliere il valore del patrimonio artistico e culturale del territorio; Essere in grado di gestire un sistema di catalogazione e archiviazione; Essere in grado di gestire software ed individuare le problematiche relative alla realizzazione di un programma applicativo. COMPETENZE AFM - Applicare i principi e gli strumenti della programmazione e del controllo di gestione, analizzandone i risultati; inquadrare l’attività di marketing nel ciclo di vita dell’azienda e realizzare applicazioni con riferimento a specifici contesti e diverse politiche di mercato; orientarsi nel mercato dei prodotti assicurativo-finanziari; utilizzare i sistemi informativi aziendali e gli strumenti di comunicazione integrata d’impresa; analizzare e produrre i documenti relativi alla rendicontazione sociale e ambientale, alla luce dei criteri sulla responsabilità sociale d’impresa. COMPETENZE CAT - Utilizzare gli strumenti idonei per la restituzione grafica di progetti e di rilievi; rilevare il territorio, le aree libere e i manufatti, scegliendo le metodologie e le strumentazioni più adeguate ed elaborare i dati ottenuti; redigere
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relazioni tecniche; organizzare e condurre i cantieri mobili nel rispetto delle normative di sicurezza; selezionare i materiali da costruzione in rapporto al loro impiego e alle modalità di lavorazione; applicare le metodologie della progettazione, valutazione e realizzazione di costruzioni e manufatti di modeste entità, in zone non sismiche, intervenendo anche nelle problematiche connesse al risparmio energetico nell’edilizia. COMPETENZE IPSSAR - Eseguire le diverse fasi della preparazione e cottura dei cibi ; adeguare e organizzare la produzione in relazione alla domanda dei mercati ,valorizzando tradizioni e prodotti tipici ; controllare e utilizzare gli alimenti sotto il profilo organolettico , tecnologico e gastronomico; utilizzare strumenti gestionali nella produzione di servizi e prodotti enogastronomici ; predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela , anche in relazione a specifiche necessità dietologiche ; allestire e gestire il servizio di sala e bar in base alla tipologia di servizio da erogare ; identificare le funzioni e le caratteristiche delle diverse imprese turistiche.
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SCELTE ORGANIZZATIVE E GESTIONALI
Al fine di garantire la piena attuazione delle diverse attività didattiche previste dal PTOF è necessaria una diffusa attività di coordinamento e di controllo, nonché di monitoraggio costante dei risultati di apprendimento.
Nei due edifici che afferiscono alla gestione dell’IIS Euclide sono previsti dei coordinatori di plesso nella funzione di preposto alla sicurezza e alla supervisione delle procedure.
Per ciascuna delle classi è previsto un coordinatore di classe, indispensabile punto di riferimento per i problemi della classe e per le azioni da mettere in atto; responsabile degli esiti del lavoro del consiglio e facilitatore dei rapporti fra i docenti, nonché promotore delle assunzioni di responsabilità in rapporto agli alunni.
Dipartimenti disciplinari Il collegio docente è articolato per dipartimenti disciplinari e per indirizzo con lo specifico compito della ricerca didattica, all’innovazione metodologica e disciplinare ed alla diffusione interna della documentazione educativa, allo scopo di favorire scambi di informazioni, di esperienze e di materiali didattici.
Collaboratori del Dirigente scolastico
La legge n. 107/2015 ha i disciplinato la materia, relativa ai collaboratori del dirigente, al comma 83:
"Il dirigente scolastico può individuare nell'ambito dell'organico dell'autonomia fino al 10 per cento di docenti che lo coadiuvano in attività di supporto organizzativo e didattico dell'istituzione scolastica”.
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POTENZIAMENTO
Classe di concorso
Disponibilità oraria
Impegno potenziamento
Impegno sostituzione
A050- Scienze 600 400 200
A046- Diritto 600
400 200
A037- Costruzioni
600
400 200
A019- Filosofia 600
400 200
A048- Sc. Motorie
600
600
A011- Italiano e latino
600
600
B019-Laboratorio di Ricevimento
600 600
AD03Sostegno 2 unità AD01 Sostegno 1 unità
600 600
600
600
DENOMINAZIONE - P01 “VIAGGIANDO TRA LE STELLE E I P IANETI” CLASSE DI CONCORSO: A050 DESTINATARI- CLASSI I LICEO tradizionale ed opzione scienze applicate FINALITA ’ – Favorire conoscenze e metodi necessari all’interpretazione della Meccanica celeste e delle caratteristiche dell’Universo; consentire l’approccio alle meraviglie del cielo stellato utilizzando anche gli strumenti di osservazioni astronomici. OBIETTIVI- Sperimentare i metodi scientifici nell’indagine del macrocosmo ; favorire nei giovani la passione verso l’astronomia; migliorare abilita e competenze scientifiche degli studenti; migliorare l’uso corretto di termini scientifici e astronomici.
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COMPETENZE – osservare il cielo ad occhio nudo e con l’uso del telescopio; analizzare gli strumenti e i metodi di “indagine” e dell’indagine astronomica; individuare nel cielo stellato alcune stelle e costellazioni. TEMPI: due ore a settimana dal mese di Novembre a Giugno.
DENOMINAZIONE – P03“A LEZIONE DI DIRITTO” CLASSE DI CONCORSO: A046 DESTINATARI- TUTTI GLI INDIRIZZI FINALITA ’ – Avvicinare gli studenti del Liceo alle tematiche giuridiche ed economiche al fine di fornire loro gli strumenti di conoscenza indispensabili per comprendere l’attuale assetto politico ed economico italiano, europeo, mondiale. OBIETTIVI- Sviluppare lo spirito di appartenenza alla società e il concetto di appartenenza allo Stato, in un’ottica di cittadinanza attiva; reperire autonomamente le norme nel sistema civilistico nazionale e internazionale; ricercare le norme relative a una categoria di argomenti e individuare le parti che afferiscono a una precisa fattispecie; applicare le disposizioni normative a situazioni date; comprendere i rapporti che nel disegno della nostra Costituzione dovrebbero intercorrere tra gli organi costituzionali; comprendere il ruolo dei partiti politici nel sistema di democrazia adottato dall’Assemblea costituente; saper operare confronti, esprimendo anche considerazioni personali tra le ipotesi elaborate e la realtà in continua trasformazione. COMPETENZE- Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti della Costituzione, della persona, della collettività; attraverso il confronto tra epoche; collocare in modo organico e sistematico l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione europea e dalla Dichiarazione dei diritti umani; conoscere gli elementi strutturali di un sistema economico e quelli relativi all’organizzazione aziendale; saper riconoscere i fenomeni economici, definirne ruolo e funzionamento nel sistema economico, interpretarli in termini di rapporto causa-effetto e variazione; applicare le conoscenze apprese su obiettivi e strumenti delle politiche pubbliche alla situazione economica attuale dell’Italia; conoscere la composizione degli organi costituzionali e delineare le loro funzioni; attualizzare il testo costituzionale individuando la corrispondenza o meno alle grandi questioni di oggi; comprendere e valutare i rapporti che intercorrono tra gli organi costituzionali. TEMPI - due ore pomeridiane per tutto l’anno scolastico.
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DENOMINAZIONE: P04 “AUTOCAD” CLASSE DI CONCORSO: A037 DESTINATARI: ALUNNI CAT FINALITA’: Offrire agli alunni innovativi percorsi didattici, di tipo teorico pratico, fortemente improntati all’apprendimento di specifici programmi informatici, necessari nella pratica professionale di molti mestieri, altresì necessari, in molti casi, nel percorso accademico universitario. Saranno aiutati quindi ad avere maggiore consapevolezza nella scelta del proprio percorso professionale. OBIETTIVI: Far acquisire le conoscenze e le abilità pratiche per utilizzare in autonomia gli strumenti di disegno bidimensionale e tridimensionale messi a disposizione da Autocad. Fornire la preparazione di base per l’utilizzo del software AutoCAD che è, senza dubbio, il programma più diffuso nel campo del disegno tecnico assistito da computer. COMPETENZE: Apprendere l’uso dei più moderni programmi informatici nei settori della progettazione architettonica ed ingegneristica (Autocad 2D e Autocad 3D) utilizzare le funzioni ed i comandi principali di un programma di Computer Aided Design (AUTOCAD 2D e 3D) per la realizzazione, la modifica e la gestione di disegni nel 2D e 3D. TEMPI: Dal mese di Ottobre al mese di Maggio DENOMINAZIONE: P05“GESTIONE CANTIERE E SICUREZZA NE I LUOGHI DI LAVORO” CLASSE DI CONCORSO: A037 DESTINATARI: ALUNNI CAT FINALITA’: La materia “gestione cantiere e sicurezza nei luoghi di lavoro” ha come obiettivo principale, quello di trattare con ampiezza tutte le problematiche relative alla prevenzione dei rischi e alla tutela della salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro, alla luce delle più recenti normative in materia. OBIETTIVI: Conoscere i comportamenti da adottare durante le più comuni operazioni di cantiere per prevenire gli infortuni. Conoscere le caratteristiche e i requisiti essenziali del cantiere. Redigere i documenti per valutazione dei rischi partendo dall’analisi di casi dati. Redigere i documenti per la contabilità dei lavori e per la gestione di cantiere. COMPETENZE: Nel disporre strategie e metodi di pianificazione e programmazione delle attività e delle risorse, nel rispetto delle normative sulla sicurezza. Sapere adottare i principali dispositivi di protezione individuale e collettiva. Conoscere la segnaletica da adottare nei luoghi di lavoro (cantiere). Stabilire la sequenza delle operazioni a garanzia della sicurezza sui cantieri. TEMPI: Dal mese di Ottobre al mese di Maggio
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DENOMINAZIONE: P06“COMBINATA SPORTIVA” CLASSE DI CONCORSO:A048 DESTINATARI: TUTTI GLI STUDENTI DELL’ISTITUTO FINALITA’ - Organizzazione e svolgimento di partite, tornei e manifestazioni sportive in diverse discipline che coinvolgano il “gruppo classe “alla partecipazione attiva di tutti i suoi componenti. OBIETTIVI - promuovere momenti socializzanti e di aggregazione; diffondere i valori positivi dello sport; coinvolgere gli alunni in un progetto comune al gruppo classe; migliorare la conoscenza di se stessi e delle proprie potenzialità; avvicinare ed eventualmente avviare gli studenti a discipline che per motivi vari non hanno potuto o voluto praticare; agire in merito al precoce abbandono dello sport. COMPETENZE - Diffondere i valori positivi dello sport (conoscenza, rispetto delle regole, rispetto degli altri intesi sia come avversari che come compagni); sapere gestire e controllare le tensioni emotive che accompagnano un evento sportivo (ansia del confronto, paura di sbagliare, sensazione di inadeguatezza). TEMPI- Dal mese di Ottobre al mese di Maggio DENOMINAZIONE P07: “PRIMO SOCCORSO & BLS-D” CLASSE DI CONCORSO:A048 DESTINATARI: TRIENNIO FINALITA’- Grazie all'interventi di esperti gli studenti conosceranno le procedure attive e passive da attuare in caso di qualsiasi malore, ferita o incidente; inoltre col corso pomeridiano BLS-D potranno conoscere le procedure da attivare in caso di blocco cardiaco improvviso. OBIETTIVI - Conoscere quali comportamenti attuare nelle varie situazioni che necessitano di un pronto Soccorso; riconoscere i segni e i sintomi delle vittime colpite da arresto cardiaco improvviso; come utilizzare un defibrillatore semi-automatico in attesa del servizio medico di emergenza. COMPETENZE - Sapersi orientare in casi di emergenza, come attivare i soccorsi, come affrontare ferite, fratture, disturbi e malesseri. Inoltre: I DAE sono ormai obbligatori in tutti i posti pubblici, ed è ben dimostrata la loro efficacia laddove ne sia stato fatto uso corretto e tempestivo. La competenza teorico pratica che deriva dal corso porta gli studenti ad un più profondo grado di consapevolezza e li pone in un'ottica di ascolto verso i bisogni dell'”altro”. TEMPI - Dal mese di Ottobre al mese di Maggio DENOMINAZIONE: P8“CAMPIONATI STUDENTESCHI” CLASSE DI CONCORSO: A048 DESTINATARI: TUTTE LE CLASSI FINALITA’ - Organizzazione e svolgimento di partite, tornei e manifestazioni sportive in diverse discipline che coinvolgano gli studenti in rappresentativa di istituto.
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OBIETTIVI - promuovere momenti socializzanti e di aggregazione; diffondere i valori positivi dello sport; coinvolgere gli alunni in un progetto comune al gruppo; migliorare la conoscenza di se stessi e delle proprie potenzialità; avvicinare ed eventualmente recuperare l'abbandono sportivo precoce. COMPETENZE - Diffondere i valori positivi dello sport (conoscenza, rispetto delle regole, rispetto degli altri intesi sia come avversari che come compagni); creare aggregazione in gruppi di provenienza diversa; favorire il senso di appartenenza all'Istituto; sapere gestire e controllare le tensioni emotive che accompagnano un evento sportivo (ansia del confronto, paura di sbagliare, sensazione di inadeguatezza). TEMPI - Dal mese di Novembre al mese di Maggio DENOMINAZIONE: P09“LABORATORIO TEATRALE E MUSICODAN ZANTE” CLASSE DI CONCORSO: A048 DESTINATARI: TUTTE LE CLASSI FINALITA’- Rispondere in modo puntuale ed efficace al bisogno prioritario della persona di star bene con sé e con gli altri nell’ambiente della quotidianità in cui si trova a vivere. Con la danza: attraverso stimoli musicali, vengono attivate abilità espressive che portano gli studenti a mettersi in gioco senza alcuna misurazione o competizione fra loro, con l'obiettivo comune di collaborare ad una creazione coreografica. Anche in questo caso la scuola diventa un luogo di aggregazione spontanea che coinvolge e socializza gli studenti di tutte le classi, per valorizzare in tutti e in ciascuno le peculiarità e le abilità espressive di cui i ragazzi sono ricchi portatori. OBIETTIVI - Promuovere un modo piacevole di apprendere, esprimersi e relazionare “fuori dai banchi”, al fine di sviluppare il senso partecipativo/attivo, ridurre il disagio e la dispersione scolastica, offrire pari opportunità alle diverse tipologie di alunni sviluppare e consolidare competenze; Favorire la crescita della persona nel coinvolgimento della dimensione corporea, mentale e sociale dell’individuo. In una delicata fase evolutiva è infatti di vitale importanza offrire al ragazzo una chiave di lettura che gli consenta di cogliere e interpretare i segnali della propria identità allo scopo di imparare a gestirlo in modo sempre più autonomo, corretto e positivo soprattutto nelle situazioni di cambiamento legate alla corporeità e alla nuova situazione scolastica. COMPETENZE - Far vivere un’esperienza di incontro creativo: col sé, cogliendosi dentro il rapporto corpo/interiorità/espressività, con gli altri, cogliendo la necessità e il valore delle differenze attraverso la costruzione e condivisione in/col gruppo/più gruppi , di un progetto teatrale, con il testo su cui lavorare attraverso una chiave di lettura multipla. TEMPI - dal mese di Ottobre al mese di Maggio
DENOMINAZIONE: P10 LATINO PLUS CLASSE DI CONCORSO: A011 DESTINATARI: CLASSI DEL LICEO SCIENTIFICO FINALITA’- consapevolezza del rapporto fra italiano e latino per quanto riguarda il lessico la sintassi e la morfologia; esercizio dell’abilità esegetica e traduttiva che
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favorisce anche la produzione in italiano soprattutto per quanto riguarda l’organizzazione e la strutturazione del discorso; la capacità di riflessione linguistica teorica quello di lingua conclusa permette infatti una riflessione sui fenomeni consolidati quello di lingue non esaurita si pensi alla sua presenza nella semantica nella sintassi delle lingue moderne permette invece la possibilità di rilevarne la continuità e la trasformazione. OBIETTIVI - Adeguata resa in italiano del testo latino proposto; l’applicazione delle regole morfosintattiche studiate in traduzioni dall’italiano anche brevi e sotto la guida dell’insegnante; l’elaborazione di ipotesi diverse di traduzione nel caso in cui una struttura possa assolvere più funzioni; avvio ad una lettura espressiva di un testo. COMPETENZE - La capacità di lettura corretta del testo; l’acquisizione di conoscenze morfosintattiche abbastanza ampie sicure da affrontare una traduzione dal latino; la capacità di risalire al significato dei termini non conosciuti tramite la corretta consultazione del dizionario e tenendo conto del contesto. TEMPI- Dal mese di Ottobre al mese di Maggio
DENOMINAZIONE: P11 ITALIANO CLASSE DI CONCORSO: A011 DESTINATARI: CLASSI DEL SECONDO BIENNIO E QUINTO A NNO DEL LICEO SCIENTIFICO FINALITA’- favorire il successo scolastico e formativo di ciascun alunno; promuovere l’interesse e la partecipazione alla vita scolastica. OBIETTIVI – innalzare il tassa di successo scolastico; acquisire o migliorare il metodo di studio; potenziare la conoscenza del pensiero e dell’opera dei più rappresentativi autori della letteratura italiana; migliorare le capacità di analisi, sintesi e confronto di testi in poesia e/o prosa degli autori italiani; utilizzare le conoscenze; migliorare la comprensione e l’esposizione; arricchire il bagaglio lessicale; sviluppare le capacità critiche. COMPETENZE – individuare natura, funzione e principali scopi comunicativi ed espressivi di un testo; leggere, comprendere ed interpretare testi letterari; dimostrare consapevolezza della storicità della letteratura; collegare tematiche letterarie a fenomeni della contemporaneità; produrre testi orali e scritti di diverso tipo in relazione ai diversi scopi comunicativi. TEMPI- Da Novembre a Maggio DENOMINAZIONE: P12 FILOSOFIA CLASSE DI CONCORSO: A019 DESTINATARI: CLASSI DEL TRIENNIO LICEO SCIENTIFIC O FINALITA’- educare i ragazzi a comprendere in maniera adeguata i molteplici significati del linguaggio cinematografico e di porli di fronte alla scoperta di un pensiero costruito attraverso le immagini; aumentare il potenziale di apprendimento di ogni allievo
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attraverso una didattica della filosofia in grado di operare contemporaneamente con concetti- immagine e concetti-idea. OBIETTIVI - introdurre in modo nuovo e forse più efficace ad alcune problematiche filosofiche; approfondire e raffinare la capacità critica di analisi del linguaggio audiovisivo. COMPETENZE - Saper riflettere criticamente sulla ricerca del significato dell’esistenza
e sulle dimensioni costitutive dell’essere umano; consolidamento di un'educazione
morale e sociale, aperta e pluralista.
TEMPI- Da Novembre a Maggio
LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
La valutazione:
● accompagna il percorso di insegnamento; ●registra i risultati conseguiti dall’alunno in termini di apprendimento delle conoscenze, sviluppo delle abilità e acquisizione delle competenze; ●fornisce al Consiglio di Classe gli strumenti utili a individuare le cause delle insufficienze; ●aiuta il consiglio di Classe a predisporre le strategie di recupero e i piani di intervento, differenziati secondo i problemi; ● ha funzione di controllo sull'intero processo di apprendimento, perché individua le condizioni di apprendimento e di rielaborazione della classe e del singolo alunno; ● consente di condurre una procedura didattica efficace, perché verifica il grado di apprendimento raggiunto dal singolo alunno e dalla classe; ● consente di riconoscere il modo ed i tempi di apprendimento e fa acquisire consapevolezza del cambiamento tramite la comunicazione agli alunni e alle famiglie. La valutazione, dovendo accertare il processo di formazione globale, si articola in: Valutazione diagnostica Per la definizione della situazione iniziale attraverso strumenti formali di osservazione: questionari, prove d’ingresso e test di vario tipo. Valutazioni intermedie e finali Al termine di ogni Unità di Apprendimento si effettuerà una verifica formativa in base alla quale saranno predisposte eventuali attività di recupero e di sistematizzazione.
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A conclusione di ogni modulo si procederà alla somministrazione di prove di verifica sommativa scritta e/o orale. CRITERI DI AMMISSIONE E NON AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA
Per deliberare la promozione o la non promozione, il Consiglio di Classe fa riferimento agli obiettivi generali nonché a quelli specifici delle singole discipline fissati dal Collegio Docenti e dal CdC in sede di programmazione. I criteri condivisi sono:
- il raggiungimento degli obiettivi comportamentali; - l’acquisizione delle competenze di base in uscita; - i progressi conseguiti dai singoli alunni in relazione agli obiettivi culturali,
comportamentali e socio-affettivi prefissati dal CdC. Il Consiglio di Classe non applica i parametri di una valutazione comparativa. Nell’ottica della promozione della persona e della considerazione delle diversità, tiene conto del vissuto dello studente, specialmente nei casi di situazioni extra-scolastiche significative, e considera anche i seguenti criteri: - la socializzazione e l’inserimento nel gruppo classe; - l’autonomia nello studio e le capacità organizzative; - la positiva partecipazione alle attività proposte e ad eventuali corsi di recupero; - l’assiduità e la puntualità nella frequenza delle lezioni.
VALUTAZIONE E INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI (AD)
La didattica speciale per l’integrazione dei diversamente abili viene coordinata dal GLH (Gruppo di Lavoro Handicap). Secondo le Linee guida ministeriali (agosto 2009) per gli alunni diversamente abili sono previsti più sistemi di valutazione:
- valutazione semplificata, in cui si perseguono gli obiettivi minimi della classe di appartenenza utilizzando indicatori e descrittori individualizzati;
- valutazione differenziata, in cui gli obiettivi didattici da raggiungere sono specifici per l’alunno, e pertanto sono del tutto personalizzati anche i criteri e le modalità di valutazione.
Nel primo caso, lo studente può aspirare alla promozione e conseguire il diploma al termine del percorso di studi; nel caso di valutazione differenziata, invece, l’alunno potrà solo essere ammesso alla classe successiva e, dopo il quinto anno, ottenere un attestato di partecipazione. All’atto della definizione del PEI (Piano educativo individualizzato), il GLI (Gruppo di lavoro che si occupa dell’integrazione scolastica) avanza consigli e proposte sul sistema di valutazione da adottare per l’alunno.
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Per adottare il PEI differenziato (la programmazione differenziata seguita solo dai casi più gravi) è necessario il consenso dei genitori; in caso contrario lo studente dovrà necessariamente seguire il PEI per obiettivi minimi.
RECUPERO DELLE INSUFFICIENZE
La materia è attualmente regolata dal D.M. n. 80 del 3 ottobre 2007, dall’O.M. N. 92 del 5 novembre 2007, nonché dalla Circolare del 4 giugno 2008 (Prot. n. 6163) del Ministero. Nel nostro Istituto, compatibilmente con i fondi disponibili (IDEI), per gli studenti in difficoltà, o che abbiano conseguito risultati di rendimento insoddisfacenti, negli scrutini trimestrali sono organizzate, come da normativa vigente, durante tutto l’arco dell’anno, attività per il recupero tempestivo delle carenze rilevate che assumono varie forme:
- Recupero in itinere, durante l’orario scolastico, al termine delle unità di apprendimento;
- Recupero pomeridiano , dopo le valutazioni dei quadrimestri, su indicazione del docente e/o del CdC;
- Recupero estivo, per gli studenti che nello scrutinio di giugno si trovassero nella condizione di non ammissione e conseguente sospensione del giudizio (OM n.2/07) per non aver raggiunto gli obiettivi minimi in una, due o max tre discipline (di cui due scritte e una orale) e che per norma devono essere obbligatoriamente recuperate entro il 31 agosto. I corsi di recupero estivi saranno organizzati secondo le modalità e i tempi deliberati dal Collegio dei docenti. Il Consiglio di classe delibererà la “ammissione” o la “non ammissione” alla classe successiva dopo il suindicato recupero.
APPROFONDIMENTO/VALORIZZAZIONE DELLE ECCELLENZE
- Per gli studenti più capaci e meritevoli che ne facessero richiesta, si potranno attivare, compatibilmente con i fondi a disposizione (IDEI) “corsi di approfondimento” in particolare per le discipline di indirizzo del triennio. Le certificazioni di lingua inglese, francese e spagnolo, rilasciate da enti esterni accreditati, si configurano come valorizzazione delle eccellenze linguistiche.
- Tutti gli interventi di recupero e approfondimento sono di volta in volta deliberati dai Consigli di classe secondo le linee stabilite dal CdD che ne preciserà tempi, durata, strategie e modelli didattico-metodologici, forme di verifica degli esiti, criteri di valutazione, nonché modalità di comunicazione alle famiglie.
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GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL PRIMO BIENNIO
LIVELLO 1
2 3 4 5 6 7
Voto 1-3
4 5 6 7 8 9-10
Motivazione e partecipazione
Non partecipa all’attività didattica, non collabora, disturba, non rispetta gli impegni
Partecipa saltuariamente all’attività didattica, non rispetta sempre gli impegni, collabora solo se obbligato
Partecipa alle lezioni e rispetta gli impegni in maniera superficiale
Partecipa regolarmente alle lezioni, assolvendo gli impegni
Partecipa, facendo fronte agli impegni con metodo e motivazione
Collabora e partecipa attivamente facendo fronte agli impegni con metodo e motivazione
Partecipa attivamente con iniziative personali e costruttive, ponendosi come elemento trainante per il gruppo
Comprensione
Manifesta quasi nulla o scarsa capacità di comprensione
Comprende con difficoltà, dimostrando di non cogliere tutte le informazioni
Evidenzia una comprensione superficiale di contenuti
Comprende le informazioni in modo essenziale
Evidenzia discrete capacità di comprensione
Manifesta buone capacità di comprensione
Evidenzia una capacità di comprensione pronta e precisa
Acquisizione delle conoscenze
Non possiede conoscenze attinenti ai nuclei essenziali delle discipline
Ha conoscenze lacunose ed inadeguate
Ha conoscenze frammentarie e disorganiche
Conosce gli aspetti essenziali delle discipline
Possiede conoscenze complete ed organiche
Possiede conoscenze articolate e approfondite
Ha conoscenze complete e criticamente approfondite
Esposizione Presenta Possiede un Si Si Si esprime Possiede Sa
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delle conoscenze
un’estrema povertà lessicale e non conosce la terminologia essenziale relativa alla disciplina
bagaglio lessicale limitato e si esprime con un linguaggio improprio
esprime in forma quasi corretta e con un linguaggio poco scorrevole
esprime in modo corretto e lineare ed articola il discorso in modo coerente
con chiarezza, utilizzando i termini specifici della disciplina
un buon registro lessicale, si esprime in modo fluido e sa utilizzare con accuratezza linguaggi specifici
utilizzare linguaggi settoriali e registri linguistici sempre appropriati, con stile personale e creativo
Rielaborazione delle conoscenze
Non sa eseguire semplici compiti e non sa aderire ad una traccia data
Commette errori, a volte gravi, nell’individuazione e nel collegamento di concetti chiave
Non riesce sempre a collegare le conoscenze e commette spesso degli errori
Sa analizzare e collegare le conoscenze in modo essenziale
Analizza ed organizza correttamente i contenuti di semplici informazioni, rielaborandone il significato generale
Sa collegare le conoscenze in maniera completa e sa utilizzare la metodologia di analisi in modo efficace
Sa effettuare analisi approfondite e sa collegare le conoscenze in modo autonomo, anche in ambiti interdisciplinari
Applicazione di metodologie
Non compie operazioni logiche e non sa applicare regole e procedure
Commette gravi errori nell’applicazione di regole e procedure
Applica regole e procedure in modo parziale
Sa applicare regole e procedure in casi semplici, non commettendo gravi errori
Applica regole e procedure, riflettendo su situazioni non molto complesse senza commettere errori
Sa applicare regole e procedure in maniera completa, riflettendo in contesti nuovi e complessi
Sa applicare regole e procedure con precisione e sicura padronanza, riflettendo in ogni situazione
GRIGLIA DI VALUTAZIONE (2° BIENNIO E V CLASSI)
Livello 1
2 3 4 5 6 7
Voto 1-3 4 5 6 7 8 9-10 Impegno Non
partecipa all’attività didattica, si distrae, disturba, non rispetta
Partecipa saltuaria-mente all’attività didattica, non rispetta sempre gli impegni, si distrae facilmente
Partecipa alle lezioni ed assolve gli impegni in maniera superficiale
Partecipa regolarmente alle lezioni, assolvendo gli impegni
Partecipa, facendo fronte agli impegni con metodo
Partecipa attivamente facendo fronte agli impegni con metodo
Partecipa attivamente con iniziative personali e costruttive, ponendosi come elemento trainante per il gruppo
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gli impegni
Acquisizione dei contenuti
Non possiede conoscenze attinenti ai nuclei essenziali delle discipline
Ha conoscenze frammentarie inadeguate; evidenzia difficoltà di comprensione
Ha conoscenze incomplete ed evidenzia una comprensione superficiale di contenuti
Conosce gli aspetti essenziali delle discipline
Possiede conoscenze complete ed evidenzia discrete capacità di comprensione
Possiede conoscenze ampie articolate e buone capacità di comprensione
Ha conoscenze complete ed organiche, capacità di comprensione pronta e precisa
Elaborazione dei contenuti
Non sa eseguire semplici compiti e non sa aderire ad una traccia data
Commette errori, a volte gravi, nell’esecuzione di compi-ti anche semplici
Non sempre riesce ad applicare le conoscenze o le applica commettendo errori
Applica correttamente i contenuti di semplici informa-zioni, coglie il significato generale
Sa applicare ed organizzare le conoscenze e sa elaborare i contenuti
Sa applicare le conoscenze in maniera completa e le sa sviluppare in modo completo
Sa effettuare analisi approfondite; sa applicare le conoscenze con efficacia anche in ambiti interdisciplinari
Analisi e sintesi
Non è in grado di effettuare alcuna sintesi né analisi
Non sa effettuare analisi e sintesi
Sa effettuare analisi e sintesi ma in maniera parziale e imprecisa
Sa effettuare analisi ma non in modo approfondi-to. È in grado di effettuare semplici sintesi
Sa effettuare analisi e sintesi
Sa effettuare analisi approfondite e sintesi complete
Si avvale di un metodo rigoroso, sa operare approfondimenti personali offrendo spunti innovativi
Abilità linguistiche e espressive
Presenta un’estrema povertà lessicale e non conosce affatto la terminologia essenziale relativa alla disciplina
Possiede un bagaglio lessicale limitato e presenta improprietà formali
Si esprime in forma quasi corretta, pur non utilizzando linguaggi specifici
Si esprime in modo corretto e lineare
Possiede un discreto bagaglio culturale, si esprime con chiarezza
Possiede un buon bagaglio culturale, si esprime con chiarezza e sa utilizzare con accuratezza linguaggi specifici
Sa utilizzare linguaggi settoriali e registri linguistici sempre appropriati con stile personale e creativo
GRIGLIA DI VALUTAZIONE D’ISTITUTO
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LIVELLI CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE VOTO
ESPRESSO
IN DECIMI
Acquisizione dei saperi disciplinari
Applicazione delle Conoscenze
Abilità linguistiche ed espressive
Rielaborazione ed applicazione delle
conoscenze in contesti nuovi
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Possiede conoscenze ampie, complete e approfondite, ben correlate a livello interdisciplinare. Svolge approfondimenti autonomi ed originali
Comunica in modo efficace con un ricco lessico specifico. Affronta autonomamente compiti anche complessi. Utilizza in modo critico quanto appreso, analizza le tematiche e ne coglie i collegamenti interdisciplinari.
E’ autonomo ed organizzato. Collega conoscenze tratte da ambiti pluridisciplinari. Analizza in modo critico e con rigore. Individua soluzioni adeguate a situazioni nuove. Effettua valutazioni autonome, complete e approfondite.
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Possiede conoscenze complete, approfondite e ben correlate a livello interdisciplinare. Svolge approfondimenti autonomi
Comunica in modo efficace e con linguaggio preciso. Affronta autonomamente compiti anche complessi
E’ autonomo ed organizzato. Collega conoscenze tratte da ambiti pluridisciplinari. Analizza in modo critico e con rigore. Individua soluzioni adeguate a situazioni nuove
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Possiede conoscenze complete e articolate. Opera collegamenti interdisciplinari.
Comunica in maniera chiara e appropriata. Affronta compiti anche complessi con buone competenze
E’ dotato di una propria autonomia di lavoro. Analizza in modo complessivamente corretto. Effettua collegamenti e rielabora in modo autonomo
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Conosce in modo adeguato gli elementi fondamentali della disciplina
Comunica in modo adeguato anche se semplice. Esegue correttamente compiti semplici, affronta quelli complessi se guidato
Opera collegamenti semplici. Risolve problemi in situazione note. Compie scelte consapevoli sapendo riutilizzare le conoscenze e le abilità acquisite
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Conosce gli elementi minimi essenziali della disciplina
Comunica in modo semplice ma chiaro. Esegue compiti semplici senza errori sostanziali
Svolge compiti semplici. Possiede abilità essenziali ed applica le regole e procedure essenziali. Rielabora in modo sufficientemente autonomo.
5
Ha conoscenze incerte e incomplete
Comunica in modo incoerente, impreciso e con un lessico scarno. Applica le conoscenze minime con imprecisioni ed errori non gravi
Ha difficoltà a cogliere i nessi logici, ad analizzare temi ed effettuare collegamenti. Riesce a produrre, guidato, un’elaborazione parziale dei contenuti priva di spunti critici personali.
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Ha conoscenze frammentarie e lacunose
Comunica in modo improprio e stentato. Non riesce ad applicare le conoscenze minime e commette errori gravi
Ha gravi difficoltà nel cogliere concetti e relazioni essenziali. Guidato, è in grado di produrre un’elaborazione dei contenuti piuttosto modesta.
1-2 Non possiede conoscenze rilevabili
Non possiede competenze rilevabili
Non riesce a riferire e ad applicare le esperienze
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proposte, neanche guidato
CREDITO SCOLASTICO E FORMATIVO
Il Credito Scolastico sarà attribuito secondo le normative di legge che prevedono come l’individuazione della fascia sia determinata dalla media dei voti riportata nello scrutinio finale (Tabella A). Elementi costitutivi del credito scolastico, oltre la media dei voti, saranno considerati:
� l’assiduità della frequenza scolastica; � l’interesse e l’impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività
complementari ed integrative; � eventuali crediti formativi.
TABELLA A
Media dei voti
M Punti credito scolastico
Terzultimo anno Penultimo anno Ultimo anno
M =6 3 – 4 3 – 4 4 – 5
6< M < 7 4- 5 4 – 5 5 – 6
7 < M < 8 5 – 6 5 – 6 6 – 7
8 < M < 9 6 – 7 6 – 7 7 – 8
9 < M < 10 7 – 8 7 – 8 8 – 9
� Non si attribuisce credito scolastico per gli anni in cui l’alunno non consegue la
promozione alla classe successiva.
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� M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Ai fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, nessun voto può essere inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente. Sempre ai fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, il voto di comportamento non può essere inferiore a sei decimi. Il voto di comportamento, concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente, alla determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti.
� Se la media dei voti risulta pari a 6,50 (o 7,50 o 8,50 o 9,50) si arrotonderà per eccesso.
RICONOSCIMENTO DEI CREDITI FORMATIVI
La normativa dei nuovi Esami di stato prevede che i Consigli di classe, al termine di ciascun anno del triennio, possano attribuire allo studente, in aggiunta al credito scolastico derivante dalla media aritmetica dei voti finali riportati in tutte le discipline, anche un credito formativo. Il Regolamento degli esami di stato afferma che può costituire credito formativo “ogni qualificata esperienza”, maturata in contesti extrascolastici, “debitamente documentata, dalla quale derivino competenze coerenti con il tipo di corso cui si riferisce l’esame di stato”. Il Collegio dei docenti ha deliberato i requisiti della certificazione delle stesse nel modo seguente: a) gli Enti, le Istituzioni, le Associazioni, ecc. debbono fornire attestazioni, redatte su carta intestata e/o debitamente vidimate, contenenti una descrizione dell’esperienza, dalla quale possa evincersi la rilevanza qualitativa della stessa anche in base all’impegno e ai risultati conseguiti. Nella certificazione deve essere altresì indicato chiaramente il periodo e la durata dell’attività svolta (non inferiore ad un anno solare); b) documentazioni carenti o addirittura prive anche di uno solo dei requisiti di cui al precedente punto a) non saranno prese in considerazione dai consigli di classe; c) le esperienze non devono avere carattere occasionale; d) le certificazioni comprovanti attività lavorativa devono indicare l’ente a cui sono stati versati i contributi di assistenza e previdenza ovvero le disposizioni normative che escludono l’obbligo dell’adempimento contributivo; e) le certificazioni dei crediti formativi acquisiti all’estero devono essere convalidate dall’Autorità diplomatica o consolare;
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f) le attività sportive dichiarate devono essere corredate di tessera d’iscrizione dell’alunno alla federazione per la quale si svolge l’attività; g) le attività di volontariato riconosciute sono quelle svolte per organizzazioni di rilevanza nazionale quali Protezione Civile, Caritas, Croce rossa, ecc. Le esperienze che danno luogo all’attribuzione dei crediti formativi sono acquisite, al di fuori della scuola di appartenenza, in ambiti e settori della società civile legati alla formazione della persona ed alla crescita umana, civile e culturale. Il Collegio del Docenti ha stabilito le seguenti aree rispetto alle quali i crediti formativi possano essere ritenuti idonei per la valutazione e l’attribuzione di punteggio.
CREDITO FORMATIVO
Attività musicale - Conservatorio
Attività sportive (varie federazioni)
Attività di volontariato presso organizzazioni di
rilevanza nazionale
Certificazione esterna in lingue/ stage linguistici
all’estero
Patente europea – informatica
Vincitori di concorsi eno-gastronomici
Le certificazioni saranno consegnate dagli studenti in Segreteria all’Ufficio Protocollo entro il 15 maggio . E’ il caso di ricordare che il credito formativo costituisce, insieme con il profitto, l’assiduità nella frequenza scolastica, l’interesse e l’impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari e integrative, solo uno degli elementi sulla scorta dei quali assegnare quel “patrimonio di punti” con il quale lo studente si presenta all’esame conclusivo del corso di studi superiore. Nota bene: gli allievi che conseguono l’ammissione alla classe successiva dopo la sospensione del giudizio nello scrutinio di giug no acquisiscono il punteggio minimo relativo alla banda che deriva solo dalla me dia dei voti.
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PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITA’
A.S. 2017-2018
Il DPR 275/99 sull’Autonomia delle scuole è stato un forte richiamo alla responsabilità
della “comunità educante”. L’Autonomia presuppone capacità di leggere i segnali, di
pensare a dei percorsi per la soluzione dei problemi, capacità di scegliere e di decidere,
capacità d’iniziativa e di assumersi delle responsabilità. Il ruolo dei docenti e dirigenti
diventa un ruolo sempre più strategico e unico. Si delinea, in modo netto, una scuola
che costruisce un ambiente inclusivo, in cui la flessibilità organizzativo-didattica
permette la valorizzazione delle differenze e previene le diseguaglianze. In questa
scuola si opera con didattica laboratoriale e non solo trasmissiva, che sviluppa
competenze, oltre che conoscenze. Inoltre, questa scuola valuta e si auto-valuta,
sviluppa solide competenze e conoscenze di base essenziali, ma apre anche la strada alla
costruzione di un sapere e saper essere in crescita perché trasversale e consapevole.
Diventa necessario entrare nel “ quotidiano far scuola “ in modo nuovo, riflessivo,
critico, rendere esplicito e trasparente il processo didattico/formativo, con il rigore della
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ricerca e il riconoscimento dell’esperienza professionale per costruire una “scuola
efficace”.
A tal proposito, il 27 Dicembre 2012 , il MIUR emana una Direttiva, secondo cui l'area
dello svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile esplicitamente alla
presenza di deficit. La complessità delle classi, infatti, diviene sempre più evidente e
sono in costante aumento gli alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione,
per molteplici ragioni. Quest'area dello svantaggio scolastico, che ricomprende
problematiche diverse, viene indicata come area dei Bisogni Educativi Speciali (BES).
Vi sono comprese tre grandi sotto-categorie:
• la disabilità;
• i disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici;
• lo svantaggio socioeconomico, linguistico o culturale.
La Direttiva contiene importanti indicazioni sugli strumenti d'intervento. In particolare,
viene evidenziata la necessità di elaborare un percorso individualizzato e personalizzato,
anche attraverso la redazione di un Piano Didattico Personalizzato, individuale o riferito
a tutti i ragazzi della classe con BES, che serva come strumento di lavoro in itinere per
gli insegnanti ed abbia la funzione di documentare alle famiglie le strategie di intervento
programmate. Esso può prevedere gli strumenti compensativi e le misure dispensative
previste dalle disposizioni attuative della L. 170/2010 (DM 5669/11) e l'adozione di una
didattica inclusiva e centrata sull'apprendimento.
L’8 marzo 2013 ,viene emanata la circolare MIUR n.8, la quale ,sin dall’inizio, insiste
molto sulla necessità di un progetto educativo didattico che dev’essere predisposto per
tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali, anche per quelli che abbiano uno
svantaggio culturale, personale o sociale. Vi si legge infatti che, «in questa nuova e più
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ampia ottica, il Piano Didattico Personalizzato non può più essere inteso come mera
esplicitazione di strumenti compensativi e dispensativi per gli alunni con DSA; esso è
bensì lo strumento in cui si potranno, ad esempio, includere progettazioni didattico-
educative calibrate sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita (di cui
moltissimi alunni con BES, privi di qualsivoglia certificazione diagnostica), strumenti
programmatici utili in maggior misura rispetto a compensazioni o dispense, a carattere
squisitamente didattico-strumentale». E per fugare i rischi di genericità applicative, la
Circolare prosegue: «Ove non sia presente certificazione clinica o diagnosi, il Consiglio
di classe o il team dei docenti motiveranno opportunamente, verbalizzandole, le
decisioni assunte sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche; ciò al fine di
evitare contenzioso». Si sottolinea, in sostanza, la necessità di motivare e verbalizzare le
misure adottate. Il documento passa poi a chiarire alcuni momenti urgenti dell’anno
scolastico: «Alunni con DSA e disturbi evolutivi specifici – Per quanto riguarda gli
alunni in possesso di una diagnosi di DSA rilasciata da una struttura privata, si
raccomanda – nelle more del rilascio della certificazione da parte di strutture sanitarie
pubbliche o accreditate – di adottare preventivamente le misure previste dalla Legge
170/2010, qualora il Consiglio di classe o il team dei docenti della scuola primaria
ravvisino e riscontrino, sulla base di considerazioni psicopedagogiche e didattiche,
carenze fondatamente riconducibili al disturbo. La Circolare passa poi a fornire
chiarimenti per gli alunni con svantaggio culturale e socioeconomico o personale, che
costituisce anche la parte innovativa della Direttiva sui BES. La Direttiva, a tale
proposito, ricorda che “ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può
manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche
per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano
adeguata e personalizzata risposta”. Tali tipologie di BES dovranno essere individuate
sulla base di elementi oggettivi (come ad es. una segnalazione degli operatori dei servizi
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sociali), ovvero di ben fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche. Per questi
alunni, e in particolare per coloro che sperimentano difficoltà derivanti dalla non
conoscenza della lingua italiana – per esempio alunni di origine straniera di recente
immigrazione e, in specie, coloro che sono entrati nel nostro sistema scolastico
nell’ultimo anno – è parimenti possibile attivare percorsi individualizzati e
personalizzati, oltre che adottare strumenti compensativi e misure dispensative (ad
esempio la dispensa dalla lettura ad alta voce e le attività ove la lettura è valutata, la
scrittura veloce sotto dettatura, ecc.), con le stesse modalità sopra indicate. La Direttiva
fornisce indicazioni alle istituzioni scolastiche, che dovrebbero esplicitarsi, a livello di
singole scuole, in alcune azioni strategiche. Fermo restando quanto previsto dall’art. 15
comma 2 della L. 104/92, i compiti del Gruppo di lavoro e di studio d’Istituto (GLHI) si
estendono alle problematiche relative a tutti i BES. A tale scopo i suoi componenti sono
integrati da tutte le risorse specifiche e di coordinamento presenti nella scuola (funzioni
strumentali, insegnanti per il sostegno, assistenti educativi, assistenti alla
comunicazione, docenti “disciplinari” con esperienza e/o formazione specifica o con
compiti di coordinamento delle classi, genitori ed esperti istituzionali o esterni in regime
di convenzionamento con la scuola), in modo da assicurare all’interno del corpo docente
il trasferimento capillare delle azioni di miglioramento intraprese e un’efficace capacità
di rilevazione e intervento sulle criticità all’interno delle classi. Tale Gruppo di lavoro
assume la denominazione di Gruppo di lavoro per l’inclusione (in sigla GLI) e svolge le
seguenti funzioni:
• rilevazione dei BES presenti nella scuola;
• raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in
essere anche in funzione di azioni di apprendimento organizzativo in
rete tra scuole e/o in rapporto con azioni strategiche
dell’Amministrazione;
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• confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/
metodologie di gestione delle classi;
• rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della
scuola;
• raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH
Operativi sulla base delle effettive esigenze, ai sensi dell’art. 1, c. 605,
lettera b, della legge 296/2006, tradotte in sede di definizione del PEI
[Piano Educativo Individualizzato] come stabilito dall’art. 10 comma 5
della Legge 30 luglio 2010 n.122;
A tale scopo, si procede ad un’analisi delle criticità e dei punti di forza degli interventi
di inclusione scolastica operati nell’anno appena trascorso e si formula un’ipotesi
globale di utilizzo funzionale delle risorse specifiche, istituzionali e non, per
incrementare il livello di inclusività generale della scuola del prossimo anno .
La rilevazione, il monitoraggio e la valutazione del grado di inclusività della scuola
sono finalizzate ad accrescere la consapevolezza dell’intera comunità educante sulla
centralità e la trasversalità dei processi inclusivi in relazione alla qualità dei “risultati”
educativi. La professionalità docente implica, quindi, la possibilità/necessità di
“apprendere ad apprendere”, in quanto la complessità e la problematicità dell’agire
educativo sollecitano una costante apertura a nuove interpretazioni dell’esperienza, a
nuove e diverse modalità operative, a nuove conoscenze e competenze .
Soggetti gestionali del processo di inclusione:
-Il Dirigente Scolastico
Il Dirigente Scolastico è garante del processo di integrazione del ragazzo disabile. A tal fine
assicura al proprio Istituto: il reperimento di tutti gli ausili e/o attrezzature necessarie nel caso di
precise esigenze dell’alunno; la richiesta di organico di docenti di sostegno; collaborazione
anche con Enti per assicurare l’inclusione dell’alunno.
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-Il docente Funzione strumentale per l’inclusione
E’ individuato dal Collegio Docenti affinché coordini e sovrintenda il processo di inclusione di
tutti gli studenti.
-Il Gruppo di lavoro per l’inclusione (in sigla GLI)
Al GLI competono le problematiche relative a tutti i BES. A tale scopo i suoi componenti sono
integrati da tutte le risorse specifiche e di coordinamento presenti nella scuola (funzioni
strumentali, insegnanti per il sostegno, assistenti alla comunicazione, docenti “disciplinari” con
esperienza e/o formazione specifica o con compiti di coordinamento delle classi, genitori), in
modo da assicurare all’interno del corpo docente il trasferimento capillare delle azioni di
miglioramento intraprese e un’efficace capacità di rilevazione e intervento sulle criticità
all’interno delle classi .
Adempimenti e documenti da produrre:
- PROFILO DINAMICO FUNZIONALE PDF
Sulla base della DIAGNOSI FUNZIONALE, che descrive i livelli di funzionalità raggiunti e la
previsione di possibile evoluzione dell’alunno certificato, a cura degli operatori ASL all’atto
della prima segnalazione, aggiornata ad ogni passaggio da un ordine all’altro di scuola, il Profilo
dinamico funzionale, comprendente non solo le disabilità ma anche l’individuazione delle
potenzialità e delle capacità da attivare a livello didattico, è uno strumento di raccordo tra la
conoscenza dell’alunno, prodotta dalla diagnosi funzionale, e la definizione di attività, tecniche,
mezzi e materiali per la prassi didattica; nasce dalla collaborazione tra scuola, operatori ASL e
genitori. In esso si trovano le linee concrete di lavoro espresse in obiettivi e l’analisi
approfondita dei vari assi di sviluppo, che indicano cosa l’alunno è in grado di fare. Il gruppo di
programmazione propone strategie e metodologie per far progredire l’alunno rispetto alla
situazione di partenza. Il documento deve essere aggiornato nel passaggio da un ciclo all’altro o
da un ordine di scuola ad un altro.
- PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO PEI
Nel P.E.I, redatto dagli insegnanti curricolari e di sostegno, in collaborazione con genitori e
esperti ASL, vengono descritti vincoli e risorse dell’alunno, interventi specifici predisposti in un
determinato periodo di tempo, , ai fini di realizzare il diritto all’educazione e all’istruzione. Gli
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obiettivi educativi e didattici devono essere concordati da tutti i membri del Consiglio di classe,
in maniera tale che interventi e finalità seguano una linea comune.
Soggetti coinvolti
Consiglio di classe
Docente: accoglie l’alunno nel gruppo classe favorendone l’integrazione /inclusione; partecipare
alla programmazione e alla valutazione individualizzata; collabora alla formulazione del PEI e
successivamente predispone interventi personalizzati e consegne calibrate per l’alunno disabile
soprattutto quando non è presente il collega di sostegno.
Insegnante di sostegno: partecipa alla programmazione educativo/didattica e alla valutazione;
cura gli aspetti metodologici e didattici funzionali a tutto il gruppo classe; svolge il ruolo di
mediatore dei contenuti programmatici, relazionali e didattici; tiene i rapporti con la famiglia,
esperti ASL, collabora con la Commissione Handicap per un miglioramento del servizio.
Genitori : consegnano in Segreteria la certificazione; concordano il PEI con lo psichiatra o
psicologo della ASL, con il Consiglio di classe e i singoli docenti; utilizzano gli stessi strumenti
di facilitazione in ambito domestico per supportare lo studente; mantengono i contatti con gli
insegnanti.
Figure di assistenza
Assistente alla comunicazione e Assistente specialistico: Attivato in presenza di alunni con
minorazioni fisiche, sensoriali o tali che ne riducano o impediscano l'autonomia e la
comunicazione e finanziato dagli enti locali che forniscono l'assistenza per l'autonomia e la
comunicazione personale degli alunni con handicap fisici e sensoriali, ha come obiettivo il
raggiungimento dell’autonomia e della comunicazione personale del minore diversamente abile.
Facilita inoltre l’integrazione scolastica, il diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità
nell’apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni, nella socializzazione.
Personale collaboratore scolastico: svolge compiti relativi all’ambito dell’assistenza fisica al
disabile nonché di vigilanza in ambiente scolastico e durante le attività didattiche che si svolgono
esterne alla scuola in collaborazione con i docenti .
GLH d’Istituto
E’ composto dal Dirigente Scolastico, dal referente per l’H , dal coordinatore di classe in cui è
inserito l’alunno H, dal responsabile ASL, da un rappresentante degli Enti Locali e dei genitori.
Il Gruppo di Lavoro d’Istituto si riunisce all’inizio dell’anno scolastico (settembre/ottobre) per:
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• esaminare la situazione generale relativa agli alunni H ;
• assegnare le ore di sostegno, tenuto conto del numero degli insegnanti specializzati
assegnati alla scuola e della gravità della patologia degli alunni certificati ;
• proporre progetti di inclusione scolastica ;
• proporre iniziative di aggiornamento ;
• calendarizzare i GLH operativi di inizio anno scolastico.
GLH operativo
In accordo con ASL, nel corso dell’anno scolastico si svolgono tre incontri, con la seguente
cadenza: 1° incontro ottobre/novembre, 2° incontro febbraio/marzo,3°incontro maggio/giugno.
Al GLH operativo di norma sono presenti: Dirigente Scolastico, coordinatore classe, docente di
sostegno, , specialista dell’ASL, famiglia per:
• individuare gli obiettivi educativi e didattici per la formulazione del PEI ;
• verificare l’attività di integrazione scolastica
Alunni con Disturbo Specifico d’Apprendimento DSA e con BES
Adempimenti e documenti da produrre
- PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PDP
Redatto a partire dalla diagnosi e della richiesta della famiglia, il PDP (Piano Didattico
Personalizzato) è il documento in cui sono elencate tutte le misure compensative e dispensative
che il consiglio di classe decide di adottare per l’alunno, nonché tutte le strategie didattiche,
metodologie e gli strumenti che si ritengano opportuni, da elaborare. Sulla base di tale
documentazione, nei limiti della normativa vigente, vengono predisposte le modalità delle prove
e delle verifiche in corso d’anno. Nei consigli di classe di ottobre verrà redatta una bozza di PDP
che il coordinatore successivamente sottoporrà in un incontro ai genitori e, se disponibili, agli
specialisti sanitari. Il consiglio di classe, nella seduta di novembre, apporterà le eventuali
modifiche prendendo atto delle indicazioni della famiglia e degli operatori sanitari, e predisporrà
il PDP che va consegnato dal coordinatore alla segreteria didattica che provvederà ad inoltrarne
copia alla famiglia, con lettera protocollata, firmata dal Dirigente scolastico, dal Consiglio di
classe e dalla famiglia.
Soggetti coinvolti
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Docenti: modulano gli obiettivi facendo riferimento ai saperi essenziali della propria disciplina;
concordano con la famiglia le modalità di svolgimento dei compiti a casa, si accertano che i
compiti vengano registrati sul diario; forniscono gli strumenti più adatti e utilizzare gli strumenti
compensativi e dispensativi concordati con la famiglia; valutano lo studente in chiave formativa
individuando le soglie di accettabilità e favoriscono l’autostima e il rinforzo positivo; segnalano
al coordinatore eventuali nuovi casi sospetti.
-Coordinatore di classe: mantiene i contatti con la famiglia; coordina la stesura del PDP e le
attività pianificate; informa i colleghi su eventuale su eventuali evoluzioni del problema;
convoca le famiglie per la segnalazione di nuovo casi
-Genitori : consegnano in Segreteria la certificazione; richiedono per iscritto l’utilizzo (o il non
utilizzo) degli strumenti compensativi e dispensativi; concordano il PDP con il Consiglio di team
classe e i singoli docenti; utilizzano gli stessi strumenti di facilitazione in ambito domestico per
supportare lo studente; mantengono i contatti con gli insegnanti
Alunni stranieri non parlanti l’italiano o con svantaggio linguistico
Adempimenti e documenti da produrre
- PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PDP
Redatto a partire dalla diagnosi e della richiesta della famiglia oppure, in casi particolari, a
partire da una delibera del team o del consiglio di classe, il PDP (Piano Didattico Personalizzato)
è il documento in cui sono elencate tutte le misure compensative e dispensative che il consiglio
di classe decide di adottare per l’alunno, nonché tutte le strategie didattiche, metodologie e gli
strumenti che si ritengano opportuni, da elaborare entro tre mesi. Sulla base di tale
documentazione, nei limiti della normativa vigente, vengono predisposte le modalità delle prove
e delle verifiche in corso d’anno.
Obiettivi prioritari saranno l’acquisizione di una buona competenza nell’Italiano scritto e parlato,
sia in forme ricettive che produttive, prima per la comunicazione interpersonale e per
l’integrazione scolastica, poi per lo studio delle discipline, da realizzare attraverso laboratori di
Italiano, a seconda della situazione iniziale rilevata.
La progettazione avviene su obiettivi ridotti o semplificati, in base alle capacità dell’alunno ed in
risposta ai suoi bisogni formativi ed utilizzati per definire lo standard da raggiungere. L’attività
dei docenti coinvolti nell’inserimento potrebbe avere lo scopo di:
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• facilitare l’apprendimento del linguaggio funzionale favorendo la presenza nel
gruppo-classe per tutto il tempo scuola;
• rilevare i bisogni specifici di apprendimento;
• semplificare, se necessario, il curricolo, per quanto riguarda i tempi di
apprendimento di un’altra lingua straniera oltre all’Italiano;
• individuare le modalità di semplificazione o facilitazione linguistica per ogni
• disciplina.
Si individuano alcuni criteri per la valutazione degli alunni stranieri di recente immigrazione:
• prevedere tempi più lunghi per il raggiungimento degli obiettivi;
• valutare il progresso rispetto al livello di partenza;
• tenere conto che l’alunno straniero è sottoposto a una doppia valutazione:
quella relativa al suo percorso di italiano seconda lingua, quella relativa alle
diverse aree disciplinari e ai contenuti del curricolo comune;
• predisporre strumenti per la valutazione formativa e sommativa adeguati.
Soggetti coinvolti
Docenti: all’inizio in particolare i docenti di Italiano, Matematica e Inglese modulano gli
obiettivi facendo riferimento ai saperi essenziali della propria disciplina; stabiliscono un primo
percorso di alfabetizzazione, valutano lo studente in chiave formativa individuando le soglie di
accettabilità e favoriscono l’autostima e il rinforzo positivo;
Coordinatore di classe: mantiene i contatti con la famiglia; coordina la stesura del PDP e le
attività pianificate; informa i colleghi sulla evoluzione del possesso della lingua;
Piano Annuale per l’Inclusione
Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità
A. Rilevazione dei BES presenti: n° 1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 32
� minorati vista 0 � minorati udito 3 � Psicofisici 29
2. disturbi evolutivi specifici � DSA 4 � ADHD/DOP � Borderline cognitivo 2 � Altro
3. svantaggio (indicare il disagio prevalente)
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� Socio-economico � Linguistico-culturale 2 � Disagio comportamentale/relazionale � Altro
Totali 40 % su popolazione scolastica
N° PEI redatti dai GLHO 32 N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 4 N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria 4
B. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in… Sì Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di
piccolo gruppo Si
Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)
No
AEC Le finalità e gli obiettivi propri dell'assistente educatore (figura professionale prevista dalla legge 104/92)sono: favorire l'integrazione scolastica e sociale dell'alunno in difficoltà in genere; promuoverne l'autonomia personale e sociale; sostenere il mantenimento e lo sviluppo delle potenzialità residue (apprendimento, comunicazione, relazione, socializzazione). In ambito scolastico si rapporta e collabora con funzioni distinte, complementari e non sostitutive, con l’insegnante di sostegno e con gli insegnanti curricolari contribuendo al raggiungimento delle finalità previste dal P.E.I. e dal progetto individuale.
Attività individualizzate e di piccolo gruppo
Si
Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)
No
Assistenti alla comunicazione L’assistente alla comunicazione, figura professionale prevista dalla Legge 104/92 art.13, è un operatore socio-educativo che affianca lo studente disabile sensoriale con funzione di mediatore e di facilitatore della comunicazione, dell’apprendimento, dell’integrazione e della relazione tra l’alunno, la famiglia, la classe, i docenti e i servizi specialistici.
Attività individualizzate e di piccolo gruppo
Si
Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)
No
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Funzioni strumentali / coordinamento Si Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) Si
Psicopedagogisti e affini esterni/interni Si Docenti tutor/mentor Si
Altro: Altro:
C. Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso… Sì / No
Coordinatori di classe e simili
Partecipazione a GLI Si Rapporti con famiglie Si Tutoraggio alunni Si Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Si
Altro:
Docenti con specifica formazione
Partecipazione a GLI Si Rapporti con famiglie Si Tutoraggio alunni Si Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva
Si
Altro:
Altri docenti
Partecipazione a GLI Si Rapporti con famiglie Si Tutoraggio alunni Si Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Si
Altro:
D. Coinvolgimento personale ATA
Assistenza alunni disabili Si Progetti di inclusione / laboratori integrati Si Altro:
E. Coinvolgimento famiglie
Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva Si
Coinvolgimento in progetti di inclusione Si Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante No
Altro:
F. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI
Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità
No
Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili No
Procedure condivise di intervento sulla disabilità Si
Procedure condivise di intervento su disagio e simili
Si
Progetti territoriali integrati No Progetti integrati a livello di singola scuola No Rapporti con CTS / CTI No Altro:
G. Rapporti con privato sociale e volontariato
Progetti territoriali integrati No Progetti integrati a livello di singola scuola No Progetti a livello di reti di scuole No
H. Formazione docenti
Strategie e metodologie educativo-didattiche / gestione della classe Si
Didattica speciale e progetti educativo-didattici a prevalente tematica inclusiva
Si
Didattica interculturale / italiano L2 Si Psicologia e psicopatologia dell’età Si
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evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.) Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…)
Si
Altro: Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4 Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo x Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti x
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; x Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola X Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti; x
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative;
X
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; X
Valorizzazione delle risorse esistenti x Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione X
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.
X
Altro: Altro: * = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici
Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno .IL CONSIGLIO D’ISTITUTO Si assume la responsabilità di collaborare con il Dirigente scolastico e con il Collegio docenti circa gli elementi organizzativi, consequenziali alle scelte pedagogiche, affinerà le capacità di sviluppare attenzione alle problematiche e supporterà specifiche progettualità e prassi didattiche. IL DIRIGENTE Convoca e presiede il GLHI. Viene informato dal Coordinatore di Classe e/o Coordinatore BES rispetto agli sviluppi del caso considerato Convoca e presiede il Consiglio di Classe..
LA FUNZIONE STRUMENTALE
Collabora con il Dirigente Scolastico , raccorda le diverse realtà ( Scuola, ASL. Famiglie, enti territoriali…), attua il monitoraggio di progetti, partecipa alla Commissione per alunni con disabilità e riferisce ai singoli consigli.
I CONSIGLI DI CLASSE
Informano il Dirigente e la famiglia della situazione/problema. Collaborano all’osservazione
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sistematica e alla raccolta dati. Analizzano i dati rilevati, prendono atto della relazione clinica, definiscono, condividono ed attuano il Profilo Dinamico Funzionale (PDF) e il Piano Educativo Individualizzato (PEI) od un Piano didattico Personalizzato (PDP) per l’alunno.
LA FAMIGLIA
Partecipa agli incontri con la scuola e con i servizi del territorio, condivide il Progetto e collabora alla sua realizzazione, attivando il proprio ruolo e la propria funzione.
IL COORDINATORE BES
Coordina il colloquio tra scuola e famiglia. Segue i passaggi di contatto/informazione Scuola /Famiglia/ Servizi. Rimane a disposizione e collabora con gli insegnanti per la definizione dei Progetti (PEI o PEP) Informa circa le nuove disposizioni di legge o rispetto a nuovi ambiti di ricerca e di didattica speciale ed inclusiva. Fornisce spiegazioni sull’organizzazione della scuola.
ASL
Effettua l’accertamento, fa la diagnosi e redige una relazione. Incontra la famiglia per la restituzione relativa all’accertamento effettuato. Fornisce supporto alla scuola per individuare il percorso da intraprendere in assenza della collaborazione della famiglia.
IL SERVIZIO SOCIALE
Se necessario viene aperta una collaborazione di rete, rispetto ai vari servizi offerti dal territorio. Partecipa agli incontri della scuola organizzati per i diversi alunni. E’ attivato e coinvolto rispetto al caso esaminato. Integra e condivide il PEI o PEP.
Formazione e aggiornamento degli insegnanti
Il GLI propone attività di aggiornamento inerente la qualità del lavoro del singolo insegnante per assumere comportamenti non discriminatori, essere attenti ai bisogni di ciascuno, accettare le differenze presentate dagli alunni e valorizzarle come arricchimento per l’intera classe, favorire la strutturazione del senso di appartenenza, costruire relazioni socio-affettive positive.
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; La valutazione costituisce il punto di riferimento per le attività educative a favore dell’alunno. La valutazione dovrà essere sempre considerata come valutazione dei processi d’apprendimenti e non solo come valutazione della performance. Gli insegnanti curricolari e l’insegnante di sostegno , partecipano a pieno titolo alle operazioni di valutazione periodiche e finali degli alunni della classe. Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola
Affinché il progetto vada a buon fine, l’organizzazione Scuola deve predisporre un piano attuativo nel quale devono essere coinvolti tutti i soggetti responsabili del progetto, ognuno con competenze e
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ruoli ben definiti
• Dirigente scolastico • Gruppo lavoro handicap d’istituto (GLHI) • Docenti curriculari • Docenti di sostegno
Relativamente ai PDF, PEI e PDP il consiglio di classe, ed ogni insegnante in merito alla disciplina di competenza, affiancati e supportati dall’insegnante di sostegno metteranno in atto, già dalle prime settimane dell’anno scolastico, le strategie metodologiche necessarie ad una osservazione iniziale attenta, (test, lavori di gruppo, verifiche, colloqui, griglie,) che consenta di raccogliere il maggior numero di elementi utili alla definizione e al conseguimento del percorso didattico inclusivo.
Il GLHI si occuperà della rilevazione dei BES presenti nell’ istituto raccogliendo le documentazioni degli interventi educativo-didattici definiti .
Il Dirigente Scolastico partecipa alle riunioni del Gruppo H, è messo al corrente dal referente del sostegno/funzione strumentale del percorso scolastico di ogni allievo con BES ed è interpellato direttamente nel caso si presentino particolari difficoltà nell’attuazione dei progetti. Fornisce al Collegio dei Docenti informazioni riguardo agli alunni in entrata ed è attivo nel favorire contatti e passaggio di informazioni tra le scuole e tra Scuola e territorio.
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti Con gli esperti dell’ASL si organizzano incontri periodici, collaborando alle iniziative educative e di integrazione predisposte nel Piano di Inclusione. Avranno modo di verificare il livello e la qualità dell’integrazione nelle classi dell’Istituto, danno consigli nella stesura degli obiettivi individualizzati del PEI, e del PDP oltre alla collaborazione per l’aggiornamento e la stesura del PDF. Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative
E’ necessario che i rapporti fra istituzione scolastica e famiglia avvengano, per quanto possibile, nella logica del supporto e del processo di sviluppo dell'alunno con disturbi o svantaggio. La famiglia rappresenta infatti un punto di riferimento essenziale per la corretta inclusione scolastica dell’alunno con certe problematiche sia in quanto fonte di informazioni preziose sia in quanto luogo in cui avviene la continuità fra educazione formale ed educazione informale. Anche per tali motivi, la documentazione relativa all'alunno deve essere sempre disponibile per la famiglia e consegnata dall'istituzione scolastica quando richiesta. Di particolare importanza è l’attività rivolta ad informare la famiglia sul percorso educativo che consente all’alunno l’acquisizione alla fine del percorso scolastico
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Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi;
L’intero percorso curricolare, dovrà garantire la qualità dell’apprendimento di ciascun alunno e non limitarsi alla sola trasmissione di una sequenza di contenuti. Nella pratica didattica i docenti dovranno tendere verso il superamento dei confini disciplinari e avere come riferimento ultimo la promozione di competenze che necessitano dell’apporto simultaneo di più saperi disciplinari. Infatti i campi di esperienza, le discipline e la progettualità promossa in modo organico dalla scuola devono essere funzionali al perseguimento degli obiettivi generali del processo formativo, concorrere alla costruzione di competenze disciplinari e favorire la maturazione delle competenze-chiave di cittadinanza.
Valorizzazione delle risorse esistenti
Fondamentale partire dalla valorizzazione delle risorse esistenti, non solo economiche, per arrivare alla qualificazione dei diversi aspetti del servizio, come ad esempio la didattica, che deve essere sempre in primo piano. E ancora, la qualità delle strutture scolastiche, che devono essere sempre più improntate alla presenza di spazi, aule, laboratori attrezzati. E’ necessario valorizzare le risorse esistenti sul territorio (Enti locali, Associazioni culturali e professionali, Società sportive, Organizzazioni private) per garantire a tutti uguali opportunità di crescita.
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione
La scuola deve prendere accordi per rendere più possibile la realizzazione della programmazione con enti esterni o figure specifiche quali educatori, psicologi, assistenti eventualmente assegnati dai Servizi Sociali del comune. La scuola mantiene rapporti con i Servizi Sociali del territorio, a cui chiede risorse e interventi in situazioni difficili. Mantiene inoltre contatti con gruppi di volontariato impegnati, talvolta in connessione con l’Amministrazione Comunale, sul fronte della problematica del disagio e dell’integrazione sociale. L’Assistente educatore è una figura assegnata all’Istituto scolastico dall’Amministrazione comunale con il compito di accompagnare il percorso educativo di quegli alunni che, per la loro condizione, hanno bisogno della mediazione dell’adulto in molte circostanze quotidiane e non solo durante le attività di apprendimento. L’Assistente educatore è
65
presente nella scuola con ruolo di supporto al PEI, alla cui elaborazione dovrebbe partecipare.
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo. Bisogna focalizzare l’attenzione sull’alunno, sui suoi bisogni, interessi, ritmi di crescita, al fine di garantirne il benessere, il sereno ambientamento nel passaggio di ordine di scuola e il sostegno allo sviluppo. E’ quindi d’obbligo conseguente, rendere flessibile la didattica, anche raccogliendola in moduli, nella prospettiva di progetti educativi per l’orientamento e continuità, per il recupero e sostegno, per una effettiva accoglienza e accompagnamento nell’iter formativo. L’autonomia, permette alle scuole di adottare/realizzare una propria prospettiva culturale ed operativa nell’individuazione del curricolo scolastico e dell’offerta formativa. Nella scuola gli insegnanti devono avere la capacità di progettare, attuare e verificare proposte formative verticalizzando le scelte degli alunni con problematiche, tenendo conto delle energie e risorse locali.
Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione Approvato dal Collegio dei Docenti in data 27/06/2017 (delibera n°4 a.s. 2016/2017)
Ministero Istruzione Università e Ricerca
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “EUCLIDE”
Contrada Monoscalco - 89035 Bova Marina Presidenza Tel.0965/499402 Segreteria Tel 0965-499401 fax 0965-499400 Email
[email protected] Sezioni : Liceo Scientifico – Costruzioni, Ambiente e Territorio – Amministrazione, Finanza e Marketing –
Istituto Professionale per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione
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PIANO DI MIGLIORAMENTO
ANNO SCOLASTICO 2017-2018
Il Piano di Miglioramento per l’a.s. 2017-2018 è stato redatto seguendo il Modello di Piano di Miglioramento Indire.
Il Piano si articola in 4 sezioni che comprendono:
1. La scelta degli obiettivi di processo più rilevanti e necessari alla luce delle priorità individuate nella sezione 5 del RAV
2. L’individuazione delle azioni più opportune per raggiungere gli obiettivi scelti 3. La pianificazione delle azioni di ciascun obiettivo di processo individuato 4. La valutazione, la condivisione e la diffusione dei risultati del piano di miglioramento
SEZIONE 1
SCELTA DEGLI OBIETTIVI DI PROCESSO PIU’ RILEVANTI
ESITI DEGLI STUDENTI DESCRIZIONE DELLA PRIORITA’
DESCRIZIONE DEL TRAGUARDO
Risultati scolastici 1-Ridurre la percentuale di allievi che per elevato numero di assenze non raggiungono la validità dell’anno scolastico.
1-Migliorare la percentuale di alunni con frequenza regolare.
2-Ridurre gli insuccessi in lingue straniere, matematica e materie d'indirizzo.
2-Diminuire la percentuale di insuccesso scolastico in matematica, lingue straniere e materie d'indirizzo.
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PASSO 1- Verifica della congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi
AREA DI PROCESSO
OBIETTIVI DI PROCESSO
PRIORITA’
1 2
Curricolo, progettazione e valutazione
Ridurre il fenomeno del cheating
x
x
Promuovere l’acquisizione delle
competenze di cittadinanza e integrarle nella programmazione curricolare
x
X
Ambiente di apprendimento Ampliare il numero di laboratori linguistici e scientifici ed incentivare l’uso degli stessi con programmi idonei anche ai bes
x
X
Organizzare attività di cooperative learning e laboratoriali e percorsi di apprendimento in situazione
x
X
Inclusione e differenziazione Rimuovere le ragioni sistemiche della varianza tra classi e conferire organicità alle azioni promosse in tema di prevenzione, accompagnamento, recupero e potenziamento
x
X
Continuità e orientamento Organizzare in modo sistemico pratiche di continuità e orientamento con la scuola secondaria di I grado
x
X
Organizzare un sistema di comunicazione efficace con le università
x
x
Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie
Favorire una maggiore interazione con i diversi attori presenti sul territorio anche ai fini di una efficace alternanza scuola-lavoro
x
X
Migliorare i sistemi di comunicazione con le famiglie
x X
PASSO 2- Scala di rilevanza degli obiettivi di proc esso
OBIETTIVO DI PROCESSO FATTIBILITA’ IMPATTO PRODOTTO Ridurre il fenomeno del cheating
5 4 20
Promuovere l’acquisizione delle competenze di cittadinanza e integrarle nella programmazione curricolare
4 4 16
Ampliare il numero di laboratori linguistici e scientifici ed incentivare l’uso degli stessi con programmi idonei anche ai bes
4 4 16
Organizzare attività di cooperative learning e laboratoriali e percorsi di apprendimento in situazione
4 4 16
Rimuovere le ragioni sistemiche della varianza tra classi e conferire organicità alle azioni promosse in tema di prevenzione, accompagnamento, recupero e potenziamento
4 4 16
Organizzare in modo sistemico pratiche di continuità e 4 4 16
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orientamento con la scuola secondaria di I grado Organizzare un sistema di comunicazione efficace con le università
4 4 16
Favorire una maggiore interazione con i diversi attori presenti sul territorio anche ai fini di una efficace alternanza scuola-lavoro
5 4 20
Migliorare i sistemi di comunicazione con le famiglie
5 4 20
PASSO 3- Elenco degli obiettivi di processo e indicazione de i risultati attesi, indicatori di monitoraggio del processo e m odalità di misurazione dei risultati
OBIETTIVO DI PROCESSO
RISULTATI ATTESI INDICATORI DI MONITORAGGIO
MODALITA’ DI RILEVAZIONE
Ridurre il fenomeno del cheating
Migliorare i risultati nelle prove nazionali standardizzate
Risultati prove di simulazione INVALSI
Tabulazione dei dati
Promuovere l’acquisizione delle competenze di cittadinanza e integrarle nella programmazione curricolare
Progettare un’azione didattica orientata all’acquisizione delle competenze di cittadinanza
Griglie di osservazione
Tabulazione dei dati ottenuti
Ampliare il numero di laboratori linguistici e scientifici ed incentivare l’uso degli stessi con programmi idonei anche ai bes
Incremento della didattica laboratoriale; attivazione percorsi didattici per BES; progettare attività trasversali (teatro, musica, danza).
Numero ore di lezione in laboratorio; Uso di programmi idonei per BES; Partecipazione ad attività trasversali.
Questionari di gradimento Tabulazione dati
Organizzare attività di cooperative learning e laboratoriali e percorsi di apprendimento in situazione
Ridurre la percentuale di allievi in dispersione scolastica; ridurre gli insuccessi in lingue straniere, matematica e materie di indirizzo; ampliare lo studio delle lingue straniere e della CLIL.
Riduzione degli abbandoni e delle irregolarità nella frequenza; riduzione delle insufficienze.
Tabulazione dati
Rimuovere le ragioni sistemiche della varianza tra classi e conferire organicità alle azioni promosse in tema di prevenzione, accompagnamento, recupero e potenziamento
Ridurre la variabilità tra le classi; uniformare le azioni di prevenzione, accompagnamento, recupero e potenziamento.
Criteri di formazione delle classi; rubriche di valutazione; sportelli di studio assistito.
Tabulazione assenze ed esiti scolastici; registri presenze attività pomeridiane di recupero, accompagnamento e potenziamento.
Organizzare in modo sistemico pratiche di continuità e
Formazione di gruppo di lavoro composto da docenti del nostro
Quantità e qualità delle attività di raccordo realizzate:
Tabulazione dei dati
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orientamento con la scuola secondaria di I grado
istituto e docenti delle scuole secondarie di I grado del territorio per elaborare forme e modalità condivise di continuità didattica, progettuale e valutativa
indice di gradimento espresso dagli studenti coinvolti, documenti realizzati. Numero iscritti nel nostro istituto
Organizzare un sistema di comunicazione efficace con le università
Attivare l’orientamento in uscita dal terzo anno di frequenza, in collaborazione con l’Università, tramite percorsi formativi
Numero iscritti ad una facoltà universitaria inerente al percorso seguito
Tabulazione dei dati
Favorire una maggiore interazione con i diversi attori presenti sul territorio anche ai fini di una efficace alternanza scuola-lavoro
Creare un circolo virtuoso scuola-territorio-enti-imprese; sviluppare nei giovani la capacità di effettuare scelte consapevoli relativamente al loro futuro lavorativo e universitario
Allievi che concludono il percorso; rispetto delle scansioni temporali; validità delle misure di accompagnamento; miglioramento esiti formativi; incremento frequenza scolastica.
Questionari; consultazione fogli presenze e diari di bordo; esame sistematico dei punti di forza e di debolezza; analisi della differenza tra valutazione in ingresso e in uscita
Migliorare i sistemi di comunicazione con le famiglie
Accesso di almeno il 30% delle famiglie alla piattaforma sociale e di comunicazione istituzionale della scuola
Utilizzo della piattaforma
Controllo da parte dell’animatore digitale
SEZIONE 2
INDIVIDUAZIONE DELLE AZIONI PIU’ OPPORTUNE PER RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI SCELTI
PASSO 1- Azioni da compiere considerando i possibil i effetti a medio e lungo termine
OBIETTIVO 1: RIDURRE IL FENOMENO DEL CHEATING
AZIONE PREVISTA Lettura critica dei risultati raggiunti dagli alunni nelle prove INVALSI. Simulazioni prove nazionali
EFFETTI POSITIVI ALL’INTERNO DELLA SCUOLA A MEDIO TERMINE
Comprendere le criticità e operare. Acquisire metodo di studio efficace nella risoluzione di quesiti e situazioni della realtà. Nuova organizzazione dell’attività didattica, con prove a classi parallele
EFFETTI NEGATIVI ALL’INTERNO DELLA Nessuno
70
SCUOLA A MEDIO TERMINE EFFETTI POSITIVI ALL’INTERNO DELLA SCUOLA A LUNGO TERMINE
Potenziare gli apprendimenti per migliorare i risultati. Raggiungere i livelli Sud e Isole
EFFETTI NEGATIVI ALL’INTERNO DELLA SCUOLA A LUNGO TERMINE
Nessuno
CARATTERI INNOVATIVI DELL’OBIETTIVO Scardinare un’organizzazione statica della scuola per rispondere alle nuove sfide nel campo dell’istruzione.
OBIETTIVO 2: PROMUOVERE L’ACQUISIZIONE DELLE COMPET ENZE DI CITTADINANZA E INTEGRARLE NELLA PROGRAMMAZIONE CURRICOLARE
AZIONE PREVISTA Elaborare griglie di osservazione e indicatori condivisi per misurare le competenze di cittadinanza
EFFETTI POSITIVI ALL’INTERNO DELLA SCUOLA A MEDIO TERMINE
Creare un clima ottimale per la socializzazione, l’integrazione e la collaborazione tra compagni
EFFETTI NEGATIVI ALL’INTERNO DELLA SCUOLA A MEDIO TERMINE
EFFETTI POSITIVI ALL’INTERNO DELLA SCUOLA A LUNGO TERMINE
Sensibilizzare gli studenti al rispetto delle regole e alla convivenza civile.
EFFETTI NEGATIVI ALL’INTERNO DELLA SCUOLA A LUNGO TERMINE
CARATTERI INNOVATIVI DELL’OBIETTIVO Scardinare un’organizzazione statica della scuola per rispondere alle nuove sfide nel campo dell’istruzione
OBIETTIVO 3: AMPLIARE IL NUMERO DI LABORATORI LINGU ISTICI E SCIENTIFICI ED INCENTIVARE L’USO DEGLI STESSI CON PROGRAMMI IDONEI ANCHE AI BES
AZIONE PREVISTA Recuperare risorse economiche per allestire nuovi laboratori
EFFETTI POSITIVI ALL’INTERO DELLA SCUOLA A MEDIO TERMINE
Digitalizzazione della scuola con realizzazione rete Wifi
EFFETTI NEGATIVI ALL’INTERNO DELLA SCUOLA A MEDIO TERMINE
Nessuno
EFFETTI POSITIVI ALL’INTERNO DELLA SCUOLA A LUNGO TERMINE
Comunicazione efficace all’interno e all’esterno della scuola e soprattutto con le famiglie; didattica laboratoriale soprattutto nelle materie di indirizzo; percorsi didattici per disabilità e bes; dematerializzazione procedure amministrative
EFFETTI NEGATIVI ALL’INTERNO DELLA SCUOLA A LUNGO TERMINE
Nessuno
CARATTERI INNOVATIVI DELL’OBIETTIVO Peer education
OBIETTIVO 4: ORGANIZZARE ATTIVITÀ DI COOPERATIVE LE ARNING E LABORATORIALI E PERCORSI DI APPRENDIMENTO IN SITUAZIONE
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AZIONE PREVISTA Implementazione di didattica innovativa EFFETTI POSITIVI ALL’INTERNO DELLA SCUOLA A MEDIO TERMINE
Maggiore motivazione all’apprendimento e migliori risultati di apprendimento in matematica, scienze, lingue straniere e materie di indirizzo
EFFETTI NEGATIVI ALL’INTERNO DELLA SCUOLA A MEDIO TERMINE
Resistenza al cambiamento della struttura tradizionale della classe
EFFETTI POSITIVI ALL’INTERNO DELLA SCUOLA A LUNGO TERMINE
Aumento dei risultati positivi dell’apprendimento e del benessere a scuola
EFFETTI NEGATIVI ALL’INTERNO DELLA SCUOLA A LUNGO TERMINE
Nessuno
CARATTERI INNOVATIVI DELL’OBIETTIVO Implementazione della didattica laboratoriale e del problem solving; organizzazione degli spazi per il benessere e per l’apprendimento significativo.
OBIETTIVO 5: RIMUOVERE LE RAGIONI SISTEMICHE DELLA VARIANZA T RA CLASSI E CONFERIRE ORGANICITÀ ALLE AZIONI PROMOSSE IN TEMA D I PREVENZIONE, ACCOMPAGNAMENTO, RECUPERO E POTENZIAMENTO
AZIONE PREVISTA Progettazione prove e griglie di valutazione per classi parallele, per le classi prime e quinte dello stesso indirizzo
EFFETTI POSITIVI ALL’INTERNO DELLA SCUOLA A MEDIO TERMINE
Diffusione di pratiche funzionali al rinnovo della metodologia didattica.
EFFETTI NEGATIVI ALL’INTERNO DELLA SCUOLA A MEDIO TERMINE
EFFETTI POSITIVI ALL’INTERNO DELLA SCUOLA A LUNGO TERMINE
Omogeneità nelle valutazione nelle diverse classi
EFFETTI NEGATIVI ALL’INTERNO DELLA SCUOLA A LUNGO TERMINE
CARATTERI INNOVATIVI DELL’OBIETTIVO Ridurre la variabilità tra le classi OBIETTIVO 6: ORGANIZZARE IN MODO SISTEMICO PRATICHE DI CONTINUIT À E ORIENTAMENTO CON LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
AZIONE PREVISTA Pianificazione/realizzazione del percorso formativo al fine di definire le competenze in uscita/entrata degli studenti, predisporre attività che accompagnino gli studenti nel passaggio tra i due ordini di scuola. Incontro con le classi terze delle scuole secondarie di I grado del territorio sulle motivazioni psicologiche, pedagogiche, culturali relative alla scelta del nuovo percorso formativo.
EFFETTI POSITIVI ALL’INTERNO DELLA SCUOLA A MEDIO TERMINE
Istituzione di un gruppo di lavoro Diminuzione delle percentuali di trasferimento e abbandono
EFFETTI NEGATIVI ALL’INTERNO DELLA SCUOLA A MEDIO TERMINE
EFFETTI POSITIVI ALL’INTERNO DELLA SCUOLA A LUNGO TERMINE
Costituzione di una rete di collaborazione strutturale tra docenti di ordini di scuola diversi Diminuzione della perdita degli studenti nel passaggio da un anno all’altro. Equa distribuzione degli studenti per fasce di livello.
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EFFETTI NEGATIVI ALL’INTERNO DELLA SCUOLA A LUNGO TERMINE
CARATTERI INNOVATIVI DELL’OBIETTIVO Costituzione di una rete di collaborazione strutturale tra docenti di ordini di scuola diversi.
OBIETTIVO 7: ORGANIZZARE UN SISTEMA DI COMUNICAZION E EFFICACE CON LE UNIVERSITÀ
AZIONE PREVISTA Accordo di collaborazione con l’Università EFFETTI POSITIVI ALL’INTERNO DELLA SCUOLA A MEDIO TERMINE
Diminuzione delle percentuali di trasferimento e abbandono.
EFFETTI NEGATIVI ALL’INTERNO DELLA SCUOLA A MEDIO TERMINE
EFFETTI POSITIVI ALL’INTERNO DELLA SCUOLA A LUNGO TERMINE
Migliorare i risultati raggiunti dagli studenti immatricolati all'Università. La mediana dei crediti conseguiti dai diplomati dopo 1 o 2 anni di università anni deve essere almeno 30 su 60
EFFETTI NEGATIVI ALL’INTERNO DELLA SCUOLA A LUNGO TERMINE
CARATTERI INNOVATIVI DELL’OBIETTIVO
Costituzione di una rete di collaborazione strutturale tra docenti di ordini di scuola diversi.
OBIETTIVO 8: FAVORIRE UNA MAGGIORE INTERAZIONE CON I DIVERSI ATTORI PRESENTI SUL TERRITORIO ANCHE AI FINI DI UNA EFFICACE ALTERN ANZA SCUOLA-LAVORO
AZIONE PREVISTA Comunicazione con gli stakholders per la definizione del ptof e delle attività di alternanza scuola lavoro
EFFETTI POSITIVI ALL’INTERNO DELLA SCUOLA A MEDIO TERMINE
Congruenza delle attività di potenziamento curricolare con i bisogni del territorio
EFFETTI NEGATIVI ALL’INTERNO DELLA SCUOLA A MEDIO TERMINE
Resistenza al cambiamento degli atteggiamenti e della progettazione curricolare ed educativa
EFFETTI POSITIVI ALL’INTERNO DELLA SCUOLA A LUNGO TERMINE
Realizzazione della vision dell’istituto e cioè far diventare la nostra scuola punto di riferimento sul territorio per la formazione dei giovani all’insegna dell’innovazione e del pensiero creativo.
EFFETTI NEGATIVI ALL’INTERNO DELLA SCUOLA A LUNGO TERMINE
Resistenza alla formazione da parte dei docenti
CARATTERI INNOVATIVI DELL’OBIETTIVO Scuola come punto di riferimento per la formazione di competenze spendibili nel mondo del lavoro.
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OBIETTIVO 9: MIGLIORARE I SISTEMI DI COMUNICAZIONE CON LE FAM IGLIE
AZIONE PREVISTA Accesso da parte del 30% delle famiglie alle piattaforme sociali e di comunicazione della scuola
EFFETTI POSITIVI ALL’INTERNO DELLA SCUOLA A MEDIO TERMINE
Maggiore fluidità e tempestività nella comunicazione inter istituzionale
EFFETTI NEGATIVI ALL’INTERNO DELLA SCUOLA A MEDIO TERMINE
Resistenza al cambiamento e difficoltà alla accessibilità
EFFETTI POSITIVI ALL’INTERNO DELLA SCUOLA A LUNGO TERMINE
Visibilità totale delle procedure, delle attività scolastiche
EFFETTI NEGATIVI ALL’INTERNO DELLA SCUOLA A LUNGO TERMINE
Nessuno
CARATTERI INNOVATIVI DELL’OBIETTIVO Scuola centro della comunità educativa formativa del territorio
SEZIONE 3
PIANIFICARE LE AZIONI DI CIASCUN OBIETTIVO DI PROCE SSO
OBIETTIVO 1: RIDURRE IL FENOMENO DEL CHEATING
Passo 1- Impegno delle risorse umane e strumentali
Figure professionali Docenti Tipologia di attività Potenziamento e simulazione prove Numero di ore aggiuntive presunte Costo previsto Fonte finanziaria Figure professionali Tipologia di attività Numero di ore aggiuntive presunte Costo previsto Fonte finanziaria
Passo 2- Tempi di attuazione delle attività
Attività Pianificazione delle attività 2017-2018 Sett Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu
74
Lettura critica dei risultati raggiunti dagli alunni nelle prove INVALSI.
Azione in
corso
Simulazioni prove nazionali
Azione in
corso
Azione in
corso
Azione in
corso
Elaborazione dati Azione in
corso
Passo 3- Programmare il monitoraggio periodico dello stato d i avanzamento del raggiungimento dell’obiettivo di processo
Al termine dell’anno scolastico, la scuola metterà in atto operazioni di monitoraggio dei risultati raggiunti in modo da rilevare se le azioni previste sono state efficaci e individuare le eventuali necessità di modifica per il Piano di Miglioramento 2018/2019
OBIETTIVO 2: PROMUOVERE L’ACQUISIZIONE DELLE COMPET ENZE DI CITTADINANZA E INTEGRARLE NELLA PROGRAMMAZIONE CURRICOLARE
Passo 1- Impegno delle risorse umane e strumentali
Figure professionali Docenti Tipologia di attività Osservazione e compilazione griglie Numero di ore aggiuntive presunte Costo previsto Fonte finanziaria Figure professionali Tipologia di attività Numero di ore aggiuntive presunte Costo previsto Fonte finanziaria
Passo 2- Tempi di attuazione delle attività
Attività Pianificazione delle attività 2017-2018 Sett Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu Elaborare griglie di osservazione e indicatori condivisi per misurare le competenze di cittadinanza
Azione in
corso
Compilazione griglie Azione in corso
Elaborazione dati Azione in
corso
Passo 3- Programmare il monitoraggio periodico dello stato d i avanzamento del raggiungimento dell’obiettivo di processo
Al termine dell’anno scolastico, la scuola metterà in atto operazioni di monitoraggio dei risultati raggiunti in modo da rilevare se le azioni previste sono state efficaci e individuare le eventuali
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necessità di modifica per il Piano di Miglioramento 2018/2019
OBIETTIVO 3: AMPLIARE IL NUMERO DI LABORATORI LINGU ISTICI E SCIENTIFICI ED INCENTIVARE L’USO DEGLI STESSI CON PROGRAMMI IDONEI ANCHE AI BES
Passo 1- Impegno delle risorse umane e strumentali
Figure professionali Docenti Tipologia di attività Insegnanti tecnico-pratici Numero di ore aggiuntive presunte 600 Costo previsto 18 Fonte finanziaria FIS Figure professionali Personale ata Tipologia di attività Assistente tecnico-pratico Numero di ore aggiuntive presunte 600 Costo previsto 0 Fonte finanziaria
Impegni finanziari per tipologia di spesa
Impegno presunto Fonte finanziaria
Formatori Consulenti Attrezzature 50000 Laboratorio multimediale lim
nelle classi tablet Fondi strutturali europei
Servizi Altro
Passo 2- Tempi di attuazione delle attività
Attività Pianificazione delle attività 2017-2018 Sett Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu Progettazione e realizzazione interventi strutturali fesr
Azione
conclusa
Uso dei laboratori
Azione in
corso
Azione in
corso
Azione in
corso
Azione in
corso
Azione in
corso
Azione in
corso
Azione in
corso
Azione in
corso
Elaborazione dati
Azione in corso
Passo 3- Programmare il monitoraggio periodico dello stato d i avanzamento del raggiungimento dell’obiettivo di processo
Al termine dell’anno scolastico, la scuola metterà in atto operazioni di monitoraggio dei risultati raggiunti in modo da rilevare se le azioni previste sono state efficaci e individuare le eventuali necessità di modifica per il Piano di Miglioramento 2018/2019
OBIETTIVO 4: ORGANIZZARE ATTIVITÀ DI COOPERATIVE LE ARNING E LABORATORIALI E
76
PERCORSI DI APPRENDIMENTO IN SITUAZIONE
Passo 1- Impegno delle risorse umane e strumentali
Figure professionali Docenti Tipologia di attività Attività di supporto agli studenti per: imparare
ad imparare; counseling olistico e sistemico; supporto disciplinare pomeridiano.
Numero di ore aggiuntive presunte Costo previsto Fonte finanziaria Attività con insegnanti di potenziamento Figure professionali Personale ata Tipologia di attività Attività di supporto amministrativo Numero di ore aggiuntive presunte 30 Costo previsto 435 Fonte finanziaria FIS Figure professionali Esperto teatrale, psicologi e pedagogisti Tipologia di attività Attività di counseling e regia teatrale Numero di ore aggiuntive presunte 150 (60 counseling, 80 teatro, 10 condivisione
progetto) Costo previsto 7500 Fonte finanziaria Legge 440- finanziamenti esterni
Figure esterne alla scuola
Impegni finanziari per tipologia di spesa
Impegno presunto Fonte finanziaria
Formatori Consulenti 7500 Legge 440- finanziamento enti
locali-sponsors Attrezzature 500 Scuola Servizi Altro
Passo 2- Tempi di attuazione delle attività
Attività Pianificazione delle attività 2017-2018 Sett Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu Supporto disciplinare pomeridiano
Azione in
corso
Azione in
corso
Azione in
corso
Azione in
corso
Azione in
corso
Azione in
corso
Azione in
corso
Azione in
corso
Elaborazione dati
Azione in
corso
Passo 3- Programmare il monitoraggio periodico dello stato d i avanzamento del raggiungimento dell’obiettivo di processo
Al termine dell’anno scolastico, la scuola metterà in atto operazioni di monitoraggio dei risultati raggiunti in modo da rilevare se le azioni previste sono state efficaci e individuare le eventuali necessità di modifica per il Piano di Miglioramento 2018/2019
OBIETTIVO 5: RIMUOVERE LE RAGIONI SISTEMICHE DELLA VARIANZA TRA CLASSI E
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CONFERIRE ORGANICITÀ ALLE AZIONI PROMOSSE IN TEMA D I PREVENZIONE, ACCOMPAGNAMENTO, RECUPERO E POTENZIAMENTO
Passo 1- Impegno delle risorse umane e strumentali
Figure professionali Docenti Tipologia di attività Progettazione prove e griglie di valutazione per
classi parallele, per le classi prime e quinte dello stesso indirizzo
Numero di ore aggiuntive presunte Dipartimenti Costo previsto Fonte finanziaria Figure professionali Personale ata Tipologia di attività Attività di supporto amministrativo Numero di ore aggiuntive presunte Costo previsto Fonte finanziaria Figure professionali Tipologia di attività Numero di ore aggiuntive presunte Costo previsto Fonte finanziaria
Figure esterne alla scuola
Impegni finanziari per tipologia di spesa
Impegno presunto Fonte finanziaria
Formatori Consulenti Attrezzature Servizi Altro
Passo 2- Tempi di attuazione delle attività
Attività Pianificazione delle attività 2017-2018 Sett Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu Progettazione prove e griglie di valutazione per classi parallele, per le classi prime e quinte dello stesso indirizzo
Azione
conclusa
Azione
conclusa
Somministrazione prove
Azione in
corso
Azione in
corso
Elaborazione dati Azione in
corso
Passo 3- Programmare il monitoraggio periodico dello stato d i avanzamento del raggiungimento dell’obiettivo di processo
Al termine dell’anno scolastico, la scuola metterà in atto operazioni di monitoraggio dei risultati
78
raggiunti in modo da rilevare se le azioni previste sono state efficaci e individuare le eventuali necessità di modifica per il Piano di Miglioramento 2018/2019
OBIETTIVO 6: ORGANIZZARE IN MODO SISTEMICO PRATICHE DI CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO CON LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
OBIETTIVO 7: ORGANIZZARE UN SISTEMA DI COMUNICAZION E EFFICACE CON LE UNIVERSITÀ
Passo 1- Impegno delle risorse umane e strumentali
Figure professionali Docenti Tipologia di attività Tutoraggio Numero di ore aggiuntive presunte Costo previsto Fonte finanziaria Figure professionali Personale ata Tipologia di attività Attività di supporto amministrativo Numero di ore aggiuntive presunte Costo previsto Fonte finanziaria
Figure esterne alla scuola
Impegni finanziari per tipologia di spesa
Impegno presunto Fonte finanziaria
Formatori Consulenti Miur e Regione Calabria Attrezzature FIS Servizi Servizio trasporto alunni Altro
Passo 2- Tempi di attuazione delle attività
Attività Pianificazione delle attività Sett Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu Accordo di collaborazione con l’Università
Azione in corso
Azione in
corso
Azione in
corso
Azione in
corso
Azione in
corso
Azione in
corso
Elaborazione dati Azione in
corso
Passo 3- programmare il monitoraggio periodico dello stato d i avanzamento del raggiungimento dell’obiettivo di processo
Al termine dell’anno scolastico, la scuola metterà in atto operazioni di monitoraggio dei risultati
79
raggiunti in modo da rilevare se le azioni previste sono state efficaci e individuare le eventuali necessità di modifica per il Piano di Miglioramento 2018/2019
OBIETTIVO 8: FAVORIRE UNA MAGGIORE INTERAZIONE CON I DIVERSI ATTORI PRESENTI SUL TERRITORIO ANCHE AI FINI DI UNA EFFICACE ALTERN ANZA SCUOLA-LAVORO
Passo 1- Impegno delle risorse umane e strumentali
Figure professionali Docenti Tipologia di attività Tutoraggio di alunni in ASL Numero di ore aggiuntive presunte 480- 20 ore per 24 tutor Costo previsto 8400 Fonte finanziaria FIS Figure professionali Personale ata Tipologia di attività Attività di supporto amministrativo Numero di ore aggiuntive presunte 30 Costo previsto 435 Fonte finanziaria FIS
Figure esterne alla scuola
Impegni finanziari per tipologia di spesa
Impegno presunto Fonte finanziaria
Formatori Consulenti 500 Miur e Regione Calabria Attrezzature 300 FIS Servizi 3000 Servizio trasporto alunni Altro
Passo 2- Tempi di attuazione delle attività
Attività Pianificazione delle attività 2017-2018 Sett Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu Comunicazione con gli stakholders per la definizione del ptof e delle attività di alternanza scuola lavoro
Azione in corso
Azione in corso
Azione in corso
Azione in corso
Azione in corso
Azione in corso
Azione in corso
Azione in corso
ASL Azione in
corso
Azione in
corso
Azione in
corso
Azione in
corso
Azione in
corso
Azione in
corso
Azione in
corso
Azione in
corso
Elaborazione dati
Azione in
80
corso
Passo 3- programmare il monitoraggio periodico dello stato d i avanzamento del raggiungimento dell’obiettivo di processo
Al termine dell’anno scolastico, la scuola metterà in atto operazioni di monitoraggio dei risultati raggiunti in modo da rilevare se le azioni previste sono state efficaci e individuare le eventuali necessità di modifica per il Piano di Miglioramento 2018/2019
OBIETTIVO 9: MIGLIORARE I SISTEMI DI COMUNICAZIONE CON LE FAMIGLIE
Passo 1- Impegno delle risorse umane e strumentali
Figure professionali Docenti Tipologia di attività Implementazione di processi tecnologici di
comunicazione Numero di ore aggiuntive presunte 300 Costo previsto 2000 Fonte finanziaria FIS Figure professionali Personale ata Tipologia di attività Assistenti di laboratorio Numero di ore aggiuntive presunte 300 Costo previsto 1500 Fonte finanziaria FIS
Figure esterne alla scuola
Impegni finanziari per tipologia di spesa
Impegno presunto Fonte finanziaria
Formatori 1000 Scuola Consulenti Attrezzature 50000 Fesr Servizi Altro
Passo 2- Tempi di attuazione delle attività
Attività Pianificazione delle attività 2017-2018 Sett Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr Mag Giu Utilizzo registro elettronico
Azione in
corso
Azione in
corso
Azione in
corso
Azione in
corso
Azione in
corso
Azione in
corso
Azione in
corso
Azione in
corso
Azione in
corso
Azione in
corso
Elaborazione dati
Azione in
corso
Passo 3- Programmare il monitoraggio periodico dello stato d i avanzamento del raggiungimento dell’obiettivo di processo
Al termine dell’anno scolastico, la scuola metterà in atto operazioni di monitoraggio dei risultati raggiunti in modo da rilevare se le azioni previste sono state efficaci e individuare le eventuali necessità di modifica per il Piano di Miglioramento 2018/2019.
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SEZIONE 4
CONDIVISIONE E DIFFUSIONE DEI RISULTATI DEL PIANO D I MIGLIORAMENTO
Processo di condivisione interna ed esterna dell’an damento del Piano di Miglioramento
Momenti di condivisione
interna
Momenti di condivisione
esterna
Persone coinvolte Strumenti
Dipartimenti disciplinari e consigli di classe
Docenti
Progettazione didattica e rubriche valutative
Incontri informali di ascolto e condivisione
Studenti Docenti Personale ATA Famiglie
Sito web Docenti Utenti Stakolder
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MODALITA’ DI LAVORO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE
Composizione del Nucleo di valutazione
NOME RUOLO Carmela Lucisano Dirigente Scolastico Daniela Gaetano Docente Manzione Enrico Docente