GUIDAUNI10845 2000 - tecnicaclimatica.com · -UNI 9615 parte 2 -a "Calcolo delle dimensioni interne...

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Guida illustrata per l'applicazione della Norma UNI 10845:2000 relativa agli "Impianti a gas per uso domestico - Sistemi per l’evacuazione dei prodotti della combustione asserviti ad apparecchi alimentati a gas. Criteri di verifica, risanamento, ristrutturazione ed intubamentoEdizione Maggio 2006 Riproduzione vietata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n° 633 e successivi aggiornamenti - Ariston Thermo Group - 60044 Fabriano (ANCONA) - Viale Aristide Merloni, 45

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Guida illustrata per l'applicazione della Norma

UNI 10845:2000relativa agli

"Impianti a gas per uso domestico -Sistemi per l’evacuazione dei prodotti

della combustione asserviti ad apparecchi alimentatia gas.

Criteri di verifica, risanamento, ristrutturazione edintubamento”

Edizione Maggio 2006Riproduzione vietata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n° 633 e successivi aggiornamenti - Ariston Thermo Group - 60044 Fabriano (ANCONA) - Viale Aristide Merloni, 45

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Riproduzione vietata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n° 633 e successivi aggiornamenti - Ariston Thermo Group - 60044 Fabriano (ANCONA) - Viale Aristide Merloni, 45

SCOPO "GUIDA ILLUSTRATA"

Nella presente guida, con lo scopo di agevolare e semplificare l'opera degliinstallatori, viene trattata la del febbraio 2000, chestabilisce i criteri per le verifiche della funzionalità e dell’idoneità di sistemiin esercizio ed esistenti asserviti e previsti per apparecchi alimentati a gas.La norma stabilisce inoltre i criteri per l’adeguamento di sistemi, ilrisanamento e la ristrutturazione di camini e canne fumarie esistenti aventirequisiti che non soddisfano la norma, nonchè l’intubamento di camini ecanne fumarie esistenti.

L'installazione, l'utilizzo ed il controllo delle apparecchiature a gas sonoregolamentati da una serie di normative tecniche emanate dal C.I.G.(Comitato Italiano Gas) e pubblicate dall'UNI (Ente Nazionale Italiano diUnificazione), nonchè da leggi, decreti e circolari ministeriali aggiornatisecondo l'evoluzione tecnologica.

Si tratta di norme che, ogni installatore deve conoscere nei dettagli perpoterle rispettare e garantire agli utenti un lavoro ineccepibile e i massimilivelli di sicurezza.

Pertanto, le informazioni di seguito riportate non possono esonerare glioperatori dalla osservanza di tutte le prescrizioni previste dalle normativevigenti anche se non espressamente citata nel presente manuale ointervenute successivamente alla pubblicazione.

Il seguente manuale non comporta nessuna garanzia da parte nostra, marappresenta una informazione tecnica.

Si rimanda quindi alla lettura dei testi ufficiali delle leggi e delle norme cheregolamentano la materia oggetto del presente lavoro.

Ciò premesso, il manuale è stato realizzato da INNorm Viale AristideMerloni, 45 - 60044 Fabriano (AN), in modo tale da consentire, soprattuttoalle piccole imprese artigiane che operano nel settore impiantistico, unarazionalizzazione delle opere e degli adempimenti previsti dalle attualinormative.

“Norma UNI 10845”

NORMA UNI 10845:2000

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LEGISLAZIONE DI RIFERIMENTO "GUIDA ILLUSTRATA”

PREMESSA "GUIDA ILLUSTRATA"

-D.P.R. 551/99 - "Regolamento recante modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 26 agosto1993, n. 412, in materia di progettazione, installazione, esercizio e manutenzione degli impianti termicidegli edifici, ai fini del contenimento dei consumi di energia".

-D.P.R. 558/99 - "Regolamento recante norme per la semplificazione della disciplina in materia di registrodelle imprese, nonchè la semplificazione dei procedimenti relativi alla denuncia di inizio di attività e per ladomanda di iscrizione all'albo delle imprese artigiane o al registro delle imprese per particolari categorie diattività soggette alla verifica di determinati requisiti tecnici (numeri 94-97-98 dell'allegato 1 della legge 15marzo 1997, n. 59)".

-D.P.R. 412/93 - "Regolamento recante norme per la progettazione, l'installazione, l'esercizio e lamanutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia, inattuazione dell'art. 4, comma 4, della legge 9 gennaio 1991, n. 10".

-Legge 10/91 - "Norme per l'attuazione del piano energetico nazionale in materia di uso razionaledell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia".

-D.P.R. 392/94 - "Regolamento recante disciplina del procedimento di riconoscimento delle imprese ai finidella installazione, ampliamento e trasformazione degli impianti nel rispetto delle norme di sicurezza".

-D.P.R. 447/91 - "Regolamento di attuazione della legge 5 marzo 1990 n. 46, in materia di sicurezza degliimpianti".

-Legge 46/90 - "Norme per la sicurezza degli impianti".

Qui sotto riportiamo l'elenco di alcune principali leggi, decreti, circolari enorme di riferimento, alle quali si rimanda la consultazione trattando inquesto manuale solamente alcune loro parti.

Questa legge riguarda la sicurezza dell'impiego del gas combustibile negliusi domestici e gli usi similari; prevede tra l'altro che i materiali, gliapparecchi, le installazioni e gli impianti debbano essere realizzati secondola regola della buona tecnica per la salvaguardia della sicurezza.La stessa, specifica inoltre, che i materiali, gli apparecchi e gli impiantirealizzati secondo le norme UNI-CIG, si considerano effettuati secondo leregole della buona tecnica.

La legge fondamentale per la sicurezza degli impianti a gas è lan. 1083 del 6 dicembre 1971, recante “Norme sull'impiego del gascombustibile”.

NORMA UNI 10845:2000

-Decreto 13.12.93 - "Approvazione dei modelli tipo per la compilazione della relazione tecnica di cuiall'art. 28 della legge 9 gennaio 1991, n. 10, attestante la rispondenza alle prescrizioni in materia dicontenimento del consumo energetico degli edifici".

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-D.M. 12.4.96 - "Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, lacostruzione e l'esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili gassosi".

-Circolare 13.12.93 n. 231/F - "Art. 28 della legge n. 10/1991. Relazione tecnica sul rispetto delleprescrizioni in materia di contenimento del consumo energetico negli edifici. Indicazioni interpretative e dichiarimento".

-UNI 9615 parte 2 -a"Calcolo delle dimensioni interne dei camini - Metodo approssimato per i camini a

collegamento singolo".

-UNI 9615 parte 1 + FA1/95 -a"Calcolo delle dimensioni interne dei camini - Definizioni, procedimenti di

calcolo fondamentali".

-UNI 10435 - "Impianti di combustione alimentati a gas con bruciatori ad aria soffiata di portata termicanominale maggiore di 35 kW - Controllo e manutenzione".

-UNI 10436 - "Caldaie a gas di portata termica nominale non maggiore di 35 kW - Controllo emanutenzione".

-UNI 10641 - "Canne fumarie collettive e camini a tiraggio naturale per apparecchi a gas di tipo C conventilatore nel circuito di combustione - Progettazione e verifica".

-UNI 10640 - "Canne fumarie collettive ramificate per apparecchi di tipo B a tiraggio naturale -Progettazione e verifica".

PREMESSA

La presente norma è stata elaborata dal CIG (Comitato Italiano Gas - viale Brenta 29, 20139Milano), ente federato all’UNI.E’ stata esaminata ed approvata dalla Commissione Centrale Tecnica, per la pubblicazionecome norma raccomandata, il 18 novembre 1999.

Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti interessate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, perrappresentare il reale stato dell'arte della materia ed il necessario grado di consenso.Chiunque ritenesse, a seguito dell'applicazione di questa norma, di poter fornire suggerimenti per un suo miglioramento o per un suoadeguamento ad uno stato dell'arte in evoluzione è pregato di inviare i propri contributi all'UNI, Ente Nazionale Italiano di Unificazione, che literrà in considerazione, per l'eventuale revisione della norma stessa.

NB: Per le norme di riferimento riportate dalla UNI 10845:2000 vedere punto "2 - RIFERIMENTI NORMATIVI"

NORMATIVA DI RIFERIMENTO "GUIDA ILLUSTRATA”

NORMA UNI 10845:2000

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UNI 10845Impianti a gas per uso domestico

Criteri di verifica, risanamento, ristrutturazione e intubamento

Sistemi per l’evacuazione dei prodotti dellacombustione asserviti ad apparecchi alimentati a gas

NORMA ITALIANA

FEBBRAIO 2000

Gas plants for domestic use fed by network distribution

Methods for efficiency test, renewal, renovation, lining

Systems for evacuation of combustion products, connected to gasappliances

91.060.40CLASSIFICAZIONE ICS

RELAZIONI INTERNAZIONALI

RELAZIONI NAZIONALI

RICONFERMA

ORGANO COMPETENTE CIG - Comitato Italiano Gas

RATIFICA Presidente dell'UNI, delibera del 21 gennaio 2000

SOMMARIO La norma stabilisce i criteri per la verifica della funzionalità di sistemi inesercizio, asserviti ad apparecchi alimentati a gas e per la verifica dell’idoneitàdi sistemi esistenti, per i quali è previsto il collegamento di apparecchialimentati a gas. Stabilisce inoltre i criteri per:- l’adeguamento di sistemi;- il risanemento e la ristrutturazione di camini e canne fumarie esistenti che

non soddisfano i requisiti della norma;- intubamento di camini e canne fumarie esistenti.

.

.

.

DESCRITTORI Apparecchio a gas, camino, canale da fumo, canna fumaria, aria comburente,evacuazione prodotti della combustione, idoneità, adeguamento,risanamento, intubamento

28-4-2004 Serie generale - n. 99Supplemento ordinario alla GAZZETTA UFFICIALE

MINISTERO DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE - DECRETO 26 marzo 2004 - Pubblicazione del 20° Gruppo di norme tecniche per la salvaguardia della sicurezzaadottate ai sensi della Legge 6 dicembre 1971, n° 1083, sulla sicurezza di impiego del gas combustibile (norma UNI 10845:2000)

NORMA UNI 10845:2000

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INDICE

REQUISITI DI UN SISTEMA4Idoneità4.1

17

17

SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE1 6

RIFERIMENTI NORMATIVI2 8

TERMINI E DEFINIZIONI3 8

MOTIVAZIONI PER LA VERIFICA DEI REQUISITI55.1

5.2

Motivazioni per la verifica dell’idoneitàMotivazioni per la verifica della sola funzionalità

19

19

20

MATERIALI E SPESSORI MINIMI DI PARETE DI CONDOTTI PER INTUBAMENTOAPPENDICE A(informativa)

61

Metodologie di verifica del corretto tiraggioPremessaB.1

B.2

METODOLOGIE DI VERIFICA DEL TIRAGGIO ESISTENTE TRA LA SEZIONE DI USCITADEI PRODOTTI DELLA COMBUSTIONE DA APPARECCHIO DI TIPO B A TIRAGGIONATURALE E IL LOCALE DI INSTALLAZIONE DELL’APPARECCHIO MEDESIMO

APPENDICE B(informativa)

61

61

63

ESEMPIO DI RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA DEI LAVORI E/O CONTROLLIEFFETTUATI

APPENDICE C(informativa) 77

C.1

C.2

Dati identificativi di carattere generaleRelazione tecnica sostitutiva del progetto

78

79

C.3 Relazione tecnica dei controlli effettuati in conformità alla UNI 10845 80

E.B.M. Scheda di verifica funzionale camino singolo 81

E.B.M. Esempio idoneità c.c.r. - Schede di verifica funzionale canna fumaria collettiva ramificata (c.c.r.) 82

6.1

6.2

6.3

6Verifica della funzionalitàESECUZIONE DELLE VERIFICHE

Verifica delle caratteristiche funzionali

figura 1Verifica della tenuta di camini/canne fumarie

21

21

34

41

37

Perimetro di riferimento da considerare per la determinazione della superficie sullaquale calcolare la perdita

ADEGUAMENTO/RISANAMENTO/RISTRUTTURAZIONEGeneralitàRisanamento mediante rivestimento interno di camini/canne fumarie esistenti

figura 3

figura 2

Trattamento di camini/canne fumarie contenenti amiantoIntubamento

77.1

7.2

7.3

7.4

figura 5

figura 4

46

47

56

57

57

59

41

41

45

Esempi di inserimento di condotti di sezione circolare, funzionanti con pressione positiva,aventi sezioni di passaggio 100 cm , all’interno di un camino, canna fumaria o vanotecnico esistente di sezione quadrangolare o circolare

£2

Esempio di inserimento di condotto di sezione circolare, funzionante con pressionepositiva, avente sezione di passaggio 100 cm , all’interno di un camino, canna fumariao vano tecnico esistente di sezione circolare

£2

Esempio di inserimento di condotto di sezione circolare, funzionante con pressionepositiva, avente sezione di passaggio > 100 cm , all’interno di un camino, canna fumariao vano tecnico esistente di sezione quadrangolare

2

Esempi di inserimento di più condotti di sezione circolare nello stesso camino, cannafumaria, vano tecnico esistente

NORMA UNI 10845:2000

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1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE

La presente norma, con riferimento ai sistemi per l’evacuazione dei prodotti dellacombustione, prescrive i criteri da adottare per:- la verifica della funzionalità di sistemi in esercizio, asserviti ad apparecchi alimentati a gas;- la verifica dell’idoneità di sistemi esistenti, per i quali è previsto il collegamento di apparecchi

alimentati a gas;- l’adeguamento di sistemi, il risanamento e la ristrutturazione di camini e canne fumarie

esistenti che a seguito di verifica risultano non soddisfare in tutto o in parte i requisiti prescrittidalla presente norma;

- l’intubamento di camini, canne fumarie o vani tecnici esistenti.

.

.

.

.

La presente norma si applica ai sistemi per l’adduzione di aria comburente e l’evacuazione deiprodotti della combustione ai quali siano collegati o si intendano collegare apparecchi di tipo Bo di tipo C,

alimentati a gas, inseriti in impianti domestici e similari compresi nel campo di applicazionedelle UNI 7129 e UNI 7131.

GPL

UNI 7131

Caldaia

Esempio Tipo C42

CAMERA DI COMBUSTIONE STAGNA

BRUCIATORE

SCAMBIATORE

FUMI

ARIA

Esempio Tipo B11

CAMERA DI COMBUSTIONE APERTA

ARIA

BRUCIATORE

SCAMBIATORE

FUMI

UNI7129

ContatoreCaldaia

NORMA UNI 10845:2000

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Essa non si applica a:

- sistemi collettivi funzionanti con pressione positiva;.

- sistemi asserviti ad apparecchi di cottura;.

VENTILAZIONE

NO

- sistemi asserviti ad apparecchi con scarico diretto all’esterno..

INTERNOESTERNO

NO

- sistemi asserviti ad apparecchi ditipo A;.

NO

CAMERA DI COMBUSTIONE APERTA

ARIA

FUMI

BRUCIATORE

SCAMBIATORE

Tipo A1

FUMI

ARIA

INTERNOESTERNO

APERTURA DI ISPEZIONE

FUM

I

ARIA

Tipo C

Tipo C

Tipo C

ARIA

ARIA

NO

SIST

EMA

COLL

ETTI

VO IN

PRE

SSIO

NE

NORMA UNI 10845:2000

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2 RIFERIMENTI NORMATIVI

3 TERMINI E DEFINIZIONI

Impianti a gas per uso domestico alimentati da rete di distribuzione -Progettazione, installazione e manutenzione.

UNI 7129

Impianti a GPL per uso domestico non alimentati da rete di distribuzione -Progettazione, installazione, esercizio e manutenzione.

UNI 7131

Classificazione di reazione al fuoco dei materiali combustibili.UNI 9177

Generatori di calore - Misurazione in opera del rendimento di combustione.UNI 10389

Ai fini della presente norma si applicano le definizioni seguenti:

3.1 adeguamento di un sistema per l’evacuazione dei prodotti della combustione:Insieme di operazioni finalizzate a conseguire o ripristinare la funzionalità di un sistema.

3.2 apparecchi similari: Apparecchi dello stesso tipo, alimentati con lo stesso combustibile,con portata termica nominale uguale o che differisce di non oltre il 30% ed aventi le medesimecondizioni di combustione e di evacuazione dei prodotti della combustione.

Nota Queste ultime in particolare sono evidenziate dalla presenza o meno del ventilatore nel circuito dicombustione e della temperatura dei prodotti della combustione.

Contatore

VENTILAZIONEPERMANENTE

CAN

NA

FU

MA

RIA

SCALDABAGNODI TIPO "B"

(Camera apertatiraggio naturale)

~12

0 °C

~12

0 °C

CALDAIA DI TIPO "B"(Camera aperta

tiraggio naturale)

20 kW

15 kW

30% di 20 kW = 6 kW(Lo scostamento tra le due potenzenon deve essere maggiore di 6 kW)

Esempio:

20 kW - 15 kW = 5 kW

NORMA UNI 10845:2000

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3.4 camino: Condotto verticale avente lo scopo di raccogliere ed espellere, a convenientealtezza dal suolo, i prodotti della combustione provenienti da un solo apparecchio o, nei casiconsentiti, da due apparecchi.

3.5 canale da fumo: Condotto di raccordo posto tral’uscita dei fumi di un apparecchio ed il camino, cannafumaria o condotto intubato.

CAM

INO

Esempi di collegamento di due apparecchi di tipo B a tiraggio naturale ad un camino singolo(Rif. Norma UNI 7129)

a)

G1 e G2 devono essere di portata termica nominale uguale o che differisce di non oltre il 30%

G218 kW

G120 kW

Camino

Collett

ore

Contatore

Contatore

250 m

m m

in.

(Inte

rass

e tra

cana

li da

fum

o)

b)

Camino

G120 kW

G218 kW

APPARECCHIO

CANALE DA FUMO

Cam

ino/

Cann

a fu

mar

ia/C

ondo

tto in

tuba

to

3.3 vano tecnico (asola tecnica): Vano a sviluppo prevalentementeverticale, senza soluzione di continuità strutturale ai piani, con perimetrochiuso, adibito al contenimento dei servizi tecnici dell’edificio. Sonoconsiderati vano tecnico anche camini dismessi e le canne fumarie dismesse.

NORMA UNI 10845:2000

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3.6 canna fumaria collettiva: Condotto fumi unico atto a raccogliere ed espellere i prodottidella combustione di più apparecchi collocati su piani diversi.

Apparecchio di tipo C(camera stagna)

munito di ventilatore

2° P

1° P

3° P

4° P

Canna fumaria collettiva (c.c.)

Apparecchio di tipo C(camera stagna)

munito di ventilatore

Apparecchio di tipo C(camera stagna)

munito di ventilatore

Apparecchio di tipo C(camera stagna)

munito di ventilatore

e) per gli impianti di cui all'art. 1, comma 1,lettera c), della legge, per le canne fumariecollettive ramificate, nonchè per gli impiantidi climatizzazione per tutte le utilizzazioniaventi una potenzialità frigorifera pari osuperiore a 40.000 frigorie/ora;

… omissis ...

Rif. D.P.R. 6 dicembre 1991, n. 447 (Regolamentodi attuazione della Legge 5 marzo 1990, n. 46 inmateria di sicurezza degli impianti) - art. 4,comma 1, lettera e) (Progettazione degliimpianti)

1. Fatta salva l'applicazione delle norme cheimpongono una progettazione degli impianti,la redazione del progetto di cui all'art. 6 dellalegge è obbligatoria per l'installazione, latrasformazione e l'ampliamento dei seguentiimpianti:

Rif. Norma UNI 10641

“Canne fumarie collettive e camini a tiraggionaturale per apparecchi a gas di tipo C conventilatore nel circuito di combustione -Progettazione e verifica".

NORMA UNI 10845:2000

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3.7 canna fumaria collettiva ramificata: Condotto asservito a più apparecchi installati supiù piani di un edificio, realizzato solitamente con elementi prefabbricati che, per giustasovrapposizione e giunzione, determinano una serie di condotti singoli (secondari), ciascunodell’altezza di un piano, e un collettore (primario) nel quale confluiscono i prodotti dellacombustione provenienti dai secondari a mezzo di un elemento speciale che svolge la funzionedi deviatore.

Apparecchio di tipo B(camera aperta)

a tiraggio naturale

Apparecchio di tipo B(camera aperta)

a tiraggio naturale

Apparecchio di tipo B(camera aperta)

a tiraggio naturale

Apparecchio di tipo B(camera aperta)

a tiraggio naturale

Colle

ttore

(prim

ario

)

1° P

3° P

4° P

Elementodeviatore

Canna fumaria collettiva ramificata(c.c.r.)

2° P

Condotto singolo(secondario)

Rif. Norma UNI 10640

"Canne fumarie collettive ramificate perapparecchi di tipo B a tiraggio naturale -Progettazione e verifica" e Norma UNI 7129vigente - “Impianti a gas per uso domesticoal imentat i da rete di d is t r ibuz ione.Progettazione, installazione e manutenzione”.

e) per gli impianti di cui all'art. 1, comma 1,lettera c), della legge, per le canne fumariecollettive ramificate, nonchè per gli impiantidi climatizzazione per tutte le utilizzazioniaventi una potenzialità frigorifera pari osuperiore a 40.000 frigorie/ora;

… omissis ...

Rif. D.P.R. 6 dicembre 1991, n. 447 (Regolamentodi attuazione della Legge 5 marzo 1990, n. 46 inmateria di sicurezza degli impianti) - art. 4,comma 1, lettera e) (Progettazione degliimpianti)

1. Fatta salva l'applicazione delle norme cheimpongono una progettazione degliimpianti, la redazione del progetto di cuiall'art. 6 della legge è obbligatoria perl'installazione, la trasformazione el'ampliamento dei seguenti impianti:

NORMA UNI 10845:2000

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3.8 caratteristiche strutturali di un sistema: Caratteristiche fisiche e costruttive di tutti icomponenti del sistema. Ai fini della presente norma, per la valutazione delle condizioni dellestesse, si devono considerare: forma, superficie, sviluppo, dimensioni, altezza, integrità,natura dei materiali, quota di sbocco, sezione di sbocco.

SVIL

UPPO

/ALT

EZZA

/INTE

GRIT

A’/N

ATUR

A DE

I MAT

ERIA

LISezione rettangolare

FORMASezione circolare

Sezione quadrata

SUPERFICIE

S

S

S

DIMENSIONI

Sezione utile camino/canna fumaria

S

Sezione utile di uscita comignolo

S1 S2

S3 S4S1+S2+S3+S4 = min. 2 S

SEZIONE DI SBOCCO (Rif. UNI 7129)

QUOTA DI SBOCCO (Rif. UNI 7129)

0,5

0 m

> 5 m

£ 5 m

0,5

0 m

Tetto Piano

VOLUMETECNICO

Tetto a 15°

1 m

min

.

0,5

0 m

0,5

0 m

> 1,85 m

£ 1,85 m

15°

ZONA DI REFLUSSO

NORMA UNI 10845:2000

Riproduzione vietata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n° 633 e successivi aggiornamenti - Ariston Thermo Group - 60044 Fabriano (ANCONA) - Viale Aristide Merloni, 45

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3.9 condotto di scarico fumi: Condotto di raccordo, fornito direttamente dal costruttoredell’apparecchio e facente parte integrante dello stesso, posto tra l’uscita dei fumidell’apparecchio ed un camino, canna fumaria, condotto intubato o terminale di scarico. Puòessere a vista o all’interno del condotto per l’adduzione dell’aria comburente anch’esso a vista.

Testo a 30°

30°

1,2

0 m

min

.

0,8

0 m

0,5

0 m

> 1,30 m

£ 1,30 m

ZONA DI REFLUSSO

2,6

0 m

in.

60°

2,1

0 m

> 1,20 m

0,5

0 m

£ 1,20 m

Tetto a 60°

ZONA DIREFLUSSO

45°

2 m

min

.

1,5

0 m

0,5

0 m

> 1,50 m

£ 1,50 m

Tetto a 45°

ZONA DI REFLUSSO

Cam

ino/

Cann

a fu

mar

ia/C

ondo

tto in

tuba

to

APPARECCHIOdi tipo “C”

munito di ventilatore

FUMI ARIA

Condotto sdoppiatoaria comburente

Condotto sdoppiatoscarico fumi

Terminale di scarico

Condotto coassiale aria (esterno) fumi (interno)

NORMA UNI 10845:2000

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3.10 condotto per intubamento: Condottocomposto da uno o più elementi a sviluppoprevalentemente verticale, specificatamente adatto araccogliere ed espellere i prodotti della combustione,nonchè a resistere nel tempo ai componenti deglistessi ed alle loro eventuali condense, idonea peressere inserita in un camino, canna fumaria o vanotecnico esistente.

3.11 condotto intubato: Condotto per intubamentoinserito in un camino, canna fumaria o vano tecnicoesistente.

3.15 intubamento: Operazione attraverso la quale,nell’ambito della ristrutturazione di un sistemamediante l’introduzione di uno o più appositi condotti,si realizza, da un camino, canna fumaria o vanotecnico esistente, un sistema nuovo.

3.14 idoneità di un sistema: Insieme dellecaratteristiche qualitative di un sistema che soddisfa irequisiti di:- funzionalità;- caratteristiche strutturali;- tenuta.

3.13 fuoriuscita :(dei prodotti della combustione)Perdita dei prodotti della combustione dal sistemaverso ambienti interni.

3.12 funzionalità di un sistema: Caratteristica di unsistema di soddisfare i requisiti di sicurezza relativiall’adduzione di aria comburente, all’evacuazione deiprodotti della combustione e all’assenza di fuoriuscitaverso l’ambiente interno dei prodotti stessi.

COND

OTTO

I

NTUB

ATO

Dall’apparecchio

Camino/canna fumariao vano tecnico esistente

Condotto di scarico fumi

NORMA UNI 10845:2000

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3.16 portata termica effettiva di funzionamento: Portatatermica massima dell’apparecchio, durante il normalefunzionamento dello stesso, ottenuta a seguito dell’eventualeregolazione effettuata dall’installatore, manutentore oresponsabile dell’impianto.

3.19 sistema per l’adduzione di aria comburente e l’evacuazione dei prodotti dellacombustione :(di seguito definito “sistema”) Complesso delle predisposizioni edili emeccaniche per l’apporto di aria comburente all’/agli apperecchio/i e lo scarico all’esterno deiprodotti della combustione.Sono da considerare parti integranti di un sistema le aperture di ventilazione e/o i condotti perl’apporto di aria comburente, i canali da fumo e i condotti di scarico degli apparecchi, i camini ele canne fumarie, i condotti intubati ed i comignoli.

3.18 risanamento/ristrutturazione:

(di un camino, cannafumaria) Operazioni finalizzate a conseguire o ripristinarel’idoneità di un sistema.

3.17 riflusso: Fuoriuscita dei prodotti dellacombustione dall’apparecchio verso il locale diinstallazione.

Apparecchio di tipo B(camera aperta)a tiraggio naturale

Locale di installazione

SONO CONSIDERATE PARTI INTEGRANTI DI UN “SISTEMA”:

Aperture di ventilazione

Apparecchio

Canale da fumo

Comignoli

Cam

ini s

ingo

li

Tipo B1(UNI 7129)

Tipo C(UNI 7129)Ca

nna

fum

aria

colle

ttiva

(c.c.

)

Tipo B1(UNI 7129)

Cann

a fu

mar

ia co

lletti

vara

mifi

cata

(c.c.

r.)

Cond

otto

intu

bato

Tipo C(UNI 7129)

Condotto scaricofumi Apparecchio

Condotto ariacomburente

ARIAFUMI

NORMA UNI 10845:2000

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3.20 sistema collettivo: Sistema nel quale più apparecchi similari, alimentati con lo stessocombustibile, sono raccordati alla stessa canna fumaria collettiva o allo stesso condottointubato.

3.21 sistema multiplo: Insieme di più sistemi i cui condotti di aspirazione aria e/oevacuazione fumi sono alloggiati verticalmente nel medesimo vano tecnico.

SISTEMA MULTIPLOSISTEMA COLLETTIVO

Apparecchio di tipo C(camera stagna)

munito di ventilatore

2° P

1° P

3° P

4° P

Apparecchio di tipo C(camera stagna)

munito di ventilatore

Apparecchio di tipo C(camera stagna)

munito di ventilatore

Apparecchio di tipo C(camera stagna)

munito di ventilatore

Contatore

Contatore

Contatore

Contatore

Canna fumaria collettiva (c.c.)e/o condotto intubato

1° P

2° P

3° P

Apparecchio di tipo C(camera stagna)

munito di ventilatore

Apparecchio di tipo C(camera stagna)

munito di ventilatore

Apparecchio di tipo C(camera stagna)

munito di ventilatore

Condotti di aspirazione aria

Condotti di evacuazione fumi

Vano tecnicoSez. “A” - “A”

ARIA

FUMI

ARIA

ARIA

FUMIFUMI

“A”“A”

NORMA UNI 10845:2000

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3.23 verifica: Serie di operazioni di controllo eseguite in campo efinalizzate ad accertare il corretto funzionamento di un sistema e larispondenza dello stesso alla presente normativa.

Ai fini della presente norma, un sistema si ritiene idoneo all’esercizio quando sia accertato,mediante le necessarie verifiche effettuate secondo le prescrizioni di cui in 6

, che sussistono tutti i, come prescritto nei punti seguenti.

(Esecuzione delleverifiche) requisiti di funzionalità, caratteristiche strutturali etenuta

Un sistema risulta funzionale al tipo di apparecchio, a tiraggio naturale o munito di ventilatorenel circuito di combustione, cui è asservito, quando, sottoposto alle verifiche di cui in 6.1,soddisfa rispettivamente le condizioni seguenti:

4 REQUISITI DI UN SISTEMA

4.1 Idoneità

4.1.1 Funzionalità

3.22 tenuta: Attitudine di un camino, canna fumaria o condottointubato a non lasciare fuoriuscire gas o vapori dalle paretiperimetrali.

In canna singola o inc.c.r. per apparecchi ditipo "B" a tiraggionaturale

In canna singola o inc.c. per apparecchi ditipo "C" muniti diventilatore

SCARICO PRODOTTI DELLA COMBUSTIONE APPARECCHI A GASProcedura di verifica UNI 10845 relativa a tutti gli impianti in esercizio

VentilazioneRigurgitoTiraggio (canale da fumo)

Ventilazione (non necessaria)

Tiraggio (sistema fumario non in pressione)

Caratteristiche strutturali (es. video ispezione ecc.)

IDONEITA'DEL

SISTEMA

IDONEITA'DEL

SISTEMA

FUNZIONALITA'

FUNZIONALITA'

Tenuta

Tenuta (non necessaria)

Caratteristiche strutturali (es. video ispezione ecc.)

- adeguato afflusso di aria comburente;

NORMA UNI 10845:2000

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- assenza di riflusso dei prodotti della combustione verso l’ambiente interno;

- corretta evacuazione dei prodotti dellacombustione.

4.1.2 Caratteristiche strutturali

Apparecchio di tipo B(camera aperta)a tiraggio naturale

Locale di installazione (ambiente interno)

Le caratteristiche strutturali di un sistema si ritengono adeguate alle finalità della presentenorma quando, effettuando le verifiche di cui in 6.2, presentano le condizioni seguenti:

- le aperture di ventilazione per l’adduzione dell’aria comburenteagli apparecchi raccordati al sistema risultano libere, diadeguata superficie e protette con opportune griglie overichiesto;

- gli altri componenti del sistema sono realizzati con materiali adatti e non devono presentaresegni di deterioramento, danneggiamento, crepe, fessurazioni. In particolare i camini, lecanne fumarie e i condotti intubati devono avere andamento verticale. Eventuali deviazionidi percorso o variazioni di sezione devono comunque consentire un corretto funzionamentofluidodinamico del sistema;

Apparecchio di tipo B(camera aperta)a tiraggio naturale

Locale di installazione (ambiente interno)

- la posizione e la quota di sbocco, lasezione di sbocco e il comignolodevono essere conformi a quantoprescritto dalla UNI 7129

. Il terminale, oveprevisto, deve essere stato installatosecondo le istruzioni del costruttore;

(vederepagine 12 e 13)

ISTRUZIONI PER L'USO L'INSTALLAZIONEE LA MANUTENZIONE

Apparecchio a gas per uso domestico con produzione di acqua calda

NB: In caso di placca appannata laverifica è da considerarsi negativa.

NORMA UNI 10845:2000

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4.1.3 Tenuta

- la camera di raccolta, quandonecessaria, deve essere di altezzaadeguata. Se risulta dotata disportello o apposita aperturad’ispezione rivolti verso ambientiinterni, questi devono poter esserechiusi a tenuta.

(min

. 500

mm

UNI

712

9)

Alte

zza

adeg

uata

Camera di raccolta

Canna fumaria/camino

Sportello metallicoa tenuta d'aria

Un camino, canna fumaria ocondotto intubato si ritiene atenuta quando, effettuando unaprova in pressione, secondo lemodalità specificate in 6.3, 7.4.2 e7.4.3, si riscontrano valori diperdita non maggiori di quelliprestabiliti.

In considerazione delle caratteristiche specifiche di funzionamento e dellealtre modalità di controllo indicate nella presente norma, i requisiti ditenuta di camini o canne fumarie funzionanti in depressione, asserviti adapparecchi a tiraggio naturale di tipo B , si intendono soddisfatti quando

sono rispettate le prescrizioni di cui in 4.1.2, per quanto riguarda inparticolare l’assenza di segni di deterioramento, danneggiamento, crepee fessurazioni.

11

I requisiti di idoneità di un sistema esistente devono essere verificati nei casi seguenti:

Tipo B11

5 MOTIVAZIONI PER LA VERIFICA DEI REQUISITI

5.1 Motivazioni per la verifica dell’idoneità

NORMA UNI 10845:2000

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- eventi di tipo accidentale che possono aver modificato o compromesso il correttofunzionamento fluidodinamico del sistema;

- sostituzione di combustibili solidi o liquidi con combustibile gassoso;

- sostituzione di apparecchi, nel rispetto delle norme vigenti, con apparecchi di tipo diversooppure dello stesso tipo ma non similari;

- ogni qualvolta il sistema risulti non funzionale e non adeguabile ai sensi della presentenorma;

- su specifica richiesta dell’utente.

- modifiche ed ampliamenti dell’impianto di adduzione del gas che possono determinarevariazioni della condizione di funzionamento del sistema;

Il requisito di funzionalità di un sistema in esercizio deve essere verificato nei casi seguenti:

5.2 Motivazioni per la verifica della sola funzionalità

- interventi di tipo edilizio che potrebbero compromettere omodificare il corretto funzionamento fluidodinamico delsistema;

FILO PAVIMENTO

FILO SOFFITTO

VENTILAZIONEPERMANENTE

CAM

INO

CALDAIA DI TIPO "B"(Camera aperta

tiraggio naturale)

GPLGPL

Contatore

FILO PAVIMENTO

FILO SOFFITTO

VENTILAZIONEPERMANENTE

CAM

INO

CALDAIA DI TIPO "B"(Camera aperta

tiraggio naturale)

Contatore

FILO PAVIMENTO

FILO SOFFITTO

VENTILAZIONEPERMANENTE

CAM

INO

CALDAIA DI TIPO "B"(Camera aperta

tiraggio naturale)

FILO PAVIMENTO

FILO SOFFITTO

VENTILAZIONEPERMANENTE

CAM

INO

CALDAIA DI TIPO "B"(Camera aperta

tiraggio naturale)

NORMA UNI 10845:2000

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- sostituzione di apparecchi con apparecchi similari;

- ogni qualvolta si riscontri un’anomalia del funzionamento del sistema.

Le operazioni di verifica di un sistema devono essere svolte da personale avente specificacompetenza tecnica in materia.

Gli esiti delle verifiche devono essere opportunamente documentati (vedere esempio inappendice C).

In caso di esito negativo delle verifiche, gli impianti o gli apparecchi collegati al sistema nondevono essere utilizzati o rimessi in servizio, se non dopo che il sistema sia statoopportumamente adeguato, risanato o ristrutturato secondo quanto indicato in 7.

6 ESECUZIONE DELLE VERIFICHE

Legge 5 marzo 1990, n. 46(Norme per la sicurezza degli impianti)Rif. art. 1, comma 1, lettera e) (Ambito di applicazione)

D.P.R. 6 dicembre 1991, n. 447(Regolamento di attuazione della legge 46/90, in materia di sicurezza degli impianti)Rif. art. 1, comma 5 (Ambito di applicazione)

5) Per impianto del gas a valle del punto di consegna si intende l'insieme delle tubazioni e dei loro accessori dalmedesimo punto di consegna all'apparecchio utilizzatore, l'installazione ed i collegamenti del medesimo, lepredisposizioni edili e/o meccaniche per la ventilazione del locale dove deve essere installato l'apparecchio, lepredisposizioni edili e/o meccaniche per lo scarico all'esterno dei prodotti della combustione.

e) gli impianti per il trasporto e l'utilizzazione di gas allo stato liquido o aeriforme all'interno degli edifici a partire dalpunto di consegna del combustibile gassoso fornito dall'ente distributore;

oppure

Professionista iscritto nell’albo professionale competente (esempio Termotecnico).

APPENDICE C: Esempio di relazione tecnica descrittiva dei lavori e/o controlli effettuati.

C.1 Dati identificativi di carattere generale - ved. Modulo a) - (Appendice C);C.2 Relazione tecnica sostitutiva del progetto - ved. Modulo b) - (Appendice C);C.3 Relazione tecnica dei controlli effettuati in conformità alla UNI 10845 - ved. Modulo c) - (Appendice C).

La funzionalità di un sistema in esercizio si determina, in relazione al tipo di apparecchio cui ilsistema è asservito, effettuando le operazioni di seguito indicate.

6.1 Verifica della funzionalità

NORMA UNI 10845:2000

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6.1.1 Sistemi asserviti ad apparecchi di tipo B

a) Verificare che le aperture di ventilazione per l’adduzionedell’aria comburente siano di superficie adeguata,dimensionate secondo le norme vigenti o in vigore all’epocadella loro realizzazione e siano libere da qualsiasi ostacolo cheimpedisca l’afflusso di aria.

.

TABELLA DI CALCOLO DELLA VENTILAZIONE DEI LOCALI FINO A 35 kWUNI 10738/98 (impianti realizzati fino al 13 marzo 1990)

UNI 7129/72 (impianti realizzati dal 13 marzo 1990 al 31 dicembre 1991)

kcal/h ....................................

(: 1.000) = ..............................

kcal/h ....................................

(: 1.000) = ..............................

kcal/h ....................................

(: 1.000) = ..............................

x 6 cm = ..............2

x 6 cm = ..............2

............ cm2

x 6 cm = ..............2

............ cm2

PORTATA TERMICAAPPARECCHI IN kcal/h UNI 7129/72

Rif. Capitolo 4.

............ cm2

TOTALEcm2

............ cm2TOTALE GENERALE

Apparecchi di cottura

Scaldabagno/i

Caldaia/e

APPARECCHI INSTALLATI

NORMA UNI 7129/72 - CAPITOLO 4. - Ventilazione dei locali -

4.1. E' indispensabile che nei locali in cui sono installati degli apparecchi a gas possa affluire almeno tanta aria quanta ne viene richiesta dallaregolare combustione del gas consumato dai vari apparecchi. E' quindi necessario, per l'afflusso dell'aria nei locali, praticare nelle pareti delleaperture che rispondano ai requisiti seguenti:

avere una sezione libera totale di almeno 6 cm per ogni 1.000 kcal/h con un minimo di 100 cm (tali aperture possono eventualmente esserericavate maggiorando la fessura tra porta e pavimento);

essere situata nella parte di una parete esterna, preferibilmente opposta a quella in cui si trova l'evacuazione dei gas combusti;la loro posizione deve essere scelta in modo tale da evitare che possano essere ostruite, e, se praticate sui muri esterni, esse devono essere

protette con griglie, reti metalliche, ecc., poste sulla faccia esterna del muro con una sezione netta delle maglie di circa 1 cm .Qualora non fosse possibile realizzare la condizione di cui al comma b), è consentito l'afflusso di aria dal locale adiacente, purchè questo nonpossa essere messo in depressione rispetto all'ambiente esterno, per effetto di un tiraggio contrario provocato dalla presenza in esso sia di unaltro apparecchio di utilizzazione funzionante a combustibile solido, liquido o gassoso, sia di un qualsiasi dispositivo di aspirazione. Inoltre, illocale adiacente non deve essere adibito a camera da letto e deve rispondere ai requisiti indicati ai commi a) e c).

4.2. Nei locali in cui funzionano gli apparecchi a gas di cui al punto 3.3. è necessario prevedere non una, ma due aperture ciascuna della sezioneminima di 100 cm , di cui una, per l'afflusso dell'aria, deve essere praticata secondo quanto indicato nel punto 4.1., e l'altra, per lo scarico deigas combusti, deve essere situata nella parte alta di una parete esterna.

4.3. Sono esenti dalle prescrizioni di ventilazione i locali in cui sono installati apparecchi stagni rispetto ai locali stessi.

a)

b) bassac)

2 2

2

2

NORMA UNI 10845:2000

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Apparecchi di cotturamuniti di dispositivo disicurezza per l'assenzadi fiamma

Apparecchi di cotturaprivi di dispositivo disicurezza per l'assenzadi fiamma

kW ......................... x 6 cm = ..............2

............ cm2

kW ......................... x 12 cm = ............2

............ cm2

APPARECCHI INSTALLATI PORTATA TERMICAAPPARECCHI IN kW Rif. UNI 7129 TOTALE

cm2

TOTALE GENERALE ............ cm2

Scaldabagno/i

Caldaia/e

Maggiorazione del 50% se non situata ad una quota prossima al livello delpavimento (moltiplicare il valore del totale per 1,5)

kW ......................... x 6 cm = ..............2

............ cm2

kW ......................... x 6 cm = ..............2

............ cm2

............ cm2

TOTALE PARZIALE ............ cm2

SEZIONE NETTA AGGIUNTIVA PASSAGGIO ARIA IN PRESENZA DI ELETTROVENTILATORE:

Portata massima elettroventilatore fino a 50 m /h e velocità 1 m/s = 140 cm3 2

Portata massima elettroventilatore oltre 50 fino a 100 m /h e velocità 1 m/s = 280 cm3 2

Portata massima elettroventilatore oltre 100 fino a 150 m /h e velocità 1 m/s = 420 cm3 2 ............ cm2

Nota: Per i locali in cui è installato solo un apparecchio di cottura o con apparecchi di tipo C la

ventilazione va realizzata senza tener conto delle maggiorazioni relative agli elettroventilatori

B C

B C

N.B. L'apertura di ventilazione minima senza dispositivi di sicurezza per l'assenza di fiamma è comunque di 200 cm2

N.B. L'apertura di ventilazione minima con dispositivi di sicurezza per l'assenza di fiamma è comunque di 100 cm2

- Nel caso di gas aventi densità relativa non maggiore di 0,8, la sezione relativa alla maggiorazione puòessere realizzata per mezzo di aperture nella parte alta del locale, senza le ulteriori maggiorazioni previstealla successiva lettera d) (cioè del 50%); tali aperture possono essere realizzate, oltre che su pareti esterne,anche su serramenti che danno verso l'esterno, purchè sia garantito il libero passaggio verso l'esterno [punto3.2.1 UNI 7129/92 FA 1, punto 4.2.1 UNI 7129/01 - lettera a)]

TABELLA DI CALCOLO DELLA VENTILAZIONE DEI LOCALI FINO A 35 kWUNI 7129/92/01 (impianti realizzati dal 31 dicembre 1991)

NORMA UNI 10845:2000

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24

b) Verificare le modalità di raccordo dell’apparecchio con il camino, canna fumaria o condottointubato..

I canali da fumo devono presentare i requisiti seguenti:

Inoltre, per gli apparecchi di tipo B a tiraggio naturale, i canali da fumo:

- non devono essere deteriorati,

- devono essere ben fissati in maniera da impedire lo scollegamentoaccidentale dei vari componenti nonchè dall’apparecchio edall’imbocco del camino, canna fumaria o condotto intubato.

.

- devono avviare in maniera adeguata il flusso ascendente dei prodotti della combustioneverso l’imbocco del camino, canna fumaria o condotto intubato,.

- devono ricevere lo scarico dei prodotti della combustione di un solo apparecchio.E’ consentito che due apparecchi similari a gas, installati nello stesso ambiente, scarichino inun apposito canale da fumo collettore purchè dimensionato secondo la UNI 7129. E’

consentito anche lo scarico di due apparecchi similari a gas direttamente in un camino ocondotto intubato purchè la differenza di quota tra gli assi agli imbocchi dei due canali dafumo risulti non minore di 250 mm,

.

APPARECCHIO DI TIPO "B"(Camera aperta tiraggio naturale)

CAMINO, CANNA FUMARIAO CONDOTTO INTUBATO

Norma UNI 7129:2001(Impianti a gas per uso domestico alimentati da rete di distribuzione - Progettazione, installazione e manutenzione)Rif. punto 5.3.1.12

5.3.1.12 ricevere lo scarico di un solo apparecchio di utilizzazione; è consentito convogliare nello stesso canale dafumo un massimo di due apparecchi, purchè siano rispettate le seguenti condizioni:

a) i due apparecchi abbiano una portata termica diversa al massimo del 30% l'uno rispetto all'altro e siano installatinello stesso locale;

.

NORMA UNI 10845:2000

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25

FILO PAVIMENTO

FILO SOFFITTO

VENTILAZIONEPERMANENTE

CA

NN

A F

UM

ARIA

SIN

GO

LA

20 kW

15 kWSCALDABAGNO

DI TIPO "B"(Camera aperta

tiraggio naturale)

CALDAIA DI TIPO "B"(Camera aperta

tiraggio naturale)

30% di 20 kW = 6 kW(Lo scostamento tra le due potenzenon deve essere maggiore di 6 kW)

Esempio:

20 kW - 15 kW = 5 kW

STESSOLOCALE DI

INSTALLAZIONE(massimo n° 2

apparecchi)

SI'

b) la sezione della parte di canale da fumo comune ai due apparecchi sia almeno uguale alla sezione del canale dafumo dell'apparecchio di maggior portata moltiplicata per il rapporto Pc/P1, essendo Pc la somma delle portatetermiche dei singoli apparecchi e P1 la portata termica più elevata, cioè:

.

Sc S1 · Pc/P1ovvero:Dc D1 · Pc/P1dove [fig. 10a)]:Sc è la sezione del condotto comune;S1 è la sezione del condotto dell'apparecchio di maggior portata;Dc è il diametro del condotto comune;D1 è il diametro del condotto dell'apparecchio di maggior portata;

³

³

Esempio:P1 = 25 kW D1 = 120 mmP2 = 18 kWPc = 25 + 18 = 43 kWquindi:Dc D1 · Pc/P1 = 120 · 43/25 = 157 mm³

Due apparecchi, con le limitazioni di cui alla lettera a) precedente, possono essere anche raccordati direttamente allostesso camino o alla stessa canna fumaria; in tal caso la distanza verticale intercorrente fra gli assi degli orifizi diimbocco deve essere di almeno 250 mm [figura 10b)].

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26

S2

P2

Pc Sc

P1

S1

250 m

m m

in.

Esempi di collegamento di due apparecchi ad un camino singolofigura 10

Legenda

a) Collegamento con condotto comuneb) Collegamento con condotti separatiDimensioni in mm

a) b)

Non è invece consentito convogliare nello stesso canale da fumo lo scarico di apparecchi a gas e quello di altrigeneratori di calore funzionanti con combustibili diversi.

E' pure vietato convogliare nello stesso canale da fumo lo scarico di apparecchi a gas ed i canali provenienti da cappesovrastanti gli apparecchi di cottura.

- lungo tutto il percorso del canale da fumo non devono essere presenti serrande o altri sistemidi chiusura,.

c) Verificare l’efficienza dei dispositivi di evacuazione dei prodotti della combustione nei modidi seguito indicati..

- devono avere per tutta la lunghezza una sezione nonminore di quella dell’attacco all’apparecchio..

Nel caso in cui il camino, canna fumaria o condottointubato avesse l’imbocco con diametro minore diquello del canale da fumo, il collegamento deve essereeffettuato con un raccordo conico.

SI

Esem

pio:

CON

DOTT

O IN

TUBA

TO

NO

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27

Procedere come segue:

6.1.1.1 Camini singoli asserviti ad apparecchi di tipo B

- chiudere porte e finestre dell’unità immobiliare in cui è installato l’apparecchio;.

- chiudere a tenuta eventuali camini o condotti di scarico aperti e non utilizzati presenti nellocale di installazione dell’apparecchio o in locali con esso comunicanti;.

Dopo almeno 10 minuti dall’accensione dell’apparecchio, nelle condizionisopraindicate, si deve: 10'

- accendere l’apparecchio alla portata termica effettiva difunzionamento, per un periodo sufficiente a svolgere leprove sottoindicate;

.

- accendere contemporaneamente eventuali altri apparecchi a camera di combustione apertao caminetti aperti presenti nel locale stesso o nei locali comunicanti e azionare eventualidispositivi (elettroventilatori o altro) che con il loro funzionamento potrebbero mettere indepressione il locale o creare condizioni di disturbo al funzionamento fluidodinamico delsistema.Nel caso sussistano condizioni termofluidodinamiche peggiorative per il funzionamento delsistema esse dovranno essere tenute in considerazione.

.

CAMINETTI APERTIAPPARECCHI A CAMERA APERTA

CAMERA DI COMBUSTIONE APERTA(tipo B)

ARIA

FUMI

BRUCIATORE

SCAMBIATORE

ELETTROVENTILATORI

a) effettuare un controllo visivo delle caratteristichedi combustione (conformazione, geometria ecolorazione delle fiamme);

.

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28

b) accertare l’assenza di riflusso dei prodotti della combustione in ambiente, per mezzo diappositi strumenti o attrezzi, posizionandoli in particolare lungo il perimetrodell’interruttore di tiraggio dell’apparecchio, nei punti di giunzione dei canali da fumo o deicondotti di scarico e in prossimità dell’imbocco nel camino o condotto intubato;

.

c)accertare la corretta evacuazione dei prodotti della combustione mediante verifica deltiraggio effettivo esistente tra la sezione di uscita dei prodotti dellacombustione dell’apparecchio ed il locale di installazione dell’apparecchio medesimo.

solo per apparecchi di tipo B a tiraggio naturale:

(vedere appendice B)

.

Nel caso in cui si riscontrasse il collegamento di due apparecchi di tipo B a tiraggio naturale,raccordati allo stesso camino o condotto intubato, purchè gli apparecchi siano installati nellostesso locale e siano state rispettate tutte le altre prescrizioni indicate in merito dalla UNI 7129,le operazioni di verifica sopraindicate devono essere effettuate nel modo seguente:

FILO PAVIMENTO

FILO SOFFITTO

VENTILAZIONEPERMANENTE

CA

NN

A F

UM

ARIA

SIN

GO

LA

20 kW

15 kW

SCALDABAGNODI TIPO "B"

(Camera apertatiraggio naturale)

CALDAIA DI TIPO "B"(Camera aperta

tiraggio naturale)

FILO PAVIMENTO

FILO SOFFITTO

VENTILAZIONEPERMANENTE

CA

NN

A F

UM

ARIA

SIN

GO

LA

20 kW

15 kWSCALDABAGNO

DI TIPO "B"(Camera aperta

tiraggio naturale)

CALDAIA DI TIPO "B"(Camera aperta

tiraggio naturale)

- accendere solo l’apparecchio di portatatermica minore, alla portata effettiva difunzionamento ed eseguire le prove a), b) ec);

. - accendere entrambi gli apparecchi, allaportata effettiva di funzionamento edeseguire le prove a), b) e c) per entrambi gliapparecchi.

.

COND

OTTO

INTU

BATO

CAM

INO

CAM

INO

APPARECCHIO DITIPO “B”

A TIRAGGIONATURALE

Per esempio: un metodo pratico per il controllo dell'efficienza del tiraggio, consistenell'accostare alle aperture sul mantello degli apparecchi in corrispondenzadell'interruttore di tiraggio, o ai bordi dello stesso, una placca cromata o unospecchio passato prima sotto acqua fredda corrente ed asciugato. Se la placca o lospecchio si appannano significa che il sistema di scarico non è efficiente ed i fumirientrano nell'ambiente.

1) = tiraggio buono2) = tiraggio scarso3) = tiraggio assente

Specchietto non appannatoSpecchietto lievemente o parzialmente appannatoSpecchietto fortemente appannato

.

.

.

PARAMETRI INDICATIVI DI VALUTAZIONE DELLA PROVA:

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29

6.1.1.2 Canne collettive ramificate, non ancora sottoposte a verificadi idoneità

Per le canne collettive ramificate non ancora sottoposte a verifica di idoneità, nei casi in cui siarichiesta la verifica della sola funzionalità (5.2),

la stessa deve essere effettuata unicamente presso la singola unità abitativa o il singoloimpianto interessati dall’intervento, secondo le modalità descritte in 6.1.1.1.

(Rif. punto 5.2 Motivazioni per la verifica della sola funzionalità - Il requisito di funzionalità di un sistema in eserciziodeve essere verificato nei casi seguenti:- modifiche ed ampliamenti dell’impianto di adduzione del gas che possono determinare variazioni della condizione

di funzionamento del sistema;- sostituzione di apparecchi con apparecchi similari;- ogni qualvolta si riscontri un’anomalia del funzionamento del sistema)

.

.

.

Apparecchio di tipo B(camera aperta)

a tiraggio naturale

Apparecchio di tipo B(camera aperta)

a tiraggio naturale

Apparecchio di tipo B(camera aperta)

a tiraggio naturale

Apparecchio di tipo B(camera aperta)

a tiraggio naturale

Colle

ttore

(prim

ario

)

1° P

3° P

4° P

2° P

VERIFICA DELLA SOLA FUNZIONALITÀ, DI CUI AL PUNTO 5.1,

NELLA SINGOLA UNITÀ ABITATIVA SECONDO IL PUNTO 6.1.1.1

Condotto singolo (secondario)

Canna fumaria collettiva ramificata(c.c.r.)

Elemento deviatore

Per le verifiche della funzionalità nelle singole unitàabitative vedere Schede 2, 3, 4 e 5 di cui alle rispettivepagine 84, 85, 86 e 87.

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30

6.1.1.3 Canne collettive ramificate, da sottoporre a verifica di idoneitàPer le canne collettive ramificate che richiedono invece la verifica di idoneità (5.1),

(Rif. punto 5.1 Motivazioni per la verifica dell’idoneità - I requisiti di idoneità di un sistema esistente devono essereverificati nei casi seguenti:- eventi di tipo accidentale che possono aver modificato o compromesso il corretto funzionamento fluidodinamico del

sistema;- interventi di tipo edilizio che potrebbero compromettere o modificare il corretto funzionamento fluidodinamico del

sistema;- sostituzione di combustibili solidi o liquidi con combustibile gassoso;- sostituzione di apparecchi nel rispetto delle norme vigenti, con apparecchi di tipo diverso oppure dello stesso tipo

ma non similari;- ogni qualvolta il sistema risulti non funzionale e non adeguabile ai sensi della presente norma;- su specifica richiesta dell’utente)

.

.

.

.

.

.

la funzionalità del sistema deve essereverificata, nelle condizioni di funzionamentoindicate in 6.1.1.1, nel modo seguente:

Apparecchio di tipo B(camera aperta)

a tiraggio naturale

Apparecchio di tipo B(camera aperta)

a tiraggio naturale

Apparecchio di tipo B(camera aperta)

a tiraggio naturale

Apparecchio di tipo B(camera aperta)

a tiraggio naturale

Colle

ttore

(prim

ario

)

1° P

3° P

4° P

Elemento deviatore

2° P

Condotto singolo (secondario)

- accendere, partendo dal basso, soltantol’ultimo apparecchio che si immette nelcollettore, alla portata termica effettiva difunzionamento, per un periodo di temponon minore di 10 minuti ed eseguire leprove a), b) e c) di cui in 6.1.1.1;

.

10'

ed eseguire le prove a), b) e c) di cui in6.1.1.1;

Canna fumaria collettiva ramificata(c.c.r.)

Vedere Scheda 2 di cui a pagina 84.

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31

- dopo 10 minuti dallo spegnimento dell’apparecchio sopraindicato accendere, per un periododi tempo non minore di 10 minuti soltanto il primo apparecchio che si immette nel collettoreed eseguire le prove a), b) e c) di cui in 6.1.1.1;

.

Apparecchio di tipo B(camera aperta)

a tiraggio naturale

Apparecchio di tipo B(camera aperta)

a tiraggio naturale

Apparecchio di tipo B(camera aperta)

a tiraggio naturale

Apparecchio di tipo B(camera aperta)

a tiraggio naturale

Colle

ttore

(prim

ario

)

1° P

3° P

4° P

Elemento deviatore

2° P

Condotto singolo (secondario)

10'ed eseguire le prove a), b) e c) di cui in

6.1.1.1;

Canna fumaria collettiva ramificata(c.c.r.)

Vedere Scheda 3 di cui a pagina 85.

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32

- dopo 10 minuti dallo spegnimento dell’apparecchio sopraindicato accendere e farfunzionare tutti gli apparecchi raccordati alla canna collettiva ramificata, alla portataeffettiva di funzionamento, per un periodo sufficiente a svolgere la verifica ed eseguire leprove a), b) e c), di cui in 6.1.1.1, ad ogni piano.

.

Apparecchio di tipo B(camera aperta)

a tiraggio naturale

Apparecchio di tipo B(camera aperta)

a tiraggio naturale

Apparecchio di tipo B(camera aperta)

a tiraggio naturale

Apparecchio di tipo B(camera aperta)

a tiraggio naturale

Colle

ttore

(prim

ario

)

1° P

3° P

4° P

Elemento deviatore

2° P

Condotto singolo (secondario)

Tempo sufficienteper la verifica

ed eseguire le prove a), b) e c) di cui in6.1.1.1;

Canna fumaria collettiva ramificata(c.c.r.)

Vedere Schede 2, 3, 4 e 5 di cui alle rispettive pagine84, 85, 86 e 87.

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33

6.1.2 Sistemi asserviti ad apparecchi di tipo C

a) Verificare le modalità di raccordo con il camino/canna fumaria/condotto intubato. Inparticolare accertarsi della corretta installazione dei condotti di aspirazione aria e scaricodei prodotti della combustione, nel rispetto delle norme vigenti

.

e delle istruzioni fornite dal costruttore.

ISTRUZIONI PER L'USO L'INSTALLAZIONEE LA MANUTENZIONE

Apparecchio a gas per uso domestico con produzione di acqua calda

Apparecchio di tipo C(camera stagna)

Condotto scarico fumi Condotto di aspirazione aria comburente

Cond

otto

scar

ico fu

mi i

ntub

ato

Cam

ino/

Cann

a Fu

mar

ia

b) Accendere l’apparecchio alla portataeffettiva di funzionamento per unperiodo di almeno 10 minuti.

. 10'

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34

6.2 Verifica delle caratteristiche strutturali

c) Verificare l’assenza di fuoriuscita di prodotti della combustione verso l’ambiente interno, permezzo di appositi strumenti o attrezzature, controllando la tenuta dei condotti in relazione aquanto prescritto dalle norme per gli apparecchi di tipo C. Il controllo deve essere effettuatolungo tutto il percorso dei condotti di scarico fino al punto in cui i condotti si raccordano alcamino/canna fumaria/condotto intubato.

.

Le condizioni dei componenti del sistema

devono essere attentamente valutate con un’ispezione visiva.

(definito dalla presente norma come “Complesso delle predisposizioni edili e meccaniche per l’apporto di ariacomburente all’/agli apparecchio/i e lo scarico all’esterno dei prodotti della combustione. Sono da considerare partiintegranti di un sistema le aperture di ventilazione e/o i condotti per l’apporto di aria comburente, i canali da fumo e icondotti di scarico degli apparecchi, i camini e le canne fumarie, i condotti intubati ed i comignoli)

Le condizioni della struttura del camino, canna fumaria ocondotto intubato, devono essere verificate con un esamedelle parti accessibili esterne e di quelle interne medianteosservazione diretta o adeguate tecniche strumentali. Sidevono inoltre controllare:

Apparecchio di tipo C(camera stagna)

Condotto scarico fumi Condotto di aspirazione aria comburente

Cond

otto

scar

ico fu

mi i

ntub

ato

Cam

ino/

Cann

a Fu

mar

ia

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35

- la presenza della camera di raccolta (nei casiin cui questa risulti richiesta);

.

- la sezione di sbocco del camino, canna fumaria o condotto intubato e del comignolo;.

I rispettivi valori devono essere conformi aquanto prescritto in merito dalla UNI 7129.In particolare:

- la sezione utile del camino, canna fumaria o condotto intubato deve essere compatibile conle caratteristiche dell’/degli apparecchio/i collegato/i o che si intende/intendono collegare;.

- l’altezza del tronco di camini, canna fumariao condotto intubato che fuoriesce dal tetto;

.

Camera raccolta materialisolidi e condensa

Canna fumaria/camino

Sportello metallicoa tenuta d'aria

Sezione utile di uscita comignolo

S1 + S2 + S3 + S4 = min. 2 SLa sezione totale del comignolo non deve essere < di 2 volte la sezione

del camino/canna fumaria/condotto intubato

S1 S2 S3 S4

Sezione utile camino/canna fumaria/condotto intubato

S

- la distanza dal colmo del tetto e da altrivolumi che possono ostacolare il deflusso deiprodotti della combustione.

.0,5

0 m

> 5 m

£ 5 m

0,5

0 m

VOLUMETECNICO

- il comignolo, ove quest’ultimo risulti richiesto, deveessere conformato in modo da impedire la penetrazionedegli agenti atmosferici,

.

NORMA UNI 10845:2000

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36

assicurare lo scarico dei prodotti della combustione, anche inpresenza di venti di ogni direzione ed inclinazione,

ed essere posizionato al di fuori della zona di reflusso.

QUOTA DI SBOCCO (Rif. UNI 7129)0,5

0 m

> 5 m

£ 5 m

0,5

0 m

Tetto Piano

VOLUMETECNICO

Tetto a 15°

1 m

min

.

0,5

0 m

0,5

0 m

> 1,85 m

£ 1,85 m

15°

ZONA DI REFLUSSO

Testo a 30°

30°

1,2

0 m

min

.

0,8

0 m

0,5

0 m

> 1,30 m

£ 1,30 m

ZONA DI REFLUSSO

2,6

0 m

in.

60°

2,1

0 m

> 1,20 m

0,5

0 m

£ 1,20 m

Tetto a 60°

ZONA DIREFLUSSO

45°

2 m

min

.

1,5

0 m

0,5

0 m

> 1,50 m

£ 1,50 m

Tetto a 45°

ZONA DI REFLUSSO

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37

6.3 Verifica della tenuta di camini/canne fumarieLa verifica della tenuta dei camini e canne fumarie può essere eseguita secondo lametodologia seguente:

a) chiudere a tenuta con appositi attrezzi la sezione orizzontale interna del camino o cannafumaria rispettivamente al di sotto dell’imbocco del canale da fumo o condotto di scaricoubicato più in basso e alla quota di sbocco;

.

b) scollegare i canali da fumo o condotti di scarico di tutti gli apparecchi collegati al sistema echiudere a tenuta la sezione verticale nei rispettivi punti di imbocco;

.

CAM

INO/

CANN

A FU

MAR

IA

CANALE/CONDOTTOSCARICO FUMI

Chiusuraa tenuta

Chiusuraa tenuta

APPARECCHIO DI TIPO “C”

MUNITO DI VENTILATORE

Quota di sbocco

CAM

INO

SING

OLO

CANALE/CONDOTTO SCARICO FUMI

Chiusuraa tenuta

Quota di sboccoChiusuraa tenuta

APPARECCHIO DITIPO “B”

MUNITO DIVENTILATORE

CAM

INO/

CANN

A FU

MAR

IA

Chiusuraa tenuta

Chiusuraa tenuta

APPARECCHIO DI TIPO “C”

MUNITO DI VENTILATORE

Chiusuraa tenuta

Quota di sbocco

CAM

INO

SING

OLO

Chiusuraa tenuta

Chiusuraa tenuta

Quota di sbocco

Chiusuraa tenuta

APPARECCHIO DITIPO “B”

MUNITO DIVENTILATORE

(Rif. UNI 7129: “Per quota di sbocco si intende quella che corrisponde alla sommità del camino/canna fumaria,indipendentemente da eventuali comignoli”)

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38

c) mettere in pressione il camino o canna fumaria con apposito strumento, per mezzo di aria atemperatura ambiente, e portarlo rispettivamente a:

.

- 40 Pa nel caso di camini o canne fumarie funzionanti con pressione negativa (depressione)rispetto all’ambiente;

.

Quando la perdita risulta stabilizzata verificarne il valore che deve risultare non maggiore di:

CAM

INO/

CANN

A FU

MAR

IA

Chiusuraa tenuta

Chiusuraa tenuta

APPARECCHIO DI TIPO “C”

MUNITO DI VENTILATORE

Chiusuraa tenuta

Quota di sbocco

CAM

INO

SING

OLO

Chiusuraa tenuta

Chiusuraa tenuta

Quota di sbocco

Chiusuraa tenuta

APPARECCHIO DITIPO “B”

MUNITO DIVENTILATORE

nel caso di camini funzionanti con pressione positiva rispettoall’ambiente, esterni all’edificio e non addossati a locali abitati.- 0,12 x 10

-3m

3

s x m2

- 200 Pa nel caso di camini, funzionanti con pressione positiva (sovrappressione) rispettoall’ambiente .

1)

.

(Relativamente alla nota 1) ved. pagina successiva)

- 2 x 10-3

m3

s x m2

nel caso di camini o canne fumarie collettive funzionanti con pressionenegativa rispetto all’ambiente, asserviti ad apparecchi con ventilatorenel circuito di combustione ;

2)(Relativamente alla nota 2) ved. pagina 40)

200 Pa con pressione positiva (sovrapressione)40 Pa con pressione negativa (depressione)

200 Pa con pressione positiva (sovrapressione)40 Pa con pressione negativa (depressione)

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39

1) Non è consentito il funzionamento in sovrappressione di camini o canne fumarie interne alla struttura dell’edificio oaddossate a locali abitati, anche nel caso che il sistema sia al servizio di apparecchi muniti di ventilatore nel circuito dicombustione.

.

A tal proposito anche la norma UNI 7129, al punto “5.3.2.1 Generalità”, riporta:“in un camino che passi entro o sia addossato a locali abitati, non deve esistere alcuna sovrappressione”

Le caldaie munite di ventilatore (in cui l'evacuazione dei prodotti della combustione avviene tramite un ventilatorefacente parte integrante dell'apparecchio) dovranno avere una pressione tale da vincere solamente la resistenzaopposta al passaggio dei gas combusti nel condotto fumario (considerato, dalla norma UNI 7129, come un unicocomplesso con la caldaia). I relativi gas di scarico dovranno essere evacuati in canna fumaria, esclusivamente atiraggio naturale. In tal modo si evita che, in caso di perdite dal condotto fumi, parte di questi fuoriesca in localiabitati con conseguenze anche molto gravi.

Per il calcolo di canne fumarie collettive e camini per questa tipologia di apparecchi esiste la norma UNI 10641/97“Canne fumarie collettive e camini a tiraggio naturale per apparecchi a gas di tipo C con ventilatore nel circuito dicombustione - Progettazione e verifica”.

NB: sconsigliamo, se non espressamente dichiarato dal costruttore, di realizzare collegamenti entro camini singoliche passano entro o sono addossati a locali abitati con apparecchi muniti di ventilatore (sia tipo B che C), inquanto spetta all'impresa installatrice l'onere di dichiarare quanto eseguito nella dichiarazione di conformitàcon annessa assunzione di responsabilità.

Al contrario nei camini e nelle cannefumarie collettive che non passano o nonsiano addossati a locali abitati puòesistere anche sovrappressione

NO S

OVRA

PPRE

SSIO

NE

LOCALIABITATI

LOCALIABITATI

PRES

SION

E 0 Locale

Tecnico

CALDAIA MUNITA DI VENTILATORE

NORMA UNI 10845:2000

Riproduzione vietata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n° 633 e successivi aggiornamenti - Ariston Thermo Group - 60044 Fabriano (ANCONA) - Viale Aristide Merloni, 45

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40

2) Non è consentito allacciare apparecchi di tipo B, muniti di ventilatore nel circuito di combustione, in canne collettiveramificate.

.

NO

Mezzi meccanici di aspirazione fumi(posti alla sommità del condotto)

Apparecchio di tipo Ba tiraggio naturale

Apparecchio di tipo Ba tiraggio naturale

Apparecchio di tipo Ba tiraggio naturale

NOApparecchio di tipo Bmunito di ventilatore

Apparecchio di tipo Bmunito di ventilatore

Apparecchio di tipo Bmunito di ventilatore

= Mezzi ausiliari di aspirazioneposti in corrispondenza delle immissioni

ai vari piani

A tal proposito anche la norma UNI 7129, al punto “5.3.2.3 Canne fumarie collettive ramificate c.c.r.”, riporta:“l'uso delle c.c.r. vieta l'impiego di qualsiasi mezzo ausiliario di aspirazione e compressione posto in corrispondenzadelle immissioni ai vari piani, ed esclude anche l'impiego di mezzi meccanici di aspirazione posti alla sommità delcondotto”;

Per il calcolo delle canne fumarie collettive ramificate (c.c.r.) esiste la norma UNI 10640/97 “Canne fumarie collettiveramificate per apparecchi di tipo B a tiraggio naturale - Progettazione e verifica”.

NORMA UNI 10845:2000

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41

La superficie di riferimento del camino/canna fumaria su cui verificare la perdita è determinatadal perimetro interno indicato rispettivamente nelle figure 1 a) e 1 b).

Un sistema che, a seguito degli interventi indicati rispettivamente in 5.1 o in 5.2, e delle relativenecessarie verifiche di cui in 6 della presente norma, non dovessero soddisfare in tutto o inparte i requisiti prescritti non può essere riutilizzato o rimesso in funzione se non dopo esserestato sottoposto a interventi mirati a ripristinarne rispettivamente i requisiti di funzionalità edidoneità.

Ai sensi della legislazione vigente , tali interventi devono essereprogettati da professionisti ed eseguite da imprese specializzate,aventi specifica competenza tecnica.

3)

Per la verifica della tenuta dei condotti intubati attenersi a quanto previsto rispettivamente in7.4.2 e 7.4.3.

3) Alla data di pubblicazione della presente norma, la materia è disciplinata dalla Legge 5 marzo 1990, n° 46 “Norme per lasicurezza degli impianti”.

.

Perimetro di riferimento da considerare per la determinazione della superficie sulla quale calcolare laperdita (indicato in grassetto)

figura 1

a) b)

7 ADEGUAMENTO/RISANAMENTO/RISTRUTTURAZIONE

7.1 Generalità

In canna singola o inc.c.r. per apparecchi ditipo "B" a tiraggionaturale

In canna singola o inc.c. per apparecchi ditipo "C" muniti diventilatore

PROCEDURA DI VERIFICA DEI REQUISITI DI FUNZIONALITÀ ED IDONEITÀ DI UN SISTEMA

VentilazioneRigurgitoTiraggio (canale da fumo)

Ventilazione (non necessaria)

Tiraggio (sistema fumario non in pressione)

Caratteristiche strutturali (es. video ispezione ecc.)

IDONEITA'DEL

SISTEMA

IDONEITA'DEL

SISTEMA

FUNZIONALITA'

FUNZIONALITA'

Tenuta

Tenuta (non necessaria)

Caratteristiche strutturali (es. video ispezione ecc.)

NORMA UNI 10845:2000

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42

Il progetto può essere sostituito da una relazione tecnica in tutti i casi di adeguamento delsistema e nei casi di risanamento o ristrutturazione quando il sistema da risanare o ristrutturaresia asservito ad un apparecchio di portata nominale non maggiore di 35 kW e non risulticompreso in sistemi multipli o collettivi.

Apparecchio di tipo C(camera stagna)

munito di ventilatore

2° P

1° P

3° P

4° P

Apparecchio di tipo C(camera stagna)

munito di ventilatore

Apparecchio di tipo C(camera stagna)

munito di ventilatore

Apparecchio di tipo C(camera stagna)

munito di ventilatore

Contatore

Contatore

Contatore

Contatore

Canna fumaria collettiva (c.c.)e/o condotto intubato

1° P

2° P

3° P

Apparecchio di tipo C(camera stagna)

munito di ventilatore

Apparecchio di tipo C(camera stagna)

munito di ventilatore

Apparecchio di tipo C(camera stagna)

munito di ventilatore

Condotti di aspirazione aria

Condotti di evacuazione fumi

Sez. “A” - “A”

ARIA

FUMI

ARIA

ARIA

FUMIFUMI

“A”“A”

Definizione :“Insieme di più sistemi i cui

condotti di aspirazione aria e/o evacuazione fumisono alloggiati verticalmente nel medesimo vano tecnico”

SISTEMA MULTIPLODefinizione :“Sistema nel quale più apparecchi similari, alimentaticon lo stesso combustibile, sono raccordati alla stessa

canna fumaria collettiva o allo stesso condotto intubato”

SISTEMA COLLETTIVO

PROGETTO PROGETTO

Vano tecnico

NORMA UNI 10845:2000

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RELAZIONE TECNICASistema singolo asservito ad apparecchio diportata termica nominale inferiore a 35 kW

Progetto, o relazione tecnica, edesecuzione devono garantire il tipo diservizio dichiarato (a secco, a umido, indepressione o a pressione positiva) especificare le norme cui si conformano.

Al termine dei lavori il sistema deveessere sottoposto alle rispettive verifichedi cui in 6 e soddisfare tutti i requisitirichiesti.

Sistema asservito adapparecchio < 35 kW

APPARECCHIO< 35 kW

Canale/Condottoscarico fumi

Centralina ditermoregolazione

Sonda esterna

ESTERNO(spazio scoperto)

CENTRALE TERMICA

APPARECCHIO> 35 kW

Apertura di aerazioneMisuratore gas inarmadietto metallicoe/o nicchia aerata

Valvola diintercettazionemanuale esterna

Tubazione gas pressionemax 0,5 bar

Piano di riferimento

Quadroelettrico

Portadi classe 0 di

reazione al fuoco(min. h 2mt e l 60 cm)

Congegno diautochiusura

Sistema asservitoad apparecchio

> 35 kW

PROGETTO

Sistema asservito ad apparecchi di portata termica nominale maggiore di 35 kW

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3) Alla data di pubblicazione della presente norma, la materia è disciplinata dalla Legge 5 marzo 1990, n° 46 “Norme per lasicurezza degli impianti”.

.

Gli esiti delle verifiche devono essere opportunamente documentati ed allegati, insieme alprogetto o alla relazione tecnica, alla Dichiarazione di Conformità dell’impianto gas previstadalla legislazione vigente [vedere esempio di relazione tecnica di cui in appendice C, modulia) + b) + c)].

3)

DICHIARAZIONE DI CONFORMITA’ DELL'IMPIANTO ALLA REGOLA DELL'ARTE

ESITI DELLE VERIFICHEDOCUMENTATI

MEDIANTE

PROGETTO:- Sistemi > 35 kW- Sistemi multipli- Sistemi collettivi

ALLEGATI ALLA

RELAZIONE TECNICA:- Sistemi < 35 kW- Sistemi singoliEsempio di relazione:APPENDICE C: Esempio direlazione tecnica descrittiva deilavori e/o controlli effettuati.

Dati identificativi di caratteregenerale - ved. “Modulo a)”;

Relazione tecnica sostitutivadel progetto - ved. “Modulo b)”;

Relazione tecnica dei controllieffettuati in conformità alla UNI10845 - ved. “Modulo c)”.

C.1

C.2

C.3

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I materiali ed i componenti per l’adeguamento, risanamento o ristrutturazione dei sistemidevono essere espressamente dichiarati idonei allo scopo dal costruttore.

7.2 Risanamento mediante rivestimento interno di camini/cannefumarie esistenti

E’ consentito il risanamento di camini e cannefumarie esistenti attraverso il rivestimento delle paretiperimetrali interne utilizzando materiali adatti etecniche di installazione adeguate, dichiarati idoneiallo scopo dal produttore.

In particolare, i materiali impiegati devono essereadatti a resistere alle normali condizioni di eserciziopreviste, ai componenti chimici presenti nei prodottidella combustione, alle sollecitazioni termiche emeccaniche nonchè alle operazioni di pulizia omanutenzione.

Rif. Decreto del Presidente della Repubblica 21 aprile 1993, n. 246 (G.U. n. 170 del 22 luglio 1993)“Regolamento di attuazione della direttiva 89/106/CEE relativa ai prodotti da costruzione”

Art. 1.Campo di applicazione - Definizioni

1. Il presente regolamento si applica ai materiali da costruzione nei casi in cui essi devono garantire il rispetto di unoo più requisiti essenziali, di cui all’allegato “A”, relativi alle opere di costruzione.

2. Ai fini del presente regolamento è considerato “materiale da costruzione” ogni prodotto fabbricato al fine diessere incorporato o assemblato in modo permanente negli edifici e nelle altre opere di ingegneria civile.… omissis …

.

.

ALLEGATO “A” - REQUISITI ESSENZIALI AI QUALI DEBBONO RISPONDERE LE OPERE1) Resistenza meccanica e stabilità.2) Sicurezza in caso d’incendio.3) Igiene, salute ed ambiente.4) Sicurezza di utilizzazione.5) Protezione contro il rumore.6) Risparmio energetico e isolamento termico.

.

.

.

.

.

.

Art. 2.Condizioni di immissione sul mercato

1. I prodotti possono essere immessi sul mercato solo se idonei all’impiego previsto. Sonoidonei i prodotti dotati di caratteristiche tali da rendere le opere sulle quali devonoessere incorporati o comunque installati, se adeguatamente progettate e costruite,conformi ai requisiti essenziali di cui all’allegato “A”, se e per quanto tali requisiti sonoprescritti. I prodotti che recano il marchio CE si presumono idonei all’impiego previsto.… omissis …

. MARCATURA

NORMA UNI 10845:2000

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7.3 Trattamento di camini/canne fumarie contenenti amianto

Nel caso di interventi su camini o canne fumarie realizzate con materiali contenenti amianto,devono essere osservate ed applicate tutte le disposizioni legislative vigenti in materia , alloscopo di impedire la dispersione di fibre di amianto ed il pericolo dovuto all’esposizione dellostesso. In particolare, prima di ogni intervento di pulizia, manutenzione, ristrutturazione,risanamento del camino o della canna fumaria si deve trattare tutta la superficie degli stessiper evitare il rilascio di fibre di amianto.

4)

Gli operatori devono usare schemi di lavoro dettagliati di comprovata efficacia, riportanti ladescrizione delle operazioni da svolgere e gli strumenti da utilizzare. I materiali rimossi devonoessere smaltiti nel rispetto delle disposizioni legislative vigenti in materia .

4)

4) Alla data di pubblicazione della presente norma, la materia è disciplinata dalla Legge 27 marzo 1992, n° 257 “Normerelative alla cessazione dell’impiego dell’amianto” e successivi decreti ad essa collegati.

.

Rif. Legge 27 marzo 1992, n. 257 (G.U. n. 87 del 13 aprile 1992)“Norme relative alla cessazione dell’impiego dell’amianto”

(Aggiornata con le modifiche apportate dalla legge 24 aprile 1998, n. 128, della legge 9 dicembre 1998, n. 426, dal decreto-legge 5 giugno1993, n. 169 e dal decreto-legge 1 ottobre 1996, n. 510)

Capo I - Disposizioni GeneraliArt. 1. - Finalità

1. La presente legge concerne l’estrazione, l’importazione, la lavorazione, l’utilizzazione, la commercializzazione, iltrattamento e lo smaltimento, nel territorio nazionale, nonchè l’esportazione dell’amianto e dei prodotti che locontengono e detta norme per la dismissione dalla produzione e dal commercio, per la cessazione dell’estrazione,dell’importazione, dell’esportazione e dell’utilizzazione dell’amianto e dei prodotti che lo contengono, per larealizzazione di misure di decontaminazione e di bonifica delle aree interessate dall’inquinamento da amianto,per la ricerca finalizzata alla individuazione di materiali sostitutivi e alla riconversione produttiva e per il controllosull’inquinamento da amianto.

.

Art. 3. - Valori limite1. La concentrazione di fibre di amianto respirabili nei luoghi di lavoro ove si utilizza o si trasforma o si smaltisce

amianto, nei luoghi ove si effettuano bonifiche, negli ambienti delle unità produttive ove si utilizza amianto e delleimprese o degli enti autorizzati alle attività di trasformazione o di smaltimento dell’amianto o di bonifica dellearee interessate, non può superare i valori limite fissati dall’articolo 31 del decreto legislativo 15 agosto 1991, n.277, come modificato dalla presente legge.… omissis …

.

Capo III - Tutela dell’ambiente e della saluteArt. 12. - Rimozione dell’amianto e tutela dell’ambiente

2. Con decreto del Ministro della Sanità, da emanare entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore dellapresente legge, sono stabilite le norme relative agli strumenti necessari ai rilevamenti e alle analisi delrivestimento degli edifici, nonchè alla pianificazione e alla programmazione delle attività di rimozione e difissaggio di cui al comma 3 e le procedure da seguire nei diversi processi lavorativi di rimozione.

… omissis …

… omissis …

.

2. Sono vietate l’estrazione, l’importazione, l’esportazione, la commercializzazione e la produzione di amianto, diprodotti di amianto o di prodotti contenenti amianto.… omissis ...

.

NORMA UNI 10845:2000

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In attesa che venga definita una specifica normativa tecnica in materia , è consentitol’intubamento dei camini, canne fumarie e vani tecnici esistenti purchè vengano rispettati icriteri generali di seguito indicati.

5)

Il camino, canna fumaria o vano tecnico esistente deve essere di materiale di classe “0” direazione al fuoco (UNI 9177) e deve essere adibito ad uso esclusivo del nuovo sistema.

5) A livello europeo, da parte del Comitato Tecnico CEN/TC 166 “Camini” sono allo studio normative specifiche in materia..

Rif. norma UNI 9177 ottobre 1987“Classificazione di reazione al fuoco dei materiali combustibili”

Rif. Decreto Ministeriale 26 giugno 1984“Classificazione di reazione al fuoco ed omologazione dei materiali ai fini della prevenzione incendi”

… omissis ...

… omissis ...

2. Campo di applicazioneLa presente norma è utilizzabile per la classificazione di reazione al fuoco dei materiali combustibili ai fini dellaprevenzione incendi con esclusione dei rischi derivanti dai fumi emessi, in caso di incendio, dai suddetti materiali.

.

4. ClassificazioneI materiali, in relazione al grado di partecipazione al fuoco al quale sono sottoposti, sono assegnati alle classi 0, 1,2, 3, 4 e 5 con l’aumentare della loro partecipazione alla combustione.Nota - La classe 0 è attribuita ai materiali non combustibili.… omissis ...

.

3.2. reazione al fuoco: Grado di partecipazione di un materiale combustibile al fuoco al quale è sottoposto..… omissis ...

.

2.2. Reazione al fuocoGrado di partecipazione di un materiale combustibile al fuoco al quale è sottoposto. In relazione a ciò i materialisono assegnati alle classi 0, 1, 2, 3, 4, 5, con l’aumentare della loro partecipazione alla combustione; quelli diclasse 0 non sono combustibili.Pertanto:CLASSE 0: materiale incombustibile; CLASSE 1: materiale non infiammabile; CLASSE 2: materiale difficilmenteinfiammabile; CLASSE 3: materiale mediamente infiammabile; CLASSE 4: materiale facilmente infiammabile;CLASSE 5: materiale altamente infiammabile.

.

b) tubi, canalizzazioni e contenitori per il trasporto e lo stoccaggio di fluidi, ad uso civile e industriale (due annidalla data di entrata in vigore della presente legge);… omissis …

.

TABELLA (prevista dall’articolo 1, comma 2)

a) lastre di amianto piane o ondulate, di grande formato (due anni dalla data di entrata in vigore della presentelegge);

.

7.4 Intubamento

7.4.1 Prescrizioni generali

NORMA UNI 10845:2000

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Il camino, canna fumaria o vano tecnico esistente, oltre alleeventuali indicazioni del costruttore del condotto e degliaccessori per l’intubamento, deve avere le seguenticaratteristiche tali da permettere l’intubamento:

- assenza di danni strutturali tali da comprometternel’integrità;

.

La struttura del camino, canna fumaria o vano tecnico esistente deve essere considerata parteintegrante del nuovo sistema, in particolar modo al fine della valutazione della resistenzatermica globale di parete.

- pulizia della superficie interna e degli accessori edili otermotecnici (in modo particolare non devono essere presentiscorie o fuliggine);

.

- assenza di ostruzioni o restringimenti tali da pregiudicarne lac o n g r u e n z a s t r u t t u r a l e o i l f u n z i o n a m e n t otermofluidodinamico (qualora ciò sia necessario o rilevante aifini della sicurezza);

.

- essere protetto con dispositivi cheimpediscano la penetrazione degli agentiatmosferici.

.

- sezione sufficiente a garantire un agevoleed adeguato inserimento del nuovocondotto (o dei nuovi condotti, nel caso disistemi multipli);

.

NORMA UNI 10845:2000

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- assicurare la stabilità del complesso;.

- evitare la disgiunzione degli elementi durante l’installazione edurante le normali condizioni di esercizio;

.

- garantire la tenuta in ottemperanza alle prescrizioni contenutenelle normative vigenti.

.

Per i condotti per l’intubamento e per i lorocomponenti e accessori, è necessarioaccertarsi che da parte del produttore,nell’ambito della documentazione tecnicadi prodotto e/o della dichiarazione diconformità del prodotto, sia garantito ilm a n t e n i m e n t o n e l t e m p o d e l l ecaratteristiche di tenuta e di resistenza allenormali sollecitazioni meccaniche, termichee chimiche; in modo particolare, deveessere garantita la resistenza all’azione dei

prodotti della combustione e delle loro eventuali condense in mododa evitare l’insorgere di danni conseguenti (vedere appendice A).

Esempio di DICHIARAZIONE DICONFORMITA’ DEL PRODOTTO

Il costruttore dei condotti, deicomponenti e accessori perl’intubamento deve inoltrefornire le prescrizioni perl’installazione ed il correttoutilizzo, nonchè le indicazionir e l a t i v e a l l e e ven tua l ioperazioni periodiche dimanutenzione ordinaria e/ostraordinaria.

ISTRUZIONI PER L'INSTALLAZIONEE LA MANUTENZIONE

CONDOTTI, COMPONENTI ED ACCESSORI PER FUMISTERIA

I giunti devono:

APPENDICE A - MATERIALI E SPESSORI MINIMI DI PARETE DI CONDOTTI PERINTUBAMENTO

I condotti per l’intubamentopossono essere costituiti da piùelementi opportunamentegiuntati a tenuta.

Il dimensionamento dei condotti, dei loro componentied accessori deve essere effettuato in funzione deiparametri seguenti:

- numero e caratteristiche degli apparecchi allacciati;.

- proprietà fisiche e modalità di funzionamento (a secco o ad umido)del sistema intubato;

.

- misure geometriche, accidentalità distribuite e concentrate, peculiaritàtermofluidodinamiche del sistema intubato e dell’impianto fumario complessivo..

EL

EM

EN

TO

APPARECCHIO

EL

EM

EN

TO

EL

EM

EN

TO

EL

EM

EN

TO

NORMA UNI 10845:2000

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- aperta alla sommità;.

- ispezionabile;.

- adeguatamente dimensionata..

Il sistema deve essere ispezionabile e deve consentire le previsteoperazioni di pulizia e di manutenzione ordinaria e straordinaria,secondo le indicazioni del costruttore del sistema stesso.

I sistemi, quando richiesto, devono essere protetti con accessori e dispositivi che impediscanola penetrazione degli agenti atmosferici.

Nel caso in cui sia prevista larealizzazione di un’intercapedine,tra il condotto intubato e lastruttura del camino, cannafumaria o vano tecnico esistente,per l’adduzione di aria comburenteagli apparecchi raccordati alsistema, essa deve essere:

Nei casi di cui in 7.1 per i quali aisensi della legislazione vigente inmateria non è obbligatoria larealizzazione del progetto ,l ’eventua le sez ione l iberadell’intercapedine per l’adduzionedi aria comburente agli apparecchideve essere almeno pari al 150%della sezione interna del condottodi evacuazione dei fumi. Sezionidiverse sono consentite solo incaso di presenza di progetto.

6 )

6) Alla data di pubblicazione della presente norma, la materia è disciplinata dalla Legge 5 marzo 1990, n° 46 “Norme per lasicurezza degli impianti”.

.

I giunti dei condotti e i distanziatoriutilizzati per il fissaggio o lacentratura del condotto all’internodel camino, canna fumaria o vanotecnico esistente, non devonodiminuire in ogni punto la sezionedell’intercapedine minima diventilazione di oltre il 10%.

Non è consentito l’utilizzo di condotti e accessori non espressamente previsti per lo scopomedesimo.

L’installazione di condotti e componenti metallici deve essere realizzata nel rispetto dellepertinenti norme CEI, in particolare per quanto riguarda la messa a terra e la protezione dascariche elettriche in genere.

Apparecchiodi tipo “C”

Esempio:S1 = 50 cm ÷ S2* = 1,5 · S1

S2 = 75 cm[*ossia: S2 = 150% di 50 (S1)]

2

2

ø 811,2 cm

S1S2

ø 812,6 cm

S1S2

Condottoscarico fumi

Cond

otto

intu

bato

Giunti dei condotti

Distanziatori

Condotto di aspirazionearia comburente

Cam

ino/

Cann

a fu

mar

ia o

van

o te

cnico

esis

tent

e

Ingresso aria comburente

Comignolo

Non devono ridurre la sezione dell’intercapedinedi ventilazione di oltre il 10%

Intercapedine libera di ventilazione e di adduzione ariacomburente all’apparecchio

NORMA UNI 10845:2000

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51

La tenuta dei condotti intubati può essere verificata con le modalità operative di cui in 6.3, aduna pressione di prova pari a 40 Pa. In tale condizione il valore di perdita deve risultare nonmaggiore di:

Nel caso di intubamento di camini, canne fumarie o vani tecnici esistenti con condottifunzionanti con pressione positiva rispetto all’ambiente, oltre ai requisiti generali indicati in7.4.1 devono essere rispettate le prescrizioni seguenti.

Il camino, canna fumaria o vano tecnico esistente deve essere predisposto all’esecuzione dellenecessarie operazioni di manutenzione, di verifica e di controllo; tale predisposizione deveessere chiaramente individuabile. Nel caso in cui ciò sia realizzato mediante un’apertura diispezione, rivolta verso ambienti interni, essa deve essere chiusa a tenuta.

7.4.2 Prescrizioni aggiuntive per l’intubamento con condottifunzionanti con pressione negativa rispetto all’ambiente

7.4.3 Prescrizioni aggiuntive per l’intubamento con condottifunzionanti con pressione positiva rispetto all’ambiente

- 2 x 10-3

m3

s x m2

nel caso di condotti intubati funzionanti con pressione negativa rispettoall’ambiente, al servizio di apparecchi con ventilatore nel circuito dicombustione.

Il sistema ristrutturato deve permettere lenormali dilatazioni senza compromettere irequisiti sopra enunciati.

I condotti devono avere andamento verticale;sono ammessi non più di due cambiamenti didirezione purchè l’angolo di incidenza con laverticale non sia maggiore di 30°.

Nei condotti, secondo il verso dei fumi, non èconsentito effettuare restringimenti dellasezione; è consentito effettuare eventualiallargamenti troncoconici purchè compatibili everificati da un calcolo o espressamentedichiarati idonei dal costruttore.

In prossimità della base, il condotto intubatodeve essere dotato di una camera di raccoltacon sportello di ispezione a tenuta e dieventuale dispositivo per lo smaltimento dellecondense.

Cond

otto

intu

bato

Apparecchio

Condottoscarico fumi

Max 2 cambi di direzionenon maggiori di 30°

Eventuale allargamentotroncoconico

Verso dei fumi

Camera di raccolta consportello di ispezione a tenuta

Dispositivo per losmaltimento dellecondense

1

2

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52

L’intubamento deve essere realizzato con l’ausilio di prodotti e di tecnologieadatti allo scopo, espressamente dichiarati idonei dal costruttore.

In ogni caso non è consentito l’utilizzo di componenti con giunzionelongitudinale aggraffata o comunque discontinua.

Devono essere adottati opportuni accorgimenti affinchè, lungolo sviluppo dei condotti, venga evitato il ristagno delle eventualicondense.

Eventuali restringimenti della sezione e/o cambiamenti didirezione e l’angolo di incidenza con la verticale, devono essereverificati da un calcolo o espressamente dichiarati idonei dalcostruttore.

ISTRUZIONI PER L'INSTALLAZIONEE LA MANUTENZIONE

CONDOTTI, COMPONENTI ED ACCESSORI PER FUMISTERIA

Tra la superficie perimetrale interna del camino, canna fumaria o vano tecnico esistente, e lasuperficie perimetrale esterna del condotto intubato, deve essere assicurata una sezione diventilazione d’aria verso l’esterno, aperta alla base e alla sommità. (Ved. Schema A pag. 53 e B pag. 54)

Nei casi in cui l’apertura alla base non risulti direttamente prospiciente verso l’esterno, èconsentita la realizzazione di un canale di collegamento tra l’apertura stessa e l’esterno.(Ved. Schema B pag. 54)

L’intercapedine libera di ventilazione può essere utilizzata anche per l’adduzione di ariacomburente agli apparecchi collegati al sistema. In questo caso, per il quale non è necessariorealizzare l’apertura di ventilazione alla base, la sezione dell’intercapedine deve essereopportunamente dimensionata. Nei casi di cui in 7.1 per i quali non è obbligatorio il progetto ,la sezione libera dell’intercapedine suddetta deve essere almeno pari al 150% della sezioneinterna del condotto di evacuazione fumi. Misure diverse possono essere consentite in presenzadi progetto.

7)

(Ved. Schema C pag. 55)

7) Alla data di pubblicazione della presente norma, la materia è disciplinata dalla Legge 5 marzo 1990, n° 46 “Norme per lasicurezza degli impianti”.

.

I giunti dei condotti, i distanziatori eventualmente utilizzati per il fissaggio o la centratura delcondotto all’interno del camino, canna fumaria o vano tecnico esistente, non devono diminuirela sezione dell’intercapedine di ventilazione minima di oltre il 10% in ogni punto.(Ved. Schema A pag. 53, B pag. 54 e C pag. 55)

Nel caso di condotti intubati funzionanti con pressione positiva rispetto all’ambiente, inseriti incamini, canne fumarie o vani tecnici posti all’esterno dell’edificio e non addossati a localiabitati, non è necessario prevedere la sezione libera di ventilazione precedentemente indicata.(Ved. Schema A pag. 53, B pag. 54 e C pag. 55)

Relativamente a quanto riportato qui di seguito vedere schemi degli esempiesplicativi inerenti all’intubamento con condotti funzionanti con pressionepositiva rispetto all’ambiente riportati alle tre pagine seguenti (Schema A,B e C).

Nei casi di cui in 7.1 per i quali non è obbligatorio il progetto , l’apertura alla base ol’eventuale canale di collegamento, deve avere una sezione netta adeguatamentedimensionata e comunque non minore della sezione di ventilazione stessa. Misure diversepossono essere consentite in presenza di progetto.L’apertura alla base deve essere adeguatamente protetta con griglie e simili.

7)

(Ved. Schema A pag. 53e B pag. 54)

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53

Messa a terra(Norme CEI)

Esempio:S1 = 50 cmS2 = 50 cm

S2 = S1

2

2*

Cond

otto

intu

bato

Giunti dei condotti

Distanziatori

Condotto di aspirazionearia comburente

Cam

ino/

Cann

a fu

mar

ia o

van

o te

cnico

esis

tent

e

ø 810 cm

S1S2

ø 811,3 cm

S1S2

Non devono ridurre la sezione dell’intercapedinedi ventilazione di oltre il 10%

Dispositivo per losmaltimento delle condense

Condottoscarico fumi

Esempio:S2 = 50 cm2*

Aperturadi ventilazionealla base = S2

ESTERNO

SCHEMA “A” - Schema di esempio esplicativo inerente l’intubamento con condotti funzionanti conpressione positiva rispetto all’ambiente

Comignolo

Griglia di protezione

Intercapedine libera di ventilazione

Apparecchio di tipo “C”

munito di ventilatore

NB: Nel caso di condotti intubati funzionanti con pressione positiva rispettoall’ambiente, inseriti in camini, canne fumarie o vani tecnici postiall’esterno dell’edificio e non addossati a locali abitati, non ènecessario prevedere la sezione libera di ventilazione.

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Non devono ridurre la sezionedell’intercapedine di ventilazione

di oltre il 10%

54

Messa a terra(Norme CEI)

Condotto di aspirazionearia comburente

Esempio:S1 = 50 cmS2 = 50 cm

S2 = S1

2

2*

ø 810 cm

S1S2

ø 811,3 cm

S1S2

Intercapedine libera di ventilazione

Aperturadi ventilazionealla base = S2

canalizzata

ESTERNO

Condottoscarico fumi

SCHEMA “B” - Schema di esempio esplicativo inerente l’intubamento con condotti funzionanti conpressione positiva rispetto all’ambiente

Griglia di protezione

Dispositivo per losmaltimento delle condense

NB: Nel caso di condotti intubati funzionanti con pressionepositiva rispetto all’ambiente, inseriti in camini, cannefumarie o vani tecnici posti all’esterno dell’edificio enon addossati a locali abitati, non è necessarioprevedere la sezione libera di ventilazione.

Cond

otto

intu

bato

Cam

ino/

Cann

a fu

mar

ia o

van

o te

cnico

esis

tent

e

Comignolo

Distanziatori

Giunti dei condotti

Esempio:S2 = 50 cm2*

Apparecchio di tipo “C”

munito di ventilatore

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55

Messa a terra(Norme CEI)

Esempio:S1 = 50 cm ÷ S2 = 1,5 · S1

S2 = 75 cm[*ossia: S2 = 150% di 50 (S1)]

2

2*

ø 811,2 cm

S1S2

ø 812,6 cm

S1S2

Cond

otto

intu

bato

Giunti dei condotti

Distanziatori

Condotto di aspirazionearia comburente

Cam

ino/

Cann

a fu

mar

ia o

van

o te

cnico

esis

tent

e

Ingresso aria per la ventilazione e per l’apparecchio

Non devono ridurre la sezione dell’intercapedinedi ventilazione di oltre il 10%

Intercapedine libera di ventilazione e di adduzione aria comburente all’apparecchio

Condottoscarico fumi

NO

Aperturadi ventilazione

alla base

ESTERNO

SCHEMA “C” - Schema di esempio esplicativo inerente l’intubamento con condotti funzionanti conpressione positiva rispetto all’ambiente

Comignolo

Dispositivo per losmaltimento delle condense

Apparecchio di tipo “C”

munito di ventilatore

NB: Nel caso di condotti intubati funzionanti con pressione positiva rispettoall’ambiente, inseriti in camini, canne fumarie o vani tecnici postiall’esterno dell’edificio e non addossati a locali abitati, non ènecessario prevedere la sezione libera di ventilazione.

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56

NORMA UNI 10845:2000

La sezione libera netta dell’intercapedine per la sola ventilazione deve rispettare almeno irequisiti dimensionali di seguito indicati.

In ogni caso la sezione libera netta dell’intercapedine di ventilazione deve essere almenoequivalente a quella del condotto stesso. (Ved. anche schema A e B di cui alle pagine precedenti)

a) Condotto di sezione circolare, funzionante con pressione positiva, avente sezionedi passaggio 100 cm , inserito in un camino, canna fumaria o vano tecnicoesistente di sezione quadrangolare o circolare.

£2

(Vedere esempi della figura 2).

.

figura 2 Esempi di inserimento di condotti di sezione circolare, funzionanti con pressione positiva, aventi sezione dipassaggio 100 cm , all’interno di un camino, canna fumaria o vano tecnico esistente di sezionequadrangolare o circolare

£2

Dimensioni in cm

8

10

S2 = S1

S1 = 50 cm2

S2 = 50 cm2

10

12,5

S2 = S1

S1 = 78 cm2

S2 = 78 cm2

8

11,3

S2 = S1

S1 = 50 cm2

S2 = 50 cm2

10

14,1

S2 = S1

S1 = 78 cm2

S2 = 78 cm2

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b) Condotto di sezione circolare, funzionante con pressione positiva, avente sezionedi passaggio > 100 cm , inserito in un camino, canna fumaria o vano tecnicoesistente di sezione circolare.

2

La distanza tra la parete esterna del condotto e l’alloggiamento deve essere in ogni punto

3 cm. (Vedere esempio della figura 3).³

.

figura 3 Esempio di inserimento di condotto di sezione circolare, funzionante con pressione positiva, avente sezione dipassaggio > 100 cm , all’interno di un camino, canna fumaria o vano tecnico esistente di sezione circolare2

c) Condotto di sezione circolare, funzionante con pressione positiva, avente sezionedi passaggio > 100 cm , inserito in un camino, canna fumaria o vano tecnicoesistente di sezione quadrangolare.

2

La distanza tra la parete esterna del condotto e l’alloggiamento deve essere in ogni punto

2 cm. (Vedere esempio della figura 4).³

.

figura 4 Esempio di inserimento di condotto di sezione circolare, funzionante con pressione positiva, avente sezione dipassaggio > 100 cm , all’interno di un camino, canna fumaria o vano tecnico esistente di sezionequadrangolare

2

Dimensioni in cm

13

19

3 3

S2 > S1

S1 = 132 cm2

S2 = 151 cm2

2 2

Dimensioni in cm

13

17

17

S2 > S1

S1 = 132 cm2

S2 = 156 cm2

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La tenuta dei condotti, funzionanti con pressione positiva, deve essere verificata con lemodalità operative di cui in 6.3 alla pressione di prova di 200 Pa. In tale condizione la perditadeve risultare non maggiore di:

La tenuta dei condotti funzionanti con pressione positiva,inseriti in vani situati all’interno degli edifici o addossati alocali abitati, deve essere controllata e documentata,secondo la periodicità stabilita dal costruttore e specificatanelle prescrizioni di uso e manutenzione.

ISTRUZIONI PER L'INSTALLAZIONEE LA MANUTENZIONE

CONDOTTI, COMPONENTI ED ACCESSORI PER FUMISTERIA

E’ consentito realizzare sistemi multipli mediante l’inserimento di più condotti nello stessocamino, canna fumaria o vano tecnico esistente purchè, oltre ai requisiti di cui in 7.4.1, 7.4.2 e7.4.3, siano rispettate le condizioni seguenti:

Nel caso in cui si preveda l’intubamento di più condotti funzionanti con pressione positivarispetto all’ambiente, la sezione libera netta dell’intercapedine di ventilazione deve esserealmeno equivalente alla somma delle sezioni di tutti i condotti (vedere esempi della figura 5riportati a pagina 60).

Nel caso di inserimento nello stesso camino, canna fumaria o vano tecnico esistente, dicondotti che in condizioni di funzionamento stazionario presentano valori di pressione staticaaventi segno diverso, devono essere adottate soluzioni che consentano la correttaevacuazione dei prodotti della combustione allo sbocco in atmosfera senza interferenzefluidodinamiche fra di loro.

7.4.4 Inserimento di più condotti nello stesso camino/cannafumaria/vano tecnico

- 0,12 m · 10 · s · m nel caso di condotti inseriti in camini, canne fumarie o vani tecniciesistenti, esterni all’edificio e non addossati a locali abitati;

3 -3 -1 -2.

- 0,006 m · 10 · s · m nel caso di condotti inseriti in camini, canne fumarie o vani tecniciesistenti, interni all’edificio o addossati a locali abitati.

3 -3 -1 -2.

- tra la parete esterna di ciascun condotto e la parete interna del camino/canna fumaria, vanotecnico esistente, si deve mantenere una distanza non minore di 2 cm;

.

- tra la parete esterna di ciascun condotto e la parete interna del camino/canna fumaria, vanotecnico esistente, si deve mantenere una distanza non minore di 2 cm;

.

- tra la parete esterna di ciascun condotto e quella di ogni altro condotto si deve mantenereuna distanza non minore di 2 cm.

.

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59

Alla sommità del camino, canna fumaria o vano tecnico, i condotti intubati devono disporre diuna targa, o altro sistema, che consenta l’identificazione dell’apparecchio allacciato; inoltrenel caso di presenza di condotti per l’adduzione dell’aria comburente e di scarico dei prodottidella combustione, i due servizi devono poter essere identificati sempre a mezzo di targa oaltro sistema equivalente.

1° P

2° P

3° P

Apparecchio di tipo C(camera stagna)

munito di ventilatore

Apparecchio di tipo C(camera stagna)

munito di ventilatore

CAMINO, CANNA FUMARIAO VANO TECNICO

Apparecchio di tipo C(camera stagna)

munito di ventilatore

Particolare “X”

“A”“A”

SISTEMA MULTIPLO: “Insieme di più sistemi i cui condotti di aspirazione aria e/o evacuazione fumi sono alloggiati verticalmentenel medesimo vano tecnico”

PROGETTO

Condotti intubati di evacuazione fumi

Condotti intubati di aspirazione aria

Comignolo

Particolare “X”

Esempio di identificazione deicondotti intubati mediante targhe

CONDOTTO FUMIPiano 1°

Signor: XY

CONDOTTO ARIAPiano 1°

Signor: XY

Sez. “A” - “A”

ARIA FUMIARIA ARIAFUMI FUMI

camino/canna fumaria/vano tecnico

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60

figura 5 Esempi di inserimento di più condotti di sezione circolare nello stesso camino, canna fumaria, vano tecnicoesistente

Nel caso di inserimento di più condotti nello stesso camino, canna fumariao vano tecnico, il progetto deve prevedere eventuali allacciamenti chepotrebbero essere realizzati in un secondo tempo, al fine di predisporreaccorgimenti tali da evitare danneggiamenti ai condotti già in operadurante le operazioni di intubamento.

PROGETTO

Dimensioni in cm

S2 > S1

S1 = 100 cm2

S2 = 164 cm2

S2 > S1

S1 = 150 cm2

S2 = 304 cm2

S2 > S1

S1 = 100 cm2

S2 = 280 cm2

S2 > S1

S1 = 201 cm2

S2 = 283 cm2

22

88

22

2

12

2

2

20,7

88

22

2

22

2

22

88

22

2

2 2

22

2

22

88

22

2

23,3

82

2

S2 > S1

S1 = 150 cm2

S2 = 276 cm2

26,1

88

2

2

2

2 2

S2 > S1

S1 = 201 cm2

S2 = 334 cm2

S2 > S1

S1 = 251 cm2

S2 = 553 cm2

S2 > S1

S1 = 251 cm2

S2 = 430 cm2

26,1

82

26,1

82

2 8 8

8

2

32

88

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Spessori minimi per alcuni materiali utilizzabili per l’intubamento. Materiali e spessori diversidevono assicurare caratteristiche almeno equivalenti.

La presente appendice fornisce due diverse metodologie per la misurazione del tiraggioeffettivo esistente tra la sezione di uscita dei prodotti della combustione da un apparecchio ditipo B a tiraggio naturale e il locale di installazione dell’apparecchio medesimo.

APPENDICE A MATERIALI E SPESSORI MINIMI DI PARETE DICONDOTTI PER INTUBAMENTO(informativa)

Materiale Spessore minimo (mm)

0,4Acciaio inox AISI 316L

0,4Acciaio inox AISI 316 Ti

1,5Alluminio 99%

12Refrattario

APPENDICE B METODOLOGIE DI VERIFICA DEL TIRAGGIO ESISTENTETRA LA SEZIONE DI USCITA DEI PRODOTTI DELLACOMBUSTIONE DA APPARECCHIO DI TIPO B ATIRAGGIO NATURALE E IL LOCALE DI INSTALLAZIONEDELL’APPARECCHIO MEDESIMO

(informativa)

B.1 Premessa

FILO SOFFITTO

Apparecchiodi tipo "B"

camera apertatiraggio naturale

Sezione di uscita deiprodotti della combustione

LOCALE INSTALLAZIONEAPPARECCHIO

Interruttore ditiraggio

Alimentazione apparecchio(Gas naturale/GPL)

FILO PAVIMENTO

VENTILAZIONEPERMANENTE

Cam

ino/

Cond

otto

intu

bato

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L’apparecchio si intende alimentato con gas naturale oppure con GPL e si intende funzionantead una portata termica effettiva non maggiore della sua portata termica nominale massima

e non minore della sua eventuale portata termica nominale ridotta (i valori di e di

sono dichiarati dal costruttore e possono essere rilevati nel libretto di istruzione e/o sui dati ditarga dell’apparecchio).

Q

Q Q Q Qc

n r n r

La verifica di corretto tiraggio, da effettuare se e solo se è accertata l’assenza totale di riflussodei prodotti della combustione nel locale di installazione dell’apparecchio, consiste nelcomparare il valore misurato del tiraggio del sistema nelle sue effettive condizioni difunzionamento con il valore di tiraggio minimo ammesso in corrispondenza della medesimacondizione di funzionamento.

Più grande è il tiraggio effettivo rispetto al tiraggio minimo ammesso, più lontana è lacondizione di funzionamento del sistema dalla condizione critica di potenziale riflusso deiprodotti della combustione nel locale di installazione dell’apparecchio.

Le due metodologie di seguito descritte propongono,rispettivamente, una misurazione diretta e una misurazioneindiretta del tiraggio effettivo. I valori adottati per lacomparazione tra tiraggio effettivo misurato e il tiraggio minimoammesso sono da considerarsi puramente indicativi e nondevono in nessun caso sostituire il giudizio complessivodell’operatore sull’adeguatezza della funzionalità del sistema. Atale proposito si ricorda che il valore misurato del tiraggioeffettivo dipende, oltre che dall’accuratezza e dall’incertezzastrumentale della misurazione effettuata, anche dalle condizioniambientali e di esercizio esistenti all’atto della misura stessa. Levariazioni della temperatura esterna, la presenza di vento,condizioni del sistema non del tutto a regime, il funzionamentosingolo o simultaneo degli apparecchi inseriti in un sistemacollettivo ramificato potrebbero, talvolta, determinare variazioninon trascurabili del dato misurato.

ISTRUZIONI PER L'USO L'INSTALLAZIONEE LA MANUTENZIONE

Apparecchio a gas per uso domestico con produzione di acqua calda

Qc = Portata termica effettiva

Qn = Portata termicanominale massima

Qr = Portata termicanominale ridotta

Apparecchio di tipo B(camera aperta)

a tiraggio naturale

Apparecchio di tipo B(camera aperta)

a tiraggio naturale

Apparecchio di tipo B(camera aperta)

a tiraggio naturale

Apparecchio di tipo B(camera aperta)

a tiraggio naturale

1° P

3° P

4° P

2° P

Canna fumaria collettivaramificata (c.c.r.)

CONDIZIONI DEL SISTEMA

VENTOMISURAZIONE DIRETTA/

INDIRETTA DEL TIRAGGIO EFFETTIVOTEMPERATURA

ESTERNA

NORMA UNI 10845:2000

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Il metodo consiste nella misura diretta del tiraggio effettivo esistente tra la sezione di uscita deiprodotti della combustione a valle dell’interruttore di tiraggio, da un apparecchio di tipo B atiraggio naturale e il locale di installazione dell’apparecchio medesimo.(Ved. Schema di cui al punto B.1 - Premessa)

B.2 Metodologie di verifica del corretto tiraggio

B.2.1 Misurazione diretta del tiraggio effettivo

B.2.1.1 Esecuzione delle misure richieste

L’operatore, nelle condizioni di funzionamento del sistemadi cui in 6.1.1.1 provvede ad eseguire la misurazione deltiraggio effettivo con l’ausilio di un deprimometro.

La sonda di campionamento deve essere inserita,immediatamente a valle dell’interruttore di tiraggio, incorrispondenza di un apposito foro nel condotto dievacuazione dei prodotti della combustione, ad unaprofondità tale da posizionare l’elemento sensibile in unazona molto prossima all’asse del condotto medesimo.

Il foro deve essere situato ad una distanza dalla sezione diuscita dell’apparecchio pari a due volte il diametro internodel condotto di evacuazione dei prodotti della combustione.

Se all’interno di questa distanza il condotto presenta unacurva, il foro di ingresso della sonda deve essere situato aduna distanza dalla fine della curva pari a un diametrointerno del condotto di evacuazione dei prodotti dellacombustione; qualora sul condotto sia già presente il foroprevisto per la misurazione in opera del rendimento dicombustione conforme alla UNI 10389, lo stesso foro puòessere utilizzato anche per la misurazione diretta deltiraggio.

DEPRIMOMETRO

Apparecchi di tipo B (camera aperta) a tiraggio naturalePUNTO DI MISURAZIONE CALDAIE A TERRA

2xD

Di (diametro interno)

2xD

Di (diametro interno)

1xD

Di(diam

etro interno)

Condotto di evacuazioneprodotti della combustione

PUNTO DI MISURAZIONE CALDAIE MURALI

1xD

Di(diam

etro interno)

Apparecchio di tipo B(camera aperta)a tiraggio naturale

2xD

Di (diametro interno)

Apparecchio di tipo B(camera aperta)a tiraggio naturale

Condotto di evacuazioneprodotti della combustione

NORMA UNI 10845:2000

Riproduzione vietata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n° 633 e successivi aggiornamenti - Ariston Thermo Group - 60044 Fabriano (ANCONA) - Viale Aristide Merloni, 45

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64

Si deve verificare che essa sia compresa tra i valori di portata termica nominale e, nel caso di

apparecchio a portata termica variabile, di portata termica nominale ridotta , dichiarati dal

costruttore.

Q

Qn

r

Al termine della misurazione, l’operatore devechiudere stabilmente il foro, in modo dagarantire la tenuta del condotto di evacuazionedei prodotti della combustione durante ilnormale funzionamento dell’apparecchio.

Tappo di chiusuraa tenuta

CONDOTTO FUMI

ESEMPIO DI POZZETTO PER PUNTO DI MISURAZIONE

Se il collegamento tra l’apparecchio e ilcamino o canna fumaria, per l’assenza ditratti rettilinei o la loro eccessiva brevità,non consente il rispetto delle distanzesopra indicate, la sonda deve essereinserita a discrezione dell’operatore ecomunque in posizione prossimaall’interruttore di tiraggio.

Alimentazione apparecchio(Gas naturale/GPL)

FILO SOFFITTO

FILO PAVIMENTO

Cam

ino/

Cann

a fu

mar

ia

Apparecchio di tipo "B"camera aperta

tiraggio naturale

Interruttore di tiraggio

VENTILAZIONEPERMANENTE

PER ESEMPIO:

Contestualmente alla misurazione deltiraggio, viene registrato il valoremisurato della temperatura dell’ambienteesterno

Con riferimento agli strumenti di misura utilizzati, devono essere soddisfatte le prescrizionigenerali seguenti:

B.2.1.2 Caratteristiche degli strumenti

e si procede alla misurazione della portata termica effettiva di funzionamentodell’apparecchio nei modi descritti in B.2.2.1. (Esecuzione delle misure richieste)

MISURAZIONEDEL TIRAGGIO

MISURAZIONETEMPERATURA ESTERNA

NORMA UNI 10845:2000

Riproduzione vietata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n° 633 e successivi aggiornamenti - Ariston Thermo Group - 60044 Fabriano (ANCONA) - Viale Aristide Merloni, 45

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65

Inoltre, devono risultare soddisfatte anche le prescrizioni seguenti:

Osservazioni sperimentali dimostrano che, in corrispondenza di un tiraggio effettivo intorno alvalore di 1 Pa, diventa probabile l’eventualità che i prodotti della combustione rifluiscano ocomincino a rifluire all’interno del locale di installazione dell’apparecchio di tipo B a tiraggionaturale.

B.2.1.3 Verifica del corretto tiraggio

a) prima di dare inizio ad una misurazione, l’operatore deveaccertarsi che lo strumento utilizzato sia nelle idoneecondizioni previste dal fabbricante e riportate nelleistruzioni per l’uso;

.

b) gli strumenti devono essere gestiti, tarati e verificatiperiodicamente, in conformità alle istruzioni fornite dalfabbricante, in modo da garantire la riferibilità della misuraai campioni nazionali del Sistema Nazionale di Taratura(SNT);

.

c) l’operatore deve effettuare le misurazioni eseguendo, perciascun strumento utilizzato, le istruzioni e le avvertenzeriportate dal fabbricante sul libretto d’uso;

.

d) durante la lettura accertarsi che non vi siano variazioni significative della grandezzamisurata.

.

- per valori di tiraggio attesi > 10 Pa, il deprimometro deve avere le caratteristiche seguenti:

lo strumento utilizzato per la misurazione della temperatura dell’ambienteesterno deve avere un campo di misura compreso tra - 20 °C e + 40 °C e unaprecisione, comprensiva dell’incertezza di lettura, almeno pari a ± 2 K.

Il campo di misura dello strumento utilizzato per la misurazione del tiraggioeffettivo (deprimometro) deve comprendere i valori normalmente attesi aseguito di tale misura:

Risoluzione

1 Pa

Precisione

± 3 Pa

Campo di misura minimo

da + 100 Pa a - 100 Pa

Risoluzione

0,1 Pa

Precisione

± 0,5 Pa

Campo di misura minimo

da + 10 Pa a - 10 Pa

- per valori di tiraggio attesi 10 Pa, il deprimometro deve avere le caratteristiche seguenti:£

ISTRUZIONI PER L'USO

Manometro per la misura deltiraggio nei camini/canne fumarie

NORMA UNI 10845:2000

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66

Ai fini della verifica del corretto tiraggio di cui alla presente norma si ritiene che:

Il fatto che, a titolo puramente indicativo, vengano proposti piùvalori accettabili del tiraggio effettivo misurato, deriva dal fattoche lo stesso potrebbe variare sia la variare dell’incertezza dimisura dello strumento adottato per la sua determinazione inesercizio, sia al variare di parametri fisici, quali la temperaturaesterna, la direzione e la velocità del vento, la contemporaneitàparziale o totale di funzionamento degli apparecchi inseriti in unsistema collettivo ramificato.

Qualora l’operatore ritenga che una variazione dei parametriche influenzano la misurazione del tiraggio effettivo possaavvicinare la condizione di funzionamento del sistema allacondizione critica di potenziale riflusso dei prodotti dellacombustione nel locale di installazione e, comunque, ogniqualvolta lo ritenga opportuno, la formulazione del giudiziosulla funzionalità del sistema si determina non solo sulla basedella misurazione del tiraggio effettivo e della sua comparazionecon il tiraggio minimo ammesso, ma anche sui seguenti fattoriaggiuntivi:

1) se il tiraggio effettivo misurato è non maggiore di 1 Pa, non è sufficientemente garantita lacorretta evacuazione dei prodotti della combustione;.

2) se il tiraggio effettivo misurato è maggiore o uguale di 3 Pa, la condizione di funzionamentodel sistema dovrebbe essere sufficientemente lontana dalla condizione critica di potenzialeriflusso dei prodotti della combustione nel locale di installazione dell’apparecchioosservato;

.

3) se il tiraggio effettivo misurato è maggiore di 1 Pa e minore di 3 Pa, è consigliabile procederead una verifica incrociata del corretto tiraggio, secondo la metodologia di misurazioneindiretta riportata in B.2.2.

.

Nota: Lo strumento deve essere utilizzato secondo le prescrizioni del costruttore

VALORI DI VERIFICA DEL CORRETTO TIRAGGIO

Tiraggio SCARSO (ulteriore verifica)3) Maggiore di 1 Pa e minore di 3 Pa (0,1 - 0,3 mmc.a.)2) Maggiore o uguale di 3 Pa (0,3 mmc.a.) Tiraggio SUFFICIENTE

Tiraggio ASSENTE1) Non maggiore di 1 Pa (0,1 mmc.a.)

VALORE MISURATO DI DEPRESSIONE IN Pa RISULTATO DELLA PROVA

DIREZIONE E LELOCITA’

DEL VENTOINCERTEZZA DI MISURA DELLO

STRUMENTO ADOTTATOTEMPERATURA

ESTERNA

CONDIZIONI DIFUNZIONAMENTO DEL SISTEMA

Apparecchio di tipo B(camera aperta)

a tiraggio naturale

Apparecchio di tipo B(camera aperta)

a tiraggio naturale

Apparecchio di tipo B(camera aperta)

a tiraggio naturale

Apparecchio di tipo B(camera aperta)

a tiraggio naturale

1° P

3° P

4° P

2° P

Canna fumaria collettivaramificata (c.c.r.)

NORMA UNI 10845:2000

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67

a) verifica della corretta quota di sbocco, secondo la UNI 7129;.

b) presenza o meno di comignoli antivento conformi, dal punto di vistafunzionale, alla UNI 7129 e/o terminali di scarico appositamenterealizzati per stemperare gli effetti riconducibili all’azione anomala, siaper intensità che per direzione di venti, la cui presenza periodica èaccertata nel territorio di installazione del sistema osservato;

.

c) presenza o meno, a bordo dell’apparecchio,di dispositivo di controllo dell’evacuazionedei prodotti della combustione installatoall’origine o in conformità alle indicazionidel costruttore dell’apparecchio;

.

Dispositivo di sicurezza delloscarico dei prodotti della

combustione (sensore fumi)

Si ricorda a proposito che durante larilevazione della temperatura esterna, iltermometro deve essere posizionato inmodo tale che la misura non sia influenzatada fattori estranei (fonti di calore in genere,raggi solari ecc.);

NO NO

d) valutazione del valore del tiraggio misuratoin funzione delle condizioni climatiche piùgravose nelle quali l’impianto può trovarsiad operare. Per esempio, in caso ditemperature esterne minori di 20 °C, ilvalore del tiraggio effettivo misurato deveessere diminuito di 1 Pa per ogni 20 °C ditemperatura in meno rispetto a 20 °C.

.

20 °C

- 1 Pa0 °C

- 2 Pa

Temperatura Esterna

NORMA UNI 10845:2000

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68

e) ripetizione della misura con funzionamento simultaneo ditutti gli apparecchi nel caso di canne collettive ramificate;

.

f) ubicazione dell’apparecchio in ambiente abitato, oppureall’esterno, oppure in apposito vano tecnico ad accessosaltuario o controllato;

.

h) concentrazione di CO nei prodotti della combustione..

1

2

3

4

5

6

CONDIZIONI DIFUNZIONAMENTO

SIMULTANEO(c.c.r.)

1 2

- AMBIENTE ABITATO

- ALL’ESTERNO

- APPOSITO VANO TECNICO

1

2

33

g) destinazione d’uso, volume e grado diventilazione naturale del locale diinstallazione;

.

APPARECCHIO TIPO B1(Caldaia)

CAMERA DI COMBUSTIONE APERTA

ARIAARIA

FUMI

BRUCIATORE

SCAMBIATORE

FILO PAVIMENTO

FILO SOFFITTO

6 cm x kW2VENTILAZIONE

Norme UNI-CIG 7129/7131

Esempio: LOCALE CUCINA

Ventilazione naturale dellocale di installazione

Testo 330-20103535/IV1.05

Avvio: 25.11.04 10.36.25

Fine: 25.11.04 10.40.27

20 (diluito)Co FUMI SEC.ppm

CO nei fumi secchi (ppm v/v)(1)

VALORI MISURATI

20 Co fumi sec.

RIFERIMENTO RAPPORTO DI STAMPA DELLO STRUMENTO

(diluito)

NORMA UNI 10845:2000

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69

Il metodo si basa sull’esistenza di una correlazione tra i valori di CO nei fumi secchi, prodotti

dall’apparecchio di tipo B a tiraggio naturale e misurati immediatamente a valledell’interruttore di tiraggio dell’apparecchio

2

e i valori di tiraggio effettivo, e di tiraggio minimo ammesso, esistenti tra la sezione di uscita deiprodotti della combustione dell’apparecchio e il locale di installazione dello stesso.

B.2.2 Misurazione indiretta del tiraggio effettivo

Testo 330-20103535/IV1.05

Avvio: 25.11.04 10.36.25

Fine: 25.11.04 10.40.27

4.3 Co2%

FILO SOFFITTO

Apparecchiodi tipo "B"

camera apertatiraggio naturale

Sezione di uscita deiprodotti della combustione

Interruttore ditiraggio

Alimentazioneapparecchio

(Gas naturale/GPL)

FILO PAVIMENTO

VENTILAZIONEPERMANENTE

LOCALE INSTALLAZIONEAPPARECCHIO

Cam

ino/

Cond

otto

intu

bato

MISURAZIONEDEL TIRAGGIO

Nota: Lo strumento deve essere utilizzato secondo le prescrizioni del costruttore

VALORI DI VERIFICA DEL CORRETTO TIRAGGIO

Tiraggio SCARSO (ulteriore verifica)3) Maggiore di 1 Pa e minore di 3 Pa (0,1 - 0,3 mmc.a.)2) Maggiore o uguale di 3 Pa (0,3 mmc.a.) Tiraggio SUFFICIENTE

Tiraggio ASSENTE1) Non maggiore di 1 Pa (0,1 mmc.a.)

VALORE MISURATO DI DEPRESSIONE IN Pa RISULTATO DELLA PROVA

CO (%) oppure O (%)2 2

(2)

VALORI CALCOLATI

4.3 Co2

RIFERIMENTO RAPPORTO DI STAMPA DELLO STRUMENTO

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70

L’operatore, nelle condizioni di funzionamento del sistema di cui in 6.1.1.1 della presentenorma, provvede a:

b) identificare il gas di alimentazione dell’apparecchio (Gas naturale, GPL, miscele GPL-aria,ecc.);

.

B.2.2.1 Esecuzione delle misure richieste

a) misurare la temperatura dell’ambiente esterno ;te Temperatura Esterna

Serbatoio GPL

Gas naturale GPL ÷ Miscele GPL - aria

Testo 330-20103535/IV1.05

Avvio: 25.11.04 10.36.25

Fine: 25.11.04 10.40.27

13.3 O2%

d) misurare la concentrazione percentuale di ossigeno

o, in alternativa, di anidride carbonica nei fumi secchi, a valle dell’interruttore di tiraggiodell’apparecchio.

Il prelievo dei prodotti della combustione deve essere eseguito nei modi indicati in B.2.1.1 perla misurazione del tiraggio effettivo mediante metodo diretto.

O (%) oppure CO (%)2 2

VALORI MISURATI

13.3 O2 - ossigeno

RIFERIMENTO RAPPORTO DI STAMPA DELLO STRUMENTO

c) misurare la portata termica effettiva di funzionamento dell’apparecchio;Qc

(Ved. il successivo punto B.2.2.2)

CO (%) oppure O (%)2 2

(2)

VALORI MISURATI

4.3 Co2

RIFERIMENTO RAPPORTO DI STAMPA DELLO STRUMENTO

NORMA UNI 10845:2000

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71

Gli strumenti di misura utilizzati devono soddisfare le prescrizioni generali di cui in B.2.1.2 epunti a), b), c) e d).

B.2.2.2 Caratteristiche degli strumenti

Lo strumento utilizzato per la misurazione della temperaturadell’ambiente esterno deve avere un campo di misura compresotra - 20 °C e + 40 °C e una precisione, comprensivadell’incertezza di lettura, almeno pari a ± 2 K.

STRUMENTO PER LA MISURAZIONEDELLA TEMPERATURA ESTERNA

La portata termica effettiva di funzionamento può essere ottenuta:Qc

STRUMENTO ANALIZZATORE DICOMBUSTIONE MULTIFUNZIONE

Il campo di misura dello strumento utilizzato per la misurazionepercentuale dell’ossigeno (Analizzatore di O ) deve essere

compreso tra 0 % e 21 % e la precisione, comprensivadell’incertezza di lettura, deve essere almeno pari a ± 0,5 %,riferita al valore misurato.

2

Il campo di misura dello strumento utilizzato per la misurapercentuale dell’anidride carbonica (Analizzatore di CO ) deve

essere compreso tra 0 % e 16 % e la precisione, comprensivadell’incertezza di lettura, deve essere almeno pari a ± 0,5 %,riferita al valore misurato.

2

- in modo indiretto, a partire dalla misura della pressione del gas nell’apposita presaimmediatamente a monte del bruciatore atmosferico che, in presenza di adeguateinformazioni contenute nel libretto di istruzioni, può essere correlata al valore della portatatermica di funzionamento oggetto di rilevazione;

.

ISTRUZIONI PER L'USO L'INSTALLAZIONEE LA MANUTENZIONE

Apparecchio a gas per uso domestico con produzione di acqua calda

NORMA UNI 10845:2000

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72

ESEMPIO DI METODO INDIRETTO DELLA PRESSIONE AGLI UGELLI DI UNA CALDAIA DA 27 kW

12,01

11,16

10,35

9,57

8,83

8,12

7,44

6,80

6,18

5,59

5,03

4,49

3,98

3,50

3,04

2,61

2,20

2,10

3,63

3,50

3,37

3,24

3,12

2,99

2,86

2,74

2,61

2,48

2,36

2,23

2,11

1,98

1,85

1,72

1,59

1,56

34,3

33,1

31,8

30,6

29,5

28,2

27,0

25,9

24,7

23,4

22,3

22,1

19,9

18,7

17,5

16,2

15,0

14,7

27,02

25,09

23,26

21,50

19,82

18,22

16,70

15,24

13,85

12,53

11,27

10,07

8,94

7,87

6,86

5,91

5,02

4,80

2,71

2,61

2,51

2,42

2,32

2,23

2,13

2,04

1,94

1,85

1,76

1,66

1,57

1,47

1,38

1,28

1,18

1,16

34,3

33,1

31,8

30,6

29,5

28,2

27,0

25,9

24,7

23,4

22,3

21,1

19,9

18,7

17,5

16,2

15,0

14,7

35,02

32,60

30,28

28,06

25,94

23,91

21,97

20,11

18,34

16,64

15,03

13,49

12,02

10,63

9,31

8,06

6,89

6,61

2,67

2,57

2,47

2,38

2,29

2,19

2,10

2,01

1,92

1,84

1,73

1,64

1,54

1,45

1,36

1,26

1,17

1,14

34,3

33,1

31,8

30,6

29,5

28,2

27,0

25,9

24,7

23,4

22,3

21,1

19,9

18,7

17,5

16,2

15,0

14,7

Pressione ugellial bruciatore

(mbar)

Portata di gasal bruciatore

(m /h)3

Potenza termicadel focolare

effettiva(kW)

Pressione ugellial bruciatore

(mbar)

Portata di gasal bruciatore

(m /h)3

Potenza termicadel focolare

effettiva(kW)

Pressione ugellial bruciatore

(mbar)

Portata di gasal bruciatore

(m /h)3

Potenza termicadel focolare

effettiva(kW)

METANO (G20 p.c.i. 9,45 kWh/m )3 BUTANO (G30 p.c.i. 12,68 kWh/m )

3PROPANO (G31 p.c.i. 12,87 kWh/m )

3

- in modo diretto, a partire dalla misura della portata gas al contatore espressa in m /h,moltiplicata per il potere calorifico inferiore Hi del gas di alimentazione:

3.

Gas naturale Hi = 9,60 kWh/m , per ottenere la portata termica in kW

(Hi = 8.250 kcal/m , per ottenere la portata termica in kcal/h)

3

3

Q

Qc

c

Hi = 31,4 kWh/m , per ottenere la portata termica in kW

(Hi = 27.000 kcal/m , per ottenere la portata termica in kcal/h)

3

3

Q

Qc

c

GPL

Nota) E’ necessario tenere presente che il GPL è una miscela di propano e butano le cui percentuali, nellamiscela stessa, possono variare con conseguente variazione del potere calorifico inferiore Hi.

.

NORMA UNI 10845:2000

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La procedura di misurazione della portata del combustibile, per esempio nel caso del gas naturale(metano), è riportata anche al punto 5.6.1. della norma UNI 10389 - “La portata in volume si misurarilevando al contatore, quando il generatore è a regime, il volume di gas erogato in almeno 2 minuti”).Esempio:

lettura erogata in 2 minuti : 84/l · 30 min. = 2.520 l/h / 1.000 =2min *2,52 m /h3

VALORI MISURATI

Portata combustibile (m /h oppure kg/h)3 *2,52

VALORE NON RILEVATO DALLO STRUMENTO MULTIFUNZIONE

Portata combustibile

(1.000 litri = 1 m )3

Sulla base della misurazione della portata del combustibile si può ora calcolare la potenza termicaeffettiva del focolare (in kW), moltiplicando questo dato per i fattori convenzionali dei valori delpotere calorifico inferiore (p.c.i.) dei combustibili considerati di cui al punto 5.6.1. della norma UNI10389 qui di seguito riportati:a) gas naturale: 9,60;b) gas di petrolio liquefatti (GPL): 31,4.

Esempio:

*24,2 kWcombustibile impiegato: gas naturale; m /h misurati al contatore = 2,52; p.c.i. kW/m = 9,6.Potenza termica del focolare effettiva = 2,52 · 9,6 =

3 3

VALORI CALCOLATI VALORE NON RILEVATO DALLO STRUMENTO MULTIFUNZIONE

Potenza termica del focolare effettiva (kW) *24,2 Potenza term.

2 8 6 20 7 4 3

m3

l

2 8 6 20 7 4 3

m3

2 8 6 20 8 2 7

m3

litri

litri

= 84 litri

2 minuti

NORMA UNI 10845:2000

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74

Si deve verificare che il valore misurato della portata termica effettiva di funzionamento sia

compreso tra i valori di portata termica nominale e, nel caso di apparecchio a portata

termica variabile, di portata termica nominale ridotta dichiarati dal costruttore.

Q

Q

Q

c

n

r

Nel caso in cui sia stata effettuata la misurazione della concentrazione percentuale di ossigenomediante apparecchiatura che non dispone della conversione immediata in anidridecarbonica, il valore corrispondente di (CO ) è dato dalla relazione seguente:2

Qn(Portata termica nominale)

Qr(Portata termica nominale ridotta)

Qc(Portata termica effettiva di funzionamento)

ISTRUZIONI PER L'USO L'INSTALLAZIONEE LA MANUTENZIONE

Apparecchio a gas per uso domestico con produzione di acqua calda

(CO ) = 11,7 - 0,577 (O )2 2 Mis % Gas naturale

(CO ) = 13,9 - 0,662 (O )2 2 Mis % GPL

Affinchè la condizione di funzionamento del sistema in esercizio sia sufficientemente lontanadalla condizione critica di potenziale riflusso dei prodotti della combustione nel locale diinstallazione dell’apparecchio osservato, devono essere soddisfatte, a seconda del gas dialimentazione utilizzato, la relazione [ 1 ] o la relazione [ 2 ] riportate di seguito:

dove:

(CO )2 Lim è il valore del contenuto percentuale di CO , a valle dell’interruttore di tiraggio,

dichiarato dal costruttore a seguito di misure effettuate il laboratorio conapparecchio alimentato con gas naturale e funzionante alla portata termicanominale massima : a tale valore corrisponde, convenzionalmente, il valore di

tiraggio minimo ammesso nelle condizioni operative di esercizio;

2

sQ

FS è un fattore di sicurezza, indipendente dal gas di alimentazione e della portatatermica di funzionamento dell’apparecchio, che si assume pari a 0,9;

B.2.2.3 Verifica indiretta del corretto tiraggio

(CO ) F2 Mis s£ (CO )2 Lim

273 + te

293

Qc

Qn

(Gas naturale) [ 1 ]

(CO ) 1,168 F2 Mis s£ (CO )2 Lim

273 + te

293

Qc

Qn

(GPL) [ 2 ]

NORMA UNI 10845:2000

Riproduzione vietata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n° 633 e successivi aggiornamenti - Ariston Thermo Group - 60044 Fabriano (ANCONA) - Viale Aristide Merloni, 45

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(CO ) > 6 = Tiraggio inefficiente2 Mis

(CO ) < 6 = Tiraggio efficiente2 Mis

0,9 · 1,168 · · 6 = 6·273 + 5

293

27

27

(GPL)

(CO ) > 5,1 = Tiraggio inefficiente2 Mis

(CO ) < 5,1 = Tiraggio efficiente2 Mis

0,9 · · · 6 = 5,1273 + 5

293

27

27

(Gas naturale)

75

Nel caso in cui non sia disponibile il valore di anidride carbonica nei fumi secchi (CO )

dichiarato dal costruttore (è il caso di apparecchi di non recente costruzione), l’operatore puòutilizzare una delle due relazioni [ 1 ] o [ 2 ], a seconda del gas di alimentazione utilizzato. Atitolo puramente indicativo, sulla base di esperienze pregresse, un valore di (CO ) da inserire

in entrambe le relazioni è pari a 6,0 %.

2 Lim

2 Lim

te è il valore (in gradi Celsius) della temperatura dell’ambiente esterno misurata nelcorso della misura del tiraggio effettivo.

Nota) Per misurazione della (CO ) in laboratorio si intende la misurazione della CO nei fumi secchi

eseguita in sede di caratterizzazione dell’apparecchio secondo la normativa di prodotto applicabile,con temperatura ambiente pari a 293 K e con apparecchio funzionante in condizioni di combustionenormale, ovvero funzionante in assenza di perturbazioni artificiali del deflusso normale dei prodottidella combustione verso l’esterno (camino ostruito, vento discendente).

2 Lim 2.

(CO ) F2 Mis s£ (CO )2 Lim

273 + te

293

Qc

Qn

(Gas naturale)

(CO ) 1,168 F2 Mis s£ (CO )2 Lim

273 + te

293

Qc

Qn

(GPL)

VERIFICA INDIRETTA DEL CORRETTO TIRAGGIOAPPLICABILE AI SOLI APPARECCHI DI TIPO B NON MUNITI DI VENTILATORE

(Rif. Norma UNI 10845 Appendice B punto B.2.2)

T -e... è il valore (in gradi Celsius) della temperatura dell'ambiente esterno misurata nelcorso della misura del tiraggio effettivo.

è la potenza termica nominale;Q -n

è la potenza termica effettiva di funzionamento;Q -c

è il valore del contenuto percentuale di CO a valle dell'interruttore di tiraggiodichiarato dal costruttore a seguito di misure effettuate in laboratorio. A titolopuramente indicativo, sulla base di esperienze pregresse, un valore da inserire inmancanza di informazioni è pari a 6,0%;

2(CO ) -2 Lim

F -s è un fattore di sicurezza che assume il valore di 0,9;

Dove:

Esempi:

T = 5 °C; Q = 27 kW (pari al del funzionamento alla max potenza); Q = 27 kW.e c n100 %

NORMA UNI 10845:2000

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76

LINEA DI FUNZIONAMENTO ALLA MASSIMA POTENZA

CO %2

GAS NATURALE

t ext. °C

5,6765,769

5,584

5,492

5,400

5,308

5,124

5,031

4,939

4,847

5,216

-10 -5 0 5 10 15 20 25 30 35 40

100 %

ZONA CON BUON TIRAGGIO ZONA CON SCARSO TIRAGGIO

SCARICO PRODOTTI DELLA COMBUSTIONE PER APPARECCHI A GAS DI TIPO B A TIRAGGIONATURALE - DIAGRAMMA DI MISURAZIONE CON FUNZIONAMENTO ALLA MASSIMA

POTENZA

La misura è valida se eseguita ad una distanza dall’uscita del generatore di calore pari a due volte il diametro interno del canale da fumo (per igeneratori che dispongono del dispositivo rompitiraggio-antivento, alla medesima distanza, a valle di quest’ultimo), alla massima potenza, construmento certificato, . Inoltre durante la prova

alla massima potenza caminetti, aspiratori, elettroventilatori, cappe aspiranti elettriche e sistemi similari se presenti sianel locale di installazione del generatore di calore, sia in locali comunicanti. Se l’apparecchio è collegato ad una canna collettiva ramificata (c.c.r.)anche gli altri apparecchi ad essa collegati devono essere messi in funzione, creando in tal modo le condizioni più sfavorevoli.

verificando l’assenza totale di reflusso dei fumi nel locale di installazione devono essere messi infunzione contemporaneamente

LINEA DI FUNZIONAMENTO ALLA MASSIMA POTENZA

CO %2

G.P.L.

t ext. °C

6,6306,738

6,522

6,415

6,307

6,200

5,984

5,877

5,769

5,661

6,092

-10 -5 0 5 10 15 20 25 30 35 40

100 %

ZONA CON BUON TIRAGGIO ZONA CON SCARSO TIRAGGIO

SCARICO PRODOTTI DELLA COMBUSTIONE PER APPARECCHI A GAS DI TIPO B A TIRAGGIONATURALE - DIAGRAMMA DI MISURAZIONE CON FUNZIONAMENTO ALLA MASSIMA

POTENZA

La misura è valida se eseguita ad una distanza dall’uscita del generatore di calore pari a due volte il diametro interno del canale da fumo (per igeneratori che dispongono del dispositivo rompitiraggio-antivento, alla medesima distanza, a valle di quest’ultimo), alla massima potenza, construmento certificato, . Inoltre durante la prova

alla massima potenza caminetti, aspiratori, elettroventilatori, cappe aspiranti elettriche e sistemi similari se presenti sianel locale di installazione del generatore di calore, sia in locali comunicanti. Se l’apparecchio è collegato ad una canna collettiva ramificata (c.c.r.)anche gli altri apparecchi ad essa collegati devono essere messi in funzione, creando in tal modo le condizioni più sfavorevoli.

verificando l’assenza totale di reflusso dei fumi nel locale di installazione devono essere messi infunzione contemporaneamente

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77

APPENDICE C ESEMPIO DI RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA DEILAVORI E/O CONTROLLI EFFETTUATI(informativa)

Nota La presente documentazione intende fornire agli operatori unesempio di relazione tecnica da utilizzare nell’esecuzione delleopere e dei controlli previsti dalla norma. Nei casi previsti dallalegislazione vigente può accompagnare la dichiarazione diconformità dell’impianto gas o indicare semplicemente le verificheeseguite e gli esiti riscontrati. Allo scopo di semplificarne l’utilizzo èsuddivisa in moduli che possono essere complementari tra di loro.

Per esempio si potranno utilizzare i moduli a) + b) + c) nei casi dirisanamento, ristrutturazione ed intubamento, mentre nei casi incui si debba soltanto eseguire delle verifiche del sistema potrannoessere impiegati i moduli a) + c).

.. DICHIARAZIONE DI CONFORMITADELL'IMPIANTO ALLA REGOLA D’ARTE

RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA DEI LAVORI E/O CONTROLLI EFFETTUATI SUI SISTEMI PER L'EVACUAZIONE DEIPRODOTTI DELLA COMBUSTIONE ASSERVITI AD APPARECCHI ALIMENTATI A GAS

DATI IDENTIFICATIVI DI CARATTERE GENERALE - Modulo a)

Criteri di verifica, risanamento, ristrutturazione ed intubamento. Documento conforme all'appendice C.1 della norma UNI 10845/2000pubblicata ai sensi della Legge n. 1083/71 con Decreto 26 marzo 2004 (S.O.G.U. n. 99 del 28.04.2004)

C.1 Dati identificativi di carattere generale - Modulo a)

RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA DEI LAVORI E/O CONTROLLI EFFETTUATI SUI SISTEMI PER L'EVACUAZIONE DEIPRODOTTI DELLA COMBUSTIONE ASSERVITI AD APPARECCHI ALIMENTATI A GAS

RELAZIONE TECNICA SOSTITUTIVA DEL PROGETTO - Modulo b)

Criteri di verifica, risanamento, ristrutturazione ed intubamento. Documento conforme all'appendice C.2 della norma UNI 10845/2000pubblicata ai sensi della Legge n. 1083/71 con Decreto 26 marzo 2004 (S.O.G.U. n. 99 del 28.04.2004)

C.2 Relazione tecnica sostitutiva del progetto - Modulo b)

RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA DEI LAVORI E/O CONTROLLI EFFETTUATI SUI SISTEMI PER L'EVACUAZIONE DEIPRODOTTI DELLA COMBUSTIONE ASSERVITI AD APPARECCHI ALIMENTATI A GAS

RELAZIONE TECNICA DEI CONTROLLI EFFETTUATI IN CONFORMITA’ ALLA UNI 10845 - Modulo c)

Criteri di verifica, risanamento, ristrutturazione ed intubamento. Documento conforme all'appendice C.3 della norma UNI 10845/2000pubblicata ai sensi della Legge n. 1083/71 con Decreto 26 marzo 2004 (S.O.G.U. n. 99 del 28.04.2004)

C.3 Relazione tecnica dei controlli effettuati in conformità alla UNI 10845 - Modulo c)

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78

COPIA COMMITTENTETimbro e firma dell’impresa/operatore

RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA DEI LAVORI E/O CONTROLLI EFFETTUATI SUI SISTEMI PER L'EVACUAZIONE DEIPRODOTTI DELLA COMBUSTIONE ASSERVITI AD APPARECCHI ALIMENTATI A GAS

DATI IDENTIFICATIVI DI CARATTERE GENERALE - Modulo a)

Criteri di verifica, risanamento, ristrutturazione ed intubamento. Documento conforme all'appendice C.1 della norma UNI 10845/2000pubblicata ai sensi della Legge n. 1083/71 con Decreto 26 marzo 2004 (S.O.G.U. n. 99 del 28.04.2004)

Operante nel settore (di cui alla legge 5 marzo 1990, n° 46 - art. 1, comma 1, lettera e)

iscritta nel registro delle imprese (art. 8 Legge 580 /1993)

iscritto all'albo professionale degli/dei di al n°

iscritta all'albo provinciale delle imprese artigiane (legge 8/8/1985, n° 443) di ovveron°

della Camera C.I.A.A. di ovvero

Titolare o legale rappresentante dell'impresa (ragione sociale)

con sede in Via n° Comune (prov.)

Tel. P.IVA C.F.

Il sottoscritto

Documento N°GENERALITA' DELL'IMPRESA/OPERATORE CHE HA ESEGUITO L'INTERVENTO

Via n°

GENERALITA' DEL COMMITTENTE E UBICAZIONE DELL'INTERVENTO

Intervento commissionato da (nome, cognome, ragione sociale)

Comune tel.(prov)

eseguito presso l'edificio in (via, n° civico, comune, provincia)

di proprietà di (nome, cognome, ragione sociale)

destinazione dell'edificio (residenziale, uffici, altri usi)

CARATTERISTICHE DELL'APPARECCHIO RACCORDATO AL SISTEMA DI EVACUAZIONE FUMIApparecchio/i (n°, descrizione, tipo, marca, modello, dati di targa)

riscaldamento

acqua calda sanitaria

combinato (riscaldamento + acqua calda sanitaria)

ALTRI APPARECCHI UTILIZZATORI, NON RACCORDATI AL SISTEMA DI EVACUAZIONE FUMI OGGETTO DELL'INTERVENTO

O DISPOSITIVI PRESENTI NELL'IMPIANTO CHE POSSONO INFLUENZARE IL CORRETTO FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA

riscaldamento

acqua calda sanitaria

combinato (riscaldamento + acqua calda sanitaria)

caminetti

elettroventilatori / cappe aspiranti

altro

CARATTERISTICHE DEL SISTEMA DI EVACUAZIONE FUMI OGGETTO DELL'INTERVENTO(descrizione, diametro, lato, sezione, altezza efficace)

camino singolo

canna collettiva

canna collettiva ramificata

condotto intubato

ALLEGATI: Relazione tecnica sostitutiva del progetto [conforme alla appendice C.2 modulo b)]

Relazione tecnica dei controlli effettuati in conformità alla UNI 10845 [conforme alla appendice C.3 modulo c)]

Firma del committente (per ricevuta)Data

C.1 Dati identificativi di carattere generale - Modulo a)

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79

Committente i lavori Sig.

combustione asserviti ad apparecchi alimentati a gas, n° del

Allegato della relazione tecnica descrittiva dei lavori e/o controlli effettuati sui sistemi per l'evacuazione dei prodotti della

INTERVENTO EFFETTUATO

Ditta che ha eseguito i lavori (ragione sociale)

risanamento / ristrutturazione / intubamento di sistema asservito ad apparecchio di portata termica nominale non maggiore di35 kW, non facente parte di sistemi multipli o collettivi.

adeguamento di sistema

DESCRIZIONE DELL'INTERVENTO ESEGUITO

ELENCO E DESCRIZIONE DEI MATERIALI, COMPONENTI, ACCESSORI E DISPOSITIVI INSTALLATIE RELATIVA DOCUMENTAZIONE DI CONFORMITA' FORNITI DAL COSTRUTTORE

NOTE

COPIA COMMITTENTETimbro e firma dell’impresa/operatore

RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA DEI LAVORI E/O CONTROLLI EFFETTUATI SUI SISTEMI PER L'EVACUAZIONE DEIPRODOTTI DELLA COMBUSTIONE ASSERVITI AD APPARECCHI ALIMENTATI A GAS

RELAZIONE TECNICA SOSTITUTIVA DEL PROGETTO - Modulo b)

Criteri di verifica, risanamento, ristrutturazione ed intubamento. Documento conforme all'appendice C.2 della norma UNI 10845/2000pubblicata ai sensi della Legge n. 1083/71 con Decreto 26 marzo 2004 (S.O.G.U. n. 99 del 28.04.2004)

Documento N°

Firma del committente (per ricevuta)Data

C.2 Relazione tecnica sostitutiva del progetto - Modulo b)

NORMA UNI 10845:2000

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80

COPIA COMMITTENTE

Firma del committente (per ricevuta)Data

Timbro e firma dell’impresa/operatore

CONTROLLI EFFETTUATI

verifica di idoneitàverifica di funzionalità

MOTIVAZIONI DELLA VERIFICA DI FUNZIONALITA'

sostituzione di apparecchio con apparecchio similare

modifiche e/o ampliamento dell'impianto gas

riscontro di anomalia sul sistema

altro

specifica richiesta dal cliente

sistema non funzionale e non adeguabile

altro

MOTIVAZIONI DELLA VERIFICA DI IDONEITA'

interventi di tipo edilizio sul sistema di evacuazione fumi

eventi accidentali

sostituzione di apparecchi con apparecchi di tipo diverso e/o non similari

sostituzione di combustibili solidi/liquidi con combustibile gassoso

RISULTATI DELLA VERIFICA DI FUNZIONALITA'

modalità di raccordo con il camino POSITIVA NEGATIVA

sezione della/e apertura/e di ventilazione (per apparecchi di tipo B) POSITIVA NEGATIVA

presenza di adeguata depressione (per apparecchi di tipo B )11 POSITIVA NEGATIVA

assenza di riflusso in ambiente POSITIVA NEGATIVA

RISULTATI DELLA VERIFICA DI IDONEITA'

verifica delle caratteristiche strutturali POSITIVA NEGATIVA

verifica della funzionalità (secondo quanto sopra) POSITIVA NEGATIVA

verifica della tenuta (ove richiesto) POSITIVA NEGATIVA

A SEGUITO DELL'/DEGLI INTERVENTO/I e/o DELLA/E VERIFICA/CHE EFFETTUATA/E IL SISTEMA RISULTA ESSERE

IDONEO NON IDONEOFUNZIONALE NON FUNZIONALE

Allegato della relazione tecnica descrittiva dei lavori e/o controlli effettuati sui sistemi per l'evacuazione dei prodotti della

combustione asserviti ad apparecchi alimentati a gas, n° del

Committente i lavori Sig.

Ditta che ha eseguito i lavori (ragione sociale)

NOTE

RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA DEI LAVORI E/O CONTROLLI EFFETTUATI SUI SISTEMI PER L'EVACUAZIONE DEIPRODOTTI DELLA COMBUSTIONE ASSERVITI AD APPARECCHI ALIMENTATI A GAS

RELAZIONE TECNICA DEI CONTROLLI EFFETTUATI IN CONFORMITA’ ALLA UNI 10845 - Modulo c)

Criteri di verifica, risanamento, ristrutturazione ed intubamento. Documento conforme all'appendice C.3 della norma UNI 10845/2000pubblicata ai sensi della Legge n. 1083/71 con Decreto 26 marzo 2004 (S.O.G.U. n. 99 del 28.04.2004)

Documento N°

C.3 Relazione tecnica dei controlli effettuati in conformità alla UNI 10845 - Modulo c)

NORMA UNI 10845:2000

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81

CAMERA RACCOLTA MATERIALI SOLIDI E CONDENSA CON SPORTELLO METALLICO A TENUTA D’ARIA

COMIGNOLO

Sportello metallico a tenuta d’aria esistente: SI NO

Camera di raccolta materiali solidi e condensa esistente: SI NO

CAMERA RACCOLTA MATERIALI SOLIDI E CONDENSA

Conformazione e sezione di uscita comignolo a norme: SI NO

Inclinazione del tetto: °

Materiale: Altezza (metri):

Dimensioni: cm x cm = cm2

Dimensioni: Ø cm = cm2

Cambi di direzione n°: Cambio di sezione: Ø Ø

CAMINO

Anno di realizzazione: Anno di costruzione edificio:

Motivazione intervento:

Dichiarazione di Conformità (Legge n° 46/90) presente: SI NO

CAMINO

Apparecchio tipo B11

H

Solo riscaldamento Riscaldamento e produzione H O sanitaria2

Data di installazione: Data realizzazione impianto:Apparecchio tipo B11

Marca: Modello: Matricola:

Canale da fumo

Ventilazione

Aerazione

Altri apparecchi

Combustibile:

Portata termica effettiva di funzionamento (Q ) kW:c

Portata termica nominale (Q ) kW:n

Diametro ø cm: n° cambi di direzione: Sviluppo orizzontale m:

Materiale:Sviluppo verticale m:Pendenza %:

Portata termica nominale ridotta (Q ) kW:r

Presente Assente Diretta Indiretta

Presente Assente In alto: cm2

Cottura cibi: Presente kW Assente Con termocoppia: SI NO

Forno: Presente kW Assente Con termocoppia: SI NO

Caminetti a legna: Presente Assente Altri apparecchi di tipo B:

Presenza elettroventilatore collegato all’esterno: SI NO

In prossimità del pavimento: cm2

In alto: cm2

Locale di installazione: Idoneo: SI NO

Caldaia in sostituzione: SI NO Potenza termica focolare dell’apparecchio precedente kW:

Verifica assenza rigurgito prodotti della combustione: Positiva Negativa

Positiva Negativa

Positiva Negativa

Raccordo canale da fumo ø cm:Presenza sensore fumi: SI NO

Verifica tiraggio Metodo : misurazione della depressione alla canna fumaria Pa:diretto

Strumento: Metodo : misurazione della CO a kW: Temp. ext. °C:indiretto 2

Valore di CO :2Strumento: Positiva Negativa

A vista: SI NO A tenuta: SI NO Fissaggio stabile: SI NO

Quota dal volume tecnico/colmo del tetto a norme : SI NO(zona di riflusso)

COMIGNOLOMateriale:

Altezza “H” del tronco del camino (comignolo escluso) metri:

Dimensioni: cm x cm = cm2

Dimensioni: Ø cm = cm2

SCHEDA DI VERIFICA FUNZIONALE CAMINO SINGOLO

NORMA UNI 10845:2000

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82

ESEMPIO IDONEITA’ CANNA FUMARIA COLLETTIVA RAMIFICATA (c.c.r.)(UNI 7129/72: max 8 piani + 1 ÷ UNI 7129/92/01: max 5 piani + 1)

1° P

iano

(prim

a im

miss

ione

)2°

Pia

no (i

nter

med

io)

3° P

iano

(int

erm

edio

)4°

Pia

no (i

nter

med

io)

max

5°/

8° P

iano

(pen

ultim

o)(u

ltim

a im

miss

ione

)m

ax 6

°/9°

Pia

no (u

ltim

o)

SCHEDA “1”

Verifica funzionale di tutta la canna fumariacollettiva ramificata (c.c.r.)

1° P

2° P

3° P

4° P

5° P

6° P

SCHEDA “5” (1 Prova)Verifica funzionale nelle

condizioni di funzionamento ditutti gli apparecchi installati

(Ultimo piano)

SCHEDA “2” (1 Prova)a

Verifica funzionale nellecondizioni di funzionamentodegli apparecchi installati

al penultimo piano

10'

Accendere, partendo dal basso,soltanto l’ultimo apparecchio che siimmette nel collettore, alla portatatermica effettiva di funzionamento, perun periodo di tempo non minore di 10minuti ed eseguire le prove.

SCHEDA “3” (1 Prova)a

Verifica funzionale nellecondizioni di funzionamentodegli apparecchi installati

al primo piano

10'

Dopo 10 minuti dallo spegnimentodell’ultimo apparecchio che si immettenel collettore accendere, per unperiodo di tempo non minore di 10minuti soltanto il primo apparecchioche si immette nel collettore edeseguire le prove.

SCHEDA “3” (2 Prova)a

Verifica funzionale nellecondizioni di funzionamento di

tutti gli apparecchi installati(Primo piano 2 Prova)a

10'

Dopo 10 minuti dallo spegnimentodel l ’apparecchio sopraindicatoaccendere e far funzionare tutti gliapparecchi raccordati alla cannacollettiva ramificata, alla portataeffettiva di funzionamento, per unperiodo sufficiente a svolgere la verificaed eseguire le prove ad ogni piano.

SCHEDA “2” (2 Prova)a

Verifica funzionale nellecondizioni di funzionamento di

tutti gli apparecchi installati(Penultimo piano 2 Prova)a

PERIODOSUFFICIENTE

Accendere e far funzionare tutti gliapparecchi raccordati alla cannacollettiva ramificata, alla portataeffettiva di funzionamento, per unperiodo sufficiente a svolgere la verificaed eseguire le prove ad ogni piano.

SCHEDA “4” (1 Prova)Verifica funzionale nelle

condizioni di funzionamento ditutti gli apparecchi installati

(Piani intermedi)

PERIODOSUFFICIENTE

Accendere e far funzionare tutti gliapparecchi raccordati alla cannacollettiva ramificata, alla portataeffettiva di funzionamento, per unperiodo sufficiente a svolgere la verificaed eseguire le prove ad ogni piano.

PERIODOSUFFICIENTE

Accendere e far funzionare tutti gliapparecchi raccordati alla cannacollettiva ramificata, alla portataeffettiva di funzionamento, per unperiodo sufficiente a svolgere la verificaed eseguire le prove ad ogni piano.

NORMA UNI 10845:2000

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83

SCHEDA “1” - VERIFICA DI IDONEITA’ CANNA FUMARIACOLLETTIVA RAMIFICATA (c.c.r.)

CON

DO

TTO

PRI

MAR

IO (

COLL

ETTO

RE)

ELEM

ENTO

DEV

IATO

RECO

ND

OTT

O S

ECO

ND

ARIO

CAMERA RACCOLTA MATERIALI SOLIDI E CONDENSA CON SPORTELLO METALLICO A TENUTA D’ARIA

Sportello metallico a tenuta d’aria esistente: SI NO

Camera di raccolta materiali solidi e condensa esistente: SI NO

CAMERA RACCOLTA MATERIALI SOLIDI E CONDENSA

CONDOTTO PRIMARIO (COLLETTORE)

Materiale: Altezza (metri):

Dimensioni: cm x cm = cm2

Dimensioni: Ø cm = cm2

Quota dal volume tecnico/colmo del tetto a norme : SI NO(zona di riflusso)

COMIGNOLOMateriale:

Altezza ”H” del tronco della canna fumaria (comignolo escluso) metri:

Dimensioni: cm x cm = cm2

Conformazione e sezione di uscita comignolo a norme: SI NO

Inclinazione del tetto: °

Dimensioni: Ø cm = cm2

CONDOTTI SECONDARI

Materiale: Altezza (metri):

Dimensioni: cm x cm = cm2

Dimensioni: Ø cm = cm2

Elemento deviatore installato correttamente: SI NO

1° P

iano

(prim

a im

miss

ione

in ca

nna

fum

aria

)

CANNA FUMARIA COLLETTIVA RAMIFICATA (c.c.r.)(UNI-CIG 7129/72: max 8 piani +1 ÷ UNI-CIG 7129/92/01: max 5 piani + 1)

Anno di realizzazione: Anno di costruzione edificio:

Motivazione intervento della verifica di idoneità:

n° attacchi: + 1 Apparecchi sostituiti n° sul totale di n°

Dichiarazione di Conformità (Legge n° 46/90) presente: SI NO

Immissioni per piano: 1 2

Progetto (Legge n° 46/90) presente: SI NO

Apparecchi similari: SI NO (per apparecchi similari si intende: stesso combustibile,

medesimo tipo B , portate termiche che non differiscono più del 30% della portata termica massima allacciabile)11

C1C2

S

S1

S2

S

C

1

2

LEGENDA:

Primo apparecchioSecondo apparecchioCondotto secondarioCollettorePrimo collettore secondarioPrimo collettoreSecondo condotto secondarioSecondo collettore

12SCSCSC

1

1

2

2Non consentita Consentita

H

COMIGNOLO

Appa

recc

hio

tipo

B 11Ap

pare

cchi

o tip

o B 11

Appa

recc

hio

tipo

B 11Ap

pare

cchi

o tip

o B 11

Ultim

o Pi

ano:

max

9° (

7129

/72)

max

6°(

712

9/92

/01)

Pian

i int

erm

edi:

2°, 3

°, 4°

, 5°,

6°, 7

°, 8°

(712

9/72

)2°

, 3°,

4°, 5

° (71

29/9

2/01

)NORMA UNI 10845:2000

Riproduzione vietata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n° 633 e successivi aggiornamenti - Ariston Thermo Group - 60044 Fabriano (ANCONA) - Viale Aristide Merloni, 45

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84

SCHEDA “2”

c.c.r.- VERIFICA DELLA FUNZIONALITA’/IDONEITA’

NELLE CONDIZIONI DI FUNZIONAMENTO DEGLIAPPARECCHI INSTALLATI AL PENULTIMO PIANO

APPARECCHIO tipo B11 ULTIMA IMMISSIONE NEL COLLETTORE (PENULTIMO PIANO)

1° P

2° P

3° P

4° P

5° P

6° P

Quinto Piano (penultimo)max 5° UNI 7129/92/01max 8° UNI 7129/72

ULTI

MA

IMM

ISSI

ONE

NEL C

OLLE

TTOR

EIN

TERM

EDIO

INTE

RMED

IOIN

TERM

EDIO

PRIM

A IM

MIS

SION

ENE

L COL

LETT

ORE

Ultimo Pianomax 6° UNI 7129/92/01max 9° UNI 7129/72

Apparecchio tipo B11

ULTI

MO

Apparecchio tipo B11

1 Prova: “ ”

2 Prova: “ ”

a

aSpentoAcceso

Apparecchio tipo B11

1 Prova: “ ”

2 Prova: “ ”

a

aSpentoAcceso

Apparecchio tipo B11

1 Prova: “ ”

2 Prova: “ ”

a

aSpentoAcceso

Apparecchio tipo B11

1 Prova: “ ”

2 Prova: “ ”

a

aSpentoAcceso

Apparecchio tipo B11

1 Prova: “ ”

2 Prova: “ ”

a

aSpentoAcceso

Canne fumarieCollettive

Ramificate (c.c.r.):

UNI 7129/72

UNI 7129/92/01

:max 8 piani + 1

:max 5 piani + 1

**VERIFICA DI FUNZIONALITA’

La verifica della sola funzionalità deve essere effettuata unicamente presso lasingola unità abitativa o il singolo impianto interessati dall’intervento.

*VERIFICA DI IDONEITA’

La verifica di idoneità deve essere effettuata con la contemporaneità difunzionamento di tutti gli apparecchi.

Data di installazione: Data realizzazione impianto:

Presenza sensore fumi: SI NO Solo riscaldamento Riscaldamento e produzione H O sanitaria2

Marca: Modello: Matricola:

Combustibile: Portata termica nominale (Q ) kW:n

Portata termica effettiva di funzionamento (Q ) kW:c Portata termica nominale ridotta (Q ) kW:r

Canale da fumo

Ventilazione

Aerazione

Altri apparecchi

Diametro ø cm: n° cambi di direzione: Sviluppo orizzontale m:

Materiale:Sviluppo verticale m:Pendenza %:

Presente Assente Diretta Indiretta

Presente Assente In alto: cm2

Cottura cibi: Presente kW Assente Con termocoppia: SI NO

Forno: Presente kW Assente Con termocoppia: SI NO

Caminetti a legna: Presente Assente Altri apparecchi di tipo B:

Presenza elettroventilatore collegato all’esterno: SI NO

In prossimità del pavimento: cm2

In alto: cm2

Locale di installazione: Idoneo: SI NO

A vista: SI NO A tenuta: SI NO Fissaggio stabile: SI NO

Caldaia in sostituzione: SI NO Potenza termica focolare dell’apparecchio precedente kW:

Positiva Negativa

Positiva Negativa

Verifica assenza rigurgito prodotti della combustione: Positiva Negativa Raccordo canale da fumo ø cm:

Accendere, partendo dal basso, soltanto l’ultimo apparecchioche si immette nel collettore, alla portata termica effettiva difunzionamento, per un periodo di tempo non minore di 10minuti ed eseguire le prove.

10'

1 PROVAa

DOPO QUESTA VERIFICA PROCEDERE CON LA SCHEDA “3”

2 PROVAa

PERIODOSUFFICIENTE

Dopo 10 minuti dallo spegnimento del primo apparecchio chesi immette nel collettore (scheda “3”) accendere e farfunzionare tutti gli apparecchi raccordati alla canna collettivaramificata, alla portata effettiva di funzionamento, per unperiodo sufficiente a svolgere la verifica ed eseguire le provead ogni piano.

ULTIMATA QUESTA VERIFICA, SEMPRE CON TUTTI GLI APPARECCHIACCESI, PROCEDERE CON LE PROVE DI VERIFICA AI PIANI

INTERMEDI SCHEDA “4” E ALL’ULTIMO PIANO SCHEDA “5”

VERIFICA TIRAGGIO Metodo : misurazione della depressione alla canna fumaria Pa:diretto

Strumento: Metodo : misurazione della CO a kW: Temp. ext. °C:indiretto 2

Strumento: Positiva NegativaValore di CO :2

VERIFICA TIRAGGIO Metodo : misurazione della depressione alla canna fumaria Pa:diretto

Strumento: Metodo : misurazione della CO a kW: Temp. ext. °C:indiretto 2

Strumento: Positiva NegativaValore di CO :2

VERIFICA DI IDONEITA’*

VERIFICA DI IDONEITA’* VERIFICA DI FUNZIONALITA’**

Motivazione dell’intervento:

NORMA UNI 10845:2000

Riproduzione vietata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n° 633 e successivi aggiornamenti - Ariston Thermo Group - 60044 Fabriano (ANCONA) - Viale Aristide Merloni, 45

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85

SCHEDA “3”

c.c.r.- VERIFICA DELLA FUNZIONALITA’/IDONEITA’

NELLE CONDIZIONI DI FUNZIONAMENTO DEGLIAPPARECCHI INSTALLATI AL PRIMO PIANO

APPARECCHIO tipo B11 PRIMA IMMISSIONE NEL COLLETTORE (PRIMO PIANO)

1° P

2° P

3° P

4° P

5° P

6° P

Primo Piano

ULTI

MA

IMM

ISSI

ONE

NEL C

OLLE

TTOR

EIN

TERM

EDIO

INTE

RMED

IOIN

TERM

EDIO

PRIM

A IM

MIS

SION

ENE

L COL

LETT

ORE

Apparecchio tipo B11

ULTI

MO

Apparecchio tipo B11

1 Prova: “ ”

2 Prova: “ ”

a

aSpentoAcceso

Apparecchio tipo B11

1 Prova: “ ”

2 Prova: “ ”

a

aSpentoAcceso

Apparecchio tipo B11

1 Prova: “ ”

2 Prova: “ ”

a

aSpentoAcceso

Apparecchio tipo B11

1 Prova: “ ”

2 Prova: “ ”

a

aSpentoAcceso

Apparecchio tipo B11

1 Prova: “ ”

2 Prova: “ ”

a

aSpentoAcceso

Canne fumarieCollettive

Ramificate (c.c.r.):

UNI 7129/72

UNI 7129/92/01

:max 8 piani + 1

:max 5 piani + 1

**VERIFICA DI FUNZIONALITA’

La verifica della sola funzionalità deve essere effettuata unicamente presso lasingola unità abitativa o il singolo impianto interessati dall’intervento.

*VERIFICA DI IDONEITA’

La verifica di idoneità deve essere effettuata con la contemporaneità difunzionamento di tutti gli apparecchi.

Data di installazione: Data realizzazione impianto:

Presenza sensore fumi: SI NO Solo riscaldamento Riscaldamento e produzione H O sanitaria2

Marca: Modello: Matricola:

Combustibile: Portata termica nominale (Q ) kW:n

Portata termica effettiva di funzionamento (Q ) kW:c Portata termica nominale ridotta (Q ) kW:r

Canale da fumo

Ventilazione

Aerazione

Altri apparecchi

Diametro ø cm: n° cambi di direzione: Sviluppo orizzontale m:

Materiale:Sviluppo verticale m:Pendenza %:

Presente Assente Diretta Indiretta

Presente Assente In alto: cm2

Cottura cibi: Presente kW Assente Con termocoppia: SI NO

Forno: Presente kW Assente Con termocoppia: SI NO

Caminetti a legna: Presente Assente Altri apparecchi di tipo B:

Presenza elettroventilatore collegato all’esterno: SI NO

In prossimità del pavimento: cm2

In alto: cm2

Locale di installazione: Idoneo: SI NO

A vista: SI NO A tenuta: SI NO Fissaggio stabile: SI NO

Caldaia in sostituzione: SI NO Potenza termica focolare dell’apparecchio precedente kW:

Positiva Negativa

Positiva Negativa

Verifica assenza rigurgito prodotti della combustione: Positiva Negativa Raccordo canale da fumo ø cm:

ULTIMATA QUESTA VERIFICA, SEMPRE CON TUTTI GLI APPARECCHIACCESI, PROCEDERE CON LA 2 PROVA DELLA SCHEDA “2”

a

Dopo 10 minuti dallo spegnimento dell’ultimo apparecchioche si immette nel collettore (scheda “2”) accendere, per unperiodo di tempo non minore di 10 minuti soltanto il primoapparecchio che si immette nel collettore ed eseguire le prove.

10'

1 PROVAa

DOPO QUESTA VERIFICA ACCENDERE E FAR FUNZIONARE TUTTIGLI APPARECCHI E PROCEDERE CON LA 2 PROVA

DELLA PRESENTE SCHEDA

a

2 PROVAa

Dopo 10 minuti dallo spegnimento del primo apparecchio chesi immette nel collettore (presente scheda) accendere e farfunzionare tutti gli apparecchi raccordati alla canna collettivaramificata, alla portata effettiva di funzionamento, per unperiodo sufficiente a svolgere la verifica ed eseguire le provead ogni piano.

PERIODOSUFFICIENTE

VERIFICA TIRAGGIO Metodo : misurazione della depressione alla canna fumaria Pa:diretto

Strumento: Metodo : misurazione della CO a kW: Temp. ext. °C:indiretto 2

Strumento: Positiva NegativaValore di CO :2

VERIFICA TIRAGGIO Metodo : misurazione della depressione alla canna fumaria Pa:diretto

Strumento: Metodo : misurazione della CO a kW: Temp. ext. °C:indiretto 2

Strumento: Positiva NegativaValore di CO :2

VERIFICA DI IDONEITA’* VERIFICA DI FUNZIONALITA’**

VERIFICA DI IDONEITA’*

Motivazione dell’intervento:

NORMA UNI 10845:2000

Riproduzione vietata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n° 633 e successivi aggiornamenti - Ariston Thermo Group - 60044 Fabriano (ANCONA) - Viale Aristide Merloni, 45

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86

SCHEDA “4”

c.c.r.- VERIFICA DELLA FUNZIONALITA’/IDONEITA’

NELLE CONDIZIONI DI FUNZIONAMENTODEGLI APPARECCHI INSTALLATI AI PIANI INTERMEDI

APPARECCHIO tipo B11

(PREDISPORRE UNA SCHEDA PER OGNI PIANO INTERMEDIO)PIANO INTERMEDIO n°

1° P

2° P

3° P

4° P

5° P

6° P

ULTI

MA

IMM

ISSI

ONE

NEL C

OLLE

TTOR

EIN

TERM

EDIO

INTE

RMED

IOIN

TERM

EDIO

PRIM

A IM

MIS

SION

ENE

L COL

LETT

ORE

Secondo Piano (Intermedio)

Terzo Piano (Intermedio)

Quarto Piano (Intermedio)

Apparecchio tipo B11

Apparecchio tipo B11

Apparecchio tipo B11

ULTI

MO

Apparecchio tipo B11

Prova unica: “ ”Acceso

Apparecchio tipo B11

Prova unica: “ ”Acceso

Apparecchio tipo B11

Prova unica: “ ”Acceso

Canne fumarieCollettive

Ramificate (c.c.r.):

UNI 7129/72

UNI 7129/92/01

:max 8 piani + 1

:max 5 piani + 1

**VERIFICA DI FUNZIONALITA’

La verifica della sola funzionalità deve essere effettuata unicamente presso lasingola unità abitativa o il singolo impianto interessati dall’intervento.

*VERIFICA DI IDONEITA’

La verifica di idoneità deve essere effettuata con la contemporaneità difunzionamento di tutti gli apparecchi.

Data di installazione: Data realizzazione impianto:

Presenza sensore fumi: SI NO Solo riscaldamento Riscaldamento e produzione H O sanitaria2

Marca: Modello: Matricola:

Combustibile: Portata termica nominale (Q ) kW:n

Portata termica effettiva di funzionamento (Q ) kW:c Portata termica nominale ridotta (Q ) kW:r

Canale da fumo

Ventilazione

Aerazione

Altri apparecchi

Diametro ø cm: n° cambi di direzione: Sviluppo orizzontale m:

Materiale:Sviluppo verticale m:Pendenza %:

Presente Assente Diretta Indiretta

Presente Assente In alto: cm2

Cottura cibi: Presente kW Assente Con termocoppia: SI NO

Forno: Presente kW Assente Con termocoppia: SI NO

Caminetti a legna: Presente Assente Altri apparecchi di tipo B:

Presenza elettroventilatore collegato all’esterno: SI NO

In prossimità del pavimento: cm2

In alto: cm2

Locale di installazione: Idoneo: SI NO

A vista: SI NO A tenuta: SI NO Fissaggio stabile: SI NO

Caldaia in sostituzione: SI NO Potenza termica focolare dell’apparecchio precedente kW:

Positiva Negativa

Positiva Negativa

Verifica assenza rigurgito prodotti della combustione: Positiva Negativa Raccordo canale da fumo ø cm:

ULTIMATA QUESTA VERIFICA, SEMPRE CON TUTTI GLI APPARECCHIACCESI, PROCEDERE CON LA VERIFICA DEGLI APPARECCHIINSTALLATI ALL’ULTIMO PIANO DI CUI ALLA SCHEDA “5”

1 PROVA

Accendere e far funzionare tutti gli apparecchi raccordati allacanna collettiva ramificata, alla portata effettiva difunzionamento, per un periodo sufficiente a svolgere laverifica ed eseguire le prove ad ogni piano. PERIODO

SUFFICIENTE

VERIFICA TIRAGGIO Metodo : misurazione della depressione alla canna fumaria Pa:diretto

Strumento: Metodo : misurazione della CO a kW: Temp. ext. °C:indiretto 2

Strumento: Positiva NegativaValore di CO :2

VERIFICA DI IDONEITA’* VERIFICA DI FUNZIONALITA’**

Motivazione dell’intervento:

NORMA UNI 10845:2000

Riproduzione vietata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n° 633 e successivi aggiornamenti - Ariston Thermo Group - 60044 Fabriano (ANCONA) - Viale Aristide Merloni, 45

Page 88: GUIDAUNI10845 2000 - tecnicaclimatica.com · -UNI 9615 parte 2 -a "Calcolo delle dimensioni interne dei camini - Metodo approssimato per i camini a ... E.B.M. Scheda di verifica funzionale

87

SCHEDA “5”

c.c.r.- VERIFICA DELLA FUNZIONALITA’/IDONEITA’

NELLE CONDIZIONI DI FUNZIONAMENTO DEGLIAPPARECCHI INSTALLATI ALL’ULTIMO PIANO

APPARECCHIO tipo B11 ULTIMO PIANO

1° P

2° P

3° P

4° P

5° P

6° P

ULTI

MA

IMM

ISSI

ONE

NEL C

OLLE

TTOR

EIN

TERM

EDIO

INTE

RMED

IOIN

TERM

EDIO

PRIM

A IM

MIS

SION

ENE

L COL

LETT

ORE

Ultimo Pianomax 6° UNI 7129/92/01max 9° UNI 7129/72

Apparecchio tipo B11

ULTI

MO

Apparecchio tipo B11

Prova unica: “ ”Acceso

Apparecchio tipo B11

Prova unica: “ ”Acceso

Apparecchio tipo B11

Prova unica: “ ”Acceso

Apparecchio tipo B11

Prova unica: “ ”Acceso

Apparecchio tipo B11

Prova unica: “ ”Acceso

Canne fumarieCollettive

Ramificate (c.c.r.):

UNI 7129/72

UNI 7129/92/01

:max 8 piani + 1

:max 5 piani + 1

**VERIFICA DI FUNZIONALITA’

La verifica della sola funzionalità deve essere effettuata unicamente presso lasingola unità abitativa o il singolo impianto interessati dall’intervento.

*VERIFICA DI IDONEITA’

La verifica di idoneità deve essere effettuata con la contemporaneità difunzionamento di tutti gli apparecchi.

Data di installazione: Data realizzazione impianto:

Motivazione dell’intervento:

Presenza sensore fumi: SI NO Solo riscaldamento Riscaldamento e produzione H O sanitaria2

Marca: Modello: Matricola:

Combustibile: Portata termica nominale (Q ) kW:n

Portata termica effettiva di funzionamento (Q ) kW:c Portata termica nominale ridotta (Q ) kW:r

Canale da fumo

Ventilazione

Aerazione

Altri apparecchi

Diametro ø cm: n° cambi di direzione: Sviluppo orizzontale m:

Materiale:Sviluppo verticale m:Pendenza %:

Presente Assente Diretta Indiretta

Presente Assente In alto: cm2

Cottura cibi: Presente kW Assente Con termocoppia: SI NO

Forno: Presente kW Assente Con termocoppia: SI NO

Caminetti a legna: Presente Assente Altri apparecchi di tipo B:

Presenza elettroventilatore collegato all’esterno: SI NO

In prossimità del pavimento: cm2

In alto: cm2

Locale di installazione: Idoneo: SI NO

A vista: SI NO A tenuta: SI NO Fissaggio stabile: SI NO

Caldaia in sostituzione: SI NO Potenza termica focolare dell’apparecchio precedente kW:

Positiva Negativa

Positiva Negativa

Verifica assenza rigurgito prodotti della combustione: Positiva Negativa Raccordo canale da fumo ø cm:

1 PROVA

Accendere e far funzionare tutti gli apparecchi raccordati allacanna collettiva ramificata, alla portata effettiva difunzionamento, per un periodo sufficiente a svolgere laverifica ed eseguire le prove ad ogni piano. PERIODO

SUFFICIENTE

VERIFICA TIRAGGIO Metodo : misurazione della depressione alla canna fumaria Pa:diretto

Strumento: Metodo : misurazione della CO a kW: Temp. ext. °C:indiretto 2

Strumento: Positiva NegativaValore di CO :2

VERIFICA DI IDONEITA’* VERIFICA DI FUNZIONALITA’**

FUNZIONALE NON FUNZIONALE IDONEO NON IDONEO

A SEGUITO DELL’/DEGLI INTERVENTO/I e/o DELLA/E VERIFICA/CHE EFFETTUATA/E IL SISTEMA c.c.r. DI CUI ALLESCHEDE 1÷2÷3÷4 e 5 RISULTA ESSERE:

NORMA UNI 10845:2000

Riproduzione vietata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n° 633 e successivi aggiornamenti - Ariston Thermo Group - 60044 Fabriano (ANCONA) - Viale Aristide Merloni, 45