GUIDA ALLE BUONE PRATICHE PER IL PAESAGGIO DELLE ... · Programma di Iniziativa Comunitaria...

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PAYS.DOC “Buone pratiche per il paesaggio” Programma INTERREG IIIB MEDOCC REGIONE UMBRIA GUIDA ALLE BUONE PRATICHE PER IL PAESAGGIO DELLE INFRASTRUTTURE Accessi ai centri urbani a cura di Sandra Camicia Mariano Sartore e Lunella Ferri MEDOCC Programma Interreg IIIB PAYS. DOC BUONE PRATICHE PER IL PAESAGGIO

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PAYS.DOC “Buone pratiche per il paesaggio” Programma INTERREG IIIB MEDOCC

REGIONE UMBRIA

GUIDA ALLE BUONE PRATICHE PER IL PAESAGGIO DELLE INFRASTRUTTURE

Accessi ai centri urbani

a cura di Sandra Camicia Mariano Sartore e Lunella FerriMEDOCC

ProgrammaInterreg IIIB PA Y S . DOC

BUONE PRATICHE PER IL PAESAGGIO

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Programma di Iniziativa Comunitaria INTERREG IIIB – MEDOCC 2000/2006

PAYS.DOC – Buone pratiche per il paesaggio

AZIONE “Linee guida” – ambito “Infrastrutture e accessi ai centri urbani”

REGIONE UMBRIA

Assessorato alle Politiche AgricoleCarlo Liviantoni, assessore

Direzione regionale Agricoltura e Foreste, Aree Protette, Valorizzazione dei Sistemi Naturalistici e Paesaggistici, Valorizzazione Beni e Attività Culturali, Sport e SpettacoloErnesta Maria Ranieri, direttore

Servizio Promozione e Valorizzazione Sistemi Naturalistici e PaesaggisticiPaolo Papa, dirigenteMaria Carbone Biagio Municchi

Coordinamento tecnico del Progetto Maria Carbone

AUTORI

Sandra Camicia, consulenteLunella Ferri, collaboratoreMariano Sartore, collaboratore

In copertina:“Perugia, porta Marzia”, dipinto del Settecento ispirato a “Storie di San Ludovico di Tolosa e di Sant’Ercolano” di Benedetto Bonfigli (1454 -1480)

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1. Trasformazioni del paesaggio e temi progettuali

Processi territoriali e trasformazioni in atto

Modalità tradizionali di intervento

Accessibilità urbana e paesaggio: temi emergenti di progetto

2. Accessi ai centri urbani. Linee-guida

Obiettivi generali e problematiche emergenti

Linee-guida

3. Idee-chiave per la qualità degli accessi alle città

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Trasformazioni del paesaggio

e temi progettuali

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Negli ultimi decenni, i processi di diffusionedell’edificato, prevalentemente a bassa densità,hanno dilatato la città contemporanea in unospazio indeterminato, instabile e frammentato.Outer cities, spread city, rurbanisation, conti-nuum urbano-rurale, campagna urbanizzata,città-regione, città diffusa e città dispersa, iper-città, reticoli metropolitani sono le principalilocuzioni che indicano il dissolvimento dellacittà come entità dai confini certi e definiti inuno spazio multicentrato e disperso. La nuova edificazione appare frammentata inuna miriade di episodi, esito di dinamicheincrementali, apparentemente privi di regoleinsediative, con eterogenee e (continuamente)mutevoli “geometrie” dell’ambiente costruito.I nuovi insediamenti si sono andati a sommaree/o sovrapporre ai segni delle permanenze sto-riche (l’insediamento rurale, il tessuto agrario,la rete idrografica...), riutilizzandole ad altriscopi, cancellandole, creando singolari com-presenze fisiche tra paesaggi tradizionali e

Processi territoriali e trasformazioni in atto

ambienti innovativi. Si sono determinati nuovifenomeni di commistione tra urbano e rurale,con una perdita di riconoscibilità-identità deiluoghi e omologazione degli spazi rurali.La città ha dunque perso i suoi “confini”. Ilgenerale disordine urbanistico della periferiaurbana e la caotica diffusione delle attività sulterritorio, ha comportato spreco, consumo edartificializzazione di suolo, ha modificato lecondizioni di accessibilità urbana e ha sensibil-mente incremento la mobilità privata sugomma, con un conseguente aumento del-l’ipertrofia del sistema dei trasporti. In altri ter-mini, i nuovi modelli di diffusione insediativaal di fuori della città densa, e il decentramentodi funzioni terziarie e industriali in aree subur-bane non sufficientemente servite da mezzi ditrasporto pubblico di massa, hanno determi-nato un’esplosione della mobilità metropolita-na, prevalentemente attuata sul mezzo privato. Forte è il deficit infrastrutturale e di servizio, inparticolare per quanto concerne la gestione dei

grandi bacini di mobilità intercomunale, esoprattutto le interconnessioni fra i nodi deisistemi di trasporto internazionali e interregio-nali (aeroporti, stazioni ferroviarie dell’altavelocità), interregionali e locali. Un dato checaratterizza tutte le aree urbane italiane è l’in-sufficiente organizzazione del sistema dellamobilità, incapace di “fare rete” nella realizza-zione e nella gestione dei differenti modi di tra-sporto. Nei sistemi di città piccole e medie, che costi-tuiscono bacini di urbanizzazione diffusa spes-so transregionali, insufficienti appaiono le rela-zioni di complementarità e sinergia tra i singo-li centri e le connessioni con le reti globali delleinfrastrutture di trasporto.La questione della mobilità all’interno dellearee urbane e metropolitane tocca, insieme,aspetti relativi all’efficienza e competitivitàdella città e alla qualità della vita dei cittadini.

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Modalità tradizionali di intervento

Nell’ambito dell’attività di pianificazione ascala locale, per lungo tempo, a partire daldopoguerra, con qualche rara ed esemplareeccezione, l’attenzione prestata dagli strumentiurbanistici alle infrastrutture urbane si è incen-trata sul miglioramento della circolazione deltraffico, in particolare quello stradale, secondoun obiettivo di massima efficienza della rete. Lafunzione spaziale e morfogenetica della stradaveniva sostanzialmente ignorata. La progetta-zione era di tipo settoriale e guidata da criteriquantitativi. In questa logica, negli anni sessan-ta e settanta, sono state progettati grandi assiinfrastrutturali (è il caso delle tangenziali), spes-so sovradimensionati, che, quando venivanorealizzati, producevano profonde barriere eframmentazioni del territorio attorno alla città.Nei casi migliori, l’attenzione del pianificatoreera rivolta alla modificazione del sistema“radiale” di connessione che caratterizzavamolte realtà urbane e soprattutto metropolita-ne, prevedendo un sistema stradale di tipo“reticolare”, con la finalità di allentare la pres-sione insediativa sulle aree centrali e di orien-tarla verso nuovi poli funzionali decentrati,localizzati in corrispondenza di nuovi nodi diinterscambio modale. In ogni caso, sia che sitrattasse di linee infrastrutturali, sia di nodi diinterscambio (stazioni, aeroporti, ecc.), l’inseri-mento nel contesto veniva affidato e risolto tra-mite la tradizionale apposizione dell’ “area-fascia di rispetto” che isolava la zona impegna-ta, costruendo una sorta di “recinto” attornoall’opera infrastrutturale. Piano Intercomunale Milanese (PIM), 1962

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Accessibilità urbana e paesaggio: temi emergenti di progetto

Le infrastrutture di comunicazione hanno for-temente contribuito alla costruzione dei pae-saggi contemporanei, in particolare di quelliurbani.

Le stazioni ferroviarie, in primo luogo, stori-che “porte di accesso” alla città, quasi sempredislocate ai margini dei centri storici, sonodiventate nel corso del tempo, con il loro spes-so fascio di binari, una barriera morfologica efunzionale, e, allo stesso tempo, luoghi insicu-ri e inospitali.

Molto spesso le vie storiche di accesso ai cen-tri urbani si sono trasformate in strade-merca-to, con una successione indistinta di edifici ecapannoni che annunciano l’arrivo in città conl’esuberante presenza di cartellonistica pubbli-citaria.

Gli spazi aeroportuali si presentano quasi sem-pre come spazi “introversi” nella periferiadelle grandi aree urbane, ma con impatti nega-tivi su un contesto spaziale in via di crescenteurbanizzazione e dotati di connessioni infra-strutturali non sempre efficienti con le realtàurbane.Nel complesso, le infrastrutture della città siconfigurano come “non luoghi”, privi d’iden-tità e riconoscibilità morfologica. Proprio in relazione a queste problematiche,da qualche tempo sono in atto esperienzeinnovative che tentano di fare delle infrastrut-ture un’occasione per ri-progettare il paesag-gio urbano.

Numerose iniziative riguardano, in primoluogo, le stazioni ferroviarie: da luoghi di tran-sito, la stazione viene proposta come una“nuova centralità”, anche grazie all’opportuni-tà che spesso si offre di riutilizzare aree dismes-se: come gli scali merci, che si delocalizzano inposizioni più periferiche, o come le aree indu-striali circostanti occupate da vecchi impiantiproduttivi in via di riconversione o ristruttura-zione, che preferiscono spostarsi in spazi piùadeguati alle nuove esigenze di layout.Gli aeroporti diventano sempre più nodi diintersezioni tra reti globali e reti locali, e assu-mono la forma di vere e proprie “cittadelleaeroportuali”.

Lungo le strade di accesso alle città, sia che sitratti di grandi assi viari che entrano nel tessu-to urbano (le “autostrade urbane”) o di diret-trici viarie minori, la realizzazione di nuovearchitetture tentano di tracciare segni rilevantisimbolicamente e funzionalmente, una sorta di“limite” in una periferia che si snoda in unospazio indistinto tra città e campagna, in ambi-ti che sembrano destinati ad una progressivaurbanizzazione. In questi paesaggi quasi sem-pre dominati da sequenze di edifici commer-ciali che costeggiano la strada, si progettanonuove “porte di accesso” alla città che vorreb-bero assumere un ruolo di cerniera funzionale,e che si propongono anche come nuovo riferi-mento visivo e simbolico in una città “senzaconfini”. Una funzione particolare è affidata in

questi casi al disegno del verde, così comemolto spesso gli spazi di risulta dell’infrastrut-tura diventano occasione per creare luoghi diricreazione accessibili, connessi al sistema dellamobilità pedonale.

Allo stesso tempo, in molte città, soprattutto dipiccola e media dimensione, sono ritornati inauge “sistemi meccanizzati di mobilità legge-ra” (scale mobili, ascensori, funicolari) grazieanche alla loro capacità di essere maggiormen-te “sostenibili” rispetto ai vettori pesanti, equindi di essere più compatibili con i caratteridi sensibilità e fragilità che caratterizzanonumerosi nuclei antichi nei quali si inserisco-no. La natura peculiare di queste realtà inse-diative impone, peraltro, un’attenzione amodalità alternative di movimento e attraver-samento nei e tra i luoghi; del resto, proprio inqueste realtà urbane si concentra una doman-da di spostamento legata alla percezione e frui-zione turistica dello spazio e del paesaggio, unadomanda maggiormente compatibile propirocon i vettori lenti.

In generale, da qualche tempo è maturata laconvinzione che le infrastrutture di comunica-zione debbano configurarsi come materialicostruttori di luoghi urbani, assicurando quali-tà estetica, creando nuovi spazi di relazione,instaurando nessi funzionali, morfologici esimbolici con il contesto.

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Accessi ai centri urbani

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Il tema del ridisegno degli accessi alle città è untema che richiede un approccio di tipo “integrato”.Occorre sviluppare progetti che prendano in consi-derazione le componenti tecniche, le componentidi qualità dell’ambiente urbano, le componentiretoriche ed estetiche.

Le componenti tecniche riguardano il migliora-mento dell’accessibilità urbana nel quadro di unpiù efficace sistema della mobilità e dei trasporti,attraverso la messa in rete delle infrastrutturemediante interventi che permettano alla città dioperare al tempo stesso come rete di connessioniinterne e come nodo di interconnessione di retisovralocali.

Le componenti di qualità urbana assumono un’im-portanza strategica come occasione di riqualifica-zione paesistica, ambientale e sociale del costruito,di ri-organizzazione funzionale dei servizi nellacittà, di qualità edilizia e morfologica dell’insedia-mento.

In altri termini, il ridisegno della “porte della città”deve consentire una riconfigurazione della strutturaurbanistica e della morfologia urbana attraverso lacreazione di nuovi luoghi capaci di rappresentarefuochi rilevanti dal punto di vista paesaggistico e diirradiare qualità urbane nell’intorno.

Infine, le componenti retoriche riguardano il mar-keting urbano ossia la creazione di un’immaginedella città attraverso progetti architettonici capacidi attribuire nuove identità nella competizione glo-bale per l’attrazione di capitali e investimenti, coninterventi quasi sempre monumentali e carichi dispettacolarità sensazionale.

riconnettere

le reti infrastrutturali

riqualificare

il paesaggio della periferia

ricucire

la città antica alla città moderna

rifunzionalizzare

aree monofunzionali o dismesse

risalire

la città

Obiettivi generali e problematiche emergenti

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Riconnettere emergenzee polarità urbane creandonuove reti che aumentano

la fruibilità

Assicurare a scala microla massima permeabilità tra

il nodo infrastrutturale e la città

Progettare spazi apertiche interpretano e dialogano

con le tracce e frammentidel territorio storico

Ricucire tessuti urbaniframmantati e separati

Stabilire relazionimorfologiche e funzionali con

il contesto paesaggistico

La previsione di un nodo di scambio intermodale gomma-ferrosullo svincolo della tangenziale (con la trasformazione dellepreesistenze ipogee in parcheggio multipiano di interscambio) e lacostruzione di un tunnel per un traslatore rapido a navetta dicollegamento alla rete di trasporto sotterraneo, si integra con larealizzazione di due sistemi di risalita: un percorso a circuito condiramazioni libere a richiesta, che collega le principali emergenzearchitettoniche dell’area mediante piccole navette elettriche sugomma e un percorso meccanizzato misto di risalita (scale mobili,tappeti scorrevoli, ascensori), che consente di realizzare uncollegamento museale, turistico e rionale, valorizzando i sitimonumentali e riusando le aree verdi del quartiere.Sistema meccanizzato di accesso Capodimonte – Quartiere Sanità diNapoli (Italia)

La nuova stazione di Stadelhofen – Zurigo esalta non solo icollegamenti verticali, organizzati su tre livelli, ma anche quelliorizzontali: infatti, al livello superiore, corrispondente alle banchinepreesistenti, si adotta una soluzione originale per consentire l’accessodal tessuto urbano circostante al primo binario, creando uno spaziocompletamente permeabile che consente di salire sul treno daqualunque punto del fronte città, eliminando percorsi obbligatiattraverso il fabbricato viaggiatori. Stazione ferroviaria di Stadelhofen, Zurigo (Svizzera)

Il progetto della nuova porta di accesso alla città di Fermo si basasu un percorso di risalita che congiunge il parcheggio a valle (incorrispondenza del terminal per autocorriere) incuneandosi tra gliedifici preesistenti, e risalendo fino al belvedere sovrastante tramitepasserelle e un sistema di scalinate e ascensori che raggiungonodiversi punti della piazza sovrastante. Terminal per autocorriere e sistema di risalita, Fermo (Italia)

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aerea, che ha il compito di ricucire queste porzioni di tessuto urbanosia attraverso l’insieme di servizi che ospita al suo interno sia tramitela realizzazione del grande boulevard urbano, coperto e sopraelevato,che scavalca i binari.Stazione ferroviaria Tiburtina, Roma (Italia)

spazio di transizione verso la città; la galleria di accesso ai binari, cheaccoglie una serie di servizi destinati all’utenza ferroviaria, si configuracome un elemento di connessione e di collegamento urbano.Stazione ferroviaria di Almere-Stadt (Olanda).

Per la nuova stazione del TGV di Grand Avignon (Francia), con lasua singolare forma di scafo d’imbarcazione allungato lungo i bordidel tracciato ferroviario, il progetto di inserimento paesaggisticoassimila la stazione ad una grande tenuta agricole, prestandoattenzione al disegno delle linee di connessione con l’intornoattraverso la cura degli spazi aperti, delle terrazze-parcheggio alberatea formare dei frutteti, e la disposizione delle siepi, richiamandomateriali e tracce presenti nel tessuto agrario preesistente. Stazione TGV Mediterranée, Avignon (Francia)

Per la sistemazione della stazione di Rhone-Alpes sud di Valence,le piantumazioni sono state sistemate parallelamente alla lineaferroviaria, parcheggi con frutteti, riprendendo i segni lineari delpaesaggio circostante dominato dalla presenza di campi di peschi e,allo stesso tempo, strutturando la matrice del previsto sviluppourbano del territorio circostante.Stazione Mediterranée TGV, Valence (France)

Il progetto della nuova stazione Tiburtina, grande porta di accessoalla capitale, è occasione per creare una nuova centralità urbana, ingrado di riconnettere due quartieri, Pietralata e Nomentano,storicamente separati dalla presenza ingombrante del fascioferroviario. La stazione è stata pensata come una grande galleria

La stazione della città di Almere, presso Amsterdam, è dotata diun piazzale costituito da una piazza urbana da cui parte la stradacommerciale pedonale che si dirige e si riconnette al centro cittadino.La copertura della stazione si prolunga fino al piazzale, creando uno

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Progettare architetture che evocanopratiche del passato o

preannunciano trasformazioni future

Disegnare porte di accessocome rappresentazione

del “limite” della città

Conservare i valori testimonialidella storia delle infrastrutture,

esempi di archeologia industriale

Attribuire all’infrastruttura unafunzione “pedagogica” e culturale

Stabilire relazioni simbolichecon il contesto paesaggistico

Le porte di San Marino sono pensate in una nuova dimensioneastratta che dialoga con la natura reintepretandola, segno urbanosimbolicamente rilevante. Porta della Dogana (Repubblica di San Marino)

Il complesso edilizio progettato per la riqualificazione dell’area dellaex stazione e del deposito dell’Azienda Tranviaria Municipalizzata delcentro urbano di Vimercate, ‘porta di accesso’ in direzione del suo centrostorico, si distacca dai caratteri tipologici e stilistici del tessutocircostante, ma allo stesso tempo evoca le modalità e l’impianto dellatipica corte lombarda, attraverso il loggiato superiore e l’uso del mattone.Piazza Marconi, Vimercate, Milano (Italia)

Le scale mobili che raggiungono il centro storico di Perugia,risalendo attraverso le strutture sopravvissute della Rocca Paolina,permettono un percorso suggestivo attraverso il quale si puòpercepire e apprendere un pezzo importante della storia della città.Scale mobili Rocca Paolina, Perugia (Italia)

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I) Massimizzarela permeabilità visiva

Incrementare la percezione visiva delpaesaggio circostante

Incrementeare l’interconnessionevisiva interno/esterno

Incrementare la permeabilità internaal nodo infrastrutturale con assi chiari

di visibilità tra i diversi vettori

Nel nodo intermodale di Euralille sono state privilegiate soluzionispaziali-compositive e l’uso di materiali trasparenti che permettanouna connessione visiva tra lo spazio interno all’infrastruttura(permettendo al viaggiatore di vedere i vari mezzi di trasportoutilizzabili) e lo spazio esterno della città. Nodo intermodale di Euralille, Lille (Francia)

Nell’opera di adeguamento funzionale delle stazione ferroviaria diKlagenfurt, viene anche previsto un nuovo fronte verso la cittàtramite un restyling della facciata principale che ha comportato oltrealla costruzione di una grande copertura protettiva, l’introduzione diuna superficie vetrata che rende trasparente la vista dell’atrio centraledall’esterno, eliminando la struttura a colonnata esistente. Stazione ferroviaria di Klagenfurt (Austria)

L’ascensore che da Porta Orvietana risale sul colle verso il centrostorico di Todi, con la sua cabina vetrata, consente di percepire lacampagna circostante.Ascensore di Porta Orvietana, Todi (Italia)

La nuova stazione di Stadelhofen presenta al terzo livello unabalconata-belvedere, che ricopre la banchina sottostante,affacciandosi sulla città e permettendo una passeggiata.Stazione ferroviaria di Stadelhofen, Zurigo (Svizzera)

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I) Il progetto di riqualificazione dell’avenue Pierre Mendes-France,un asse urbanizzato su cui si affacciano impianti industriali e spazicommerciali, accesso principale da est alla città di Montpellier, prestauna particolare attenzione alla piantumazione di pini, cipressi equerce: sistemati in filari discontinui e quinte disposte su pianisuccessivi, permettono di nascondere le visuali indesiderate e, allostesso tempo, consentono inquadrature interessanti sul paesaggiourbano e rurale.Avenue Pierre Mendes-France, Montpellier (Francia)

Nella cittadella aeroportuale C. De Gaulle, massima è lapermeabilità visiva tra i diversi spazi e vettori di trasporto garantitadal ricorso all’uso di superfici vetrate sia per le coperture che per lefacciate e le divisioni interne, che contribuiscono a massimizzare lacompenetrazione tra le diverse e molteplici strutture.Aeroporto Roissy Charles De Gaulle, Parigi (Francia)

Gli accessi alla nuova stazione TGV di Napoli-Afragola, sistematisulle estremità est e ovest del ponte, raccolgono e incanalano i flussiattraverso le aree commerciali verso il nodo centrale della salapasseggeri, progettata come un grande atrio che facilita e consenteinterconnessioni visive inaspettate grazie ad ampie vetrate che siaprono sulle piattaforme e sul paesaggio circostante. Anche la galleriacommerciale è dotata di un ampia vetrata attrezzata per la diffusionedella luce solare e il recupero dell’energia.Stazione Alta Velocità Napoli-Afragola (Italia)

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I) Esaltare l’identitàdei nuovi paesaggi

Promuovere progettistilisticamente unitari e coerenti

Promuovere progetti riconoscibilidal punto di vista formale

Promuovere progetti riconoscibilidal punto di vista dei materiali,

delle volumetriee del rapporto luce-colore

L’intervento eseguito per la stazione di Tilburg rappresenta una trale prime esperienze in cui si adotta la soluzione, poi divenutapiuttosto ricorrente, della copertura come elemento unificante ecaratterizzante della stazione ferroviaria: si tratta di una grandecopertura ad “ombrello”, che conferisce unità architettonica eleggibilità formale all’intero complesso di stazione, binari, hall eservizi annessi.Stazione di Tilburg, Olanda

Nel territorio frammentato della periferia di Reggio Emilia, ilponte di scavalcamento dell’autostrada e i due ponti laterali si ergonocome opere ad elevato impatto scenografico, grazie alla lorodimensione, materia, forma e reciproca relazione prospettica. Inparticolare, uno dei ponti laterali realizzati interamente in acciaiodipinto di bianco, presenta il pilone ad arco, evocativo della “porta”,alto 70 metri e ortogonale al senso di marcia delle auto, e stralli conla forma insolita a ramo di iperbole. Ponti stradali, Reggio Emilia (Italia)

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I)

nell’arredo innovativo (segnaletica), che conferisce unitarietà ericonoscibilità all’infrastruttura.Stazioni ferroviarie linea Merano-Malles, Bolzano (Italia)

La leggibilità della coerenza formale dell’intervento di risalita alcentro storico di Fermo si basa sull’uso del mattone faccia a vista e sulritmo rigoroso delle aperture e dei portici pilastrati.Sistema di risalita, Fermo (Italia)

Il progetto della nuova stazione TAV di Napoli-Afragola, nuovaporta per la città, rappresenta un segno forte sul territorio chepreannuncia l’ingresso a Napoli e afferma l’identità di un luogo“altro”: la galleria-ponte, intervallo percettivo ma allo stesso tempofulcro del nuovo parco naturalistico-tecnologico destinato ariqualificare l’area, assicura la connessione impedendo che la ferroviadiventi un elemento di frattura.Stazione Alta Velocità Napoli-Afragola (Italia)

Il recupero della linea ferroviaria Merano-Malles a fini turistici èstato realizzato conferendo alle piccole stazioni una singolarecoerenza architettonica, leggibile nei materiali tradizionali (legno) e

Il progetto del nuovo casello autostradale, porta d’accesso a ReggioEmilia per i viaggiatori dell’autostrada del Sole, si relazionaformalmente con gli altri interventi, propone una struttura inun’unica campata in acciaio e vetro composta da due piloni inclinatialti cinquanta metri, una pensilina in acciaio e vetro, costole e stralliche generano una forma ad arco rovesciato. Il grande effettoscenografico è esaltato dal previsto sistema di illuminazione che nesottolinea la visibilità nel piatto territorio circostante. Nuovo casello autostradale, Reggio Emilia (Italia)

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I)

Inserire nuove centralità funzionaliper promuovere

l’aggregazione sociale

Inserire un appropriato mix di attivitàche generano sorveglianza

spontanea e continuità di fruizione

Assicurare una flessibilitàdi uso/fruizione dello spazio

Recuperare spazi abbandonatio degradati per valorizzare

il patrimonio edilizio

Eliminare le barriere architettonichee inserire arredi ergonomici

per facilitare gli spostamenti a piedi

Favorire la frequentazione e la vitalitàdegli spazi massimizzandol’intervisibilità e riducendo

gli ambienti privi di luce naturale

Creare spazi vitali di relazionee fruizione culturale

Il progetto per l’aeroporto di Lyon-Satolas, basato sulla suaconnessione alla rete ferroviaria regionale, nazionale e ad alta velocità,prevede l’inserimento di servizi e connessioni informatizzate di altovalore tecnologico e di funzioni del terziario avanzatoNodo intermodale Lyon-Satolas (Francia)

La riqualificazione della via principale di accesso a San Candido,un piccolo comune turistico, si è basata su un attento e singolareridisegno degli spazi e dell’arredo urbano, che ha previsto, tra i variinterventi, la creazione di spazi acquei temporanei, finalizzati amodificare in maniera flessibile l’estensione e la forma dello spaziocalpestabile in funzione delle presenze e dell’affluenza di visitatori. Via di accesso a San Candido, Bolzano (Italia)

La valutazione del progetto di rinnovo della stazione di Parma daparte dell’ente regionale contiene una serie articolata di indirizzifinalizzati ad accrescere e garantire la sicurezza del nuovo spaziourbano, anche in riferimento alla natura delle funzioni da privilegiareper l’insediamento nei nuovi spazi.Stazione di Parma (Italia)

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I)

La proposta di collegamento con un ascensore inclinato dellapiazza del centro abitato di Castelvetere alla sottostante area, untempo punto di riferimento, con la fonte a cui si approvvigionaval’intero paese, diventa occasione per valorizzare la memoria storicadel luogo e, allo stesso tempo, per recuparare un’area dismessa con ilsuo ex mattatoio.Sistema meccanizzato di risalita, Castelvetere (Italia)

Nell’aeroporto di Schiphol, utenti con difficoltà motorie, visive ocon difficoltà a udire gli annunci diffusi tramite l’altoparlante,possono usufruire di servizi e attrezzature che facilitano glispostamenti, ascensori, marciapiedi mobili e un circuito elettronico ditrasmissione dei messaggi agli apparecchi acustici.Aeroporto di Schiphol, Amsterdam (Olanda)

Le stazioni della linea ferroviaria Merano-Malles sono stateriprogettate prestando una particolare attenzione a tutti gli aspettiarchitettonici e di arredo utili ad agevolare gli spostamenti di personeanziane, disabili, con bagagli pesanti o bici al seguito.Stazione ferroviaria di Merano, Bolzano (Italia)

Nell’aeroporto Schiphol è stata allestita una sezione annessa alRijksmuseum di Amsterdam, frutto di un’iniziativa di collaborazioneinteristituzionale che offre un’occasione unica di fruizione artistico-culturale all’interno di un nodo infrastrutturale, con esposizioni stabilie temporanee aperte al pubblico, dotata di uno spazio esclusivo divendita di riproduzioni di alta qualità di dipinti di autori olandesi.Aeroporto di Schiphol, Amsterdam (Olanda)

Per minimizzare l’impatto dell’ingresso in città di un grande asseautostradale, gli spazi al di sotto del viadotto sono stati oggetto diun’operazione di restyling basata su sistemi di illuminazione emateriali originali che favoriscono la pedonalità. Paddington, London, (Inghilterra)

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I)

Migliorare la qualità ecologicarealizzando corridoi verdi di

riconnessione alla rete di area vasta

Minimizzare il rischio idrogeologicodi grandi opere infrastrutturali

Prevedere interventi ispiratiai principi della bio-architettura

Incrementare le relazioniecologiche e ambientali

Il progetto della nuova stazione TAV Tiburtina prevede soluzionibioclimatiche basate su sistemi di controllo direttodell’irraggiamento solare e sistemi di controllo passivo per lagenerazione naturale di rinfrescamento estivo e riscaldamentoinvernale.Progetto per la nuova stazione TAV di Roma-Tiburtina (Italia)

Le vaste superfici di green roof nell’aeroporto di Schiphol nonsvolgono solo una funzione estetica ma rappresentano un contributoimportante al miglioramento dell’ecosistema urbano, contribuendo alrisparmio energetico e alla qualità dell’aria.Aeroporto di Schiphol, Amsterdam (Olanda)

Il vasto e complesso intervento per il nodo intermodale di Euralilleprevede la realizzazione di un grande spazio verde attrezzato a parcoper riconnettere i quartieri storici con l’espansione moderna.Nodo intermodale di Euralille, Lille (Francia)

Tra i progetti per la nuova stazione TAV di Firenze, particolareinteresse suscita la soluzione che minimizza il rischio dicompromissione della falda acquifera e prevede che la terra scavataper la costruzione degli spazi di stazione serva per larinaturalizzazione del sito, divenendo il sedime per la messa a dimoradi un nuovo parco urbanoProgetto per la nuova stazione TAV di Firenze (Italia)

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I)

Minimizzare le distanze e i tempidi percorrenza tra i diversi vettori

di trasporto

Promuovere la pedonalità rendendopiacevoli gli spostamenti

Localizzare le porte di accessoin corrispondenza

dei grandi attrattori urbani

Massimizzarel’interconnessione modale

La trasformazione della stazione ferroviaria della cittadina di ‘s-Herogenbosch in nodo di scambio intermodale e di collegamentourbano fra il centro città e le nuove espansioni al di là dell’astaferroviaria si è basata sul rinnovo del piazzale che è diventato il luogodove si riorganizza l’interscambio fra le diverse tipologie di trasportoe la hall del fabbricato viaggiatori, che si aggetta sul piazzale.Stazione ferroviaria di ‘s-Herogenbosch (Olanda)

Il progetto per l’aeroporto di Lyon-Satolas, sul quale giàconvergono le reti su gomma urbane ed extraurbane (autostradali),prevede la sua connessione alla rete ferroviaria regionale, nazionale ead alta velocità, attraverso un percorso aereo coperto e una maestosaarcata che si protende dalla nuova stazione verso la piattaformaaeroportuale.Nodo intermodale Lyon-Satolas (Francia)

Nella cittadella aeroportuale C. De Gaulle, massima è lavalorizzazione della catena intermodale: le linee ferroviarie della TGVe RER si incrociano con l’asse autostradale sopraelevato, penetrandonel terminal aeroportuale, sistemi efficientemente interconnessi dauna rete di tapis rulant.Aeroporto Roissy Charles De Gaulle, Parigi (Francia)

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I)

Per l’ampliamento della Gare du Nord a Parigi, una struttura inacciaio e vetro racchiude una grande piattaforma che si organizza incinque livelli sotterranei mettendo in connessione i diversi sistemi ditrasporto. Gare du Nord, Parigi (Francia)

Un elevato livello di connessioni pedonali riconnette lepiattaforme della metropolitana leggera alle fermate degli autobus eai parcheggi: scale, scale mobili, ascensori coperti e non, permettonoai pedoni la massima libertà di movimento. Stazione metropolitana di Brentwood, Calgary (Canada)

Il vasto e articolato intervento per il nodo intermodale di Euralillesi caratterizza per l’eccezionale convergenza di mezzi di trapostopubblico, ferrovia, TGV, tram, linee metropolitane, autobus urbanied extraurbani.Nodo intermodale di Euralille, Lille (Francia)

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I)

Inserire i progetti in programmiintegrati di riqualificazione urbana

Predisporre proposte che dialoghinocon le scelte urbanistiche definite

negli strumenti urbanistici generalie nei piani strategici

Promuovere progettidi paesaggio coerenti

con le “visioni” d’insieme

oltre alla riorganizzazione viabilistica che connette i “vuoti” destinatia residenza, la realizzazione di una piazza continua che sottopassa lastazione e di un grande parco urbano centrale che ricuce il tessutoframmentario ed eterogeneo.PRU Area Stazione Ferroviaria di Parma (Italia)

Il progetto della stazione di Parma, chiamata ad assolvere il ruolodi nuova porta della città, si inserisce nel Programma diriqualificazione Urbana (PRU), da attuare mediante STU checomprende una zona piuttosto estesa a nord e a sud della ferrovia,innervandosi nel tessuto urbano circostante. Elementi portanti sono,

La trasformazione dell’area ferroviaria della stazione centrale diUtrecht rappresenta un caso paradigmatico, uno dei primi grandiinterventi di riqualificazione in Europa dal secondo dopoguerraavviatosi sin dagli anni sessanta. Il Master Plan del 1993 propone lalocalizzazione di uffici, attività ricettive e negozi, residenze, una terzaconcert hall, un teatro e gallerie d’arte, poi tradotto nel 1995 in unoschema funzionale.Structure Plan dell’area della Stazione ferroviaria, Utrecht (Olanda)

Punto chiave della politica urbana di Breda è la riqualificazionedell’area della stazione, che diventa il perno della riorganizzazionedell’accessibilità ma anche il centro dell’intera operazione urbanisticadi rinnovo dell’area ferroviaria, nuovo centro economico della città.Per evitare una eccessiva monofunzionalità, il master plan tenta diintegrare il nuovo intervento nei tessuti urbani circostanti, con unaofferta diversificata di servizi, hotels, sale congressi, ristoranti, areecommerciali, alloggi.Masterplan di Breda (Paesi Bassi)

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I) Promuovere lacondivisione/comunicazione

del progetto

Promuovere la partecipazionedei cittadini e l’interazione

tra i soggetti istituzionali

Prefigurare immagini al futuroper sollecitare la condivisione

della proposta

Attivare modalità di informazionecontinua sui tempi del progetto e suidisagi connessi alla fase di cantiere

Attirare l’attenzione e l’interessedi potenziali investitori sui progetti

attraverso strategie miratedi marketing

Il progetto della stazione di Parma vede l’allestimento di unamostra che ne illustra i contenuti ai cittadini, per informare eagevolare il consenso, e la sistemazione di una segnaletica informativadi grande impatto.Stazione di Parma (Italia)

Il progetto della stazione Tav Tiburtina si è accompagnato allaredazione di un piano di comunicazione del progetto urbano perpromuovere i vantaggi distintivi del territorio: monitoraggio delconsenso dei cittadini, attraverso l’informazione e forme dirisarcimento per i possibili disservizi; strumenti di verifica dellacompatibilità dei cantieri in attività con l’ambiente urbano e con ilsistema di mobilità e accessibilità urbana; strumenti di governo deitempi dei cantieri, individuazione degli standard della segnaleticainformativa dei cantieri, caratteristiche e funzioni di punti informativiriguardo ai lavori relativi all’area. Stazione TAV Tiburtina, Roma (Italia)

Per valorizzare il progetto della metropolitana da Porta Nuova, èstato elaborato un Piano di Comunicazione in collaborazione con laCittà di Torino. Sin dal suo inizio, la fase di cantierizzazione è stataaccompagnata con attività e strumenti per valorizzare lecaratteristiche e le potenzialità della metropolitana automatica edall’altra per gestire il disagio dei cantieri, coinvolgere i cittadini einformare sull’evoluzione dei lavori.Metropolitana di Torino (Italia)

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I)

IDEE-CHIAVE

per la qualità degli accessi alle città

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I)

• Stabilire relazioni morfologiche e funzionali con il contesto, riconnettendo polaritàurbane e tessuti frammentati, assicurando la massima permeabilità, dialogando con letracce della storia dei luoghi.

• Stabilire nessi simbolici e culturali con il contesto, in riferimento alla sua storia, alletrasformazioni in atto e al futuro auspicabile.

• Massimizzare la permeabilità visiva, esaltando la trasparenza degli spazi per aumentarela percepibilità e leggibilità del territorio e dei “luoghi del movimento”.

• Esaltare l’identità dei luoghi, assicurando unitarietà stilistica e formale, leggibilità delleregole compositive, riconoscibilità per ciò che concerne materia e luce.

• Creare nuove centralità funzionali fruibili, accessibili e sicure, al fine di massimizzarne lavitalità, favorendo l’inserimento di attività rare e non banali, e di trasformare gli spazi ditransito in spazi di aggregazione sociale.

• Accrescere valori di carattere ambientale, sia curando aspetti concernentil’infrastruttura, attraverso il ricorso a metodologie e tecniche ecocompatibili, sia disegnandonuove reti verdi di ricucitura del territorio.

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I)

• Migliorare l’accessibilità urbana come fattore di accrescimento della competitività edefficienza della città nelle relazioni di scala locale e globale.

• Mettere in atto politiche integrate e progetti a valenza multipla, in cui trasporti, usi delsuolo e misure preventive per la sostenibilità ambientale si sviluppino con un approcciostrategico.

• Assicurare la fattibilità, la coerenza, la cantierabilità del progetto per offrire elementi divalutazione necessari alla definizione delle priorità di intervento all’interno dei programmifinanziari e dei piani nazionali di infrastrutturazione.

• Adottare uno stile decisionale di massima cooperazione, come condizione fondamentaleper attivare il consenso, per mobilitare le risorse economico-finanziarie e per mettere afuoco le priorità.

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Perugia – 30 maggio 2007