GUERRA E PACE · 2020. 12. 4. · Introduzione al rapporto tra sovrano e popolo; La guerra viene...
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Anno scolastico 2020/2021
Liceo Scientifico opzione Scienze applicateClasse V D
Corso di Educazione civica in codocenzaPrimo trimestre
Diritto: prof. D’Orsi GiovanniStoria: prof.ssa Assante Gabriella
GUERRA E PACEA cura dell’alunna Del Grosso Martina
GUERRA E PACE
Art. 11 Agenda 2030
GOAL 16
Filosofia
HEGEL E LA GUERRA
Storia
GHANDI E LA NON VIOLENZA
“L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle
controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad
un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali
rivolte a tale scopo”.
AGENDA 2030GOAL 16 “Pace e Giustizia”
Dedicato alla promozione di società pacifiche ed inclusive ai fini dello sviluppo sostenibile, e si
propone inoltre di fornire l’accesso universale alla giustizia, e a costruire istituzioni responsabili ed
efficaci a tutti i livelli.
PROPOSTE:
1. Codice di condotte sui social per le forze politiche;
2. Tracciabilità dei flussi finanziari;
3. Fondi politiche di coesione per la valorizzazione dei beni confiscati alle mafie.
Hegel e la guerra
Introduzione al rapporto tra sovrano e popolo;
La guerra viene vista come “atto necessario” per determinare i rapporti di forza, e stabilire le misure dei diritti dell’uno
sull’altro. Pertanto gli uomini credono che la guerra, e questa è l’astuzia della ragione, sia semplicemente motivata da
interessi materiali; in realtà ogni guerra è una guerra di idee in cui saranno sempre le migliori a prevalere.
STORIA: Ghandi e la non violenza
Nella prospettiva gandhiana, la lotta politica non deve prevedere l'uso di mezzi coercitivi: né per infliggere
sofferenze, né per distruggere l’avversario.Gandhi distingue la non violenza in tre categorie:
1. Satyagraha, il rifiuto morale della violenza, quindi non solo come tattica politica, ma come vero e proprio stile di vita, “la non violenza del forte”;
2. Resistenza passiva, quella che Gandhi chiama scelta tattica, la quale può essere praticata come lotta a varie ideologie e praticabile come politica di massa, “la non violenza del debole”;
3. L'atteggiamento di chi si astiene dalla violenza per pura viltà o per motivi egoistici, “la non violenza del codardo”.