Graziano Chiaro Marketing Territoriale

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MARKETING TERRITORIALE il territorio viene assunto come risor

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MARKETING TERRITORIALEil territorio viene assunto come risorsa

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MARKETING TERRITORIALE

lo studio delle strategie di attrazione degli investimenti (imprese) e delle persone (turisti, visitatori, nuovi residenti), al fine di garantire la soddisfazione esterna ma soprattutto la soddisfazione per chi vive nel territorio

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MARKETING TERRITORIALE

Una rete di relazioni tra il soggetto che ha il compito di gestire l’offerta di tutte le componenti che formano il territorio ed i potenziali investitori. 

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Sviluppare politiche di Marketing Territoriale vuole dire:

Connettere efficacemente il mondo delle imprese e del turismo con le opportunità presenti sul territorio;

Contribuire alla creazione ed alla valorizzazione dell’offerta territoriale.

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Il Marketing Territoriale è volto a promuovere l’insediamento delle imprese in una certa area geografica poiché questa azione produce effetti positivi sull’intero sistema sociale e sul livello etico di tale area.

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OBIETTIVI GENERALI DEL MARKETING TERRITORIALE 

L’acquisizione di competenze manageriali per il coordinamento e lo sviluppo di programmi di marketing applicati ad un territorio che si configuri come un sistema economico locale;

Lo sviluppo di capacità di costruire reti tra istituzioni ed imprese operanti sul territorio per realizzare strategie di azioni comuni;

Acquisire metodi e strumenti di marketing applicato ai differenti potenziali di un sistema economico locale integrandone le componenti e valorizzandone le opportunità.

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L’obiettivo finale di qualunque azione di Marketing Territoriale è la valorizzazione del territorio stesso creando le condizioni per la migliore connessione tra l’offerta territoriale e le diverse tipologie di domanda.

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una funzione operativa che ha il compito di, orientare l’offerta territoriale al fine di favorire

lo sviluppo sostenibile dell’area

1. attuare interventi che aumentano il valore che il territorio è in grado di offrire con l’intento di attrarre nell’area soggetti ed attività che favoriscono lo sviluppo delle risorse e la crescita

2. favorire le migliori condizioni di fruizione del territorio

3. svolgere azioni in modo da coinvolgere tutti i soggetti presenti sul territorio

4. far rispettare la coerenza tra gli obiettivi prefissati e gli obiettivi di compatibilità ambientale, competitività economica e coesione sociale

 

MARKETING TERRITORIALE

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MARKETING PROFILE per ognuno dei gruppi di clientela presi in considerazione.

I profili possono essere divisi in due modelli: 1. i modelli dei comportamenti di consumo, 2. i modelli di ricezione

a. si darà risposta attuando un’appropriata politica di prodotto

3. di informazione e di decisione che sono propri di ciascun gruppo b. si darà risposta mediante l’utilizzo di

politiche di comunicazione e di promozione. 

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SWOT Analisys

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Depressione Sviluppo Maturità Declino

Creazione Ampliamento Ristrutturazione Rilocalizzazione

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programmazione negoziata

MARKETING TERRITORIALE

Integrare e razionalizzare le competenze ed i rapporti tra i diversi pubblici coinvolti nella promozione del territorio.

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azione di “parternariato a più livelli” in cui la concertazione diviene ancor più metodo e strumento di espressione e di sintesi degli interessi delle amministrazioni, degli attori economici e sociali e dei cittadini;

GOVERNANCE

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PROGRAMMA DI LAVORO

MARKETING TERRITORIALE

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1. ANALISI DESK E FIELD DI STUDIO E ANALISI DEL TERRITORIO

RICOGNIZIONE DELLE ANALISI SVOLTE DA ALTRI STRUMENTI DI PROGRAMM. LOCALE (PIT, PSU, PATTO SOCIALE, PATTI TERRITORIALI, PIAR, ET..) IN MATERIA DI IDENTIFICAZIONE DEI PRINCIPALI FATTORI COMPETITIVI DEL TERRITORIO

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CONFRONTO TRA ANALISI SWOT E PRINCIPALI FATTORI COMPETITIVI DEL TERRITORIO

ANALISI DESK E FIELD DI STUDIO E ANALISI DEL TERRITORIO

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ANALISI DESK E FIELD DI STUDIO E ANALISI DEL TERRITORIO

IDENTIFICAZIONE DEI SISTEMI RELAZIONALI LOCALI E DEGLI STAKEHOLDER DI MAGGIORE SIGNIFICATIVITA’ TERRITORIALE

1) criterio della rappresentatività nel caso di stakeholder istituzionali2) criterio della dimensione nel caso di stakeholder imprenditoriali3) criterio della relazionalità nel caso di stakeholder sociali ed associativi

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CONFRONTO TRA ANALISI SWOT E PRINCIPALI FATTORI COMPETITIVI DEL TERRITORIO

ANALISI DESK E FIELD DI STUDIO E ANALISI DEL TERRITORIO

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RICERCA DEL MERCATO (INTERNO ED ESTERNO)

ANALISI DESK E FIELD DI STUDIO E ANALISI DEL TERRITORIO

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2. IDENTIFICAZIONE DELLE TRAIETTORIE (SCENARI DI SVILUPPO)

Costruzione dello scenario tecnologico di medio-lungo periodo,

Attenzioni sulle infrastrutture immateriali e sul sistema di in- formazione;(Information and Communication Technology)

Definizione della mappa delle “rational expectations” imprenditoriali e sulle loro politiche di prodotto.

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Definizione dei modelli di governance locali (società multietnica e delle pluriversalità culturali, modelli di consumo, modelli urbanistici, etc)

Definizione dei sistemi di alleanza strategica pubblico-privato

2. IDENTIFICAZIONE DELLE TRAIETTORIE (SCENARI DI SVILUPPO)

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2. IDENTIFICAZIONE DELLE TRAIETTORIE (SCENARI DI SVILUPPO)

Definizione del modello di sviluppo sociale ed economico in termini di sostenibilità ambientale

Realizzazione di attività di scouting nelle filiere centrali dei sistemi locali d’impresa

Valorizzazione e rafforzamento del sistema delle competenze presenti sul territorio (eccellenze artigiane, sistema formativo ed integrazione con il mondo delle imprese)

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Promozione di partnership produttive, scientifiche e gemellaggi dell’Unione Europea

Sostegno alla specializzazione del sistemabancario locale verso i segmenti e le nicchie di mercato caratterizzanti i punti di forza del sistema produttivo locale

Riposizionamento delle strategie turistiche, all’interno di un modello di valorizzazione dell’ offerta territoriale

Sperimentazione di disciplinari di collaborazione inter-distrettuali ed inter-filiera all’interno del sistema produttivo territoriale.

2. IDENTIFICAZIONE DELLE TRAIETTORIE (SCENARI DI SVILUPPO)

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“COMMUNITY PLANNING”

La comunicazione allargata, il dialogo partecipato e la conversazione sociale, l’ascolto e l’interpretazione positiva dei bisogni individuali e collettivi caratterizzano questa nuova fase di attività

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la metodologia “EASW”European Awareness Scenario Workshop”, una tecnica adottata ufficialmente dalla Commissione Europea, che permette, stimolando la partecipazione democratica, di promuovere lo sviluppo sostenibile di un territorio, adottando soluzioni concrete ai problemi esistenti.

“COMMUNITY PLANNING”

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'European Awareness Scenario Workshop,

noto anche con l'acronimo EASW, è un metodo nato in Danimarca finalizzato alla ricerca di un accordo fra i diversi gruppi di portatori di interessi in ambito locale con l'obiettivo del raggiungimento di una definizione consensuale di città sostenibile.

Il campo d'applicazione originale è quello dell'urbanistica partecipata ma il metodo è applicabile anche a: sviluppo locale, attivazione di percorsi di cambiamento organizzativo e innovazione e ricerca.

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VALOREDELLA PROPOSTA

COSTI DI STRUTTURA

CLIENTIRELAZIONI

CLIENTIPOSIZIONAMENTO

CONFIGURAZIONEATTIVITA’

CAPACITA’ DI BASE

PARTNER & RETE

FLUSSIPROFITTO

INFRASTRUTTURA CLIENTIOFFERTA

FINANZA

CANALIDISTRIBUZIONE

Stesura del PMT

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SPERIMENTAZIONE

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