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Gli indicatori per il reporting e l’auditing delle performance di sviluppo I principali modelli di riferimento dr. Anna Crimella 2 Che cos’è un indicatore? Che cos’è un indicatore? …è uno strumento, usato da anni e consolidato in ambito economico, che permette di ottenere dati facilmente confrontabili e attendibili, e che permette di valutare l’evoluzione di un fenomeno nel tempo

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Gli indicatori per il reporting e l’auditing delle performance di

sviluppo

I principali modelli di riferimento

dr. Anna Crimella

2

Che cos’è un indicatore?Che cos’è un indicatore?

…è uno strumento, usato da anni e consolidato in ambito economico, che permette di ottenere dati facilmente confrontabili e attendibili, e che permette di valutare

l’evoluzione di un fenomeno nel tempo

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In origine…

insufficiente, perché:

• poco dettagliato (adatto solo per confronti a larga scala, fra nazioni)

• poco sensibile alle variazioni “interne”: problemi di valutazione del benessere in nazioni con forti variazioni nella distribuzione del reddito

PILPIL (Prodotto Interno Lordo)(Prodotto Interno Lordo): valore complessivo di beni e servizi che vengono prodotti in un Paese in un anno

Attualmente utilizzato per valutare l’attività economica di un Paese, misurando: consumi privati, investimenti, spesa pubblica, saldo della bilancia dei pagamenti (importazioni-esportazioni)

Fino a pochi anni fa (’70-’80): utilizzato per valutare lo stato di “benessere” di un Paese

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Chi si occupa di indicatori?! Nazioni Unite, UNDPSC (United Nations Departmentof Policy Coordination and Sustainable Development): indicatori che consentono un confronto sul livello di sviluppo raggiunto dai differenti Paesi (di tipo sociale, economico, ambientale)

! Banca Mondiale (World Bank): indicatori di sviluppoeconomico

! Unione Europea, Habitat II, European Common Indicators (ICE): indicatori per la valutazione dello sviluppo nei contesti urbani

! Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO), HealthCities: indicatori socio-sanitari (misura dello sviluppo attraverso la valutazione delle condizioni sanitarie dei Paesi)

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Tipologie di indicatori

Indicatori descrittivi

Indicatori prestazionali

Indicatori aggregati

Indicatori compositi

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Indicatori descrittiviindicatori quantitativi, misurano le variabili che descrivono un territorio, fornendo informazioni “numeriche” sullo statodelle risorse naturali, sulla struttura economica e sociale di

un area, nonché sulle pressioni antropiche esercitate sull’ambiente.

EsempiEsempi:

• tasso di motorizzazione (auto per abitante; auto su 100 abitanti, ecc.)

• reddito pro-capite

• natalità (nati su 100 abitanti)

• emissioni pro-capite di CO2

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Indicatori prestazionali

Indicatori di prestazione, che rappresentano sostanzialmente le risposte messe in atto per ridurre le pressioni antropiche e

migliorare lo stato del territorio (inteso in senso lato, in tutti i suoi aspetti), sia da parte di organismi pubblici, sia da parte di privati e/o di singoli cittadini (comportamenti individuali).

Esempi:

• % di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti prodotti

•posti letto nelle strutture ospedaliere

•n. di nuove iscrizioni delle imprese sul totale

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Indicatori aggregati e compositi

Indicatori che racchiudono in un unico valore più misure relative a un particolare fenomeno (ambientale, sociale o

economico).Indicatori che racchiudono in un unico valore più misure,

relative a una molteplicità di fenomeni.

Esempi (indicatori aggregati)Esempi (indicatori aggregati):

•Abitanti equivalenti (numero di abitanti corrispondenti, in termini di scarichi fognari, ad una certa attività)

•Impronta Ecologica: misura della superficie dei sistemi ecologici produttivi (foreste, pascoli, terre agricole, acque marine) necessaria a produrre tutte le risorse che ciascuno

di noi consuma e ad assorbire tutti i rifiuti prodotti.

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•Global Warming Potential (effetto serra dovuto a una pluralità di gas, espresso in CO2)

•Biochemical Oxygen Demand – BOD (domanda biochimica di ossigeno, misura del carico organico

biodegradabile)

•Extended Biotic Index – EBI (indice biotico esteso, misura della qualità delle acque correnti)

Esempi (indicatori compositi)Esempi (indicatori compositi):

•Human Development Index: indice di sviluppo umano, calcolato sulla base di informazioni relative a

tre differenti ambiti: aspettativa di vita alla nascita, cultura e istruzione, standard di vita.

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L’Impronta EcologicaL’Impronta EcologicaLe tappe del calcolo delle Impronte Ecologiche

1997 Pubblicazione del valore delle IE di 52 paesi (che raccolgono l’80% della popolazione mondiale) calcolato con dati del 1993

1999 Rivisitazione dei medesimi valori con dati 1995 e:

! contemplando anche l’ecosistema marino

! con documentazione sui consumi più completa

! con dati più corretti sulla produttività media di pascoli e foreste

2000 Pubblicazione dei valori per tutti i paesi del mondo (Living Planet Report 2000, WWF)

2002 Pubblicazione del Manuale delle Impronte Ecologiche –principi, applicazioni, esempi

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ogni uomo sulla Terra ha a disposizione…

• terreni agricoli: 0,25 ha• pascoli: 0,6 ha• foreste: 0,6 ha• aree edificate: 0,03 ha

Totale 1,5 haComprese le aree marine: 2,0 ha

(-12%) capacità ecologica 1,7 ha(area biologicamente produttiva disponibile pro capite)

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L’impronta ecologica…

•ogni uomo sulla Terra ha a disposizione un’area biologicamente produttiva

•ogni uomo sulla Terra ha una sua Impronta Ecologica•dalla differenza dei due valori si ottiene il deficit

ecologico pro capite

AAbpbp –– IE = DIE = Dee

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Wackernagel et al., 2002

Alcuni valori…Impronta ecologica

pro capiteBiocapacità

disponibile pro capiteDeficit ecologico (se

negativo)

Stati Uniti 9,6 5,5 -4,1

Francia 5,3 3,7 -1,6

Germania 4,6 1,9 -2,8

Italia 4,2 1,5 -2,7

Spagna 3,8 1,4 -2,5

Cina 1,4 0,6 -0,8

India 1,0 0,5 -0,5

Etiopia 0,7 0,5 -0,2

Russia 4,6 4,3 -0,4

Hong Kong 6,1 0,0 -6,1

Australia 9,4 12,9 3,5

Finlandia 5,8 9,9 4,1

Canada 7,2 12,3 5,1

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Esempio di indicatore aggregato italiano:l’indice di sostenibilità ambientale l’indice di sostenibilità ambientale

(ISA) della Provincia di Torino(ISA) della Provincia di TorinoCostruito per la valutazione progressiva dei miglioramenti di performance in campo ambientale.

Si basa sulla misurazione di diversi parametri:

• emissioni di CO2

• qualità dell’aria (concentrazioni di CO, NOX, PM10)

• qualità dei corpi idrici

• recupero e raccolta differenziata dei rifiuti urbani

ISA: somma dei punteggi attribuiti ai singoli indicatori, espressa come % riferita a un punteggio massimo stabilito

a priori e corrispondente al raggiungimento della performance desiderata

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Mancanza di dati(o elevati costi di acquisizione)

Indicatori proxy

Popolazione al di sotto della soglia di povertà

Reddito pro-capite

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pressionipressioni

statostato

risposterisposteriducono

richiededeterminano

Il Modello PSR (OCSE)

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Indicatori di pressione: rappresentano gli effettidelle diverse attività dell’uomo sull’ambienteIndicatori di pressione: rappresentano gli effettidelle diverse attività dell’uomo sull’ambiente

Indicatori di stato: rappresentano lo stato didegrado o di qualità delle componenti ambientali, sociali ed economiche

Indicatori di stato: rappresentano lo stato didegrado o di qualità delle componenti ambientali, sociali ed economiche

Indicatori di risposta: rappresentano le azioni svolte da organismi pubblici (politiche) e da soggetti privati (stili di vita, produzione e consumo)

Indicatori di risposta: rappresentano le azioni svolte da organismi pubblici (politiche) e da soggetti privati (stili di vita, produzione e consumo)

Il Modello PSR (OCSE), indicatori

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Richiedono

Driving Forces

Pressione Impatti

Stato

Regolano

Provocano Si manifestano

Riducono

RafforzanoMigliorano

Mitigano Eliminano

Risposte

Il modello DPSIR

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Il modello DPSIR, indicatori

Driving forces: rappresentano le attività e i comportamenti antropici che sono causa di pressioneDrivingDriving forcesforces: rappresentano le attività e i comportamenti antropici che sono causa di pressione

Pressioni: rappresentano gli effetti delle diverse attività antropiche sull’ambiente

Pressioni: rappresentano gli effetti delle diverse attività antropiche sull’ambiente

Stato: rappresenta la descrizione della qualità dell’ambiente e delle risorse

Stato: rappresenta la descrizione della qualità dell’ambiente e delle risorse

Impatti: rappresentano le alterazioni prodotte dalle azioni antropiche sull’ambienteImpattiImpatti: rappresentano le alterazioni prodotte dalle azioni antropiche sull’ambiente

Risposte: rappresentano le azioni e i comportamenti di ‘riequilibrio’ messi in atto da soggetti pubblici e privati

Risposte: rappresentano le azioni e i comportamenti di ‘riequilibrio’ messi in atto da soggetti pubblici e privati

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Criteri di selezione degli indicatori(OCSE)

RilevanzaRilevanza

Consistenza analiticaConsistenza analitica

Misurabilità Misurabilità

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RilevanzaUn indicatore deve:

1. Fornire un’immagine rappresentativa (di stato, pressione, risposta), anche in termini dinamici

2. Essere facile da interpretare e comunicare e capace di evidenziare le dinamiche

3. Essere sensibile ai cambiamenti

4. Fornire una utile base per la comparazione (a livello regionale, nazionale e internazionale)

5. Essere associabile a una soglia o a un valore di riferimento

6. Essere utile alla gestione ambientale, sociale ed economica coerente con realtà, politiche, competenze

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Consistenza scientifica e analitica

Un indicatore deve:

1. Essere chiaramente definito (sul piano tecnico) e accettato (sul piano scientifico)

2. Essere basato su (o essere coerente con) standard nazionali e internazionali

3. Essere impiegabile nell’ambito di modelli previsionali e/o di sistemi informativi geografici

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Misurabilità

I dati necessari alla costruzione dell’indicatore devono essere:

1. Già disponibili (o reperibili con costi e tempi ragionevoli)

2. Documentati e di qualità (attendibili e affidabili)

3. Verificabili

4. Aggiornabili (in tempi ragionevoli)

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Gli Gli ‘indicatori comuni ‘indicatori comuni europei’europei’

1999 La Commissione Europea e il Gruppo di esperti sull’Ambiente Urbano lanciano l’iniziativa ‘Verso un

profilo di sostenibilità locale – Indicatori Comuni Europei’

50 amministrazioni hanno definito in modo ‘concertato’ una lista di 10 indicatori su temi ambientali, sociali ed economici (utilizzo di indicatori aggregati)

2001 Sperimentazione degli ICE su 100 realtà locali

2002 Sperimentazione del calcolo dell’Impronta Ecologica

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Gli ‘indicatori comuni europei’Sistema di 10 indicatori che riflettono le interazioni tra gli aspetti ambientali, sociali ed economici e che sono stati definiti nel rispetto di 6 principi di sostenibilità:

1. Eguaglianza e inclusione sociale

2. Gestione locale, capacità di controllo, democrazia

3. Relazione tra livello locale e livello globale

4. Economia locale

5. Protezione ambientale

6. Patrimonio culturale, qualità dell’ambiente costruito

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1 Soddisfazione dei cittadini con riferimento alla comunità localeSoddisfazione dei cittadini (in generale e con riferimento a specifiche caratteristiche del Comune di appartenenza)

2 Contributo locale al cambiamento climatico globaleEmissioni di CO2 equivalente (valori assoluti e variazioni nel tempo)

3 Mobilità locale e trasporto passeggeriN. spostamenti, tempo e modo di trasporto impiegato, distanze percorse

4 Accessibilità delle aree verdi e dei servizi socialiDistanza dei cittadini rispetto ad aree verdi (parchi, giardini, spazi aperti, attrezzature, verde privato fruibile…) e ai servizi di base (sanitari, trasporto, istruzione, alimentari…)

5 Qualità dell’aria localeNumero di superamenti dei valori limite. Esistenza e attuazione di piani di risanamento

Gli ‘indicatori comuni europei’

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6 Spostamenti casa-scuola dei bambiniModalità di trasporto utilizzate dai bambini per spostarsi fra casa e scuola e viceversa

7 Gestione sostenibile dell’autorità locale e delle imprese localiQuota di organizzazioni pubbliche e private che hanno adottato efanno uso di procedure per una gestione ambientale e sociale

8 Inquinamento acusticoPorzione della popolazione esposta, nel lungo periodo, a elevati livelli di rumore; esistenza e attuazione di piani di risanamento

9 Uso sostenibile del territorioSuperfici artificializzate; terreni abbandonati o contaminati; intensità d’uso; nuovo sviluppo; ripristino territorio

10 Prodotti sostenibiliConsumi locali di prodotti dotati di ecolabel, biologici, energeticamente efficienti, da gestione forestale sostenibile, da commercio equo e solidale. Offerta di tali prodotti sul mercato totale

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Alcune esperienze italianeIl sole 24 ore…annuale classifica della qualità della vita nelle città.Si compone di 36 indicatori articolati su sei aree tematiche:! tenore di vita! affari e lavoro! servizi e ambiente! tempo libero! popolazione! criminalità

Gli aspetti territoriali e ambientali sono direttamente considerati in soli 3 indicatori:• valore di ecosistema urbano• tasso di motorizzazione• densità demografica

MeglioMilano…periodico monitoraggio della qualità della vita a Milano.Si compone di dieci aree tematiche:! popolazione e famiglia! salute! lavoro! abitazione! equilibrio e sicurezza

! benessere economico! ambiente! istruzione e cultura! mobilità e trasporti! sport e svago

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Legambiente – Ecosistema Urbano 2003