Gastroenterite & enterocolite · azitromicina e claritromicina, o le cefalosporine di terza...
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DEFINIZIONEGastroenterite:
• Infiammazione dello stomaco e dell’intestino che si manifesta prevalentemente con sintomi del tratto gastrointestinale superiore.
Enterocolite:
• Infiammazione acuta o cronica dell’intestino tenue e del colon.
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L’INCIDENZA IN PAESI SVILUPPATI È MENO
ALTA DI QUELLI IN VIA DI SVILUPPO MA IN
ENTRAMBI I CASI HANNO UN NOTEVOLE
IMPATTO SUI COSTI SANITARI.
Prevenzione
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Eziologia
• Virus- rotavirus
-adenovirus
-calicivirus
-astrovirus
spesso la gastroenterite virale è chiamata “ “influenza dello stomaco “ ma…
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eziologia
• Batteri
- campylobacter
- clostridium
- E.coli
- salmonella
- shigella
-staphylococcus
-yersinia
- vibrio choleraewww.slidetube.it
Modalità di trasmissione
• Animali alimenti -Cibi crudi-Latte non pastorizzato-H2O contaminata
• Orizzontale (persona\persona)• Orofecale
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Condizione
ambientale
Stato
di
nutrizione
Igiene
personal
e
Fattori che influenzano la comparsa
età
Difese
dell’organismo
Situazione socio
economicawww.slidetube.it
incidenza
Dove/Quando?
Climi tropicali : estate
Climi temperati : inverno
Chi?
Batteri > parassiti <virus climi tropicali
Virus > batteri climi temperati
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Sintomi gastroenterite:
• Diarrea acuta
• Spasmi, coliche e crampi dello stomaco
• Vomito e nausea
• Mancanza dell’appetito
• Mal di testa
• Febbre
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Sintomi enterocolite
Forma lieve:
• Dolori addominali
• Diarrea
• sete
Forma grave:
• Febbre elevata
• Muco e sangue nelle feci
• Senso di stanchezza
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segni
• Addome disteso e palpabile
• Udibili borborigmi
• Visibili anse intestinali
• Addome dolorabile alla manovra di Blumberg
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Determinano complicanze
• Perdita di liquidi
• Perdita di elettroliti
• Squilibrio acido-base
• Iponatriemia
• Alcalosi metabolica con ipocloremia
• Cefalea
• Irritabilità muscolare/nervosa
• Shock
• Insuf. Renale
• Letargia
• Stato confusionale
• Alterazione della personalitàwww.slidetube.it
Eziologia
Rappresenta uno dei principali rischi connessi alla mobilità umana, specialmente quella verso i Paesi in via di sviluppo, quale conseguenza dell’ingestione, perlopiù con gli alimenti, di agenti infettivi nei confronti dei quali il viaggiatore,proveniente da regioni a buon livello igienico, non possiede adeguate difese immunitarie.
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Principali agenti patogeni responsabili della diarrea del viaggiatore
Batteri 80% Parassiti Virus 20%
Escherichia coliEnterotossigena30-60%
Giardia rotavirus
Escherichia coli Enteropatogena ed enteroinvasiva
Cryptosporidiumparvum
calicivirus
shigella Entamoeba histolytica enterovirus
salmonella
Campylobacterjejuni
Vibrio parahaemolyticus
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Caratteristiche epidemiologiche dei
più comuni patogeniMicrorganismo:
salmonelle
Aspetti epidemiologici:
trasmissione per ingestione di carne, uova, latte e derivati oppure per contagio interumano diretto
Aspetti clinici:
in genere autolimitantesi in 4-5 gg; può portare a grave disidratazione, fino all’exitus, nei soggetti defedati o immunocompromessi e nei bambini sotto i 2 anni
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Microrganismo:
Shigella
Aspetti epidemiologici:
Più comune nelle aree tropicali e subtropicali, dove sono particolarmente colpiti i bambini. Trasmissione interumana per contagio diretto e indiretto
Aspetti clinici:
Possibili forme lievi di diarrea priva di sangue o muco e gravi quadri dissenterici, con disidratazione e specie nei bambini,
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Microrganismo:
Campylobacter jejuni
Aspetti epidemiologici:
Zoonosi; contagio per ingestione di latte, carne o acque dolci
Aspetti clinici:
Da forme lievi a quadri simil-sigellosi; talora decorso protratto
Antibioticoterapia:
Si nelle forme più severe
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Microrganismo:
Vibrio parahaemolyticus
Aspetti epidemiologici:
Tossinfezione alimentare da ingestione di pesce , crostacei o frutti di mare crudi o poco cotti
Aspetti clinici:
Forme da lievi, con diarrea acquosa, a severe, con feci muco-ematiche
Antibioticoterapia:
No www.slidetube.it
epidemiologia
La diarrea del viaggiatore colpisce una percentuale variabile dal 20% al 70% dei viaggiatori occidentali in rapporto alla:
• Destinazione
• Condizioni igienico-sanitarie del viaggio
• Età
• Presenza di eventuali condizioni/patologie predisponenti
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sintomatologia
Sintomi:
• Diarrea acuta
• Dolori addominali
• Febbre
L’esordio si verifica, generalmente, nella prima settimana del viaggio, ma anche dopo il ritorno a casa. Il quadro clinico si risolve nell’arco di 3-5 gg, ma in alcuni casi questo può essere più impegnativo e la sintomatologia può protrarsi anche per diverse settimane.
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I farmaci antiperistaltici dovrebbero essere utilizzati solo se strettamente necessari e sono comunque controindicati in presenza di sangue nelle feci e febbre, nei bambini e nelle donne in gravidanza.
I fluorochinolonici sono gli antibiotici di prima scelta nel trattamento empirico, con guarigione in circa il 90% dei casi, ma sono utili anche i macrolidi come azitromicina e claritromicina, o le cefalosporine di terza generazione , raccomandati al di sotto dei 16 anni di età e in gravidanza.
Gli antibiotici a limitato assorbimento intestinale, come la rifamixina, si sono dimostrati utili nel ridurre la sintomatologia diarroica nei casi meno
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prevenzione
Si basa su alcune semplici regole igieniche:
• Utilizzare esclusivamente acqua o bevande imbottigliate, accertandosi che siano ben sigillate.
Se ciò non è possibile è necessario bollire l’acqua destinata all’uso alimentare o disinfettarla con preparati a base di iodio o cloro
• Non aggiungere mai ghiaccio alle bevande
NO
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• Consumare frutta e verdura cruda solo se accuratamente
lavate, o frutta che possa essere sbucciata
• Consumare gli alimenti a base di pesce, carne, crostacei,
selvaggina sempre ben cotti e preferibilmente ben caldi
• Evitare cibi manipolati, venduti all’aperto e in presenza di
moschewww.slidetube.it
FEBBRE TIFOIDE
Malattia a carattere sistemico causata dai batteri
Slamonella Tiphy e paratiphy
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Trasmissione
Si trasmette per via oro-fecale indiretta quindi ingerendo cibi o bevande contaminati.
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Fisiopatologiauna volta ingeriti i microrganismi giungono
nell’intestino tenue e, attraversando lamucosa intestinale, nei linfonodimesenterici. Da qui si moltiplicano epassano nel dotto toracico e raggiungonotutti gli organi, in particolare la parete e iltessuto linfatico intestinale, la milza, ilfegato, il midollo osseo e la colecisti dovecontinuano a moltiplicarsi passandoancora nel torrente ematico enell’intestino attraverso la bile.
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Diffusione
E’ maggiormente diffusa nei paesi con basse condizioni igienico-sanitarie…
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SEGNI
• Febbre
• Ipotensione arteriosa
• Brividi
• Anoressia
• Astenia
• Tosse
• Distensione e meteorismo addominale
• Rush cutaneo localizzato sull’addome e alla base degli emitoraci: ROSEOLE
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COMPLICANZE
• Perforazione e/o emorragia intestinale (enterorragia)
• Necrosi del tessuto linfatico
• Miocardite, pericardite, endocardite più rare
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DIAGNOSTICA
• Esami ematici/emocoltura
• Esame feci
• Esame urine
• Test sierologici
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TERAPIA
• Antibiotici: ciprofoxicina
• Reintegrazione di liquidi
• Acido acetil salicilico e paracentamolo per diminuire la temperatura corporea
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D.I. rischio elevato di deficit di volume dei liquidi correlato a perdite secondarie a vomito
e diarrea
Criteri per l’accertamento:
1. Parametri vitali
2. Idratazione della cute e delle mucose, diuresi
3. Consistenza e frequenza delle feci
4. Esami di laboratorio
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Interventi infermieristici
1. Monitorare per rilevare segni e sintomi di deficit di volume di liquidi
2. Monitorare le entrate e le uscite assicurando che le entrate compensino le uscite
3. Somministrare farmaci antiemetici per via parenterale secondo prescrizione
4. Offrire spesso liquidi in piccola quantità perché il bisogno di urinare si manifesti ogni due ore
5. Istruire a evitare prodotti con sorbitolo
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D.I. alterazione del comfot
Criteri per l’accertamento:1. Riferiti crampi addominali, diarrea, vomito2. Fattori che possano precipitare i sintomi
Interventi:1. Incoraggiare il pz a riposare in posizione supina
con un cuscino che riscaldi l’addome2. Incoraggiare una frequente assunzione di piccole
quantità di bevande fresche3. Eliminare le visioni e gli odori sgradevoli
dall’ambiente del pz4. Istruire il pz ad evitare liquidi caldi o freddi,
alimenti contenenti grassi o fibre e caffeina5. Proteggere la regione perianale dalle eritazioniwww.slidetube.it
Criteri per l’accertamento:
1. Conoscenze degli agenti che causano gastroenteriti
2. Prontezza all’apprendimento e barriere che potrebbero interferire
3. Persona/e di sostegno che assisteranno il pz
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Interventi:1. Discutere del processo patologico in termini
comprensibili2. Spiegare le restrizioni dietetiche3. Istruire sulle opzioni dietetiche4. Spiegare le misure preventive5. Istruire a lavarsi le mani6. Spiegare i rischi che sarebbero provocate da
persone ammalate che lavorassero in servizi specifici.
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