FORMATIVA - icborghettolodigiano.gov.it · La ricerca del dialogo e dell’integrazione on il...
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ISTITUTO COMPRENSIVO COMPLETO “DUCA DEGLI ABRUZZI” Via Garibaldi, 90 – 26812 Borghetto Lodigiano – Lodi
Tel.0371/80389 – Fax 0371/26912 www.icborghettolodigiano.gov.it
Anno scolastico 2015-2016
PIANO DELL’OFFERTA
FORMATIVA
INDICE
Le scuole dell’Istituto
Riferimenti culturali e normativi
Assi culturali e competenze
Competenze chiave di cittadinanza
Identità dell’Istituto: principi fondamentali
Obiettivi formativi
Metodologia e organizzazione
Scuole che promuovono salute
Scuola dell’Infanzia
Scuola Primaria
Scuola Secondaria di primo grado
Attività d’integrazione curricolare
Attività e progetti per la realizzazione del successo formativo
Bisogni educativi speciali (BES)
Integrazione degli alunni diversamente abili
Integrazione alunni stranieri
Progetto di educazione interculturale
Prevenzione della dispersione scolastica
Continuità dei processi educativi
Accoglienza
Orientamento
Educazione alla salute
Sicurezza a scuola
Scuola digitale
Progetti
Rapporti Scuola – Famiglia – Territorio
LE SCUOLE DELL’ISTITUTO
Scuola dell’infanzia:
“Gianna Beretta Molla” Borghetto Lodigiano, via Lago
tel. 037180389/80801 – [email protected]
3 sezioni – n. alunni 67
“Suor Daminelli” Bargano, via Madini
tel. 0371219066 – fax 037190586 – [email protected]
Blog: https://scuolainfanziabargano.wordpress.com/
2 sezioni – n. alunni 68
Scuola Primaria:
“Ettore Archinti” Borghetto Lodigiano, via Garibaldi 90
tel. 037180389/80801 – [email protected]
Blog: https://primariaborghetto.wordpress.com/
10 classi – n. alunni 227
“Galileo Galilei” Graffignana, via Milano
tel. 037188298 – fax 037188298 – [email protected]
6 classi – n. alunni 131
Blog: https://primariagraffignana.wordpress.com/
“Giovanni XXIII” Borgo San Giovanni, via Aldo Moro 1
tel. 037197046 – fax 037197046 – [email protected]
5 classi – n. alunni 117
“Suor Daminelli” Bargano, via Madini
tel. 0371210105 – fax 037198173 – [email protected]
5 classi n. alunni 112
Scuola secondaria:
“Duca degli Abruzzi” Borghetto Lodigiano, via Garibaldi 90
tel. 037180389/80801 – fax 0371269104 – [email protected]
6 classi – n. alunni 144
“Anna Frank” Graffignana, via del Comune
tel.037188966 – fax 037188966 – [email protected]
Blog: https://annafrankgraffignana.wordpress.com/
6 classi – n. alunni 143
Aggiornato a giugno 2015.
RIFERIMENTI CULTURALI E NORMATIVI
Indicazioni nazionali per i piani di studio personalizzati (d.lgs.59/04- Ministro Moratti)
Indicazioni per il curricolo (DM 31.07.07-Ministro Fioroni)
Nuove indicazioni nazionali (16 novembre 2012- Ministro Profumo)
Documento relativo all’innalzamento dell’obbligo di istruzione a 16 anni (DM 139/07)
Gli orientamenti europei nel documento “Libro Bianco dell’Istruzione” (Lisbona 2000)
Gli elementi fondamentali contenuti nei documenti sopra citati prevedono quattro punti essenziali per la progettazione delle attività didattiche e l’elaborazione dei traguardi formativi:
APPRENDIMENTO PER COMPETENZA
CENTRALITA’ DELLA PERSONA
IDEA DI CITTADINANZA
UNITARIETA’ DEL SAPERE
ASSI CULTURALI E COMPETENZE
Il documento che prevede l’innalzamento dell’obbligo scolastico di istruzione individua quattro assi culturali rispetto ai quali vengono esplicitate le competenze che ogni ragazzo dovrebbe raggiungere a conclusione dell’obbligo scolastico; vengono anche individuate competenze trasversali, “competenze chiave di cittadinanza” per il pieno sviluppo della persona.
Competenze:
Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti.
Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo.
Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi.
Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi.
Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario.
Utilizzare e produrre testi multimediali.
Competenze:
Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica.
Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni.
Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi.
Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità.
Competenze:
Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità.
Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza.
Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate.
Competenze:
Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali.
Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente.
Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio.
COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA
Imparare ad imparare
Organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale ed informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro.
Progettare
Elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti
Comunicare
Comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali) Rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali).
Collaborare e partecipare
Interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri.
Agire in modo autonomo e responsabile
Sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità.
Risolvere problemi Affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline.
Individuare collegamenti e relazioni
Individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica.
Acquisire ed interpretare l’informazione
Acquisire ed interpretare criticamente l'informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone attendibilità e utilità e distinguendo tra fatti ed opinioni
IDENTITA’ DELL’ISTITUTO: principi fondamentali
Il Piano dell’Offerta Formativa è fondato sui seguenti principi condivisi da tutti gli operatori scolastici che, a vario titolo, assumono la responsabilità dell’azione educativa e dell’erogazione del servizio scolastico e che sono gli elementi fondativi delle scelte organizzative, educative e didattiche che lo caratterizzano:
Il rispetto per l’uguaglianza delle opportunità nei confronti di tutti gli alunni, caratterizzati da differenze individuali di partenza, di lingua, di cultura, di status socio-economico, di capacità di apprendere.
L’impegno ad accogliere, integrare, valorizzare ogni alunno.
La significatività degli apprendimenti promuovendo motivazione e interesse.
La continuità dell’azione educativa fra i diversi ordini di scuola per un apprendimento più efficace.
La collegialità e la partecipazione, la condivisione delle responsabilità e il coinvolgimento costante delle famiglie.
La ricerca del dialogo e dell’integrazione con il territorio come fruizione delle opportunità e la costruzione del senso di appartenenza.
La disponibilità alla ricerca didattica e all’innovazione atteggiamenti funzionali all’efficacia educativa.
OBIETTIVI FORMATIVI
Obiettivo del nostro Istituto è porre attenzione ad ogni aspetto che caratterizza la persona per favorirne la completa maturazione.
Per ogni ambito individuato, si intendono promuovere i seguenti obiettivi formativi, declinati in maniera diversa in funzione dei differenti livelli scolastici:
IDENTITA’
Maturare una positiva immagine di sé.
Prendere coscienza delle proprie capacità e saper accettare i propri limiti.
Star bene con se stessi e con gli altri.
AUTONOMIA
Saper organizzare il proprio tempo ed acquisire un personale metodo di studio
Saper assumere responsabilità e operare scelte motivate
Sviluppare un pensiero autonomo
COMPETENZA
Padroneggiare i saperi e i linguaggi culturali di base
Saper comunicare in modo efficace e pertinente, collaborare e lavorare in gruppo
Saper comprendere i problemi e integrare le conoscenze
CITTADINANZA
Avere cura di se stessi, rispettare gli altri e l’ambiente
Riconoscere, accettare e valorizzare le differenze
Saper gestire i contrasti accettando regole condivise
METODOLOGIA E ORGANIZZAZIONE
Per perseguire le finalità che il nostro Istituto ha individuato come prioritarie si indicano i criteri e le strategie che guidano i docenti nella programmazione delle attività e nella loro azione didattica:
Promuovere apprendimenti significativi anche partendo dall’esperienza dell’alunno;
Favorire il ruolo attivo degli alunni mediante la problematizzazione degli argomenti trattati, la valorizzazione dell’esperienza personale, il confronto con l’attualità, anche attraverso l’esplorazione e la ricerca;
Differenziare le metodologie in funzione della struttura delle discipline, degli spazi e strumenti disponibili: valorizzazione del gioco come grande risorsa di apprendimento (scuola infanzia e primi anni primaria), attività di piccolo gruppo, gruppi per classi/sezioni aperte.
Attuare interventi individualizzati dove e quando necessario;
Utilizzare le nuove tecnologie multimediali come strumenti per rielaborare, organizzare e ampliare le conoscenze degli alunni;
Fruire delle opportunità formative offerte dal territorio.
SCUOLE CHE PROMUOVONO SALUTE
Dall’anno scolastico 2013/14 il nostro Istituto ha aderito a Scuole che promuovono salute iniziativa che nasce da un
percorso condiviso di ricerca e formazione avviato nel 2011 da 80 dirigenti scolastici e referenti delle Aziende Sanitarie
Locali. Entro il primo anno di adesione l’orientamento del Pof deve tendere alla promozione della salute intesa
secondo il Modello Scuola che promuove salute.
Documento di riferimento è “LA CARTA DI ISEO”: indirizzi metodologici della rete delle scuole che promuovono salute.
Febbraio 2013
Il nostro Istituto ha prodotto un documento contenente gli obiettivi relativi alle diverse lifeskills suddivise per ordine
di scuola. (Vedi Allegato)
SCUOLA DELL’INFANZIA
Nelle scuole dell'infanzia del Istituto Comprensivo l’orario settimanale delle attività didattiche è di 40 ore suddiviso su
cinque giorni.
BORGHETTO LODIGIANO VILLANOVA DEL SILLARO/BARGANO
Ingresso dalle 8.00 alle 9.30 Ingresso dalle 8.00 alle 9.00
Prima uscita: h 11.15/11.30 Prima uscita: h 11.30
Mensa Mensa
Seconda uscita: h.13.15/13.30 Seconda uscita: h13.00
Terza uscita dalle 15.30 alle 16.00 Terza uscita dalle 15.45 alle 16.00
In tutte le scuole dell'infanzia le insegnanti ruotano su turni settimanali e gli orari vengono gestiti in modo da garantire
la massima compresenza possibile per un migliore svolgimento della attività didattiche. I bambini possono in questo
modo essere suddivisi in piccoli gruppi omogenei per età, per capacità o per attività di ricerca ed è possibile garantire
interventi individualizzati. A partire dall’anno scolastico 2011-12 il Comune di Villanova organizza un’attività di
doposcuola per gli alunni residenti di Infanzia, Primaria e Secondaria. Essa è affidata ad assistenti comunali e si svolge
in alcune aule della scuola dell’Infanzia e della Primaria.
ATTIVITA’ DIDATTICHE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
Le attività didattiche delle scuole dell'infanzia dell’Istituto sono svolte sulla base degli Orientamenti del 1991 e delle
Indicazioni nazionali per i piani personalizzati e sono organizzate in "quattro campi di esperienza":
Corpo, movimento e salute;
Esplorare, conoscere, progettare;
Fruizione e produzione dei messaggi;
Il sé e l’altro.
Le finalità indicate negli Orientamenti e lo sviluppo dei campi di esperienza richiedono la predisposizione di un
ambiente scolastico accogliente e motivante e di un'organizzazione didattica ricca di relazioni e di apprendimenti che
favoriscano una pratica basata sulla articolazione delle attività, sia strutturate che libere, differenziate, progressive e
mediate.
In particolare la metodologia della scuola dell'infanzia riconosce come suoi connotati essenziali:
a. La valorizzazione del gioco b. L'esplorazione e la ricerca c. La vita di relazione d. La mediazione didattica e. L'osservazione, la progettazione e la verifica f. La documentazione.
Le finalità pedagogiche della scuola dell'infanzia si riflettono sul suo modello organizzativo, da intendersi come una
sorta di curricolo implicito che influenza il comportamento degli operatori della scuola ed il significato che essi
attribuiscono alla loro attività e che si ripercuote, in tal modo, sulla qualità stessa dell'esperienza dei bambini.
Occorre pertanto porre una attenzione particolare a:
a. L'organizzazione della sezione/ gruppo b. Le attività ricorrenti di vita quotidiana c. La strutturazione degli spazi d. La scansione dei tempi
Il lavoro dell'insegnante nella scuola dell'infanzia si esplica nell'impegno personale e nella collegialità ai diversi livelli:
della sezione, dell'intersezione, della scuola, dell’Istituto. Nel rispetto della libertà di insegnamento, l'organizzazione
del lavoro si fonda sulla modularità degli interventi, sulla individuazione di ambiti di competenza e sulla
corresponsabilità educativa degli operatori. In particolare, deve essere garantita una finalizzazione unitaria e
coordinata del progetto educativo, attraverso la piena partecipazione di tutti gli insegnanti ai diversi momenti della
programmazione, della gestione dell'attività e della valutazione. In questo modo può essere effettuata una adeguata
distribuzione dei compiti, considerando anche la specificità di determinati interventi e dando spazio alla più ampia
valorizzazione delle risorse umane e professionali disponibili in ciascuna unità scolastica.
INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA ED ATTIVITA’ ALTERNATIVE
Le attività di insegnamento della Religione Cattolica vengono svolte una volta alla settimana un'ora e mezza per
sezione. I bambini che non seguono tale insegnamento, svolgono attività alternative secondo una programmazione
presentata al Collegio dei Docenti.
SCUOLA PRIMARIA
Le Scuole Primarie dell’Istituto funzionano con un tempo scuola di 40 ore così articolato:
PLESSO
INGRESSO
INTERVALLO
MENSA
USCITA
Borghetto Lodigiano
8.20-8.25 prime e seconde
8.25-8.30 terze, quarte,
quinte
10.30
12.30
16.25 prime e seconde
16.30 terze, quarte e
quinte
Borgo S. Giovanni
8.25-8.30
10.30
12.30
16.30
Graffignana
8.10-8.15
10.15
12.15
16.15
Villanova/Bargano 8.25-8.30 10.30 12.30 16.30
ATTIVITA’ DIDATTICHE NELLA SCUOLA PRIMARIA
Le Indicazioni nazionali forniscono indicazioni sui possibili contenuti di insegnamento e sulle competenze fondamentali da perseguire. I docenti, nell'ambito delle attività di progettazione che si svolgono all'inizio dell'anno scolastico, operano una selezione ragionata dei contenuti anche in relazione ai tempi effettivamente disponibili. Il piano di studio predisposto dagli insegnanti collegialmente, dal gruppo di plesso ed individualmente costituisce la sintesi progettuale e valutativa dell’attività didattica. Q 1Nei tre ordini di scuola che compongono l’istituto comprensivo è possibile individuare una continuità
nell’organizzazione dei saperi, che si strutturano progressivamente, dai campi di esperienza nella scuola dell’infanzia,
all’emergere delle discipline nel secondo biennio della scuola primaria, alle discipline intese in forma più strutturata
come modelli per lo studio della realtà nella scuola secondaria di I grado.
Discipline:
Italiano
Inglese
Storia
Geografia
Matematica
Scienze
Tecnologia
Musica
Arte e immagine
Educazione fisica
Religione Cattolica
L'intervento di una pluralità di docenti nel tempo scuola di 40 ore, è stata prevista dalla legge per consentire alla
scuola la possibilità di creare le condizioni organizzative più idonee per l'attuazione dei contenuti programmatici. Il
Gruppo Docente deve, quindi, farsi carico del compito comune della formazione degli alunni sulla base di un progetto:
unitario – integrato – condiviso e non procedere ad una meccanica suddivisione degli interventi e ad una
frammentazione delle proposta educativa. La suddivisione delle materie in ambiti di insegnamento risponde, quindi,
alla necessità di assegnare agli insegnanti competenze precise, evitare l'approssimazione, favorire l'approfondimento
disciplinare degli alunni e consentire una distribuzione più funzionale dei compiti di insegnamento.
L'ambito di insegnamento costituisce, quindi, la specifica area di impegno professionale dei docenti, uno spazio
operativo e didattico. La sua configurazione deve tenere conto di:
- affinità delle discipline - reali competenze dei docenti - effettive condizioni organizzative - efficacia didattica Nei plessi con un solo corso in verticale, occorre prevedere un uso delle risorse di personale docente in rapporto
all'intero lesso e non alle singole classi, garantendo la continuità dei docenti in ogni classe. Al fine di favorire
un’impostazione unitaria dell’attività didattica e la parità di carichi professionali, il Collegio dei Docenti assegna
annualmente gli ambiti disciplinari agli insegnanti, in base alle esigenze organizzative e didattiche, salvaguardando la
continuità; gli ambiti vengono dettagliatamente illustrati nel Contratto Formativo.
In tutti i plessi dell’Istituto Comprensivo si effettua un Tempo Scuola di 40 ore settimanali. In tale organizzazione
l’insegnamento dell’italiano e della matematica sono affidati ad insegnanti diversi.
CRITERI PER L’UTILIZZO DELLA CONTEMPORANEITA’
Nell’ambito delle ore di insegnamento effettuate dai docenti, la quota di ore in contemporaneità viene utilizzata per:
- Consentire il funzionamento dell’attività didattica nelle classi ove non è stato assegnato il doppio organico (assistenza mensa, insegnamento curricolare .....);
- Laboratori e/o progetti - Supplenze brevi;
La ripartizione di queste ore viene definita all’inizio dell’anno scolastico, nella programmazione. Nel corso dell’anno, in
seguito alla valutazione periodica o alla organizzazione delle attività di plesso, le modalità di utilizzo della
contemporaneità possono essere opportunamente modificate. All’inizio di ogni anno il team compila una scheda
riassuntiva degli orari e della distribuzione degli ambiti. Gli insegnanti dei vari gruppi si impegnano a trovare
opportune intese per la sostituzione del personale, da inserire nel patto regolativo di team o di plesso, relative alle
assenze orarie preventivate.
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
La scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo intende offrire un modello di Tempo Scuola che superi i
tempi tradizionali, rispettando le scelte delle famiglie, con un orario unico per le classi a tempo prolungato, dove
applicando una flessibilità oraria è possibile gestire al meglio le risorse presenti nell'Istituto o messe a disposizione
dagli Enti che operano sul territorio.
L’orario pomeridiano prevede invece tempi di 50 minuti. In seguito alla riforma attuata per questo anno scolastico, il
numero delle ore curricolari settimanali è di 30, così distribuite per ogni classe:
Lettere 10 ore
Matematica e scienze 6 ore
Tecnologia 2 ore
Inglese 3 ore
Francese 2 ore
Arte ed immagine 2 ore
Musica 2 ore
Scienze Motorie 2 ore
Religione 1 ora
Nel tempo prolungato, rispetto al tempo normale, il monte ore è organizzato in 36 ore settimanali che oltre alle 30
disciplinari sopra elencate, comprende anche altri spazi temporali nei quali svolgere attività integrative e laboratori,
finalizzati all’ampliamento dell’Offerta Formativa.
ORGANIZZAZIONE ORARIA
LUNEDI’ MARTEDI’ MERCOLEDI’ GIOVEDI' VENERDI’
ORARIO ANTIMERIDIANO
8.00/13.10 8.00/13.10 8.00/13.10 8.00/13.10 8.00/13.10
MENSA 13.10/14.00 13.10/14.00 13.10/14.00
ORARIO POMERIDIANO
14.00/16.30 14.00/16.30 14.00/16.30
All’interno di tale organizzazione vengono svolte attività di docenza curricolare, attività di laboratorio, attività a piccol i
gruppi e attività modulari.
Le due Scuole Secondarie dell’Istituto adottano, però, una diversa articolazione interna dell’orario scolastico.
ORGANIZZAZIONE ORARIA DELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO DI BORGHETTO
ORE
LUNEDI’ MARTEDI’ MERCOLEDI’ GIOVEDI’ VENERDI’ SABATO
8.00-9.00 Discipline Discipline Discipline Discipline Discipline
9.00-10.00 Discipline Discipline Discipline Discipline Discipline
10.00-11.00 Discipline Discipline Discipline Discipline Discipline
11.00-11.10 INTERVALLO INTERVALLO INTERVALLO INTERVALLO INTERVALLO
11.10-12.10 Discipline Discipline Discipline Discipline Discipline
12.10-13.10 Discipline Discipline Discipline MODULO Discipline
13.10-14.00 MENSA MENSA MANSA
14.00-14.50 Discipline Discipline Attività di
laboratorio
(14.00- 15.15)
14.50-15.40 Discipline Discipline
15.40-16.30 Discipline Discipline Attività di
laboratorio
(15.15- 16.30)
ORGANIZZAZIONE ORARIA DELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO DI GRAFFIGNANA
ORE LUNEDI’ MARTEDI’ MERCOLEDI’ GIOVEDI’ VENERDI’ SABATO
8.00-8.50 Discipline Discipline Discipline Discipline Discipline
8.50-9.40 Discipline Discipline Discipline Discipline Discipline
9.40-10.30 Discipline Discipline Discipline Discipline Discipline
10.30-10.40 INTERVALLO INTERVALLO INTERVALLO INTERVALLO INTERVALLO
10.40-11.30 Discipline Discipline Discipline Discipline Discipline
11.30-12.20 Discipline Discipline Discipline Discipline Discipline
12.20-13.10 Discipline Discipline Discipline Discipline Discipline
13.10-14.00 MENSA MENSA MANSA
14.00-15.10 Attività di
approfondimento/
recupero
(matematica,
lingue)
Attività a
moduli
Attività
integrative e di
laboratorio
15.10-15.20 INTERVALLO INTERVALLO INTERVALLO
15.20-16.30 Attività di
approfondimento/
recupero
(matematica,
lingue)
Attività a
moduli Attività
integrative e di
laboratorio
PROGETTI
Tra i progetti realizzati dalle due Scuole negli ultimi anni scolastici ricordiamo:
Corso di preparazione alla Certificazione esterna di lingua inglese KET*
eTwinning: gemellaggio elettronico europeo in lingua inglese (per il quale nel 2012/13 abbiamo ottenuto il Quality Label)
Borse di studio per soggiorni in Inghilterra per i migliori alunni di terza*
Partecipazione a Scienza under 18, con esposizione di exibit scientifici e realizzati dagli alunni
Gente coi numeri: giochi individuali e a squadre e partecipazione ai Campionati internazionali di giochi matematici PRISTEM/Bocconi (nel 2012/13 due alunne sono arrivate alla Finale Nazionale)
Partecipazione alle Olimpiadi di giochi scientifici
Giocomatica: progettazione, realizzazione ed utilizzo di giochi didattici matematici (Progetto sperimentale a cura del Gruppo di ricerca dell’USP Pigreco, per lo sviluppo delle competenze matematiche dai 3 ai 14 anni)
Accoglienza e laboratori L2 per alunni stranieri
La sicurezza a scuola
Orientamento * progetti con Finanziamento Comunale
ATTIVITÀ INTEGRATIVE
La Scuola offre un’ampia gamma di attività integrative, dando agli alunni la possibilità di arricchire e personalizzare il proprio percorso formativo. Queste attività si effettuano il venerdì pomeriggio con gruppi formati sulla base delle preferenze espresse dagli alunni all’inizio di ogni quadrimestre. Le attività proposte si collocano in 3 diversi ambiti:
Artistico/espressivo, per scoprire attitudini, sviluppare la manualità, sviluppare il gusto estetico, comunicare con forme espressive diverse:
- Laboratorio artistico - Laboratorio musicale - Laboratorio di decorazione - Laboratorio di teatro - Laboratorio di cinema - Laboratorio di giochi di una volta
Linguistico di potenziamento, per approfondire i contenuti, conoscere alcune importanti opere classiche, acquisire le conoscenze di base della lingua italiana e latina:
- Laboratorio di latino - Laboratorio di epica - Laboratorio di giornalismo - Laboratorio di studio guidato
Laboratori tecnici e scientifici, per sperimentare, sviluppare le capacità logiche e critiche, di osservazione e di progettazione, sviluppare l’uso di diverse forme di comunicazione, acquisire nuove competenze:
- Laboratorio di informatica - Laboratorio di scienze - Laboratorio di chimica - Laboratorio di giochi matematici
Le attività laboratoriali proposte cambiano di anno in anno a seconda delle scelte didattico-organizzative del Collegio
Docenti, dalla composizione e disponibilità del corpo docente presente nei due rispettivi Plessi e dai finanziamenti
dell’Amministrazione Comunale.
USCITE DIDATTICHE E VIAGGI D’ISTRUZIONE
Le uscite didattiche e i viaggi d’istruzione nella nostra scuola sono ritenuti importanti occasioni per conoscere ed imparare da esperienze dirette ed osservazioni sul campo. La scuola organizza ad inizio anno un’uscita didattica sul territorio per rispondere a questi bisogni formativi e didattici:
Favorire l’accoglienza degli alunni delle classi prime nel mondo della scuola secondaria;
Migliorare l’integrazione tra alunni e tra questi e i loro insegnanti attraverso momenti di condivisione non convenzionali (uscita in bicicletta, pranzo al sacco, marcia);
Proporre uno stile di insegnamento-apprendimento che permetta agli alunni di conoscere, fare, riflettere relativamente ad alcune tematiche di grande importanza civica o comunque correlate agli ambiti più propriamente didattici.
Ciascun consiglio di classe, in base alla propria programmazione didattica e sulla base di considerazioni didattico-educative ed economico-organizzative propone ogni anno alle famiglie diverse tipologie di uscite didattiche:
Uscite didattiche brevi, alla scoperta di aree naturalistiche, monumenti storico-artistici e di impianti tecnologici presenti sul territorio comunale e provinciale;
Uscite di un’intera giornata per la visita di musei e città del territorio regionale o del nord – Italia;
Viaggi d’istruzione di due o più giorni in Italia o all’estero, per visitare città e territori naturali di spiccato interesse. Il viaggio di più giorni inoltre fa crescere nei ragazzi la consapevolezza di appartenere ad un’unica comunità scolastica, sviluppa più approfonditi rapporti tra alunni e docenti e permette agli insegnanti di conoscere meglio i propri alunni, vedendoli agire in contesti diversi da quello scolastico.
ATTIVITA’ ALTERNATIVE ALL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA
Per gli alunni che non si avvalgono dell'insegnamento della Religione Cattolica vengono programmate apposite attività
alternative nell'ambito del programma di studi sociali.
ATTIVITA’ DI INTEGRAZIONE CURRICOLARE
Le attività didattiche possono essere ampliate ed integrate da iniziative non strettamente curricolari. Tali proposte, discusse e concordate con le singole assemblee di classe o di sezione, non sono semplici "aggiunte" al programma scolastico, ma risultano pienamente inserite nella programmazione educativa e didattica di ciascuna classe o sezione e contribuiscono a garantire in modo equilibrato lo sviluppo cognitivo, affettivo e relazionale dei ragazzi.
ATTIVITA’ E PROGETTI PER LA REALIZZAZIONE DEL SUCCESSO FORMATIVO
Le attività ed i progetti che si intendono realizzare nel nuovo anno scolastico vengono di norma presentati alla fine
dell’anno precedente (nel mese di giugno) per essere approvati dal Collegio Docenti e dal Consiglio d’Istituto. Tale
scadenza risponde ad una duplice finalità:
1. programmare le attività dell’anno successivi in modo efficace e tempestivo;
2. permettere ai Comuni di inserire i progetti nel Piano per il diritto allo studio.
Poiché le esigenze formative degli alunni sono molteplici e variegate, l’Istituto cerca di completare l’offerta anche in
itinere, ad anno scolastico inoltrato, ma comunque non oltre i mesi di ottobre-novembre, vagliando ulteriori proposte
pervenute, contattando enti, associazioni, cooperative o professionisti privati, cercando in molti casi di ottimizzare
risorse umane e costi anche attraverso il coinvolgimento di altri plessi. Infine, viene demandata l’approvazione alle
successive riunioni degli organi collegiale e, in caso affermativo, si implementa l’Offerta Formativa dell’Istituto. Per
quanto riguarda l’ideazione di un progetto, la proposta può venire anche da un singolo docente, ma spesso nasce dal
confronto tra gli insegnanti del plesso o dal lavoro d’équipe delle varie commissioni verticali, cioè trasversali agli ordini
di scuola, dopo attento monitoraggio dei bisogni formativi degli alunni.
Sulla base del coinvolgimento degli alunni, i Progetti vengono classificati in:
- Progetti d’Istituto - Progetti di Plesso - Progetti di interplesso
Questi ultimi sono a loro volta suddivisi in progetti orizzontali (quando coinvolgono alunni e/o classi di plessi dello
stesso ordine di scuola; ad esempio: secondaria di Borghetto e secondaria di Graffignana) e progetti verticali (le
attività riguardano alunni e/o classi di diversi ordini di scuola, presumibilmente del medesimo territorio anche per
ragioni organizzative e logistiche; ad esempio: infanzia e primaria di Borghetto).
Dal punto di vista della durata si distinguono:
- Progetti pluriennali (proposti in modo continuativo ma non ripetitivo, in quanto costantemente aggiornati); - Progetti innovativi (mai presentati in passato, anche se inerenti ad un’area progettuale esistente e prevista
nell’Offerta Formativa)
Ogni progetto viene descritto dettagliatamente attraverso la compilazione di un apposito documento, la Scheda-
Progetto. In essa vengono fornite queste informazioni:
Titolo
Area (Eccellenza, Espressività, Recupero)
Plesso
Docenti referenti
Finalità e obiettivi
Fasi di realizzazione
Materiali da produrre in uscita
Modalità di valutazione del progetto
Docenti coinvolti
Personale esterno
Periodo di realizzazione
Risorse, mezzi o materiale da acquistare
Preventivo
Eventuale contributo esterno
Per quanto riguarda le risorse umane, i progetti possono essere affidati a docenti interni (sulla base delle competenze
offerte) oppure ad esperti esterni qualificati. I costi dei Progetti possono essere a carico:
1. Dell’Istituto 2. Degli Enti locali (Amministrazione comunale, provinciale, regionale) 3. Degli organismi scolastici territoriali (Ufficio Scolastico Provinciale; Regionale; Ministero dell’Istruzione,
dell’Università e della Ricerca) 4. Delle famiglie 5. Degli sponsor (banche, fondazioni)
BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES)
La scuola si è dotata di un piano annuale per l’inclusività (PAI) di tutti gli alunni con bisogni educativi speciali, secondo
la DM Dicembre 2012 e la CM. N. 8 Marzo 2013.
In questo piano rientrano i percorsi didattici personalizzati per alunni disabili, alunni certificati DSA, alunni con
svantaggio socio economico e alunni stranieri.
INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
La scuola, basata su principi egualitari e democratici, ha come valore irrinunciabile l’integrazione degli alunni con
handicap e la ricerca di dimensioni di lavoro che qualifichino il processo di integrazione. Gli alunni con deficit presenti
nell’Istituto Comprensivo sono a tutti gli effetti parte integrante della comunità scolastica e dei rispettivi gruppi-
sezione e gruppi-classe e pertanto sono coinvolti nelle attività e nei progetti previsti per le rispettive sezioni e classi
di appartenenza e/o, nell’ottica della flessibilità, nei progetti di plesso e di istituto.
La scuola, per favorire l'integrazione, si avvale di insegnanti statali specializzati e, se necessario, di personale assistenziale o di personale volontario che svolge il servizio civile messi a disposizione dagli Enti Locali. Tale integrazione richiede, però, una formulazione di obiettivi comuni tra tutti coloro che ne sono coinvolti (l'integrazione del bambino diversamente abile è il risultato di una integrazione tra le persone che operano in suo favore), che consenta di identificare con precisione: - I bisogni; - Le difficoltà; - Le potenzialità del bambino.
Per ciascun alunno con handicap, quindi, la scuola, in collaborazione con la famiglia e con gli specialisti del servizio
territoriale di Neuropsichiatria Infantile, predispone un apposito "Piano Educativo Individualizzato", nel quale sono
indicati per la parte che compete alla scuola:
Il lavoro che avviene concretamente nelle classi;
Gli aspetti qualitativi dell'integrazione (perché privilegiamo proprio quel tipo di intervento);
Il progetto didattico che si intende sviluppare;
I risultati attesi;
Le risorse necessarie.
Il progetto deve, inoltre, chiarire e motivare la modalità di intervento dell'insegnante di sostegno:
Durante l'attività del gruppo classe;
Durante l'attività di piccoli gruppi;
Nell'attività individuale
Gli insegnanti di sostegno assumono la contitolarità delle classi e devono essere pienamente coinvolti nella stesura e nella attuazione della programmazione educativa e didattica e partecipare a pari titolo all'elaborazione e alla verifica dell'attività, così come l'intervento individuale riferito al bambino portatore di handicap è di competenza di tutti i docenti del team. In ogni caso le attività di integrazione (e il conseguente intervento degli operatori), riguardano tutta la classe o tutto il gruppo in cui è inserito l'alunno con handicap. Tutti i docenti della classe devono, quindi, farsi carico della programmazione, dell'attuazione e della verifica degli interventi didattico - educativi previsti dal piano individualizzato. Gli obiettivi fondamentali da perseguire nell'integrazione sono:
Potenziare le attività sociali di base: sviluppare cioè quelle conoscenze in grado di fornire al bambino la possibilità di vivere insieme ai suoi coetanei, acquisendo quelle operazioni e processi, che abitualmente vengono utilizzati nei momenti di interazione con gli altri. Ciò è tanto più vero se ci si trova ad operare con alunni
con handicap grave, in quanto il consentire loro di vivere momenti di autonomia dall’adulto deve essere obiettivo fondamentale dell’intervento educativo. L’autonomia personale va, quindi, insegnata al bambino, che sganciandosi dall’adulto può crescere ed acquisire un maggior grado di fiducia in se stesso.
Far progredire il bambino nelle attività cognitive e culturali, cercando di far acquisire quelle informazioni in
grado di fungere da prerequisito a tutti i successivi apprendimenti;
I comportamenti specifici da stimolare, sviluppare e sostenere nell'alunno handicappato sono classificabili in tre
grandi gruppi: capacità cognitive, capacità socio-affettive, capacità motorie.
Nell’Istituto Comprensivo funziona un apposito gruppo di lavoro formato dai docenti delle classi e da quelli di sostegno che si riunisce periodicamente con lo scopo di migliorare l'efficacia dell'intervento di inserimento/integrazione. Il gruppo predispone anche progetti di intervento mirati avvalendosi, per questo scopo, delle risorse finanziarie messe a disposizione dall’Istituto o dagli Enti Locali e dal Ministero della P.I. nell'ambito della legge n. 104/92. Nell’ottica della promozione del successo formativo di ciascun alunno, la scuola pone un’attenzione particolare agli alunni con disturbi specifici di apprendimento, per i quali è sempre attiva la ricerca di strategie e di modelli didattici funzionali a compensare tali deficit, in stretta collaborazione con le famiglie e con specialisti esterni. I docenti utilizzano alcuni modelli per la stesura della documentazione scolastica relativa agli alunni diversamente abili e DSA: P.E.I, P.D.P, relazione finale prevista per l’anno di passaggio all’ordine di scuola successivo.
INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI
Il criterio direttivo fondamentale dell'azione educativa e didattica della scuola per l’integrazione degli alunni stranieri, non può che essere quello del pieno coinvolgimento dell'alunno straniero nella "ordinarietà" della vita scolastica. Tale criterio non esclude la necessità di taluni momenti formativi metodologicamente diversificati e qualificati, per superare particolari situazioni e favorire il massimo di sviluppo delle potenzialità esistenti. La nostra scuola è attualmente impegnata nella realizzazione di progetti di educazione interculturale per l'integrazione, secondo i principi enunciati in premessa. In presenza di bambini stranieri, essa mette in atto specifiche iniziative volte a:
Creare un clima di accoglienza: non è possibile, ovviamente, generalizzare modalità di intervento, ma, la progettualità scolastica, nei suoi molteplici aspetti, deve impegnarsi, in presenza di alunni stranieri, ad attivare strategie mirate che siano funzionali ai bisogni rilevati. Il problema principale che devono affrontare i docenti, soprattutto nel caso in cui l'alunno, proveniente da altra nazione, non parli la lingua italiana o, caso non meno complesso, pur essendo italiano si esprima solo in una stretta forma dialettale, è quello di attivare proficui canali di comunicazione. Occorre perciò individuare modalità di intervento autonome e di gruppo (per livelli di apprendimento), sia nell'ambito della classe di appartenenza sia tra le classi del ciclo e/o del plesso, atti a sviluppare al massimo le capacità possedute dall'alunno.
Facilitare l'apprendimento linguistico: le indicazioni riguardo a interventi laboratoriali mirati, fornite dalla ricca normativa degli ultimi anni in materia di integrazione culturale, possono costituire una prima risposta alle esigenze di integrazione dell'alunno straniero e, in particolare, alla richiesta di momenti specifici di " rinforzo linguistico".
Inserire nelle discipline approfondimenti storici, geografici e religiosi riguardanti i paesi di provenienza al fine di evidenziarne i valori peculiari.
Attingere dal patrimonio letterario e artistico del paese, o dell'area di riferimento, per valorizzare le radici culturali.
L'iscrizione degli alunni stranieri avviene generalmente nella classe corrispondente a quella già frequentata nel Paese di origine o a quella immediatamente precedente o a quella relativa all'età anagrafica.
PROGETTO DI EDUCAZIONE INTERCULTURALE Il nostro progetto di integrazione per gli alunni stranieri si propone in particolare:
Il monitoraggio dei dati relativi agli alunni – nuovi cittadini, per conoscere la pluralità dei bisogni linguistici dei nostri alunni;
La ricerca e la distribuzione di materiale didattico idoneo ad affrontare le diverse fasi dell’insegnamento linguistico: - L’italiano per comunicare; - L’italiano per studiare.
La definizione di un protocollo di accoglienza: - Predisposizione di una scheda per la rilevazione della bibliografia linguistica dell’alunno, da compilare prima
dell’inserimento in classe nel corso della prima settimana di osservazione; - Definizione e somministrazione delle verifiche iniziali; - Inserimento in una classe, tenendo come punto di riferimento l'età anagrafica dell’alunno (l'iscrizione degli
alunni stranieri avviene generalmente nella classe corrispondente a quella già frequentata nel Paese di origine o a quella relativa all'età anagrafica);
- Coinvolgimento delle famiglie (grazie anche all’intervento-filtro dei mediatori culturali) per una partecipazione più consapevole alla vita scolastica, in un corretto rapporto diritti-doveri.
Attuazione annuale del Laboratorio L2 per gli alunni stranieri dell’Istituto senza adeguata competenza di lingua italiana, finanziato con gli appositi fondi ministeriali destinati alle zone a forte processo migratorio;
Verifica dei risultati ottenuti nell’insegnamento dell’italiano come L2 e ricerca di altre indicazioni e suggerimenti didattici (Centro Come, ISMU…);
Collaborazione con gli Enti Locali, in particolare col Centro Risorse Tangram, per la razionalizzazione degli interventi in sintonia con le altre istituzioni scolastiche della Provincia.
PREVENZIONE DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA
Sono presenti, spesso, nella scuola condizioni di svantaggio culturale, dovute a situazioni familiari deprivate, a scarsa scolarizzazione pregressa, a provenienza culturale diversa. Da ciò derivano, per l'alunno, molte difficoltà ad adottare comportamenti pertinenti al contesto educativo e il rischio di insuccesso scolastico. Riteniamo che la scuola debba creare le condizioni per l'uguaglianza, offrendo servizi adeguati ai bisogni di chi proviene da situazioni deprivate; in particolare riteniamo che la scuola abbia il compito di accogliere al meglio il bambino, considerato nella sua interezza, offrendogli la possibilità di riflettere sulle sue conoscenze, organizzarle, approfondirle, arricchirle e ampliarle. Tutti gli studi relativi al problema dello svantaggio hanno confermato il fatto che, già all'età di tre-quattro anni, molti danni provocati da un contesto socio-culturale sfavorevole sono profondi e quasi irreversibili. Per questo motivo pensiamo che il trattamento dello svantaggio debba essere un impegno prioritario, da assumere già nella scuola dell’infanzia. Educare significa cercare di capire, instaurando un rapporto adulto-bambino indirizzato più alla comprensione che al giudizio; questo presuppone da parte del docente un atteggiamento di accettazione e disponibilità nei confronti di tutti gli alunni. Per affrontare e superare lo svantaggio culturale, la scuola dovrà mettere in atto un modello organizzativo e didattico flessibile, usare metodologie pluralistiche, favorire l'uso dei linguaggi non verbali, organizzare laboratori e attività scolastiche come: teatro, piscina, gite, uscite sul territorio, visite guidate, collaborare con altre agenzie educative (famiglia, Enti locali, associazioni, case-famiglia). L'esigenza di considerare attentamente la centralità dei bisogni formativi di ciascun alunno, richiede, inoltre, alla
scuola il dovere di analizzare in profondità le cause che portano a:
Non ammissione alla classe successiva;
Assolvimento solo formale dell'obbligo scolastico;
Frequenze irregolari;
Qualità scadente degli esiti.
Gli obiettivi che la scuola può porsi nell'ambito di un tale intervento di prevenzione, sono correlati con la necessità di
un miglioramento continuo della qualità del servizio scolastico e devono tendere a:
Prevenzione delle difficoltà;
Consolidamento delle abilità;
Recupero delle difficoltà di apprendimento dei ragazzi e potenziamento delle abilità presenti;
Motivazione e consolidamento delle abilità degli alunni normali e superdotati.
Per attuare un intervento di prevenzione reale sono, inoltre, necessari:
La conoscenza quantitativa del fenomeno delle bocciature e/o delle frequenze irregolari a livello di plesso;
La predisposizione di prove di ingresso e di livello per raccogliere dati qualitativi relativi agli alunni e ai gruppi classe;
L'organizzazione di indagini atte a definire le cause che, in ambito extrascolastico possono essere all'origine di tali difficoltà a partire dal contesto familiare unitamente all'équipe dell'ASL e agli Enti Locali;
La formazione in servizio dei docenti, per migliorare la capacità di articolare in modo funzionale le attività;
Il raccordo continuo tra i vari ordini di scuola, sia per raccogliere e/o trasmettere la documentazione relativa agli interventi, sia per aiutare gli alunni a superare le fasi problematiche del passaggio da un tipo di scuola all'altro (Progetti di accoglienza per gli anni ponte).
CONTINUITA’ DEI PROCESSI EDUCATIVI
Obiettivi e modalità di intervento per il raccordo di scuola dell’infanzia- primaria- secondaria di I° grado
La continuità del processo educativo è una condizione essenziale per assicurare agli alunni il positivo conseguimento delle finalità dell'istruzione obbligatoria. La scuola si impegna a favorire il processo di continuità pedagogica, curricolare, organizzativa. Nel nostro Istituto molteplici sono gli strumenti attraverso i quali vengono attivate forme di raccordo pedagogico, curricolare ed organizzativo:
Situazioni di formazione ed aggiornamento in comune dei docenti dell’Istituto;
Progettazione di attività per gli alunni delle sezioni/classi ponte in collaborazione tra scuole;
Scambio di informazioni per la conoscenza degli alunni
Incontri tra docenti per la formazione delle classi iniziali;
Verifica, ad anno scolastico iniziato, dell’inserimento degli alunni nel nuovo segmento scolastico;
Interventi specifici per gli alunni in situazione di handicap (assistenza dell’insegnante di sostegno, inserimento graduale nella nuova scuola, incontri con l’équipe psico-medico-pedagogica, con i docenti e con i genitori);
Incontri per i genitori con gli insegnanti dei vari gradi scolastici.
Predisposizione di progetti accoglienza
ACCOGLIENZA
In tutte le scuole dell’Istituto Comprensivo si presta molta attenzione al momento iniziale sia per i bambini che
frequentano per la prima volta la scuola dell’infanzia sia per coloro che iniziano la scuola primaria o frequenteranno la
classe prima della scuola secondaria di primo grado. Nei primi giorni di scuola le classi prime e le scuole dell’infanzia
funzionano a orario ridotto, per consentire ai bambini ed ai ragazzi di conoscere immediatamente e
contemporaneamente tutti gli insegnanti della classe o della sezione. Per conoscere l’ambiente della futura scuola
primaria o secondaria di primo grado sono previste visite, scambi di materiali e prodotti ed attività in comune tra
insegnanti ed alunni delle “classi ponte”.
ORIENTAMENTO
Per i ragazzi della scuola secondaria di primo grado a partire dalle classi prime si attua un progetto di Orientamento che si basa essenzialmente sulla conoscenza di sé e che si completa nelle classi terze attraverso moduli di lavoro che permettono la conoscenza delle proprie attitudini, degli interessi e delle capacità di ogni alunno. Grazie alla collaborazione con le Scuole secondarie di secondo grado e con i Licei presenti sul territorio (nonché con esperti esterni), vengono presentati i vari percorsi scolastici previsti dalla Riforma ministeriale.
EDUCAZIONE ALLA SALUTE
L’educazione alla salute rientra nelle priorità formative del POF (vedi paragrafo Scuole che promuovono salute) in quanto favorisce negli alunni la conoscenza di sé, del proprio rapporto con gli altri e con la realtà circostante. L’educazione alla salute è intesa non solo come insegnamenti specifici, ma soprattutto come attività nella quale gli alunni si sentono protagonisti della ricerca del proprio benessere. Considerata tale premessa e i progetti già messi in atto dai tre ordini di scuole nei precedenti anni scolastici, all’interno del progetto di Istituto si propongono quattro tematiche trasversali a tutte le discipline, da ricondursi a due macro aree:
Ambiente – alimentazione – prevenzione
Espressività e relazione
1. Ambiente – Alimentazione – Prevenzione
RAPPORTO CON L’AMBIENTE: Riteniamo sia un dovere della scuola sensibilizzare gli alunni verso i problemi legati al
rapporto ambiente e salute, inteso come comunità di persone e insieme di beni da conservare e tutelare. Al fine di
favorire comportamenti più corretti e responsabili verso l’ambiente, in ogni ordine di scuola verranno affrontati
argomenti come il problema dei rifiuti e del riciclaggio e approfondito lo studio dell’ambiente locale (con particolare
riferimento alle varie forme di inquinamento).
EDUCAZIONE ALIMENTARE: si propongono i seguenti obiettivi: favorire comportamenti idonei a prevenire pregiudizi
ed errori alimentari; educare a una nutrizione sana ed equilibrata; incoraggiare scelte consapevoli dei prodotti
alimentari per formare cittadini coscienti delle proprie esigenze e dei propri diritti nell’ambito dei consumi.
PREVENZIONE: si affrontano temi legati alle tossicodipendenze quali il tabagismo, l’alcolismo e l’uso di sostanze
stupefacenti. Particolare importanza viene riservata all’educazione alla sessualità.
Grazie alla collaborazione di enti esterni vengono impartite lezioni dimostrative di Primo Soccorso.
2. Espressività e relazione
A questo nucleo tematico appartengono tutte quelle attività che promuovono lo sviluppo psico-fisico degli alunni
attraverso gli strumenti espressivi del corpo, favorendo la socializzazione e la comunicazione:
Educazione motoria
Espressività
Drammatizzazione
Teatro
Ballo
Nella scuola l’esperienza teatrale offre la possibilità di promuovere condizioni idonee al conseguimento di un
equilibrio psico-fisico e relazionale, favorendo un lavoro di tipo interdisciplinare in cui possono essere coinvolti vari
ambiti del sapere.
SICUREZZA A SCUOLA
Il Progetto mira a garantire la sicurezza nelle aule e in ogni ambiente scolastico, assicurando sempre la presenza di vie
di fuga libere. Esso si basa sulla formazione dei docenti e del personale A.T.A. (tramite esperto esterno) e
sull’addestramento degli alunni attraverso un Piano di Evacuazione.
SCUOLA DIGITALE
Il progetto SCUOLA DIGITALE si sviluppa su due assi: da una parte intende fornire ai docenti (e al personale amministrativo) le competenze digitali necessarie sia all'utilizzo corretto delle piattaforme gestionali digitali sia all'utilizzo dei nuovi ambienti di apprendimento (azione PROF DIGITALE); dall'altra, si propone di modificare gli ambienti di apprendimento attraverso un utilizzo costante e diffuso delle tecnologie a supporto della didattica quotidiana, seguendo l'esempio dell'azione Cl@ssi 2.0 sviluppata negli scorsi anni dal Piano Scuola Digitale del Miur(azione CLASSI 2.0). I nuovi ambienti di apprendimento favoriscono inoltre una didattica inclusiva, utilizzando diversi canali comunicativi (audio, video, mappe…) utili in particolare ad alunni con BES (disabilità, DSA,…)..
La nostra scuola accoglie le direttive nazionali in tema di dematerializzazione e integrazione delle TIC nella didattica:
Quasi tutti i plessi sono dotati di connessione wifi;
La scuola primaria e secondaria di I grado adotta il Registro Elettronico per la registrazione delle assenze, delle note disciplinari, degli argomenti delle lezioni e delle valutazioni; è attivo inoltre un canale per la comunicazione tra docenti e famiglie; in futuro anche le circolari e le comunicazioni ufficiali avverranno attraverso il medesimo canale;
Le Pagelle della nostra scuola sono consultabili online e scaricabili dalle famiglie attraverso una password personalizzata;
La scuola è dotata di diverse LIM, per una didattica più multimediale;
Sono presenti in quasi tutti i plessi laboratori informatici;
Alcune classi stanno sperimentando classi virtuali su Edmodo per la condivisione di materiali didattici (mappe concettuali, brainstorming, foto, appunti…) realizzati in classe;
Il sito web della scuola risponde ai principali requisiti di accessibilità della legge Stanca e vi si trovano tutte le circolari e gli avvisi, la modulistica per famiglie e docenti, gli orari della dirigenza e della segreteria, oltre a links a siti e materiali utili per famiglie ed alunni.
ALTRI PROGETTI DI PLESSO ATTIVATI PER L’ANNO SCOLASTICO 2015-16
Tutti i Progetti inseriti nel Piano dell’Offerta Formativa vengono classificati sulla base di tre aree specifiche:
Espressività: attività laboratoriali e di espressività (arte, musica, sport, teatro, cinema)
Eccellenza: potenziamento delle competenze linguistiche, scientifiche, tecniche (certificazioni)
Recupero: recupero delle abilità di base e superamento di situazioni di potenziale debolezza
(Vedi allegati)
ATTIVITA’ E PROGETTI PER IL POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Per l’anno scolastico 2015/16 l’Istituto ha valutato la necessità di potenziare l’Offerta Formativa con attività e/o
progetti che rientrino nelle seguenti aree:
Attività di organizzazione.
Apertura pomeridiana delle scuole e potenziamento del tempo scolastico.
Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico, potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con Bisogni Educativi Speciali.
Alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori per
studenti di cittadinanza o di lingua non italiana.
Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese.
Valorizzazione e potenziamento delle competenze logico matematiche.
Potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con
particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport.
Potenziamento delle competenze nella pratica della musica e nell’arte.
RAPPORTI SCUOLA - FAMIGLIA - TERRITORIO
I genitori degli alunni sono considerati parte integrante e fondamentale del processo formativo che viene pensato e
condiviso in un rapporto costante con le realtà familiari e territoriali. Sono previsti momenti di partecipazione attiva
dei genitori degli alunni nell’ambito degli organi collegiali e in incontri specifici con i docenti che coprono l’intero anno
scolastico.
In caso di situazioni problematiche, i docenti sollecitano le famiglie a colloqui individuali per affrontare insieme i
problemi prospettati e individuare linee comuni di intervento.
Un’attenzione particolare viene riservata agli alunni che presentano risultati inferiori alle aspettative e alle loro stesse
potenzialità. Il dirigente e i docenti informano per tempo le famiglie circa la possibilità di esiti finali negativi che
precludono l’ammissione alla classe successiva.
I genitori vengono informati globalmente sulle iniziative e sull’andamento delle rispettive classi in occasione delle
assemblee e dei consigli di classe allargati e dei consigli di interclasse.
Ogni anno gli incontri con i genitori vengono calendarizzati.
Ulteriori momenti significativi di incontro tra la scuola e le famiglie sono costituiti dalle feste di fine anno, dai saggi
musicali, dalle manifestazioni sportive…
Uno strumento di dialogo importante è anche il sito della scuola che svolge una funzione informativa, di
comunicazione in continuo miglioramento. Uno dei caratteri che contraddistingue l’attività della nostra scuola è la
ricerca di contatti con la realtà territoriale per integrare i percorsi curricolari con esperienze che arricchiscono la
formazione dell’uomo e del cittadino.
I Comuni sostengono finanziariamente la progettualità delle nostre scuole. Le associazioni presenti sul territorio
offrono notevoli opportunità di interazione anche rispetto allo studio delle discipline.
FORMAZIONE DELLE CLASSI E ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI ALLA CLASSE
Nei plessi in cui siano presenti più sezioni, la formazione delle classi verrà effettuata da Commissioni espressamente
incaricate dal Dirigente Scolastico. Per garantire un doveroso equilibrio, si terrà conto dei seguenti criteri:
Equa suddivisione di alunni diversamente abili
Equa suddivisione di alunni problematici
Equa suddivisione di alunni con pari giudizi di valutazione (Scuola Primaria e Secondaria)
Indicazioni fornite dai docenti dell’ordine di scuola precedente
Equa suddivisione tra maschi e femmine Eventuali richieste inoltrate dai genitori possono essere prese in considerazione solo se non in contraddizione con i
criteri sopra stabiliti.
Cambiamenti in itinere Gli alunni iscritti ad anno scolastico iniziato saranno inseriti tenendo conto dei criteri stabiliti nel punto precedente e,
preferibilmente, nella classe meno numerosa o con minor presenza di casi problematici. Il genitore può presentare al
Dirigente Scolastico richiesta scritta di trasferimento ad un’altra sezione solo in caso di seri e giustificati motivi e in
nessun caso ad anno scolastico iniziato. Il Dirigente Scolastico si riserva di valutare di caso in caso l’opportunità di un
eventuale cambiamento di sezione.
Assegnazione delle cattedre E’ facoltà del Dirigente Scolastico assegnare i docenti alle singole classi. I criteri di cui si terrà conto sono
fondamentalmente i seguenti:
Continuità didattica Graduatorie d’Istituto Equa suddivisione dei docenti di ruolo e non di ruolo nelle varie sezioni
Ottimizzazione del rapporto interpersonale
LA VALUTAZIONE
La valutazione riguarda due ambiti:
Valutazione del successo dell’azione didattico formativa;
Valutazione dell’organizzazione del P.O.F. in merito alla flessibilità, responsabilità, integrazione.
La valutazione del successo dell’azione didattico-formativa viene effettuata periodicamente e collegialmente dai
Consigli di Classe, Interclasse e di Intersezione. I docenti analizzano l’andamento del processo formativo e condividono
le considerazioni desunte dalle osservazioni degli alunni, relative al superamento di forme di disagio ed al livello di
socializzazione. Operano al fine di garantire che gli studenti possano sentirsi protagonisti del proprio apprendimento,
valutano la propria azione educativa ed i propri metodi di insegnamento e classificano i risultati delle verifiche
somministrate con un’ottica critica, volta a ripensare tecniche, strategie, metodi e strumenti adottati, al fine di
migliorare l’offerta formativa e l’efficacia del proprio insegnamento.
La valutazione dell’efficacia formativa non viene effettuata solo al termine dell’anno scolastico, bensì è una costante
nell’iter operativo dei docenti e, in generale, di tutti i soggetti dell’Istituto, che valutano e si auto valutano per
valorizzare le positività ed individuare e risolvere le criticità che possono emergere.
Strumenti di verifica: osservazioni sistematiche (fondamentale nella scuola dell’infanzia), prove di tipologie
diversificate (scritte, orali, questionari…).
I momenti più significativi della valutazione sono quelli di fine quadrimestre.
Il ripristino della valutazione in decimi è stato tradotto con l’adozione di una scala numerica da 4 a 10 per le classi IV, V
della scuola primaria e tutte le classi della secondaria, da 5 a 10 per le classi I, II, III della scuola primaria. La
valutazione del comportamento nella scuola primaria si esprime con un giudizio sintetico: non sufficiente, sufficiente,
buono, distinto, ottimo.
La valutazione nella scuola dell’infanzia utilizza i seguenti indicatori:
O.R. – obiettivo raggiunto, O.P.R. – obiettivo parzialmente raggiunto, O.N.R. – obiettivo non raggiunto.
(Vedi allegati)
Il Piano dell’Offerta Formativa è uno strumento che deve essere continuamente aggiornato e ridefinito al fine di
garantirne la piena efficacia. Nel nostro Istituto l’aspetto della valutazione è un percorso in evoluzione, che coinvolge
docenti incaricati e dirigenza, verso una scuola di sempre migliore qualità.
Strumenti: questionari rivolti a studenti e famiglie; relazioni elaborate dai docenti referenti di progetto, relazioni dei
referenti di plesso.
La nostra scuola ha individuato i seguenti elementi che saranno oggetto di valutazione:
Organizzazione dei plessi
La carta dei servizi
Il regolamento di Istituto
Il piano annuale delle attività
Il piano di formazione del personale
Le scelte finanziarie
Il piano di sicurezza di ogni scuola
PEC
INFORMAZIONI GENERALI
La segreteria è aperta al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 9,30 e dalle 12,30 alle 14.00. Il Dirigente
Scolastico riceve, previo appuntamento, dal lunedì al venerdì.
Uno strumento importante di informazione è il sito del nostro Istituto: www. icborghettolodigiano.gov.it su cui
vengono pubblicate tutte le circolari, la modulistica e le informazioni utili.