Formati di registrazione video ad alte prestazioniestremi; da un lato c'è il cosiddetto se-gnale...

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COMPUTER & VIDEO Formati di registrazione video ad alte prestazioni di Massimo Novelli Dopo aver analizzato, in forma adeguata, le tematiche presenti nell'utilizzo di computer PC nell'ambito televisivo, ed in special modo nella produzione soprattutto riguardo agli effetti DVE, saremmo tentati di dire qualcosa sul «device» più comune usato nel ricevere questo prodotto. Già, perché oltre che andare in «diretta», avremo anche bisogno di poter registrare il nostro lavoro; quindi, nulla di meglio che rendersi conto, di persona, di quali possano essere le nostre esigenze e quali le soluzioni I vari standard video (PAL, SECAM, NTSC) nella loro natura originale, sono tutti abbastanza venerabili. Un po' tutti, nei vari campi di competenza, cercano di migliorare la situazione adottando va- riazioni sul tema oppure concependo nuove possibilità, soprattutto con l'aiuto delle tecniche digitali. Tutto ciò è anche in un certo senso l'anticamera della TV ad alta definizione - HDTV -, che in- dubbiamente non è nata per esercizio accademico dell'industria, ma per un preciso bisogno di rinnovare la qualità dell'immagine, prodotta e trasmessa al- le diverse centinaia di milioni di appa- recchi TV sparsi per il mondo. Mai come in questi anni '90 il divario tra le sorgenti di segnale quali teleca- mere, telecinema, computer graphics ed altro rispetto al classico canale di tra- smissione standard, e quindi di sistema video, è stato così ampio. Sorgenti di altissimo livello frustrate nei limiti di qualità consentita dallo stan- dard, e ciò per aspetti come la larghezza di banda, il rapporto segnale-rumore vi- deo, la purezza delle componenti colore e così via. La classica catena con qualche anello debole non poteva reggere a lungo ed è per questo che negli ultimi anni è stato affrontato pesantemente proprio quello più debole: la videoregistrazione. Aspetti-cardine di questa rivoluzione sono senza dubbio i nuovi formati di re- gistrazione studiati e prodotti dall'indu- stria e dagli organismi internazionali pre- posti al controllo degli standard; sono almeno 5 i detti nuovi formati che in un certo senso tengono con il fiato sospe- so, a scanso di scelte sbagliate, le so- cietà televisive di tutto il mondo nell'a- dottare l'uno invece dell'altro, e qui si potranno facilmente immaginare l'inne- sto di scelte politiche o commerciali di altra natura che è facile concepire e da cui è difficile estranearsi. Ad un'occhiata più precisa, comun- que, detti formati non sono poi così nuovi, differenti potrebbe essere una MCmicrocomputer n. 121 - settembre 1992 Tutti i formati video odierni possono essere derivati interrompendo la catena che va dal- l'RGB al composito in qualche punto. Ouelli digitali invece sono so- Ia derivati da digitaliz- zazione di uno di quelli esistenti. 301

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COMPUTER & VIDEO

Formati di registrazione videoad alte prestazioni

di Massimo Novelli

Dopo aver analizzato, informa adeguata, le tematichepresenti nell'utilizzo dicomputer PC nell'ambitotelevisivo, ed in special modonella produzione soprattuttoriguardo agli effetti DVE,saremmo tentati di direqualcosa sul «device» piùcomune usato nel riceverequesto prodotto. Già, perchéoltre che andare in «diretta»,avremo anche bisogno dipoter registrare il nostrolavoro; quindi, nulla di meglioche rendersi conto, dipersona, di quali possanoessere le nostre esigenze equali le soluzioni

I vari standard video (PAL, SECAM,NTSC) nella loro natura originale, sonotutti abbastanza venerabili. Un po' tutti,nei vari campi di competenza, cercanodi migliorare la situazione adottando va-riazioni sul tema oppure concependonuove possibilità, soprattutto con l'aiutodelle tecniche digitali. Tutto ciò è anchein un certo senso l'anticamera della TVad alta definizione - HDTV -, che in-dubbiamente non è nata per esercizioaccademico dell'industria, ma per unpreciso bisogno di rinnovare la qualitàdell'immagine, prodotta e trasmessa al-le diverse centinaia di milioni di appa-recchi TV sparsi per il mondo.

Mai come in questi anni '90 il divariotra le sorgenti di segnale quali teleca-mere, telecinema, computer graphicsed altro rispetto al classico canale di tra-smissione standard, e quindi di sistemavideo, è stato così ampio.

Sorgenti di altissimo livello frustratenei limiti di qualità consentita dallo stan-dard, e ciò per aspetti come la larghezza

di banda, il rapporto segnale-rumore vi-deo, la purezza delle componenti coloree così via.

La classica catena con qualche anellodebole non poteva reggere a lungo ed èper questo che negli ultimi anni è statoaffrontato pesantemente proprio quellopiù debole: la videoregistrazione.

Aspetti-cardine di questa rivoluzionesono senza dubbio i nuovi formati di re-gistrazione studiati e prodotti dall'indu-stria e dagli organismi internazionali pre-posti al controllo degli standard; sonoalmeno 5 i detti nuovi formati che in uncerto senso tengono con il fiato sospe-so, a scanso di scelte sbagliate, le so-cietà televisive di tutto il mondo nell'a-dottare l'uno invece dell'altro, e qui sipotranno facilmente immaginare l'inne-sto di scelte politiche o commerciali dialtra natura che è facile concepire e dacui è difficile estranearsi.

Ad un'occhiata più precisa, comun-que, detti formati non sono poi cosìnuovi, differenti potrebbe essere una

MCmicrocomputer n. 121 - settembre 1992

Tutti i formati videoodierni possono esserederivati interrompendola catena che va dal-l'RGB al composito inqualche punto. Ouellidigitali invece sono so-Ia derivati da digitaliz-zazione di uno di quelliesistenti.

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COMPUTER & VIDEOGUIDA PRATICA

Y, U e V nelle rispettive equazioni:

Y = 0,299 R+O,587 G+O, 114 BU = 0,493 (B-Y)V = 0,877 (R-Y)

dove Y sarà il segnale di luminanza nelquale i fattori di moltiplicazione R, G e Briflettono le diverse sensibilità dell'oc-chio ai vari colori dello spettro visibile,mentre U e V sono i segnali di cromi-nanza, relativi cioè all'informazione co-lore. I moltiplicatori di (B-Y) e di (R-Y) es-sendo minori di 1 ne riducono l'ampiez-za tenendo conto della minore sensibi-lità dell'occhio per il colore rispetto albianco e nero. Analogamente, sempre acausa del fatto appena detto, si ridussela banda passante di U e V, con ade-guati filtri, rispetto a quella di Y.

Si è pertanto ottenuto il segnale com-posito (PAL, SECAM e NTSC) trasmet-tendo, insieme a Y, in prossimità del li-mite superiore della sua banda, un'ap-posita frequenza detta di sotto-portante(4,43 MHz in PAL e 3,58 MHz in NTSC)che modula in quadratura di fase tra lo-ro U e V. La coesistenza di tutti e tre isegnali, nella banda passante limitatadel canale televisivo, era stata resa pos-sibile dalla riduzione in ampiezza e fre-quenza di U e V. Contemporaneamente,i televisori in bianco e nero potevano ri-cevere senza problemi Y, ignorando sot-to-portante colore e le sue informazionicromatiche.

A questo punto potrà sembrare stra-no il fatto che le due componenti di cro-minanza, U e V, essendo rispettivamen-te proporzionali a B-Y ed a R-Y, appa-rentemente non contengano l'informa-zione relativa al verde (G). In realtà que-sta componente si ricava per differenzadall'espressione che definisce Y.

Poiché quindi il segnale Y è costituitoda quantità di R, G e B, l'algebra puòfacilmente dimostrare che il Rosso me-no Y (R-Y) ed il Blu meno Y (B-Y) con-terranno le stesse informazioni coloredell'RGB. Questo segnale a tre condut-tori Y/R, Y/B ed Y è chiamato segnalevideo a componenti analogici (CAV) edè da notare che l'andare da RGB allesuddette componenti richiede in fondopoca tecnologia, ma è di estrema qua-lità affinché l'intermediazione possa di-storcere poco il segnale risultante. Essipoi sono spesso di miglior qualità rispet-to ai segnali compositi corrispondenti,PAL ecc., e naturalmente il trattamentoe lo smista mento di detti segnali sonopiù complessi e di maggior costo chenon i tradizionali. Dunque, il segnaleCAV è in sintesi il predecessore, in for-ma analogica, del formato digitale D-1.Entrando nel merito dell'argomento checi sta a cuore, cominciando a parlare in

te, o il più possibile vicino, a quello ori-ginale.

Una sommaria spiegazione è dovero-sa a questo punto per capire il processoche avviene nella trasformazione di unsegnale video da RGB a composito edai formati digitali.

Il segnale RGB, come abbiamo appe-na visto, è fondamentalmente un se-gnale a componenti. Quando, all'iniziodell'era colore in TV, si rese necessariotrasmettere questo segnale utilizzando icanali già esistenti ed in maniera tale daconsentire la ricezione, anche se non acolori, sui ricevitori TV esistenti in bian-co e nero, ci si trovò di fronte a due pro-blemi da risolvere; da un lato, poichéognuno dei tre segnali R, G e B avevauna banda passante uguale a quella delsegnale monocromatico, sarebbe statanecessaria una larghezza di banda tripladi quella consentita dai normali canaliRF televisivi, e dall'altro l'informazionevideo relativa alla luminanza (cioè albianco e nero), non era immediatamen-te identificabile, ma era ripartita nei tresegnali detti. Si pensò pertanto di rica-vare, per somma e differenza, da R, Ge B un'altra serie di componenti e cioè

b} 0-2

AUDIO _SECTORS-------------

________ CUEAUDIOTRACK _

~.;§'tJI- ~ ~

/~~~

~~COHTROLTRACK-------

.) 0-1 TlIlE-<:ooETRACK

DlRECTlOHOl'TAPE1'IUinL

DIRICTlOHO, TAPITIUWIL•CUI JIJbiO fiiACk

Lo schema delle tracce nei formati 0-1 e 0-2; nel primo i dati audio sono registrati al centro della tracciacon una banda di guardia tra di esse, mentre il video è ai lati, nel secondo avremo il contrario ma con inpiù, usando un tipo di registrazione azimutale, un incremento del tempo di registrazione eliminando labanda di guardia fra le tracce.

parola più calzante, e nel corso di que-sta chiacchierata potremo vedere comeessi variano di non molto dall'attuale pa-norama delle tecnologie attuali.

Tutti i formati video attualmente inuso possono collocarsi all'interno di dueestremi; da un lato c'è il cosiddetto se-gnale RGB, il materiale grezzo dal qualeessi sono co~ituiti e che in ultima ana-lisi è sempre difficile da «lavorare», è diestrema larghezza di banda ed occupatre canali distinti (più il canale di sync)per trasportarlo. All'altro estremo dellospettro vi sono i segnali compositi cosìcome li conosciamo quali PAL, SECAMe NTSC; questi segnali trasportano l'in-formazione-colore di RGB più i sincro-nismi in modo «miscelato» tra loro e so-no tutti sistemi ad un conduttore, moltoconveniente nel trasporto, anche se co-munque, da RGB puro al composito c'ètipicamente da sacrificare una certa do-se di qualità.

I formati digitali attuali sono sempli-cemente, appunto, versioni digitalizzatedi uno dei formati analogici già esistentied in ogni caso i costruttori si stannodando grossa pena nel vedere che quel-lo che esca da un nastro sia esattamen-

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COMPUTER & VIDEO

GUIDA PRATICA

CONTROl TRACK (0.4mm)

nME CODE TRACK (0.4lim11l)

0-1

di batti mento tra i segnali già descritti.Bene, ora che abbiamo visto somma-

riamente da dove vengono tutti i forma-ti video attualmente usati, è tempo diconsiderarli per il loro principale scopo,e cioè per la registrazione.

_DIRECTION OFTAPETRAVEl

0-3, OX, 1/2 OigitalLe denominazioni sono molte ma in

pratica si tratta dello stesso formato. Il«1/2 Digital» è il brand name della Pa-nasonic, in sostanza un mezzo pollicetutto digitale composito mentre le de-nominazioni D-3 e DX sono le proposi-zioni date dagli organismi internazionalipreposti agli standard. Certamente è ilsistema su cui molti puntano in futuro,abbastanza economico e di ottima qua-

0-2Questo formato digitale composito ha

tutti i vantaggi della sua natura, unita adun costo diciamo ragionevole nella mac-china e nella gestione-nastri. Un pano-rama di marchi più ampio del D-l è pre-sente sul mercato con Hitachi, BTS,Sony ed Ampex. Esso sarà in grado diprodurre generazioni multiple di copiesenza apprezzabili degradazioni del se-gnale, con in più capacità non comuniquali, fra le altre, significativa quella diediting «una-macchina», cioè la possibi-lità di fare editing audio, magari per ot-tenere certi effetti, su una sola macchi-na e con un solo passaggio data dallaintrinseca capacità del «read-after-wri-te» propria dell'unità. L'unico neo, ab-bastanza evidente, è il costo di gestionehardware; diversi utenti infatti lamenta-no l'eccessivo costo della sostituzionedelle testi ne-video, cioè del drum ~tam-buro) in cui sono alloggiate le «flyingheads» audio-video. Il formato nastro èsempre di 19 mm ma non compatibilecon il D-l.

gnale R-Y, l'altra che avrà in ingresso B-Y ed il canale alfa. Questo sistema disampling è chiamato 4:4:4:4, ma non èancora generalmente usuale se non sugrande scala e quindi per grandi utenti.Per concludere il formato del nastro è di19 mm.

CUE TRACK (O.6mm)

Il formato digitale a componenti èprobabilmente il sistema di registrazio-ne di più alta qualità attualmente in uso.Infatti, e non a caso, ha trovato estesaapplicazione nella computer graphicsdove l'alta qualità del segnale, insiemeall'abilità di trattare, in maniera egregia,generazioni multiple di registrazioni peril prodotto finito, sono parametri irrinun-ciabili. D'altro canto, il D-l è molto co-stoso e richiede senz'altro speciali curenell'utilizzarlo a cominciare dalla catenain cui verrà inserito, anche se dal puntodi vista del prezzo qualcosa l'industriasta facendo. Attualmente vi sono solodue case presenti sul mercato, la BTS(Bosch-Philips) e la Sony con i rispettivimodelli.

Tecnicamente poi, richiamando il fat-to che esso è un 4:2:2, avremo cheogni segnale differenza-colore nellaquantizzazione avrà metà della larghez-za di banda della luminanza, ciò che vie-ne considerato inaccettabile da utentihigh-end. D'altro canto, invece, applica-zioni grafiche avanzate spesso richiedo-no un segnale di key lineare, usualmen-te chiamato «alpha channel» che è usa-to per comporre immagini in effetti apiù livelli o piani. Avere quindi un segna-le chiave assegnato sul video (questo èconsentito dal D-l) elimina la necessitàdi fare registrazioni separate e quindigenerazioni multiple. Per utilizzare infat-ti tali prerogative diversi utenti in pro-duzione, soprattutto nel trattare compu-ter graphics, usano due macchine D-lin registrazione contemporaneamente;una che tratterà il segnale Y ed il se-

Lo schema delle traccenel nuovo formato 0-3Panasonic; abbiamol'audio ai lati delle stes-se ed idue canali Ye Calternati nelle tracce vi-deo. Anche qui è pre-sente una registrazioneazimutale.

forma digitale di quantizzazione dei se-gnali utili, si è così attuata la conven-zione di prendere un campione di Y,quindi uno di R-Y, ancora uno di Y eduno di B-Y, avendo così alla fine che perogni 4 campioni di Y ve ne sono due diR-Y e due di B-Y.

Per questa ragione il formato video D-1 è qualche volta chiamato 4:2:2 (ed ingenerale il trattamento del segnale inquesta forma è di uso comune ancheper altri dispositivi quali effetti digitali,laserdisc o computer graphics,tutti iden-tificabili dal formato 4:2:2). I registratorivideo analogici, invece, per i segnaliCAV (Component Analog Video). primacombinano tra loro i segnali della diffe-renza colore R-Y e B-Y in un solo cana-le, poi procedono alla quantizzazione. Ilformato video Betacam SP della Sonyattua tutto ciò multiplexando i prodottiin formato compresso nel dominio deltempo (Compress Time Domain Multi-plexing) o CTDM mentre il suo più vi-cino concorrente, l' M-Il della Panasonicattua lo stesso procedimento a com-pressione di frequenze (Frequency Ti-me Domain Multiplexing) o FTDM.

Ulteriori combinazioni dei segnali R-Ye B-Y sono utilizzate per la creazione delsegnale composito così come lo cono-sciamo. Il primo processo è infatti dimodularli sulle differenti fasi di una sot-to-portante; quindi avremo che R-Y di-venterà U, un segnale in fase con la sot-to-portante, e B-Y diventerà V, un se-gnale fuori fase di 90 gradi rispetto a U,o detto in quadratura. Sommando U e Vcreeremo il segnale colore, o Crominan-za (C). .

La componente Y sarà ora su un ca-vo, C sarà sull'altro: questo sistemadue fili è il formato Y/C. Esso è la basedei formati S-VHS e 8 mm hi-band. Lamodulazione della sottoportante, con lesue limitazioni nella larghezza di banda,causerà qualche degradazione nei canalidifferenza-colore. Il segnale Y/C avràquindi così una minor qualità rispetto aisistemi CAV; comunque, è senz'altropiù semplice da usare che non quello acomponenti CAV, se non altro per i solidue conduttori presenti.

A questo punto aggiungendo C ed Yavremo il video composito di più largouso, almeno ad un certo livello. Infatti ilsegnale PAL, ma anche il suo cuginoSECAM e l'NTSC, sono tutti segnalicompositi poiché combinano le informa-zioni-colore, luminanza e sincronismi suun solo canale. Un segnale convenienteda usare, ma non buono abbastanza ri-spetto al suo contendente CAVe quindisoprattutto all'RGB, a causa delle inevi-tabili interazioni tra Y e C che causanoi cosiddetti «artifacts encoding», ovverole interferenze derivanti dalle frequenze

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dignitosa ma leggermente carente sulSigna I Noise video non ne fa ancoraun formato Broadcast per ogni situa-zione.

Paragonato comunque al video cheera accettabile in ambiti ENG fino aqualche anno fa indubbiamente è ungran bel vedere. Attenzione, però, que-sto S-VHS non è esattamente quelloche trovate nei negozi di ogni città. Ladifferenza consiste in alcune diversitàriguardanti la larghezza di banda e ladifferente modulazione in frequenza delsegnale video in entrata, anche se ilformato è lo stesso. In sintesi, il S-VHS«Broadcast» equivale a ciò che il S-VHS acquistabile in qualsiasi negozio

lità. Spicca, tra l'altro, la inusitata duratadelle sue cassette, fino a 245 minuticontinui, unita ad un uso «all-purpose»che la fa assomigliare, e non a caso, allagenerazione di prodotti M-Il (della stes-sa Panasonic) antagonista a tratti delBetaCam SP (prodotto Sony).

Le sue caratteristiche, quattro canaliaudio digitali a 48 KHz più uno di cue,video in tracce alternate che ne consen-tono una banda di guardia più sicura ne-gli occasionali dropout di nastro, ne fan-no un prodotto consolidato che tra l'al-tro è stato scelto come prodotto ufficia-le per le passate Olimpiadi di Barcello-na.

audio-video rappresenta rispetto al VHSnormale. Chiaro?

Perché digitale?Legato ad ogni formato analogico c'è

un difetto ineliminabile conosciuto co-me perdita di generazione. Brevemen-te, gli errori meccanici, come l'instabilitàdel nastro derivante dal meccanismo di

Ancora sotto ulteriore sviluppo, a cu-ra della Sony, è balzato prepotente-mente alla ribalta dei media mondialinella Guerra del Golfo, non in sensomilitare come gli SCUD, ma comemezzo video economico ed affidabiledella grande CNN che ci ha dato, ahi-mé, una copertura pressoché contem-poranea dei tragici fatti. Come non ri-cordare la notte dei bombardamenti suBagdad ? C'era una HI8 con intensifi-catore d'immagine a riprenderli. Quindiun innegabile vantaggio del formatosarà il suo costo e la sua leggerezzad'insieme, mentre le macchine che tro-verete in negozio sono le stesse usatedai network per il loro lavoro, e non èpoco. Anch'essa quindi a componenti,Y e C, dotata di larghezza di banda del-la luminanza di circa 5 MHz, come il S-VHS, e di teoricamente 400 linee permillimetro di risoluzione per ambedue isistemi, l'HI8 sembra leggermente piùconvincente nelle sue prestazioni, pe-raltro allineate con il S-VHS. t solo unascelta molto soggettiva quella di dotar-si di un sistema piuttosto che dell'altro.

8 mm HI BAND

Una macchina 0-1 del-la BTS; è il modelloDCR-IOO. ~ presentesul mercato anche unamacchina della Sonv.

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S-VHSIl più conosciuto formato video, nella

versione PRO, ha delle caratteristicheindubbiamente interessanti. Unita allabuona praticità di gestione, al suo co-sto contenutissimo che lo fa spessoadottare anche da grandi network in si-tuazioni ENG (Electronics News Gathe-ring) molto difficili e pericolose, ha dallasua delle qualità innegabili. Rispetto al«parente povero» VHS, la gestione delvideo ha il vantaggio di non codificaremai le componenti, ciò a dire che i fa-mosi segnali Y e C viaggiano al suo in-terno sempre separati evitando artifa-cts di codifica. C'è anche tutta una ge-nerazione di accessori video indispen-sabili nella produzione TV quali TBC,mixer video, character generator, appo-sitamente predisposti per tale tratta-mento di segnale e ciò significa sen-z'altro qualcosa.

AI prezzo di una suite ENG di alto li-vello si potrebbe benissimo acquistareun numero almeno triplo di stazioni informato S-VHS anche se la sua qualità, Una delle macchine 0-2 attualmente in produzione; è il modello VPR-300 della Ampex.

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Una delle unità Panasonic in formato 0-3 o 1/2 Oigital che dir si voglia; probabilmente l'industriagiapponese ha puntato molto su tale standard e i fatti gli stanno dando ragione.

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GUIDA PRATICA

zioni adiacenti dell'immagine video. Il ri-sultato sarà così che qualsiasi difetto dinastro, dato dalla non perfetta lettura oda transienti elettrici deteriorerà l'imma-gine solo in una piccola parte, mai sul-l'intero.

Tali sistemi di correzione d'errore so-no estremamente potenti; prove di la-boratorio hanno dimostrato che un graf-fio longitudinale, largo 1 mm, che attra-versi il nastro di una registrazione in 0-2non è visibile in playback. Ma le prote-zioni non finiscono qui. Una di esse ri-guarda anche la processione del segna-le d'intervento; gli algoritmi di «errorconcealment» potranno ricostruire digi-talmente porzioni di segnale che sonotroppo lontani dal sistema di correzionedi errore principale. Tali sistemi funzio-nano tipicamente lavorando sulla quan-tizzazione dei pixel tutt'intorno a quellomancante, approssimandolo in modomatematico al mancante.

trasporto non a punto, ed elettrici, co-me il modulare e demodulare un segna-le, si mostrano come perdita di segnalevideo oppure come aumento di instabi-lità d'immagine. Tali errori si accumula-no quando lo stesso video venga regi-strato e ri-registrato. Dopo poche gene-razioni, nel caso peggiore, e fino a 12,in quello migliore, gli errori accumulatinel segnale lo renderanno inusabile.

La sindrome da generazioni multipleè uno dei fattori che hanno fatto svilup-pare al meglio gli apparecchi di post-produzione. I mixer quindi hanno diversibus M/E (Mix/Effects) per la generazio-ne di effetti speciali in-linea senza doverricorrere a copie multiple, come anchela post-produzione nell'editing ricorrespesso a tali soluzioni.

Uno dei difetti più noti di queste de-gradazioni di segnale nella multigenera-zione video è il Chroma Noise, o rumorevideo-colore. Alla lunga, i ricercatorihanno trovato che esso consiste mag-giormente in modulazione di fase-colo-re, nello slittamento nel tempo dei tra-sporti-macchina e negli impropri settag-gi dei VTR a riguardo del bias di nastroe delle pre/de-enfasi. I formati digitali,dal canto loro, sono pressoché insensi-bili a tali problemi, e ne combattono an-che di analoghi. Il primo è che un talesistema procede a registrazioni «satura-te», quindi come gli zero e gli uno diuna logica TIL, ogni messaggio scrittosu nastro è chiaro e definito. AI contra-rio dei sistemi analogici dove la variabi-lità delle proprietà di un nastro, peresempio, può causare errori di segnaleche l'elettronica non riuscirà a compen-sare adeguatamente.

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1/ dilemma dei dropout

Una seconda difficoltà con i nastri re-gistrati analogicamente è che certe re-gioni dello stesso non abbiano una ade-guata quantità di dominio magnetico,costante ed uniforme sotto forma di pi-gmento. Anche se in media essi sonodell'ordine di 100 20 ogni ora, come as-sicurano le case produttrici, gli effettiprodotti nella registrazione sono cono-sciuti come dropout, in sintesi buchi permancanza di segnale. I VTR analogici,comunque, coprono il problema ritar-dando una porzione di segnale di play-back e re-introducendolo quando il de-tector di dropout viene eccitato dallapresenza di uno di essi. Ma anche sesembra efficiente alla vista, la soluzionenon lo fissa realmente, piuttosto lo ag-gira.

I formati digitali odierni compensano idropout con uno schema di correzionedi errore a più livelli. Una serie di «che-cksum» sono aggiunti ad ogni pacchet-to di dati con un processo denominatodi «outer coding». In secondo luogo, lerighe di un blocco di diversi pacchettisaranno trasformate, attraverso un algo-ritmo di mappatura, in colonne, a lorovolta anch'esse dotate di checksum conun processo di «inner coding». Questichecksum quindi non solo indicano sec'è stato un errore ma anche l'abilità acorreggerlo.

I dati-video più le informazioni di cor-rezione d'errore saranno scritti su na-stro, ma non finché essi siano stati ca-nalizzati; in altre parole saranno registra-ti in una maniera tale che porzioni adia-centi di nastro non conterranno mai por-

Sviluppo del digitaleTutti i formati digitali attualmente In

commercio sono così digitalizzazioni diformati analogici già esistenti. I vantaggipiù importanti in tale ambito vengonodalle strategie di correzione d'erroreche li fanno divenire esenti da tali difet-ti, oltre alla qualità intrinseca dei canalid'ingresso, a componenti.

Ma abbiamo pur sempre un nastroche scorre e delle testi ne rotanti cheagiscono, cioè mezzi fisici a contatto. Equi ci corre l'obbligo di pensare a quan-do le videoregistrazioni saranno econo-miche ed affidabili nel dominio dellacompressione dei dati tipica di un mez-zo come il computer, aspettando con fi-ducia sviluppi commerciali seri di JPEG,per le immagini fisse, e dell'MPEG perquelle in movimento. Le potenzialità so-no estremamente interessanti, speria-mo che il tempo d'attenderle non siaeccessivamente lungo.

In conclusione, i nuovi formati analo-gici sono tutti creati interrompendo ilsegnale in qualche punto della catenatra l'RGB ed il composito, mentre i nuo-vi formati digitali consistono nella digi-talizzazione di un formato analogico. An-dando più in là, una volta che l'industriadei computer entrerà ·nel gioco televisi-vo, di certo i ruoli cambieranno. Tutte lerisse tecniche che non sono state an-cora risolte potrebbero essere azzerate,mentre più di un pronostico nell'indu-stria evidenzia il fatto che un'integrazio-ne video-recorder-computer è più vicinadi quanto non sembri, forse a livello dischede da inserire in una black-box emagari in un nuovo linguaggio interpre-te alla stregua di un ipotetico «MoviePostScript». ~

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