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Fonti e bibliografia essenziale

Grafologia italiana: padre Girolamo Moretti

Dodici sono le opere che Girolamo Moretti ha dedicato alla grafologia; esse si possono ripartire in due gruppi: quelle di grafologia teoretica e quelle di grafologia applicata.

Grafologia teoretica

Le opere di grafologia teoretica possono suddividersi in grafologia generale e specifica.

Per quanto riguarda la grafologia teoretica generale, essa ha trovato la principale sistemazione nelle molteplici edizioni del Trattato di Grafologia (edito dal Messaggero di Padova), che, andandosi sempre più ampliando e perfezionando nel suo contenuto, presenta la grafologia della personalità dal punto di vista dell’intelligenza e del sentimento (il lavoro ha trovato prosecuzione, sistemazione e sviluppo sia nel Testo teorico pratico di grafologia di Torbidoni e Zanin sia nel Manuale di grafologia di Palaferri).

Trattazioni più specifiche che integrano il Trattato sono i seguenti volumi: Grafologia pedagogica (edito dallo Studio grafologico di Ancona) che prima

di essere un manuale di consulenza pedagogica, è un completamento del discorso sulla personalità svolto nel Trattato.

Questo volume pedagogico è, pertanto, anche un volume di grafologia generale, essenziale per capire la teoria della personalità sottesa alla concezione grafologica del Moretti, il quale avvia in questa opera quella che può considerarsi la Sua grafologia tipologica, avanzando una tipologia sia a livello di intelligenza (attiva e passiva), sia a livello di carattere (della cessione, dell’assalto, dell’attesa e della resistenza);

Il corpo umano della scrittura (edito dallo Studio grafologico di Ancona), avvia la trattazione della grafologia somatica.

La passione predominante (edito dallo Studio grafologico di Ancona),

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affronta la questione della grafologia differenziale. La grafologia sui vizi (edito dall’Istituto grafologico di Ancona), può

considerarsi l’avvio di una grafologia etica.

Grafologia applicata

A loro volta, le opere di grafologia applicata possono distinguersi in manuali di consulenza grafologica e raccolte di analisi grafologiche.

Manuali di consulenza grafologica sono i seguenti volumi: Il Trattato scientifico di perizie grafiche su base grafologica (edito da

L’Albero di Verona), è relativo alla grafologia peritale (o giudiziaria o criminologia).

Il lavoro peritale è stato proseguito da L. Torbidoni, nonché da B. Vettorazzo e P. Cristofanelli.

Attitudini professionali dalla grafologia (edito dell’Istituto grafologico di Ancona), riguarda la grafologia aziendale, professionale o del lavoro.

Il lavoro professionale è stato proseguito da Torbidoni e poi da A. Millevolte e da C. Merletti.

Grafologia pedagogica (edito dallo Studio grafologico di Ancona) e, postumo, Grafologia e pedagogica nella scuola dell’obbligo (edito dalle Edizioni Paoline di Roma), si occupano di grafologia pedagogica o dell’età o della scuola.

Il lavoro pedagogico è stato proseguito da L. Torbidoni e, soprattutto, da S. Lena.

La trattazione di Scompensi, anomalie della psiche e grafologia (edito dallo Studio grafologico di Ancona), concerne la grafologia psichiatrica (o patologica).

Il lavoro è stato proseguito da N. Palaferri. Di altri settori di consulenza grafologica mancano in Moretti trattazioni

manualistiche, non però analisi grafologiche, per cui si possono aggiungere almeno due esemplificazioni.

Una è relativa alla grafologia matrimoniale con analisi di coppie per compatibilità matrimoniale.

Il lavoro è stato ripreso e sviluppato da F. Giacometti come grafologia familiare, su cui ha poi lavorato I. Zucchi.

L’altra è relativa alla grafologia medica. Il lavoro è stato ripreso e sviluppato da N. Palaferri in collaborazione con

Bornoroni. Di tutto questo lavoro di consulenza vi è documentazione nei quattro volumi

di Analisi grafologiche (pubblicati dallo Studio grafologico di Ancona). Il lavoro è stato proseguito in particolare da L. Torbidoni e da P.

Cristofanelli e più in generale, dall’Istituto Moretti, guidato nella prima fase da L. Torbidoni e nella seconda da F. Giacometti.

A questi quattro volumi sono da aggiungere altri due volumi specifici. Il primo, relativo a note personalità: I grandi della scrittura (edito dallo Studio

grafologico di Ancona), può considerarsi una esemplificazione di grafologia storica.

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Il lavoro è stato proseguito da L. Torbidoni e da P. Cristofanelli. Il secondo è relativo a personalità religiose: I santi dalla loro scrittura (edito

dalle Paoline di Roma, ora in edizione ridotta da San Paolo di Cinisello Balsamo), e può considerarsi una esemplificazione di grafologia agiografica. Il lavoro è stato proseguito da L. Torbidoni e da N. Palaferri.

La grafologia tedesca

Il metodo grafologico tuttora più usato in Germania è quello esposto da W.H. Müller e A. Enskat nel manuale “ Diagnostica grafologica. Fondamenti, possibilità e limiti ” (1961), un compendio che riassume e sintetizza le teorie delle 4 grandi scuole della grafologia tedesca, quelle di Klages, Pophal, Heiss e Pulver.

Nel secondo dopoguerra nascono, parzialmente in opposizione con la grafologia classica, alcune nuove e interessanti metodologie come la “grafologia dinamica” di Ursula Avé-Lallemant, l’“analisi sistematizzata della scrittura” ideata da Teut Wallner e la “grafologia gestaltica” di Hans Knobloch.

I metodi adottati in Germania, Svizzera e Austria si differenziano per alcuni aspetti, ma tutti si basano su un approccio globale volto a cogliere l’espressività della scrittura rivolgendo l’attenzione ai caratteri impressivi, ai vari tipi di ritmo, ai gradi di tensione, alle immagini di movimento, forma e spazio, alle caratteristiche del tratto e solo secondariamente ai singoli segni grafologi (C. Dander).

Le opere di Ludwig Klages

La scrittura e il carattere: Principi ed elementi di grafologia, Edizione italiana a cura di Rolando Marchesan, Mursia, Milano, 1982.

L’autore (1872-1956), filosofo e psicologo, ha studiato in modo particolare la caratterologia ed è il caposcuola della grafologia tedesca.

L’opera è una delle sue più importanti. Valori e limiti della grafologia, Edizione italiana a cura di Giovanni Varni,

Mursia, Milano, 1964. Perizie grafologiche su casi illustri, Edizione italiana a cura di Giampiero

Morelli, Adelphi, Milano, 1994. L’anima e lo spirito, Traduzione di Remo Cantoni di tre opere (L’essenza

del ritmo (1923), Preludio alla caratterologia (1928), La natura della coscienza (1920), Bompiani, Milano, 1940.

Proposta metodologica per evitare l’influsso dell’attenzione sulla grafia (1898); La “curva della religiosità” nella grafia (1926); Sussidi psicologici per il confronto tra scritture (1929), in “Scienze umane & grafologica”, 2 (1993), pp. 53-65, a cura di Anna Fattori.

Pensiero simbolico e concettuale, in “Rivista di Estetica”, XXXII, 42

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(1992), pp. 3-19, a cura di Giampiero Moretti. Dell’Eros cosmogonico, a cura di Umberto Colla, Multipla, Milano, 1979. I Pelasgi, a cura di Giampiero Moretti, Nuove Edizioni Tempi Moderni,

Napoli, 1990. L’uomo e la terra, a cura di L. Bonesio, Mimesis, Milano, 1998.

Le opere di Max Pulver

Pulver M. (1983), La simbologia della scrittura, Torino, Boringhieri. Pur giunta relativamente tardi, questa traduzione, presentata da un editore

specializzato in testi di psicologia e psicanalisi, permette l’accesso alla teoria simbolica del campo grafico condivisa da quasi tutti i sistemi grafologici.

Gli altri autori tedeschi

Muller W.H. - Enskat A. (1995), Diagnostica grafologica, Padova, Messaggero.

Il trattato illustra la metodologia seguita prevalentemente anche oggi nella scuola grafologica tedesca.

La grafologia francese

Crepieux-Jamin J. (1985), Il carattere dalla scrittura, Urbino, Quattroventi. L’autore (1859-1940) è uno dei capiscuola più autorevoli e punto di

riferimento importante della grafologia mondiale. A lui soprattutto ci si riferisce parlando di Scuola grafologica francese. L’opera, tradotta in italiano e curata da Lamberto Torbidoni, è una delle più significative della abbondante produzione.

Jules Crépieux Jamin (1859-1940), senza dubbio uno dei più autorevoli capiscuola della grafologia, con questa sua opera offre un contributo di notevole valore alla conoscenza della personalità individuale attraverso la scrittura. Questa, infatti, è l’atteggiamento espressivo più elaborato e complesso dell’uomo perché collegato con la sua struttura neuro-fisio-psichica, per cui in quel movimento si materializza la singolarità personale dello scrivente. La grafologia si propone di precisare le modalità di quel collegamento ed ecco perché essa oggi, in Italia come in altri Paesi, sta suscitando sempre più interesse e consenso sia nei suoi numerosi cultori sia in un pubblico più vasto che non si limita alla semplice curiosità ma si impegna a capire, magari a livelli diversi, l’interdipendenza tra fenomeni psichici e fenomeni grafici, cioè tra il carattere specifico di ogni uomo e la sua scrittura. La bibliografia grafologica italiana, già notevole soprattutto per gli scritti di Girolamo Moretti, si arricchisce, con l’opera del Crépieux, di un contributo che certamente servirà ad una migliore qualificazione degli studi grafologici.

Crepieux-Jamin J. (2001), ABC della grafologia, Padova, Messaggero. Il volume è un classico della grafologia. Presenta in maniera organica e con

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appropriate e numerose esemplificazioni le “specie” (e cioè i segni) della grafologia francese di cui l’autore è l’esponente di maggiore rilievo.

Michon Jean-Hippolite, Memoria da consultare ai magistrati, ecc… (Ed.

Sulla Rotta del Sole)

La grafologia ceca Saudek R. (1982), Psicologia della scrittura, Padova, Messaggero. Saudek, grafologo di origine ceca, scrive questa opera nel 1925. Viene

considerato uno degli esponenti più significativi della grafologia del Novecento. Tra i suoi apporti specifici ricordiamo in particolare gli studi sperimentali sul movimento grafico e l’attenzione ai condizionamenti delle scritture nazionali.

Saudek Robert, Lettere anonime (Ed. Sulla Rotta del Sole).

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Altri riferimenti bibliografici

Negli ultimi anni la produzione grafologica ha avuto un notevole e continuo incremento.

Sono state effettuate numerose traduzioni di opere fondamentali nella storia della grafologia scientifica e, in particolare, è in corso la ristampa delle opere di Girolamo Moretti presso le edizioni Messaggero di Padova, curata dall’Istituto Grafologico Moretti di Urbino.

Abbondano però anche le pubblicazioni divulgative troppo “leggere”, comprese le pagine di molti siti internet, che non sempre contribuiscono a rendere un servizio alla scientificità della grafologia.

Per facilitare l’orientamento in tale vasta produzione, la presente bibliografia minima ragionata indica, innanzitutto, le opere degli autori citati nel testo e segnala quelle ritenute importanti per un serio approccio alla grafologia e a quella morettina in particolare, fornendo sintetiche informazioni sul contenuto e sugli autori di alcune.

Le opere estese sono indicate nella traduzione italiana, generalmente nell’ultima edizione disponibile.

Accanto a opere di argomento grafologico vengono segnalate anche alcune pubblicazioni relative ad aspetti limitrofi alla grafia (primo fra tutti quello dello scarabocchio e del disegno), che è opportuno considerare attentamente per non perdere di vista la fondamentale unità e organizzazione del sapere al fenomeno grafico.

Per ovvi motivi di limiti di spazio, non vengono presi in considerazione gli articoli, ad eccezione dei pochi segnalati nella seconda parte perché ad essi si è fatto riferimento diretto del testo.

Opere

Aloia M. (2011) Michel Jackson. Mille volti mille firme, Bonanno.

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Aloia M. - Giovannini R. - Bogari E. (2009) Stragi. Prima li ammazzo e poi mi uccido, Bonanno.

Aloia M. (2006) I segni della violenza. Alla scoperta dei segni che le ombre mute della violenza lasciano sempre sulla parete scarna dell’esistenza umana. - Sulla Rotta del Sole.

Aloia M. (1996) Vademecum peritale. Catalogo bibliografico per argomenti ed autori. – Equilibrio

Aloia M. (2000), Glossario Grafologico. CD-ROM – Equilibrio Aloia M. - Fazzi E. - Picerno G. (1996) Baby graffiti… il disegno racconta -

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Indici grafologici, Urbino, Libreria Moretti. Sono esaminati i principi tratti della personalità con riferimento agli indici e ai

contesti grafici che permettono di individuarli attraverso la scrittura. Lo scopo didattico del manuale è raggiunto grazie ai numerosi esempi di grafie accuratamente illustrati.

Conficoni I. (2001), Caratteri fra le righe. La personalità dalla scrittura, Bologna, Edizioni Devoniane.

Volume introduttivo alla grafologia morettina che viene presentata in termini chiari ed efficaci.

Conficoni I. (2002), Tecnica e metodologia grafologica, Urbino, Libreria Moretti.

Il manuale è destinato agli studenti che vengono guidati all’applicazione pratica delle nozioni grafologiche teoriche in vista della stesura di una “analisi grafologica”.

Cordelli F. (1992), Scrittura e meccanismi di difesa, Tesi di diploma c/o Archivio I.G.M., Urbino.

Corman L. (1998), Lo scarabocchio. Un test di personalità profonda, Torino, Edizioni Sharòn.

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Cristofanelli A. e P. (2004), Grafologicamente. Manuale di perizie grafiche, Roma, Ce.Di.S. Il volume presenta punti storici, problemi, criteri teorici e strumenti operativi della perizia su documenti, che costituisce una delle principali applicazioni della grafologia.

Cristofanelli P. (1995), I segni del vissuto. Meccanismi di difesa e richieste di aiuto negli adolescenti, Urbino, Libreria Moretti. Vengono approfonditi alcuni segni del sistema morettino, particolarmente indicativi delle tracce che il vissuto ha lasciato nella formazione della personalità.

Cristofanelli P. - Lena S. (2002), Grafologia ed età evolutiva, Brescia, La Scuola. Il testo, destinato soprattutto ai docenti e ai genitori, ma anche a grafologi che si interessano all’età evolutiva, è una guida all’esame dell’attività grafica spontanea (scarabocchio, disegno, scrittura) del bambino e

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dell’adolescente nella sua evoluzione, nella sua ricchezza espressiva, nella sua potenzialità e nei suoi possibili problemi.

Cristofanelli P. - Lena S. (a cura) (2003), Disgrazie, Esame, prevenzione, rieducazione, Urbino, Libreria, Moretti. Il volume raccoglie una serie di contributi di diversi autori relativamente a vari problemi connessi con la scrittura problematica e in difficoltà e con la sua possibile “rieducazione”.

Crocetti G. (1986), Il bambino nella pioggia. Il significato del disegno infantile nel dialogo terapeutico, Roma, Armando.

Crudo A.M. (1991), Sistemi rappresentazionali e segni grafologici. Osservazioni preliminari, Tesi di diploma, c/o Archivio I.G.M., Urbino.

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Libreria Moretti, Urbino. L’opera è il frutto di venti anni di ricerca e di insegnamento di grafologia dell’età evolutiva presso l’Università di Urbino. Raccoglie quanto è stato detto e scritto su questo particolare settore della grafologia dello sviluppo in cui l’autore ha condotto una serie importante di ricerche sul campo i cui risultati sono confluiti nelle pagine della voluminosa opera.

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Marco Marchesan è il fondatore di una scuola che porta il suo nome e l’organizzatore del sistema della psicologia della scrittura, esposto dettagliatamente in questo volume.

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Moretti G. (1977), Chi lo avrebbe mai pensato? Autobiografia, Ancona, Curia Prov. OFM L’autobiografia del Moretti, mentre presenta un certo interesse per lo stile immediato e vivace, è utile per seguire le fasi della scoperta e dell’evoluzione del metodo grafologico.

Moretti G. (2000), Scompensi, anomalie della psiche e grafologia, Padova, Messaggero. Appendice di Daniele Lazzari. È una delle ultime opere del maestro che affronta gli aspetti patologici del comportamento manifestati nella presenza esasperata di alcuni segni e di alcuni contesti particolari. Viene riproposta anche la Prefazione neurofisiologia del dottor Knipfer dell’edizione originaria.

Moretti G. (2000), Facoltà intellettive, Attitudini professionali dalla grafologia, Padova, Messaggero. Presentazione di Salvatore Ruzza. Fondamentale opera del Maestro per quanto riguarda l’orientamento e la consulenza nei settori scolastico e professionale, ma anche per la precisazione dei segni e, soprattutto, delle loro varie combinazioni.

Moretti G. (2002), Trattato scientifico di perizie grafiche su base grafologica, Padova, Messaggero. Saggio introduttivo di Pacifico Cristofanelli L’opera, la cui prima edizione risale al 1942, è destinata ai grafologi periti grafici, ma offre anche interessanti osservazioni e puntualizzazioni sui segni grafologici.

Moretti G. (2002), Grafologia pedagogica, Padova, Messaggero. Saggio introduttivo di Giancarlo Galeazzi. L’opera presenta dettagliatamente la originale caratterologia “grafologica” morettina basata sui quattro tipi dell’assalto, dell’attesa, della resistenza e della cessione.

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Moretti G. (2002), Trattato di grafologia. Intelligenza-Sentimento, Padova, Messaggero. È l’opera fondamentale in cui il Moretti espone, anche con l’aiuto di circa 500 illustrazioni, l’originale metodo della grafologia italiana.

Moretti G. (2003), La passione predominante. Grafologia differenziale, Padova, Messaggero. Introduzione di Salvatore Ruzza. L’opera costituisce il tentativo di giungere alla conoscenza dell’uomo nella sua individualità attraverso la grafologia.

Moretti G. (2003), Il corpo umano dalla scrittura. Grafologia somatica, Padova, Messaggero. Presentazione di Salvatore Ruzza. Il metodo grafologico organizzato dal Moretti si caratterizza, rispetto ad altri sistemi, anche per aver stabilito dei rapporti tra la scrittura e il corpo umano in base al principio dell’unità psicosomatica della persona.

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• E. Crotti A. Magni “COLORI” – ed. RED! MILANO

• E. Crotti A. Magni “CONOSCERE DAVVERO SE STESSI” - ed.

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• E. Crotti A. Magni “QUESTO E’ IL MIO PAPA!” – ed. RED

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• E. Crotti A. Magni “I SIMBOLI NEI DISEGNI DEI BAMBINO” –

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