Festa della Comunità 2013

Via Squillace, 3 - 00178 ROMA

PARROCCHIA S.IGNAZIO DI ANTIOCHIA

Lettera del Parroco 4-5 Anno della Fede

8-9 Confraternita S.M.Regina e S.Ignazio 14-15

Programma della Festa 2013 26-27 Taizé

34-40 Album di famiglia ...parrocchiale 42-43

Anno Ignaziano 10-13

Soggiorno estivo montano 44-45

Presepismo

46-47 Ditelo, anzi testimoniatelo con i fiori! 50-51

Il servizio Caritas 41

In evidenzaIn evidenzaIn evidenza

Festa della Comunità 2013

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Gruppi, servizi, attività della Parrocchia

Qui trovate l’elenco dei gruppi, dei servizi e delle attività della Parroc-chia. Rinnoviamo a tutti l’invito a contattare l’Ufficio Parrocchiale - o direttamente i responsabili dei vari gruppi - se siete interessati a parte-cipare alle attività proposte oppure a collaborare a livello di volontaria-to.

Vi aspettiamo! 1. Catechesi sacramentale 2. Gruppo “Sposi novelli” 3. Comunità giovanili 4. Comunità eucaristiche 5. Gruppo catechesi per adulti 6. Lectio divina 7. Ordine Francescano Secolare 8. Gruppo San Pio da Pietrelcina 9. Coro parrocchiale 10. Gruppo ministranti 11. Gruppo ministri straordinari dell’Eucaristia 12. Gruppo Caritas 13. Gruppo volontariato pulizie Chiesa 14. Gruppo volontariato pulizie Sala Polivalente 15. Gruppo volontariato addobbo chiesa 16. Gruppo del presepe 17. Alcolisti anonimi 18. Statuario Band 19. Scuole di ballo 20. Circolo socio-ricreativo-culturale “Sant’Ignazio”:

corsi di informatica e Tai-chi-chuan 21. Confraternita S. Maria Regina dello Statuario e S.Ignazio di Antiochia 22. http://bibliostatuario.wordpress.com

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Sommario

Parrocchia Sant’Ignazio di Antiochia

Gruppi, servizi, attività della Parrocchia 2

Festa della Comunità 2013: Lettera del Parroco 4-5

Grazie, Papa Benedetto XVI! 6

Benvenuto, Papa Francesco! 7

Anno della Fede 8-9

Anno Ignaziano: un cammino di riscoperta 10-13

Confraternita S. Maria Regina dello Statuario e S. Ignazio di Antiochia 14-15

Saluto dal Comitato di Quartiere Statuario-Capannelle 16

Premi della Lotteria 17

I nostri Sponsor 18-23

Programma 24-25

I nostri Sponsor 26-31

Dalla cucina di Astrid 31-32

Taizé: incontro europeo a Roma 34-40

Il servizio Caritas 41

Album di famiglia ...parrocchiale! 42-43

Una ritemprante tradizione: il soggiorno estivo montano 44-45

Presepismo: devozione, tradizione, artigianato 46-47

Statuario in musica 48

La nostra Parrocchia: mostra fotografica per il 60° della Parrocchia 49

Ditelo, anzi … testimoniatelo con i fiori! 50-51

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Cari Parrocchiani e Amici dello Statuario, Cari Parrocchiani e Amici dello Statuario, Cari Parrocchiani e Amici dello Statuario, anche quest’anno ci ritroveremo tutti insieme per la festa parrocchiale dal 1° al 9 giugno, che è per tutti gli abitanti del nostro quartiere un’occasione gioiosa e serena per stare insieme e vivere un clima di festa, dimenticando per un momento le difficoltà e i problemi della vita. In quest’anno 2013, “Anno della Fede”, voluto

dal nostro Pontefice emerito Benedetto XVI, la nostra parrocchia cerca di camminare insieme, riscoprendo l’importanza della fede, che unisce tutti i cristiani nella professione di un solo Dio, che è Padre, Figlio e Spirito Santo. La fede, come ci ricorda il santo Padre emerito Benedet-to XVI, è un atto comunitario, che si può vivere solo nella Chiesa e con la Chiesa : « È la Chiesa, infatti, il primo soggetto della fede. Nella fede della Comunità cristiana ognuno riceve il Battesimo, segno efficace dell’ingresso del popolo dei credenti per ottenere la salvezza ». L’invito a tutti voi da parte mia e del presbiterio parrocchiale è perciò quello di riscoprire con più forza la vostra appartenenza alla Chiesa nella parte-cipazione alla vita della parrocchia, che è chiamata ad annunciarvi il Vangelo e la salvezza nell’adesione a Cristo nostro Salvatore. Tutti ab-biamo bisogno della luce che ci viene dalla fede in Cristo e ci aiuta a dare senso e significato alla nostra vita. A questo proposito, un’esperienza importante vissuta dalla nostra par-rocchia è stata l’accoglienza dei giovani pellegrini convenuti a Roma per l’incontro europeo animato dalla comunità ecumenica di Taizé dal 28 dicembre 2012 al 2 gennaio 2013. Ringrazio tutte le famiglie e le comunità religiose presenti in parrocchia che hanno accolto con gene-rosità e con sacrificio più di 300 giovani e tutti i volontari, giovani e adulti, che ci hanno permesso di vivere questa bellissima esperienza. Ulteriore occasione di gioia è la nascita della Confraternita di Santa Maria Regina dello Statuario e Sant’Ignazio di Antiochia, che si sta for-


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mando come associazione privata di fedeli e ha già raccolto un discreto numero di persone, desiderose di dare il proprio aiuto come volontari alla nostra parroc-chia. Un pensiero riconoscente va a coloro che hanno già aderito a tale proposta (e a quanti aderiranno in seguito) al servizio della nostra parrocchia. Un grazie di cuore va a tutti i volontari della festa della comunità dello Statuario, che anche quest’anno han-

no permesso alla nostra parrocchia di offrire una settimana di festa a tutto il quartiere. Senza di voi la parrocchia non potrebbe vivere que-sto momento di gioia e di fraternità. Vi ringrazio veramente con ricono-scenza per il servizio generoso e anche “faticoso”, che ogni anno pre-state in occasione della festa. Un ringraziamento va ai nostri sponsor che, pur in una congiuntura economica non favorevole, hanno deciso di sostenere questa manife-stazione. Infine, ringrazio tutti i parrocchiani e quanti parteciperanno alla festa parrocchiale. Vi ringrazio veramente di cuore. La festa è per voi, anzi è vostra, e siete voi che con la vostra allegria e partecipazione la rendete sempre nuova, viva e gioiosa! Nel desiderio di incontrarvi nei giorni della festa, auguro fraternamen-te a tutti di godere una festa gioiosa e serena!

Con affetto,

il vostro Parroco don Gilberto


Grazie, Papa Benedetto XVI!

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19 aprile 2005-28 febbraio 2013: tanto è durato il pontificato di Benedetto XVI. Un pontificato breve, di soli otto anni, ma, a ben guardare, di intenso lavoro per riporta-re la Chiesa al messaggio originario. Così come intenso è stato l'ultimo saluto con cui Benedetto XVI si conferma a dispo-sizione della Chiesa: « Sono semplicemente un pellegrino che inizia l’ultima tappa del suo pellegrinaggio in questa terra. Ma vor-rei ancora, con il mio cuore, con il mio amo-re, con la mia preghiera, con la mia rifles-

sione, con tutte le mie forze interiori, lavorare per il bene comune e il bene della Chiesa e dell’umanità » (Castel Gandolfo, 28 febbraio 2013). E sicuramente una grande forza interiore e un altrettanto grande sen-so di discrezione e spirito di servizio hanno portato il Papa Emerito a quella che è subito sembrata non tanto una rinuncia, quanto una scel-ta sì difficile, ma umile e coraggiosa al tempo stesso. Durante il suo pontificato, ha servito Cristo e la sua Chiesa con amore profondo e to-tale, donando la speranza che viene da Cristo, guida e illumina il cam-mino, sottolineando come la Chiesa sia una realtà vivente, animata dallo Spirito Santo; è nel mondo, ma non del mondo in quanto appar-tenente a Dio, ed è capace di risvegliare le anime. È attraverso la Chie-sa che Dio continua a incarnarsi e Cristo continua il suo cammino at-traverso il tempo e i luoghi. Sicuramente sarà raccolto da papa Francesco l’appello di Benedetto XVI all’unità dei fedeli, soprattutto

nell’Eucaristia e nel servizio alla Chie-sa e all’umanità, e a che il Collegio dei Cardinali sia come “un’orchestra, dove le diversità – espressione della Chiesa universale – concorrano sempre alla superiore e concorde armonia”.

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Benvenuto, Papa Francesco!

Dal 13 marzo 2013 Roma ha un nuovo vescovo, il gesuita argentino Jorge Maria Bergo-glio (76 anni, di origini italia-ne), già tra i “papabili” nel conclave del 2005, ora più noto come Papa Francesco, primo Papa giunto dalle lontane Americhe

e, come egli stesso ha detto, “dalla fine del mondo”. Con la scelta simbolica del nome Francesco ha voluto rimarcare la semplicità, la povertà, l’appartenenza alla gente comune, la difesa dei più deboli, cose che lo hanno reso tanto amato e stimato nell’intero continente americano. Misericordia, coraggio e porte aperte sono state sempre le parole chiave della sua opera pastorale. Non a caso, la sua sensibi-lità e l’impegno sui temi della giustizia sociale lo hanno portato a svol-gere un ruolo importante durante la crisi economica che ha investito l’Argentina nel 2001. Ha alle spalle una vita piena, fatta di studi, insegnamento, impegno e una intensa carriera ecclesiastica (si rimanda alla sua pagina ufficiale: www.vatican.va/holy_father/francesco/biography/documents/papa-francesco-biografia-bergoglio_it.html ). , tra le numerose attività dei suoi ultimi anni come arcivescovo, spicca la missione di solidarietà e carità avviata in Argentina. Significativi i suoi messaggi e, in particolare, la pastorale urbana avviata dopo l’importante Conferenza di Aparecida (2007) - “la fede ci insegna che Dio vive nella città”- : la fede vivifica, unisce, rende i singoli individui comunità e città, consente di passare dalla dimensione cittadina a quella della Città Santa. Già dai primi, semplici, ma profondi ed effica-ci discorsi e omelie, si profila un pontificato capace di gettare - grazie anche all’empatia, alla straordinaria capacità di Papa Francesco di entrare in sintonia con le per-sone - la luce della fede sulle ombre di una diffi-cile quotidianità, spesso fatta di sofferenze, vio-lenza, problemi.


Anno della Fede

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L’Anno Ignaziano 2011-2012 che la nostra par-rocchia ha vissuto inten-samente è stato un anno di grazia che in un certo senso ci ha predisposto verso il più ufficiale Anno della Fede, attualmente in corso. L’11 ottobre 2012 - 50° anniversario del Concilio

Vaticano II e 20° della promulgazione del Catechismo della Chiesa Cattolica -, ha infatti avuto inizio l’Anno della Fede (indetto da Papa Be-nedetto XVI con la lettera apostolica Porta Fidei), la cui chiusura è pre-vista per il 24 novembre prossimo, nella Solennità del Cristo Re dell’Universo. Scoprire, riscoprire, alimentare, testimoniare la fede cristiana: sono gli obiettivi principali dell’anno in corso, obiettivi che si possono raggiun-gere a patto di ritornare all’incontro autentico con la figura e il messag-gio di speranza che il Cristo risorto offre a tutti. La Chiesa è perciò chia-mata a predisporre e a fornire ai diversi livelli - universale, episcopale, diocesano e parrocchiale – ogni sussidio e occasione (incontri, cate-chesi ecc.) utile a favorire una fase di nuova evangelizzazione, in una

prospettiva, come il Papa Emerito Benedetto XVI ha più volte sottolineato, di necessario rinnova-mento nella continuità. Per questo motivo, anche le parrocchie sono impe-gnate a promuovere una “rinnovata educazione alla fede” e la conoscenza dei contenuti della fede, l’obbedienza al disegno divino di amore, la consa-pevolezza che l’adesione piena al messaggio cri-stiano significa esservi fedeli anche nei momenti di


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Anno della Fede

maggiore difficoltà e disposti al cambiamento, la riscoperta e l’intensificazione della preghiera per una maggiore aderenza al proget-to di Dio. La scienza e la tecnica, attraverso le numerose e continue scoperte, invenzioni e strumenti, aprono davanti a noi sempre nuovi e più ampi orizzonti e sembrano dare nuova forza alla potenza e, allo stesso mo-mento, alla malvagità umana, lasciando senza risposta grandi quesiti esistenziali, dubbi, incertezze, dolori, insoddisfazioni. Nonostante lo scetticismo di molti, risposte adeguate possono essere cercate e trova-te nella fede: essa è un dono offerto da Dio a tutti e la sua accettazio-ne significa affidarsi totalmente a Lui, al Suo sostegno, alla Sua pro-messa di salvezza e di eternità, alla certezza che esiste sempre un ter-reno fertile in cui il seme buono germoglia e prospera. Ma la fede non può es-sere vissuta fuori dalla dimensione comunitaria: necessita di essere con-tinuamente alimentata, attraverso la familiarità con le Sacre Scritture e la pratica dei Sacramen-ti, e testimoniata con coerenza nelle parole e nelle opere, a partire dal-le dimensioni (familiare, parrocchiale, scolastica, lavorativa…) più vicine a noi. Sito dell’Anno della Fede: http://www.annusfidei.va


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Da ottobre 2011 all’ottobre 2012 si è svolto il cosiddetto “Anno Igna-ziano”, un vero anno di grazia, durante il quale si è snodato un cammi-no di riscoperta del messaggio di Ignazio di Antiochia, un cammino di fede e socialità, che i tanti eventi e momenti hanno contribuito a ravvi-vare e rafforzare. Nell’edizione 2012 del libretto della festa patronale abbiamo dato con-to dell’Anno Ignaziano e dei momenti più importanti - come, per esem-pio, la veglia di preghiera -, che fino a quel momento si erano svolti ver-so la riscoperta di un grande santo, Ignazio di Antiochia, padre aposto-lico, che ha dato la vita per il Signore, morendo martire a Roma.

Anno Ignaziano: un cammino di riscoperta


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Lo scorso giugno, la festa stessa ha rappresentato un momento im-portante, anche perché abbiamo festeggiato i quarant’anni di sacer-dozio di Mons. Giuseppe Attard, parroco qui per 22 anni, fino 2007. Durante la Festa della Comunità, il 18 giugno 2012 si è tenuta la pre-miazione del concorso ignaziano per le scuole. Abbiamo inoltre ri-percorso la storia della nostra zona e della parrocchia attraverso due mostre fotografiche (la prima a giu-gno e l’altra a ottobre). Abbiamo poi festeggiato il 18 settembre il com-

pleanno della nostra parrocchia con una suggestiva celebrazione, durante la quale abbiamo portato all’altare 60 rose rosse, una per ogni anno di vita della parrocchia, come segno del nostro amore al Signore e alla nostra parrocchia. La celebrazione, officiata anche con il mio predecessore, don Giu-seppe, si è conclusa con una bella festa in sala polivalente.

Altri appuntamenti significativi, che hanno richiamato numerosi parroc-chiani e fatto vivere a tutti un’esperienza di comunione sem-plice ma profonda, sono stati le messe all’aperto con la reliquia del nostro Santo patrono, in parti-colare quelle a Via Acerenza il 29 settembre e a Piazza Rosarno il 6 ottobre. Infine la celebrazione conclusiva dell’Anno Ignaziano, il 17 ottobre, presieduta da Sua Ecc.za Mons. Mario Grech, vesco-


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vo di Gozo, con la presenza di numerosi sacerdoti concelebranti, che hanno svolto il loro ministero pastorale nella nostra parrocchia, tra cui Mons. Attard e Mons. Pietro Sigurani, vicario parrocchiale dal 1960 al 1964, ai tempi di don Giovanni Scorza.

È stato un momento molto suggestivo, durante il quale Mons. Grech ha sottolinea-to l’importanza della figura del nostro Patrono, dei suoi scritti e soprattutto della bella testimonianza di fede che ha donato a tutta la Chiesa con il suo martirio. Alla messa è seguito, in sala polivalente, un bel mo-mento di festa e fraternità


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a cui è intervenuto il nostro vescovo di settore, Mons. Giuseppe Marciante. Nel corso dell’Anno Ignaziano sono stati celebrati due ulteriori impor-tanti anniversari: il 150° delle Elisa-bettine Bigie e il 50° della presenza allo Statuario delle suore Vocazioniste.

Nel complesso, possiamo dire che l’Anno Ignaziano è stato veramente un anno di grazia per tutta la parrocchia, un’esperienza - assieme al nostro 60° anniversario - indimenticabile. Ne resterà traccia, oltre che nei nostri cuori, anche in un libro commemorativo che intende essere un bel ricordo per tutti noi, un modo per tenere vivo il fulgido esempio di S.Ignazio di Antio-chia e ravvivare la presen-za della Parroc-chia nel tessuto del Quartiere.


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Vi proponiamo questo articolo di Federico Cenci, pubblicato su «Zenit» il 27 aprile scorso, sulla na-scita della Confraternita parrocchiale.

La nostra vivace parrocchia si è arricchita di una nuova comunità di fedeli. In pieno Anno della Fede, infatti, un gruppo di parrocchiani di Sant’Ignazio di Antiochia ha raccolto l’appello a «riscoprire i contenuti della fede professata, celebrata, vissuta e pregata» (Papa Benedetto XVI, Porta fidei, 9) riunendosi per costituire una Confraternita. Il suo primo mattone, in realtà, è

stato posato il 31 maggio 2012, durante l’annuale processione maria-na che attraversa le vie dello Statuario. In quell’occasione, la volontà dei parrocchiani ha permesso di ripristinare una usanza a cui il quartie-re è molto legato e che tuttavia si sta perdendo, a causa di quel pizzico di comune indolenza che talvolta rischia di ingessarci. La statua della Madonna con Bambino, custodita con devozione all’interno della nostra chiesa, storicamente è sempre stata portata in spalla da un drappello di volontari nel corso della processione. Purtrop-po, negli ultimi anni, questa sana abitudine stava cedendo il passo a una più comoda ma meno coinvolgente soluzione. Ovverosia, caricare la statua su di un furgone preso in affitto e farla sfilare così, grazie al mero mezzo meccanico. L’innovazione non ha però prevalso sulla tradizione. L’opinione diffusa tra i parrocchiani era di profondo malcontento rispetto a questo nuovo modo di portare in processione la nostra amata Madonna. Lo smog, il rumore del furgone acceso, la lontananza dalla statua rispetto al corte-o rappresentavano deterrenti importanti nei confronti della funzione religiosa. Ma c’è un elemento che più d’altri era motivo di dispiacere: il doversi arrendere all’idea della mancanza, in quartiere, di un gruppo di uomini ancora onorati di farsi carico sulle proprie spalle di questa ve-nerata statua. È così che lo scorso anno, grazie a un passaparola inter-

Confraternita Santa Maria Regina dello Statuario


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Parrocchia Sant’Ignazio di Antiochia Parrocchia Sant’Ignazio di Antiochia

no alla parrocchia e al quartiere, una dozzina di uomini di ogni età ha risposto all’esigenza di rianimare la processione come un tempo mettendosi a disposizio-ne per portare la statua in spalla. L’evento è stato viepiù sentito, il ritorno alle origini ha mietuto l’entusiasmo dei fedeli partecipanti. Da quel giorno, vista la riuscita e lo slancio suscitato, i presbiteri hanno deciso di proporre a quel gruppo di volontari di dar vita a una comuni-tà, una Confraternita appunto, preposta a tutti gli eventi di questo tipo organizzati dalla parrocchia. La proposta, accolta con enorme favore, si è concretizzata nella stagione in corso. L’iter burocratico per costituire la “Confraternita di Santa Maria Regina dello Statuario e Sant’Ignazio di Antiochia” è iniziato qualche mese fa, il gruppo umano che la com-pone è però già attivo e coeso. Attualmente, nella speranza che venga arricchito presto di nuovi aderenti, è composto da quindici laici più il parroco Don Gilberto, nella veste di cappellano, e Don Richard. Durante lo scorso Triduo pasquale, i volontari della costituenda Confra-ternita hanno contribuito, mettendosi a disposizione dei sacerdoti e dei fedeli, a un migliore svolgimento delle gremite funzioni religiose. Il fatto è stato calorosamente salutato da tutta l’assemblea e ciò rappresenta uno stimolo a proseguire con la stessa passione dimostrata finora. I prossimi appuntamenti sono la processione al Divino Amore, fissata per domenica 26 maggio all’alba, e la consueta processione mariana per le vie dello Statuario, nel pomeriggio del 31 maggio. Per quest’ultima data, se la sarta riuscirà nell’impresa di completare il lavoro, i confratelli faranno fiera mostra di sé in abito d’ordinanza [invece che, come ora, come si vede nelle foto, semplicemente in kway azzurro con il logo, ndr]: sarà una divisa composta da un camice bian-co, colore della purezza, di cui è baluardo la Vergine Maria, e da una mantellina rossa, colore del martirio, da associare a Sant’Ignazio di An-tiochia. [Fonte: http://www.zenit.org/it/articles/nasce-una-nuova-confraternita-a-roma]

e Sant’Ignazio di Antiochia

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Saluto dal CdQ Statuario - Capannelle


Riceviamo e volentieri pubblichiamo il saluto che il Comi-tato di Quartiere Statuario Statuario-Capannelle ci rivolge attraverso Guerriero Latini e Michele Pizzuti, rispettiva-mente Presidente e Vice-presidente. Ai parrocchiani e agli amici dello Statuario un saluto da un CdQ uguale e rinnovato al tempo stesso. Ugua-

le (e forse anche identico in alcuni suoi protagonisti) nella sua fierezza di difendere gli interessi culturali, sociali e i bisogni dei cittadini di Sta-tuario, rinnovato perché a novembre si terranno le elezioni per il rinnovo delle cariche. Questo saluto quindi riveste una caratteristica particolare. Un saluto in cui l'affetto del CdQ verso la Parrocchia e i suoi fedeli rimane però forte e inalterato. Moltissime sono state le iniziative che abbiamo prodotto. Molti i successi, ma altrettante le sconfitte, dato che il nostro territorio, nel quadro del VII Municipio, rischia sempre di essere percepito dalle istituzioni ancora di più come la periferia della periferia. Abbiamo creato un giorna-le («La Gazzetta di Statuario e Capannel-le») molto apprezzato, abbiamo creato 3 blog su Facebook frequentatissimi, e un sito WEB istituzionale, abbiamo messo in rete tantissimi video, tra i

quali spiccano quelli collegati alle iniziati-ve della Parrocchia (le cresime, le manife-stazioni per l'Anno Ignaziano, le messe in piazza, il carnevale e tanti altri). Nel inviare un saluto a Don Gilberto, in primis, e a tutto lo staff laico e clericale della Parrocchia, il nostro Comitato augura una serena festa a tutti!

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1° Soggiorno a Ischia per due persone1° Soggiorno a Ischia per due persone1° Soggiorno a Ischia per due persone 2° Televisore 39” Samsung2° Televisore 39” Samsung2° Televisore 39” Samsung 3° Buono benzina 150 3° Buono benzina 150 3° Buono benzina 150 €€€ c/o c/o c/o Gianni Gianni Gianni CarburantiCarburantiCarburanti 4° Orologio da uomo4° Orologio da uomo4° Orologio da uomo 5° Orologio da donna5° Orologio da donna5° Orologio da donna 6° Regalo offerto da “La Murrina”6° Regalo offerto da “La Murrina”6° Regalo offerto da “La Murrina” 7° Macchina fotografica Olympus D7° Macchina fotografica Olympus D7° Macchina fotografica Olympus D---755755755 8° Prosciutto intero8° Prosciutto intero8° Prosciutto intero 9° Buono spesa “Le Delizie della Pasta”9° Buono spesa “Le Delizie della Pasta”9° Buono spesa “Le Delizie della Pasta” 10° Occhiali da sole (2 paia: uomo e donna) 10° Occhiali da sole (2 paia: uomo e donna) 10° Occhiali da sole (2 paia: uomo e donna)

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Programma

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Sabato 1° giugno 17:00 Inaugurazione della Festa

Apertura stand gastronomico, mercatino e pesca di beneficenza 18:00 S. Messa 20:30 Musica dal vivo

Domenica 2 giugno - Festa del Corpus Domini 8:00 - 10:00 - 11.30 S. Messe 18:00 S. Messa e a seguire:

Processione per le vie del quartiere con il Santissimo Sacramento 20:00 Apertura stand gastronomico e pesca di beneficenza 20:30 Musica dal vivo

Lunedì 3 giugno 17:00 Apertura stand gastronomico, mercatino e pesca di beneficenza 17:00 - 19:00 Semifinale del torneo di calcetto 18:00 S. Messa 20:30 Musica dal vivo

Martedì 4 giugno 17:00 Apertura stand gastronomico, mercatino e pesca di beneficenza 18:00 Spettacolo della Compagnia teatrale della Comunità di Capodarco 18:00 S. Messa 20:30 Musica dal vivo

Mercoledì 5 giugno

17:00 Apertura stand gastronomico, mercatino e pesca di beneficenza 17:00 - 19:00 Finale del torneo di calcetto 18:00 S. Messa 20:30 Serata musicale con Claudio Subiaco

Programma

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Giovedì 6 giugno Apertura stand gastronomico, mercatino e pesca di beneficenza 17:00

Spettacolo teatrale per bambini “Il lupo e i sette capretti” 17:30 S. Messa 18:00

Spettacolo con “I Serafini di Dio” 20:30

Venerdì 7 giugno

Apertura stand gastronomico, mercatino e pesca di beneficenza 17:00 S. Messa 18:00

Saggi delle Scuole di ballo della Parrocchia 20:30 e, a seguire, musica dal vivo

Sabato 8 giugno Apertura stand gastronomico, mercatino e pesca di beneficenza 17:00

Torneo di burraco 17:00 S. Messa 18:00

Spettacolo musicale con “Rapsodia Music Live” 20:30

Domenica 9 giugno

S. Messe 8:00 - 10:00 - 11:30 Apertura stand gastronomico, mercatino e pesca di beneficenza 17:00

Finale Torneo di burraco 17:00 S. Messa 18:00

Concerto Statuario Band 19.00 Musica dal vivo 20:30

Estrazione dei premi della lotteria 23:00 Gran finale 24:00

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Dalla cucina di Astrid

I nostri stand gastronomici vi aspet-tano, ma qui trovate qualche spun-to culinario di Astrid! Pennette al gorgonzola e pistacchi Ingredienti per 3 persone: 250 gr pasta; 70 gr gorgonzola; 30 gr pi-stacchi sgusciati; 30ml panna da cu-cina; 10 gr burro; noce moscata,sale e pepe q.b.

Procedimento: Tritate grossolanamente i pistacchi. Scal-date il burro in una padella,unite i pistac-chi e lasciate insaporire per qualche mi-nuto. Aggiungete il gorgonzola a tocchetti e la panna. Mescolate fino ad ottenere un composto liscio e omogeneo. Unite il pe-pe e la noce moscata. Nel frattempo cuocete la pasta ,scolatela al dente e mescolatela al condimento. Servite ben caldo. Torta sfoglia ripiena di asparagi e ricotta Ingredienti (per una tortiera di 30/35 cm): 250 g farina tipo 0; 250 g farina integrale, 400 g asparagi, 400 g ricotta pecora o capra, 60 g grana padano, 1 uovo, 2 cucchiai yogurt, 2 cucchiai pangrattato, 1 ci-polla piccola, sale e pepe, acqua tie-pida, olio extravergine d’oliva q.b.

Procedimento Preparate la pasta mescolando in una ciotola grande le farine, il sale, tre cuc-chiai d’olio e tanta acqua tiepida per otte-nere un impasto morbido. Mettetelo a riposare coperto da un canovaccio per una mezz’ora. Mondate gli asparagi, lava-teli, metteteli in una padella bella larga e fateli stufare a fuoco dolce con la cipolla tritata e due cucchiai d’olio, per tre minuti circa. Mettete a raffreddare. In una cioto-la lavorate la ricotta a crema con lo yo-gurt, unite il grana e le uova. Amalgamate bene e aggiustate di sale e pepe. Unite la crema di ricotta e uova agli asparagi. Pas-siamo alle sfoglie: suddividete l’impasto in 4 parti e stendete 4 sfoglie aiutandovi con della farina di semola. Ungete la tor-tiera e adagiatevi la prima sfoglia, spen-nellate la sfoglia con l’olio e sovrappone-te la seconda sfoglia. Trasferite la crema di ricotta e gli aspara-gi e coprite con le restanti sfoglie spen-nellandole con l’olio prima di sovrapporle. Sigillate bene i bordi e tagliate la pasta in eccedenza. Mettete in forno e cuocete per circa 50 minuti a 180°C.


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NB: Ottima anche tiepida, oppure perfetta l’indomani per un picnic, come antipasto, come primo, come spezza fame… come tutto!

Pere grigliate, gorgonzola e noci Ingredienti per 4 persone: 3 pere mature 8 gherigli di noci, 200gr gorgonzola fresco 1 cucchiaio di miele chiaro, cannella in polvere q.b. Procedimento: Lavate e tagliate ogni pera in spicchi, eliminando il torsolo ma lasciando la buc-cia. Grigliatele per 4 minuti per lato e ponetele su un piatto versando a filo il miele. Completate con i gherigli di noce e con i fiocchetti di gorgonzola. Servite il piatto caldo. Fiadone (dolce della Corsica) Ingredienti (per uno stampo da 26 cm): 500gr ricotta freschissima, 250 g di uova ( 4-5 uova in base alla gran-dezza), 250g zucchero, 1 cucchiaino di grappa, 1 cucchiaino di limoncello, un grosso limone non trattato, 1 pizzi-co di sale, burro per imburrare lo stampo. Procedimento: imburrare bene uno stampo da 26 cm, preferibilmente a cer-niera. Preriscaldare il forno a 180°C. La-vare bene il limone con spugna e bicarbo-nato, asciugarlo e grattare la scorza sen-za entrare nella parte bianca. Mettere la ricotta in una ciotola capiente e lavorarla con un cucchiaio di legno finché diventa cremosa. Aggiungere anche la scorza grattugiata del limone, la grappa e il li-

moncello. Separare i tuorli dagli albumi. Col mixer mon-tare gli al-bumi a ne-ve ben ferma, assieme ad un pizzico di sale e metà dello zucchero. Separata-mente montare i tuorli con l’altra metà dello zucchero, finché diventano chiari e spumosi. Aggiungere i tuorli montati alla ricotta, mescolando un po’ col mixer a velocità media. Incorporare al composto anche gli albumi montati, aiutandovi con una spatola (o cucchiaio), mescolando delicatamente dal basso verso l’alto per non smontare il composto. Versare il tut-to nello stampo imburrato. Infornare a 180°C per 35’-40’ circa, finché la super-ficie diventa ben dorata e i bordi si stac-cano un po’. Se la torta si gonfia un po’ in cottura e i bordi si “afflosciano” un po’, è normale. Una volta pronta, toglierla dal forno. Lasciarla raffreddare completa-mente e poi adagiarla sul piatto da porta-ta. Il dolce si conserva benissimo nel frigo per non più di 2 giorni, ma non preoccu-patevi: non durerà così a lungo!

Ricette tratte da: http://dolceamaradeliziosa.wordpress.com


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Taizé: incontro europeo a Roma

La “Comunità di Taizé” (http://www.taize.fr/it ) è una comunità cristia-na monastica ecumenica e internazionale fondata nel 1940 dallo sviz-zero Roger Schutz - più noto come “frère Roger” -, nel piccolo centro di Taizé, vicino a Cluny, in Francia. Roma ha ospitato dal 28 dicembre 2012 al 3 gennaio 2013 l’incontro europeo e anche la nostra Parroc-chia ha collaborato accogliendo e ospitando più di 300 giovani da tutta Europa. Vi proponiamo testimonianze e ricordi della significativa esperienza, che è stata preceduta da intensi prepa-rativi. « Non so se vi siete accorti dell’invasione pacifica che si è verificata du-rante le vacanze di Natale, se avete notato un insolito affollamento alle fermate dell’autobus ecc. C’è che la città di Roma e i suoi abitanti, nel periodo tra Natale e Capodanno scorsi ha ospitato una tappa del pelle-

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grinaggio di fiducia sulla terra promosso dalla Comunità di Taizé, pre-ceduta quest’anno dall’incontro di Kigali, in Ruanda, nel cuore dell’Africa, già di per sé un forte simbolo, un sintomo di riappacificazio-ne e sutura di una frattura che sembrava insanabile, quella tra Tutsi e Twa, che sembrava impossibile dopo il genocidio del 1994 », ci dice Maria Chiara M. che prosegue così: « Quando ci è stato proposto come Parrocchia di partecipare all’organizzazione dell’accoglienza per que-sto evento, siamo stati tutti (gruppi, famiglie e singoli) molto entusiasti, forse perché ignari di cosa ci sarebbe stato chiesto. Nessuno ci aveva preparato veramente a quello che ci sarebbe successo, e sulle prime non ci aspettavamo certo l’affluenza che c’è stata: 30mila pellegrini a Roma per una settimana! E una bella sfida davanti a noi: provare a o-spitarne il maggior numero possibile». Maria Chiara afferma che vincere la resistenza personale in un periodo storico di contingenza economica e insicurezza intima non è stato sem-


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plice, sia a livello singolare che familiare: « Molti di noi si sono trovati a convincere parenti che “in fondo non è un problema avere soltanto 4 persone in più dentro casa per una settimana”, sperando intimamente che davvero non fosse così. E devo dire che lo Spirito Santo deve aver-ci messo lo zampino perché in fondo è andata come ci auguravamo! L’organizzazione di Taizè ci ha preso la mano, a poco a poco.. basti pensare che quando mi è stato proposto di partecipare la mia risposta è stata: “Sì, però ve lo dico prima: in parrocchia vi do una mano per tut-to, ma non chiedetemi di ospitare nessuno”. È finita che non ho ancora capito bene dove/come abbiamo fatto a entrarci perché eravamo ben 7: 4 bielorussi, 2 lombardi e io!. L’organizzazione sembrava impeccabile: registrazione, acco-glienza, assistenza... Che problema c’è? Ma non potrò mai scordarmi gli occhioni di uno dei nostri ragazzi, di vedetta alla fermata del 664, che è corso dentro come terrorizzato: «Stanno arrivando! Sono TANTIS-SIMI!!!» e in effetti, in un attimo, ... da zero a cento! In pratica una slavi-

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na umana si è riversata di colpo nella Sala Polivalente. Un muro uma-no. Una manifestazione non autorizzata. Ci mancava solo lo striscione “Dio è con noi”. Davvero in un certo senso abbiamo avuto paura. Paura del gap linguistico. Paura di non essere all’altezza. Eppure, fortunatamente, ce la siamo cavata. A conti fatti siamo riusciti a piazzare 325 giovani, di circa una decina di nazionalità eura-siatiche, di tutti i tipi di cristianesimo - ortodossi, protestanti, cattolici -, cercando di dare loro il massimo comfort possibile. Particolarmente profondi sono stati i momenti mattutini nei piccoli gruppi, dove ragazzi tra loro veramente sconosciuti si sono confrontati in armonia l’uno con l’altro su tematiche e problemi molto intimi riguar-do a Dio, alla religione e a come cercare di avvicinarsi al mistero di Dio ». Dice ancora Maria Chiara: « Personalmente non ho ancora ringraziato Dio abbastanza per il presbitero a cui mi ha affidata col mio gruppo in


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quei giorni, Don Clement, un uomo di una profondità delicata e avvol-gente. Un dono inaspettato. Come inaspettata è stata la voglia di parte-cipare alle attività extraparrocchiali, alle preghiere collettive in San Paolo fuori le mura e a San Giovanni. Il desiderio ardente di fare il pel-legrinaggio della croce in San Giovanni, l’emozione di sentire accanto Dio. Chi era con me sa in che stato mi ha “raccolto” alla fine della cele-brazione. Mutismo e commozione. La carezza di Dio è una esperienza forte». Organizzare la parte più tecnica è stato divertentissimo, seppure fatico-so! E ha contribuito a creare e rinsaldare legami inaspettati. L’aspetto più interessante è stato il riuscire a capirsi nell’eterogeneità e nella diversità senza la necessità di perdere le proprie caratteristi-che. Questo ha fatto sì che il mistero di Dio riunisse adulti e ragazzini sotto un’unica croce, verso una singola direzione, cosa che in realtà in teoria dovrebbe essere il nostro pane quotidiano, in pratica è comples-so da realizzare, ma con Taizé è venuto tutto naturale! I ragazzi del gruppo dei più giovani hanno sottolineato la spontaneità di questo evento: « La cosa che mi ha colpito fin da subito è stata la com-plicità, spontanea, senza distinzioni. Ci siamo subito voluti bene. E anche vedere così tante persone così diverse tra loro credere nella stessa cosa in cui crediamo noi. È stato bellissimo.. sono maturata, questa esperienza ha accresciuto la mia fede! » (Federica 17 anni). L’ospitalità ha coinvolto anche tante famiglie, tra le quali una giovane coppia del nostro quartiere, Francesca e Alessio, che ha festeggiato l’anniversario di matrimonio proprio il primo giorno di Taizé e sta viven-do nella nostra comunità l’evento splendido e straordinario dell’attesa del primo bimbo. « Hallo! Sono Charlotte! Vorrei sapere come state. Cresce la pancia? E l’albero che Alessio ha piantato sta fiorendo? ». Con queste domande gioiose dette al telefono, la francesina Charlotte, ospitata durante l’incontro di Taizé, sveglia Francesca, che le risponde: « La pancia cresce e l’albero è fiorito! ». Charlotte dice di pensare spesso a France-sca e Alessio. «Anche noi vi pensiamo! I bei momenti che abbiamo condiviso insieme non ce li dimenticheremo mai! ». Lei, Alix, Sylvie e Cyril erano i quattro ragazzi di Marsiglia letteralmente

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“consegnati” il 28 dicembre 2012 alla giovane coppia. Ci dice France-sca: « Quando dico “consegnati”, lo dico per sottolineare il “sì” che ab-biamo detto io e Alessio quando abbiamo deciso di ospitare dei giovani nella nostra piccola casa. Io e Alessio siamo sposati da 1 anno e mez-zo: proprio il 28 dicembre scorso abbiamo festeggiato il nostro primo anniversario di matrimonio, rinnovando la nostra promessa con un ul-teriore “sì”. Questa è stata la nostra prima esperienza con Taizé che avevo avuto il piacere di conoscere vent’anni fa circa quando mia sorella decise di aderire all’iniziativa proposta, sempre a Roma, dalla parrocchia Sant’Ignazio. Non ho avuto un attimo di esitazione che già mi trovavo alla seconda riunione degli organizzatori. Sentivo che dove-vo essere parte attiva del gruppo che si occupava di gestire l’evento. Vedere tanti giovani che pregano e partecipare con loro alle celebrazio-ni non è una cosa che succede ogni giorno e l’idea che la nostra Chiesa sarebbe stata la custode di quei momenti mi dava tanta forza.


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È difficile descrivere l’intensità delle preghiere di quei giorni, la solida-rietà, la voglia di condivisione che ci hanno riempito il cuore. Basti dire che quando ci siamo salutati sembrava fossimo stati insieme anni e anni. Taizé mi ha donato tanto ed è un ricordo che Alessio e io custo-diamo nel nostro cuore e ci ricorda che è importante dire sì ogni giorno. Tra qualche mese la nostra Miriam nascerà e non vedo l’ora di poterle cantare quei canti di speranza che la comunità di Taizé ci ha dato la possibilità di conoscere». Tra i diversi canti, quello preferito da France-sca si riferisce alla preghiera di Santa Teresa D’Avila:

Niente ti turbi, niente ti rattristi. Tutto dilegua, Dio solo non si muta. Con la pazienza tutto ottieni. Non manchi di nulla se hai Dio nel cuore. Il suo amore basta.

Conclude Maria Chiara: « A ricordare anche solo per un momento la dolcezza di riuscire a far comunicare tra loro persone che, se si fossero incontrate in un altro contesto, non a-vrebbero avuto nulla da dirsi e invece pregavano insieme tenendosi per mano, felici di essere lì, mi sale ancora una commozione di tene-rezza. Non so dove saremo, cosa faremo domani, non so dove siano tutti i ragazzi con i quali abbiamo pregato, ma so che in ognuno di noi,

adesso c’è una scintilla che non si potrà spegnere. Un seme è sta-to gettato e non potrà che germinare e crescere, ripor-tando nel con-testo di ognu-no questa voce di speranza e di pace ».


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Il servizio Caritas

«Centri di ascolto, Os-servatori e Laboratori – sottolinea mons. Vitto-rio Nozza, direttore di Caritas Italiana – per-mettono alle Caritas diocesane di crescere e far crescere nella ca-pacità di stare con i poveri, comprendere la realtà e operare scelte

di giustizia e prossimità». E un’opera di prossimità, davvero vicina a chi manca spesso del ne-cessario, è quella di un servizio forse poco conosciuto della nostra Parrocchia, svolto dal centro di ascolto e assistenza Caritas che prov-vede alle necessità delle persone bisognose dal 1996, anno in cui fu istituito dal precedente parroco don Giuseppe con la collaborazione di “Franco” (Francesco Baldo) e la compianta Maria Ingargiola. Il centro è organizzato in due gruppi: “Accoglienza” e “Vestiario e vive-ri”. I volontari si riuniscono ogni settimana per predi-sporre il vestiario e i pacchi viveri che vengono distribuiti il martedì mattina. In media sono assistite circa quaranta persone. Chi è interessato può soste-nere il centro Caritas parroc-chiale fornendo vestiario, viveri, offerte. Per informazio-ni e donazioni rivolgersi al Parroco don Gilberto (tel. 06 7187093).

Album di famiglia ...parrocchiale

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Dal 1 al 3 giugno 2012, presso la Casa Emmaus (Ponte Gale-ria, Roma), si è fatto il convegno spirituale guidato da don Ri-chard insieme a una équipe di catechisti, che ha visto nascere la Seconda Comunità Eucaristica. Attual-mente ci sono due Comunità Eucaristiche nella nostra parrocchia che propongono un cammino di fede per adulti incentrato sull’ascolto orante della Parola di Dio e sull’Eucaristia. Gli incontri si alternano fra catechesi, condivisione, l’adorazione e la celebrazione dell’Eucaristia.

Un breve galleria fotografica di alcuni momenti significativi della vita parroc-chiale

25-29 giugno 2012: campo estivo annua-le con uno dei gruppi giovanili della Parroc-chia con Don Simon, il catechista Maurizio e l’aiutante catechista Ilaria, a Piano di Sor-rento (NA), ospiti dal-le Suore Elisabettine Bigie. Oltre a scoprire Cristo attraverso pre-ghiere e dinamiche e alla gioia di stare in-sieme, il gruppo ha visitato l'Isola di Capri, Sorrento e la Costa Amalfitana.


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Ultima settimana di luglio 2012: campo estivo annuale con un altro gruppo giovanile parroc-chiale, questa volta all'isola di Gozo, Repubblica di Malta, in-sieme con Don Simon, la cate-chista Maria Teresa e l'aiutante catechista Gabriele. C'è stato spazio per l'aspetto formativo e spirituale, per il mare, per qual-che esercitazione nella lingua inglese, per la cultura e per il turismo. Non è mancata una visita al nostro caro Don Giu-seppe Attard.

5-7 aprile 2013: Ritiro in pre-parazione alla Prima Comu-nione per i 98 ragazzi del 3°anno comunione e i loro 11 catechisti. Nel secondo giorno del ritiro tutto il gruppo insieme a Don Simon ha visitato le ca-tacombe di San Callisto sull'Appia Antica. Il giorno pri-ma di questa visita il ritiro si centrò sui sacramenti del Bat-tesimo e dell'Eucaristia e il giorno dopo la visita, durante la Messa delle 10 fu celebrata la presentazione dei ragazzi alla comunità parrocchiale.


7-12-2012: Sant’Ignazio incontra Taizé. Una rappresentanza dei volontari parrocchiali in azione in occasione della cena solidale.

Fra le molteplici attività della parrocchia possia-mo annoverare il sog-giorno estivo in monta-gna, che in un primo tempo era nato come “soggiorno per anziani”, ma che poi si è rivelato un vivere insieme, fra piccoli e grandi, emozio-ni e sensazioni che la-sciano il loro segno nel

tempo e hanno portato ad una amicizia fraterna tra gli abitanti dello Statuario. Questa attività, avviata circa venti anni fa da Don Giuseppe Attard e proseguita dall’attuale parroco Don Gilberto Serpi, ha riscosso sempre molto successo. Sono diversi i paesi dove si è soggiornato: Entreves in Valle d’Aosta, proprio sotto il monte Bianco, Vipiteno, Dobbiaco e Pellizzano in Val di Sole, Sappada, dove tutti ricordano con piacere ed emozione la Messa celebrata alla sorgente del fiume Piave, Asiago dove sono tutte diven-tate bambine nel percorrere il paese sul trenino…,e molte altre sono state le località visitate. Quest’anno il sog-giorno estivo si terrà ad Aprica in Valtellina (vedere locandina nella pagina a fianco).

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Una ritemprante tradizione:


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il soggiorno estivo montano


Tra le attività offerte dalla Parrocchia si è tenuto lo scorso autunno il corso di presepismo, reso possibi-le grazie alla generosa collaborazione dell’Associazione italiana Amici del Presepio (AIAP, www.presepio.it). L’AIAP è stata fondata a Roma, 60 anni fa, nel 1953, da appassionati cultori del presepio. Scopo principa-

le dell’AIAP è la diffusione e la promozione del presepio nelle Chiese, negli Enti e nelle famiglie per mantenere viva la tradizione religiosa, culturale e storica. L’Associazione, che conta più di tremila soci, è strutturata in Sezioni sul territorio nazionale. In particolare, la Sezione di Roma intitolata a uno dei suoi fondatori, Mario Mattia, ha sede presso la Parrocchia di Santa Maria in Via a Largo Chigi, possiede un piccolo Museo del prese-pe e un laboratorio nel qua-le viene costruito il presepe annuale della Parrocchia. È aperta il Martedì e il Vener-dì (ore 16-19) e ogni prima domenica del mese, da Ot-tobre a Giugno. Qui i soci si riuniscono scambiare idee, consigli, tecniche e suggeri-menti. Tra le molteplici attività svolte dalla Sezione trova-

Presepismo: devozione, tradizione, artigianato

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no maggiore favore le mostre di arte presepiale e i corsi gratuiti di tecnica e pratica presepistica. Uno di questi corsi si è svolto a ottobre e novembre 2012 nella nostra parrocchia e vi hanno par-tecipato una quindicina di perso-ne di diversa età, molto attente e interessate ad apprendere le basi del presepismo. Infatti, il corso si rivolgeva principalmente a coloro che amano il presepio, ma non sanno come realizzarlo. Gli incontri teorici e pratici hanno riguardato i seguen-ti argomenti: cenni storici religiosi sul Presepio, nozioni generali di pre-sepismo, impianto scenico e prospettiva, la costruzione di case in car-

tone e polistirolo, stuccatura e colori-tura, realizzazione di tetti e cupole, lo studio dei materiali per la realizzazio-ne di rocce, alberi, palme, e cespugli, ceste, sedie, scale, botti, tavoli ecc., e infine, la realizzazione di calchi per figurine e minuterie. I docenti - Enrico Genovesi, docente di Architettura e presidente dell’AIAP Sezione di Roma, Luciana Cordeschi, maestra d’arte e segretaria AIAP e

Leonarda De Ninno, archeologa- hanno guidato con competenza, pas-sione e affabilità i numerosi e curiosi corsisti. L’esperienza è stata particolarmente positiva in termini di apprendimento, riutilizzo di materiali di recupero, l’incontro tra arte, creativi-tà, manualità e socialità, e ha gettato le basi perché il corso possa essere ripetuto anche nel prossimo autunno: quanti interessati possono prenotarsi per la prossima edizione, rivolgendosi in Biblioteca.

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Statuario Band (16 giugno 2012)

Il Coro parrocchiale fotografato durante il Triduo pasquale 2013, in cui ha aiutato l'assemblea a vivere l'incontro con il Signore attraverso il canto. Ognuno ha dato il meglio di sé, mettendo il luce il frutto di mesi di prove bisettimanali.

Statuario in musica

Non esitate a unirvi anche voi al Coro parrocchiale e alla Statuario Band!


Durante il mese di ottobre 2012, si è tenuta nella Sala Polivalente una ulte-riore mostra fotogra-fica intitolata “La nostra Parrocchia”, a completare quella, altrettanto apprezza-ta, dedicata al quar-tiere, svoltasi dal 25 al 27 maggio 2012. La mostra era stata realizzata dal Comitato parrocchiale per l’Anno Ignaziano, con la fatti-

va collaborazione del gruppo “Amici dello Sta-tuario”, promosso e co-ordinato da Giuseppe Tonsini, collaborazione fondamentale anche per questa nuova edizio-ne. La mostra di ottobre ha consentito ai visitatori di ripercorrere la storia della parrocchia, nel 60°anniversario dell’istituzione, attraver-so le immagini più significative oppure cu-riose.

La nostra Parrocchia: mostra fotografica

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Ditelo, anzi … testimoniatelo con i fiori!

A detta di molti, una peculiarità (molto apprezzata) della nostra chiesa sono gli addobbi floreali che le volontarie del “Gruppo fiori” ogni settimana (e maggiormente nelle solennità) compongono con grande maestria e dedizione.

D’altra parte, l’addobbo di una chiesa non può essere

lasciato al caso e, anche se non sembra, richiede oltre alle abilità manuali, varie competenze come, per esempio, avere senso este-tico, saper scegliere i fiori giusti, esprimere la crea-tività nel rispetto del luo-go sacro e delle sue ca-ratteristiche ambientali (luce, spazi ecc.). Vi pro-poniamo alcune immagi-ni dell’impegnativo lavoro delle volontarie fioriste e dei gradevoli e poetici risultati.

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Presbiterio Parrocchiale Don Gilberto Serpi

Don Alex Chileshe Don Richard N. Farrugia Don Simon M. Cachia Diacono Permanente Don Salvatore Milanese

[Sopra: immagine tratta da: LIDIA FERRARI CAMPO, Le chiese di Roma, Roma, Comune di Roma, 2000, p. 159]

Parrocchia S. Ignazio di Antiochia allo Statuario Via Squillace, 3

00178 ROMA

Tel./Fax: 06 718 7093

E-mail: [email protected] http://signaziodiantiochia.wordpress.com/

Ufficio Parrocchiale Mercoledì e Venerdì : 9.30 - 12.00 dal Lunedì al Venerdì : 16.30 - 19.00

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Festa della Comunità 2013

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