Fatto 20151012

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  • 7/23/2019 Fatto 20151012

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    Luned 12 ottobre 2015 Anno 7 n 281 e 1,50 Arretrati: e 3,0 0Redazione: via Valadier n 42 00193Roma Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46)

    tel. +39 06 32818.1 fax+3906 32818.230 Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009

    y(7HC0D7*KSTKKQ( +,!#!z!#!?

    MARCO TRAVAGLIO

    FPrefisso . Spese delsindaco Marino: laProcura verifica l'ipo-

    tesi di peculato (Corrieredella sera, 8.10). Molto culatoe poco pe.

    Double face. Caso Mari-no, ora Renzi vuole mettercila faccia (Corriere della sera,10.10). Sicuri che sia propriola faccia?

    Pinocchio Marino. Senon fosse arrivatala storia degliscontrini, miavrebberomesso lac o c a i n an e l l e t a-sche (Ignazio Ma-rino, La St amp a,9.10). Per via delnaso lungo?

    Il Senzavergogna. Tutticoloro che hanno votato perIgnazio Marino sindaco diRoma dovrebbero guardarsi

    allo specchio, arrossire pienidi vergogna e far seguire unagiornata di lutto democrati-co... Io avevo votato Aleman-no, che ha annunciato di es-sersi dato lo stipendio da so-lo, ma almeno ho l'attenuan-te che non fu eletto (Giulia-no Ferrara, Il Foglio , 9.10).Lui non solo ha votato Ale-manno: ha preso soldi dallaCia e sostiene da 23 anni Ber-lusconi, con l'aggravante chefu eletto e rieletto. Per questonon si vergogna.

    Ideona. Se si vota con ilGiubileo rischio ordine pub-bli co. Se il nos tro ord ina-mento lo consentisse sareb-be giusto far slittare le urne, ilgoverno ha il dovere ditute-

    lare la sicurezza (Luigi Zan-da, capogruppo Pd al Senato,Il Mess aggero , 10-10). Giu-sto, si rischiano scontri dipiazza fra pellegrini ed elet-tori. Non resta che abolire leelezioni.

    Cantautori. Ma Verdinichansonnier non piaciuto alpremier (La Stampa , 6.10).Non gli piace quando canta:lo preferisce quando conta.

    Primum rubare. Unionicivili verso il rinvio. Prima laleggina che salva i finanzia-menti ai partiti (Corrieredella sera, 10.10). Prima il pia-cere, poi il dovere.

    Primum servire. Per unnuovo ulteriore impegnodell'Italia in Irak stiamo va-lutando le richieste (Rober-ta Pinotti, Pd, ministra dellaDifesa, alla Camera, 7.10).Appena arrivano gli ordini daWashington, vi facciamo sa-pere.

    Prima villa. Via la Tasi aipi ricchi. Ville, palazzi e ca-stelli 'salvi' se prime case: so-no 45 mila proprietari (laRepubblica, 9.10). E questo il governo di centrosinistra.Poi, volendo, c' la destra.

    SEGUE A PAGINA 13

    Ma mi faccia

    il piacere

    LIraq: colpito al Baghdadi, il capo dellEsercito islamico. Ma il corpo non c

    Anche il mullah Omar e bin Laden sono stati dichiarati morti per anni

    IL GIORNO DOPO LA STRAGE 128 morti e 500 feriti

    Ankara: il terrorismo dellIsi sIn piazza la rabbia contro Erdogan

    SCENARI DI GUERRA Verso limpegno militare

    LItalia tra gli Usa e la Russianella nuova guerra siriana

    q ZUNINI A PAG. 5 q COEN, GRAMAGLIA E MARRA A PAG. 14 -15

    STORIA DI COPERTINAPRIMO PIANO

    DI CARLO, PENTITO

    Cos natolo stragismodi Cosa Nostra

    q DI GIOVACCHINO PAG. 9

    DOPPIA COPPIA

    Qu e l lAgnellii nnam oratoe la crisi Juve

    q ZILIANI PAG. 18

    q DONGHIA E VECCHI

    ALLE PAG. 2-3

    C O M M E N TO I 5 Stelle erano dati per passeggeri come Luomo qualunque. Invece si sono radicati

    SUPERATO IL PRIMO ESAME: SONO ANCORA QUI ANDREA SCANZI

    Adispetto di larga parte dei presunti e-sperti di politica italiana, il Movi-

    mento 5 Stelle non si sta rivelando feno-meno passeggero, come per esempiolUomo Qualunque di Giannini a cui ve-niva spesso accostato, ma una realt fortee stabile. Nei sondaggi viene dato sopra il20%, la forza politica pi gradita tra gliunder 30 e paradossalmente lItalicumconcepito per ucciderli potrebbe por-

    tarli al ballottaggio e dunque allavittoria, visto che finora ai bal-lottaggi comunali hanno sem-pre vinto (grazie ai voti delladestra). Resta per irrisolto ilquesito di fondo: okay, i 5 Stellesono bravi a fare opposizione estrada facendo sono cresciuti, ma sa-prebbero governare il paese? questo,ancora, il punto debole che molti riscon-trano nel M5S: non tanto il dire solo no,ma lessere percepito come forza molto

    di lotta e poco di governo. Per ca-rit, dopodecenni di fintaop-posizione laViolante gi unpasso avanti, ma non ancoraabbastanza. La caricaturale

    arroganza twittatoriale-ditta-toriale di Renzi sta dividendo il

    paese tra renziani e antirenzianiproprio come ai tempi di Berlusconi, chedel resto di Renzi il maestro, ed questoun humus ideale per i 5 Stelle.

    SEGUE A PAGINA 8

    La cattiveria

    Il premier promettedi riportare in Italia 500

    cervelli in fuga. Ma una normaper spedire oltreconfine qualche

    p e n s a t o reche lo circonda?

    M5S, da Dilettanti a Governanti

    q FERRUCCI, LIUZZI, PIPITONE

    E DE CAROLIS DAPAG.6 A PAG.8

    Il movimento fondato

    da Grillo la secondaforza politica italiana

    e sfider il Pd. Ma hauna classe dirigenteper il Paese? Siamoandati a verificarlo

    nei Comuni chesta gi amministrando

    Cene, quel che Renzi non dice"Pagavo io, i miei scontrini sono online". Gi, ma solo qualche voce generica

    p Il premier risponde suipranzi presso il ristorantedi Lino Amantini che lo ac-cusa di aver utilizzato la car-ta di credito del Comune diFirenze: Queste cose nonle faccio. Ma laccesso agliatti ancora impedito. In-tanto Ignazio Marino con-ferma le sue dimissioni e fail bagno di folla in Campido-

    glio: in m igliaia g li chiedo no

    di resistere . Ma il Vaticanolo licenzia di nuovo

    C AC C I A R I

    Attorno a Matteosolo un corteosenza cultura

    ANTONELLO CAPORALE

    Al Pd sono sparitii candi-dati. Affogati nel rag

    renziano, invisibili, decli-nanti prima ancora di avertentato il decollo. Ne parlia-mo con Massimo Cacciari.

    SEGUE A PAGINA 2-3

    q HANNO SCRITTO PER NOI:

    AMBROSI, BEHA, BOCCOLI,

    BUTTAFUOCO, CELI, COLOMBO,

    DELBECCHI, DESPOSITO, GENTILI,

    LUCARELLI, MAGGIANI, PIZZI,

    RANIERI, SCIENZA,

    TAGLIABUE E ZACCARIELLO

    Le rubriche

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    2 LA GIORNATA | IL FATTO QUOTIDIANO | Luned 12 Ottobre 2015

    DAVIDE VECCHI

    Ieri mattina Matteo Renzi,dopo aver letto l'intervi-sta in cui uno dei suoi ri-storatori fiorentini prefe-

    riti, Lino Amantini, raccontaalFatto di suoi pranzi e cene aspese della Provincia e del Co-mune di Firenze, si messo incontatto con il nostro giorna-le. Via sms: Ioci ha scritto -ho messo online tutte le spese,per primo in Italia. E tutte le

    volte che ho mangiato con miamoglie e la mia famiglia ho pa-gato di mio, come ovvio. Siada Lino che da altri. Peraltrotutte le mie spese dal 2004 al2013 sono state al vaglio nomeper nome, pranzo per pranzo,di Pm e Corte dei conti. Non possibile che Lino dica che ilComune pagava le mie cenecon mia moglie (che poi sa-ranno stati tre o quattro pran-zi quando lei insegnava in cit-t). Perch lui voleva offrir-meli e io proprio per questoinsistevo per pagarli. Io certecose non le faccio. E comun-que ci sono le ricevute del Co-munee le mie personali.Maifatto tavolate conmoglie e a-mici. Quando ero con mia mo-

    glie, ero con lei - prosegue ilpremier - Tra l'altro, il pranzoche viene citato era nel 2006,quando non ero ancora nean-che in Comune. A questo pun-to faccio fare una nota ufficia-le, lo dico a Filippo Sensi.

    NON SAPPIAMO se l'ha poidetto al suo portavoce FilippoSensi. Ma la nota ufficialenon mai arrivata. Quindi re-gistriamo quanto ci ha infor-malmente dichiarato il pre-mier. Esiccome non ancorastata approvata la riformache vieta ai giornali di rispon-dere alle lettere di rettificafacciamo notare che Renzi hascarsa memoria.

    1) Il pranzo di cui abbiamochiesto a Lino Amantini nonrisale al2006, ma al 5 giugno2007. Il conto era di 1.050 eu-ro, come risulta dai documen-ti della Corte dei Conti che hamesso in fila gli scontrini perle spese di rappresentanzadell'allora presidente dellaProvincia.

    2) Per i soli pasti, in cinqueanni, l'attuale premier fecespendere alla Provincia quasi600 mila euro. Sar sicura-mente vero che a nessun pasto

    prese parte anche sua moglie.A b b i a mo p er r ip o r t a t oquanto dice il suo amico risto-ratore Lino, che ricorda tavo-late con amici e parenti, conrelative fatture inviate al Co-

    mune.3) Ignazio Marino ha detta-gliato i nomi dei suoi com-

    mensali, e sette volte statosmentito, ragion per cui Renzine ha preteso le dimissioni.Pu Renzi essere cos corteseda fare altrettanto? E anchequelli dei suoi viaggi all'este-ro? Per esempio: con chi anda Washington nel 2008? Conchi era a Boston, quando glibloccarono la carta di creditodella Provincia per raggiuntolimite di spesa?

    4) vero che all'epoca Ren-zi era ancora in Provincia. Manon vero che le spese di rap-presentanza della Provincia e

    del Comune le abbia messe o-nline per primo in Italia, comeci ha scritto. Quelle note sono

    state raccolte dalla Corte deiConti e dalla Procura di Firen-ze su indicazione del Tesoro,che vi aveva riscontratogravianomalie, relativamente alperiodo del la provincia.Quindile spese passateal se-taccio per il momento e aquanto dato sapere si rife-riscono al 2005-09. Utile ri-portare i rilievi della Corte deiConti, che nel 2010 scrisse:L'organo di revisione riscon-tra anomalie connesse con l'u-tilizzo delle carte di creditoper le spese di rappresentan-

    za... e una carenza di motiva-zione sui fini istituzionali so-prattutto in relazione alle spe-

    se di rappresentanza che sonogeneriche e non in grado di di-mostrare l'utilit per l'ente.Ma la Provincia, annotavano igiudici contabili, precisa chedal 2009, a seguito del rinnovodegli organi di governo, l'usodelle carte di credito cessa-to. Renzi nel frattempo erapassato a Palazzo Vecchio.

    5)IL DETTAGLIO delle spese dirappresentanza sostenute ne-gli anni di Renzi sindaco non possibile conoscerlo. Non so-lo online non si trova, salvo al-

    cune voci generiche e prive didettagli sulle spese. Ma alcuniconsiglieri comunali di oppo-

    sizione hanno pi volte chie-sto al Comune di Firenze ilrendiconto voce per voce, e sisono visti negare l'accesso agliatti. Le domande sono statepresentate nel 2013 e nel 2014,quando Renzi era sindaco; eanche nel 2015, sotto la sinda-catura di Dario Nardella.Mercoled scorso sono tornatialla carica con una nuova ri-chiesta di accesso agli atti, e at-tendono una risposta. Che siaquesta la volta buona? Renzipregare l'amico Nardella di a-prire l'archivio di tutti i suoi

    scontrini e pubblicarlo final-mente sul sito del Comune? RIPRODUZIONE RISERVATA

    Seduto

    al tavolo

    Matteo Renzi

    con il cuoco

    Lino Amanti-

    ni, in una foto

    della Provin-

    cia di Firenze.

    Al lato il pre-

    mier intervi-

    stato da Fabio

    FazioAnsa

    Tra s p a re n z a

    Il sindaco capitolino

    ha dettagliato tutte

    le sue spese: Renzi

    pu fare altrettanto?

    ANTONELLO CAPORALE

    Aiuto! Al Pd sono spariti icandidati. Affogati nel ra-

    g renziano, invisibili, decli-nanti prima ancora di avertentato il decollo. Il giovanis-simo e atletico centrosinistradi Matteo annaspa ovunquein Italia. Non parliamo delcentrodestra. Dei cinquestel-le vale la regola della tripla altotocalcio: possono fare eleg-gere una nuova classe diri-gente ma anche disperderlanella curva da ultras della re-te.

    Massimo Cacciari, il Pd go-verna in un deserto. Ha costanto potere e cos poca gen-te che nelle citt lo sappia

    ge st ire .C' Renzi e basta. La sua vit-toria non si innesta in alcun

    pensiero forte, tiene il co-mando in questo presente al-la guida di un corteo compo-sto da amici, parenti, affini,qualcuno incontrato per caso

    in piazza. I ministri, nel sensoetimologico della parola, gliportano la minestra. Ha datoalla Boschi, poco pi che tren-tenne, il compito di riformarela Costituzione. E ho dettotutto, sar misericordioso.

    Eppure nel dopo Tangento-poli, quando l'Italia fu svuo-tata dalla sua classe diri-

    gente e onni poten te, nac-que la stagione dei sindaci.A decine erano, e bravi, ef-ficienti.

    Dimentica che quella stagio-ne fu promossa da una piccolagrande rivoluzione: l'elezio-ne diretta. Quel meccanismofu una fionda, liber energie,attrezz nuove campagne e-

    lettorali, stimol tanta gentea partecipare.

    Quando ci siamo dati la zap-pa sui piedi?

    Quando abbiamo ucciso il fe-deralismo che avrebbe dovu-to completare la riforma isti-tuzionale. Trasformare le re-gioni in enti federati ed effi-cienti, smontare la burocra-zia, la rendita parassitaria.

    E la Lega di Bossi?Ma per favore! La Lega statala tomba del federalismo. Vo-levano la secessione e null'al-tro. Bossi stato una disgra-zia.

    Adesso non c' pi niente dafare .

    Adesso si trasforma il Senato

    invece di abbatterlo, chiuder-lo, azzerarlo. Col risultatoche tutto sar uguale a pri-ma.

    E manca un partito che sia u-n o.

    Renzi vince perch rappre-senta una novitas.C'era Ber-sani e quel mondo l, assolu-tamente indigeribile. Per ri-schia molto. A Milano lo sa so-lo Allah come andr a finire,Roma tra le macerie, Napolinon pervenuta. Vogliamoparlare di Torino, di quel chec' a Bologna, di come si ri-dotta l'Umbria?

    Zero carbonella.Parliamoci chiaro. Quelli del-la prima Repubblica saranno

    Il Pd ormai ridotto a un deserto:tanto potere che nessuno sa gestire

    LI N T E RV I STA Massimo Cacciari Manca cultura e competenza nel rag renziano. Citt senza candidati

    BOTTAERISPOSTA Il premier risponde alle accuse del ristoratore

    Lino: tutto a posto. Per le ricevute online ancora non si vedono

    Le cene me le pagavo io

    Dove sono gli scontrini?

    VERSO LI TA L I A

    Si ribalta barconeMorti dieci migranti

    ALMENO 10 persone sono affogate dopo che ilbarcone a bordo del quale s tavano cercando di rag-

    giungere lItalia dalla coste egiziane di Kafr El Shei-kh affondato. Lo scrive il sito del giornale

    A l -A h ra m, precisando che altri 20 migranti sonostati tratti in salvo e trasferiti allospedale locale. Le

    squadre di soccorso stanno continuando a lavo-rare per cercare sopravvissuti o i corpi di chi non ce

    lha fatta, in gran parteprofughi provenienti daSi-

    ria, Sudan e altri Paesi africani.

    LAVORO

    Incidenti mortali,aumento del 15% nel 2015

    SI CELEBRATA ierila Giornata nazionale perlevittime degli incidenti sul lavoro. Secondo i dati I-

    nail, nel periodo 1 gennaio-31 agosto 2015, si registrato un significativo aumento dei casi mor-

    tali, passati da 652 nei primi 8 mesi del 2014 a 752nel 2015 (+15%) mentre per quanto riguarda gli

    infortuni rallenta il calo degli ultimi anni e, nel con-frontotrail 1 gennaio-31 agosto2015 e lo stesso

    periodo del 2014 la flessione stato solo -4,1% con

    410.000 denunce questann o.

    Diario

    Ha dato alla Boschi,

    poco pi che

    trentenne, il compito

    di riformare

    la Costituzione

    E ho detto tutto

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    Luned 12 Ottobre 2015 | IL FATTO QUOTIDIANO | LA GIORNATA 3

    Controcorrente Massimo Cacciari Ansa

    SENZA CREDITO Marino ritrova la piazza(che invoca una lista civica)I suoi sostenitori in Campidoglio. Ma il cardinale vicario:

    Serve una nuova classe dirigente

    SILVIA DONGHIA

    Non c erano bandierese non una, reducedel vecchio Pci, e noncerano slogan politi-

    ci. Cera soltanto la voglia distringersi attorno alla vittimadi uno sciacallaggio mediati-co. Da ieri Ignazio Marino,che oggi formalizzer le suedimissioni da sindaco di Ro-ma, sicuramente meno solo.La piazza del Campidoglio erapiena quasi un migliaio dicittadini accorsi dopo il tamtam sui social network, in pre-valenza persone di centrosi-nistra, lo stesso popolo che ilPd nella Capitale ha perso perstrada. Tutti con Marino, tutticontro i giornalisti, complici urlava la piazza dellopera -zione subdola messa in piediper far fuori il primo cittadino.Per qualche bottiglia di vino,poi, come se ci fossimo dimen-

    ticati di quel che accadeva pri-ma. Forse qualcosa non lhavista, forse non ha coperto le

    buche spiegava una signora

    , ma di certo ha tentato dicombattere quei poteri chehanno contribuito a farlo im-pallinare. E quando lui, il me-dico genovese, si affacciatoalla finestra di Palazzo Sena-

    torio, sceso e si diretto ver -so i Musei Capitolini, un coro risuonato in piazza: Resisti,

    resisti, gli hanno gridato isuoi sostenitori. Una parte diloro oggi, a partire da mezzo-giorno, si ritrover al Nazare-no, per portare la protesta sot-to la sede del Pd.

    DOPO AVER ribadito di non a-vere intenzione di ripensarci,Marino ha espresso la sua gra-titudine:Ho piantoha scrit-to sulla sua pagina Facebook mi sono scese le lacrime a ve-dere le migliaia di cittadini ro-mani che in queste ore si stan-no mobilitando con ogni mez-zo. E chiss che non prenda

    piede (anche tra gli scontentidi Sel e i reduci del Pd) lideache ieri circolava con forza,quelladi una lista civicaa suosostegno. Oltre quarantamilasono coloro che hanno firmatola petizione a suo sostegno sulsito di change.org, numeri chequalche problema al partitocominciano a crearlo.

    In piazza ieri cera anchelex segretario capitolino Mar-co Miccoli, oggi deputato. u-no di quelli chesi stanno ren-dendo conto della situazione:Quello il nostro popolo, co-noscevo molte di loro rac-conta alFatto . il segno diuna spaccatura profonda. Cisono grandi responsabilit po-litiche nella gestione della vi-

    cenda: Roma ha un commissa-rio e questo, al di l degli erroridei singoli, un metodo che

    non funziona. Se scegli da soloperdi i luoghi di discussione.Adesso abbiamo poco tempoper ricucire la frattura: biso-gna capire se c la volont diammettere di aver sbagliato.Le primarie? Ricordo solo cheMarino le ha fatte, le ha vinte esi portato dietro tutti i mu-nicipi. Rutelli non le ha fatte, esappiamo com finita. Paro-le che non scalfiscono il murogranitico renziano, che si premurato di ricordare al sin-daco: o ufficializzi entro le 19di oggi o ti sfiduciamo.

    MA LATTACCO finale non arri-va solo dal partito. In una Let -

    tera alla cittmonsignor Ago-stino Vallini, cardinale vicariodi Roma, scrive: Una com-missione del Consiglio era sta-ta incaricata di preparare que-sto documento affinch la cit-t potesse essere stimolata a ri-nascere, potesse avere unascossa. Pi che una denuncia,unanalisi, ci tiene a ribadireVallini, che per di fronte ai fe-deli aveva sostenuto: Il temadi una nuova classe dirigentenon pi rinviabile. Il Vati-cano ha il giubileo alle porte ed preoccupato per laperturadei cantieri. Tutto ancora inalto mare: solo oggi verr ban-dita la riqualificazione del

    Lungotevere, regno di im-mondizia e di topi. RIPRODUZION E RISERVATAMarino affacciato su piazza del Campidoglio. Sotto, la folla di sostenitori Eidon / Ansa

    Lultimo giorno?

    Oggi il primo cittadino

    formalizza le sue

    dimissioni. Il Partito:

    Oppure lo sfiduciamo

    RUG BY

    LItalia batte la RomaniaQualificata ai mondiali

    LITALIA supera la Romania 32-22 nella sua ultimapartita della Coppa del Mondo e si qualifica auto-

    maticamente per ledizione 2019 dei Mondiali inGiappone. Priva di Parisse e Castrogiovanni, gliaz-

    zurri dominano grazie alle mete di Sar to, Gori, Allan eZanni. Sempre Allan realizza anche tre trasforma-

    zioni e due piazzati. Per la Romania, invece, dopo ilpiazzato in avvio diVlaicu solo nel finale arrivano le

    due mete di Apostol e una Poparlan. LItalia chiude al

    terzo posto nella Pool D, dietro Irland a e Francia.

    TESTA SFONDATA

    Cuoco italiano trovato

    cadavere in Francia

    UN GIOVANE cuoco originario di Rolo (nel Reggia-no) stato trovato morto inFrancia,dovevivevada

    oltre 10 anni, colpito da violenti colpi alla testa. Il cor-po stato scoperto otto giorni fa da un pa ssante lun-

    go un sentiero a 15 km da Aubenas, nella Francia me-ridionale, dove il ragazzo abitava. La notizia rim-

    balzata in Italia attraverso Facebook. Fabio Bassoliaveva 30 anni, ed era nato a Carpi, nel Modenese. A

    19 anni aveva lasciato lItalia per trasferirsi in Francia,

    aveva un furgone per cucinare street food.

    stati anche fetenti, ma eranocolti, leggevano libri. Ho co-nosciuto Chiaromonte, A-mendola, Moro.Ricordo checon Fanfani si parlava di MaxWeber e della scienza ammi-nistrativa.

    Questi qua hanno avuto laplay station.

    Non c' passione, manca lacultura, la competenza. Il

    premier autocentrato, hatanta cura per s e un corteoche lo segue. Spero vivamen-te che quel corteo possa tra-sformarsi in qualcosa di me-glio. Ma la vedo dura.

    A Napoli rispuntato Anto-nio Bassolino.

    Qui c'entra la psicologia. Mispiace per lui, perch dimo-stra di essere un tossicodi-

    pendente della politica e pur-troppo una condizione cheappartiene a molti. Ma il fattoche sia rispuntato denuncia ladesolazione, il nullaintorno.Se uno come Renzi deve ac-comodarsi sulle gambe diVincenzo De Luca per vince-re la Campania...

    Il centrodestra invece?Fin quando avr tra i piedi S il-vio Berlusconi (un altro tos-sicodipendente della politi-ca) sbatter il muso contro ilmuro.

    Resta il movimento deicin-qu este lle

    Sta assumendo un rilievo me-no ambiguo, riesce a portarein televisione gente che pu-re capace di raccontare qual-cosa. Si avvia a prefigurareper s funzioni di governo. Hamolte possibilit di fare bene,e molte altre di fare male.

    E la velocit di questo nuovotempo non una qualit fi-

    nora vilipesa?Vero. Ma velocit e talento dasoli non bastano. Il talento ha

    bisogno di un a squadra, di u-na struttura che organizzi espinga in avanti. Di un altronome forte, almeno uno, chenasca in periferia.

    Lei crede che Renzi sia inte-ressato a promuovere lea-dership alternative allas u a?

    Anzitutto non detto chedebbano essere alternative oconcorrenti. E comunque de-ve correre il rischio. Non sachi mettere a Roma, chi met-tere a Milano. A Torino c'Chiamparino, uomo dei mieitempi, a Palermo ancora re-siste Orlando, a Catania EnzoBianco. Capisce il baratro chegli sta davanti?

    S'era detto che avrebbe li-berato energie.

    S, s'era detto. RIPRODUZIONE RISERVATA

    LA PRIMA MOSSA Pentastellati in tv

    qMENTRE MARINOsi concesso ilbagno

    di folla nella piazza del Cam-

    pidoglio, il M5s ha fatto la

    suaprima mossa elettorale.

    Negli studi di In 1/2 Ora, la

    trasmissione di Lucia An-

    nunziata su Rai3, si sono in-

    fattipresentati quattrovolti

    romani, il capogruppo uscente, e gi candidato sindaco, Marcello De

    Vitoe i consigliericomunali VirginiaRaggi, EnricoStefno eDaniele

    Frongia. Un modo per far capire, da subito, che i pentastellati non

    vogliono cedere alla pressione, diffusa in ambienti diversi, di una can-

    didatura fortecon un nome nazionale come Alessandro Di Battista

    o la prima portavoce parlamentare del movimento, Rober ta Lombar-

    di. La linearestaquella di candidare gli uomini ele donne del mo-

    vimento stesso seguendo la strada delle comu narie.La nostra for-

    za il rispetto delle nostre regole,fare quello che promettiamo, ha

    detto De Vito. Alle nostre primarie non potr partecipare chi ha un

    mandato incorso. Non sarun concorso di bellezza odi simpatia,

    ha aggiunto Raggi. Prima ditutto vengono i programmi e le solu-

    zioni. Non detto che il candidato sar uno di noi.

    LM5s si presenta in gruppodavanti alle telecamere di Rai3

    Quattro grillini in a In 1/2 Ora

    La vicenda

    n LE CENEIl 23

    set tembre,

    sulle paginedel Fatto, il

    M5S cominciaa chiedere

    conto alsindaco delle

    speseeffettuate con

    la carta di

    credito delCo m u n e .

    n LA RESAGioved

    scorso,attraverso un

    videomessa g-

    gio, IgnazioMarino ha

    ann unciatole sue

    dimissioni, maha ricordato

    di avere 20giorni di

    tempo per

    r i p e n sa rc i

  • 7/23/2019 Fatto 20151012

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    4 PORTFOLIO | IL FATTO QUOTIDIANO | Luned 12 Ottobre 2015

    Dottore, la situazione graveServe la sua mano ferma

    CROLLO CAPITALELa parabola del sindaco dimissionario di Roma, Ignazio Marino: le primarie,poi la nomina, la vittoria. I gazebo. Renzi in Campidoglio, gli applausi, le prime polemiche sulla Pandarossa, e gli scontrini. Ora chiuso in una stanza a smentire di aver mai cenato con se stesso

    Foto di Umberto Pizzi

    DANIELA RANIERI

    Lhanno buttato gi dalletto alle 5.Dottore, las i tuaz ione grave,serve la sua mano fer-

    ma. Sotto un gazebo, gli disse-ro che il popolo voleva lui, il pigrande, il migliore. Lo hanno

    vestito (foto 1).Perch non ilcamice?, chiese. Dissero chequella fascetta era antibatteri-ca, roba nuova, americana. Glifecero incontrare il vecchioprimario (foto 2), che arrivcon er Buzzo e er Cecato. Igna-zio si mise paura, ma rise. Infondo, lui era il pi grande, ilmigl iore. Lo misero in unastanza dorata. Gli portaronodei fogli: lospedale era allostremo. Ci pioveva dentro, in-fezioni, pus... Ma adesso lui erail capo! Poteva incontrare il Pa-pa! Un giorno arriv il nuovoCapo degli ospedali dItalia(fo-to3):tutti tremavano al suo pas-saggio, lui avrebbe cambiato

    vers o, ripa rato lospedale. I-gnazio si ringalluzz: finalmen-

    te avrebbe operato il paziente!Lo portarono ai convegni (foto4). Ma il paziente? Quando looperiamo?, chiedeva ai vecchicapi dellospedale,(foto 5), e lo-ro: Eh Scusa, mi chiamano.E quelli dei gazebo: C tempo,tu intanto vediamo, che puoifare? Ah s: una passeggiata?.Ignazio rise: S, per senzamacchine, ch mi prendo pau-ra!. E sia. I Fori imperiali era-no tutti per lui. Pedalava, peda-lava (foto 6), da via Veneto alTritone, da piazza di Spagna alCorso. Nella citt del Papa! Lochiamavano per strada: ForzaIgnazio, tieni duro!, lui salu-tava, radioso, investito del suoalto compito. Intrupp controun cassonetto: Via c assonet-

    ti!, pianse. Li tolsero. Arrivprimavera. La situazione dege-ner. Nelle corsie si aggiravanomaiali. Alcuni dei gazebo ave-

    vano fatto brutte cose con erBuzzo eer Cecato. Lo manda-ronoin Tv a dire tutto a posto.La gente cominci a trattarlomale. Sintrist (foto 7). Lui, cheaveva fatto un trapianto col fe-gato di un babbuino! Fece il se-gno di vittoria. Urlava: Io sonoil pi grande, il migliore!. Ac-cese la Tv: tutti parlavano maledi lui e bene del Papa, che e ra in

    America. Si mise in testa di vo-ler parlare col Papa. Scapp. E-ra fuori controllo. Quelli dei ga-zebo cominciarono ascaricar-lo. Se torni ora, Ignazio, dire-mo che hai avuto un momentoun pocos.No, mi ha invitatoil Papa , urlava. Il Papa losment in diretta mondiale.Governer lospedale fino al2023, disse. Quelli dei gazebofecero finta di non conoscerlo.Lui and a cena da solo (foto 8).Ora chiuso in una stanza asmentire di aver mai cenatocon se stesso.

    l1

    IgnazioMarino

    Dasindacoconlafasciatricolore

    IgnazioMarinoconMatteoR

    enzi

    Sindacoepremierquandoanc

    orasiparlavano

    IgnazioMarinoconGianniAlemannoInsiemeal suopredecessorecomesindaco

    IgnazioMarinoeMassimoDAlemaIllderMaximostatounodeisuoisponsor

    Inriflessione

    Unodeiprimimomentidasinda

    co

    Inbiciclettaper RomaSpesso si mosso con unabici

    Il sindaco dimissionario

    In compagnia di un barattolo di Nutella

    l2

    l3

    l4 l5

    l7

    l6

    Post-riflessioneUnodegliultimimomentidasindaco

    l8

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    Luned 12 Ottobre 2015 | IL FATTO QUOTIDIANO | LA GIORNATA 5

    T U RC H I A

    I kamikaze sono dellIsi s

    ma i curdi non si fidano

    Un autore dellattentato potrebbe essere il fratello del terrorista di Suruc

    ROBERTA ZUNINI

    Nessuno ha rivendi-cato la strage dei pa-cifisti, tra i qualimolti militanti del

    partito democratico filocur-do Hdp, ma il primo ministrodel governo ad interim turco,Ahmet Davutoglu, ha rivela-to che gli investigatori hannole prove della responsabilitdellIsis nel pi grave atten-tato della storia turca moder-na. I due kamikaze sarebberogiovani affiliati allIsis. Addi-rittura uno, il cui nome non stato rivelato, sarebbe il fra-tello maggiore del kamikazeche si fece esplodere a Suruc,di fronte a Kobane, il 20 lu-glio scorso, uccidendo 32 ra-gazzi della giovent sociali-sta e del partito filocurdoHdp. Strage, mai rivendica-ta, che innesc la ripresa deltrentennale conflitto tra il P-

    kk e lo stato turco.

    Nonostante questa e v i-denza investigativa svelatadal primo ministro e nono-stante la tregua unilateraleannunciata lo stesso giornodel massacro di Ankara dal P-kk, i jet militari turchi ierihanno continuato a bombar-dare il sud-est a maggioranza

    curda e le montagne irache-ne di Qandil, dove sono fuo-riusciti i guerriglieri di Oca-

    lan, anzich le postazionidellIsis appena oltre confi-ne.

    AD ANKARA e a Istanbul in-tanto si sono tenute due ma-nifestazioni di massa al gridodi Stato assassino, Erdo-gan hai le mani sporche disanguee il leader del partitofilocurdo, Selahattin Demir-tas, non solo ha criticato il go-verno e il presidente per averpolarizzato il paese e fallitonel provvedere alla sicurezzadellarea dove hanno agito ikamikaze, ma ha ribadito che

    senza la complicit dei servi-zi segreti turchi, nessuno sa-rebbe stato in grado di com-piere questa strage, neanchelIsis. Una denuncia pesan-tissima che aveva gi fattoallindomani della carnefici-na di Suruc.

    Ahmet Kilicdaroglu, il se-gretario del maggior partitodi opposizione, il repubblica-no Chp, ha inoltre affermatoche escludere il partito filo-curdo dalla riunione sulla si-curezza e dialogo indetta dalpremier sbagliato e contro-producente.Ma sicurocheDemirtas non verr invitatoal tavolo voluto dal governodi transizione perch signifi-cherebbe riconoscerlo poli-

    ticamente dopo le accuse diterrorismo rivoltegli decinedi volte da Erdogan.

    La situazione rimane dun-que tesissima sia per quantoriguarda la sicurezza sia sottoil profilo della tenuta demo-cratica della Turchia. Klicda-rolu ha quindi sottolineatoche i ministri dellinterno edella giustizia devono dare ledimissioni e ha denunciatoche un governo che attaccaed esclude un partito elettoregolarmente dimostra dinon essere democratico. Ec-co, proprio la deriva auto-ritaria della Turchia, paesemembro Nato, candidato aentrare nellUnione europea,

    a preoccupare i turchi e lEu -ropa. Anche gli StatiUnitisi

    trovano in una posizionesempre pi difficile: la Tur-chia, dopo un anno di rilut-tanza dovuta al suo appoggioallIsis dimostrato da video enumerose inchieste giornali-stiche, ha alla fine concesso labase aerea di Incirlik da dovedecollano i jet americani perbomb ardar e lIsis. Lunicoche finora sta mettendo a du-ra prova Erdogan Putin,protettore di Assad. Il leaderdel partito nazionalista Mhp,ha accusato Erdogan di avermesso a rischio la sicurezzadel Paese per la sua battagliapersonale contro il dittatoresiriano. La campagna eletto-

    rale entrata nel vivo sullapelle dei pacifisti.

    RIPRODUZIONE RISERVATA

    Partita elettorale

    I militanti dellHdp non

    mollano la presa sul

    presidente Erdogan

    La destra attacca Putin

    Il ritmo dell'escalation in-cessante e tra Istraele e Ter-

    ritori occupati la guerra aper-ta sembra essere imminente.Per ora procede a bassa, e do-lorosa, intensit.

    Un attacco aereo israelianosu un obiettivo di Hamas nellastriscia di Gaza ha colpito unacasa vicina, uccidendo unadonna palestinese e sua figlia.La donna era incinta e la suamorte, con quella della bam-bina di due anni, dovuta alcrollo della loro casa, non col-pita direttamente dalle bom-be degli aerei.

    UN RAGAZZO palestinese dicirca 13 anni stato invece uc-ciso da un proiettile rivestitodi gomma sparato da militariisraeliani durante incidenti

    verif icat isi in pross imit d iRamallah, in Cisgiordania. Al-tri scontri si sono verificatinella parte nord di Gaza.

    Nei pressi del villaggio diGan Shmuel, vicino Hadera, anord di Tel Aviv, invece, tre i-sraeliani sono stati accoltella-ti da un assalito-re palestinese.

    A questi fatti sisovrappongonole dichiarazionipolitiche con ill o r o c a r i c o d iconseguenze. Ilpremier Benya-min Netanyahucontinua ad ac-cusare l'escala-tion terrorista i-slamica e spiegache saranno pre-

    se misure contro quella che hadefinito istigazione menzo-gnerasul cambiamento dellostatus quo della MoscheaAl-Aqsa. Il premier ha confer-mato il richiamo in servizio di16 compagnie di riservisti del-la Guardia di frontiera e ha at-

    taccato la deputa-t a a r a b a d e l l aKnesset HaninZuabi per aver in-vocato una "solle-vazione di massadei palestinesi adifesa della Mo-schea" definendoquesto appello"incitamento sel-vagg io e bugi ar-do". I cittadini a-rabi di Israele, dalcanto loro, hanno

    annunciato uno sciopero ge-nerale per marted prossimo,scuole e uffici inclusi. Linizia -tiva stata indetta proprio co-me protesta per la situazioneche riguarda la Moschea diAl-Aqsa.

    LE FORZE di sicurezza israe-liane hanno comunque richia-mato centinaiadi agenti della

    polizia di confine con lobiet-tivo di rafforzare i controllinei checkpoint. In particolareil distretto di Gerusalemme,teatro da giorni di attacchi concoltelli, verr rafforzato conlarrivo di altri 2mila poliziot-ti. "Ho ordinato la mobilita-zione delle compagnie dellapolizia di frontiera per ristabi-lire la sicurezza e lordine a

    Gerusalemme e nel resto delPaese", ha detto il premierBenjamin Netanyahu. Anchelunitdella polizia specializ-zata a contrastare i cyber at-tacchi stata m obilitata, insie-me agli specialisti che parlanoarabo, per monitorare i socialmedia.

    Un portavoce di Hamas, pe-r, ha detto che gli attacchicompiuti da Israele sulla Stri-scia la notte scorsa,dopo unlancio di razzi ieri sera da Ga-za, dimostrano che Israelesta cercando unescalation.Hamas - ha aggiunto Sami AbuZuhri citato dai media - "mettein guardia l'occupazione dalcontinuare lungo questa stu-pida strada". Ma nessunosembra in grado di fermarsi.

    R.E .

    ME DIOR I EN TE Escalation costante Un palestinese accoltella tre ragazzi a Tel Aviv. Richiamati i riservisti

    Raid israeliani uccidono una donna incinta

    Conf litto I funerali dei palestinesi e arresti dopo le proteste Ansa

    I R AQ

    Raid contro al BaghdadiPer il Califfo si salva

    LAVIAZIONE irachena ha condotto ieri un raidcontro il convoglio di Abu Bakral Baghdadi,nella

    regionedi Anbar, nellovest dellIraq.Il Califfo, pe-r, leader dellIsis, non tra le salme degli alti e-

    sponenti jihadisti u ccis i. Lo hanno riferito fontiospedaliere citate da al Arabiya. Il ministero degliInternidi Baghdad avevain precedenzaaffermato

    che Baghdadi, di cui non si conoscono le condizionidi salute, era stato trasportato durge nza in un

    luogo non precisato.

    V I E N NA

    I socialisti tengonoma la destra avanza

    TENGONO I SOCIALISTI ma avanzano i populistidi destra della Fpo, il partito del defunto Joseph

    Haider. Sembrava che i socialdemocratici dellaSpoe potessero perdere la capitale, dove governa-

    no da sempre, ma il loro 39%, con un arrestramen-to di 5 punti, dovrebbe mantenergli il governo. Il

    Partito della libert austriaco (Fpoe), raggiungeperil 30,5% dei voti,con un aumentodi cinque

    punti. IVerdi con l11,6% scavalcano il Partito po-

    polare in calo del 4,5% al 9,5%.

    Diario

    Botta e risposta

    Il conflitto

    ancora a bassa

    intensit. Scontro

    durissimo attorno

    ai destini della

    moschea Al-Aqsa

    I punti

    1Due bombe

    sono esplosead Ankara

    sabato scorsodurante una

    ma ni festaz io n epacifista.

    2Il governo dasubito ha

    puntato ildito in tre

    d i rez i o n i :lIsis, il

    nemico curdodel Pkk, gli

    estremisti di

    s i n i s t ra .

    3Da ieri leindagini

    s e m braconcent ra rs i

    sulla pista

    islamica conlindividuazione

    dei kamikaze

    delle s e rc i todi Al Baghadi

    IL GIORNO DOPO Il cordoglio del Papa

    128 morti ma si scende ancora in piazza

    qMIGLIAIADIPERSONE si sonoradunatea piazza Sihhiye ad An-

    kara,vicino al luogodellattacco, perri-cordare le vittime. Lultimo bilancio uf-

    ficiale di 95 morti, ma lHdp parla di128 vittime. I feriti invece sono 508. Il

    Papa ha espresso "grande dolore" per la"terribile strage". "Dolore per i numero-si morti - ha affermato Francesco allAn-gelus -. Dolore per i feriti. Dolore perch

    gli attentatori hannocolpito persone i-nermi che manifestavano per la pace". .

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    6 PRIMO PIANO | IL FATTO QUOTIDIANO | Luned 12 Ottobre 2015

    B i l a nc i

    e futuro

    Storia di copertina

    con una variabile fondamen-tale: sullo sfondo la presenzadi Enel con la pi grande cen-trale dItalia, una delle mag-giori dEuropa, talmente in-

    vasiva da compensare la suaesistenza con milioni e milio-ni (anche 12 in un anno) di eu-ro donati ai bilanci del Comu-ne, pratica sulla quale la Cor-te dei Conti sta indagando,anche perch si continua achiedere un sacrificio dellapopolazione conseguenteallaggravamento dellimpat-

    to ambientale e agli effetti chelaumento dell'inquinamen-to produrr sulla salute, de-nunciava il Movimento No-Coke Alto Lazio. E su questo i5 Stelle si sono battuti, e suquesto stanno misurando leloro forze, magari la loro ine-

    sperienza, i primi veri pro-blemi. Il c entro del l oro

    programma era quellodi chiudere ogni rap-porto con Enel, libero

    Comune in libera azien-da, ma il lato B si chiama

    bilancio in rosso. Lac o n s e g u e n z a ?

    Linnalzamen-to delle tassecomunali, trale pi alte dI-

    t a l i a . C h iprotesta so-no soprat-t u t t o ic om m er-cianti, fa-cile ascol-tare insul-ti nei con-f r o n t id e l l a m-min is tr a-z i o n e : T a n t osono tuttiuguali, ec o m u n-

    que la cit-t allo sfa-

    scio - sbotta ilresponsabile di

    una libreria delcentro - Sta anche

    fallendo la holdingdelle municipalizza-te. Vero. I conti sonooltre il rosso. Per que-sto Cozzolino e i suoi

    hanno presentato unpiano di compensazio-

    ne ambientale per otte-nere da Enel dei finan-

    ziamentiper poter si-s t e ma r e i p a r c hi ,comprare autobus

    e l e t tr i c i , m a g a ri c o p r i requalcuna delle voragini stra-dali aperte durante le ultimepiogge. Enel non cos pro-pensa, il ministero, che deveoffrire il suo pare, non rispon-de. Eppure abbiamo il pigrande porto dEuropa, ma le

    vede le navi?, incalza il par-roco del centro. Una, due,tre... almeno sette colossi dacrociera sono in porto nono-stante la stagione. I numeridello scalo raccontano: lastruttura supera Genova e

    Vene zia e fattu ra oltr e 400milioni di euro con 1731 per-sone impegnate, ma alla cittsolo le briciole. Chi sbarca (al50%) va subito a Roma, Civi-tavecchia d poco o nulla,soprattutto perch da annila citt e lautorit portualenon si sono parlate: quando u-na era in mano alla destra,laltra era di sinistra e si sonofatte la guerra, spiega unpiddino pentito e in cerca dianonimato. Cos la sintesi laoffre Massimiliano Smeri-glio, Vicepresidente della Re-gione Lazio, membro di Sel:Stanno lavorando, Cozzoli-no uno serio e onesto. Paga-no solo un po dinesperienzaper un ruolo complicato.

    Twitter: @A_Ferrucci RIPRODUZIONE RISERVATA

    L ALESSANDRO FERRUCCI

    inviato a Civitavecchia

    appuntamento pubblicatosettimanalmente su Face-

    book, e riportat o dai giornalilocali: il sindaco incontrer lacittadinanza in tal bar alla ta-le ora (quasi sempre di mat-tina), per bere un caff e ri-spondere alle domande. Ilcaff lo paga lui, AntonioCozzolino, primo cittadinodel Movimento 5 Stelle.

    Siamo a Civitavecchia, 90

    chilometri a nord di Roma,cittadina di 53mila abitanti,non differente da tante altredella sua stazza: un piccolo

    borg o al cent ro del villag-gio, il viale per lo struscio,periferie circolari, i cittadinisi conoscono tutti, o quasi,darsi del tu viene sponta-neo. Qui, poco pi di unanno fa, appena45 voti(s,45) sonostati fatalial monopolio del Pdrappresentato da PietroTidei, sindaco pi volte,una lunga serie diimmobili nelportafogli, u-n a d o p p i ap o l t r o n a ,q u e l l a d i

    primo cit-tadino e dide pu ta tonel curri-c u l u m ,che lo hacostrettoa mollareil Parla-m e n t o :i n c o m-patibilita i s e n s idegli arti-coli 69 e70 del de-creto legi-slativo n. 267del 2000. Atten-zione per: Ti-dei la molla di-rettamente, nonindirettamente: cos potented a s p e d i r e a lsuo posto la fi-glia Marietta,attualmente se-duta a Monteci-torio. Un Tidei per sempre.

    Questo il con-testo politico nelquale si inseri-scono i 5 Stelle,

    VVi fi fararesestteegove r n a regove r n a re

    da quda quelliellidi Grilldi Grilloo??

    A un anno dalle amministrative che hanno consacrato il Movimento 5stelle nelle citt (prima cera stata solo Parma) si fanno i bilanci. In molticasi forse ancora presto per giudicare, ma gli elettori si aspettano tuttoe prima. E con estrema facilit bocciano o promuovono gli ammini-stratori locali. Siamo andati a vedere come vanno le cose a Civitavecchiae Livorno, strappate al Pd dopo an ni di dominio. E abbiamo cercato divedere cosa stato realizzato tra i punti che erano stati inseriti nel pr o-gramma elettorale. Qualche sorpresa labbiamo trovata, ovviamente.

    Come la clamorosa bocciatura del bilancio a Livorno e la questione mu-nicipalizzate e ospedale, o laumento delle tasse a Civitavecchia.

    CIVITAVECCHIA Conti in disordine

    Tra il porto e lEnelaria avvelenata

    E le tasse crescono

    Il pasticcio Tasi eliminata e poi reintrodotta

    Royalties milionarie dal petrolioComune ricco, ma da black list

    R AGUSA

    GIUSEPPE PIPITONE

    Un anno fa avevano fattoparlare di s per un re-

    cord: l'abolizione della Tasi,la tassa sui servizi indivisibi-li, cancellata per la prima vol-ta a Ragusa dalla giunta delMovimento 5 Stelle, che dal2013ha piazzato la sua ban-diera nel capoluogo ibleo.Questa l'ennesima dimo-strazione che quando le cosele fa un'amministrazione 5Stelleriescono meglio gon-golava sul blog di Beppe Gril-lo il leader dei pentastellatisiciliani Giancarlo Cancelle-ri, complimentandosi con ilprimo cittadino ragusanoFederico Piccitto.

    Ad es so ch e il pr em ie rMatteo Renzi annuncia divolere abolire l'odiata tassa apartire dal 2016, Piccitto in-vece costretto al passo indie-tro: a Ragusa, infatti, la giuntasta per reintrodurre la Tasi.

    TEMIAMO CHE IL PASSO in-dietro dell'amministrazioneposso incidere sull'economialocale: consideri che lo scor-so anno, la cancellazione del-la Tasi non aveva poi fatto ri-partire pi di tanto li consu-mi, si lamenta Salvo Ingalli-nera, presidente della Con-fcommercio locale. I rap-portitra giunta e citt?Devodire che quando ho chiesto asindaco e assessori d'interve-

    nire sui regolamenti comu-nali obsoleti per i commer-cianti ho trovato disponibili-t: l'impressione che sianoin una condizione di work inprogress. Il problema checomunicano poco, e per que-sto si ha la sensazione di im-mobilismo.

    La stessa critica mossa daValentina Spata, ex dirigentedel Pd, poi andata via dai deminsieme a Pippo Civati, chenel 2013 aveva clamorosa-mente votato per Piccitto, in-vece di seguire le indicazionidel suo partito. Probabil-mente avrebbero potuto faredi pi, ma non si pu certo di-re che stiano lavorando male:forse peccano nella comuni-

    I numeri

    45Sono stati i

    voti di scartofatali al

    monopoliodel Pd

    ra p p re s e n t a to

    da PietroTi d e i

    400I milioni di

    euro chefattura il

    porto di

    Ci v it ave cch i acon 1731

    pers one

    impegnate .Uno degliscali portuali

    pi in salute

    2 0 14E lanno delle

    elezionia m m i n i st ra t i ve

    che portanoal governo

    della citt ilcandidato dei

    5 Stelle,

    partitos favor ito

    nella corsa La scheda

    n LA CITT il settimocomune dellaSicilia perpopolazione eil terzo persuperficie. Imonumentidella cittsonopatrimonioUnesco. Ha 73mila abitanti

  • 7/23/2019 Fatto 20151012

    7/24

    Luned 12 Ottobre 2015 | IL FATTO QUOTIDIANO | PRIMO PIANO 7

    L EMILIANO LIUZZI

    Li vo rn o

    economia che arrivava dalmare ormai un ricordo. Li-vorno continua a essere unodei porti pi importanti delMediterraneo, ma le coope-rative nate attorno al gover-no del porto continuano a di-menarsi tra le crisi, il busi-ness delle crociere non basta,e soprattutto, se la politicadel Comune in mano al gio-vane Filippo Nogar in dei 5

    stelle, la citt nei punti chiavecontinua a essere monopoliodel Pd: lAutori t portua le,appunto, parla quella lingua,lo stesso avviene alla Cameradi commercio e alla Asl. E so-prattutto, la voce della regio-ne porta il verbo di EnricoRossi, ex sindaco di Pontede-ra, ex comunista, ex antiren-ziano oggi diventato renzia-nissimo. Era nei conti, Noga-rin lo sapeva benissimo. Maquesto non basta.

    IL SINDACO SI INSEDIATO inun malumore monocolore,quello rossiccio del centrosi-nistra, con la promessa chenon avrebbe mai ceduto allacostruzione del nuovo Ospe-

    dale nella zona di Montenero,quartiere della citt, per il

    problema della sanit a Li-vorno rimane. Resta il dilem-ma di una struttura, quella o-spedaliera, costruita ai tempidel fascismo, perfetta allepo -ca ma oggi superata (ci sonoancora i padiglioni) e quasiimpraticabile: spesso da unreparto a un altro bisogna tra-sportare il paziente allaper -to. E soprattutto i posti letto,441, che sono pochi per unpresidio che serve una citt di160 mila abitanti, numerosempre al ribasso: negli ulti-

    mi dieci anni Livorno - che e-ra la seconda citt della To-scana - ha dovuto cedere il po-sto a Prato, in continua cre-scita, e non solo per limmi -grazione dei cinesi, ma per-ch c un tessuto industrialeche regge alla crisi.

    Il capitolo ospedale, dun-que, non per niente chiuso.

    Poi c la polemica,nata e cresciuta nelleultime settimane,quando il sindaco si trovato abbandonatodai suoi stessi consi-glieri che, insieme al-le opposizioni,seppur conmotivi di-v e r s i , g l i

    h a n n obocciato ilb il a n ci oc o n s o l i-dato spe-rimentale,che com-prende le a-ziende par-tecipate. Mo-tivo: manca-va no i co nt idel lAam ps ,lazienda piimportant edel Comune equella pi sfa-sciata, che ge-stisce la raccol-ta rifiuti e la pu-lizia delle strade.Finita al centro diinchieste giudi-ziarie per le pas-sate gestioni amarchio Pd, mache il sindaco nonha risanato e si trovato a gestiredue mesi fa, con unaricapitalizzazioneda 2 milioni di euro.Come se non bastas-se sono aumentateanche le imposte: la

    Tasi del 40 per cento e la Taridel dieci. Pi o meno invariatalImu. Ma lontano dal dimi-nuirle, come invece avevapromesso.

    CERTO, LA DIFFERENZA in al-cune questioni Nogarin lhafatta. Al contrario del suo pre-decessore, Alessandro Cosi-mi, si sempre mantenutolontano dal potere occultoche la massoneria esercitasullacitt, non ha regalatoa-ree pubbliche a imprenditori,

    non ha fatto affari con perso-ne come Andrea Bulgarella,luomo del miracolo econo-mico livornese, il poeta delmattone, come lo definironoa pi riprese i Ds, prima, e ilPd, poi. Bulgarella, oggi inda-gato per mafia, a Livorno gra-zie al partitone fece una lungas e ri e d i a f fa r i, a p a rt i re

    dall acquisto dellhotelPalazzo per una cifra di 7

    milioni di euro, moltosottovalutata, ma sulla

    quale la politica di allorafece parecchie pressioni.

    E soprattutto, ha fattoaffari attraverso

    una srl, la Li-vo rn o To u-

    r i n g , s u l l a

    quale inda-ga la procu-ra distret-tuale anti-mafia.

    L esa m eve ro No ga-r in e l a s ua

    giunta lo do-vra nno sup e-rare con il nuo-vo piano rego-latore del por-to, anche se ilPd giocher iltutto e pert u t t o p e rnon farglitoccare lapalla. E an-cor di picon il risa-namento,c h e lontano:dire di a-ver ere-

    ditato una citt di-sastrata non unagiu st ifi ca zio ne .Lo sapeva. Ora hatre anni di tempoper dimostrarlo.

    RIPRODUZIONE RISER-

    VATA

    Lo scontroM5S la seconda forza politicaitaliana e sfider Renzi alle prossime politicheMa i suoi uomini sono una classe dirigente?

    Siamo andati a verificarlo dove lo sono gi

    Sindaco smarcatodai poteri mafiosi

    Ma pu non bastare

    LIVORNO Imprudenze e bocconi avvelenati

    cazione.E mentre nei bar della citt

    lamentano l'assenza del pri-mo cittadino all'ora dell'ape-ritivo (Quelli di prima si ve-devano spesso, lui raramen-te), i 5 Stelle di Ragusa po-tranno disporre nel bilanciocomunale di un'entrata uni-ca: le royalties versate dallecompagnie petrolifere. Untema spinoso che ha espostola giunta Piccitto al fuoco in-crociato delle polemiche. Nelgiugno scorso, infatti, gli uf-fici comunali avevano dato ilvia libera alla richiesta di con-cessione edilizia presentatadalla societ Irminio, per trenuovi punti di ricerca. Am-bientalisti ed esponenti pen-tastellati erano insorti: come possibile che un comuneamministrato dai 5 Stelle diail via libera alle tanto odiatetrivellazioni petrolifere? Incitt la definiscono come unacontraddizione nei termi-

    ni, mentre Piccitto spiega:L'opera aveva il nulla osta ditutti gli enti competenti,compreso il Comune di Ra-gusa, che per l'aveva con-cessa prima del nostro arrivo.La delibera del Comune,quindi solo un atto tecnico,che non sposta la nostra con-trariet alle trivellazioni, mache non poteva essere negata,dato che rischiavamo un con-tenzioso milionario con Ir-minio.

    Evitando il contenzioso,Ragusa potr quindi conti-nuare a godere delle cifre a seizeri concesse dai cercatorid'oro nero: nel 2014 l'aboli-zione della Tasi era stata pos-sibile anche grazie ai 14 mi-lioni di diritti lasciati nellecasse comunali dalle societpetrolifere, mentre negli ul-timi 12 mesi le royalties am-montano addirittura a 29 mi-lioni.

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    ALLAUTODROMO Il raduno annuale

    Sabato e domenica a Imolala kermesse con i parlamentari

    qIL TEMADELL'INCONTRO sar il M5S al Governo. sa-bato e domenica gli attivisti e simpatizzanti del Movimen-

    to 5 Stelle saranno a Imola per la festa che si svolger allin ter nodellautodromo. Attesianche artisti e sim-

    patizzanti da sempre. Og n uno, scrivonosul blog di Grillo gli organizzatori della ker-

    messe,avr un suo stand accessibile ai vi-

    sitatori e sar disponibile a spiegare e a di-scutere le attivit in corso. La stanca litania

    del non avete fatto niente dei partiti sarsmentita dalle azioni svolte con successo

    dal M5S attraverso le Buone notizie, un e-lencodi tutte le cose fatte e portate a ter-

    mine dagli eletti. Sar allestito uno standper promuovere e ospitare i Meetup che sono sempre pi de-

    cisivi per le azioni sul territorio.

    La manifestazione si svolta anche lo scorso anno e nelloc-casione venne scelto il Circo Massimo. Questanno la decisione

    caduta su Imola - spiegano - perch la struttura gi attrezzatae pu ospitare decine di migliaia di persone. Lo scorso anno a

    Roma lorganizzazione operativa si rese molto pi complicata ecosto molti soldi. Questa volta il budget previsto di cinque-

    cento mila euro.

    Federico Pic-

    citto, da un an-

    no sindaco di

    Ragusa. A sini-

    stra Antonio

    Cozzolino (Ci-

    vitavecchia) e

    Filippo Noga-

    rin (Livorno)

    I numeri

    2Milioni costata la

    r icapi tali zza z io nedellazienda

    dei rifiuti

    441Sono i posti

    letto delve cch i o

    ospedale:Nogarin ha

    vinto ancheopponendosi

    alla nuovastruttura che

    il Pd voleva

    fortemente

  • 7/23/2019 Fatto 20151012

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    8 PRIMO PIANO | IL FATTO QUOTIDIANO | Luned 12 Ottobre 2015

    Il M5S diventato adulto

    Potrebbe anche governare

    LI N T E RV I STAIl politologo Pasquino apre a unipotesi che non pi tanto suggestiva:una classe dirigente a 5 Stelle a livello locale e nazionale. Con una serie di s ug ge r i m e nt i

    I LUCA DE CAROLIS

    l Movimento cresciuto, si fatto le ossa nei due anni emezzo in Parlamento. E puvincere le prossime Politiche.Ma per riuscire a governaredeve migliorare ancora, neicomportamenti e sulla politi-ca estera. E deve fare i conticon il primodei suoi limiti, ilpeso eccessivo di Grillo e Ca-saleggio. Cos Gianfranco Pa-squino, professore emerito diScienza politica presso luni-versit di Bologna.

    Il M5s in Parlamento dalfebbraio 2013. In questi dueanni e mezzo cresciuto, ri-masto con i suoi difetti o ad-dirittura peggiorato?

    Alcuni esponenti del Movi-mento hanno imparato che ilParlamento un luogo com-plesso, e che non pu esseredomato solo con unopposi-zione dura. Esponenti comeLuigi Di Maio o Roberto Fico,che ricoprono cariche istitu-zionali, hanno appreso rapi-damente le tecniche necessa-

    rie. Parlo ad esempio della ca-pacit di maneggiare gli e-mendamenti.

    Ha citato Di Maio. Molti loindicano come il futuro can-didato premier, e nei son-daggi pi popolare di Bep-pe Grillo. Perch?

    Innanzittutto gode di moltavisibilit, per il suo ruolo di vi-cepresidente della Camera, eperch va spesso in tv, dove hadimostrato di saper parlare.In pi appare come un giova-ne rassicurante. Terzo dato,limpressione generale cheGrillo pensi proprio a lui perla presidenza del Consiglio.

    C quella frase rivolta a DiMaio, scappatagli in confe-renza stampa: Maledetto,

    il leader sei tu...Esatto. Io per ho la sensazio-ne che Grillo possa fare uno-perazione diversa: puntare suun esterno, esperto, che possasembrare affidabile.

    Si parlato molto diun ipo-tetico governo a 5Stelle. Elorientamento pare quellodi creare un esecutivo permet di politici e per met ditecnici.

    La soluzione preferibile sa-rebbe sempre quella di un go-verno solo di politici, con e-sperienze amministrative al-le spalle. Ma per realizzarlaserve un partito strutturato. I5Stelle dovranno per forza af-fidare alcuni ministeri a tec-nici di peso. Penso a quellodegli Esteri, o al dicasterodellEconomia.

    E negli altri ruoli?Fico potrebbe occuparsi delleComunicazioni, e anche la se-natrice Barbara Lezzi mi paremolto competente sullec o-nomia. Poi, ovviamente, cDi Maio.

    La lista per il governo verrvotata sul web ha promes-so proprio Di Maio.

    Io non mi limiterei a proporreun elenco, ma aprirei anche a

    nomi proposti dalla Rete.Ha parlato della crescita delMovimento. Ma dov anco-ra carente?

    Il punto debole principale ri-mane la politica estera. Percarit, un tema complicatoper tutta la politica italiana,ma le loro posizioni sullEu-

    ropa sono davvero contro-verse, e io non le condivido. Ecredo che al lorointerno sia-

    no divisi sullargomento.Si spaccarono sullalleanzacon la destra di Nigel Faragenel Parlamento europeo.

    Assolutamente s. E mi parenormale che sia accaduto.

    Laltro difetto storico eralintemperanza in aula. Masembrano migliorati.

    S, ma devono ancora cresce-re. Devono dimostrare fino infondo di essere una forza di

    governo, esprimendo i loroargomenti senza volgarit oaggressivit.

    E nei Comuni? Come se lastanno cavando?

    I sindaci sono sempre il pro-

    dotto dei territori. Detto que-sto,a Parma Federico Pizza-rotti sta facendo un buon la-voro. E in generale tutti i loroamministratori sono moltoattenti a non finire in situa-zioni di corruzione. Se la lorolinea di trasparenza nelle cit-t passa a livello nazionale, liaiuter molto anche nelle Po-litiche.

    Pizzarotti lavora bene a suoavviso: ma per i vertici delM5s un dissidente, quindiun paria.

    Grillo e Casaleggio sbaglianonei suo confronti. E il sindacofa bene a tenere la sua linea diautonomia.

    Un altro tema ricorrente ilcambio di regole nel M5s,

    anche per la selezione deinuovi eletti. Non pi il webcome unico giudice, ma pa-

    rametri pi stretti. davve-ro necessario?

    Nelle prossime Parlamenta-rie non potranno permettersidi eleggere persone con 500voti. E dovranno allargare

    con decisione alle ricandida-ture. I parlamentari espertisaranno fondamentali, ancheper aiutare i nuovi arrivati.Servono norme coinvolgentie trasparenti, per una platealarga.

    E di quale colore? Il M5s di destra e di sinistra?

    un movimento interclassi-sta, e questa la sua forza.Raccoglie soprattutto eletto-ri da sinistra. Non di destra,perch non vuole uno Statoforte, ma non neppure Po-demos.

    Pu davvero vincere?Con questa legge elettorale s.Il limite principale rimanesempre quello: dipendonoancora troppo da Grillo e Ca-

    saleggio. Se sbagliano loro,per il M5s sono dolori. RIPRODUZIONE RISERVATA

    B iog rafiaG I A N F R A N CO

    PA SQ U I N O

    Si laurea a

    Torino inSc ienza

    Politica conNorber to

    Bobbio e sispecializza in

    Po l i t i c aCo mpa ra t a

    con Giovanni

    Sartori alCesare Alfieri

    di Firenze. Il26 luglio

    2005 statoeletto Socio

    dell'Accade-mia

    Nazionale dei

    Lincei. Haricevuto tre

    lauree adh o n o re m .

    E statosenatore dei

    Pro g ress i s ti

    Per governare devono

    migliorare ancora,

    nei comportamenti,

    sulla politica estera

    E devono fare i conti

    con il primo dei loro

    limiti: il peso eccessivo

    di Grillo e Casaleggio

    Roberto Fico potrebbe

    occuparsi di

    Comunicazioni

    e la senatrice Lezzi mi

    pare molto competente

    s ul leconomia .

    Poi, ovviamente, c

    Di Maio, buon leader

    P rofessore

    e politologo

    G i a n f ra nco

    Pasquino

    stato anche

    p a rl a me nt a re

    indipe nde nte :oggi molto

    critico con la

    linea del Pd

    Ansa

    Storia di copertina

    SEGUE DALLA PRIMA

    ANDREA SCANZI

    Ma non basta. Il M5S perde-rebbe le elezioni proprio

    per quei milioni di italiani che,pur non amando Renzi, lo vota-no un po per abitudine (Unavolta il Pd era il Pci) e un poperch non vedono alternative.Su questo tipo di elettore, quasisempre over 50, i 5 Stelle non e-sercitano alcun ascendente. Eforse mai lo eserciteranno. De-vono per almeno provarci. Co-me? Strutturarsi come un par-tito per loro inconcepibile, e dialleanze neanche a parlarne.

    Per allargare ancora il bacinoelettorale, e quindi andare al go-verno (ipotetica del terzo tipo,anzi quarta o quinta), servir al-

    lora continuare a sganciarsial-meno mediaticamente dallefigure di Grillo e Casaleggio,percepite da molti (a torto o a ra-gione) come respingenti.

    Un Di Maio in tiv garantiscemolti pi consensi di 100 postincendiari nelsacro blog. Pro-prio Di Maio incarna quellap-proccio dialogante-scaltro che lunico a poter intercettare an-che i voti di indecisi e moderati:col talebanismo duro e puro sivince la gara a chi ha pi like suFacebook, ma al Governo non cisi va mai.

    Deve migliorare ulterior-mente la classe dirigente: ascol-tare Morra al Senato un pia-cere, sentire unintervista dellaFucksia frantuma drammatica-mente gli zebedei. vero chequasi tutti i renziani sono peg-

    gio, ma i renziani hanno i favoridellinformazione e i grillinino.

    Aiuter molto proporre, pri-ma delle elezioni, una lista di go-verno con nomi noti e al con-tempo competenti: chi vorreb-bero Ministro della Difesa? Chiagli Interni, chi agli Esteri? E chi

    sarebbe il Premier? Di Maio?Vincere in una grande citt

    (Roma? Napoli?) e dimostrarsiin grado di governarla sarebbepoi il lasciapassare definitivoprima della grande sfida conRenzi. Dove, comunque, parto-no largamente sfavoriti

    RIPRODUZIONE RISERVATA

    Sondaggi Per lIpr Marketing, Di Maio primo a Napoli con il 30%PROSSIME SFIDE

    La consacrazione? Vincere RomaCapit a le

    al voto

    Il seggio per

    le elezioni

    Europee nel

    liceo Visconti

    in piazza del

    Colleggio Ro-

    mano Ansa

  • 7/23/2019 Fatto 20151012

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    Luned 12 Ottobre 2015 | IL FATTO QUOTIDIANO | ITALIA 9

    LI N T E RV I STA

    Io boss mafioso, ho passatola vita con i servizi segreti

    FrancescoDiCarlo Lex uomo di Cosa Nostra ricostruisce gli incontritra la mafia e uomini dello Stato, strategie, stragi. Ed errori di Tot Riina

    L RITA DI GIOVACCHINO

    e stragi non sono state decisenel 1980, ma molti anni dopo.

    A quei tempi si parlava anco-ra di golpe. Francesco DiCarlo, ex boss di Altofonte,pentito dal 1996, l'uomodei misteri che per trentan-ni ha fatto da ponte tra Statoe mafia, riannoda il filo dei ri-cordi. Ha laria del pensiona-to soddisfatto e, ora che hasaldato il suo debito con lagiustizia, si muove libera-mente tra Londra e una cit-tadina del Nord Italia doverisiede. Non sembra preoc-cupato per le condanne amorte che gravano su di lui, come diventato invisibile, aproteggerlo sono i suoi in-gombranti segreti. Ombre,fantasmi cui ha dato corponelle aule dei tribunali fru-gando in una prodigiosa me-moria che oggi lo costringe asmentire lamico Gioacchi-no La Barbera quando affer-ma che le stragi di Capaci e

    via DAmelio furono decisedieci anni prima in unavillaal Circeo. Una villa dove siriunirono mafiosi e uomini

    di Stato per decidere i destinid'Italia. Di chi era quella vil-la? La Barbera non lo sa per-ch lui non cera, Di Carlos.

    Dove, quando?La riunione si tenne nella vil-la di Umberto Ortolani a SanFelice Circeo, lui era gi fug-gito in Brasile, la P2 non erastata ancora scoperta, macera aria di tempesta. Era in-

    verno, febbraio forse: Pier-santi Mattarella era stato uc-ciso da poco, dio sa se mi sono

    battuto per salvarlo. Ricordoche accompagnai da Romaun paio di persone, salimmolungo un sentiero di monta-gna, ma dal promontorio si

    vedeva il mare.

    Di quell'incontro si sem-pre parlato, nessuna sa co-sa si decise. Nel film Il Di-vo si allude alla presenzadi Andreotti.

    Non cera, per cerano NinoSalvo e lavvocato Vito Guar-rasi, il capo del Sismi Giusep-pe Santovito e un politico,forse un ministro, di cui nonricordo il nome. Il livello eraalto. Di sicuro non si parl distragi, semmai di colpo diStato (parola mai usata pe-r). Cerano gli scandali giu-diziari, la sinistra comanda-

    va troppo, bisognava inter-venire e c'era bisogno di Co-sa nostra che stava l a difen-dere i suoi interessi. Tuttodoveva ancora succedere, laP2 non era ancora stata sco-perta e i generali erano tuttial loro posto.

    Pochi mesi dopo ci fu la stra-ge di Bologna, intanto erascoppiata la guerra di mafiae fu ucciso Stefano Bonta-te. Forse un legame traquella riunione e le stragic', si dice che il piano dellaP2 fu realizzato soltantocon le bombe del 1992-93.

    Il contesto era cambiato. Nel1990 l'Italia era un paese nel-

    LA RIUNIONE DEL 1980 AL CIRCEO

    Da Ortolani, mente della P2 :

    si parl di golpe con Guarrasi

    e Nino Salvo, il generale

    Santovito e un ministro

    RAPPORTI CON B. E IL SUO VICE

    Ho accusato sia Berlusconi

    sia Dell'Utri. Ma solo il

    secondo stato condannato

    e un po' mi dispiace

    le mani della mafia, Cosa no-stra si era unita a pezzi di ca-morra e di 'ndrangheta. L'i-dea di costruire un'unicamafia per mettere fine aguerre inutili e sanguinosepurtroppo fu mia, maturdurante il sequestro Cirillo el'accordo con Nuvoletta.Senza volerlo offrii a Riina u-no strumento di potere enor-me, che non ha saputo usare.Lo Stato dovrebbe dargli unamedaglia per aver distruttoCosa nostra.

    A farne le spese stata so-prattutto la sua ex famiglia.Suo cugino NinoGio mor-to suicida a Rebibbia, ilpiccolo Di Matteo scioltonell'acido, il padre di LaBarbera trovato impiccato.Qualcuno aveva paura che itre killer di Altofonte, pre-senti a Capaci, rivelassero icontatti che questa fami-

    glia aveva con i servizi se-gret i ?

    Gio, Di Matteo e La Barberahanno pagato il prezzo dellacollaborazione. Anzi, miocugino Gio non ha fattoneppure in tempo: doveva

    essere interrogato quel gior-no, ed era l'unico dei tre adavere avuto rapporti diretticon i servizi segreti, glieli a-

    vevo mandat i i o. Con lorosincontr sia a Roma sia aPalermo prima delle stragi.Poi non li ha pi sentiti. Inquel periodo ero nel carceredi Full Sutton, in Inghilterra,dove come si sa ho ricevuto

    varie visite di agenti segretiitaliani e stranieri, ho subtominacce, ho temuto di essereucciso. In carcere avevo unasorta di ufficio, il direttoremi stimava perch avevo or-ganizzato attivit sociali.

    Dal '96 a oggi lei non ha det-to tutto quello che sa. Comeha fatto a uscire vivo da tan-

    ti processi, morti ammaz-zati, segreti devastanti?

    Il mio arrivo in Italia nel '96fece paura. Gli uomini che e-rano venuti a trovarmi a FullSutton, presente il commis-sario di polizia Arnaldo LaBarbera, mi proposero di e-

    vadere.Cos faccio la fine diRiccobono sparito nel nul-la, pensai, e appena arrivatoa Caltanissetta cominciai adaprirmi con il pm Luca Te-scaroli, l'unico magistrato dicui mi fidavo. Per il resto, so-no un solitario. Mi chiamoFrancesco, se aggiungo uncognome non il mio. Daquando ho finito di scontarela pena, vivo al Nord, unicolusso una finestra sul mare.Nessuno di quelli che cono-scono la mia vera identit sadove abito. Piccole precau-zioni. Non ho detto ancorat u t t o ? I n bal lo c i s o n otrentanni di storia di mafia,se poi uno dice quello che hodetto io bisogna procedereper gradi. La verit non tutti

    vogliono conoscerla. Mi sen-to uomo d'onore, se ho stret-to un patto con lo Stato sonotenuto a dire laverit. A do-manda rispondo, ma so an-

    che che il sacco vuoto non siregge in piedi.

    Se un pentito non ha piniente da raccontare, loStato lo abbandona?

    Il rischio c'. Ho accusatoArnaldo La Barbera, che nonera il solito agente segreto,ma un superpoliziotto incarriera messo dal capo dellapolizia Vincenzo Parisi allaguida del pool che indagavasulle stragi. Cosa che non homai capito, La Barbera staval per spiarlo, lo considero ilpi grande depistatore ditutti i tempi. Era nel Sisde fi-no all'88, ma nell89 venu-to a trovarmi in Inghilterrainsieme a Giovannino del Si-smi, si era portato a Palermola squadretta che aveva a Ve-nezia, ha arrestato Scaranti-no (il depistatore delle inda-gini di via dAmelio) che nonsapeva neppure il proprionome. Ma a Caltanissetta di-

    cono:S, il depistaggio tut-ta colpa di LaBarbera, lui morto chiudiamola qui. In-credibile.

    Lei un corleonese anoma-lo, l'unico capomafia chenon si sporcato le mani di

    sangue. Perch hanno ucci-so Falcone e Borsellino?La mafia da sola non avrebbeavuto il coraggio di uccidereFalcone e Borsellino. Ma idue giudici non colpivanosoltanto la mafia. Per scopri-re i flussi di denaro sporcohanno introdotto il segreto

    bancario, perfino in Svizze-ra: bisognava fermarli e lohanno fatto. Anche dentroCosa nostra ci sono uominidi potere in grado di dialoga-re con il mondo esterno. Altribunale di Palermo c' u-n'aula intestata a GirolamoBellavista, grande giurista diCosa nostra. Ero amico delprincipe Vanni Calvello,Marcello Dell'Utri l'ho co-

    nosciuto da giovane: un ra-gazzo serio, preparato.

    Della sua amicizia con Del-l'Utri si sempre vantato,come degli incontri con Ber-lusconi. Era a Londra conDellUtri al matrimonio diJimmyFauci eora lei loac-cusa di aver gestito la trat-tativa Stato-mafia.

    Ho accusato sia Berlusconisia Dell'Utri, lui soltanto stato condannato e un po' midispiace. Scarantino a cosa servito? A coprire la presen-za dei Graviano in via D'A-melio: quando ho lasciatoPalermo gi sapevo che il pa-dre dei Graviano aveva inve-stito su Milano.

    vera mafia l'organizza-zione di Buzzi e Carmina-ti?

    Carminati l'ho incontrato aRoma quando ero ospite diPippo Cal negli anni '70. In-telligente, determinato, im-parava in fretta, con i video-poker insieme a Renatino DePedis (boss della Banda dellaMagliana) ha fatto soldi a pa-late. Ma dietro c'era Cal.Non mi stupisce che Carmi-nati abbia poi fatto carriera.

    RIPRODUZIONE RISERVATA

    C it at i

    Dal lalto

    al basso:

    Tot Riina,

    Um b e rto

    Or tol a ni

    e Massimo

    C ar m i nati

    Ansa

    Biografi aFRAN CE SCO

    DI CARLO

    Natoad Altofontenel 1941,appar tenentea CosaNos t ra .Es pul s o, andatoa vivere nelRegno Unito.

    Nel 1985arrestato con58 kg di drogae condannatoa 25 anni.Dal 1996 co ll ab o ra to redi giustizia. statoa cc u s atodellomicidiodi Calvi

    L'ho incontrato

    a Roma con Pippo Cal

    negli anni70

    In telligente,

    determinato, imparava

    in fretta. Non mi

    stupisce la sua carriera

    SU MASSIMO CARMINATI

    Le cosche da sole

    non avrebbero avuto

    il coraggio di ucciderli

    I due giudici non

    colpivano solo la mafiama un sistema. E cos

    li hanno fermati

    SU FALCONE E BORSELLINO

    I nte r rogato

    in aula

    Il boss

    Francesco

    Di Carlo

    durante

    una delle

    udienze

    durante

    le quali

    ha spiegato

    e rivelato

    i segrete di

    Cosa nostra.

    Come testi-

    mone ha

    il volto coper-

    to. Da tempo

    v ive

    tra il centro

    di Londra

    e il Nord

    de l lItalia

  • 7/23/2019 Fatto 20151012

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  • 7/23/2019 Fatto 20151012

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    Luned 12 Ottobre 2015 | IL FATTO QUOTIDIANO | COME ANDATA A FINIRE 11

    Ascesa e caduta di Galan

    Lex

    do ge

    resta senza casa

    Lo scandalo Mose

    ARRESTI DOMICILIARIIl fu governatore della Regione e ministrolascia la lussuosa villa Rodella che stata il simbolo indiscusso del suo potere

    La vicenda

    L'indagine parte dagli appalti del sistema di dighe anti-acqua alta a Venezia. In tutto gli indagati sono uncentinaio. Coinvolti anche l'ex generale delle FiammeGialle Spaziante e l'ex consigliere di Tremonti MarcoMilanese, oltre al senatore ed ex ministro Giancarlo

    Galan per il quale viene concessa lautorizzazione aprocedere e finisce in carcere. Il gip nellordinanzascrive di un "ufficio pubblico totalmente asservito agruppo economico-criminale". Corruzione,finanziamento illecito e frode fiscale i reati contestati.La Finanza ha sequestrato subito beni per un valore dicirca 40 milioni di euro. In manette finisce linte raclasse dirigente di Venezia e in parte del Veneto. Traloro anche il sindaco di Venezia del Pd Giorgio Orsoni.

    G ANTONIO MASSARI

    E DAVIDE VECCHI

    iancarlo Galan alle presecon gli scatoloni: il 20 otto-bre deve trasferirsi in un ap-partamento a Cinto Euga-neo. Casa in affitto. Ildogeora nudo: lascia la lussuosavilla Rodella, che prima fu ilsimbolo indiscusso del suopotere, poi si trasform nelsimbolo del malaffare, sco-perchiato dalla magistratu-ra veneziana, con l'inchie-sta sul Mose, che mise a nu-do un sistema di tangentipeggiore di quello di ManiPulite - la definizione delprocuratore capo di Vene-zia, Carlo Nordio.

    VILLA RODELLA S' trasfor-mata nel simbolo della ma-gistratura che vince sullacorruzione, consideratoche l'ex ministro e governa-tore del Veneto deve lasciar-la perch non ha i soldiperpagare i 2,6 milioni di euro dimulta, stabilita in sede dipatteggiamento - oltre a unapena di due anni e dieci mesiche, dopo i primi settantottogiorni trascorsi in carcere,sta scontando agli arrestidomiciliari.

    L'accordo con la procuraera chiaro: se Galan non tro-vava i soldi entro il 30 set-tembre, lo Stato si sarebberivalso sulla sua sontuosa

    villa, confiscata mesi fa. Equei soldi, Galan, non riu-scito a trovarli. Cos, con iltrasloco da villa Rodella, inVeneto - e non solo - sembrastia traslocando definitiva-mente un'epoca intera. Aguardarla oggi sembra lon-tana, eppure era solo il giu-gno del 2014, quando tracarceri e domiciliari, si pro-cedeva all'arresto di decinedi persone, incluso l'allorasindaco di Venezia, GiorgioOrsoni, il magistrato delleAcque e altritra cui Marco

    Milanese, potentissimobraccio destro di Giulio Tre-monti. Galan, Tremonti,Milanese: uomini di un po-tere che sembra ormai sva-nito. E anche di questa cadu-ta, in fondo, la parabola diGalan e della sua lussuosavilla, sono il segno tangibile:a racimolare i 2,6 milioninon servito l'appello a Sil-vio Berlusconi, n la richie-sta di aiuto ai vecchi amici,quelli che, quando era unpotente e lo chiamavano il

    Doge, arrivavano a regalar-gli auto da 70 mila euro, co-me fece Niccol Ghedini,che ora lo difende, s, ma daavvocato.

    Auto storiche, barche, ca-sotto per la pesca: tutto invendita, tutto all'asta. Sem-bra davvero un paradosso,ma il declino di Galan percerti aspetti somiglia tanto aquello della stessa Venezia,con il nuovo sindaco LuigiBrugnaro che - mentre l'exdoge riempie i suoi scato-loni - annuncia di voler ven-

    dere i capolavori di Klimt eChagall per far cassa, e pa-reggiare il bilancio.

    La ricchezza svanisce do-po l'evanescenza del poteresul quale, secondo l'accusa,Galan aveva costruito la suafortuna. Secondo i pm, in-fatti, Galan era a libro pagadel Consorzio VeneziaNuova, guidato dal grandecorruttore Giovanni Maz-zacurati, e della grande im-presa Mantovani di Piergio-rio Baita.

    E PROPRIO grazie ai lavorigratuiti compiuti dallaMantovani secondo l'ac-cusa come scambio di favori Galan riusc a ristruttura-re villa Rodella, trasforman-dola da casolare cadente del2005 quando l'ha acqui-stataa lussuosa villa. Galanha tentato di opporsi un an-no fa. Il 9 ottobre 2014 otten-ne il via libera al patteggia-mento che prevedeva anchela confisca di 2,6 milioni dieuro.

    Da procedura l'ex gover-natore aveva 90 giorni ditempo per trovare il denaroe pagare il danno allo Stato.

    Ma non c' riuscito. Il suoavvocato, Franchini, ha pre-sentato ricorso in Cassazio-ne contro il sequestro deibeni, riuscendo cos a posti-cipare il provvedimento,che per stato bocciato loscorso tre luglio. statoin-vitato a lasciare l'abitazio-neil 30 settembre,ma poiriuscito ad ottenere unaproroga al 20 ottobre.

    Duegiorni dopo,il 22 ot-tobre, a Venezia inizier ilprocesso a carico degli altriimputati, compreso l'ex sin-daco Giorgio Orsoni che a-veva tentato la strada delpatteggiamento, ma inutil-mente.

    Alla sbarra per illecitofi-nanziamento ai partiti ci sa-ranno Orsoni per i fondi alPd e lex europarlamentareLia Sartori (Forza Italia),per concorso in frode fiscalel ex dirigente regionaleGiancarlo Ruscitti, per mil-lantato credito per lex pre-sidente di Fintecna Corrado

    Crialese e per corruzionelex ministro dellAmbienteAltero Matteoli, limpren-ditore Erasmo Cinque, lexmagistrato alle acque MariaGiovanna Piva, lex magi-strato della Corte dei ContiVittorio Giuseppone, il fun-zionario della Regione Gio-vanni Artico, limprendito-re Nicola Falconi, larchitet-to Danilo Turato e lex am-ministratore dellaut ostr a-da Venezia-Padova LinoBrentan. Poicome coinda-gati che hanno scelto di col-laborare con la magistratu-ra compariranno Giovan-ni Mazzacurati, ex presi-dente del Consorzio Vene-zia Nuova, Piergiorgio Bai-ta, amministratore dellaMantovani, e Claudia Mi-nutillo, ex segretaria diGiancarlo Galan ed ex am-ministratrice della AdriaInfrastrutture. Tutti nomiche hanno partecipato allaspartizione del potere in Ve-neto, soltanto fino a due an-

    ni fa, dalle poltrone in Re-gione alla lottizzazione de-gli appalti pi importanti.

    UN SISTEMAprima finito al-la sbarra, poi all'asta, come itesori che Venezia oggi pro-va a vendere per risollevarsidai debiti tanto che il Comu-ne si anche costituito partecivile nel processo Mose in-vestendo faticosamente 20mila euro in legali.

    A unire Galan alla sua Ve-nezia, sembra sia rimastosoltanto un ultimo dispera-

    to grido di battaglia: Asta lavictoria. Sperando che nonvada deserta.

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    I punti

    1Il 4 giugno

    dello scorsoanno

    ve n go no

    arrestate 35persone e

    indagate altrecento per le

    tangentiMose

    2In carcere,dopo la

    richiesta alSe na to,

    finisce ancheGiancarlo

    Galan, chepattegger la

    pena

    3I magistrati

    parlano di unsistema

    corruttivo atutti i livelli e

    riescono a

    se q u e s t ra rebeni per 40

    milioni

    ORA ABITA IN AFFITTO

    Deve pagare una multa

    di 2 milioni e 600 mila euro:

    ha venduto la dimora

    e traslocato a Cinto Euganeo

    PASSAGGI GIUDIZIARI

    Gli restano da scontare

    due anni e dieci mesi:

    ha trascorso i primi 78 giorni

    nel carcere di Opera

    A lungo

    pilastro del

    cent rode stra

    Lex ministro e

    senatore Gian-

    carlo Galan:

    sconta la pena

    agli arresti

    domici liari

    nella casa pre-

    sa in affitto

    Ansa

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  • 7/23/2019 Fatto 20151012

    12/24

    12 | IL FATTO QUOTIDIANO | Luned 12 Ottobre 2015

    tureLet Non solo OgmCORTO C I RC UI TODa Naomi Klein a Vandana Shiva, dietro molte rivendicazioni ambientali si cela un desideriodi barriere commerciali utili soprattutto a tutelare dalla concorrenza i produttori nazionali. A spese dei pi poveri

    I MARCO PONTI

    l socialismo, basato sulla coo-perazione e laltruismo, credosia un modello superiore alcapitalismo, basato sulla v i-dit e la competizione (davve-ro valori non entusiasmanti).Peccato che la storia ha dimo-strato che il socialismo nonfunziona, a causa di mancatiincentivi che hanno paraliz-zato, invece che stimolare, lacrescita delle forze produtti-

    ve prevista da Karl Ma rx. E i-noltre genera lesplosione diuna feroce competizione e-goistica a livello politico,non esplicitabile in modo isti-tuzionale, che ha a sua voltapoi prodotto dittature spessosanguinarie. Non che capita-l i sm o e d e m oc r az i a s i an osempre andati daccordo, mail fatto di esser nati insieme hagiovato molto anche alla se-conda.

    ORA, GLI ANTICAPITALISTI,

    proprio perch mantengono alivello morale un modello se-condo me superiore a quellocapitalistico, fanno fatica a ri-conciliarsi con la storia. Lul-tima trasformazione del dog-ma marxiano dellinevitabilecrollodel capitalismo sembra

    essere quello ambientale. Lacampionessa mondiale dellatesi catastrofistica ambienta-le, con il sol dellavvenir sullosfondo, Naomi Klein,anchese recentemente stroncatadalla sinistra pensante, benrappresentata dallaNew York

    Review of B ooks, dove scrivo-no molti premi Nobel.

    Ma di questa linea di pensie-ro vi sono certo altri campioniinternazionali, come VandanaShiva, che sostiene per rime-diare alla fame nel mondo unmassiccio ritorno allagricol-tura tradizionale, che, con lasua bassa produttivit, inrealt una solida garanzia delritorno alla fame, pi che di-mezzata negli ultimi ventanni

    proprio grazie allabbandonodellagricoltura tradizionale.Ma questultima tanto pi

    verde e romantica di quella in-dustriale (chi scrive ha lavora-to 13 anni in Paesi tanto verdie romantici).

    Questa visione mistico-ma-gica del mondo ben rappre-sentata in Italia, dagli opposi-tori ideologici alla motorizza-

    zione privata, che sembrano i-gnorare il modesto contributodi questa al riscaldamento glo-

    bale (dellordine del 15% se-condo lIpcc, massima autori-t sul tema). Ma certamentelautomobile privata caricadi valori simbolici capitalisti-ci, sia sul versante della produ-zione (privata, mentre i trenisono statali), che dei consumi(di massa, che corrompono ilavoratori), che dei modelli di

    vita (pi individualistici). Tut-te cose vere.

    UN SECONDO BERSAGLIO i-deologico agricolo. I nostri

    verdi pi combattivi si battono

    con successo contro gli Ogm ei patrioti delle produzioni na-zionali contro i perfidi stranie-ri, mentre i fautori del chilo-metro zero poi non disdegna-no di esportare i loro prodottitanto ecologici nei quattro an-goli del mondo, anche via lapubblicit ottenuta con Expo.Per coerenza, dovrebbero ri-fiutarsi. Circa la solidit delle

    opinioni scientifiche dei ne-mici degli Ogm si veda il dibat-tito su Repubblica tra CarloPetrini (sostenuto nei fatti dalministro dell Ag ri colturaMaurizio Martina)e la scien-ziata senatrice a vita ElenaCattaneo. Per la superiorit a-limentare dei prodotti cosid-detti ecologici si veda inveceuna accurata ricerca diAltro -consumo, mentre infine per lasuperiorit dei prodotti agri-coli e caseari italiani rispetto aquelli, per esempio, di Germa-nia, Olanda o Danimarca bastae avanza il buon senso, e la glo-riosa storia delle nostre innu-merevoli frodi alimentari.

    Guardando questo scenarioagricolo con il cinico occhiodelleconomista, sembra discorgere un elemento comu-ne, che certo sfugge a moltiambientalisti anticapitalisti in

    buona fede, ma non ai pi so-lidi interessi che li affiancano espesso se ne servono. Questiinteressi hanno un nome: pro-tezionismo, e due durebatta-

    glie da combattere. La prima quella contro le importazioni,da qualsiasi parte provengano,anche se, e soprattutto, andas-sero a ridurre i prezzi per i pro-dotti nazionali (una sciaguraper i consumatori italiani me-no ricchi), e aumentassero leimportazioni alimentari daipaesi meno sviluppati (unasciagura per quei poveri con-tadini sfruttati, ci viene sem-pre spiegato). Ma soprattuttouna sciagura per il portafogliodei (pochi) produttori nazio-nali.

    DELLA SECONDAbattaglia non invecepolitically correct an-

    che solo accennarne: i sussidieuropei diretti (circa 6 miliar-di allanno), e quelli italiani in-diretti (carburanti ecc..). Tut-to per difendere lambiente,dimenticando che lagricoltu-ra una delle attivit pi inqui-nanti, soprattutto per le acque,che anche queste devono esse-re sussidiate e depurate a spe-se della collettivit.

    Come avviene nei trasporti,si mandano avanti quelli cheguadagnano davvero poco(come adesso allExpo i piccoliagricoltori), per difendere in-teressi ben pi solidi. Limpor -tante commuovere gli animi.Ea lor nulla per loro sconvie-ne (stando con Verdi, ma non un gioco di parole): controlapertura dei mercati dei pro-dotti agricoli si sentito par-lare persino della necessitdiautonomia alimentare nazio-nale (e perch allora non an-che energetica? E anche per lacultura?E per la lingua italia-na? Usiamo ordinatore co-me fanno i francesi, basta lan -

    glofilo Pc!). E alla fine usciamoanche dalleuro, e ci chiudia-mo felici nella fortezza Ita-lia, respingendo gli emigrantiche ci minacciano, come ci mi-naccia il mondo intero. Scon-figgendo i perfidi giudo-plu-to-massoni che complottano alivello mondiale contro di noi.Non vi ricorda niente?

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    Guru

    Lattivista in-

    diana Vanda-

    na Shiva di-

    fende lagr i-

    coltura tradi-

    zionaleAnsa

    I compagni felce e mirtilloche servono ai protezionisti

    B iog rafiaMARCO

    PONTI

    nato nel1941, ha unalaurea inArc h i te t t u raal Politecnicodi Milano. Per13 anni ha

    lavorato nelsettore deitrasporti ingiro per ilmondo per 13anni comeco ns ulen teper la BancaMondiale. stato sonos tatoconsulente dimolti ministridei trasportie economici.InsegnaEconomia deitrasporti alPolitecnico diMilano

    Moltian t ic api t alisticon ve rtitiallambien tesono inbuona fede,ma spessofin is co noper servirei nte res sieco n om i c i

    ILC HI E RICOVAGANTE Profezie sinistre dopo lo spettacolare coming out di monsignor Charamsa

    Pizzini piduisti, lobby gay, congiureQuanti rumori in Vaticano

    FABRIZIO DES POS I TO

    Afuror di Curia, torna la demoniaca om-

    bra del Complotto in Vaticano. Sono irumori di fondo, insistenti e inquietan-

    ti, che si sono scatenati dopo lo spettacolarecoming out di monsignor Charamsa, teologodel SantUffizio. Sotto accusa finita cos unapresunta lobby gay antifrancescana.

    Al momento, la trama ricorda le ultime fasidrammatiche del pontificato di Ratzinger.Tra corvi, dossier e maggiordomi infedeli, aun certo punto fu lora della lobby gay che a-

    vrebbe costretto Benedetto XVI alle dimis-sioni. Il riferimento era alla rete dellallora se-gretario di Stato, il cardinale Bertone, protet-tore dellastro Rai Marco Simeon, omoses-suale che in unintervista alFatto rivendic la

    sua amicizia con Luigi Bisignani, faccendiereandreottian-berlusconiano di P2 e P4.

    E ora proprio Bisignani, sul Tempo, a se-minare veleni e sospetti. Prima p ronostican-do uno tsunami nella Chiesa perch luscita dimonsignor Charamsa figlia del nuovo corso

    bergogli ano, poi rivelando che lo stesso Cha-ramsa stava per diventare vescovo, grazie an-che alla rete delle sue relazioni, tra cui spiccaquella con don Dario Vigan, prefetto dellaComunicazione. Profezia finale, a modi piz-zino: o Bergoglio mette ordine oppure i fili si

    spezzeranno del tutto, con altri c o-ming out.

    Ecco poi La Nuova Bussola quoti-diana, sito ciellino. Qui scrive EttoreGotti Tedeschi, il banchiere cac-ciato dallo Ior dai bertonia-ni. Anche le sue profezie so-no funeste: Se i pastori la-sciano il gregge incustoditocon la scusa di andare a cer-care pecorelle (...) che po-tr mai succedere? Succe-

    der che i lupi faranno festa.... Allappellomanca solo Giancarlo Elia Valori, altra figuradella cattomassoneria, che tre anni fa suHi-ram, la rivista del Grande Oriente d Italia, av-

    vert Ra tzinger: gli a ttacchi contro di luierano il frutto della perdita delle reti sa-pienziali occulte del Vaticano, in cuilomosessualit era un tratto distinti-

    vo. E ancora: La questione della pe-dofilia, o le altre tematiche di tipo laicista,

    sono segnali significativi. L omosessualit un tratto, anchesso rovesciato, dellai n i-

    ziazione sapienziale, co-me insegna la leggenda

    della relazione tra Dante eBrunetto Latini. Bergoglioavvisato, mezzo salvato.

  • 7/23/2019 Fatto 20151012

    13/24

    Luned 12 Ottobre 2015 | IL FATTO QUOTIDIANO | LETTURE 13

    LEFATTUCCHIERE

    FEMMINISMO N E L LANNO 2015

    diventata

    una parolache allontanale pi giovani

    Ridicolo che sia

    c onsideratocome unideologiadeva s t a n t e

    ELISABETTA AMBROSI

    Ssss. parlo piano, affinchle anziane femministenon mi sentano e mi ad-

    ditino come maschio-sotto-messa. Ma lo confesso: il ter-mine femminismo mi fa starea disagio, non mi sembra u-na parola utile oggi, pertanti motivi. Anzituttonon mi piace per un fattogrammaticale: volenti o no-lenti, femminismo lequiva-lente, al femminile, dimaschi-lismo. Se volessimo dunque sta-re alla grammatica, femminismovorrebbe dire ritenere superiorile donne agli uomini, tentando disopraffarli, il che cosa riprove-vole e sbagliata (anche se di don-ne che si ritengono superiori agliuomini se ne incontrano parec-chie). Poi, ovviamente, c il datostorico. Non vorrei sembrare in-coerente, ma ritengo gli anni Set-tanta anni strepitosi magari es-sere stata grande allora , anni dimanifestazioni potenti e di ener-gia femminile straordinaria, ca-pace di portare a casa magnificidiritti. Ma era unaltra epoca, ap-punto, e noi donne dobbiamo farei conti con loggi, peril qualesa-

    rebbe necessario inventare altristrumenti, altre parole, altri mo-di di manifestare. Femmini-smo, infatti, una parola che di-vide, che allontana soprattutto lepi giovani, che hanno modi di-versi per autorappresentarsi epensarsi in relazione agli uomi-ni.

    QUESTE NUOVE identit femmi-nili vanno intercettate altrimenti,senza quellastio o rabbia chespesso accompagnano i giudizi dichi stata femminista storic