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OSCILLOSCOPIO ANALOGICO
2Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
Indice
Oscilloscopi analogici 1a parteOscilloscopi analogici 2a parte
3
Oscilloscopi analogici
4Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
Indice
Generalità e formazione dell’immagine Tubo a raggi catodiciPresentazione nel dominio del tempo Base tempiEsercitazione su simulatore di Oscilloscopio
5
Oscilloscopi analogici 1a parte
6Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
Elemento principale di un oscilloscopio
Tubo a Raggi Catodici (TRC) evoluzione dei tubi di
Crookes 1879Braun 1897
7Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
Costruzione dell’immagine
8Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
Schema a blocchi di un oscilloscopio
S in posizione 1: rappresentazione di grandezze nel dominio del tempo (grandezze periodiche transitori)S in posizione 2: composizione di due segnali su assi ortogonali
9Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
S in posizione 1
10Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
S in posizione 2: rappresentazione XY
11Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
S in posizione 2: rappresentazione XY
X
Y
12
Oscilloscopi analogici 1a parte
13Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
Tubo a raggi catodici
1 - Riscaldatore2 - Catodo3 - Cilindro di Wehnelt (Griglia di controllo)4, 5 ,6 - Elettrodi di focalizzazione7 - Placchette deflessione verticale 8 - Placchette deflessione orizzontale9 - Elettrodo di postaccelerazione
14Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
Schermo 1/2
Lo schermo è una lastra di vetro piana rivestita, nella superficie interna al TRC, di particolari materiali elettroluminescenti (i fosfori)
Questi colpiti dal fascio elettronico emettono luce trasformando energia cinetica in energia luminosa
Sullo schermo è anche depositato un strato sottile metallico che funziona da elettrodo di raccolta degli elettroni
15Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
Schermo 2/2
Tipi di fosforo determinanocolore di emissionepersistenza luminosa: in presenza di attivazione elettronica i fosfori emettono luce per fluorescenza, se cessa l’eccitazione si ha il fenomeno di emissione per fosforescenza con coda luminosa
t p costante di tempo di decadimento1 ~ 10 ms <t p< 1 s
16Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
Valutazione della sensibilità di deflessione
accd
bd
LD
V
V
⋅
⋅⋅⋅=
2
1
Si può dimostrare che la deflessione D sullo schermo è calcolabile con la relazione
Funzione della geometria del sistema e delle tensioni• Vacc di accelerazione • Vd differ. di deflessione
17Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
Parametri che influenzano D
Per rendere elevato D occorre avere:elevata tensione di deflessione Vd e quindi guadagno dell’amplificatore elevatoelevata lunghezza b delle placchette e quindi capacità di carico alta per l’amplificatoreelevata lunghezza del tubo e quindi elevato ingombrobassa tensione accelerazione Vacc che comporta una scarsa luminositàpiccola distanza tra le placchette d con alta capacitàequivalente
18Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
Sensibilità di deflessione 1/2
Si definisce un fattore di deflessione
valutazione di massima di Hd ipotizzandob ≅ 3 cmd ≅ 1 cmL ≅ 40 cmVacc ≅ 3 kVrisulta Hd = 50 V/cm
⎟⎟⎟⎟⎟
⎠
⎞
⎜⎜⎜⎜⎜
⎝
⎛
=D
VH d
d
19Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
Sensibilità di deflessione 2/2
Si parla anche di sensibilità di deflessione
⎟⎟⎟⎟⎟
⎠
⎞
⎜⎜⎜⎜⎜
⎝
⎛
=d
d H1S
20Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
Deflessione verticale 1/2
Con i valori numerici definiti, per una deflessione di 10 cm occorre avere V0 = 500 V; Se Vin=1mV occorre un guadagnodell’amplificatore
G = 500 x 103 → 114 dB
21Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
Deflessione verticale 2/2
Caratteristiche amplificatore:guadagno elevatobanda estesa da d.c. a frequenze elevaterisposta piatta
22Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
Banda passante del sistema
Banda passante del sistema di deflessione
SENSIBILITÀ ELEVATA DI DEFLESSIONECOMPORTA
PICCOLA DISTANZATRA PLACCHETTE
ELEVATA LUNGHEZZADELLE PLACCHETTE
CAPACITÀELEVATA
BANDA PASSANTE RIDOTTA
In pratica la banda passante del canale verticale èperò limitata dall’amplificatore
23
Oscilloscopi analogici 1a parte
24Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
Presentazione nel dominio del tempo
S in posizione 1: rappresenta grandezze nel dominio del tempo
25Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
Tensioni di deflessione Vx e Vy
26Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
X
Y
Rappresentazione nel dominio del tempo
27
Oscilloscopi analogici 1a parte
28Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
Circuito base tempi
TRIGGER SOURCE
GENERATORE DI TRIGGER GENERATORE DI RAMPA
SLOPE
TRIGGER LEVEL
+ -TIME/DIV
Y
IINT
EXT
LINE
29Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
Circuito base tempi
VF
VCFR
flipflop
×
CFR
generatore di rampa
comparatore di fine rampa
alle placche di deflessione verticale
integratoredi Miller
-1
+
—VD
VBVT VE
+—
comparatore di soglia
generatore di trigger
formatore di impulsi
livello di trigger
selettore di ingresso
Invertitore
SLOPE±
Y
IINT
EXT
LINE
sorgente di trigger
30Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
Sorgente di trigger
Il selettore d’ingresso seleziona il segnale da utilizzare per generare il sincronismo (sorgente di trigger).
Y
INT
EXT
LINE
sorgente di trigger
“INT”, viene utilizzato lo stesso segnale del canale verticale“EXT”, è possibile utilizzare come sorgente di trigger un segnale esterno“LINE”, la sorgente di trigger è il segnale a frequenza di rete (50Hz)
31Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
Generatore di trigger
-1
+
—VD
VBVT VE
+—
comparatore di soglia
generatore di trigger
formatore di impulsi
Trigger Level
selettore di ingresso
InvertitoreSLOPE±
Livello di trigger (LT) = 2V
Slope -VB
VT
VE
t
t
t
LT
“SLOPE” permette di scegliere di generare la rampa sui fronti in salita o in discesa del segnale di trigger.il comparatore di soglia e il formatore di impulsi generano un impulso, nell'istante in cui il segnale della sorgente di trigger supera la soglia VD
con il comando “LEVEL”, è possibile variare il valore di tensione VD (LT)
32Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
Generatore di rampa
VE
VG
VCFR
t
t
t
—
+
VG
Comando Fine Rampa SW
R C
VE
VCFR
flipflop
×
CFR
generatore di rampa
comparatore di fine rampa
alle placche di deflessione verticale
integratoredi Miller
VG
R e C possono essere variati, tramite il comando “TIME/DIV”
33
Oscilloscopi analogici 1a parte
34Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
Esercitazione pratica con Swilab 1/2
Attivare il pannello del Analog Oscilloscope (AO)
Attivare il pannello del Analog Generator (AG)
Collegare il morsetto OUT di AG con CH1 (IN selection) di AO
Compare la traccia sinusoidale di default
35Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
Esercitazione pratica con Swilab 2/2
Verificare l’effetto dei controlli sul canale verticale Volt/div
Verificare l’effetto dei controlli sulla base tempi SEC/DIV
Verificare l’effetto dei controlli sul Trigger Setupin particolare variando il “level”
36
Oscilloscopi analogici
37Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
Indice
Modalità di trigger Canale verticaleEffetti di carico e scopo delle sondeLa doppia base tempiOscilloscopio a doppia traccia
38
Oscilloscopi analogici 2a parte
39Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
Generatore base tempi
Trigger source:
slope: ±trigger level: regolabile con continuitàcircuito porta: definisce inizio rampageneratore rampa: start da porta
stop da circ. fine rampacircuito di hold - off: inibizione inizio di rampa
successivacircuito di spegnimento: impedisce visualizzazione
della traccia di ritorno
Interno
Esterno
linea 50 Hz
40Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
Trigger automatico
Si ha l’esigenza di far partire la rampa in modoautomatico quando mancano gli impulsi al trigger e cioè nei casi seguenti:
quando il segnale di sincronismo è una tensione continua (per esempio si utilizza il sincronismo interno per misurare il livello di una tensione continua)quando il segnale di sincronismo ha ampiezza picco-picco inferiore all’ampiezza della fascia di isteresi del circuito di trigger
Fascia di isteresi del trigger
Segnale di sincronismo
41Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
Immagine non sincronizzata 1/2
42Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
Immagine sincronizzata 2/2
43Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
Velocità di scansione diverse
44
Oscilloscopi analogici 2a parte
45Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
Canale verticale: schema a blocchi
RIN=1MΩ±1%CIN=10÷40 pF
46Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
Canale verticale: Caratteristiche 1/2
Amplificatore Verticaleingresso a FET (per avere alta impedenza )stadi differenziali (deve operare anche in continua)guadagno elevato e taratobanda sufficientemente elevatauscita bilanciata per pilotare correttamente il sistema di deflessionedinamica di uscita elevata (± 300÷400 V)
47Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
Canale verticale: Caratteristiche 2/2
Attenuatore Taratoresistenza caratteristica costante al variare dell’attenuazione (1 M Ω)bassa capacità di ingressoattenuazione tarata per valori discreti(definisce il fattore di deflessione verticale)banda elevata adeguata a quella dell’amplificatore verticale
48Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
Comportamento in frequenza
Ipotesi di amplificatore ad un solo polo Modello in frequenza tipo filtro passa basso
R
fp = (2πRC)−1
ffp
Filtro P.B. OUT. (DEFL.) CIN (V)
Equivale a
49Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
Comportamento nel dominio del tempo 1/2
Invece della costante di tempo τ =RC, per motivi pratici di misura sullo schermo, conviene definire il tempo di salita ts0
R
CVi Vu
t
Vu
Vi
90%
10%
ts0
50Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
Comportamento nel dominio del tempo 2/2
ts0 il tempo compreso tra il 10% ed il 90% del valore asintotico della deflessione prodotta da un segnale a gradino ideale
ts0 viene chiamato tempo di salita proprio(intrinseco) dell’oscilloscopio
51Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
Risposta al gradino e Tempo di salita
Dalla risposta al gradino Vu(t)= Vumax(1-e-t/RC) , si possono calcolare gli istanti
t1 per cui Vu(t1)=0.1Vumax
t2 per cui Vu (t2)=0.9Vumax
Da cui si ricava ts0= t2-t1Risulta ts0≅ 0.35/fp ≅ 2.2RC
R
CVi Vu
t
Vu
Vi
90%
10%
ts0
52Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
Impedenza di ingresso 1/2
Se interessa solo il comportamento in frequenza, il canale verticale può essere modellato come in figura
Ri
VeCiVu
fp
AMPL.
Vi
oscilloscopio
Impedenza di ingresso
t
Vu
Vi
90%
10%
ts0Ze→∞
=Ve
53Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
Impedenza di ingresso 2/2
Se si invia un gradino ideale di tensione, fornito da un generatore ideale, sullo schermo si avràun esponenziale con tempo di salita ts0 ≅ 0.35/fp
L’impedenza di ingresso non ha effetto
54
Oscilloscopi analogici 2a parte
55Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
Effetto dell’impedenza di ingresso 1/2
Se si invia un gradino ideale di tensione, prodotto da un generatore reale (per semplicitàcon impedenza di uscita R0 resistiva) la situazione diventa quella di figura
(Ri//R0≅ R0 essendo normalmente Ri>> R0)2π Ci(Ri//R0)
t
Ve
Vi
90%
10%
tp1
R0
RiVe
fp1 =
Ci
Vi Vu
fb
AMPL.
1
56Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
Effetto della impedenza di ingresso 2/2
L’impedenza di ingresso dell’oscilloscopio in combinazione con la R0 , introduce un filtro passa basso la cui funzione di trasferimento Ve / Vi ha frequenza di taglio fp1
Conseguentemente si introduce un ulteriore tempo di salita
tp1 ≅ 0.35/fp1 ≅ 2.2 Ci(Ri//Req)
(Ri//R0≅ R0 essendo normalmente Ri>> R0)2π Ci(Ri//R0)
t
Ve
Vi
90%
10%
tp1
R0
RiVe
fp1 =
Ci
Vi Vu
fb
AMPL.
1
57Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
Effetto sul tempo di salita misurato 1/6
La teoria dei circuiti elettronici permette di calcolare la frequenza di taglio f ∗ di una cascata di doppi bipoli
fp1 fp f∗Vi VuVi Vu
E quindi il tempo di salita equivalente t ∗ della cascata
tp1 ts0 t∗Vi Vu Vi Vu
58Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
Effetto sul tempo di salita misurato 2/6
Risulta con una sufficiente approssimazione che, se si invia un gradino ideale di tensione, prodotto da un generatore ideale, il tempo di salita misurato sullo schermo vale
t
Vu
Vi
90%
10%
tm
tm=t∗≅ (tp12+ts0
2)1/2
59Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
Effetto sul tempo di salita misurato 3/6
Se il generatore di gradino ha un tempo di salita tg≠0, il tempo di salita misurato tm può essere stimato utilizzando il modello
Il generatore con tempo di salita tg è stato realizzato applicando un gradino ideale ad un filtro passa basso con tempo di salita tg.
ts0tp1 tmVi tg Vu VuVi
60Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
Effetto sul tempo di salita misurato 4/6
Con una sufficiente approssimazione si può stimare che il tempo di salita misurato sullo schermo vale
t
Vu
Vi
90%
10%
tm
tm=t∗≅ (tg2 + tp1
2+ts02)1/2
61Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
Effetto sul tempo di salita misurato 5/6
In linea di principio questo errore di misura potrebbe essere corretto secondo la relazione
tg= (tm2 − tp12−ts02)1/2
Però l’incertezza su tp1 e su ts0 e l’approssimazione della relazione matematica non giustificano tale correzione
62Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
Effetto sul tempo di salita misurato 6/6
Si preferisce solo fare una valutazione grossolana dell’errore per decidere se:
è il caso di utilizzare un altro oscilloscopio a banda piùlarga (ts0 minore) è il caso di ridurre tp1 intervenendo sul collegamento tra oscilloscopio e circuito di misura (riduzione dell’effetto di carico)
Si ricorda che tp1 si manifesta a causa della resistenza di uscita del generatore equivalente
63Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
Effetto di carico dell’oscilloscopio
RoRIN CIN
– in D.C. attenuazione
– in A.C. rotazione di faseattenuazione
limitazione di banda
L’effetto provoca:
64Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
Per ridurre l’effetto di carico
Occorre ridurre possibilmente il rapporto R0/ RIN
Si possono utilizzare due tecniche:
introdurre una sonda attiva
introdurre una sonda che realizzi un partitore compensato
65Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
Sonda Attiva
Problemi presentati:amplificatore a larga bandanecessità di elevata dinamica di ingressorichiede linee di alimentazione
CIRCUITO IN MISURAOSCILLOSCOPIO
SONDA ATTIVA
Ro
66Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
Sonda Passiva: Attenuatore compensato 1/3
Si regola CS per avere RSCS = RINCIN
In tali condizioni:la FDT Vu / Vi ha idealmente banda infinitala RE = RS+RIN
la CE = CS×CIN/(CS+CIN)
RS
R0CS
RIN CINViVu
ZE
RE CE
OSCILLOSCOPIO+SONDA
67Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
Sonda Passiva: Attenuatore compensato 2/3
L’effetto di carico del sistema oscilloscopio+sonda risulta inferiore a quello del solo oscilloscopio
Normalmente la sonda attenua di un fattore 10RS=9 RIN , CS = CIN /9
e quindi RE=10RIN, CE = CIN /10
68Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
Sonda Passiva: Attenuatore compensato 3/3
Il polo introdotto nel collegamento vale f*
R0
RE
Vl
f* =
CEVi Vu
fb
AMPL.
2π CE(RE //R0)
1 RE //R0 ≅ R0 ,
CE = CIN /10= fp1x10
69Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
Osservazione dei fronti ripidi
A causa del ritardo tra partenza della rampa e l’istante di triggerSi perde l’osservazione del fronte
70Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
Rimedio
Introduzione di una linea di ritardo sul canale verticale
71Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
Compensazione del ritardo di start rampa
72Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
Problemi di sincronizzazione 1/2
Problemi di sincronizzazione per la osservazione di particolari del segnale
Se si vuole rappresentare il dettaglio A sull’intero schermo
t
Trigger level
A
73Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
Problemi di sincronizzazione 2/2
Occorre far partire le rampe immediatamente prima di A
È però molto difficile sincronizzare con un livello di trigger posto sui tratti orizzontali della forma d’onda
t
Trigger level
74
Oscilloscopi analogici 2a parte
75Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
Oscilloscopi a doppia base di tempi
Il problema di sincronizzare in punti difficili del segnale è risolto con gli oscilloscopi a doppia base tempiSchema a blocchi di principio
Canale Vert.
Base tempi B1
Base tempi B2
IN
TRC
Si hanno due generatori di base tempi
76Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
Schema a blocchi
GeneratoreBase Tempi B1 (principale)
Time/divA
TriggerLevel
Slope
+
_
Time/divB
Trigger
Level
DeflessioneOrizzontale
Segnale di triggerPer BT B1
Segnale di triggerPer BT B2 Generatore
Base Tempi B2 (secondaria)
77Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
Oscilloscopi a doppia base tempi
Modalità di generazione della 2a base tempiB2 ritardata rispetto a B1
GeneratoreBase Tempi B1
(principale)
Time/divB TriggerLevel→ DELAY
DeflessioneOrizzontale
Segnale di triggerPer BT B1
La rampa generata da B1 è utilizzata come segnale di triggerper BT B2
GeneratoreBase Tempi B2
(secondaria)
78Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
B2 ritardata rispetto a B1
LIVELLO DI TRIGGERPER B2
79Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
Scansione sola rampa B1
TENSIONE DI DEFL. ORIZZONTALE
VY RAPPRESENTATA CONDEFL. ORIZZONTALE DATA DA B1
1
2
3
45
B2
80Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
Rampa B1 intensificata per la durata di B2
Tensione diintensificazioneluminosità
81Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
Scansione con la sola rampa B2
42
3
Vy(B2)
82Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
1 2
3
4
5
2
3
4
Vy(B1)
Vy(B2)
Rampe B1 e B2 scansioni alternate
83Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
Scansione B1 + B2 ( MISTA )
84
Oscilloscopi analogici 2a parte
85Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
Oscilloscopi a Doppia Traccia
A doppio cannone (Soluzione costosa non più adottata)
A commutazione delle due tracce
alternate (per segnali A F)
chopped (per segnali B F)Modalità di presentazione
86Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
Modalità alternate (ALT)
YY1 Y2
X
LT S1
F1
S2
F2
Y1Y2
t
t
87Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
Modalità CHOPPED (CHOP)
SEGNALE DI TRIGGER
88Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
Problemi di sincronismo interno (ALT) 1/2
Sincronismo prelevato a monte del commutatore (es. Y2)
mantiene le relazioni di fasei segnali devono essere sincroni altrimenti uno scorre sullo schermo
COMMUTATORE
SEGNALE DI SINCRONISMO
CH2
CH1
YY1 Y2
X
LT S1
F1
S2
F2Y1
Y2
t
t
89Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
Problemi di sincronismo interno (ALT) 2/2
Sincronismo prelevato a valle del commutatore
non si mantiene la relazione di fasesi possono però sincronizzare anche i segnali di differenti frequenze
COMMUTATORE
SEGNALE DI SINCRONISMO
CH2
CH1Vo
LT
LT
2
2
1
1
2
2
Y1
Y2
Y1 e Y2 rappresentati con stessafase
90Umberto Pisani: Fondamenti di misure elettroniche
Funzionamento chopped
a monte del commutatore (CH1 o CH2)
sincronismo corretto ma i segnali devono essere sincroni altrimenti uno scorre sullo schermomantiene le relazioni di fase
a valle del commutatoresincronismo difficoltoso per la complessità del segnale sincronizzantesu molti oscilloscopi questa scelta viene impedita
COMMUTATORE
SEGNALE DI SINCRONISMO
CH2
CH1
Problemi di sincronismo interno (CHOP)