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Exchanging ideas with peers in network-based classrooms: an aid or a

pain?

Boni Marco

Cecchinato Giovanna

Fabris Mirco

Mazzero Marta

Ronchin Giorgia

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Analisi della comunicazione nella classe di lingue in Rete

• Acronimo SPEAKING usato da Hymes (si applica a tutti i livelli di comunicazione).

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“S” come scena culturale

• vantaggi: evita fraintendimenti dovuti ai linguaggi non verbali

• svantaggi: ciascuno permane nella propria cultura, manca quindi l’autoregolazione derivata dalla relazione viso a viso, di conseguenza si accentuano alcuni problemi interculturali di fondo (senso del rispetto, gerarchia, tono,..)

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“S” come “setting” (luogo fisico)

• Luogo fisico = schermo (Email, forum, chatline,..)

• vantaggi: aiuta la partecipazione di tutti (abbassamento del filtro affettivo), utilizzabile 24h su 24, ovunque e a basso costo

• svantaggi: bisogna saper scrivere i messaggi

destinati alla Rete (brevi, schematici, a metà tra lingua orale e scritta)

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“P” come partecipanti

• insegnante: possibilità di avere una visione d’insieme dei progressi o dei problemi della classe; può indirizzare lo studente, ma potrebbe perdere il controllo della situazione

• studente: meno condizionato nell’uso della lingua, più possibilità di comunicare eventuali dubbi.

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“E” come “ends” (scopi)

• rendere partecipi gli studenti dello scopo del lavoro, perché non venga visto come una perdita di tempo

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“A” come atti comunicativi  

• Nell’atto comunicativo si perde la componete non verbale,che potrebbe esser un aiuto in più per la comprensione (problema superato con l’avvento della webcam)

• Irreversibilità della comunicazione telematica

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“K” come “key” (chiave, atteggiamento psicologico)

• Apparente impersonalità della telematica• La comunicazione in Rete non deve essere

seriosa, non sono ben accetti atteggiamenti di superiorità

• Chiave piuttosto amichevole, scherzosa, sdrammatizzante, ironica

• Es. maiuscole, emoticons

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“I” come “instruments” (mezzi)

• Per dare l’input alla comunicazione, si possono utilizzare attività di problem-solving e discussioni mirate.

⇓Si sviluppa un approccio cognitivo che

propone esercizi euristici e tasks collaborativi, basati su fasi di ideazione-

stesura-revisione

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“N” come norme di interazione 

• utilizzo della lingua madre o della lingua straniera (o seconda) in relazione all’argomento di discussione

• registro usato

• uso di microlingua

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“G” come genere comunicativo

 • “dialogo”

• scambio di saperi grazie alla continua interazione tra attori dell’atto comunicativo

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RETI RELAZIONALI

Si crea così una continua relazione tra ciò che apprendiamo e ciò che già

sappiamo.

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L’insegnante e lo studente:il cambiamento dei ruoli

• L’insegnante diventa supporto (facilita la negoziazione) e motivatore

• Gli studenti vanno a formare piccole comunità in cui ci sono collaborazione e scambio di informazioni

⇓filtro affettivo quasi assente

forte motivazioneuso autentico della lingua

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Il metodo di insegnamentobasato sul web:

• Porta ad un apprendimento linguistico qualitativamente migliore?

• Richiede che gli studenti apprendano lingua e contenuti non linguistici in un nuovo modo?

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Dimensione sociale dell’acquisizione

• Espande la zona di sviluppo prossimale del singolo: l’obiettivo che non si riesce a raggiungere da soli, può essere raggiunto dalla comunità

• Tutto ciò che viene trasmesso alla comunità e con essa condiviso permette la costruzione e l’ immagazzinazione di nuova conoscenza

• Imparare è quindi un processo sociale che deriva dall’interazione tra più persone ed i loro contesti: dimensione sociale e sviluppo cognitivo individuale si intrecciano

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Dimensione sociale e Web-based Second Language

classrooms  

• Il contesto sociale (interattivo) è fondamentale per sviluppare consapevolezza nella L2

• Nella comunicazione mediata dal computer (CMC) aspetti di interazione e riflessione in e sulla lingua si fondono in un unico mezzo

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• Gli studenti non imparano solo una lingua, ma anche sulla lingua e attraverso la lingua

• Più funzioni d’uso della lingua entrano in gioco:- strumentale- esperienziale- interpersonale- testuale

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 “Orality” “Electronic

Textuality”

“� Orality”: nelle classi tradizionali l’interazione è pubblica, ma transitoria perché non può essere registrata

"Electronic textuality”: nelle aule virtuali l’interazione non è solo pubblica, ma anche permanente in quanto può essere registrata

 

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Lo scambio di informazioni, basato su testi, può essere archiviato e recuperato, rivalutato e rielaborato

 

Gli studenti hanno più opportunità per pianificare i loro interventi, per osservare e riflettere sull’uso della lingua 

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Vantaggi offerti dalle Web-based Classrooms

• Aumento di partecipazione, feedback, confidenza• Grande quantità di lingua usata nell’interazione• Opportunità di riflessione sull’appropriatezza

linguistica• Sviluppo di consapevolezza sugli aspetti pratici d’uso della lingua• Uguali opportunità per tutti gli studenti• Più tempo a disposizione• Abbassamento del filtro affettivo

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SVANTAGGI

•Non è sempre facile dare feedback perché richiede qualità

⇓Continuo sforzo di creare un’appropriata

immagine di sé⇓

Come strutturare gli interventi e che opzioni linguistiche scegliere per esprimersi al

meglio?

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•Visibilita’ e mancanza di privacy possono creare stress •Il ruolo attivo (positivo) dello studente on line ha ricadute (negative) nel face-to-face•La mancanza di un contesto non verbale non permette la costruzione completa di un’identità “socialmente situata” •La democratizzazione offerta dal web non è sempre percepita come una grande opportunità•Il tempo è un’arma a doppio taglio

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 “Discourse” e acquisizione

della seconda lingua

•“Discourse” Comprende numerosi elementi: comunicazione non verbale, modi di agire ed interagire, scrivere e leggere, giudicare e credere

 Non riflette una situazione, ma è una situazione

 L’analisi del discorso serve a pianificare qualsiasi tipo di attività finalizzata all’acquisizione linguistica

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 •Acquisizione della seconda lingua Imparare una lingua significa imparare anche le pratiche discorsive di quella lingua

Lo sviluppo delle abilità del singolo dipende in larga misura dall’interazione globale nell’aula virtuale:

il discorso comunitario determina le mosse comunicative del singolo

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La mossa comunicativa

Più piccola unità coerente di discorso con una

funzione precisa, determinata contestualmente

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Mosse comunicative

• Consenso – (agreeing):verso il messaggio ricevuto

“Sono d’accordo con te…”

• Complimento – (praising):con funzione introduttiva

“La tua osservazione è molto interessante…”

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Consenso

• Parziale: con un’aggiunta per chiarire o

elaborarecome preludio per esprimere delle

riserveo per suggerire alternative• Completo: creare una community basata sul

consenso reciproco

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Consenso + chiarimento/elaborazione

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Consenso + riserva

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Consenso + Proposta - alternativa

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Consenso reciproco ai fini della community

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Complimento

• Pieno: per offrire la propria opinione come spiegazione del complimento o

ringraziamento• Misurato: per interrogare il compagno per continuare con un proprio contributo con “grazie” che favoriscono la socializzazione

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Esempi di complimento

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Complimenti

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“Roundabout ways of talking”

Agreeing, praising, ringraziamenti…mosse necessarie nel Web

Perché

Una parola detta in classe può essere dimenticata; nel Web

invece rimane!

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Responsabilità nel Web

Dovuta all’alta visibilità del Web (il network è un archivio pubblico)

Ognuno si sente in dovere di dire qualcosa

di intelligente ed originale

di soddisfare le aspettative dei compagni (possibile motivo di stress)

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Difficoltà nel fornire feedback: richiede qualità e considerevole collaborazione

E’ necessario essere educati e prudenti più che altrove

Si devono conoscere le “netiquettes” e il linguaggio degli “emoticons”

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Sviluppo di convenzioni

• Per creare e interpretare una situazione comunicativa e per renderla amichevole, sono necessarie delle convenzioni condivise dalla community

• Non vi è infatti il supporto di un contesto non verbale! Solo una lingua che non si conosce bene!

• Lo studente deve pensare non solo a cosa dire, ma anche a COME dirlo!

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L’esperimento

Si propone di fornire un disegno di come gli studenti usano la tecnologia per interagire, come

la percepiscono e come essa estenda il loro concetto tradizionale di apprendimento

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Il corso: “Image & Text” 1 - 3, che incorpora sia lezioni frontali che online

I soggetti: studenti universitari cantonesi impegnati nel conseguimento di un BA triennale in “Contemporary English Language” (BACEL). Si tratta di un gruppo di studenti del primo anno e un gruppo del terzo

la durata: 14 settimane all’interno del secondo semestre universitario

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L’organizzazione: i concetti emersi durante l’insegnamento in presenza vengono ripresi e approfonditi nel forum di discussione. Qui studenti ed insegnante hanno sia uno spazio per l’interazione collettiva, che una pagina personale. I compiti per casa sono assegnati e svolti online.

Gli obiettivi: per il primo anno il focus è sull’uso dell’inglese per uno scopo preciso, ovvero per l’analisi e la creazione di testi multimediali. Per il terzo anno il focus è sulla semiotica e sull’analisi critica del discorso.

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E ora… alcuni esempi di scambi linguistici on line…

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Masterrussian.net forum sulla lingua/cultura russa

-un esempio di come usare il web per apprendere lingue e culture straniere-

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Questo forum è ricchissimo di argomenti di discussione, che hanno come punto di partenza la lingua e cultura russa. In questa sezione per esempio, si tenta di tradurre in russo i proverbi italiani

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Le traduzioni sono all’ordine del giorno tra gli argomenti del forum, chi traduce per piacere, chi per curiosità, chi per necessità.

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Ma gli errori sono sempre in agguato…

E subito gli errori generano nuove discussioni..

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Come in altri forum simili, le spiegazioni possono venire date in una lingua, per poi passare ad un’altra e ad un’altra ancora, in una continua alternanza

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Si discute persino di tecniche glottodidattiche! E vengono subito alla luce i problemi tipici del campo. I russi non possono capire l’enorme difficoltà che trovano gli anglofoni nelle costruzioni russe, e credono che il problema sia puramente lessicale…

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Per finire, la parte del forum che riguarda la lingua, comprende tutta una serie di

sottoparti per ogni singolo aspetto, tutte molto curate e molto frequentate.

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Altro argomento molto importante è la cultura russa; si tenta per esempio di spiegare agli anglofoni le sfumature del complesso senso dell’humour russo

Nessun anglofono per esempio avrebbe capito questa simpatica battuta senza l’intervento di un esperto…

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Altro esempio: uno studente vuole sapere qualcosa sulla scuola russa… ma ottiene una risposta ben lontana da quella che pensava..

Tuttavia dopo qualche battibecco arriveranno anche le risposte.

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E chiaramente non potevano mancare i topics più classici,per esempio la religione….

Usi e costumi…

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Cibo…

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Persino il gossip..

Politica..

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E l’ecologia.

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E per finire uno sguardo alle altre lingue e culture, per un punto di vista davvero multiculturale.

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• Questo è uno dei tanti forum dove persone di diverse lingue e culture si ritrovano e si scambiano consigli, curiosità e pareri al fine di approfondire le proprie conoscenze riguardo lingue e culture diverse.

• In questo primo esempio una ragazza chiede se esiste un verbo per indicare “l’accorciarsi delle giornate”: dal momento che è solo aiutandosi a vicenda che si può godere di certi privilegi, diverse persone madrelingua suggeriscono alcune soluzioni..

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It gets dark earlier

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Questo sito (englishforums) ha come slogan:

“Learn English with online help from volunteer teachers all over the world”.

“Theachers” è sicuramente inteso nell’accezione glottodidattica e non in quella tradizionale, in quanto chiunque può dare il proprio contributo e diventare così insegnante.

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Un altro esempio invece tratta di come ogni lingua abbia molte parole intraducibili, in questo caso dal Farsi all’inglese.

E’ un esempio di interesse reciproco tra apprendenti nel tradurre aspetti linguistico-culturali tipici di una lingua.

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Si noti come gli interventi siano piuttosto lunghi e approfonditi, segno di grande interesse.

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Un altro interessante impiego di questo tipo di mezzo per approfondire la propria conoscenza di lingua e cultura contemporaneamente è informarsi sulle parole impiegate prevalentemente nella lingua parlata, come ad esempio le parolacce.

Ovviamente alcune lingue ne sono più ricche di altre, ma certe espressioni non mancano mai.

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Un altro interessante argomento rilevato tra i forum del web è la discussione su quale che sia la lingua con la grammatica più difficile. Non è utile per fini linguistici (se non l’uso della lingua veicolare per discuterne), ma aiuta a capire il punto di vista di diverse persone in base alla loro provenienza.

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Un importante aspetto del web based learning è indubbiamente il fatto che i discourse che ci si scambia rimangono a lungo nel web, infatti

è proprio così che abbiamo avuto modo di recuperarne alcuni stralci esemplificativi!!

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CONCLUSIONI

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• Il computer, come ogni altro strumento tecnologico utilizzato nell’insegnamento non costituisce di per sé un fattore di miglioramento dell’apprendimento

• Il salto qualitativo si può avere se sappiamo IN CHE MODO usare il web per facilitare e potenziare l’apprendimento e se conosciamo il CONTESTO in cui introdurre questo strumento.

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• Il web-based learning è un nuovo tipo di apprendimento, basato sulla costruzione di conoscenza attraverso: -il continuo scambio di informazioni-la “messa in pratica” dei contenuti appresi-Il giudizio critico

• Nella comunicazione interattiva I PROCESSI COGNITIVI che entrano in gioco sono importante quanto il PRODOTTO LINGUISTICO e nel percorso di apprendimento l’attenzione si concentra sul discente

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• L’obbiettivo da raggiungere non è tanto lo sviluppo di mera competenza linguistica, ma lo sviluppo di LINGUA + COMPETENZA SOCIOLINGUISTICA, DISCORSIVA E STRATEGICA.

• La migliore metafora per definire l’uso del computer è “COMPUTER AS A TOOL” (cioè strumento) poiché sia la metafora del “tutor” che quella del “pupil” possono compromettere la natura collaborativa dell’apprendimento.

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Quindi:

Se il nostro scopo è aiutare gli studenti a entrare in nuove ed autentiche comunità di discorso e se è vero che queste si trovano sempre più spesso on-line, allora diventa necessario incorporare attività web-based nell’insegnamento. Esse non sono soltanto utili a livello sociale, ma hanno anche un grande valore pedagogico

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