Esercizio di Autosservazione
-
Upload
informistica -
Category
Education
-
view
333 -
download
0
Transcript of Esercizio di Autosservazione
![Page 1: Esercizio di Autosservazione](https://reader036.fdocuments.net/reader036/viewer/2022083105/587bcc081a28ab6c3c8b6f63/html5/thumbnails/1.jpg)
Esercizio di Autosservazione
prof.ing.Spinarelli Mauro
![Page 2: Esercizio di Autosservazione](https://reader036.fdocuments.net/reader036/viewer/2022083105/587bcc081a28ab6c3c8b6f63/html5/thumbnails/2.jpg)
Livelli da tenere presenti ?
• Chi ? : Allievi del triennio di informatica• Cosa ? : specificita concettuali (Sistemi e Tecnologie e
Progettazione ) !• Come ? : tecnologie (piattaforma digitale)• Perché ? : caratteristiche personali (da ingegnere ho sentito
il bisogno di informatizzare i processi ricorrenti nell’insegnamento-apprendimento : come la lettura di una risorsa e la produzione di varie forme di rielaborazione personali ad esempio risposte a domande, creazione di quiz ed altro) http://bricks.maieutiche.economia.unitn.it/?p=5772
![Page 3: Esercizio di Autosservazione](https://reader036.fdocuments.net/reader036/viewer/2022083105/587bcc081a28ab6c3c8b6f63/html5/thumbnails/3.jpg)
Chi, cosa, come, con cosa ?A chi si vuole insegnare: il mio intento è rivolgermi sia allo studente che alla persona Cosa si vuole insegnare : il mio riferimento è sia la materia di conoscenza ma soprattutto il soggetto che apprende (logocentrica-psicocentrica)Come insegnare: sto sviluppando uno stile di leadership per coinvolgere e motivare gli studenti a sedersi alla tavola rotonda per progettare, organizzare e gestire insieme a me un laboratorio didattico intorno al programma da svolgere. Con che cosa si vuole insegnare : tramite la piattaforma ho portato il libro e il quaderno dentro lo smartphone. In questo modo cerco di prendere gli studenti della net generation là dove sono per poi portarli avanti.
![Page 4: Esercizio di Autosservazione](https://reader036.fdocuments.net/reader036/viewer/2022083105/587bcc081a28ab6c3c8b6f63/html5/thumbnails/4.jpg)
Lo Studente è Passivo
• La fatica dell’insegnante dipende dalla reazione degli studenti nei confronti di ciò che viene proposto come progetto didattico.
• Le specificità concettuali delle mie materie mi facilitano nel coinvolgimento dello studente e nella risoluzione dei conflitti di interesse.
• Sono disponibile ad una mediazione tra le mie posizioni e gli interessi della classe, tra le strutture progettate dei programmi e le strutture emergenti dagli studenti.
• La mediazione avviene non sulle posizioni ma sugli interessi.
![Page 5: Esercizio di Autosservazione](https://reader036.fdocuments.net/reader036/viewer/2022083105/587bcc081a28ab6c3c8b6f63/html5/thumbnails/5.jpg)
A) DIDATTICA ESPOSITIVA
La più utilizzata e la più responsabilizzante per l’insegnante.
![Page 6: Esercizio di Autosservazione](https://reader036.fdocuments.net/reader036/viewer/2022083105/587bcc081a28ab6c3c8b6f63/html5/thumbnails/6.jpg)
Didattica Espositiva con la Flipped Classroom
• Metodo espositivo puro. Quando presento un nuovo argomento proietto la risorsa e anticipo quali saranno le domande a cui gli studenti dovranno rispondere dopo lo studio. Quindi faccio una panoramica generale dell’argomento senza approfondire troppo.
• Metodo espositivo partecipativo. Quando presento un nuovo argomento gli studenti possono porre domande e intervenire secondo modalità di oscillazione negoziate.
• Metodo espositivo interrogativo. Dopo lo svolgimento dei compiti pongo agli studenti le stesse domande ma in classe e verifico se il messaggio è stato compreso correttamente ed assegno dei punti bonus a chi risponde correttamente.
![Page 7: Esercizio di Autosservazione](https://reader036.fdocuments.net/reader036/viewer/2022083105/587bcc081a28ab6c3c8b6f63/html5/thumbnails/7.jpg)
B) DIDATTICA LABORATORIALE
Il laboratorio è uno “spazio mentale attrezzato”, una forma mentis, un modo di interagire con la realtà per comprenderla e/o per cambiarla.
![Page 8: Esercizio di Autosservazione](https://reader036.fdocuments.net/reader036/viewer/2022083105/587bcc081a28ab6c3c8b6f63/html5/thumbnails/8.jpg)
Rielaborare in gruppo
• In classe cerco di predisporre contesti operativi per riscoprire, reinventare, ricostruire i concetti, cercando di produrre delle domande ben formate sull’argomento in studio. Ad esempio, stimolo la creazione di quiz e nodi semantici attraverso la costituzione di gruppi per produrre e fruire contenuti disciplinari.
• Pongo anche l’attenzione sulle modalità di interazione fra gli attori del processo formativo e quindi stimolo una riflessione metacognitiva proponendo la metafora dell’attore e del regista per spiegare i ruoli.
![Page 9: Esercizio di Autosservazione](https://reader036.fdocuments.net/reader036/viewer/2022083105/587bcc081a28ab6c3c8b6f63/html5/thumbnails/9.jpg)
9
Principi Guida per gli Attori del Gruppo
• Rendo espliciti i seguenti principi di base dell’apprendimento cooperativo in gruppi di studio :
• 1) Interazione simultanea (tutti i partecipanti del gruppo devono essere attivi);
• 2) Partecipazione equa (ognuno da il giusto contributo al lavoro del gruppo);
• 3) Responsabilità individuale (ognuno ha un voto in base al suo contributo);
• 4) Interdipendenza positiva (Il voto di ognuno dipende anche dal voto complessivo del gruppo).
Reti di calcolatori
![Page 10: Esercizio di Autosservazione](https://reader036.fdocuments.net/reader036/viewer/2022083105/587bcc081a28ab6c3c8b6f63/html5/thumbnails/10.jpg)
Azioni da mettere in atto1. Variare gli stimoli allo scopo di mantenere l'attenzione degli allievi e di non
cadere nella monotonia. 2. Sensibilizzare al problema da trattare, in modo da predisporre un terreno fertile
alle nuove conoscenze. 3. Ricapitolare e integrare le conoscenze; in altri termini, saper fare un bilancio
cognitivo, una sintesi, delle associazioni e dei transfer. 4. Ricorrere al silenzio e alle indicazioni non verbali. 5. Rafforzare la motivazione e la partecipazione dello studente sostenendo l’allievo
nella fatica di apprendere. 6. Saper delimitare i problemi. 7. Controllare la comprensione degli studenti. 8. Saper porre dei problemi complessi. 9. Porre dei problemi discriminatori. 10. Essere sensibile alle reazioni degli allievi. 11. Ricorrere alle immagini e agli esempi. 12. Raffinare la tecnica d'esposizione. 13. Suscitare una comunicazione completa nella classe.
![Page 11: Esercizio di Autosservazione](https://reader036.fdocuments.net/reader036/viewer/2022083105/587bcc081a28ab6c3c8b6f63/html5/thumbnails/11.jpg)
C) CULTURA CONVERGENTE
Richiede alla scuola di ripensare i vecchi concetti di insegnamento che hanno plasmato i programmi e le metodologie didattiche.
![Page 12: Esercizio di Autosservazione](https://reader036.fdocuments.net/reader036/viewer/2022083105/587bcc081a28ab6c3c8b6f63/html5/thumbnails/12.jpg)
Portare la Scuola nel Cellulare
• Computer e cellulari hanno accorpato molteplici funzioni e si sono trasformati in telefono, televisione, stereo, fotocamera, tutto-in-uno.
• I contenuti della comunicazione vengono declinati in ogni formato, per potersi spostare da un mezzo all'altro e ricevere così una distribuzione sempre più capillare e pervasiva. http://goo.gl/cLpos3
![Page 13: Esercizio di Autosservazione](https://reader036.fdocuments.net/reader036/viewer/2022083105/587bcc081a28ab6c3c8b6f63/html5/thumbnails/13.jpg)
Alfabetizzazione Digitale• L'Età della Partecipazione, inaugurata dalla Rete, è carica
di promesse: cittadinanza attiva, consumo consapevole, creatività diffusa, intelligenza collettiva, saperi condivisi, scambio di conoscenze. Tuttavia, se ci si aspetta di vederla sorgere all'orizzonte come un'alba scontata e inevitabile, si finirà per trasformarla nel suo contrario, producendo una nuova, vasta massa di esclusi.
• Sarà necessario diffondere un nuovo modello di alfabetizzazione mediatica per rimuovere le “barriere architettoniche digitali” con cui si confronta chi non è un nativo digitale.
![Page 14: Esercizio di Autosservazione](https://reader036.fdocuments.net/reader036/viewer/2022083105/587bcc081a28ab6c3c8b6f63/html5/thumbnails/14.jpg)
Nativi e Migranti Digitali
• Tra "nativi" e "immigrati" dell'era digitale e partecipativa ci sono attitudini molto differenti, approcci diversi agli stessi media. Questo non significa che le comunità non possano confrontarsi ed educarsi a vicenda. Troppo spesso si preferisce erigere steccati, insistere su stereotipi come "i giovani sono tutti smanettoni" oppure "i giovani chattano e basta" e via discorrendo.
• Nessuno sembra capace di attivare un confronto sulle "competenze digitali" che sempre più determinano la formazione sociale, culturale e professionale degli individui.
![Page 15: Esercizio di Autosservazione](https://reader036.fdocuments.net/reader036/viewer/2022083105/587bcc081a28ab6c3c8b6f63/html5/thumbnails/15.jpg)
Cultura della Convergenza tra Docenti e Studenti
• La convergenza è un viaggio non un punto di arrivo, è un processo guidato dall'alto verso il basso (dai docenti), e dal basso verso l'alto (dagli studenti).
• La convergenza richiede alla scuola di ripensare i vecchi concetti di insegnamento che hanno plasmato i programmi e le metodologie didattiche.
• Se i vecchi studenti erano considerati soggetti passivi (fermi) i nuovi sono attivi (in movimento), se i vecchi studenti erano isolati i nuovi sono connessi socialmente.
![Page 16: Esercizio di Autosservazione](https://reader036.fdocuments.net/reader036/viewer/2022083105/587bcc081a28ab6c3c8b6f63/html5/thumbnails/16.jpg)
"METAFORA" (Eticamente discutibile, ma indiscutibilmente efficace)
Liberamente tratto da "La sfida dell'educazione nella modernità liquida (Bauman)"
• Un insegnante per centrare il suo obiettivo deve fare del suoinsegnamento un "missile intelligente".Per i vecchi studenti, generalmente più fermi e meno connessisocialmente, era sufficiente un "missile balistico”.
• Nel momento in cui iniziano a muoversi la direzione dei missilibalistici e la loro gittata sono già state decise in base allaposizione del bersaglio.
• Tali caratteristiche ne fanno l'arma ideale in una guerra di posizione dove i bersagli restano fermi.
![Page 17: Esercizio di Autosservazione](https://reader036.fdocuments.net/reader036/viewer/2022083105/587bcc081a28ab6c3c8b6f63/html5/thumbnails/17.jpg)
“Lanciare Missili Intelligenti”
• Tuttavia la Net Generation che emerge dalla 'modernità liquida' è una generazione in movimento.A questo punto agli insegnanti serve un missile intelligente, che possa cambiare la propria direzione (insegnamento) mentre è in volo, a seconda delle circostanze.
• Un missile che sappia individuare i movimenti del bersaglio, apprendere tutto ciò che può essere appreso sulla direzione e velocità del bersaglio (studente),ed estrapolare dalle informazioni raccolte i dati sul luogo nel quale le traiettorie dell'insegnante e degli studenti possono incontrarsi (Cultura convergente).
![Page 18: Esercizio di Autosservazione](https://reader036.fdocuments.net/reader036/viewer/2022083105/587bcc081a28ab6c3c8b6f63/html5/thumbnails/18.jpg)
Long Life Learning• Un insegnamento di questo tipo non può mai sospendere
non può mai sospendere, tanto mai esaurire, la raccolta e l'elaborazione delle informazioni durante il volo (anno scolastico). Infatti il bersaglio potrebbe non smettere mai di muoversi, pertanto il calcolo del punto di impatto deve necessariamente venire aggiornato e corretto di continuo. Da questa prospettiva i programmi didattici, rigidamente strutturati preventivamente, sono più adatti per essere caricati all'interno dei missili balistici.
• I nuovi studenti richiedono maggiore attenzione positiva per essere coinvolti, è necessario aprire delle parentesi all'interno dei programmi di istruzione per poter accogliere anche i loro interessi.