Esercitazione DeformazioniTermiche - Costruzione di Macchine · Le variazioni di temperatura...
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Deformazioni Termiche
Introduzione
Esercitazione 1
Esercitazione 2
Esercitazione 3a -3b
Deformazioni termiche
Le variazioni di temperatura causate da scambi di calore conl’ambiente producono deformazioni nelle componentimeccaniche
Se tali deformazioni sono impedite nascono sollecitazioni chepossono anche essere rilevanti ed al limite l’evento termico puòfar perdere al materiale il comportamento elastico
Le varie componenti si deformeranno se sottoposte ad unavariazione termica in proporzione al proprio coefficiente didilatazione termica
Il coefficiente di dilatazione termica (lineare) è una grandezzacaratteristica di ogni materiale.
2
Variabilità del Modulo di Young E e del Coefficiente di dilatazionetermica con la temperatura.
Fonte: W. Nicodemi – «ACCIAI e leghe non ferrose» - Zanichelli
Deformazioni termiche
La relazione, lineare, che lega la deformazione termica allavariazione di temperatura è:
TT È evidente che coefficienti maggiori comportano deformazionitermiche maggiori a parità di T0
T
Fe
Al
FeAl acciaio:
alluminio:
Fe
Al
)()( FeAl TT
Ricordando che:
Deformazioni termiche
AlT
FeT
0T
3
Ipotizziamo di sottoporre un corpo privo di vincoli (cioè libero didilatarsi) ad una variazione termica T>0 (o T<0).
T=0
L0
D0
T>0
Il corpo si dilaterà (o accorcerà) in tutte le direzioniproporzionalmente alla deformazione termica subita, restandocomunque privo di sollecitazioni
Lf
Df
Deformazioni termiche
Gli allungamenti subiti dal corpo risultano:
T>0
Lf
Df
00 LTLl T lLLf 0
00 rTrr T rDDf 20
Nota: se L»D allora la dilatazione lungo il diametro può essere trascurata
Deformazioni termiche
4
plelTmTtot
Ipotizziamo di sottoporre un corpo vincolato (cioè con dilatazioniimpedite) ad una variazione termica T>0 (o T<0).
T>0
L0
D0
La deformazione totale allora sarà:
deformazione termica deformazione meccanica
plastica nedeformazio:pl
elastica nedeformazio:el
Deformazioni termiche
tot
plelTtot
Materiale Elasto-Plastico perfetto
Deformazioni termiche
Materiale a comportamento sia Elasto-Plastico perfetto
T=0
Assegniamo una variazione termica T>0
5
tot
T
Materiale Elasto-Plastico perfetto
Deformazioni termiche
T>0
TT plelTtot
tot
T
el
Materiale Elasto-Plastico perfetto
Deformazioni termiche
T>0
Eel
TT plelTtot
6
tot
T
el
s
Materiale Elasto-Plastico perfetto
Deformazioni termiche
T>0
Es
el
TT plelTtot
tot
T
el
Es
el
s
pl
plelTtot
Materiale Elasto-Plastico perfetto
Deformazioni termiche
T>0
TT
pl
7
Esercitazione 1
161024
70
120
C
GPaE
MPa
CU
s
Barra in Alluminio
Tubo in Acciaio
161012
200
400
C
GPaE
MPa
CU
s
Als
Fes
Si consideri il sistema costituito da un tubo in acciaio al cui interno è inserita una barra di alluminio. • Le estremità dei due elementi sono collegate
in modo che gli allungamenti siano identici.• Le aree delle sezioni trasversali della barra e
del tubo sono tra loro uguali.• Nell’ipotesi che alla temperatura ambiente le
tensioni assiali sui due elementi siano nulle, si calcoli la variazione di temperatura T da imporre al sistema in modo che ci sia uno stato di tensione di trazione residua di 20 MPa nel tubo in acciaio quando il sistema è riportato a temperatura ambiente
L0
Hp. Comportamento dei materiali: elasto-plastico perfetto
Esercitazione Tensioni residue
L0
0T T
TT *
Fe
Al
T *
Al
Fe
L0
FeAl
8
Esercitazione Tensioni residue
00 * LTAl
00 * LTFe
T
Fe
Al
FeAl
0T
L0
Al
Fe
T *
0T
FeAl
Esercitazione Tensioni residue
0* LTAl
0* LTFe
Al
Fe
totL FeAl LL
L0
0T
9
Esercitazione Tensioni residue
0* LTAl
0* LTFe
Al
Fe
totL
TLTL FeAl
plelTtAl
plFe
sAlFeplelTtFe E
T
L0
P
P
Fe
sAlFeplAl
Al
sAlAl E
TE
T
FeAlplAlFeAl
sAl EET
/
11*
plAlAl
sAlAl E
T
0T
Esercitazione Tensioni residue
0* LTAl
0* LTFe
Al
Fe
totL
FeAl LL L0
FeAlplAlFeAl
sAl EET
/
11*
Als
Fes
plAlelAltAl
plAl0T
elAl
P
P
elFe
T
10
Esercitazione Tensioni residue
0* LTAl
0* LTFe
Al
Fe
totL
L0
FeAlplAlFeAl
sAl EET
/
11*
Als
Fes
20
0T
P
P
0T
TLTL FeAl
Esercitazione Tensioni residue
AlL
FeL
Al
Fe
L0 FeAlplAlFeAl
sAl EET
/
11*
Als
Fes
20
0T 0T
020 * L
EL
FeFe
020
0 ** LE
LLAl
plAlAl
plAl
11
Esercitazione Tensioni residue
AlL
FeL
Al
Fe
L0
0T
020 * L
EL
FeFe
020
0 ** LE
LLAl
plAlAl
020
0020 *** L
ELL
E AlplAl
Fe
FeAlplAl EE
11*20
FeAlplAlFeAl
sAl EET
/
11*
00 TLTL FeAl
Esercitazione 2
Costruzione di Macchine (D.M. 270/04) / Elementi Costruttivi delle MacchineProva scritta del 17-07-2012
12
TLTL FeAl
plelTtAl
plFeFe
sAlFeplelTtFe E
T
Fe
sAlFe
Al
sAlAl E
TE
T
FeAlFeAl
sAl EET
/
11*
plAlAl
sAlAl E
T
Esercitazione 2
Soluzione quesito a.
TLTL FeAl
plelTtAl
plFeFe
sAlFeplelTtFe E
T
Fe
sAlFeplAl
Al
sAlAl E
TE
T
FeAlplAlFeAl
sAl EET
/
11*
plAlAl
sAlAl E
T
Esercitazione 2
Soluzione quesito b.
13
Als
Fes
0T
elAl
Esercitazione 2
plAl
elFe
Soluzione quesito b.
?plAl
Als
Fes
120
0120 L
EL
FeFe
0120 L
EL
AlplAlAl
plAl
elAl
Esercitazione 2
?plAlSoluzione quesito b.
elFe
TLTL FeAl
0T
14
Als
Fes
120
0T
0120 L
EL
FeFe
0
1200 L
ELL
AlplAlAl
plAl
elAl
Esercitazione 2
?plAlSoluzione quesito b.
elFe
TLTL FeAl
Als
Fes
120
0T
FeE120
AlplAl E
120
plAl
elAl
Esercitazione 2
?plAlSoluzione quesito b.
elFe
TLTL FeAl
FeAlplAl EE
120120
La tensione residua (-120) va inserita senza segno
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Esercitazione 3
Costruzione di Macchine (D.M. 270/04) / Elementi Costruttivi delle MacchineProva scritta del 18-04-2012
Es 2)
Due anelli sono inseriti, a temperatura ambiente (25 °C), uno dentro l’altro con gioco. I due anelli vengono riscaldati contemporaneamente, de‐terminare:
1. La temperatura T0, alla quale viene recuperato il gap iniziale;
2. La temperatura T1 alla quale si ha lo snervamento dell’anello in rame;
3. Il gap residuo una volta che il sistema viene riscal‐dato fino alla temperatura T2 e poi riportato alla temperatura ambiente;
I due anelli hanno la stessa larghezza, ma sono realizzati di materiale differente. Si considerino trascurabili le tensioni assiali e radiali. Il comportamento dei materiali può essere assunto come ela‐sto‐plastico perfetto.
DATI: T2 = T1+60 °C dFee = 140 mm sFe = 1 mm dCui = 135.8 mm sCu = 1 mm Materiale:
Fe: E=204 GPa =12x10‐6 °C‐1
Cu: E=120 GPa =18x10‐6 °C‐1 σCuS = 90 MPa
tot
Rame
Acciaio
plelTtot Esercitazione 3
16
tot
Rame
Acciaio
FeT
CuT
plelTtot 0TEsercitazione 3
tot
tot
Fe
Cu
Rame
Acciaio
FeT
CuT
Feel
Cuel
plelTtot
Equilibrio
CuFe
Cutot
Fetot
0T
Congruenza
Esercitazione 3
17
tot
tot
Fe
Cu
Rame
Acciaio
FeT
CuT
Feel
Cuel
plelTtot
Equilibrio
SCuFe
Cutot
Fetot
01 TT
Congruenza
Esercitazione 3
tot
tot
Fe
Cu
Rame
Acciaio
FeT
CuT
Feel
Cuel
plelTtot
Equilibrio
SCuFe
Congruenza
Cutot
Fetot
012 TTT
Cupl
Esercitazione 3
18
tot
Rame
Acciaio
plelTtot 00 T
Cupl
Esercitazione 3
Esercitazione 3a
Costruzione di Macchine (D.M. 270/04) / Elementi Costruttivi delle MacchineVariante alla Prova scritta del 18-04-2012
Es 2)
Due anelli sono inseriti, a temperatura ambiente (25 °C), uno dentro l’altro con gioco. I due anelli vengono riscaldati contemporaneamente, de‐terminare:
1. La temperatura T0, alla quale viene recuperato il gap iniziale;
2. La temperatura T1 alla quale si ha lo snervamento dell’anello in rame;
3. Il gap residuo una volta che il sistema viene riscal‐dato fino alla temperatura T2 e poi riportato alla temperatura ambiente;
I due anelli hanno la stessa larghezza, ma sono realizzati di materiale differente. Si considerino trascurabili le tensioni assiali e radiali. Il comportamento del Cu è elasto‐platisco ad incrudi‐mento lineare.
DATI: T2 = T1+60 °C dFee = 140 mm sFe = 1 mm dCui = 135.8 mm sCu = 1 mm Materiale:
Fe: E=204 GPa =12x10‐6 °C‐1
Cu: E=120 GPa H=1 GPa =18x10‐6 °C‐1 σCuS = 90 MPa
19
H
Esercitazione 3a
H = modulo tangente
Materiale Elasto-Plastico ad incrudimento lineare
E
Rame
Fes
2T
Cupl
Esercitazione 3a
Cuel
elFe
Cus
CutotMecc
Fe
Cu
Cus
H = modulo tangente
)( Cus
CutotMeccsCuCu H
CuFe
Cu
sCu
E
20
Cus
Fes
Esercitazione 3a
0T
Cuel
CutotMecc
Cupl
CutotMecc
Cu Cu
Cu
E
CuplCu
el
TuTu FeCu
Fe
FeFetotMecc
CuAl E
TT
Esercitazione 3a
)( Cus
CutotMeccsCuCu H
CuFe Cu
sCu
E
totMeccCu
Cuel
CutotMecc
Cupl
Cu
Cu
E
21
Esercizi
Deformazioni Termiche
Esercizio 1
mmtmmD
C
GPaE
MPa
CU
s
2;50
1018
115
60
0
16
Anello interno in Rame
Anello esterno in Acciaio
161012
200
400
C
GPaE
MPa
Fe
s
Cus
D0
Una boccola realizzata in rame è inserita senza gioco ne interferenza in una cavità cilindrica ricavata in un supporto in acciaio. • Calcolare l’aumento di temperatura che porta la
boccola di rame allo snervamento.• Assumendo valido per la lega di rame il modello
costitutivo elasto-plastico perfetto, si valuti il diametro finale della boccola qualora l’assieme boccola più supporto venga portato alla temperatura di 300 °C e, successivamente raffreddato fino alla temperatura ambiente (25°C).
Si consideri trascurabile la deformazione elastica del supporto