Ente Di Riferimento

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20 Ente di riferimento Monitorare le ultime tecnologie per ripristinare i veicoli in piena conformità legale: ecco la missione del Centro Studi Indipendente per l’Autoriparazione. Che sta anche attualizzando i Tempari Domus GAETANO DEROSA È nato come parte integran- te di Quattroruote Professional ed ente super partes nel 2010 e, in breve tempo, è già diventato un punto di riferimento importante per il settore carrozzeria. Si tratta del Centro Studi Indipendente per l’Autoriparazione, team di esperti - capi- tanato da Paolo Pisano - nato con il com- pito d’indagare sulle nuove tecniche di riparazione, nonché sulle ultime tecno- logie di costruzione dei veicoli in grado di ripercuotersi sui processi di autoripa- razione. Come avviene il lavoro del CSIA lo possiamo leggere nelle pagine seguen- ti, prendendo in esame la sostituzione del parafango di una Mini (R55) con un metodo differente da quello utilizzato per il fissaggio in fabbrica, ma in piena conformità con quanto stabilito dal co- struttore. La modifica della lavorazione, da saldatura/brasatura a incollaggio/ri- vettatura, viene applicata da alcune Ca- se già da qualche tempo, però il 90% del- le carrozzerie indipendenti non è anco- ra a conoscenza di questa tecnica. “La ri- parazione rigorosamente conforme”, spiega Pisano, “oggi è delicata materia legale; non è più possibile il ripristino approssimativo, perché in questo caso decade la garanzia e l’operatore diventa responsabile unico nei confronti del cliente”. È anche in questo ambito che il CSIA sta attualizzando i Tempari di ri- parazione dell’Editoriale Domus, con il progetto “Tempario 2.0”. “Si tratta di un processo di verifica dell’attuale metodo dei microtempi”, continua Pisano, “nel corso del quale vengono misurati su cir- ca 15 auto i tempi di lavorazione, quelli fissi e le ulteriori variabili in fase di ri- parazione, simulando le attività di una carrozzeria efficiente, competente e cor- rettamente attrezzata. La sua durata sa- rà biennale (si concluderà alla fine di quest’anno con la revisione del prece- RIPARAZIONI A REGOLA D’ARTE MERCATO MARZO / APRILE 2011 Una fase di analisi nell’area del CSIA: tutte le zone sono dotate di impianto di videoregistrazione a circuito chiuso per la costante documentazione delle attività svolte. dente Tempario, ndr) e viene coordinata in collaborazione con la CNA-settore au- toriparazione”. A disposizione del centro studi c’è un’area operativa di circa 200 m 2 con zo- na di stacco/riattacco, preparazione, lat- toneria, box tintometrico e cabina di verniciatura, oltre a uffici e a una sala riunioni per valutare, sviluppare e ana- lizzare i progetti futuri. Il team del Centro Studi Indipendente per l’Autoriparazione: da sinistra, Arnaldo Pati, Paolo Pisano (responsabile del settore) e Federico Guerci. © Autopro

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Ente di riferimentoMonitorare le ultime tecnologie per ripristinare i veicoli in piena conformità legale: ecco la missione del Centro Studi Indipendente per l’Autoriparazione. Che sta anche attualizzando i Tempari Domus

GAeTAno DeRoSA

È nato come parte integran-

te di Quattroruote Professional ed ente super partes nel 2010 e, in breve tempo, è già diventato un punto di riferimento importante per il settore carrozzeria. Si tratta del Centro Studi Indipendente per l’Autoriparazione, team di esperti - capi-tanato da Paolo Pisano - nato con il com-pito d’indagare sulle nuove tecniche di riparazione, nonché sulle ultime tecno-logie di costruzione dei veicoli in grado di ripercuotersi sui processi di autoripa-razione. Come avviene il lavoro del CSIA lo possiamo leggere nelle pagine seguen-ti, prendendo in esame la sostituzione del parafango di una Mini (R55) con un metodo differente da quello utilizzato per il fissaggio in fabbrica, ma in piena conformità con quanto stabilito dal co-struttore. La modifica della lavorazione, da saldatura/brasatura a incollaggio/ri-vettatura, viene applicata da alcune Ca-se già da qualche tempo, però il 90% del-le carrozzerie indipendenti non è anco-ra a conoscenza di questa tecnica. “La ri-parazione rigorosamente conforme”, spiega Pisano, “oggi è delicata materia

legale; non è più possibile il ripristino approssimativo, perché in questo caso decade la garanzia e l’operatore diventa responsabile unico nei confronti del cliente”. È anche in questo ambito che il CSIA sta attualizzando i Tempari di ri-parazione dell’Editoriale Domus, con il progetto “Tempario 2.0”. “Si tratta di un processo di verifica dell’attuale metodo dei microtempi”, continua Pisano, “nel corso del quale vengono misurati su cir-ca 15 auto i tempi di lavorazione, quelli fissi e le ulteriori variabili in fase di ri-parazione, simulando le attività di una carrozzeria efficiente, competente e cor-rettamente attrezzata. La sua durata sa-rà biennale (si concluderà alla fine di quest’anno con la revisione del prece-

RIPARAZIONI A REGOLA D’ARTEMERCATO

MARzo / ApRIle 2011

Una fase di analisi nell’area del CSIA: tutte le zone

sono dotate di impianto di videoregistrazione

a circuito chiuso per la costante documentazione

delle attività svolte.

dente Tempario, ndr) e viene coordinata in collaborazione con la CNA-settore au-toriparazione”.

A disposizione del centro studi c’è un’area operativa di circa 200 m2 con zo-na di stacco/riattacco, preparazione, lat-toneria, box tintometrico e cabina di verniciatura, oltre a uffici e a una sala riunioni per valutare, sviluppare e ana-lizzare i progetti futuri.

Il team del Centro Studi Indipendente per l’Autoriparazione: da sinistra, Arnaldo Pati, Paolo Pisano (responsabile del settore) e Federico Guerci.

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1. Rivettatrice doc per questo tipo di operazione è stata utilizzata lo strumento portatile Böllhoff Rivset con specifici rivetti a ribadire, adesivo e detergente.

2. Cristallo posteriore Dopo aver liberato la parte interna ed esterna di tutti i componenti (modanature, rivestimenti) si stacca con cautela il cristallo posteriore fisso.

3. Stacco punti di saldatura Si procede allo stacco dei punti di saldatura e si staccano i collegamenti a brasatura per poi riscaldare. con un getto di aria calda, la zona di separazione degli scatolati.

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Grazie ai nuovi sistemi di riparazione e alle innovazioni tecnologiche, alcune Case stanno cambiando i loro metodi per rendere l’auto, in caso di riparazione o sinistro, identica a quando era uscita dalla fabbrica. la riparazione dev’essere sempre eseguita in conformità con quanto previsto dal costruttore, pena un decadimento delle garanzie, con responsabilità oggettiva nei confronti del cliente. In questo caso il CSIA ha analizzato la tecnica utilizzata dal gruppo BMW per sostituire il parafango posteriore della Mini prima serie. la Casa bavarese è infatti passata da un metodo di saldatura/brasatura a uno di incollaggio/rivettatura, sistema che ha incominciato ad adottare su rivestimenti posteriori, fondo vano bagagli, parafanghi e fiancate posteriori di Mini (R55/56/57), z4 (e89), Serie 1 (e8X), Serie 3 (e9X), Serie 5 (e60/61), X1 (e84), X5 (e70), X6 (e71) e Serie 7 (F01/02).

Lavorazione in piena conformità

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SOSTITUZIONE PARAFANGO MINI (R55)

(continua a pag. 18)

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Riparazioni a regola d’arte

(segue da pag. 16)

4. Saldature originali, addio l’operazione di stacco dei punti di saldatura originali nella zona inferiore del parafango: per un risultato adeguato è necessaria estrema precisione.

5. Grandi pulizie Dopo aver rimosso il parafango originale, bisogna procedere alla pulizia certosina delle zone sottostanti, sulle quali poi si procederà alla rivettatura.

6. La prova delle “luci”Si applica il lamierato fornito come ricambio avendo cura di controllare le “luci” tra porta/parafango e parafango/portellone.

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7. Pinze a scatto, please Dopo la verifica delle “luci”, si procede alla foratura per i rivetti normali aiutandosi con le pinze a scatto, utilizzando la punta con diametro 4,2 mm.

8. Dima necessariaI rivetti sono necessari, perché sevono da dima di controllo per il posizionamento finale del lamierato di ricambio.

9. Zincatura e incollaturaDopo l’operazione di foratura, si zinca la parte interna dei lamierati, per poi procedere alla stesura dell’incollante, non dimenticando il separatore dei lamierati scatolati.

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mERCATO

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10. Schema a X Il posizionamento del parafango si completa con la rivettatura normale con schema a X (come per il serraggio cerchi), dando così la possibilità all’incollante di aderire in maniera uniforme.

11. Ribaditura elettricala fase di ribaditura con l’attrezzo elettrico specifico: prima si controlla il diametro del punzone adibito alla spinta del rivetto. 12. Rivetto autoperforante la fase di applicazione del rivetto autoperforante, che con l’aiuto del motore spinge il rivetto stesso verso le lamiere da unire e alla matrice sottostante, arrivando a una sigillatura perfetta.

13. Verniciatura finaleFinita la ribaditura, si toglie il collante in eccesso. poi, l’ultima fase, quella della verniciatura finale.

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