Elogio Del Buio 03-05-16

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    E L O G I O D E L B U I O

    D e l n u l l a e t s i m i l i a

     Annhilation plated freshSuspense—is Hostiler Than Death, E. Dickinson

    Un post per

    ROSSO MALPELO

    Maggio 2016

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    Un mondo in frammenti, tanti pezzi che volano dalla strada al cielo. Una polverizzazionesenza coscienza unificante. Una nebulosa di simboli e di segni che vagano in cerca di significato. DaOccidente ad Oriente si susseguono i deserti delle afasie, gli enormi depositi tecnologici, agglomerati

    disumani che combinano dati ed informazioni per generare ancora nuove lande e nuove steppe,polverose ed abbacinanti di riflessi metallici. Fabbriche di dominio h24. elle insonorizzate in cuirinchiudere a fila serrate unit! senzienti.

    "estano bandoli di rapporti sfilacciati, frammenti di divari comunicativi, piattaforme politichesospese sul nulla. "esistono al pi# le antipatie e gli odi duraturi. $li amori remoti mai ricambiati. Esilitracce di ego, di esperienze individuali che si sfiorano senza toccarsi e che si lasciano dietro un alone ditossicit!.

    Da %uesto mondo esploso che richiama alla mente la scena finale di Zabriskie Point   &'. (ntonioni, )*+- emerge, come una marea nera, il bisogno del buio. Una nuvola nera &/a nube dellanon 0 conoscenza1-, una notte fitta dove subentrare per ritrovare, nellordine, i sensi, il corpo, la mente,le idee, lanima, la comunit!.

    3taccare gli occhi dalla luce del monitor per gettarli nel buio, il luogo dove non si trova, dove ildubbio prevale, dove si disegna con le dita la mappa muta di una geografia senza nomi la geografia deldubbio e dellincerto la non risposta.

    5on ci sono sentenze a dare una luce sozza al cammino./a visione 6 il luogo della conoscenza. /e tenebre il luogo della non 0 conoscenza. os7 6 detto.'a %uali occhi sono in grado di vedere nella sterminata ed abbacinante landa dei segni, ognuno

    dei %uali 6 un granello di polvere8 Un vento infuocato a volte si alza trasformando il pulviscolo innuvole di frecce arroventate. Un fuoco ci avvolge e mille e mille b9te ci mordono, gettandoci in fuga edisperdendoci lungo lennesima pista che domani sar! cancellata da un altro vento ancora.

    :nvochiamo lepico passaggio dall O51 all OFF1./a fuga dal deserto dei siti, dal molteplice che si rigenera inseguendo lalgoritmo delleternit!

    artificiale, dellinformazione che si autoproietta incessantemente alla velocit! della luce.; il momento di non sapere.5el momento del 5irvana oppiaceo /ou "eed mormorava  And I guess I just don’t know

     And I guess that I just don’t know&

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    si avvolgeva di tenebre come di velo, ac%ue oscure e dense nubi lo coprivano1 &)+, )2-, nubi ecaligine lo avvolgono1 &*=, 2- 2 .

    Dubito. 5el buio dubito. 5el buio posso credere alla mia incertezza senza sentirne il peso. /aleggera in%uietudine dellincertezza. os7 vuota di senso eppure cos7 amata.

    3pegnete lepoca dei lumi. "a lussuria e lu fo!u !’addu#a$a li spe!!hi 1, cantava "osa Calistreri

    rendendo poeticamente allucinatoria lBimmagine di unBinvasione &"i pirati a Paler#u 1 nel testo di :.Cuttitta- attraverso una luce, un fuoco moltiplicato dagli specchi, da cui promana una violenza insonneed eterna, lBinsano cocktail di adrenalina e benzedrina che rende la bestialit! sub spe!ie u#ana  un caratterespecifico, ontologico, dellB Ho#o sapiens sapiens .

    5essuna rapina avvenne mai con conclamata e reiterata chiarezza come %uella della falsit!moltiplicatrice del capitale. Oggi rapisce milioni di occhi fissi su monitor illuminati, le fibre ottichetrasmettono milioni di ordini che costringono gli umani a rinunciare alla notte, al sonno.

     ( perpetrare la veglia degli operai meridionali emigrati al 5ord che dormivano nelle stazionicon una sveglia al collo lBocchio del sorvegliante che trasforma la notte in una perenne ora diurna.

    24 ore di luce, energia al lavoro, la schiavit# nera al lavoro nei campi di cotone bianco dipadroni bianchi. % S!iur padrun da li beli braghi bian!hi&'  :l sole bianco delle filiere sporche, da "osarno

    allBastigiano, dove si muore di lavoro. /uce dellBineguaglianza. Hortura della luce. /e celle insonorizzateperennemente illuminate del carcere di massima sicurezza di 3tammheim. /e gabbie arroventate di$uantanamo. :l panopti!on  .

    24A+ venti%uattro ore di veglia per sette giorni consecutivi come il volo del white(!rowned sparrow&il passero Bcorona biancaB-. Un uccello migratore che compie ogni autunno il suo lungo volo dallB(laskaal nord del 'essico per poi, in primavera, compiere il tragitto inverso. Una specie sotto strettaosservazione del Dipartimento della difesa americano. Un organismo che ha impegnato ingenti risorseper studiare %uelle creature con il fine di carpirne il segreto biologico la straordinaria resistenza alsonno nascosta nelle pieghe dellattivit! cerebrale. E ci al solo fine di disporre di elementi scientifici dautilizzare per rendere possibili comportamenti analoghi negli esseri umani. ?er fini militari ma ancheproduttivi. Uomini a cui dare ali e piume per utilizzarne lBintelligenza biologica per scopi di morte in

    missioni il cui giorno duri 24 ore da moltiplicare per sette uomini > uccello da associare ai droni, leintelligenze artificiali volanti, distributori automatici di bombe al servizio di uomini come le washing#a!hine lo erano per le casalinghe americane negli anni BI.

    :l capitale > oggi > vuole legioni di insonni da immettere nelle filiere sporche, dai campi dellaraccolta schiavile del 'eridione d:talia alle fabbriche cinesi sino alla grande distribuzione europea &6 di%uesto stesso momento lofferta della grande distribuzione francese )arrefour di un apertura ininterrotta24A+-.

    ambia il paradigma degli anni Ottanta, il grande sonno oppiaceo delleroina funzionale alderagliamento delle locomotive ribelli dei movimenti del precedente decennio si trasforma nel suoopposto, allora J@eglia ontinua.4 :l buio e il suo compagno, il sonno, costituiscono la nuo$a linea diresisten*a rispetto a un pro!esso di !oloni**a*ione !he, spinto dalla fuorius!ita della produ*ione dai luoghi

    tradi*ional#ente preposti al la$oro +la fabbri!a fordista prin!ipal#ente, e gli uffi!i, tende ora a in$adere e sussu#ere,rendendoli produtti$i, gli spa*i tradi*ional#ente dedi!ati al riposo'1  5 

    3e la luce 6 securitaria e il libero mercato 6 alla luce del neon il comunista 6 nel buio della notteche prepara il sol dellBavvenire come "obin $oodfelloK, la talpa di 'arL che al buio scava i cunicoliche preparano lBavvento della rivoluzione 6  .

    2  PIERO BOTTANI, nota a  La nube della non conoscenza , (anonimo inglese – XIV sec.), Adelphi, 19983  fr. MO5(H

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    3emina e coltiva il buio. :l buio prelude il nuovo inizio donando frescura. Annhilation plated fresh& Suspense—is Hostiler Than Death, E. Dickinson-.

    /a rottura del ritmo sonno > veglia segna la crepa vertiginosa che separa il sogno dalsonnambulismo, il sogno archetipico della lotta di liberazione dellumanit! che giunge al suo culmine

    invertendo la parabola del tracciato sotto limperio della colonizzazione forzata della notte da partedellorizzonte a senso unico della societ! razionale che tende a spezzare la contrapposizione dialetticadella lotta di classe, il fecondo procedere del prin!ipio speran*a  , per trasformare lanelito alla liberazionenellinvolontario rantolo del sonnambulo, nella veglia forzata alla catena.

    3enza lotta di classe muore il potere dellimmaginazione, ovvero la capacit! di ri>creazione e diriproduzione del movimento che critica e travolge lo stato di cose presenti.

    /a riduzione della classe, del suo potere di coagulo, di formazione di comunit! umana, dicapacit! innovativa, progressiva e rivoluzionaria, alla frammentazione delle singolarit!, ad una selva dibisogni ed istinti per cui le masse subalterne, dalloriginaria evoluzione di forza rigeneratrice &dalla

    "ivoluzione francese, alla omune di ?arigi sino alla "ivoluzione dOttobre- oggi non 6 chemoltitudine diseredata, banda cenciosa, boccheggiante, implorante, in cerca di risoluzioni impraticabilial proprio destino individuale !er!o a 3ual!uno !he #i pu4 aiutare a nun piensa !hiu a !hist2 infa#ita l2uni!a !osa so!he #i pu4 aiutare5 di#enti!areeee  &$. eleste, Di#enti!are  -. 3i ritorna a )enerentola , "a bella addor#entata ,Prett6 wo#an   oppure allopposto allBassassino seriale, declinando il sogno e lincubo. :l processo diaccumulazione produce il sogno indotto, cibernetico, ipnotico cos7 come la disgregazione socialelincubo reale Solaris di Harkovski o Shining di 3.PingA3.Pubrick. /a !o#unit7 di destino, definizione diascendenza Keberiana, & %8n ele#ento !ostante#ente presente nel !on!etto di !lasse 9 rappresentato dal fatto !he la3ualit7 delle possibilit7 offerte sul #er!ato rappresenta la !ondi*ione !o#une del destino di tutti gli indi$idui&  -+ sitrasforma nel desiderio disperato di cavarsela ognuno per sQ. on il risultato di trovarsi da un lato unamassa vagante in preda alla cecit!, come nellBomonimo racconto di Mos6 3aramago, e dallBaltro la stessa

    moltitudine che sembra richiedere la luce abbacinante di una legge assoluta che domini la violenzaincontrollata della cecit!, dove non esiste la re!ta ratio, d ove lo Bstato di naturaB e%uivale allo Bstato diguerraB, dove prevale lBimpossibilit! della !lasse in s: a di$enire !lasse per s: R, e %uindi il ritorno al "e$iatano di

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    :l luogo tran%uillo1, cos7 lo definisce ?eter tutti !ostituis!ono unterritorio rifugio per la di$ersit7' @$un3ue, altro$e, 3uesta 9 s!a!!iata .1 14 . :l Ter*o paesaggio, che non 6 nQ ombra nQluce, bens7 terzo termine di unanalisi territoriale, rinvia alla dimensione sociale che forse oggidovremmo riscoprire come termine dal significato rinnovato ed utile per una riflessione sulla attuale

    stasi politica delle forze di liberazione1 ovvero il Ter*o stato  %8no spa*io !he non espri#e n: il potere n: lasotto#issione al potere& 15 . Sui lQment fa diretto riferimento al pamphlet di 3e96s del )+R* &lanno fatidicodella "ivoluzione francese- %)os’9 il Ter*o stato 1 Tutto' )osa ha fatto finora 1 Biente' )osa aspira adi$entare 1 Cual!osa& 16  

    /B Ultima 3ezione riunisce i suoi iscritti nella totale segretezza dello spazio notturno > il luogodelle metamorfosi > le carte galleggiano nelle ac%ue buie ben depositate nelle stanze vuote che orahanno lapparenza di vasche di terme in abbandono. 3tudiamo il vuoto, compagni, il vuoto.1

    :l vuoto della passione politica viene riflesso dagli schedari ove non c6 un nome, una rigascritta, una nota. 5iente.

    3e 6 vero che la metafisica sospende la 3toria e se la 3toria, intesa come sviluppo progressivo,interrompe se stessa non pu che subentrare la metafisica. as ist Eetaph6sik81 E il primo puntoallOd$. Huttavia non si vota. 5on ci si iscrive a parlare. (l buio, poi, si 6 al riparo dalle leggi e dairegolamenti.

    :l mondo animale e %uello vegetale si affrontano dopo aver presentato mozioni contrapposte.'uggiti, mormorii, sbuffi, strusci, sibili, gracidii, appoggiano lBuna o lBaltra mozione. /Bespressione pi#alta 6 il monotono ronfare della platea. ?agine e pagine scritte,  chiss! %uando, con lBinchiostro verdeproducono una marcescenza lattiginosa sul pavimento di graniglia della sezione.

    9 PETER HANDKE, Saggio sul luogo tranquillo, Guanda, 2014.10 Ibidem, pg. 4111 Ibidem, pg. 4212 GILLES CLÉMENT, Manifesto del Terzo paesaggio, Quodlibet, 2005, pg. 713

     Ibidem, pg. 1014 Ibidem15  Ibidem, pg.1116 Ibidem

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    Una farfalla notturna irrompe da una finestra semichiusa poggiandosi sulle labbra tumide diuna compagna dormiente, Dolores. /a compagna Dolores, dischiuse le labbra, mormora nel sonno lestesse parole che astaneda rivolge a Don Muan %"’oggetto dell’utopia 9 dun3ue, all’ini*io, un’assen*a, un solido nulla’ !he ri$ela nella $itadegli uo#ini il fatto !he 3ual!osa 9 ri#asto !a$oJ e !he an*i si 9 for#ato uno spa*io !a$o& -= 

    Ed 6 la felicit! di essere dentro la nube, di potere ascoltare la voce tonante della paura, come

    fosse lenorme battito della vita oscura &della farfalla notturna- che finalmente, anche per un attimo,non ci paralizza ma ci scuote con il riso irrefrenabile.; lindugiare sul luogo in !ui la $isione in!ontra il punto !ie!o da !ui ogni $edere s!aturis!e .21  :l punto da

    cui origina leguaglianza spirituale, biologica, umana ed animale +%non solo l’angelo piK alto e la #os!a el’ani#a hanno la stessa realt7 ontologi!a #a an!he Dio e l’uo#o insie#e sono tras!esi da una piK alta nega*ione'& 22  - ed6 dun%ue la comunit! degli angeli, delle mosche, dei rinoceronti, dei cavoli e delle ortiche nonchQ dei

    17  CARLOS CASTANEDA, L’isola del Tonal, BUR, 1994, pg. 5218  F. JESI – Introduzione a CARLOS CASTANEDA, L’isola del Tonal, BUR, 1994, pg.1019  WALTER BENJAMIN , Antichi giocattoli, in Ombre corte. Scritti 1928-1929, a cura di G. AGAMBEN, Torino, Einaudi,1993, p. 53 cit. in  REMO BODEI  Introduzione a ERNST BLOCH , Il principio speranza, Garzanti, 2005 , nota 11. Libro

    digitale (formato e – pub): pos. e book: 64,5/4007.20  Ivi : REMO BODEI  Introduzione a ERNST BLOCH , Il principio speranza: pos. e book: 23,4/400721  SERGIO GIVONE, Storia del nulla, Laterza, 2011, pg. 5722  Ibidem, pg. 61

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    movimenti del cielo e delle foglie che dibatte nelle stanze buie dellUltima 3ezione, cercando la sintesi, iltratto comune, latomo nello spazio o lattimo nel tempo, con cui si condivide linsieme di ci che pulsanella vita. /inafferrabile. /o spioncino da cui l:o abbandonato guarda al nulla dellorigine. %"uogo nonluogo +lL se!ondo Plotino, !essa non solo la do#anda %per!h:& #a an!he %da do$e& l’8no, ossia la di#ensione in !ui lospirito non solo non 9 #osso da altro #a neppure di altro ha bisogno e appare nudo e solo e pri$o di finalit7, 9 per

     F!khart il %deserto&' M l’essere posto nella libert7, di!e F!khart'&23 

     'astro Eckhart, filosofo domenicano emaestro della Jteologia negativa, contemporaneo di Dante, in uno dei suoi Ser#oni tedes!hi  24  &SurreNitaute# Saulus de terra apertis3ue o!ulis nihil $idebat& afferma   Cuesta parola, !he ho detto in latino, la s!ri$e san"u!a nel suo Oangelo a proposito di san Paolo,e suona !osL> Paolo si al*4 da terra e, !on gli o!!hi aperti, $ide il nullaJ'

     Ei pare !he 3uesta pi!!ola parola abbia un 3uadrupli!e senso' Il pri#o 9 3uesto> 3uando egli si al*4 da terra, $ide !on glio!!hi aperti il nulla, e 3uesto nulla era Dio5 per!h:, 3uando egli $ide Dio, lo !hia#a un nulla' Il se!ondo senso> 3uandoegli si al*4, $ide null2altro !he Dio' Il ter*o> in tutte le !ose, egli non $ide altro !he Dio' Il 3uarto> 3uando $ide Dio, $idetutte le !ose !o#e un nulla' Una visione che nasce dalla terra desolata, dal buio improvviso da cui la visionesi accende, lo spalancarsi del vuoto %Cuesta abissalit7 9 la libert7 dell’origine 1 l’origine !he 9 la libert7 o$$ero ilnulla dell’essere ne!essario1 25  

    /uomo che pencola nellabisso 6 la figura dellimpiccato dei tarocchi. Una libert! verso la %uale

    agitare le braccia trattenuti a testa in gi# nellabisso. /abbandono nel mondo. /a navicella che volteggiaperennemente nello spazio. :l pianeta Solaris 26 , %uello del film di (ndre Harkovski,  sospeso in unmisterioso oceano dalla natura incomprensibile. :l viaggio delluomo alla ricerca del senso e del sennoed il cui nome 6 5essuno1 6 il viaggio di Ulisse, 6 il viaggio del apitano 5emo.

    :l viaggio verso il nulla, il grado zero dellabbandono. /a notte senza stelle rappresenta la vuotapiattaforma che sembra estendersi come una cartografia muta, priva, cio6, di toponimi, di riferimentigeografici, dal passato verso il futuro, come calce distesa sullaffresco delle vicende storiche che hannoimpregnato le vite degli uomini, e sembra stendersi adesso, %ui, sotto i nostri occhi di viventi in%uestepoca. :l bianco di %uella calce, loceano lattiginoso di Solaris , sono la rappresentazione della afasiadella capacit! razionale, della crisi della nostra specie di fronte allavvitarsi, allo stringersi, delle spire di%uesto ciclo evolutivo.

    :l caos dellesistenza, limpossibile possibilit! di rimettere in sesto il mondo, invertendone lacondizione di rovesciamento Il #ondo 9 fuor dei !ardini5 ed 9 un dannato s!her*o della sorte!h2io sia nato per riportarlo in sesto.27  hi parla 6 uno spettro uno spettro che si aggira per le stanze vuotedellUltima 3ezione, entra ed esce dalla scena per ricordarci che c6 uningiustizia a cui porre riparo

    :l titolare dello spazio buio, responsabile del turno di notte, segretario del vuoto, residuo,esubero, polvere cosmica, cavit!, assenza, buco, essere abbandonato, schiuma, colui che non si sa di%uale materia sia composto, colui che esiste per sottrazione, o meglio per negazione, a ricordarci ilperdurare di una logi!a , di un paradigma storico, allapparenza insuperabile non si 9 potuto #ettere la for*a alser$i*io della giusti*ia, e allora si 9 de!iso !he fosse giusto obbedire alla for*a . 28  

    Ecco che il BbucoB, il vuoto, lo strappo, che determina lo sforzo del tentativo di ricucitura,passato di generazione in generazione, come unBeredit! genetica, attraverso la lotta di classe, si presenta

    nella sua ambiguit!. /B inafferrabile essenza dellBingiustizia che rischia di autoalimentarsi, dallo sforzo edal rischio costante, insito nella dinamica di sovrapposizione della ricucitura e che pu essere causa distrappi anche maggiori & %Dopo la $ittoria del proletariato, la lotta per la $ita potrebbe presentare e far nas!ere nuo$i

    23  Ibidem, pg. 5924  MEISTER ECKHART, Sermoni tedeschi, consultabili on line sul sito:http://www.gianfrancobertagni.it/materiali/misticacristiana/sermonitedeschi.pdf25  SERGIO GIVONE , op. cit. pg. 6226  Film di fantascienza sovietico del 1972 diretto da Andrej Tarkovskij, tratto dall'omonimoromanzo del 1961 dell'autore polacco Stanisław Lem.

    27  W. SHAKESPEARE,  Amleto, atto I, scena V. Cfr. a tale proposito J. Derrida, Spettri di Marx, Raffaello Cortina, 1994;'Nota dei traduttori' in J. Derrida, Marx & Sons, Mimesis, 2008 per il riferimento al racconto di P.K. Dick, Il tempo fuordi sesto, Fanucci, 2003.28 SERGIO GIVONE , op. cit. pg. 80

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    antagonis#i& 29 .  ; amus a ricordarcelo.- fino a concepire lBessenza dellB:ncrinatura insanabile o del @uoto incolmabile.

    :l BbucoB, per sua natura, tende a riprodursi. @iviamo in una trama di buchi.%Holes are not just regions of spa!e5 holes !an #o$e, as happens an6ti#e 6ou #o$e a pie!e of F##ennthal !heese, whereasregions of spa!e !annot' The identit6 of a hole does not depend on the identit6 of the stuff inside it +the hole2s guest, so tospeak, for 6ou !an e#pt6 the hole of an6 stuff that #ight partiall6 or full6 o!!up6 it and 6et lea$e the hole inta!t' It doesnot see# to depend on the identit6 of the hole2s host+i'e', the obje!t where the hole is lo!ali*ed either, for 6ou !ani#agine !hanging the host2s stuff or e$en the host itself without affe!ting the hole' Indeed, the fa!t that holes are not #ade ofan6thing see#s to be a #ajor hindran!e to  gi$ing ade3uate identit6  and identifi!ation !riteria for the#' And this puts the#under a !loud of philosophi!al suspi!ion'&  30  

    :l buco, lo spazio vuoto nella materia, come luogo, area di sospetto filosofi!o. :l buco che ha lacapacit! di essere riempito con %ualsiasi cosa esso possa contenere. (mbigua finalit!.

    Suale finalit! dalla ricucitura dello strappo se non una finalit! statica con un valore preordinatoe a  dialettico8

    :l rapporto tra vuoto e pieno si stabilisce in un rapporto simile &a me sembra- a %uello tra la lucee il buio ponendo in %uesta e%uiparazione il bisogno del confronto con lBHorror $a!ui , cos7 come %uellocon la paura del buio, come luoghi di avvenimento delle possibilit! fuori dagli schemi agiti, dai sentierigi! battuti.

    'entre il apitale ha mostrato una capacit! di rigenerazione inedita ed una forza catalizzatricemostruosa, per inventiva e mutevolezza delle forme associata a capacit! coercitiva ed espansiva, lacomunit! storica che ha rivendicato lBorizzonte socialista del rivolgimento utopico, ossia la realizzazionedel Bluogo che ancora non cB6B &non il Bluogo impossibileB- ha buttato lBancora del proprio vascello in %uelporto tropicale, immerso nellBafosa e pestilenziale assenza di venti, nel %uale ogni uomo 6 afferrato dalcruccio, come dagli spasmi del colera, secondo cui, come in un racconto di onrad, si chiede che sensoabbia prendere il mare se si finir! per andare alla deriva8

    Un porto tropicale di cui occorre considerare la realt!, la realt! del nulla.:l apitale, nella sua incarnazione finanziaria, gioca col nulla, scava voragini creando il niente,

    produce il vuoto e nel contempo le scorie, massa informe, ancora plasmabile, oppure no, semplicerifiuto da incenerire. @apore. 5ube, ancora una volta.

    Da una parte le esistenze vaporizzate, come scarti di produzione, dallBaltra lBirrealt! del denaro,dei suoi trucchi illusionistici, dei suoi paesaggi infernali, come nel delirante monologo di 'aconaughe9  nel olf of all Street di '. 3corsese Bessuno sa se la borsa $a su o giK o a di lato o in !ir!olo, #eno !he #ai ibroker 9 tutto un Qurga*6 31 G 9 pol$ere di stelle, non 9 sulla ta$ola degli ele#enti, non 9 reale'J   ' B5on 6 nellatavola degli elementiB. :l sopravvalutato slogan anti cosche  follow the #one6 6 un invito a girare in tondo,nientBaltro che un circolo vizioso.

    :l lavoro politico 6 dun%ue lo smascheramento del carattere illusorio delle illusioni che appaionoreali. Un lavoro notturno.

    Suale inedita congiuntura, %uale rapporto tra lemergere imperioso della inadeguatezza apredisporre un progetto comunitario di rigenerazione, una presa di coscienza del  general intelle!t ,dellintelletto comune, che privi dellelemento primario le invisibili creature abissali, ai vertici dellacatena alimentare, e riduca a secco la loro ingordigia e il perenne senso di vuoto, langoscia permanente,il senso di privazione che sta al centro della vita &e della storia- degli uomini8

    :l senso del nulla, al cuore del %uale c6 un nesso oscuro e profondo che vale la pena di cercareper risvegliare lamore collettivo verso la vita e il senso della giustizia.

    /BUltima sezione si predispone al lavoro.

    29 ALBERT CAMUS, L'uomo in rivolta, 2012, Bompiani, pg. 22330  ROBERTO CASATI – ACHILLE C. VARZI, Holes and Other Superficialities, Bradford Books, The MIT press, 1995, pg.231  Furgazy: Falsit!, balle Vtrad. da 8rbandi!tionar6'!o#  W

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    ?unto ). allBOd$ $uardare in faccia il nulla.&(ttenzione, potrebbe trattarsi di un esercizio barocco. Un compiacimento vano, un baloccarsi

    con un gioco di specchi, un esercizio retorico.32  ; un rischio da correre. E, del resto, se non si rischiaragionando, se tutto 6 gi! detto e non vale la pena che venga ripetuto, se non 6 possibile nemmenoandare a tentoni nel buio girovagando per le stanze dellBUltima sezione, accomodiamoci pure nella

    realt! la fabbrica dellBagire fotostatico.-> E unattivit! che non 6 attiva T> E un trucco, una macchinazione da illusionisti.> /a scienza non riconosce il nulla il vuoto di materia 6 pur sempre energiaT> 5ulla si pu dire del nullaT> Il nulla nulleggia  T &parafrasando 37, e il gallo galleggia  T

    'ass7T Hutto %uello che si vuoleT. 'a attenzione a procedere ad una semplice archiviazione delJcaso non tenendo in considerazione la$$erten*a di Emanuele 3everino, per la precisione lin!ipit al suoIntorno al senso del nulla 1 &(delphi, 2)- %Il senso del $uoto, della pri$a*ione, dell’assen*a sta al !entro della storia

    dell’uo#o' Il signifi!ato radi!ale !he il RRnulla ha assunto nel pensiero filosofi!o a!!o#pagna !o#e un’o#bra non solo3uesta for#a di pensiero #a l’intera storia dell’@!!idente'&

    :l messaggio finale a cui conduce il filosofo italiano, definito n: lai!o n: !attoli!o, 6 lacomprensione del nulla, il superamento delle sue aporie insite nel nichilismo, come chiave concettualeper percepire leterno in %ualun%ue cosa, dalla pi# umile alla pi# grande. :l concetto di eternit! elaboratoda 3everino non 6, si badi bene, un concetto mistico 6 una deduzione, a suo modo, logica la cui base dipartenza 6 il principio di ?armenide &il filosofo greco che, in realt!, visse ad un centinaio di chilometrida 5apoli, a Elea, dove nac%ue la 3cuola eleatica nel @ secolo- /Bessere 6, il non essere non 61 33 . Una

    32  Si veda a tale proposito: CARLO OSSOLA (a cura di), Le antiche memorie del nulla, Ed. di storia e letteratura, Roma,

    2008. Una raccolta di testi, attraverso i secoli, sul tema del nulla, dell’annichilazione, del non – luogo, conun’attenzione particolare al periodo barocco ed alle accademie in cui ci si esibiva con trattati sulle “glorie del niente”,panegirici, dialoghi, elogi, esibiti all'Accademia degli Incogniti di Venezia oppure all'Accademia Napoletana degliIncauti. Vale la pena di raccogliere la riflessione di CLAUDIO MAGRIS ( L’irresistibile fascino del nulla, Corriere dellaSera, 8 maggio 1997) che, nel recensire il libro di Ossola, pur sottolineando l'enfasi retorica dei vari autori, ne accogliela sottile fascinazione : “ Retori piu' che filosofi, questi dotti, "nientisti", come li definisce uno di essi, non possono nonnaufragare in quest'impresa e spesso non restano loro che la mistificazione e la divagazione, per differire e mascherare

    quel naufragio. I paradossi estremi e insolubili non sono del resto autentica filosofia e anche i grandi filosofi, quando

    hanno indulto troppo al fascino del nulla, sono spesso incorsi nel pathos e nella retorica: "nulla" e' una parola

    seducente, gonfia le gote e fa piacere sentirsela pastosamente in bocca. Perfino Heidegger, quando parla dell'uomo

    quale "luogotenente del nulla", non e' immune da questa enfasi gratificante. Ma i letterati barocchi, sopperiscono, con

    le loro acutezze, alla difficoltà o impotenza della filosofia dinnanzi a quel tema. Talora, certo, non si va oltre il mero

    gioco verbale, come quando si dice che nulla e' piu' pregiato dell'oro, che nessuno scongiura la morte o nulla teme o

    che nessuno e' più saggio di Salomone. Ma perfino in questi artifici si insinua una nota diversa, il brivido di chi avvertela superiorità di ciò che non esiste, la vittoria del niente; come se Nessuno, chi non c'e', fosse veramente superiore alla

    morte e come se dire che niente e' piu' grande di Dio, potesse significare non che Dio e' piu' grande di ogni cosa reale

    o pensabile, ma che il Niente e' più grande di lui.”

    33 Prima parte. L’Essere e la Verità

    Fr. 2 (Proclo, Commento al Timeo, I, 345, 18-27)1 Orbene, io ti dirò – e tu ascolta e ricevi la mia parola –2 quali sono le vie di ricerca che sole si possono pensare:3 l’una che “è” e che non è possibile che non sia4 – è il sentiero della Persuasione, perché tien dietro alla Verità –5 l’altra che “non è” e che è necessario che non sia.6 E io ti dico che questo è un sentiero su cui nulla si apprende.

    7 Infatti, non potresti conoscere ciò che non è, perché non è cosa fattibile,8 né potresti esprimerlo.PARMENIDE, Poema sulla natura, a cura di G. Reale e L. Ruggiu, Rusconi, Milano, 1991, pagg. 85-119Fonte on line: http://www.filosofico.net/Antologia_file/AntologiaP/PARMENIDE_%20SULLA%20NATURA.htm 

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    affermazione senza dubbio statica, per li%uidarla senza troppo sforzo, ma che segna lBinizio dellariflessione metafisica. /Batto costitutivo della filosofia dellBEssere. /BEssere non ha inizio nQ fine e non 6soggetto al mutamento temporale. Da %uesta posizione 3everino critica il nichilismo che lui definisceanche Bla filosofia dellBOccidente contemporaneoB. ; una caccia al 5ulla condotta lungo lBarco di una

     vita. E allora gli auguriamo, alla faccia della scaramanzia, Bbuona cacciaBT

    Eppure 6 Bil casoB, %uesto BcasoB %ui allBordine del giorno o della notte, ossia il 5ulla, che d! lacaccia a noi.3everino ritiene che se si affermasse il 5ulla come una terra delle possibilit!1, ossia il luogo di

    ci che non cB6 ma che non 6 detto che non possa mai esserci, affermeremmo che il 5ulla 6 Essere, loporremmo come una struttura positiva, contraddicendo il principio di non 0 contraddizioneparmenideo.

    /a %uestione 6 complessa e %ui, allBUltima sezione, si stenta ad afferrarne bene i capi 5onsiamo %ui per fare filosofia ma per dormireT1 dice un compagno impaziente. Eppure in %uel monitostizzito cB6 un sottinteso che arriva come un sospiro allBorecchio di (lice, una compagna sempre prontaa meravigliarsi: “5on spero in nienteT1. 5on sperare ovvero sperare  nel niente. 3peranza che si indirizza

     verso lBabisso, come il viaggioAnaufragio dei migranti. :l nulla come il luogo dove non cB6 consolazione,

    la terra dove lBillusione ha fine Hhe horrorT Hhe horror1, la duplice esclamazione che sgorga dalla goladi Purtz morente &M. onrad, )uore di tenebra  -. :n realt! le due parole pi# amplificate della letteraturaconradiana grazie al film di oppola Apo!alipse now' Huttavia nella stessa pagina di uore di tenebra1 6'arloK &lBio narrante- a descrivere tutto il senso della scrittura di onrad %Il destino' Il #io destino )he!osa buffa 9 la $ita 3uesto #isterioso adatta#ento della logi!a i#pla!abile a un futile s!opo' Il #assi#o !he uno pu4sperare da essa 9 una !erta !onos!en*a di se stesso 1 !he giunge troppo tardi 1 #esse di inestinguibili ri#pianti' Ho!o#battuto !on la #orte' M la !ontesa #eno e#o*ionante !he si possa i##aginare' Si s$olge in un grigiore i#palpabile,sen*a nulla sotto i piedi, sen*a nulla intorno, sen*a spettatori, sen*a !la#ore, sen*a gloria, sen*a il grande desiderio di$ittoria, sen*a grande paura della s!onfitta, in una at#osfera #alati!!ia di tepido s!etti!is#o, sen*a #olta fede nel propriodiritto, e an!or #eno in 3uello dell2a$$ersario'& 34  

    :nganni della visione ovvero lBobbligo disperato di credere nel principio della speranza oppurenella sua fine reale  ai confini del 5ulla8

    3ono pieno di realt! ingannevole, ho preso dun%ue a non sperare in %ualcosa ma a XXmirareintrepidamente il deserto della vitaYY &$. /eopardi, Dialogo di Tristano e di un a#i!o -.

    3ull intrepida#ente  si sollevarono diverse voci di dissenso e la %uestione rischiava di deviare sulsentiero secondario &o, per taluni, primario- della poesia, e dellarte pi# in generale, indugiandoleopardianamente, con lo sguardo, sul 5ulla. 'olto si era arrovellato lamato /eopardi &gi! perchQ cos7tanto amato8- e in un flusso indistinguibile di riflessioni sul Jcaso &cos7 abbiamo deciso di chiamare %uelsenso del $uoto, della pri$a*ione, dell’assen*a che sta al !entro della storia dell’uo#o & !it'  3everino- ci offre unprogramma ultimativo%@ la i##agina*ione torner7 in $igore, e le illusioni riprenderanno !orpo e sostan*a in una $ita energi!a e #obile, e la$ita torner7 ad essere !osa $i$a e non #orta, e la grande**a e la belle**a delle !ose torneranno a parere una sostan*a, e lareligione ria!3uister7 il suo !redito5 o 3uesto #ondo di$err7 un serraglio di disperati, e forse an!he un deserto&  35  

    3embra giunto il momento di rivedere il nostro punto di vista spasmodicamente ancorato alJreale, fare cadere il silenzio sugli ambigui appelli alla Jragione a combattere una battaglia sempre edottusamente sullo stesso terreno, un campo attorno al %uale si intravedono solo macerie aprire, aprirci,al disin!anta#ento, compiere una manovra, se si vuole, speculare al richiamo marLiano che fu neiconfronti della !riti!a irreligiosa  della sinistra hegeliana. &:l giovane 'arL mosse a %uelle posizioni &cheerano state del suo stesso ambiente- unaccusa che, in soldoni, si basava sulla sterilit! di %uella critica,sullincapacit! di guardare la complessit! della %uestione religiosa e le sue conseguenze-

    34  JOSEPH CONRAD, Cuore di tenebra , Mursia, 1985 , pg. 20135  GIACOMO LEOPARDI, Zibaldone, 115 (testuale?) cit. in S. GIVONE, Storia del nulla, op. cit . pg. 152

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    "a !riti!a ha strappato dalla !atena i fiori i##aginari, non per!h: l2uo#o porti la !atena spoglia e s!onfortante, #aaffin!h: egli getti $ia la !atena e !olga i fiori $i$i' "a !riti!a della religione disinganna l2uo#o affin!h: egli pensi, operi,!onfiguri la sua realt7 !o#e un uo#o disin!antato e giunto alla ragione, affin!h: egli si #uo$a intorno a se stesso e per!i4,intorno al suo sole reale' 36  

    "estituire > rovesciando, in certo %ual modo, lottica > al potere dellimmaginazione, allirreale

    attuale , la visione di un futuro storico senza il vincolo della necessit!, ossia del binario &morto-obbligatorio attraverso cui la visione ideologica del reale ci costringe a guardare guardare alluomodisin!antato come a colui che, s7, getti $ia la !atena e !olga fiori $i$i , e che %uesti fiori siano il congiungimentodi una libera e pacifica immaginazione con la %uale trasformare, riposizionare, lottica distorcente &ilJmondo capovolto-, lesistenza Jreale, con la irArealt! e il suo movimento, il suo viaggio verso il non 0luogo del resto Il !o#unis#o, per noi, non 9 uno stato di !ose !he debba essere instaurato, un ideale al 3uale la realt7do$r7 !onfor#arsi' )hia#ia#o !o#unis#o il #o$i#ento reale !he abolis!e lo stato di !ose presenti'  37  3e parliamo diabolire lo stato di !ose presenti , parliamo di una perifrasi che sottintende la Jrealt!, ci che 6, e il #o$i#entoreale come ci che non 6 ancora & ir/reale  - ma che principia dal nulla, dal non esistente nella realt! data lanuova potenza della !riti!a e  del !ielo e  della terra'  (ncora segnare il passaggio dal disAincanto alreAincanto.

    E chi 6 pi# realista del "e81 pens la compagna (lice mentre le affioravano alla mente leparole del "e Cianco A proposito guarda sulla strada, e di##i se $edi 3ual!uno di essi' — Bessuno, — disse Ali!e, dopo a$er datoun2o!!hiata alla strada' — Ei rallegro !on i tuoi o!!hi, — osser$4 il ?e !on tono sti**oso' — Poter $eder Bessuno' F atanta distan*a poi Qigurati !he 9 gi7 tanto se #i ries!e di $eder 3ual!uno, !on 3uesta lu!e' 38  

    Occhio che non vede cuore che non duole1, si dice ma occhi che vedono 5essuno sono occhiche guardano e che vedono BattraversoB lo specchio. Un riflesso che rinvia alla circolarit! che, ancorauna volta, /eopardi raccoglie tra la sfera delle nostre sensazioni disperazione &o, anche, gioia- nullificatedallBoblio %Eisero #e, 9 $ano, 9 un nulla an!he 3uesto #io dolore, !he in un !erto te#po passer7 e s2annuller7,las!iando#i in un $uoto uni$ersale e in un2indolen*a terribile !he #i far7 in!apa!e an!he di doler#i .139  

    /a circolarit! del riflesso di chi guarda attraverso lo specchio, richiama il cerchio del simbolo

    numerico dellBassenza, del vuoto lo zero. E cB6 chi ci spinge a guardare attraverso lo zero %Uuardate lo*ero, e $edrete niente5 guardate attra$erso lo *ero, e $edrete il #ondo'40   Suesto lBin!ipit di una Bstoria naturale dellozeroB. "obert Paplan, lBautore, introducendo unaltra prospettiva, ne annuncia le linee essenziali %Il #ioappro!!io a 3ueste a$$enture sar7 in parte 3uello del naturalista !he !olle*iona la #era$igliosa $ariet7 di for#e ri$estitedallo *ero 1 non soltanto !o#e nu#ero #a an!he !o#e #etafora di dispera*ione e di in!anto5 !o#e un nulla !he pure 93ual!osa di attuale5 !o#e il progenitore di tutti noi in 3uanto enig#a degli enig#i .1 41  

    Uno BzeroB che, nella visione che ne suggerisce Paplan, richiama il circolo solo per offrire unpassaggio, una breccia, un buco da dove 6 possibile allungare lo sguardo, #oltipli!are  la visione  %Ea lo*ero non 9 o#ologabile alla !hiusura di una !ir!onferen*a' Se##ai esso deli#ita un passaggio&   42 

    os6 lo zero8 Un semplice simbolo numerico che consente di effettuare operazionimatematiche con minore complessit! rispetto a %uei sistemi che ne erano privi8 Una derivazione

    concettuale riportata prima in parole, o anche grafemi, e poi anche in simboli nei sistemi di calcolo8Oppure entrambe le cose8 : greci avevano due sistemi di numerazione, in %uello ionico &che ebbemaggiore diffusione- venivano utilizzate le lettere dellalfabeto a cui si attribuiva un valore numerico.?arole che diventano numeri e viceversa. :n :ndia la parola kha , ci testimonia Paplan, 6 una delle parole

    36  KARL MARX, Critica della filosofia del diritto di Hegel, Introduzione , in Scritti politici giovanili, Einaudi, Torino,1975, pg. 39537  KARL MARX – FRIEDRICH ENGELS,  L’ideologia tedesca, Editori riuniti, 1975, pg. 2538 LEWIS CARROL, Attraverso lo specchio, e book, www.liberliber.it, edizione elettronica, 12 maggio 1996, pg.36 (trattoda LEWIS CARROL Nel Paese dello specchio, Istituto Editoriale Italiano, Milano 1914).

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     GIACOMO LEOPARDI, Zibaldone, 72 - Mondadori, 1937, pg. 10340 ROBERT KAPLAN, Zero. Storia di una cifra, BUR, 2010, pg.1341  Ibidem pg. 1442  Ibidem pg. 16

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    pi# comuni per indicare zero1. Suesta parola originariamente serviva ad indicare un posto vuoto1 inun sistema di numerazione indiano formato da sillabe &I d.c.-. Un astronomo indiano, ancora in unepoca remota priva del simbolo zero &II d.c.-, nominava lo stesso concetto espresso dalla parola Vhacon parole che evocano Jspazi aperti come a#bara  &Z cielo-, oppure akasa  &Zatmosfera-, o, infine, sun6a  &Zvuoto- parola, %uestultima, diventata un altro modo comune di esprimere lo zero in indiano.43

    5umeri e lettere che cercano in se stesse uno spazio vuoto per esprimere unidea necessariaossia ci che non pu essere immediatamente contato, enumerato, visto. Una ricerca dirappresentazione lungo la storia delle civilt!. 5on unBac%uisizione banale ma un frutto complessodellBevoluzione umana con una storia complicata. ?allini, cerchi, vuoti sulle tavolette, puntini accostati anumeri, tracce letterarie, riferimenti in trattati astronomici, appaiono e scompaiono sin dallepoca dei3umeri &il popolo geniale che invent la scrittura- e poi impronte che vengono rinvenute in $recia, in:ndia, tra gli arabi e infine nel cosiddetto sistema indo 0 arabo che approder! in Occidentepressappoco in epoca rinascimentale.44   Hutto da ricondurre al cerchio, il simbolo essenziale per ilcalcolo, paradosso dellBinesistenza che consente di sviluppare il governo delle leggi del mondo, dallafisica agli scambi commerciali lungo una linea evolutiva che consentir! poi lBinvenzione del sistema

    binario45 

    , %uel sistema che sta alla base dellBinformatica, elaborato dal filosofo > matematico $ottfried ilhelm von /eibniz  &)=4=>)+)=-. Dalla misura alla dismisura, dal semplice calcolo del  plus$alore, lamisura dello sfruttamento delluomo sulluomo, alla smaterializzazione della moneta, ossia il prevaleredel trading  borsistico e finanziario sulleconomia della produzione di beni.

    5oi vogliamo vivereT15oi non siamo zeriT1$ridarono, allunisono alcune figure diafane, le cui sagome erano a malapena distinguibili, l7 dal

    fondo della sala adunan*e  dellUltima sezione.Eppure, a guardar bene, in ciascuno di %uelli che si trovavano a partecipare allassemblea, si

    intravedeva, impresso sulla guancia o addirittura in fronte un simbolo, un marchio misterioso, uncerchio con una linea orizzontale in mezzo, corrispondente alla lettera maiuscola dellalfabeto greco θ 

    &theta-. Suella lettera, marchiata a fuoco su %uei sopravvissuti, era la stessa che veniva impressa inepoca medievale sui criminali si trattava, in realt! di un cerchio, o meglio uno 1 e la linea orizzontaleal centro non era altro che la base della sbarra grazie alla %uale la circonferenza era attaccata allasta,ovvero lo strumento che veniva impugnato per marchiare. Hutto ci per indicare che %uei marchiatierano uno zero1, rifiuti della societ!.46  

    :l rapporto tra lo zero e la sua posizione tra i numeri %uale fattore di apertura di orizzontiinesplorati per le s!ien*e esatte,  la sua mimetizzazione tra le pieghe del discorso filosofico, linguistico,letterario, la sua collocazione di valore inesistente o nullo allinterno delle serie numeriche, in cuiciascun simbolo numerico ha un valore predeterminato, ripropone, sotto %ualche forma, il rapporto tralo spazio occupato, colonizzato, ingombro, sotto la luce costante dei riflettori e il Jnulla rappresentato

    da %uei vuoti che intercorrono dentro e fuori gli spazi antropizzati luoghi della dispersione, Ter*o paesaggio, eterotopie, come le definisce Foucault.

    43  Cfr. op. cit. pg. 6844  “Senza dare nell’occhio lo zero entrò nel Rinascimento insieme ai numerali arabi, e si rese indispensabile ai nostricalcoli” ROBERT KAPLAN  op. cit . pg. 16245 Codice binario : Codice basato su due soli simboli, usualmente 0 e 1. Un c.b. permette la trasmissione di dati eistruzioni mediante una sequenza di 0 e 1, che può essere realizzata con un circuito formato da un dispositivo capace diassumere due stati diversi di tensione (tipicamente acceso e spento). Fonte: http://www.treccani.it/enciclopedia/codice-binario/  

    46  Cfr. ROBERT KAPLAN,  op. cit . pg. 99;  oppure JOHN D.  BARROW , The Book of Nothing, Vintage eBooks, Vintage

    Book, New York, 2002, PDF pg. 73: “The terms theca and circulus (‘little circle’) are sometimes encountered assynonyms for zero. Both refer to the circular form of the sign for zero. Theca was the circular brand burned into the forehead or the cheeks of criminals in the Middle Ages.” (The evolution of words for zero).

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    /addove manca un rapporto stabile da !ontenuto a !ontenente 47 , un luogo inclassificabile da dovepromana lenergia del disordine, ovvero sarebbe il disordine !he fa s!intillare i fra##enti di un gran nu#erod’ordini possibili nella di#ensione, sen*a legge e geo#etria, dell’etero!lito5 e o!!orre intendere 3uesta parola il piK $i!ino

     possibile alla sua eti#ologia> nell’etero!lito le !ose sono %!ori!ate&, %posate&, %disposte& in luoghi tanto di$ersi !he 9i#possibile tro$are per essi uno spa*io !he li a!!olga, definire sotto gli uni e gli altri un luogo !o#une'& .G  A 3uesto punto

    Qou!ault pone in antitesi Jutopia ed Jeterotopia "e utopie !onsolano> se infatti non hanno luogo reale sis!hiudono tutta$ia in uno spa*io #era$iglioso e lis!io5 aprono !itt7 dai $asti $iali, giardini ben piantati, paesi fa!ili, an!hese il loro a!!esso 9 !hi#eri!o' "e eterotopie in3uietano, sen*’altro per!h: #inano segreta#ente il linguaggio, per!h: $ietanodi no#inare 3uesto e 3uello, per!h: spe**ano e aggro$igliano i no#i !o#uni, per!h: de$astano an*i te#po la %sintassi& enon soltanto 3uella !he !ostruis!e le frasi, #a an!he 3uella #eno #anifesta !he fa %tenere insie#e& +a fian!o e di fronte leune alle altre le parole e le !ose' .;  

    % 5on spero nienteT 5on spero in nienteT1. Ecco ancora la voce dal buio.% "estiamo in tema. "estiamo in silenzio. Tra un fiore !olto e l2altro donato/l2inespri#ibile nulla'& os7

    farfugli il vecchio $iuseppe, citando i versi di una vecchia poesia di Ungaretti, con occhi cerulei che sidistinguevano appena, sprofondati in un mare di rughe.

    5essuno spazio eterotopicoT 5essuna utopiaT 3olo ac%ua sporca, celle buie ed immondizieT3cosse sui coglioniT 5aufragi e muri, muri dappertutto, muri dac%ua, di cemento, di filo spinatoT3angue e menzogne e bombe piovono al cieloT (ltro che  Bews fro# Bowhere 50  T (ltro che i ricamini di

     illiam 'orris e i suoi romantici barcaioli del HamigiT ; meglio se mi scrivi del cesso rotto di tuanonnaT1. (ncora la voce dal buio.

    ompagnoT1 $rid lo spettro, il segretario del vuoto, il luogotenente del niente  51  3ei preda di unacrisi di angoscia, tu rischi, rischi di cogliere %uel niente che ti insegue e ti morde le caviglie e diguardarlo in facciaT1

    Suelli dellUltima sezione erano l7 che ci giravano intorno seguire la logica parmenidea cheesclude tassativamente il non essere , ci che non 6, come unassurdit!, una fantasticheria, di cui nonbisogna nemmeno discutere, &del  niente sappia#o !he non $oglia#o saperne niente 1 52  , oppure dare spazio

    alla domanda impossibile he ne 6 del niente81 "ispondendo che il niente 9 3ual!osa  rischieremmo diincorrere nella macroscopica contraddizione violando %uella legge della logica sorta allalba dellariflessione ontologica &il principio di non !ontraddi*ione  parmenideo, per lappunto-.

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    3e 6 vero che lidea del niente precede le operazioni logico 0 linguistiche dellintelletto, %uestodeve, in %ualche misura, fare i conti col Jniente con limpossibilit! formale di domandare del niente, didare, cio6, la !a!!ia al niente , giocando su un altro piano. :nfatti, tale impossibilit! di domandare del nientenon impedisce al niente stesso di essere pensato. E se il niente pu essere pensato pu anche esserecercato8 E se pu essere cercato, pu essere trovato8

    Do$e !er!hia#o il niente )o#e lo tro$ia#o53 

     :l gioco si compone di due pezzi lente &ci che 6- e il niente &ci che non 6-. ?er trovare ilsecondo pezzo dobbiamo trovare il primo. Dice dun%ue

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     ( peggiorare le cose arriv un Jchiarimento la nientificazione non 6 nQ lannientamento nQ lanegazione  M il niente stesso !he nientifi!a 1 & ib' pg.+-.

    3tavolta per la reazione dellassemblea fu una sorta di inerte sopore, un inebetito silenzio, uncatatonico dissenso. ome se un morto potesse rispondere con le parole incise in una fredda lapide di

    marmo.hiudiamo la partita1 soggiunse il relatore con costernazione. :l secondo pezzo del gioco, ilnon 9 , 6 unoccorrenza che permea lesistenza e non 6 un %ualcosa che si d! da sQ. 3embra piuttosto unacondizione dellesistenza che precede la logica e lintelletto stesso %Il RRnon non nas!e dalla nega*ione,#a la nega*ione si fonda sul RRnon !he s!aturis!e dalla nientifi!a*ione del niente& & Ib'  pg. +2-. Dun%ue, perconcludere, il niente 6 lorigine della negazione e non viceversa.1

    /a partita del niente era tuttBaltro che conclusa.:l dibattito dellBUltima sezione aveva posto al centro unBennesima sfumatura del niente.

    /Bemergere del nulla, del senso del nulla, dallBangoscia una dimensione che per i tratti peculiari che %Bei De#oni, grande ro#an*o !on!epitooriginaria#ente !o#e pa#phlet !ontro il ni!hilis#o, for#a russa dell’ateis#o, di$ersi personaggi danno !orpo ad altrettantiaspetti della nuo$a de$astante eltans!hauung>l’angelo neroJ Sta$rogin 1 il !ui #odello stori!o reale 9 Wakunin 1ni!hilista dall’intelligen*a lu!iferina e depra$ata !he tutto !orrode e distrugge, sen*a rius!ire a trasfor#are la propriade#onia!a $olont7 in una !reati$it7 produtti$a5 l’anar!hi!o e ri$olu*ionario PXtr Oer!ho$enskij, !he appli!a sul pianoso!iale e politi!o il prin!ipio di Sta$rogin se!ondo !ui tutto 9 indifferenteJ5 e 3uindi l’ateo Virillo$ !he, seguendo !ie!a#ente

    56  /Bidentificazione della figura del Bonvitato di pietraB &figura mitica della letteratura, del teatro e della musica &'ozart, Don$iovanni- con il nichilismo, nei suoi diversi gradi e diverse sfumature, viene desunta dal saggio di ostanzo ?reve, Il !on$itatodi pietra' Saggio su #arNis#o e ni!hilis#o, @angelista, )**)

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    il rigido filo della logi!a, inferis!e dalla sua ipotesi +Se Dio non fosse'''J la li!eit7 di ogni !o#porta#ento a#orale e, alla fine, si u!!ide per pro$are la non esisten*a di Dio'& 57  

    /elenco delle sfumature e delle sfaccettature che il termine ni!hilis#o abbraccia sono molteplicicos7 come le implicazioni filosofiche e storiche.

    Uno scambio con il )on$itato di pietra  per noi dellUltima sezione, 6 dobbligo, perchQ dobbiamo

    capire se %uesta tabula rasa   di cui necessitiamo &ma di cui in %ualche modo ci troviamo a subire leconseguenze- potrebbe portare a delle conclusioni lontane da %uellorizzonte comunista, per tutti noiancora vivo e presente, fossanche solo come spettro, che poi non 6 altro che la sua forma abituale,ossia come 'arL ed Engels lo presentarono al mondo nel )R4R con :l 'anifesto del partitocomunista1 8no spettro si aggira per l2Furopa> lo spettro del !o#unis#o' Ft!' et! .

    Suellimpeto ribelle resta, con tutta la sua ambiguit!, a segnare le origini della prima granderivoluzione comunista mondiale, %uella sovietica. Suantomeno per la forza con cui il verbo nichilista siespanse in "ussia pi# che in %ualsiasi altra parte del mondo.

    Cisogna andare allR, agli anni = di %uel secolo e percepire il ruolo esplosivo di diffusione diidee di ribellione assoluta contro lautorit! che gli scritti e i pensieri dei nichilisti di %uellepocaprodussero in "ussia. Unondata che per arrivava direttamente dalla $ermania e segnatamente dalla

    produzione della sinistra hegeliana che fece germinare una variet! di frutti./a 3uaestio de Bihlo verr! posta con radicale bizzarria nellBagone politico nel )R44 da 'aL 3tirner,pseudonimo di M.. 3chimidt, con la pubblicazione de "’8ni!o Io ho fondato la #ia !ausa su nulla 158 , con%uesti versi di una poesia giovanile di $oethe & Oanitas Oanitatu# $anitas, )R=   esordisce lopera di3tirner. "’8ni!o vanter! la straordinaria attenzione di 'arL 0 Engels ne lIdeologia tedes!a  &lanalisi criticadefinitiva che prende a bersaglio i giovani hegeliani-, in cui la demolizione di 3tirner & San EaN , come lochiamer! sprezzantemente 'arL- occuper! la parte pi# cospicua. 'arL era consapevole delleconseguenze sul piano politico dellesplosione nichilista contenuta nelle tesi stirneriane e per %uestoche, senza risparmio, si era prodigato a %porta &re-  a ter#ine l’opera distrutti$a, ar!hetipo di ogni futuraestirpa*ione di anar!hi!i e indi$idualisti pi!!olo 1 borghesi +&  59  

    "28ni!o fa di se stesso il baluardo contro cui ogni realt7 ideale  dellBuomo si infrange dallBidea di

    BeternoB al suo opposto &considera con disprezzo gli atei definendoli Buomini piiB-, dalla filantropia adogni forma di umanesimo, sino al socialismo. Ogni BcausaB 6 puro egoismo dal ribelle che cade per ilBpopoloB &e di cui il BpopoloB non se ne fa nulla- al sultano che che ha fondato la sua causa su nullBaltroche se stesso1 & Ib' pg. )-.

    3tirner fonda la sua personale teoria del nulla secondo la %uale mettendo al bando secoli e secolidi pensiero umano, dai presocratici al cristianesimo per poi giungere ad

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    conservatrici del secolo successivo %Cuando il proletariato a$r7 da$$ero istituito la %so!iet7& !he si propone, in !uila distan*a fra ri!!hi e po$eri $err7 ri#ossa, sar7 uno stra!!ione, gia!!h: sa bene !o#e si fa ad essere stra!!ioni, e potr7e$entual#ente innal*are la parola %stra!!ione& fa!endola di$entare un appellati$o onorato, !osL !o#e la ri$olu*ioneVfranceseW ha fatto !on la parola %borghese&' "o stra!!ione 9 il suo ideale, stra!!ioni do$re#o di$entar tutti'& 61  

    DBaltra parte la societ! borghese e le cosiddette Blibert! borghesiB vengono considerate alla

    stregua di un gioco dBazzardo dove la  fortuna   6 lBelemento principale %dalle spe!ula*ioni in borsa fino ai!on!orsi per uffi!i, alla !a!!ia ai !lienti, alla ri!er!a di la$oro, alla !orsa a pro#o*ioni e onorifi!en*e+'''& 62   (llora cosafanno i socialisti8 ?romuovono l2odio degli sfortunati !ontro i fortunati&' E poi il principio di fratellanza elBumanitarismo socialista che cosB68  %9 solo l2aspetto do#eni!ale del !o#unis#o&' os7 come il progettosocialista di fornire al proletariato non solo gli strumenti del lavoro e del mestiere ma anche strumentidi elevazione culturale diviene, secondo 3tirner, una coazione, un obbligo sostanziale. E il principio dellavoro che soppianta %uello della fortuna o della concorrenza ha un difetto incolmabile tiene lontano illavoratore dall2egois#o e lo sotto#ette all2autorit7 supre#a di una so!iet7 di la$oratori&' :nsomma, conclude,3tirner %"a so!iet7 dalla 3uale ri!e$ia#o ogni !osa 9 una nuo$a padrona, un nuo$o fantas#a, un nuo$o %esseresupre#o& !he !i %prende !o#pleta#ente al suo ser$i*io&'

    'arL>Engels, dal canto loro, smontano le costruzioni teoriche di 3tirner accusandolo di avere

    importato le sue conoscenze del comunismo da nientBaltro che rimasticature e, in particolare, da Cabeuf&anticipatore delle teorie socialiste e comuniste durante la "ivoluzione francese-. 3an 'aL, secondo'arL, riconosce da una parte soltanto una forma di comunismo filantropico e dallBaltra le esigenze delpuro egoismo %Al di fuori e al di sopra di 3uesto dile##a per lui non !29 nulla& 63  

    /B:o stirneriano, pur di giustificare lBegoismo in tutte le sue forme, si spinge ad attribuire laresponsabilit! della povert! a chi 6 povero e non certo allBegois#o dei ri!!hi   che, coerentemente con iprincipi stirneriani, sembra sia Bcosa buona e giustaB' :n %uesta concentrazione concettuale dellBego 'arLintravede unBestremizzazione di un principio idealistico %in !ui io, l2io reale, non debbo #utare la realt7, !i4 !he

     posso fare solo insie#e !on altri, #a debbo #utare #e in #e stesso& 64  :l recinto nel %uale si chiude dun%ue 3tirner coincide con il perimetro del suo :o. Da tale

    perimetro non si scorge la possibilit! di un mutamento della realt!. Ossia di un mutamento che sia

    frutto di una comune volont! e che possa instaurare una nuo$a realt7' hiosa 'arL %Bell2atti$it7ri$olu*ionaria il #uta#ento di se stessi !oin!ide !ol #uta#ento delle !ir!ostan*e& 65 '3tirner, inoltre, sacralizza la propriet! privata ritenendola unBestensione dellB:o. :l preambolo 6

    :o possiedo il mio corpo1 da ci ne deriverebbe una sorta di origine naturale  del possesso da estendere atutte le cose. /e considerazioni di 3tirner sulle %uestioni del lavoro e dellBeconomia, poi, si muovonoallBinterno di %uel recinto asfittico che lui stesso costruisce al fine di desacralizzare ogni ordine superiorema che restituirebbero, secondo 'arL, una visione gretta, da rappresentate della Bpiccola borghesiaberlineseB. i sembra risaltare dallBinterpretazione del tutto personale del comunismo fornita da3tirner e dal suo 8ni!o' :l comunismo, in %uesta interpretazione, dovrebbe avere come obiettivogenerale il bene di tutti1. E, dun%ue, %uale sarebbe %uesto bene8 /Bonesto godimento ac%uistato collavoro8 3i chiede e si risponde 3tirner. E > continua 3tirner > se %ualcuno di %uei tutti1 preferisse lBozio

    pieno di godimenti8 :n %uesto caso la societ! comunista si guarderebbe bene dal procurarti ci che ti fastare beneT & )fr'  P.  ' ("\ >  F.  E5$E/3, op' !it'  pg.)**-. 3coppiettante 3tirner. ?eccato che, al fondo, ladissacrante critica stirneriana tenda, sebbene in forme paradossali, a difendere le rendite di posizione deiricchi che verrebbero esclusi dal %uel Jbenessere totalitario e straccione %Cuando dun3ue il borghesedi!hiara ai !o#unisti> soppri#endo la #ia esisten*a !o#e borghese $oi soppri#ete la #ia esisten*a !o#e indi$iduo5 3uandoidentifi!a !osL se stesso !o#e borghese !on se stesso !o#e indi$iduo, bisogna al#eno ri!onos!ere la sua fran!he**a e la suai#puden*a& 66  

    61  ' (\ 3 H:"5E" , @p' !it' pg. )2=62 Ibide# pg. )2*

    63 P. ' ("\ 0  F. E5$E/3, "2ideologia tedes!a, Editori "iuniti, )*+I, pg. )*64  Ibide#, pg. )*465  Ibide#, pg. )*=66  Ibidem pg. 211

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     (l di l! della santit7  di 3tirner ossia della sua costruzione spirituale, di derivazione neo hegeliana,con sviluppi nichilisti ed intenti iconoclasti, %uel testo, "’8ni!o ebbe una indiscutibile influenza sulle prime forme insurrezionali clandestine generate da regimi intollerabilmente autoritari come nella "ussiazarista ed 6, inoltre un fatto che 3tirner venga annoverato, #algr: lui, nella variegata fa#iglia dell2anar!hia,sotto la peculiare bandiera dellBindividualismo anarchico.

    Ed 6 un fatto, altres7, che sotto le bandiere della ?rima :nternazionale &)R=4- lBanarchismo, nellesue diverse sensibilit!, avesse trovato, per un certo periodo, la sua casa &la frattura tra anarchici emarListi ebbe luogo nel )R+2-.

    Unevidenza della saldatura tra le teorie di 3tirner, lBinfluenza del nichilismo sulla "ussiaantizarista e alcune forme primitive di terrorismo fu la storia e la leggenda di 3erge $. 5echaev,probabile autore del atechismo del rivoluzionario1 &)R+)-. :l testo viene considerato uno degli s!ritti!apitali del ni!hilis#o russo& 67  e rimanda nei contenuti allBardore distruttivo delle tesi stirneriane il probabileautore, 5echaev, 6 lBarchetipo del terrorista senza scrupoli, colui che crede nella sola missione didistruggere ogni forma di umana organizzazione che sia riflesso di unBidea vera, o falsa, di moralereligione, diritto, popolo, ideali politici superiori. rede unicamente nellBasso!ia*ione di s!opo dei singoli

     votati alla rivoluzione attenzione, per, nessun programma di sostituire un potere con un altro, anzi,nessuna idea di una nuova societ!, nessun ideale collettivistico da sostituire al vecchio sistema, il nulla  come ideale di somma distruzione e non come orizzonte di speranza. /Bideale egoistico stirnerianosembra trovare una incarnazione perfetta in 5echaev. 3tirner aveva postulato addirittura in nu!e iltradimento dei propri compagni come mette bene in evidenza amus %"2insorto !on!order7 !on gli altriuo#ini soltanto nella #isura e per il te#po in !ui il loro egois#o !oin!ider7 !ol suo' "a sua $era $ita 9 nella solitudine in!ui appagher7 sen*a freno la bra#osia d2essere !he 9 il suo solo essere& 68  

    3i era gi! visto come I De#oni   di Dostoevski assorbissero e riverberassero %uella tendenzanichilista della societ! russa e ci proprio in relazione agli avvenimenti specifici accaduti in "ussia in%uel periodo e che ebbero come protagonista 5echaev. 3crive lo stesso Dostoevski in una lettera del)R+ %8no degli a$$eni#enti piK i#portanti del #io ro#an*o &: Demoni-  sar7 !ostituito dalla nota $i!enda

    dell’assassinio di I$ano$ !o#piuto a Eos!a da Be!hae$&  .69 

     E 5echaev era il personaggio di ?etr @erchovensk9,un uo#o perduto in parten*a, cos7 come afferma che debba essere un rivoluzionario nel suo )ate!his#o &...ilrivoluzionario 6 un uomo perduto... 170  -.

    :l manoscritto del  )ate!his#o fu trovato, in forma cifrata, addosso a 5echaev %uando vennearrestato dalla polizia svizzera nel )R+.71   :n diversi passaggi vi si trovano i riferimenti teorici checondussero 5echaev ad assassinare il giovane studente :vanov 72  ed a tentare di farne ricadere la colpasui suoi compagni %II/Y' Duro $erso se stesso, de$e essere duro an!he $erso gli altri' Tutti i senti#enti teneri !herendono effe#inati, !o#e i lega#i di parentela, l2a#i!i*ia, l2a#ore, la gratitudine, lo stesso onore, de$ono essere soffo!ati inlui dall2uni!a, fredda passione per la !ausa ri$olu*ionaria +'''&  Oppure %II/G'+''' Il grado di a#i!i*ia e di dedi*ione e

     gli altri obblighi $erso un +si#ile !o#pagno sono deter#inati uni!a#ente dal loro grado di utilit7 per la !ausa dellari$olu*ione reale e distruttri!e&'  (ncora sulla strumentalit! dei rapporti %II/

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    ri$olu*ionario #esso a sua disposi*ione' + !er!ando di ri!a$arne il #aggior profitto possibile +5 II/

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    contrario, attiva una BcostruzioneB che tende alla cristallizzazione e, di conseguenza, alla negazione dellarealt! nel suo divenire. Una delle costruzioni a cui si riferisce ?reve 6 %uella del sosia so!iali**ato' Ovvero%uella parte di noi che ci induce a negare, a seppellire in fondo al nostro :o la voce umana che rifiuta le  logiche preordinate dellBoggettivazione, %uel genere di schematizzazioni che hanno portato compagniad assistere passivamente allBarresto ed alla eliminazione di altri compagni, secondo un paradigma per

    cui il ni!hilis#o non !onsiste nella perdita di fonda#ento, #a nella paura di affrontare le !onseguen*e della perdita del fonda#ento&'79  olui il %uale non riconosce che il Bsacrificio della vita altruiB risponde ad uno schema cheha gi! perduto il suo fondamento e si identifica in un processo gi! avviato alla sclerosi ed allaconsunzione, %uesti 6 immerso in unBannichilazione senza prospettive, senza scampo.

    ?arimenti la societ! capitalista pone il suo assoluto nel presunto valore oggettivo del denaro,come misura del mondo, non strumento dun%ue ma fine. Ecco che lBeconomia assurge al rango discienza che misura e determina leggi di natura, ponendo arbitrariamente la cosiddetta Blegge di mercatoBcome una legge naturale, con un valore assoluto, primario, rispetto anche alla vita umana.

    Una legge naturale che per, contraddittoriamente, si apre e si chiude a seconda dello stabilirsidi condizioni di vantaggio dei gruppi oligarchici condizioni di scambio il cui svantaggio per le classisubalterne ha il prezzo elevatissimo della guerra, della deportazione, della povert!, dellBoppressione.

     (llora, 6 o non 6 un infiltrato %uesto Bonvitato di pietraB, %uesta entit!, %uesto moto dellBanimala cui dimensione multiforme si estende dallBOttocento sino al \\: secolo8 :n che rapporto sta la suaombra sulfurea con il bisogno di liberazione dellBuomo dalla sua schiavit#8 ; necessaria una presa dicoscienza della collettivit!, intesa come lBinsieme della specie Ho#o sapiens sapiens, che rendariconoscibile anzitutto il lato notturno dellBOccidente18

    ; necessario arrivare al fondo di %uesta lunga cavalcata che ha avuto inizio allBalba dellBeramoderna ed 6 proseguita, lungo i secoli, dalle origini del colonialismo allBepoca delle grandi rivoluzioni%uella francese, %uella industriale, %uella sovietica, %uella cinese sino allBodierno buco nero dellacontemporaneit! in cui sembra che siano arrivate a maturazione tutte le crisi %uellBattuale insieme alleprecedenti &dallB:lluminismo alla crisi che precedette la prima guerra mondiale e poi %uella le tra due

    guerre mondiali e poi la crisi del comunismo e %uella odierna del capitalismo- in unBesplosione vulcanica ed annichilente che sembra realizzare la profezia di 5ietzsche%"2uo#o #oderno !rede speri#ental#ente ora a 3uesto, ora a 3uel $alore, per poi las!iarlo !adere5 il !ir!olo dei $alorisuperati e las!iati !adere 9 se#pre piK $asto5 si a$$erte se#pre di piK il $uoto e la po$ert7 dei $alori5 il #o$i#ento 9inarrestabile 1 sebbene si sia tentato in grande stile di  rallentarlo' Alla fine l2uo#o osa una !riti!a dei $alori in generale5ne ri!onos!e l2origine5 !onos!e abbastan*a per non !redere piK in nessun $alore5 e!!o il pathos, il nuo$o bri$ido'''Cuella !hera!!onto 9 la storia dei prossi#i due se!oli'''180  

    Suando lBuditorio sent7 che veniva tirato in ballo pure 5ietzsche ebbe un grave soprassalto enon servirono le giustificazioni, le storie sulla manipolazione degli scritti da parte della sorella Elisabeth,il valore dellBenorme eredit! filosofica, le doti di poeta visionario, la complessit! del suo pensiero non

    riconducibile alle meschinit! di (lmirante e soci, nQ il fatto che il superuomo1 forse non 6 tale ma 6lB1oltreuomo1, lBuomo che si liberer! dallBalienazione, il rivoluzionario che superer! il capitalismoT:l tentativo di %ualcuno di aggiornare il dibattito su 5ietzsche non fece breccia.Dimmi tu che mi tocca sentireT Ora facciamo passare 5ietzsche per un compagnoT1 era %uasi

    un coro.Un occhialuto, eans sdruciti e giubbotto di pelle, radi capelli bianchi, sbott erto il dibattito

    sulleredit! di 5ietzsche non lo concludiamo noi dellUltima sezione, rivolgetevi a @attimo, io non neho voglia .

    'a no, ma no1 riprese Cube che nonostante avesse sulle spalle molti anni di galera avevaancora una voce giovane e fresca. Sui non centra lessere > o meno > compagni. 5on vi rendete contoche stiamo cercando di capire in che fosso siamo precipitati, in che Cabele di incomprensioni, in %uale

    bolgia di irragionevolezza8 3e c6 del metodo in %uesta follia8 5on saprei...%uel che emerge79  Ibide#, pg. 4=80 F":ED":< 5:EH[3

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    costantemente 6 lavidit! e il compimento di una spinta autodistruttiva. Un magma che pervade ilnostro essere sociale, il nostro essere politico e il nostro essere umani. EccoT Sui centra il nostro esserecompagniT ompagniGeppure soliT he contraddizione stridenteT 6 in effetti unBesile radice dentro dinoi, ed 6 muta mi pare, e non so pi# se vada riparata, innaffiata o lasciata seccare. (llora non miscandalizza sentire una voce tonante che chiama dalla nube e chiede %ualcosa che non riesco a udire,

    oggi, in mezzo a %uesta inarrestabile marcia che tritura tutto, che 6 tanto feroce %uanto pi# 6 veloce michiama %uella voce, %uando sono solo, lontano da tutti, con un tremito che oramai mi pervade mentresono immerso in un processo di crescita di ci che non comprendo. 'i sembra di sentire %ualcosacome aino, ainoGdov6 tuo fratello81.

    Dice Ernst Münger che %nei periodi in !ui si addensa la #ina!!ia, 3uando gli apparati non soltantoabbandonano l2essere u#ano a se stesso, #a se#brano addirittura pre!ludergli ogni $ia di s!a#po, a 3uel punto sta a luide!idere se darsi per $into o !ontinuare la lotta attingendo alle sue risorse piK profonde' Bel 3ual !aso de!ider7 di passareal bos!o'& G gi!svuotato durante la $uerra fredda, e che produsse la cosiddetta Bdemocrazia bloccataB per la paura che,anche elettoralmente, potessero vincere Bi comunistiB > vive e si lascia vivere in una rappresentazioneillusoria in cui nessun cambiamento risolutivo succede e in cui ogni cosiddetta riforma stabilisce edaggiunge un mattone nella costruzione di una vera oligarchia.

     Münger, nel suo strano ed attualissimo libretto, uscito in $ermania nel )*I), adotta un altroespediente politico 0 letterario per suggerire una strada alternativa al falso modello di partecipazionedemocratica, una realt! %+''' in !ui l2essere u#ano 9 ridotto al punto !he da lui si pretendono le pe**e d2appoggio

    destinato a #andarlo in ro$ina& 

    G- 

    ' ome nel caso dellBuso del voto allBinterno di un sistema preordinato incui ogni vera alternativa 6 bloccata eAo sterilizzata./Bimmagine che usa M]nger per definire lBoppositore &il ribelle- 6 il termine tedesco aldg[nger,

    letteralmente, Bcolui che passa al boscoB, si d! alla macchia, si ritrae nella foresta. olui che passa albosco, il aldg[nger, 6 il rappresentante di %uella parte della popolazione che ha deciso di sottrarsi allasterilit! dei dibattiti, alla ritualit! inefficace delle consultazioni elettorali svuotate da veri contenutidemocratici &Do$un3ue la sel$aggina si sposti, non ha nessuna i#portan*a, se ri#ane !o#un3ue nelle tele deibattitori 1R- sottrarsi alla stucchevolezza delle contrapposizioni di maniera che nascondono le paludidegli innumerevoli accordi sotterranei di spartizione dei poteri reali, alla se%uela di leader di %statura !osL#odesta e un potere fun*ionale enor#e&G.' 3ottolinea ancora M]nger, a proposito degli uomini di potere %'''il

     potere 9 #esso all2in!anto e se lo aggiudi!a !olui !he d7 ali alla propria insignifi!an*a !on una forte $olont7&G\

    Estraniarsi da %uesto stato di cose immergendosi in una coltre di fitta boscaglia alla ricerca diaria pura per i polmoni affetti da una forma di tubercolosi sociale, farsi aldg[nger, non per fuga ma perricostituire il luogo della guarigione %Il luogo della libert7 9 ben di$erso dalla se#pli!e opposi*ione, e non si tro$aneppure #ediante la fuga' Boi a 3uel luogo abbia#o dato il no#e di bos!o'&GY

    :l tema del bosco, e la sua simbologia, 6 lo stesso tema del BbuioB e delle sue variazioni, almenocos7 come le abbiamo trattate sin %ui, una variante a cui M]nger aggiunge, utilmente, il connotato della

    81 ERNST JÜNGER, Trattato del ribelle, Adelphi, 1990, pg. 4182 Ibide#, pg. ))83 Ibide#, pg. I)84 Ibide#, pg. 485 Ibide#86 Ibide#, pg. I)

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    ribellione poichQ %esso &il bosco- non pu4 li#itarsi alla !on3uista di regni pura#ente interiori&' 3i tratta piuttostodi una via allBe#igra*ione interioreG0 come la intendeva

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     Hale presa di coscienza, in seconda battuta, dovr! prendere atto, anche, di alcuni elementi chenon appaiono secondari. 3i consideri la vacua reiterazione di certi processi politico 0 sociali, lainefficacia ritualistica dellagire allBinterno di tali processi. 3i pensi a %uellBagire solo in apparenzaantagonistico ma che di fatto segue le forme, o meglio le sagome, di una rappresentazione della scenapolitica che non si sviluppa affatto in senso progressivo per le classi subalterne, ma resiste in una

    cristallizzazione feticistica ed auto consolatoria che lascia immutato il teatro delle ombre. &; spontaneopensare, a tale proposito, alla vacuit! degli appuntamenti elettorali, allinerzia della partecipazione, alsenso di inutilit! dellelettore, ai cartelli elettorali costruiti ad ho!  al solo scopo di mantenere o rilanciarecarriere.-

    Suesta Bpresa di coscienzaB &un concetto da riscoprire e diffondere- pone le basi per la primafondamentale connessione collettiva la necessit! di aprire a nuove scoperte la dimensione utopica ecreativa della lotta di classe. E %uestBultima lasciata essere come impulso vitale di sopravvivenza.

    :n che senso la lotta di classe diviene impulso vitale8 Due sono le dimensioni principali con cuifacciamo i conti sin da %uando nasciamo il dato incontrovertibile della constatazione dellBingiustizia edellBineguaglianza da un lato e il dato altrettanto certo della nascita e della morte dallBaltro. 5el mezzo la

    c6 la nostra vita, il nostro vissuto con il suo portato di dolore per le condizioni soggettive ed oggettivedellesistenza, in riferimento ai dati incontrovertibili cui facevamo riferimento, una dimensione cheindiscutibilmente contiene pienamente il nostro amore per la vita.

     (more per la vita che 6 fondamentalmente istinto vitale e che 6 anche, alla base, istinto diprotezione e di perpetuazione, ovvero istinto di sopravvivenza della specie, come %uello che lega lamadre ai suoi cuccioli. ombattere lBingiustizia e difendere la vita dellBaltro sono parte di un unicoprogetto di esistenza. 3e sono altre ragioni a muoverci &desiderio di dominio, autoaffermazione, etc.-significa che anche noi siamo nemici di classe, ovvero di noi stessi. 3enza amore non cB6 vita e non cB6lotta di classe.

    :l preambolo di tale connessione, la via verso %uella che 6 stata definita anacronisticamente

    Jpresa di coscienza, ci sembra possa identificarsi, metaforicamente, con lBimmersione nel buio,lBapertura dellBOFF il fermarsi e dire BbastaB come primo gradino della riscoperta, come primo livelloresistenziale per %uesto si 6 detto 6 necessario guardare in faccia il nulla. :l deserto e lBincomunicabilit!esistenziale. /a soppressione degli istinti vitali. /a solitudine dellBassenza della classe, della comunit!dispersa.

    /a difficolt! dellBesercizio della critica, lBassenza di paradigmi immediatamente riscontrabili checonducano alla conoscenza della comunit! in lotta, derivano direttamente dalla travolgentedecomposizione dei modi di produzione allBinterno del modello neocapitalista. Decomposizione cherichiede, anzi esige, ricomposizione della classe come alternativa vitale. ?rocesso che, in atto, nonsembra in alcun modo visibile.

    ; evidente che senza vagare nel buio, senza determinare lBazzeramento dei codici, senza laricerca di nuove rotte e di nuove parole > cos7 come si determina nella lallazione infantile la ricercadellBespressione nella lingua madre 0 non pu esistere il presupposto del cambiamento. oscienza dafarsi ed incoscienza che si compenetrano dialetticamente.

    Una strada che non 6 detto ci porti dove oggi pensiamo debba portarci. 'a, ribadiamo,guardare in faccia il nulla 6 immersione nellBabisso, lBignoto necessario ad ogni scoperta, ad ogniprocesso conoscitivo il primo passo, il primo vagito nichilistico attraverso il %uale si apre la dimensionedellBEssere prima di %uella dellB(gire. /a "esistenza 6 un processo vitale ed 6 dun%ue un processo cheinizia dal buio il fiore prima di sbocciare deve avere la radice immersa nella terra.

    /a nuova creazione ha bisogno di un nuovo amore da cercare al buio. ?oi vedremo se sar!

    come diceva Certolt Crecht

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    Ieri ero triste'Pensai>

     forse il nostro #o$i#ento tra#onta per !ento anni, non per se#pre, #a per !ento anni sL, ed

    9 proprio 3ui !he noi $i$ia#o'@ggi lo so> ioero tristesoltanto ieri'

    3eguendo la metafora di Crecht si direbbe che 9 proprio 3ui !he noi $i$ia#o, nel mezzo di %ueltramonto secolare del nostro movimento in mezzo a %uesti cento anni di buio in cui ci tocca vivere. 37,ma a patto che lo si riconosca %uesto buio. ( patto che lo si esplori.

     MosQ 3aramago &ultimo autore di %uesta dissennata carrellata- %uel buio inconsapevole lo hadescritto nel gi! citato racconto ecit!1. /! dove si raccontava di una comunit!, senza tempo e senzaluogo, una comunit! %ualsiasi dellBOccidente, che cade preda di unBepidemia inspiegabile di cecit!. Unacecit! che porter! i cittadini di %uella comunit! a compiere nefandezze, lBuno contro lBaltro, in unadiscesa agli inferi collettiva, accompagnata dalla nube lattiginosa di chi non vede pi#. Una cecit! che,potremmo dire, corrisponde alla accettazione irragionevole, da parte delle masse deprivate, del corsoattuale del capitalismo. Huttavia 6 nel secondo romanzo, prosecuzione ideale di ecit!1, ossia 3aggiosulla lucidit!1 &pubblicato nella versione originale nel 24- che 3aramago sembra individuare la pista,ulteriormente metaforica, per dare uno sbocco alla cecit!, ovvero alla minorit!, in senso politico.

    :n una capitale, che poi si viene a sapere 6 la stessa in cui si 6 abbattuta lBepidemia di cecit!,%uasi lBunanimit! degli elettori sceglie allBunisono di non votare, sceglie la scheda bianca. Un atto che ilgoverno in carica interpreta come un segnale incontrovertibile di sedizione. 5essuna legge 6 stata

     violata formalmente ma la reazione del governo 6 feroce viene proclamato lo stato dBassedio della citt!in cui si 6 verificato il fenomeno contagioso delle schede bianche. Un fenomeno spontaneo di Jpresa dicoscienza collettiva da parte di %uel popolo di eL ciechi, di eL vaganti nel buio, resisi colpevoli, secondoil capo dello stato %di a$ere disertato dal !on!erto na*ionale per seguire il !a##ino !ontorto della so$$ersione,dell’indis!iplina, della piK per$ersa e diaboli!a sfida al potere legitti#o dello stato +& *) 

    /a simmetria tra la cecit! precedente e le schede bianche viene evidenziata nel Jgabinetto delpotere, durante le sedute del consiglio dei ministri %+ dire#o !he la !e!it7 di 3uei giorni 9 tornata sotto unanuo$a for#a, ri!hia#ere#o l’atten*ione della gente sul parallelo fra il bian!ore della !e!it7 di 3uattro anni fa e l’attuales!heda bian!a&   *2, lo stesso consiglio in cui si registrer! la dichiarazione inconsulta di un ministrodissidente che proclamer! %Ho detto !he $otare s!heda bian!a si potrebbe !onsiderare !o#e una #anifesta*ione dilu!idit7 da parte di !hi l’ha fatto& ;'

    Una lucidit! che proviene dalle tenebre della cecit!, di una condizione di cui %uei cittadiniconsapevolmente o inconsapevolmente prenderanno coscienza con un atto di ribellione inedita.

    3ar! per %uesto che, allUltima sezione, un uomo molto vecchio seduto su una seggiolasgangherata, %uasi un prolungamento del suo apparato scheletrico, un compagno cieco oramai dadecenni che tutti chiamavano Morge fece sentire la sua voce grave e profonda

    redo, compagni, che se vogliamo vivere dobbiamo morire, dobbiamo andare sotto terra,diventare semenza, e sperare che sorga &o insorga- da %uesto seme disperso una nuova pianta con unanuova radice, un organismo vivente di nuova generazione che ricominci da Jzero, un nuovo ceppodellHo#o sapiens sapiens, che sappia decifrare il codice del capitale, la lingua vischiosa che si appiccica allafibra degli esseri umani e che li induce a non riconoscere gli altri esseri umani, a non riconoscere in loro

    91  MO3^ 3 ("('($O, Saggio sulla lu!idit7 , Feltrinelli, 2)I, pg. *)92 Ibide#  pg. )=I 93 Ibide#  pg. )=2 

  • 8/17/2019 Elogio Del Buio 03-05-16

    25/25

    la stessa radice che sprofonda nella terra e dai cui rami nascono uguali germogli una generazione [eroche sovverta %uel codice per sconfiggerlo definitivamente.1

    maggio 2)=

    Rosso Malpelo