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Lavoro, per una nuova umanizzazione MADONNA S. LUCA MESSE «UNITARIE» DEI VICARIATI DI CITTÀ STEFANO OTTANI * ignori entra il lavoro. Tutti in piedi». È stata la settimana del Primo Maggio, la festa dei lavoratori, dieci giorni dopo Pasqua. Una speranza ha riempito Bologna, scelta dai sindacati per la manifestazione nazionale. È un riconoscimento. Il dovere di alzarsi reincarna uno slogan di sette anni fa, di un secolo addietro. Deve dargli vita attuale. La Chiesa è scesa in strada con l’Arcivescovo. Una richiesta vitale coinvolge tutti. I trentamila in Piazza Maggiore sono la fiammella di un mondo grandissimo che cerca progetti, esempi, guide che non trova, il sindacato non basta. Ogni pulpito serve. Per creare lavoro e difenderne la dignità. Pure a Bologna, nell’Emilia Romagna ai S « vertici dell’occupazione, aumentano la cassa integrazione e la disoccupazione, segnali di disagio, insicurezza sociale. Mentre il mondo è spazzato da Alibaba, colosso cinese della globalizzazione, esempio massimo con il meccanismo 996, lavoro dalla 9 alle 21, 6 giorni, 72 ore alla settimana. In Italia siamo a 40. A Bologna nell’estrema sinistra fino ai grillini qualcuno sogna le 35 francesi, gli imprenditori le giudicano impraticabili, le inchieste raccontano comunque di tanti (38%) che cambierebbero impiego (se lo trovassero) per stare di più con la famiglia. Gli industriali che nessuno chiama più «padroni» sarebbero voluti andare anche loro sul palco del Primo Maggio, i sindacati hanno opposto una diversità di ruoli che è stata accettata. Sensibilità diffuse raccontano una terra in movimento, si confrontano per una dignità nuova–eterna nella città della Faac, dell’azienda ereditata e gestita dalla Curia, in una Bologna che fu la seconda città dello Stato Pontificio e ne è segnata anche dalla possanza delle proprietà immobiliari. La fabbrica di cancelli automatici è un punto fondamentale per un ragionamento collettivo, non solo curiale, sull’applicazione quotidiana della Dottrina sociale della Chiesa, sul profitto che non può essere no–profit ma investimento sociale, sul ruolo e le remunerazioni di manager e salariati. I palazzi proprietà della Chiesa possono essere la stessa cosa per pensare il rapporto fra città e famiglie, in particolare quelle nuove, in formazione: per affrontare socialmente il rischio di una trasformazione della città nel regno dei Bed&Breakfast, degli Airnb. Non è uno scontro, è un confronto. Il lavoro è vita giornaliera di tutti, abitudine che è, deve essere, comunità. Marco Marozzi Ogni pulpito serve. Per creare un’occupazione «dignitosa» Sri Lanka, preghiera e speranza nella pace Domenica scorsa la Messa presieduta da Zuppi a Sant’Antonio Maria Pucci Pubblichiamo la lettera che il vicario generale per la Sinodalità ha inviato nei giorni scorsi ai i Vicari pastorali del Centro storico e dei Vicariati nel Comune di Bologna, in vista delle celebrazioni in onore della Madonna di San Luca, che sarà in città, in Cattedrale, da sabato 25 maggio a domenica 2 giugno. e celebrazioni mariane in onore della Beata Vergine di San Luca, particolarmente durante la permanenza della sua Immagine in Cattedrale, sono una annuale fonte di grazia per tutta la diocesi e desideriamo promuoverle con impegno, perché diventino anche occasione per un maggiore coinvolgimento nel cammino di rinnovamento pastorale missionario che stiamo portando avanti. Sappiamo che contemporaneamente in varie parti della diocesi si svolgono celebrazioni mariane analoghe, che sono ugualmente da conservare e valorizzare. Per questo motivo si ritiene opportuno rivolgere un invito più diretto ai Vicariati di città, ossia al Vicariato del Centro storico e a quelli della cintura periferica. A tale fine, nel programma delle Celebrazioni eucaristiche in Cattedrale si è riservata la Messa delle ore 19 dei giorni feriali ai cinque Vicariati di città, in questo ordine: lunedì 27 maggio Bologna Ovest; martedì 28 maggio Bologna Nord; mercoledì 29 maggio Bologna Centro (ore 18.30); giovedì 30 maggio Bologna Ravone; venerdì 31 maggio Bologna Sud Est. All’interno dei Vicariati saranno le Zone pastorali a promuovere questa convocazione e ad animare la liturgia eucaristica, che sarà presieduta dal Vicario pastorale. Consapevolmente si tratta di un avvio che mette in conto qualche disorientamento iniziale, soprattutto per le parrocchie che hanno un appuntamento già fissato un anno per l’altro. Per questo non è necessario annullare le celebrazioni nei giorni e orari tradizionali, ma è opportuno partire con questa nuova impostazione, che si perfezionerà progressivamente. Piace ricordare anche che, fra le novità di quest’anno, ci sarà la Messa di mezzogiorno del mercoledì 29 maggio, a cui sono invitati non solo gli operatori delle Caritas, ma anche gli assistiti, cui farà seguito un pasto in comune nei locali dell’Arcivescovado. * vicario generale per la Sinodalità L DI ANDREA CANIATO * na comunità ferita e profondamente scioccata. Sono i numerosi cattolici srilankesi delle due etnie che abitano il Paese, chiamato «la lacrima dell’India»: cingalesi e tamil. I tragici avvenimenti della mattina di Pasqua, con gli attentati alle chiese cristiane e ad alcuni hotel, che hanno fatto numerose vittime e numerosissimi feriti, hanno diffuso anche nei Paesi della migrazione come il nostro un senso di impotenza e anche di paura. Motivo di grande consolazione e conforto è stata, per gli srilankesi cattolici della nostra diocesi, la solenne celebrazione presieduta dall’arcivescovo Matteo Zuppi, la scorsa domenica nella chiesa di Sant’Antonio Maria Pucci, in zona Fiera, che è la sede di riferimento abituale della comunità cattolica srilankese. Erano presenti con l’Arcivescovo entrambi i vicari generali, monsignor Giovanni Silvagni e monsignor Stefano Ottani, il sottoscritto, numerosi parroci della città, la presidenza del Consiglio pastorale diocesano. U E ha concelebrato il cappellano degli srilankesi, don Christo Viraj, che è stato personalmente segnato dagli avvenimenti, avendo egli prestato alcuni anni di ministero in una delle chiese così duramente colpite. Proprio domenica scorsa le chiese dello Sri Lanka erano tutte chiuse e i credenti non hanno potuto partecipare all’Eucaristia per il perdurante clima di insicurezza. Particolarmente apprezzata è stata la presenza del presidente della Comunità islamica di Bologna e dell’Unione nazionale delle Comunità islamiche Yassine Lafram. «Vorrei salutarvi chiamandovi fratelli e sorelle, in quanto figli dell’unico Dio. Ma anche col saluto dell’Islam autentico: “salam aleikum”, la pace sia con voi – ha detto Lafram nel suo intervento –. Chi ha colpito lo Sri Lanka ha colpito anche noi: “Chi uccide un’anima è come se avesse ucciso l’intera umanità”, recita un versetto del Corano. Vedere delle persone raccolte in preghiera colpite da un attentato ci porta alla mente l’attentato avvenuto in una moschea della Nuova Zelanda qualche tempo fa o quello, più recente, in una sinagoga negli stati Uniti». «Questi attacchi – ha sottolineato Lafram – non vogliono solo terrorizzarci, ma anche metterci gli uni contro gli altri. La risposta non può quindi che essere quella della solidarietà reciproca, di un percorso da costruire insieme». Anche un monaco buddhista e numerosi connazionali seguaci di questa religione hanno assistito con molta commozione alla celebrazione, manifestando il loro affetto e il loro cordoglio. Lo Sri Lanka è un Paese che stava cercando con particolare tenacia di mettersi alle spalle un conflitto interno tra le due etnie che abitano l’isola, cingalesi e tamil. I cattolici, presenti in entrambi questi popoli, sono protagonisti di un grande impegno per la riconciliazione nel Paese e con ciò hanno conquistato una grande credibilità. I gravi attentati minano le fondamenta di questa fragile pacificazione, in un Paese nel quale convivono le religioni buddhista, indù, islamica e cristiana. I fedeli srilankesi hanno espresso la loro profonda gratitudine per la solidarietà mostrata dalla Chiesa bolognese, che consola la pena per la tragica situazione che vive la loro patria. * direttore dell’Ufficio diocesano e regionale Migrantes Convegno il 16 maggio rodurre valore, creare va- lori dalle liberalità al Pae- se dei progetti realizzati». Questo il titolo del convegno promosso dal- la diocesi e dal Servizio per la pro- mozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica giovedì 16 mag- gio, in collaborazione con l’Ordine e la Fondazione dei commercialisti di Bologna. Alle 15 nell’auditorium Santa Clelia della Curia (via Alta- bella 6); introdurrà i lavori Giaco- mo Varone, responsabile diocesa- no del «Sovvenire». Seguirà il salu- to di Alessandro Bonazzi e Dante Loris Romeo, rispettivamente pre- sidente dell’Ordine dei Dottori com- mercialisti ed Esperti contabili del- la Provincia e dell’omonima Fon- dazione. «La destinazione dell’8 per mille: analisi del panorama nazio- nale» sarà l’intervento di Matteo Ca- labresi, responsabile del Sovvenire della Conferenza episcopale italia- na. Alle 16 Stefano D’Orsi, com- mercialista, parlerà de «Le eroga- zioni liberali tra “animus donan- di”, agevolazioni fiscali e proget- tualità», seguito da «La riforma del Terzo Settore e gli Enti ecclesiasti- ci» di Massimo Moscatelli, consi- gliere dell’Istituto diocesano So- stentamento clero. «Dalla firma in bianco all’indifferenza. Quali sfide dell’8x1000» è il tema che affron- terano Gabriele Morandin, docen- te di Organizzazione aziendale al- l’Alma Mater e Massimo Bergami, docente della stessa materia alla Bologna bussines School. Dalle 17.30, dopo il saluto del presiden- te di Nomisma Piero Gnudi, il re- sponsabile sviluppo della stessa so- cietà Marco Marcatili tratterà di «Produrre valore, creare valori». Al- le 18 il saluto conclusivo dell’arci- vescovo Matteo Zuppi. P « Sovvenire Pubblichiamo uno stralcio dell’omelia dell’Arcivescovo nella Messa celebrata domenica scorsa in suffragio delle vittime degli attentati in Sri Lanka. ggi ricordiamo la Pasqua di morte che ha insanguinato alcuni luoghi dello Sri Lanka. Don Christo Viraj stesso è stato personalmente molto colpito perché ha prestato i suoi primi anni di ministero sacerdotale proprio nella chiesa di San Sebastiano di Negombo, dove sono morti molti collaboratori parrocchiali e amici. Uno dei modi di definire lo Sri Lanka è «perla dell’Oceano indiano» per la sua bellezza. È una bellezza che vediamo riflessa nella vostra fede, nel vostro lavoro, nella dedizione alla famiglia e alla costruzione della nostra casa comune, che è anche la vostra. Grazie per quello che fate e per l’amore che rende tutta la vita una «perla». Sri Lanka è anche conosciuta come «Lacrima dell’India» per la sua particolare conformazione, come se fosse una goccia scivolata dal viso della grande India. È una lacrima di sofferenza che oggi facciamo nostra, per un dolore ingiusto, terribile, inaccettabile. Vogliamo manifestare attraverso voi la nostra solidarietà a tutto il vostro popolo e alla vostra amata Chiesa. In Cristo sentiamo tutte nostre quelle lacrime, chiamati ad asciugarle con la forza della fede e dell’amore. Era un giorno di luce e si è tramutato in un buio terribile. Le tenebre vogliono sempre spegnere la vita degli uomini, tutti martiri innocenti, colpiti a causa della loro fede, bersaglio indifeso di uomini vigliacchi, accecati dall’odio e senza fede e senza Dio, perché chi toglie la vita bestemmia sempre il nome di Dio. Tutti dobbiamo condannare questi atti terroristici, mai giustificabili e la condanna inizia dal combattere in noi la logica della vendetta, dell’odio, che diventa diabolica perché perpetua il male, senza liberarsene, anzi peggiorando. Vogliamo essere uniti e più perseveranti del male, domandando giustizia ed efficacia nella prevenzione. Ci uniamo alla preghiera e alla intercessione della Nostra Signora del Rosario, Madhu, dove Srilankesi, Tamil e Singalesi giungono come membri di un’unica famiglia per affidarle e loro gioie e i loro dolori, le loro speranze e le loro necessità. Matteo Zuppi, arcivescovo O «Attraverso voi mostriamo la nostra solidarietà a tutto il vostro popolo» Alla celebrazione erano presenti tanti fedeli dell’isola vicina all’India, alcuni buddisti e il presidente della comunità islamica di Bologna e delle comunità italiane L’arcivescovo e i sacerdoti concelebranti Un momento della celebrazione di domenica scorsa con gli srilankesi residenti a Bologna www.bo7.it Pagine a cura del Centro Servizi Generali dell’Arcidiocesi di Bologna Via Altabella 6 Bologna tel. 051 64.80.707 - 051 64.80.755 fax 051 23.52.07 email: [email protected] Abbonamento annuale: euro 58 - Conto corrente postale n.° 24751406 intestato ad Arcidiocesi di Bologna - C.S.G. Per informazioni e sottoscrizioni: 051. 6480777 (dal lunedì al venerdì, orario 9-13 e 15-17.30) la traccia e il segno l Vangelo di oggi, al termine di uno degli episodi di incontro degli Apostoli col Risorto, riporta la triplice domanda di Gesù a Pietro: «mi vuoi bene?» e ad ogni sua risposta positiva segue l’esortazione a «pascere le sue pecore». Il passaggio è carico di suggestione pedagogica, perché ogni attività educativa e didattica si fonda sull’amore, anzi su un triplice amore. Vi è l’amore per la cultura, per la disciplina che abbiamo studiato e che potremo insegnare con passione solo se la amiamo profondamente: nessuno può dare ciò che non ha, nessuno può trasmettere amore per la cultura se non la ama, così come nessuno può prendersi cura di coloro che dovrebbero amare Gesù, se non arde di un amore profondo. Vi è poi un secondo tipo di amore che è evidente e necessario nella relazione educativa: l’amore per le persone che ci sono affidate. Se cerchiamo di educarle o anche di istruirle, in fondo, non lo facciamo «per noi», ma «per loro», per il loro bene, cosa che spesso si dice, ma è importante che non sia un’affermazione astratta. Ciascuno di noi è «credibile» quando dice che fa qualcosa per il bene di un altro, se l’altro può capire che davvero «gli vuole bene». Vi è infine un terzo tipo di amore, tipico della relazione educativa: quello per l’umanità presente e futura. Quando educhiamo qualcuno, si è detto, non lo facciamo per noi, o soltanto «per lui», ma in qualche modo lo facciamo per l’umanità, la società e la comunità di cui facciamo parte: educare vuol dire sentirsi responsabili delle sorti dell’umanità intera. Andrea Porcarelli I L’amore solido di un educatore Arriva il Giro d’Italia, un Rosario ai ciclisti Giornata vocazioni, iniziative regionali Chiese senza barriere convegno diocesano a pagina 3 a pagina 2 a pagina 8 Domenica, 5 maggio 2019 Numero 18 – Supplemento al numero odierno di Avvenire

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Lavoro, per una nuova umanizzazione

MADONNA S. LUCAMESSE «UNITARIE»

DEI VICARIATI DI CITTÀ

STEFANO OTTANI *

ignori entra il lavoro. Tutti in piedi».È stata la settimana del Primo

Maggio, la festa dei lavoratori, dieci giornidopo Pasqua. Una speranza ha riempitoBologna, scelta dai sindacati per lamanifestazione nazionale. È unriconoscimento. Il dovere di alzarsireincarna uno slogan di sette anni fa, di unsecolo addietro. Deve dargli vita attuale. LaChiesa è scesa in strada con l’Arcivescovo.Una richiesta vitale coinvolge tutti. Itrentamila in Piazza Maggiore sono lafiammella di un mondo grandissimo checerca progetti, esempi, guide che non trova,il sindacato non basta. Ogni pulpito serve.Per creare lavoro e difenderne la dignità.Pure a Bologna, nell’Emilia Romagna ai

vertici dell’occupazione, aumentano lacassa integrazione e la disoccupazione,segnali di disagio, insicurezza sociale.Mentre il mondo è spazzato da Alibaba,colosso cinese della globalizzazione,esempio massimo con il meccanismo 996,lavoro dalla 9 alle 21, 6 giorni, 72 ore allasettimana. In Italia siamo a 40. A Bolognanell’estrema sinistra fino ai grilliniqualcuno sogna le 35 francesi, gliimprenditori le giudicano impraticabili, leinchieste raccontano comunque di tanti(38%) che cambierebbero impiego (se lotrovassero) per stare di più con la famiglia.Gli industriali che nessuno chiama più«padroni» sarebbero voluti andare ancheloro sul palco del Primo Maggio, i sindacatihanno opposto una diversità di ruoli che èstata accettata. Sensibilità diffuseraccontano una terra in movimento, siconfrontano per una dignità nuova–eternanella città della Faac, dell’azienda ereditata

e gestita dalla Curia, in una Bologna che fula seconda città dello Stato Pontificio e ne èsegnata anche dalla possanza delleproprietà immobiliari. La fabbrica dicancelli automatici è un puntofondamentale per un ragionamentocollettivo, non solo curiale,sull’applicazione quotidiana della Dottrinasociale della Chiesa, sul profitto che nonpuò essere no–profit ma investimentosociale, sul ruolo e le remunerazioni dimanager e salariati. I palazzi proprietàdella Chiesa possono essere la stessa cosaper pensare il rapporto fra città e famiglie,in particolare quelle nuove, in formazione:per affrontare socialmente il rischio di unatrasformazione della città nel regno deiBed&Breakfast, degli Airnb. Non è unoscontro, è un confronto. Il lavoro è vitagiornaliera di tutti, abitudine che è, deveessere, comunità.

Marco Marozzi

Ogni pulpito serve. Per creareun’occupazione «dignitosa»

Sri Lanka,preghierae speranzanella pace

Domenica scorsa la Messa presieduta da Zuppi a Sant’Antonio Maria Pucci

Pubblichiamo la lettera che il vicariogenerale per la Sinodalità ha inviato neigiorni scorsi ai i Vicari pastorali del Centrostorico e dei Vicariati nel Comune diBologna, in vista delle celebrazioni in onoredella Madonna di San Luca, che sarà incittà, in Cattedrale, da sabato 25 maggio adomenica 2 giugno.

e celebrazioni mariane in onoredella Beata Vergine di San Luca,particolarmente durante la

permanenza della sua Immagine inCattedrale, sono una annuale fonte digrazia per tutta la diocesi edesideriamo promuoverle conimpegno, perché diventino ancheoccasione per un maggiorecoinvolgimento nel cammino dirinnovamento pastorale missionarioche stiamo portando avanti. Sappiamo che contemporaneamentein varie parti della diocesi si svolgonocelebrazioni mariane analoghe, chesono ugualmente da conservare e

valorizzare. Perquesto motivo siritieneopportunorivolgere uninvito piùdiretto aiVicariati di città,ossia al Vicariatodel Centrostorico e a quellidella cinturaperiferica. A tale fine, nel

programma delle Celebrazionieucaristiche in Cattedrale si è riservatala Messa delle ore 19 dei giorni ferialiai cinque Vicariati di città, in questoordine: lunedì 27 maggio BolognaOvest; martedì 28 maggio BolognaNord; mercoledì 29 maggio BolognaCentro (ore 18.30); giovedì 30maggio Bologna Ravone; venerdì 31maggio Bologna Sud Est.All’interno dei Vicariati saranno leZone pastorali a promuovere questaconvocazione e ad animare la liturgiaeucaristica, che sarà presieduta dalVicario pastorale. Consapevolmente si tratta di un avvioche mette in conto qualchedisorientamento iniziale, soprattuttoper le parrocchie che hanno unappuntamento già fissato un anno perl’altro. Per questo non è necessarioannullare le celebrazioni nei giorni eorari tradizionali, ma è opportunopartire con questa nuovaimpostazione, che si perfezioneràprogressivamente. Piace ricordare anche che, fra le novitàdi quest’anno, ci sarà la Messa dimezzogiorno del mercoledì 29maggio, a cui sono invitati non sologli operatori delle Caritas, ma anchegli assistiti, cui farà seguito un pasto incomune nei locali dell’Arcivescovado.

* vicario generale per la Sinodalità

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DI ANDREA CANIATO *

na comunità ferita eprofondamente scioccata.Sono i numerosi cattolici

srilankesi delle due etnie cheabitano il Paese, chiamato «lalacrima dell’India»: cingalesi etamil. I tragici avvenimenti dellamattina di Pasqua, con gliattentati alle chiese cristiane e adalcuni hotel, che hanno fattonumerose vittime enumerosissimi feriti, hannodiffuso anche nei Paesi dellamigrazione come il nostro unsenso di impotenza e anche dipaura. Motivo di grandeconsolazione e conforto è stata,per gli srilankesi cattolici dellanostra diocesi, la solennecelebrazione presiedutadall’arcivescovo Matteo Zuppi, lascorsa domenica nella chiesa diSant’Antonio Maria Pucci, in zonaFiera, che è la sede di riferimentoabituale della comunità cattolicasrilankese. Erano presenti conl’Arcivescovo entrambi i vicarigenerali, monsignor GiovanniSilvagni e monsignor StefanoOttani, il sottoscritto, numerosiparroci della città, la presidenzadel Consiglio pastorale diocesano.

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E ha concelebrato il cappellanodegli srilankesi, don Christo Viraj,che è stato personalmente segnatodagli avvenimenti, avendo egliprestato alcuni anni di ministeroin una delle chiese cosìduramente colpite. Propriodomenica scorsa le chiese delloSri Lanka erano tutte chiuse e icredenti non hanno potutopartecipare all’Eucaristia per ilperdurante clima di insicurezza.Particolarmente apprezzata è statala presenza del presidente dellaComunità islamica di Bologna edell’Unione nazionale delleComunità islamiche YassineLafram. «Vorrei salutarvichiamandovi fratelli e sorelle, inquanto figli dell’unico Dio. Maanche col saluto dell’Islamautentico: “salam aleikum”, lapace sia con voi – ha detto Laframnel suo intervento –. Chi hacolpito lo Sri Lanka ha colpitoanche noi: “Chi uccide un’animaè come se avesse ucciso l’interaumanità”, recita un versetto delCorano. Vedere delle personeraccolte in preghiera colpite da unattentato ci porta alla mentel’attentato avvenuto in unamoschea della Nuova Zelandaqualche tempo fa o quello, piùrecente, in una sinagoga negli statiUniti». «Questi attacchi – hasottolineato Lafram – nonvogliono solo terrorizzarci, maanche metterci gli uni contro glialtri. La risposta non può quindiche essere quella della solidarietàreciproca, di un percorso dacostruire insieme». Anche unmonaco buddhista e numerosiconnazionali seguaci di questareligione hanno assistito conmolta commozione allacelebrazione, manifestando il loro

affetto e il loro cordoglio.Lo Sri Lanka è un Paese che stavacercando con particolare tenaciadi mettersi alle spalle un conflittointerno tra le due etnie cheabitano l’isola, cingalesi e tamil. Icattolici, presenti in entrambiquesti popoli, sono protagonistidi un grande impegno per lariconciliazione nel Paese e con ciòhanno conquistato una grandecredibilità. I gravi attentatiminano le fondamenta di questafragile pacificazione, in un Paesenel quale convivono le religionibuddhista, indù, islamica ecristiana. I fedeli srilankesi hannoespresso la loro profondagratitudine per la solidarietàmostrata dalla Chiesa bolognese,che consola la pena per la tragicasituazione che vive la loro patria.

* direttore dell’Ufficiodiocesano e regionale Migrantes

Convegno il 16 maggiorodurre valore, creare va-lori dalle liberalità al Pae-

se dei progetti realizzati». Questo iltitolo del convegno promosso dal-la diocesi e dal Servizio per la pro-mozione del sostegno economicoalla Chiesa cattolica giovedì 16 mag-gio, in collaborazione con l’Ordinee la Fondazione dei commercialistidi Bologna. Alle 15 nell’auditoriumSanta Clelia della Curia (via Alta-bella 6); introdurrà i lavori Giaco-mo Varone, responsabile diocesa-no del «Sovvenire». Seguirà il salu-to di Alessandro Bonazzi e DanteLoris Romeo, rispettivamente pre-sidente dell’Ordine dei Dottori com-mercialisti ed Esperti contabili del-la Provincia e dell’omonima Fon-dazione. «La destinazione dell’8 permille: analisi del panorama nazio-nale» sarà l’intervento di Matteo Ca-labresi, responsabile del Sovvenire

della Conferenza episcopale italia-na. Alle 16 Stefano D’Orsi, com-mercialista, parlerà de «Le eroga-zioni liberali tra “animus donan-di”, agevolazioni fiscali e proget-tualità», seguito da «La riforma delTerzo Settore e gli Enti ecclesiasti-ci» di Massimo Moscatelli, consi-gliere dell’Istituto diocesano So-stentamento clero. «Dalla firma inbianco all’indifferenza. Quali sfidedell’8x1000» è il tema che affron-terano Gabriele Morandin, docen-te di Organizzazione aziendale al-l’Alma Mater e Massimo Bergami,docente della stessa materia allaBologna bussines School. Dalle17.30, dopo il saluto del presiden-te di Nomisma Piero Gnudi, il re-sponsabile sviluppo della stessa so-cietà Marco Marcatili tratterà di«Produrre valore, creare valori». Al-le 18 il saluto conclusivo dell’arci-vescovo Matteo Zuppi.

Sovvenire

Pubblichiamo uno stralcio dell’omelia dell’Arcivescovo nella Messacelebrata domenica scorsa in suffragio delle vittime degli attentati inSri Lanka.

ggi ricordiamo la Pasqua di morte che ha insanguinato alcuniluoghi dello Sri Lanka. Don Christo Viraj stesso è stato

personalmente molto colpito perché ha prestato i suoi primi annidi ministero sacerdotale proprio nella chiesa di San Sebastiano diNegombo, dove sono morti molti collaboratori parrocchiali e amici.Uno dei modi di definire lo Sri Lanka è «perla dell’Oceano indiano»per la sua bellezza. È una bellezza che vediamo riflessa nella vostrafede, nel vostro lavoro, nella dedizione alla famiglia e allacostruzione della nostra casa comune, che è anche la vostra. Grazieper quello che fate e per l’amore che rende tutta la vita una «perla».Sri Lanka è anche conosciuta come «Lacrima dell’India» per la suaparticolare conformazione, come se fosse una goccia scivolata dalviso della grande India. È una lacrima di sofferenza che oggifacciamo nostra, per un dolore ingiusto, terribile, inaccettabile.Vogliamo manifestare attraverso voi la nostra solidarietà a tutto ilvostro popolo e alla vostra amata Chiesa. In Cristo sentiamo tuttenostre quelle lacrime, chiamati ad asciugarle con la forza della fedee dell’amore. Era un giorno di luce e si è tramutato in un buioterribile. Le tenebre vogliono sempre spegnere la vita degli uomini,tutti martiri innocenti, colpiti a causa della loro fede, bersaglioindifeso di uomini vigliacchi, accecati dall’odio e senza fede e senzaDio, perché chi toglie la vita bestemmia sempre il nome di Dio.Tutti dobbiamo condannare questi atti terroristici, mai giustificabilie la condanna inizia dal combattere in noi la logica della vendetta,dell’odio, che diventa diabolica perché perpetua il male, senzaliberarsene, anzi peggiorando. Vogliamo essere uniti e piùperseveranti del male, domandando giustizia ed efficacia nellaprevenzione. Ci uniamo alla preghiera e alla intercessione dellaNostra Signora del Rosario, Madhu, dove Srilankesi, Tamil eSingalesi giungono come membri di un’unica famiglia per affidarlee loro gioie e i loro dolori, le loro speranze e le loro necessità.

Matteo Zuppi, arcivescovo

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«Attraverso voi mostriamola nostra solidarietàa tutto il vostro popolo»

Alla celebrazione eranopresenti tanti fedelidell’isola vicinaall’India, alcunibuddisti e il presidentedella comunità islamicadi Bologna e dellecomunità italiane

L’arcivescovo e i sacerdoti concelebranti

Un momento della celebrazione di domenica scorsa con gli srilankesi residenti a Bologna

www.bo7.it

Pagine a cura del Centro Servizi Generalidell’Arcidiocesi di Bologna Via Altabella 6 Bologna tel. 051 64.80.707 - 051 64.80.755 fax 051 23.52.07email: [email protected]

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la traccia e il segno

l Vangelo di oggi, al termine di uno degli episodi di incontro degliApostoli col Risorto, riporta la triplice domanda di Gesù a Pietro: «mi vuoi

bene?» e ad ogni sua risposta positiva segue l’esortazione a «pascere le suepecore». Il passaggio è carico di suggestione pedagogica, perché ogni attività

educativa e didattica si fonda sull’amore, anzi su un triplice amore. Vi èl’amore per la cultura, per la disciplina che abbiamo studiato e che

potremo insegnare con passione solo se la amiamo profondamente:nessuno può dare ciò che non ha, nessuno può trasmettere amoreper la cultura se non la ama, così come nessuno può prendersicura di coloro che dovrebbero amare Gesù, se non arde di unamore profondo. Vi è poi un secondo tipo di amore che è evidente

e necessario nella relazione educativa: l’amore per le persone che cisono affidate. Se cerchiamo di educarle o anche di istruirle, in fondo,non lo facciamo «per noi», ma «per loro», per il loro bene, cosa che

spesso si dice, ma è importante che non sia un’affermazione astratta.Ciascuno di noi è «credibile» quando dice che fa qualcosa per il bene diun altro, se l’altro può capire che davvero «gli vuole bene». Vi è infineun terzo tipo di amore, tipico della relazione educativa: quello perl’umanità presente e futura. Quando educhiamo qualcuno, si è detto,non lo facciamo per noi, o soltanto «per lui», ma in qualche modo lofacciamo per l’umanità, la società e la comunità di cui facciamo parte:

educare vuol dire sentirsi responsabili delle sorti dell’umanità intera.Andrea Porcarelli

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L’amore solido di un educatore

Arriva il Giro d’Italia,un Rosario ai ciclisti

Giornata vocazioni,iniziative regionali

Chiese senza barriereconvegno diocesano

a pagina 3

a pagina 2

a pagina 8Domenica, 5 maggio 2019 Numero 18 – Supplemento al numero odierno di Avvenire

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partenza del Giro d’Italia in Piazza Maggioreper vedere Miguel Indurain e ClaudioChiappucci, i miei idoli! Quell’anno gli atletiiniziarono la competizione attraverso uncronoprologo per i viali e poi una primatappa pianeggiante con arrivo in viaIndipendenza. Quest’anno invece, l’ascesa alSantuario dedicato a Maria, la Madre di tuttinoi cristiani, che da sempre protegge lanostra amata città e i suoi cittadini. LaMadonna, come don Bosco ci insegna, ètutto! Maria è colei che tutto ha fatto eportato a compimento, Gesù stesso lo rivelanel sogno dei nove anni al piccoloGiovannino Bosco: «Io ti darò la Maestra

sotto la cui disciplina (cioè grazie alla cuiguida, forte e robusta), potrai diventaresapiente». Maria ha contribuito non poco afare in modo che la mia attitudine comesportivo non fosse come quella di tanti altri.La sua vicinanza mi ha reso «atleta di Dio».Tutti siamo chiamati ad essere «atleti di Dio»per sperimentare che con Lui o senza di Luinon può essere la stessa cosa. Il rispetto perl’avversario, l’educazione nei rapporti con ilprossimo e l’onestà sono valori chedovrebbero essere rispettati e coltivati datutti. Ma questo non basta. Don Bosco hasempre insegnato ai suoi giovani ad essere«onesti cittadini e buoni Cristiani», ed io,

sperimentandolo nello sport con i giovani,posso testimoniare che ciò fa davvero ladifferenza. La vocazione è frutto di unprogetto unico e straordinario che Dio haper ciascuno di noi. Come l’atleta si allenaquotidianamente per raggiungere i propriobiettivi, anche la fede va allenata inmaniera costante, con perseveranza eimpegno, spirito di sacrificio e desiderio diraggiungere la gioia del massimo traguardo,un premio che diventa tuo per sempre e chenessuno ti potrà mai portare via. È un po’come fa il ciclista che, al termine della corsa,alza soddisfatto le braccia al cielo. Il miocammino verso la vita consacrata ha sempre

«Parco dei Ciliegi» e «Pan onlus»,le vie dei ciclo-pellegrinaggi

DI STEFANO STAGNI

abato 11 maggio, con una cronometroinedita di 8 Km dal centro di Bologna ediretta al Santuario della Beata Vergine

di San Luca, prenderà il via il 102° Girod’Italia. Da ex corridore e bolognese possodire che questa salita è da sempreconsiderata lo stadio del ciclismo cittadino,trattandosi di un luogo che negli ultimi anniha ospitato la «regina» delle cronoscalate: laBologna–San Luca. La salita, già di per séparticolarmente affascinante, è arricchita dalsuggestivo portico che conduce al Santuario,solitamente percorso dai pellegrini recitandoil Rosario. Per un giovane sacerdotebolognese che ha trascorso buona parte dellasua vita sui pedali e che ama correre tuttora,questa rappresenta senz’altro un’occasionespeciale. Dall’età di 6 anni sono entrato nelmondo sportivo del ciclismo arrivando agareggiare in diverse squadre della regionefino alla categoria «Elite/under 23». Hovissuto per ben 16 anni questa esperienza divita sportiva ed agonistica, dagli inizi nellagloriosa «U.S. Calcara», dove ho fatto leprime pedalate, all’«Italia Nuova» di BorgoPanigale, fino agli Under 23 all’«U.C.»Nicolò Biondo di Carpi sotto la guida diPrimo Franchini. Ricordo che, quando eropiccolo, nel 1994, il mio papà mi portò alla

Scollocato la famiglia al primo posto. La miafamiglia mi ha aiutato giorno dopo giornonell’essere testimone di fede, consigliandomisempre la strada giusta. Subito dopo c’è losport, vera palestra di vita. Ho imparato chedallo sport non bisogna prendere tutto inmaniera acritica, ma solo ciò che ci inducead esprimere al meglio i valori cristianidell’umiltà e della semplicità, che ciinducono a vedere nel Signore «il Capitanonumero 1» e non il gregario. Se siamocredenti, non possiamo andare incontro aCristo da soli. Cristo non vuole dei santiegoisti. Possiamo andare a Lui solo insiemeai nostri fratelli, solo amandoci tra di noi.Così avviene anche nello sport e credo chequesto valga in particolare per il mondodelle due ruote, dove il lavoro di squadra èfondamentale e la gioia del campione chevince viene condivisa da tutti i componentidel team, dai massaggiatori ai meccanici. Miritrovo spesso a riflettere sul mio cammino esempre più lo riconduco al mio adoratociclismo. Se la fuga gira e le gambe pure, allora si potràsperare di raggiungere il traguardo, ma tuttidevono collaborare, nessuno escluso.Bisogna proprio che tutti diano il massimosenza risparmiarsi per la piena realizzazionedel progetto di Dio.

* sacerdote salesiano

DI MARCO PEDERZOLI

ono diversi in diocesi igruppi di appassionatidi ciclismo che

coniugano la passione perlo sport alla fede,organizzando degliautentici «ciclo-pellegrinaggi» che hannocome destinazioni diverselocalità italiane edeuropee. Fra essel’Associazione sportivadilettantistica (Asp)«Ristorante pizzeria Nuovoparco dei ciliegi» di ZolaPredosa, che da anni vivela propria particolarevocazione anche con ipellegrinaggi in bicicletta.Motivati e spinti da unaparticolare devozione allaMadonna, che ha reso iSantuari di Boccadirio edella Beata Vergine di SanLuca due luoghiparticolarmente cari agliaderenti all’associazione,vari sono stati i luoghiraggiunti a colpi di pedalein questi anni. La primatappa, nel 2008, ebbecome destinazione ilSantuario di NostraSignora di Lourdes mentre– per tener fede allapropria vocazione mariana.Per il 2013, in occasionedell’Anno della Fede, lametà fu invece Romamentre due anni più tardi imembri dell’Associazionegiungevano nella città delPoverello. In occasione deidieci anni di attività, l’Asp

compì un ciclo-pellegrinaggio in onoredella Patrona dei ciclisti: laMadonna del Ghisallo. Unviaggio in quattro tappe, daZola Predosa al Santuariodi Caravaggio fino al paesenatale di papa GiovanniXXIII – Sotto il Monte – ilGhisallo e per poirimboccare la strada dicasa. L’anno scorso, nelricordo di MicheleScarponi, il gruppo si èdiretto al Santuario diLoreto mentre perquest’anno è previsto unritorno a Roma. Ad oggi ilgruppo conta circacinquanta atleti,«capitanati» da GiuseppeGuidotti. «Accolgo il tuo sogno nelmio, per partecipareassieme a realizzarne unonostro, lavorando perrendere questo luogo ilfocolare intorno al quales’irradia il calore e sispande il profumo di casa».E’ la scritta che campeggiasul camino della sede diun’altra realtà da tempoimpegnata nei ciclopellegrinaggi. Si tratta dellacooperativa «Pan onlus» diCastelfranco Emilia, chesabato 11 maggio alle 11inaugurerà la sede di viaEmilia Est, 75. All’eventosaranno presenti anchel’arcivescovo Matteo Zuppie il presidente dellaregione Emilia Romagna,Stefano Bonaccini. Natanel 2015, la cooperativa

mira a dare risposteconcrete ai bisogni espressidalle fasce più deboli dellacomunità locale, tramiteproposte di housing socialee di formazione al lavoro,promuovendol’inserimento lavorativo disoggetti svantaggiati e/opersone con handicap. Iservizi che «Pan onlus»offre permettono allacooperativa di occuparsidell’inserimento lavorativodei soggetti svantaggiati,grazie a precisecompetenzenell’organizzazione dellepersone in inserimento. Frale opportunità proposte ilservizio di affittacameresociale, ma anche unreinserimento lavorativocon attività che vannodalle manutenzioniordinarie agli immobilialle ritinteggiature. Fra iciclo pellegrinaggi giàsvolti ricordiamo, nel2016, «Pedalando per Panonlus» direttosi a Roma inoccasione del giubileostraordinario dellamisericordia e«AccumoliAmoSolidarietà» nel 2017,attraverso il centro Italiamartoriato dal terremoti. IlSantuario di Oropa è statola meta dell’anno scorso,mentre per quest’anno sipercorrerà una parte delCammino di Santiago. Perinformazioni è possibilecontattare il sitowww.panonlus.it.

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Sopra, una foto dell’organizzazione «Pan onlus»; a fianco, il gruppo di ciclisti del «Parco dei ciliegi» sul colle del Ghisallo,davanti al monumento al ciclista

dono della diocesi

Il Rosario di chi pedalal Giro d’Italia a Bologna sarà un e-vento mondiale, e non solo spor-

tivo. Un avvenimento turistico, me-diatico straordinario che oltre allacompetizione ciclistica metterà in ri-salto la bellezza di Bologna, della suaPiazza, del suo centro storico, dei suoistraordinari portici e della Basilica diSan Luca. Per alcuni giorni, la cittàsarà centro del ciclismo mondiale inuno dei suoi appuntamenti più atte-si e coinvolgenti. Le strade, gli archidei portici saranno invasi da migliaiadi persone, tifosi e semplici curiosiche si disporranno lungo il percorso. Il Giro sarà a Bologna da martedì 7 evi rimarrà fino a domenica 12, ma ilclou si terrà nella serata di giovedì 9maggio quando in Piazza Maggioresaranno presentate le squadre e sa-bato 11 in serata prenderà avvio il102° Giro d’Italia con la cronometroche dalla Piazza porterà i corridori alSantuario della Madonna di San Lu-ca. L’Arcivescovo incontrerà nei gior-ni immediatamente precedenti l’e-vento, i dirigenti della Rcs, la societàche promuove la corsa, assieme ad al-cuni atleti, per un saluto e una be-nedizione. Per l’incontro è stato i-deato dall’Ufficio Sport della Diocesiun originale «Rosario del ciclista» cheverrà donato ai corridori. Ai fedelisarà possibile ritirarlo in offerta libe-ra nel negozio di oggettistica sacradel Santuario. Proprio mentre il Giro si sposterà inToscana, in ricordo di Mauro Talini,ciclista toscano insulino-dipendente,morto in un incidente in Messico du-rante l’attraversamento in bici delleAmeriche, lunedì 13 maggio l’Arcive-scovo presiederà la Messa al Santua-rio alle 10,30 per tutti i ciclisti de-funti. L’evento è promosso dalla Fe-derazione ciclistica Italiana e da Ui-sp. Il programma prevede l’appunta-mento in Piazza Maggiore, la par-tenza alle 8,30 il saluto delle autoritàe la celebrazione in basilica. (M.V.)

I

Il racconto di un giovanereligioso di don Boscopassatodall’under 23agli oratori

Ciclista e salesianoLe strade della fede

Don Stefano Stagni con alcuni ragazzi in bicicletta

arà l’arcivescovo Matteo Zuppi, sa-bato 11 maggio alle 8.30, nella tra-dizionale cornice di Villa Pallavicini,

a dare ufficialmente il via alle Miniolim-piadi 2019, la manifestazione ludico spor-tiva, senza fini di lucro, nata circa qua-rant’anni fa nel contesto delle scuole pa-ritarie delle Maestre Pie di via Montelloe dal 2004 organizzata dall’associazionedi genitori «Nuova Agimap». «Sarà unavera cerimonia di apertura – spiega Car-la Righetti, presidente del Comitato or-ganizzatore delle Miniolimpiadi – che i-nizierà con la sfilata degli atleti, prose-guirà con l’arrivo del tedoforo che accen-derà la fiamma olimpica, il giuramentoolimpico e l’inno nazionale, e si conclu-derà con un breve discorso dell’arcive-scovo, che darà ufficialmente il via a que-sta grande festa dello sport». «La parteci-pazione alle Miniolimpiadi – continuaCarla – è aperta a tutte le scuole, statali e

non statali, di ogni ordine e grado, è am-messa solo per classi e riservata ai ragaz-zi delle scuole materne, elementari, me-die e superiori, dai 3 ai 19 anni. L’obiet-tivo delle Miniolimpiadi è quello di svi-luppare, in condivisione con le famiglie,una mentalità sportiva solidale e respon-sabile, educando i ragazzi ad una sanacompetizione. Quest’anno le scuole par-tecipanti saranno una quarantina per untotale di quasi 4.000 atleti. Non solo scuo-le bolognesi, ma anche provenienti da Ri-mini, Reggio Emilia, Terni e dalla localitàterremotata di Arquata del Tronto, a cuioffriremo tre giornate di alloggio, per so-stegno e solidarietà. Venerdì 10 si svol-gerà la giornata di anteprima delle Mi-niolimpiadi, riservata alle scuole supe-riori, mentre sabato 11 maggio sarà la vol-ta delle scuole materne, elementari e me-die. Ragazzi e giovani delle classi mediee superiori si sfideranno a basket, palla-

volo, calcio, nuoto e atletica, contenden-dosi il tradizionale trofeo. Mentre per ipiccoli delle scuole materne ed elemen-tari sono in programma diversi giochi lu-dico sportivi, che si concluderanno conla premiazione, per tutti i bambini, conla medaglia “d’oro” di partecipazione. Al-la fine della manifestazione è previsto ungioco extra per le quinte classi della scuo-la primaria, “Il trofeo del netturbino”, checonsisterà nella raccolta di tutti i rifiuti ab-bandonati sul campo di gara». «Anchequest’anno – conclude Carla – l’eventosarà ricordato col tradizionale annullopostale. Mentre tra le simpatiche novitàci sarà Polipolimpo, la nuova mascottedelle Miniolimpiadi». Durante le giorna-te saranno attivi punti ristoro, servizi edeventi collaterali per tutti. L’ingresso è li-bero. Per informazioni: www.miniolim-piadi.org e www.agimapbologna.org

Roberta Festi

S

Sabato prossimo il via alla 102ª edizionedel Giro d’Italia, con partenza dal centro di Bologna e arrivo al Santuario della BeataVergine di San Luca:una salita classica per gli appassionati di cronoscalate

Miniolimpiadi, gare a Villa Pallavicini

focus2 BOLOGNASETTE

Domenica5 maggio 2019

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vita ecclesiale

Costruire il futuroseminandola pace

Durante un incontro promossodalla Fraternità Frate Jacopal’arcivescovo ha ricordato la suamediazione in Mozambico

DI ARGIA PASSONI

n folto e partecipe pubblico haaccolto la domenica delle Palmel’arcivescovo per la chiusura del Ciclo

«Incontrare la Pace» promosso dallaFraternità Francescana Frate Jacopa e dallaparrocchia Santa Maria Annunziata diFossolo. Nell’orizzonte della mediazione dipace svolta in terra africana, l’arcivescovo hasollecitato a farsi promotori di pacericordando che la pace è decisiva. Nonriguarda solo i governi, ci riguarda tutti. Ilmotto «Se vuoi la pace prepara la guerra» hatrovato una giustificazione come forzadeterrente. Ma la guerra è qualcosa didisumano che tutto stravolge e oggi è semprepiù distruttiva. Se la paura aiuta a rimanerenella vigilanza, la risposta alla paura ècostruire la pace. La «Terza guerra mondiale apezzi» ci chiama in causa. Se vuoi la pacedevi combattere il male, perché il male si

Udiffonde. C’è tanta intossicazione: troppapovertà, ingiustizia, la vita non vale niente;crescono il rancore, la violenza, i pregiudizi,l’incapacità di sentire le ragioni dell’altro. Il Vangelo ci convoca ad essere tutti operatoridi pace, con la preghiera in primo luogo.Dobbiamo essere artigiani di pace, nonarrendendoci al male. Rimanere spettatoriindifferenti ci rende complici del male. Lapace richiede serenità, creatività, giustizia.Seminare pace attorno a noi è santità: «ipacifici» costruiscono pace e amicizia sociale.E Papa Francesco chiama alla conversioneper coltivare la pace: con se stessi, rifiutandol’intransigenza, la collera, l’impazienza; conl’altro, il familiare, l’amico, lo straniero, ilpovero, il sofferente, osando l’incontro; conil creato, riscoprendo la grandezza del donodi Dio e la parte di responsabilità che spettaa noi come «abitanti del mondo, cittadini eattori dell’avvenire». Molto illuminante in questo contesto

l’esperienza della mediazione di pace inMozambico perché ha riassuntoemblematicamente l’impegno per la pace,richiamandone le modalità fondamentali.Un interporsi reso possibile dall’essere «sulposto», dentro ai problemi, e dalla credibilitàdi persone che non hanno altro interesse chela pace. E poi l’incontrarsi con le due parti incausa, promuovendo una ecologia dellamemoria per disarmare i cuori e far emergereciò che unisce. La pace non si fa da soli: perrisolvere il conflitto c’è bisogno della manodi un altro. Ci vogliono garanti e anchearbitri. Fare davvero la pace è un processolungo, difficile. Ma non costerà mai come idolori, le stragi, le ferite inferte all’umanitàdall’odio, dalla violenza, dalla dignitàcalpestata. La convinzione che si ricava daquesta esperienza è che la pace è possibilesempre e che tutti noi facciamo troppo pocorispetto a quanto potremmo fare.

* Fraternità Francescana Frate Jacopa

Giornata di preghiera vocazionale,proseguono le iniziative in Regione

ono entrate nel vivo le Giornatemondiali di preghiera per levocazoni, che hanno preso il via

ieri pomeriggio con un pellegrinaggio alSantuario della Beata Vergine di SanLuca. «Passando, vide un uomo» ilnome dellaseconda tappabolognese che,dalle 15 di oggi econ partenza dapiazzettaPrendiparte, sisnoderà per lestrade della città.Sarà inveceModena la secondacittà ad ospitare glieventi dellaGiornata, con unameditazionedell’arcivescovoErio Castellucci daltitolo «Con occhiocontento» ededicata al clero ealla vitaconsacrata.L’appuntamento èper le 10 di giovedì 9 maggio, nelduomo modenese. Tante le attività inprogramma a Reggio Emilia, in piazzaPrampolini, sabato 11 maggio dalle 16.Proprio «Come un mosaico», come datitolo della giorata, le iniziative previstespazieranno dalla «MeetArt: storie di

vocazione» ad una mostra dedicata ai«Testimoni di luce». Ancora, inprogramma una tavola rotonda conepersonaggi del mondo dello sport edella cultura come EmanueleLambertini e Stefano Nava insieme con

Giovanni e RobertaVai. Prima dellaveglia di preghierain duomo «Venite evedrete» anche unmusical sulla vitadi AnnalenaTonelli, messo inscena dallaCompagnia«Quelli della via»di Forlì. Inprogramma anchela mostra«Testimoni diluce», dedicata adalcuni santiemilianoromagnoli. ARavenna lachiusura dellaGiornatamondiale, con la

Messa seguita in diretta da Rai1 ecelebrata dall’arcivescovo LorenzoGhizzoni alle 11 di domenica 12 nellabasilica di San Giovanni Evangelista.Dalle 15 visita guidata ai mosaiciravennati, con partenza da piazzaArcivescovado. (M.P.)

S

ercoledì 8 alle 21 al Centro Poma (via Mazzoni 6/8) si terrà unincontro, organizzato da Comunità Papa Giovanni XXIII e Uffi-

cio missionario, dal titolo «Il sogno di vivere in pace», in cui la coor-dinatrice di «Operazione Colomba» in Colombia Monica Puto raccon-terà la sua esperienza. Membro della Comunità Papa Giovanni XXIII,Monica vive da più di 10 anni in un villaggio di contadini della Co-munità di Pace di San Josè di Apartadò, dove da 20 anni si porta a-vanti una lotta di resistenza non violenta contro violazioni e omicidicommessi da guerriglieri Farc, paramilitari e esercito colombiano. «Ilsogno di vivere in pace sembrava divenire realtà – afferma – dopo lafirma dell’Accordo di pace che ha sancito l’impegno alla consegna del-le armi da parte della guerriglia delle Farc. Ma chi come me vive inColombia sa che la pace è davvero lontana».

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della sorella Olga, che in modo pacatoed incisivo ha testimoniato la storiadell’ unione profonda tra i «fedelissimifigli bolognesi», come Padre Pio lichiamava, e la Casa Sollievo dellaSofferenza, in cui tanti medicibolognesi hanno prestato la loroopera. Padre Luciano ha sottolineatol‘importanza della presenza del saio,che richiama la presenza di Padre Pio,messaggero di Dio, che non è maivenuto di persona a Bologna e che inquesto modo si è fatto concretapresenza per la comunità bolognese.Ha ribadito inoltre che l’annunciodella Risurrezione di Cristo entra nellastoria e quindi anche all’interno deigruppi di preghiera, pur con tutti iproblemi e le difficoltà. Esse nondevono paralizzarci e chiuderci in noistessi, perché santificarsi vuol direessere riempiti dell’amore di Dio, donogratuito che come tale deve essere

antiìficati e santifica» è stato iltema del 60° Convegno

regionale dei Gruppi di preghiera diPadre Pio tenutosi a Bologna, come diconsueto, il 25 aprile nella chiesaparrocchiale di Santa Caterina diSaragozza. L’importante traguardo del60° anniversario è stato coronato conla grazia dell’arrivo, il 24 aprile,dell’importante reliquia del saioindossato da Padre Pio il 20 settembre1918, quando ebbe il dono dellestimmate. La teca è stata accolta conapplausi e forte emozione dai fedeli edè rimasta esposta alla venerazione pertutta la durata del convegno. Il giornoseguente si è aperto ufficialmente il60° convegno con i salutidell’assistente regionale dei Gruppi dipreghiera don Luca Marmoni. Poi hapreso la parola Padre Luciano Lotti,segretario generale dei Gruppi dipreghiera, introducendo l’intervento

S« donato agli altri «santificando». LaMessa è stata presiedutadall’arcivescovo Matteo Zuppi, chenell’omelia ha ha ribadito che i gruppidi preghiera sono «centrali dimisericordia», vivai di fede e focolai d’amore. La luce della fede vatestimoniata e comunicata, come hafatto Padre Pio con le opere, l’esempioe soprattutto l’assidua preghiera.Padre Pio ha saputo affrontare tantiventi avversi che volevano spegnere lafede, il compito dei gruppi è imitare ilfondatore. Un sentito ringraziamento aPadre Lotti per la grazia di avereportato la presenza tangibile di SanPio. Un grazie anche a tutti coloro chesi sono prodigati per la riuscita delconvegno ed a tutti i fedeli che con laloro numerosa presenza hanno datorisalto a questo evento. Vito Di Maio, Gruppo di preghieraSan Michele Arcangelo di Argelato

Mostra sui miracoli eucaristiciella chiesa del Santissimo Salvatore (via C.Battisti 18) sede dell’Adorazione

eucaristica perpetua, in occasione del mese dimaggio dedicato alla Madonna e del mese digiugno nel quale si colloca la solennità delCorpus Domini ci saranno una serie dicelebrazioni e manifestazioni. Da mercoledì 15maggio fino martedì 25 giugno sarà aperta lamostra «Miracoli eucaristici nel mondo»,ideata dal Servo di Dio Carlo Acutis. Damercoledi 15 maggio a sabato 18 maggio dalle13 alle 14 Messa e Rosario; domenica 19maggio alle 10.30 testimonianza di AniaGoledzinova, fondtrice di «Cuori puri».Domenica 26 maggio alle 12 in CattedraleMessa davanti alla Madonna di San Luca,animata da tutti gli adoratori della diocesi. Perquando riguarda la solennità del CorpusDomini, venerdi 21 giugno alle 20.30testimonianza dei coordinatori delle Cappelledi Adorazione perpetua a Prato; sabato 22giugno alla stessa ora conferenza «Un giovaneper i giovani. Un giovane e la sfida dellamodernità», tenut dal vice postulatore dellacausa di beatificazione di Carlo Acutis.

N

DI FABIO FORNALÉ

difficile credere. L’abbiamo visto domeni-ca scorsa. Eppure Gesù si manifesta di nuo-vo. Prima si era manifestato alle donne,

poi, per due volte, nel Cenacolo. È degno di no-ta anche che Gesù non si è rifiutato di manife-starsi di nuovo persino a Tommaso, che era as-sente e non voleva credere alla testimonianza

dei suoi amici. Il Signore non respinge mai unarichiesta che viene da una difficoltà di fede, seall’origine c’è un desiderio sincero e non unasfida superba alla sua Divinità! Ora, Gesù ri-sorto si manifesta sul lago di Tiberiade e si ma-nifesterà ancora a Emmaus. Il Signore è risortoe ciò significa che è vivo e che ancora oggi si ma-nifesta, e si manifesterà sempre a chiunque, concuore sincero, voglia credere in Lui. Il Signorenon «gioca a nascondino» con noi. Perché do-vrebbe nascondersi un Dio che, fin dall’inizio,vuole entrare in rapporto con l’uomo? Un Dioche si è manifestato nella concretezza della no-stra carne umana? Un Dio che ci ha salvato e ciha manifestato il suo amore, affrontando tuttala sofferenza sopportabile da un corpo umanoe da un cuore umano? Ora che Gesù è risorto,perché Dio dovrebbe nascondersi a chi cerca diimitare la sua vita e vuole seguirlo? Noi esistia-mo mediante un corpo che interagisce con larealtà, attraverso i sensi. Vogliamo vedere, sen-

tire, toccare. L’abbiamo constatato domenicascorsa con la frustrazione e la pretesa di Tom-maso. Lo constatiamo continuamente in noi:«Scendi giù dalla croce e ti crederemo!». Altroche fede nell’Agnello immolato! Per questo nonvediamo Dio. Perché vorremmo vedere un Dioche afferma la sua presenza e la sua onnipoten-za con «effetti speciali». Dio non ama gli effettispeciali, ma non si sottrae al bisogno del nostrocorpo di sperimentare la realtà attraverso i sen-si. La fede vera non è una semplice trasmissio-ne di contenuti per la nostra ragione e il nostrocomportamento, ma è esperienza di vita. Se lavita è esperienza, anche la Risurrezione lo è. Co-me la relazione con un altro essere umano, co-sì anche quella con Dio comporta il vederlo, l’u-dirlo, il toccarlo. Non dobbiamo accontentarcidi credere che Dio esista. Forse per questo la no-stra fede è così debole, la nostra speranza cosìfiacca e la nostra carità così tiepida. Perché unconto è credere che esiste l’amore e un conto è

essere innamorati! Dobbiamo osare di più! Dob-biamo desiderare di vederlo, udirlo, toccarloquesto Dio! Abbiamo bisogno di gustarlo, il suoamore! Altrimenti, di quali fatti saremmo testi-moni? Il Signore non ama gli effetti speciali, masi manifesta. Si manifesta in modo imprevedi-bile, semplice, autentico, ma sempre diverso,benché Lui sia sempre lo stesso. Gesù si mani-festa: riconoscilo! «Allora quel discepolo che Ge-sù amava disse a Pietro: “È il Signore!”». Bastacon una fede che non illumina le nostre rela-zioni! Basta con una speranza che non orientala vita! Basta con una carità che non fa assapo-rare il pesce arrostito! Ma che cosa posso fare,allora? Signore, non dirò più: «Ti seguirò ovun-que tu vada». Tu sai bene che fine hanno fatto imiei propositi. Ti seguirò e basta! Senza parla-re, passo dopo passo. Perché Tu hai fiducia inme. Perché Tu sai di cosa ho bisogno. Poco o tan-to me lo darai, Tu che sei fedele e ti manifestiquando non me lo aspetto.

È

Gesù risorto, Dio che si manifesta nella nostra realtàVorremmo un Signore cheafferma la sua presenza coneffetti speciali. Lui non amagli effetti speciali, accoglie ilnostro bisogno di sperimentare

Sopra, «Gesù sul mare di Tiberiade» (Duccio diBuoninsegna)

A destra un giovanissimo don Matteo Zuppi con i mediatori degli accordi di pace in Mozambico

Gruppi padre Pio, 60° convegno col saio del santo

Centro Poma

Un momento della Gmg del 2016

Non violenza in Colombia

La Parola della domenica

BOLOGNA 3SETTE

Domenica5 maggio 2019

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societàLa salute «intelligente» protagonistadel Festival della Scienza Medica

orna il Festival della Scienza Medica chegiovedì 9 alle 17.30 nel Salone del Podestà

di Palazzo Re Enzo darà il via alla sua Vedizione, dedicata all’Intelligenza della Salute,con una cerimonia inaugurale. Promosso daFondazione Carisbo e Genus Bononiae. Museinella città, il festival che si concluderàdomenica 12, vede la collaborazione conl’Università e il supporto del Gruppo IntesaSanpaolo. Alla cerimonia parteciperanno FabioRoversi Monaco (Genus Bononiae), Carlo Monti(Fondazione Carisbo), il presidente dellaRegione Bonaccini, il sindaco Merola e ilprorettore vicario dell’Alma Mater DegliEsposti. Le lectiones magistrales sarannotenute da Michele De Luca, staminologo difama internazionale e Aya Soffer,vicepresidente dell’AI Tech presso l’IbmResearch AI organization. Si scrive Festivaldella Scienza Medica e subito viene in menteuna manifestazione che ha per protagonistiscienziati di fama internazionale e premiNobel (John Gurdon per la Medicina; Aaron

Ciechanover e Tomas Lindahl per la Chimica).E che si pone l’obiettivo di rendere accessibileal grande pubblico la cultura medico–scientifica e le sue sfide. Oltre 55mila lepresenze registrate nel 2018, un successo che,quest’anno, vede oltre 100 relatori e 80 eventitra lezioni magistrali, convegni, incontri,spettacoli, assieme ai consueti appuntamentidedicati alle scuole. Il tema portante 2019 haorigine dalle ricerche sulla cosiddetta«epidemiologia cognitiva» che dimostral’esistenza di una correlazione misurabile traintelligenza e salute personale e collettiva:l’intelligenza protegge da malattie vascolari,obesità e disturbi mentali, perché consentecomportamenti più razionali. E serve unambiente sano per conseguire buoni livelli diintelligenza. Essa guida verso il conseguimentodi uno status socio–economico che protegge lasalute, in un circolo virtuoso che si riverberasull’intera società, contribuendo a renderla piùsana, civile ed equa. Per info:www.bolognamedicina.it (F.G.S.)

Ti è trattato di un incontro all’insegna della convivialità quello dei giorniscorsi fra l’arcivescovo Matteo Zuppi e la prima squadra della Fortitudo

di Bologna. Ufficialmente denominata «Fortitudo pallacanestro Bologna103» ed attualmente impegnata nel campionato di serie A2, la Società hareso visita a monsignor Zuppi in arcivescovado dapprima con un momentodi saluto nel cortile del numero 6 di via Altabella e poi con un incontroprivato. La delegazione della «F», com’è popolarmente nota in città, eracomposta da diversi giocatori della prima squadra, dal presidente ChristianPavani e dal coach Antimo Martino. Il gruppo era accompagnato da donMassimo Vacchetti, direttore dell’Ufficio per la Pastorale dello sport, turismoe tempo libero. (M.P.)

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Festival abilità differenti, gli appuntamenti bolognesiaranno due gli appuntamenti«bolognesi» nell’ambito della XXIedizione del «Festival internazionale

delle abilità differenti», organizzato dallaCooperativa sociale Nazareno e in via disvolgimento in cinque Comuni dellaregione: Bologna, Carpi, Correggio,Pavullo e Riccione. Il primo sarà unconvegno dal titolo «Contemporaneità ecortocircuito dell’umano: vie di uscita (?)»,che si terrà venerdì 10 alle 17.30 nelSalone Bolognini del Convento SanDomenico (piazza San Domenico 13). Viparteciperanno l’arcivescovo MatteoZuppi, Giovanni Stanghellini, ordinario diPsicologia dinamica all’Università «G.d’Annunzio» di Chieti, Pier Paolo Bellini,docente di Sociologia dei processi culturaliall’Università del Molise e Sergio Zini,presidente Cooperativa sociale Nazareno.«Il disturbo – ha scritto Stanghellini – è

una forma, per quanto distorta, dicomunicazione di una sofferenza piùvasta, non altrimenti esprimibile, tanto darappresentare la “migliore soluzionepossibile” che quella persona in quelledeterminate circostanze, in quella storiaindividuale, in quel contesto ha potutocon fatica escogitare». Partendo da questoassunto, è possibile rintracciare trattipsicopatologici ricorrenti nella modernità?Nel convegno di venerdì se ne parlerà dalpunto di vista della persona, dellerelazioni sociali e della spiritualità. Il secondo appuntamento «bolognese» siterrà alle 20, sempre venerdì 10, nel parcodi Casa Mantovani (via Santa Barbara 9).Si tratta di un’apericena e di una serata divarietà tra musica e danza con lacompagnia «A Squarciagola» e con lacollaborazione degli ospiti di CasaMantovani. Il progetto «A Squarciagola»

nasce in memoria di Erika Lazzari mortanel 2013 all’età di 26 anni per unamalattia rara. La madre Barbara Corazzadecise di mettersi in gioco per aiutare chisi fosse trovato nelle condizioni di suafiglia, perché «nessuno – disse – dovrebbesentirsi dire che non c’è più nulla da fare».Iniziò così, il 5 gennaio 2014, al PalazzoMinerva di Minerbio, un lavoro continuodi organizzazione di spettacoli dibeneficenza a sostegno della ricerca pressol’Istituto di ricerca farmacologica malattierare «Mario Negri» di Bergamo ed ilCentro di ricerca oncologica pediatrica delSant’Orsola Ageop. «Unico scopo delprogetto “A Squarciagola” – sottolineaancora Barbara Corazza – è donaresperanza in un futuro migliore e tuttoquesto in memoria di un sorriso, quello diErika, che con il suo ti catturava il cuore enon lo mollava più».

S

Incontro sullo sviluppo possibileun dialogo con i cittadini su«Mondo globale, mondo di-

seguale. A cosa serve la Coope-razione allo sviluppo» l’incon-tro cui partecipa l’arcivescovoMatteo Zuppi giovedì 9 alle 17in Cappella Farnese a Palazzod’Accursio (Piazza Maggiore 6).Oltre all’Arcivescovo, al dialogopartecipa anche Stefano Man-servisi, direttore generale Coo-

perazione internazionale e Sviluppo della Com-missione europea. Organizzato da Centro Euro-pe direct Emilia Romagna e pensato per dareinformazioni, assistenza e risposte a domandesulle istituzioni, la legislazione, le politiche, i pro-grammi e le possibilità di finanziamento di U-nione europea, Regione e Comune l’incontro mi-ra ad illustrare ai cittadini l’obiettivo principaledella politica di sviluppo dell’Ue. Ovvero ridur-re e, a lungo termine eliminare, la povertà. LaCooperazione allo sviluppo è quindi parte fon-damentale del contributo dell’Ue al raggiungi-mento degli obiettivi di sviluppo sostenibile del-l’Agenda 2030.

È

Dal 9 maggio verrà proiettatanelle sale di tutta Italia, nellanostra città al cinema Orione, lapellicola di Kristian Gianfreda,

dedicata all’attività dellaComunità Papa Giovanni XXIII,in cui si scontrano mondi solo in apparenza lontani

Bologna oggi ai «Martedì»

«Bologna oggi» è il temadell’incontro dei «Martedì»di San Domenico che siterrà martedì 7 alle 21 nelSalone Bolognini delConvento San Domenico(piazza San Domenico 13).Relatori il giornalistaMichele Brambilla, direttoreQuotidiano nazionale;Marco Castrignanòdell’Università di Bologna;l’assessore Matteo Leporedel Comune di Bologna;Domenico Secondulfodell’Università di Verona e lasociologa Egeria Di Nallo.Ingresso a offerta libera.

DI PAOLO ZUFFADA

Emilia Romagna haun ruolo daprotagonista in «Solo

cose belle», il film di KristianGianfreda, vero e propriomanifesto contro diversità ediscriminazioni, dedicatoall’opera di don OresteBenzi. Nella pellicola,ispirata alla Comunità PapaGiovanni XXIII infatti, lanostra regione è al centrocon la location (il paese diSan Giovanni in Marignanoha ospitato il set) ed il cast.«Solo cose belle» sarà nellesale di tutta Italia a partiredal 9 maggio (a Bolognasarà proiettato, da giovedì 9a domenica 12 al cinemaOrione).La pellicola, ispirata dallarealtà delle strutture diaccoglienza della ComunitàPapa Giovanni XXIII,racconta, attraverso i tonidella commedia corale,l’incontro–scontro tra duemondi solo apparentementelontani. Si tratta di unpaesino dell’entroterraromagnolo alle prese conelezioni comunaliimminenti e di una casafamiglia in cui si muovono ipersonaggi più differenti:una mamma e un papà, unrichiedente asilo appenasbarcato, un’ex prostituta,un giovanissimo ex carceratoe due ragazzi con gravidisabilità. Benedetta, la figliasedicenne del sindaco, entrain contatto con questastruttura particolare e adispetto delle convenzionisociali del «suo» mondo, siinnamora del giovane excarcerato, creandoscompiglio nell’interacomunità. Sarà proprio laconseguente reazione acatena fatta di sospetti,lacrime, risate e sgomberi, a

’Lfar venire alla luce labellezza dell’accoglienza el’importanza dellasolidarietà. «Nella migliore tradizionedella commedia all’italiana– sottolinea il regista – illungometraggio riesce araccontare in modoprofondo l’incontro tra duemondi opposti cheimprovvisamente (e loromalgrado) si incrociano. Ecome finiscono, attraversointrecci inaspettati, rapporticontrastati e personaggibizzarri, per conoscersi edialogare: da una parte unsonnacchioso econvenzionale paesino,dall’altra l’inusuale erumoroso microcosmo diuna casa famiglia, ossia quelluogo in cui gli “sbagliati” ei “superflui” di questasocietà trovano possibilità eoccasioni. Il film – continuaGianfreda – è dedicato alvalore delle differenze, allalotta contro l’emarginazionee alla bellezza racchiusa nelsuperare la paura delladiversità, specie in unmomento storico e politicocome quello che stiamovivendo».

Un momento dell’incontrodell’arcivescovo con laFortitudo

Sorridere della discriminazione

Europa: siamo al «conto alla rovescia» finale?omenica 26 si voterà per il Parlamento europeo. Per avvicinarsiconsapevolmente a tale data, la Compagnia delle Opere di Bo-

logna (CdO) in collaborazione con l’Associazione culturale per gli In-contri Esistenziali, organizza, giovedì 9 alle 21 a Palazzo De’ Toschi(piazza Minghetti 4/d) un incontro pubblico dal titolo: «Europe: thefinal countdown?». Relatori della serata Sonia Bonfiglioli, presidentee AD di Bonfiglioli Italia Spa, Mauro Magatti, docente di Sociologiadella Globalizzazione alla Cattolica di Milano e Bernhard Scholz, pre-sidente CdO. L’incontro vuol essere occasione di riflessione in vistadell’imminente scadenza elettorale affrontando i temi complessi deinostri tempi con dati, numeri e testimonianze che permettano disuperare gli slogan semplicistici e le faziosità ideologiche con cuitroppo spesso si trattano temi decisivi per il nostro futuro.

D

La Fortitudo festeggia con Zuppi

el quadro di un Nordafrica e di unMedio Oriente funestati da guerrecivili e violenze e attraversati dal

timore di recrudescenze jihadiste e diun’Europa sempre più disgregata e in crisid’identità, i fenomeni migratori si profilanonon solo come tragica scelta individuale dimoltissime persone, ma come crucialequestione politica per l’intero Occidente.Una questione che interessa e scuotefortemente gli animi e i cuori di tutti, ma inparticolare dei cattolici, obbligati in questotempo a non farsi prede della paura, primofattore di divisione e conflitto, e a prenderecoscienza dei problemi dell’oggirinunciando a pregiudizi e luoghi comuni.Proprio a questo fine, la Sala dellaComunità Bristol sceglie di affrontare iltema delle migrazioni, in un incontro delciclo «Bristol talk», martedì 7 alle 21, cuiparteciperanno l’arcivescovo di Ferraramonsignor Giancarlo Perego; Elisa Fiorani,presidente di Anolf Emilia Romagna e RaulMosconi, presidente di CefaOnlus;moderatore Lorenzo Benassi Roversi,coordinatore degli incontri culturali Bristol.La serata intende documentare l’attivitàdelle organizzazioni no–profit a favoredegli ultimi della terra, mostrando come lediseguaglianze tra Nord e Sud del mondo,ragione sottesa delle migrazioni, non sianoun tragico destino, ma il prodotto di

N sistemi iniqui che possono essere corretti.Inoltre, l’incontro vuole fare il punto sullepolitiche di integrazione necessarie adevitare l’emarginazione degli stranieripresenti sul nostro territorio. Il ruoloindispensabile di chi oggi si dice cristianoinfatti non può che riguardare una pazientemediazione tra le contrapposizioni cheaffliggono la nostra società, per evitareinutili polarizzazioni e contribuire arinnovare lo spirito di collaborazione e lasolidarietà reciproca. Per questo la seratavuole essere lontana da ogni polemica efocalizzarsi su fatti, problemi e possibilirimedi, a partire dall’esperienza concreta dichi giornalmente si impegna sul campo.Oltre agli ospiti citati, arricchiranno laserata con le proprie riflessioni altri espertidel tema trattato, i quali interverranno inesterna, via video: Elisa Calisesi, psicologacognitivista; Ivano Dionigi, ex rettoreUniversità di Bologna e presidentePontificia Accademia latinitatis; MaurizioAmbrosini, sociologo dell’Università diMilano. Come sempre negli incontri di«Bristol Talk», sarà dato ampio spazio alledomande e alle sollecitazioni del pubblico.Sarà inoltre possibile dialogare e conoscerepersonalmente gli ospiti della serata,durante l’aperitivo offerto dalla Sala dellaComunità Bristol, dalle ore 19.45. A seguirela conferenza.

Bristol, si discute di migrazioni

Quaranta candeline per Irecoop ompie 40 anni Irecoop Emilia Romagna, l’ente diformazione professionale di Confcooperative

presente in regione con 9 sedi, 2 succursali e una sedecentrale a Bologna. Per festeggiare l’evento, è inprogramma il convegno «Il lavoro passa dallaformazione» che si terrà venerdì 10 alle 10 nella SalaAuditorium di Conserve Italia a S. Lazzaro di Savena(via Poggi 11). Fondata nel ‘79 per rispondere alleesigenze formative delle cooperative, Irecoop EmiliaRomagna, dai settori core dell’attività iniziale,l’agroalimentare e il settore socio–assistenziale esanitario, ha espanso la sua presenza in altri comparti.Negli ultimi tre anni ha erogato oltre 2000 corsi diformazione, aggiornamento professionale especializzazione ad oltre 40000 persone. (F.G.S.)

C

A sin. i protagonisti delfilm. Sopra, il logo dei40 anni di Irecoop

il fim. In «Solo cose belle», ispirato all’opera di don Benzi, una commediaall’italiana in cui difetti, contrasti e paure vengono esorcizzati con una risata

Venerdì al Salone Bolognini convegnodedicato al disturbo psicologico e allasofferenza a esso legata: ci sarà l’arcivescovoPoi serata di festa a Casa Mantovani

incontro pubblico

4 BOLOGNASETTE

Domenica24 marzo 2013

Page 5: Domenica, 5 maggio 2019 a pagina 8 dell’Arcidiocesi di ... · dell’8x1000» è il tema che affron-terano Gabriele Morandin, docen-te di Organizzazione aziendale al-l’Alma Mater

cultura

DI CHIARA SIRK

otente, solenne, ma ancheintimo e toccante è il Requiemdi Mozart, opera circondata da

un’aura di curiosi aneddoti, in partecomprensibili, essendo rimastaincompiuta per la morte delcompositore, anch’essa avvenuta permotivi non del tutto chiari. Ultimada lui scritta, che ne completò solol’Introitus e il Kyrie, essa, privata diorpelli e leggende, resta comunqueun imponente testamento.Testamento musicale e spirituale,più che religioso in senso stretto. Dicerto questo ritorno al repertoriosacro, abbandonato quasi del tuttodopo gli obblighi degli infelici annisalisburghesi, ci fa scoprire unMozart diverso, capace di suscitareun incredibile pathos non puntandosulla ridondanza, ma sullasemplicità, anche asciutta, scarnadella scrittura e dellastrumentazione. È il 1791, siamo aridosso di un nuovo secolo, eppurequante reminiscenze dell’anticotroviamo nel Requiem, sia pureriviste con una nuova sensibilità.Basterebbe ascoltare l’Introitus e ilKyrie, con la loro atmosfera sonoralivida e desolata, attribuibile in granparte alla strumentazione, dove gliunici legni presenti sono corni dibassetto (della famiglia deiclarinetti) e fagotti. Di qui untimbro opaco e spettrale, cheintreccia polifonie opponendosi aipizzicati degli archi. Si staglia comecontrasto il purissimo a solo delsoprano «Te decet Hymnus». Seguela doppia fuga del Kyrie, serratissimae stringata, di carattere arcaico.Anche gli interventi dei solisti nonsono finalizzati ad estetizzantesfoggio di virtuosismo belcantistico,ma sono inseriti in un fruttuosocontrasto con il coro o adincrementare l’afflatodell’implorazione corale. Il Requiemdi Mozart sarà venerdì 10, ore 20.30,al Teatro Manzoni, nell’ambito dellarassegna Grandi Interpreti diBologna Festival. Sul podio il

P

ell’affascinante complesso della Rocchetta Mattei è stata fatta unascoperta tanto importante, quanto casuale. Si trattadell’attribuzione di un pregevole rilievo raffigurante il ritratto

equestre di Niccolò Ludovisi al grande scultore Jacopo della Quercia. Ilritrovamento e le relative indagini sono stati presentati giovedì nella SalaAssemblee di Casa Saraceni, sede della Fondazione Carisbo, presentiCarlo Monti, presidente della Fondazione, Fabio Roversi–Monaco,presidente di Genus Bononiae. Musei nella Città, Graziella Leoni,sindaco di Grizzana Morandi e la Soprintendente Cristina Ambrosini.Sono intervenuti Franco Cardini, docente di Storia medievale, MassimoMedica, responsabile Musei civici d’Arte antica di Bologna, e Paolo Cova,referente scientifico della Fondazione Carisbo sulla Rocchetta Mattei,nonché scopritore dell’opera. Se, infatti, la sopravvivenza del bassorilievosi deve all’acquisto, nel 2005, da parte della Fondazione, al continuo edecennale restauro e infine all’apertura al pubblico nel 2015, la scopertava ascritta alla formidabile memoria e all’occhio allenato di Paolo Cova.Si sapeva che nel cortile centrale della Rocchetta, sopra all’ingresso dellaScala nobile, era posto un tondo in pietra calcarea con diametro di 85cm raffigurante un ritratto equestre. Paolo Cova è riuscito adindividuarne la storia. «Tutto è iniziato nella Bibliotecadell’Archiginnasio – racconta Cova –, quando consultando undocumento ho visto un disegno, abbozzato velocemente da un eruditodel Settecento, che rappresentava la quattrocentesca Tomba di Niccolò eGiovanni Ludovisi nel chiostro dei Morti nella chiesa di San Domenico aBologna, opera che si riteneva dispersa da quasi due secoli. All’epoca mioccupavo di altro e la cosa non ebbe seguito ma quando, diverso tempodopo, per caso sono andato a visitare la Rocchetta, l’ho subitoriconosciuto: il cavaliere che brandiva la spada sul cavallo impennato eralui, Niccolò, ispirato alla cosiddetta immagine del Marte guerriero». Iltondo raffigurante Niccolò di Ligo Ludovisi, insigne capitano bolognesefu realizzato dal celebre scultore senese, mentre operava alla Porta magnadi San Petronio e al monumento funebre di Anton Galeazzo Bentivoglio,nel XV secolo. Questa immagine all’antica del cavaliere felsineo, checonserva una parte della policromia originaria ed è affiancata dalle sueiniziali, sovrastava la tomba che Giovanni Ludovisi commissionò per sestesso e per il padre Niccolò, un tempo posta nel chiostro dei Morti delconvento di San Domenico. L’eclettico gusto del Conte Mattei lospingeva a procurarsi opere di diverse epoche e, così, venne in possessoanche del rilievo, che utilizzò come elemento ornamentale della suadimora. Oggi sappiamo finalmente che, nonostante la dispersione dellatomba di famiglia cui apparteneva, il ritratto equestre di NiccolòLudovisi non è mai andato perduto, già custodito 150 anni fa in uno deiluoghi più fiabeschi dell’Appennino bolognese.

Chiara Sirk

N

direttore tedesco ThomasHengelbrock, che collaborastabilmente con l’Orchestre de Paris,con il Teatro Real di Madrid, l’Opéradi Parigi e la Festspielhaus diBaden–Baden, e che torna a Bolognacon i suoi Balthasar Neumann Choir& Ensemble, tra i complessibarocchi più apprezzati dalla criticainternazionale. È l’unica esecuzioneitaliana del capolavoro mozartiano,riservata al Bologna Festival, con cuiHengelbrock ha iniziato acollaborare quasi vent’anni fa.Arricchisce il programma con laMissa superba di Johann CasparKerll, meravigliosa cattedrale coraledel tardo Seicento che richiedeinterpreti di prim’ordine come isolisti prescelti nel Coro BalthasarNeumann per questa esecuzione:Katja Stuber, AijaVeismane(soprani), Anne Bierwirthm, MirkoLudwig, Marion Eckstein (contralti)Jan Petryka, Hermann Oswald(tenori) Reinhard Mayr, Ralf Ernst,Raimonds Spogis (bassi). Il Coro,nato alla fine del 1991, e inclusodalla prestigiosa rivista britannicaGramophone fra i 20 cori piùimportanti del mondo, e l’ensemble,nata 24 anni fa, furono creati dalvisionario direttore tedesco ThomasHengelbrock per dedicarli adesecuzioni basate sullostudio e sulla ricercamusicologica. Così, nonsolo viene riscoperto unautore ingiustamentedimenticato come Kerll,all’epoca studiato eammirato, forse anche«imitato», da Bach eHandel, ma l’esecuzionedel Requiem di Mozartsi baserà sull’edizionecritica del musicologoinglese Duncan Druce,uno dei più interessanti,tra i vari, tentativi, dalpunto di vista siaartistico siamusicologico, dicompletare il capolavoroincompiuto.

Al Manzoni il violino di Apap e «The Colors of Invention»

Aula Magna Santa Lucia, approdaai «Classici» la nave di Ulisse

on il caldo si avviano aconclusione le stagioniconcertistiche. Il penultimo

appuntamento della XXXII stagionedei concerti di Musica Insieme è inprogramma lunedì, inizio alle20.30. Sul palcoscenico del TeatroManzoni salirà un ensembleinconsueto che proporrà unprogramma «fuori dagli schemi»,non tanto per gli autori, quanto perl’interpretazione. Sarà il violino delfunambolico Gilles Apap a dare ilvia alla serata, lo affiancheranno imusicisti di The Colors of Invention,originale ensemble da cameraformato da Myriam Lafargue,fisarmonica, Philippe Noharet,contrabbasso e Ludovit Kovac,cimbalom. In programma musichedi Pugnani, de Falla, Ravel, deSarasate, Ysaye, Mozart, Saint–Saensche saranno rilette attraverso il

C a giovedì 9 torna i «Classici»,ciclo di letture e lezioni cheinterrogano il presente

attraverso grandi testi dell’antichitàgreca e romana. Promossi dalCentro studi «La permanenza delclassico» dell’Alma MaterStudiorum, fondato e diretto daIvano Dionigi, latinista eaccademico, i «Classici» giungonoalla diciottesima edizione. Perquattro giovedì, a introdurre ecommentare i testi, si alternerannosul palcoscenico dell’Aula Magna diSanta Lucia (via Castiglione 36), ore21, due relatori, alcuni affezionatiamici del Centro, altri ospiti per laprima volta della manifestazione. Ilciclo di quest’anno s’intitola «Patria,patrie» e propone una riflessionesull’idea di patria – nazionale esovrannazionale, reale e utopica – inun momento storico contrassegnato

dall’arrivo, in Occidente, di nuovipopoli, e dalle contrastanti reazionipolitiche ed etiche che ciòdetermina. Il ciclo sarà inauguratogiovedì 9 dalla serata «Xenos:l’altro», a partire da testidell’Odissea, un poema percorso daltema dell’ospitalità dovuta a unostraniero bisognoso d’aiuto, profugoe naufrago. Ad accompagnarci inquesta riflessione Piero Boitani,filologo, critico letterario etraduttore, che alla figura di Ulisseha dedicato molti dei suoi saggi, euno dei più conosciuti psicoanalistiitaliani, Massimo Recalcati. Leletture sono affidate invece a EnzoVetrano e Stefano Randisi. Perl’ingresso alle serate è necessarioritirare l’invito martedì, dalle ore 17alle ore 18.30, al Dipartimento diFilologia Classica e Italianistica (viaZamboni 32). (C.S.)

Dcaleidoscopio sonoro della musicapopolare e dell’improvvisazione,complici le timbriche di cimbalom,fisarmonica e contrabbasso, capacidi sintetizzare complesse partituresinfoniche «Sans Orchestre», comeperaltro recita il titolo dell’albumomonimo che ha sancito il successodi questa formazione nota oggi intutto il mondo. Introdurrà ilconcerto Luca Baccolini. Famoso perle sue virtuosistiche interpretazioni,e per il suo inconfondibile stileinterpretativo, Gilles Apap è statolanciato dalla vittoria al prestigioso«International MenuhinCompetition». Nato in Algeria dafamiglia francese, Apap si è formatotra Francia e Stati Uniti. Nel 2002,con lo spirito di grande apertura ecuriosità che lo contraddistingue,Apap fonda The Colors ofInvention. (C.S.)

Taccuino settimanaleella basilica di San Martino Maggiore pro-seguono i Vespri d’Organo, come sem-

pre la prima domenica di ogni mese alle 17.45.Oggi sul prezioso organo costruito nel 1556 conmano finissima dal ferrarese Giovanni Ciprisuonerà Paul Kenyon. Kenyon è nato in York-shire (lnghilterra) nel 1943. Ha tenuto concer-ti in quasi tutta Europa. Ha inciso, in primamondiale, l’opera organistica di Costanzo An-tegnati e di Adriano Banchieri. Per il San Giacomo Festival, anche questa set-timana diversi concerti nell’Oratorio di Santa

Cecilia (via Zamboni 15) inizio ore 18. Oggi concerto strumentaledella Cappella Musicale San Giacomo Maggiore. In programma mu-siche di vari compositori del XVII secolo. Giovedì 9 suoneranno imigliori studenti del Dipartimento d’Archi dell’Accademia inter-nazionale di Imola. Sabato 11 recital di Aldo Ferrari, chitarra. Per il ciclo di conferenze «Il Genio della Donna» curato da VeraFortunati e Irene Graziani giovedì 9 alle 17,30 a Palazzo Malvez-zi (via Zamboni 13), sede della Città metropolitana, Stefania Bian-cani parlerà sul tema «Quando la regina lascia la corona e va ingiardino: Élisabeth Vigée Lebrun e il ritratto».

N

Un Requiem«grandi firme»

Porretta Terme festeggia Susanna Tamaroa’ dove ti porta il cuore”, il romanzo best sellerscritto da Susanna Tamaro, uscì nel 1994. Ha

venduto 16 milioni di copie in tutto il mondo. Nelracconto la protagonista trascorre un periodo a PorrettaTerme. Nel 1996 dal libro venne tratto un film diretto daCristina Comencini, che girò alcune scene nelle TermeAlte. Per festeggiare i 25 anni dell’uscita del libro, sabato11, Porretta ha invitato la scrittrice per una festa. Alle 14promenade con letture sceniche per il paese(prenotazioni: Associazione 440Hz, 3288203381); alle 16,incontro con Susanna Tamaro al cinema Kursaal. Quindiproiezione del film di Cristina Comencini ambientato aPorretta, alle Terme Alte. Firma copie del libro emomento conviviale con prodotti locali e torta. (C.S.)

V«ParoLab a Villa Revedin

avide Rondoni,vicepresidente, e Riccardo

Frolloni, direttore, del Centro dipoesia contemporaneadell’Università di Bologna,hanno presentato i prossimiprogetti. Il primo s’intitola«ParoLab» ed è un laboratoriodi traduzione tra lingue elinguaggi, primo «seme» di unCentro sulla Parola. Si svolgeràsabato 11 e domenica 12 a VillaRevedin. Spiegano i promotori:«Viviamo un’epoca dove la

parola e il linguaggio sonocentrali nella normalecomunicazione umana(globale) e anche nei campisempre sensibili della ricercabiotecnologica come del grandebusiness, nonché deglistrumenti di influenza delpotere. “ParoLab” è una offertaformativa che coniuga varisaperi finalizzati al lavoro delcomunicatore, mediatore etraduttore in senso ampio,letterario e culturale e si rivolgeai professionisti e agli studenti

di letteratura e comunicazione,all’editoria, ai nuovi media». Irelatori di «ParoLab» saranno:Davide Rondoni (Direzione);Gloria Bazzocchi; ValentinoBulgarelli; Paola Del Zoppo;Alberto Destro; Giuseppe Ghini;Giò Forma; Lino Goriup; PieroMenarini; Mariuccia Teroni.Seguirà la sesta edizione delFestival di poesiainternazionale «OVEN» (5, 6 e 7giugno) che vedrà a Bologna ipiù noti poeti d’Italia e delmondo. (C.S.)

D

Rocchetta, scoperto rilievodi Jacopo della Quercia

Da sinistra, laRocchetta Mattei (FotoGabriele Zanarin) e ilrilievo raffigurante ilritratto equestre diNiccolò Ludovisi delgrande scultore Jacopodella Quercia

il concertoArricchisce il programma la «Missasuperba» di J. Caspar Kerll, cattedrale corale del tardo Seicento

«Croci e crocifissi» al Museo della MadonnaDI GIOIA LANZI

l Museo della Beata Vergine di SanLuca (piazza di Porta Saragozza 2/a)riprende anche quest’anno l’ormai

tradizionale corso di arte sacra. FernandoLanzi, direttore del Museo e la sottoscrittasvilupperanno il tema: «La Croce e ilCrocifisso, dalle croci delle catacombe allecroci del secolo XX». Il corso, in otto ore,distribuite in quattro giorni, tratterà, conricchezza di immagini, dellarappresentazione della Croce e delCrocifisso, della sua evoluzione e delsignificato delle diverse tipologie. Il corso siterrà nei martedì di maggio: 7–14–21–28.Ci si iscrive alla prima lezione, martedì 7.Le lezioni si terranno nei seguenti orari:16–17.45; 18–19.45 e 21–22.30: siripetono, sempre uguali e con grandericchezza di immagini, in ogni turno. Èpossibile frequentare, secondo i propri

Aimpegni, l’uno o l’altro dei tre turni (oanche tutti e tre, chi volesse). Dopo lelezioni frontali, ci sarà una visita sulcampo, l’1 giugno, al pomeriggio. La Croceè al cuore della fede dei cristiani: come siastata rappresentata, dapprima senza ilcorpo del Cristo, poi via via con immaginisempre più particolari e precise, ciascunadelle quali volta ad annunciare ecomunicare il contenuto stesso della fede, èciò cui si intende introdurre. Nei secoli,dalle origini ai nostri giorni, con Croci eCrocifissi, in chiese, conventi, lungo lestrade, nelle liturgie, il segno della croce haaccompagnato le comunità cristiane, e neha espresso la fede nelle diverse circostanze,precedendo e accompagnandone ilcammino. Dalle prime croci nellecatacombe, dove troviamo rappresentazionisimboliche e senza il corpo di Cristo, si èpassati nel tempo alle croci essenziali comequella del portale di Santa Sabina a Roma,

alle croci gemmate come quella del catinoabsidale di Sant’Apollinare in Classe, chepresenta uno dei primi volti di Cristo, sipassa in pochi secoli ai Crocifissi trionfali eottoniani come il nostro in San Pietro, poialle croci dipinte – che, arricchite dipersonaggi e episodi della Passione, sonocapitolo affascinante dell’arte e della pietà –e via via fino ai Crocifissi sofferenti diispirazione francescana, alle solennicrocifissioni del Rinascimento, alleimmagini crude e realistiche del Seicento edel Settecento. Da simbolo e segno, laCroce è divenuta narrazione e annuncio,per poi tornare ad essere segno e simbolodi un diverso e sempre in evoluzionerapporto degli uomini con il loro Salvatore,rapporto sofferto, magari negato, ma maibanale e sempre sfida. Info: 3356771199,[email protected] e paginaFacebook: Museo Beata Vergine di SanLuca.Il Crocifisso della cattedrale di Bologna (Foto F. Lanzi)

Il maestro Thomas Hendelbrock

Nell’ambito della rassegna GrandiInterpreti di Bologna Festivaltorna nella nostra città il direttoretedesco Thomas Hengelbrock con

il complesso barocco BalthasarNeumann Choir & Ensemble, perinterpretare uno dei più grandicapolavori mozartiani

sabato e domenicaanniversario

BOLOGNA 5SETTE

Domenica5 maggio 2019

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DI CHIARA UNGUENDOLI

arà un viaggio fra gliautori del cuore delcardinale Giacomo Biffi la

presentazione, prevista permartedì alle 17.30 all’Istituto«Veritatis Splendor», del libro«Filastrocche e canarini». Allapresentazione prenderà parteanche monsignor MatteoZuppi col saggista FrancoNembrini e il giornalistaGiorgio Torelli, insieme con ilteologo Giuseppe Barzaghi.Edito da Cantagalli, il volumeè stato scritto a quattro manida Davide Riserbato e donSamuele Pinna. Diquest’ultimo abbiamo raccoltouna testimonianza.Don Samuele, si tratta delterzo volume con al centro lafigura del cardinale scritto incollaborazione conRiserbato. Come mai questascelta?«Filastrocche e canarini» puòessere considerata l’ultimadelle tre tappe di un camminoin cui io e Davide Riserbatoabbiamo voluto onorare ungrande uomo di Dio com’èstato Giacomo Biffi. In «Ubifides ibi libertas», a un annodalla sua morte, si sonoconvocate personalità diprimo piano della Chiesa,della teologia, della cultura. È

il primo libro in assoluto incui hanno scritto due Papiviventi. Con «Cose nuove ecose antiche», una raccoltadegli scritti di Biffi parroco, siè, poi, di nuovo mostrato lavivacità della sua penna e larigorosità del suo pensiero.Infine, in «Filastrocche ecanarini» sono presenti

conversazioni con esperti diquella letteratura che GiacomoBiffi ha amato in modoparticolare. Da «Pinocchio» a«Il Signore degli anelli», dagli«Inni» di Ambrogio alla grandeletteratura rappresentata dallaDivina Commedia, fino a uncapitolo sull’umorismo delcardinale riletto dal comico

Giacomo Poretti.Quale significato assumequesto libro?Si tratta di un volume in cuiriluce il privilegio della grandeletteratura capace, quasi comeriflesso della potenza delVangelo, di elevare gli animiverso l’infinito. Il titolo sceltoda me e da Davide Riserbato

non è così peregrino, ma ètratto da una citazione delcardinal Biffi, che ha scritto“Un cardinale che non gioca abocce o non si affaccia mai acontemplare la luna, nonscrive filastrocche per ibambini della scuola maternao non alleva canarini, macompie solo quello che in ogni

caso gli verrà attribuito dopola morte dalle biografieufficiali, è più pericoloso per lacristianità di un eresiarca”, adire come il ruolo non debbasnaturare, ma portare acompimento l’umano, perchéil fine è servire Dio.Il libro si compone anche diuna postafazione del suosuccessore, monsignorZuppi.L’arcivescovo rileva comequesto libro «ci aiuta acomprendere Biffi attraverso i“suoi” autori, diventati vere eproprie passioni e che ci hainsegnato a gustare. Questavolta, però, e viceversa, sonoproprio loro che ci aiutano acomprendere l’intelligenza e lafede del cardinale, attentoall’umano perché liberamenteobbediente solo a Colui che è

la Verità». Infine il guadagnopiù grande è stato, per noiautori, aver potuto dialogarecon insigni personaggi e amici:da Franco Nembrini a InosBiffi, da Alessandro Ghisalbertia Alberto Guareschie tanti altri.Quale ritratto complessivo,compiuta questa trilogia, si èfatto del cardinale?Un vero sacerdote di Cristo,fine studioso, di intensaumanità e arguziaimpareggiabile. È una dellepoche persone da noiconosciute di cui non solo iltalento, ma soprattutto il genioci si palesava potentemente.Del resto, come ha affermatoArthur Schopenhauer, «iltalento coglie un bersaglio chenessuno riesce a colpire. Ilgenio coglie un bersaglio chenessuno riesce a vedere».

S

Gli amori letterari di Biffitra «filastrocche e canarini»

A sinistrapapaFrancesco

La visita di Zuppi alla moschea in occasione del Ramadan

Saràpresentatomartedìal VeritatisSplendoril volume di donSamuele Pinna e DavideRiserbatodedicatoalle letturedel cardinale

A sinistraun’immaginedel cardinaleGiacomo Biffi

OGGIAlle 11 nella parrocchia dei SantiAngeli Custodi Messa per la Festadella famiglia e inaugurazione dellaCasa di accoglienza. Alle 17.30 nella chiesa di San ChierloMessa per la festa della Madonna.

DOMANIAlle 18.30 nella chiesa della BeataVergine del Soccorso Messa per lafesta della Patrona.

MARTEDÌ 7 Alle 11 nella Cappella delleFrancescane Adoratrici a Maggio diOzzano Messa per una suora checompie 100 anni. Alle 17.30 nella Sala dello StabatMater dell’Archiginnasio partecipaalla presentazione del libro«Filastrocche e canarini. Il mondoletterario di Giacomo Biffi»(Cantagalli).

GIOVEDÌ 9 Alle 10 in Seminario guida l’incontrodei Vicari pastorali. Alle 17 nella Cappella Farnese diPalazzo D’Accursio partecipa aldialogo con i cittadini su «Mondoglobale mondo diseguale. A cosaserve la cooperazione allo sviluppo». Alle 19 nel bar «Piccolo e sublime» diPiazza Verdi dialogo con i giovaninell’ambito della loro Assembleacittadina.

VENERDÌ 10 Alle 9.30 all’Istituto VeritatisSplendor saluto in apertura delconvegno «Fede e arte senzabarriere». Alle 17.30 nella Biblioteca SanDomenico partecipa al convegno«Contemporaneità e cortocircuitidell’umano: vie d’uscita (?)»nell’ambito del «Festivalinternazionale delle abilitàdifferenti».

SABATO 11 Alle 8.30 a Villa Pallavicini dà l’avvioalla seconda giornata della«Miniolimpiadi». Alle 11.30 a Castelfranco Emiliainaugura la Casa di lavoro perpersone svantaggiate di Pan Onlus. Alle 16.30 nella parrocchia di ZolaPredosa Messa e Cresime.

DOMENICA 12 Alle 10.30 nella parrocchia diMinerbio Messa e Cresime Alle 17.30 in Cattedrale Messa per laGiornata del Seminario.

DI GIULIA CELLA

n’occasione per rinsaldare irapporti di stima reciproca e diamicizia: con questo spirito

monsignor Zuppi farà visita alla sala dipreghiera islamica di viaPallavicini nei giorni cheprecedono la terza edizionedi «Ramadan in città», lacena in programma sabato11 in via Torleoneorganizzata dalla Comunitàislamica bolognese percondividere insieme allacittadinanza la rottura deldigiuno. Una delegazione dipresbiteri della diocesiaccompagnerà l’arcivescovo. Tra questidon Mario Zacchini, parroco aSant’Antonio di Savena: «Condividendola vita di città e di quartiere con moltepersone arrivate da altri paesi, èopportuno alimentare rapporti e relazioniche dimostrino stima e sentimenti dibenevolenza gli uni verso gli altri, percrescere insieme». Anche don RiccardoVattuone, parroco a san Giacomo dellaCroce del Biacco, sarà presente: «La visitadell’arcivescovo alla sala di preghiera diVia Pallavicini è un gesto di amiciziaimportante. Nell’invocazione rivolta aDio, la comunità cristiana si unisce aquella musulmana ritrovando così quellospirito di fraternità che soltanto un Padrepuò donare agli uomini, incapaci didarselo da soli. Di recente Yassine Laframha espresso con parole forti e significativeil cordoglio verso le vittime dell’attentatoin Sri Lanka, un atto «vile e disumano»,invocando l’aiuto di Dio per chi soffre.Con questo spirito sarà importanteritrovarsi e cercare le ragioni di unaspiritualità condivisa». Dal canto suoLafram, dallo scorso luglio presidentedell’Unione delle comunità eorganizzazioni islamiche in Italia e giàcoordinatore di quella bolognese,commenta che «questa visita testimonia ilcammino che tutti insieme stiamopercorrendo sulla via – necessaria – deldialogo interreligioso. Ringraziamol’arcivescovo per la sua disponibilità neinostri confronti, per essere venuto piùvolte a trovarci nei nostri centri: più

Uquesti appuntamenti si fanno costanti,più rafforziamo la vicinanza tra le diversecomunità». Anche l’Ufficio diocesano peril dialogo ecumenico e interreligiosoprenderà parte all’iniziativa, confermandolo spirito di vicinanza e collaborazione

che già da tempocaratterizza i rapporti con lacomunità islamica cittadina.Il suo responsabile, donFabrizio Mandreoli, esprimein proposito parole chiare:«Continuiamo il nostrolavoro per costruire una retedi conoscenza,comprensione e stimareciproca che ci permetta diavere un modelloalternativo e più realistico

rispetto a quello dell’inevitabile scontrodi civiltà, culture e fedi che da tante partiviene oggi, spesso irresponsabilmente,sostenuto. Il nostro lavoro va in un’altradirezione rispetto a questa visione discontro, sostenuti dalla persuasione,cristiana e umana, che la fraternità trauomini e donne sia la via verso cuidobbiamo camminare e lavorare».

«Continuiamo il lavoro – spiegadon Mandreoli –per costruire una rete di stimae conoscenza»

Tutte le categorie teologiche di BergoglioUn libro dedicato ai singoli e alle comunità

na serata per riflettere sul metodo e le prospet-tive aperte da papa Francesco, per «provare a

cambiare le cose» nella propria vita, nella società ci-vile e anche nella Chiesa. È questo l’obiettivo dell’i-niziativa promossa dalle parrocchie della Beata Ver-gine Immacolata e di Sant’Andrea Apostolo, in pro-gramma giovedì 9 alle 19 a Sant’Andrea della Barca(piazza Giovanni XXIII, 1). Nell’occasione verrà pre-sentato il recente volume «La teologia di papa Fran-cesco. Fonti, metodo, orizzonte e conseguenze», cu-rato da don Fabrizio Mandreoli, docente di Teologiafondamentale e altre materie storico-teologiche allaFacoltà teologica dell’Emilia Romagna, edito dalle E-dizioni Dehoniane di Bologna. L’introduzione della serata è affidata alle riflessioni diLuca Bernardini, incaricato regionale del settore giovanidell’Azione cattolica italiana, e alla proiezione di un vi-deo su papa Francesco curato da Luca Tentori, giorna-lista di Avvenire-Bologna Sette. Seguiranno gli inter-venti di alcuni esponenti della società civile e in par-

ticolare delle comunità cristiane delle parrocchiepromotrici. «L’obiettivo – spiega Mandreoli – è quel-lo di attivare le persone e le comunità perché pren-dano in mano se stesse, le proprie riflessioni e le pro-prie scelte, perché solo una maturazione personalee collettiva può produrre un cambiamento autenti-co e duraturo. Bergoglio ha introdotto nella discus-sione teologica e in quella sociale molte categorieutili a leggere in modo nuovo la tradizione cristia-na dentro al nostro tempo. Mi riferisco al tema del-le periferie, dei migranti, alla necessità di riconsi-derare complessivamente le questioni urbane e so-ciali, all’urgenza di una riforma della Chiesa. Co-stante è il richiamo a farsi prossimi agli ultimi, a nonscagliarsi contro gli altri in nome della “verità”, a nonfuggire “la notte” e ad affrontare piuttosto il “nododel dramma umano”. Essere Chiesa “in uscita” si-gnifica annunciare il Vangelo raggiungendo gli uo-mini nelle periferie della vita».

Giulia Cella

U

6 BOLOGNASETTE

Domenica5 maggio 2019primo piano

Page 7: Domenica, 5 maggio 2019 a pagina 8 dell’Arcidiocesi di ... · dell’8x1000» è il tema che affron-terano Gabriele Morandin, docen-te di Organizzazione aziendale al-l’Alma Mater

Si conclude nella parrocchia di San Biagio di Poggio Grande, a Castel San Pietro Terme, la Festa della FamigliaMercatini a Trebbo di Reno, alla Madonna della Pioggia, a San Cristoforo e nella basilica dei Servi

diocesiPASTORALE GIOVANILE. Ogni giovedì alle20.45, nella chiesa di San Benedetto (viaIndipendenza 64) incontri per giovani dai18 ai 35 anni, organizzati dagli Ufficidiocesani Pastorale giovanile e universitaria,su: «10 parole. Ascoltami. Ascoltati! Inpoche parole ti cambia la vita!». Info: fraDaniele, 3337502362; don Francesco,3387912074.

parrocchie e chieseSAN RUFFILLO. È stata inaugurata ieri nellachiesa di San Ruffillo (via Toscana 146) lamostra «Caravaggio. L’urlo e la luce», cheterminerà domenica 19. Orari di apertura:tutti i giorni 7.30–12 e 15.30–22, ingressolibero; visite guidate su prenotazione perscuole, gruppi, associazioni alla [email protected];visite singole prenotabili direttamente inchiesa. POGGIO GRANDE. Si conclude oggi nellaparrocchia di San Biagio di Poggio Grande, aCastel San Pietro Terme, la 36ª Festa dellaFamiglia, con l’apertura dello standgastronomico e nel pomeriggio lospettacolo Magic World. Per maggioriinformazioni: Facebook la pagina «Festadella Famiglia» o il sitoparrocchiadipoggio.it MADONNA DEL LAVORO. Prosegue nellaparrocchia la «Festa di maggio», sul tema«”Una Chiesa più al femminile” (don GigiVerdi)», per la conclusione delle attivitàpastorali invernali e il via di quelle estive,condividendo momenti di crescita spiritualee fraternità. Si segnala il prossimo incontrocon la teologa e pastora battista Lidia Maggiche martedì 7 alle 21 parlerà di «Il miodiletto è per me ed io per lui». I 15 GIOVEDI’ DI SANTA RITA. Proseguegiovedì 9 in San Giacomo Maggiore, latradizione dei 15 giovedì, in preparazionealla festa di santa Rita da Cascia del 22maggio. Alle 8 Messa universitari, alle 9Lodi, alle 10 e 17 Messe solenni seguite daAdorazione e Benedizione eucaristica.Infine, venerazione della Reliquia e inno allasanta. Alle 16.30 canto del Vespro. Nellagiornata sarà possibile ricevere ilSacramento della Riconciliazione e gliincontri di direzione spirituale. SAN CRISTOFORO. Prosegue fino a domenica12 nella parrocchia (via Nicolò dall’Arca 71)il «Mercatino di solidarietà» a favore della

Caritas (sabato 15–19; domenica 9.30–13,dal lunedì al venerdì 16–19). TREBBO DI RENO. Oggi dalle 15.30 alle18.30; sabato 18 e domenica 19 dalle 9.30alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.30nell’Oratorio della parrocchia (via Lame132) si terrà il tradizionale Mercatino diprimavera del quasi nuovo, del vecchio edell’usato. Il ricavato andrà alla Caritasparrocchiale e per la nuova aula per iragazzi di Catechismo e dopo scuolamedia. MADONNA DELLA PIOGGIA. Prosegue fino asabato 18 nei locali del santuario (viaAvesella 2) il «Mercatino di primavera» peril sostentamento del Santuario. Orari: dallunedì al sabato 10–13 e 16–19.SAN GIUSEPPE SPOSO. Per il ciclo di incontridi informazione sull’incontro con lapovertà promosso dalla Caritas dellaparrocchia di San Giuseppe sposo edall’Associazione «Il portico di SanGiuseppe», mercoledì 8 alle 20.45 nellasala parrocchiale di San Giuseppe (viaBellinzona 6) Virginia Gieri, assessorecomunale per la Casa illustrerà lasituazione dell’emergenza abitativa aBologna e risponderà alle domande. Info:0510216213.CASTEL MAGGIORE. Martedì 7 alle 21 allaparrocchia di San Bartolomeo diBondanello a Castel Maggiore SerenaNoceti, docente di Teologia sistematicaall’Istituto superiore discienze religiose «I.Galantini» di Firenzeparlerà sul tema «Qualiministeri per quale Chiesa».L’incontro è promossodall’Azione cattolicadell’Unità pastorale diCastel Maggiore.BASILICA DEI SERVI. Sichiude oggi all’interno dellabasilica dei Servi di StradaMaggiore il tradizionalemercatino benefico, contante cose utili e abitivintage.

spiritualità VILLA PALLAVICINI.Proseguono ogni lunedì alle20.30 a Villa Pallavicini le catechesi sui DieciComandamenti «#dieciparoleperaprirelavita». Info: don MassimoVacchetti, 3471111872 e don MarcoBonfiglioli, 3807069870.COMPAGNIA MISSIONARIA DEL SACRO CUORE.Continuano nella sede della Compagnia(via Guidotti 53) gli incontri di spiritualità.Mercoledì 8 dalle 21 alle 22.30, «”Signore,Salvaci, siamo perduti” (Mt 8,25). Quandola vita ci mette alla prova»; venerdì 10, dalle21 alle 22.30, «”Gesù si ritirò in un luogosolitario e passò lì tutta la notte” (Cfr Mc1,35). Le nostre solitudini tra desiderio distare da soli e paura di essere soli». Gliincontri saranno tenuti da Orielda Tomasi,missionaria del Sacro Cuore.

associazioni e gruppi SERVI DELL’ETERNA SAPIENZA. L’associazione«Servi dell’eterna sapienza» propone cicli diincontri guidati da padre Fausto Arici.Martedì 7 alle 16.30, in piazza San Michele2, prosegue il settimo ed ultimo ciclo sullaLettera agli Efesini: «Ai santi che sono aEfeso». Tema del secondo incontro: «UnaChiesa orientata all’unità». GENITORI IN CAMMINO. L’associazione«Genitori in cammino» si ritrova per laMessa mensile martedì 7 alle 17 nella chiesadi Santa Maria Madre della Chiesa (viaPorrettana 121).

FAMILIARI DEL CLERO. Prosegue ilprogramma di incontri dell’associazione«Familiari del clero». Domani alle 15.30incontro di fraternità nella Casa di riposoEmma Muratori (via de’ Gombruti 11).RINNOVAMENTO NELLO SPIRITO SANTO. IlGruppo Cuori di Gesù e Maria invita allaMessa domani alle 20 nella chiesa dellaMadonna della Pioppa a Castel Guelfo(piazzale Dante Alighieri 12).PAX CHRISTI. Mercoledì 8, primo del mese alsantuario della Madonna della pace delBaraccano (piazza del Baraccano), dalle 18alle 22 si terrà una Veglia di preghieraanimata da vari gruppi cittadini che avràcome filo conduttore i diritti umani declinatinel quotidiano, vorremmo «pregare con ilgiornale».

culturaGAIA EVENTI. L’associazione Gaia Eventipropone le sue iniziative. «La chiesa di BorgoPanigale» sarà la meta della visita guidata didomenica 12 maggio. Storia secolare,capolavori d’arte straordinari e grandi artisti,in queste parole stanno racchiuse tutte lemotivazioni che spingono a scoprire questachiesa, che fu il centro del Borgo Panigale eche oggi è parte integrante della città.Appuntamento alle 16 in via Marco EmilioLepido 58. Costo: 12 euro (comprensivi divisita e contributo per la chiesa). Durata:1h30. Per info e prenotazioni:[email protected] oppure 0519911923, da lunedì a venerdì dalle 10 alle 13.ROCCHETTA MATTEI. Proseguono nella Saladei Novanta della Rocchetta Mattei aGrizzana Morandi «I mercoledì dellaRocchetta». Mercoledì 8 alle 21: «Dialoghicon il Conte Cesare», Anna Letizia Zanottiparlerà sul tema «Una villa bolognese in stilemoresco e le suggestioni orientaliste dellaRocchetta Mattei».SUCCEDE SOLO A BOLOGNA. Domenica 12dalle 11 alle 14 e dalle 14.30 alle 19l’Associazione «Succede solo a Bologna» dàla possibilità ai visitatori di accedere alpunto panoramico sulla Torre Prendiparte.L’accesso è continuo e senza prenotazionedal meeting point all’ingresso della Torre inpiazzetta Prendiparte 5. Gli altriappuntamenti del prossimo weekend:sabato 11 alle 15 visita alla basilica eall’archivio di San Petronio (ritrovo allaCappella di Sant’Ivo); alle 15.30 StadioDall’Ara tour (alle 17.30 tour e apericena);alle 17 (e domenica 12 alle 11) visita allaConserva di Valverde in via Bagni di Mario10. Domenica 11 alle 11 visita alla Compagniadei Lombardi; alle 15.30 Tour delle treCripte; alle 16.30 I sette segreti: una visitaattraverso la storia e l’arte del centro diBologna, alla scoperta di curiosità eaneddoti poco noti. Info tel. 051226934.

società«VITE IN DIALOGO». Prosegue l’iniziativa «Vite

in dialogo». Mercoledì 8, alle 20.30, pressola Sala Piazza del centro civico Borgatti (viaMarco Polo 51) i ragazzi di «Viaggio intornoal mondo» presentano una singolare ricercasulle diverse tradizioni religiose presenti aBologna. Domenica 12 si passeggia invececon i giovani dell’associazione NextGeneration Italy. Il ritrovo è fissato a portaGalliera alle 14.30 per un «Migrantour» chetoccherà diversi luoghi della Bolognina.Prenotazione obbligatoria all’[email protected] VENTRE. Oggi alle 16, a Granarolodell’Emilia si svolgerà la cerimoniad’intitolazione a Mariele Ventre dellapiazzetta di via Irma Bandiera. Interverrannoil sindaco di Granarolo Daniela Lo Conte enumerose autorità istituzionali, civili ereligiose. La cerimonia sarà allietatadall’esibizione del Coro dei «Vecchioni diMariele» (ex bambini che Mariele haformato musicalmente e moralmente neglianni in cui hanno fatto parte del PiccoloCoro da lei diretto).TINCANI. Martedì 7 alle 15.30 nella sededell’Istituto Tincani (piazza San Domenico3) conferenza di Davide Gubellini, espertodi attività sportive sul tema «Campioniolimpici bolognesi». Per info 051269827.

musica e spettacoliTEATRO FANIN. Mercoledì 8 alle 21 al TeatroFanin di San Giovanni in Persiceto (piazzaGaribaldi 3/c) verrà presentato lo spettacoloteatrale «Queen Rhapsody», regia di DanieleSala. Info 051821388.MUSICA ALL’ANNUNZIATA. Sabato 11 alle20:45 nella chiesa della SantissimaAnnunziata (via San mamolo 2) si terràl’ultimo concerto della rassegna organistica«Musica all’Annunziata 2019», organizzatada Fabio da Bologna–Associazione musicale.L’organista Fabio Nava proporrà musiche diDe Grigny, Bach, Böely, Lemmens e Widor.Ingresso a offerta libera.

Borgo di San Pietro. Le Feste annuali del Votoproseguono al Santuario Beata Vergine del Soccorso

roseguono al santuario della Beata vergine del Soccorso nel Borgodi San Pietro le Feste annuali cittadine del Voto dal titolo «Madredella misericordia, soccorri i miseri». Oggi, Festa del Voto, alle 9

Messa; alle 10 processione con l’immagine della Vergine del Soccorso peralcune vie del Borgo, con sosta nelle chiese di S. Maria e S. Domenicodella Mascarella e di S. Martino; alle 11.30 Messa solenne del Votopresieduta da padre Massimo Negrelli; alle 18 Messa. Sempre oggi,Mercatino di cose d’altri tempi e attuali per raccogliere fondi destinatialla copertura delle spese e alla cura edile del Santuario; dalle 15 alle 18Festa insieme «Armisdanza» con burattini nel cortile del Santuario.Domani, Solennità liturgica della Beata Vergine del Soccorso, alle 10Messa e alle 18.30 Messa solenne presieduta dall’arcivescovo MatteoZuppi. Da martedì 7 a sabato 11, alle 10 e alle 18.30 Messa. Domenica12 alle 11 Messa a cura del sindacato esercenti mecelleie di Bologna, alle17.45 Partenza con la Sacra Immagine per San Rocco; alle18 Processioneper via del Pratello e benedizione in S. Rocco; alle 18.30 Messa achiusura dell’Ottavario in S. Maria e S. Valentino della Grada.

P

Centro studi Donati. Geografia delle sostanze:un incontro su fenomeno globale e ripercussioni locali

associazione. studentescaCentro studi «G. Donati»con il contributo

dell’Università di Bolognaorganizza martedì 7 alle 21nell’Aula 1 (via del Guasto 3/1angolo via Zamboni 32) unincontro su «Geografia dellesostanze – Fenomeno globale eripercussioni locali» conRaimondo Maria Pavarin,sociologo, direttoredell’Osservatorio epidemiologicoDipendenze dell’Ausl Bologna,docente al Dipartimento diScienze dell’educazione e GiuliaDi Leo, educatrice e membro di

Unità di Strada, Open GroupSocietà cooperativa. Trafficiinternazionali di stupefacenti dalSud America all’Europa,tossicodipendenti nei vicoli arischiare la vita, dimensione macroe micro, geografia mondiale emappa urbana. Possono sembrareaspetti agli antipodi, ma l’interesseall’uno non può rischiare ditrascurare lo sguardo sull’altro. Lacompravendita di sostanze si reggesul consumo da parte di uomini edonne attirati dallo svago e spessoincatenati in una dipendenza. Unutilizzo che diventa normaleanche tra le nuove generazioni.

’L

Maestre Pie. Adolescenzae problemi del crescere

i inaugura domani al cinema Bel-linzona (via Bellinzona 6) il ciclodi tre conferenze organizzato dal-

le Scuole Maestre Pie e da Agimap Ita-lia onlus dal titolo «Adolescenza? Tran-quilli, se ne esce! È il tempo del fiorire

dell’io». Alle 20.30 sarà proiettato il film «Noi 4»; al ter-mine, dialogo col regista Francesco Bruni e con la psico-loga Erica Giusti. La proiezione sarà preceduta alle 19.30da un aperitivo offerto da Agimap Italia nel chiostro delconvento dei Cappuccini. Ingresso libero. «Il piacevole edifficoltoso impegno di accompagnare i figli ad una cre-scita autentica si esplica all’interno delle Scuole MaestrePie – sottolinea la preside suor Stefania Vitali – ma è sem-pre aperto alla cittadinanza, da tanti anni. A sostenere“genitori e figli” nella burrasca del crescere, cercando in-sieme strategie e modalità fruttuose per incamminarsicon equilibrio verso la maturità, ecco l’attività di un grup-po di genitori (Agimap). Nei tre incontri programmati inquesto mese si vuole evidenziare che l’adolescenza è ter-reno fecondo al maturarsi dell’identità e in essa possonosbocciare i fiori più belli dell’essere uomo o donna; ma isemi della positività vanno individuati, rispettati, posti nel-l’humus adeguato almeno da parte di famiglia e scuola».

S

Angeli Custodi. Una casadi accoglienza per lavoratori

i chiama «Casa degli Angeli Mon-signor Gaetano Bortolotti» ed è de-dicata al parroco che ha guidato la

comunità per oltre quarant’anni, la nuo-va Casa di accoglienza per persone condisagio abitativo aperta da poco più di

un mese nella parrocchia degli Angeli Custodi, alla Bolo-gnina e gestita dalla parrocchia stessa in collaborazione conla Caritas diocesana. Oggi ci sarà l’inaugurazione ufficialee la benedizione da parte dell’arcivescovo Matteo Zuppi,dopo la Messa che lui stesso celebrerà nella chiesa parroc-chiale alle 11, per la «Festa della famiglia» parrocchiale. «Sitratta – spiega il parroco don Graziano Pasini – di ampilocali (in tutto 220 metri quadri) al pianterreno di un e-dificio contenuto nel complesso parrocchiale. Sono staticompletamente ristrutturati e ora sono divisi in 4 cameredoppie con servizi, più una sala comune con cucina. O-spiteranno quindi 8 persone indicate dalla Caritas tra co-loro che lavorano, ma non riescono a trovare un alloggioin affitto: un problema sempre più grave a Bologna. Gli o-spiti si autogestiranno, ma saranno come detto seguiti co-stantemente dalla Caritas e anche dalla parrocchia, con loscopo di stabilire un rapporto e di portarli gradualmenteall’autonomia, ad una sistemazione abitativa propria».

S

Le trasmissionidi Nettuno Tv

canale 99 e streaming

ettuno Tv (canale 99 del digitaleterrestre e in streaming suwww.nettunotv.tv) presenta la con-

sueta programmazione. La Rassegna stam-pa è dal lunedì al venerdì dalle 7 alle 10;le due edizioni del Telegiornale alle 13.15e alle 19.15, con servizi e dirette su attua-lità, cronaca, politica, sport e vita dellaChiesa bolognese. Sono trasmessi in di-retta i principali appuntamenti dell’arci-vescovo Zuppi. Il giovedì alle 21 il setti-manale televisivo diocesano «12 Porte».

N

Rinata la Madonna di San Ruffillounedì scorso, in occasione della festa liturgica disanta Caterina da Siena, è stata ricollocata la statua

mariana all’entrata della sede Santa Caterinadell’Istituto Farlottine. La statua di Maria, riferimentoper bimbi, genitori e cittadini del quartiere che erastata precedentemente vandalizzata lasciando tuttinello sgomento e nello sdegno, è stata restaurata perpoi tornare al suo posto, più bella di prima. L’IstitutoFarlottine ha così inaugurato un nuovo spaziodedicato: «La piccola oasi di Maria». Per labenedizione, i bimbi della scuola hanno omaggiato lastatua di Maria facendo un’infiorata e proseguendocon canti. È stato così restituito al quartiere SanRuffillo un angolo di pace e di preghiera.

L

Ricordo di Andrea Cammelliomenica 12 alle ore 11.30 nel sa-lone Nobile della Badia di Santa

Maria in Strada (via Stradellazzo 25) adAnzola dell’Emilia, presentazione del-la pubblicazione «Nel vento», dedicataal professor Andrea Cammelli. Il pro-gramma dell’incontro prevede il salu-to di Giampiero Veronesi, sindaco diAnzola dell’Emilia, il ricordo di Cam-melli a cura di Marilena Pillati, vice-sindaco di Bologna, e l’intervento diDanilo Zacchiroli, assessore alla cultu-ra e comunicazione di Anzola dell’E-milia. Al termine, aperitivo.

D

S. Paolo Maggiorela Decennale

a parrocchia di SanPaolo Maggiore sta

celebrando la sua 21ªDecennale eucaristica.Oggi alle 10 Messa eamministrazione dellaCresima, presiedemonsignor Giovanni M.Peragine,Amministratoreapostolico in Albania.Domenica 12 inveceverrà aperta la mostrafotografica dedicata alleultime Decennalieucaristiche dellaparrocchia.

L

Gli anniversari della settimana

6 MAGGIO Tabellini don Giuseppe (1946) Tubertini monsignor Angelo (1972) Testoni monsignor Enrico (1983) Rivani don Adriano (2013) Magnani don Bruno (2017)

7 MAGGIO Capitani monsignor Cleto (1969)

8 MAGGIO Spolaore padre Ampelio, comboniano(1968)

9 MAGGIO Zanetti don Celso (1965) Simili don Pietro (2003)

10 MAGGIO Serrazanetti don Antonio (1968)

11 MAGGIO Brini monsignor Francesco Saverio(1953) Caprara don Narciso (1996) Failla don Angelo Giovanni (1996)

12 MAGGIO Alvisi don Giuseppe (1948) Merculiari padre Alessandro,francescano (1975) Cè cardinale Marco (2014)

in memoria

La cucina della casa

Domenica5 maggio 2019

BOLOGNA 7SETTEnotizie

[email protected]

cinemaAUDITORIUM GAMALIELE via Mascarella 46 Cuori puri 3737843659 Ore 15.30 (ingr.gratuito)

ANTONIANO v. Guinizelli The Lego movie 2 051.3940212 Ore 16

Il viaggio di YaoOre 18Il corriere–The MuleOre 20.15

BELLINZONA v. Bellinzona Il professore 051.6446940 e il pazzo

Ore 16 – 18.30 – 21

BRISTOL v. Toscana 146 Attacco a Mumbai 051.477672 Ore 17.30 – 20.30

CHAPLIN P.ta Saragozza Ma cosa ci dice 051.585253 il cervello

Ore 16.30 – 18.45 – 21

GALLIERA v. Matteotti 25 Copia originale 051.4151762 Ore 16.30

Torna a casa, Jimi!Ore 19 – 21.30

ORIONE v. Cimabue 14 Sofia 051.435119 Ore 15

Oro verdeOre 16.30Il colpevoleOre 18.30Un’altra vitaOre 20 (v.o.)CocaineOre 21.30

PERLA v. S. Donato 38 La favorita 051.242212 Ore 16 – 18.30 – 21

TIVOLI v. Massarenti 418 Book Club. Tutto 051.532417 può succedere

Ore 16.30 – 18.3020.30

CASTEL D’ARGILE (Don Bosco) v. Marconi 5 Chiusura estiva 051.976490

CASTEL S. PIETRO (Jolly) v. Matteotti 99 Cafarnao 051.944976 Caos e miracoli

Ore 21

CENTO (Don Zucchini) v. Guercino 19 Cafarnao 051.902058 Caos e miracoli

Ore 16 – 21

CREVALCORE (Verdi) p. Porta Bologna 13 Avengers–Endgame 051.981950 Ore 16.30 – 20.30

LOIANO (Vittoria) v. Roma 35 Cafarnao051.6544091 Caos e miracoli

Ore 21

S. PIETRO IN CASALE (Italia) p. Giovanni XXIII Il campione 051.818100 Ore 18 – 21

VERGATO (Nuovo) v. Garibaldi Ma cosa ci dice 051.6740092 il cervello

Ore 21

le sale della comunitàA cura dell’Acec–Emilia Romagna

Da «Il viaggio di Yao»

Page 8: Domenica, 5 maggio 2019 a pagina 8 dell’Arcidiocesi di ... · dell’8x1000» è il tema che affron-terano Gabriele Morandin, docen-te di Organizzazione aziendale al-l’Alma Mater

percorsi educativi

Veritatis, riflessioni sul tempoun viaggio «Verso l’alba del tempo. L’approcciodella scienza contemporanea» quello che Marco

Bersanelli, ordinario di Astronomia e Astrofisicaall’Università di Milano, farà compiere agli studentidel master in Scienza e Fede che martedì 7, alle17.10, lo ascolteranno in videoconferenzaall’Istituto «Veritatis Splendor» (via Riva di Reno, 57).Quando è cominciato il tempo? Non è forse unaconvenzione?Ciò che è convenzionale è l’unità di misura. Adesempio siamo abituati a scandire il tempo ingiorni o anni: queste unità sono fissate dall’uomoin base ai movimenti della Terra. Analogamentepossiamo scegliere un evento storico come «annozero» dal quale contare il tempo: per i Romani, lafondazione dell’impero; ora quasi ovunque è lanascita di Gesù.E a livello cosmico?Grazie a recenti osservazioni combinate con lateoria della relatività generale, possiamo non soloconfermare che esiste un «anno zero» dell’universo,ma abbiamo anche stabilito con precisione ilquando: espresso nelle nostre unità terrestri” sono

È 13,8 miliardi di anni fa, con la precisione dello0,2%.Come si è stabilito questo tempo cosmico?La chiave sta nello studio dell’espansione: l’iniziodell’espansione cosmica coincide con l’anno zerodel nostro universo. Il cosmo nelle sue massimedimensioni è una realtà semplice: la suaespansione dipende da una manciata di parametriche descrivono le proprietà gravitazionali globalidella materia e dell’energia. La cosa difficile èmisurare con precisione quei pochi parametri.Proprio questo è uno dei principali risultati dellamissione spaziale Planck dell’Esa. In questo il tema della fede come si colloca?L’indagine scientifica non ha nelle sue corde ladimostrazione o la confutazione dell’esistenza diDio: se così fosse si tratterebbe il Mistero ultimo allastregua di un campo magnetico o di un nuovoelemento chimico. Direi piuttosto che chi ha il donodella fede ha la fortuna di godere di uno spettacolostraordinario nel quale il cosmo intero è segno diuna presenza creatrice potente, delicata esorprendente». (F.G.S.)

Chiese più accessibili ai disabili

a fotografia di un bambino senza vitariverso sulla spiaggia. Sullo sfondo le onde

del mare Mediterraneo, scenario di unmoderno «exodus» senza confronti dalla finedella seconda guerra mondiale: gli oltre 60milioni di migranti e rifugiati in viaggioattraverso l’Europa e il dramma che liaccompagna. Sentimenti, parole e immagini siintrecciano, costruiscono la narrazione deldiscorso umanitario che i mediaquotidianamente propongono, mentrenell’opinione pubblica si sedimentano le traccedi un dolore ormai parte della memoriacollettiva. Ma che cosa accade quandoun’immagine è così potente da diffondersiviralmente scatenando emozioni, dolore,compassione come quella del corpo esanimedel piccolo Alan Kurdi naufragato nel 2015 sullecoste di Bodrum (Turchia)? Inizia da qui il diariodi viaggio che Fausto Colombo, sociologo dellacomunicazione, affronta nel suo libro «Imago

L Pietatis. Indagine su fotografia e compassione»(Vita e Pensiero). E su di esso si terrà la tavolarotonda «Sguardi di umanità. Viaggio trafotografia e compassione» venerdì 10 alle 17.30nella Facoltà Teologica dell’Emilia–Romagna,(piazzale Bacchelli 4); partecipano, oltreall’autore, monsignor Claudio Giuliodori(Università Cattolica), Stefano Martelli (Unibo);Luca Orsi (Il Resto del Carlino); Luigi Ottani(fotografo). Un viaggio, quello di Colombo, cheparte dalle immagini e le attraversa con unavolontà precisa: comprendere e condividere undolore e generare reazioni attive in chi leosserva, come pure nuovi significati così intensida modificare la nostra visione del mondo. Alprimo sguardo dunque, la potenza dellafotografia può tutto questo: nell’intrattenere unrapporto ambiguo con la morte, ne racconta latragicità, il senso del destino umano e, nonultimo, la sfida dell’empatia.

Giovanna Russo

DI CHIARA SIRK

hiese come luoghi che accolgono: macome fa chi non è in grado di fare gliscalini che precedono la porta? Spesso

l’accesso diventa impossibile, soprattuttonegli edifici sacri più antichi. La sensibilitàdi tutti viene provocata a trovare dellerisposte. Per questo venerdì 10, inizio ore9.30, all’Istituto Veritatis Splendor, via Rivadi Reno 57, si terrà il convegno «Fede e artesenza barriere». Dopo i salutidell’arcivescovo Matteo Zuppi e del sindaco

Virginio Merola, intervengono CristinaAmbrosini, soprintendente per la CittàMetropolitana di Bologna e le province diModena, Reggio Emilia e Ferrara; donValerio Pennasso, direttore Ufficio nazionaleCei per i Beni culturali ecclesiastici el’edilizia di culto; Massimiliano Rabbi,presidente della Fondazione don MarioCampidori; suor Veronica Donatello, Ufficionazionale Cei per la catechesi delle personedisabili. Modera Ivana Delvino, giornalistaRai – Emilia Romagna. Spiega don MirkoCorsini, direttore dell’Ufficio amministrativoe beni culturali dell’Arcidiocesi e delegatoregionale per i Beni culturali ecclesiastici eNuova edilizia di Culto: «Questo convegno èstato promosso perché l’Arcivescovo havoluto, con l’apertura di SanPetronio, porre all’attenzioneil problema della disabilità e,soprattutto, dell’accesso allenostre chiese alle persone condisabilità. Non si tratta solo diabbattere barrierearchitettoniche, ma di renderetutti partecipi di quella che èla comunità ecclesiale neiluoghi di culto. Il convegnonon risolverà tutto, ma vuoleaprire un finestra sulle tantecriticità che possono diventareun handicap nei confrontidelle persone, tenendopresente che le nostre chiesehanno sempre un duplicevalore: da una parte cultuale,quindi si tratta di renderetutte le persone partecipidell’ambiente celebrativo,dall’altra culturale perché

Cspesso sono anche opere d’arte. Mettereinsieme questi due aspetti è una scommessache sta portando anche all’internodell’opinione pubblica e dei beni culturaliuna certa riflessione». Prosegue don Corsini:«Il convegno è stato pensato più come unatavola rotonda nella quale ci guiderà lagiornalista Rai Ivana Delvino». Purtroppo icosti sono alti e non esistono particolariagevolazioni. «Esiste lo sgravio fiscale, c’èun’Iva agevolata se si fanno lavori cheabbattono le barriere architettoniche, manon contributi specifici». Di fatto tantechiese sono ancora di difficile accesso perchi ha una disabilità, però c’è moltaattenzione. «I nostri sacerdoti – concludedon Corsini – dove possono operano già. Sualcuni progetti abbiamo avuto dellerevisioni di progetto da parte dellaSovrintendenza che ci invitava a trovaresoluzioni differenti per salvaguardare lamorfologia del bene. Alla fine ci si trova.Magari non si riesce ad intervenire subito,perché in alcuni casi gli interventi sonomolto onerosi. Ma l’attenzione è alta e lavolontà c’è». Dice Giancarla Matteuzzi,insegnante e disabile: «Io spero che questoconvegno – e la determinazionedell’arcivescovo Matteo, molto attento aquesti aspetti – contribuisca a mettere inmoto progetti nei vari ambienti laici ereligiosi per abolire barriere, creare bagnihandicap, perché nessuno resti escluso dallapreghiera comune, nonché dalla bellezzadell’arte, a causa della sua disabilità. E speroche soprattutto le parrocchie – quelle chenon hanno ancora provveduto – mettano inprogramma uno studio serio dellaaccessibilità dei loro ambienti. E che ilprossimo Congresso eucaristico... trovi tuttele chiese della diocesi accessibili eaccoglienti».

Don Corsini: «Tanti edifici di culto sono ancora difficili da raggiungere per chi ha un handicap, però c’è moltaattenzione. I nostri sacerdoti dove possono operano già»

Venerdì nella sede dell’Istituto VeritatisSplendor si svolgerà un convegno sultema «Fede e arte senza barriere», con lapartecipazione di qualificati esperti

Alcuni elaborati del percorsostorico didattico sul 2 agostodella scuola di Rastignano

Alla Fter «Sguardi di umanità»: il potere della fotografia

Riforme e leadership da raccontareDue incontri alla Facoltà teologica dell’Emilia Romagna met-teranno al centro della riflessione il racconto delle riforme edelle leadership nella Chiesa cattolica. Gli eventi, in collabo-razione con l’Ordine dei giornalisti dell’Emilia Romagna, sa-ranno lunedì 13 e lunedì 20 maggio dalle 18.30 alle 22 nel-l’Aula magna del Seminario. «Riforme difficili da raccontare:coscienza e deontologia dei giornalisti» tema del primo in-contro che vedrà Franca Silvestri parlare dell’«Evoluzionedella deontologia dei giornalisti dal 1963 ad oggi». Seguiran-no Giampaolo Venturi su «L’informazione cattolica del No-vecento», Claudio Santini su «Deontologia giornalistica neglianni del terrorismo» e Paolo Boschini su «La coscienza divi-sa: tra informazione e appartenenza». Sono previsti per igiornalisti riconoscimenti di crediti deontologici. Il 20 maggiosi parlerà invece di «Storie di leadership travagliate: i cattolicie i Papi dal dopoguerra ad oggi».

Una delle rampe d’accesso al «Crescentone» di piazza Maggiore

Un concorso per scoprire la cittàologna, o cara... Percorsi culturali ed ar-tistici nei luoghi della tradizione stori-

ca e popolare della città». Questo è il temadell’8° Edizione del Concorso Service artistico,promosso dal Rotary Club Bologna Galvani conla collaborazione e partecipazione dell’IstitutoMaestre Pie di Bologna. Hanno aderito 490 a-lunni che con i loro relativi docenti hanno sod-disfatto gli obiettivi programmati. Molta atten-zione è stata riservata alle particolarità dellatradizione bolognese, cercando di investigarela città attraverso una pluralità di strumenti di-dattici. Il curatore del Concorso, Franchino Fal-setti del Rc Bologna Galvani, ha sottolineatol’impegno dei docenti che «hanno realizzato unprogetto interdisciplinare, che ha coinvolto glialunni in esperienze autonome e collettive, va-lorizzando il metodo dell’indagine e dell’inter-rogare la conoscenza». La città, quindi, non co-me oggetto di esercitazioni astratte, ma comeeducazione, come fonte di apprendimento par-tecipato e consapevole. Tutti gli elaborati, svol-ti con varie tecniche, sono stati allestiti in unamostra nell’Aula magna dell’Istituto.

nche quest’anno si avvicina la discesadella Madonna di San Luca, unappuntamento a cui «il bolognese»

non può mancare. Grazie allacollaborazione dell’arcivescovo MatteoZuppi, si è voluto allargare l’orizzonte deltradizionale «Concorso» legato a questoevento per coinvolgere svariate realtà: lepersone detenute nella Casa circondariale«Dozza» e gli anzianiospiti delle case di riposo,senza dimenticare ibambini della scuolamaterna e primaria e leparrocchie a livellocatechistico. Il tema delconcorso di quest’anno è«Maria ci indica ilcammino». Ogni annovediamo crescere ilnumero delle adesioni a

A questa nostra iniziativa e questo ci sprona aportare avanti quest’opera arricchendolasempre di qualche novità. In secondabattuta si è pensato anche di fare unsondaggio in cattedrale per capire come sirivolgono alla Vergine i tanti fedeli che lavisitano. All’entrata in cattedrale si troveràallestito un tavolo (in un secondo temposarà spostato all’altare del Compianto) che

ospiterà due urne con afianco dei foglietti con tredomande a cui si chiederàdi rispondere in manieraanonima, ma con il cuore;alcuni di questi fogliettiverranno esposti nellamostra nella fioriera cheavvolgerà la Madonna nelcortile dell’arcivescovado.Le urne saranno incattedrale dal 4 maggio al

2 giugno giorno di risalita al Colle dellaVergine. Rifacendoci a qualche anno fa,quando timidamente proponemmo «Piovepiove viene il sole! La Madonna di San Lucascende in città», incoraggiati anche dalcardinale Carlo Caffarra, si è cercato diproseguire il cammino per non spegnere latradizione e consegnarla nelle mani dei«piccoli». Saranno loro che avranno ilcompito di portare avanti la consuetudinedella discesa della Madonna in città. Tantele nostre preghiere per i tanti problemi: perun lavoro perso o precario, per un anzianoo un ammalato, per i cari defunti. Al centro,il messaggio da portare a tutti, è l’amorematerno di Maria, che mai ci abbandona eci continua a proteggere in qualunquemomento della nostra vita. Per dirci questoogni anno la Madonna di San Luca tornatra noi.

Valeria Canè

Un «concorso» cittadino per la Madonna di San Luca

Scuole, case per anziani, fami-glie e parrocchie: sono alcunedelle categorie coinvolte in unprogetto che mira a trasmette-re alle nuove generazioni ladevozione secolare della Patro-na della città e della diocesi

Il concorso dello scorso anno

La tombola delle migrazioniomunicare e divulgare correttamentele migrazioni e spronare

all’inclusione sociale. E’ questol’obiettivo della «Tombola dellemigrazioni», prevista per martedì alteatro cinema «Bellinzona», al civico 6dell’omonima via e organizzato da Cefaonlus. Ad ogni numero sarà associatauna storia, un dato o un fatto sumigrazioni ed inclusione sociale.Durante l’estrazione verrà proiettato unbreve video, collegato al numerocorrispondente, che sarà poicommentato da un esperto Cefa e daPatrizio Roversi, giornalista edivulgatore, che condurrà lo spettacolo.La tombola ha sessanta numeri eprevede che il pubblico partecipiattivamente allo spettacolo, giocando.Tramite le schede verranno assegnati ipremi, collegati ai temi dello spettacolo.

C

Cefa

in calendario

Rastignano, due classi premiate da Mattarellaiovedì 9 maggio, alla Camera dei Deputati, due classi dellascuola elementare di Rastignano riceveranno un

riconoscimento dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarellaper un documentario storico sulla strage del 2 agosto. Gli alunniMariagiovanna Pagani, Luca Caputo e Matteo Fortunati, inrappresentanza delle ex classi 5A e 5B dell’Istituto comprensivo diRastignano, accompagnati dagli ex insegnanti Federica Manaresi,

Lucia Boldrini,Daniele Di Napoli,Maria CristinaFerrari, RitaGrandi, MariaAntonietta Rodà,AlessandraZampetti el’educatriceMargherita Zappa,saranno premiatiper «E–vento diLibreccia»nell’ambito delconcorso «Tracce dimemoria», indettodal MinisteroIstruzioneUniversità e Ricercaper la sezionescuola primaria. Laprincipale finalitàdi questo concorsoè promuovere ilprogetto della«Rete degli archiviper nondimenticare». (G.P.)

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8 BOLOGNASETTE

Domenica5 maggio 2019

Immagine di migranti (foto Ottani)