DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE · 2015-06-03 · 1 ESAMI DI STATO A. S. 2014-2015 DOCUMENTO DEL...
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ESAMI DI STATO
A. S. 2014-2015
DOCUMENTO DEL
CONSIGLIO DI CLASSE
( ART.5 Comma – D.P.R. 23 Luglio 1998 N. 323)
CLASSE V SEZ. I
Indirizzo ordinario
Prot. N°2935/C29 del 14/05/2015
Il Coordinatore Il Dirigente Scolastico
Prof. Orazio Di Mauro Prof.ssa Maria Giuseppa Lo Bianco
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DOCENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE
ANGELA GIARDINA ITALIANO
ORAZIO DI MAURO FILOSOFIA
CATTANO SALVATORE RELIGIONE
CESARE COSTANTINO INGLESE
SALVATORE BENTIVEGNA MATEMATICA – FISICA
ANDREA AIELLO SCIENZE
ANTONINO CAVALLARO DISEGNO E STRORIA DELL'ARTE
STANGANELLI ALESSANDRA STORIA
MARIA RUMASUGLIA EDUCAZIONE FISICA
ARENA GABRIELLA LATINO
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ELENCO DEGLI STUDENTI
Cognome e Nome Luogo di nascita Data
Calì Noemi Catania 10/10/96
Cannavò Giada Martina Catania 20/06/96
Cassaniti Giulia Catania 20/07/96
Costanzo Claudia Catania 10/02/97
Di Prato Irene Catania 09/10/97
Di Prima Eleonora Sabrina Catania 02/11/96
Fazio Fabio Catania 21/10/97
Giannetto Marco Catania 04/01/97
Greco Marielena Catania 25/11/96
La Tora Roberta Catania 24/02/97
Lotta Tiziano Catania 22/05/96
Pellegrino Giuseppe Catania 19/03/97
Saccone Marianna Catania 07/12/96
Santiglia Sarah Catania 09/06/96
Tinnirello Federico Catania 21/12/96
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QUADRO ORARIO DEL TRIENNIO
CORSO SCIENTIFICO ORDINARIO
DISCIPLINA N.ro ore III anno N.ro ore IV anno N.ro ore V anno
Religione 1 1 1
Italiano 4 3 4
Latino 3 3 3
Inglese 3 3 4
Storia 2 2 2
Filosofia 2 3 3
Matematica 3 3 3
Fisica 2 2 3
Scienza Naturali 3 3 2
Disegno e Storia dell'Arte 2 2 2
Educazione Fisica 2 2 2
TOTALE 31 32 33
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CONTINUITA‟ /DISCONTINUITA‟ DEI DOCENTI NEL TRIENNIO
Nell'arco del triennio vi è stata una certa discontinuità didattica dei docenti
per quanto riguarda due discipline, con avvicendamento di supplenti
temporanei, lamentata da studenti e famiglie, non attribuibile alla scuola, ma
ad oggettive necessità dei docenti titolari.
DISCIPLINA DOCENTE
Classe III
DOCENTE
Classe IV
DOCENTE
Classe V
Religione Amato N. Amato N. Cattano S-
Italiano Emmi G. Giardina A. Giardina A.
Latino Emmi G. Giardina A.
Giardina A.
Filosofia Di Mauro O. Di Mauro O. Di Mauro O.
Storia La Mendola G. Di Mauro O. Stancanelli A.
Inglese Pollicino A. Costantino C. Costantino C.
Matematica Bentivegna S. Bentivegna S.
Bentivegna S.
Fisica Bentivegna S. Bentivegna S.
Bentivegna S.
Scienze Aiello A. Aiello A. Aiello A.
Dis. e St. dell'Arte Cavallaro Cavallaro Cavallaro A.
Educazione Fisica
Rumasuglia M. Rumasuglia M. Rumasuglia M.
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STORIA DELLA CLASSE NEL TRIENNIO
Classe Alunni
iscirtti
Alunni
ripetenti
Provenienti
da altre
classi e o
istituti
Alunni
non
promossi
Alunni
ritirati
Promossi
con
sospensione
del giudizio
III 22 ---------- --------------- 1 ------------ 8
IV 18 1 1 1 1 4
V 15 ---------- ------------- ---------- ------------ -----------
PROMOSSI PER MERITO
CON SOSPENSIONE DI
GIUDIZIO IN 1 MATERIA
CON SOSPENSIONE DI
GIUDIZIO IN PIÙ
MATERIE
III Anno 22 4 Matematica, Latino 3 2 Latino Matematica
1Latino Scienze
IV Anno 19 1 Inglese
1 Inglese
2 Matematica Inglese
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INFORMAZIONI GENERALI SULLA CLASSE
La V I è costituita da 15 alunni, 6 ragazzi e 9 ragazze, tutti provenienti dalla IV I . Gli
allievi provengono da Catania e dai paesi limitrofi e da fuori provincia, nello specifico
Regalbuto (EN), non sempre ben collegata dai mezzi pubblici alla nostra città. Pertanto
ciò ha creato disagi in quegli alunni costretti ad arrivare a scuola con le linee di servizio,
che spesso portano ritardi, e ciò ha contribuito a che si verificassero vari ingressi alla
seconda ora esaurendo le possibilità dei permessi di uscita anticipata o entrata posticipata.
La classe, si è rivelata, nel corso del triennio, complessa ed eterogenea per impegno e
partecipazione alle attività didattiche e la frequenza e il bagaglio culturale acquisito. Nel
complesso le capacità degli allievi sono di livello medio, in essa si trovano però alcuni
allievi dotati di ottime capacità di apprendimento e capacità di potenziare le nozioni
apprese le capacità e competenze acquisite. Persistono in alcuni allievi ancora con
difficoltà che però nella sostanza non dovranno rendere impossibile la conclusione del
corso di studi.
Per cercare di risolvere le problematiche legate all'andamento didattico e disciplinari
degli alunni, i docenti del Consiglio di classe hanno sempre lavorato congiuntamente
promuovendo tutte quelle azioni educative volte al rispetto delle regole d’Istituto, al
miglioramento del senso di autocontrollo degli allievi, al rispetto reciproco tra compagni
e tra alunni e docenti nonché hanno sempre stimolato la classe ad una maggiore assiduità
alla frequenza scolastica e puntualità nel giustificare assenze e ritardi. Il rapporto con le
famiglie è stato generalmente positivo, non solo durante gli incontri scuola- famiglia
programmati, ma soprattutto nei momenti in cui si sono presentati problemi che hanno
coinvolto alcuni studenti della classe (partecipazione non sempre costante ed attenta alle
attività svolte; elevato numero di assenze e scarsa puntualità nel giustificarle;
comportamento questo poco rispettoso delle regole d‟ Istituto).
Il livello culturale raggiunto dagli alunni è pertanto alquanto eterogeneo: pochi di loro si
sono sempre distinti per serietà di intenti e per una piena e costruttiva partecipazione alle
attività didattiche, altri si sono impegnati in modo superficiale, poco sistematico e
discontinuo. Nella sostanza i livelli di preparazione della classe, sia pure diversificati, si
possono ritenere, nel complesso soddisfacenti. Alcuni alunni si sono distinti per
conoscenze ampie e complete degli elementi fondamentali delle discipline, con
esposizione appropriata, e con capacità di potenziare le capacità logiche acquisite e per il
metodo di studio fruttuoso e in autonomia con capacità di rielaborare i contenuti appresi.
Un limitato gruppo di alunni ha conoscenze discretamente compiute e corrette degli
argomenti trattati, con capacità di utilizzare in modo appropriato i linguaggi disciplinari,
con esposizione chiara e precisa, sia nella produzione scritta che orale; da ultimo alcuni,
avendo fatto registrare frequenza discontinua, interesse e impegno discontinuo, hanno
solo in parte colmato lacune pregresse raggiungendo, in determinate discipline, solo gli
obiettivi minimi programmati.
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OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI GENERALI E TRASVERSALI
• Far acquisire i valori educativi della tolleranza, dell'uguaglianza, valorizzazione
della diversità, del cooperazione con gli altri.
• Far prendere coscienza di sé come persona autonoma che si realizza appieno nel
rapporto corretto e positivo con gli altri.
• Conoscere e rispettare il regolamento d'Istituto per far crescere e maturare lo
spirito di collaborazione fra tutte le sue componenti.
• Far crescere l'interesse personale per le conoscenze e l'acquisizione di un metodo
di studio autonomo, motivare alla lettura.
• Acquisire e assimilare in maniera cosciente i contenuti e le strutture specifiche di
ogni disciplina stimolando gli allievi allo studio che faccia riferimento alla realtà
che li circonda, al sistema culturale e che permetta loro di porsi in modo critico di
fronte ad ogni tipo di problematica.
• Ottimizzare le abilità espressive in lingua italiana e straniera;
• Acquisire i linguaggi specifici delle varie discipline;
• Stimolare e far crescere le abilità artistico-espressive.
• Conseguire una mentalità scientifica basata sul metodo sperimentale;
• Migliorare le capacità logico-matematiche;
• Far maturare negli allievi l'interesse nella qualità della vita sia fisico che psichico;
APPROCCIO METODOLOGICO E STRATEGIE D'APPRENDIMENTO
Per il raggiungimento degli obiettivi prefissati nell'ambito delle diverse discipline, si è
fatto ricorso a diverse strategie di lavoro per motivare gli allievi, favorire l‟ interesse
verso le tematiche trattate e stimolare la curiosità, influenzando i loro processi di
apprendimento. Per strutturare metodologie formative efficaci, i docenti del Consiglio di
Classe hanno fatto in modo che le “conoscenze disciplinari” non siano rimaste semplici
nozioni astratte, ma si siano integrate con la realtà socio-ambientale e l‟ esperienza degli
alunni. Pertanto accanto alla tradizionale lezione espositiva frontale sono stati attivati
processi partecipativi che si sono basati sui bisogni degli allievi ed hanno interagito con
la loro cultura ambientale. Si è pertanto fatto ricorso a diverse strategie metodologiche:
Metodologie didattiche adoperate
• Lezione frontale
• Lezione partecipata
• Dibattito guidato dal docente
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• Organizzazione della classe in gruppi di studio e di ricerca
Per migliorare ed acquisire strategie di studio per uno studio proficuo e recuperare
i ritardi nel raggiungimento degli obiettivi prefissati si sono potenziate
• le abilità di lettura dei libri di testo
• le abilità nel prendere appunti durante le lezioni
• le capacità di elaborare brevi schemi riassuntivi, mappe concettuali, grafici;
• le capacità di ordinare il lavoro secondo schemi logici
• le capacità di comprendere e contestualizzare i linguaggi specifici delle singole
discipline
• le capacità di analisi e sintesi per uno studio autonomo
• le abilità di comunicare i risultati di quanto studiato attraverso forme di
comunicazione orale, scritta e grafica
Oltre ai libri di testo si è fatto ricorso all'uso di:
• libri e riviste di carattere umanistico e scientifico
• di giornali e quotidiani
• di sussidi audiovisivi
• del computer e del videoproiettore sia in aula che nel laboratorio multimediale
• della lavagna luminosa per la proiezione di lucidi e della LIM
• del laboratorio di lingue
• del laboratorio di fisica
• del laboratorio di scienze
• della palestra
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VERIFICHE E CRITERI DI VALUTAZIONE
Per monitorare gli esiti di apprendimento degli alunni, sono state utilizzate le seguenti
metodologie per le prove di verifica:
PROVE NON STRUTTURATE
SCRITTE E ORALI
PROVE SEMISTRUTTURATE
PROVE STRUTTURATE
Interrogazioni,relazioni, temi,
riassunti, problemi ed esercizi di
matematica, fisica e scienze ed di
analisi del testo, trattazione
sintetica
Questionari a risposta aperta,
costruzione di tabelle, mappe
concettuali, saggi brevi
Test, questionari a risposta chiusa
e aperta
In questo gruppo rientrano le
prove in cui si vanno a valutare gli
apprendimenti di livello cognitivo
(capacità espressive,
organizzazione delle idee,
creatività e senso critico).
In questo gruppo si
valutano i seguenti apprendimenti
acquisizione dei contenuti
disciplinari,capacità di analisi e
sintesi, padronanza dei sistemi
linguistici relativi alla lingua
madre e alla lingua straniera
In questo gruppo si valutano i
seguenti apprendimenti
(acquisizione dei contenuti
disciplinari, capacità di analisi,
conoscenze e competenze
grammaticali nelle prove di
lingue)
Sono stati utilizzati i seguenti strumenti di verifica formativa e sommativa:
Dialogo quotidiano con gli alunni
Verifica individuale del metodo di studio
Esposizione di considerazioni personali
Interrogazioni orali -
Analisi e commento di documenti
Lavori di approfondimento individuali o di gruppo
Relazioni di laboratorio
Prove pratiche (Ed. Fisica)
Prove grafiche e pittoriche
Il consiglio di Classe ha concordato i criteri e gli strumenti di valutazione e di
misurazione, necessari per la formulazione dei giudizi e/o per l‟ attribuzione di voti, sia
nelle prove orali che in quelle scritte. A tale scopo si è fatto riferimento alla griglia di
valutazione che di seguito si riporta.
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SCARSO 0 - 3
INSUFFICIEN TE 3 - 4
MEDIOC. 4 - 5
SUFFI.
6 DISCRETO 6 - 7
BUONO 7 - 8 OTTIMO 9 - 10
CONOSCENZE
Non conosce i temi trattati
Conosce i temi
trattati in modo
parziale
Conosce i temi
trattati in modo
superficiale
Conosce i temi trattati
in modo
accettabile
Conosce i temi
trattati in modo
adeguato
Conosce i
temi trattati in
modo
approfondito
Conosce i temi trattati
in modo
approfondito
e articolato
COMPETENZE LINGUISTICHE E ESPRESSIVE
si esprime con
un linguaggio
specifico molto
scorretto e non appropriato
si esprime con
un linguaggio
specifico non
corretto e non
appropriato
si esprime con
un linguaggio
specifico non
sempre corretto
e appropriato
si esprime
con un
linguaggio
specifico
corretto e
alquanto
appropriato
si esprime con
un linguaggio
specifico
corretto e
appropriato
si esprime
con un
linguaggio
specifico
corretto
appropriato e
articolato
Ha un‟
ottima
padronanza
della lingua
e del
linguaggio
specifico CAPACITA'
ESPOSITIVE Articola il discorso in modo scorretto e
incoerente
Articola il
discorso in
modo non
coerente
Articola il
discorso in
modo non
sempre coerente
Articola il
discorso in
modo semplice ma coerente
Articola il
discorso in
modo coerente
e approfondito
Articola il
discorso in
modo coerente
approfondito
e ricco
Articola il
discorso con
padronanza
ricchezza e
organicità
CAPACITA‟ DI
ANALISI
Commette gravi errori di analisi
Non sa
individuare i
concetti chiave
Non sempre sa
individuare i concetti chiave
Sa analizzare
alcuni aspetti
significativi
Sa analizzare i
vari aspetti
significativi
Sa analizzare
i vari aspetti
significativi
approfonde.
in modo
adeguato
Sa analizzare
i vari aspetti
significativi e
approfondisc
e molto bene
CAPACITA‟ DI SINTESI
Non è in grado di individuare i concetti chiave e di legarli
Individua i
concetti chiave
ma non li
collega
Individua i
concetti chiave ma non sempre li collega
Individua i
concetti
chiave e
attua
semplici
collegamenti
Individua i
concetti chiave
e attua
collegamenti
efficaci
Individua i
concetti
chiave,
relazioni e
associazioni
Individua i
concetti
chiave e li
organizza e
relaziona con
padronanza
CAPACITA‟
CRITICHE
Scarse capacità di valutazione
Non sa
esprimere
giudizi
personali né
operare scelte
Non sempre sa
esprimere
giudizi
personali e
operare scelte
Sa esprimere
giudizi
personali e
operare
scelte
Sa esprimere
scelte
personali e
motivate
Sa esprimere scelte
personali
dando prova
di spirito
critico
Sa esprimere
scelte
personali e
motivate con
sicurezza e
spirito critico
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Per quanto riguarda il voto di condotta il Consiglio di Classe ha
tenuto conto della seguente griglia di valutazione in accordo con quanto
approvato dal Collegio Docenti.
Scarsa
Discontinua Regolare Assidua
Rispetto delle regole (puntualità,
giustificazioni, autorizzazioni ecc.)
0
1
2
3
Frequenza
0
1
2
3
Partecipazione al dialogo educativo (nel
rapporto con gli adulti e con i pari,
partecipazione attiva ad attività formative,
impegno)
1
2
3
4
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TIPOLOGIA DI PROVE SVOLTE
Per quanto riguarda la prima prova scritta, nel corso dell’anno sono state proposte verifiche che,
comprendevano:
saggio breve, analisi del testo, trattazioni sintetiche, articolo di giornale, tema di ordine generale;
Per la seconda prova scritta, si rimanda alla scheda informativa del docente di Matematica
Per quanto riguarda la terza prova scritta, sono state effettuate due simulazioni in data
16/04/15, e 14/05/14 della durata di 2 ore ciascuna, secondo la seguente tipologia: “Trattazione sintetica di argomenti”, così come deliberato dal Consiglio di Classe.
Le discipline coinvolte nella simulazione di terza prova sono state:
Prima simulazione
Filosofia, Storia dell'Arte e Disegno, Scienze Inglese
Seconda simulazione
Storia Storia dell'Arte Inglese Scienze
I testi delle simulazioni di terza prova vengono allegati alla presente relazione.
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GRIGLIE DI VALUTAZIONE DELLE PROVE SVOLTE
Per quanto concerne la valutazione delle prove si è fatto uso delle seguenti griglie:
PRIMA PROVA
Scarso p. 1–6
Insufficiente p.
6–8 Mediocre p. 8–10
Sufficiente
p. 10–11 Discreto p.11–12
Buono p. 12–13
Ottimo p.13–15
Uso della lingua: correttezza, proprietà
e pertinenza
Conoscenza:
aderenza alla traccia e
conoscenza dell‟
argomento
Capacità logico-
critiche ed espressive:
analisi, sintesi,
deduzione, organicità,
coerenza
Capacità di
rielaborazione
personale: originalità
e creatività
Seconda prova:
Scarso p. 1–6
Insufficiente p.
6–8 Mediocre p. 8–10
Sufficiente
p. 10–11 Discreto p.11–12
Buono p. 12–13
Ottimo p.13–15
Aderenza alla traccia
e conoscenza
dell'argomento
Correttezza dei calcoli
organicità e coerenza
Uso del linguaggio
specifico e dei simboli
matematici
Rispetto delle
consegne Capacità di rielaboraz.
personale: originalità
e creatività
15
Terza prova:
Indicatori Punteggio Conoscenza dei contenuti e pertinenza al quesito proposto 1-7 Capacità di esposizione organica e sintetica 1-4
Correttezza dell‟ espressione e pertinenza del linguaggio 1-4
ATTIVITÀ DI RECUPERO – APPROFONDIMENTO
In base ai risultati ottenuti, sia nelle prove orali che scritte, durante il triennio, sono stati
adattati i tempi ed i modi dell'attività didattica, in modo che questa risultasse confacente
alle reali esigenze degli alunni. Quindi sono state programmate ed attuate azioni di
recupero individuali gestite all'interno della classe, nelle ore curricolari o organizzate
dalla scuola come attività di recupero e di sportello.
ATTIVITA‟ EXTRA-CURRICULARI
La classe, nel corso del triennio, ha partecipato alle seguenti attività extra-curriculari
scelte dal Consiglio di Classe:
2012-2013
• Alcuni alunni hanno partecipato al Corso di “Educazione alla Salute - Spazio
Adolescenti” presso i locali del nostro Liceo.
Alcuni alunni hanno partecipato all‟Open Day (attività di orientamento rivolto
agli alunni delle scuole secondarie di I grado)
• Tutta la classe ha partecipato al Palketto stage assistendo alla visione di un
musicol in lingua inglese
2013-2014
• Gli alunni hanno partecipato al Viaggio di Istruzione in Sicilia orientale
2014-2015
La classe ha partecipato nella sua maggioranza alla visita guidata in Campania, Costiere
amalfitana
Un alunno ha partecipato e vinto la fase d’Istituto delle olimpiadi di Filosofia e poi ha
partecipato alla fase regionale conseguendo il 4 posto.
16
La classe ha seguito con la prof. Stanganelli Alessandra ha effettuato alcuni moduli di
Storia in modalità CLILL, come approvato dal consiglio di classe, e alla cui relazione
conclusiva si rinvia.
DESIGNAZIONE DEI COMMISSARI INTERNI
In data 11/02/2015 il Consiglio di Classe ha designato come commissari, membri interni
dell‟ Esame di Stato, i docenti: Giardina Angela (Italiano), Aiello Andrea, (Scienze),
Cavallaro Antonio (Disegno e Storia dell’Arte).
CONSUNTIVO DELLE ATTIVITA‟ DISCIPLINARI Si allega di seguito una scheda informativa per ogni singola disciplina. I programmi
dettagliati e firmati da docenti e studenti saranno allegati a tutta la documentazione finale
che verrà consegnata alla Commissione.
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ITALIANO
Scheda informativa-disciplinare
Anno scolastico 2014 /2015
Classe VI Corso Ordinario
Prof.ssa A. Giardina
Testi in adozione:
G. Baldi, S. Giusso, M. Razetti, G. Zaccaria, La Letteratura , volumi 4-5-6., Paravia
editore.
Donnarumma, Savettieri, La Divina commedia, Palumbo editore
Analisi della classe e raggiungimento degli obiettivi
La classe VI è costituita da 15 alunni. La classe si è impegnata in modo discontinuo e non
sempre ha partecipato adeguatamente alle attività, alcuni hanno frequentato con scarsa
regolarità dovuta a una scarsa motivazione allo studio nonché ad un inadeguato
assolvimento degli obblighi scolastici e ciò ha contribuito ad una preparazione
frammentaria, lacunosa e assolutamente nozionistica. Un gruppo ristretto ha sempre
lavorato con impegno, ha partecipato attivamente dando prova di diligenza e di serietà;
tali discenti sul piano cognitivo hanno conseguito un rendimento soddisfacente e
quest'anno hanno potenziato la capacita di rielaborazione personale e l'approccio critico
verso alcuni aspetti della disciplina; un altro gruppo e costituito da discenti attenti e
sufficientemente motivati che hanno conseguito un rendimento sufficiente/discreto; altri
hanno mostrato un impegno saltuario e superficiale che li ha portati ad una acquisizione
appena accettabile dei contenuti, nello scritto si evidenzia un uso poco articolato e
scorretto delle strutture sintattiche; il lessico è frequentemente improprio.
Obiettivi didattici
Riflessione linguistica
- Sapere condurre l’analisi di strutture, soprattutto sintattiche e semantiche della lingua
italiana,
rilevate nei testi e nell’uso e osservate attraverso la comparazione con altri testi;
- Sapere condurre l’esposizione orale in forma corretta e con linguaggio disciplinare
specifico;
- Produrre testi scritti di diversa tipologia e capacita di riflettere sugli aspetti linguistici
dei testi studiati e prodotti;
- Produrre testi scritti di diversa tipologia.
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Educazione letteraria
- saper collocare il testo in un quadro di confronti e relazioni riguardanti le tradizioni dei
codici formali e le istituzioni letterarie, altre opere dello stesso autore o di altri autori,
coevi o di altre epoche;
- conoscere i contenuti;
- saper condurre una lettura diretta del testo come prima forma di interpretazione del suo
significato (capacita di analisi, di sintesi, di relazione spazio-temporale);
- essere consapevole della varietà dei metodi e degli strumenti per l’interpretazione di un
testo letterario;
- conoscere il rapporto intellettuale-società, le istituzioni culturali, i codici linguistici, le
poetiche, le tematiche, le possibili interazioni tra l’immaginario collettivo e le doti
creative dei
singoli autori.
Relativamente agli obiettivi programmati, nel complesso, la classe li ha conseguiti in
maniera differenziata relativamente al personale interesse nei confronti della disciplina,
alla motivazione all'apprendimento, alle capacita individuali.
Contenuti I contenuti sono stati organizzati secondo un criterio diversificato (corrente letteraria,
autore, tema) per fare acquisire la consapevolezza della complessità del fenomeno
letterario in sé colto e letto nei molteplici aspetti.
Sono stati affrontati i seguenti autori e temi.
- Manzoni (passi scelti della produzione poetica e narrativa)
- Leopardi (letture dai Canti)
- Naturalismo e Simbolismo (G. Verga, G. Pascoli, G. D'Annunzio)
- L'età dell'imperialismo: le avanguardie (cenni)
- Pirandello
- Svevo
- I crepuscolari
- Ermetismo
- Ungaretti
- Montale
- Saba
- Neorealismo: cenni
- La Commedia: lettura e commento di canti tratti dal Paradiso.
N.B.: Ci si propone di trattare entro la fine dell'anno scolastico gli ultimi due argomenti
citati.
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Si e lavorato per consolidare le capacita degli allievi relativamente alla produzione scritta
delle tipologie testuali previste dall'Esame di Stato, scegliendo fra le alternative proposte.
Per quanto attiene al saggio breve i discenti hanno lavorato all'ambito artistico-letterario.
● Metodi – Strumenti-Verifiche – Valutazioni
Per quanto riguarda la metodologia, la proposta didattica ha posto particolare attenzione al testo inteso nella
inscindibile valenza di incontro tra autore e pubblico, sia come strumento elettivo per cogliere lo spazio
letterario.
Per conseguire i suddetti obiettivi e accrescere nello studente il desiderio di migliorare il proprio stile di
apprendimento ci si e avvalsi:
- della lezione frontale, necessario momento preinformativo;
- della lezione partecipata, cosi da rendere ciascuno studente partecipe del processo di
insegnamento-apprendimento;
- di continue verifiche orali, al fine di constatare in quale misura l’obiettivo fissato e stato
raggiunto (sia in relazione al singolo che al gruppo) ed eventualmente intervenire con
tempestività;
- di periodiche verifiche scritte, in modo che nel corso dell’anno scolastico da avere un quadro
sempre aggiornato dei progressi realizzati da ciascuno studente e delle eventuali difficolta
incontrate;
In riferimento alle verifiche orali si rimanda alla griglia di seguito allegata
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA VERIFICA ORALE
L
I
V
E
L
L
I
Voto
in /10
Parametri di riferimento
1° 1-2 L’alunno ignora i concetti più elementari; non riesce ad orientarsi anche
se guidato 2° 2 ≥ 4 L’alunno evidenzia conoscenze superficiali e lacunose che applica con
gravi errori, compendio analisi errate. 3° 4 ≥ 5 L’alunno dimostra una conoscenza superficiale. Commette errori ed
imprecisioni.
Evidenzia difficoltà nella gestione di semplici situazioni nuove. Utilizza un
lessico povero. 4° 5 ≥ 6 L’alunno dimostra una conoscenza completa, ma non approfondita;
20
riesce a gestire informazioni semplici, applicando le conoscenze minime. 5° 6 ≥ 7 L’alunno dimostra conoscenze complete che applica in modo autonomo,
ma con qualche imprecisione.
Compie analisi coerenti. 6° 7 ≥ 9 L’alunno dimostra conoscenze complete e rielaborate che riesce ad
applicare anche a problemi complessi. Compie correlazioni esatte e
analisi approfondite in maniera autonoma. 7° 10 L’alunno dimostra conoscenze approfondite e ampliate che applica anche
a problemi complessi. Riesce a trovare autonomamente e criticamente
soluzioni in situazioni articolate. Utilizza un lessico ricco.
Verifiche scritte:
-Comprensione/ analisi/ interpretazione/contestualizzazione di testi letterari
-Saggio breve
-Tema.
Oggetto di valutazione sono state le competenze linguistiche; la consequenzialità del
pensiero, la capacità di analisi e sintesi, di confronto e di collegamento; la ricchezza delle
informazioni selezionate e finalizzate all’argomento proposto; la capacità di intervento
costruttivo nel dialogo culturale; la capacità di rielaborazione personale delle esperienze
culturali. Ogni alunno viene valutato in base ai progressi realizzati rispetto alla propria
situazione di partenza. Sono considerati elementi indispensabili alla valutazione finale il
grado di partecipazione e di impegno degli alunni alle varie attività proposte, la qualità
dell’impegno nello studio e la costanza dell’interesse e dell’attenzione.
La docente
Prof. Angela Giardina
21
LICEO SCIENTIFICO STATALE "E. BOGGIO LERA" - CATANIA
DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO
Anno scolastico 2014-2015
Classe: 5a I; Materia: Latino; Docente: prof.
ssa Gabriella Arena
Obiettivi programmati
Obiettivi da conseguire in merito a conoscenze, competenze, capacità.
Conoscenze:
Conoscenze generali.
a)Acquisire la consapevolezza della specificità e complessità del fenomeno letterario come espressione della
civiltà e, in connessione con le altre manifestazioni artistiche, come forma di conoscenza del reale anche
attraverso le vie del simbolico e dell’immaginario.
Conoscenze specifiche.
a)Acquisire un adeguato patrimonio lessicale e di informazioni specifiche inerenti alla disciplina.
b)Conoscere direttamente alcuni fra i testi più rappresentativi del patrimonio letterario latino, considerato
nella sua articolata varietà interna e nel suo storico costituirsi.
Competenze.
a)Comprendere ed esporre in modo ordinato e terminologicamente appropriato (per quanto possibile) gli
argomenti di letteratura trattati.
b)Accedere alla letteratura ed ai testi, sapendone selezionare i dati essenziali.
c)Saper collocare i testi sia in una tradizione di forme letterarie, sia nel contesto storico- culturale più ampio
dell’epoca cui appartengono.
d)Saper individuare gli aspetti estetici dei testi letterari, anche attraverso l’osservazione degli elementi
stilistico - espressivi di ogni autore e di ogni corrente letteraria. Saper leggere e comprendere il testo
letterario sia come espressione di una determinata personalità poetica, sia come “momento dinamico”
all’interno di un preciso genere letterario.
e)Saper individuare nei testi gli elementi della civiltà e della cultura latina.
Capacità.
22
a)Rielaborare personalmente i temi letterari stabilendo collegamenti, analizzandoli dal punto di vista
linguistico e culturale, operando sintesi.
b)Integrare lo studio della letteratura latina con quello delle altre discipline.
c)Acquisire capacità logico - interpretative dei fenomeni culturali.
Resoconto degli obiettivi raggiunti dalla classe.
Tutti gli allievi sono riusciti a conseguire i risultati che ci si era prefissi e hanno acquisito un patrimonio di
informazioni specifiche inerenti alla disciplina. La maggioranza della classe ha raggiunto un livello
sufficiente o discreto. Spiccano alcune eccellenze.
METODOLOGIE
- lezione frontale
- lezione partecipata
- costante riferimento al testo nelle sue varie implicazioni
MATERIALI DIDATTICI
Libro di testo: De Bernardis-Sorci, Roma antica, vol. 3, Palumbo.
Materiale fornito dall’insegnate
ATTIVITA’ DI VERIFICA
a. interrogazioni
b. compiti scritti
Le verifiche vengono eseguite periodicamente mediante un congruo numero di prove scritte ed orali
CRITERI DI VALUTAZIONE
La valutazione periodica ha un carattere formativo, poiché consente all'insegnante di verificare i risultati
conseguiti, di apportare eventualmente le modifiche necessarie alla programmazione e predisporre
interventi di recupero .
I parametri per la valutazione sono: possesso dei contenuti, aderenza alla traccia, correttezza della
traduzione, correttezza della forma italiana, correttezza della costruzione della frase.
Le verifiche orali sono valutate mediante i seguenti criteri: capacità di esposizione e di argomentazione;
ordine logico; chiarezza espositiva; capacità di fare collegamenti; approfondimento personale
dell’alunno; capacità critica
23
PROGRAMMA DI LATINO
TITO LIVIO - Vita
- Ab Urbe condita
- Lingua e stile
L’eta’ giulio-claudia
FEDRO
- Vita
- Le favole
- Modelli
- Lingua e stile
SENECA - Vita, formazione culturale
- Le opere
- Lingua e stile
PERSIO - Vita, formazione culturale
- Le satire
- Modelli
- lingua e stile
PLINIO IL VECCHIO - Vita, formazione culturale
- Historia naturalis
LUCANO - Vita, formazione culturale
- Bellum Poenicum
- Lingua e stile
PETRONIO - Vita, formazione culturale
- Il romanzo
- Struttura dell′opera: il Satyricon
- Lingua e stile
QUINTILIANO
- Vita, formazione culturale
- Istitutio oratoria
- La retorica
- La pedagogia
- Lingua e stile
MARZIALE - Vita, formazione culturale
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- Le opere
- Gli Epigrammi
- Lingua e stile
L’età dei Flavi; di Traiano e Adriano
TACITO - Vita, formazione culturale
- Le opere: L′Agricola, La Germania
- Caratteri della storiografia di Tacito
- Historiae e Annales
- Il sapere specialistico ed enciclopedico
- Lingua e stile
GIOVENALE
- Vita
- Le satire
- Lingua e stile
SVETONIO
- Vita
- Il genere biografico
- De vita Cesarum
- Lingua e stile
APULEIO
- Vita
- Apologia
- Metamorfosi
- Lingua e stile
-
LA LETTERATURA CRISTIANA
- Caratteri e generi letterari
- Il Cristianesimo e il potere politico
S. AGOSTINO
- Vita
- Le Confessioni
- Lingua e stile
La professoressa
Gabriella Arena
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RELAZIONE FINALE
Prof.ssa Alessandra Stanganelli
Materia: STORIA Classe : 5I A. S. 2014-15
SITUAZIONE DELLA CLASSE:
La classe è composta da 15 alunni, 5 ragazzi e 13 ragazze.
Le ore di storia sono state 2 settimanali così come previsto dall’ordinamento del liceo scientifico.
Ho conosciuto la classe quest’anno, inserendomi con la storia e con la metodologia CLIL, e subito gli alunni
si sono mostrati interessati alla disciplina e un po’ meno allo studio.
La classe ha raggiunto nel complesso un livello sufficiente di preparazione con una punta di eccellenza e
qualche alunno che ha conseguito un buon livello di apprendimento.
Nel corso dell’anno abbiamo lavorato sugli argomenti storici proposti e sulla storiografica che è stata
approfondita in particolare su alcuni temi come per esempio il “fascismo” ed i “totalitarismi”. Sono state
svolte due unità didattiche con metodologia clil sui temi del “Nazionalismo” e dell’ “Imperialismo” ed a
gruppetti di 2-3 alunni sono stati preparati dei power point in cui sono stati sviluppati i moduli studiati.
Gli alunni hanno mostrato in generale curiosità e spirito critico nei confronti della disciplina e delle
tematiche proposte, non sempre però lo studio domestico è stato sufficiente e proporzionato al lavoro
proposto in classe.
In qualche caso lo studio discontinuo ha prodotto una preparazione non sempre esaustiva e approfondita.
Da segnalare la presenza di un alunno, Federico Tinnirello, dotato di uno spiccato senso critico e di una
grande capacità di studio e concentrazione. L’alunno si è altresì distinto nella fase d’Istituto delle Olimpiadi
di Filosofia posizionandosi al primo posto ed in quelle regionali conquistando il terzo posto.
CONOSCENZE:
i contenuti disciplinari affrontati nei moduli;
il significato dei termini: liberalismo, monarchia parlamentare, repubblica, democrazia diretta,
democrazia indiretta, dittatura, stato totalitario, partito di massa, liberismo, protezionismo, società di
massa, stato sociale, capitalismo concorrenziale, capitalismo monopolistico, pianificazione,
imperialismo, globalizzazione, crisi degli imperi coloniali…
COMPETENZE:
utilizzare i termini all'interno di un'esposizione;
analizzare e/o sintetizzare fenomeni-periodi utilizzando schemi;
cogliere la contemporaneità di eventi-fenomeni;
26
stabilire semplici confronti tra fenomeni simili;
distinguere fatti di natura economica da quelli di natura sociale e politica e coglierne i reciproci nessi.
CAPACITÀ:
orientarsi con sufficiente sicurezza nello spazio e nel tempo rispetto ai fenomeni dell'Ottocento e del
Novecento;
cogliere la natura problematica dei principali fenomeni studiati;
maturare una coscienza critica, seppur elementare, nei confronti del passato e del presente.
ARTICOLAZIONE DEL PROGRAMMA DI STORIA
L’EUROPA NELLA SECONDA META’ DELL’OTTOCENTO
1. La “seconda rivoluzione industriale”
- Capitalismo-protezionismo- imperialismo
- Scienza-tecnologia e nuove industrie
- L’elettricità e il motore a scoppio
- Ottimismo borghese e cultura positivista
- Rivoluzione dei trasporti e dei mezzi di comunicazione
- Conseguenze negative dello sviluppo
- Marx e la formazione del movimento operaio
- La Chiesa di Pio IX: enciclica Quanta cura e il Sillabo (1864)
- Storiografia sulla rivoluzione industriale e sull’imperialismo
1. Imperialismo e nazionalizzazione delle masse
- La febbre coloniale
- La spartizione dell’Africa
- La conquista dell’Asia
2. Gli Stati Uniti
- La guerra di secessione
- La nascita di una grande potenza
DALLE SPERANZE DEL SECOLO NUOVO AL CATACLISMA DELLA GRANDE GUERRA
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3. Economia, comunicazione e società di massa
- Diritto di voto, partiti e ideologie
- La lunga marcia del suffraggio universale
- Il diritto di voto alle donne
- Il movimento socialista all’inizio del XX secolo. La seconda internazionale e la crisi del
marxismo
- La chiesa cattolica all’inizio del XX secolo. Pio X tra reazione e riforma.
- Culmine e crisi del positivismo
- Parigi e Vienna: capitali culturali di inizio Novecento.
4. L’alba del Novecento
a. Le potenze europee e la crisi dell’equilibrio
- La politica estera di Guglielmo II
- La triplice intesa tra Gran Bretagna, Francia e Russia
b. La Russia all’inizio del Novecento
- Da Alessandro III a Nicola II
- La rivoluzione del 1905 e il crollo definitivo del regime zarista
c. L’Italia di Giolitti
- Vittorio Emanuele III e l’avvento al potere della sinistra democratica
- Lo sviluppo dell’industria italiana all’inizio del XX sec.
- Giolitti al governo e la politica del movimento operaio
- Le riforme di giolitti
- La politica per il Mezzogiorno
- La guerra in Libia
- I cattolici e la politica: il patto Gentiloni (1913)
- Dalle elezioni del 1913 alla caduta di Giolitti
5. 1914-1918: Stati in guerra, uomini in guerra
- Lo scoppio della guerra
- Dalla guerra di movimento alla guerra di trincea
- L’Italia in guerra
- Una guerra diversa
- La guerra fuori dall’Europa
- 1917: l’anno della svolta. La Russa esce dalla guerra e i 14 punti di Wilson.
- Bilancio di guerra
6. I trattati di pace e la pace difficile
- 1918: Il trionfo dello Stato-Nazione
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- Una pace o una “balcanizzazione dell’Euoropa”?
- Il trattato di Versailles punisce la Germania
- Lo smembramento dell’impero austro-ungarico e l’insoddisfazione italiana
- La questione di Fiume
- La Società delle Nazioni
- La difficile diplomazia degli anni Venti: l’occupazione della Ruhr, il patto di Locarno, i piani
Dawes e Young, il patto Briand-Kellog.
APPROFONDIMENTO:
IL GENOCIDIO DEGLI ARMENI
I TOTALITARISMI E LA CRISI DELLA DEMOCRAZIA IN EUROPA (1917-1936)
9- Il comunismo in Russia tra Lenin e Stalin
- La rivoluzione del 1917
- Lenin e la NEP
- 1922: nasce l’Unione Sovietica
- Stalin al potere
- “socialismo in un solo paese” o “rivoluzione permanente”?
- La collettivizzazione delle campagne
- L’industrializzazione forzata ed i “piani quinquennali”.
- Il potere totalitario: capo, partito e Gulag
- Le “grandi purghe” e i processi spettacolo
- Il Komintern o Terza internazionale (1919-1943)
APPROFONDIMENTI:
-EMILIO GUARNASCHELLI: UN OPERAIO ITALIANO NEL “PARADISO SOVIETICO”
- I CARATTERI PECULIARI DEL TOTALITARISMO SOVIETICO
- IL PRIMO PIANO QUINQUENNALE FU UN SUCCESSO?
(R. Villari, Mille anni di storia. Dalla città medievale all’unità dell’Europa, Laterza, Roma-Bari
2000)
- La storia attraverso la letteratura. G. Orwell, La fattoria degli animali, Mondadori, Milano
1996.
10. Il dopoguerra in Italia e l’avvento del Fascismo
- Crisi economica e sociale
- Crisi istituzionale: sistema proporzionale, partiti di massa, elezioni del 1919 e difficile
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governabilità
- I Fasci italiani di combattimento
- 1921-1922: da Giolitti a Facta
- La marcia su Roma
- Dall’assassinio Matteotti (1924) alle “leggi fascistissime”
APPROFONDIMENTI:
- IL PARTITO POPOLARE ITALIANO
- CHI ERA ED IN CHE COSA CREDEVA MUSSOLINI
- IL PROGRAMMA DEI COMUNISTI ITALIANI (CONGRESSO DI LIVORNO 1921), G. De
Rosa, I partiti politici in Italia, Roma 1985)
- MUSSOLINI E LA TENTAZIONE DELLA DITTATURA NEL GIUDIZIO DI L. EINAUDI. L.
Einaudi, I valori morali della tradizione politica. A proposito della dittatura, in Scritti
economici, storici e civili, Milano 1973.
- IL DISCORSO DI MUSSOLINI AL PARLAMENTO IL 3 GENNAIO DEL 1925.
11. IL FASCIMO AL POTERE: GLI ANNI TRENTA
- Il fascismo entra nella vita degli italiani: il Gran consiglio, il plebiscito del 1929, il fascismo ed il
rapporto con lavoratori, giovani e donne.
- Il concordato ed i rapporti con la Chiesa
- La politica economica: il primo liberismo, la battaglia per “quota 90”, nascono le corporazioni.
L’autarchia, ultima fase dell’economia fascista.
- Le opere pubbliche del fascismo: la “battaglia del grano” e la “bonifica integrale”.
- La “rivoluzione culturale” del fascismo: G. Gentile, la “fascistizzazione della scuola”e della
cultura.
- Imperialismo ed impresa Etiopica
- Le leggi razziali.
APPROFONDIMENTO
- IL FASCISMO E LE DONNE, REGINE DELLA CASA
- L’ARCHITETTURA TOTALITARIA FASCISTA
- FU VERO CONSENSO? S. Lupo, Il fascismo, Donzelli, Roma 2000.
- A CHI GIOVO’ LA BATTAGLIA DEL GRANO? P. Togliatti, Lezioni sul fascismo, Editori
Riuniti, Roma 1974.
30
12. Hitler e il regime nazionalsocialista
- Dalla lega di Spartaco alla nascita della Repubblica di Weimar
- Problemi internazionali e crisi economica: l’occupazione francese della Ruhr.
- L’ascesa di Hitler
- La costruzione della dittatura
- Le persecuzioni antiebraiche
13. La febbre delle dittature in Europa.
1. La guerra civile in Spagna
2. La penisola balcanica
LE RELAZIONI INTERNAZIONALI: VERSO L’AUTODISTRUZIONE DELL’EUOROPA
14. Dalla Grande crisi economica al crollo del “sistema di Versailles”.
3. Gli Stati uniti negli anni Venti: gli “anni ruggenti”.
4. La Grande crisi del 1929 e la depressione degli anni Trenta
5. La politica estera del Nazismo
6. Il ritorno della guerra: Giappone e Cina.
7. La debolezza della Società delle Nazioni
8. La questione di Danzica
15. La decolonizzazione (1917-1939)
9. Regno Unito e Francia: due potenze coloniali in crisi
10. La lotta per l’indipendenza in India
11. Il risveglio della Cina
16. La seconda guerra mondiale
12. Prima fase: l’Asse all’attacco
13. Seconda fase: apogeo dell’Asse e intervento americano
14. Terza fase: svolta e crollo dell’Italia
15. Le Resistenze europee e quella italiana
16. Verso la fine: il crollo di Germania e Giappone.
31
APPROFONDIMENTO:
RESISTENZA O GUERRA CIVILE?
17. Guerra totale, civili in guerra, guerra razziale
17. Guerra ai civili: operazione Barbarossa, foibe, Hiroshima e Nagasaki.
18. La shoah
19. Norimberga e di difficili percorsi della memoria
LA GUERRA FREDDA (1945-1989)
18. Est e Ovest nemici (1945-1956)
20. Dalla nascita dell’Onu alla “dottrina Truman”
21. IL’Europa cuore della guerra fredda: il piano Marshall; Kominform e Comecon; il blocco di Berlino;
il patto Atlantico e il Patto di Varsavia.
22. Stati Uniti
23. Unione Sovietica ed Europa orientale ( la Jugoslavia di Tito)
24. La guerra di Corea e la rinascita del Giappone
25. Kruscev e la rivolta d’Ungheria
19. La decolonizzazione e le sue conseguenze
26. L’indipendenza dell’India ( 1947)
27. La Cina di Mao
28. La decolonizzazione dell’indocina francese. Nasce la repubblica democratica vietnamita
29. Medio Oriente: la nascita di Israele
30. La decolonizzazione italiana
31. La conferenza di Bandung: nasce il movimento dei “paesi non allineati”.
20. CENNI SU:
Gli anni Sessanta e Settanta: la coesistenza pacifica
32. Kruscev e Kennedy
33. Dalla crisi di Cuba alla guerra in Vietnam
32
34. Il boom economico dell’occidente
35. Il movimento del 1968
36. L’Europa dell’este dal “muro di Berlino” alla “primavera di Praga” (1968).
21. CENNI SU:
La fine della contrapposizione est-ovest
37. L’Unione Sovietica di Gorbaciov
38. Il crollo del muro di Berlino
22. CENNI SU:
Oltre i blocchi, dalla Cina al risveglio dell’Islam
L’Italia repubblicana
METODI Lezioni frontali, approccio pluridisciplinare, processi individualizzati, attività di recupero-sostegno e
integrazione, ogni qual volta lo si è ritenuto necessario. In particolare, si è interrotta l’attività didattica
regolare per una settimana all’inizio del pentamestre per consentire il recupero di coloro che avevano avuto
una valutazione insufficiente al primo trimestre.
Alla fine di ogni argomento si è tentato un approfondimento attraverso l’analisi della storiografia correlata e
in alcuni casi attraverso video documentari.
MEZZI Il manuale adottato è:
Zeffiro Ciuffoletti, Umberto Baldocchi, Stefano Bucciarelli, Stefano Sodi, DENTRO LA STORIA, voll. A e
B, casa ed. D’Anna, Messina-Firenze, 2011.
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
Per quanto concerne i criteri di valutazione, sono stati usati tutti i voti a disposizione, considerando la
valutazione finale, espressa in decimi, come rappresentativa della somma di una valutazione dei contenuti,
delle competenze e delle capacità accertabili e riferite alle singole unità didattiche. Si precisa che per
conseguire la sufficienza nelle verifiche lo studente ha dovuto rivelare una conoscenza essenziale dei
contenuti, riferire i contenuti con ordine e chiarezza, usare un lessico abbastanza pertinente e preciso,
presentare i contenuti essenziali con ordine e, infine, operare collegamenti semplici fra i saperi fondanti, se
guidato. Le verifiche sono state sia orali sia scritte. Per quanto riguarda queste ultime si è trattato di test
oggettivi come previsti dalla terza prova dell’esame di Stato e, più in particolare, le domande a risposta
aperta della tipologia B e della tipologia A. Più sotto sono specificati gli obiettivi che sono stati accertati
attraverso le diverse verifiche. Le verifiche formative sono state orali e hanno accompagnato lo stesso
svolgimento delle unità didattiche. Esse hanno avuto lo scopo non solo di verificare il grado di
apprendimento fin lì raggiunto, ma anche l’eventuale necessità di modificare o integrare la strategia
33
didattica adottata attraverso processi d’insegnamento individualizzato. Le verifiche diagnostiche, di cui i
colloqui informali fatti all’inizio dell’anno sono stati i primi esempi e che costituiscono in certo senso un
modello seguito all’inizio di ogni U.D. , sono state a volte orali e a volte scritte. Con esse si è cercato di
accertare il grado di apprendimento raggiunto alla fine di ogni unità didattica, oltre che fornire alla classe
occasioni per esercitarsi in vista della terza prova, quando sono state scritte, e per il colloquio
pluridisciplinare dell’esame di Stato quando sono state orali. Le verifiche sommative sono state
prevalentemente orali. Attraverso la valutazione, pur se espressa in numeri, specialmente di queste
verifiche, si cercato di dare un giudizio complessivo sull’attività scolastica di ciascun allievo. Si ritiene,
infatti, che una valutazione che pretendesse di rispecchiare esclusivamente la quantità e la qualità di quanto
appreso durante l’a.s. sarebbe ancora incompleta. L’impegno, lo sforzo di superare le proprie difficoltà,
la capacità di collaborare, la disponibilità ad accogliere la correzione hanno costituito, specie nelle
verifiche di fine anno, elementi positivi nella valutazione.
Catania,12.05.2015
Prof.ssa
Alessandra Stanganelli
34
LICEO “E. BOGGIO LERA”
a.s. 2014-2015
classe V I
prof.ssa Alessandra Stanganelli
disciplina coinvolta: STORIA
ATTIVITA’ CLIL
La classe, a partire da quest’anno scolastico, ha sperimentato un percorso CLIL (Content and
Language Integrated Learning, insegnamento nelle scuole secondarie di secondo grado di
una DNL, Disciplina Non Linguistica, attraverso una lingua straniera) di Stori in Lingua
Inglese, così come delineato dal “Riordino della scuola secondaria di secondo grado” in atto
(DPR 88 e 89/2010).
Ci tengo a sottolineare che due ore settimanali di storia sono davvero esigue e che di
conseguenza ho cercato di ritagliare durante l’anno dei momenti in cui sperimentare la
medotologia clil senza intaccare troppo lo svolgimento del programma tradizionale.
Attività CLIL
Per il primo anno la classe ha sperimentato, per quanto concerne lo studio della storia, le
metodologie didattiche connesse con l’attività CLIL (Content and Language Integrated
Learning)
Obiettivi
L’approccio didattico CLIL ha il duplice obiettivo di focalizzarsi tanto sulla disciplina
insegnata che sugli aspetti grammaticali, fonetici e comunicativi della lingua straniera che fa
da target veicolare. Viste le sue caratteristiche il CLIL potenzia nello studente:
Una maggiore fiducia nella proprie capacità comunicative nella lingua straniera target
Più spendibilità delle competenze linguistiche acquisite, specialmente in attività
pratiche
Maggiore apertura e disponibilità alla mobilità nell'istruzione e nel lavoro
Metodologie didattiche
Sono state sperimentate dalla docente metodologie didattiche che puntano alla costruzione di
competenze linguistiche e abilità comunicative in lingua inglese contestualmente
all’acquisizione di conoscenze disciplinari.
35
Le metodologie didattiche utilizzate sono state:
Cooperative learning
Task based learning
Attività svolte
Sono state svolte attività didattiche (Moduli CLIL) e di monitoraggio in itinere, con le
metodologie sopra indicate.
Gli studenti hanno raccolto il materiale proposto dalla docente e realizzato in lavori
individuali e di gruppo dei power point esplicativi del lavoro svolto.
Per problemi di tempo non sono state effettuate delle simulazioni di terza prova in lingua
inglese per quanto riguarda la disciplina in oggetto.
MODULI:
1) Nation and Nationalism (10 ore)
a- Definiing the idea of nation
b- Nationalism and patriotism
c- Right-wing nationalism and fighting for indipendence in XIX and XX century Europe
d- Nationalism: contemporany trends
2) Empire and imperialism ( 6 ore)
Frame of reference: empire, imperialism and colonization
The time machine: ancient and modern empires
Imperialism and post-imperialism
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Filosofia relazione finale
Liceo Scientifico Boggio Lera
Catania
Classe 5I
Relazione finale
La classe VI è composta da 15 alunni, 6 maschi e 9 femmine, il livello e medio basso,
con alcune punte di eccellenza apprezzabili. Per questo motivo la classe è stata divisa in tre
fasce di livello . Una prima fascia molta ristretta , di alunni con ottime capacità di
apprendimento su cui si è insistito molto con interventi di potenziamento , una seconda
fascia intermedia nella sostanza rispecchiando l’andamento della stessa con la quale si è
molto lavorato con attività di recupero e potenziamento una terza e ultima fascia di alunni
bisognevoli di continui interventi delle loro difficoltà di apprendimento .
Obbiettivi sia in storia e in filosofia sono in grado di apprendere il linguaggio specifico della
disciplina e quello normalmente definito specialistico . Frequente è stato da parte del
docente l’inserimento di concetti e temi non di comune conoscenza .
Obbiettivi : Conoscere la filosofia e la storia del ‘900 sia nei suoi principali autori sia nelle
principali tematiche storiografiche . Spesso storia e filosofia in un unicum di carattere
umanistico e socio-politico , il docente ha atteso a portare la classe ad un livello minimo di
competenze e conoscenze che consentissero all’alunno di affrontare le tematiche
contemporanee .
Obbiettivi non curriculari , per quanto riguardo sugli obbiettivi non curriculari si è molto
insistito sull’autocontrollo e sull’autodisciplina che ogni alluno deve avere , il lavoro in
classe su questo argomento è stato continuo e ininterrotto .
Mezzi e strumenti : La metodologia seguita è stata quella della : lezione frontale , lavori in
piccoli gruppi e intervento individuale , ove necessario su un singolo alunno che poteva
37
averne necessario . Si sono favoriti i gruppi di studio e le ricerche autonome e semi
autonome in libri di testo o su internet . Il tutto supervisionato dal docente .
Gli strumenti utilizzati sono stati : Libri di testo , fotocopie , uso della Lim e uso delle
tecnologie informatiche attraverso Ipad che il docente ha consentito meramente didattico .
Valutazioni : Le valutazioni sono state continue e giornaliere sia con la classica verifiche
orali sia con scritti e relazioni . Sono state effettuate due simulazioni per la terza prova
strutturate nel mese di Aprile e Maggio. Programma di Filosofia svolto al 11/05/2015
La reazione filosofica anti-hegeliana
Schopenhauer
Kierkegaard
La sinistra Hegeliana e Feuerbach
Marx
Nietzsche
Comte e generalità sul positivismo
Freud
Weber e la sociologia antipositivista
Wittgenstein e la filosofia del linguaggio
Libro di testo: La realtà e il pensiero 3 L. GEYMONAT, S. TAGLIAGAMBE, E. BONCINELLI, F.
CATTANEO, P. CRESTO-DINA, M. GUFFANTI, D. ZUCCHELLO • GARZANTI SCUOLA
Catania 11/05/15 Professore Orazio Di Mauro
_______________________________
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SCHEDA INFORMATIVA
DISCIPLINA: SCIENZE
DOCENTE: PROF. A. AIELLO
Libro di testo: Valitutti, Taddei, Kreuzer, Sadava, Massey, Hillis; Dal carbonio agli
OGM, Zanichelli.
FINALITA’
Lo studio della materia ha come finalità quella di migliorare le conoscenze e consolidare
le competenze già acquisite durante il percorso formativo per una comprensione
autonoma e critica delle caratteristiche e dei fenomeni che interessano gli esseri viventi,
educando, inoltre gli studenti ad una maggiore consapevolezza dell’ambiente e della
tutela del proprio corpo.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
La classe ha, complessivamente, mostrato interesse per le tematiche scientifiche,
maturando mediamente sufficienti e discrete conoscenze, competenze e capacità. Gli ob
biettivi conseguiti sono diversi e rispecchiano l’eterogeneità del livello di partenza,
dell’impegno a casa e a scuola, rivolto allo studio della materia nonchè delle esperienze
scolastiche passate dei diversi componenti. Alcuni alunni, per l’interesse nei riguardi
delle tematiche scientifiche e per le capacità autonome di studio e di approfondimento
degli argomenti trattati, hanno raggiunto ampiamente gli obiettivi; altri hanno studiato
con costanza ma non sempre in maniera approfondita, tanto da avere un più che
sufficiente livello di conoscenze, ma non sempre fluide capacità espositive; solo un
gruppo esiguo ha, invece, trovato difficoltà a causa di un impegno incostante e di un
metodo di studio superficiale e poco analitico.
A conclusione del percorso formativo sono stati conseguiti i seguenti obiettivi:
Conoscono la nomenclatura degli idrocarburi, il significato della struttura spaziale nello
studio delle molecole organiche, il concetto di gruppo funzionale e l’importanza delle
biomolecole;
Comprendono le caratteristiche e le logiche del metabolismo cellulare;
Sanno descrivere i fenomeni biologici appresi in maniera soddisfacente.
METODOLOGIA
I vari argomenti sono stati selezionati e collegati fra loro in una impostazione in cui si
sono strettamente integrati, cosicchè l’alunno è stato guidato a cogliere in un aspetto
unitario il senso della realtà che lo circonda. E’ stata evitata la pura memorizzazione di
definizioni standardizzate e di termini specialistici fini a se stessi. E’ stato utilizzato il
metodo più adatto al singolo argomento in relazione alla realtà della classe, facendo
ricorso talvolta al metodo induttivo, talvolta al metodo deduttivo o ancora alla lezione
39
frontale che abitua alla sistematicità, all’ordine mentale e rappresenta un modello a cui
far riferimento nella ripetizione orale.
STRUMENTI
Gli strumenti adoperati sono stati: il libro di testo e sussidi audiovisivi.
VERIFICA E VALUTAZIONI
Durante l’arco dell’anno sono state effettuate una serie di verifiche così diversificate:
interrogazioni, test semistrutturati, il tutto per verificare le capacità di esporre con un
linguaggio rigoroso ed appropriato gli argomenti studiati oltre che la loro conoscenza e
comprensione. Riguardo alla valutazione si è tenuto conto della situazione di partenza
degli studenti, della conoscenza degli argomenti trattati durante l’anno, della capacità di
affrontare casi concreti, di cogliere gli elementi di base di un sistema complesso e di
stabilire fra essi relazioni, della capacità di sintesi, di fare collegamenti con altre
discipline e di formulare un giudizio autonomo.
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LICEO SCIENTIFICO STATALE “E. BOGGIO LERA”
Catania
RELAZIONE FINALE - ANNO SCOLASTICO 2014/2015
Cognome CAVALLARO Nome ANTONINO Disciplina DISEGNO E STORIA DELL’ARTE Classe 5 Sezione I Indirizzo LICEO SCIENTIFICO ORDINARIO
Numero di ore effettivamente svolte fino al 12/05/2015 50 su 66 1. La classe, complessivamente, presenta:
ottimo buono sufficiente insufficiente scarso
Interesse / impegno X
partecipazione alle attività proposte x
autonomia nello studio X
comportamento / disciplina (comprese le assenze) X
Osservazioni relative alla classe:
Riguardo al disegno tecnico il programma di quest’anno prevedeva la realizzazione di un progetto architettonico, per la precisione la progettazione di una villetta unifamiliare ad un piano. Il progetto era composto da pianta, prospetti, assonometria nord-est,assonometria sud-ovest, prospettiva accidentale e planimetria. La classe, a parte alcuni studenti, ha lavorato veramente poco e nonostante le continue sollecitazioni nessun studente ha consegnato la parte del progetto del secondo quadrimestre. Riguardo alla storia dell’arte ho cercato di dare alla classe una visione generale delle vicende artistiche fino ai giorni nostri attraverso un percorso interdisciplinare con la letteratura italiana e straniera,la storia e la filosofia. La classe ha seguito la materia con interesse ed ha assimilato le conoscenze fondamentali.
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Alcuni studenti possiedono buone capacità di argomentazione e rielaborazione e una buona conoscenza della materia, esprimendosi con una certa padronanza di lessico,altri incontrano qualche difficoltà nell’esprimersi in modo efficace ed appropriato,e nel rielaborare in modo personale e critico le nozioni. 2. Rapporti con le famiglie: frequenti
x scarsi solo se sollecitati
Osservazioni relative ai rapporti con le famiglie: nessuna
3. Obiettivi /Risultati conseguiti
Conoscenze
Conoscenza e uso delle norme tecniche Conoscenza e uso degli strumenti Conoscenza in relazione a un ambiente urbano,a un complesso e/o uno spazio architettonico,ovvero a un prodotto della cultura materiale o industriale: delle diverse fasi e forme costitutive individuandone le caratteristiche storiche e culturali, gli aspetti tecnologici,morfologici e tipologici e gli eventuali significati espressivi; dei procedimenti idonei per l’analisi e i modi della loro applicazione;
Competenze
Impiego corretto dei principi,dei metodi e delle convenzioni propri della rappresentazione grafica nonché delle terminologie tecniche critiche appropriate ,nell’esame di soggetti assunti dall’ambiente urbano, dall’architettura e altri campi dell’espressione artistica ovvero dall’ambito della cultura materiale e industriale Analisi, comprensione, valutazione, individuazione storica e contestualizzazione dell’opera d’arte. Il mio obiettivo primario è dare quelle competenze,abilità e conoscenze che formino tutti quegli studenti che vorranno intraprendere le facoltà di ingegneria, architettura, design, accademie di belle arti, archeologia, beni culturali dove le competenze nel disegno e nella storia dell’arte sono fondamentali.
Abilità
Sviluppo delle capacità grafiche, uso degli strumenti , uso della china, applicazione dei retini colorati,
3. Modalità utilizzate
Molto parzialmente poco mai
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utilizzata utilizzata utilizzata utilizzata
lezione frontale X
lezione interattiva X
problem solving
lavoro di gruppo X
laboratorio didattico
interventi individualizzati X
uso di strumenti multimediali X
attività di recupero – sostegno - potenziamento X
Osservazioni relative alle modalità di insegnamento: _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________
4. Strumenti
molto utilizzato
parzialmente utilizzato
poco utilizzato
mai utilizzato
libro di testo X
testi di approfondimento X
fotocopie X
appunti X
articoli di riviste e/o giornali X
audiovisivi X
documentazione tecnica X
LIM o lab. multimediale
X
Osservazioni relative agli strumenti:
Come ogni anno ho dovuto fare le fotocopie per i tests a mie spese in quanto il numero di fotocopie fornite è sottodimensionato rispetto al numero degli studenti ,dato che ho 9 classi..
9. TIPOLOGIE ADOTTATE PER LE PROVE DI VERIFICA
Prove scritte
□ Trattazione sintetica di argomenti □ Analisi e commento di testo letterario e non
X Prove strutturate □ Saggio breve / Articolo di giornale
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X Quesiti a risposta singola □ Relazione
X Quesiti a risposta multipla □ Problemi a soluzione rapida
X Altro: elaborati grafici
Prove orali
X Interrogazione breve X Colloquio
□ Esercizi □ Risoluzioni di casi / problemi
□ Altro
Prove pratiche
□ Esercitazioni di laboratorio □ Prove a carattere multimediale
X Produzioni grafiche □ Elaborazione di griglie e mappe concettuali
□ Altro………………………..
Osservazioni relative alla valutazione: Criteri per la valutazione degli obiettivi cognitivi: 1) conoscenza e uso delle norme tecniche e degli strumenti, 2) capacità grafiche 3) impegno nella produzione e nella rielaborazione dei messaggi visivi 4) Analisi, comprensione, valutazione, individuazione storica e contestualizzazione dell’opera d’arte Gli elaborati grafici assegnati sono stati consegnati e valutati dopo un lasso di tempo determinato dalla difficoltà del progetto: nella valutazione ho tenuto conto della pulizia,della correttezza, della precisione degli elaborati che sono stati presentati ripassati con pilot o rapidograph e con retini colorati applicati. Nel caso in cui un elaborato grafico ha avuto una valutazione negativa lo studente ha avuto la possibilità di rifarlo correttamente riparando cosi’ il voto negativo.
5. Numero verifiche effettuate
Primo quadrimestre (S) 2 (O) 2 (P) Secondo quadrimestre (S) 1 (O) 0 (P)
6. Percorsi formativi realizzati con la classe (specificare):
scambi culturali / stage ______________________________________________________________
progetti europei ______________________________________________________________
progetti multidisciplinari ______________________________________________________________
moduli CLIL ______________________________________________________________
teatro ______________________________________________________________
cinema ______________________________________________________________
conferenze ______________________________________________________________
sport ______________________________________________________________
visite guidate , Visita alla mostra artisti siciliani del XX secolo , castello Ursino
viaggi di istruzione _____________________________________________________________
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7. I contenuti delle attività didattiche programmate:
X sono stati ridotti parzialmente i per il disegno X sono stati ridotti parzialmente per la storia dell’arte □ sono stati integrati e ampliati Osservazioni relative ai contenuti svolti: La disciplina di Disegno e storia dell’arte riguarda due materie distinte,il disegno che fa parte dell’area scientifica e la storia dell’arte che fa parte dell’area umanistica. Riuscire a fare bene entrambe durante l’anno scolastico è un’impresa veramente ardua considerando che si hanno solo due ore settimanali. La difficoltà maggiore riguarda la valutazione orale della storia dell’arte dato che il programma è vastissimo, le ore sono esigue e a tutto ciò dobbiamo aggiungere le ore perdute in varie attività per cui l’unica via di valutazione e rappresentata dai test. Le lezioni di storia dell’arte sono state fatte facendo sempre dei parallelismi con la realtà odierna, e mettendo a confronto le tecniche costruttive, inoltre si è fatto sovente riferimento allo stato dei beni culturali in Italia e alla loro conservazione e valorizzazione nonché alle tipologie di restauro dei beni artistici.
Catania, 12/ 05/ 2015 Il docente Antonino Cavallaro
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iceo Scientifico Statale “E. Boggio Lera”
Catania
RELAZIONE DI EDUCAZIONE FISICA
CLASSE 5I
Anno scolastico 2014 - 2015
Docente: Rumasuglia Maria
Libro di testo: Fiorini Coretti Bocchi: “Corpo libero due”
Livelli di partenza rilevati
La classe è costituita da 15 alunni di cui 5 maschi e 10 femmine.
All’inizio dell’anno sono state operate delle verifiche dei livelli di partenza
attraverso dei test atti ad analizzare le capacità coordinative e quelle
condizionali. La situazione emersa dai test è risultata eterogenea. Alcune
alunni presentavano carenze nelle capacità coordinative altri nelle capacità
condizionali altri ancora non presentavano carenze. Alcuni alunni hanno
preso parte alle gara di corsa campestre, fase d’Istituto e prenderanno parte
a quella di atletica leggera, fase d’Istituto
L’interesse per la materia, la partecipazione al dialogo educativo, anche per
le argomentazioni teoriche trattate è stato abbastanza costante durante tutto
l’anno scolastico per la quasi totalità degli alunni I risultati ottenuti sono nel
complesso più che discreti.
Obiettivi Generali:
- Favorire l’armonico sviluppo psicofisico dell’adolescente
- Migliorare la coscienza corporea come capacità relazionale
- Permettere l’acquisizione di una cultura delle attività sportive tendente a
promuovere la pratica motoria come costume di vita
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- Permettere l’acquisizione delle informazioni fondamentali sulla tutela della
salute e la prevenzione della salute
- Abituare gli alunni all’autovalutazione e al rispetto delle regole
- Migliorare l’autostima e la socializzazione
Obiettivi Specifici
-Miglioramento delle capacità motorie condizionali ( forza, velocità, resistenza,
mobilita’ articolare) e coordinative (equilibrio, ritmo coordinazione generale)
- Affinamento degli schemi motori di base ed acquisizione di nuovi schemi
motori
- Conoscenza e pratica di alcune attività sportive individuali e di squadra
- Sviluppo di argomenti teorici relativi all’educazione fisica e sportiva
Contenuti (attività didattiche realizzate):
- Test motori per la valutazione iniziale delle qualità motorie individuali
- Attività per il miglioramento delle capacità motorie condizionali e
coordinative
- Esercizi di mobilizzazione articolare e di allungamento muscolare
- Attività per l’apprendimento ed il perfezionamento dei movimenti di base e dei
gesti tecnici di alcune discipline sportive (atletica leggera, pallavolo, pallacanestro,
badminton,)
Metodo di lavoro:
47
- L’attività didattica si è svolta con lezioni pratiche, lezioni teorico/pratiche e lezioni frontali.
Ogni attività è stata preceduta da spiegazione e dimostrazione e seguita da
correzione sia individuale che di gruppo
- I mezzi e gli strumenti usati sono stati : la palestra e gli spazi all’aperto, l’attrezzatura a
disposizione, libro di testo ed appunti forniti dall’insegnante.
Criteri di valutazione adottati in base allo standard di riferimento:
- Partecipazione attiva
- Miglioramento della situazione di partenza
- Aspetti comportamentali e di socializzazione
Sono state svolte:
- Verifiche iniziali per la conoscenza degli alunni e la definizione degli obiettivi.
- Verifiche in itinere per controllare il processo dell’apprendimento.
- Verifica finale sui risultati conseguiti.
Programma pratico
Test per misurare la resistenza :a)calcolo della frequenza basale, b) calcolo del tempo
di recupero, c) misurazione delle capacità di resistenza generale o aerobica (test di
Cooper)
Test per misurare la forza dei muscoli degli arti inferiori
Test per misurare la mobilità della colonna vertebrale
Test per misurare la velocità su mt.30
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Test per misurare la forza dei muscoli addominali
Stretching dei principali muscoli del corpo umano
Potenziamento dei principali muscoli del corpo umano
Preatletici di base per la corsa: skip, corsa calciata, corsa balzata etc.
Atletica leggera: a) Salto in alto stile Fosbury; b) Corsa ostacoli mt.30.
Pallavolo: fondamentali individuali e di squadra
Pallacanestro: alcuni fondamentali individuali, quali il tiro da fermo ed in corsa o
terzo tempo; passaggi a due mani ed ad una mano, tic tac a due e a tre; palleggio
Programma teorico
Sistema Nervoso
Traumatologia
B.L.S (sistema di base delle funzioni vitali)
Apparato articolare
Qualità motorie: mobilità
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Liceo Scientifico Statale “E. Boggio Lera”
Catania
RELAZIONE DI INGLESE
CLASSE 5I
Anno scolastico 2014 - 2015
Docente: Cesare Costantino Osservazioni relative alla classe: Lo scrivente la conosce dall’anno precedente, pertanto
ha una prospettiva abbastanza chiara delle dinamiche interne, del gruppo classe in se e
del valore della stessa. La classe, sia dal punto di vista del comportamento che da quello
del profitto si è rivelata migliore dell’anno passato perché un paio di allievi respinti
hanno riequilibrato la situazione in senso positivo, anche se qualche elemento di
debolezza è rimasto.
Il gruppo classe è composto da 15 allievi, 10 femmine (due di loro pendolari) e 5 maschi.
La storia di quest’ anno è stata caratterizzata da fasi alterne di studio e di rilassamento in
cui la classe è scivolata per pigrizia o poco interesse allo studio. Nella fase di
avvicinamento agli esami di stato, che sono ormai alle porte, è sembrato esservi un certo
rinascere dell’interesse soprattutto da parte di coloro che invece l’interesse lo avevano
manifestato solo saltuariamente. Quegli elementi che hanno voluto, con uno studio ed un
impegno più o meno costanti, sono riusciti nel complesso a raggiungere un livello di
preparazione più che discreto, anzi in un paio di casi buono, mentre coloro che non hanno
fatto della costanza e del senso di responsabilità la loro marcia in più, sono rimasti al
palo. In particolare, uno studente che aveva sempre manifestato problemi con la lingua è
riuscito grazie ad un impegno non indifferente a colmare le sua lacune e raggiungere un
livello discreto, a differenza di altri due che invece, pur stimolati e coinvolti nel contesto
classe hanno solo ottenuto risultati molto scadenti.
Alla fine dell’anno scolastico, pertanto, per la disciplina che mi riguarda, la classe si
presenta come di seguito: un ragazzo e una ragazza hanno raggiunto un buon livello, altri
2 si sono attestati su risultati discreti, 4 allievi sono arrivati alla sufficienza, altre 5 non
raggiungono la sufficienza da soli, mentre i restanti 2 hanno ottenuto solo insufficienze.
Per ciò che riguarda il programma, dato l’esiguo numero di ore, considerando i vari
imprevisti ed interruzioni della didattica nel corso dell’anno, vacanze natalizie,
autogestione, scioperi e quant’altro, l’insegnante ha dovuto tralasciare qualche argomento
del programma che di seguito vede i seguenti punti:
1. The Victorian Age
2. Charles Dickens - The social novel – “Oliver wants more” – “Facts” from “Hard times”
3. Thomas Hardy – “Tess of the D’Urbervilles” The fallen woman
4. Oscar Wilde and a new type of novel
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5. R.L. Stevenson – “The strange case of Dr. Jekyll and Mr. Hyde”
6. The Age of Anxiety – The crisis at the turn of the century
7. The war poets – “The soldier” by Rupert Brooke
8. The various forms of XX Century novel
9. D.H. Lawrence “Sons and Lovers” – The wind-swept ash-tree – The bush
10. James Joyce - The stream of consciousness in “Ulysses” and “Dubliners”
11. George Orwell - Dystopian literature /Science Fiction - “Animal farm” – “1984”
12. William B. Yeats “Life and vision of history” “Easter Rising”
13. Thomas S. Eliot ‘The Waste Land’ – The fire sermon”
14. The Theatre of the Absurd – Beckett – “We shall come tomorrow”
15. Anglo-American literature (F.S. Fitzgerald’s “The great Gatsby”)
16. Jack Kerouac and the Beat Generation – “On the road”
Obiettivi di Apprendimento:
Standard Minimi di Conoscenza ed Abilità
Al termine dell'anno scolastico, quasi tutta la classe è in grado di:
- comprendere il significato di testi orali e scritti di una certa lunghezza;
- sostenere una conversazione strutturalmente più complessa di quanto sapessero fare a inizio d’anno;
- rispondere a questionari di lingua e letteratura;
- compiere riflessioni sulle funzioni linguistiche più importanti ed i loro componenti.
Obiettivi trasversali:
L'insegnamento della lingua straniera assume particolare importanza nel processo formativo della classe, in
quanto contribuisce ad allargare notevolmente gli orizzonti culturali della stessa, vista anche la natura della
scuola, in cui l’apprendimento della lingua inglese riveste un’importanza di primo piano nel curricolo degli
studenti, e consente una visione a più ampio respiro dei problemi comuni alla propria cultura ed a quella del
paese di cui viene studiata la lingua. Gli obiettivi trasversali che alla fine dell'anno gli allievi hanno
raggiunto vale a dire:
- rispetto di sé, gli altri, le strutture della scuola e l'ambiente;
- sviluppo del senso critico;
- sviluppo delle capacità logiche ed espressive;
sono stati raggiunti nel complesso dall’intera classe, pur con qualche sporadico episodio di non perfetta
conformità alle regole della convivenza scolastica.
Metodi di insegnamento:
Approcci didattici, tipologia di attività e modalità di lavoro
L'approccio didattico è stato di tipo funzionale comunicativo, per cui l'apprendimento è avvenuto attraverso
l'acquisizione di un modello di comportamento linguistico preposto nella sua globalità. Le unità didattiche
sono state affrontate secondo il livello degli alunni, le loro esigenze ed i loro interessi. E’ stato necessario che essi
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comprendessero tutte le parole di un testo e che si fermassero ad ogni difficoltà di lessico incontrata, ma si è
cercato di far abituare gli studenti a capire il senso del contesto. Il lavoro in classe è stato strutturato come
segue:
1) domande di preparazione alla funzione comunicativa;
3) studio degli elementi specifici in esso presentati;
4) commento sul testo scritto e domande sullo stesso riguardanti lo stile, il tema affrontato;
5) verifica della capacità degli alunni di utilizzare per proprio conto gli elementi specifici del testo;
6) verifiche scritte ed orali sugli argomenti affrontati.
La tipologia di attività è stata incentrata soprattutto su questionari, aperti e su esercizi di comprensione del
testo, lavori di gruppo.
52
iceo Scientifico Statale “E. Boggio Lera”
di Catania
Scheda informativa disciplinare Classe V I
.
Insegnante:
Salvatore
Bentivegna
Disciplina: Fisica
Testo adottato: Vol.2 e Vol 3 “Le regole del
gioco“ di A. Caforio e A Ferilli,
Ed. Le Monnier
Obiettivi programmati
completare, sistemare e formalizzare le conoscenze acquisite nel corso degli studi;
far comprendere i procedimenti caratteristici dell’indagine scientifica;
educare ad una corretta lettura ed interpretazione dei fenomeni e ad una chiara esposizione delle
leggi che li regolano;
sviluppare capacità di collegamento e di sintesi;
contribuire a rendere gli alunni capaci di affrontare problemi concreti anche al di fuori degli stretti
ambiti disciplinari;
distinguere la realtà fisica dai modelli costruiti per la sua interpretazione;
utilizzare il linguaggio specifico della disciplina;
abituare all’uso dello strumento matematico come mezzo di supporto delle teorie fisiche.
Metodi, mezzi, spazi e tempi del percorso formativo utilizzato
Hanno prevalso le lezioni frontali, con riferimento in modo puntuale al libro di testo (salvo diversa
indicazione). Per ottenere il massimo coinvolgimento degli studenti, alle spiegazioni è stato dato il carattere
di una discussione. Ampio spazio è sempre stato dato alle domande degli studenti, sia nel corso delle
spiegazioni, sia in seguito allo studio domestico, per quel che riguarda testo ed esercizi.
Criteri e strumenti di valutazione adottati
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I livelli finali per la soglia della sufficienza sono: interesse, impegno, conoscenza dei contenuti della
disciplina e livello di partenza. Per l’attribuzione dei voti ho tenuto conto della partecipazione attiva in
classe e dei contenuti espressi nello svolgimento di colloqui, interrogazioni, problemi svolti alla lavagna,
questionari e verifiche scritte.
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Grado di impegno degli studenti, qualità dell’apprendimento, obiettivi raggiunti..
Premesso il buon impegno generale, buona parte della classe è giunta ad avere una buona/discreta
consapevolezza critica degli argomenti disciplinari, mentre la rimante parte, pur avendo migliorato, continua
ad avere uno studio basato più sulla memoria che sull’analisi critica.
CONTENUTI
ELETTROMAGNETISMO
LA CARICA ELETTRICA E LA LEGGE DI COULOMB
Corpi elettrizzati e loro interazioni
Conduttori e isolanti
Polarizzazione dei dielettrici
Induzione elettrostatica
La legge di Coulomb
Principio di sovrapposizione
Forza fra due cariche in un dielettrico
IL CAMPO ELETTRICO
Il concetto di campo elettrico
Il campo elettrico di una carica puntiforme
Sovrapposizione dei campi generati da cariche puntiformi
Il flusso del campo elettrico
Distribuzione della carica elettrica sui conduttori
Teorema di Gauss
Applicazioni del teorema di Gauss
Campo elettrico generato da una distribuzione piana di carica;
Campo elettrico generato da una distribuzione lineare di carica;
Campo elettrico generato da una distribuzione volumetrica (Sferica)di carica;
Lavoro compiuto dalla forza del campo elettrico
Energia potenziale elettrica
Il potenziale elettrico e superfici equipotenziali
Equilibrio elettrostatico di due conduttori sferici
Potere dispersivo delle punte
Conservazione dell’energia meccanica nel campo elettrico
Condensatori piani
Effetto di un dielettrico sulla capacità di un condensatore e rigidità del dielettrico
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Sistemi di condensatori (in serie e in parallelo)
Energia immagazzinata in un condensatore
LA CORRENTE ELETTRICA
La corrente elettrica e la forza elettromotrice
La resistenza elettrica e le leggi di Ohm
Circuiti elettrici in corrente continua
Forza elettromotrice e differenza di potenziale
Resistenze in serie ed in parallelo
Leggi di Kirkhoff
Energia e potenza dissipata per effetto Joule
Circuiti RC
Strumenti di misura: reostato, amperometro e galvanometro, voltmetro.
L’effetto termoionico, potenziale d’estrazione, l’effetto Volta e l’effetto Seebeck
IL MAGNETISMO
Fenomeni magnetici
Il campo di induzione magnetica (B) e le linee d’induzione,
Esperienze di Oersted e di Ampere
Il magnetismo terrestre
Interazione tra corrente elettrica e campo magnetico
Intensità del campo magnetico generato da un filo rettilineo, da una spira, da un solenoide percorsi da
corrente
Momento torcente su una spira percorsa da corrente e motore elettrico a corrente continua
Il campo magnetico B nella materia
Ciclo di isteresi magnetica
MOTO DELLE CARICHE ELETTRICHE
Il moto di una carica elettrica in un campo elettrico uniforme
La forza di Lorentz e il moto di una carica in un campo magnetico uniforme
Effetto Hall
L’INDUZIONE ELETTROMAGNETICA
Le esperienze di Faraday
Il flusso del campo induzione magnetica
La legge di Faraday-Neumann e la legge di Lenz
I generatori di tensione alternata (alternatore e dinamo)
Circuito resistivo in corrente alternata e valori efficaci
Catania,
IL DOCENTE
____________________
56
Liceo Scientifico Statale “E. Boggio Lera”
di Catania
Scheda informativa disciplinare Classe V I
.
Insegnante:
Salvatore
Bentivegna
Disciplina: Matematica
Testo adottato: Vol. 4,5 “Matematica.blu
2.0“ di M. Bergamini, A.
Trifone, G. Barozzi, Ed.
ZANICHELLI
Obiettivi programmati
saper risolvere problemi inerenti il calcolo combinatorio e delle probabilità;
completare, sistemare e formalizzare le conoscenze acquisite nel corso degli studi;
generalizzare le proprie conoscenze: supportare, produrre ipotesi, estendere per analogia, saper
ricondurre allo stesso schema logico argomenti diversi;
consolidare la capacità di esprimersi con un linguaggio chiaro e preciso;
essere in grado di utilizzare le strutture logico-matematiche acquisite non solo nel contesto specifico,
ma anche in ambiti diversi ed in situazioni non standardizzate;
riconoscere e saper utilizzare consapevolmente le procedure risolutive delle disequazioni razionali;
riconoscere vari tipi di funzioni e saperne calcolare gli elementi significativi per lo studio e la loro
rappresentazione grafica;
essere in grado di utilizzare alcuni metodi di risoluzione approssimata di un’equazione;
riconoscere le particolarità dei limiti e delle derivate e saper utilizzare le relative tecniche risolutive.
saper risolvere problemi di minimo e massimo assoluto;
riconoscere le particolarità degli integrali e saper utilizzare le relative tecniche d’integrazione.
Metodi, mezzi, spazi e tempi del percorso formativo utilizzato Alcuni argomenti sono stati trattati parallelamente in modo da non concentrare in poco tempo la loro
comprensione.
La lezione frontale non è stata la sola risorsa da me adottata: esercitazioni collettive su problemi attinenti a
quanto spiegato nella lezione frontale, assegnazione di problemi individuali di sviluppo e potenziamento
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della comprensione, esercitazioni finalizzate all’esame di stato, sono stati mezzi pedagogici altrettanto utili
al processo d’apprendimento.
Al fine di consolidare i contenuti di volta in volta affrontati e di potenziare le capacità operative, ho dedicato
molte ore di lezione alla risoluzione di esercizi e problemi, e alla correzione degli esercizi assegnati per
casa.
Criteri e strumenti di valutazione adottati
Nella valutazione si è tenuto conto dei contenuti assimilati, della sicurezza espositiva, della precisione
operativa, dell'applicazione allo studio, della partecipazione alle lezioni, della maturazione delle capacità di
analisi e sintesi e del miglioramento mostrato da ciascun alunno nel corso dell’anno.
Grado di impegno degli studenti, qualità dell’apprendimento, obiettivi
raggiunti.
La classe ha mostrato, durante l’anno scolastico, un discreto interesse e una partecipazione attiva al dialogo
educativo.
Una parte degli allievi ha studiato con continuità riuscendo a conseguire risultati adeguati alle potenzialità.
Tra questi si sono distinti alcuni alunni che, dotati di buone doti di logica ed intuito, hanno evidenziato
notevole sicurezza e capacità di lavorare autonomamente. Un gruppo di studenti, pur avendo mostrato un
certo impegno, non è riuscito a raggiungere gli obiettivi minimi a causa delle insicurezze nella preparazione
di base, di una certa difficoltà a riesaminare criticamente le conoscenze via via acquisite e per la mancanza
di un adeguato metodo di studio. La rimanente parte della classe ha avuto un atteggiamento di superficialità,
studiando in modo discontinuo e solo in corrispondenza di alcune verifiche o addirittura nell’ultimo periodo,
non riuscendo a raggiungere una preparazione adeguata alle potenzialità e a volte insufficiente
Catania,
IL DOCENTE
____________________
58
CONTENUTI (TRATTATI PRIMA DEL 15 MAGGIO)
TEMA 1 TRASFORMAZIONI GEOMETRICHE
Le trasformazioni geometriche;
La traslazione;
La rotazione;
La simmetria centrale;
La simmetria assiale;
L’omotetia;
La similitudine;
Le affinità;
Trasformazioni geometriche composte.
TEMA 2 IL CALCOLO COMBINATORIO
I raggruppamenti;
Le disposizioni semplici;
Le disposizioni con ripetizione;
Le permutazioni semplici e con ripetizione;
Le combinazioni semplici e con ripetizione;
La funzione n!;
I coefficienti binomiali;
Legge delle classi complementari;
Formula di ricorrenza, formula Stifel.
TEMA 3 IL CALCOLO DELLE PROBABILITA’
Gli eventi;
La concezione classica di probabilità;
La concezione statistica di probabilità;
La concezione soggettiva di probabilità;
L’impostazione assiomatica di probabilità;
La probabilità della somma logica di eventi;
La probabilità condizionata;
La probabilità del prodotto logico di eventi;
Il problema delle prove ripetute;
Il teorema di Bayes.
TEMA 4 FUZIONI REALI DI UNA VARIABILE REALE
Premessa;
Alcune definizioni fondamentali;
Funzioni elementari:
Polinomiali;
Funzioni razionali;
Funzioni irrazionali;
Funzioni goniometriche ;
Funzione logaritmica;La funzione esponenziale;
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La funzione valore assoluto;
Domini delle funzioni.
TEMA 5 LIMITI DI UNA FUNZIONE
Nozione di limite:
Limite infinito per che tende ad infinito;
Limite infinito per che tende ad un valore finito;
Limite finito per x che tende ad infinito;
Limite finito per x che tende ad un valore finito;
Limite sinistro, limite destro;
Limiti fondamentali;
Teoremi sulle operazioni con i limiti;
Forme d’indecisione e calcolo dei limiti.
Teorema dell’unicità del limite;
Teorema della permanenza del segno;
Teorema del confronto;
Limiti notevoli.
TEMA 6 FUNZIONI CONTINUE
Introduzione;
Definizione di funzione continua;
Continuità a destra o a sinistra;
Alcune funzioni continue;
Punti di discontinuità (I, II e III specie);
Teoremi fondamentali sulle funzioni continue: Di Weierstrass, dell’esistenza degli zeri e
dei valori intermedi.
Asintoti (verticali, orizzontali e obliqui);
TEMA 7 TEORIA DELLE DERIVATE
Premessa;
Definizione di derivata e suo significato geometrico;
Derivata destra e derivata sinistra;
Continuità delle funzioni derivabili;
Derivate di alcune funzioni elementari;
Derivata di una costante;
Derivata della funzione identica;
Derivata della funzione logaritmica;
Derivata della funzione esponenziale;
Regole di derivazione;
Derivata della somma;
Derivata del prodotto;
Derivata del quoziente;
Derivate delle funzioni goniometriche;
Derivate delle funzioni goniometriche inverse;
Derivate delle funzioni composte;
Derivata prima e derivate successive di una funzione;
Primitiva di una funzione;
60
Differenziale di una funzione.
TEMA 8 TEOREMI FONDAMENTALI DEL CALCOLO
DIFFERENZIALE
Crescenza o decrescenza delle funzioni;
Funzioni invertibili e funzioni inverse;
Punti a tangente orizzontale:
Minimi e massimi relativi;
Flessi a tangente orizzontale;
Teoremi di Rolle, di Cauchy, di Langrange e loro significato geometrico;
Teorema di De L’Hopital (forma indeterminata 0/0 ,/ e altre forme);
Uso delle derivate successive;
Osservazioni sui massimi e minimi locali;
Minimo e massimo assoluto;
Concavità, convessità e flessi;
Studio dei punti di non derivabilità;
Punti angolosi;
Cuspidi;
Flessi a tangente verticale.
TEMA 9 GRAFICO DI UNA FUNZIONE:
Funzioni pari e dispari
Polinomi;
Funzioni razionali;
Funzioni algebriche irrazionali;
Funzioni goniometriche;
Funzioni esponenziali;
Funzioni logaritmiche;
Studio della funzione per la discussione di un’equazione parametrica
TEMA 10 GLI INTEGRALI INDEFINITI
L’integrale indefinito e le sue proprietà;
Gli integrali indefiniti immediati;
L’integrazione per sostituzione;
L’integrazione per parti;
L’integrazione di funzioni razionali fratte.
L’integrazione di alcune funzioni irrazionali.
TEMA 11 GLI INTEGRALI DEFINITI E LE LORO APPLICAZIONI
L’integrale definito e le sue proprietà;
Teorema di Torricelli-Barrow
Il calcolo delle aree;
Teorema della media;
Il calcolo del volume dei solidi e dei solidi di rotazione;
Gli integrali impropri;
La lunghezza di un arco di curva piana e l’area di una superficie di rotazione.
Catania, 14 maggio 2045 IL DOCENTE
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Scheda informativa disciplinare di Religione Cattolica
Anno scolastico 2014-2015 Classe 5^ Sez. I
Docente: prof. Salvatore Cattano
Ore settimanali:1
Testo in adozione: L. Solinas, Tutti i colori della vita, ed. blu, SEI
Analisi della classe
Gli alunni, avvalentesi dell’IRC, hanno seguito con regolarità le lezioni, hanno
contribuito, ciascuno secondo le proprie capacità, allo svolgimento del dialogo
educativo, che è stato sempre proficuo. La risposta della classe è stata nel
complesso soddisfacente, e la maggioranza degli alunni ha assimilato
sufficientemente i contenuti, hanno partecipato al dialogo con interventi personali
costruttivi e maturi dimostrando complessivamente un’ottima interiorizzazione dei
valori proposti.
Obiettivi raggiunti
Attraverso lo sviluppo delle aree tematiche e dei contenuti specifici individuati
nella programmazione iniziale, gli alunni sono stati guidati ad acquisire una più
profonda comprensione del valore della coscienza morale; a comprendere
l’importanza di una scala di valori su cui fondare la propria vita e della coerenza
come principio che regola le scelte personali; a sapersi confrontare, con obiettività
e senza pregiudizi, con le posizioni dell’etica laica e cattolica; a riconoscere il
primato della persona umana e dei suoi diritti fondamentali.
Sono stati in particolare approfonditi alcuni temi di ordine morale ed esistenziale,
come l’impegno per il bene comune e per la promozione dell’uomo, con
particolare riferimento alla questione razziale, al principio di tolleranza, al valore
della non-violenza.
Rispetto a queste tematiche, il messaggio cristiano è stato presentato come
proposta portatrice di valori universali e pertanto in grado di contribuire
validamente alla crescita integrale della persona. L’itinerario educativo ha cercato
di stimolare negli alunni il senso critico necessario per confrontarsi in modo
maturo con la realtà e con le vari proposte etiche attuali ed essere in grado di
compiere scelte responsabili e motivate rispetto alle questioni morali, al di là di
ogni formalismo e di ogni imposizione di modelli da parte della società.
Metodologie didattiche
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L’itinerario didattico ha utilizzato prospettive diverse e insieme complementari: la
prospettiva esperienziale, antropologica, storica, biblica e teologico-sistematica,
anche allo scopo di favorire la dimensione multidisciplinare e l’integrazione con
gli apporti culturali provenienti dalle altre discipline.
Nel processo didattico sono state avviate molteplici attività come il reperimento e
la corretta utilizzazione di documenti (biblici, ecclesiali, storico-culturali etc.), la
ricerca individuale e di gruppo, il confronto e il dialogo con altre confessioni
cristiane, con le religioni non cristiane e con sistemi di significato non religiosi. Al
fine di favorire la partecipazione attiva degli alunni, non ci si è limitati
esclusivamente alla modalità della lezione frontale, ma sono state offerte molteplici
opportunità: il dibattito a tema, la ricerca personale e di gruppo, elaborati scritti,
utilizzo creativo del testo scolastico, accesso a fonti e documenti, utilizzo degli
strumenti multimediali, lavori di gruppo, lavori multimediali. L’impostazione
didattica ha cercato di integrare coerentemente istanze diverse, quali l’adeguatezza
contenutistica, l’interesse degli alunni e l’effettivo tempo a disposizione.
Moduli tematici svolti nell’anno
1° Modulo: Persona umana e dimensione etica
2° Modulo: La Chiesa e la questione sociale
3° Modulo: La chiesa del XX secolo
4°Argomenti di attualità
TEMPI
I tempi di svolgimento delle unità di apprendimento sono stati adattati sia alla
complessità degli argomenti sia alle eventuali difficoltà che gli alunni hanno
incontrato nel corso dell'anno scolastico.
Mezzi e Strumenti
Mezzi e linguaggi specifici, integrati con le nuove forme di comunicazione
Sussidi: Libri di testo, dizionari specifici, testi sacri, documenti conciliari,
video, riviste, giornali, siti web.
Spazi: aula scolastica; sala-video; aula multimediale.
Criteri di verifica e valutazione
La valutazione è stata considerata momento integrante del processo di
insegnamento-apprendimento. Strumento di verifica è stato il percorso didattico
nella sua globalità, cui si sono affiancati colloqui individuali e di gruppo,
questionari, elaborati scritti, osservazioni sistematiche,
La valutazione ha tenuto conto della situazione di partenza, raffrontando ciascun
alunno con se stesso, con la propria storia personale e scolastica, con le proprie
reali potenzialità. A ciò si è aggiunta la valutazione delle conoscenze dei contenuti
disciplinari essenziali, la capacità di rielaborazione dei contenuti, le competenze e
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la consapevolezza acquisite tenendo conto dell’impegno e dell’interesse nel
partecipare al dialogo educativo, raggiungendo globalmente ottimi risultati.
Catania Maggio 2015 Prof Salvatore Cattano
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I Docenti del consiglio di classe
Docenti Materia F
i
r
m
a
Di Mauro Orazio Filosofia
Bentivegna
Salvatore
Matematica -
Fisica
Costantino Cesare Inglese
Aiello Andrea Scienze
Rumasuglia Maria Educazione
Fisica
GiardinaAngela Italiano
Arena Gabriella Latino
Cattano Salvatore Religione
Stanganelli Alessandra Storia
Cavallaro Antonino
Disegno e
Storia
dell’Arte