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Sviluppo e Gestione dei Progetti docente: Prof. Filippo Ghiraldo [email protected]

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Sviluppo e Gestione dei Progetti

docente: Prof. Filippo Ghiraldo

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La squadra di progetto

Struttura dell'impresa;

Organizzazione del team di lavoro;

Ruolo del project manager;

La negoziazione in azienda.

20/04/2009 Filippo Ghiraldo - Sviluppo e Gestione Progetti per Studenti di Scienze 3

Le risorse umane e la loro organizzazione

� Rappresentano l’aspetto più importante e decisivo per il successo di un progetto;

� Il successo di un progetto non dipende da un “fuoriclasse”, ma da un team affiatato, motivato, costruttivo;

� Per questo, come vedremo, il Project Manager piùche un bravo tecnico deve essere:� un bravo comunicatore e motivatore;

� in grado cioè di trasformare i momenti di conflitto del progetto in momenti di crescita e confronto.

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Struttura organizzativa classica

� E’ funzionale, cioè basata su funzioni distinte, specializzate: Produzione, Acquisti, Marketing;

� Si basa sulla divisione del lavoro per raggiungere l’efficienza, evitando ridondanze dei ruoli;

� La responsabilità è accentrata su pochi individui che gestiscono le situazioni “fuori standard”;

� Rappresenta una struttura “rigida” e quindi poco reattiva ai cambiamenti;

� E’ adatta ad ambiti operativi stabili, poco competitivi, con dinamiche di mercato limitate;

� E’ dunque del tutto inadeguata alla gestione dei progetti.

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Progetto vs. Operazioni - 1

espliciti (specifiche di progetto)impliciti (definiti attraverso i compiti

assegnati e procedure)OBIETTIVO

temporaneo/esclusivo

legato a team trasversale

routinario/ripetitivo

legato a singole funzioniCARATTERE

budget di spesacosti standardCOSTO

R&D, opere ingegneristiche, campagna marketing,

trasloco, matrimonio, un nuovo corso universitario, etc.

Pagamenti fornitori; evasione ordini; attività didattica, etc.

ESEMPI

durata attività

finestra opportunità

tempi standard

tempi di consegnaTEMPO

fissata dagli obiettivi (livello)conformità agli standardQUALITA’

PROGETTIOPERAZIONI ORDINARIE

ATTIVITA’ DI FUNZIONE

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Struttura organizzativa funzionale

DirezioneGenerale

DirezioneAmministrat.

DirezioneAcquisti

DirezioneProduzione

DirezioneRisorse Umane

DirezioneCommerciale

Italia EsteroDirezione

Stabilimento ADirezione

Stabilimento BDirezione

Stabilimento C

Assemblaggio

Manutenzione

Progettazione

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Caratteristiche

� L’organigramma è tipico di di una struttura gerarchico a piramide.

� Sottintende una “catena del comando” chiara nella quale ogni dipendente ha chiaro chi sia il suo diretto superiore: Progettazione < Direzione Stabilimento B < Direzione Produzione < Direzione Generale.

� E’ una struttura scarsamente collaborativa: i manager tendono a “riconoscersi” sempre più con la funzione di appartenenza e perdono la “visione globale”.

� Il principale difetto risiede nella “rigidità” e nella scarsa reattivitàal cambiamento.

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Struttura organizzativa divisionale

DirezioneGenerale

DivisioneProdotti Propri

DivisioneProdotti Acquisto

Divisione Servizi

ServiziPost-vendita

AcquistiLogistica

Distribuzione

Italia

Estero

AmministrazioneControllo

Di Gestione

RisorseUmane

ControlloDi Gestione

Acquisti Produzione Commerciale Italia

Estero

ControlloDi Gestione

Ogni Business Unit si occupa di un mercato

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Struttura organizzativa per prodotto

DirezioneGenerale

ManagerProdotto A

ManagerProdotto B

ManagerProdotto C

Engineering ProduzioneEngineering ProduzioneEngineering Produzione

Ogni Business Unit si occupa di un prodotto

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Caratteristiche

� Questa struttura prevede la suddivisione ed aggregazione delle funzioni in unità organizzative chiamate divisioni o “Business Unit”.

� Ogni Business Unit è specializzata per prodotto, mercato di riferimento, mercato geografico.

� A differenza della struttura a piramide, favorisce lo sviluppo di competenze manageriali trasversali.

� E’ una struttura scarsamente collaborativa quando le Business Unit non sono coordinate con gli obiettivi globali dell’organizzazione e agendo come aziende indipendenti perdono la “visione globale”.

� Il principale difetto risiede nella duplicazione delle funzioni con un incremento dei costi di struttura.

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L’organizzazione del CNR

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L’organizzazione del CNR

� Ritorna a Organizzazione CNR Elenco Progetti per Dipartimenti � Elenco Alfabetico Progetti Ricerca libera

nei progetti Dipartimento Agroalimentare

� Risorse biologiche e tutela dell'agroecosistema� Sicurezza, qualità alimentare e salute� Sviluppo di biotecnologie avanzate per il sistema agroalimentare� Sviluppo rurale e territorio� Sviluppo sostenibile del sistema agroindustriale� Dipartimento Energia e Trasporti� Generazione distribuita di energia� Generazione pulita di energia da combustibili fossili� Idrogeno: produzione, trasporto, distribuzione, utilizzo� Nanotecnologie e metallurgia fisica per lo sviluppo di componentistica per sistemi ad alta efficienza energetica� Partecipazione ai programmi nazionali e internazionali sulla fusione� Uso razionale dell'energia nei trasporti� Progetto interdipartimentale: Energia e Mobilità Sostenibile� Dipartimento ICT - Tecnologie dell'Informazione e delle Comunicazioni� Apparati e tecnologie per reti telematiche� Data Mining, ontologie e web semantico� Grid e high performance computing� Modellistica e simulazione di sistemi complessi� Multimodal and multidimensional content and media� Progetto interdipartimentale: Bioinformatica� Progetto interdipartimentale: Sicurezza� Dipartimento Identità Culturale� Identità mediterranea ed Europa. Mobilità, migrazioni, relazioni interculturali� Innovazione e sviluppo italiani nell'economia globale post-inustriale� Lessico giuridico e patrimonio giuridico italiano: tradizione, interpretazione, innovazione� Lingua italiana: strutture, modelli, archivi testuali, e repertori lessicali� Memoria storica, valori, istituzioni� Pluralità di patrie e di appartenenze, nuovi conflitti: il problema del governo fra trasformazioni istituzionali e sociali� Qualità e identità nei sistemi educativi e nella ricerca� Storia delle idee e della terminologia di cultura� Unificazione del diritto, integrazioni continentali, diritto della cooperazione internazionale� Dipartimento Materiali e Dispositivi� Biofisica e Soft Matter� Materiali, dispositivi e sistemi magnetici e superconduttivi� Microelettronica, Sensori e Microsistemi� Nanoscienze e nanotecnologie� Ottica, Fotonica e Plasmi� Sistemi e materiali complessi

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Struttura organizzativa per progetti

� E’ interfunzionale, deve superare le barriere funzionali e gerarchiche;

� Prevede due tipi manager, quello di “funzione” e quello temporaneo di“progetto”:

� Il manager di funzione ha il compito di assicurare la specializzazione e le competenze della risorsa tipica della funzione;

� Al project manager spetta invece il compito di sfruttare al meglio le competenze della risorsa all’interno del progetto.

� Si basa sulla condivisione dell’obiettivo di progetto e sulla motivazione del team per raggiungere l’efficienza;

� La responsabilità è condivisa a vari livelli dal project manager con tutto il team;

� Se il team è ben formato e gestito, rappresenta una struttura “flessibile” in grado di adattarsi prontamente ai cambiamenti tipici di un progetto.

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Tipi di struttura per progetti

� Le strutture che prevedono due tipi di manager vengono anche dette strutture organizzative a matrice. In funzione del “peso”del project manager rispetto al manager di funzione esistono tretipi di strutture:

� Debole, nella quale i ruoli ed i poteri della struttura permanente non vengono modificati ed il project manager è solo un coordinatore;

� Equilibrata, nella quale il project manager assume maggiori poteri e parte del controllo sul budget di progetto;

� Forte, nella quale il project manager assume il controllo delle risorse rispetto al manager di funzione

� Esiste anche una struttura per progetti “pura”, nella quale viene costituita una “task-force” completamente dedicata al progetto.

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� Sviluppare l’architettura;

� Definire il piano di progetto;

� Controllare l’avanzamento;

� Gestire le risorse.

� Assegnare le risorse al progetto;

� Prendere in carico le risorse al termine del progetto.FORTE

� Sviluppare l’architettura;

� Definire il piano di progetto;

� Negoziare l’assegnazione delle risorse;

� Controllare l’avanzamento;

� Coordinare il lavoro delle interfacce.

� Assegnare le risorse al progetto;

� Definire le interfacce;

� Gestire le risorse;

� Presidiare gli impegni del piano.

MISTA O EQUILIBRATA

� Comunicazione e facilitazione;

� Supportare la struttura permanente.

� Sviluppare il piano di progetto;

� Controllare l’avanzamento;

� Gestire le risorse.

DEBOLE

Compiti del

Manager di Progetto

Compiti dei

Manager di funzione

STRUTTURA

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Struttura per progetto – Matrice debole

DirezioneGenerale

Direzione R&SDirezione

ProgettazioneDirezioneProduzione

DirezioneAcqusiti

DirezioneCommerciale

DirezioneLogistica

ManagerProgetto 1

ManagerProgetto 2

ManagerProgetto 3

ManagerProgetto 4

Tratto continuo = autorità

Tratteggio = sola influenza

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Caratteristiche

� L’organizzazione a “matrice debole” non modifica la struttura, ruoli e poteri delle funzioni permanenti:

� Le risorse coinvolte nel progetto sono semplicemente coordinate dal Project Manager;

� Le risorse coinvolte nel progetto rispondono ai manager di funzione e danno quindi priorità alle attività “ordinarie”.

� Il rischio principale è un Project Manager “coordinatore”, dotato di autorità teorica sulle risorse coinvolte nel progetto, senza possederne l’autorità formale.

� Questa soluzione funziona se il Project Manager è una figura carismatica, la cui competenza, correttezza, affidabilità e naturalmente esperienza sia riconosciuta dal team di progetto e dei manager di funzione.

� La situazione è mitigata nella struttura a “matrice equilibrata”.

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Struttura per progetto – Matrice equilibrata

DirezioneGenerale

Direzione R&SDirezione

ProgettazioneDirezioneProduzione

DirezioneAcqusiti

DirezioneCommerciale

DirezioneLogistica

ManagerProgetto 4

Tratto continuo = autorità

Tratteggio = sola influenza

20/04/2009 Filippo Ghiraldo - Sviluppo e Gestione Progetti per Studenti di Scienze 19

Struttura per progetto – Matrice forte

DirezioneGenerale

Direzione R&SDirezione

ProgettazioneDirezioneProduzione

DirezioneAcqusiti

DirezioneCommerciale

DirezioneLogistica

ManagerProgetto 1

ManagerProgetto 2

ManagerProgetto 3

ManagerProgetto 4

Tratto continuo = autorità

Tratteggio = sola influenza

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Caratteristiche

� L’organizzazione a “matrice forte”modifica la struttura, ruoli e poteri delle funzioni permanenti:� L’autorità formale sulle risorse coinvolte nel progetto è in capo al Project Manager e non al Manager della funzione che fornisce la risorsa stessa.

� Il principale svantaggio è il rischio di conflitti tra Project Manager e Manager di Funzione

� Questa configurazione può essere modificata inserendo “in staff” alla Direzione Generale una funzione di Project Management per� Prevenire i conflitti tra Manager di Progetto e di Funzione;

� Migliorare il coordinamento tra i vari progetti.

20/04/2009 Filippo Ghiraldo - Sviluppo e Gestione Progetti per Studenti di Scienze 21

Struttura per progetti pura

DirezioneGenerale

ManagerProgetto 1

ManagerProgetto 2

ManagerProgetto 3

ManagerProgetto 4

ManagerProgetto 5

ManagerProgetto 6

Tratto continuo = autorità

Tratteggio = sola influenza

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Caratteristiche

� L’organizzazione per progetti “pura” modifica profondamente la struttura, ruoli e poteri delle funzioni permanenti.

� I principali vantaggi di questa soluzione sono:� La frte interazione tra i membri del team di progetto che fisicamente

risiedono nello stesso ufficio;

� La capacità di rispondere prontamente alle criticità del progetto grazie alla formale autorità ed autonomia del Project Manager.

� I principali svantaggi sono:� La duplicazione di competenze all’interno dei vari progetti (come nella

struttura divisionale), che comporta un incremento dei costi della struttura;

� Spesso uno scarso coordinamento tra i vari progetti;

� Necessità di pianificare al meglio il reinserimento dei membri del team nel progetto successivo o nella funzione di appartenenza.

� Questa configurazione può essere modificata inserendo “in staff” alla Direzione Generale una funzione di Project Management per migliorare il coordinamento tra i vari progetti.

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Struttura ed influenza sul Progetto

Full-timeFull-timePart-timePart-timePart-timePersonale Amministrativo del Project Management

Full-timeFull-timeFull-timePart-timePart-timeRuolo del Project Manager

Project ManagerProject ManagerMistoManager funzionale

Manager funzionale

Responsabile del controllo del budget di progetto

Alta - Quasi Totale

Moderata - AltaBassa -Moderata

LimitataScarsa o nullaAutorità del Project Manager

ForteEquilibrataDebole

PROGETTUALE

A MATRICE

FUNZIONALE

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Criteri per la scelta della struttura organizzativa

ELEVATA

NORMALE

LIMITATA

Complessità

MOLTOELEVATO

ELEVATO

BASSO

Rischio

MOLTO STRETTI EVINCOLATI

LUNGANUOVA> 20MOLTO ELEVATA

Organizzazione per progetti pura

STRETTIMEDIACOMPLESSA5 - 20ELEVATAOrganizzazione a matrice

AMPIBREVESTANDARD< 5BASSAComitato di indirizzo(steering committee)

DurataProgetto

TecnologiaTempiAttività

DimensioniImportanza

La struttura organizzativa influenza drasticamente la conduzione del progetto !

E’ importante che il Manager e lo Sponsor del progetto siano consapevoli

dei vantaggi e degli svantaggi delle possibili strutture organizzative.

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Il Manager del Progetto

� Individua, impegna e coordina le risorse per raggiungere l’obiettivo QTC di progetto;

� Come abbiamo visto, possiede un’autorità gerarchica più o meno forte, a seconda della struttura organizzativa;

� E’ al vertice dell’organigramma del progetto detta Project Organization Breakdown Structure (POBS);

� Mantenendo la visione generale del progetto, deve essere in grado di “mediare” tra differenti aspetti del progetto;

� Un buon Project Manager deve essere in grado di fare delle scelte, ad esempio, accontentarsi di una progettazione meno accurata, nel rispetto dei tempi.

� Il Project Manager si occupa di progetti “fattibili” e non “perfetti”.

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Competenze del Project Manager

� Il manager di progetto deve possedere tre tipologie di competenze:

� Tecniche – Approfondite quanto basta per essere in grado di comunicare con i tecnici specialisti e di capire le loro esigenze;

� Gestionali – Per essere in grado di impostare il progetto suddividendolo in un insieme di attività più semplici (WBS);

� Relazionali / Comunicazione – Per coordinare e motivare risorse eterogenee, per appianare i conflitti e per comunicare agli interessati i dati sul progetto;

� Il mix di competenze varia in funzione del contesto organizzativo nel quale egli opera e del progetto.

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Competenze del Project Manager

� Nei progetti complessi ed economicamente importanti:� giocano un ruolo importante tecnologie che il project manager difficilmente può conoscere in dettaglio;

� si coinvolgono tecnici di provata esperienza.

� Per questo:� gli aspetti gestionali e relazionali sono più importanti degli aspetti tecnici;

� sono più importanti le conoscenze tecniche generali ed ampie piuttosto che dettagliate ma limitate a specifici settori.

� Dall’impostazione della WBS, nascono tutti gli altri aspetti gestionali del progetto.

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Il Manager del Progetto

� Flessibilità e capacità di adattamento al cambiamento;

� Decisione e sicurezza di sé;

� Capacità di comunicazione e di persuasione;

� Dinamismo, energia ed un pizzico di “sana” ambizione;

� Equilibrio, ma anche entusiasmo, fantasia e spontaneità;

� Ampia gamma di interessi personali.

PERSONALI

� Abilità nella pianificazione e capacità di visione globale;

� Propensione a cogliere opportunità, attivando nel concreto iniziative importanti ed innovative;

� Capacità di selezionare e coordinare risorse tecniche ed umane;

� Abilità nel risolvere i problemi e nel risolverli;

� Capacità di leadership riconosciuta “sul campo”;

� Senso pratico nelal comunicazione e gestione dei conflitti.

ORGANIZZATIVE

E GESTIONALI

� Competenze tecniche generali e multidisciplinari piuttosto che specialistiche;

� Conoscenza di tutti i metodi e strumenti di PM per la pianificazione di un progetto;

� Conoscenza di tutti i metodi e strumenti di PM per la gestione degli obiettivi di Tempo, Qualità, Costo.

TECNICHE

Competenze e profilo del Project Manager

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Matrice dei Compiti/Responsabilità

CDAEControllo Specifiche

DDFBEContatti con cliente

E

D

Resp.

Acquisti

E

D

Resp.

Produzione

EDDGADefinizione Esecuzione

EBBADefinizione Specifiche

GEBFRiunioni Validazione

EDDBARiunioni Valutazione

DBCBAPianificazione Progetto

EDBFirma Contratto

EDEBANegoziazione Contratto

DDDGGAApprovazione Offerta

DEDCBAFPreparazione Offerta

Marketing

Manager

Resp.

UT

R&DManager

Project

Contro

ller

Project

Manager

Diretto

re

Generale

Amm.

Delegato

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Matrice dei Compiti/Responsabilità

� E’ lo strumento formale che consente di

“mettere nero su bianco”

il concetto del

“chi fa che cosa”.

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Matrice dei Compiti/Responsabilità

� A – Responsabilità generale

� del progetto e rispetto a chi svolge adempimenti su delega;

� B – Responsabilità operativa

� per svolgere adempimenti organizzativo-gestionale su delega;

� C – Responsabilità specifica

� riguardanti attività della WBS;

� D – Consultazione necessaria

� quando è necessario prendere decisioni in una certa fase;

� E – Consultazione possibile

� opportuna, ma non necessaria, per una decisione, parere, etc.;

� F – Comunicazione obbligatoria

� alla persona specificata;

� G – Approvazione necessaria

� da parte della persona coinvolta.

I diversi elementi del progetto

Interconnessioni tra i diversi elementi del progetto (macroattività, task e output). Analisi di progetti concreti.

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Cartesio ovvero l’inventore del PM

� “La prima regola è di non accettare mai cosa alcuna come vera a meno di non conoscerla evidentemente come tale.

� La seconda regola è di dividere ognuna delle difficoltà prese in esame, in tanti piccole parti, quanto sia possibile e necessario, per meglio risolverle;

� La terza regola è di condurre i miei pensieri, cominciando dalle cose più semplici e più facili da conoscersi, per salire, a poco a poco e come per gradi, fino alla conoscenza delle piùcomplesse, supponendo altresì un ordine tra quelle che non si precedono naturalmente l’un l’altra;

� E l’ultima, di fare delle enumerazioni così complete e dellerassegne così generali, da essere sicuro di non omettere nulla.”

dal “Discorso sul Metodo”

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La strutturazione dei progetti

� Un progetto complesso non può essere affrontato solo scomponendolo in “elementi” semplici da gestire.

� Esistono vari modi di strutturare il progetto, in funzione della variabile:� Attività di progetto;

� Funzioni del prodotto/servizio;

� Prodotto/servizio;

� Processo Realizzativo;

� Risorse coinvolte (umane e strumentali);

� Costi

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Strutturazione dei progetti – Alcune definizioni

� WBS – Work Breakdown Structure� Riguarda le attività da fare per conseguire l’obiettivo;

� PFS – Product Function Structure� Riguarda le funzioni del prodotto/servizio da realizzare;

� PdBS – Product Breakdown Structure� Riguarda la scomposizione del prodotto/servizio (distinta base);

� PcBS – Process Breakdown Structure� Riguarda i processi produttivi per realizzare il prodotto/servizio;

� POBS – Project Organizational Breakdown Structure� Riguarda le risorse di progetto e le responsabilità;

� PBBS – Project Budget Breakdown Structure� Riguarda i costi previsti per raggiungere l’obiettivo.

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Ambito Logico: Work Breakdown Structure

� La WBS - Work Breakdown Structure� E’ una struttura ad albero che dall’obiettivo finale del progetto procede per suddivisioni successive in sotto-obiettivi fino al livello dell’unità minima di attività (Work Package)

� Il Work Package è l’insieme delle attività necessarie per svolgere un compito specifico (job) o un processo (report, disegni, documentazione, pezzi fisici, servizi) Definisce le attività da svolgere nel dettaglio

� Alimenta di informazioni (attività, tempi, legami, relazioni, vincoli, etc.) i diagrammi ed i reticoli di progetto;

� Sintetizza i costi e lo stato di un programma per successivi livelli gestionali (CBS)

20/04/2009 Filippo Ghiraldo - Sviluppo e Gestione Progetti per Studenti di Scienze 37

Esempio WBS 1 – Sviluppo Nuovo Prodotto

Nuovo prodotto(1000)

Definizione concept

(1100)Analisi fattibilità

(1200)Sviluppo(1300)

Marketing(1210)

Tecnica(1220)

Brevetti / PI(1230)

Finanziario(1240)

Pre-commerciale(1400)

Commerciale(1500)

Supporto Adesivo(1310)

Piste metalliche(1320)

Accoppiamento(1330)

Test IMQ(1410)

Test key-cust.(1420)

Formati e packaging

(1430)

Promozione(1510)

Org. Rete vendita(1520)

Specifiche di massima

(1110)

Funzione d’uso(1120)

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Esempio WBS 2 – Progetto R&D

Work Package - WP

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Esempio 3 - Product Function Structure

Casa residenziale

Funzioneprotezione

Funzionecomfort

Funzioneenergetica

Struttura

MuriPerimetrali

Tetto

Riscaldamento

Raffrescamento

Impiantitecnologici

Geotermia /Solare Termico

Impiantielettrici

FunzioneEstetica

Aspetto

FinitureEsterne

Impianto FVFinitureInterne

20/04/2009 Filippo Ghiraldo - Sviluppo e Gestione Progetti per Studenti di Scienze 40

Elementi critici per una buona WBS

� Quanti livelli per una WBS efficace ?

� Che relazione esiste tra la WBS e la struttura organizzativa ?

� Quanto deve essere “rigida” la struttura della WBS ?

� Deve incorporare informazioni sui “benefici”economici ?

� Che impatto ha sul project manager ?

20/04/2009 Filippo Ghiraldo - Sviluppo e Gestione Progetti per Studenti di Scienze 41

Tecniche per la creazione della WBS

� La WBS o struttura di scomposizione del lavoro può essere organizzata al 1° livello per:

� Componenti del prodotto, (intesi uniti ai rispettivi aspetti funzionali e realizzativi);

� Ciclo di vita del progetto, attraverso il processo tecnico o di project mangement;

� Per obiettivi e milestone (o deliverable e sottoprogetti);

� Per scomposizioni miste.

20/04/2009 Filippo Ghiraldo - Sviluppo e Gestione Progetti per Studenti di Scienze 42

Mettiamo insieme WBS e POBS

POBS

Marketing

R&D

UT

Produzione

Rossi

Bianchi

Verdi

Risorsa 2

Consul.1

Neri

Rosa

WBS

1100 1200 1300

1210 1220 1230 1240

1400 1500

1310 1320 1330 1410 1420 1430 1510 15201110 1120

WP WP

WP

WP

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Strutturazione dei progetti di R&S

� La strutturazione del progetto attraverso la WBS o la PBS èspesso di uso quando il progetto coinvolge coinvolgeproblematiche che non si sa ancora bene come risolvere;

� In queste situazioni, uno strumento utile per i project manager è la Creativity Breakdown Structure (CBS);

� Nella CBS ogni Work Package è trattato come un problema da risolvere che a sua volta può essere ulteriormente scomposto in “sottoproblemi” ancora più fondamentali (conoscenza, teoria, energia, materiali, componenti, etc...).

� Se la WBS si concentra su “cosa c’è bisogna sia fatto”, la CBS focalizza l’attenzione sulle “aree fonti di problema” da affrontare in modo da individuare una soluzione creativa a ciò che deve essere fatto.

Per il momento fermiamoci qui

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