DDay.it Magazine n.9

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p. n. 9 / 23 settembre 200 estratto da www.dday.it IN QUESTO NUMERO... Occhiali 3D rivoluzionari da Luxottica pag. 2 Google Music riciclerà gli MP3 scaricati pag. 4 Nuovi smartphone LG Optimus pag. 5 HTC Desire prime impressioni pag. 6 Nokia E7 e C7con display Oled pag. 7 iPhone con iOS4 scatta foto HDR pag. 9 Windows Media Center il ritorno pag. 10 Zune in Italia pag. 13 Preview proiettori 3D JVC D-ILA pag. 16 Sony sfida Apple con i nuovi Walkman pag. 17 Test - Tele System TS7500HD pag. 19 Test - Plasma TV Panasonic VT20 pag. 20 Test - fotocamera reflex Canon EOS 60D pag. 21 Speciale Photokina tutte le novità pagg. 22-27 EDITORIALE Cani e porci sul carro del 3D Maledetto sia il marketing quando è stupido e cucito sartorialmente sul target del “popolo bue”. Confessiamo un estremo fastidio nel vedere cani e porci salire sul carro della visione stereoscopia in cerca di un po’ di visibilità. O meglio: ci stiano anche sul carro, ma senza sporcare dappertutto, dote che - si sa - non è propria dei cani e soprattutto dei porci. Così fa rabbia leggere quotidiani e periodici a larga diffusione che, da impreparati o dolosi “finti tonti”, scrivono, tra le tantissime fesserie dette sul 3D, che i TV 3D attuali sono solo “di passaggio” e che presto arriveranno i TV 3D senza occhiali: chi, come noi, da anni vede alle fiere i prototipi di TV autostereoscopici e ne conosce i principi di funzionamento, sa che, per quanto possano essere perfezionati (e ci vorranno ancora anni), non saranno mai adatti alla visione da salotto; resteranno prodotti per usi di digital signage in negozi e centri commerciali. Ma fa più clamore far credere che il 3D attuale nasca vecchio. Allo stesso modo delude vedere, per esempio, Sette, l’inserto del Corriere della Sera, cavalcare l’onda con l’uscita di un fascicolo con foto in 3D anaglifo e occhialini con lenti rosse e blu: roba già vista almeno 20 anni fa e che in termini di resa nulla ha a che fare con il 3D che si può ottenere oggi al cinema o sui nuovi TV. Ma quello che conta è battere sugli slogan e mettersi in bocca il termine 3D, anche se a sproposito. Tanto oggigiorno nessuno si indigna più. io sì. Gianfranco Giardina di M. Dalli S arà Sky la prima TV italiana a tra- smettere un contenuto 3D non “sperimentale”. L’annuncio bomba arriva dopo che nei giorni scorsi si erano succedu- te varie indiscrezioni che vedevano pronte al 3D sia Mediaset che Sky, i “rumors” in particolare vedevano Sky pronta al lancio in grande stile del 3D per il periodo di Natale. Sky quindi anticipa le previsioni, Il primo evento 3D sarà un torneo di golf, per la precisione il Ryder Cup, che verrà trasmesso il prossimo 3 ot- tobre. Per vedere le immagini 3D gli abbonati Sky dovranno ovviamente avere un TV 3D e un decoder SkyHD o MySkyHD. Non è chiaro a questo punto se si tratterà di un evento sporadico e bi- sognerà attendere poi Natale per ve- dere qualche altro contenuto in 3D, oppure se a seguito della Ryder Cup verranno trasmessi altri programmi. Certo è che si tratta di un passo im- portante per la TV italiana e, finalmen- te, un motivo in più per possedere un TV 3D. Ora attendiamo la risposta di Mediaset che, non ne dubitiamo, non tarderà ad arrivare. ENTERTAINMENT / Sky sarà la prima TV italiana in 3D È ufficiale: Sky 3D pronta al debutto il 3 ottobre La PayTV italiana trasmetterà il torneo di golf Ryder Cup in tre dimensioni gratis per tutti gli abbonati con decoder SkyHD e MySkyHD di R. Pezzali I l logo 3D sulla scatola del nuovo decoder Telesystem Mediaset Pre- mium on Demand HD non è stato messo a caso e non è li per un puro tentativo di catturare qualche atten- zione in più. Sono oramai diversi gli operatori che, malgrado la consegna del silenzio, ci hanno confermato che Mediaset sarebbe già pronta a introdurre contenuti 3D sulla piatta- forma on demand HD. E questo non dovrebbe avvenire in tempi troppo lontani: pare infatti che a Cologno Monzese sia già tutto pronto e forse fin dai primi giorni di ottobre il de- coder Telesystem potrebbe ricevere l’apposito aggiornamento software per poter gestire i nuovi contentuti. Se tutto va secondo i piani, Mediaset dovrebbe iniziare a caricare i primi ENTERTAINMENT / Esclusivo: secondo indiscrezioni il lancio entro la fine dell’anno Mediaset Premium è già pronta al 3D Il debutto al momento solo sulla piattaforma Mediaset Premium on Demand HD Non a caso sulla confezione del nuovo decoder c’è già il logo “3D Vision” contenuti HD 3D (crediamo in side by side secondo le logiche del broa- dcasting) già da ottobre o da inizio novembre, cercando così di antici- pare la concorrenza (SKY, ovvio). Vista la penuria di contenuti 3D HD ci chiediamo quali possano essere i titoli che l’emittente potrà offrire al lancio, ma l’arrivo in redazione dell’invito alla presentazione del pri- mo Blu-ray 3D italiano, The Hole 3D (Medusa Video) lascia presagire che il film di Dante possa guidare l’esor- dio, probabilmente accompagnato anche da qualche altro film come Oceani 3D. In Mediaset al momento le bocche sono tutte cucite, ma siamo abba- stanza confidenti che un annuncio ufficiale sia in realtà imminente.

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DDay.it Magazine è il periodico di tecnologia che offre notizie sul mondo dell'elettronica di consumo. DDay.it Magazine è realizzato partendo dai contenuti pubblicati quotidianamente su DDay.it

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n. 9 / 23 settembre 20�0estratto da www.dday.it

IN QUESTO NUMERO...

Occhiali 3D rivoluzionari da Luxottica pag. 2

Google Music riciclerà gli MP3 scaricati pag. 4

Nuovi smartphone LG Optimus pag. 5

HTC Desire prime impressioni pag. 6

Nokia E7 e C7con display Oled pag. 7

iPhone con iOS4 scatta foto HDR pag. 9

Windows Media Center il ritorno pag. 10

Zune in Italia pag. 13

Preview proiettori 3D JVC D-ILA pag. 16

Sony sfida Apple con i nuovi Walkman pag. 17

Test - Tele System TS7500HD pag. 19

Test - Plasma TV Panasonic VT20 pag. 20

Test - fotocamera reflex Canon EOS 60D pag. 21

Speciale Photokina tutte le novità pagg. 22-27

EDITORIALE

Cani e porci sul carro del 3DMaledetto sia il marketing quando è stupido e cucito sartorialmente sul target del “popolo bue”. Confessiamo un estremo fastidio nel vedere cani e porci salire sul carro della visione stereoscopia in cerca di un po’ di visibilità. O meglio: ci stiano anche sul carro, ma senza sporcare dappertutto, dote che - si sa - non è propria dei cani e soprattutto dei porci. Così fa rabbia leggere quotidiani e periodici a larga diffusione che, da impreparati o dolosi “finti tonti”, scrivono, tra le tantissime fesserie dette sul 3D, che i TV 3D attuali sono solo “di passaggio” e che presto arriveranno i TV 3D senza occhiali: chi, come noi, da anni vede alle fiere i prototipi di TV autostereoscopici e ne conosce i principi di funzionamento, sa che, per quanto possano essere perfezionati (e ci vorranno ancora anni), non saranno mai adatti alla visione da salotto; resteranno prodotti per usi di digital signage in negozi e centri commerciali. Ma fa più clamore far credere che il 3D attuale nasca vecchio. Allo stesso modo delude vedere, per esempio, Sette, l’inserto del Corriere della Sera, cavalcare l’onda con l’uscita di un fascicolo con foto in 3D anaglifo e occhialini con lenti rosse e blu: roba già vista almeno 20 anni fa e che in termini di resa nulla ha a che fare con il 3D che si può ottenere oggi al cinema o sui nuovi TV. Ma quello che conta è battere sugli slogan e mettersi in bocca il termine 3D, anche se a sproposito. Tanto oggigiorno nessuno si indigna più. io sì.

Gianfranco Giardina

di M. Dalli

Sarà Sky la prima TV italiana a tra-smettere un contenuto 3D non “sperimentale”.

L’annuncio bomba arriva dopo che nei giorni scorsi si erano succedu-te varie indiscrezioni che vedevano pronte al 3D sia Mediaset che Sky, i “rumors” in particolare vedevano Sky pronta al lancio in grande stile del 3D per il periodo di Natale.Sky quindi anticipa le previsioni, Il primo evento 3D sarà un torneo di golf, per la precisione il Ryder Cup, che verrà trasmesso il prossimo 3 ot-tobre. Per vedere le immagini 3D gli abbonati Sky dovranno ovviamente avere un TV 3D e un decoder SkyHD o MySkyHD.Non è chiaro a questo punto se si

tratterà di un evento sporadico e bi-sognerà attendere poi Natale per ve-dere qualche altro contenuto in 3D, oppure se a seguito della Ryder Cup verranno trasmessi altri programmi. Certo è che si tratta di un passo im-portante per la TV italiana e, finalmen-te, un motivo in più per possedere un TV 3D. Ora attendiamo la risposta di Mediaset che, non ne dubitiamo, non tarderà ad arrivare.

ENTERTAINMENT / Sky sarà la prima TV italiana in 3D

È ufficiale: Sky 3D pronta al debutto il 3 ottobreLa PayTV italiana trasmetterà il torneo di golf Ryder Cup in tre dimensioni gratis per tutti gli abbonati con decoder SkyHD e MySkyHD

di R. Pezzali

Il logo 3D sulla scatola del nuovo decoder Telesystem Mediaset Pre-mium on Demand HD non è stato

messo a caso e non è li per un puro tentativo di catturare qualche atten-zione in più. Sono oramai diversi gli operatori che, malgrado la consegna del silenzio, ci hanno confermato che Mediaset sarebbe già pronta a introdurre contenuti 3D sulla piatta-forma on demand HD. E questo non dovrebbe avvenire in tempi troppo lontani: pare infatti che a Cologno Monzese sia già tutto pronto e forse fin dai primi giorni di ottobre il de-coder Telesystem potrebbe ricevere l’apposito aggiornamento software per poter gestire i nuovi contentuti. Se tutto va secondo i piani, Mediaset dovrebbe iniziare a caricare i primi

ENTERTAINMENT / Esclusivo: secondo indiscrezioni il lancio entro la fine dell’anno

Mediaset Premium è già pronta al 3DIl debutto al momento solo sulla piattaforma Mediaset Premium on Demand HD Non a caso sulla confezione del nuovo decoder c’è già il logo “3D Vision”

contenuti HD 3D (crediamo in side by side secondo le logiche del broa-dcasting) già da ottobre o da inizio novembre, cercando così di antici-pare la concorrenza (SKY, ovvio). Vista la penuria di contenuti 3D HD ci chiediamo quali possano essere i titoli che l’emittente potrà offrire al lancio, ma l’arrivo in redazione dell’invito alla presentazione del pri-mo Blu-ray 3D italiano, The Hole 3D (Medusa Video) lascia presagire che il film di Dante possa guidare l’esor-dio, probabilmente accompagnato anche da qualche altro film come Oceani 3D. In Mediaset al momento le bocche sono tutte cucite, ma siamo abba-stanza confidenti che un annuncio ufficiale sia in realtà imminente.

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n. 9 / 23 settembre 20�0estratto da www.dday.it

AUDIO VIDEO

Toshiba: 3D senza occhiali entro l’annoSarebbero addirittura ben tre i modelli di TV LCD 3D che Toshiba lancerebbe entro fino anno con tecnologia che non richiede l’utilizzo di occhiali di alcun tipo

di P. Centofanti

Secondo quanto riportato da un quotidiano giapponese, Toshiba starebbe preparando il lancio in grande stile entro fine anno di almeno tre modelli di TV LCD 3D che non necessitano l’utilizzo di occhiali attivi o polarizzati per la visione dei contenuti stereosco-pici. La notizia è priva di dettagli se non che i modelli costeranno “svariate migliaia di dollari”. Tecno-logie per la realizzazione di display 3D senza occhiali sono state più volte mostrate in diverse mani-festazioni internazionali (Philips ed LG in particolare), ma hanno sempre palesato notevoli limiti sia dal punto di vista della risoluzione e fedeltà d’immagine, che soprat-tutto per quanto riguarda l’angolo di visione, e francamente fino ad oggi non ci hanno mai convinto su display di una certa dimensio-ne. Lo scorso aprile Toshiba aveva annunciato la realizzazione di un pannello LCD auto-stereoscopico da 21 pollici con un angolo di vi-sione di 15°. Certo è che se davve-ro il 3D “casalingo” vuol diventare un prodotto di massa, eliminare gli occhialini sarebbe un bel pas-so avanti. Sempre che prima o poi si affaccino anche i contenuti si intende. I TV verranno mostrati al prossimo CEATEC di Tokyo in ottobre.

di R. Pezzali

Saranno 3D, ma sono pur sempre occhiali. E di certo Luxottica e Oakley, società del gruppo, di

occhiali se ne intendono così come di ottiche e di lenti. Sarà per questo che la società italiana si è lanciata nel bu-siness del 3D e ha annunciato la rea-lizzazione di un nuovo tipo di occhiale con tecnologia brevettata HDO-3DTM, definendoli i primi occhiali al mondo a garantire una visione tridimensiona-le con lenti otticamente corrette.Prima di trarre ogni considerazione, riportiamo le dichiarazione di alcuni protagonisti.

“Oakley conferma ancora una vol-ta di essere un marchio straordinario”, ha commentato Andrea Guerra, Chief Executive Officer di Luxottica. “Siamo particolarmente orgogliosi di questa innovazione, frutto della nostra attività di ricerca e sviluppo, che, ne siamo sicuri, rivoluzionerà l’intero settore del 3D”.

“I nostri occhiali 3D rappresentano un punto di svolta per l’intrattenimen-to tridimensionale, un nuovo standard per tutta l’industria”, ha aggiunto Colin Baden, CEO di Oakley. “Grazie alla no-stra collaborazione con protagonisti del settore come la DreamWorks, Oakley è oggi in grado di offrire una visione tridimensionale senza confronti, con

AUDIO VIDEO / Il colosso italiano dell’ottica pensa al 3D con una linea di occhiali dedicata

Luxottica lancia gli occhiali da cinema 3DMesso a punto un rivoluzionario tipo di occhiale 3D con lenti graduate ideali per chi ha problemi di vista

lenti basate sulla tecnologia della po-larizzazione passiva dalle straordinarie proprietà ottiche, una migliore visuale periferica e un allineamento ottimale delle immagini. Senza dimenticare l’ec-cellenza dei materiali, lo stile, la qualità e il comfort delle montature che distin-guono nettamente i nostri occhiali da quelli usati oggi per il 3D”.Il comunicato dell’azienda non è par-ticolarmente dettagliato e si fa fatica a capire in cosa questa tecnologia sarebbe migliore ma ci stiamo infor-mando tramite la sede italiana. Il ogni caso, da quello che ci è parso di capi-re, si tratta di occhiali di tipo passivo polarizzati, quindi occhiali destinati soprattutto al cinema e alla visione

domestica ma solo su TV con filtro polarizzatore, quindi al momento un solo modello LG poco diffuso. Gli oc-chiali dovrebbero avere lenti in cristal-lo di qualità con correzione diottrica.Come ci sono gli occhiali da vista, gli occhiali da sole e gli occhiali da lettura a breve potrebbe sorgere la catego-ria degli occhiali da “visione 3D”, da portare al cinema per evitare di usare gli occhalini in plastica monouso che con le loro lenti di pessima fattura non garantiscono una visione sempre piacevole e rilassante. Gli occhiali 3D Oakley saranno disponibili negli Stati Uniti prima della stagione natalizia 2010 e nel corso del 2011 anche nel resto del mondo.

Il design degli occhiali non è definitivo, la foto è una nostra elaborazione

ENTERTAINMENT / Continua senza esclusione di colpi la corsa per aggiudicarsi i film 3DEsclusive 3D: Panasonic blinda Avatar fino al 20�2?Panasonic si aggiudica Avatar 3D, Sony Alice in Wonderland e Bolt 3D, e i detrattori del Blu-ray 3D ringraziano

di M. Dalli

Nonostante gli utenti lamen-tino l’assenza di contenuti in tre dimensioni, sembra non

fermarsi il “malcostume” delle major di legarsi a un produttore di TV per distribuire in esclusiva i dischi 3D. Questa volta sotto i riflettori sono fini-te Panasonic e Sony. Panasonic si è ag-giudicata un pezzo da novanta come Avatar, che verrà dato in esclusiva a chi comprerà un TV Viera o un lettore Blu-ray 3D Panasonic, a partire dai primi di dicembre di quest’anno e secondo al-cune indiscrezioni dell’ultima ora fino al marzo del 2012, un’ipotesi in realtà

poco credibile considerando il calibro del titolo.Sony risponde con un accor-do firmato con Disney, che prevede l’esclusiva di Bolt 3D e, soprattutto, l’ultimo suc-cesso di Tim Burton, Alice in Wonderland. Chi acquisterà un TV Bravia 3D tra quelli inseriti nella promozione po-trà scegliere tra uno dei due dischi. Tirando le somme, sono due brutte notizie per il mercato del 3D, è la palese dimostrazione che i grandi studios non vogliono “bruciarsi” i titoli

pregiati adesso che il mercato è anco-ra giovane. D’altro canto, senza conte-nuti “di peso” è difficile far decollare il mercato.

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n. 9 / 23 settembre 20�0estratto da www.dday.it

ENTERTAINMENT / Emergono i primi dettagli dello store di musica digitale del colosso di Mountain View

Google Music riciclerà gli MP3 scaricatiLa killer application dell’anti-iTunes potrebbe essere la “legalizzazione” degli MP3 già scaricati da Internet

di P. Centofanti

Il magazine Billboard.Biz ha rivelato alcuni dettagli di quello che potreb-be essere Google Music, lo store di

musica digitale su cui da tempo è al lavoro Google. Al momento si tratta più che altro della proposta di Google, che le major devono ancora accettare. E i rospi che le etichette dovrebbero ingoiare non sono pochi.Google Music sarà un servizio ad ab-bonamento, circa 25 dollari l’anno, che offrirà agli utenti uno spazio online (quanti GB non è ancora definito) per ospitare le tracce e gli album acquista-ti che saranno sempre disponibili in streaming da qualunque computer o dispositivo dotato di un web browser. Se non si sottoscrive l’abbonamento al digital locker, i brani possono essere comunque scaricati come su iTunes per l’ascolto off-line: i prezzi al momen-to sono dell’ordine di circa 7 dollari per gli album e tra i 49 e i 70 centesimi di dollaro per singola canzone, 91 cente-simi per le novità. Al di là della possi-bilità di avere una libreria “in the cloud”

e quindi accessibile ovunque ci si trovi, sono due le grandi differenze rispetto ad iTunes che potrebbero decretare il successo della proposta di Google, ma sono anche i due aspetti più difficili da digerire per le etichette discografiche. Google starebbe facendo pressioni per dare la possibilità agli utenti di ascol-tare per intero almeno una volta ogni singolo brano, a differenza delle classi-che preview di 30 secondi disponibili usualmente sugli altri store digitali. A questo proposito è interessante notare come la stessa Apple sta faticosamente trattando per riuscire a portare la pre-view sul suo store a 60 secondi.Ma la vera funzionalità “bomba” di Goo-gle Music è un’altra: l’applicazione web infatti potrà effettuare una scansione dell’hard disk dell’utente in cerca di file musicali e nel caso si tratti di brani presenti nel catalogo di Google Music, questi verranno aggiunti allo spazio online dell’utente, siano essi acquisti effettuati da altri store digitali o file scaricati dai network P2P: in sostanza

Google Music riciclerebbe la musica “sporca”, trasformandola in streaming legale.Questa in sostanza la proposta di Goo-gle, alla ricerca di un accordo di licen-sing di almeno tre anni con le major. Evidentemente la possibilità per gli utenti di caricare i propri brani “tra le nuvole” di Google è un fattore chiave per il successo della piattaforma. D’altra parte le etichette discografiche potrebbero avere da guadagnare dalla nascita di un antagonista in grado di rompere il monopolio di iTunes al qua-le sono legate a doppio filo. Riusciran-no a trovare un accordo?

di R. Pezzali

Steve Jobs ha sempre definito Apple TV più come un hobby che un prodotto su cui punta-

re davvero. All’evento di settembre è salito però sul palco per presentarne la nuova versione. La nuova Apple TV è davvero piccola, un quarto di quella precedente. Non cambia però solo l’estetica, ma anche il DNA: se la vecchia Apple TV era molto simile a un Mac Mini quella nuova è di fatto un lettore multimediale di rete: ha un’uscita HDMI, una porta di rete, Wi-Fi integrato ma non ha Hard Disk. La nuova Apple TV nasce solo per gestire lo streaming e il noleggio di film e serie TV da iTunes. Apple ha infatti stretto un accordo con ABC e Fox per ottenere l’accesso ai film in streaming lo stesso giorno in cui

ENTERTAINMENT / Apple ha presentato il nuovo strumento per lo streaming e il noleggio dei film

Jobs svela al mondo la nuova Apple TVApple reinventa il suo “hobby”, la AppleTV: molto più piccola, senza hard disk e nata per lo streaming

escono nei ne-gozi in vendita. Per 4.99$ sarà quindi possibi-le noleggiare un film in HD, mentre per 0.99$ ad epi-sodio si avrà accesso alle serie TV. Apple TV può gestire inoltre lo streaming di contenuti da Mac e PC, accedere a Youtube e visualizzare le foto gallery di Mobile Me e Flickr. Al momento AppleTV resta un sistema chiuso, e pur essendo basato su iOS, niente Apps per ora. Anche questo prodot-to gestirà il nuovo sistema Air Play: questo vuol dire che mentre si sta

guardando un film sull’iPad baste-rà premere un tasto per mandare il resto in streaming sulla TV. Il prezzo è di 99$, e considerando il fatto che è basato sul noleggio di contenuti è probabile che al momento questo prodotto non arrivi in Italia, almeno fino a quando Apple non stringerà accordi locali con qualche major.

ENTERTAINMENT

YouTube si trasforma in LiveTube?YouTube potrebbe presto far concorrenza a portali come uStream e JustinTV, che offrono un servizio di Live Streaming per coprire eventi e (spesso) per creare canali online illegali, vedi partite di calcio o altri eventi sportivi. Un business che Google non vuole perdere . Dopo alcuni test di servizio, l’azienda ha aperto il canale “live” ad alcuni partner americani, come Young Hollywood e Howcast. Josh Siegel, product manager di YouTube, ha affermato che si tratta di un test per verificare la qualità del servizio e le performance della piattaforma, ed è probabile che se i test verranno superati questa possibiità verrà estesa prima a tutti gli altri partner e poi anche agli utenti standard.

PEOPLE & MARKET Fastweb a quota �00 MegabitFastweb ha annunciato la disponibilità delll’offerta a 100 Megabit al secondo (da ottobre per i vecchi abbonati). L’upload resta a 10 Mbps, come nell’attuale offerta. L’opzione, che si chiamerà Fibra 100, sarà disponibile nelle città di Milano, Roma, Genova, Torino, Bologna, Napoli e Bari e avrà un costo di 15 euro al mese oltre al normale canone, ma al momento è in promozione a 10 euro al mese (non si sa fino a quando). È inoltre previsto un costo una tantum di 100 euro per l’attivazione, che comprende l’intervento del tecnico per sostituire l’HAG (gli apparati esistenti sono infatti fisicamente limitati a 10 Mbps). Si tratta di una novità che farà piacere a molti, visto e considerato che è la prima offerta del genere in Italia, dove la velocità media in download supera a malapena i 4 Megabit al secondo. Resta da capire se l’effettiva velocità di download, quella al di fuori della rete Fastweb, riuscirà ad avvicinarsi al valore massimo.

I veri Momenti KODAKarrivano quando condividete

I veri Momenti KODAKarrivano quando condividete

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n. 9 / 23 settembre 20�0estratto da www.dday.it

di M. Dalli e R. Pezzali

LG lancia i nuovi smartphone Optimus, tre telefoni Android: Optimus GT, Optimus One e

Optimus Chic.Optimus GT con il suo guscio di allu-minio è il modello entry level: Android 1.6 aggiornabile al 2.1 a Ottobre e un display resistivo (quindi non multi-touch) per portare Android a tutti al prezzo di 199 euro. Optimus GT è completo di tutto: GPS, wi-fi, videocamera a 3 megapixel e player in grado anche di riprodurre i DIVX. Lo schermo è da 3”, con riso-luzione 320 x 480 mentre il proces-sore usato è un processore da 600 Mhz che garantisce una buona flui-dità, una discreta velocità e anche consumi ridotti. Pare infatti che con Optimus GT si riesca tranquillamen-

te a usare il telefono per più di due giorni senza doverlo ricaricare, e di questi tempi fare più di due giorni con uno smartphone è un bel record. LG ha personalizzato l’interfaccia pre-caricando le applicazioni più usate e inserendo anche una interessante app “giornali” che funziona come RSS reader per le notizie di tutti i quoti-diani. L’interfaccia grafica poi è anche divisa in sette schermate organizzate per tematica: c’è la parte multimedia, quella social, quella web e quella no-tizie oltre ad altre home “custom”. Nel video interattivo accessibile dal link qui sotto Raffaele Cinquegrana, il product manager dei nuovi Optimus LG, risponde alle nostre domande sul nuovo Optimus GT.Optimus One e Optimus Chic monta-

MOBILE / In arrivo a ottobre anche in Italia i nuovi telefoni Android 2.2 della casa coreana

GT, One e Chic, i tre smartphone LG OptimusI nuovi modelli sono dotati di interessanti funzionalità e prezzi aggressivi da 199 euro in su. In anteprima la prova video

no invece entrambi il sistema operati-vo Android 2.2, nome in codice Froyo, processore da 600MHz e hanno un di-splay LCD touchscreen capacitivo da 3,2 pollici con risoluzione di 320x480 pixel. Per quanto riguarda la parte ra-dio, troviamo HSDPA 7,2 Mbps, Wi-Fi, Bluetooth e A-GPS.I due terminali non sono però identi-ci: Optimus Chic, come dice il nome stesso, è infatti destinato a chi vuo-le uno smartphone “con stile”. Alla caratteristiche base si aggiunge in-fatti l’HSUPA a 2 Mbit/s e un design più ricercato. Lato software è inoltre disponibile la funzione LG Air Sync che consente di controllare il cellu-lare direttamente dal PC. I prezzi non sono ancora stati definiti ma Optimus One dovrebbe costare circa 230 euro

Sul canale DDAYVideo di Youtube è stato pubblicato il video che mostra le caratteristiche del nuovo LG Op-timus GT. Clicca qui per andare direttamente al video.

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mentre Optimus Chic 270. Abbiamo avuto modo di provare i telefoni in anteprima: ecco un breve video.

Sul canale DDAYVideo di Youtube è stato pubblicato il vi-deo con le impressioni d’uso dei nuovi LG Optimus One e Optimus Chic. Clicca qui per andare direttamente al video.

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LG Optimus GT

MOBILE / Presentato all’IFA2010, sarà disponibile in Germania a fine settembre da 449 euro in su

WeTab, il primo tablet MeeGo è tedesco Il nuovo tablet da 11.6 pollici con sistema operativo MeeGo si avvia molto velocemente, in soli 16 secondi

di M. Dalli

Se di smartphone con MeeGo per ora non se ne vede nemme-no l’ombra, qualche produttore

sembra invece intenzionato a utilizzare il sistema operativo nato dalla fusione tra Moblin di Intel e Maemo di Nokia per farci un tablet. È il caso di WeTab, tablet made in Germany annunciato all’IFA e ora mostrato all’Intel Develo-per Forum di San Francisco.Questo tablet deriva chiaramente da una base per netbook, visto lo scher-mo da ben 11.6 pollici, il processore In-tel Atom N450 e l’acceleratore grafico Broadcom Crystal HD, perfetto per ri-produrre filmati a 1080p. Tra le altre ca-ratteristiche, troviamo un disco SSD da 16 o 32 GB (espandibili tramite schede

MOBILEIl tablet di HTC esiste davvero?HTC continua negare, ma l’azienda di Taiwan sarebbe in procinto di lanciare un Tablet basato su Android. Lo rivela Digitimes secondo le cui fonti il produttore di notebook Pegatron, azienda del gruppo Asus, avrebbe ricevuto il via libera da HTC per la realizzazione del tablet. Secondo le stesse fonti si tratterebbe di un prodotto basato su sistema operativo Android e processore mobile nVidia Tegra 2. Altre caratteristiche tecniche parlano di un display multi-touch con risoluzione di 1280x720 pixel, disco SSD da 32 GB e 2 GB di memoria RAM, oltre naturalmente a Wi-Fi, Bluetooth e GPS. Il tablet sarebbe inoltre supportato dall’Android Market di Google per quanto riguarda la disponibilità di applicazioni.

SD), due porte USB, Wi-Fi, Bluetooth, uscita HDMI e un lettore di schede SD, oltre a uno slot per SIM.A differenza di altre soluzio-ni basate su Windows, però, WeTab riesce ad accender-si ed essere online in 16 secondi, mentre la ripresa dallo standby è si appena 1 secondo. Tutto bello, se non fosse per le dimensioni e la durata del-la batteria di appena 5 ore.Chi fosse interessato potrà acquistare WeTab a partire dal 27 Settembre in Germania, al prezzo di 449 euro per la versione base con 16GB di memo-ria, mentre la versione 3G HSDPA con

32GB di disco, GPS e acceleratore gra-fico Broadcom costerà 569 euro.Probabilmente non riuscirà a impen-sierire l’iPad, ma si tratta senza dubbio di una buona dimostrazione di come MeeGo riesca a porsi come una nuo-va alternativa. Gli altri produttori sono avvisati.

I veri Momenti KODAKarrivano quando condividete

I veri Momenti KODAKarrivano quando condividete

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n. 9 / 23 settembre 20�0estratto da www.dday.it

che la fotocamera è leggermente meno potente (5 Megapixel), anche se consente di fare video HD a 720p.Ciò che accomuna i due terminali è la nuova interfaccia HTC Sense e il Fast Boot. Partendo da Sense, HTC rinno-va l’esperienza grafica e aggiunge una serie di servizi online che vanno sotto il cappello di htcsense.com (sito che verrà lanciato in contemporanea con gli smartphone). Tra questi servizi segnaliamo la possibilità di control-lare il telefono direttamente dal PC, effettuare il backup e il wipe remoto in caso di furto. Fast Boot invece con-sente di sfruttare le potenzialità di Froyo per effettuare l’avvio del telefo-no in meno di 10 secondi. HTC Desire Z e Desire HD saranno disponibile da metà Ottobre: 549 euro il prezzo del primo, il Desire HD costerà 599 euro. Al termine della presentazione ab-biamo avuto modo di giocare con alcuni campioni. Il Desire HD colpisce immediatamente per il generoso di-splay ma anche per l’ottima reattività generale. I modelli esposti non erano

di P. Centofanti

I due nuovi smartphone HTC sono entrambi basati su Android 2.2 (nome in codice Froyo), entrambi

sono dotati nella nuova interfaccia grafica HTC Sense, ma destinati a due categorie di utenti diverse.HTC Desire HD è la versione europea del famoso EVO, terminale che negli USA è già disponibile (in versione LTE) e che da noi arriverà con connettivi-tà HSPA+ (visto che LTE non è anco-ra largamente disponibile). La parte più “vistosa” del Desire HD è però lo schermo LCD, la cui dimensione è di ben 4.3 pollici. Il cuore del Desire HD è la CPU Qualcomm Snapdragon da 1GHz, che consente di riprodurre e registrare video a 720p, grazie anche alla fotocamera da 8 Megapixel.Specifiche leggermente inferiori per l’HTC Desire Z, un terminale con ta-stiera QWERTY a scomparsa pensato per il mondo business. Lo schermo è un più “tascabile” 3.7 pollici, men-tre la velocità del processore scende a 800MHz (che con Android 2.2 non dovrebbe essere un problema). An-

MOBILE / Presentati a Londra due smartphone Android 2.2 e una nuova interfaccia HTC Sense

HTC Desire HD e Desire Z, le prime impressioniDopo la conferenza stampa di presentazione abbiamo testato gli smartphone di HTC. Il modello HD vince per la velocità, dello Z piace la tastiera

definitivi e come vedrete nel video il browser ha ancora qualche problemi-no nel gestire correttamente i conte-nuti flash. Il Desire Z è dotato invece di una ta-stiera davvero splendida anche se il meccanismo per l’apertura ci ha dato l’impressione di essere potenzialmen-te un po’ delicato, per quanto perfet-tamente funzionante. In entrambi i casi i display sono di tipo Super LCD, la stessa tecnologia utilizzata per sostituire l’OLED sugli ultimi esem-plari di Desire. Le impressioni sono comunque ottime, sia per definizio-

ne, che per contrasto e brillantezza. Buona anche la costruzione dei due terminali, anche se dobbiamo dire che il Desire Z al tocco appare un po’ meno solido rispetto sia al Desire che al Desire HD. Il Desire Z ci è apparso meno “scattante” rispetto all’HD, cosa naturale considerando la diversità del processore integrato nei due smartphone, ma anche le condizioni di prova per così dire erano lontane dall’ideale, per cui rimandiamo con-siderazioni più approfondite quando potremo mettere mano sui prodotti definitivi.

Sul canale DDAYVideo di Youtube è stato pubblicato il vi-deo con le prime impressioni d’uso dei nuovi smartphone HTC Desire. Clicca qui per andare direttamente al video.

video

di R. Pezzali

È più facile realizzare un nuovo smar-tphone piuttosto che aggiornare quelli vecchi. Dev’essere questo il motivo che spinge Acer a lanciare un nuovo modello di Liquid in concomi-tanza con ogni nuova release di An-droid. E dopo il Liquid 1.6 e il Liquid E 2.1 ecco che arriva il Liquid Metal con Android 2.2. Acer probabilmen-

te aggiornerà anche il Liquid E, ma al momento quello che è certo è l’usci-ta di un nuovo smartphone entro fine Ottobre con guscio in metallo (da qui il nome) e hardware rivisto. Il nuovo Metal infatti dovrebbe avere un display leggermente pià grande, 3,6” con risoluzione 800 x 480 e un nuovo processore grafico Adreno

MOBILE / Acer lancia uno smartphone basato su Android 2.2 disponibile entro fine ottobre

Liquid Metal, l’Acer targato FroyoSi tratta di una rivisitazione del Liquid E con display più grande, flash integrato, Bluetooth 3.0 e case metallico

205. Il processore è un Qualcomm da 800 Mhz (che con il nuovo 2.2 do-vrebbe garantire ottime prestazioni), mentre non ci sono indicazioni per quanto riguarda la memoria. Acer ha anche rivisto la parte multimedia: la videocamera / fotocamera è stata equipaggiata di flash ed è in grado di riprendere video a 720p. Per quanto

riguarda la connettività il nuovo Li-quid può contare anche sulla presen-za del nuovo Bluetooth 3.0.

I veri Momenti KODAKarrivano quando condividete

I veri Momenti KODAKarrivano quando condividete

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n. 9 / 23 settembre 20�0estratto da www.dday.it

di P. CentofantiHa scatenato un piccolo terremoto la notizia secondo cui Facebook sareb-be in segreto sviluppando uno smar-tphone o quanto meno un sistema operativo incentrato sul popolaris-simo social network. Sul progetto starebbero lavorando Joe Hewitt, uno dei padri di Firefox, e Matthew Papakipos, ex uomo di Google e svi-luppatore di Chrome OS. Lo scoop, pubblicato da TechCrunch, è stato prontamente smentito in una nota dall’ufficio stampa di Facebook, che ha affermato come l’azienda sia solo interessata a integrare i suoi servizi nelle piattaforme esistenti e non a costruire telefoni. Ma in realtà nes-suno sostiene che Facebook voglia produrre direttamente terminali: l’ipotesi più probabile è che come Google con il Nexus One, il social network sia alla ricerca di un part-ner hardware. E di fatti Cnet scrive di aver ottenuto delle conferme da di-

principalmente all’utenza business con applicazioni pre-installate per la gestione dei server di posta azien-dale Microsoft Exchange e portali extranet basati su Share Point Server e supporto per l’accesso a reti sicure via VPN. Per quanto riguarda l’hard-ware si tratta di un terminale HSDPA fino a 10.2 Mbit/s e HSUPA a 2 Mbit/s, con Bluetooth 3.0 e Wi-Fi 802.11n e

16 GB di memoria integrata. Per quanto riguarda il multimedia il

cellulare supporta in riprodu-zione tutti i più comuni

formati audio video ed è dotato di foto-camera da 8 Mega-

pixel con registrazio-ne video in 720p. Il prezzo

sarà di 495 euro IVA esclusa.

di P. Centofanti

Nokia ha annunciato due nuovi smartphone con sistema ope-rativo Symbian^3 dalle caratte-

ristiche molto interessanti.Il primo è il nuovo E7, a prima vista molto simile all’imminente N8, ma che affianca al display touch-screen OLED da 4 pollici (640x360 pixel) an-che una tastiera QWERTY a scompar-sa. L’E7 è indirizzato

p.�MOBILE / Annunciati al Nokia World 2010 due nuovi smartphone Symbian^3

Due smartphone con OLED da NokiaE7 e C7 sono i nomi dei nuovi modelli, entrambi hanno display AMOLED , l’E7 è dedicato all’utenza business

versi produttori e operatori telefonici che affermano di essere stati contat-tati in estate da Facebook proprio in questo senso. Secondo le fonti di Cnet, il progetto sarebbe ancora nel-la sua fase embrionale e potrebbe trattarsi di uno smartphone basato su Android con una profonda inte-grazione di Facebook all’interno del sistema operativo.

Caratteristiche molto simili per il C7 che è però dotato di display touch-screen OLED da 3.5 pollici, ma sem-pre con risoluzione di 640x380 pixel. In questo caso la memoria integrata è di 8 GB, espandibili fino a 40 con schede microSD. A parte l’assenza della tastiera fisica ritroviamo come sull’E7 anche GPS, fotocamera da 8 Megapixel, Blue-tooth 3 e Wi-Fi 802.11n. Quanto ai costi per il C7 si parla invece di 419 euro (IVA inclusa).

MOBILE Video �080p per la nuova CPU Mobile SamsungDispositivi mobili potenti richiedono potenti processori. Samsung vuole assolutamente stare al passo con i tempi e lancia una nuova CPU, nome in codice Orion, basato su due core ARM Cortex A9 a 1GHz costruiti con un processo produttivo a 45 nanometri. Il processore, che a detta di Samsung è 5 volte più potente del precedente Hummingbird, è indicato per dispositivi come tablet, netbook o smartphone. Tra le caratteristiche più interessanti, questo Orion promette di riprodurre video a 1080p e registrare filmati a 30 frame al secondo; non manca inoltre il supporto ai videogiochi 3D. Sono supportati fino a 3 display, di cui 2 interni e uno tramite HDMI 1.3a (niente 3D, quindi). La produzione di massa di questo processore è prevista per il primo semestre del 2011.

MOBILE / Il Re dei social network lavora a uno smartphoneFacebook avrà il suo smartphone?Il social network sarebbe in segreto al lavoro su uno smartphone con il suo marchio, la compagnia nega ma i partner hardware confermano

Nokia C�

Nokia E�

MOBILE ARM annuncia L’Octo Core per smartphoneSi chiama Cortex A15, arriverà nel 2012 e promette di rivoluzionare il mondo degli smartphone con l’architettura multi core a 2.5 GHz

di P. Centofanti

Minori consumi e potenza di cal-colo fino a cinque volte superiore a quella del più diffuso processore disponibile oggi per il mercato mobile. Queste sono le promes-se fatte da ARM con il lancio del nuovo processore Cortex A15 che dovrebbe diventare disponibile entro il 2012. La serie Cortex A di processori è utilizzata nella stragrande mag-gioranza degli smartphone sul mercato di fascia medio alta e il nuovo A15 sarà il primo con archi-tettura fino a 8 core (due chip da 4 core) con una frequenza di clock di 2.5 GHz, segnando un notevole balzo tecnologico rispetto alla ge-nerazione attuale. ARM sviluppa il solo design dei processori che poi vengono realiz-zati fisicamente da produttori terzi in licenza, come Samsung, Texas Instruments e ST Ericsson. Il nuovo processore, progettato per tecnologia a 32 e 28 nm è indi-rizzato non solo agli smartphone, ma anche ai tablet di nuova ge-nerazione e a tutti quei dispositivi “portatili” in cui sono richiesti bassi consumi e prestazioni (soprattut-to multimediali) al top.

I veri Momenti KODAKarrivano quando condividete

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Trasformate ogni momento in un ricordo premendo

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n. 9 / 23 settembre 20�0estratto da www.dday.it

MOBILE / Apple con iOS 4.1 “regala” a tutti i possessori di iPhone 4 la possibilità di scattare fotografie ad alta dinamica

IOS �.� e foto su iPhone: è vero HDREcco come funziona la modalità HDR per scattare foto con iPhone, resa disponibile con l’ aggiornamento del sistema operativo

di R. Pezzali

Apple ha rilasciato l’aggiornamen-to per iOS 4.1 che aggiunge al-cune funzioni tra le quali il Game

Center e la possibilità di scattare foto HDR. Ed è proprio su questa possibili-tà che ci soffermiamo, anche perchè la nuova fotocamera dell’iPhone è insie-me a quella usata sul futuro N8 una del-le migliori disponibili sui device portati-li. Abbiamo quindi deciso di investigare sul modo in cui l’iPhone 4 fa le foto HDR e su quali sono le possibilità offerte da questa nuova modalità. HDR è l’acroni-mo di High Dynamic Range, ed è una tecnica fotografica molto nota per la gestione della dinamica dell’immagine e delle luci. Per chi vuole approfondire questo tipo di foto consigliamo anche la guida pratica all’HDR, che abbiamo realizzato lo scorso settembre e che potete leggere a questo link.L’HDR è utile per ottenere foto incre-dibilmente d’impatto (quasi ai limiti del reale,) oppure foto buone anche in condizioni difficili. La fotografia è scrit-tura della luce, ed è spesso la luce che

crea problemi con fotocamere dotate di sensori piccoli o di lenti di piccole dimensioni: in determinate situazioni infatti la presenza di forti contrasti ren-de impossibile una fotografia perfetta, se si vogliono far emergere i dettagli nelle ombre si perdono quelli sulle alte luci e viceversa, se si vogliono alte luci dettagliate (per esempio le sfumature delle nubi in cielo) si corre il rischio di ottenere ombre come grosse macchie nere, senza dettaglio. Apple ha imple-mentato l’HDR sull’iPhone non per rea-lizzare scatti d’impatto ma per realizzare fotografie ottime anche in condizioni di luce ed esposizione particolarmente difficili. Come funziona in pratica l’HDR su iPho-ne? Semplice, l’iPhone esegue 3 scatti in rapida successione con diversa espo-sizione e le combina automaticamente per creare una nuova fotografia. Una foto è sottoesposta e serve per recupe-rare i dettagli delle alte luci, una foto è normale e fa da base ed infine la terza foto è sovraesposta e serve a recupe-

rare i dettagli sulle basse luci. Il sistema dell’iPhone usa una curva standard per tutti gli scatti, e il risultato è una foto bella con dettagli in tutte le zone tonali. Partendo dalle stesse tre foto e usando Photoshop si potrebbe ottenere un ri-sultato diverso ma Apple ha preferito scegliere le impostazioni. I tre scatti non vengono salvati, rimane solo la foto normale e la foto finale. Ovviamente il flash non funziona in modalità HDR: sarebbe un controsenso introdurre un lampo di luce in un sistema creato per gestire e miscelare le luci naturali di tre foto fatte a diversa esposizione. Quello dell’iPhone quindi è un vero HDR: non è la stessa foto rielaborata digitalmen-te ma è il risultato di 3 diverse foto. Quando si scatta una foto HDR con una reflex il problema principale risiede so-prattutto nell’allineamento delle 3 foto: iPhone scatta in rapidissima sequenza e

minimizza il problema dell’allineamen-to che comunque esiste con oggetti in movimento. Nel complesso la funzione HDR è ben implementata e in moltissi-me situazioni permetterà di realizzare fotografie davvero buone, impensabili con uno smartphone. Tramonti, inter-ni di chiese o palazzi dove la luce che filtra forte dalle finestre crea un elevato contrasto e anche foto sulla neve o in spiaggia, dove le forti luce tendono a sottoesporre molte zone diventeranno tutti ambienti facilissimi da fotografare. Un ulteriore passo sarebbe l’introdu-zione della possibilità di cambiare il tone mapping, ovvero la possibilità per l’utente di aumentare o diminuire l’ef-fetto HDR per riuscire ad ottenere foto a maggiore impatto. Ecco un esempio di foto con e senza HDR, ulteriori foto possono essere sca-ricate seguendo questo link.

Le foto è parzialmente in controluce, sparisce il cielo e addirittura l’anten-na sul tetto. Nella foto con HDR il risultato è più equilibrato e vengono re-cuperati anche quei dettagli che la sovraesposizione aveva fatto perdere.

MOBILE Apple fa marcia indietro: l’App Store è ora più aperto per gli sviluppatoriRimosso l’obbligo di utilizzare i tool di sviluppo Apple per le applicazioni per iOS e rilasciate informazioni sul processo di approvazione delle apps

di P. Centofanti

Con uno stringato comunicato, Apple ha annunciato di aver modificato il con-tratto di licenza per gli sviluppatori della piattaforma mobile iOS in modo tale da consentire la realizzazione di applicazioni per iPhone, iPod e iPad anche con stru-menti di sviluppo di terze parti: flash, Java o quant’altro insomma. La decisione di bandire piattaforme di sviluppo diverse dall’SDK ufficiale di Apple aveva creato polemiche tra gli sviluppatori, specie quelli di videogiochi che spesso ricorrono a collaudati motori grafici multi-piattaforma. Il blocco si inseriva inoltre nella pole-mica con Adobe che oltre a essersi vista rifiutare il supporto a Flash su dispositivi iOS, non poteva più includere il supporto all’ecosistema Apple nei suoi prodotti di sviluppo multi-piattaforma. Ora l’unico vincolo rimane il divieto per le applicazio-ni di scaricare ed eseguire programmi “terzi”, quindi ad esempio la realizzazione di un browser in grado di eseguire un programma in Flash. Sempre in una logica di maggiore apertura, Apple ha anche deciso di fornire agli sviluppatori le linee guida del processo di approvazione delle applicazioni nell’App Store di iTunes. Ciò dovrebbe dare la possibilità ai produttori di applicazioni di effettuare una mi-gliore verifica preliminare della conformità dei propri programmi, limitando così il rischio di brutte sorprese in fase di approvazione sullo store.

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n. 9 / 23 settembre 20�0estratto da www.dday.it

PEOPLE & MARKETGiro di vite contro gli hacker in �� nazioni

Una colossale operazione anti pirateria che ha coinvolto 14 nazioni: obiettivo i server delle community P2P e Warez

di P. Centofanti

Le forze di polizia di 14 paesi hanno scagliato un’importante offensiva in diverse nazioni che ha portato al sequestro dei server di alcuni dei principali siti della cosiddetta “scene”, quel sottobosco di com-munity di hacker e file sharer che alimenta la zona grigia del P2P e la diffusione di software “piratato”: anteprime musicali, cinematografi-che e serie TV che approdano sui principali network P2P arrivano da qui. L’operazione ha colpito alcuni nomi di primo piano (anche se magari meno noti agli scaricatori occasionali) della scena europea e ha portato alla chiusura dei rispet-tivi siti web. Dalle prime informa-zioni il raid sembrava essere diretto contro i server di Wikileaks ospitati da PRQ in Svezia, ma le autorità hanno chiarito come l’obiettivo fossero essenzialmente i gruppi di pirati. Almeno una decina di arre-sti di membri di primo piano del network fantasma sarebbero avve-nuti in Belgio, Norvegia, Polonia e Svezia, mentre si ha notizia di raid anche in Gran Bretagna, Germa-nia, Ungheria e Repubblica Ceca. L’operazione avrebbe avuto come obiettivo almeno 4 gruppi di pirati e un totale di 49 server sparsi per l’Europa. Pur avendo inferto un duro colpo l’operazione non sa-rebbe comunque del tutto riuscita: alcuni gruppi sono ancora online grazie alle strategie approntate proprio per contrastare interventi di questo tipo.

p.�0PC & MULTIMEDIA / Una nuova piattaforma Intel trasforma Media Center in set top box

Nuova vita per Windows Media CenterLa versione embedded del sistema operativo rinasce sulla piattaforma CE4200: anche Microsoft avrà la sua “Google TV”

di R. Pezzali

L’IDF 2010, il forum promosso da Intel per mostrare in anteprime tutte le novità che girano attor-

no la famosa azienda di processori, dalle soluzioni di connettività come Lightpeak alle nuove piattaforme per desktop, notebook e integrated device.L’ultima novità presentata in chiave consumer si chiama CE4200, ed è l’evoluzione del CE4100, che avrebbe dovuto prendere le redini del merca-to consumer e venire utilizzato den-tro TV e set top box. A dire il vero il CE4100 non è stato adottato ancora dalla maggior parte dei produttori, anche se sarà il cuore della nuova Google TV e verrà di fatto usato nelle TV Sony e nei set top box Logitech proprio per il nuovo sistema operati-vo domestico Google.Il nuovo CE4200, realizzato a 45 na-nometri, supporta l’encoding e il decoding hardware H.264 e soprat-

tutto supporta il 3D. Vi chie-derete a que-sto punto cosa centra il CE4200 con Media Center e cosa può cambiare per un sistema operativo che molti danno ormai per morto. Media Center ha recentemente subito un cambiamento sostanziale, passato forse un po’ in sordina: è stata infatti presentata la soluzione embedded, ovvero una soluzione integrata che funziona da sola e senza Windows alle spalle, stabile e soprattutto in-stant on, proprio come un set top box. Di fatto Windows ha già pronta la sua versione della Google TV, una versione però decisamente più com-pleta perchè integra anche la parte tuner e presto verrà aggiornata con

tutte le funzioni social e streaming di Zune e Phone 7. Acer, da sempre partner storico di Intel e Microsoft ha mostrato all’IDF il nuovo Media Cen-ter Revo 2, una sorta di set top box media player silenziosissimo, sottile e con Media Center perfettamente integrato.Una soluzione quest’ultima che di fatto potrebbe rivoluzionare tutti i vari Media Player con sistema opera-tivo proprio, proponendo soluzioni dal costo decisamente interessanti ma molto più complete.

PC & MULTIMEDIA / Dell presenta un “bizzarro” PC ibridoDell metà tablet, metà netbookInspiron Duo è il suo nome, ha un corpo da netbook e testa da tablet

di M. Dalli

Indecisi tra un netbook e un tablet? Volete qualcosa di touch, ma avete bisogno della tastiera fisica? Po-

trebbe interessarvi allora il nuovo Dell Inspiron Duo, presentato ieri all’Intel Developer Forum di San Francisco e in arrivo entro fine anno.Inspiron Duo, come suggerisce il nome, è un ibrido: per la precisione, un ibrido tra un netbook e un tablet. Il dispositivo può infatti essere usato normalmente come un netbook, salvo poi ruo-tare lo schermo all’in-terno della sua cornice e usarlo chiuso come se fosse un tablet (vedi foto sopra). Concettual-mente nulla di nuovo (i tablet PC di qualche

anno fa avevano un funzionamento molto simile), ma il meccanismo di ribaltamento dello schermo ha un che di geniale follia. Vedremo quando uscirà, probabilmente verso fine anno.Al momento mancano le specifiche tecniche: si sa soltanto che al suo in-terno sarà presente un processore In-tel Atom N550 dual core su cui girerà Windows 7 Home Premium e che lo schermo sarà da 10 pollici.

PEOPLE & MARKETIntel conferma HDCP crackatoA ufficializzare la cosa è stata Intel stessa, che ha sviluppato il sistema. La violazione è possibile grazie alla scoperta di una Master Key che consente la rimozione della protezione e la costruzione di dispositivi HDCP senza che il costruttore debba pagare le licenze a Intel. Intel non si dichiara preoccupata, la realizzazione di un dispositivo simile sarebbe troppo costosa per il pirata occasionale. Di fatto, però, gli HDCP stipper esistono già da anni e la maggior parte dei contenuti possono essere copiati direttamente alla fonte. Sarà anche caduto l’ultimo baluardo, ma il “bottino” è già stato saccheggiato da tempo. HDCP è solo un’altra protezione che rende la vita scomoda ai consumatori onesti, eppure continuiamo a pagarla. Quand’è che i produttori impareranno?

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n. 9 / 23 settembre 20�0estratto da www.dday.it

no è diviso in sezioni, l’alimentazione è “robusta”, la raffinata scheda audio digitale adotta un design completa-mente bilanciato ed utilizza converti-tori D/A ad alta precisione e circuiti a basso Jitter. Tra le uscite a disposizione troviamo una coppia di connettori bilanciati XLR. L’NP-S2000 sarà in ven-dita in Italia a partire dalla seconda metà di novembre, a un prezzo non proprio alla portata di tutti: 1499 euro. In bella mostra (foto a destra) anche il

di R. Pezzali

Il mondo della musica a casa sta per essere rivoluzionato con l’arrivo di Airplay e di tutte le periferiche che

utilizzeranno il sistema di streaming di casa Apple. C’è però chi non demorde, e pensa soprattutto alla qualità dello streaming e della riproduzione dell’au-dio in casa: una di queste è Olive, azien-da specializzata nella realizzazione di server musicali per la casa e soluzioni di diffusione audio wireless di qualità. Il limite delle soluzioni Olive, bellissime da vedere e soprattutto molto facili da usare è sempre stato il costo: server troppo cari che lasciavano preferire soluzioni classiche con un computer a fare da libreria audio. Il nuovo O3HD rappresenta però un’inversione di ten-denza: il prezzo scende a 999 dollari di

AUDIO VIDEO / L’azienda specializzata nella realizzazione di server musicali, propone un apparecchio “per tutti”

Olive O3HD, il music server audiophile5000 canzoni HD, 1500 CD sempre disponibili a un prezzo molto più abbordabile rispetto ai modelli passati

listino - comunque non pochi - offre una capacità di 500 GB adatta ad una collezione di 1500 CD audio o di 5000 tracce in qualità HD, ovvero a 24 bit / 192 kHz con compressione FLAC.Il nuovo server Olive, che mantiene il classico design di tutta la serie, dispo-ne di un pannello touch screen fron-tale per gestire localmente la libreria, ha un cassetto di caricamento per la riproduzione e il rip dei dischi e ov-viamente le connessioni di rete wired e wireless per condividere le canzoni nelle altre stanze e su altri dispositivi.

p.��

Il punto di forza è la qualità: le tracce vengono convertite con algoritmo loseless oppure possono essere ripro-dotte in modalità PCM 1:1, identiche bit per bit all’originale. I circuiti interni sono di altissima qualità, con conver-titori e stadi di uscita audiophile che rendono di fatto l’O3HD un ottimo lettore CD. A rendere ancora più in-teressante il pacchetto troviamo poi la possibilità di ascoltare circa 3000 webradio e di controllare il tutto dal-l’iPhone o dall’iPad utilizzando l’appli-cazione gratuita.

AUDIO VIDEO / La casa del diapason ha presentato interessanti novità all’IFA 2010

File o disco, Yamaha ha la soluzione giustaTra gli annunci, il network player NP-S2000 che avvicina musica liquida e prestazioni audiophile In arrivo anche il lettore Blu-ray BD-S1067, un player universale capace di riprodurre anche DVD Audio e SACD

di C. Stellari

All’IFA Yamaha ha presentato l’NP-S2000, un network player DLNA 1.5 privo di lettore e hard disk in-

terno,, compatibile con i formati FLAC, WAV, MP3, WMA, AAC. L’NP-S2000 include un server Twonky media, è certificato Windows 7 e può essere controllato via web anche tramite smartphone, per iPhone è prevista una specifica applicazione. La costru-zione, come vediamo dalla foto qui sotto, è particolarmente curata: l’inter-

nuovo BD-S1067, un lettore universale che promette ottime prestazioni: può riprodurre Blu-ray disc / SACD / DVD-audio, oltre che CD e i normali DVD video. Il BD-S1067 ha uscita HDMI 1.4, uscite analogiche multicanale con decodifica interna dei formati audio HD, è dotato di porta USB (frontale e posteriore), è certificato DLNA e offre la compatibilità con i formati compres-si, DivX HD Plus compreso. Il prezzo è molto interessante, 599 euro.

AUDIO VIDEOAirPlay sbarca sugli ampli Denon

Il 1° Settembre Apple ha introdotto AirPlay, una tecnologia che consente di inviare in streaming all’interno di una rete domestica contenuti audio e video da un dispositivo a un altro. Durante la presentazione la funzione è stata mostrata con un iPad e una Apple TV, ma AirPlay può funzionare anche con dispositivi terzi; al momento i partner annunciati sono di tutto rispetto: B&W, Denon, Marantz, JBL e iHome. E sarà proprio Denon a partire per prima con questa funzionalità, che verrà resa disponibile sul sintoamplificatore AVR-4311CI tramite aggiornamento del firmware in arrivo in autunno. Al momento si parla di contenuti solo audio, con relative informazioni come nome del brano, artista, album e copertina; per il video forse c’è da aspettare ancora un po’.Riuscirà AirPlay a fare breccia nel cuore dei consumatori e impensierire il DLNA che, tra l’altro, ha proprio nell’audio il suo tallone d’Achille?

Estratto dal quotidiano onlinewww.dday.it

Registrazione Tribunale di Milanon. 416 del 28 settembre 2009

direttore responsabileGianfranco Giardina

editing Claudio Stellari

EditoreScripta Manent Servizi Editoriali srl

via Gallarate, �� - 20��� MilanoP.I. ��9���00���

Per [email protected]

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Con i sistemi di retroilluminazione tradizionali, il pannello è costantemente illuminato, non permettendo la corretta rappresen-tazione del nero. Nei TV della serie SV, l’intera superficie del pannello è retroilluminata da LED che si accendono e spengonograzie alla costante analisi del segnale in ingresso.

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n. 9 / 23 settembre 20�0estratto da www.dday.it

per la sua console. Questo update è obbligatorio, ovvero chi vuole conti-nuare a usare i servizi online di Sony è costretto a installarlo. Secondo più fonti, inoltre, l’aggiornamento bloc-cherebbe il PSJailbreak e il PSGroo-ve, rendendo così vani gli sforzi dei pirati. Comincia ora la rincorsa che, credia-mo, difficilmente avrà fine a breve e sicuramente complicherà i sonni de-gli ingegneri Sony.

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di P. Centofanti e M. Dalli

La console di Sony, considerata inviolabile agli attacchi degli hacker è sembrata soccombe-

re. Un produttore australiano infatti avrebbe realizzato una chiavetta USB da collegare alla PS3 in grado di consentire la copia di giochi su hard disk interno o periferiche USB e di avviare conseguentemente le copie di backup anche senza il supporto originale. La chiavetta, denominata PS Jailbreak, è stata rapidamente te-stata e analizzata da diverse persone e a giudicare dai video su YouTube funzionerebbe per davvero. La chia-vetta non modificherebbe in alcun modo l’hardware della console e non invaliderebbe la garanzia origi-nale Sony. Inoltre una community di hacker spagnola ha rivolto le sue attenzioni verso il drive Blu-ray della

ENTERTAINMENT / PS3 sotto attacco degli hacker ma Sony risponde con un aggiornamento

Jailbreak PS3: Sony corre ai ripariL’aggiornamento obbligatorio per la PS3 blocca il funzionamento del jailbreak, ora sono pirati a dover rincorrere

PlayStation. I programmatori sareb-bero riusciti ad acquisire il firmware di una delle versioni più recenti del lettore della PS3 e a far riconoscere l’unità a un PC con possibilità di ac-cedere al contenuto dei dischi. Po-trebbe quindi esserci la possibilità di rimuovere l’odioso codice regionale per DVD e Blu-ray Disc.Sony non poteva stare a guardare ed è prontamente corsa ai ripari rila-sciando un aggiornamento firmware

di P. Centofanti

Lo avevamo già anticipato nei mesi scorsi e ora Microsoft ha annunciato ufficialmente

l’estensione dello Zune Marketplace al di fuori dei confini americani. L’of-ferta di musica e film, che abbraccerà PC, smartphone Windows Phone 7 e Xbox LIVE, debutterà in Italia insieme al nuovo sistema operativo mobile e quindi presumibilmente a metà ot-tobre. Nel dettaglio nel nostro paese sarà disponibile lo Zune Pass, l’offer-ta di musica illimitata in streaming e download di tutto il catalogo dispo-nibile al prezzo di 9.99 euro al mese. I brani rimarranno riproducibili solo per la durata dell’abbonamento su PC Windows, smartphone Windows Phone 7 e console Xbox. A differenza degli Stati Uniti però non sarà possibile conservare per sempre

i 10 brani al mese (che comunque sa-rebbero riproducibili solo su PC Win-dows e dispositivi Zune). Discorso diverso invece per lo store musicale che sarà anch’esso disponibile in Italia e che permette di acquistare musica in formato MP3 senza DRM e quindi riproducibile con qualsiasi tipo di di-spositivo. Per quanto riguarda i video

invece, Microsoft estenderà il noleg-gio di film dall’Xbox LIVE anche ai PC Windows con possibilità di sincroniz-zarli anche su smartphone Windows Phone 7. Per quanto riguarda invece l’acquisto dei film questo non sarà disponibile in Italia, ma solo in Fran-cia, Germania, Regno Unito, Australia, Nuova Zelanda e Canada.

ENTERTAINMENT / La musica dello store Microsoft esce dai confini americani

Zune Marketplace arriva anche in Italia Musica illimitata a �0 euro al meseCon Windows Phone 7 arriverà in ottobre anche lo store online per PC, smartphone e XBox Molto attesa la modalità Zune Pass: tutta la musica in streaming e download a canone fisso

ENTERTAINMENT3�0 euro per Xbox 3�0 e KinectCresce l’attesa per Kinect di Microsoft, e crescono anche le offerte. L’ultima novità è infatti il bundle che vede insieme la nuova console “slim” da 250 Gb con il controller Kinect e un gioco a 349 euro. Un prezzo “giusto”, non sensazionale ma che permette a chi non ha ancora la console di risparmiare qualche soldino.Insieme al controller e alla console verrà anche inserito il gioco Kinect Adventures, un piccolo assaggio di quello che il nuovo sistema di controllo può offrire. Il bundle sarà in edizione limitata fino ad esaurimento scorte e sarà disponibile dal 10 di novembre. In quella data Microsoft dichiara che saranno disponibili altri 15 giochi compatibili con il nuovo sistema.

ENTERTAINMENTNintendo 3DS in Giappone il 20 Novembre?Della Nintendo 3DS, console portatile 3D di prossima uscita, si sa tutto tranne il dettaglio più importante: la data di lancio. Alcune indiscrezioni arrivano però da Twitter, dove un produttore di accessori avrebbe comunicato che alcuni extra per la 3DS sarebbero in vendita dal 20 Novembre. Considerato che non ha senso lanciare un accessorio senza la console, viene naturale pensare che anche la console uscirà quel giorno. Ovviamente si tratta di indiscrezioni non confermate e, soprattutto, riguarderebbero probabilmente il solo mercato giapponese. Per l’Europa, infatti, si parlava del 2011. Il 29 Settembre Nintendo terrà però una conferenza in cui dovrebbe svelare gli ultimi dettagli. Non resta che attendere fiduciosi, mancano 2 settimane soltanto!

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AUDIO VIDEO / Dalla Corea rimbalza la notizia dello stop

LG blocca la produzione dell’OLED da �� polliciDopo Sony, anche LG ha fermato la produzione dei pannelli piccoli Probabile la conversione degli impianti verso display OLED più grossi

di R. Pezzali

Secondo alcuni quotidiani coreani LG avrebbe bloccato la produzione dei pannelli OLED da 15” utilizzati per pro-durre la sua TV EL9500, al momento l’unica TV OLED sul mercato. Una mos-sa questa che non vuol dire ridimen-sionamento ma che di fatto indica un netto cambio di marcia da parte di LG. Le soluzioni possibili infatti sono due, o LG taglia pannelli più grandi oppure LG taglia pannelli più piccoli. LG potrebbe infatti riadattare la catena produttiva per iniziare a realizzare i pannelli da 31” per TV OLED di dimensioni stan-dard da lanciare a inizio 2011 oppure potrebbe scegliere di investire sui tagli più piccoli iniziando a far concorrenza

a Samsung che detiene al momento il monopolio degli AMOLED di piccolo taglio, costringendo di fatto molti pro-duttori (ad esempio HTC) a tornare al-l’LCD per incapacità di soddisfare tutte le richieste del mercato.

PEOPLE & MARKET JVC: addio TV, licenza a TaiwanJVC non è mai stata famosa per i TV, tuttavia ci sono statai modelli decisamente interessanti come il primo ultraslim da 32”. JVC ha però deciso di chiudere di fatto la divisione TV e di cedere il marchio in licenza ad una azienda di Taiwan, la AmTram (che potrà produrre e commercializzare TV marchiati JVC, in un primo momento negli Stati Uniti e successivamente anche nel resto del mondo). Una mossa questa che ricalca quella di Philips di qualche anno fa, che ha deciso per i TV di cedere in licenza il marchio a Funai, sempre ovviamente negli States. La mossa di JVC è abbastanza ovvia: il produttore giapponese intende focalizzare le risorse nei segmenti del digital imaging con le videocamere Everio e Picsio, dei videoproiettori con i prossimi Perseus e nell’audio con i mini sistemi e il car.

PEOPLE & MARKETStephen Elop, ex Microsoft, nuovo presidente di NokiaIn molti da tempo sospettavano che Olli-Pekka Kallasvuo, storico CEO di Nokia per 30 anni, non sarebbe durato ancora a lungo. Infatti al vertice del colosso di Espoo arrivera Stephen Elop, il cui precedente incarico era capo della divisione business di Microsoft. A Kallasvuo rimarrà la partecipazione nel consiglio di Nokia Siemens Networks, oltre a una lauta buonuscita.Il compito che si prospetta per Elop non è facile: riportare Nokia ai fasti di un tempo, dopo che la fascia alta è finita quasi tutta in mano a Apple e ai dispositivi Android. Riuscirà a convincere gli azionisti che hanno chiesto (e ottenuto) la testa di Kallasvuo? Ma, soprattutto, il suo passato a Redmond influenzerà in qualche modo la scelta dei sistemi operativi impiegati sugli smartphone Nokia? Per ora è fantascienza, ma un Nokia con Windows Phone 7 è ora meno improbabile di un mese fa.

AUDIO VIDEO

Panasonic lancia Viera Pure, il TV camaleonte

La nuova gamma di TV LCD Viera con finitura Pure ha una particolare cornice traslucida che si adatta al colore della stanza

di R. Pezzali

Vi ricordate le Automagic Hot Wheels, quelle macchinine che cambiavano colore con il caldo o il freddo, immergendole in ac-qua? Bene, Panasonic sembra aver applicato un concetto simi-le alla nuova gamma di TV LCD Pure aggiungendo al TV un cor-nice traslucida che sfruttando le sue doti di fluorescenza cambia colore a seconda della luce am-bientale.

Attenzione però, non stiamo parlando di un cambio radica-le ma di una sfumatura soft che permetterà alla TV di adattarsi meglio al proprio ambiente, sen-za però diventare appariscente o emettere bagliore.

Le nuove TV a LED Viera Pure saranno disponibili in tre diverse finiture di base, Shiny Purple, Sa-tin Silver e Silky White, e ognuna di queste finiture acquisirà con la luce ambientale diverse sfuma-ture per meglio integrarsi in am-biente. Un piccolo passo avanti di Panasonic nel mondo del design, l’unico punto che ancora l’azien-da giapponese deve migliorare.

Le nuove TV Viera Pure monta-no i pannelli evoluti IPS di ultima generazione, la serie include mo-delli da 32” e 37” con Vieracast e Skype e anche modelli più picco-li, da 19” e 22”, dotati di docking per iPod.

PEOPLE & MARKET / Addio alla storica fabbrica europea di TV LCD

Sony chiude a BarcellonaIl marchio giapponese non ha più stabilimenti di produzione TV in Europa

di R. Pezzali

Sony ha annunciato la cessione dello stabilimento di TV LCD sito nei pressi di Barcellona. Entro di-

cembre 2010 tutte le attività verranno cedute a due società spagnole che si occupano di componentistica per il settore auto, è però previsto che anco-ra per due anni le nuove società con-tinueranno la produzione di televisori LCD per conto di Sony. L’insediamen-to di Barcellona è stato uno dei primi

stabilimenti Sony sorti in Europa, risale al 1973 e copre una superficie di circa 206.000 metri quadrati, dando lavoro a oltre 1100 adetti. Ha sempre prodotto televisori, dai gloriosi modelli con cine-scopio Trinitron sino all’attuale linea di modelli con pannello LCD.Con questa nuova mossa Sony chiude la produ-zione di TV in Europa, affidata ormai solo a stabilimenti in Estremo Oriente o presso contoterzisti.

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Un tuominimo gesto

è un aiutograndissimo

per i piccolissimi

Ogni anno in Italia nascono 30.000 bambini prematuri, di cui circa 5000 hanno un peso inferiore a 1500 gr.Questi bambini hanno bisogno di cure, controllie assistenza per molti anni.

E anche i loro genitori hanno bisogno del tuo aiuto.

Le donazioni ad AISTMAR Onlus vengono interamente impiegate per:- l’assistenza delle gravidanze a rischio o patologiche- la cura e il supporto al neonato prematuro

e alla sua famiglia nel percorso di sviluppo e crescita

SOSTIENI AISTMAR OnlusÈ possibile effettuare un versamento intestato a AISTMAR Onlus - Associazione Italiana per lo Studio e la Tutela della Maternità ad Alto Rischio tramite:

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Non possiamonon muovere un dito

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n. 9 / 23 settembre 20�0estratto da www.dday.it

di R. Pezzali

Chi ha scommesso sulla presen-za del 3D nei nuovi proiettori JVC D-ILA ci ha visto giusto.

JVC infatti ha ritardato il lancio per aggiungere ai nuovi modelli la featu-re del momento. Siamo stati invitati ad una visione in anteprima dei nuovi modelli per saggiare le potenzialità di questi nuovi prodotti che raccolgono una pesantissima eredità: i modelli D-ILA di JVC infatti sono considerati tra i migliori videoproiettori per l’home cinema disponibili sul mercato. JVC lancia tre nuovi modelli di proiet-tori tutti 3D e con un prezzo di ingres-so inferiore alle aspettative: il model-lo entry level ha un prezzo di listino di 3999 euro, e di fatto è il proiettore 3D full HD più economico.I nuovi modelli sono i DLA-X3B, DLA-X7B e DLA-X9B e JVC ha rivoluzionato completamente i modelli precedenti sia dentro che fuori, proponendo un nuovo cabinet, un nuovo sistema ottico, una nuova lampada e nuove matrici. Il 3D è in realtà un optional, trattan-dosi per la precisione di prodotti 3D Ready: il kit 3D va acquistato a par-te ed è composto dal trasmettitore PK-EM1 (79 euro) e dagli occhiali PK-AG1B (179 euro), questi ultimi realizzati da Xpand. Il passaggio al 3D costa quindi 250 euro circa.Il nuovo cabinet è decisamente più grosso dei modelli precedenti e pesa anche di più: una scelta obbligata perché per gestire il 3D, JVC ha do-vuto rivedere il percorso ottico per integrare una lampada più potente. La maggior parte dei proiettori 3D

AUDIO VIDEO / Eccezionale anteprima, ecco i nuovi i nuovi attesissimi proiettori JVC D-ILA , tre nuovi modelli tutti 3D ready

JVC lancia i proiettori 3D: li abbiamo provatiJVC ha rinnovato la sua gamma di proiettori D-ILA 3D per l’home cinema presentando i nuovi modelli X3B, X7B e X9B, da 3999 euro in su

visti all’IFA infatti mostrava un calo di luminosità in modalità 3D, cosa che non sembra invece toccare il nuovo JVC 3D che appare brillante in ogni situazione. La lampada non è LED come qualcuno si aspettava: troppo elevata la richiesta di lumen per un sistema 3D, quindi JVC ha ripiegato su una nuova lampada UHP da 220 Watt. Le lenti sono completamente motorizzate, lo zoom è 2x e lo shift verticale e orizzontale decisamente ampio. JVC ha utilizzato nuove matri-ci con un contrasto nativo migliore e le ha accoppiate anche ad un nuovo processore dotato di un circuito di interpolazione dei frame (Clear Mo-tion Drive) più affidabile e preciso.Cosa cambia tra i tre modelli? Quelle elencate finora sono le caratteristiche comuni alla serie, ma ci sono piccole differenze che giustificano le diffe-renze di prezzo. Il modello DLA-X3B, il piccolo della serie sarà disponibile in bianco e in nero a 3999 euro, ha un contrasto nativo di 50.000:1 e un iris a 16 step. Il DLA-X7B è il modello intermedio, sarà disponibile solo in nero e il prezzo di listino è di 6999 euro. Rispetto al modello inferiore il contrasto passa a 70.000:1, l’iris è doppio (uno per la lente e uno per la lampada) e c’è un nuovo sistema di gestione del colore CMS a 7 assi. Tra le altre particolarità di questo model-lo si segnalano anche la certificazio-ne THX, la calibrazione ISF e la pos-sibilità di gestire 99 memorie per la lente (solo 3 nel modello X3B). Qual-che differenza c’è anche sugli ingres-si: rispetto al modello X3B ci sono in

più una presa di rete per il controllo re-moto e la presa VGA. JVC inserisce infine in gamma anche il modello X9B, che a 9.990 euro promette matrici selezionate e un contrasto di 100.000:1, ma è per il resto identico al-l’X7B.Abbiamo visto in funzione questi nuo-

vi proiettori in moda-lità 2D e 3D e anche se il firmware non è ancora definitivo possiamo già dare qualche giudizio. In 2D l’immagine è sen-za dubbio migliorata leggermente rispet-to ai modelli prece-denti: più dinamica, più contrastata e anche leggermente più nitida. Il sistema Clear Motion Drive su alcune sequenze del Cavaliere Oscuro ha mostrato ancora qualche artefatto di troppo, ma nel com-plesso è migliorato pure lui. Decisamente impressionanti anche in 3D, su uno schermo da 3 metri di base: l’immagine non si li-mita ad avere maggiore profondità ma qualche dettaglio esce pure dal-lo schermo, la luminosità è davvero buona e il cross talk è minimo. Ci ri-serviamo comunque una prova più

p.��

approfondita sui primi esemplari che ci dovrebbero arrivare a brevissimo. JVC ha fatto davvero un bel lavoro con questi proiettori, soprattutto con il modello entry level che a 4000 euro di listino offre prestazioni sicuramen-te migliori di molti altri proiettori pre-senti sul mercato.

Sul canale DDAYVideo di YouTube è stato pubblicato il video con le prime impressioni d’uso dei nuovi proietto-ri JVC D-ILA. Clicca qui per andare direttamente al video.

video

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n. 9 / 23 settembre 20�0estratto da www.dday.it

di R. Pezzali

Musica Maestro Jobs, ma non solo. Apple ha presentato una serie di novità ma la

prima non riguarda però l’iPod, è l’arrivo del nuovo iOS 4.1 per iPhone che corregge molti bug e porta con se molte novità come il GameCenter e la possibilità di scattare fotografie HDR, ovvero fotografie ad alta dina-mica realizzate unendo una serie di scatti realizzati a diverse esposizioni. L’update è disponibile gratuitamente per iPhone 3G, iPhone 3GS e iPhone 4. Steve Jobs ha anche mostrato una preview di iOS 4.2 per iPad, aggiun-gendo interessanti funzionalità come AirPlay: la nuova funzione per lo sha-ring audio video all’interno della casa dei contenuti di iTunes. Ma il pezzo forte della serata sono i nuovi iPod. L’iPod Shuffle è il piccolino della casa, costa 55 euro e la semplicità e le di-mensioni sono il suo punto di forza. Niente display, solo tasti e clip per

agganciarlo alla maglietta. Le uniche aggiunte sono il Genius Mixer e il Voi-ce Over. La capacità e da 2 Gb.Cambia completamente l’iPod Nano: la versione 2010 (foto a lato) è un qua-drotto multitouch con una interfaccia utente semplicissima da usare basata sui quella degli iPhone. E’ del 46% più piccolo e leggero del modello prece-dente, ha la clip per agganciarlo, ha la radio FM ed è compatibile con Nike+. Il nuovo touch è di fatto candidato a diventare il modello perfetto per gli sportivi. I prezzi sono di 169 euro per quello da 8 Gb e di 199 euro per quel-lo da 16 Gb.Per finire l’iPod Touch: come previsto è un iPhone 4 senza parte telefonica, anche se il cabinet è simile a quello del modello precedente ma più sotti-le e leggero. Ha il Retina display, quin-di una risoluzione elevatissima, ha il processore A4 da 1 Ghz e la videoca-mera frontale per Facetime. Ha il gi-

MOBILE / Rinnonavata la gamma, il nuovo iPod Nano ora è un quadrotto multitouch

iPod 20�0: stupisce il nuovo “Nano”All’evento Apple presentati i nuovi iPod Touch, Nano e Shuffle, come sempre le sorprese non sono mancate

roscopio e il Gamecenter, diventando di fatto oltre che un player musicale anche una console da gioco portatile. Non manca ovviamente la videoca-mera posteriore da 5 megapixel, con ripresa HD. I prezzi sono di 239, 309 e 409 $ per le versioni rispettivamente da 16 Gb, 32 Gb e 64 Gb. I prezzi di tutti gli iPod sono maggio-rati in Italia e includono l’equo com-penso SIAE.

di R. Pezzali

I l nuovo Walkman S750, modello di punta per la nuova gamma Sony, presenta interessanti novità

rispetto ai modelli dello scorso anno. L’ S750 punta essenzialmente alla semplicità e alla qualità audio: Sony ha curato in modo particolare le cuf-fie e il sistema di riproduzione per

MOBILE / Ottime prestazioni audio e un sosfisticato sistema per la cancellazione del rumore, questi i punti di forza dei nuovi Sony

Sony lancia la sfida a Apple con i nuovi Walkman Con i modelli NW-S750 e NW-A850 Sony rinnova il top della gamma Walkman, ma il modello più cool per ora non arriva in Italia

assicurare una qualità audio perfetta. Un concetto questo che ha portato Sony in Giappone ad un risultato record: nell’ultimo trimestre infatti sono stati venduti più Walkman di iPod, un traguardo storico che rievo-ca i tempi dove il walkman era sulla bocca (e sulle orecchie) di tutti.

il nuovo S750 non è pic-colissimo ma è racchiuso in un cabinet in alluminio spesso solo 7 millimetri, un po’ come il vecchio modello di iPhone Nano. Al centro del cabinet tro-va spazio un display da 2” LCD TruBlack, che si af-fianca alla batterie al litio da 50 ore di autonomia (audio, 10 ore in video) e al processore Clear Au-dio per la gestione del-

l’equalizzazione. La particolarità del nuovo Walkman però sono le cuf-fie: così come a casa la resa sonora è influenzata non tanto dal sistema quanto dall’ambiente, anche mentre passeggiamo l’ascolto è spesso di-sturbato dai rumori ambientali. Ecco perché il nuovo Walkman integra un sistema di riduzione dei rumori ambientali digitale che, interfacciato agli auricolari in dotazione, permet-te di ridurre il rumore estraneo del 98% permettendo un ascolto limpi-do e pulito. La riduzione del rumore aiuta inoltre chi ascolta musica in treno o metropolitana, consentendo di tenere un volume più basso con benefici per l’udito.L’ S750 gestisce ogni tipo di file in drag & drop, sia da Windows sia da iTunes occupandosi anche della conversione, se necessario.

Tra le altre novità si segnalano al-cune funzioni come la possibilità di visualizzare i testi delle canzoni: il walkman infatti ha un’uscita video che connessa ad un TV gli consente di funzionare come Karaoke. L’uscita video permette anche di riprodurre film sul TV, seppur in de-finizione standard. Per finire un’al-tra novità: grazie alla funzione di apprendimento lingue si possono mandare in loop frasi di canzoni e dialoghi riducendo la velocità senza alterare però la frequenza facilitando così l’ascolto.I prezzi dipendono dai tagli, dovreb-bero essere di 149 euro per il model-lo da 16 Gb e di 189 euro per quel-lo da 32 Gb. In Giappone Sony ha lanciato anche l’A850, modello con display OLED, che al momento però non viene importato in Europa.

MOBILE TomTom regala l’adattatore per iPhone �Ricordate l’iPhone Car Kit di TomTom? La costosa base per auto con antenna GPS integrata per il melafonino funziona perfettamente con iPhone 3G e 3GS, ma l’iPhone 4 è troppo sottile e lo smartphone non si collega correttamente, per la disperazione di coloro che hanno investito quasi 100 euro e ora vorrebbero passare ad iPhone 4. In realtà la soluzione è abbastanza semplice, basta attaccare un piccolo spessore per ripristinare la compatibilità e TomTom ha approntato un adattatore ufficiale. La notizia migliore è che sarà disponibile gratuitamente per tutti coloro che hanno già acquistato l’iPhone Car Kit, mentre è già incluso in tutte le nuove confezioni in vendita dal 1° settembre. Per fare richiesta dell’adattatore basta collegarsi alla seguente pagina web: www.tomtom.com/page/iphone-4-adapter?Lid=7.

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n. 9 / 23 settembre 20�0estratto da www.dday.it

cenderlo basta arcuarlo, la sua durata è stata testata per garantire anni di utilizzo ottimale.Arc Touch Mouse sarà disponibile da novembre al prezzo sti-mato di vendita di 64,90 euro.

PC & MULTIMEDIA / Presentato un mouse con tecnologia avanzata e design innovativo

Microsoft “appiattisce” il mouseArc Touch Mouse può essere appiattito e curvato con un solo tocco, è perfetto per seguire ovunque netbook e notebook

di C. Stellari

Microsoft smentisce chi pensa che il mouse sia una specie in via di estinzione con il

suo nuovo Arc Touch Mouse, il primo mouse progettato per appiattirsi per-fettamente e trovare così facilmente posto nella borsa insieme al PC porta-tile grazie al suo ridotto spessore: soli 15 millimetri al massimo. Il mouse si curva poi nuovamente con un tocco per assumere una perfetta forma er-gonomica.Il nuovo mouse integra una striscia di scorrimento tattile che permette una navigazione facile: basta muovere lentamente un dito per uno scorri-mento controllato oppure un leg-gero tocco per uno scorrimento più veloce, per riprodurre la sensazione del movimento della rotella la striscia

di scorrimento emette delle leggere vibrazioni che simulano i tradizionali scatti della “vecchia” rotella. La striscia tattile integra tre “tasti” a pressione per diverse funzionalità aggiuntive: pagina su, pagina giù e la parte clicca-bile nel mezzo, i tasti possono essere anche riprogrammati con qualunque funzione possa essere utile.L’ Arc Touch Mouse utilizza la tecno-logia di puntamento Microsoft Blue-track, per un perfetto scorrimento e controllo su ogni superficie, e utilizza un nano ricetrasmettitore per il col-legamento via radio al PC: le sue di-mensioni sono eccezionalmente con-tenute e quando non viene utilizzato si può agganciare magneticamente sotto il mouse. Per spegnere Arc Tou-ch Mouse basta appiattirlo e per ac-

PC & MULTIMEDIA Nuovi Logitech Z�23, nati con la benedizione THXLogitech presenta i diffusori desktop Z623, che vantano la certificazione THX ad un costo inferiore ai 200 euro. Wow.

di M. Dalli

C’era una volta la certificazio-ne THX per componenti audio di fascia alta. Ma al giorno d’oggi le cose sembrano un po cambiate, sembra che qualsiasi cosa possa essere certificata THX, persino un sistema di altoparlanti per PC 2.1 come i Logitech Z623, in grado di erogare 200 Watt di potenza e che per loro destinazione nasco-no per essere i compagni per-fetti di un PC o un DVD, visti gli ingressi RCA e da 3,5 millimetri. Il tutto per meno di170 euro.

Via libera al Desktop THX quindi? Non fraintendeteci, sia-mo certi che il nuovo sistema Logitech 2.1 sia un sistema au-dio eccellente e che sono pochi i sistemi audio per PC studiati e pensati per dare queste pre-stazioni, ma la questione “cer-tificazione” deve comunque far riflettere.

Se infatti la certificazione THX era riservata, fino a poco tempo fa, a componenti di alto livello (almeno di prezzo), con determi-nate caratteristiche e prestazioni sorge un dubbio legittimo: o ci hanno preso in giro facendoci credere che i dispositivi devono rispettare i più stretti canoni per poter essere certificati, oppure la tecnologia ha fatto veramente miracoli in ultimi questi anni..

PC & MULTIMEDIA / Arriva il lettore multimediale capace di accedere a servizi di streaming

Boxee Box in novembre anche in Europa Il versatile player di D-Link basato sul media center “sociale” Boxee passa da piattaforma nVidia a Intel

di P. Centofanti

La Boxee Box di D-Link, il pic-colissimo lettore multimediale presentato a Las Vegas a inizio

anno, sarà disponibile a partire da novembre con pre-ordini già attivi su Amazon.com ad un prezzo tas-se escluse di 199 dollari. Le novità sono due: Boxee Box non utilizzerà più la piattaforma Tegra 2 di nVidia, ma il processore multimediale di In-tel CE4100, lo stesso per intenderci scelto anche per la Google TV. In se-condo luogo a differenza di quanto annunciato inizialmente la Boxee

Box sarà disponibile da subito anche in Europa e non più solo negli Stati Uni-ti. La scelta di passa-re alla piattaforma Intel è stata dettata dal fatto che Tegra 2 supporta sì la ripro-duzione di video in 1080p ma solo per contenuti con co-difica VC-1, mentre con il processore

CE4100 saranno suppor-tati tutti i formati in alta definizione. Il dispositivo utilizzerà come interfac-cia Boxee, software media center che permette di riprodurre non solo file audio e video ma anche di accedere a una ster-minata serie di servizi di streaming, gratuiti e a pa-gamento, con un’architet-

tura ad “Apps” aperta a tutti. Per il lancio al di fuori degli Stati Uniti, Boxee promette di stringere degli accordi per fornire contenuti in streaming anche negli altri paesi, visto che la maggior parte dei servizi “premium” (come Netflix e Hulu ad esempio) non sono accessibili nel resto del mondo. Nel frattempo tutti possono provare Boxee su PC Windows, Mac e Linux, scaricandolo dal sito web: boxee.tv.

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n. 9 / 23 settembre 20�0estratto da www.dday.it

p.�9p.�9p.�9TEST / In prova l’unico decoder (per il momento) che permette di usufruire dell’offerta Mediaset Premium On Demand HD

TELE System TS��00HD, Premium On Demand è HDDotato di hard disk da 320 GB può contenere fino a 50 film che rimangono sempre a disposizione, vediamo come va e se vale i 269 euro del suo prezzo

di M. Dalli

Mediaset Premium ha lanciato la versione HD del suo deco-der “On Demand”, prodotto

da TELE System. Il TS7500HD è simile al TS7900HD ma in più contiene un Hard Disk ed è, al momento, l’unico modo per fruire del servizio On Demand HD. Il funzionamento di questo servizio è semplice: il decoder registra di giorno e di notte i programmi che andranno a comporre la biblioteca di titoli disponi-bili in locale. I contenuti rimangono di-sponibili per circa 1 mese, l’utente non ha alcun controllo su di essi, possono però essere riprodotti quante volte si vuole finchè rimangono disponibili sul disco interno, mettendoli in pau-sa o andando avanti e indietro. I titoli possono essere film (anche in HD) op-pure serie TV; al momento non sono previsti eventi sportivi, ma a breve do-vrebbero arrivare contenuti “esclusivi” per il servizio (in HD e, si dice, anche in 3D). Al di là del costo del decoder, il servizio non prevede alcun canone aggiuntivo oltre a quello standard di abbonamento.

Design pulito senza displayIl TS7500HD è molto più grosso del TS7900HD, pur mantenendo l’alimen-tazione esterna, gran parte dello spazio è infatti occupato dal disco da 320GB e dal triplo tuner DVB-T. Il frontale è molto pulito, con il solo slot per la card sulla destra e il pulsante di accensione e cambio canale sulla sinistra. Due LED indicano lo stato del decoder e il rice-vimento di un comando impartito via telecomando. Peccato per l’assenza di un display che indichi l’ora o il numero del canale corrente.

p.�9

Troppe limitazioni, per oraL’installazione è semplice: basta collega-re i cavi necessari e accedere il decoder. Vengono chieste le solite informazioni, i come formato dello schermo, imposta-zioni video, lingua e ordinamento dei canali: è infatti possibile scegliere tra l’ordinamento LCN standard o quello Premium, dove i canali Mediaset sono spostati sulle posizioni basse - dal 10 in poi - salvo poi mischiare gli altri. Ter-minata la sintonizzazione dei canali, è possibile risolvere a mano eventuali conflitti di numerazione; ovviamente è anche possibile modificare l’ordine dei canali. Il decoder è giunto in re-dazione con il firmware 1.0.0 installato, con i noti problemi della connessione HDMI su alcuni TV. Provandolo con un TV Plasma Panasonic infatti non c’è stato verso di ottenere le immagini, abbiamo dovuto utilizzare la SCART. Aggiornato il software (al momento in cui scriviamo l’ultimo firmware dispo-nibile è l’1.0.8) il problema è sparito e la connessione HDMI ha iniziato a funzio-nare regolarmente. Nella confezione non è però incluso il cavo scart, trovia-mo invece in dotazione il cavo HDMI. L’uso del decoder è piuttosto intuitivo: il tasto più grosso del telecomando è dedicato al servizio On Demand; premendolo si accede direttamente alla lista dei programmi disponibili sul disco, con apposito logo per quelli in alta definizione. I film vengono divisi per genere, mentre le serie TV sono riunite in un’unica categoria, per tutti è disponibile la copertina e una breve descrizione. Il logo che compare du-rante la visione dei film in alta defini-zione è “Premium On Demand HD”, al

contrario del logo generico del canale (Mya, Steel, ecc) , come invece per tutti i contenuti SD. L’audio purtroppo per i contenuti HD registrati è solo Dolby Digital 2.0, mentre invece la versione trasmessa su Premium Cinema HD ha l’audio 5.1, se disponibile. A questo si aggiunge il fatto che i contenuti HD sono ancora pochi rispetto a quelli SD.È presente una guida programmi EPG di immediata consultazione; l’unica vera pecca di questo decoder è l’im-possibilità di programmare registrazio-ni personali, sia di canali Premium che free. Non è nemmeno possibile usare la funzione timeshift, nonostante il di-sco rigido integrato. Proseguendo con le limitazioni, i servizi MHP non risulta-no attivabili, nonostante il tasto “App” sul telecomando, mentre la presa di rete pare al momento inutilizzata (forse Mediaset aspetta di lanciare la OTTV per attivarla?). Anche la porta USB è sottosfruttata: se sul TS7900HD è infatti possibile riprodurre filmati, immagini e musica da chiavette e dischi ester-ni, su questo TS7500HD l’unico uso consentito per la porta USB è solo per l’aggiornamento firmware. Si tratta di limitazioni che possono essere rimos-se in futuro tramite aggiornamento firmware, ma al momento attuale la

situazione è quella descritta. Nel com-plesso, quindi, il decoder è un prodot-to dall’enorme potenziale, attualmente sottosfruttato. Se Mediaset si decides-se a renderlo completo, potrebbe se-riamente diventare un riferimento. Il prezzo, 269 euro, non è certo popola-re, specie considerando le attuali limi-tazioni, in particolare l’impossibilità di fare timeshifting e registrare program-mi indipendentemente dal servizio On Demand. Ciò lo pone un gradino sotto il prodotto offerto dalla concorrente Sky (MySky HD).

DECODER TELE System TS��00HD - 2�9 EURO

Quality Longevity Design Simplicity D-Factor Value

8 � 8 8 � �

Connessioni: da sinistra troviamo l’ingresso per l’antenna con uscita loop, la presa SCART, l’uscita HDMI, tre jack RCA per l’audio stereofonico e digi-tale, una porta seriale RS232 (al momento è inutilizzata) una presa di rete (anch’essa inutilizzata) e la porta USB per gli aggiornamenti di sistema; previsto anche il pulsante di alimentazione.

Sul canale DDAYVideo di Youtube è stato pubblicato il video con le impressioni d’uso dei menù del decoder Tele System. Clicca qui per andare direttamente al video.

video

Il telecomando non è molto pratico da usa-re, il pulsante On Demand è in posizione dominante ed è molto facile da trovare anche al buio (il tele-comando non è retroilluminato), gli altri pulsanti sono abbastan-za scomodi da individuare.

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manifestato invece un ronzio del-l’alimentazione piuttosto pronun-ciato in funzione della luminosità dell’immagine: niente di eclatante, ma quando il volume del TV non è alto e se l’ambiente è silenzioso, lo si avverte.Venendo finalmente al 3D, quando il TV riconosce uno dei formati sup-portati aumenta immediatamen-te la luminosità del pannello per compensare l’effetto degli occhiali attivi. E in effetti la prima cosa che si percepisce in questa modalità, oltre naturalmente all’effetto 3D, è come le immagini appaiono più scure e meno contrastate: da una parte il livello del nero è sensibilmente più elevato, dall’altra nonostante il pan-nello spinga al massimo rispetto alla visione in 2D, il calo di brillantezza è notevole. Anche i colori appaiono lievemente più slavati indossando gli occhialini. La qualità dell’effetto stereoscopico è invece senza ombra

TEST / Prova “veloce” del primo TV plasma 3D Panasonic che vanta una dotazione completa. Prestazioni eccellenti

Panasonic VT20, il plasma rende la visione 3D godibileIn prova il Panasonic TX-P50VT20E con pannello Infinite Black Pro, certificazione THX e connessione Wi-Fi. In dotazione 2 paia di occhialini

di P. Centofanti

La serie VT20 di Panasonic è la prima di plasma in 3D per il produttore giapponese e può

essere vista come composta in realtà da due linee separate di TV: i primi modelli lanciati nel corso del 2010, i TV da 50 e 65 pollici, e quelli di taglio inferiore lanciati a settembre in oc-casione dell’IFA. La distinzione è ne-cessaria perché i modelli più grandi e quindi anche il 50 pollici oggetto di questa prova, sono privi di con-versione da 2D a 3D, una funzionalità che è stata aggiunta esclusivamente sui prodotti più recenti. Fatta invece eccezione per la com-patibilità con i segnali 3D e gli oc-chialini forniti in dotazione, tutti i TV della serie VT20 offrono le stes-se caratteristiche tecniche dei V20, per cui pannello full HD con Infinite Black Pro (più di 5.000.000:1 di rap-porto di contrasto nativo secondo il produttore), certificazione THX, connnettività di rete con dongle Wi-Fi USB in dotazione, supporto per i server DLNA, riproduzione di video AVCHD, accesso ai servizi web offerti dalla piattaforma VieraCast, tra cui la possibilità di effettuare videochia-mate con Skype tramite la webcam USB opzionale. Stesso discorso per quanto riguarda le connessioni di-sponibili e il menù a schermo, con l’unica eccezione di un menù in più dedicato alle impostazioni del 3D, come vediamo qui sotto.Questo menù è in realtà molto semplice e consente di forzare ma-nualmente la modalità 3D in fun-zione del tipo di segnale in ingresso, side-by-side o top-bottom nel caso

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di trasmissioni TV o altre sorgenti esterne. Oltre a poter invertire le due immagini per i due occhi, troviamo anche un filtro per migliorare la resa delle diagonali nel caso di 3D side-by-side, che offre una risoluzione dimezzata. Per il resto delle funzio-nalità rimandiamo alla nostra prova del TX-P42V20. Da segnalare infine la compatibilità con la PremiumCAM HD CI+ nonostante al momento il TV non sia ancora certificato DGTVi per le CAM HD.

Immagini più scure in 3DPrima di addentrarci sulle qualità del display per quella che è la sua carat-teristica principale, ovvero la visione di materiale 3D, vediamo brevemen-te come si comporta con i normali programmi in due dimensioni: d’al-tra parte questo modello così come quello da 65 pollici (e diversamente dai nuovi 42 e 46 pollici), non è do-tato di circuito di conversione da 2D a 3D.In modalità standard questo tele-visore offre un’immagine davvero molto simile a quella della serie V20 (qui la recensione del modello da 42 pollici): contrasto molto elevato, buon livello del nero, colori saturi e brillanti ma molto “analogici”. Le im-magini sono definite e molto pulite, con un dithering (il rumore caratte-ristico dei TV al plasma visibile sulle tinte uniformi) pienamente sotto controllo e una convincente resa delle sfumature. E come tutti gli altri modelli recenti di plasma Panasonic anche in questo caso si presenta il fenomeno del floating black: la lumi-

nosità del nero cioè in alcune situazioni oscilla a seconda del contenuto dell’im-magine, caratteristi-ca il più delle volte impercettibile ma che diventa più evi-dente nei film con bande nere sopra e sotto l’immagine. L’esemplare ogget-to della prova ha

Panasonic TX-P�0VT20 - 2�99 EURO

Quality Longevity Design Simplicity D-Factor Value

9 8 8 9 8

di dubbio molto buona per precisio-ne e naturalezza (per quanto si pos-sa definire così il 3D), con un “effetto sdoppiato” davvero molto limitato e che affiora più che altro in quei fran-genti in cui è il contenuto a spingere al limite la tridimensionalità o nelle scene molto movimentate. Detto tutto ciò la visione in 3D è piuttosto godibile, salvo il “fastidio” di dover indossare gli occhialini naturalmen-te, di cui non potremo fare a meno ancora per un bel po’ di tempo.

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p.2�TEST / Prova della fotocamera reflex Canon EOS 60D dedicata al fotoamatore evoluto che cerca qualità e versatilità

Canon EOS �0D, qualità al servizio della creativitàDue giorni a Venezia con la nuova fotocamera del marchio giapponese: ecco le nostre impressioni e le caratteristiche più interessanti

di R. Pezzali

Canon lancia la nuova reflex per consumatori evoluti offrendo molte caratteristiche della mac-

chine di fascia alta in un corpo compat-to e leggero. La 60 D è una evoluzione della 50D, che sparisce definitivamente dal listino. La macchina che abbiamo avuto a disposizione montava ancora un firmware preliminare, per policy di Canon Europa purtroppo non ci è pos-sibile pubblicare gli scatti e le riprese che abbiamo eseguito, spotete acce-dere al materiale ufficiale realizzato da Canon seguendo questo indirizzo.

Corpo macchina in resinail corpo della 60D è in resina, non plastica ma una lega più robusta. La macchina è impermeabilizzata, non tropicalizzata: può essere usata quindi in ambienti umidi e non teme le gocce d’acqua, ma l’utilizzo in condizioni “più ardue” è sconsigliato. Sotto le ghiere e le giunzioni sono state inserite guarni-zioni in gomma e spugna, mentre i vani come quello della scheda e quello del-la batteria sono tagliati con precisione millimetrica per limitare le infiltrazioni.Per la prima volta su una reflex Canon viene adottato un display LCD snodato, utile per gestire inquadrature in situa-zioni particolari. Il display ha una super-ficie trattata antiriflesso abbastanza ef-ficace e la sua copertura è la stessa del sensore, ovvero 3:2. Canon ha anche rivisto i tasti superiori, ora ad un tasto è abbinata una singola funzione, e ha ridisegnato le due ghiere: quella per la selezione dei modi dev’essere premuta per poter cambiare funzione, evitando così spostamenti occasionali, mentre quella posteriore integra il piccolo stick per la navigazione nei menu e la sele-zione dei punti di fuoco.La 60D è leggermente più compatta e leggera del modello precedente, tutta-via la 50D aveva un corpo in magnesio mentre la nuova 60D ha un corpo in

resina che la proietta più verso il seg-mento consumer che quello prosumer. Le sensazioni sono buone, anche se qualche particolare come per esem-pio la ghiera dei diaframmi danno una sensazione di economia nella scelta dei materiali. Bello e luminoso il mirino, che non ha però una copertura del 100% ma solo del 96%.

Cuore di livello superioreIl sensore della 60D è in formato APS-C da 18 megapixel , lo stesso dal quale è stato ricavato anche il sensore della 550D. Canon per giustificare la seg-mentazione delle tre macchine quindi afferma che i tre sensori sono legger-mente diversi, soprattutto nei filtri usati, ma considerando le economie di scala si può supporre che a Canon convenga usare lo stesso sensore su tutte e tre le macchine piuttosto che produrne tre versioni differenti. La nuova EOS 60D usa il processore Digic 4, può fotografa-re con una sensibilità da 100 a 6400 ISO, espandibile tramite il processore fino a 12800. La macchina fotografa in RAW a 14 bit e ha lo stesso sistema esposi metrico di 550D e 7D, cambia però il sistema di messa a fuoco: la 60D pro-prio come il modello precedente ha un sistema di messa a fuoco a 9 punti, meno dei 19 del modello 7D. La messa a fuoco sembra leggermente più velo-ce della 550D. Altra differenza tra le due macchine lo scatto a raffica: la 50D of-friva ben 6.3 fps, la nuova 60D perde un frame fermandosi a 5.3 fps. La differen-za è dovuta non tanto alla meccanica quando al sensore più grosso che con i suoi 18 megapixel sfrutta a pieno il pro-cessore Digic 4.

Editing creativoCanon con la 60D osa di più e integra alcune funzioni che fanno risparmiare tempo in fase di post produzione. La prima funzione è una serie di filtri di

fotoritocco che simula alcune situazio-ni classiche, come la foto ingiallita o il bianco e nero sgranato, la seconda è la possibilità di sviluppare il file in formato RAW direttamente in macchina. In un apposito menu si possono cambiare esposizione, bilanciamento del bian-co, picture style e anche correggere vignettatura, deformazione della lente e aberrazioni cromatiche. Termina-to l’editing si può salvare il tutto in una nuova foto. Tuttavia sembra che manchino due funzioni decisamente utili: lo scatto HDR e il Crop. La prima è attualmente la modalità creativa per eccellenza, il Crop rappresenta la prima e unica funzione utile di fotoritocco: tagliando opportunamente una foto si può ridare valore ad uno scatto e sarebbe stato bello poterlo fare diretta-mente in macchina. La 60D permette anche il controllo wireless di un flash esterno, una funzio-ne solitamente riservata alle macchine professionali ma utile anche al fotoa-matore evoluto.

Ripresa per professionistiLa nuova 60D integra anche EOS Movie: la fotocamera riprende video in full HD come tutte le reflex Canon. Per il nuovo modello valgono le considerazioni già fatte sulla 550D: abbiamo la possibilità di variare il frame rate, di riprendere a 24p e anche capacità di variare i para-metri e la profondità di campo agendo sul diaframma. In un breve incontro Michele Placido ci ha confermato che sempre più registi e sempre più scuo-le di cinema utilizzano le reflex come videocamere per l’eccellente rapporto versatilità, prestazioni e ovviamente

prezzo. Con una reflex ormai si riesce ad ottenere una qualità possibile solo con cineprese di un certo livello, non certo abbordabili per le scuole di cine-ma. Per questo sulla nuova 60D viene usato uno slot di card SDXC, capace di gestire card di grande capacità. La funzione “movie” dispone anche di fil-tro antivento: Canon ha riconosciuto le problematiche legate all’uso del picco-lo microfono frontale e oltre all’ingresso per un microfono esterno ha anche ag-giunto un filtro antivento configurabile, per ottenere un audio decoroso. La 60D ci è piaciuta, è difficile differen-ziare questa macchina dalla 550D e dalla 7D, ma alla fine ci si accorge che è esattamente una via di mezzo de-stinata a chi vuole qualcosa in più ma non può permettersi la 7D. Sulla 60D mancano alcune funzioni professionali presenti sulla 7D come la regolazione del micro fuoco per le singole lenti, ma restano comunque alcune funzio-ni evolute come il controllo del flash e lo small raw. Ottima la qualità e ottimo anche il monitor snodabile, se ne sen-tiva davvero la mancanza. Canon ha ri-sparmiato un po’ sul corpo, che sembra un po’ leggero ma comunque robusto e ha investito nel software.

Sul canale DDAYVideo di Youtube è stato pubblicato un video che mostra le caratteristiche principali della Ca-non EOS �0D. Clicca qui per andare direttamente al video.

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n. 9 / 23 settembre 20�0estratto da www.dday.it

Page 22: DDay.it Magazine n.9

p.22PHOTOKINA 20�0 / Sensore APS-C e lenti intercambiabili per la mirrorless coreana

Samsung NX�00, primi scatti e videoAbbiamo messo le mani sulla nuova Samsung NX100 per una breve prova in anteprima, ecco le nostre impressioni

di R. Pezzali

Why Capture, Create! è lo slo-gan di lancio della nuova compatta a lenti intercam-

biabili Samsung NX100. Una fotocame-ra che ricalca il concetto già visto sulla NX10 lo scorso anno: lenti intercambia-bili e sensore APS-C per garantire una qualità che spesso manca sulle bridge e sulle compatte. La NX100 è di base una piccola NX10: più compatta, più leggera ma con qualche funzione in più. In Samsung hanno pensato bene di togliere il flash e il mirino elettroni-co creando un corpo camera davvero compatto, puntando l’attenzione sulle funzioni e sulle possibilità offerte dalla fotocamera. Qualcuno potrebbe cri-ticare queste scelte, ma mirino e flash sono entrambi disponibili come acces-sorio, inoltre il display OLED da 3” fun-ziona bene anche con luce solare diret-ta, mentre il sensore in formato APS-C non fa rimpiangere troppo l’assenza di un flash integrato. Impugnando la fotocamera si rimane colpiti dal piccolissimo corpo mac-china: se la NX10 sembrava piccola, la NX100 al confronto è minuscola, ma nonostante le dimensioni l’ergonomia è comunque buona. Materiali e quali-tà delle finiture sembrano buoni: nel-la parte alta troviamo la ghiera per la scelta delle funzioni, la rotellina per lo zoom e la slitta per flash e viewfinder elettronico, mentre il retro è occupato quasi interamente da una piccola ghie-ra per le funzioni di base e dall’ampio display OLED da 3”, lo stesso già adot-tato sulla NX10. Per peso e per il tipo

di plastiche usate al confronto, però, la NX10 sembrava più robusta. La novità più grande di questa fotocamera sono le nuove lenti iFunction, tra le quali segnaliamo il pancake 20 mm F2.8 (solo 89 grammi) e lo zoom standard 20 – 50 mm F3.5 – 5.6. Queste nuove lenti hanno un piccolo tasto laterale che se premuto permette di accedere alle regolazioni più comuni, come ISO, bilanciamento del bianco, diaframma e tempi. In pratica quando si scatta una foto non si devono più premere molti tasti sul corpo macchina per cambia-re le impostazioni di base, ma basta premere il tasto iFunction e ruotare la ghiera per portare a termine le modi-fiche, tutto senza staccare l’occhio dal display e in modo semplice e intuitivo. Le opzioni regolabili variano a seconda della modalità: se si sceglie il program-ma automatico sarà possibile cambiare solo le scene, mentre in modalità A/P/

PHOTOKINA 20�0I �2� anni di Kodak al Photokina

Il produttore americano festeggia 125 anni di attività e porta alla mostra di Colonia tutte le ultime novità

di M. Dalli

Tra le aziende storiche della fo-tografia è impossibile non citare Kodak, che in occasione del Pho-tokina celebra i 125 anni di atti-vità. L’occasione è buona quindi per portare in mostra alcune no-vità del mondo che ruota attorno al digital imaging, dalla cattura alla condivisione degli scatti. Per quanto riguarda la cattura di im-magini e video, a Colonia Kodak espone la Easyshare M590 (visibile nella foto di apertura), la fotoca-mera con zoom 5x più sottile al mondo, già disponibile da giugno a 180 euro. Tra le altre funzioni di questa fotocamera troviamo la possibilità di “taggare” i propri amici nelle foto direttamente sulla macchina, prima di caricarli sui siti di social network più famosi. La Kodak Playtouch, pocket cam pre-sentata a fine agosto, ha display touchscreen da 3 pollici, risolu-zione Full HD, funzioni di editing e tasto “Share” per una condivisione facilitata. Sul tema “condivisione”, invece, Kodak mostra la cornice digitale Kodak Pulse (130 euro), con Wi-Fi integrato e in grado di collegarsi a Facebook, oltre che ricevere immagini direttamente tramite un indirizzo email perso-nale. Alla gamma di stampanti multifunzione si aggiunge invece la Kodak ESP 9250, nuova top di gamma con connettività Wi-Fi integrata e, a detta di Kodak, costi di sostituzione delle cartucce più bassi del settore.

T e M sono disponibili anche le rego-lazioni di tempi, ISO e diaframmi. La gamma di obiettivi compatibili con la serie NX e dotate di funzione i-Fn cre-scerà nel corso dei prossimi mesi: arri-veranno un 60 mm macro e un super zoom 18 – 200, mentre nel 2011 sono attesi un wide 16 mm, un 85 mm fisso e un 16 – 80 mm. Per quanto riguarda la prestazioni segnaliamo l’autofocus a ricerca di contrasto, quindi senza sen-sore dedicato, davvero veloce, parago-nabile a quello di una reflex di fascia bassa. Inoltre è parso anche abbastan-za preciso nel mettere a fuoco subito la porzione di foto desiderata. Il limite principale sembra l’assenza di stabiliz-zazione sull’ottica 20 – 50: guardando la clip video che abbiamo ripreso con la NX100, si vede chiaramente che lo stabilizzatore sarebbe servito e non poco. La macchina riprende video a 720p (i 1080p saranno raggiunti solo il prossimo anno con un nuovo sensore) e per i video si può anche regolare la profondità di campo mentre si registra. Anche se non è una funzione video, va comunque segnalata la possibilità di registrare una piccola audio descri-zione per ogni foto, 10 secondi totali che verranno poi usati dalla macchina durante lo slide show per descrivere a voce le foto scattate. La macchina verrà venduta a 599 euro con l’ottica 20 – 50 e a 619 euro con il pancake 20 mm F2.8. Seguendo questo link è possibile scaricare alcune foto realizzate a vari ISO, da 100 a 6400, dal link qui a fianco è possibile invece scaricare una breve clip girata con la NX100 a720p.

Sul canale DDAYVideo di YouTube è stato pubbli-cato un video realizzato con la nuova Samsung NX�00. Clicca qui per andare direttamente al video.

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Sul canale DDAYVideo di YouTube è stato pubblicato il vi-deo con le impressioni d’uso della nuova fotocamera Sam-sung NX�00. Clicca qui per andare direttamente al video.

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n. 9 / 23 settembre 20�0estratto da www.dday.it

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di R. Pezzali

E’ grande quanto una EVIL la nuo-va Canon SX30 IS, la bridge con lo zoom ottico più esteso mai

montato su una macchina di questo tipo. La nuova Canon infatti integra un potentissimo grandangolo / zoom da 35x ottico, con una focale equivalen-te di 24 – 840 mm. Una lente quindi

PHOTOKINA 20�0 / La bridge Canon ha un’ottica spinta, utilizza un sensore da 14 megapixel e riprende video a 720p

Canon SX30IS: la bridge con zoom da paparazzo Abbiamo avuto modo di testare la nuova bridge Canon e in particolare il suo portentoso zoom ottico da 35x. Ecco le nostre impressioni e i primi scatti

versatilissima, che garantisce un in-grandimento da record. Canon ha utilizzato per costruire questa lente elementi ottici di rilievo, inclusa una lente UD (Ultra low Dispertion) per minimizzare le aberrazioni ottiche. Il risultato è un obiettivo che, abbinato al sensore da 14 megapixel, permette

di scattare foto di notevoli dimensio-ni con possibilità di effettuare anche crop di qualità.Tra le novità di questa macchina la possibilità di riprendere video a 720p e una funzione denominata “Zoom Framing Assist” che serve proprio a gestire l’ incredibile zoom: chi ha già scattato con ottiche da 600 mm sa bene che in queste condizioni non solo è difficile seguire un soggetto, ma anche trovarlo. Zoom Framing As-sist permette, con la pressione di un tasto, di allargare provvisoriamente la scena ritraendo lo zoom mostrando sul display e nel mirino la zona inqua-drata dallo zoom in posizione origi-naria. Dopo aver trovato il soggetto basta lasciare il tasto e lo zoom torna nella posizione originaria, ma questa volta siamo pronti a scattare. La SX30IS ha uno schermo LCD orien-tabile da 230.000 punti e offre tutte le modalità di scatto automatiche, scene e manuali. Al Photokina abbiamo po-tuto provarla, scattando qualche foto in modalità wide e in modalità zoom, per vedere come si comporta al mas-

simo ingrandimento e soprattutto a mano libera (ma con lo stabilizzatore dell’ottica) questa nuova SX30IS. Le immagini parlano più di mille parole, seguendo questo link è possibile sca-ricare tre scatti in modalità wide con tre dettagli ripresi invece al massimo ingrandimento. Segnaliamo l’incre-dibile utilità della funzione frame assistant: senza di quello è davvero difficile andare a cercare il soggetto da inquadrare, soprattutto se questo si muove velocemente. Come si può vedere il 35x è impressionante, e lo stabilizzatore funziona decisamente bene anche se andrebbe provato con meno luce. La qualità è discreta, sia in wide sia in zoom, ma nonostante la bassa sensibilità il rumore comunque è visibile a causa del sensore di piccole dimensioni. L’ottica mostra tutte le sue potenzialità in fase di ingrandimento, con aberrazioni cromatiche abbastan-za limitate ma comunque presenti.La SX30IS è una buonissima mac-china fotografica, con un utilizzo comunque legato ad ambiti decisa-mente particolari.

PHOTOKINA 20�0 / La nuova reflex Nikon prosumer offre diverse novità e si candida come un’interessantissima macchina

Nikon spaventa tutti con la nuova D�000Nuovo sensore CMOS DX da 16.2 megapixel, sensibilità ISO espandibile fino a 25.600, 6ps e video 1920 x 1080p con autofocus

di M. Dalli

Nikon continua il rinnovo della gamma di reflex digitali intro-ducendo la D7000, macchina

prosumer dalle interessanti caratte-ristiche tecniche. Tra le novità intro-dotte spicca il sistema AutoFocus a 39 punti (contro i 51 della D300s) e il nuovo sensore esposimetrico RGB da 2.016 pixel. Nuovo è anche il sen-sore CMOS in formato DX capace di raggiungere i 16,2 Megapixel, a cui si unisce l’engine grafico EXPEED 2. Pun-to di forza del nuovo sensore è anche la sensibilità alle basse luci: la gamma ISO va infatti da 100 a 6.400 ISO, ma è possibile estendere questo valore fino a 25.600 ISO in modalità Hi-2. Valori

così alti consentono di scattare con poca luce con tempi bassi, anche a mano libera e senza flash. Per quanto riguarda invece la velocità, la D7000 è in grado di scattare raffiche a 6 foto-grammi al secondo.La vocazione “professionale” di questa D7000 viene tradita dal doppio slot per schede SD, che è possibile impie-gare sia per fare back-up direttamente sulla macchina fotografica, sia per sal-vare un formato su una scheda e un’al-tro sull’altra. Come è ormai costume sulle reflex, anche questa D7000 introduce la pos-sibilità di registrare video a 1080p in formato AVC con AutoFocus continuo.

Come accessorio è anche disponibile un microfono stereo esterno per miglio-rare la qualità di ri-presa. Prezzo e disponibilità per il nostro mercato non sono ancora stati comunicati, ma negli USA il solo corpo macchina sarà disponibile a 1199 dollari (è possibile che nel nostro Paese diventi 1099 euro), mentre il kit con l’ottica 18-105mm costerà 1499 dollari

(1399 euro); la disponibilità è prevista per inizio novembre.

n. 9 / 23 settembre 20�0estratto da www.dday.it

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di M. Dalli

La nuova Lumix GH2 è l’ultima nata nella famiglia delle Micro 4/3 Panasonic. Le novità che

offre sono molte, vediamole subito. Panasonic ha dotato la GH2 di un sen-sore da 16 Megapixel con un nuovo Venus Engine FHD per il processing delle immagini. La macchina è ora in grado di riprendere video in Full HD fino a 50i, con un’opzione a 1080/24p a 24 Mbps, in formato AVCHD. Duran-te la ripresa dei filmati è anche pos-sibile scattare fotografie a 14 Mega-pixel in formato 16:9, semplicemente premendo il tasto di scatto.Nuovo è anche il mirino elettronico, che va ad aggiungersi a uno schermo LCD touchscreen da 460.000 pixel. Grazie a questa tecnologia è possibile selezionare il soggetto da mettere a fuoco semplicemente “toccandolo” sullo schermo e la GH2 lo seguirà anche se questo si sposta all’interno

della scena. Lo schermo LCD, inoltre, può ruotare di 180 gradi lateralmente e 270 gradi lungo l’asse orizzontale.Novità anche per quanto riguarda le lenti: al parco ottiche con attacco Lumix G vanno ad aggiungersi un 14mm/F2.5 a focale fissa, uno zoom 100-300mm/F4.0-F5.6 e la nuovissi-

ma lente 3D 12.5mm/F12.La Lumix GH2 sarà in vendita a partire da 999 euro per il solo corpo mac-china, mentre il kit con l’ottica 14-140mm costerà 1499 euro. Chi invece desidera scattare foto in 3D dovrà acquistare anche la lente 3D, venduta separatamente a 249 euro.

PHOTOKINA 20�0 / Panasonic presenta una nuova fotocamera micro 4/3 della serie Lumix

Panasonic GH2, la micro �/3 diventa grande, anche nel prezzoLa GH2 ha un nuovo sensore, flash integrato, schermo touch, registra video 1080/24p e può montare la lente 3D

PHOTOKINA 20�0 / L’attesa reflex E-5 outilizza un sensore da12 megapixel e ha il corpo corazzato

E-�, la reflex Olympus di fascia mediaOlympus torna a fare la voce grossa con la sua nuova reflex, ben costruita ma a caro prezzo

di R. Pezzali

Nikon, Canon, Sony: non ci sono solo loro nel campo delle re-flex, e Olympus torna a fare

la voce grossa con la nuova e attesa E-5. La fotocamera reflex non porta con sé particolari innovazioni tec-nologiche, ma punta tutto sulla cura costruttiva e sui dettagli.Il corpo infatti è in robusta lega di magnesio ed è completamente sigil-lato contro polvere e liquidi, l’impu-gnatura è decisamente ergonomica e il feeling è quello di una macchina massiccia e ben costruita. Il sensore è da 12.3 megapixel, l’estensione ISO arriva fino a 6400 ISO e la possibilità di registrare video è limitata a 720p, con compressione motion Jpeg e 7 minuti massimi di video registrato. La reflex sfrutta un nuovo proces-

sore TruePic V+, ha la stabilizzazione nel corpo macchina (e non quindi sulle len-ti) e sfrutta 11 punti autofocus. Non man-cano il display sno-dabile su due assi da 3” e un doppio slot SDHC/SDXC e Com-pact Flash.Niente quindi di particolare, né come sensore né come elettronica della macchina, ma una buona reflex bilan-ciata e ben fatta, sen-za osare però troppo. Tutto bello, se non fosse che il prezzo annunciato per questa E-5 è di 1699 euro solo

corpo, praticamente quanto una Ca-non 7D, più della Sony Alpha a55 e anche più della nuova Nikon D7000.

PHOTOKINA 20�0

Canon fa il lifting alla PowershotAggiornata la compatta di fascia alta Canon, che giunge alla dodicesima versione. Un solo cambiamento importante: arriva il video a 720p

di R. Pezzali

La serie G Powershot è in asso-luto una delle più note di foto-camere compatte, anche perché per Canon rappresenta una vera e propria sostituta della reflex che il fotografo professionista deve tenere sempre nel taschi-no per una foto rapida ma sem-pre di grande qualità, anche in modalità manuale.Il rinnovamento della serie G quest’anno passa dal video HD: la G11 infatti viene sostituita dalla nuova arrivata G12 che in più offre il video HD a 720p ma anche qualche altra funzione interessante, come l’HDR e il si-stema Canon HD System per la gestione delle luci. Venduta a 576 euro, la nuova G12 integra anche il nuovo efficiente sistema di stabilizzazione delle lenti Hybrid IS, le caratteristiche di base invece rimangono iden-tiche a quelle della precedente serie: sensore da 10 megapixel, corpo, processore, prestazioni, ghiere e pulsanti non cambiano proprio per nulla. La G12 è un’ottima macchina compatta di fascia alta, desti-nata ad un pubblico esigente. Ci rimane un dubbio: ma siamo proprio sicuri che non fossse possibile regalare il 720p e l’HDR anche ai possessori della G11, magari con un aggiornamento?

n. 9 / 23 settembre 20�0estratto da www.dday.it

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p.2�p.2�PHOTOKINA 20�0 / Si chiamerà probabilmente Alpha 77 e sarà il nuovo top di gamma 2011 Sony, erede della Alpha 700

Sony a Photokina espone il prototipo della nuova a��Rigorosamente custodito sotto una teca il prototipo di quella che sarà molto probabilmente la macchina di punta per l’anno 2011 di Sony, la nuova Alpha 77

di R. Pezzali

Non si scherza più: Sony con le nuove a55 e a33 ha dimo-strato di saper innovare, la tec-

nologia Translucent Mirror è una in-novazione che probabilmente verrà presto adottata anche da molti altri competitor. La a55, per l’esattezza, grazie al suo sistema autofocus e alla sua raffica è in grado di competere con macchine di calibro professiona-le come la Canon 7D e la Nikon 300s, almeno sotto il profilo della fotogra-fia sportiva. Sony inizia a far paura alla concor-renza, e per calcare la mano mostra al Photokina anche un prototipo di quella che molto probabilmente

verrà battezzata a77, erede della Al-pha 700 e reflex APS-C di fascia alta destinata a chi vuole scattare veloce e sfruttare anche il rapporto di molti-plicazione offerto dai sensori APS-C.Della nuova reflex per ora si sa dav-vero poco: la parte piatta superiore lascia intendere che anche qui verrà usato il sistema Translucent Mirror mentre la scritta AVC-HD Full HD la-scia presagire la presenza del movie mode completo. Mancano all’appel-lo dati come la risoluzione del senso-re e la velocità di raffica: c’è chi dice 18 megapixel, chi ipotizza addirittu-ra un 26 megapixel a 10 fps. Sony intanto prepara la strada per questo

mostro, renden-dola appetibile ad un pubblico più professiona-le: oltre al corpo viene presentato anche un battery grip e un nuovo zoom da 500 mm f4, perfetto per la caccia fotografica e la foto sportiva.Sony ha anche an-nunciato altre no-

vità al Photokina: presto arriveranno altre lenti con montaggio A (Alpha) e con montaggio E (sistema NEX). Ci sarà presto anche un adattatore per usare le lenti A sulla videocamera NEX-VG10, e a fine ottobre arrive-rà una piacevole sopresa per tutti i possessori delle fotocamere NEX3 e NEX5, arriva un update che aggiun-ge alcune novità interessanti: la pri-ma è la possibilità di gestire alcuni parametri tramite due tasti, con la selezione diretta quindi di ISO, white

balance e altro (prima si doveva pas-sare da menu), la seconda è la ge-stione della profondità di campo sui video e la terza è l’autofocus con tut-te le ottiche di tipo A (quindi quelle delle reflex Alpha) al momento non supportato. Sony sta anche svolgendo un son-daggio per capire se gli utenti de-siderano la NEX in altri colori: allo stand erano presenti ben 8 colora-zioni nuove e toccava al visitatore votare il colore preferito.

PHOTOKINA 20�0 / Design retrò per la nuova FinePix X100 che sotto l’aspetto austero nasconde una tecnologia avanzata

Mirino ibrido per la nuova Fujifilm FinePix X�00Fujifilm annuncia una nuova macchina con sensore CMOS APS-C e un innovativo mirino ibrido ottico/elettronico

di P. Centofanti

F ujiFilm ha annunciato lo svilup-po della nuova FinePix X100, una compatta davvero partico-

lare. Dal design chiaramente nostal-gico, la FinePix utilizza un sensore CMOS da 12.3 Megapixel in formato APS-C sviluppato appositamente per questo modello e un’ottica Fujinon a focale fissa da 23 mm con massima

apertura F2. La peculiarità è data da un nuovo mirino ibrido svilup-pato appositamente da Fujifilm che combina otticamente l’immagine proveniente dall’obiettivo con quella prodotta dal display LCD. In sostanza il mirino è in grado di lavorare sia in modalità ottica che elettronica e il fotografo potrà passare immediata-

mente da una mo-dalità all’altra per comporre il quadro e allo stesso tempo visualizzare tutti i parametri di scatto senza dover utiliz-zare il display LCD.La fotocamera, che non sarà disponibi-le prima del 2011, sarà comunque dotata di display LCD da 2.8 pollici e sarà compatibile con le nuove schede SDXC oltre che naturalmente SD e SDHC. Il sensore

CMOS sarà affiancato da un nuovo processore di immagine denomi-nato EXR, anche questo sviluppato appositamente per la X100.

n. 9 / 23 settembre 20�0estratto da www.dday.it

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PHOTOKINA 20�0

Ottica Zuiko e video HD: la ricetta OlympusNon un prodotto finito ma un prototipo da ultimare entro fine anno, per il lancio in grande stile previsto per i primi mesi del 2011. La fotocamera mostrata da Olympus sotto una teca di vetro si affianca alla nuova Fujifilm X100 e segna di fatto la voglia da parte di tutti di tornare a far foto di qualità senza troppi fronzoli digitali. Semplicissima, con un design pulito la nuova Olympus avrà un sensore di grandi dimensioni abbinato ad un obiettivo Zuiko molto luminoso e a focale variabile, del quale però ancora non si conoscono ancora maggiori dettagli.

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di M. Dalli

Dopo la K-7, Pentax lancia ora la K-5, reflex digitale con sensore CMOS APS-C da 16,3 Mega-

pixel e corpo macchina impermea-bilizzato. Il nuovo sensore consente anche di raggiungere valori di 12800 ISO, con la possibilità di estendere ul-teriormente la sensibilità da 80 ISO a 51200 ISO. Tra le novità anche un rinnovato sen-sore autofocus a 11 punti, che diven-tano “infiniti” in modalità Live View (nel senso che è possibile selezionare un punto qualsiasi per la messa a fuo-co), e la possibilità di registrare video Full HD in formato Motion JPEG a 1080/25p. Per quanto riguarda la raf-

PHOTOKINA 20�0 / Pentax mette in mostra la sua nuova reflex con corpo impermeabilizzato

HDR e video Full HD per la reflex PentaxLa nuova K-5 ha un sensore da 16.3 Megapixel, gamma ISO estesa, HDR in camera e registra video in Full HD

fica di foto, invece, questa K-5 riesce a scattare 7 fotogram-mi al secondo, fino a un massimo di 22 fotogrammi (in mo-dalità JPEG).Non manca infine la possibilità di rea-lizzare scatti HDR direttamente dalla macchina, senza quindi appoggiarsi a un software per PC. Unica nota stonata, per così dire, è il mancato supporto alle schede di memoria SDXC, utili

per chi vuole registrare filmati in gran quantità.

PHOTOKINA 20�0 / Casio rinnova le Exilim, in arrivo nuovi coloratissimi modelli per i giovani e la prima compatta con GPS Ibrido

EX-H20, la compatta che non perde mai la bussolaIl sensore GPS ibrido permette alla EX-H20 di trovare la posizione anche in ambienti chiusi e con le mappe integrate di 140 città avrete sempre a portata di mano la posizione delle maggiori location turistiche

di P. Centofanti e M. Dalli

D iverse le novità proposte da Casio, partiamo dalla nuova Exilim EX-H20G (foto a destra)

che ha la particolarità di integrare un sistema di GPS ibrido per il geo-tagging di foto e filmati. Al normale ricevitore GPS Casio ha affiancato un accelerometro a tre assi e un sensore di direzione sem-pre a tre assi. In questo modo quan-do ci si sposta in interni o comunque

si perde il segnale GPS, la fotocame-ra è in grado di ricavare comunque la nuova posizione. Casio ha anche integrato le mappe complete di 140 città e i punti di interesse e le imma-gini di circa 10.000 location turisti-che con possibilità di mostrare sul display della fotocamera la distanza rispetto alla propria posizione. Il da-tabase caricato caricato sulla mac-china permette inoltre di visualiz-

zare il nome della località in cui si sta fotografando. La EX-H20G è per il resto una compat-ta con zoom ottico 10x (15x attraverso la funzione Single Frame SR Zoom), sensore da 14.1 megapixel e fun-zionalità di ripresa video in formato 720p (MPEG4 AVC) con uscita HDMI. Interessanti le altre nuove compatte della serie Exilim, la Z800 e la S200. Entrambe monta-no un sensore da 14 Megapixel con Exilim Engine 5.0; l’ottica garantisce uno zoom fino a 4x, che può diven-tare 6x grazie alla tecnologia Single Frame Super Resolution Zoom, uno zoom digitale che, a detta di Casio, garantisce la stessa qualità di uno zoom ottico (almeno per un incre-mento di focale così ridotto); chi ha bisogno di più può ovviamente appoggiarsi allo zoom digitale 64x. Non manca poi la possibilità di ri-

prendere filmati in Motion JPEG fino a 1280x720p a 20 frame al secondo, oltre a uno stabilizzatore meccanico di tipo CCD shift. Le due macchine differiscono però nell’estetica: la S200 è più compatta e dedicata a un target giovane dinamico, la Z800, al contrario, ha un corpo macchina un po’ più voluminoso, ma meno pesante perchè readotta l’alluminio al posto dell’acciaio impiegato nella S200.Questa differenza si traduce anche nel prezzo: la S200 viene venduta a 199 euro, mentre la Z800 ha un posi-zionamento più basso a 139 euro.

n. 9 / 23 settembre 20�0estratto da www.dday.it

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di R. Pezzali

F ujifilm ci aveva visto giusto, e quella che lo scorso anno era la prima (e non troppo utile)

fotocamera 3D, la Fujifilm W1, diventa ora la base per il modello successivo, la W3, che abbiamo potuto provare a fondo al Photokina. Purtroppo Fuji-film ha sigillato i compartimenti per le card: impossibile scattare fotogra-fie con la propria SD Card, ma siamo riusciti ugualmente con tenacia a rimuovere l’adesivo di protezione e a realizzare alcuni scatti. Per chi lo desiderà seguendo questo link si accede alla prova sul nostro sito web, da cui potete scaricare la versio-ne 3D delle foto in formato MPO, da visualizzare sui TV predisposti.Purtroppo siamo stati bloccati prima

PHOTOKINA 20�0 / Abbiamo provato a lungo la nuova fotocamera Fujifilm che scatta foto in 3D, rubando anche alcuni scatti

La nuova Fujifilm W3 scatta e convince in 3DCi piace la nuova fotocamera 3D, che è decisamente migliorata rispetto al primo modello: la W3 fa anche i filmati HD e scatta molto meglio

che potessimo girare anche un video in 3D. Nessun problema, la fotocame-ra dovrebbe essere disponibile a bre-ve per una prova approfondita. La W3 infatti è una macchina decisamente migliorata rispetto alla W1: i due grup-pi ottici sono di nuova concezione e anche il processore che li gestisce è nuovo. La novità principale è la ripresa a 1280 x 720 in HD: abbiamo provato su un monitor e l’effetto è notevole, sicuramente migliore di quello otteni-bile con la videocamera 3D Panasonic che, pur essendo 1920 x 1080, usa uno sdoppiatore ottico. Durante la ripresa video non è possi-bile usare lo zoom, che va impostato prima, ma si può regolare il parallasse con una piccola levetta per cambiare l’effetto di profondità. Da quanto abbiamo visto su un TV LG collegato alla fotocamera è bene muovere la fotocamera molto len-tamente: sui panning veloci il mal di testa è in agguato. Qui a destra è disponibile il collega-mento ad un breve filmato che mo-stra il nuovo corpo macchina e qual-che nuova funzione, per poi passare allo scatto vero e proprio.La modalità foto come sempre è mol-to versatile. La fotocamera scatta una foto in 3D accompagnata dalla rispet-

tiva fotografia a 2 dimensioni, la prima in formato MPO la seconda nel classi-co Jpeg. La qualità di scatto è miglio-rata notevolmente rispetto al modello precedente, e la fotocamera sembra rispondere meglio anche ai comandi. Sul retro lo schermo è 3D, con barriera di parallasse. Se lo guardiamo di fron-te l’effetto 3D è abbastanza marcato. La W3 può anche sfruttare la doppia

Sul canale DDAYVideo di YouTube è stato pubblicato il vi-deo che mostra le caratteristiche della nuova fotocamera 3D Fujifilm W3. Clicca qui per andare direttamente al video.

video

ottica per alcune situazioni particolari come per esempio uno scatto wide e uno scatto tele, niente di nuovo ma comunque sempre utile per scatti creativi. Sotto il profilo della connet-tività Fujifilm ha implementato anche l’uscita HDMI 1.4 per il collegamento diretto ai TV 3D. La nuova Fujifilm W3 in Italia avrà un prezzo al pubblico di 449 euro.

di M. Dalli

Di prodotti “bizzarri” in fiera se ne vedono parecchi, ma se dietro c’è un marchio tedesco e un

design “d’autore”, allora la cosa si fa in-teressante. A colpirci è la Minox PX3D, una fotocamera 3D “made in Ger-many” il cui concetto di 3D si discosta da quello tradizionale.La Minox PX3D è infatti dotata di 4 ot-tiche, poste una sopra l’altra. Ogni otti-ca riprende la scena da un’angolazio-ne leggermente diversa e un software

integrato nella macchina consente di fondere queste immagini in un’unica scena che può essere “esplorata” come se fosse un mondo virtuale tridimen-sionale. Per rendere meglio il concetto abbiamo pubblicato su DDay.it uno scatto effettuato con la Minox PX3D, accessibile selezionando questo colle-gamento. La PX3D non è quindi una fotocamera 3D tradizionale, né i suoi scatti possono essere riprodotti su un TV 3D. In alternativa allo scatto 3D

è possibile salvare l’immagine in un unico file JPEG da 20 Megapixel (ogni sensore infatti è da 5 Megapixel).Si tratta di un’idea di cui fatichiamo a vedere l’utilità e non proprio originale, infatti la già nota fotocamera Lomo Supersampler (50 euro) riprende esattamente lo stesso concetto dei quattro obiettivi, anche se lavora con la vecchia pellicola chimica scattan-do quattro immagini che rimangono distinte. La produzione della nuova

Minox è prevista nell’estate del 2011, sempre che l’interesse del pubblico verso l’oggetto sia sufficiente. Il prezzo dovrebbe aggirarsi sui 500 euro.

PHOTOKINA 20�0 / Tra le “bizzarrie” del Photokina anche questa fotocamera con quattro ottiche, costruzione tedesca e design Volkswagen

Con Minox PX3D il 3D acquista un’altra prospettivaLa PX3 utilizza quattro ottiche per ottenere un’unica immagine “virtuale “che può essere esplorata, diversa dal concetto trdizionale di 3D che conosciamo

n. 9 / 23 settembre 20�0estratto da www.dday.it