DDay.it Magazine n.2

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p. n. 2 / 7 maggio 200 estratto da www.dday.it di P. Centofanti E ccolo l’iPad “italiano”: arriverà nei negozi il 28 maggio ma è già possibile prenotarlo. I prez- zi? Qualcuno storcerà il naso perché apparentemente si tratta dell’esatta trasposizione in euro del prezzo in dollari, ma attenzione: quelli italiani, a differenza del listino USA, sono IVA inclusa. Per l’iPad Wi-Fi si parla di 499 euro per il modello con memoria da 16 GB, 599 euro per 32 GB e 699 euro per quello da 64 GB. Per la connettività 3G occorrerà spendere esattamente 100 euro in più per tutti i tagli, quindi rispettivamente 599 euro, 699 euro e 799 euro. L’iPad sarà disponibile nei due Apple Store italiani, l’Apple Store online e presso i rivenditori autorizza- ti Apple. La notizia molto interessante che accompagna l’annuncio ufficiale per il nostro paese è che il 28 maggio sarà disponibile anche l’applicazione iBooks per iPad e la sezione iBooksto- re di iTunes. Il comunicato ufficiale non parla ancora di libri in italiano, ma con ogni probabilità per il lancio MOBILE / L’atteso tablet di Apple si può già prenotare con disponibilità a partire dal 28 maggio I prezzi “italiani” di iPad e le tariffe per i dati 3G Confermata anche la partenza di iBooks. Libri forse anche in italiano I prezzi di iPad in Italia Wi-Fi / 16 GB: 499 euro Wi-Fi / 32 GB: 599 euro Wi-Fi / 64 GB: 699 euro Wi-Fi + 3G / 16 GB: 599 euro Wi-Fi + 3G / 32 GB: 699 euro Wi-Fi + 3G / 64 GB: 799 euro saranno disponibili contenuti anche nella nostra lingua. Traffico dati: offerte difficili da valutare e confrontare Due dei principali operatori cellulari italiani, Vodafone e 3 Italia, hanno an- nunciato le loro offerte per i pacchetti dati per il modello con connettività 3G. Si tratta di due offerte molto diver- se tra loro. 3 Italia offre un pacchetto da 5 euro al mese con una soglia di 3 GByte, oltre la quale sono previsti 2 euro ogni 100 MByte. L’abbonamento non ha vincoli e può essere attivato e disattivato a piacere. Vodafone offre invece due soluzio- ni diverse: un pacchetto giornaliero da 500 MB per 2 euro, oppure un abbo- namento mensile da 30 euro sempre con 500 MB al giorno. In caso di supe- ramento della soglia, Vodafone limite- rà la velocità a 64 Kbit/s. Per sfruttare la connettività 3G dell’iPad occorre utilizzare una micro-SIM, più piccola delle normali SIM. Le offerte dei due operatori non sono facilmente con- frontabili, specie per i due pacchetti da 5 euro: quanto può essere il traffico generato da un iPad in mobilità? Diffi- cile pensare di sforare i 500 MB al gior- no (ma persino i 3 GB al mese) con la sola navigazione o lo streaming audio. Certo nel caso dello streaming video le cose potrebbero cambiare. L’idea di poter fare invece un abbonamento senza vincoli pare vincente, specie in ottica di utilizzare l’iPad come termi- nale da portarsi in vacanza. EDITORIALE Con La7 OnDemand nasce l’era dell’IPTV L’annuncio di La7 di attivare un “canale” on demand sulla piattaforma digitale terrestre (ma via Internet) non ha ottenuto gli onori delle prime pagine dei quotidiani. Ingiustamente. In pochi hanno capito che la novità non è certo la possibilità di vedere a richiesta e in qualsiasi momento i programmi di La7 (si può già fare su Web); di fatto con questa mossa nasce la prima vera piattaforma condivisa (ma solo tra i broadcaster) di Internet TV. Utilizzando la presa di rete arrivata sui decoder (alleluia) e le applicazioni mhp, i broadcaster possono agganciare flussi di streaming Internet direttamente sulla TV. Certo, anche Samsung lo fa sui suoi TV, Sony sui suoi, e così via; ma tutti con sistemi proprietari e con esclusive incrociate. I broadcaster così facendo si riprendono il loro ruolo di erogatori di contenuti, ridimensionando i produttori di TV, che per un attimo si erano sentiti parte dello show biz, a semplici erogatori di “pezzi di ferro”. La mossa di La7 è quella che dà il senso di anni di “pressioni” per imporre mhp; i produttori di TV, sedotti dalla voglia di avere la CAM, hanno preso l’impegno di fare i TV mhp; ora addirittura fanno la fila per avere il bollino DGTVi “Gold”. E così facendo si sono preclusi il successo delle loro piattaforme. Con i servizi di streaming su mhp, un broadcaster potrà allestire un’offerta IPTV sganciata da questo o quel produttore di TV. E questo è solo l’inizio: oggi inizia l’era dell’IPTV. Gianfranco Giardina AUDIO VIDEO / I display organici che sembravano per ora accantonati tornano prepotentemente d’attualità Samsung pronta alla produzione di TV OLED da 42” Con l’evoluzione della fabbrica di OLED la produzione di pannelli 42” sembra un traguardo possibile. Forse i primi prodotti già al CES 2011 di R. Pezzali S amsung Mobile Display, la divi- sione che si occupa della pro- duzione di schermi AMOLED per dispositivi portatili, ha annuncia- to che nella sua nuova linea di Ceo- nan, giunta ormai alla Generazione 5.5, sarebbe in grado di produrre pannelli TV da 42” già a fine anno. La Generazione 5.5 di pannelli OLED permette di realizzare lastre da 1500 x 1100 mm, tagliando le quali si riu- scirebbero a ricavare schermi da 42” oppure quattro schermi da 30”. Sam- sung sarebbe pronta per la produzio- ne mass market nel 2011, anche se a prezzi elevati. Al Ces 2011 Samsung potrebbe mostrare per la pri- ma volta un TV oled da 42”. E’ anche vero che con la serie 9000 Samsung ha raggiunto con il LED traguardi a livello di spessore e consumi im- pensabili, con tutta probalità difficilmente vedremo l’OLED sui TV più di massa prima di 3 o 4 anni. Prima ci sarà la diffi- sione su smartphone e foto- camere, poi arriveranno i no- tebook di fascia alta e poi i TV. Un altro possibile scenario è l’uso dell’OLED sulla serie 9000 del prossimo anno: un TV che costa 6999 $ proprio per l’elevato costo del pannello superslim potrebbe addirittura subire una leg- gera riduzione di prezzo adottando un pannello OLED.

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DDay.it Magazine è il periodico di tecnologia che offre notizie sul mondo dell'elettronica di consumo. DDay.it Magazine è realizzato partendo dai contenuti pubblicati quotidianamente su DDay.it

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di P. Centofanti

Eccolo l’iPad “italiano”: arriverà nei negozi il 28 maggio ma è già possibile prenotarlo. I prez-

zi? Qualcuno storcerà il naso perché apparentemente si tratta dell’esatta trasposizione in euro del prezzo in dollari, ma attenzione: quelli italiani, a differenza del listino USA, sono IVA inclusa. Per l’iPad Wi-Fi si parla di 499 euro per il modello con memoria da 16 GB, 599 euro per 32 GB e 699 euro per quello da 64 GB. Per la connettività 3G occorrerà spendere esattamente 100 euro in più per tutti i tagli, quindi rispettivamente 599 euro, 699 euro e 799 euro. L’iPad sarà disponibile nei due Apple Store italiani, l’Apple Store online e presso i rivenditori autorizza-ti Apple. La notizia molto interessante che accompagna l’annuncio ufficiale per il nostro paese è che il 28 maggio sarà disponibile anche l’applicazione iBooks per iPad e la sezione iBooksto-re di iTunes. Il comunicato ufficiale non parla ancora di libri in italiano, ma con ogni probabilità per il lancio

MOBILE / L’atteso tablet di Apple si può già prenotare con disponibilità a partire dal 28 maggio

I prezzi “italiani” di iPad e le tariffe per i dati 3GConfermata anche la partenza di iBooks. Libri forse anche in italiano

I prezzi di iPad in ItaliaWi-Fi / 16 GB: 499 euroWi-Fi / 32 GB: 599 euroWi-Fi / 64 GB: 699 euro

Wi-Fi + 3G / 16 GB: 599 euroWi-Fi + 3G / 32 GB: 699 euroWi-Fi + 3G / 64 GB: 799 euro

saranno disponibili contenuti anche nella nostra lingua.

Traffico dati: offerte difficili da valutare e confrontareDue dei principali operatori cellulari italiani, Vodafone e 3 Italia, hanno an-nunciato le loro offerte per i pacchetti dati per il modello con connettività 3G. Si tratta di due offerte molto diver-se tra loro. 3 Italia offre un pacchetto da 5 euro al mese con una soglia di 3 GByte, oltre la quale sono previsti 2 euro ogni 100 MByte. L’abbonamento non ha vincoli e può essere attivato e disattivato a piacere.

Vodafone offre invece due soluzio-ni diverse: un pacchetto giornaliero da 500 MB per 2 euro, oppure un abbo-namento mensile da 30 euro sempre con 500 MB al giorno. In caso di supe-ramento della soglia, Vodafone limite-rà la velocità a 64 Kbit/s. Per sfruttare la connettività 3G dell’iPad occorre utilizzare una micro-SIM, più piccola delle normali SIM. Le offerte dei due

operatori non sono facilmente con-frontabili, specie per i due pacchetti da 5 euro: quanto può essere il traffico generato da un iPad in mobilità? Diffi-cile pensare di sforare i 500 MB al gior-no (ma persino i 3 GB al mese) con la sola navigazione o lo streaming audio. Certo nel caso dello streaming video le cose potrebbero cambiare. L’idea di poter fare invece un abbonamento senza vincoli pare vincente, specie in ottica di utilizzare l’iPad come termi-nale da portarsi in vacanza.

EDITORIALE

Con La7 OnDemand nasce l’era dell’IPTVL’annuncio di La7 di attivare un “canale” on demand sulla piattaforma digitale terrestre (ma via Internet) non ha ottenuto gli onori delle prime pagine dei quotidiani. Ingiustamente. In pochi hanno capito che la novità non è certo la possibilità di vedere a richiesta e in qualsiasi momento i programmi di La7 (si può già fare su Web); di fatto con questa mossa nasce la prima vera piattaforma condivisa (ma solo tra i broadcaster) di Internet TV. Utilizzando la presa di rete arrivata sui decoder (alleluia) e le applicazioni mhp, i broadcaster possono agganciare flussi di streaming Internet direttamente sulla TV. Certo, anche Samsung lo fa sui suoi TV, Sony sui suoi, e così via; ma tutti con sistemi proprietari e con esclusive incrociate. I broadcaster così facendo si riprendono il loro ruolo di erogatori di contenuti, ridimensionando i produttori di TV, che per un attimo si erano sentiti parte dello show biz, a semplici erogatori di “pezzi di ferro”. La mossa di La7 è quella che dà il senso di anni di “pressioni” per imporre mhp; i produttori di TV, sedotti dalla voglia di avere la CAM, hanno preso l’impegno di fare i TV mhp; ora addirittura fanno la fila per avere il bollino DGTVi “Gold”. E così facendo si sono preclusi il successo delle loro piattaforme. Con i servizi di streaming su mhp, un broadcaster potrà allestire un’offerta IPTV sganciata da questo o quel produttore di TV. E questo è solo l’inizio:oggi inizia l’era dell’IPTV.Gianfranco Giardina

AUDIO VIDEO / I display organici che sembravano per ora accantonati tornano prepotentemente d’attualitàSamsung pronta alla produzione di TV OLED da 42” Con l’evoluzione della fabbrica di OLED la produzione di pannelli 42” sembra un traguardo possibile. Forse i primi prodotti già al CES 2011

di R. Pezzali

Samsung Mobile Display, la divi-sione che si occupa della pro-duzione di schermi AMOLED

per dispositivi portatili, ha annuncia-to che nella sua nuova linea di Ceo-nan, giunta ormai alla Generazione 5.5, sarebbe in grado di produrre pannelli TV da 42” già a fine anno. La Generazione 5.5 di pannelli OLED permette di realizzare lastre da 1500 x 1100 mm, tagliando le quali si riu-scirebbero a ricavare schermi da 42” oppure quattro schermi da 30”. Sam-sung sarebbe pronta per la produzio-ne mass market nel 2011, anche se a prezzi elevati. Al Ces 2011 Samsung

potrebbe mostrare per la pri-ma volta un TV oled da 42”. E’ anche vero che con la serie 9000 Samsung ha raggiunto con il LED traguardi a livello di spessore e consumi im-pensabili, con tutta probalità difficilmente vedremo l’OLED sui TV più di massa prima di 3 o 4 anni. Prima ci sarà la diffi-sione su smartphone e foto-camere, poi arriveranno i no-tebook di fascia alta e poi i TV. Un altro possibile scenario è l’uso dell’OLED sulla serie 9000 del prossimo anno: un TV che costa 6999 $ proprio per

l’elevato costo del pannello superslim potrebbe addirittura subire una leg-gera riduzione di prezzo adottando un pannello OLED.

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NUOVO AQUOS DI SHARP CON TECNOLOGIA QUATTRON.L'immagine nei televisori è formata da circa due milioni di puntini (i pixel) a tre colori: rosso, verde e blu.

Ora Sharp ha messo a punto una nuova tecnologia, Quattron, con pixel a quattro colori. Ai tre

tradizionali ha aggiunto il giallo per riprodurre una gamma di colori, soprattutto dei gialli, dei blu, dei

verdi e dei marroni, come non avete mai visto prima in un televisore. L'RGB (red, green, blu) è diventato

RGBY (Y per yellow) che, non ultimo, permette una ulteriore riduzione dei consumi (meno di 100 Watt

per un 52"!). Potreste avere la stessa reazione di Mister Quattron. Se non lo vedi, non ci credi.

www.sharp.it

La sua reazione sì.

La stampa non vi fa percepire le innumerevoli tonalità di colore dell’immagine.

Senza titolo-2 1 1-05-2010 7:54:58

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AUDIO VIDEO / Quasi disponibili nuovi plasma di fascia media ma la grande attesa è per i nuovi Z21

I Panasonic Viera V20 a fine maggio Il super-nero Kuro solo a settembreAll’IFA la nuova fascia alta di Panasonic che dovrebbe implementare il super nero degli ultimi prototipi Pioneer

di R. Pezzali

La storia è nota: Pioneer ha prodot-to quelli che a detta di molti sono i migliori TV al mondo, i plasma

della serie Kuro. Ma i prezzi di produzio-ne troppo elevati costrinsero Pioneer a cessarne la produzione. Panasonic, l’azienda che più di tutti crede nei pla-sma, ne ha rilevato brevetti e tecno-logia, assumendo anche parte degli ingegneri di Pioneer. I primi risultati di questa acquisizione li abbiamo visti sui nuovi TV da poco presentati e appena arrivati o in arrivo nei negozi, ma fonti ben informate dicono che i veri frutti si vedranno solo a settembre, proba-bilmente in concomitanza con l’IFA, la fiera di Berlino. Effettivamente nella gamma Panasonic manca all’appello ancora la serie Z, la più prestigiosa e an-che quella con un price point più eleva-to. Pare che saranno proprio i nuovi Z21 i TV sui quali Panasonic porterà i nuovi e rivoluzionari pannelli con il super nero. Una scelta logica: la tecnologia Pioneer come già detto aveva un costo di pro-duzione alto, e solo una serie di fascia

alta come la serie Z po-trebbe giustificare un tale prezzo. Con la differenza che Panasonic ha una gamma completa, con TV che possono generare profitto e altri TV orientati alla massima qualità, ma con un margine ridotto. Non bisognerà attendere fino a settembre, invece, per vedere sugli scaffali i plasma Panasonic della serie V20, quella che rap-presenta la fascia media. Presentata alla convention europea che si è tenuta a Monaco in febbraio insieme agli altri TV, questa serie è restata un po’ nell’ombra del più appetibile (a livello di prezzo) G20. Panasonic Italia ci ha però fatto sapere che la serie V20 sarà in distribu-zione nei negozi da fine maggio ad un prezzo di listino di 1.899,00 euro per il 50” e di 1.499,00 euro per il 42”. Ricordia-mo che i V20 sono simili come caratteri-stiche alla serie G20, ma usano un pan-

nello diverso, con filtro Infinite Black Pro che migliora ulteriormente la resa sui neri portandola al livello del plasma 3D VT20 (che ha pure lui un pannello diverso). Quello che stupisce è il ritardo con il quale questi TV arrivano sul mer-cato: tenendo conto che cambia solo il pannello quali sono stati i motivi che hanno ritardato l’introduzione del V20? Forse Panasonic ha ascoltato gli utenti e ha apportato altre modifiche ai TV? Lo sapremo presto.

AUDIO VIDEO / Una nuova tecnologia “made in Italy” promette qualità e risparmio

Ecco l’OLET, vale quanto �00 OLEDUn gruppo di ricercatori italiani ha mostrato la possibilità di realizzare display organici utilizzando transistor piuttosto che diodi con un efficienza luminosa di 10 volte superiore agli altri tentativi fatti nella stessa direzione

di P. CentofantiUn’importante novità sull’evoluzione delle tecnologie di display arriva in questi giorni proprio dall’Italia, più pre-cisamente dall’Institute for Nanostruc-tured Materials del CNR di Bologna. Il gruppo di ricerca guidato da Michele Muccini, infatti, ha pubblicato un arti-colo scientifico su Nature Materials in cui viene dimostrata la possibilità di realizzare un display fino a 100 volte più efficiente rispetto al corrispettivo OLED, utilizzando una configurazione a transistor a effetto di campo invece del classico diodo (LED). Questo tipo di display è chiamato OLET, Organic light-emitting transistor

e risolve il problema delle perdite nel-lo strato di emissione che limita l’effi-cienza, e di riflesso la luminosità, dei classici OLED. Ulteriore vantaggio di questa strut-tura è la possibilità di integrare su un unico substrato TFT sia l’elettronica di controllo che lo strato emissivo: nel di-spositivo realizzato dai ricercatori i tre strati organici sono spessi 62 nm a cui si aggiungono 50 nm per i contatti di drain e source. Gli OLET non sono una novità assolu-ta, ma il progetto italiano offre un’effi-cienza 10 volte superiore a quella del miglior OLET conosciuto in letteratura.

Si tratta comunque solo di un primo passo: la ricerca deve ancora sciogliere alcuni nodi relativi al processo produt-tivo, all’ottimizzazione della tensione operativa e al controllo dell’emissione luminosa. In attesa del boom dei TV OLED, si può guardare già avanti...

PEOPLE & MARKET

LG: super garanzia durante i mondialiIl TV nuovo si rompe proprio du-rante i mondiali? Che sfortuna! Per questo LG ha inventato per i Mon-diali di calcio una nuova garanzia che si applica solo dall’11 Giugno all’11 Luglio per tutti i TV dai 42 pollici in su acquistati tra il primo maggio e il 30 giugno. Chi com-pra un TV in questo periodo, per tutta la durata dei mondiali avrà diritto alla riparazione del Tv gua-sto o alla sua sostituzione entro 24 ore con un modello equivalente, fino alla riparazione completa del proprio TV. Se LG è così sicura del-la qualità della sua nuova gamma, perchè non estendere questo tipo di garanzia su tutto il periodo?

AUDIO VIDEO

Bollini DGTVi anche per Samsung

Dopo LG e Sony, anche Samsung riceve finalmente la certificazione DGTVi per i nuovi televisori.Il bollino gold, che certifica la compatibilità con le trasmissioni a pagamento in HD mediante CAM e l’interattività MHP è stato assegnato alle serie LCD C6, C7, LED C6000, C7000 e C8000 e Plasma C6500 e C7000. Più in basso troviamo il bollino silver, di cui si possono fregiare i modelli LCD C3, C4 e C5, LED C4000 e C5100 e Plasma C4 e C5. A sorpresa (ma non più di tanto), ricevono il bollino silver anche le serie del 2009 LCD B5, B6 e B7 oltre ai LED B6000, B7000, B7020 e B8000. Ovviamente tutti questi modelli 2009 hanno la sigla che termina per PXXC, che sta a indicare la presenza dello slot CI+.

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AUDIO VIDEO / In arrivo la nuova serie di TV 3D ultraslim

Samsung C9000 in vendita già a giugno?Secondo alcune indiscrezioni i TV super sottili di Samsung potrebbero arrivare prima del previsto, forse per anticipare le mosse dei competitor

ovvero il bellissimo telecomando touch screen di Samsung. Le stesse fonti parlando anche di una base ri-vista esteticamente, diversa da quella che abbiamo potuto apprezzare al Ces e durante i roadshow: Samsung avrebbe infatti trovato il modo di na-scondere completamente elettronica e connettori e l’apparenza è quella di trovarsi di fronte ad una base del tutto normale. Veniamo a quelli che dovrebbero essere i prezzi: Samsung porterà il C9000 in Europa nei tagli da 40” (4000 euro), 46” (5000 euro) e 55” (6000 euro).

AUDIO VIDEO

NEC lancia il proiettore 3D per i gamers

Si chiama NP216 3D e sarà disponibile da Giugno, in contemporanea a un kit con occhiale 3D compatibile anche con alcuni modelli già esistenti di M. Dalli Il proiettore presentato da Nec è destinata agli utenti PC con solu-zione nVidia 3D Vision, lasciando fuori le console (sicuramente la PS3, molto probabilmente anche la Xbox 360) e i Blu-ray 3D. Il se-gnale in ingresso deve essere a 120Hz, in cui i frame sono alternati e a piena risoluzione (non side-by-side). Gli occhialini sono attivi con sincronizzazione DLP Link, esatta-mente come avviene al cinema. Niente emettitore infrarossi, quin-di, ma un “lampo” bianco inserito nella ruota DLP invisibile a occhio nudo, che sincronizza gli occhiali. Questa soluzione consente di uti-lizzare una qualunque superficie per la proiezione, non essendo la luce polarizzata non richiede uno schermo silver. A giugno ar-riverà il modello NP216 3D, con luminosità di 2500 ANSI lumen, ingressi solamente VGA (586€), la risoluzione, limitata a 1024x768 pixel. Nello stesso periodo arri-verà anche il kit composto da un occhialino, il player 3D e alcune demo (139 euro, il kit è venduto separatamente dal proiettore). Questo kit sarà compatibile anche con altri due modelli attualmente in gamma, il NP115 (800x600 pixel, 2500 ANSI lumen, 415€) e il NP210 (1024x768 pixel, 2200 ANSI lumen, 538€). Per i primi modelli Full HD bisognerà invece attendere i primi mesi del 2011.

AUDIO VIDEO I dettagli dei TV Toshiba serie XVI televisori LCD Toshiba della nuo-va serie XV vanno ad affiancarsi alla gamma LED composta da serie SL e VL e si differenziano da questi quasi esclusivamente per la tecnologia del pannello. Basati su una retroilluminazione tradizionale CCFL , i TV della serie XV infatti hanno le stesse caratteristiche che contraddistinguono i modelli a LED: porte HDMI 1.4 con tecnolo-gia Instaport per un aggancio del segnale praticamente istantaneo, processore Metabrain con Reso-lution+ e 100 Hz e possibilità di lettura di file multimediali da rete via DLNA e da USB. Come per gli altri modelli sotto questo aspetto la serie XV è un po’ carente: ripro-duce infatti solo i file in formato Jpeg. Completissima invece la sezione tuner, con un tuner HD e la porta CI+. La nuova serie XV è disponibile in tagli da 32” (649 euro), 37” (744 euro), 40” (874 euro) e 47” (999).

AUDIO VIDEO

Il WirelessHD è vivo e supporta il 3DCi stavamo chiedendo che fine avesse fatto il WirelessHD, lo standard senza fili che utilizza la banda dei 60 GHz per trasmettere video in alta definizione in formato non compresso a breve distanza. Non si sono visti i prodotti (e non solo in Italia dove ci sono problemi per le frequenze utilizzate) e probabilmente non se ne è sentita la mancanza. In ogni caso il consorzio che lo promuove è vivo e vegeto e ha appena finalizzato le specifiche 1.1 dello standard, che introducono significative novità. C’è ora il pieno supporto alle specifiche dell’HDMI 1.4, 3D compreso, e la banda è stata estesa fino a 15 GBit/s con massimi teorici di 28 GBit/s. Il WirelessHD supporta così risoluzioni anche in formato 2K e 4K ed è inclusa una nuova modalità per il trasferimento ad alta velocità di file da dispositivi portatili. I consumi rimangono però critici in questo caso e in caso di dispositivi a batteria la velocità di trasmissione rimane limitata a 1 GBit/s.

di R. PezzaliSecondo alcune fonti europee la serie C9000 di Samsung, la più bella e la più “slim” con i suoi 7.8 millimetri di spes-sore, arriverà in Europa e quindi anche in Italia prima del previsto. Si parla in-fatti di giugno, una mossa questa mi-rata secondo noi a contrastare l’arrivo nello stesso periodo dei superslim di LG, anche loro spessi una manciata di millimetri. La serie C9000 di Samsung è caratterizzata dall’elettronica total-mente integrata nella base; si tratta di un TV 3D molto simile al modello C7000 ma dotato di doppio tuner per il PVR e del telecomando Premium,

PEOPLE & MARKET

Skype lancia le tariffe “fai da te”Skype ha attivato la possibilità di sottoscrivere piani in abbonamento su misura per le proprie esigenze: canone mensile a partire da 1 euro.

di P. Centofanti

Con la diffusione di client su misura anche su Smartphone e la funzionalità Skype-In disponibile anche in Italia, il popolare servizio VoIP diventa sempre più un’alternativa interessante al classico piano telefonico fisso. Ora Skype rin-nova la sua offerta offrendo la possibilità di sottoscrivere degli abbonamenti personalizzati. La configurazione del proprio piano avviene nei seguenti pas-saggi: selezione dei paesi in cui si vuole chiamare, numeri fissi, cellulari o en-trambi, tariffa a consumo o flat e durata dell’abbonamento. Skype promette risparmi fino al 60% rispetto alla tariffa a consumo e la possibilità di sottoscri-vere abbonamenti a partire da 1.02 euro al mese IVA inclusa.

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di M. Dalli

In occasione della conferenza na-zionale sul digitale terrestre, TELE-System ha presentato un prodotto

molto interessante che sposa presente e futuro della televisione. Si chiama Hy-brid BLOBbox e si tratta di un ricevitore digitale terrestre che integra al suo in-terno anche un versatile lettore multi-mediale con connettività di rete, che grazie alla piattaforma software TV-Blob permette l’accesso anche a diver-si servizi web: YouTube, podcast, social network ma anche email e pagine web grazie al browser integrato. Il disposi-tivo è dotato di porte USB ed eSATA per il collegamento di dischi esterni per la registrazione dei programmi TV ed è dotato di doppio tuner DVB-T e supporta i canali in alta definizione. A livello di file multimediali la compa-tibilità è estesa a praticamente tutti i formati oggi utilizzati: video MPEG-2, MPEG-4 part 2, MPEG-4 part 10 (H.264, AVC), VC-1 (WM9) in file di tipo TS, PS, MP4, MOV, ASF, MP3, MKV, FLV. Il ricevi-

AUDIO VIDEO / Digitale terrestre e IPTV riuniti in un decoder che fa anche da media gateway

TELESystem va in rete con BLOBboxCollegato alla rete locale e a Internet fa praticamente tutto quello che serve. Il digitale terrestre? Quasi un optional

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tore supporta inoltre i server UPnP (e quindi dovrebbe permettere lo stream anche dalla maggior parte dei server certificati DLNA) ed è dotato di client BitTorrent integrato. Hybrid-BLOBbox sarà disponibile a partire da Luglio a un prezzo ancora da annunciare.

L’altra grande novità di TELESystem si chiama LEDbox, ovvero un monitor Samsung LED Edge (uno schermo sen-za sintonizzatore digitale integrato) ven-duto a un prezzo molto competitivo in bundle con un decoder TS7900HD, sempre di TELESystem. Con questa mossa TELESystem vuole mettere l’ac-cento sulla precarietà della tecnologia utilizzata per la trasmissione della TV, separando il concetto di sintonizzato-re dal monitor. Tradotto, se un domani

dovesse uscire il DVB-T2 sarà sufficien-te cambiare il decoder, con una spesa senz’altro inferiore al costo dell’intero TV. L’ultima novità riguarda proprio il TS7900HD, che riceverà finalmente l’ag-giornamento promesso il 20 Maggio. Grazie a questo nuovo aggiornamento sarà possibile attivare la funzione time shift e PVR su un supporto di memoria USB. Alcune imposizioni di DGTVi ne limitano però l’usabilità, in quanto non sarà possibile registrare i canali a paga-mento, per i quali sarà però possibile attivare il time shift, e in ogni caso le re-gistrazioni di qualsiasi canale in chiaro saranno criptate e riproducibili esclu-sivamente sul decoder che le ha effet-tuate, un po’ come avviene ora sui TV di ultima generazione con funzione PVR. L’aggiornamento sbloccherà anche la porta Ethernet, sia per il servizio La7 On Demand, sia per la riproduzione di con-tenuti dalla rete domestica. Non DLNA, ma è già un passo avanti. Sarà inoltre possibile riprodurre anche i filmati, sia in formato XviD/DivX che Matroska, sia da USB che da rete.

PEOPLE & MARKET / I tre operatori lanciano la sfida della banda largaFastweb, Vodafone e Wind: Internet a �00 Mbit/s per tutti Costruire la rete nazionale di nuova generazione per portare Internet veloce in tutta Italia. Ma c’è chi è scettico

di P. CentofantiFastweb, Vodafone e Wind hanno lanciato un piano ambizioso, Fibra per l’Italia: quello di creare una nuova rete nazionale in fibra ottica in grado di portare in tutta Italia accessi Internet a 100 Mbit/s e oltre. Si parte già a luglio a Roma con un test nel quartiere Flem-ing in cui i tre operatori forniranno l’ac-cesso in fibra a 7400 abitazioni. Poi sarà la volta del primo grande obiettivo: ca-blare 15 delle più grandi città italiane entro 5 anni, per un totale di 10 milioni di utenti circa. Poi nel successivo quin-quennio il target saranno tutti i centri

abitati con più di 20.000 abitanti per raggiungere il 50% della popolazione. Le tre aziende non chiedono finanzia-menti pubblici ma aprono la loro im-presa a chiunque voglia partecipare, soggetti pubblici e privati. E assicura-no che non si tratta di un’iniziativa anti Telecom Italia, anzi le porte sarebbero aperte anche all’ex monopolista, che però non sembra dell’idea di parte-cipare alla realizzazione di una nuova rete. La nuova infrastruttura sarà aper-ta a tutti gli operatori che ne faranno richiesta e in cambio le tre aziende

chiedono una stabilizzazione dei prez-zi per l’utilizzo dell’ultimo miglio di Telecom Italia che inverta la tendenza degli ultimi due anni, e la previsione di misure per favorire la migrazione dal rame alla fibra ottica. Mentre al go-verno chiedono la creazione di una Società per la Fibra, che coinvolga tutti gli operatori e le istituzioni e che possa armonizzare un progetto davvero sen-za precedenti per il nostro paese. Tutto troppo bello per essere vero, almeno in Italia. La lista degli scettici tra gli operatori è già lunga.

Sul canale DDAYVideo di Youtube è stato pubblicato il video con le novità presentate da TELESystem alla quinta confe-renza DGTVi. Clicca qui per andare direttamente al video.

video

AUDIO VIDEOAnche per Samsung un decoder HD MHP

Si chiama SMT-T5040 , è il nuovo decoder interattivo HD di Samsung, bollino gold. Samsung eredita il design dalla gamma di TV e propone questo decoder a 139 euro dotato di doppio lettore smart card, telecomando universale, porta ethernet e slot USB per riprodurre musica e e foto. Sicuramente un buon prodotto, ma anche una occasione persa per Samsung che poteva portare la piattaforma delle TV all’interno di un decoder. Avrebbe avuto il decoder più completo sul mercato, con riproduzione via USB di tutti i formati, anche HD, compatibilità DLNA e tutta la sezione Apps e nternet TV.

PEOPLE & MARKETNokia e Tim semplificano l’acquisto di App

Come semplificare l’acquisto di App da smartphone? Innanzitutto rendendo più semplici i pagamenti. Perché ricorrere alla carta di credito quando abbiamo del credito pronto all’uso direttamente nel cellulare? È questa l’idea di Nokia e TIM che hanno stretto un accordo proprio per permettere l’acquisto di applicazioni sull’OVI Store di Nokia scalando l’ammontare dal credito della SIM se pre-pagata, o con addebito su bolletta nel caso di abbonamento. L’accordo attualmente è valido però solo per applicazioni di un costo massimo di 2 euro.

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DIGITAL IMAGING / Fotocamere compatte con ottiche intercambiabili e video HD

Sony cambia le ottiche con NEX-3 e 5Un nuovo sistema (attacco E) e sensore APS-C permetto grandi prestazioni e peso e ingombro contenuti

di R. Pezzali

Presentate come prototipo al PMA negli Stati Uniti, ora sono realtà. Sony ha scelto i nomi NEX-3 e

NEX-5 per le due nuove macchine che vanno a integrare la famiglia di fotoca-mere della casa giapponese. Siamo di fronte a fotocamere molto particolari, reflex senza specchio, quindi ottiche intercambiabili e assenza anche di mi-rino, sia ottico che elettronico. L’assen-za dello specchio permette di ottenere un corpo davvero compatto e le due nuove fotocamere Sony sono al mo-mento le più piccole e le più leggere della loro categoria, con uno spessore nel punto più sottile di soli 25 mm e un corpo in lega di magnesio.

La base è un sensore Exmor in for-mato APS-C HD di nuova concezione da 14.2 megapixel, più grande dei sensori usati sulle compatte e con bassissimi livelli di rumore. Sony ha inserito tutto il know how derivato dalla progettazione delle reflex Alpha: il processore è il Bionz, messa a fuoco molto rapida, ritardo di scatto bassis-simo e un’ottima velocità di scatto, fino a 7 fps a piena risoluzione. Sony ha rivisto anche l’interfaccia utente, realizzando un menù davvero intuiti-vo con una serie di suggerimenti gui-dati per chi impugna una macchina un po’ più evoluta per la prima volta. Anche il display è di nuova concezio-

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ne: lo schermo orientabile da 3” usa la tecnologia Xtra Fine TruBlack che garantisce un ottimo contrasto e una leggibilità perfetta anche con la luce del sole. Il display è LCD, quindi ancora niente OLED.

Per quanto riguarda le ottiche Sony ha creato un nuovo attacco, chiama-to E, e ha reso disponibile un 16 mm F/2.8 (equivalente ad un 24 mm) e un universale 18-55 stabilizzato, un tut-tofare perfetto. C’è però la possibilità, tramite adattatore, di collegare tutti

e 30 gli obiettivi della famiglia Alpha, seppur con la perdita della messa a fuoco automatica.

Le due fotocamere riprendono an-che video in HD, ed è questo che le distingue: se la NEX-3 infatti fa solo 720p, la NEX-5 arriva anche a 1920 x 1080i in formato AVC-HD.

Tra le particolarità troviamo anche la funzione Sweep Panorama nella sua ultima versione, 3D Ready, che per-mette di realizzare panorami 3D se ab-binata a TV Bravia compatibili.Sempre dalle reflex arriva anche la funzione auto HDR, che realizza foto ad elevata dinamica, unendo automaticamen-te 3 scatti successivi a diversi livelli di esposizione.

Le due fotocamere saranno dispo-nibili da luglio. I prezzi ufficiali saranno di 630 euro per il modello NAX-5 con ottica da 16 millimetri e di 680 euro con obiettivo 18-55. Per la NEX-3 il prezzo è di 100 euro in meno in en-trambe le soluzioni.

Sony ha anche lanciato un con-cept di videocamere a ottiche in-tercambiabili, che usa lo stesso attacco delle NEX

AUDIO VIDEO

TV più “eco” con Energy Star 4

È attiva dal primo maggio la nuo-va certificazione Energy Star 4.0 per i TV di grande formato, molto più “cattiva” di quella attuale: con la certificazione Energy Star 3.0 in-fatti una TV da 50” può consumare fino a 318 Watt (davvero tanto); Energy Star 4.0 riduce questo con-sumo a 153 Watt e un solo Watt in stand-by. Si tratta comunque di limiti già soddisfatti sia dai plasma che dagli LCD dei maggiori pro-duttori. Nel 2012 arriverà però la nuova Energy Star 5.0: per ottene-re questa certificazione un 50” non dovrà consumare più di 108 Watt, per un plasma questo inizia ad es-sere un traguardo difficile.

AUDIO VIDEO

Gli amplificatori harman/kardon si aggiornano al 3D?

La connessione HDMI versione 1.4 consente il passaggio del flusso video 3D attraverso l’amplificatore fino al televisore. Harman/kardon ha annunciato che per alcuni modelli americani sarà possibile aggiungere questa funzionalità, con un aggiornamento firmware. I modelli sono l’AVR 2600, l’AVR 3600 e l’AVR 7550 HD. Con ogni probabilità gli aggiornamenti arriveranno anche per alcuni dei modelli europei più recenti ma Kenwood Italia, distributore per il nostro paese dei prodotti harman, non si sbilancia, mancando ancora le conferme ufficiali della casa madre. Incrociate le dita.

PEOPLE & MARKET / Rifiuti elettronici

RAEE, dal �8 giugno li ritirano i negozi Il sistema RAEE si estende ai negozi: il consumatore può consegnare gratuitamente i rifiuti in un punto vendita all’atto dell’acquisto del nuovo

di R. Pezzali Da qualche anno è attiva in Italia la le-gislazione relativa allo smaltimento dei rifiuti elettronici, ma solo dal 5 maggio è diventato realtà: Il decreto n.65 dell’8 Marzo 2010, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, sancisce il principio del ritiro “Uno contro uno”. Dal prossimo 18 giu-gno i consumatori potranno conse-gnare gratuitamente al punto vendita, o a chi ha consegnato il prodotto a

domicilio, l’apparecchiatura elettroni-ca guasta o da rottamare in occasione dell’acquisto di un nuovo prodotto che va a sostituire quella da smaltire. In poche parole quando si va a compra-re il nuovo TV a schermo piatto si può lasciare al punto vendita il vecchio TV a tubo catodico, saranno loro ad occu-parsi dello smaltimento. Questo non avrà alcun costo per il consumatore e

il distributore avrà l’obbligo di ritirare gratuitamente il prodotto a fine vita. Questa modalità si estende anche alle televendite e alla vendita online, c’è da capire come sarà possibile convincere un corriere che ci consegna un frigo-rifero nuovo a ritirare quello vecchio. Ma la legge parla chiaro: i produttori e i rivenditori sono obbligati ad offrire il ritiro a domicilio.

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Preparatevi per il massimo dell’esperienza visiva!Nuovi TV Viera NeoPDP con tecnologia 600Hz: più di due milioni di pixel auto illuminanti, controllati per offrire tempi di risposta velocissimi. Perfetti per sport, cinema e videogiochi: mai più nessun dettaglio andrà perso! Perché un’immagine perfetta conta.

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PEOPLE & MARKET

Edigita: nasce l’e-Book italiano?

Feltrinelli, RCS e Messaggerie Italiane annunciano un’iniziativa per la fornitura di libri digitali su diverse piattaforme: Amazon ed Apple incluse

di P. Centofanti

Edigita ha tutte le carte in regola per lanciare finalmente l’e-book in Italia. Quella annunciata da Feltrinelli, Messaggerie Italiane e RCS, infatti, è una piattaforma - realizzata in collaborazione con il CEFRIEL del Politecnico di Milano - che ha lo scopo di raccogliere e distribuire libri in formato digitale in diversi formati e a diversi retailer. L’obiettivo è quello di poter offrire il catalogo delle tre case editrici anche su piattaforme già disponibili, come Kindle di Amazon e iBooks per iPad di Apple, oltre che sui rispettivi store istituzionali e altri negozi di libri online. Con questa iniziativa sarà finalmente possibile acquistare contenuti in lingua italiana anche su grandi realtà internazionali come il popolare e-Book store di Amazon. Edigita però si pone anche come infrastruttura aperta ad altri soggetti, offrendo parità di condizioni per tutti gli editori, supporto tecnico per la distribuzione digitale e la conversione dei testi, libertà a livello commerciale sui prezzi e la gestione di eventuali promozioni. I formati scelti sono quelli più supportati dagli e-book già sul mercato, quindi ePub e PDF, ed è previsto il supporto anche a tecnologie di DRM. Il tutto dovrebbe partire in autunno, con la distribuzione di almeno duemila titoli da parte dei tre soci fondatori.

Canon ha presentato una nuova fotocamera com-patta, la IXUS 300 HS. Fuori è realizzata in acciaio inox con un design elegante disponibile in due finiture, silver e nero. Dentro utiliz-za da una parte un nuovo sensore CMOS retroillumi-nato da 10 Megapixel ad alta sensibilità, dall’altra il nuovo processore DIGIC 4, due tecno-logie che per Canon vanno a compor-re l’HS System. Questa combinazione consente di scattare foto con bassa lu-minosità e allo stesso tempo permette alla IXUS 300 H di scattare raffiche alla massima risoluzione a 3.7 fotogrammi al secondo, che diventano 8.4 se si ab-bassa la risoluzione a 2.5 Megapixel. La fotocamera monta un obiettivo grandangolare da 28 mm (equivalen-

te 35 mm) f/2 con zoom ottico da 3.8 ingrandimenti e stabilizzatore ottico di immagine. La fotocamera è capace di riprendere video in alta definizione in formato 720p, è dotata di uscita video HDMI, display LCD 16:9 da 3 pollici, modalità video al rallentatore a 240 fps e tutta la classica dotazione di funzioni automatiche e manuali. La nuova IXUS sarà disponibile da giugno a un prezzo di 379 euro.

DIGITAL IMAGING / Canon annuncia una nuova compatta

La classe di IXUS 300 HSSensore CMOS da 10 Megapixel, ripresa video in 720p, grandangolare

di P. Centofanti

Fujitsu è una delle aziende giapponesi più attive nello sviluppo di soluzioni di carta elettronica, quei particolari di-splay che simulano l’effetto della carta stampata utilizzando la riflessione del-la luce ambiente per creare un’imma-gine più naturale e riposante. Da poco Fujitsu ha annunciato lo sviluppo di un nuovo pannello e-paper a colori contraddistinto da una risoluzione di 1024x768 pixel. La tecnologia Fujitsu sfrutta un nuovo pannello a cristalli li-quidi colesterici (con disposizione cioè elicoidale) che ha la proprietà di riflet-tere delle specifiche lunghezze d’onda

della luce verde, rossa e blu, con una capacità di riflessione del 33% supe-riore rispetto alla generazione prece-dente. Il nuovo display impiega 0.7 secondi per ridisegnare una pagina e offre un rapporto di contrasto di 7:1: ottenere un buon rapporto di contra-sto (in questo caso triplo rispetto alla generazione precedente di Fujitsu) e allo stesso tempo una veloce riscrittu-ra di pagina, è una delle grandi sfide tecnologiche per questo tipo di di-splay. Il nuovo schermo verrà mostra-to per la prima volta a Tokyo al Fujitsu Forum 2010 il 12 e il 13 maggio.

MOBILE / Il futuro degli e-book reader non è monocromatico Fujitsu lavora sull’e-paper a coloriPiù risoluzione, più contrasto e maggiore velocità di refresh delle pagine

di P. Centofanti

PEOPLE & MARKET

Arriva Google EditionsSulle pagine del Wall Street Journal, Chris Palma, Manager for Strategic Partner Development Google, ha annunciato il lancio per l’estate di uno store online per la vendita di libri in formato digitale che si chiamerà Google Editions e offrirà e-books con una formula simile a quella di Amazon per il suo Kindle. A differenza però dello store di Amazon e quello di Apple per iPad, la proposta di Google non sarà legata ad un dispositivo in particolare (utilizzerà il formato ePub senza DRM?) e soprattutto sarà una piattaforma aperta anche a siti web di terze parti, che potranno così integrare la vendita di libri digitali utilizzando le risorse (e il catalogo) di Google Editions. Il nuovo store non è da confondere con Google Books, motore di ricerca e di consultazione per effettuare ricerche all’interno della libreria di testi digitalizzati da Google e di visualizzarne il contenuto solo per le opere per cui sono stati concessi i diritti. Non ci sono notizie riguardo alla disponibilità del servizio nel nostro Paese.

MOBILE

Ad agosto Tablet Samsung con OLED e AndroidAnche Samsung avrà il suo tablet, il nuovo S-Pad per il sistema operativo abbondonerà Microsoft e si affiderà ad Android. Il tablet, che dovrebbe essere presentato ad Agosto, avrà anche il nuovo schermo Super AMOLED già usato sul Samsung Wave, Wi-fi, connessione 3G e connessione USB per collegare agevolmente periferiche come fotocamere e memorie USB. Il tablet Samsung avrà accesso a due store per scaricare le applicazioni: quello Android ufficiale e il Samsung Apps store che metterà a disposizione le applicazioni dedicate.

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di R. Pezzali

L ’HD non è più un lusso, è cosa per tutti. È questo il pensiero che accompagna il lancio a Cannes

delle nuove piattaforme AMD Vision in collaborazione con Acer, il primo produttore a presentare prodotti ba-sati sui nuovi processori.

Chi ha provato qualche volta a vi-sualizzare filmati in HD da YouTube, oppure ad editare filmati a 1080p sa bene quanto può essere difficile per un computer non molto poten-te gestire flussi audio-video HD. La soluzione secondo Acer e AMD si chiama Vision, e questa versione rin-novata della piattaforma HD non a caso è stata presentata in occasione del festival del cinema.

Secondo un’analisi, infatti, il 91% del traffico internet entro il 2013 sarà usato da servizi come la TV in strea-ming, il video on demand e il digital download di contenuti video in HD.

AMD in collaborazione con uno dei suoi partner più grandi, Acer, ha lanciato una nuova serie di prodotti con piattaforma Vision per compete-re con la rivale storica Intel.

Netbook: 1080p e HDMIUno dei prodotti chiave sono sempre i netbook, piccoli computer ultra-portatili caratterizzati da una poten-za di calcolo modesta e da un’ottima autonomia. Acer con i nuovi Aspire One 521 e 721 riesce finalmente a offrire al mercato qualcosa di diverso dai soliti Intel Atom. La differenza trai due modelli è soprattutto nel taglio del display: 10.1” per il 521 e 11.6” per il 721, entrambi a led. Il processore è un AMD V105 da 1.2 GHz, la memo-ria è di 1 Gb espandibile a 4 e l’hard disk da 160 Gb. La novità è l’uscita HDMI: grazie alla scheda grafica ATI Mobility Radeon 4225 integrata que-

adottano i nuovi processori Phenom II a tre o quattro Core, hanno anche 8 Gb di memoria RAM installata e schede video davvero potenti, come la ATI Radeon HD5470.

Il nuovo Aspire 5553 invece ha un display LED da 15” con risoluzio-ne sempre 1366 x 768, ma ha un pro-cessore Phenom II Quadcore da 2 Ghz, una scheda video ancora più potente e un sistema audio video di eccellente qualità, con lettore Blu-ray. Lo stesso lettore che c’è an-che sui nuovi Aspire 7552, monitor da 17” in formato Full HD e veri e propri desktop replace-ment. Acer ha fatto un lavoro davvero ottimo con questa nuova gamma di notebook e net-book, e sembra che finalmente AMD abbia una piattafor-ma mobile in grado di competere con la soluzione Core i3, i5 e i7 di Intel. Ottimo, da quanto abbia-mo potuto vedere, l’approccio all’alta definizione: effet-

PC E MULTIMEDIA / A Cannes Acer e AMD hanno lanciato la HD Revolution

Acer e AMD abbracciano l’HD con la piattaforma Vision Acer e AMD hanno lanciato la nuova gamma: notebook, netbook e desktop studiati per gestire al meglio i contenuti in alta definizione

sto netbook riesce a riprodurre senza problemi flussi video a 1080p, sia sul display sia tramite HDMI. Tra netbook e notebook c’è il nuovo Aspire 1551Il nuovo Aspire 1551 è un prodot-to particolare perché rappresenta l’esatta unione tra un netbook e un notebook. Per dimensioni del di-splay e peso, 11.6” e 1.4 Kg, potrebbe sembrare un netbook, ma questo piccolo portatile con display LED da 1366 x 768 all’interno nasconde il nuovo processore Dual Core AMD Neo K325, 4 Gb di RAM, la scheda vi-deo ATI Radeon HD 4225 e un hard disk che può raggiungere anche i 640 Gb di capienza a seconda delle situazioni.

Completamente equipaggiato dal punto di vista delle connes-sioni, il nuovo 1551 ha anche una connessione 3G opzionale e grazie alla batteria a 6 celle assicura fino a 5 ore di autonomia, che diventano 6.5 con la batteria speciale da 5800 mAh. Un notebook a tutti gli effetti, con uscita HDMI e piene possibilità di produttività HD ma in un corpo ultraportatile da netbook. L’Aspire 1551 ha un corpo ultracompatto ma è un notebook a tutti gli effetti, con uscita HDMI e piene possibilità di produttività HD.

Notebook sempre più potentiTra i nuovi notebook con piattaforma Vision, ce ne sono alcuni che hanno attirato in modo particolare la nostra attenzione.

L’Aspire 4625 è un modello da 14” (1366 x 768) con cabinet ultraslim e ultra leggero, il perfetto competitor per i sistemi Timeline X basati però su processori Intel. Questi notebook

tivamente sia i più piccoli netbook che i grossi notebook riescono a ge-stire in modo egregio flussi HD, sia in fase di riproduzione, ma qui è facile, ma anche durante le più complesse operazioni di editing.

Molto interessanti i due nuovi Aspire One 52� e 72�, i primi netbook con piattaforma AMD

La gamma notebooke Aspire è composta da ben 2� modelli, tutti offrono dimensioni compatte e una no-tevole potenza di calcolo

Sul canale DDAYVideo di Youtube è stato pubblicato il video con le impressioni d’uso dell’interfaccia grafica del Linksys Media Hub NMH4�0 . Clicca qui per andare direttamente al video.

videoSul canale DDAYVideo di Youtube è stato pubbli-cato il video con le principali novità presentate da Acer. Clicca qui per andare direttamente al video.

video

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Esperienza visiva incredibilmente perfetta.

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Colori vivaci e incredibili dettagli vi attendono!

SERIE SV685D - 55" e 46"LED LOCAL DIMMING - 200 Hz

www.toshiba-italia.com

L’utilizzo della tecnologia “LED local dimming” permette di raggiungere l’incredibile valore di contrasto di 2.000.000:1 graziealla gestione avanzata della retroilluminzazione LED. Colori più brillanti e neri “puri” per un’esperienza cromatica ancora piùprofonda ed intensa.

Con i sistemi di retroilluminazione tradizionali, il pannello è costantemente illuminato, non permettendo la corretta rappresen-tazione del nero. Nei TV della serie SV, l’intera superficie del pannello è retroilluminata da LED che si accendono e spengonograzie alla costante analisi del segnale in ingresso.

Grazie al costante investimento di TOSHIBA in R&D, la rappresentazione dei colori e del nero ha finalmente raggiunto l’eccellenza.

making dark darker, bright brighter

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di P. Centofanti

Lo studio dell’Università di Amster-dam Legal, Economic and Cultural Aspects of File Sharing (aspetti

legali, economici e culturali del file sharing) mostra interessanti risvolti del fenomeno del P2P e sul suo impatto sull’industria dei contenuti. L’obiettivo della ricerca era quello di identificare gli effetti economici e culturali di bre-ve e lungo termine del file sharing di musica, film e videogiochi, analizzan-do i dati mondiali sul fenomeno e i risultati di un sondaggio eseguito su un campione significativo della popo-lazione olandese. Il punto di partenza è un dato allarmante per l’industria a livello internazionale: dal 2004 al 2009 le vendite di dischi sono crollate del 30%, mentre quelle di musica liquida nello stesso periodo hanno visto un in-cremento del 940%, senza però com-pensare il declino dei supporti fisici. Per quanto riguarda i film crescono invece il mercato dei DVD e gli incassi nelle sale, a spese di un forte declino del video noleggio. Nel settore del gaming è invece in forte esplosione il mondo legato alle console, mentre il mercato dei giochi per PC si è pratica-

mente fermato. Per contro il 21% degli internauti nei primi cinque mercati europei avrebbe nel 2009 scaricato contenuti illegalmente. Ma qual è la relazione tra i due fenomeni?

Dal sondaggio effettuato sulla po-polazione olandese risulta che il 44% degli utenti con accesso alla rete sopra i 15 anni ammette di praticare il file sha-ring, soprattutto per quanto riguarda la musica: in particolare risulterebbe che il 40% degli olandesi utilizza Internet per scaricare brani. Una percentuale dice lo studio, in linea con quanto sta accadendo in Francia e negli Stati Uni-ti. Si tratta per lo più di giovani maschi, tra i 15 e i 24 anni. L’aspetto interessan-te però che emerge dal sondaggio è che acquisti e file sharing vanno di pari passo: il 68% di chi scarica illegalmen-te acquista anche musica e nella stessa percentuale di chi non utilizza sistemi di file sharing, ma spende molto di più per concerti e merchandising. Inoltre, sempre chi scarica acquista più DVD e in media va al cinema esattamente come tutti gli altri. Infine, sempre dal sondaggio, risulterebbe che i file sha-rer comprano molti più videogiochi

degli altri consumatori. Insomma, il quadro che ne esce è

che in realtà gli utenti delle reti P2P sa-rebbero i migliori acquirenti di quell’in-dustria che negli ultimi anni ha cercato più volte di colpire. Un dato significati-vo viene citato da un altro studio, que-sta volta svedese, che dimostrerebbe come in realtà la somma totale dei proventi dell’industria discografica, dei concerti e delle società di collecting dei diritti d’autore siano rimasti sostan-zialmente invariati dal 2000 al 2008. In sostanza, secondo gli autori dello stu-dio il declino dell’industria discografi-ca sarebbe solo in parte imputabile al P2P. Secondo i calcoli effettuati in base

PEOPLE & MARKET / Una ricerca olandese dimostra che chi scarica è anche chi acquista di più

Ma è davvero tutta colpa del P2P?L’università di Amsterdam sfata molti miti sulla correlazione tra esplosione del file sharing e declini dei profitti dell’industria dell’intrattenimento

Musica Film Giochi

Acquisti nel-l’ultimo anno: sì/no

Nessuna differenza Nessuna diffe-renza

Chi scarica compra più spesso (61% con-tro 57%)

Numero degli acquisti nell’ul-timo anno

Nessuna differenza Chi scarica compra più film (12 contro 8)

Chi scarica compra più giochi (4,2 contro 2,7)

Prodotti cor-relati

Chi scarica spende più in concerti e merchandise

Nessuna differenza Nessuna differenza

ai dati raccolti, gli utenti di oggi sareb-bero disposti a spendere in media 7 euro per un disco, ma quello che sta accadendo è che il denaro risparmiato dall’acquisto di CD viene reinvestito nell’acquisto di biglietti per i concerti e nel merchandising. Anche perché l’industria non sarebbe stata in grado in questi anni di offrire un’alternativa online all’altezza per chi è disponibile a spendere per la musica.

La soluzione, conclude lo studio, è quella di creare nuovi modelli di busi-ness per un mercato che è totalmente cambiato, perché “il punto di ritorno è stato superato e il P2P è ormai qui per restare”.

di P. CentofantiChe ironia: nonostante i problemi di compatibilità della prima ora dovuti al DRM che hanno segnato l’usci-ta internazionale del Blu-ray Disc di Avatar, il colossal fantascientifico di James Cameron non solo ha battu-to il record di vendite in Blu-ray che apparteneva a Il Cavaliere Oscuro, ma è ora anche quello più scaricato dalla rete. Fox ha reso noto i dati di vendita negli Stati Uniti: sono state vendu-te 19.7 milioni di copie in totale tra DVD e Blu-ray Disc. L’edizione in alta definizione è ancora molto indietro rispetto al DVD, con circa 6.2 milioni di Blu-ray Disc venduti, ma si tratta in ogni caso di un record assoluto per il “nuovo” formato. Il successo online

da un altro punto di vista: nonostan-te Avatar sia il Blu-ray più “piratato” di sempre online, ciò non gli ha impedi-to di riscuotere un successo di record di vendite, senza considerare il suc-

cesso planetario al botteghino. Viene da chiedersi quale sia il vero impatto del P2P sull’industria cinematografica, un discorso ancora tutto da appro-fondire, senza pregiudizi di sorta.

ENTERTAINMENT / Stracciati tutti i record precedenti anche senza il 3DAvatar è il Blu-ray più venduto e più copiatoIl colossal di James Cameron ha bruciato tutti i record di vendita per un Blu-ray Disc, ma è anche quello più scaricato dalla rete

riflette quello nei negozi, ma è stato probabilmente accentuato da altri fattori: le diverse date di uscita in al-cuni paesi (in Italia ad esempio il di-sco è stato reso disponibile con un ritardo di qualche giorno) e con ogni probabilità proprio anche dai proble-mi di compatibilità che hanno impe-dito ad alcuni di riprodurre il disco legittimamente acquistato a causa del sistema di protezione della copia. È comunque un dato che fa riflettere. Considerando che si tratta di file di grandi dimensioni (oltre 10 GB), c’è da pensare che gli utenti siano ormai pronti per la distribuzione online di film in alta definizione. Dall’altra parte è interessante guardare al fenomeno

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PC & MULTIMEDIA / Linux per tutti, o quasi

Lucid Lynx: Ubuntu cambia pelle Con la versione 10.04 Ubuntu pensa in grande con un tema grafico più curato e nuove funzionalità

di P. Centofanti

Ubuntu è la distribuzione Linux che più di ogni altra sta contri-buendo a diffondere il sistema

operativo open source al di fuori della cerchia degli “espertoni” . La sua sem-plicità d’uso offre un sistema Linux per tutti, o quasi. Ubuntu propone un desktop moderno, un’ampia offerta di software gratuito (ma non mancano software commerciali), una procedura di installazione semplice con un instal-ler da Windows che permette a chiun-que di gestire la maggior parte delle attività legate ad Internet e include la suite Open Office, compatibile con i documenti di Microsoft Office e il for-mato standard Open Document. La nuova versione 10.04, nome in codice Lucid Lynx, è una LTS: cioè con suppor-to a lungo termine, la versione desktop sarà aggiornata per tre anni contro i 18 mesi tradizionali. Offre meno funziona-lità “sperimentali” a fronte però di una maggiore stabilità.

Il nuovo tema Ambiance di Gnome (il desktop grafico utilizzato di default in Ubuntu), segna una decisa svolta rispetto al precedente Human che per anni ha accompagnato il rilascio di Ubuntu. Lo sfondo ammicca chia-ramente a Mac OS X, con tinte scure per menù e decorazioni delle finestre; le icone mantengono la caratteristica

colorazione arancione con qualche piccolo “ritocco”. Ubuntu, come ogni distribuzione Linux, offre comunque svariate possibilità di personalizzazione. La barra di notifica con questa versione Ubuntu offre di serie il client per social network (Twitter, Facebook, FriendFeed, Flickr) Gwibber integrato nel pannello superiore del desktop e, grazie al nuo-vo menù di stato MeMenu, è possibile aggiornare il proprio stato sui network di instant messagging, su Facebook, postare su Twitter e così via. Di default come client di messagistica Ubuntu si appoggia invece a Empathy. L’idea è interessante ma va messa a punto poi-ché le notifiche dei messaggi vengono visualizzate come dei popup, ma per accedere alla chat occorre passare per

l’icona della bustina (che diventa verde in presenza di nuovi messaggi). Per gli aggiornamenti dei social network in-vece non sono disponibili popup, ma occorre aprire per forza Gwibber.

Altra novità è l’integrazione all’in-terno del lettore audio di default, Rhythmbox, di uno store per l’acqui-sto di musica in formato MP3 e senza DRM, l’Ubuntu One Music Store, che si appoggia al servizio britannico 7Digital. Il catalogo offre una buona selezione anche se per l’Italia è limitato, per quan-to riguarda le grandi etichette, solo agli artisti di Warner ed EMI.

La novità tra i programmi preinstal-lati è il software di editing video non lineare PiTiVi, una soluzioni matura tra quelle disponibili per Linux, anche se a livello di funzionalità non può com-petere con le più semplici soluzioni per altre piattaforme. Ritroviamo la nuova interfaccia Ubuntu Software Center, in versione ancora più semplice, per la ricerca e l’installazione di programmi open source dai repository di Ubuntu.

Ubuntu si conferma una valida al-ternativa alle soluzioni commerciali, un sistema operativo completo, stabile, in grado di funzionare anche su mac-chine datate. Con Lucid Lynx, se non si hanno esigenze particolari (leggi software specifici disponibili solo per alcune piattaforme) si può ottenere un sistema “out of the box” in grado di offrire tutto quello che serve. Il CD di installazione Live dà anche la possibilità di provare il sistema senza installarlo, mentre l’installer per Windows, Wubi, permette addirittura di installare/disin-stallare Ubuntu sul PC come se fosse una normale programma.

Il lettore audio integrato Rhythmbox: ora è possibile anche effettuare acquisti di musica in formato MP3 e senza DRM, il sistema si appoggia al servizio offerto da 7Digital.

PEOPLE & MARKET

Internet al posto della “vecchia” TV

La proposta dell’Unione Europea è concreta: usare le frequenze della TV analogica ormai spenta per portare Internet a tutti

di R. Pezzali L’idea è buona: usare le frequenze che si liberano dopo il passaggio al digitale terrestre per portare Inter-net nelle zone ancora non raggiun-te dalla banda larga. Si tratta delle frequenze tra 790 e gli 862 Mhz, che l’Unione Europea ha espressamen-te chiesto agli stati membri di asse-gnare ad Internet. L’idea è quella di realizzare una rete wireless europea, una sola infrastruttura globale con modalità di fruizione e accesso simili in tutte le zone. Ciò comporterebbe anche una riduzione di costi, come si legge nel comunicato stampa uf-ficiale: “L’infrastruttura necessaria per assi-curare la copertura della banda larga mobile utilizzando la banda a 800 MHz costerà all’incirca il 70% in meno rispetto alle radiofrequenze utilizzate attualmente per la tecnologia mobile di terza generazione (UMTS). I minori costi derivanti dal dispiegamento di queste reti spingeranno gli operatori ad investire di più, con l’effetto di au-mentare la copertura geografica dei servizi a banda larga senza fili. L’ap-plicazione delle norme tecniche per l’attribuzione delle frequenze prevista dalla presente decisione aumenterà in misura considerevole i benefici econo-mici potenziali del dividendo digitale, dando nuovo impulso ai servizi inter-net senza fili.”Questo non potrebbe che far bene all’Italia, che non brilla certo per la diffusione della banda larga.

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di R. Pezzali

Il 3D impressiona, soprattutto in ambito sportivo. È questa la con-vinzione dopo aver seguito da vici-

no in uno dei cinema del circuito The Space la finale di Tim Cup tra Roma e Inter, trasmessa in nove cinema italiani in 3D grazie alla collaborazione tra The Space, Lega Calcio e Rai.

Inutile dire che è stato un successo: dopo nemmeno 12 ore tutti i posti in tutti i cinema erano esauriti e ci hanno fatto sapere che stanno provando a ri-petere l’operazione anche con i mon-diali di calcio.

Al termine della partita i pareri era-no unanimi: un vero spettacolo. Da apprezzare il lavoro della Rai: per il canale 3D infatti non solo immagini a tre dimensioni, ma anche una telecro-naca dedicata con Giacomo Valenti e una grafica realizzata ad hoc per evi-denziare la tridimensionalità della im-magini. Un lavoro quindi trasformato in una sorta di prima, e davvero ben riuscita.

Il pubblico in sala e i telecronisti non hanno fatto altro che evidenziare per tutta la partita la bellezza del 3D, e dobbiamo dire che alcune inqua-drature erano davvero stupefacenti. La Rai ha utilizzato tutte videocamere stereoscopiche a ottica fissa, quindi senza possibilità di zoom: l’immagine in molte sequenze, soprattutto quel-le iniziali, mostrava una separazione esemplare su più piani impressionan-do in talune occasioni, come per le in-quadrature da dietro la porta oppure quelle da bordo campo con i giocatori in fase di riscaldamento che sembrano davvero a qualche metro di distanza.

Non tutto però è positivo. Solo 16 videocamere per coprire una parti-ta non sono sufficienti e la regia non integrava le immagini con le videoca-mere tradizionali: molti campi lunghi, molte riprese da lontano e pochissimi replay. Sono mancati i replay ravvici-nati di qualche contatto da “rivedere”, sono mancati alcuni primi piani e so-prattutto qualche sequenza aerea in occasione delle punizioni.

Guardare la par-tita in 3D dà una sensazione total-mente diversa che vedere un match in TV: le inquadrature praticamente ob-bligate, l’angolo di ripresa molto aperto e i cambi di camera non molto frequenti offrono una sensazione più reale. La videocamera centrale, che continua a spazzolare il campo da destra e da sinistra può essere benissimo il punto di vista di uno spettatore dal secondo anello, che gira la testa per seguire l’azione: l’immagine ha profondità, na-turalezza e sembra proprio di vedere l’evento dal vivo.

Il 3D per lo sport è una vera e pro-pria killer application, non dà fastidio e offre una visione diversa, più natu-rale a tratti e più “live”. Sotto il profilo tecnico qualcosa da correggere c’è ancora: serve uno zoom, servono più

videocamere e con il calcio abbiamo notato qualche limite sullo schermo grande, soprattutto sui passaggi velo-ci in orizzontale dove la palla mostrava qualche scatto.

In ogni caso esperimento riuscito, pubblico euforico e speriamo che questa iniziativa venga ripetuta anche per i mondiali. Una volta tanto la Rai ha saputo fare qualcosa di ben fatto, decisamente curato e di livello sotto il profilo tecnico, con regia dedicata, telecronaca ad hoc per il 3D e grafica personalizzata. Che stia veramente cambiando?

AUDIO VIDEO / La Rai mette in mostra il 3D

Roma-Inter in 3D: abbiamo assistito ad un vero spettacoloInsieme a qualche migliaio di fortunati italiani abbiamo visto la finale di Tim Cup tra Roma e Inter in 3D Un esperimento Rai ben fatto e davvero riuscito

PEOPLE & MARKET

L’offerta Sky per i mondiali di calcio sì HD, no 3DSky presenta la sua offerta: nuove funzioni, nuovi canali e tanta alta definizione, ma niente 3D

di R. PezzaliNiente 3D, ma nuovi canali. Sky presenta la propria offerta per i mondiali di calcio e, come avevamo già detto, il 3D viene totalmente snobbato. Una scelta, non certo tecnica ma voluta, necessaria per continuare a spingere sull’alta definizione e per inserire nuovi canali. Le principali novità sono un canale “panchine”, le lingue multiple, il canale replay e il canale azzurri. Il canale “panchine” mostra in una doppia scher-mata il campo e tutto quello che accade in panchina. Oltre all’italiano, per le telecronache ci saranno anche altre lingue: inglese, tedesco, portoghese e spagnolo. Tra i canali aggiunti c’è un canale replay aggiornato ogni due minuti che mostra i replay e la azioni salienti, mentre per l’Italia è stato creato un nuovo canale Azzurri 24 che segue come un “Grande Fratello” la squadra italiana. Per quanto riguarda l’aspetto tecnico ci saranno 30 telecamere per ogni evento, che salgono a 36 quando giocano gli azzurri. I canali HD saranno 8, e trasmetteranno praticamente tutte le partite.

MOBILEBeewi aggiunge il Bluetooth a tutti gli hi-fiUna piccola presa dona la compatibilità wireless Bluetooth a qualsiasi sistema audio

di M. Dalli

Si chiama BBR100, costa solo 29 euro ed è prodotto da una azien-da, la Beewi, specializzata in adat-tatori e accessori per smartphone. Il BBR100 permette di trasformare qualsiasi sistema home theater o stereo in un sistema wireless. Il principio di funzionamento è semplice: basta inserire l’adatta-tore in una presa di corrente (va bene anche una di quelle poste dietro l’amplificatore) e collegare l’uscita audio ad uno degli ingres-si. Il BBR100 funziona come inter-faccia Bluetooth, ci collega ad uno smartphone e può ricevere la mu-sica in streaming. La piccola presa fa anche di più: grazie al connettore USB integrato può infatti ricaricare i dispositivi.

Estratto dal quotidiano onlinewww.dday.it

Registrazione Tribunale di Milanon. 416 del 28 settembre 2009

direttore responsabileGianfranco Giardina

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n. 2 / �7 maggio 20�0estratto da www.dday.it

ENTERTAINMENT / Come impostare il PC per giocare in 3D

Giocare in 3D sui nuovi TV si può! Bastano alcuni driver beta e un PC abbastanza potente per giocare a oltre 300 giochi sui TV 3D di nuova generazione. Ecco la guida passo passo che ci ha permesso di giocare a Counter Strike Source su un bel 50”

di R. Pezzali

Giocare su un grande schermo e in 3D è senza dubbio esaltante, per questo molti attendono di poterlo fare con la PS3 collegata ad un TV 3D. Ma se vo-gliamo collegare un normale PC al TV 3D, per giocare a giochi come Counter Strike, World Of Warcraft, Starcraft 2 e Batman Arkham Asylum, come possia-mo fare? Si può utilizzare la soluzione nVidia con monitor a 120 Hz e kit nVi-dia 3D Vision, ma siamo finalmente riusciti anche a trovare un modo per collegare un PC ad un TV 3D e giocare senza problemi su un grande scher-mo. Per farlo abbiamo utilizzato dei particolari driver realizzati dalla iZ3D che funzionano in collaborazione con i driver nVidia o Ati o di sistema, sfruttando la possibilità di gestione dei segnali side by side dei TV. Questi dri-ver sono stati realizzati per funzionare

con videoproiettori 3D e monitor per computer, ma una particolare versio-ne funziona anche con i TV. La release di driver da scaricare è questa:http : / /www. iz3d.com/dr ivers /download.php?file=iZ3DDriverSetup.1.11b1-1Una volta installati, i driver (sono una versione di prova valida 30 giorni) possono essere configurati per offrire un’uscita side by side a 1920 x 1080, e selezionando sul TV questa modalità riusciamo ad ottenere l’effetto 3D su oltre 300 giochi.Con una serie di scorciatoie da tastiera si può aumentare o diminuire la pro-fondità di campo e altre opzioni, e il risultato è davvero buono. L’unica problematica è la potenza del PC: come nel caso della soluzione di nVidia serve un hardware decisa-

mente potente (noi abbiamo usato un quadcore con scheda nVidia GTX 280): a piena risoluzione il PC deve essere infatti in grado di elaborare un doppio frame a 1920 x 1080 (quindi con un risoluzione di 3840 x 1080). L’uscita tuttavia è un 1920 x 1080 side by side, quindi metà della risoluzione elaborata si perde. Per maggiori infor-mazioni su come configuare il PC vi rimandiamo all’articolo completo su dday.it.Si tratta comunque di una soluzione di transizione: a breve sia Ati che nVidia offriranno una soluzione nativa per of-frire l’uscita stereoscopica in modalità frame packing, quindi frame interi che si susseguono. Nvidia ha già annun-ciato la sua soluzione 3DTV Play che arriverà a fine giugno, e sicuramente anche Ati ha in cantiere qualcosa.

ENTERTAINMENTAnche Xbox 3�0 “parla” 3D? In vendita in bundle console, giochi e TV LG, tutto 3D, ma solo in Corea

di M. Dalli

Dopo la mossa di Sony, che ha trasformato gratuitamente la sua PS3 in console 3D, Microsoft non poteva certo restare a guardare. Dalla Corea arriva così una noti-zia ghiotta per i videogiocatori: Microsoft e LG hanno trovato un accordo (al momento per la sola Corea) per vendere in bundle la console con una serie di giochi 3D e i TV 3D della serie LX9500 di LG (quella che in Italia sarà LX9800); saranno sul mercato verso la fine di Giugno.Ma come fa l’Xbox 360 a diventa-re una console 3D? Pare che Xbox 360 avrà un aggiornamento che le permetterà di diventare una con-sole 3D Ready. Questa notizia ha suscitato molte reazioni. Xbox 360 infatti è una console che ha avuto molte evoluzioni hardware, i primi modelli addirittura non avevano la porta HDMI, e perfino l’Elite ha solo una porta HDMI 1.2 che non ha la banda per gestire il 1080p a 120 Hz. La potenza necessaria per gestire un gioco a 1920 x 1080 e 60 Hz in 3D (quindi a 120 Hz) non ce l’hanno al momento né la Xbox né la PS3. Ne abbiamo già parlato, spiegando come i prossimi giochi per la PS3 in versione 3D avranno risoluzione e texture ridotte per ov-viare al problema. Una cosa simile a quella che accadrà per Xbox 360, ma con una differenza: mentre su PS3 grazie all’aggiornamento del-l’HDMI si potrà usare il sistema 3D Frame Packing, simile a quello dei Blu-ray e con fotogrammi interi, con Xbox questo non sarà possibi-le, proprio per la questione relativa all’HDMI. È quasi certo quindi che Microsoft adotterà una soluzione basata sul side by side: quindi una trasmissione 3D che va bene sia sulla VGA (funzionerà quindi an-che sulle prime XBox) sia sull’HD-MI, e di qualsiasi versione. Certo, si perde risoluzione (960 x 1080) ma si guadagna moltissimo dal punto di vista della versatilità.

ENTERTAINMENT / Playstation 3 e giochi in 3D

Con la PS3 obbligati a scegliere tra 3D e qualitàL’ultimo aggiornamento della PS3 aggiunge la riproduzione 3D di alcuni giochi ma si devono ridurre i dettagli

di R. Pezzali Così come la PS3 è stata il cavallo di Troia per portare il Blu-ray in molte case, allo stesso modo Sony pensa che la console sarà anche il mezzo per diffondere il 3D, sia per i giochi che per i film. L’ultimo aggiornamen-to software, aggiunge un mattoncino che permetterebbe la riproduzione in stereoscopia di alcuni giochi sulla console, e il processo di transizione dovrebbe essere ultimato tra qualche settimana quando arriveranno nei negozi i TV Sony e sarà possibile sca-ricare dal Play Station Network alcuni titoli in 3D.L’arrivo del 3D però sarà un’arma a doppio taglio: da una parte si aggiun-ge la profondità e il realismo, dall’al-tra i giochi subiranno una riduzione come qualità / risoluzione.Ad un incontro con alcuni sviluppatori della THQ, uno dei più grossi produt-tori a livello mondiale di videogiochi, ci è stato confermato quello che da un po’ di tempo si vociferava: la PS3

per poter andare in tre dimen-sioni deve fare dei sacrifici.Prendiamo per esempio un gioco per la PS3 che gira a 1080i e 30 fps: per portare lo stesso gioco in 3D si devono ottenere dalla console due im-magini con quella risoluzione a 30 fps, pertanto è richiesta una potenza di calcolo doppia, cosa che la console non è in grado di esprimere perché, comunque, viene già usata quasi al massimo del suo potenziale, soprattutto nei giochi moderni.E dato che non si può rinunciare al frame rate, altrimenti i giochi sareb-bero troppo poco fluidi, le software house sono costrette a diminuire la risoluzione e ad abbassare la qualità delle texture e dei dettagli. I primi giochi in 3D che saranno scaricabili dallo store sono pertanto versione riviste, con texture ad una ri-soluzione inferiore a quella dei giochi

originali. Durante la nostra conver-sazione, i tecnici THQ ci hanno fatto capire che devono scegliere se por-tare la massima definizione possibile in 2D, con effetti di luce e particolari dettagliatissimi, oppure se rinunciare a questo per offrire la stereoscopia. Con il miglioramento dei motori gra-fici e con alcuni giochi probabilmen-te si riesce ad avere un’ottima grafica anche durante il gaming 3D, ma quasi sicuramente tutti i giochi a tre dimen-sioni saranno giochi a 720p.Cosa scegliere quindi, tre dimensioni oppure massima qualità ma in 2D?

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n. 2 / �7 maggio 20�0estratto da www.dday.it

Stefano Mannoni - AgCom”RAI, basta sprechi di frequenze”Il Commissario per l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha attaccato lo spreco di risorse nel-l’etere italiano, soprattutto da parte della Rai che non può giustificarsi con l’etichetta di “servizio pubblico”. Ha assicurato che le TV locali avran-no 1/3 della capacità disponibile, raggiungibile più tranquillamente se non ci saranno sprechi da parte degli altri operatori. Per quanto ri-guarda invece la spinosa questio-ne della lista nazionale dei canali, l’LCN, Mannoni ha preannunciato che la decisione finale sarà per forza di cose “impopolare”.

PEOPLE & MARKET / Reportage dalla 5° conferenza DGTVi

Due terzi d’Italia sarà digitale entro il 20�0DDay era presente alla conferenza di DGTVi “L’Italia è digitale” tra annunci di nuovi canali (anche via Internet) e discorsi non troppo originali

di M. Dalli

I lavori della conferenza si sono aperti con una panoramica sul digitale ter-restre in Europa, a cura dell’associa-

zione DGTVi. In testa c’è la Spagna, già passata interamente al digitale, seguita dal Regno Unito e dall’Italia, con una penetrazione del 63% delle abitazioni. L’Italia a quanto pare è invece già leader nella raccolta pubblicitaria su piattafor-ma terrestre. Ma vediamo un quadro delle novità proposte e le posizioni espresse dalle amministrazioni.

Rai: nuovi loghi e mondiali HDLe novità partono dai nuovi loghi, atti-vi a partire dal 18 Maggio. Ma il piatto forte viene da RaiHD, che trasmetterà i Mondiali di calcio in alta definizione nelle zone già interamente coperte dal segnale digitale e nelle zone interessa-te dallo switch-over; altrove il segnale si potrà ricevere via satellite grazie alla piattaforma tivùsat. Il canale RaiHD ve-drà in futuro un ampliamento dell’offer-ta in alta definizione.

Mediaset: La5 e film HDLa grande novità è costituita da La5, ca-nale dedicato alle donne (ma non solo) dai 15 ai 40 anni. Il canale comprenderà repliche dei canali Mediaset, ma anche produzioni ad hoc e fiction che, a parti-

re da Settem-bre, verranno trasmesse su questa rete “rosa”. Entro la fine del-

l’anno dovrebbero arrivare inoltre due nuovi canali, uno di all news e uno dedicato a un target maschile giovane. Italia1 HD dovrebbe restare nell’offerta. Mediaset crede molto anche nei canali +1, ovvero quelli che trasmettono la programmazione dei canali genera-listi un’ora dopo. Per quanto riguarda Mediaset Premium, si parte con l’an-teprima su Premium Cinema HD, il 18 Maggio alle 21, del film The Blind Side. In estate arriverà anche Premium Ci-nema On Demand HD, tutto incluso nel prezzo del pacchetto Gallery. Tra i film trasmessi in HD ci saranno anche Bastardi senza gloria, Baaria, Harry Potter e il Principe Mezzo Sangue e Nemico Pub-blico, per citarne alcuni.

La7: spazio a InternetAnche La7 punta sul pubblico femmini-le, con il nuovo canale La7d, già in onda

da qualche settimana. La7 crede molto anche alla multipiattaforma, ovvero la fruibilità dei canali su più canali diversi. Uno di questi “canali” è Internet, ovvia-mente: La7 ha già attivato in Dicembre il portale La7.tv, da dove è possibile se-guire il giorno dopo la programmazio-ne di La7. Questo portale verrà esteso con l’offerta La7 On Demand anche ai decoder e ai TV certificati con Bollino Gold. Per funzionare infatti è richiesto che il decoder (o il TV) sia certificato col bollino Gold, ovvero interattivo e con porta Ethernet. Quest’ultima è in-dispensabile per vedere i video, che ar-rivano proprio dalla Rete, serve quindi anche una connessione a banda larga. Sebbene si parli di certificazione Gold, il servizio richiederà che la porta Ethernet sia abilitata alla Web TV; non dovrebbe-ro esserci problemi con i TV di ultima generazione, ma al momento l’unico decoder in grado di funzionare sarà il TS7900HD di TELESystem, ma non pri-ma dell’aggiornamento del 20 Maggio.

Sportitalia: arriva il terzo canaleDai primi di Giu-gno alle ore 18 nelle aree all digital e switch over, parti-rà un terzo canale con notizie sportive, chiamato Si solosport.

Tivùsat: esperimento HDIn 10 mesi tivùsat ha attivato 250.000 card, pari a 1% delle famiglie italiane.

Il cambiamento in Rai è sottolineato dall’adozione di nuovi loghi, composti da un rettangolo affiancato dal nome del canale.

Sul canale DDAYVideo di Youtube è stato pubbli-cato il video del sistema interattivo LA7 On De-mand. Clicca qui per andare direttamente al video.

video

segue a pag. �4

Le smartcard o r d i n a t e sono inve-ce 900.000. L’obiett ivo per il 2010 è di attivare 500.000 smartcard, pari al 2% delle fa-miglie. Tivùsat si metterà al fianco anche della TV locali, di modo che possano es-sere visibili sulla piattaforma. Nel 2010 ci saranno trasmissioni sperimentali in HD su tivùsat, ma la speranza è quella che altri canali possano seguire.

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PEOPLE & MARKET

Conferenza DGTVi - L’Italia è digitalesegue da pag. �3

Renato Brunetta - Ministro Pubblica Amministrazione“Entro tre anni faccio sparire la carta”Il Ministro ha parlato di Rete Amica, un’integrazione di servizi dedicati alla Pub-blica Amministrazione che dovrà “fare concorrenza” agli sportelli attraverso ca-nali moderni come il Web, la TV interattiva, gli SMS, ecc. Tutto questo entro il 2012, termine utile per lo switch off del segnale analogico in Italia. Un fioretto per la fine della legislatura: lo switch-off cartaceo, ovvero smettere di usare la carta e iniziare a dialogare in via elettronica, entro tre anni. “Nel 2012 io elimino la carta. I faldoni, l’inefficienza legata alla carta”. La posta certificata, per chi è riuscito ad attivarla, è un primo passo.

Roberto Formigoni - Presidente Lombardia“Bisogna informare tutti”“Il passaggio al digitale comporta un investimento notevole da parte dei broadcaster. Le emittenti locali sono più di 50. Prevediamo grandi benefici nel settore dell’elettronica, della telefo-nia, ma anche dell’advertising, settori già molto sviluppati in Lombardia. Molti cittadini sono ancora sprovvisti di un decoder DTT, soprattutto an-ziani. Ma in Lombardia sono molto di più del resto d’Italia gli anziani che hanno imparato a usare Internet e le altre tecnologie. Il 62% dei lombardi ha già il DTT, il 66% ha già una TV di-gitale. Per quanto riguarda la fase di switch-off, conosciamo i problemi e

favoriremo il passaggio in collaborazione col Ministero. La comunicazione dovrà raggiungere il 100% dei cittadini. Utilizzeremo tutti i canali a nostra di-sposizione”. Per il digital divide, continua l’espansione della fibra ottica ed entro il 2012 il 99,88% della popolazione lombarda sarà raggiunto dalla banda larga, con un minimo di 2 Mbit/s. Il restante 0,12% sarà raggiunto con tecnologie wireless.

Andrea Ambrogetti - DGTVi“Non trasciniamoci al 2012”Ambrogetti ha fatto un resoconto della “digitalizazzione” in Italia: due famiglie italiane su tre dispongono già di un ricevitore digitale a casa e i ricevitori venduti crescono in ma-niera vertiginosa, complici anche gli switch-off del 2009. Per il prosegui-mento dello switch-off nel 2010, nel-le regioni coinvolte, la penetrazione del digitale è già sopra al 60%, dati che giustificano il passaggio diretto senza passare dallo switch-over in cui vengono spente solo le frequenze

analogiche di Rai 2 e Rete 4. Ambro-getti chiede l’impegno dei broadca-ster, sia grandi che piccoli. “È venuto il momento di utilizzare pienamente le potenzialità della TV digitale terrestre. Dopo anni di discussione è giunta l’ora del fare”. Ambrogetti lancia anche un monito per le TV locali: “Con il pas-saggio al digitale, le TV locali rischiano di non farcela. È arrivata l’ora di ag-gregarsi e consorziarsi in nome della qualità, non di seguire la strada suicida della mera moltiplicazione dei canali”. Riguardo l’ordinamento dei canali LCN, “...non sarà tollerato nessun rega-lo, né in terra né soprattutto in cielo”. Ogni riferimento a SKY non è casuale. Ambrogetti conclude ringraziando Romani, ma chiede “formalmente al viceministro di rivedere da subito il ca-lendario del 2011 di modo che tutte le regioni passino al DTT entro il 2011”.

Paolo Romani - Viceministro Sviluppo economico“Chiudiamo lo switch-off entro il 2011”Il Ministro informa che il Governo ha rispet-tato gli impegni presi con la UE. L’attenzione si sposta poi sulla questione SKY, che vor-rebbe entrare nel DTT prima del 2012, data fissata in sede di fusione tra Tele+ e Stream per non diventare operatore di rete. Non solo, SKY vorrebbe entrare nel mercato con un beauty contest in cui non si spendono soldi. Riguardo a Europa 7 il ministro dice che: “Si rischiavano multe miliardarie in Euro. Abbiamo

riservato a Europa7 il canale 8 in VHF, che già doveva essere ricanalizzato. Si è così conclusa la questione ed evitato le multe”. Un altro punto riguarda la roadmap di passaggio al digitale, che è stata condivisa tra tutte le realtà locali, sia tra le emittenti, grandi o piccole, il suo augurio è che si possa anticipare il passag-gio delle ultime quattro regioni al 2011. Il piano delle frequenza lo ritiene: “...un po’ teorico. Il risultato non ha nessuna affinità e attinenza col territorio. Il 30% del Paese è passato al digitale con pochi danni, finora tutto ha funzionato per il meglio”. “Dobbiamo privilegiare un unico grande obiettivo, che i cittadini italiani non abbiano danni”. L’efficienza dei canali è molto bassa: dato che si possono trasmettere circa 6 canali per MUX, nelle aree all digital attualmente vengono trasmessi 4,7 canali per MUX, in media, sui MUX nazionali. Per quelli locali va ancora peggio, dato che molti operatori replicano lo stesso canale, cambian-do nome, ma con gli stessi programmi.

Paolo Garimberti - Presidente RAI”Il nostro è il canone più evaso d’Europa”“Il canone RAI è il più basso d’Europa, ma è anche il più evaso. Basterebbe una piccola legge per com-battere l’evasione e potremmo fare molto di più”. “Non è il canone della Rai, è il canone per il possesso di un apparecchio televisivo. Sbagliamo anche noi quando facciamo comunicazione”.

Fedele Confalonieri - Presidente Mediaset“Basta privilegi a SKY”Confalonieri se la prende con SKY: “Non si capisce perché noi, che abbiamo investito per le infrastrut-ture, avendo comprato delle frequenze a 1, che poi sono salite a 7 o 8, le dobbiamo rimettere in gara senza che gli altri paghino niente, quando tra l’altro sono abbastanza agiati. Né perché sul telecomando debbano avere un posizionamento privilegiato”.

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PEOPLE & MARKET / La lezione per tutti i competitor dal vice-presidente di Samsung

Paolo Sandri e la voglia pazza di “arrivare uno” Dietro il successo di Samsung in Italia c’è il Sandri-pensiero: poche regole semplici da applicare con ostinazione e, soprattutto, per primo

di G. Giardina

Diversi anni fa, chiacchierando con Paolo Sandri, numero uno della divisione audio-video di

Samsung, mi restarono in mente que-ste parole: “Io sono ambizioso, io vo-glio arrivare primo, lo voglio con tutte le mie forze. Cosa c’è di male?”. In un mondo dove tutti sono ambiziosi ma fanno finta di essere distaccati, tanta franchezza colpisce. Darsi dello “squa-lo” affamato di successo e di quote di mercato non è certo un esempio di understatement anglosassone e nep-pure rientra nei classici canoni della classica comunicazione alla giappo-nese: ma tanto Samsung non è una multinazionale americana e neppure giapponese. Di certo potrebbe suo-nare incauto puntare “lassù”, quando non si è nelle prime posizione del mercato. Infatti, quando questa frase veniva pronunciata, Samsung inse-guiva da buon follower i nomi “buoni” che allora sembravano irraggiungibili, come Sony, Philips, Panasonic, Pio-neer, Sharp.Alla grande serata di lancio delle TV 3D dello scorso 15 aprile, Sandri ha presentato i dati di mercato in cui Samsung risulta numero uno in tutte le categorie di prodotto, tranne nel settore delle fotocamere digitali in cui occupa (per ora) il secondo posto: al-meno resta un obiettivo per la gestio-ne 2010-2011. L’ambizione e la fame

di successo, eviden-temente, hanno dato i frutti sperati. Negli anni abbiamo visto la faccia dei competitor passare da scettica a incredula e infine ad-dirittura scoraggiata. Adesso c’è anche chi cerca di recuperare qualche posizione e un po’ di credibilità dipingendo un futu-ro apocalittico in cui rivenditori e utenti, ridotti alla tristezza più totale, avranno una scelta limitata a un solo marchio: Samsung. Samsung come il demonio, tanto per intenderci.Anche se qualche ghigno da Belzebù ogni tanto gli viene, non crediamo che Paolo Sandri abbia parentele con il demonio e neppure che vi abbia stretto un patto in grado di garantirgli il successo. I risultati di Samsung han-no ovviamente dei prerequisiti fonda-mentali, come le prestazioni e la qua-lità dei prodotti degne di battersi per i primi posti; ma l’ingrediente esclusivo e principale di questo successo è del tutto terreno e sta nell’ansia, innata in Sandri come nell’anima dei coreani, di arrivare primi. Ovverosia arrivare per

primi, con le nuove tecnologie, con le innovazioni, con gli annunci o anche solo con i prodotti in negozio, è l’in-grediente principale per arrivare primi anche nelle famose “gfk”, le classifiche di vendita.La convention del 15 aprile di Samsung è stata la vera e pro-pria celebrazione di questo concetto: la TV 3D è stata por-tata sulla terra da Samsung come se

fosse un’invenzione e un’esclusiva del marchio. Ovviamente non è vero ma è verosimile, visto che a metà aprile in negozio c’erano solo i TV Samsung a dimostrare la tecnologia 3D. Così ve-rosimile che, a forza di ripeterlo diven-ta vero. Non a caso per tutta la sera si sono moltiplicate le testimonianze di personaggi famosi, evidentemente stimolati da un buon cachet, che in maniera più o meno credibile, hanno ringraziato Samsung per aver portato questa innovazione ai consumatori af-famati di novità. E non fa niente se tra un paio di mesi al massimo sullo scaf-fale ci saranno almeno 4 o 5 marchi con TV 3D: Samsung è arrivata prima con distacco, quanto basta per potersi impossessare dell’innovazione e farla propria, grazie anche a una contem-poranea e massiccia dose di presenza pubblicitaria su tutte le TV del regno.Samsung scorretta e cattiva? No, Sam-sung furba (aggettivo che non è mai stato un difetto), veloce e molto bra-va. I concorrenti non dicano che non hanno risorse per rispondere: quando Samsung-Sandri ha iniziato questa politica di conquista, partivano dal basso, da prodotti che non erano il massimo né da usare né da guardare, da un’etichetta da coreani che pesava tanto sulla possibilità di farsi largo tra i giapponesi. E in questi anni, soprattut-to all’inizio, Sandri di fango ha dovuto

inghiottirne; nessuna sorpresa se ogni tanto, quando gli scappa la mano, ne sputa un po’.Ovviamente arrivare sempre primi (o dire di essere arrivati sempre pri-mi) ha qualche costo: innanzitutto qualche brutta figura, come quando Samsung nel suo comunicato stampa quotidiano afferma che ha fatto per prima qualcosa di totalmente inutile oppure, peggio ancora, qualcosa che non ha fatto per prima. Ma da questo punto di vista i fatti hanno dimostra-to che il tempo è un gran dottore e aggiusta tutto. Un altro problema è il lancio di prodotti non proprio finiti, come accaduto, per esempio, per i TV 3D: in poche settimane sono già usci-te molte versioni di firmware che via via hanno risolto i bug della prima ora. Ma oggi aggiornare un firmware è un gioco da ragazzi, può anche essere fatto via etere; anche se questo non è sempre vero, lanciare un prodotto “preliminare” che via via diventa finale in casa dell’acquirente oramai ai più non sembra che un peccato veniale. Quindi, l’immagine di Samsung non ne risente più di tanto e il contributo di essere arrivati primi prevale netta-mente sugli eventuali danni collatera-li. Tutto torna e Paolo Sandri, a conti fatti, merita il suo successo: gli altri, se vogliono competere, cerchino di arri-vare prima. Perché essere primi conta.

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che operano nei settori di cui all’art. 10, c. 1, lett a),del D.Lgs. n. 460 del 1997 e delle fondazioni nazionali di carattere culturale

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Codice fiscale del beneficiario (eventuale)

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Page 21: DDay.it Magazine n.2

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n. 2 / �7 maggio 20�0estratto da www.dday.it

TEST / Abbiamo provato in anteprima il nuovo plasma Samsung 3D

TV plasma 3D Samsung PS50C7000

L’erede del fortunato PS850 è un TV completissimo, praticamente identico al fratello LED C7000 ma con una differenza per molti fondamentale: è un plasma

di R.Pezzali

La tecnologia al plasma attira an-cora moltissime persone: prezzi più bassi a parità di dimensioni,

qualità video eccellente e una unifor-mità praticamente perfetta.

I plasma Samsung di ultima gene-razione si sono poi impossessati di alcune caratteristiche che sembra-vano proprie dei TV LED: il design è impeccabile, lo spessore può rivaleg-giare con quello di un TV ultrapiatto e i consumi sono scesi. In questa prova abbiamo messo sotto torchio il plasma che tra tutti i modelli della gamma Samsung attira senza dubbio maggiore curiosità, il C7000, che so-stituisce e migliora un best buy dello scorso anno, il PS850.

Ci troviamo davanti ad un plasma da 50” full HD che unisce in un uni-co cabinet la tecnologia 3D, Internet TV, un player audio video completo e tutte le funzioni multimediali come le Samsung Apps e il DLNA. Un TV quin-di completissimo, la controparte al plasma del 46C7000 LED che abbia-mo già provato su DDay.

I due TV sono molto simili tra di loro per certi aspetti: Samsung infatti ha usato la stessa base, quindi non ci soffermeremo più sugli aspetti lega-ti all’interattività, ma vedremo solo quelle che sono le novità di questo TV. In ogni caso inseriremo una serie di riferimenti incrociati alla prova del modello LED, per integrare quegli aspetti che non andremo a rivalutare. Una aggiunta: parecchie discussioni ha sollevato sul nostro forum il fan-tomatico modello C7700, che in più dovrebbe avere il tuner SAT: il C7700

è però un TV dedicato esclusivamen-te alla Francia (dove ha sostituito il C7000), questo perchè Orange ha ini-ziato a trasmettere in 3D via satellite (Roland Garros), pertanto era neces-sario aggiungere il tuner satellitare. Samsung Italia ci ha confermato che in Italia resta in gamma il C7000, così come in molti altri paesi.

Design translucidoSeguendo la linea dei LED e il design Inspired by Nature, il nuovo C7000 mostra una cornice traslucida con un innesto con finitura antracite molto bello.

La finitura è meno sensibile alle im-pronte di quella precedente, e anche il nuovo pannello grazie al filtro anti-glare non riflette moltissimo, anche se comunque con certe condizioni di illuminazione i riflessi ambientali sono comunque visibili. Samsung ha inte-grato i controlli touch sulla cornice, un classico, e ha impreziosito la base con una copertura in alluminio. Il TV è anche molto sottile, anche se qui lo spessore sembra invariato rispetto al PS850 dello scorso anno. Trattandosi di un plasma è pur sempre un record.

Il telecomando in dotazione è lo stesso dei LED: il design è impecca-bile, ma dopo svariate ore d’uso forse torniamo a preferire l’unità dello scor-so anno, che aveva i tasti “gommosi” ed era più brutta da vedere ma era anche più immediata. Per chi vuole il massimo, con il C7000 può essere acquistato il nuovo telecomando Pre-mium touch screen, un vero lusso.

Menù completiL’interfaccia grafica ricalca quella dei TV a LED, con le modifiche relative alla tecnologia utilizzata: mancano infatti i riferimenti alla retroilluminazione, ma si può controllare la luminosità delle celle. In ogni caso ci troviamo di fronte a menù davvero completi con una serie di profili di fabbrica coadiu-vati da un numero di regolazioni pos-sibili praticamente infiniti. È presente anche il sistema “salva plasma” per eli-

TV Samsung PS50C7000� - 2.499 EURO

Quality Longevity Design Simplicity D-Factor Value

9 9 9 7 8 8

minare la ritenzione delle immagini, anche se questo TV non è colpito più di tanto da questo fenomeno.

Connessioni - Le prese sono in-serite in una nicchia: troviamo l’uscita audio, la presa per le cuffie, una doppia USB, lo slot Common Interface Plus, quattro connettori HDMI �.4 con ritorno audio e le altre connessioni più tradizionali tramite adattatori. Lo spessore del TV consente di utiliz-zare connettori HDMI con il guscio più grosso e connettori d’antenna e ottico senza la necessità di un adattatore.

Gradevole e ben fatta la base che permette la rotazione del TV

Il telecomando in dotazione è re-troilluminato, per facilitare l’in-dividuazione dei pulsanti anche al buio

segue a pag. 22

Sul canale DDAYVideo di Youtube è stato pubblicato il video con le impressioni d’uso dell’interfaccia grafica del Linksys Media Hub NMH4�0 . Clicca qui per andare direttamente al video.

videoSul canale DDAYVideo di Youtube è stato pubblicato il vi-deo che mostra tutte le funzioni disponibili del TV Samsung PS50C7000YP . Clicca qui per andare direttamente al video.

video

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n. 2 / �7 maggio 20�0estratto da www.dday.it

LEGGI LA PROVA COMPLETA QUI!

TESTTV plasma 3DSamsung PS50C7000

segue da pag. 2�TECHNOLOGY

Samsung “ottimizza” la visione in 3DGli aggiornamenti firmware introducono nuove regolazioni nei menù di gestione del 3D

di R. Pezzali

Samsung ha curato moltissimo la sezione 3D e ha apportato diverse modifiche tramite aggiornamenti firmware frequenti. Uno dei problemi legati alla visione in 3D è quello del cosidetto cross talk: effetto dovuto alla parziale sovrapposizione ed interferenza delle due immagini dei canali dedicati alla visione dell’occhio destro e sinistro.

Nei menù di gestione del 3D è stata aggiunta una funzione che permet-te d ottimizzare la regolazione dell’effetto 3D e rimediare al problema (ovviamente con contenuto 3D nativi).

Tra le altre novità che affiancano la funzione di conversione da 2D a 3D, troviamo anche la possibilità di cambiare la calibrazione con il 3D attivato, possiamo quindi variare luminosità, contrasto e profilo imma-gine. Inoltre la riproduzione dei contenuti da chiavetta USB è molto più flessibile e permette di gestire più formati 3D anche se non le immagini MPO della Fuji W1. Tuttavia ora è possibile anche attivare il side by side direttamente su contenuti USB. Su questo aspetto Samsung continuerà sicuramente a lavorare, e siamo certi che arriveranno altri update.

Tante funzioni specialiCome tradizione Samsung, anche questo TV propone numerose fun-zioni avanzate. Iniziamo dal tuner HD con MHP (il TV è certificato bol-lino gold DGTVi) e la funzionalità PVR, poi troviamo la funzione di player USB che riproduce tutti i tipi di file più noti, inclusi i Matroska, e il client DLNA integrato che però non riproduce gli MKV, vecchio limite più legato allo standard DLNA che alla fattibilità. L’interfaccia è velocissima, davvero ben fatta e molto pratica: si riescono a sfogliare senza problemi anche cartelle con molti file, senza al-cun problema. Tra le particolarità del TV ci sono anche le Apps e Internet TV: nell’esemplare provato erano pre-senti solo le otto applicazioni di base e mancavano tutte quelle localizzate, il vero valore aggiunto. Samsung ci ha comunicato che tutte le appli-cazioni italiane, da Cubovision per il video on demand alle Apps di news, social network, interattività e altro ar-riveranno tra fine giugno e inizio lu-glio, e saranno ovviamente scaricate gratuitamente appena ci si collega alla Internet TV. Al momento le ap-plicazioni presenti non sono troppo interessanti, non ci sono nemmeno Facebook e Skype.

Ottimi colori, ma il nero è un po’ altoIl plasma è il paladino della qualità su-prema e c’è sempre molta attesa per i nuovi modelli, vediamo se questo TV merita il podio della qualità. Para-dossalmente con il C7000 plasma ci troviamo di fronte ad una situazione simile a quella del fratello LED: Sam-sung ha curato moltissimo gli aspetti relativi all’interfaccia, le funzionalità, il 3D e al design e chi lo compra non resterà deluso. I miglioramenti evi-denti sotto il piano della qualità video sono tuttavia pochissimi. Il processo-re video, già ottimo nella preceden-te serie, riesce a gestire tutti i tipi di segnali e riproduce il materiale SD in modo davvero buono. Il TV ha un dithering molto ridotto (il dithering è quel formicolio che si avverte sui plasma quando ci si avvicina molto) e non sembra soffrire di effetti come latenza dei fosfori e scie strane.

Il pannello riflette, non troppo ma in qualche scena scura con luce alle spalle il fenomeno risulta ancora evidente. Rispetto allo scorso anno il pannello è leggermente diverso, pro-babilmente è stato aggiunto un filtro frontale ma la visione è abbastanza simile.

Il C7000 non si stampa facilmente: abbiamo guardato alcuni Blu-ray, e il menu pop up lasciato sullo schermo circa 30 secondi alla sua scomparsa ha lasciato una leggerissima ombra, ma già dopo 20 ore l’effetto era ridot-to. Probabilmente è una cosa relativa al pannello nuovo, dopo un centinaio di ore di rodaggio il pericolo “burn in” dovrebbe solo essere un ricordo. Ve-niamo all’aspetto più atteso: il nero, che rimane un po’ alto e che non entusiasma. Sicuramente più alto di quello del Panasonic G20, e in un paragone “a memoria” possiamo dire che i neri del riferimento Kuro sono lontani. Che il nero è un grigio scuro lo si nota abbastanza in una camera molto scura, specialmente in un am-biente come la nostra sala prova, con le pareti dipinte di nero, un po’ meno in ambienti normali. Le sfumature e i dettagli nelle zone in ombra però ci sono, il TV non si mangia praticamen-te nulla: ha solo un livello del nero che non riuscirebbe a impressionare i “plasmisti” più accaniti. I passi in avanti rispetto ai TV di qualche anno fa sono comunque evidenti.

I colori sono decisamente fedeli, mai carichi o esagerati, la nitidezza ottima e il bianco davvero brillante.

Segnaliamo un leggero ronzio che si sente soprattutto nei momenti più tranquilli. Una cosa che già era stata segnalata lo scorso anno e che si ri-propone: probabilmente riconduci-bile al circuito di alimentazione così compatto. Che dire dunque? Se fai parte di quella categoria “no nero no party” allora questo Samsung non fa per te. Se però guardi al TV nel com-plesso e valuti tutti gli aspetti allora ti trovi davanti ad un TV che è com-pleto a 360°, che è anche 3D e che sicuramente non ti deluderà, perchè l’immagine è davvero buona.

Emozioni in 3DLa riproduzione di video 3D su questo TV è davvero buona: il plasma ha un pannello molto più veloce dell’LCD e il crosstalk è meno visibile, inoltre ora che si può regolare la calibrazio-ne con le immagini 3D si può anche

abbassare leggermente la luminosità ed evitare quindi un nero troppo “sla-vato”.

Abbiamo provato a visualizzare immagini convertite e immagini na-tive, oltre che ad una serie di filmati in side by side scaricati dal web e ri-prodotti tramite computer o tramite USB. Questo plasma infatti può anche essere usato per giocare ricorrendo al piccolo trucco spiegato su queste stesse pagine (vedi p. 15) e su DDay.it Tornando alla visione, per quanto riguarda la funzione di conversione video in formato 3D non sembra che sia cambiato l’algoritmo: come già detto funziona decisamente bene, è regolabile per aumentare la percezione dell’effetto 3D e offre un risultato godibile. Certo, è utile per la “novità” ma alla lunga la differenza con un contenuto nativo si vede. In ogni caso è una funzione apprezza-bile, particolarmente utile in questa fase in cui non vi è molto materiale 3D disponibile, se non altro per stu-pire gli amici.Con materiale 3D nativo, con il di-sco Mostri contro Alieni, la qualità del 3D sul plasma continua a sem-brarci superiore rispetto a quella

dei LED, meno scie, meno crosstalk e un’immagine anche più rilassante, meno enfatizzata. Inoltre, con il PS C7000, aumentando la luminosità della cella fino a 16 - 17, restitui-sce immagini abbastanza brillanti anche con il 3D, senza quindi cali dovuti agli occhiali. Il TV sembra an-che compensare abbastanza bene il cambio di temperatura colore in-trodotto dagli occhiali, anche se è bene dirlo: il 3D non si può ancora considerare una visione di qualità pura, ma più che altro un’esperien-za sicuramente emozionante, diver-sa rispetto a quanto siamo abituati, ma sicuramente la qualità è ancora migliorabile. Ci mancherebbe, sia-mo agli inizi.