David Bowie & Masayoshi Sukita: “David Bowie & Heroes...

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p.1 David Bowie & Masayoshi Sukita: Heroes Ad un anno dalla scomparsa del Duca Bianco, arriva presso [dip] contemporary art di Lugano, dal 9 marzo al 26 aprile, la mostra- evento curata da Think Design e completamente gratuita Heroes, ad un anno dalla scomparsa del Duca Bianco, per la prima volta arriva al [dip] contemporary art di Lugano, dal 9 marzo al 26 aprile. Una mostra-e- vento firmata Think Design, in esclusiva in Svizzera e completamente gratuita. che racconta due “Heroes” d’eccezione: David Bowie e Masayoshi Sukita. La mostra racconta di un’ispirazione durata 40 anni e di un legame di amicizia e di anime diventato indissolubile nel tempo, tra l’artista londinese e il maestro di fotografia giapponese. Con scatti per la prima volta presenti a Lugano e in Svizzera. Alla notizia della scomparsa dell’amico, il famoso fotografo Sukita subì uno choc e per due giorni non riuscì neppure a pensare – come lui stesso ammette. Sarà emozionante scoprire, per quanti hanno ammirato e amato Bowie in vita, il legame umano instaurato con Sukita e rafforzato ogni volta che si trovavano l’uno davanti all’altro, con una macchina fotografica in mezzo. [dip] è un nuovo spazio per l’arte contemporanea con sede a Lugano. Il pro- getto nasce da un’idea di Michela Negrini, con l’intento di promuovere un’at- tività espositiva e innovativa per l’arte contemporanea, inaugurata il 13 ottobre 2016. “David Bowie & Masayoshi Sukita: Heroes”. La Repubblica XL March 12, 2017

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David Bowie & Masayoshi Sukita:HeroesAd un anno dalla scomparsa del Duca Bianco, arriva presso [dip] contemporary art di Lugano, dal 9 marzo al 26 aprile, la mostra-evento curata da Think Design e completamente gratuita

Heroes, ad un anno dalla scomparsa del Duca Bianco, per la prima volta arriva al [dip] contemporary art di Lugano, dal 9 marzo al 26 aprile. Una mostra-e-vento firmata Think Design, in esclusiva in Svizzera e completamente gratuita. che racconta due “Heroes” d’eccezione: David Bowie e Masayoshi Sukita. La mostra racconta di un’ispirazione durata 40 anni e di un legame di amicizia e di anime diventato indissolubile nel tempo, tra l’artista londinese e il maestro di fotografia giapponese. Con scatti per la prima volta presenti a Lugano e in Svizzera.Alla notizia della scomparsa dell’amico, il famoso fotografo Sukita subì uno choc e per due giorni non riuscì neppure a pensare – come lui stesso ammette. Sarà emozionante scoprire, per quanti hanno ammirato e amato Bowie in vita, il legame umano instaurato con Sukita e rafforzato ogni volta che si trovavano l’uno davanti all’altro, con una macchina fotografica in mezzo. [dip] è un nuovo spazio per l’arte contemporanea con sede a Lugano. Il pro-getto nasce da un’idea di Michela Negrini, con l’intento di promuovere un’at-tività espositiva e innovativa per l’arte contemporanea, inaugurata il 13 ottobre 2016.

“David Bowie & Masayoshi Sukita: Heroes”.La Repubblica XLMarch 12, 2017

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David Bowie & Masayoshi Sukita: Heroes a LuganoE’ stata inaugurata a Lugano la mostra firmata Think Design, in esclusiva in Svizzera al [dip] contemporary art, per raccontare due Heroes d’eccezione: David Bowie e Masayoshi Sukita.

Uniti dal lavoro e dalla passione per la fotografia, la mostra racconta di un’ispi-razione durata 40 anni e di un legame di amicizia e di anime diventato indisso-lubile nel tempo, tra l’artista londinese e il maestro di fotografia giapponese. Con scatti per la prima volta presenti a Lugano e in Svizzera.La mostra fotografica. Perché l’idea di un evento dedicato al Duca Bianco e al fotografo che, unico nel suo genere, è riuscito a renderlo immortale? Le motivazioni alla base riguardano non solo l’omaggio all’artista e alla sua car-riera ma la scoperta del lato più profondo dell’anima di Bowie, che altrimenti rimarrebbe nascosto per sempre.Alla notizia della scomparsa dell’amico, il famoso fotografo Sukita subì uno choc e per due giorni non riuscì neppure a pensare –come lui stesso ammette. Sarà emozionante scoprire, per quanti hanno ammirato e amato Bowie in vita, il legame umano instaurato con Sukita e rafforzato ogni volta che si trovavano l’uno davanti all’altro, con una macchina fotografica in mezzo.Infatti, in pochi sono a conoscenza del legame di amicizia che ha unito i due fin dal primo incontro faccia a faccia, favorito dall’amica e stylist Yasuko Ta-kahashi.Scatti intimi e di disarmante bellezza, alcuni unici nella loro semplicità fatta di espressioni quotidiane, altri conturbanti per l’eccentricità dei costumi e la profondità degli sguardi.Dice Sukita a proposito di Bowie.«La prima volta che ho visto Bowie sul palco, accanto a Lou Reed, ho capito che era diverso da tutti gli altri cantanti. E che c’era qualcosa in lui che dovevo per forza fotografare».

“David Bowie & Masayoshi Sukita: Heroes a Lugano”.HestetikaMarch 10, 2017

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E Bowie, a proposito di Sukita, una volta affermò che, con le sue fotografie e il suo modo di carpirlo, di fatto lo aveva reso immortale.Un artista “dal cuore caldo” Bowie, come amava definirlo il suo amico giap-ponese.«Lo hanno definito il camaleonte ma in realtà è sempre stato se stesso, in ogni fase della sua carriera. I suoi cambiamenti venivano da dentro, erano frutto di un’elaborazione personale, non erano superficiali, tantomeno costruiti a tavo-lino».E quello scatto sulla copertina di Heroes, quella di David Bowie con i suoi occhi di colore diverso, non è più ormai “solo” una fotografia ma un’icona del nostro tempo.E Bowie, a proposito di Sukita, una volta affermò che, con le sue fotografie e il suo modo di carpirlo, di fatto lo aveva reso immortale.Un artista “dal cuore caldo” Bowie, come amava definirlo il suo amico giap-ponese.«Lo hanno definito il camaleonte ma in realtà è sempre stato se stesso, in ogni fase della sua carriera. I suoi cambiamenti venivano da dentro, erano frutto di un’elaborazione personale, non erano superficiali, tantomeno costruiti a tavo-lino».E quello scatto sulla copertina di Heroes, quella di David Bowie con i suoi occhi di colore diverso, non è più ormai “solo” una fotografia ma un’icona del nostro tempo.

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“Gli occhi di Bowie”.La regione TicinoMarch 9, 2017

Tutti i diritti riservati

PAESE : SvizzeraPAGINE : 20SUPERFICIE : 43 %

DIFFUSIONE : (33308)

9 marzo 2017

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“Heroes: guardare Bowie con gli occhi di Sukita”.Giornaledel PopoloMarch 9, 2017

Tutti i diritti riservati

PAESE : SvizzeraPAGINE : 9SUPERFICIE : 45 %

9 marzo 2017

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“Mostra David Bowie & Masayoshi Sukita”.VelvetgoldmineMarch 9, 2017

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Lugano - Mostra David Bowie /Masayoshi Sukita

Una mo stra-even to fir ma ta Thin k De si gn, in esclu si va in Sviz ze ra e com ple ta-men te gra tui ta al [dip] con tem po ra ry art, per rac con ta re due He roes d’ec ce zio-ne, Da vid Bo wie e Ma sayo shi Su ki ta.Uni ti dal la vo ro e dal la pas sio ne per la fo to gra fia, la mo stra rac con ta di un’ispi-ra zio ne du ra ta 40 anni e di un le ga me di ami ci zia e di ani me di ven ta to in dis-so lu bi le nel tem po, tra l’ar ti sta lon di ne se e il mae stro di fo to gra fia giap po ne se. Con scat ti per la pri ma vol ta pre sen ti a Lu ga no e in Sviz ze ra.La mo stra fo to gra fi ca. Per ché l’idea di un even to de di ca to al Duca Bian co e al fo to gra fo che, uni co nel suo ge ne re, è riu sci to a ren der lo im mor ta le? Le mo ti-va zio ni alla base ri guar da no non solo l’omag gio all’ar ti sta e alla sua car rie ra ma la sco per ta del lato più pro fon do dell’ani ma di Bo wie, che al tri men ti ri mar-reb be na sco sto per sem pre.Alla no ti zia del la scom par sa dell’ami co, il fa mo so fo to gra fo Su ki ta subì uno choc e per due gior ni non riu scì nep pu re a pen sa re –come lui stes so am met te. Sarà emo zio nan te sco pri re, per quan ti han no am mi ra to e ama to Bo wie in vita, il le ga me uma no in stau ra to con Su ki ta e raf for za to ogni vol ta che si tro va va no l’uno da van ti all’al tro, con una mac chi na fo to gra fi ca in mez zo.In fat ti, in po chi sono a co no scen za del le ga me di ami ci zia che ha uni to i due fin dal pri mo in con tro fac cia a fac cia, fa vo ri to dall’ami ca e sty li st Ya su ko Ta-ka ha shi.Scat ti in ti mi e di di sar man te bel lez za, al cu ni uni ci nel la loro sem pli cità fat ta di espres sio ni quo ti dia ne, al tri con tur ban ti per l’ec cen tri cità dei co stu mi e la pro fon dità de gli sguar di.Dice Su ki ta a pro po si to di Bo wie. «La pri ma vol ta che ho vi sto Bo wie sul pal-co, ac can to a Lou Reed, ho ca pi to che era di ver so da tut ti gli al tri can tan ti. E che c’era qual co sa in lui che do ve vo per for za fo to gra fa re».E Bo wie, a pro po si to di Su ki ta, una vol ta af fermò che, con le sue fo to gra fie e

“Lugano-Mostra David Bowie/Masayoshi Sukita”.Terra TicineseMarch 10, 2017

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il suo modo di car pir lo, di fat to lo ave va reso im mor ta le.Un ar ti sta “dal cuo re cal do” Bo wie, come ama va de fi nir lo il suo ami co giap-po ne se.«Lo han no de fi ni to il ca ma leon te ma in realtà è sem pre sta to se stes so, in ogni fase del la sua car rie ra. I suoi cam bia men ti ve ni va no da den tro, era no frut to di un’ela bo ra zio ne per so na le, non era no su per fi cia li, tan to me no co strui ti a ta vo-li no».E quel lo scat to sul la co per ti na di He roes, quel la di Da vid Bo wie con i suoi oc chi di co lo re di ver so, non è più or mai “solo” una fo to gra fia ma un’ico na del no stro tem po.Il fo to gra fo. Ma sayo shi Su ki ta na sce nel 1938 a No ga ta, nel nord del Giap-po ne. Si di plo ma al “Ja pan In sti tu te of Pho to gra phy” dove stu dia con Shi sui Ta na ha shi. Co min cia a la vo ra re per la Dai ko Ad ver ti sing Inc. e si tra sfe ri sce a To kyo nel 1965 dove si oc cu pa prin ci pal men te di foto di moda ma schi le, per cui vin ce sva ria ti pre mi. In se gui to svi lup pa un gran de in te res se per le sot to-cul tu re e par te ci pa al Fe sti val di Wood stock nel 1969. Da lì, in qua lità di fo to-gra fo free lan ce, ini zia a fre quen ta re New York.E un gran de ap pas sio na to di arte, mu si ca e ci ne ma ed è quan do si reca a Lon-dra nel 1972 che ha l’in con tro fol go ran te con Da vid Bo wie. Ciò che lo spin ge ad as si ste re al suo con cer to è il ma ni fe sto pro mo zio na le di The Man Who Sold the World, che ha il po te re di ip no tiz zar lo.Il mo men to in dub bia men te più si gni fi ca ti vo del rap por to tra i due è nel 1977 quan do Bo wie tor na a To kyo con Iggy Pop ed è in que sta oc ca sio ne che chie-de a Su ki ta di ri trar lo in una lun ga ses sio ne fo to gra fi ca. Il mae stro giap po ne se an co ra non lo sa pe va ma uno di que gli scat ti sa reb be di ven ta to la ce le bre co-per ti na dell’al bum “HE ROES”.Su ki ta gua da gna fama a li vel lo in ter na zio na le e, ol tre a Bo wie, im mor ta la an-che: Marc Bo lan, Cyn di Lau per, Iggy Pop, Brian Eno, Jor dan, Ray Char les, Quin cy Jo nes, Lee Mor gan, New York Dolls, Fran cis Ford Cop po la, Bil ly Joel, Chuck Ber ry, El vis Co stel lo, Boy Geor ge, Vi vien ne We st wood, The Po li ce, Bil ly Idle e tan ti al tri ar ti sti.

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La lo ca tion. Il [dip] è un nuo vo spa zio per l’arte con tem po ra nea con sede a Lu ga no. Il pro get to na sce da un’idea di Mi che la Ne gri ni, con l’in ten to di pro-muo ve re un’at ti vità espo si ti va e in no va ti va per l’arte con tem po ra nea, inau gu-ra ta il 13 ot to bre 2016. Il suo prin ci pio ispi ra to re si basa su sem pli ci quan to va li di pro po si ti:• Pre sen ta re di ver se pra ti che ar ti sti che al più va sto pub bli co pos si bi le;• Sti mo la re un di bat ti to non ché com pren sio ne e crea ti vità nei con fron ti dell’ar-te con tem po ra nea;• Of fri re op por tu nità di for ma zio ne alle ge ne ra zio ni fu tu re.Il [dip] con tem po ra ry art si pone e pro po ne sia come spa zio d’in con tro di ar-ti sti noti e ri co no sciu ti sia come fu ci na per la sco per ta di nuo vi. È per que sto che pro muo ve pro get ti e ini zia ti ve non ché dia lo go e con fron to con uni ver sità, isti tu zio ni e or ga niz za zio ni in gra do di co strui re un pon te tra arte e so cietà.

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AnnabelleMarch 8, 2017

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Marco Sestito“A Lugano David Bowie in 38 scatti”20 minutiMarch 8, 2017

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“David Bowie sbarca a Lugano con 38 scatti”TicinonlineMarch 8, 2017

David Bowie sbarca a Lugano con 38 scatti

LUGANO - I lavori di allestimento stanno giungendo al termine e le immagini di Bowie - 38 in tutto -, una dopo l’altra, si fanno spazio sulle pareti espositive della galleria: uno sguardo fugace, ieri, il nostro. Che comunque ci proietta, inizialmente, in un universo fatto di colori forti, scintillanti, di paillettes e di costumi sgargianti dei primi anni Settanta, per poi scagliarci, in particolare, nei contrasti del bianco e nero forgiati dalle ambientazioni decadenti di fine decennio.Una sodalizio artistico, quello del cantante e del fotografo, durato oltre qua-rant’anni, perfettamente documentato e sintetizzato all’interno dell’esposizio-ne: era il 1972 quando i due si conobbero, e Bowie - alle prese con la realizza-zione di uno dei capolavori assoluti dell’intera storia del rock, “The Rise and Fall of Ziggy Stardust and The Spiders from Mars” (Rca, 1972) - impersonava l’alieno venuto alla luce nei microsolchi del concept album: «Quando lo vidi la prima volta sul palco, accanto a Lou Reed, capii che era diverso da tutte le altre rockstar - ha ricordato Sukita, 79 anni, in un’intervista - In lui c’era qualcosa che dovevo fotografare».«Lo hanno definito un camaleonte, ma in realtà è sempre stato sé stesso, in ogni fase della sua carriera», ha aggiunto. Le metamorfosi di Bowie «venivano da dentro, erano il risultato di un’elaborazione personale: non erano superficia-li» e, «tantomeno», come spesso accade per volontà dell’industria discografi-ca, «costruite a tavolino».Sguardi. Sguardi in equilibrio. In perfetto equilibrio tra i set fotografici, il pal-co - con Bowie al cospetto dell’incontenibile frenesia dei fan - e la quotidiani-tà. La quotidianità dell’amicizia tra i due.Un’amicizia, un sodalizio artistico, che raggiunse il suo apice con la realizza-zione dell’immagine di copertina dell’album “Heroes” (Rca, 1977), di cui la mostra, tra gli altri, ospita una manciata di scatti alternativi.Una prima svizzera, assolutamente imperdibile. Con entrata gratuita.

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“[dip] contemporary art Lugano, 9 marzo 2017-26 aprile 2017”Ticino TurismoMarch 8, 2017

[dip] contemporary art, Lugano9 marzo 2017 - 26 aprile 2017Era il fotografo preferito di BowieMasayoshi Sukita ha avuto con David Bowie un rapporto di confidenza mai rag-giunto da nessun altro fotografo. Ora le sue magnifiche immagini, scattate alla rimpianta leggenda della musica nell’arco di 40 anni, sono in mostra a Lugano.FLP. David Bowie era il camaleonte del pop e ha influenzato lo stile di di-verse generazioni. Masayoshi Sukita è uno dei più importanti fotografi del-la scena artistica, cinematografica e musicale di Londra e New York. Que-sti due artisti eccezionali sono stati legati da una amicizia molto stretta, che nel corso dei decenni si è palesata in immagini uniche ed estremamen-te personali. L’azienda ThinkDesign presenta questi scatti intimi ed emo-zionanti in prima nazionale svizzera dal 9 marzo al 26 aprile 2017 presso la galleria d’arte DIP contemporary art di Lugano, inaugurata nel 2016. Lo stilista John Richmond, che oltre a Bowie ha vestito e veste Mick Jagger, Rod Stewart e altre icone della musica, impreziosisce l’evento con la sua nuova collezione realizzata in collaborazione con il marchio Mantero. L’e-sposizione si concluderà con uno spettacolare omaggio a Bowie al Casinò di Campione d’Italia, che rivisiterà varie pietre miliari della vita dell’artista.Osservando le immagini di Masayoshi Sukita sembra di poter guardare nell’a-nima di David Bowie. I due si conobbero per la prima volta nel 1972 dopo un concerto; all’epoca la superstar britannica era nel suo periodo Ziggy Stardust e già stregava il pubblico col suo carisma ineguagliato. Era assediato da centi-naia di fotografi e giornalisti. Ricorda Sukita: “Quando toccò a me ho pensa-to semplicemente: stappiamo una bottiglia di vino e rilassiamoci”. Da questo primo incontro si svilupparono un rapporto e una collaborazione continuativi durati oltre 40 anni e contraddistinti da una vicinanza che la superstar non concesse mai a nessun altro fotografo. Masayoshi Sukita non solo immortalò in maniera estremamente personale le innumerevoli metamorfosi di Bowie,

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creando tra l’altro la leggendaria copertina dell’album “Heroes”, ma fino alla prematura morte dell’artista lo seguì anche in momenti molto privati nei quali, privo di trucco e abiti di scena, appare estremamente avvicinabile e vulnerabile.La mostra fotografica di Lugano presenta David Bowie in tutta la sua capacità di metamorfosi come una delle più grandi icone pop del secolo e come persona colta nella sua quotidianità, lontano da qualsiasi eccentricità. “Bowie era una persona profonda, e io lo mostro in tutte le sue sfaccettature” afferma Sukita e aggiunge: “In ogni sua fase è stato sempre completamente se stesso”. C’è di che essere impazienti!

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“Bowie: le immagini di Sukita a Lugano”Ticino OggiMarch 1, 2017

Bowie: le immagini di Sukita a Lugano

LUGANO – Una prima nazionale, assolutamente imperdibile. Per oltre un mese tra le mura della galleria d’arte luganese di via Dufour 21 troveremo una serie di immagini di David Bowie – si parla di una quarantina – che il fotografo giapponese Masayoshi Sukita ha realizzato nel corso degli scorsi decenni.I due si conobbero nel 1972, dopo un concerto, e Bowie, in quel periodo, “impersonava” Ziggy Stardust. Da quegli istanti diedero inizio a un rapporto d’amicizia e collaborazione durato oltre 40 anni, che consentì al fotografo di immortalare le innumerevoli metamorfosi del cantante britannico, così come di realizzare, tra l’altro, la leggendaria copertina di “Heroes” (Rca, 1977).«Bowie era una persona profonda: in ogni sua fase è sempre stato completamente sé stesso – ricorda Sukita – E io mostro questo aspetto in tutte le sue sfaccettature».

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“Mostra fotografica dedicata a David Bowie dal 9 marzo a Lugano”Lugano Lake BlogFebruary 28, 2017

Mostra fotografica dedicata a David Bowie dal 9 marzo a LuganoDa giovedì 9 marzo fino a mercoledì 26 aprile 2017 sarà possibile visitarela mostra fotografica dedicata a David Bowie a Lugano presso la galleriad’arte DIP contemporary art (Via Dufour 21, angolo Via Antonio Vanoni)proposta ed organizzata dall’azienda Think Design.Le fotografie in mostra sono state scattate dal fotografo preferito di Bowie, Masayoshi Sukita con il quale ha avuto un grande rapporto di confidenza nel corso dei 40 anni di storia della leggenda della musica.Lo stilista John Richmond, che oltre a Bowie ha vestito e veste Mick Jag-ger, Rod Stewart e altre icone della musica, impreziosisce l’evento con la sua nuova collezione realizzata in collaborazione con il marchio Mantero.L’esposizione si concluderà con uno spettacolare omaggio a Bowie al Casinòdi Campione d’Italia.

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“MasayoshiSukita, David Bowies Lieblingsfotograf”Tessiner ZeitungMarch 3, 2017

Tutti i diritti riservati

PAESE : SvizzeraPAGINE : 18SUPERFICIE : 45 %

3 marzo 2017

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“David Bowie in immagini”Rivista di LuganoMarch 3, 2017

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“Bilder von David Bowie”Marketing und KommunikationMarch 3, 2017

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“Masayoshi Sukita, il fotografo preferito di Bowie”Corriere degliItalianiMarch 1, 2017

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“Bowie: le immagini di Sukita in mostra a Lugano”20 minutiMarch 1, 2017

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Flora Presse“Era il fotografo preferito di David Bowie”La Paginafebruary 27, 2017

Era il fotografo preferito di David BowieMasayoshi Sukita ha avuto con David Bowie un rapporto di confidenzamai raggiunto da nessun altro fotografo. Ora le sue magnificheimmagini, scattate alla rimpianta leggenda della musica nell’arco di40 anni, sono in mostra a Lugano

David Bowie era il camaleonte del pop e ha influenzato lo stile di diverse ge-nerazioni. Masayoshi Sukita è uno dei più importanti fotografi della scena ar-tistica, cinematografica e musicale di Londra e New York. Questi due artisti eccezionali sono stati legati da una amicizia molto stretta, che nel corso deidecenni si è palesata in immagini uniche ed estremamente personali. L’aziendaThinkDesign presenta questi scatti intimi ed emozionanti in prima nazionalesvizzera dal 9 marzo al 26 aprile 2017 presso la galleria d’arte DIP contemporary art di Lugano, inaugurata nel 2016. Lo stilista John Richmond, che oltre aBowie ha vestito e veste Mick Jagger, Rod Stewart e altre icone della musica,impreziosisce l’evento con la sua nuova collezione realizzata in collaborazionecon il marchio Mantero.L’esposizione si concluderà con uno spettacolare omaggio a Bowie al Casinòdi Campione d’Italia, che rivisiterà varie pietre miliari della vita dell’artista.Osservando le immagini di Masayoshi Sukita sembra di poter guardare nell’anima di David Bowie. I due si conobbero per la prima volta nel 1972 dopo un concerto; all’epoca la superstar britannica era nel suo periodo Ziggy Star-dust e già stregava il pubblico col suo carisma ineguagliato. Era assediato da centinaia di fotografi e giornalisti. Ricorda Sukita: “Quando toccò a me ho pen-sato semplicemente: stappiamo una bottiglia di vino e rilassiamoci”. Da questo primo incontro si svilupparono un rapporto e una collaborazione continuativi durati oltre 40 anni e contraddistinti da una vicinanza che la superstar non concesse mai a nessun altro fotografo. Masayoshi Sukita non solo immortalò in maniera estremamente personale le innumerevoli metamorfosi di Bowie, creando tra l’altro la leggendaria copertina dell’album “Heroes”, ma fino alla

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prematura morte dell’artista lo seguì anche in momenti molto privati nei quali, privo di trucco e abiti di scena, appare estremamente avvicinabile e vulnerabile. La mostra fotografica di Lugano presenta David Bowie in tutta la sua capa-cità di metamorfosi come una delle più grandi icone pop del secolo e come persona colta nella sua quotidianità, lontano da qualsiasi eccentricità. “Bowie era una persona profonda, e io lo mostro in tutte le sue sfaccettature” afferma Sukita e aggiunge: “In ogni sua fase è stato sempre completamente se stesso”.

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Mantero websiteFebruary 23, 2017

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“Una mostrafotograficad’eccezione”Ticino ManagementFebruary 8, 2017

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Maurizio Pratelli,“David Bowie in mostra a Lugano. Il ragazzo di Brixton celebrato attraverso gli scatti di Masayoshi Sukita”QuicomoJanuary 10, 2017

David Bowie in mostra a Lugano. Il ragazzo di Brixton celebrato attraverso gli scatti di Masayoshi SukitaUn anno fa, il 10 gennaio 2016, a soli due giorni dalla pubblicazione del suo ultimo capolavoro Blackstar, moriva a New York David Bowie, una delle fi-gure più influenti del Novecento. Un’artista di culto che a un anno dalla sua scomparsa, come dimostra anche l’evento da record al Mambo di Bologna, lascia ancora una ferita aperta tra tutti coloro che hanno amato le sue canzoni.Particolarmente suggestiva la mostra-evento firmata ThinkDesign, che si terrà dal 9 marzo al 26 aprile, in esclusiva per la Svizzera e completamente gratuita, al [dip] contemporary art per raccontare due Heroes d’eccezione, David Bowie e Masayoshi Sukita. Uniti dal lavoro e dalla passione per la fotografia, la mostra racconta di un’ispirazione durata 40 anni e di un legame di amicizia e di anime diventato indissolubile nel tempo, tra l’artista londinese e il maestro di fotogra-fia giapponese. Con scatti per la prima volta presenti a Lugano e in Svizzera. La mostra fotografica. Perché l’idea di un evento dedicato al Duca Bianco e al fotografo che, unico nel suo genere, è riuscito a renderlo immortale? Le moti-vazioni alla base riguardano non solo l’omaggio all’artista e alla sua carriera ma la scoperta del lato più profondo dell’anima di Bowie, che altrimenti rimar-rebbe nascosto per sempre. Alla notizia della scomparsa dell’amico, il famoso fotografo Sukita subì uno choc e per due giorni non riuscì neppure a pensare – come lui stesso ammette. Sarà emozionante scoprire, per quanti hanno ammi-rato e amato Bowie in vita, il legame umano instaurato con Sukita e rafforzato ogni volta che si trovavano l’uno davanti all’altro, con una macchina fotografi-ca in mezzo. Infatti, in pochi sono a conoscenza del legame di amicizia che ha unito i due fin dal primo incontro faccia a faccia, favorito dall’amica e stylist Yasuko Takahashi. Scatti intimi e di disarmante bellezza, alcuni unici nella loro semplicità fatta di espressioni quotidiane, altri conturbanti per l’eccentricità dei costumi e la profondità degli sguardi. Dice Sukita a proposito di Bowie.

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Lugano, David Bowie in mostra presso Dip contemporary art

“Lugano, David Bowie in... mostra presso Dip contemporary art”Giornale del Ticinojanuary 9, 2017

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“David Bowie in mostra a Lugano con le foto di Masayoshi Sukita”Varese7PressJanuary 1, 2017

David Bowie in mostra a Lugano con le foto di Masayoshi SukitaUna mostra-evento firmata ThinkDesign, in esclusiva in Svizzera ecompletamente gratuita al [dip] contemporary art, per raccontare due Heroesd’eccezione, David Bowie e Masayoshi Sukita.Uniti dal lavoro e dalla passione per la fotografia, la mostra racconta di un’ispirazione durata 40 anni e di un legame di amicizia e di anime diven-tato indissolubile nel tempo, tra l’artista londinese e il maestro di fotografia giapponese. Con scatti per la prima volta presenti a Lugano e in Svizzera.La mostra fotografica - Perché l’idea di un evento dedicato al Duca Bianco e al fotografo che, unico nel suo genere, è riuscito a renderloimmortale? Le motivazioni alla base riguardano non solo l’omaggioall’artista e alla sua carriera ma la scoperta del lato più profondo dell’anima di Bowie, che altrimenti rimarrebbe nascosto per sempre.Alla notizia della scomparsa dell’amico, il famoso fotografo Sukita subì uno choc e per due giorni non riuscì neppure a pensare, come lui stesso ammette.Sarà emozionante scoprire, per quanti hanno ammirato e amato Bowie in vita, il legame umano instaurato con Sukita e rafforzato ogni volta che si trovavano l’uno davanti all’altro, con una macchina fotografica in mezzo.Infatti, in pochi sono a conoscenza del legame di amicizia che ha uni-to i due fin dal primo incontro faccia a faccia, favorito dall’amica e stylistYasuko Takahashi. Scatti intimi e di disarmante bellezza, alcuni unici nella loro semplicità fatta di espressioni quotidiane, altri conturbanti per l’eccentricità dei costumi e la profondità degli sguardi. Dice Sukita a proposito di Bowie.«La prima volta che ho visto Bowie sul palco, accanto a Lou Reed,ho capito che era diverso da tutti gli altri cantanti. E che c’era qualcosain lui che dovevo per forza fotografare».E Bowie, a proposito di Sukita, una volta affermò che, con le sue fo-tografie e il suo modo di carpirlo, di fatto lo aveva reso immortale.

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Un artista “dal cuore caldo” Bowie, come amava definirlo il suo amico giappo-nese. «Lo hanno definito il camaleonte ma in realtà è sempre stato se stesso, in ogni fase della sua carriera. I suoi cambiamenti venivano da dentro, erano frutto diun’elaborazione personale, non erano superficiali, tantomeno costruiti atavolino».E quello scatto sulla copertina di Heroes, quella di David Bowie con i suoi occhi di colore diverso, non è più ormai “solo” una fotografia ma un’icona delnostro tempo.Il fotografo - Masayoshi Sukita nasce nel 1938 a Nogata, nel nord del Giappone. Si diploma al “Japan Institute of Photography” dove studia conShisui Tanahashi. Comincia a lavorare per la Daiko Advertising Inc. e sitrasferisce a Tokyo nel 1965 dove si occupa principalmente di foto di modamaschile, per cui vince svariati premi.In seguito sviluppa un grande interesse per le sottoculture e partecipa al Festival di Woodstock nel 1969. Da lì, in qualità di fotografo freelance,inizia a frequentare New York.E un grande appassionato di arte, musica e cinema ed è quando si reca a Londra nel 1972 che ha l’incontro folgorante con David Bowie. Ciò che lo spinge ad assistere al suo concerto è il manifesto promoziona-le di The Man Who Sold the World, che ha il potere di ipnotizzarlo.Il momento indubbiamente più significativo del rapporto tra i due è nel 1977 quando Bowie torna a Tokyo con Iggy Pop ed è in questaoccasione che chiede a Sukita di ritrarlo in una lunga sessione foto-grafica.Il maestro giapponese ancora non lo sapeva ma uno di que-gli scatti sarebbe diventato la celebre copertina dell’album “HEROES”.Sukita guadagna fama a livello internazionale e, oltre a Bowie, im-mortala anche: Marc Bolan, Cyndi Lauper, Iggy Pop, Brian Eno, Jor-dan, Ray Charles, Quincy Jones, Lee Morgan, New York Dolls, Franci Ford Coppola, Billy Joel, Chuck Berry, Elvis Costello, Boy Ge-orge, Vivienne Westwood, The Police, Billy Idle e tanti altri artisti.

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Una prima assoluta in Svizzera:Sukita presenta il suo David BowieLa mostra “David Bowie & Masayoshi Sukita: Heroes” approda in esclusiva a Lugano a un anno dalla scomparsa del Duca Bianco

Una mostra-evento firmata ThinkDesign, in esclusiva in Svizzera ecompletamente gratuita al [dip] contemporary art, per raccontare due Heroesd’eccezione, David Bowie e Masayoshi Sukita.Uniti dal lavoro e dalla passione per la fotografia, la mostra racconta di un’ispirazione durata 40 anni e di un legame di amicizia e di anime diven-tato indissolubile nel tempo, tra l’artista londinese e il maestro di fotografia giapponese. Con scatti per la prima volta presenti a Lugano e in Svizzera.La mostra fotografica - Perché l’idea di un evento dedicato al Duca Bianco e al fotografo che, unico nel suo genere, è riuscito a renderloimmortale? Le motivazioni alla base riguardano non solo l’omaggioall’artista e alla sua carriera ma la scoperta del lato più profondo dell’anima di Bowie, che altrimenti rimarrebbe nascosto per sempre.Alla notizia della scomparsa dell’amico, il famoso fotografo Sukita subì uno choc e per due giorni non riuscì neppure a pensare, come lui stesso ammette.Sarà emozionante scoprire, per quanti hanno ammirato e amato Bowie in vita, il legame umano instaurato con Sukita e rafforzato ogni volta che si trovavano l’uno davanti all’altro, con una macchina fotografica in mezzo.Infatti, in pochi sono a conoscenza del legame di amicizia che ha uni-to i due fin dal primo incontro faccia a faccia, favorito dall’amica e stylistYasuko Takahashi. Scatti intimi e di disarmante bellezza, alcuni unici nella loro semplicità fatta di espressioni quotidiane, altri conturbanti per l’eccentricità dei costumi e la profondità degli sguardi. Dice Sukita a proposito di Bowie.«La prima volta che ho visto Bowie sul palco, accanto a Lou Reed,ho capito che era diverso da tutti gli altri cantanti. E che c’era qualcosain lui che dovevo per forza fotografare».

“Una prima assoluta in Svizzera: Sukita presenta il suo David Bowie”.TicinonlineJanuary 10, 2017

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E Bowie, a proposito di Sukita, una volta affermò che, con le sue fotografie e il suo modo di carpirlo, di fatto lo aveva reso immortale. Un artista “dalcuore caldo” Bowie, come amava definirlo il suo amico giapponese. «Lo han-no definito il camaleonte ma in realtà è sempre stato se stesso, in ogni fase della sua carriera. I suoi cambiamenti venivano da dentro, erano frutto diun’elaborazione personale, non erano superficiali, tantomeno costruiti atavolino».E quello scatto sulla copertina di Heroes, quella di David Bowie con i suoi occhi di colore diverso, non è più ormai “solo” una fotografia ma un’icona delnostro tempo.Il fotografo - Masayoshi Sukita nasce nel 1938 a Nogata, nel nord del Giap-pone. Si diploma al “Japan Institute of Photography” dove studia conShisui Tanahashi. Comincia a lavorare per la Daiko Advertising Inc. e sitrasferisce a Tokyo nel 1965 dove si occupa principalmente di foto di modamaschile, per cui vince svariati premi.In seguito sviluppa un grande interesse per le sottoculture e partecipa al Festival di Woodstock nel 1969. Da lì, in qualità di fotografo freelance,inizia a frequentare New York.E un grande appassionato di arte, musica e cinema ed è quando si reca a Londra nel 1972 che ha l’incontro folgorante con David Bowie. Ciò che lo spinge ad assistere al suo concerto è il manifesto promoziona-le di The Man Who Sold the World, che ha il potere di ipnotizzarlo.Il momento indubbiamente più significativo del rapporto tra i due è nel 1977 quando Bowie torna a Tokyo con Iggy Pop ed è in questaoccasione che chiede a Sukita di ritrarlo in una lunga sessione foto-grafica.Il maestro giapponese ancora non lo sapeva ma uno di que-gli scatti sarebbe diventato la celebre copertina dell’album “HEROES”.Sukita guadagna fama a livello internazionale e, oltre a Bowie, im-mortala anche: Marc Bolan, Cyndi Lauper, Iggy Pop, Brian Eno, Jor-dan, Ray Charles, Quincy Jones, Lee Morgan, New York Dolls, Franci Ford Coppola, Billy Joel, Chuck Berry, Elvis Costello, Boy Ge-orge, Vivienne Westwood, The Police, Billy Idle e tanti altri artisti.

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