Dalla gestione del rischio clinico alla prevenzione del contenzioso · 2018-12-15 · L’attività...
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L’attività infermieristica in camera operatoria:
dalla gestione del rischio clinico
alla prevenzione del contenzioso medico-legale
Milano, 6 novembre 2010
Sala Albert Einstein - B. Braun
DALLA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO
ALLA PREVENZIONE DEL CONTENZIOSO
Umberto Genovese
Premessa
INTRODUZIONE
Esiste una tendenza molto pericolosa ad
accettare tutto ciò che si dice, tutto ciò che si
legge, ad accettare senza mettere in
discussione. Solo chi è pronto a mettere in
discussione, a pensare autonomamente,
troverà la verità! Per conoscere le correnti
del fiume, chi vuole la verità deve entrare
nell’acqua.
Questa frase è di un saggio indiano, Nisargadatta
Maharaj, morto nel 1982 …
Prevenzione
Ma prevenirenon deve condurre
a non curare !
“La medicina difensiva si verifica quando i mediciprescrivono test, trattamenti o visite o evitanopazienti o trattamenti ad alto rischio, primariamente(ma non necessariamente in modo esclusivo), alloscopo di ridurre la propria esposizione al rischio diaccuse di malasanità.Quando i medici eseguono extra-test o trattamentiprimariamente per ridurre le accuse di malasanitàessi praticano la medicina difensiva positiva (attiva).Quando evitano determinati pazienti o interventi, essipraticano la medicina difensiva negativa (omissiva)”.
Office Technology Assessment, 1994
In quante strutture sanitarie si pratica,direttamente o indirettamente, unaselezione “preliminare” delle formemorbose da trattare a fini di DRG?
PARTI CON TAGLIO CESAREO
nel 1980 = 11,2%nel 2000 = 33%proiezione per l’anno 2004 = superiore al 40%.
In Campania, tale percentuale era già oltre il 53 % nel 2000 equesta “meta” del 50 % sta per essere raggiunta, oggi, daSicilia e Puglia: come dire, un bambino su due, nel meridioned’Italia, nasce con il cesareo.L’Italia, dopo gli Stati Uniti, è la nazione al mondo in cuimaggiormente si ricorre al taglio cesareo; in Europa, dietro dinoi, vi è la Germania, con una percentuale di appena il 15%:quella, cioè, che da noi si registrava più di un ventennioaddietro.
L’OMS reputa anomala ogni percentuale
di tagli cesarei superiore al 10,15%
LA PREVENZIONE
si è trascurata la
“Prevenzione Primaria”
e
“Prevenzione Secondaria”
passando direttamente
a quella “Terziaria”
Primo livello: COMPRENSIONE
Secondo livello: COLLABORAZIONE
Terzo livello: MISURE CONCRETE
… andando anche oltre …
Forse, in Italia,
nell’approccio ospedaliero
al clinical risk management,
Ogni anno, in Svizzera oltre 8.000 anziani si fratturano l’anca in seguito a una caduta.I salva-anche – conchiglie dure o imbottiture morbide integrate o da inserire nellemutande – riducono questo rischio del 40 percento.L’Ufficio svizzero per la prevenzione degli infortuni upi persegue da anni unprogramma ambizioso per prevenire le cadute e promuovere il salva-anche.
“salva-anche”:
una protezione efficace contro le fratture del collo del femore nella terza età
Prevenire o tamponare?
L’attività di direzione presso qualsiasi
“organizzazione complessa” può svilupparsi
attraverso due diversi tipi di “approccio”:
• “vivere alla giornata” o “giorno per giorno”
• “razionale/anticipatorio”.
“Attività cliniche ed amministrative
intraprese per identificare, valutare e
ridurre i rischi per i pazienti, per lo staff,
per i visitatori e i rischi di perdita per
l’organizzazione stessa”
PREVENZIONE DI COSA?
DELL’ERRORE.
• pazienti, • staff, • visitatori • perdita per l’organizzazione stessa
Ma relativo a chi e a cosa?
• pazienti, • staff, • visitatori • perdita per l’organizzazione stessa
CHE TIPO DI PERDITA?
ECONOMICA
Ai Direttori Generali
• Aziende Sanitarie Locali
• Aziende Ospedaliere
Ai Commissari Straordinari
• IRCCS di diritto Pubblico
Milano, 27.12.2004
Giunta Regionale
Direzione Generale Sanità
Oggetto: Indirizzi sulla gestione del rischio sanitario
Linee di indirizzo per il 2005 elaborato da gruppo di lavorocostituito da Direzione Generale Sanità, Aziende Sanitarie eCompagnie Assicuratrici.
1° obiettivo: “mappatura rischi RCT/O” dati 1999-2004 e
I semestre 2005. Scadenze 28.02 e 15.07.2005.
2° obiettivo: attivazione risk management. Nomina di un
coordinatore (in grado di analizzare e valutare lasinistrosità); costituzione di un comitato ristretto (concomponente esterno con idonea professionalità). Scadenza31.10.2005 (progetto entro il 30.06.2005).
3° obiettivo: sfera del rapporto struttura/paziente, con
particolare attenzione a consenso informato e cartella clinica.
Ministero della Salute
DIPARTIMENTO DELLA QUALITA’DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA DEI LIVELLI ESSENZIALI DI
ASSISTENZA E DEI PRINCIPI ETICI DI SISTEMAUFFICIO III
Risk management in SanitàIl problema degli errori
Commissione Tecnica sul Rischio Clinico(DM 5 marzo 2003)
_______________________Roma, marzo 2004
www.ministerosalute.it/programmazione/qualita/Documenti/rischio_clinico_280704.pdf
L’errore
“Lo scopo principale della
scienza non è quello di aprire
la porta alla saggezza, ma di
porre un limite all’errore
infinito”
B. Brecht, Vita di Galileo, Einaudi, Torino, 1963
Il metodo e gli strumenti operativi di intervento peranalizzare gli errori in Medicina sono basati sul modelloteorico proposto da James Reason che supera la visionetecnicistica della prevenzione degli incidenti basata sulleresponsabilità individuali, puntando verso una prospettivache va alla radice dei fattori sottostanti gli eventi avversi,consentendo così di rafforzare le difese del sistemaorganizzativo e di apprendere dagli inconvenienti e dagliincidenti.
“La fallibilità è una caratteristicadell’essere umano.
Noi non possiamo cambiarel’essere umano, ma possiamocambiare le condizioni in cui gliesseri umani operano”.
James Reason, 2003
dal concetto di errore professionale non
ammissibile (errare non è ammesso), a quelloineluttabile di errore umano (errare è umano)
“imparare dagli errori”
da un intervento difensivistico ad uno
propositivo, presa d’atto del problema e necessitàdi gestirlo (clinical risk management).
ERRORE
di esecuzione di una azione ben pianificata
(“errors”)
di pianificazione delleazioni (mistakes”)
= fallimento delle azioni programmate per realizzare i fini desiderati
slip
lapsus
azione non in accordo con l’intenzione
errore conseguente a fallimento della memoria
Ruled based mistakes
si è scelta la regola sbagliata per un’errata percezione della situazione
mancanza di conoscenze o loro scorretta applicazione al caso clinico
knowledge based mistakes
ERRORI
ATTIVI = associati alle prestazionidegli operatori di prima linea e,pertanto, con effetti immediatamentepercepibili e, di conseguenza,facilmente individuabili
LATENTI = esito di attività distanti (intermini di spazio e tempo) dal luogodell’incidente e riguardano aspetti dimanagement, di progettazionetecnologica, di elaborazione di norme eregolamenti,...
Dietro a ciascuno “errore attivo” devonoessere individuate le cause di “errore latente”,attribuibili al sistema ed alla gestioneorganizzativa.
Le conseguenze degli errori latenti possonorestare silenti nel sistema anche per lungotempo e diventare evidenti solo quando sicombinano con altri fattori in grado dirompere le difese del sistema stesso.
Modello degli incidenti organizzativi basato sul lavoro di Reason
Modello degli incidenti organizzativi basato sul lavoro di Reason
PREVENZIONE DELL’ERRORE
1. la comunicazione
2. lo staffing (formazione ed introduzione nel gruppo di lavoro del personale neoarrivato o neotrasferito)
3. l’esperienza e la supervisione (i più anziani devono avere il tempo di valutare il lavoro dei più giovani)
4. la documentazione clinica (è difficile trovare una cartella clinica “presentabile)
5. le infezioni ospedaliere
6. il “consenso informato”
7. l’attrezzatura
8. le linee guida ed i protocolli
Quali sono le aree prioritarie per la
prevenzione dell’errore?
Dal punto di vista del giudizio sulla
correlazione causale sono di estremo ausilio i
protocolli di largo consenso, strumenti utili
nell’individuare il limite del rischio consentito,
ancorando il potere discrezionale del giudice
ad indicatori operativi caratterizzati da
fondatezza scientifica e razionalità clinica.
“Si ripete costantemente ai sanitari di seguire le
linee guida. Ma con il crescere del numero delle
linee guida, riportanti raccomandazioni spesso
in conflitto tra loro, non abbiamo piuttosto
bisogno di linee guida per le linee guida?”
Attività chirurgiche
• Gli eventi avversi gravi sono di per sépiuttosto rari in proporzione alle attività svolte,
• e avvengono per la maggior parte in salaoperatoria o nell’immediato post-operatoriopur essendo commessi in sala operatoria.
• Sono legati alle capacità professionali delchirurgo
• e/o alle modalità organizzative
AZIENDA OSPEDALIERA
Attività “chirurgiche” Attività “internistiche”
1. Minore visibilità dell’errore2. + difficilmente correlabile
all’atto sanitario3. Tempi di esposizione
prolungati
1. + facile identificare la condizione precedente all’intervento e la condizione menomante insorta
2. In caso di decesso l’evento è spesso coincidente con l’atto chirurgico
Un primo rapporto sugli errori in ospedale è statorealizzato dalla Commissione tecnica sul rischio clinico,istituita dal Ministero della Salute.
Il maggior numero di errori si commettein sala operatoria (32%),nei reparti di degenza (28%),nel dipartimento d' urgenza (22%)e in ambulatorio (18%).
Le quattro specializzazioni più a rischio sono ortopedia etraumatologia (16,5%), oncologia (13%), ostetricia eginecologia (10,8%) e chirurgia generale (10,6%).
Reports elaborati dalla Joint CommissionAccreditation Health Care Organization (JCAHO)che classificano e numerano i più frequentiEventi Avversi verificatisi negli Stati Uniti dalevidenziano come le complicazioni operatorie opost operatorie e gli interventi chirurgici sullaparte sbagliata rappresentino il 23.1% di tutti gliincidenti e che, come conseguenza, provocanonelll’84% dei casi la morte del paziente e nel16% gravi lesioni.
• Tirocinio dei chirurghi e degli operatori• Supervisione dell’intervento• Linee-guida e protocolli terapeutici• Controllo rischio infezioni• Prevenzioni della complicanza tromboembolica• Certificazione (descrizione intervento/cartella clinica)• Identificazione univoca del paziente (posizionamento)• Prenotazione dei pazienti e trasparenza della lista di attesa • Riduzione degli interventi in urgenza• Programmazione numero/durata interventi
Variabili che incrementano il RISCHIO e che andrebbero RIVALUTATE
Sala operatoria/attività chirurgiche
“Questa è senz’altro la soluzione,
ma ricordatemi dunque:
qual’è il problema?”
Woody Allen
Gli errori di fatica si verificano più frequentemente nei compiti di routine in quelli che richiedono un’attenzione prolungata
In ospedale il lavoro notturno è coperto con un prolungamento del lavoro diurno la carenza di personale comporta turni compattati / modificazioni continue
Probabilità di errore umano in differenti tipi di attività
Attività
Probabilità di errore umano
(N° errori / N°
occasioni di errore)
Errori di esecuzione (es. lettura sbagliata di etichetta) 0.003
Errori di omissione per assenza di sistema di promemoria 0.01
Errori per procedura errata (es. prendo la carta bancomat prima dei soldi)
0.003
Errore di calcolo matematico (autocontrollo ma non ripetizione del calcolo su carta)
0.03
Monitor o supervisore fallisce nel riconoscere l’errore 0.1
Il personale su vari turni fallisce nel controllo dell’hardware (non compila checklist o non osserva direttiva)
0.1
Errori da stress o quando le attività sono svolte di fretta 0.25
Nolan, BMJ 2000
I livelli di giudizio della valutazione dei chirurghi sono: insoddisfacente, soddisfacente, pienamente soddisfacente, eccellente, non valutato.I Giudizi aziendali espressi attraverso il Direttore a suo insindacabile giudizio, soggettivo, personale.Ma riferiti a cosa?I livelli di giudizi sono riferiti agli indicatori aziendali.
Indicatori:1. Area dell’investimento su di sea. Impegno verso l’organizzazione
b. Flessibilitàc. Spirito di iniziativa
2. Area dell’investimento nell’aziendaa. Comunicazione
b. Collaborazionec. Sensibilità economica e utilizzo appropriato delle risorse strumentali
3. Area dell’investimento all’esternoa. Orientamento agli utenti
b. Gestione relazioni
4. Area dell’investimento nei risultatia. Efficacia/orientamento degli obiettivib. Gestione delle situazioni di lavoro/problem solving -1-
Vi sareste aspettati tipi di indicatori più professionali ?Come, per es.:- quanti interventi chirurgici di elezione/urgenza/emergenza in 1 anno- quali tipi di interventi chirurgici- quali complicazioni per ogni tipo di intervento chirurgico- quante complicazioni per ogni tipo di intervento chirurgico
Questi sono i dati che interessano maggiormente i clienti/pazienti e che fanno la qualità/affidabilità del gruppo chirurgico e quindi dell’Ospedale!
-2-
Nel blocco operatorio del nostro ospedale si sono verificatidegli incidenti che hanno coinvolto l’intero staff operatorio eche, in alcuni casi, hanno avuto conseguenze negative per ipazienti:
- ad un paziente è stato asportato l’organo controlateralesano.
- si è verificato per quattro volte un errore nel conteggiodelle pezze laparotomiche
- si è verificato un errore nel conteggio dei ferri a seguito delquale si è dovuto sottoporre a radiografia di controllo tutti ipazienti che in quella data avevano subito un interventochirurgico
- all’inizio di un intervento chirurgico il paziente non sianestetizzava a causa di una inversione dei tubi delrespiratore automatico
Procedura pre-operatoria
L’ammissione del paziente in sala operatoria può avvenire solo a condizione che:
- Il suo nominativo sia inserito nella lista operatoria che deve essere inviata ai blocchi entro le ore 12 del giorno precedente l’intervento chirurgico;
- nella lista operatoria deve essere specificato:
1) Nome, Cognome, età, sesso del paziente
4) Lato dell’intervento (Destro - Sinistro- Non Laterale)
5) Tipo di intervento
6) Necessità di avere a disposizione materiali particolari o dispositivi speciali
7) Nome e cognome dell’operatore e dell’aiuto
8) Patologie trasmissibili positive, negative o non testate
- sul corpo del paziente deve essere segnato in modo ben visibile il sito dell’intervento;
- nella cartella clinica deve esserci il N.O. dall’anestesista
“I processi vengono monitorizzati costantemente.Nel primo mese l’aderenza dei processi alleprocedure è stata scarsa (circa il 50%) per difettidi informazione e comunicazione, per resistenzedi alcuni operatori nel cambiare leabitudini.”
il contenzioso
“In generale, si ha giustizia quando
si agisce in base ad una scelta …
si può agire con giustizia se si
conoscono il soggetto, i mezzi e lo
scopo dell’azione”.
Aristotele, Grande Etica, I, 33, 1199 a 15-23
NOI
Settore sanitario = “sistema
occupazionale complesso”, formato
da una trentina di occupazioni che
agiscono nel sistema sanitario come
importanti soggetti collettivi, dotati di
proprie strategie e non di rado in
conflitto tra loro.
ciascuno svolge pochi compiti lavorativi, raggruppati in una mansione e
governati da una logica esterna al lavoratore.
LAVORATORI PARZIALIC. Marx
Norme di buon vicinato …
“Dio guarisce le ferite. Io cambio i tamponi di medicazione.”
Ambroise PairèXVI sec.
AUTOREFERENZIALITA’
QUALITA’
Vs
Qualità
percepitache il cliente riconosce
erogatarealmente trasmessa
attesache il cliente si attende
Quanto minore è il gap tra qualità erogata e qualità percepita,
tanto più il risultato è di … qualità!
Qualità
percepitache il cliente riconosce
erogatarealmente trasmessa
attesache il cliente si attende
Siamo veramente convinti di essere privi di responsabilità nel
radicamento della convinzione del paziente circa l’infallibilità della
medicina e del suo diritto ad un risultato certo?
Gli ospedali sono organizzazioni complesse e stratificate,che crescono non in base ad un piano di sviluppo, ma indipendenza di spinte differenti: politiche, professionali,economiche, sociali, commerciali e tecniche.
L’organizzazione è più ecologica (sopravvivenza in ambienteavverso), che strutturata.
Krogstad U, Continuity in hospital care: beyond the question of personal contact, BMJ, 2002, 324.
medico paziente
aziendaospedaliera
Quali sono gli elementi che
fanno considerare criticabile
la scelta e l’esito di un atto
sanitario?
Quali sono gli elementi che
fanno considerare ottimale la
scelta e l’esito di un atto
sanitario?
LORO
Le informazioni presentate nel Rapporto
fanno riferimento alla analisi di 5.396
contatti gestiti dalla sede nazionale di PiT
Salute, ai quali si devono aggiungere
20.223 contatti provenienti dalle sedi del
Tribunale per i diritti del malato presenti sul
territorio nazionale e dai servizi PiT
Salute locali.
Il totale dei contatti ai quali fa riferimento il
Rapporto è, quindi, di 25619.
Il periodo preso in considerazione va dallo
01-01-2008 al 31-12-2008.
Roma, 6 maggio 2009
Presentato il
XII Rapporto PiT Salute
di Cittadinanzattiva e
Tribunale per i diritti del malato.
___________________________
PARAMETRI DI VALUTAZIONEDELL’ESITO NON FAVOREVOLE
DI UNA PRESTAZIONE SANITARIA
PARAMETRO OGGETTIVO
PARAMETRO SOGGETTIVO
INSODDISFAZIONE
conseguenza di una incongruità comportamentale o di unerrore nel senso giuridico dei termini
DANNO
pur a fronte di un comportamento medico congruo, il risultatoo il percorso (il modo) per ottenerlo non corrisponde alleattese della persona assistita
È indubbio che il cittadino percepiscesoprattutto• il comfort ambientale,• la nostra sensibilità psicosociale e la• nostra empatia e solidarietà umana neiconfronti dei suoi problemi e dei suoivissuti di malattia,
piuttosto che la nostra competenza tecnica e professionale
GLI ALTRI
(1)
Medicina
continua
progressione
Giurisprudenza
attività di regolamentazione
(posizione di limiti e definizioni)
“Espansione della norma giuridica in territori che ne erano
originariamente scevri, con l’introduzione di rapporti giuridici (e, in
ultima analisi, di clausole contrattuali) nel rapporto tra il
professionista sanitario ed il paziente ed il ricorso, conseguente,
al giudice ordinario (giudiziarizzazione) ed alla sanzione sociale
(penalizzazione) quali strumenti di regolazione dei rapporti che
intercorrono tra la struttura sanitaria (ed i professionisti che in
essa lavorano) e la persona malata, considerata, sotto questo
profilo, alla stregua di un cliente sempre più critico ed esigente”.
Cembrani F, Cembrani V, Rodriguez D, L’ istanza etica dell’ autonomia della persona umana
ed il diritto alla salute: consenso “informato” o consenso “comunicato”? in www.jus.unitn.it
“GIUDIZIARIZZAZIONE”
DELLA MEDICINA
Si pensi, ad esempio, all’influenza esercitata dalla
Giurisprudenza sul tema dell’informazione al
paziente e del consenso all’atto medico, la quale
ha non poco contribuito al passaggio da una
Medicina “paternalistica” ad una “condivisa”.
GLI ALTRI
(2)
SPIN DOCTOR = lo “specialista” che sa far girare
così “vorticosamente” le notizie inducendo i media e le
masse a far propria una determinata visione della realtà.
PSEUDOEVENTI = eventi non spontanei, ma
programmati, al fine di diffondere nel pubblico determinate
informazioni o defletterne altre, così da attirare l’attenzione su
aspetti particolari, che non necessariamente coincidono con
quelli più importanti.
I dati forniti a un convegno nazionale sul tema organizzato dall'Associazione
italiana di oncologia. Il primato degli sbagli in traumatologia e ortopedia
Sanità, gli errori dei medici
provocano 90 morti al giornoOltre 14 mila decessi e 10 miliardi di euro di costi all'anno
ROMA - Provocano più vittime degli incidenti stradali, dell'infarto e di molti tumori. In
Italia le cifre degli errori commessi dai medici o causati dalla cattiva organizzazione dei
servizi sanitari sono da bollettino di guerra: tra 14 mila (secondo l'Associazione
anestesisti rianimatori ospedalieri) e i 50 mila decessi all'anno, secondo Assinform. Il
che signifuca circa 80-90 morti al giorno (il 50% dei quali evitabile), 320 mila le
persone danneggiate. E con costi pari all'1% del pil: 10 miliardi di euro l'anno.
A fornire le cifre è L'Associazione italiana di Oncologia medica (Aiom), che in
collaborazione con Dompé Biotec, ha organizzato un convegno nazionale proprio su
questo tema. Che si tiene, oggi, all'Istituto dei Tumori di Milano. ''Il tema del rischio
clinico - afferma il professor Emilio Bajetta, presidente nazionale dell'Aiom - si propone
come un argomento di grande attualità, con un forte impatto socio-sanitario. Lo scopo
è migliorare la prestazione sanitaria e garantire la sicurezza del paziente oncologico''.
23 ottobre 2006 La Repubblica
CORRIERE DELLA SERA
CRONACHE
Ogni anno 320 mila pazienti danneggiati. Nasce l’osservatorio sui rischi
“Novanta morti al giorno
per gli errori della Sanità”Le stime di assicuratori e anestesisti. Sirchia: dati esagerati
… I costi di questi incidenti, mortali e non, equivalgono all’1% del Pil, 10 miliardi
di euro all’anno...
... L’osservatorio sui rischi sanitari ed il database degli errori medici verrà istituito il
23 settembre in occasione della prima Conferenza di consenso sul risk management
è il primo passo verso una definizione statistica e la discussione sui rimedi.
18 settembre 2004
Territorio del Tribunale di Milano
sommando il numero degli abitanti di ogni Comune
2.500.000 persone
90 morti al giorno in Italia 4.3% nel ns. territorio
ca. 4 morti al giorno per errori medici (!)
Andamento annuo autopsie/responsabilità professionali
1073
868
25 (2,9%)26 (2,9%)23 (2,5%)32 (2,9%)20 (2%)
972918
872
0
200
400
600
800
1000
1200
ANNO 2002 ANNO 2003 ANNO 2004 ANNO 2005 ANNO 2006
Casi Responsabilità
Autopsie
Totale autopsie 2002-2005:4703
Totale casi presunta malpractice: 125 (2,7%)
ISTITUTO DI MEDICINA LEGALE DELLA UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MILANO
IL CONTENZIOSO
“L’unica cosa peggiore di una battaglia
persa è la contemplazione di un campo
di battaglia alla fine di una battaglia vinta”Duca di Wellington
ADRAlternative Dispute Resolution
• Arbitrati• Sistemi conciliativi• Mediazione
gestione
importanza di
essere tutelati tutelarsi
gestione del rischio “contenzioso”
“Oggi chi non è (ben) rappresentatonell’arena pubblica rischia di perderevoce, risorse, fiducia e a volte anchelibertà”
Giuliano da Empoli, Overdose. La società dell’informazione eccessiva. Marsilio Ed. 2002
ESSERE TUTELATI
“Oggi la comunicazione viene considerata unafunzione strategica dalla maggioranza delleorganizzazioni che interagiscono nel nostro sistemasociale.Le identifica, permette loro di guadagnarsiconsenso e di operare per conseguire gli obiettiviche hanno tutti i sistemi: sopravvivere,proteggersi, procurarsi risorse, espandersi”.
Annamaria Testa, Farsi capire, Rizzoli Ed. 2000
TUTELARSI
I nostri piani falliscono perché non hanno uno scopo.Quando un uomo non sa verso quale porto è diretto,nessun vento è il vento giusto.
Seneca