DOSSIER

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CSS MAGAZINE

La verdura surgelata è sana?DOMANDA 13

T-shirt posturali contro il mal di schiena?DOMANDA 17

Operazione a ogni costo?DOMANDA 23

Esiste un tipico percorso di vita?

Sani e ben assicurati – 25 domande e risposte

Supplemento

specialeCovid-19

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Cara Lettrice, caro Lettore

Esiste un tipico percorso di vita? O la nostra vita è piuttosto un susseguirsi di eventi casuali, all’insegna del motto «spesso le cose capitano quando meno te le aspetti»? È indi-scutibile che esistano tipiche fasi di vita come l’infanzia, la gioventù e l’età adulta, che ci segnano in modo diverso e determinano il nostro percorso. Gli eventi imprevisti sono quelli che influenzano particolarmente lo sviluppo della nostra personalità.

In questa primavera, all’improvviso il mondo è drastica-mente cambiato. Tutto si è fermato di colpo, per tutti noi. Quasi nessun aspetto della nostra vita quotidiana è rimasto lo stesso. Scuole, uffici, negozi, ristoranti: pausa. Intorno al virus tutto muta repentinamente, da un giorno all’altro. Nel supplemento speciale sul Covid-19 scoprirà come la CSS reagisce alla situazione e come anche nella crisi sia a disposizione delle sue clienti e dei suoi clienti. Questa crisi ci dimostra quanto sia preziosa la nostra vita. Ricordiamocene sempre.

Evita Mauron-WinigerCaporedattrice

DOMANDA

01Per domande relative ai prodottiI collaboratori nelle agenzie le

offrono un supporto

per sonale e sono reperibili al

telefono ogni giorno fra

le 8 e le 18.

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Per domande relative a prestazioni e fattureIl Contact Center è a

sua disposizione dal lunedì

al venerdì, dalle ore 8 alle 18.

0844 277 277 (tariffa locale

rete fissa svizzera),

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Emergenze 24 h e consulenza medicaLa CSS la assiste in situazioni

di emergenza e in caso di

domande mediche 24 ore su

24, 7 giorni su 7:

+41 (0)58 277 77 77

Modifiche di indirizziIl cambiamento di indirizzo

può essere comunicato sul

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dirizzo oppure 0844 277 277

Disdetta pubblica-zioneRiceve più esemplari del

Magazine – per esempio come

famiglia – e preferirebbe

trovarne uno solo nella buca-

lettere? Ce lo comunichi:

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Come contattare la CSS?

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Cosa contiene?

PRESTAZIONI & OFFERTE

01 Come contattare la CSS?

02 Perdere peso senza rinunce?

04 Chiarire online i problemi dermatologici?

12 Chi aiuta in caso di incidente in vacanza?

16 A cosa serve la guida digitale?

23 Operazione a ogni costo?

25 Lo sa?

Approfitti delle interessanti offerte del nostro Club Clienti CSS Esclusiva

DOSSIER: LA VITA

05 Come ci si sente a far nascere una nuova vita?

06 Esiste un tipico percorso di vita?

07 Cosa voleva diventare da bambina/o?

08 Dov’è casa?

09 Cosa fare quando i teenager si ribellano?

10 Assicurazione per ogni fase della vita?

11 Menopausa e andropausa: ci convinciamo di essere malati?

SALUTE & PREVENZIONE

15 Cosa fa bene agli occhi affaticati?

17 T-shirt posturali contro il mal di schiena?

21 Come funziona la riflessologia plantare?

22 Quali sono i benefici del sonnel-lino dopo pranzo?

ALIMENTAZIONE & MOVIMENTO

03 Cos’è importante per lo sport d’estate?

13 La verdura surgelata è sana?

18 Come evitare i pericoli durante le escursioni?

20 Ricette sane e veloci?

POLITICA & ECONOMIA

14 Quale assicurazione malattie è la più efficiente?

19 Chi è nuovo?

24 Quale dovrebbe essere l’obiettivo della medicina?

Il CSS Magazine è la rivista per i clienti del Gruppo CSS per gli assicurati di CSS, INTRAS e Arcosana. Il Magazine è pubblicato trimestralmente in lingua tedesca, francese e italiana.

Società del Gruppo CSS: CSS Assicurazione malattie SA, CSS Assicurazione SA, INTRAS Assicurazione malattie SA, INTRAS Assicurazione SA e Arcosana SAEditrice e indirizzo della redazione: CSS Assicurazione, Tribschenstrasse 21, Casella postale 2568, 6002 Lucerna, telefono 058 277 11 11, fax 058 277 12 12,

Chi l’ha fatto?

css.magazin@css.ch (non per cambiamenti di indirizzo o blocco di invio) Redazione: Evita Mauron-Winiger (caporedattrice)Commissione di redazione: Samuel Copt, Katja Frank, Nino Galli, Roland Gisler, Franziska Guggisberg, Nadja Hegglin, Roman Portmann, Bruno Schmid, Bettina VogelRedazione CSS Esclusiva: Diana BruggmannCollaborazione permanente: Vera SohmerConcetto: Infel Corporate Media, Zurigo Grafica e produzione: Nathalie Blum, Rahel Grünig, Chiara Mori, Stämpfli SA, Berna

Tiratura complessiva: 740 000 esemplari Stampa: swissprinters AG, Zofingen Carta: ArtiPress Silk, FSC ® Mixed SourcesCopyright: la riproduzione di stampa è consentita soltanto con indicazione della fonte. Nota bene: nei contributi redazionali sui prodotti assicurativi si applicano sempre esclusivamente le Condizioni generalid’assicurazione (CGA). Solo i testi definiti comunicazione ufficiale hanno carattere vincolante dal punto di vista legale.

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Già nei primi quattro mesi Clara Schurten-berger (68) di Ballwill ha perso cinque chili con l’aiuto di mycoach, migliorando così no-tevolmente la sua qualità di vita. Diabetica già da diversi anni, con la partecipazione al programma nutrizionale è riuscita non sol-tanto ad abbassare la glicemia al mattino: «Mi sento molto più equilibrata». Infatti, diversamente da quanto suggerisce il nome del programma, i partecipanti non sono sol-tanto aiutati a cambiare in maniera piace-vole le loro abitudini alimentari, ma rice-vono anche consigli per il movimento, che possono integrare nel quotidiano.

Cambiare le vecchie abitudiniIl programma dura dodici mesi e Clara

Schurtenberger ha già la certezza di aver modificato a lungo termine il suo comportamento riguardante l’ali-

mentazione e l’attività fisica. «Mangio in modo più equilibrato e mi sento più sazia, quindi non ho più attacchi di

fame». Le ricette che ricevono i partecipanti non sono sol-

Non è necessario contare le calorie, pesare il cibo o seguire severe regole: il programma nutrizionale mycoach motiva a perdere peso senza i normali dettami delle diete.

Testo: Manuela Specker

Perdere peso senza rinunce?

tan to gustose e stagionali, ma anche facili da realizzare: il tempo di preparazione delle pietanze è di massimo 25 minuti. Inoltre, viene messa a disposizione anche la lista della spesa.

E soprattutto, nessuno deve fare delle rinunce, tra le proposte si trovano anche ricette di deliziosi dessert. Clara Schurtenberger ha do-vuto acquistare alcuni pro-dotti perché prima non cucinava con essi, ad esempio la salsa di soia, i ceci e le lentic-chie. «Mi sono resa conto di quanto, soprat-tutto nell’alimentazione, ci lasciamo gui-dare dalle nostre vecchie abitudini». Se prima sul menù non aveva praticamente legumi, ora sono parte integrante della sua alimentazione. Uno dei suoi piatti preferiti sono i broccoli gratinati con miglio e moz-zarella: «Questa ricetta la cucino regolar-mente».

Consulenza personaleIn caso di dubbi i partecipanti possono con-tattare in qualsiasi momento i consulenti di mycoach per e-mail ma anche tramite Whats App, e Clara Schurtenberger fa molto uso di questa possibilità. Ciò di cui è più contenta è il fatto che il programma non ab-bia niente in comune con le normali diete. Anche lei aveva già provato a perdere peso facendo delle rinunce e nemmeno lei è stata risparmiata dall’effetto jo-jo. «Queste ricadute mi davano la brutta sensazione di aver fallito. Con mycoach è tutto diverso: qui mi viene insegnato in maniera diver-tente a cambiare la mia ali-mentazione in modo mirato e a lungo termine».

È interessata/o a mycoach?Il programma nutrizionale

si rivolge a persone che

hanno un BMI di almeno

25. La CSS assume i

costi a condizione che la

persona interessata

disponga di un’assicura-

zione complementare

per costi di guarigione della

CSS o dell’INTRAS.

www.css.ch/nutrizione

DOMANDA

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«Mangio in modo più equilibrato e mi sento più sazia, quindi non ho più attacchi di fame».

Clara Schurtenberger (68) si alimenta in modo sano ed equilibra-to grazie a mycoach.

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I raggi del sole e le calde temperature risvegliano la voglia di sport all’aperto. Soprattutto in estate vanno però osservate alcune raccomandazioni.

Testo: Livia Bieri

Cos’è importante per lo sport d’estate?

Quando si pratica sport d’estate è impor-tante non andare al limite, ma piuttosto rallentare un po’. Infatti, in caso di alte tem-perature il cuore e il sistema circolatorio devono lavorare più intensamente anche se non si sta praticando attività fisica, al fine di proteggere il corpo dal sovrariscaldamento. Sovraccaricare ulteriormente il corpo è controproducente.

Questi aspetti sono inoltre importanti per lo sport d’estate.• Controllare i valori dell’ozono: se sono

troppo elevati, possono causare in caso di sforzo fisico problemi quali lacrima-zione degli occhi, mal di testa o disturbi respiratori.

• Fare il riscaldamento: è indispensabile anche con temperature elevate e riduce il rischio di infortunio.

• Bere a sufficienza: è consigliabile bere 2-3 decilitri di acqua ogni 15 minuti. Basta un piccolo deficit di liquidi per far diminuire concentrazione e resistenza.

Il miglior momento per effettuare l’alle-namento è al di fuori delle ore più calde. Non bisogna quindi allenarsi sotto il sole cocente di mezzogiorno, ma vanno preferiti tragitti ombreggiati o le fresche ore del mat-tino o della sera. Si raccomanda anche di sce-gliere discipline come il nuoto, dove il corpo si raffredda automaticamente.

Ulteriori consigli: www.css.ch/estate

Ha un problema cutaneo che la preoccupa? Lo faccia esaminare online e riceverà una valutazione professionale e una raccomandazione entro 48 ore.

Testo: Roland Hügi

Chiarire online i problemi dermatologici?

Provi lei stessa/oApprofitti ora di un prezzo

di 49 franchi invece di

55 per lo SkinCheck online.

www.css.ch/skincheck

DOMANDA

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Ha un problema dermatologico e vorrebbe chiarirlo il più velocemente possibile? Nulla di più semplice! La CSS offre lo Skin-Check online di OnlineDoctor.

L’idea: lei va sul sito www.css.ch/skin-check, sceglie uno dei circa 80 dermatologi autorizzati a esercitare in Svizzera, descrive i sintomi, fotografa il suo problema cutaneo e invia le informazioni. Al più tardi entro 48 ore riceverà una valutazione specialistica

del suo problema dermatologico, incluso un consiglio in merito al trattamento.

I dati dei pazienti saranno sempre trat-tati in modo strettamente confidenziale e non saranno accessibili alla CSS Assicura-zione. Il trasferimento dei dati è effettuato con l’ausilio delle più recenti tecnologie di crittografia e garantisce una protezione dei dati aggiornata.

Interessata/o ad altriconsigli sportivi?Diventi ora fan e rimanga

informata/o tramite:

www.facebook.com/

cssassicurazione

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Come ci si sente a far nascere una nuova vita?Benvenuto al mondo: in nessun altro posto questo saluto è più appropriato che in un reparto di maternità. Chi lavora qui deve sempre essere preparato a tutto.

Text: Vera Sohmer

DOMANDA DEL DOSSIER

05Nella nursery tutti i lettini sono vuoti. Nel reparto di maternità dell’ospedale di Heiden (AR) è richiesto il letto familiare: a sinistra la mamma, a destra il papà e in mezzo il nuovo arrivato; una bella immagine. E un servizio sensato ai tempi del congedo per paternità. Così tutti e tre possono trascor­rere insieme già i primi giorni dopo il parto.

Con le doglie di notteChe i bambini preferiscano nascere di notte non è una “leggenda”, ma un dato di fatto. «Di giorno le future mamme sono molte prese dal quotidiano e occupate con altro», afferma l’ostetrica Madeleine Grüninger, che lavora da due anni a Heiden e ha fatto

nascere circa 1000 bambini in 30 anni di carriera. Tutta­via, le doglie iniziano pre­feribilmente quando l’orga­nismo è tranquillo. Le na­

scite avvengono soprattutto le notti tra venerdì e sabato: è appena iniziato il week­end, anche il futuro papà ha più tempo e quindi tutto può iniziare.

Ma anche se le doglie sono già comin­ciate, il travaglio dura ore e ore. E porta tutti al limite: la donna che fa nascere il bambino. L’uomo che le è accanto, ma non può fare niente. La levatrice che si assicura 24 ore al giorno che mamma, bebè e papà vivano bene il parto.

Un esercizio di equilibrismo«Chi accompagna le nascite deve essere pronto a tutto», afferma Madeleine Grün­inger. In realtà si tratta del processo più na­turale del mondo, infatti la maggior parte dei bambini nasce senza complicazioni. Tuttavia, il parto comporta dei rischi, che non sempre possono essere valutati in pre­cedenza. La situazione può capovolgersi ra­pidamente, ad esempio se c’è un sanguina­mento o il bebè reagisce con problemi del battito cardiaco. A questo levatrici e medici sono preparati.

Fortunatamente è raro che i parti ab­biano esito drammatico, ma sono sempre estremamente emozionanti. Un turbinio di emozioni che vanno da dolori indescrivibili a felicità incontenibile quando tutto è an­dato bene e il bimbo è nato. Momenti che riempiono di gioia anche la levatrice Made­leine Grüninger: «Non posso immaginarmi qualcosa di più bello che aiutare una nuova vita a venire al mondo».

Inizio della vitaI reparti di maternità

degli ospedali di Heiden e

Herisau fanno dell’Ente

ospedaliero Appenzello

Esterno. Nei due ospedali

lo scorso anno sono nati

1070 bambini.

www.spitalverbund.ch/

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«Non posso imma­ginarmi qual cosa di più bello».

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Signora Nikitin, dal punto di vista della psicologia dello sviluppo esiste un tipico percorso di vita?La ricerca è a lungo partita dal presupposto dell’esistenza di tipiche fasi della vita: in­fanzia, gioventù ed età adulta. Ciò è ancora valido, ma con lo sviluppo sociale si sono aggiunte nuove fasi. Ad esempio la fase in­termedia a se stante dell’«Emerging Adult­hood» tra i 20 e i 30 anni.

I giovani si concedono più tempo per diventare adulti?Sì, la società odierna lo rende possibile, ma lo esige anche. È richiesta una buona forma­zione e questa dura a lungo. Sposarsi, avere fi­gli e lavorare a tempo pieno vengono quindi posticipati. I giovani riflettono più a lungo su quale progetto di vita potrebbe essere adatto a loro e provano diverse possibilità.

Mi sbaglio o anche le persone più avanti con gli anni si prendono più libertà?

La psicologa dello sviluppo Jana Nikitin afferma che oggi i progetti di vita sono più individuali e variegati rispetto al passato. Quando si tratta di far fronte a periodi difficili, ricorriamo però a strategie consolidate.

Intervista: Vera Sohmer

Esiste un tipico percorso di vita?

È esatto. È un dato di fatto che diventiamo sempre più vecchi e rimaniamo più a lungo in salute. Perciò si parla di «terza età», il pe­riodo tra il pensionamento e gli 80 anni. Questa fase è legata a una grande autono­mia: non si deve più lavorare, molti sono in forma dal punto di vista fisico e mentale e godono di una buona sicurezza economica. I «Golden Agers» gestiscono la loro vita con molta più libertà rispetto a solo qualche de­cennio fa.

Questo è accettato dalla società?In generale è diventato normale che ognuno possa condurre la propria vita indi­viduale: anche all’interno di una genera­zione si delineano oggigiorno sviluppi molto diversi. L’idea che tutti percorrano o debbano percorrere la stessa strada in un de­terminato momento è superata.

L’entrata nell’età adulta o in quella del pensionamento, ma anche imprevisti come la disoccupazione o la malattia: perché tali eventi sono descritti come particolarmente delicati?Perché lasciamo o dobbiamo lasciare una situazione stabile e non abbiamo ancora raggiunto la fase successiva. Dobbiamo ade­guare il nostro comportamento alle nuove esigenze, ma non sappiamo ancora come. Siamo insicuri su come gestire la nuova si­tuazione perché ci manca l’esperienza. Queste transi­zioni biografiche sono però anche fasi interessanti per lo sviluppo della persona­lità, ad esempio il passaggio dalla scuola alla vita professionale o quando si diventa geni­tori. Entrambe le situazioni rendono le per­sone più affidabili e responsabili.

Siamo confrontati con crisi profonde soprattutto nella mezza età?Dubito che esistano le cosiddette crisi di mezza età. Empiricamente non è provato. Al contrario, durante la mezza età l’auto­stima è al massimo e le persone si sentono anche in generale bene. Inoltre, se in età più avanzata si chiede alla gente cosa vorreb­bero rivivere, molti rispondono l’età più ma­tura e non quella giovane. Tuttavia, nell’età di mezzo si riscontrano spesso fattori tipici di stress come i molteplici impegni: il la­voro, i bambini, genitori bisognosi di cure.

Perché attorno ai 50 anni le persone fanno un bilancio intermedio?Il tempo che rimane da vivere acquisisce maggiore importanza e quindi anche cosa

DOMANDA DEL DOSSIER

06

Jana Nikitin

è professoressa assistente

di Psicologia della

personalità e dello sviluppo

presso l’Università di

Basilea. Effettua ricerche

su come le persone

di età diverse creino

e mantengano contatti

sociali.

«Dubito che esistano le cosiddette crisi di mezza età».

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Si dice spesso che chi ha sviluppato una fiducia iniziale affronta la vita con più leggerezza. È vero?Anche questo è uno dei fattori più impor­tanti. Dalla ricerca sull’attaccamento è noto che chi ha sperimentato presto che può sen­tirsi sicuro al mondo ed è amato riuscirà me­glio a gestire gli eventi difficili.

Perché la prima infanzia influenza così tanto la vita futura?Le esperienze infantili sono molto determi­nanti perché in questa fase siamo maggior­mente plasmabili: il nostro sviluppo av­viene adeguandoci all’ambiente dove na­sciamo. Ciò naturalmente significa anche che i primi anni di vita sono soggetti a in­flussi dannosi, come i rapporti familiari dif­ficili. Tuttavia, questo non significa che tali esperienze siano irreversibili. Le persone evolvono nel corso di tutta la vita e si dimo­strano spesso sorprendentemente più ro­buste e resistenti.

In ogni crisi si nasconde un’opportu­nità: le persone sentono spesso questi consigli in momenti difficili. È utile?Non ci sono successi senza perdite e perdite senza successi: preferisco questo motto, sebbene i miei studenti lo deridano perché lo cito molto spesso. Di principio però i con­sigli con buone intenzioni non sono perce­piti bene, perché sono intesi come dimo­strazione di potere: l’altro osa dirmi cosa va bene per me. A questo reagiamo con sensi­bilità. Nei momenti difficili il sostegno emotivo è importante, ma è più utile quando non viene percepito come tale.

si è raggiunto e cosa no. E alcuni riflettono sui cambiamenti: affronterò nuove sfide professionali? Sono felice nella mia lunga re lazione? Questo può fornire l’occasione per stabilire il corso dei circa 30 anni se­guenti.

Perché alcune persone riescono a gestire meglio di altre i cambiamenti e le difficoltà?

Qui entrano in gioco diversi fattori dipendenti l’uno dall’al­tro. Una parte di ciò dipende dalla genetica: abbiamo una certa predisposizione. È inoltre importante curare le relazioni sociali. Spesso basta sapere di

avere qualcuno in caso d’emergenza. Un ruolo è ricoperto anche dalle proprie espe­rienze rispettivamente da come le si inter­preta, la cosiddetta narrativa: se finora sono riuscita a gestire eventi traumatizzanti, questo può infondermi forza e ottimismo sul fatto che riuscirò a superare sfide difficili anche in futuro.

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«I giovani riflettono più a lungo su quale progetto di vita potrebbe essere adatto a loro e provano diverse possibilità».

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La professoressa assistente Jana Nikitin effettua ricerche su come le persone di età diverse creino e mantengano contatti sociali.

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Nella sua infanzia la CEO della CSS Philomena Colatrella sognava professioni non convenzionali. La sua carriera professionale si è però svolta in modo poco spettacolare.

Intervista: Roland Hügi

Cosa voleva diventare da bambina/o?

DOMANDA DEL DOSSIER

07

Lei è da quattro anni CEO del maggiore assicuratore malattie della Svizzera. Già da bambina mirava in alto?Nel vero senso della parola. Allora sognavo di fluttuare un giorno nell’etere come astro­nauta. Nella mia prima infanzia, le missioni americane nello spazio erano uno dei temi dominanti nella società. Questo mi ha se­gnata.

Sicuramente questa non sarà stata l’unica pazza aspirazione professio­nale, o sbaglio?È vero, la mia fantasia e la mia voglia di sa­pere erano già allora troppo grandi. In se­guito, si sono aggiunte altre idee, come ad esempio dirigente, interprete o diploma­tica.

Vista da fuori, la sua carriera professio­nale non è stata così spettacolare, ma direi piuttosto lineare. Anche lei è di questo parere?Lineare è sicuramente una buona descri­zione della mia carriera finora. In fondo, la si potrebbe anche definire poco spettacolare. Dopo la mia fase di sogni infantili, sono stata abbastanza pragmatica da frequentare la scuola magistrale e insegnare per un breve periodo.

La professione d’insegnante era quindi più un modo per guadagnarsi il pane che una vocazione?Sebbene mi piacesse insegnare, ho trovato la mia vocazione soltanto nel corso nei miei studi di legge a Friburgo. Qui è maturata l’i­M

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dea che mi sento appagata quando mi impe­gno per gli altri e posso trovare delle solu­zioni. E per fare questo cosa c’è di meglio del mestiere dell’avvocato? Nel senso più am­pio, ancora oggi esercito questa funzione: come CEO della CSS mi impegno ogni giorno per le questioni dei nostri assicurati.

Qual è stato finora il momento più opprimente della sua carriera profes­sionale?Il caso di un’assicurata che mi ha toccato molto e che risale a qualche anno fa. Si trat­

Philomena Colatrella, CEO della CSS Assicurazione, descrive la sua carriera professionale come poco spettacolare.

tava di una 16enne che ha subito un’embo­lia polmonare a causa dell’assunzione di un’anticoncezionale e che oggi è grave­mente disabile. La CSS si è impegnata per questa ragazza nell’ambito di una richiesta di risarcimento, ma ha perso contro un gi­gante farmaceutico europeo davanti al Tri­bunale federale.

Come gestisce queste delusioni?Cerco di prendere distanza. I fatti non cam­biano, ma permette di evitare che l’energia negativa si diffonda troppo.

Cosa consiglia alle nostre clienti e ai nostri clienti in relazione al percorso di vita?Credo che bisogni cercare sfide che abbiano un senso e fare tutto con entusiasmo. Solo in questo modo arrivano i successi.

«Da bambina sognavo di fluttuare un giorno nell’etere come astronauta».

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È emigrata. È partita con una valigia e uno zaino. Due anni dopo ritorna. Maya Jean-Mairet ci parla di casa e delle decisioni che cambiano la vita.

Testo: Maya Jean-Mairet

Dov’è casa?

DOMANDA DEL DOSSIER

08Essere nel presente. I miei quattro figli mi hanno catapul­tata per anni nel momento presente. Tutto è nuovo per un bambino. Sono una clandestina nei viaggi di scoperta dei miei figli. Fermare il tempo perché una lumaca attraversa il giardino. Felicità pura.

Per la prima voltaPiù tardi ho viaggiato. La goccia di pioggia sulla punta del mio naso non sarà mai più la prima, ma per la prima volta in Myanmar mi è permesso di ammirare una pagoda dorata, percepire gli odori, osservare le persone. Toccata, emozio­nata. Gioia, connessione. Travolta dall’ingiustizia e dalla mi­seria. Tutte prime volte.

Ancora qualcosa di nuovoLa decisione è maturata lentamente. Voglio sperimentare qualcosa di nuovo, immergermi in un’altra cultura, essere lì con il corpo e con l’anima. In quest’altro posto che ancora non conosco. I bambini, ora tutti indipendenti, reagiscono con scetticismo.

La scelta è caduta sullo Sri Lanka. I Tropici. Una destina­zione di vacanza dalle mille sfaccettature. Buddismo. Fauna

e flora fantastiche. Culture antiche. La ripresa economica dopo la guerra civile e lo tsunami.

Nuovo inizio tropicaleMi sono licenziata. Ho disdetto il mio appartamento. Par­tenza. Acquisto di terreno. Progetto di costruzione. Avvio di un’impresa. Campi di riso. Palme. Mare. Shock culturale. Lingua straniera. Corruzione. Pappagalli, scimmie, tartaru­ghe, elefanti, zanzare. Fiori e frutti tropicali. Turisti. Traffico. Rifiuti. Poteri oscuri. Templi bianchi. Calura. Pioggia. Inter­ruzione di corrente. Giungla. Violenza. Rumore.

Incontri intensi.Nuovi amici, tutti espatriati. Gli indigeni rimangono degli sconosciuti. Troppo profonde e presenti sono le scissioni sociali lasciate dal colonialismo. Razzismo quotidiano. Im­paro per la vita, ogni giorno un po’ di più. Raramente qual­cosa funziona subito. L’assertività e la calma sono indispen­sabili. Ci sono delle battute d’arresto che fanno sorgere dei dubbi. Rapidamente in spiaggia. Yoga nella giungla. Relati­vizzare aiuta.

A un certo punto, nonostante tutte le resistenze, l’hotel è costruito e arredato, il giardino è pronto, la piscina dei sogni è piena d’acqua. Sono orgogliosa di ciò che ho realizzato. E mi congedo. Decido io per me.

Si torna a casaRitorno. Verso un lago pulito, con vista sulle montagne. Il secondo nuovo inizio in due anni. Famiglia. Amici. Corag­gio. Apertura. Gratitudine. Continuerò a viaggiare per il mondo con il passaporto rosso in mano e l’amore per la mia patria nel cuore. L’emigrazione era ieri. So dove mi sento a casa. W

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Le esplosioni e oscillazioni emotive fanno parte del normale sviluppo.W

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Con i giovani, la vita familiare può diventare una prova di resistenza. I genitori che si attengono ad alcuni principi fondamentali gestiscono meglio questa sfida.

Testo: Vera Sohmer

DOMANDA DEL DOSSIER

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Cosa fare quando i teenager si ribellano?

Ai figli non si può dire nulla, sbattono le porte, trovano i genitori imbarazzanti e vor­rebbero uscire solo con i loro coetanei. La

pubertà è una fase temuta, ma la sua cat­tiva reputazione è ingiustificata.

Da un lato, non tutti i ragazzi e le ra­gazze sperimentano un’ira così feroce

quando crescono. Dall’altro, persino le esplosioni e le oscillazioni emotive

più forti fanno parte del normale sviluppo. Tutti noi, tra i 12 e i 18 anni circa, abbiamo vissuto un enorme sconvolgimento con alti e

bassi, non solo fisici. Maturare significa mettere in discussione i vecchi valori, cer­care il proprio posto nel mondo, sondare i limiti e tagliare gradualmente il cordone ombelicale coi propri genitori.

Mantenere la posizioneTuttavia, è importante sostenere i figli in questa fase. Come? Madri e padri possono interiorizzare il seguente comportamento:• prestare attenzione alla personalità in via

di sviluppo del teenager• mostrare un serio interesse per il mondo

dell’adolescente• conoscere i temi più importanti dell’ado­

lescenza• richiedere un comportamento adeguato

all’età e ragionevole• affrontare criticamente i conflitti e i

blocchi nella pubertà• accompagnare la ragazza/il ragazzo e al

tempo stesso essere pronti a lasciarla/o andare

Prestare attenzione Ma ci sono anche comportamenti degli adulti ai quali gli adolescenti sono allergici.• Parlare del passato: le esperienze giovanili

di un tempo sono difficilmente rilevanti per gli adolescenti, oggi vivono in modo diverso sotto molti aspetti.

• Ignorare la privacy: vale sia per l’ingresso nella stanza che per i cellulari, le e­mail, le lettere e i diari.

• Rifiutare i nuovi amici: i giovani strin­gono spesso nuove amicizie. I genitori lo devono accettare – così come il primo amore.

• Interrogare invece di ascoltare: gli adole­scenti non sempre amano parlare con i loro genitori e soprattutto non di tutto. Tuttavia, se vogliono parlare di qualcosa, hanno bisogno di ascoltatori attenti.

• Giocare all’adolescente: è davvero imba­razzante. I genitori possono essere attivi e moderni, ma devono comunque compor­tarsi da adulti.

Fonte: Sarah Zanoni, «Achtung, Teenager! Jugendliche verstehen, fördern und fordern», Beobachter-Buchverlag

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Assicurazione per ogni fase della vita?Spesso le cose capitano quando meno ce le aspet-tiamo. Vale quindi la pena effettuare una verifica ogni tanto. Ecco alcuni consigli per essere ben assicurati in ogni fase della vita.

Testo: Evita MauronIllustrazione: Stephan Hostettler

18° compleanno• Finalmente maggiorenne? Ora lei si

occupa personalmente dell’assicu-razione malattie. Le offriamo modelli di risparmio.

• Studia o lavora? Pensi all’assicura-zione infortuni o a quella d’indennità giornaliera.

• Va a vivere da sola/o? In tal caso è importante avere un’assicurazione di economia domestica.

Gravidanza• Baby on board? Annunci già il nasci-

turo presso l’assicurazione malattie . In questo modo sarà assicurato fin dal primo minuto di vita.

• Vuole estendere il congedo per mater-nità o smettere di lavorare? Pensi all’assicurazione infortuni o a quella d’indennità giornaliera.

• La sua situazione abitativa è cambiata? Verifichi la sua assicurazione di eco-nomia domestica.

Scuola dell’infanzia• Allarme apparecchio per i denti? Fino al

3° anno d’età può stipulare per suo figlio un’assicurazione per cure dentarie senza attestato del dentista.

25° compleanno• Addio Albergo Mamma? Lei perde il

ribasso per giovani nell’assicurazione di base ed eventualmente anche il ribasso familiare. Scopra le opportu-nità di risparmio come ad esempio un modello di medico di famiglia.

• Sa cosa come è assicurata/o in caso di perdita di guadagno in seguito a malattia o infortunio? Chiarisca cosa è coperto dall’assicurazione infortuni del suo datore di lavoro.

DOMANDA DEL DOSSIER

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Casa propria• Problemi immobiliari? Stipuli un’assi-

curazione per stabili, che copre i danni causati dal fuoco o dall’acqua.

• Controlli anche la sua assicurazione d’economia domestica, poiché in qualità di proprietario si assume rischi supplementari.

Trasloco• Casa nuova? Quando si trasloca,

il valore dei beni di consumo cambia spesso. Verifichi se la somma assicurata della sua assicurazione di economia domestica corrisponde ancora alla realtà.

• Il suo nuovo locatore richiede un’assicurazione di responsabilità civile privata?

• Sapeva che il trasferimento in un altro cantone o anche dalla campagna alla città ha un impatto anche sui premi dell’assicurazione di base? Verifichi quindi le sue possibilità di risparmio e se il suo attuale modello di assicura-zione di base o il medico di famiglia scelto vanno ancora bene.

Matrimonio• Sta per sposarsi? Verifichi la copertura

assicurativa del suo partner o della futura famiglia. Richieda dei preventivi: se applicabile, c’è un ribasso familiare per bambini.

Attività indipendente o pensionamento• Addio capo? Includa il rischio «infor-

tunio» nell’assicurazione delle cure medico-sanitarie, in modo che le spese mediche e ospedaliere siano coperte anche in caso di infortunio.

Soggiorno all’estero • Vacanze, soggiorni linguistici, viaggi

nel mondo? Scopra com’è assicu-rata/o all’estero e stipuli un’assicura-zione di viaggio o un’assicurazione malattie per l’estero.

Consulenza personaleSiamo a sua disposizione. Il suo consulente della clientela personale è al suo fianco: sarà lieto di rispondere alle sue domande e discuterà con lei della sua situazione individuale.

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Ci convinciamo di essere malati?Menopausa e andropausa: a un certo punto tutto diminuisce, compresa la produzione di ormoni. Questo è normale sia per gli uomini che per le donne. È quindi importante rimanere prudenti.

Testo: Vera Sohmer

DOMANDA DEL DOSSIER

11Quando le donne entrano in menopausa, il loro corpo produce sempre meno estrogeni, gli ormoni sessuali. Si tratta di un processo naturale, ma ad esso viene attribuito un lungo elenco di disturbi: depressione, irrita­bilità e insonnia. Dolori articolari, palpita­zioni e vertigini. Inoltre, una scarsa memo­ria e la perdita del desiderio sessuale.

Tuttavia, tutto ciò non è stato scientifica­mente provato. Uno studio dell’Università di Dresda è stato in grado di dimostrare che solo le vampate di calore e la sudorazione sono tipiche del cambiamento ormonale. Per questo motivo, si è giunti alla conclu­sione che la menopausa non deve essere generalizzata come una malattia.

Prudenza con la terapia ormonaleGli esperti, come il noto ginecologo e spe­cialista in medicina della riproduzione Mar­tin Birkhäuser, affermano che le persone sono più intelligenti oggi rispetto agli anni Novanta, quando praticamente a tutte le donne venivano prescritti ormoni artificiali. I rischi e i benefici di tale terapia sono ora valutati con maggiore attenzione, anche a causa dell’aumento del rischio di cancro al seno.

Inoltre, ora è generalmente accettato che gli ormoni non sono la misura di tutte le cose. I disturbi di mezza età sono di solito un’interazione di fattori psicologici, sociali e fisici.

Andropausa?Per gli uomini non è diverso. È di moda attribuire loro un’«andropausa». Ma questo non è un termine medico e in realtà è anche sbagliato. A differenza delle donne, il livello ormonale negli uo­mini non si abbassa brusca­mente e nemmeno la fase fertile finisce a un certo punto. Si tratta piuttosto di un processo continuo che dura circa 50 anni a partire dalla metà dei vent’anni, ma è molto indivi­duale.

Anche la diminuzione della produzione di testosterone negli uomini è un processo naturale. Inoltre, non sempre i valori bassi causano sintomi e richiedono un tratta­mento con preparati artificiali. Fino a oggi non si sa ancora con precisione di quali di­sturbi si tratta. Se gli uomini lamentano sin­tomi non specifici come riduzione delle prestazioni, diminuzione della massa mu­scolare e aumento della massa grassa o sbalzi d’umore, possono essere prese in con­siderazione altre cause che può valere la pena verificare. A volte si scopre che si tratta di normali segni dell’invecchiamento, come nel caso delle donne.

I disturbi di mezza età sono di solito un’interazione di fattori psicologici, sociali e fisici.

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La famiglia B. è tornata in Svizzera dalle sue vacanze in Sudafrica con un jet ambulanza.

La famiglia B. è stata coinvolta in un grave incidente automobilistico durante le ferie in Sudafrica. Il Centralino d’emergenza della CSS ha organizzato il trasporto di rientro e si è occupato delle garanzie di pagamento.

Testo: Manuela Specker

Chi aiuta in caso di incidente in vacanza?

Il semaforo diventa verde, il padre gira cor­rettamente a destra ed ecco che un taxi col­lettivo va a sbattere, almeno a 80 km all’ora, contro l’auto della famiglia di sei persone. Un’immagine orrenda: sul luogo dell’infor­tunio rottami ovunque, il primogenito non è cosciente ed è gravemente ferito. Una donna, scagliata fuori dal taxi collettivo che ha causato l’incidente, muore sul posto.

Nel giro di pochi secondi, la vacanza della famiglia B. in Sudafrica diviene un incubo, proprio la sera prima del ritorno in Svizzera.

Un’ambulanza li porta all’ospedale, dove l’orrore continua: la figlia viene quasi ope­rata a seguito di uno scambio di persona, sebbene si sia solo lussata la spalla. Il se­condo figlio ha una doppia frattura del mento, il padre e il terzo figlio se la cavano con forti contusioni. La madre ha lo sterno fratturato e schegge di vetro in tutto il corpo, però all’ospedale non si rendono conto della frattura e non le tolgono nep­pure tutte le schegge.

Supporto importanteLa sera stessa il padre riesce a telefonare al Centralino d’emergenza della CSS. La colla­boratrice si occupa di organizzare il tra­sporto di rientro in Svizzera e delle basilari garanzie di paga­mento. «Abbiamo ricevuto in­formazioni dalla CSS più volte al giorno. Già dopo pochi giorni abbiamo ricevuto la telefonata liberatoria che ci annunciava che la Rega era pronta con un jet ambulanza a Zurigo», spiega il padre, chiaramente scosso. I quattro membri della famiglia con le lesioni più serie sono stati rimpatriati con il jet ambulanza, mentre per il padre e il figlio più giovane sono stati tro­vati due posti su un volo di linea della Swiss.

Aiuto garantito per le emergenzeLa famiglia è assicurata con la linea myFlex, che offre una copertura ottimale quando si è in viaggio, con l’inclusione automatica dell’assistenza alle persone: la CSS orga­nizza l’aiuto necessario e accorda le garan­zie di pagamento per le emergenze medi­che. Inoltre, sono coperti anche i costi del rimpatrio.

Quando accade un incidente all’estero, i costi medici che ne risultano possono assu­mere proporzioni enormi, poiché l’assicura­zione di base assume al massimo il doppio dell’importo che sarebbe rimborsato in Svizzera. «Oltre alla protezione assicurativa c’è anche il supporto morale. La competente consulenza della CSS è stata molta impor­tante per noi in questa situazione».

Maggiori informazioni: www.css.ch/myflex

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12«La competente consulenza della CSS è stata molta importante per noi in questa situazione».

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Cosa fa bene agli occhi

affaticati?

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Quale assicurazione malattie è la più efficiente?

La verdura surgelata è sana, spesso persino più di quella fresca, che a volte non è più neppure così fresca, dopo essere stata con­servata a temperatura ambiente. Infatti, il calore, la luce e l’ossigeno danneggiano le molecole, il che causa la perdita di sostanze nutritive e cambiamenti di gusto e consi­stenza. La verdura surgelata viene sbollen­

tata e direttamente sottoposta allo shock termico del freddo poco dopo es­

sere stata raccolta. Ciò la rende innocua da un punto di vista

microbiologico e pre­ziosa in termini di benefici per

la salute, perlopiù senza che sia necessaria

l’aggiunta di conservanti.

Più freddo è, meglio èSurgelare è il metodo di conservazione che salvaguarda maggiormente gli alimenti: più velocemente lo si fa e più bassa è la tempe­ratura, maggiore è la quantità di preziose sostanze nutritive preservate. La verdura surgelata è sottoposta a uno shock termico

Con il suo 2,9% di oneri amministrativi, la CSS Assicurazione Malattie SA è al mo­mento la più efficiente del settore. Le occor­rono infatti solo 2,9 centesimi di ogni franco proveniente dai premi per le sue spese in­terne, quali i costi del personale o della pub­blicità.

Lo scorso autunno, il servizio di confronto online com­paris.ch ha assegnato per la settima volta il premio per l’effi­cienza, che va agli assicuratori malattie svizzeri con i minori costi per l’amministrazione. La CSS è risultata al primo po­sto, seguita dalla Visana SA e dalla Sumiswalder Kranken­kasse.www.comparis.ch

Chi lavora molto davanti al monitor del computer conosce il problema: gli occhi si stancano, li si sente secchi, cominciano a bruciare e a far male. E talvolta si vede tutto sfuocato. Sono d’aiuto esercizi per le pause, assolutamente semplici ma efficaci. Per esempio, sbattere ripetutamente le ciglia, il che permette di inumidire gli occhi e di pro­teggere la cornea dalle particelle di polvere. Inoltre, è importante circa ogni 30 minuti staccare lo sguardo dallo schermo e guar­dare lontano. Oppure rilassarli con il «pal­ming»: basta scaldare i palmi delle mani sfre­gandoli uno contro l’altro e porli sugli occhi chiusi, tenendoli leggermente incurvati.

Ulteriori consigli sono riportati qui: www.css.ch/ginnastica-oculare

del freddo a temperature inferiori ai meno 18°C. Si riduce al minimo la fuoriuscita dalle cellule di un liquido che, cristallizzandosi, po­trebbe danneggiare i com­ponenti nutritivi e la consi­stenza della verdura. I pro­dotti surgelati industriali sono di alta qualità: la loro lavorazione avviene a tem­perature nettamente più basse di quelle della surgela­zione casalinga.

Qui trova maggiori infor­mazioni in merito alla con­servazione degli alimenti:www.css.ch/conservazione

Le interessano il tema alimentazione e i miti diffusi in materia? Gli specialisti di vivit fanno chiarezza: www.css.ch/miti

La verdura surgelata è sana?

vivit è il Centro di compe­

tenze per la salute e la

prevenzione della CSS. Gli

specialisti di vivit offrono

consulenza e supporto alle

aziende per ciò che con­

cerne la salute in azienda e

un’alimentazione sana nella

quotidianità lavorativa.

www.vivit.ch

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Non sempre occorre recarsi subito dal medico: quando si presentano i sintomi di una malattia, in una prima fase è d’aiuto la guida digitale myGuide.

Testo: Manuela Specker

A cosa serve la guida digitale?

La cliente della CSS Sabine B. si sveglia con un forte mal di gola, non riesce quasi a muo­vere la testa e sente di avere la febbre: il re­sponso è di quasi 39 gradi. È incerta: meglio contattare il medico? Oppure stare a letto?

Usa myGuide, la guida digitale della CSS, sviluppata da medici e specialisti in infor­matica medica. Sabine B. digita i suoi sin­tomi e risponde a domande concrete, per esempio se percepisce un restringimento delle vie respiratorie. Solo alla domanda se la nuca sia rigida ha delle incertezze. Questo lascia perplessa anche la guida digitale, che per sicurezza le consiglia di contattare il Centro di consulenza telemedica della CSS.

Dato il suo stato di salute, Sabine B. ap­prezza molto il fatto di poter chiarire da casa cosa dovrebbe fare. La cliente CSS telefona, come le ha raccomandato myGuide, e dopo un colloquio esaustivo un medico del Cen­tro di consulenza telemedica può tranquil­lizzarla: non soffre di uno stato di rigidità della nuca, che potrebbe anche essere sin­tomo di una meningite, bensì solo di una contrazione muscolare. In base ai sintomi, il medico potrebbe emettere una ricetta che può poi essere utilizzata in ogni farmacia o presso la farmacia per corrispondenza.

Alto grado di competenza medicamyGuide non sostituisce il medico e non rilascia diagnosi, bensì ha l’obiettivo di sup­portare nella ricerca del giusto trattamento chi cerca un aiuto. Se non sono previste vi­site dal medico o in ospedale, gli utenti rice­vono eventualmente dei suggerimenti su come curare da sé i disturbi, il che non solo è pratico e privo di complicazioni: come part­ner per la salute, la CSS aumenta così auto­maticamente la competenza dei suoi assi­curati in materia sanitaria.

Sulla base dei sintomi, myGuide consi­glia se sia o meno il caso di recarsi dal me­dico, in farmacia o all’ospedale. La guida di­gitale è dunque d’aiuto nel trovare il giusto trattamento e contempora­neamente in chiave di otti­mizzazione dei costi, dato che in questo modo si pos­sono evitare alcune visite mediche e ospedaliere. my­Guide è a disposizione 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. La cliente della CSS Sabine B. non vuole più rinunciarvi, soprattutto ora che sa che i dati che inserisce in my­Guide sono in buone mani: myGuide soddi­sfa i più elevati standard in materia di sicu­rezza e protezione dei dati.

ProvarlamyGuide è gratuitamente

a disposizione di tutti i

clienti della CSS di almeno

16 anni. L’accesso avviene

digitando il numero cliente

CSS e la data di nascita.

www.css.ch/myguide

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17Si dice che portare specifiche maglie mi­gliori la postura e l’attenzione di persone affette da dolori alla schiena. In una tesi di laurea della Scuola universitaria professio­nale di Berna si sostiene di aver notato per­sino una diminuzione dei disturbi. L’abbi­gliamento posturale si basa sull’idea dei na­stri kinesiologici, che stimolano la muscola­tura e aiutano a mantenere una postura sana. Pare che queste t­shirt stimolino an­che gruppi di muscoli altrimenti inattivi, migliorino la memoria muscolare e incenti­vino la circolazione.

Inizio titubante del test Comincio curiosa il test. Di primo acchito, l’indicazione dell’offerente, secondo cui ini­zialmente non si dovrebbe portare a lungo la t­shirt, mi pare un po’ esagerata. La t­shirt della mia taglia è più comoda di quanto mi attendessi. Ho qualche dubbio che possa davvero servire a qualcosa. Però, dopo un quarto d’ora comincio a sentir tirare sopra la spalla. La postura solitamente un po’ in avanti pare essere corretta da una mano ma­gica, e senza che io me ne debba ricordare. Sono affascinata.

Dopo un’ora la maglia comincia a diven­tare scomoda. Noto che i miei muscoli sono in tensione. Tuttavia, stregata dall’effetto, non vorrei proprio togliermela. A quel

Ho letto di capi di abbigliamento speciali, coadiuvanti nel mantenere la giusta postura e che aiuterebbero gente come me: voglio proprio fare un test sul mio corpo.

Testo: Evita Mauron

T-shirt posturali contro il mal di schiena?

punto ricordo l’avvertenza dell’offerente, e anche la mia tendenza a esagerare in queste cose sino alla soglia del dolore. Perciò decido di essere ragionevole e dopo un primo test di un’ora mi tolgo la t­shirt.

Entusiasmo crescenteQuel che segue è un leggero senso di disillu­sione: l’effetto non pare a lungo termine. Ini­zialmente sento un sostegno solo quando porto la t­shirt. Di volta in volta, però, mi sento sempre più a mio agio e nelle setti­mane seguenti la metto circa ogni due giorni tenendola indosso fino a quattro ore. Dopo tre settimane in cui ho regolarmente por­tato la maglia, mi rendo conto che correggo la postura della mia schiena anche quando non la indosso. Dunque l’effetto è anche a lungo termine: sono colpita.

Senz’altro, l’effetto di queste maglie po­sturali è molto individuale. Ognuno deve decidere personalmente se fa al caso suo. Per me è valsa la pena di effettuare questo test e continuerò a portare la t­shirt. Certo, non sostitui­sce i miei esercizi di fisiote­rapia, però è una buona inte­grazione a essi. Lo conferma anche la fisioterapista Ro­mana Brunner, che consiglia queste t­shirt a pazienti con problemi di postura. «Of­frono un supporto nella vita di tutti i giorni o nell’attività sportiva, ma non devono es­sere intese come un’alterna­tiva all’allenamento».

Testare e approfit-tarneCome cliente della CSS

beneficia di un ribasso

del 20% sul tutto l’assorti­

mento dell’online shop

di Anodyne’s® Haltungs­

kleidung. Valevole fino

al 31 ottobre 2020. Maggiori

informazioni sono ripor­

tate qui:

www.css.ch/club/anodyne

Romana Brunner, fisioterapista

Le t-shirt posturali si basano sull’idea dei nastri kinesiologici.

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cher ha guidato il servizio

esterno di Generali Svizzera.

Ha assunto la sua nuova

funzione presso la CSS Assi­

curazione all’inizio di aprile

del 2020.

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Chi è nuovo?

COMUNICAZIONE UFFICIALE

I seguenti punti sono importanti.• Chi si sa valutare correttamente riduce al minimo il

rischio. I cartelli di segnalazione lungo i sentieri mostrano anche quanto essi siano facili o difficili.

• Il tempo in montagna può cambiare più rapidamente che in pianura. Si raccomanda di aggiornarsi sempre sulle condizioni meteo.

• Oltre all’abbigliamento giusto (protezione da vento, freddo e pioggia), non dimenticare provviste e bevande. Possono essere utili anche protezione solare, una piccola farmacia da viaggio, cartine geografiche e una lampada frontale.

Accade regolarmente che alcuni si trovino in situazioni d’emergenza durante le escursioni. Una pianificazione minuziosa è perciò essenziale per muoversi in sicurezza.

Testo: Vera Sohmer

Come evitare i pericoli durante le escursioni?

DOMANDA

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Il nuovo capo della divisione

del Gruppo Cliente & Mercato

della CSS Assicurazione si

chiama Patrick Deucher. Nel

suo ambito di responsabilità

ci sono tutti i compiti concer­

nenti l’assistenza e l’acqui­

sizione dei clienti. Il 42enne,

laureatosi in Finance, Accoun­

ting e Controlling presso

l’Università di San Gallo (HSG),

può vantare 15 anni di espe­

rienza nel settore assicurativo.

Patrick Deucher ha lavo­

rato, fra l’altro, per AXA

Winterthur e Zurich Insurance

Group, in Svizzera e all’estero.

Da ultimo, come membro

della direzione, Patrick Deu­

Patrick Deucher, nuovo capo della Vendita presso la CSS

Ricette sane e veloci?

DOMANDA

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Il cibo deve essere semplice

e sano: anche i membri della

redazione salute della CSS

sono d’accordo. Per questo

motivo, presentano tre ricette

davvero semplici. Guardi il

DOMANDA

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nostro video e cucini anche

lei i facili burger di patate

e zucchine. O magari meglio

qualcosa in forno? Verdure

al forno gratinate con feta?

Oppure una pizza di melan­

zane? Se le è venuto un po’ di

appetito, i video con le nostre

ricette sono qui:

www.css.ch/ricette

• Prevedere tempo a sufficienza. Chi si muove da solo può informarsi prima presso amici e conoscenti sulle vie e i tempi necessari.

Quando si fa un’escursione è importante anche rima­nere sui sentieri segnati: su quelli non protetti già una pic­cola disattenzione può causare una caduta. Nel dubbio, sempre meglio tornare indietro che affrontare un rischio. Chi dovesse trovarsi in una situazione di emergenza do­vrebbe mantenere la calma, se possibile fornire un primo soccorso e chiamare la Rega al numero 1414.

Altri suggerimenti: www.css.ch/escursioni-sicurezza

Le segnalazioni lungo i sentieri mostrano quanto questi siano impegnativi.

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Colonna vertebrale lombare

Uretra

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Zona lombare / natiche

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Riflessologia plantareDestra Sinistra

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Mal di testa, problemi intestinali o piedi che fanno male dopo una lunga giornata di lavoro? Bastano poche mosse mirate per trovare sollievo.

Testo: Evita Mauron

Come funziona la riflessiologia plantare?

L’effetto benefico della riflessologia plantare si basa su un assunto della medicina tradizionale cinese, secondo cui ogni organo è collegato ai piedi da un collegamento ner­voso. Come su una cartina geografica, la pianta del piede presenta vari punti di riflesso, che massaggiati in modo mi­rato vanno a influire sui corrispondenti organi del corpo. Per esempio, il massaggio del punto della pianta del piede collegato all’intestino favorisce la circolazione del sangue in quest’ultimo.

Sebbene non vi sia alcuna prova scientifica dell’esistenza di queste connessioni, il massaggio plantare rilassa, favori­sce la circolazione e aiuta ad alleviare i dolori. Si ritiene che la terapia di riflessologia plantare possa essere d’aiuto an­che in molte malattie croniche e acute.

Le interessa sapere come massaggiare le sue zone ri­flesse del piede? Qui le offriamo una guida in sette semplici fasi: www.css.ch/riflessologia

La CSS paga il massaggio delle zone riflesse del piede?Dall’Assicurazione per

medicina alternativa della

CSS ci sono contributi

per la riflessologia plantare

presso terapisti riconosciuti.

www.css.ch/alternativa

DOMANDA

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Quali sono i benefici del sonnellino dopo pranzo?Dalle nostre parti, il sonnellino dopo pranzo, il cosiddetto «power nap», non è molto ben visto. Tuttavia, gli esperti del sonno riten­gono che riposarsi durante la giornata sia utile. A seconda di quanto siamo sottoposti a sforzi, dopo due­quattro ore la nostra ca­pacità di essere performanti scema. Molti si aiutano con il caffè o con una passeg­giata all’aria fresca. Però, una pausa sdraiati o un sonnellino rigenerano meglio l’orga­

nismo nel suo complesso. Già dieci minuti di «turbo­sonno» possono essere sufficienti per ricaricare le batterie. Chi desidera dor­micchiare un po’ più a lungo non dovrebbe andare oltre i 30 minuti, per evitare il rischio di indolenza e una lunga fase di riavvio dopo essersi svegliati.

Ulteriori informazioni: www.css.ch/power-nap

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Prima di sottoporsi a un intervento chirurgico, può essere utile una seconda opinione. Lo dimostra il caso di Gilbert Brossard (50), al quale i medici consigliavano una protesi dell’anca. Nel suo caso, lo yoga ha sostituito il tavolo operatorio.

Testo: Manuela Specker

Operazione a qualsiasi costo?

Gilbert Brossard non sopportava più i dolori: già il tragitto per arrivare alla fermata dell’au­tobus era una tortura. Aveva cominciato a evitare gli assembramenti, perché già schi­vare un’altra persona gli procurava molto male. «Al mio hobby preferito, lo sci, non potevo neanche pensarci», spiega il 50enne. Dopo vari accertamenti, secondo il medico di famiglia era chiaro che il suo paziente aveva bisogno di una protesi dell’anca. «Per me è stato scioccante», ricorda.

Bisogna attivarsi personalmenteTuttavia, le cose sono andate molto diver­samente: Gilbert Brossard si è rivolto alla CSS, che gli ha consigliato di chiedere una seconda opinione. Si è informato personal­mente, ha trascorso una settimana in una clinica di ortopedia manuale, ha fatto eser­

cizi a casa e si è iscritto a un corso di yoga. «Non solo i dolori sono sensibilmente di­minuiti, ma riuscivo persino a sedermi a gambe incrociate, mentre prima facevo una terribile fatica già solo ad allacciarmi le scarpe».

La protesi dell’anca era ora fuori discus­sione. «La qualità della mia vita è netta­mente migliorata», afferma soddisfatto l’architetto, che come capo progetto doveva stare per lungo tempo se­duto in ufficio, mentre ora utilizza una scrivania dove può stare in piedi. Non è escluso che prima o poi debba effettiva­mente ricorrere alla protesi. «Per il mo­mento, però, sono contento che la combina­zione di vari metodi naturali mi abbia libe­rato dai dolori». Da allora, Gilbert Brossard, che vive a Lucerna, è andato due volte a piedi sul Pilatus. «Cambiando il mio stile di vita sono uscito dal circolo vizioso imposto dai dolori».

Una seconda opinione è utileIl suo esempio mostra quanto sia utile una seconda opinione prima di un’operazione programmata, per verificare se vi siano alternative. Pre­vio accordo con l’assicura­zione, le clienti e i clienti della CSS possono richie­dere il giudizio di un medico neutrale o farsi coordinare dalla CSS il rilascio della se­conda opinione. La seconda opinione è possibile in tutti gli ambiti medici a ecce­zione dell’oncologia. Dopo circa 6­8 settimane si ot­tiene un consiglio. La se­conda opinione online è più rapida, in quanto la si riceve dopo circa 10 giorni, ma è limitata alle operazioni programmate negli ambiti dell’ortopedia, delle malattie vasco­lari e addominali, nonché della neurochirur­gia e della cardiochirurgia.

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Grazie alla seconda opinione, Gilbert Brossard (50) ha deciso di non sottoporsi all’operazione prevista.

«Cambiando il mio stile di vita sono uscito dal circolo vizioso imposto dai dolori».

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Il prof. Christoph A. Meier, direttore medico e vicedi-rettore dell’Ospe-dale universitario di Basilea

I pazienti devono poter prendere decisioni mediche nel loro interesse. A questo scopo, devono essere informati in merito ai vantaggi e agli svantaggi dei trattamenti. Il prof. Christoph A. Meier si impegna in questo senso.

Testo: Bettina Vogel

Quale dovrebbe essere l’obiettivo della medicina?

L’obiettivo della medicina dovrebbe essere effettuare solo quegli esami e quelle terapie che rispondono ai valori, alle esigenze e alle preferenze del paziente. Per un paziente con dolori all’anca, un’anca nuova non può essere un valore aggiunto se, per esempio a causa di un’insufficienza cardiaca, non può più andare a passeggiare e i dolori riman­gono sotto controllo grazie ai medicamenti. Questo intervento non migliorerebbe in modo sostanziale la qualità della sua vita. Pertanto, è indispensabile lo scambio di opi­nioni fra medico e paziente.

Trasparente e comprensibileNel cosiddetto shared­decision­making il medico coinvolge nel processo decisionale il paziente, con tutti i suoi desideri, i suoi va­lori e le sue preferenze. Secondo il professor Christoph A. Meier, direttore medico dell’Ospedale universitario di Basilea, que­sto coinvolgimento si verifica già oggi­giorno, ma non con la necessaria sistemati­

cità e il necessario rigore. «Noi medici ten­diamo a illustrare i vantaggi di un tratta­mento o di un’operazione, mentre invece i possibili svantaggi sono discussi e ponde­rati poco chiaramente», afferma il prof. Meier. Si dovrebbe invece presentare con trasparenza e in modo comprensibile al pa­ziente l’effettivo valore aggiunto di un trat­tamento, p. es. con mezzi grafici e video. «Solo pazienti ben informati possono pren­dere decisioni nel loro interesse. Questo tuttavia non significa che deleghiamo deci­sioni difficili ai pazienti, bensì che li suppor­tiamo in modo il più possibile neutrale nel loro processo decisionale».

Però è complesso attuare nella prassi lo shared­decision­making: da un lato in Sviz­zera sono disponibili solo pochi aiuti alla decisione convalidati, e d’altro lato il nostro sistema sanitario stimola ben poco il “non procedere” ad accertamenti o trattamenti. Le interessa il tema? Legga l’intera intervista con il prof. Meier: https://dialog.css.ch/sdmd

SuggerimentoChieda attivamente al suo

medico anche quali

siano gli svantaggi di un

trattamento e quali

siano tutti i trattamenti o

le terapie alternativi a

disposizione.Lo shared-decision- making aiuta a scoprire i valori, le esigenze e le preferenze di un paziente.

Preferenze

EsigenzeValori

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L’antago-nista delbuono

Un temporecenteParte delcapitello

Andatein poesiaScrittorefr. (†)

Servonoperchiamare

Musicistafrancese(† 1937)

Movimentodellacrostaterrestre

ColleraFiumedegliUSA

Grandetenore it.(† 1921)

Un piattoingelatina

Cantanteameric.

Sigla dellaNamibia

Rallentale immaginiIl Flemingscrittore

ParentiprossimiL’amicodi Eurialo

Perso-naggiobiblico

TitubareImbar-cazionea remi

CopricapometallicoUn fiumetedesco

Il nomedi Sharif(† 2015)

Il noilatino

Formano loscheletro

Un profetaUn tessutoleggero

Ex cal-ciatoreitaliano

Sigla delfotografoÈ simileal pepe

Esseresupremo

Tecnicadecorativa

Uncinoda pescaOsso delcranio

Difettodelsoftware

Assiste lapuerperaDanza delXIX sec.

Moltograssa

Un pesce

Ne ha seiil milione

Letteragreca

Un Youngdel rock

Tipicomercatoorientale

La pioggiadi LondraUnità di mis.anglosass.

Radiotele-visionesvizzera dilingua it.

Appendereil bucatoSigla ra-diofonica

Dispositi-vo elettr.

Comune del-la Valtellina

Otticotedesco(† 1888)

La festadellaBefana

La primamoglie diGiacobbe

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sono escluse.

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