Cronache PARLAMENTARI SICILIANE 2013_15 e 16

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Anno XII - n. 15/16 - 15-30 agosto 2013 Quindicinale dell’Assemblea Regionale Siciliana Edito dalla Fondazione Federico II “Parlamento concentrato sulle riforme” Forgione Direttore della Fondazione Federico II L’estate dell’Ars, approvate sette leggi Le parole del Presidente dell’Ars alla Cerimonia del Ventaglio Cronache Parlamentari

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PERIODICO DELL'ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA

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Anno XII - n. 15/16 - 15-30 agosto 2013

Quindicinale dell’Assemblea Regionale Siciliana

Edito dalla Fondazione Federico II

“Parlamentoconcentratosulle riforme”

Forgione Direttore della Fondazione Federico II

L’estate dell’Ars, approvate sette leggi

Le parole del Presidente dell’Ars alla Cerimonia del Ventaglio

Cronache Parlamentari

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sommArio

Numero 15/16 - 15/30 agosto 2013

Cronache Parlamentari

Quindicinale

dell’Assemblea

Regionale Siciliana

edito dalla Fondazione Federico II

Registrazione presso

il Tribunale di Palermo n. 21

del 13 novembre 1962

Direttoreeditoriale

Giovanni Ardizzone

Direttore responsabileFrancesco Forgione

In redazioneSergio CapraroClara Salpietro

Progetto graficoRosy Ingrassia

Redazione

PubblIcItà e banDI

Via Nicolò Garzilli, 36

90141 Palermo

Tel. +390916262833

Fax +390916262962

[email protected]

chiuso in redazione

13 agosto 2013

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Anno XII - n. 15/16 - 15-30 agosto 2013Quindicinale dell’Assemblea Regionale SicilianaEdito dalla Fondazione Federico II

“Parlamentoconcentratosulle riforme”

Forgione Direttore della Fondazione Federico II

L’estate dell’Ars, approvate sette leggi

Le parole del Presidente dell’Ars alla Cerimonia del Ventaglio

Cronache Parlamentari

2 Cerimonia del Ventaglio

Ardizzone a tutto campo

4 Forgione direttore

della Fondazione Federico II

primo piAno

8 La legge sull’albergo diffuso

10 “Un albergo orizzontale”

intervista a Claudia La rocca

12 “Un testo di nuova generazione”

parla l’inventore dell’albergo diffuso

foCus

16 Testimoni di giustizia

A settembre in Aula

18 “Una legge senza colori politici”

Consensi trasversali

20 Chi è un testimone di giustizia

22 Stato e testimoni: un rapporto difficile

pArLAmento

24 La lunga estate di Sala d’Ercole

Approvate sette leggi

29 I lavori delle Commissioni

36 Il congresso di stenografia

turismo

38 L’Alitalia e le tariffe per la Sicilia

42 Flussi turistici in calo nell’Isola

AttuALità

44 Deputati regionali e immunità

L’opinione di ignazio La Lumia

CuLturA

50 Icone bizantine: successo a Palazzo Reale

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comPlesso monumentale

Palazzo Reale

www.feder icoscondo.org

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2 Cronache Parlamentari Siciliane

“a lavorofino a metà agosto”

Il Presidente dell’Ars a tutto campo durantela tradizionale Cerimonia del Ventaglio,donato dalla stampa parlamentare prima

della pausa estiva

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Numero 15/16 - agosto 2013 3

ulle ferie vi abbiamosmentito con i fatti.Sospenderemo la no-

stra attività subito prima diFerragosto. Altro che vacanzelunghe”. Sono le parole con cuiGiovanni Ardizzone ha esordito,aprendo la sua prima cerimoniadel ventaglio da presidente del-l’Assemblea regionale siciliana.Accanto a lui Giovanni Cianci-mino, decano della stampa par-lamentare, che lo ha ringraziatoa nome dei colleghi per averconsentito maggiore libertà aigiornalisti nei corridoi del Pa-lazzo. “Con questa libertà - hadetto Ciancimino - noto peraltroche l’attività dei deputati trovapiù spazio sui media rispettoal passato”. Per Ardizzone è stata l’occasioneper lanciare un’idea ambiziosa:“Col direttore della FondazioneFederico II, Francesco Forgione,stiamo pensando di fare diven-tare Palazzo dei Normanni Pa-trimonio dell’Unesco. So chenon sarà facile ma per fare que-sto dovremo liberare PiazzaParlamento da tutte le auto”.Dopo i convenevoli il presidentedell’Ars è passato al bilancio diquesto primo scorcio di legi-slatura. “Devo ringraziare ilpresidente della sezione di con-trollo della Corte dei Conti Graf-feo e anche il presidente dellaCommissione Bilancio Dina perla collaborazione istituzionale.Forse non ci si è resi conto chequest’anno, per la prima volta,abbiamo rischiato la bocciaturadel rendiconto, che credo avrebbesignificato la dichiarazionedello stato di dissesto della Re-

gione siciliana. La Corte di conti,infatti, ha evidenziato come dei15 miliardi che si trascinavanodal 2000 al 2012, 3,5 miliardidel fondo rischi non erano esi-gibili. “E’ stata fatta unamanovra per ricostituire il fondorischi che è stato depauperatoma serve più consapevolezzache non si possono fare spese”. Ardizzone è intervenuto anchesugli equilibri tra l’esecutivo eArs: “Con la riforma del 2001- spiega – c’è stata una riparti-zione tra Governo e Par-lamento con una forteesaltazione del ruolo delpresidente della Regio-ne. La Commissione spe-ciale presieduta dall’o-norevole Cracolici esa-minerà, oltre al recepi-mento del decreto Monti, la leg-ge che regolerà una volta e pertutte i rapporti tra Parlamentoe governo regionale. Il Parla-mento non è soltanto un sup-porto del governo e del gover-natore”.A questo proposito Ardizzoneha aggiunto che “non per forzale riforme devono arrivare dalGoverno. Credo che possanoessere anche di iniziativa par-lamentare. Il fatto che oggi nonci siano risorse disponibili –auspica - ci offre la possibilitàdi concentrarci sulle riformestrutturali” . Poi il Presidente ha citato lalegge approvata sull’albergodiffuso di iniziativa parlamen-tare: “L’approvazione di questalegge ha dimostrato che le ini-ziative positive ricevono l’ap-poggio di tutti e sono molto

contento dell’apporto dei depu-tati più giovani”.Altro tema caldo è la spendingreview. “Ricordo a tutti che, aldi là di quando la approveremoall’Ars, gli effetti entreranno invigore da gennaio 2014. Appli-cheremo nei tempi il decretoMonti e in parte lo abbiamo giàfatto. La commissione presiedutada Cracolici ha fatto un ottimolavoro e dal 2014 saranno applicatii tagli. Ho dato termine - prosegue- fino al 15 ottobre per esitare

definitivamente il testo. Alcunequestioni possono essere affron-tate dal Consiglio di presidenzaperché abbiamo il potere di au-toregolamentarci, ma su altrequestioni bisogna legiferare”. “Da parte mia – ha aggiunto –quando mi sono insediato avevola possibilità di assumere 23persone nella mia segreteria,mi sono limitato a sette per ilmomento. Preferisco avvalermidel personale dell’Assemblea.Le spese di rappresentanza sonostate ridotte a 500 mila euro,renderò pubbliche anche tuttele spese riservate”.Infine, una battuta sul tradi-zionale dono della stampa par-lamentare: “Il ventaglio? Me loporterò a casa. Il rapporto conla stampa è altalenante ma sem-pre improntato alla lealtà”.

Sergio Capraro

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L’idea: “Con Forgionestiamo pensandodi far diventarePalazzo dei NormanniPatrimonio dell’Unesco”

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fido molto su di lui”.All’incontro con i giornalisti,tenutosi nella Sala Rossa di Pa-lazzo Reale di Palermo, eranopresenti il direttore uscente LelioCusimano, il nuovo direttoreFrancesco Forgione, i compo-nenti del Consiglio d’ammini-strazione della Fondazione, ilvice presidente dell’Ars SalvoPogliese, i deputati questoriPaolo Ruggirello e AntoninoOddo e il segretario generaledell’Ars Giovanni Tomasello.“Ringrazio il direttore Cusimano- ha affermato il presidente del-l’Ars - per il lavoro svolto. Haereditato una situazione non fa-cile, ma consegna la FondazioneFederico II con i conti in regolae ci dà la possibilità di immagi-nare la terza fase, quella del ri-lancio. Con Lelio Cusimano c’èstata la fase di ‘normalizzazione’e di assestamento dei conti dopola stagione degli scandali, conForgione spero che inizi unanuova fase di entusiasmo e ot-timismo. A lui il compito di darenuovo lustro alla FondazioneFederico II in quella che potrebbeessere definita la sua terza fase.La sfida affrontata da Cusimanoè stata complessa ma oggi ci la-scia un ente in grado di soste-nersi senza finanziamenti pub-

un tweet, poi il 12 giugno laproposta è stata approvata dal-l’intero Consiglio di ammini-strazione della Fondazione. “Hoscelto Forgione a capo della Fon-dazione Federico II - ha spiegatoArdizzone - perchè è una personaperbene e questo è sotto gli occhidi tutti. Ho sempre apprezzatole sue qualità umane, ha un en-tusiasmo contagioso. Sulla suanomina ho avuto l’avallo di tuttoil Consiglio di presidenza. For-gione ha capacità di relazionarsie conosce bene il territorio. Con-

on la nomina diFrancesco Forgionesi respira un nuovo

entusiasmo, ci fa guardare conottimismo alla possibilità di farecultura”. Con queste parole ilPresidente dell’Assemblea Re-gionale Siciliana e della Fonda-zione Federico II, Giovanni Ar-dizzone, ha presentato, il 1° ago-sto, alla stampa il nuovo direttoredella Fondazione Federico II.La nomina di Forgione era stataannunciata ai primi di giugnodal presidente Ardizzone tramite

4 Cronache Parlamentari Siciliane

““

Fondazione Ferderico II:

Forgione direttore

CC

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turale delle eccellenze. La nostraFondazione, che gestisce PalazzoReale e la Cappella Palatina, siimpegnerà in tutti i modi affinchèil percorso arabo-normanno ven-ga promosso a patrimonio del-

l’Unesco. Possiamo contaresui numeri, infatti, da lu-glio 2012 a luglio 2013abbiamo incrementato ilflusso di turisti a 206milapresenze, un bacino enor-me che può solo miglio-rare”.“La tabella H - ha prose-guito - non ci serve. Di-mostreremo che si puòfare cultura senza finan-ziamenti pubblici, ma piut-tosto organizzando ini-ziative ed eventi che ren-dano gli enti allettantianche agli investitori pri-vati. La Fondazione Fe-derico II è l’unica istitu-zione culturale regionaleche si autofinanzia, che

sta aperta 363 giorni l’anno.Chiediamo l’applicazione dellalegge del 2005 che assegna allaFondazione la biglietteria online di tutti i siti della Sicilia, inaccordo con la Regione siciliana,questo servizio ci darà la possi-bilità di semplificare le nostrerisorse culturali. Ne ho già par-lato con il Presidente della Re-gione, Rosario Crocetta, e hoavviato dei tavoli tecnici con gliassessorati ai Beni Culturali eal Turismo”.Il nuovo direttore della Fonda-zione Federico II punta ad esal-tare l’anima mediterranea del-l’Ente, sostenendo il dialogo frale culture, le identità e le religioni

culturale. Città come Berlinosono riuscite a sfruttare un fat-tore di questo tipo, spero che inSicilia si faccia lo stesso. Faccioi miei auguri all’onorevole For-gione”.

A tracciare le linee guida per ilfuturo della Fondazione è statoil neo direttore Forgione, cheha esordito ringraziando il pre-sidente Ardizzone e l’intero con-siglio d’amministrazione per laresponsabilità affidatagli, “spero- ha detto - di non deludere letante attese comunicatemi inquesti giorni. Questo incaricoè motivo di orgoglio, ma soprat-tutto di responsabilità. Metteròtutta la passione che mi con-traddistingue. La Sicilia si aspettatanto e merita tanto nel settoredella Cultura”.“Dovremo recuperare - ha sot-tolineato Forgione - una grandecapacità nella promozione cul-

blici e con i conti in ordine”. “La Fondazione - ha evidenziatoArdizzone - ha la grande qualitàdi potersi finanziare da sola,tramite il servizio di biglietteriae bookshop, e può vantare diprodurre con i suoi 46 dipendentiquanto gli 800 che lavorano nei14 siti della Provincia di Palermo.La precedente amministrazionein mano a Lelio Cusimano haproceduto a pagare debiti pre-gressi consegnando a Forgioneuna situazione sana, non piùdipendente dalle risorse dellatabella H”.Il presidente Giovanni Ardizzone,infine, ha ricordato che la co-noscenza con l’onorevole For-gione risale al 2001. “Lo conosco– ha osservato - dalla nostra pri-ma esperienza all’Ars, lui espo-nente dell’opposizione ed io dellamaggioranza, e devo esprimeresoddisfazione per la sua nominain quanto è una persona di schiet-tezza e intelligenza rara. Le pros-sime sfide che ci aspettano leaffronteremo con coraggio e de-dizione. Dobbiamo avere la ca-pacità di pensare in grande econ Forgione ci apriamo all’e-sterno”.La Fondazione è stata sottopostaad un “duro lavoro di risana-mento”, come ha spiegato il di-rettore Cusimano, consentendo“di rimettere in piedi la macchinaper lavorare meglio”.“Negli ultimi due anni - ha ag-giunto Lelio Cusimano - abbiamomesso in piedi 30 mostre conoltre 1500 opere e un enormeseguito di pubblico. Ma ricordoun dato importante, il 5% delnostro Pil proviene dal turismo

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Il Presidente dell’Arse della FondazioneArdizzone: “ringrazioCusimano per il lavorosvolto. Con Forgionefacciamo culturae ci apriamo all’esterno”

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del Mediterraneo, stringendoaccordi con le università e conle accademie di Belle Arti di Pa-lermo e Catania. “Il Mediterraneo- ha commentato - è la più granderisorsa di cui disponiamo e nonpossiamo rassegnarci, pensandoai migranti che arrivano a Lam-pedusa, di viverlo come la piùgrande tragedia di questo nuovomillennio”.Gli appuntamenti che avrannola Fondazione Federico II comeprotagonista, inizieranno il3 settembre, nel giorno del-l’anniversario della morte delgenerale Carlo Alberto DallaChiesa e della compagna SettiCarraro, un’ala del bookshoppresente all’interno di PalazzoReale sarà concessa all’asso-ciazione Libera, che potrà ven-dere i prodotti provenienti daiterreni confiscati alla mafia.“Quest’anno è il 50° anniver-sario dall’uscita del film “IlGattopardo” di Luchino Vi-sconti - ha comunicato il di-rettore Forgione - e stiamo or-ganizzando, insieme ad un co-mitato scientifico e con la Scuoladel Cinema di Roma e Palermo,un evento legato al ricordo delfilm. A tal proposito ringrazioper la presenza oggi il maestroGioacchino Lanza Tomasi, stu-dioso di fama internazionale. Inoccasione del 70/mo anniversariodello sbarco degli alleati in Siciliasi terrà un convegno, promossocon le Università di Palermo,Catania e Messina, un momentodi riflessione su come lo sbarcoha cambiato gli assetti geopoliticie del potere nell’intero Mediter-raneo e sulle conseguenze na-

zionali e siciliane di questi eventi,fino all’approvazione dello Statutoautonomo. Per quanto riguardale mostre dobbiamo puntaremolto di più sulla qualità dellemostre, su eventi di rilevanzanazionale, infatti, abbiamo giàin programma un incontro conil maestro Botero”.“La Fondazione - ha proseguitoForgione - non deve essere pa-

lermocentrica, ma regionale,deve costruire un rapporto conil territorio, deve aprirsi al ter-ritorio. La sfida è dimostrareche in Sicilia si può produrrecultura senza il saccheggio dirisorse pubbliche e l’uso amoralee immorale delle carte di credito.A chi ha detto che con la culturanon si mangia dobbiamo saperdimostrare il contrario, ancheperchè quelli che lo hanno af-fermato coincidono con coloroche se la sono mangiata”.Un’altra novità riguarda la mo-stra sulle Icone bizantine, espostenelle Sale Duca di Montalto di

Palazzo Reale, che sarà prolun-gata fino al 28 agosto; una copiadel catalogo “Immagine e Scrit-tura. Presenza greca a Messinadal Medioevo all’età Moderna”a conclusione dell’incontro èstata donata ai giornalisti pre-senti.A sorpresa, tramite il poeta edautore Nino Buttitta, il registaGiuseppe Tornatore dall’Australia

si è congratulato con il presidentedell’Ars Giovanni Ardizzone“per la nomina di Forgione alladirezione della Fondazione Fe-derico II”.Infine, come anticipato dal di-rettore Forgione, Cronache Par-lamentari Siciliane, periodicod’informazione dell’Ars, da set-tembre diventerà portale online,“stiamo già lavorando - ha con-cluso il direttore della Fondazione- al progetto editoriale, CronacheParlamentari diventerà unostrumento utile per dare le notiziesull’attività dell’Ars”.

Clara Salpietro

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Francesco Forgione, giornalista professionista,è nato a Catanzaro nel 1960 e vive a Palermo

da vent’anni. Il suo impegno politico inizia da giovane,nel 1982 viene eletto consigliere nel suo comune:Tiriolo, in provincia di Catanzaro, nelle liste delPartito di Unità Proletaria per il comunismo.Da dirigente regionale del PCI in Calabria, a metàdegli anni ‘80, è impegnato a denunciare la presenzadi imprese legate alla mafia nella costruzione dellabase militare americana dei cacciabombardieriF16 a Isola Capo Rizzuto e si impegna contro lacostruzione della centrale a carbone di Gioia Tauroe gli interessi della ‘ndrangheta ad essa collegati.Con la nascita di Rifondazione Comunista, diventacaporedattore e poi direttore responsabile del set-timanale “Liberazione”. Nel 1994 si trasferisce inSicilia e diventa segretario regionale del PRC,incarico che ricopre fino al 2001.

Nel 1996 viene eletto deputato all’As-semblea Regionale Siciliana e finoal 2006 è capogruppo parlamentare.Eletto alla Camera dei Deputati, èstato presidente della CommissioneParlamentare Antimafia dal novem-bre del 2006 fino allo scioglimentoanticipato della legislatura nel 2008.Durante la sua presidenza la Com-missione ha approvato, tra le altre,la prima relazione sulla ‘Ndranghetae il Codice etico per le candidaturedi partiti. Nel 2010 ha aderito a Si-nistra Ecologia Libertà.Dal 2004 al 2006 è stato direttore diTelejato, protagonista nelle denunceantimafia nel palermitano.Dal 2008 al 2011 è stato docente diStoria e sociologia delle organizza-zioni criminali all’Università dell’A-quila. Giornalista e studioso dei fenomenimafiosi, Forgione è autore di nume-rosi saggi e libri di inchiesta: conPaolo Mondani, Oltre la Cupola. Mas-soneria, mafia e politica (Rizzolieditore 1994, prefazione di StefanoRodotà, postfazione di Agostino Cor-

dova); Amici come prima. Storie di mafia e politicanella Seconda Repubblica (Editori Riuniti, 2003,prefazione di Nicola Tranfaglia); ’Ndrangheta. Boss,luoghi e affari della mafia più potente al mondo(Baldini Castoldi Dalai, 2008); Osso, Mastrosso eCarcagnosso. Immagini miti e misteri della ’ndrangheta,con Ciconte, Macrì, Patti ( Rubbettino 2010, prefazionedi Nino Buttitta); Storia Illustrata di Cosa nostra.La mafia siciliana dal mito dei Beati Paoli ai giorninostri, con Ciconte e Patti (Rubbettino, 2011, pre-fazione di Piero Grasso); Mafia export. Come ’ndran-gheta, cosa nostra e camorra hanno colonizzato ilmondo (Baldini Castoldi Dalai, 2009), pubblicatoin 11 lingue e in 20 Paesi; Porto franco. Politici, ma-nager e spioni nella repubblica della ’ndrangheta(Dalai editore, 2012) e Atlante delle mafie. Storia,economia, società, cultura, con Enzo Ciconte e IsaiaSales (Rubbettino, 2012).

Ecco chi è Francesco Forgione,nuovo direttore della Fondazione Federico II

Passione politica,antimafia e cultura

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a prima legge parlamen-tare di questa legislaturaall’Ars. La prima legge

firmata dal Movimento CinqueStelle in Italia. Sono almenodue i primati che porta con séil testo sull’Albergo Diffuso ap-

provato il 24 luglio scorso aSala d’Ercole. Una legge soste-nuta trasversalmente dai gruppipolitici dell’Ars e che giunge,numeri alla mano, in una fasecritica per il turismo siciliano. La legge deriva dal ddl 230,

presentato il 28 febbraio 2013e firmato da Claudia la Rocca(M5S) e da tutti i colleghi delgruppo, nonché da FabrizioFerrandelli (Pd). Relatore deltesto Giorgio Assenza (Pdl). C’e-rano altri tre disegni di legge

LL

albergo diffuso,approvata la legge

L’Ars ha varato un testo sostenutotrasversalmente dai gruppi parlamentari

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sulla materia che sono stati ab-binati al 230, scelto come testobase dalla Quarta Commissione,presieduta da Giampiero Triz-zino (M5S) perché non compor-tando oneri finanziari si sarebbepotuto discutere prima dellasessione di bilancio: si trattadel n. 120 (primo firmatarioSalvino Caputo, Pdl, decadutodalla carica), del 76 (unico fir-matario Girolamo Turano, Udc)e del 152 (a firma di SalvatoreCordaro, Grande Sud-Pid Can-tiere Popolare). Cinque le sedutededicate all’Albergo Diffuso incommissione tra il 7 marzo eil 3 luglio quando il testo è statoesitato per l’aula. Qui il disegnodi legge è stato emendato e poiapprovato all’unanimità.L’albergo diffuso è un nuovomodo di concepire l’ospitalità,complementare al turismo tra-dizionale, che rilancia la fruibilitàdei centri storici delle città edei paesi e pone le basi per nuovaoccupazione. La legge punta adislocare gli alloggi per i turistinelle abitazioni del centro storicoe dei borghi marinari e rurali,garantendo a pochi metri daessi la presenza di locali adibitia spazi comuni per gli ospiti.L’articolo principale è il numerouno: con esso infatti la RegioneSiciliana nell’ottica della diffu-sione del turismo sostenibilericonosce e regolamenta, comeforma complementare e di sup-porto per lo sviluppo turistico,l’albergo diffuso per raggiun-gere contemporaneamente nu-merosi obiettivi: destagionaliz-zare e arricchire l’offerta turi-stica; recuperare il patrimonio

edilizio dei centri storici e deiborghi nonché ridurre il con-sumo del territorio; incentivarel’economia dei centri storici edei borghi nonché valorizzarei centri commerciali naturalidefiniti dall’articolo 9 dellalegge regionale 15 settembre2005, n. 10; dare un nuovo slan-cio produttivo alle antiche mae-stranze; evitare lo spopolamento

dei piccoli comuni lontani daicircuiti turistici tradizionalinonché offrire nuove opportu-nità occupazionali.L’articolo 2 specifica il significatodi alcune definizioni. Per “al-bergo diffuso” si intendono lestrutture caratterizzate dallacentralizzazione in unico stabiledell’ufficio ricevimento e dellesale di uso comune, e dalla di-slocazione delle unità abitativein uno o più stabili separati,purché ubicati nei centro storicie nei borghi marinari e ruralidel comune e/o distanti nonoltre 300 metri effettivi dall’e-dificio nel quale sono ubicati iservizi principali. Ecco spiegatoquindi come è strutturato unalbergo diffuso. Nei comuninei quali gli strumenti urbani-stici non prevedono l’indivi-duazione di zone di centro storico(Zona A), gli alberghi diffusipossono essere ubicati nelle areeindividuate dagli stessi comunicome di interesse storico, ar-chitettonico o monumentale.Quali sono i requisiti fonda-

mentali per essere riconosciuticome Albergo diffuso? E’ ne-cessario che la struttura ricettivasia gestita in forma imprendi-toriale, anche individuale, conattinenza o interesse statutarionel campo dell’accoglienza; deveessere gestita in forma profes-sionale e offrire servizi turisticiai fruitori (accoglienza, bar, ri-storo, svago, palestra);

Le unità abitative, almenosette, devono essere di-slocate in più edifici se-parati e soprattutto pree-sistenti; devono esserci

spazi comuni per gli ospiti (ri-cevimento, sale comuni, bar,punto ristoro); la distanza tragli stabili deve essere ragione-vole: massimo 300 metri tra leunità abitative e le strutturecon i servizi. L’albergo diffusonon può sorgere in comuni eborghi abbandonati o disabitati.I requisiti per la classificazionein stelle sono identici a quelliper la classificazione delle strut-ture extra-alberghiere.Gli immobili convertiti in al-bergo diffuso possono mante-nere la destinazione urbanisticaresidenziale, fatta eccezioneper lo spazio destinato ai servizicomuni. Sono state previste in-fine alcune deroghe alle normeigienico sanitarie. Nel caso incui tra gli edifici facenti partedell’albergo diffuso vi sianomanufatti preesistenti alla datadi entrata in vigore del decretodel ministero della sanità 5 lu-glio 1975, sono ammesse le al-tezze ed i rapporti aeroillumi-nanti esistenti.

Sergio Capraro

p r i m op i A n o

Riconosciuto in Siciliaquesto nuovo mododi concepire l’ospitalità

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10 Cronache Parlamentari Siciliane

alermitana, 32 anni il 3settembre. Claudia LaRocca, deputata del Mo-

Vimento Cinque Stelle è la primafirmataria della legge sull’Al-bergo Diffuso. Il suo testo erastato scelto come base ma eranoben quattro le proposte di leggedi altri deputati sullo stesso ar-gomento. Così la giovane espo-nente del partito di Grillo mostrail doveroso fair play: “i testi deicolleghi deputati erano altret-tanto validi, la differenza so-stanziale è che il nostro nonprevedeva oneri finanziari. L’Al-

bergo diffuso è stato propostoin maniera trasversale ancheda altre forze politiche, ciò di-mostra che in Parlamento sipuò lavorare bene su progettiche guardano il bene comune.Ho apprezzato il lavoro di tuttala Commissione, a partire daquello del relatore onorevoleGiorgio Assenza”. Perché ha voluto puntare

sull’Albergo diffuso?

“Perché l’albergo diffuso accoglieil turista facendolo immergerenelle atmosfere autentiche dellavita dei piccoli borghi e centri

storici, aiutandolo a conoscereabitudini e usanze originarie,a vivere la quotidianità localee a degustare prodotti enoga-stronomici tipici. Inoltre miraalla salvaguardia dell’ambiente,al recupero urbanistico, allavalorizzazione delle tradizioni,dando al tempo stesso oppor-tunità imprenditoriali, con ri-cadute positive sulle attivitàcommerciali esistenti, nonchésui centri commerciali naturali.Mi piace sottolineare l’orizzon-talità dell’albergo diffuso. Nonalloggi in unico edificio ma

“un albergoorizzontale”Claudia La Rocca del M5S è la primafirmataria del testo base divenuto legge

PP

“un albergoorizzontale”

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sparsi ed equidistanti dai serviziessenziali”.Quali sono gli obiettivi di que-

sta legge?

“Gli obiettivi principali dell’al-bergo diffuso sono il recuperodel patrimonio edilizio dei centristorici per ricavarne degli al-loggi per i turisti e l’argine allospopolamento dei piccoli comuni,spesso lontani dai circuiti tu-ristici tradizionali. La nascitadegli alberghi diffusi pun-ta inoltre a creare nuoveopportunità occupazionali.In un difficile momentostorico come questo è ne-cessario dare un segnaledi novità, di idee che guar-dino sia allo sviluppo, siaalla sostenibilità. Il nostroterritorio deve puntaresul turismo per la sua ri-nascita. Come Movimentopromuoviamo l’ospitalitàdiffusa, espressione delconcetto di turismo so-stenibile. Colgo l’occasioneper ringraziare GiancarloDall’Ara, promotore inItalia dell’albergo diffuso,il presidente dell’Associa-zione Nazionale Alberghi Dif-fusi,. Michele Esposto, nonchéi responsabili degli alberghidiffusi di Scicli e Modica e tuttigli attivisti che hanno messoa disposizione le loro profes-sionalità per il miglioramentodel testo”. Ha citato Scicli e Modica. Quin-

di l’albergo diffuso esisteva

già in Sicilia?

“Sì, alcuni, nati dalla singolainiziativa ma l’albergo diffusonon era riconosciuto. Con questa

legge ci mettiamo al passo conaltre regioni; puntiamo al mo-dello Puglia e Campania chehanno sviluppato l’albergo dif-fuso nel modo migliore. Qual-cuno da Ragusa Ibla mi ha chia-mato dicendomi: ma i miei bedand breakfast messi in retesono già un albergo diffuso?”.Qual è stata la sua risposta?

“In qualche modo sì, mancavaloro solo lo spazio comune, pun-

to fondamentale dell’albergodiffuso, dove tutti fanno cola-zione, dove c’è l’accoglienza, ilristoro e servizi vari. Che qual-cuno lo stesse già facendo è co-munque la dimostrazione chel’Albergo diffuso funziona. Que-sto provvedimento servirà a farripartire l’economia anche nellepiccole realtà che, grazie a que-sta legge, potranno dotarsi diveri e propri impianti di rice-zione senza però dover spendereenormi capitali per la costru-

zione di mastodontici hotel. Laricchezza sta nei centri storicie riscoprirla e valorizzarla èun dovere di chi fa le leggi”.E come la mettiamo con gli

albergatori tradizionali? Sono

già in crisi. Con l’albergo dif-

fuso aumenterà ulteriormente

la concorrenza…

“Io credo che i fruitori dell’al-bergo diffuso rappresentino untarget diverso da quello degli

hotel. E’ la famosa dif-ferenza tra turista eviaggiatore. Chi sce-glie un albergo diffu-so vuole immergersinell’ambiente localee conoscere le personedel luogo. Tuttaviaqualcosa per gli al-bergatori il Governodovrà fare. Ho fattouna piccola indaginepresso i tour operatorper capire perché pre-feriscono mandare iloro clienti verso altremete, piuttosto che inSicilia. Il fattore cheincide di più è la com-petitività delle nostre

strutture. Il rapporto qualitàprezzo non funziona. Ecco per-ché gli studenti che viaggianoin inverno e potrebbero aiutarela destagionalizzazione vengonospediti in soprattutto in costieraamalfitana. La maggior partedegli hotel hanno bisogno diessere ristrutturati per compe-tere. Su questo gli albergatoridevono essere aiutati con la pro-grammazione dei fondi comu-nitari 2014-2020”.

S.C.

p r i m op i A n o

Avevano presentato tre ddlsullo stesso tema anche Pdl,Udc e Pid Cantiere Popolare

Page 14: Cronache PARLAMENTARI SICILIANE 2013_15 e 16

a sua formula, innova-tiva, ecosostenibile, re-munerativa, a favore del

turismo e contro lo spopola-mento dei borghi, è esplosa co-stantemente in Italia negli ul-timi quindici anni e ha fattomediaticamente il giro del mon-do. Giancarlo Dall’Ara, inven-tore dell’albergo diffuso, è statointervistato persino da NationalGeographic e dal New Yor Ti-mes. A Londra è stato premiatonel 2010 al World TravelMarket con l’ambito WtmAward. Oggi mostra soddisfa-zione per la legge varata il 24luglio all’Ars. Come giudica la legge sici-

liana sull’albergo diffuso a

lei tanto caro?

“È decisamente una legge fattabene, la considero una leggesull’albergo diffuso di nuovagenerazione. Consideri che l’al-bergo diffuso è un argomentodi nicchia che coinvolge un’ot-tantina di realtà in tutta il paesequindi le norme di solito sonopionieristiche. La prima leggesul tema è stata fatta in Sar-degna nel ‘98 ed era compostadi poche righe. La Sicilia è par-ticolarmente vocata per questaformula e ne ha bisogno perchéil turismo siciliano è troppoconcentrato in un periodo distagionale brevissimo, legatoalla vendita dei pacchetti tra-dizionali, coi tour e le escursioni.Il sapore della Sicilia lo assaggise lo vivi come i siciliani. Glialberghi diffusi italiani sonoaperti tutto l’anno perché hannoospiti tutto l’anno. L’albergodiffuso, infatti, vende lo stile

LL

12 Cronache Parlamentari Siciliane

“una leggedi nuovagenerazione”

La parola a Gianfranco Dall’Ara,diventato famosoper aver ideato l’albergo diffuso

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Numero 15/16 - agosto 2013 13

di vita di questi luoghi, che sianovembre o febbraio”. Quindi crede che sarà un suc-

cesso?

“La legge approvata dall’Arscrea i presupposti. Bisogna ve-dere se gli alberghi diffusi chenasceranno verranno fatti egestiti bene. Finora i sicilianisi sono fatti valere. L’albergodiffuso di Scicli ha un successostraordinario, in poco tempoè divenuto un esempio. La stessacosa posso dire per gli altri”. Se fosse un albergatore tra-

dizionale sarebbe preoccupato

per il nascere di alberghi dif-

fusi?

“Vede, io oggi insegno ma vengodal settore alberghiero tradi-zionale. Non c’è alcuna concor-renza, mi sorprendo quandoassisto a polemiche. I targetsono completamente differenti.Le comodità che trovi in hotelnon le trovi in alberghi diffusi,dove se piove devi fare trecentometri, magari in salita, per farecolazione o seicento per andarea trovare gli amici. Il clientetradizionale percepisce questocome un grave disservizio. Op-pure immagini di arrivare inun albergo diffuso la notte coiproblemi di segnaletica. Di solitonell’albergo diffuso c’è solo unatarghetta nella casa. Un tedescoche non ha mai trovato auten-ticità, si innamora di tutto que-sto. E’ il bello di attraversarela strada, di chiedere informa-zioni ed entrare in contatto conla gente del posto”. In altre regioni è stato fissato

un limite di abitanti, di solito

cinquemila, per i comuni dove

è possibile fare degli alberghi

diffusi. Il limite non c’è nella

legge siciliana. Anzi la pos-

sibilità di fare alberghi diffusi

è stata estesa, oltre ai centri

storici di interesse, ai borghi

marinari e rurali. Crede possa

essere un problema?

“Direi di no. E’ chiaro che l’al-bergo diffuso è adatto alla vitadei piccoli borghi, nelle grandicittà non funzionerebbe con iltraffico e i problemi che cono-sciamo. Ma se un determinatoborgo, rurale o marinaro, faparte di un grande comune vabene, l’importante che sia unborgo. Il limite al numero degliabitanti l’ha messo per primal’Emilia Romagna con la pos-

sibilità di modificarlo dopo unprimo test. Infatti da cinquemilasono recentemente passati aottomila. Non abbiamo alcunnessun interesse che ci sianonorme restrittive se non nel li-mitare le distanze tra le unitàabitative”. La legge in Sicilia prevede

che la distanza massima tra

le unità abitative, che com-

pongono l’albergo diffuso, sia

di 300 metri.

“Il tema della distanza è im-portante per la riuscita dell’al-bergo diffuso. Chi fa l’albergodiffuso spende meno se le di-stanze sono ridotte e i clientisono più contenti”.Perché?

p r i m op i A n o

“Il testo è pensato bene,ora tocca agli imprenditori.L’Albergo diffuso è adatto alla Sicilia”

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In Sicilia fino a qualche settimana fa non c’erauna legge che li riconoscesse, ma erano già nati

cinque alberghi diffusi. Circa diecianni fa il primo sbocciò a Sant’AngeloMuxaro. Via via se ne sono fatti avantialtri quattro: a Piazza Armerina, aModica, a Savoca e a Scicli. Stannoriscuotendo un ottimo successo.

Ognuno presenta un’identità e caratteristichediverse, quelle del luogo in cui si trovano. Dalbarocco di Scicli alla vacanza naturalistica diSant’Angelo. Non a caso, Ezio Occhipinti, un

passato da consulente d’azienda nel turismo e so-prattutto colui che ha messo in piedi l’Albergo

diffuso di Scicli, hasuggerito alcuni emen-damenti al testo perprevedere una classi-ficazione. Occhipinti,infatti, durante l’iterparlamentare è statoascoltato in QuartaCommissione: “Sonostato chiamato e hopartecipato con pia-

14 Cronache Parlamentari Siciliane

“I clienti riescono a cogliere l’at-mosfera dell’albergo diffuso. Seio e i miei amici distiamo 500metri, e altri 500 metri dalla re-ception più che una vacanza di-venta un supplizio. E’ bene cheil gestore trovi case vicine. Il ser-vizio di pulizia sarà più rapidoed economico, la receptionist im-piegherà pochi minuti per ac-

compagnare i clienti e non dovràessere sostituita. Tutto diventasemplice. Con una distanza mas-sima maggiore avremmo assistitoad un proliferare di alberghi dif-fusi ma molti avrebbero chiuso”. Come sono le abitazioni degli

alberghi diffusi? Lussuose,

semplici? Quanto costa per-

nottare in queste case?

“Ogni albergo diffuso è diversodall’altro. In Italia esistono al-berghi diffusi dove notte e pic-cola colazione costano 1000euro, altri dove costano 40 euro.Dipende anche da dove si trova.A Piazza Armerina e a Sciclici sono i palazzi del seicento,è naturale che vengano fuorialberghi diffusi di alto livello.

Già cinque in sicilia

A Sant’Angelo Muxaro, Piazza Armerina, Modica,Savoca e Scicli l’abergo diffuso è realtà

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Numero 15/16 - agosto 2013 15

cere. Questa legge per noi è molto importante. Fi-nora, senza alcun regolamento, siamo andatiavanti in modo casereccio, con tutte le difficoltàin termini autorizzativi. Direi che la rivoluzioneè la classificazione. Ho proposto di fare una clas-sificazione ad hoc, come accade per gli alberghitradizionali. Se questa classificazione, come an-nunciato dall’assessore Stancheris, viene inseritanel regolamento attuativo, la Sicilia si porrebbecome la prima regione a proporla in Italia”. Igestori degli “Ad” tengono a precisare che si trattadi alberghi: “la legge – dice Occhipinti – finalmenteci riconosce questo status, nei fatti non siamo bedand breakfast o case vacanza: innanzitutto c’è unospazio comune per i servizi essenziali. A Scicliquesto spazio si trova in pieno barocco, in unavia che è patrimonio dell’umanità”.

“Oltre a creare un nuovo modellodi ospitalità – afferma ancora Oc-chipinti - che mira a far vivere un’e-sperienza autentica, gli obiettivi delprogetto sono il coinvolgimento deiproduttori locali e la promozione del

territorio. Per questo la strategia di marketing èincentrata sui tre principali eventi che Scicli offre:la Cavalcata di san Giuseppe, la Pasqua e la Festadelle Milizie”.A volte gli alberghi diffusi sono composti da unitàabitative di un unico proprietario, altre volte sonodiversi proprietari. C’è chi preferisce gestire alcuniservizi come le pulizie centralmente, chi affida lepulizie ai singoli proprietari. Dettagli. La formula“albergo diffuso” funziona.

S.C.

p r i m op i A n o

Ma se ci troviamo in un borgomarinaro verranno fuori casesemplici. Certamente più unalbergo diffuso è eterogeneopiù potrà diversificare l’offertacon prezzi e case diverse”.La legge dell’Ars prevede un

numero minimo di sette unità

abitative. Qual è a suo avviso

il numero ideale di unità?

“Sette è il dato giuridico e vabene. Il numero ideale di unitàabitative, tuttavia, oscilla daluogo a luogo a seconda dellanotorietà turistica del luogo,più il borgo è conosciuto comelocalità turistica, meno possonoessere le unità. Dove infatti lapercentuale di riempimento èbassa sarà necessario avere

maggiore ricettività per lavo-rare sui gruppi e fare margine.Inoltre ci vorranno più fondiper la promozione e il marke-ting. Il consiglio è comunquedi aumentare le unità gradual-mente. Partire per esempio daquindici se l’obiettivo è arrivarea trenta”.

Sergio Capraro

Parla unodegli imprenditori:“legge importanteper il nostro futuro”

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16 Cronache Parlamentari Siciliane

Semaforo verde dalle commissioniAntimafia e Affari Istituzionali.

Manca solo l’ok della Commissione Bilancio

testImonIDI GIustIzIa

a settembre la prima legge

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Numero 15/16 - agosto 2013 17

ad un passo dall’aula ildisegno di legge n.478d’iniziativa governativa

per i benefici in favore dei te-stimoni di giustizia. Mancasolo l’ok da parte della Com-missione Bilancio. L’iter par-lamentare è iniziato in Com-missione Antimafia, presiedutada Nello Musumeci, dove iltesto ha avuto all’unanimitàparere favorevole. Semaforoverde anche in CommissioneAffari Istituzionali, presiedutada Marco Forzese. Il ddl neces-sita della copertura finanziaria,per questa ragione serve il pas-saggio in secondo commissionedove non è stato ancora esa-minato. Se, come sembra, nonci saranno intoppi, il testo di-venterà legge a settembre. Il disegno di legge, che portala firma del presidente dellaRegione Rosario Crocetta, pre-vede l’estensione ai testimonidi giustizia dei benefici stabilitidalla legge regionale 20 del1999 in favore dei familiaridelle vittime di mafia.E’ bene innanzitutto specificarela differenza tra collaboratorie testimoni di giustizia. Questiultimi, infatti, sono cittadiniche, per la loro collaborazionecon la magistratura, hannodovuto lasciare la regione pertrasferirsi in località sicure,sotto identità fittizie, ma nonsono affatto persone coinvolteprecedentemente in azioni cri-minali.La figura del “testimone di giu-stizia” in realtà esiste da temponella prassi, ma ha assuntonell’ordinamento statale un ri-

lievo giuridico autonomo conl’intervento normativo operatodal legislatore con la legge 13del febbraio 2001, n. 45, cheha modificato la legge 82/1991.la legge del 2001 ha esteso ladisciplina propria del collabo-ratore di giustizia in favore dichi, non avendo commesso al-

cun reato e spesso essendonestate vittima, decide di cooperarecon lo Stato, fornendo infor-mazioni utili alle indagini edalla condanna dei colpevoli;così, tuttavia, mettono a rischiol’incolumità e il sereno svolgersidella vita propria e dei proprifamiliari.La norma – si legge nella re-lazione del testo - si pone incoerenza con due indirizzi:quello del 2008 formulato dallaCommissione parlamentared’inchiesta sul fenomeno dellacriminalità organizzata conl’approvazione all’unanimità

della relazione sui testimonidi Giustizia. Allora si evidenziòla necessità di prevedere formedi assunzione obbligatoria nellepubbliche amministrazioni infavore dei testimoni di giustizia.L’altro input giunge dal Par-lamento europeo che del’argo-mento si occupò nel 2011, in

sede di approvazione della re-lazione sulla criminalità orga-nizzata nell’Ue. Le procedure e l’attività istrut-toria per l’ammissione ai be-nefici sono le stesse previsteper i familiari delle vittime esono gestite dal Dipartimentoregionale della famiglia e dellepolitiche sociali Servizio 8. E’prevista l’istituzione nel bilanciodella Regione siciliana di unapposito fondo destinato a co-prire gli oneri provenienti dalleassunzioni autorizzate dal di-segno di legge.

Sergio Capraro

f o C u s

ÈÈ

Il testo governativo estende ai testimonidi giustizia i benefici di cui godonoi familiari delle vittime di mafia

Nello Musumeci Marco ForzeseNello Musumeci Marco Forzese

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l disegno di legge sui testi-moni di giustizia è uno diquelli che non conosce co-

lore politico. Commenti positivida destra a sinistra. Commentianche da parte di chi ha dedicatouna vita a questi temi come Ste-

fania Grasso, figlia di VincenzoGrasso, l’imprenditore calabreseucciso dalla ‘Ndrangheta nell’89,continua le sue battaglie conl’associazione Libera. E accogliecon favore la legge in corso diapprovazione in Sicilia. “Ben

venga questa legge, aiuterà isiciliani che vogliono denun-ciare. Purtroppo in Calabriasiamo indietro e non sono affattoottimista. Sono quotidianamentevicina a imprenditori che hannodenunciato come Tiberio Ben-

II

18 Cronache Parlamentari Siciliane

Commenti positivi da tutti i fronti:soddisfatti sia i testimoni di giustizia

che i politici da destra a sinistra

“una leggesenza colori politici”

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Numero 15/16 - agosto 2013 19

tivoglio, scampato miracolosa-mente ad un attentato, o comeRocco Mangiardi e GiuseppeDemasi. Molti non sanno chesia in Sicilia che in Calabria cisono persone che reagiscono.In loro rivedo mio padre”. Papàche in una lettera a Biagi nel1987 scrisse: “Nel nostro paesesi vive sotto una cappa di paurae io denuncio per costruire uncambiamento,una vita migliorenon tanto per me ma per i mieifigli”. “Sul fronte della prote-zione e la sicurezza – affermaancora la Grasso – c’è invecetanto da fare. Non si può atten-dere che vengano uccise le per-sone”.Per il presidente della Commis-sione Regionale Antimafia,Nello Musumeci, “è un attoche assume rilevante valoremorale ed esalta il valore delladenuncia da parte di soggettiche, autonomamente e senzafar parte di organizzazioni cri-minali, sentono il dovere di te-stimoniare contro la mafia e isuoi gregari”. “Col presidente dell’Ars Ardiz-zone - ha aggiunto Musumeci- abbiamo già avuto un primoconfronto a Roma col ministroper la Pubblica amministrazioneGiampiero D’Alia, dal quale ab-biamo raccolto interesse e at-tenzione verso questo tema. In-contreremo per lo stesso motivoanche il ministro dell’InternoAngelino Alfano. E’ importante,infatti, che il progetto di leggenazionale vada comunque avan-ti”.“E’ un disegno di legge – gli faeco il Presidente dell’Ars Gio-

vanni Ardizzone - che non co-nosce schieramenti politici, acui abbiamo concesso una corsiapreferenziale. Assicurare nuoveopportunità soprattutto di lavoroa chi, come i testimoni di giu-stizia, è vittima della mafia,rappresenta un dovere per leIstituzioni”. “Abbiamo esitato il testo velo-cemente – ha detto Marco For-zese, presidente della PrimaCommissione - a dimostrazionedel fatto che laddove c’è un in-teresse collettivo l’assembleasa fare il suo dovere. E’ statoun lavoro sinergico, iniziatodal Presidente Crocetta e pro-seguito dalla Commissione An-timafia e dalla Commissioneche presiedo”. Francesco Cappello, nominatorelatore del testo in prima com-missione, ha giudicato la legge“un atto doveroso da parte del-l’Ars nei confronti dei testimonidi giustizia, sia coloro che sitrovano al posto sbagliato almomento sbagliato, sia di coloroche decidono spontaneamentedi collaborare. Un gesto così

nobile deve essere riconosciutodalle istituzioni. E’ ora cheanche lo Stato faccia la suaparte in termini di protezionedei testimoni di giustizia. Co-nosciamo le difficoltà economi-che per cui a volte manca per-sino il carburante per le autodella Polizia ma lo Stato devetrovare delle soluzioni”. “Bisogna sostenere quanti, espo-nendosi con il rischio della vita,si battono per l’affermazionedei principi di legalità e giustizia- ha dichiarato il presidentedella Regione Rosario Crocetta-. Spesso chi si espone rimanesolo. Sono note le vicende diimprenditori che magari hannodenunciato e sono stati costrettia chiudere le proprie attività,rimanendo a volte persino senzalavoro né risorse economiche”.“Con questo ddl, - ha conclusoCrocetta - il governo regionaleintende garantire queste per-sone, cittadini che si sono ri-bellati e che hanno bisogno disentire la forza delle istituzionie la loro vicinanza”.

Sergio Capraro

f o C u s

Rosario Crocetta Giovanni ArdizzoneRosario Crocetta Giovanni Ardizzone

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siste una netta differenzatra “collaboratore” e “te-stimone di giustizia”. Il

primo ha un passato di appar-tenenza ad una organizzazionecriminale o mafiosa, è accusatoo si auto-accusa di crimini e diessi si “pente” iniziando la propriacollaborazione con la giustizia.Il collaboratore sottoscrive un“contratto” con lo Stato basatosulla fornitura di informazioniprovenienti dall’interno dell’or-ganizzazione criminale in cambiodi benefici processuali, penali epenitenziari, della protezione edel sostegno economico per sée per i propri familiari.

I collaboratori di giustizia, chein gergo giornalistico vengonodefiniti “pentiti”, sono un ele-mento indispensabile nella lottacontro le mafie, così come peraltri versanti lo sono stati neglianni ‘70 e ‘80 relativamente alfenomeno del terrorismo. Essi,infatti, permettono di conosceredirettamente: come le organiz-zazioni criminali sono strutturate;quali obiettivi perseguono; qualistrategie adottano; di quali rap-porti di connivenza o di collusionesi nutrono; quali delitti hannocompiuto o intendono compiere.Inoltre permettono: l’arresto diimportanti boss mafiosi; il se-

questro e la confisca di patrimoniillecitamente accumulati; di evi-tare l’uccisione di alcune personefinite nel mirino delle cosche.Il testimone di giustizia, invece,non ha commesso alcun crimine,ma spesso ne è stato vittima, edecide di collaborare con lo Statofornendo informazioni utili alleindagini e mettendo a rischio lapropria vita e quella dei proprifamiliari. I testimoni di giustiziasono persone che normalmentenon provengono da ambientimalavitosi, occupano normaliposizioni nel tessuto economicoe sociale e sono spesso vittimedelle organizzazioni criminali e

Non ha commesso crimini e spesso ne è statovittima, non è collaboratore e non appartienead una organizzazione criminale o mafiosa

EE

20 Cronache Parlamentari Siciliane

Il testimonedi giustizianon è un “pentito”

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Numero 15/16 - agosto 2013 21

assumono il ruolo di testimonidopo aver subito estorsioni oaver assistito a eventi criminosi.I testimoni forniscono la loro te-stimonianza relativamente al-l’accadimento di un fatto delit-tuoso e per tale ragione godonodi una protezione da parte degliorgani dello Stato appositamentecreati.Un’importante avvenimento peril fenomeno del pentitismo, nellasua forma più conosciuta, si ebbecon la legge 6 febbraio 1980 n.15. la cosiddetta legge Cossiga,che concesse sconti di pena aterroristi catturati e che diedeun importante impulso alla lottacontro il fenomeno. GiovanniFalcone ed Antonino Scopellitifurono tra i primi magistrati aintuire l’importanza del fenomenodei collaboratori di giustizia. Aloro si devono numerosi prov-vedimenti volti ad incoraggiarel’utilizzo dei cosiddetti “pentiti”per la risoluzione di importantie delicate indagini nonché perla formazione della cosiddetta“prova orale” nel dibattimentoprocessuale. L’apporto del lorooperato si concretizzò nell’ema-nazione del decreto legge 15 gen-naio 1991 n. 8, convertito, conmodificazioni, dalla legge 15marzo 1991 n. 82, che normòper la prima volta figura del “col-laboratore di giustizia”.La legislazione in materia di col-laboratori di giustizia è statamodificata dal Parlamento conla legge 13 febbraio 2001, n. 45,che ha stabilito soprattutto unaformale e netta distinzione tra“collaboratori” e “testimoni digiustizia”, nonché un diverso

regime giuridico di trattamentotra le due figure; ha stabilito cri-teri più rigidi per la selezionedelle collaborazioni; ha introdottoil limite temporale di sei mesi,periodo entro il quale il collabo-ratore deve confessare tutte leinformazioni e gli elementi dicui è a conoscenza; infine, ha in-trodotto, per l’ammissione ai be-nefici penitenziari, dei limiti dipena da scontare in carcere nellamisura di un quarto della penainflitta e, in caso di condannaall’ergastolo, di dieci anni di re-clusione.La legge del 2001 estende al te-stimone di giustizia la disciplinapropria del collaboratore di giu-stizia ed in particolare, l’art. 16-ter, afferma che i testimoni digiustizia hanno diritto: a misuredi protezione fino alla effettivacessazione del pericolo per sé eper i familiari; a misure di assi-

stenza, anche oltre la cessazionedella protezione, volte a garantireun tenore di vita personale e fa-miliare non inferiore a quelloesistente prima dell’avvio delprogramma, fino a quando nonriacquistano la possibilità di go-dere di un reddito proprio; allacapitalizzazione del costo del-l’assistenza, in alternativa allastessa; se dipendenti pubblici,al mantenimento del posto di la-voro, in aspettativa retribuita,presso l’amministrazione delloStato al cui ruolo appartengono,in attesa della definitiva siste-mazione anche presso altra am-ministrazione dello Stato; allacorresponsione di una sommaa titolo di mancato guadagno,concordata con la commissione,derivante dalla cessazione del-l’attività lavorativa propria e deifamiliari nella località di prove-nienza, sempre che non abbianoricevuto un risarcimento al me-desimo titolo, ai sensi della legge23 febbraio 1999, n. 44; a mutuiagevolati volti al completo rein-serimento proprio e dei familiarinella vita economica e sociale.Lo stesso articolo prevede poiche le misure di protezione sianomantenute fino alla effettiva ces-sazione del rischio. Inoltre “selo speciale programma di pro-tezione include il definitivo tra-sferimento in altra località, il te-stimone di giustizia ha dirittoad ottenere l’acquisizione deibeni immobili dei quali è pro-prietario al patrimonio delloStato, dietro corresponsione del-l’equivalente in denaro a prezzodi mercato”.

C.S.

f o C u s

In Italia 88 “testimoni”

Sono 1181 i titolari del programmadi protezione al 31 dicembre 2011,di cui 1093 pentiti e 88 testimoni.Rispetto al giugno 2011 i collabo-ratori sono aumentati di 29 unitàmentre il numero dei testimoni èrimasto stabile. Significativa la pre-senza femminile: sono 64 le colla-boratrici di giustizia e 26 le testi-moni. Solo un testimone è mino-renne. È la camorra l’organizzazionecon il maggior numero di pentiti(452) e testimoni di giustizia (30),seguita da Mafia (303 pentiti e 16testimoni), ‘Ndrangheta (123 pentitie 22 testimoni), Sacra Corona Unita(106 pentiti e 6 testimoni).Sono 4.209 i familiari sotto prote-zione suddivisi in 3920 congiuntidi collaboratori e 289 di testimoni,i minori sono in tutto 1771.

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22 Cronache Parlamentari Siciliane

i parla molto dei testimonidi giustizia ma raramenteaccade che si parli dei pro-

blemi di cui sono protagonisti.I testimoni di giustizia sono cit-tadini italiani che hanno sceltodi combattere la criminalità senzaesserne mai stati organici, alcontrario dei “collaboratori” aiquali sono stati equiparati finoal 2001, quando una legge delloStato ne ha riconosciuto lo status,prevedendo misure di tutela eassistenza.L’ultima volta che lo Stato si èoccupato dei testimoni di giustiziaè stato cinque anni fa, quandola Commissione parlamentared’inchiesta sul fenomeno dellacriminalità organizzata mafiosao similare, presieduta all’epocadall’onorevole Francesco Forgione,il 19 febbraio 2008 ha approvatoall’unanimità la “Relazione suitestimoni di giustizia”. Un do-cumento molto critico sia perquello che riguardava le procedurecon le quali si assicurava la lorosegretezza, sia per l’abbandono

che i testimoni di giustizia pati-vano in seguito ad un risarci-mento economico, quasi sempreun ammontare irrisorio a frontedelle spese e difficoltà da affron-tare.Nella Relazione, la cui relatriceè stata l’onorevole Angela Napoli,sono elencate criticità e proble-matiche della vita da testimonedi giustizia ed inoltre viene espres-samente affermato che “sin dalsuo insediamento la Commissioneha posto particolare attenzionesui testimoni di giustizia”, i quali“devono essere considerati comeuna risorsa e non come ‘un peso’,un modello positivo che incarnauna scelta di legalità in aree adalta densità mafiosa”.Dalle audizioni condotte dallaCommissione parlamentare an-timafia, è emerso che i testimonidi giustizia sono stati spesso alleprese con molte difficoltà a causadel cambio di generalità; difficoltàsono state riscontrate nel rein-serimento nel contesto socio-la-vorativo; molti testimoni hanno

anche riferito di non essere statiadeguatamente informati in or-dine ai diritti e agli obblighi cor-relati alla loro posizione.In alcuni casi, i testimoni di giu-stizia ascoltati, citando episodispecifici, hanno denunciato l’i-nadeguatezza delle misure diprotezione poste in essere a lorotutela sia nelle località protetteche in quelle di origine; sonostate riscontrate delle discrasietra il dettato normativo e i risultatiapplicativi sulla necessità di ga-rantire ai testimoni il manteni-mento del pregresso tenore divita; difficoltà nell’accesso alleagevolazioni bancarie previstedall’articolo 16-ter, lettera f), se-condo cui i testimoni di giustiziahanno diritto “a mutui agevolativolti al completo reinserimentoproprio e dei familiari nella vitaeconomica e sociale”. A cui si ag-giungo difficoltà attinenti allapossibilità di acquisizione al pa-trimonio dello Stato dei beni im-mobili di proprietà dei testimonidi giustizia; esigenza di ridurre

Nel 2008 la Commissione parlamentareantimafia ha approvato all’unanimitàla “Relazione sui testimoni di giustizia”

Il difficilerapportocon lo stato

SS

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Numero 15/16 - agosto 2013 23

i tempi per la visita medico-legaletesa al riconoscimento del dannobiologico ed esistenziale; difficoltàdi ambientamento nelle localitàprotette e problemi relativi agliaspetti logistici; difficoltà nellafruizione dei servizi assistenzialie sanitari.La Commissione parlamentareantimafia, pertanto, nella relazionepropone di progettare un modellonuovo del sistema di protezioneper mettere in atto un cambia-mento radicale nella gestione deitestimoni. “Occorre - si legge neldocumento - un mutamento dimentalità e metodo, una diversafilosofia nell’approccio alla figuradel testimone. Bisogna passareda una gestione “a sportello” aduna gestione relazionale. Parti-colare attenzione va, quindi, ri-servata alla selezione e alla for-mazione del personale prepostoalla speciale protezione. Il nuovomodello di protezione deve partiredall’esame della motivazione chesta all’origine della scelta del te-stimone di giustizia: tale sceltadeve essere libera, pienamentedeliberata e responsabile. Il Ser-vizio centrale di protezione deveeffettuare una valutazione attentae accurata dei fattori di questascelta testimoniale: l’esame della

personalità di tali soggetti, delleloro caratteristiche e attitudinie, più in generale, di quanto con-cerne la loro sfera psicologica,utile ad accertare le capacità diadattamento e di condivisione diun sistema di vita nuovo, all’in-terno del quale saranno collocati”.La Commissione parlamentareelenca alcune modifiche che de-vono essere attuate, tra cui: ir-robustire i parametri normativiche fissano i criteri per l’accessoallo status di testimone di giu-stizia, al fine di evitare che le mi-sure di tutela e assistenza possanoessere usufruite da soggetti chehanno tratto direttamente o in-direttamente vantaggi economicidi natura criminale; formalizzarei criteri per distinguere il testi-mone di giustizia dal collaboratoredi giustizia; calibrare le misuredi assistenza e di protezione inrelazione alle caratteristiche spe-cifiche di ciascun testimone digiustizia, tenendo conto che questiproviene da realtà e situazionidiversificate, nonché da contestiambientali differenziati; istituireil Comitato di garanzia per l’e-spletamento del programma diprotezione dei testimoni di giu-stizia; istituire la figura del tutordel testimone, un punto di rife-rimento costante e continuo, cheassista e accompagni il testimone,sin dall’ingresso nel programmadi protezione; istituire un corpospecializzato di operatori dellaprotezione: i nuovi Nuclei Ope-rativi di Protezione (NOP); ade-guare l’impianto strutturale esi-stente, integrando il personaledei nuovi NOP, che opera a livelloterritoriale, con soggetti qualificati

e in grado di sviluppare e seguirei progetti di assistenza socio-psi-cologica in favore del Testimonidi Giustizia e dei suoi familiari.Infine per la Commissione par-lamentare antimafia, come evi-denzia l’onorevole Angela Napolidurante l’esposizione della rela-zione, è opportuno “superare l’at-tuale suddivisione dei compitidi assistenza e tutela, da un lato,e sicurezza, dall’altro, affidati adorgani diversi, per giungere allacreazione di un organismo unicoche, attraverso unitarietà strut-turale e specializzazione, assicuriefficacia a tutto il comparto diprotezione, sollevando le forzedi polizia territoriali dai compitidi scorta e tutela attualmente aloro affidati dal Servizio centrale”.L’intento era di dare vita ad unsistema integrato tra gli aspettidi sicurezza e di assistenza deltestimone di giustizia.In quella relazione è racchiusala speranza che solo attraversoun cambiamento radicale dellagestione dei testimoni sia possibilemigliorare l’efficacia di un modelloche si presenta non più adeguatoalla specificità della figura deltestimone. L’istituto dei testimonidi giustizia deve essere consideratoa tutti gli effetti “una risorsa”nella quale il governo vada adinvestire uomini, mezzi e risorse,in modo da eliminare tutte quellesituazioni politico-sociali chesono alla base di problemi enormiquali l’omertà, la disincentivazionedelle collaborazioni volontarie ela mortificazione della vocazionetestimoniale dell’associazionismoantimafia.

C.S.

f o C u s

Page 26: Cronache PARLAMENTARI SICILIANE 2013_15 e 16

24 Cronache Parlamentari Siciliane

Seduta del 17 luglio

La discussione del disegno dilegge “Norme per il riconosci-mento dell’Albergo diffuso inSicilia” è proseguita durante ilavori, presieduti dal Vicepresi-dente Antonio Venturino. Neldibattito sono intervenuti glionorevoli Salvatore Cordaro(Grande Sud – Pid Cantiere Po-polare), Bernadette Grasso (Gran-de Sud – Pid Cantiere Popolare),Claudia La Rocca (M5S), SantiFormica (Lista Musumeci), An-tonello Cracolici (Pd), GiorgioAssenza (Pdl verso il Ppe), Gi-rolamo Turano (Udc), VincenzoVinciullo (Pdl verso il Ppe), MarcoFalcone (Pdl), Vincenzo Figuccia(Partito dei Siciliani – Mpa), Giu-

seppe Arancio (Pd) e GiampieroTrizzino (M5S). Approvate, inoltre,le due mozioni unificate per ot-tenere in Sicilia il riconoscimentodello status di zona franca e perl’attivazione delle zone francheurbane. Nel dibattito sono in-tervenuti gli onorevoli EmanueleDipasquale (Il Megafono ListaCrocetta), Bernadette Grasso(Grande Sud – Pid Cantiere Po-polare), Valeria Sudano (ArticoloQuattro), Antonino D’Asero (Pdlverso il Ppe) e l’assessore alleAttività Produttive Linda Van-cheri. Venturino ha comunicatoche il Consiglio di Presidenzaha preso atto della mancanzadei requisiti per il mantenimentoin deroga del Gruppo parlamen-tare “PID – Cantiere popolare”.La consistenza numerica si è ri-dotta a due deputati eletti nellostesso collegio elettorale. Gli

onorevoli Salvatore Cordaro eRoberto Clemente hanno quindidichiarato di aderire al Gruppoparlamentare “Grande Sud”. Alcontempo l’onorevole BernadetteGrasso, Presidente del Gruppoparlamentare “Grande Sud”, hacomunicato il cambio di deno-minazione del Gruppo, chiamatodall’11 luglio “Grande Sud – PIDCantiere popolare”. Si è procedutoall’elezione delle cariche interne:presidente del gruppo è statoeletto Salvatore Cordaro, Ber-nadette Grasso Vicepresidente,Roberto Clemente è il Segretario.Il Presidente ha comunicato,inoltre, che si è costituito l’In-tergruppo Siciliani nel Mondo,composto dai deputati: SalvatoreLo Giudice (Drs, Presidente),Antonino Oddo (Il Megafono Li-sta Crocetta, Vicepresidente). I

Via libera a 7 leggi

Incompatibilità, contributi a Enti, indicatori,assestamento di bilancio, rendiconto, precari,

e albergo diffuso: l’estate intensa di Sala d’Ercole

CostituitoIntergruppo Sicilianinel mondo

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Numero 15/16 - agosto 2013 25

componenti sono Alice Anselmo(Udc), Giambattista Coltraro (IlMegafono Lista Crocetta), Gio-vanni Di Giacinto (Il MegafonoLista Crocetta), Vincenzo Fontana(Pdl verso il Ppe), Paolo Ruggi-rello (Articolo Quattro) e Ed-mondo Tamajo (Drs).

Seduta del 23 luglio

Ancora un passo avanti per ilddl sull’albergo diffuso. Nellaseduta presieduta da GiovanniArdizzone, è stato approvato l’ar-ticolato con i relativi emenda-menti. Rinviata al giorno se-guente la votazione finale. Neldibattito sono interventi gli ono-revoli Roberto Clemente (GrandeSud – Pid Cantiere Popolare),Giampiero Trizzino (M5S), Gior-gio Assenza (Pdl verso il Ppe),Santi Formica (Lista Musumeci),Bernadette Grasso (Grande Sud– Pid Cantiere Popolare), ClaudiaLa Rocca (M5S), Salvatore Cor-daro (Grande Sud – Pid CantierePopolare), Nello Musumeci (ListaMusumeci), Vincenzo Figuccia(Partito dei Siciliani – Mpa),Marco Falcone (Pdl verso il Ppe),Valeria Sudano (Articolo Quattro),Antonello Cracolici (Pd), Gian-franco Vullo (Drs), Orazio Ragusa(Udc), Giuseppe Sorbello (Udc),Giancarlo Cancelleri (M5S), Giu-seppe Milazzo (Pdl verso il Ppe),Calogero Firetto (Udc), SalvatoreCascio (Articolo Quattro), Gio-vanni Ioppolo (Lista Musumeci),Vincenzo Vinciullo (Pdl verso ilPpe) e per il Governo l’assessoreal turismo Michela Stancheris.

Seduta del 24 luglio

Approvato all’unanimità il dise-gno di legge “Norme per il rico-noscimento dell’Albergo diffusoin Sicilia”. Nelle pagine precedentiun focus sulla legge. Il Presidente Ardizzone ha co-municato che la Conferenza deiPresidenti dei Gruppi parlamen-tari, ha approvato all’unanimitàil programma-calendario dei la-vori parlamentari: giovedì 25luglio avvio della discussionedei disegni di legge nn. 51-38bis–Norme stralciate I/A Normein materia di ineleggibilità deideputati regionali e di incom-patibilità con la carica di deputatoregionale e di componente dellaGiunta regionale e 480/A Dispo-sizioni di proroghe e modifichedi norme. Martedì 30 luglio ilseguito della discussione dei duedisegni di legge sopra menzionatie avvio della discussione del di-segno di legge n. 271/A Normein materia di scostamento degliindicatori occupazionali per lemisure del POR 2000/2006 edella programmazione regionale2007/2013. A partire da mercoledì31 luglio in aula i ddl di cui èstato iniziato l’esame e avviodella discussione del rendicontoe dell’assestamento di bilancio(rispettivamente nn. 486 e 479).

Seduta del 25 luglio

Svolta la discussione generalee votato il passaggio agli articoli

di tre disegni di legge. Si trattadelle “Disposizioni di proroghee modifiche di norme” con la re-lazione dell’onorevole MarcelloGreco (Drs) e gli interventi deglionorevoli Marco Falcone (Pdlverso il Ppe) e Michele Cimino(Grande Sud – Pid Cantiere Po-polare), fissando il termine perla presentazione degli emenda-menti a lunedì 29 luglio. Il se-condo ddl è “Norme in materiadi ineleggibilità dei deputati re-gionali e di incompatibilità conla carica di deputato regionalee di componente della Giuntaregionale. Norme stralciate I/A”,con la relazione dell’onorevoleMario Alloro (Pd) e gli interventidi onorevoli Giovanni Ioppolo(Lista Musumeci), Giuseppe Sor-bello (Udc), Giuseppe Laccoto(Pd), Antonello Cracolici (Pd),Baldo Gucciardi (Pd), Marco Fal-cone (Pdl verso il Ppe), PaoloRuggirello (Articolo Quattro),Roberto Di Mauro (Partito deiSiciliani – Mpa), Pietro Alongi(Pdl verso il Ppe), Girolamo Tu-rano (Udc), Michele Cimino(Grande Sud – Pid Cantiere Po-polare), Marco Forzese (Drs),Salvatore Siragusa (M5S), Gian-franco Vullo (Drs) e per il Go-verno il Presidente della RegioneRosario Crocetta. Il terzo disegnodi legge trattato è, infine, “Normea tutela del buon andamentodell’amministrazione regionaleed a garanzia dei principi di le-galità, trasparenza ed impar-zialità dell’azione amministrativa.Norme stralciate II/A” per ilquale è stato fissato il termineper la presentazione degli emen-damenti.

p A r L A m e n t o

Albergo diffuso,approvato articolato

Approvata leggesull’Albergo diffuso

Passaggio agli articoliper tre Ddl

Page 28: Cronache PARLAMENTARI SICILIANE 2013_15 e 16

Seduta del 30 luglio

Prosegue la discussione del di-segno di legge “Norme in materiadi ineleggibilità dei deputati re-gionali e di incompatibilità conla carica di deputato regionale edi componente della Giunta re-gionale” (Norme stralciate I/A),con gli interventi degli onorevoliAntonello Cracolici (Pd), GiorgioAssenza (Pdl verso il Ppe), Vin-cenzo Vinciullo (Pdl verso il Ppe),Salvatore Cordaro (Grande Sud– Pid Cantiere Popolare), Gian-franco Vullo (Drs), Girolamo Tu-rano (Udc), Marco Falcone (Pdlverso il Ppe), Bernadette Grasso(Grande Sud – Pid Cantiere Po-polare), Pietro Alongi (Pdl versoil Ppe), Giancarlo Cancelleri (M5S),Roberto Clemente (Grande Sud– Pid Cantiere Popolare), SalvatoreCascio (Articolo Quattro), MicheleCimino (Grande Sud – Pid CantierePopolare), Salvatore Lentini (Ar-ticolo Quattro), Giuseppe Milazzo(Pdl verso il ppe), Roberto Di Mau-ro (Partito dei Siciliani – Mpa),Antonio Malafarina (Il MegafonoLista Crocetta), Vincenzo Figuccia(Partito dei Siciliani – Mpa), Giu-seppe Laccoto (Pd), GiuseppeGianni (Misto). Nella discussionesono intervenuti anche il Presi-dente della I Commissione MarcoForzese (Drs) e l’Assessore per leautonomie locali Patrizia Valenti.

Seduta del 31 luglio

Approvato all’unanimità (67 voti

favorevoli) il disegno di legge“Disposizioni di proroghe e mo-difiche di norme”. Via libera con48 voti favorevoli, 19 contrari e1 astenuto al disegno di legge“Approvazione del rendicontogenerale della Regione per l’e-sercizio finanziario 2012”. Con46 voti favorevoli 19 contrari enessun astenuto passa anche ildisegno di legge “Assestamentodel bilancio della Regione perl’anno finanziario 2013” con 4ordini del giorno “agganciati”sullo stesso argomento.Il Presidente Ardizzone, nel corsodei lavori, ha fatto osservare unminuto di silenzio per le vittimedel tragico incidente stradaleavvenuto nei pressi di Avellino.L’onorevole Marco Falcone (Pdlverso il Ppe) ha ricordato il di-pendente del Cefop che si è toltola vita.Ardizzone, nell’esprimere an-ch’egli cordoglio per l’accaduto,ha invitato tutti i parlamentariad eliminare contrapposizionipolitiche per approvare normein favore dei siciliani.

Seduta del 1 agosto

E’ proseguita la discussione deldisegno di legge “Norme in ma-teria di ineleggibilità dei deputatiregionali e di incompatibilitàcon la carica di deputato regionalee di componente della Giuntaregionale” (Norme stralciate I/A),con gli interventi degli onorevoliMarco Forzese (Drs), Marco Fal-cone (Pdl verso il Ppe), Giuseppe

Milazzo (Pdl verso il Ppe), Gio-vanni Panepinto (Pd), SalvatoreCordaro (Grande Sud – Pid Can-tiere Popolare), Vincenzo Figuccia(Partito dei Siciliani Mpa), PietroAlongi (Pdl verso il Ppe), Gian-carlo Cancelleri (M5S), ValeriaSudano (Articolo Quattro), Sal-vatore Lentini (Articolo Quattro),Gianfranco Vullo (Drs), NelloMusumeci (Lista Musumeci),Calogero Firetto (Udc), StefanoZito (M5S), Vincenzo Vinciullo(Pdl verso il Ppe), Angela Foti(M5S), Filippo Panarello. (Pd)Incardinato, inoltre, il disegnodi legge “Norme in materia discostamento degli indicatori oc-cupazionali per le misure delPOR 2000/2006”, fissando il ter-mine per la presentazione degliemendamenti. Il Governo si èformalmente impegnato a pre-sentare, entro la giornata di mar-tedì 6 agosto, un disegno di leggein materia di disciplina dei con-tributi in favore di enti ed asso-ciazioni che operano nel settoredelle disabilità e dell’assistenzasociale. L’obiettivo è quello diapprovare il testo prima dellapausa estiva.

Seduta del 6 agosto

Approvato con 45 voti favorevolie 1 astenuto il disegno di legge“Norme in materia di scostamentodegli indicatori occupazionaliper le misure del POR 2000/2006.In aula il Presidente della TerzaCommissione e firmatario delddl Bruno Marziano (Pd) ha il-

26 Cronache Parlamentari Siciliane

Incompatibilità,prosegue il dibattito

Ok a proroga precari,rendiconto e assestamento

Avanti su incompatibilitàe scostamentodegli indicatori Indicatori occupazionali,

approvatoddl pro imprese

Page 29: Cronache PARLAMENTARI SICILIANE 2013_15 e 16

Numero 15/16 - agosto 2013 27

lustrato il testo: “siamo partiti– ha detto - da un disegno dilegge presentato da me ma èstato un lavoro voluto dal collegaPogliese, è stato un lavoro volutodall’intera Commissione che halavorato all’unanimità”.“La crisi economica – ha prose-guito Marziano - ha messo inforse, in questi anni, tutte le pre-visioni di espansione del nostroPaese, ancor più nel Meridione.Ciò ha determinato l’impossibilità,per la gran parte delle impreseche hanno beneficiato di fondipubblici in questi anni, dal 2000in poi, di rispettare alcuni deiparametri previsti per la parte-cipazione e per l’ottenimento deifinanziamenti”: Marziano ha poicitato la legge nazionale e quellaregionale, che hanno consideratoil mutato contesto per venire in-contro alla imprese. “Con questo disegno di legge –ha aggiunto - si è voluto tenereconto di una nuova questione.La crisi economica si è aggravata,la stessa previsione di rispettodei parametri occupazionali al50 per cento diventa difficile dareggere e le difficoltà si sonoestese anche ad altro tipo di aiuti,tipo gli aiuti alle imprese oltreche quelli al lavoro. Per cui, siè pensato di evitare una rafficadi revoche di finanziamento cheavrebbero significato e signifi-cherebbero, all’indomani, il fal-limento di tutte queste aziendecon l’elevazione dello scostamentoal 90 per cento”. Sono intervenuti poi l’onorevoleSalvo Pogliese (Pdl verso il Ppe),Girolamo Fazio (Misto) e Gian-franco Vullo (Drs).

Seduta del 7 agosto

Il Presidente della Regione Ro-sario Crocetta ha illustrato inaula l’emendamento di riscritturasostitutivo dell’intero disegnodi legge, “Norme in materia diineleggibilità dei deputati regio-nali e di incompatibilità con lacarica di deputato regionale edi componente della Giunta re-gionale” (nn. 51-38 bis - Normestralciate I/A). La seduta, dedicataalla discussione di questo disegnodi legge e presieduta dal Presi-dente Giovanni Ardizzone e dalVicepresidente Salvo Pogliese,è stata seguita da una sospensioneper dare alla Commissione AffariIstituzionali la possibilità di espri-mere il parere sull’emendamentoe ai singoli deputati di presentareeventuali sub emendamenti. Allaripresa dei lavori il PresidenteArdizzone ha fissato a mezzanotteil termine per la presentazionedi sub emendamenti al testo go-vernativo e rinviato i lavori al-l’indomani.Nell’ultima seduta prima dellapausa estiva si parlerà anche deidisegni di legge in materia dicontributi ad enti e associazioni.Si è infine convenuto, alla ripresaautunnale dei lavori, di darepriorità all’esame del disegno dilegge di riordino dell’Ente ter-ritoriale intermedio, di prossimapresentazione da parte del Go-verno. Il Presidente inoltre hadato lettura della nota concordatadel 7 agosto 2013, pervenuta daparte di Antonello Cracolici (Pd),

Presidente della Commissionespeciale per l’attuazione del de-creto Monti. Si chiede con essauna proroga di ulteriori duemesi per i lavori della Commis-sione, al fine di maggiori ap-profondimenti, “considerato chele disposizioni previste per la co-siddetta spending review trove-ranno applicazione dal primogennaio 2014”.Si è costituito, infine, presso l’As-semblea regionale siciliana (notadi Giuseppe Lupo, Pd, in data22 maggio 2013), l’Associazioneparlamentare per il dialogo in-terculturale con i Paesi arabi,composta dagli onorevoli AliceAnselmo (Udc), Anthony Bar-bagallo (Pd), Maria Cirone (Pd),Emanuele Dipasquale (Il Me-gafono Lista Crocetta), CalogeroFiretto (Udc), Baldo Gucciardi(Pd), Salvatore Lo Giudice (Drs),Giuseppe Lupo (Pd), AntonellaMilazzo (Pd), Antonio Venturino(Misto) e Vincenzo Vinciullo(Pdl). L’Associazione ha procedutoall’elezione del consiglio direttivo.Giuseppe Lupo (Pd), presidente;Calogero Firetto (Udc), vicepre-sidente; infine Baldo Gucciardi(Pd) e Antonio Venturino (Misto),componenti del comitato diret-tivo.

Seduta dell’8 agosto

L’Ars ha approvato l’articolatodell’emendamento sostitutivodel disegno di legge “Norme inmateria di ineleggibilità dei de-putati regionali e di incompati-

p A r L A m e n t o

Ddl “antiparentopoli”ecco l’emendamentodi riscrittura

Iniziative per entie province, votatopassaggio agli articoli

Page 30: Cronache PARLAMENTARI SICILIANE 2013_15 e 16

28 Cronache Parlamentari Siciliane

bilità con la carica di deputatoregionale e di componente dellaGiunta regionale”. Il Presidentedel’Ars ha dovuto sospenderepiù volte i lavori per dare la pos-sibilità alle Commissioni e ai Ca-pigruppo di riunirsi e arrivaread un disegno di legge condiviso.Svolta anche la discussione ge-nerale e votato il passaggio agliarticoli del disegno di legge “Mo-difiche all’articolo 128 della leggeregionale 12 maggio 2010, n.11 e successive modifiche ed in-tegrazioni ed iniziative in favoredegli enti teatrali e delle provinceregionali”, fissando il termineper la presentazione degli emen-damenti a venerdì 9 agosto alleore 12. E’ slittata di qualche gior-no quindi la pausa estiva. L’Arsa lavoro anche nella settimanadi ferragosto.

Seduta del 12 agosto

Due leggi approvate nell’ultimaseduta prima della pauesa estiva.Sui tratta del testo che cancellala cosiddetta tabella h che asse-gnava fondi a enti e associazionidi vario genere, in favore di unbando di selezione pubblico. Pre-visti anche 5 milioni per le pro-vince, destinati alle scuole e alpagamento degli stipendi dei di-pendenti. L’altra legge approvataè quella giornalisticamente chia-mata "antiparentopoli" che fissauna serie di paletti per i deputatiin relazione alla partecipazioniin enti di diritto privato che go-dono di contributi della Regione.

Nel dettaglio con 48 voti favo-revoli, 12 contrari e 1 astenutoè stato approvato il disegno dilegge “Modifiche all’articolo 128della legge regionale 12 maggio2010, n. 11 e successive modificheed integrazioni ed iniziative infavore degli enti teatrali e delleprovince regionali”, mentre sonostati accettati dal Governo comeraccomandazione 3 ordini delgiorno sullo stesso argomento.Con 55 voti favorevoli 3 contrarie 5 astenuti semaforo verde peril disegno di legge “Norme inmateria di ineleggibilità dei de-putati regionali e di incompati-bilità con la carica di deputatoregionale e di componente dellaGiunta regionale”.Durante la seduta, presiedutadal Presidente Giovanni Ardiz-zone, l’onorevole Giuseppe Pic-ciolo, Presidente del Gruppo par-lamentare Democratici riformistiper la Sicilia, ha comunicato chel’onorevole Riccardo Savona èstato nominato Vicepresidentedel Gruppo. La prima sedutad’aula dopo la pausa estiva siterrà il 18 settembre alle 16.

Ordine del giorno

seduta del 18 settembre

Dopo la pausa si riprenderà conla discussione di diverse mozioni:interventi urgenti per la modificadell’attuale Piano di gestionedei rifiuti e per la riduzione deirifiuti indifferenziati in Sicilia;iniziative finalizzate alla dismis-sione e al recupero dei borghi

rurali appartenenti al demanioregionale; rimodulazione e nuovaassegnazione dei fondi di spesacomunitaria dell’Asse 3 e delP.O. F.E.S.R. Sicilia 2007-2013per evitare il disimpegno auto-matico delle somme e migliorarel’offerta turistica in Sicilia; ini-ziative per il rilancio dell’auto-dromo di Pergusa; pagamentodifferenziato delle somme dovuteper costi del personale e spesedi gestione agli enti gestori diattività formative e sportellimultifunzionali convenzionaticon la Regione Siciliana; sop-pressione dell’ente porto di Mes-sina e rilancio della "Zona Fal-cata"; interventi a sostegno dellepiccole e medie imprese sicilianetitolari di emittenti televisivelocali, per il rafforzamento tec-nologico-organizzativo e la tran-sizione al sistema digitale ter-restre; interventi a tutela delcantiere navale di Palermo; ri-pristino nel bilancio regionaledel gettito derivante dalle ope-razioni effettuate in via telematicadalle imprese di revisione rico-nosciute ed autorizzate ad ope-rare, nel territorio siciliano,dalla competente amministra-zione regionale; stabilizzazionedei rapporti di lavoro a tempodeterminato; revoca del decretodel Presidente della Regionen.509/Gab del 3 aprile 2013 re-lativo all’aumento dei canonidemaniali; iniziative atte a mo-dificare l’articolo 13 del decretolegislativo n. 205 del 2010 inmateria di trattamento di ma-teriali agricoli o forestali naturalinon pericolosi.

a cura di Sergio Capraro

Ok a due leggi:conflitti d’interessee contributi a Enti

Si riprende il 18settembre con diversemozioni all’odg

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Numero 15/16 - agosto 2013 29

Prima Commissione

Affari Istituzionali

Presidente: Marco Forzese

Nella sedutadel 24 lugliola commis-sione ha ap-provato all’u-nanimità ildisegno dilegge nn.127-30, “Mo-

difiche alla legge regionale 20aprile 1976, n. 35”, di cui è re-latore l’onorevole Sergio Tan-credi. Al momento della vota-zione oltre al presidente MarcoForzese (Democratici riformistiper la Sicilia), erano presentigli onorevoli Mario Alloro (Pd),Alice Anselmo (Udc), FrancescoCappello (Movimento 5Stelle),Antonino D’Asero (Pdl), Vin-cenzo Figuccia (Partito dei si-ciliani-Mpa), Giuseppe Milazzo(Pdl), Salvatore Siragusa (Mo-vimento 5Stelle) e Riccardo Sa-vona (Democratici riformistiper la Sicilia).Del disegno di legge n. 478,“Benefici in favore dei testimoni

di giustizia”, relatore l’onorevoleFrancesco Cappello (Movimento5Stelle), la Commissione si èoccupata nella seduta del 30luglio.Dopo l’approvazione dell’articolo1, 2 e 3, il disegno di legge èstato inviato alla II Commissioneper il parere sulla copertura fi-nanziaria.Nella stessa seduta sono statiesaminati i disegni di legge co-stituzionale: Atto Senato n. 42,“Modifiche agli statuti delle re-gioni ad autonomia speciale,concernenti la procedura perla modificazione degli statutimedesimi”; Atto Senato n. 363,“Modifiche agli statuti delle re-gioni ad autonomia speciale,concernenti la procedura perla modificazione degli statutimedesimi”.I due provvedimenti, di identicocontenuto, intervengono sulprocedimento di revisione sta-tutaria, attraverso una modificadell’articolo 41 ter, prevedendoche i progetti di modificazionedello Statuto, approvati in primalettura dal Parlamento dellaRepubblica, siano trasmessi al-l’Assemblea regionale ai finidell’espressione dell’intesa. At-tualmente il procedimento direvisione statutaria prevede l’e-spressione di un parte dell’As-semblea, da rendere entro due

mesi dalla trasmissione del te-sto.La Commissione ha espressoseparatamente parere favorevolesui disegni di legge costituzio-nale n. 42 e n. 363 ed è statonominato relatore l’onorevoleGiuseppe Milazzo (Pdl).Sono stati esaminati anche iseguenti disegni di legge n. 21,n. 208, n. 216, n. 327 e n. 330in materia di selezione dell’or-gano di revisione economico-finanziaria negli enti locali.Tutti i testi sono diretti ad in-trodurre nell’ordinamento re-gionale la disciplina di cui al-l’articolo 16, comma 25, del de-creto-legge 13 agosto 2011, n.138, convertito, con modifica-zioni, dalla legge 14 settembre2011, n. 148, sostituendo il si-stema di elezione dei revisoricontabili con il meccanismo delsorteggio.Sul tema sono intervenuti glionorevoli Giuseppe Milazzo(Pdl), Francesco Rinaldi (Pd),Salvatore Siragusa (Movimento5Stelle) e Gianluca Miccichè(Udc).Prima della conclusione dellaseduta, i disegni di legge sonostati abbinati e come testo baseè stato adottato il disegno dilegge n. 330, a firma degli ono-revoli Giuseppe Arancio (Pd)ed altri.

p A r L A m e n t o

I lavoridelle commissioniBenefici in favoredei testimonidi giustizia

Page 32: Cronache PARLAMENTARI SICILIANE 2013_15 e 16

30 Cronache Parlamentari Siciliane

Terza Commissione

Attività Produttive

Presidente: Bruno Marziano

Approvat inella sedutadel 30 luglioi disegni dilegge abbina-ti n. 467 - 199– 395, “Nor-me in mate-ria di soste-

gno alle attività produttive”.La Commissione ha dato il vialibera all’emendamento 1.2 e al-l’articolo 1 come emendato.Sull’articolo 3 l’assessore regio-nale per le Attività produttive,Linda Vancheri, ha proposto diemendare l’articolo 3 al fine diincludere nell’ambito di appli-cazione della norma, oltre aiconfidi sottoposti alla vigilanzada parte della Banca d’Italia, an-che quelli rientranti nella cate-goria di cui all’articolo 106 delTesto unico bancario. Approvatoquindi l’emendamento 3.1 e l’ar-ticolo 3; l’emendamento 7.2 el’articolo 7; l’emendamento 8.2e l’articolo 8; l’emendamento11.1 e l’articolo 11.Approvato poi l’emendamentoA8, A9, con il subemendamentoA9.1, e l’emendamento A10.Inammissibile l’emendamentoA12 e A13, in quanto comportaoneri finanziari. Infine la Com-missione ha approvato l’interoprovvedimento così come emen-dato.

123 milioni di euro per l’eserciziofinanziario 2013 sul capitolo215727 “Fondo speciale destinatoa fronteggiare gli effetti finan-ziari sui saldi di bilancio conse-guenti all’eliminazione dei residuiattivi cui non corrispondonocrediti da riscuotere”. “La prioritàdel Governo – ha detto l’assessoreBianchi - è di porre in sicurezzai conti della Regione e, pertanto,non sussistono margini per l’in-serimento nel provvedimentodi variazioni di bilancio. Eventualiinterventi di rimodulazione dellaspesa potranno essere effettuatisolo in autunno, previa verificadelle risorse disponibili”.Il presidente Antonino Dina(Udc) ha affermato che la Com-missione intende partecipare almonitoraggio delle risorse fi-nanziarie disponibili, al fine diconcorrere a definire la manovradi variazioni da predisporre inautunno.Per l’onorevole Marco Falcone(Pdl) è necessario varare, all’in-terno dell’assestamento del bi-lancio, una prima manovra divariazioni, per venire incontroalle esigenze più urgenti, cheinteressano, in particolare, glienti locali ed alcune delle asso-ciazioni della ex tabella H.L’onorevole Antonello Cracolici(Pd) ha, invece, invitato il Governoad affrontare, nell’ambito del-l’assestamento del bilancio, ilproblema della ripartizione dellerisorse del fondo per le autonomielocali, che penalizza i piccoli co-muni.La discussione generale è statarinviata ad altra seduta in vistadell’inizio dei lavori d’Aula.

Assestamentodel bilancio

Sostegno alle attivitàproduttive

Seconda Commissione

Bilancio e Programmazione

Presidente: Antonino Dina

Nel sedutadel 30 luglio,sul disegnodi legge “Nor-me per la pro-mozione ed ilsostegno delleimprese del-l’informazio-

ne locale” (nn. 304-8-280), laCommissione ha chiesto al Go-verno di corredare il ddl delladovuta relazione tecnica.A seguire sono stati esaminatii disegni di legge: Approvazionedel rendiconto generale dellaRegione siciliana per l’eserciziofinanziario 2012 (n. 486); As-sestamento del bilancio dellaRegione per l’anno finanziario2013 (n. 479); Disposizioni inmateria di pagamenti della pub-blica amministrazione (n. 500).Considerata la stretta attinenzatra i primi due disegni di leggee l’urgenza di licenziare gli stessiper l’Aula, la Commissione haproceduto alla discussione uni-ficata.L’assessore all’Economia LucaBianchi ha illustrato i contenutidei due provvedimenti, ricor-dando che l’ingente massa diresidui attivi difficilmente esi-gibili, pari a circa 3,5 miliardidi euro, ha indotto il Governoa stanziare, nel disegno di leggedell’assestamento del bilancio,

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A seguire è stato esaminato ildisegno di legge n. 444, “Modi-fiche alla legge regionale n. 8del gennaio 2012. Costituzionedell’istituto regionale per lo svi-luppo delle attività produttive”.L’assessore regionale per le At-tività Produttive, Linda Vancheri,ha espresso il parere contrariodel Governo in merito al disegnodi legge n. 444 e agli emenda-menti proposti, affermando cheil Governo non può essere esau-torato del suo potere di nominain relazione a un ente strumentaledella Regione e che la doppia ele-zione renderebbe il meccanismoeccessivamente farraginoso. LaVancheri ha poi precisato chel’attuale composizione del consigliodi amministrazione è già rap-presentativa del mondo impren-ditoriale e che l’IRSAP deve essereconcepito quale agenzia di svi-luppo a favore delle imprese.Sul tema sono intervenuti glionorevoli Giancarlo Cancelleri(Movimento 5Stelle), Luca Sam-martino (Articolo quattro), Raf-faele Nicotra (Articolo quattro),Giuseppe Gianni (Misto).Prima di concludere la seduta,il presidente Bruno Marziano(Pd) ha evidenziato l’esigenzadi assicurare agli organi del-l’IRSAP una doppia rappresen-tatività, sia territoriale sia dellecategorie produttive; valutandoche ciò possa avvenire attraversouna diversa composizione dellaconsulta. Sul consiglio di am-ministrazione, ha sostenuto chenon si può non lasciare al Go-verno regionale l’individuazionedi tecnici di comprovata com-petenza.

Quarta Commissione

Ambiente e Territorio

Presidente: Giampiero Trizzino

La seduta del31 luglio si èaperta con l’e-same dei di-segni di leg-ge: n. 311,“ M o d i f i c adell’articolo15 della legge

regionale 16 maggio 1978, n. 8e successive modifiche ed inte-grazioni”; n. 413 “Norme per iprofessionisti delle scienze motoriee sportive”. Ad illustrare il disegnodi legge n. 311 è stato il suo primofirmatario l’onorevole Cordaro(Grande Sud - Pid), il quale haproposto di ridurre a 15 anni iltermine che vincola la specificadestinazione delle opere e degliimpianti costruiti, ampliati, com-pletati e attrezzati con finanzia-mento pubblico regionale. Hapoi riferito che in altre regionisi è già provveduto a tale riduzioneper consentire la diversificazionedelle offerte sportive. Ad illustrareil disegno di legge n. 413, è statoil presidente Trizzino (M5S), ilquale ha evidenziato che la normaintende chiarire il ruolo del pro-fessionista che consegue la laureain scienze motorie, per distin-guerlo dal laureato in fisioterapia,elencando i requisiti strutturalidi cui gli impianti sportivi devonodotarsi. A seguire sono stati esa-minati gli emendamenti presentati

al disegno di legge 455-125-102-106-158, “Disciplina in materiadi risorse idriche”. L’assessoreregionale dell’energia e i servizidi pubblica utilità, Nicolò Marino,ha considerato non più rinviabilel’esame del disegno di legge e hainvitato la Commissione a con-tinuare l’esame degli emenda-menti presentati all’articolo 4del disegno di legge. L’assessoreMarino ha evidenziato la difficoltàche si ha nell’amministrare senzauna copertura legislativa, spie-gando che il 31 dicembre 2015è la data entro cui i lavori si de-vono concludere, data troppo vi-cina per garantire la conclusionedei lavori. Sul tema sono inter-venuti gli onorevoli Grasso (Gran-de Sud - Pid), Panepinto (Pd),Formica (Lista Musumeci). Rin-viata ad altra seduta la risoluzione2/IV relativa all’azione di risa-namento e bonifica dell’Area In-dustriale di Priolo - Augusta e,in particolare, della qualità del-l’aria.

Quinta Commissione

Cultura, Formazione e Lavoro

Presidente: Marcello Greco

La seduta del31 luglio si èaperta conl’audizionedella CgilF u n z i o n epubblica inmerito alleproblemati-

Modifiche alla leggesulle attività sportive

Soppressione Istituto“Ninni Cassarà”

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32 Cronache Parlamentari Siciliane

complessiva del sistema, è dicirca ottanta milioni di euro.Il capo di gabinetto dell’Asses-sorato istruzione e formazione,Olimpia Campo, ha dichiaratoche l’Amministrazione regionaleha interesse a scongiurare lachiusura delle scuole provincialie che esiste una direttiva politicadella Presidenza della Regionesulla necessità di reperire so-luzioni per assicurare la con-tinuità scolastica.Il presidente Marcello Greco(Democratici riformisti per laSicilia) ha invitato il capo di ga-binetto dell’Assessore per l’i-struzione e la formazione adinformare l’Esecutivo delle cri-ticità emerse nell’audizione, an-che con riferimento all’ipotesidi statizzazione dell’Istituto, alfine di un attento e ponderatoesame della problematica chegarantisca la continuità scola-stica e la tutela dei posti di lavoro,prospettando come richiestodalla Cgil l’opportunità di unapausa di riflessione in ordineai percorsi già intrapresi.A seguire si è tenuta l’audizionesulle problematiche della societàMegaservice e il dirigente dellasegreteria regionale della Cgil,Mimma Argurio, ha chiestoche la Regione faccia fede al-l’impegno preso, risultante dalverbale del tavolo tecnico chesi è svolto l’11 giugno 2013 perun intervento a sostegno dellasocietà partecipata della Pro-vincia di Trapani, Megaservicespa, in ordine alla valutazionedi qualsiasi forma praticabiledi politica attiva relativamenteai lavoratori interessati del set-

ha comunicato di essere statocostretto a chiudere la sede di-staccata di Alimena per ragionifinanziarie e di avere richiestoun incontro alla Presidenzadella Regione per affrontare laproblematica.Il dirigente dell’Istituto provin-ciale Ninni Cassarà, FilippoSpallina, ha evidenziato comela strada della statizzazione èstata individuata come l’unicapossibile e di ritenerla ormaiinderogabile. Riferisce che ditale ipotesi si è discusso conl’Ufficio scolastico regionaleche ha posto alcune condizioni,tra le quali la chiusura dellasede di Alimena e l’esclusionedei precari della Provincia. Hainfine comunicato che il MIURha autorizzato dei fondi specialiper la docenza precaria.Per l’onorevole Maria LeonardaMaggio (Pd) è di fondamentaleimportanza garantire la conti-nuità didattica e la tutela siadei lavoratori a tempo indeter-minato che determinato.Sul tema sono intervenuti glionorevoli Vincenzo Vinciullo(Pdl), Pietro Alongi (Pdl), NelloMusumeci (Lista Musumeci),Filippo Panarello (Pd), GiovanniLo Sciuto (Partito dei siciliani-Mpa), Gianina Ciancio (Movi-mento 5 Stelle).Il dirigente generale del dipar-timento delle autonomie locali,Giuseppe Morale, ha spiegatoche a seguito dei mancati tra-sferimenti da parte dello Statoed anche, in misura minore,da parte della Regione il fabbi-sogno complessivo, al fine digarantire tutta la funzionalità

che dell’Istituto provinciale dicultura e lingue “Ninni Cas-sarà”.La dirigente della segreteriaregionale della Cgil, MimmaArgurio e i rappresentanti sin-dacali Cammuca, Romeo, DiVita e Amico, in rappresentanzadegli insegnanti precari dell’I-stituto Ninni Cassarà, hannomanifestato preoccupazioneper la sorte dei docenti a tempodeterminato ed indeterminatodell’istituto provinciale Cassaràdi Palermo a seguito della sop-pressione delle Province e del-l’annunciato passaggio alloStato dello stesso Istituto.Lamentando lati oscuri dellaconvenzione di statizzazione,la quale prevede che la Provinciamantiene l’obbligo di provvederealla retribuzione dei dipendentiin servizio con i relativi oneri,presenti e futuri, i rappresen-tanti sindacali hanno sostenutoche il personale a tempo inde-terminato non sarà garantitoe pertanto hanno chiesto allaRegione un intervento di ap-profondimento della problema-tica, al fine di garantire il dirittoallo studio ed i posti di lavorodel personale a tempo indeter-minato e determinato, invitandoa temporeggiare un anno perarrivare ad una soluzione.Il commissario straordinariodella provincia di Palermo, ge-nerale Domenico Tucci, ha ri-cordato che il processo di sta-tizzazione è iniziato mesi fa eha chiarito che sono necessari14 milioni per chiudere il bi-lancio e che l’Istituto costa circa8 milioni e mezzo l’anno. Infine

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tore servizi garantendo l’ac-compagnamento fino alla datadel 31 dicembre 2013.La Commissione ha invitato ilGoverno, a dare attuazione al-l’impegno preso e lo stralciodel resoconto sommario è statoinviato all’Assessorato autono-mie locali ed al Dipartimentocompetente.È stato rinviato ad altra sedutal’esame del disegno di legge n.300, “Norme per una culturadi mobilità giovanile tra i giovanieuropei”. A seguire si è tenutol’esame degli abbinati disegnidi legge: n. 202, “Utilizzo deiFondi Par FAS 2007/2013 peril finanziamento dei cantieri dilavoro a favore degli enti localie degli enti di culto”, a firmadell’onorevole Falcone e altri;n. 382 “Norme per la realizza-zione di cantieri di lavoro pressogli immobili di proprietà degliEnti di culto”, a firma dell’o-norevole Firetto ed altri.Sul tema sono intervenuti glionorevoli Valentina Zafarana(Movimento 5Stelle), VincenzoVinciullo (Pdl), Margherita LaRocca Ruvolo (Udc) e GianinaCiancio (Movimento 5Stelle).Infine la Commissione ha ap-provato un emendamento cheprevede l’estensione dei cantieridi lavoro agli enti locali. Dopol’approvazione dell’articolatoall’unanimità, per come emen-dato, il disegno di legge nn.382-202 è stato trasmesso inCommissione Bilancio per lacopertura finanziaria. Relatriceè stata designata l’onorevoleMargherita La Rocca Ruvolo(Udc).

Sesta Commissione

Servizi Sociali e Sanitari

Presidente:

Giuseppe Digiacomo

Nella sedutadel 1 agostosi è tenutal’audizionedei rappre-s e n t a n t idell’Associa-zione Sicilia-na Medullo-

lesi Spinali. Il Presidente del-l’Associazione, Salvatore Bali-streri, ha comunicato che i servizipresso Villa delle Ginestre diPalermo e l’Unità spinale di Ca-tania per i pazienti medullolesiappaiono ancora carenti in re-lazione alla domanda di assi-stenza degli oltre quattromilamedullolesi siciliani il cui numeroaumenta di circa 150 nuovi casiogni anno.Balistreri ha inoltre evidenziatoche l’Azienda Sanitaria Provin-ciale di Palermo nonostante ema-ni bandi per 40 milioni di europer la fornitura di pannoloni oper 20 milioni di euro per la sor-veglianza, lesina l’assistenzaper farmaci e presidi sanitarinei presidi ospedalieri provin-ciali.Il Commissario Straordinariodella ASP di Palermo, AntonioCandela, ha precisato che Villadella Ginestre rappresenta un

distretto ospedaliero e con De-creto Assessoriale del 14 dicem-bre del 2012 la struttura è stataqualificata come unità spinalenon unipolare in quanto mancadel dipartimento di emergenza.Il presidio dispone di 48 postiletto di cui 12 pediatrici e dueposti letto in Day Hospital. At-tualmente vengono ospitati 33soggetti medullolesi ricoverati,nella struttura operano tre di-rettori di struttura complessae l’A.S.P sta stipulando una con-venzione con l’I.R.C.C.S. di Troinaal fine di attivare un servizio digestione della vescica neurologicaper i medullolesi. Essendo Villadelle Ginestre collegata con l’o-spedale Ingrassia quest’ultimoè stato incaricato di provvederea velocizzare l’approvvigiona-mento dei cateteri per i medul-lolesi ed è stato inoltre indettoun bando per la gestione dellapiscina della struttura. Ha poiriferito che nel 2012 si è regi-strato un anomalo incrementoper circa 8 milioni di euro perle forniture protesiche della ASPe dalle verifiche che l’Aziendaha effettuato sono emerse delleirregolarità e false fatturazionioggetto di denuncia alla Procura.Dal recupero di risorse che de-rivano da tali efficaci controlli,potranno essere anche potenziatii servizi per i medullolesi.Il Direttore sanitario dell’ASPdi Palermo, Giuseppe Noto, hainformato la Commissione chepresso Villa delle Ginestre operaun’ottima urologa ed in relazioneal fabbisogno è apparso neces-sario attivare una convenzionecon l’I.R.C.C.S. di Troina per po-

AudizioneAssociazione SicilianaMedullolesi Spinali

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34 Cronache Parlamentari Siciliane

di euro nel 2012. Il CommissarioAntonio Candela, prima dellaconclusione dell’audizione, hainformato che gli uffici dell’A-zienda stanno verificando le cen-tinaia di autorizzazioni relativeall’acquisto di presidii e protesied in tale attività sono già stateriscontrare false prescrizioni eduplicazioni di fatture.

Commissione d’inchiesta

e vigilanza sul fenomeno

della mafia in Sicilia

Presidente: Nello Musumeci

Nella sedutadel 31 luglioil presidenteNello Musu-meci (ListaMusumeci)ha comunica-to ai compo-nenti della

Commissione il buon esito del-l’incontro tra gli Uffici di Pre-sidenza della Commissione re-gionale antimafia, della Com-missione contro la ndranghetae della Commissione contro lacamorra, evidenziando la volontàdi istituire un coordinamentotra gli Uffici di Presidenza dellesuddette Commissioni, con laprevisione di realizzare iniziativecomuni anche in materia legi-slativa. Ha poi ribadito la neces-sità di effettuare degli incontri

con i Prefetti e con le Commis-sioni prefettizie incaricate diamministrare i Comuni scioltiper infiltrazioni mafiose.A seguire la Commissione haapprovato, con l’astensione deglionorevoli Giorgio Assenza (Pdl)e Pietro Alongi (Pdl), il Regola-mento interno come modificatonella seduta n. 3 del 12 giugno2013. Prima della votazione sultema erano intervenuti gli ono-revoli Giorgio Ciaccio (Movimento5Stelle), Antonio Malafarina (IlMegafono), Salvatore Cordaro(Grande Sud - Pid), Giorgio As-senza (Pdl), Pietro Alongi (Pdl).La Commissione si è poi occupatadelle “presunte infiltrazioni ma-fiose nelle produzioni cinema-tografiche in Sicilia” e propriosu questo tema il presidenteNello Musumeci (Lista Musumeci)ha citato le opinioni di Tornatoree Gullotta sulle difficoltà di ope-rare nella Regione a causa dellepressioni ambientali.Il dirigente generale del Dipar-timento regionale del turismo,sport e spettacolo, AlessandroRais ha dichiarato di non avereinformazioni dirette in meritoad infiltrazioni mafiose nel settorecinematografico siciliano e hariferito dell’adozione del protocollodi legalità Dalla Chiesa per tuttele imprese che intendono parte-cipare ai bandi regionali per i fi-nanziamenti al settore cinema-tografico. Rais ha poi comunicatoche durante gli anni in cui sonostati denunciati gli interventidella famiglia Castagna, non erain servizio presso il Dipartimentoincaricato di gestire i finanzia-menti nel settore del cinema, di-

tenziare il servizio nel rispettodei limiti posti dalla Corte deiConti e dalla vigente normativa.Noto ha anche chiarito che inmerito alle piaghe da decubitoè stato inserito in servizio unbravissimo chirurgo ed un col-legamento operativo con i repartidell’Azienda Villa Sofia-Cervelloprevedendo anche l’utilizzo dellacamera iperbarica di Partinico.Sui cateteri ha comunicato cheuna circolare ministeriale li haridotti da 180 a 120 unità mensiliper i medullolesi, mentre per ilpotenziamento delle carrozzellesi cercherà di ovviare con nuoveprescrizioni.Il componente dell’Ufficio di Ga-binetto dell’Assessore per la sa-lute, Francesco Carnevale, hacomunicato che i temi discussinel corso dell’audizione sonogià noti all’Assessore e sarannoaffrontati e risolti nel corso diuna conferenza dei servizi.Il presidente Giuseppe Digiacomo(Pd) si è impegnato a sanareeventuali discrasie nei rapportitra medullolesi e Presidente dellaRegione, a cui è stato inviato ilverbale della seduta, sollecitandomaggiore attenzione verso i me-dullolesi, infine ha assicuratoche la Commissione si impegneràaffinché il prossimo Piano sa-nitario regionale (P.S.R.) abbia,come condizione ineludibile, unriferimento alla vicenda dei me-dullolesi siciliani.L’onorevole Stefano Zito (Movi-mento 5Stelle) ha invitato l’ASPn. 6 a chiarire alla Commissionecon documenti le anomalie ri-scontrate sull’incremento dispesa protesica per circa 8 milioni

Infiltrazioni mafiosenelle produzionicinematografichein Sicilia

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p A r L A m e n t o

all’articolo 416 ter del Codice Pe-nale”. Relatore è stato nominatol’onorevole Giorgio Assenza (Pdl).Infine la Commissione si è occu-pata della nomina del relatoreper il parere del disegno di legge:“Norme a sostegno dei familiaridei dipendenti della Regione si-ciliana morti sul lavoro” (n. 495). Per l’onorevole Paolo Ruggirello(Articolo quattro), primo firma-tario del ddl, è opportuno evitarediscriminazioni tra i familiaridelle vittime per cause di lavoronella pubblica amministrazioneed i familiari delle vittime chehanno operato nel settore privato.A tal riguardo ha ricordato i be-nefici, e nello specifico, le assun-zioni realizzate presso la pubblicaamministrazione, effettuate nelrecente passato a seguito di eventitragici accorsi all’interno di im-prese private. Prima della con-clusione dei lavori, la Commissioneha nominato relatore l’onorevoleGiuseppe Arancio (Pd).

Commissione Esame

di disegni di legge relativi

alla materia statutaria

Presidente: Antonello Cracolici

Nella sedutadel 30 luglioè stato esami-nato il dise-gno di leggenn. 492-410-367-97-46-14-13, “Disposi-zioni per l’a-

grado l’opinione di molte personesecondo cui l’interesse dello Statodovrebbe essere rivolto esclusi-vamente nei confronti delle vit-time. Ha evidenziato l’alto costodi ogni singolo detenuto per loStato, stimato in 133-155 euroal giorno, precisando che la Sicilia,dopo la Lombardia e la Campania,è la terza Regione d’Italia per nu-mero di detenuti, individuati in7.200 unità a fronte di una ca-pienza stimata di 4.400 posti.Fleres ha poi criticato con forzail sovraffollamento delle carceriritenuto una tortura ed un osta-colo insormontabile alla riabili-tazione della persona, eviden-ziando inoltre la costante riduzionedel numero dei poliziotti peni-tenziari in rapporto ai detenuti.Ha anche raccontato della diffi-denza dei dipendenti delle strut-ture carcerarie nei confronti del-l’Ufficio del garante dei dirittidei detenuti. Pertanto reputa ne-cessario investire nella formazioneprofessionale dei carcerati, poichérileva che il tasso di recidiva tracoloro che hanno seguito corsidi formazione ed avviamento allavoro sia molto basso. Tra lecarceri siciliane che manifestanomaggiori criticità ha elencatoquelli di Sciacca, Modica, Mistretta,e Catania (nello specifico quellodi Piazza Lanza). Sul tema sonointervenuti gli onorevoli PietroAlongi (Pdl) e Giuseppe Arancio(Pd). A seguire la Commissioneha espresso parere favorevolesul disegno di legge: “Schemadi progetto di legge da proporreal Parlamento della Repubblicaai sensi dell’art. 18 dello Statutodella Regione recante Modifiche

chiarando di aver realizzato du-rante la sua direzione una rota-zione dei dirigenti e dei funzionariaddetti al comparto, compresoil funzionario accusato di avereavuto dei legami con esponentimafiosi. In merito alla presenzadei Castagna all’interno della“Production guide”, sostiene chel’inserimento nella stessa è su-bordinata alla realizzazione dibandi ad evidenza pubblica e adun’attenta valutazione dei cur-ricula. Infine ha evidenziato l’im-portanza della legge sul cinemae sul turismo, approvata dall’As-semblea regionale alcuni annifa e finalizzata, fra l’altro, ad ot-tenere maggiore trasparenza elegalità nel comparto. Sul tema hanno preso la parolagli onorevoli Giorgio Ciaccio (Mo-vimento 5Stelle), Antonio Mala-farina (Il Megafono) e FabrizioFerrandelli (Pd).Il dirigente Rais ha chiarito chemalgrado le criticità segnalate,i finanziamenti della Regionesono stati fondamentali per rea-lizzare opere di qualità, tra lequali ha citato l’ultimo lavoro diEmma Dante, spiegando che larecente riforma del settore, anchecon il passaggio di competenzetra diversi Assessorati, imponela predisposizione di nuove pro-cedure. A seguire si è tenuta l’au-dizione del garante dei diritti deidetenuti sulle criticità del sistemacarcerario siciliano. Il senatoreSalvo Fleres ha descritto una si-tuazione complessa e difficile delsistema carcerario in Italia, enello specifico in Sicilia, reputandonecessario garantire un tratta-mento dignitoso ai carcerati mal-

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Gestione finanziariadelle Regioni

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36 Cronache Parlamentari Siciliane

deguamento ai principi stabilitidagli articoli 1 e 2 del decretolegge n. 174 del 2012”.Il presidente Antonello Cracolici(Pd) ha evidenziato i punti og-getto di ulteriore riflessione:status o natura giuridica deiGruppi parlamentari, estensionedelle misure di spending reviewai costi interni di organizzazionedella politica, e segnatamenteagli uffici di diretta collabora-

zione del Consiglio di Presiden-za, trattamento economico delpersonale, in relazione al qualeva peraltro considerato che,stante la riserva di regolamentoprevista dall’articolo 4 delloStatuto, esso è ad oggi regolatoda determinazioni del Consigliodi Presidenza in base a trattativesindacali e nel rispetto del pa-rametro con il trattamento spet-tante ai dipendenti del Senato,

e infine la questione dei controlliinterni sia nell’ambito dell’As-semblea che nell’Amministra-zione regionale, e in particolarel’eventuale istituzione di unCollegio dei revisori. Cracolici ha, inoltre, comunicatoche molte disposizioni del de-creto Monti sono state oggettodi impugnativa innanzi allaCorte costituzionale, e pertantovi sono dubbi sulla opportunità

la sicilia al congressodi stenografia in belgio

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al 12 al 19 luglio si èsvolto a Ghent (Belgio)il 49° Congresso Inter-

steno che ha visto la parteci-pazione di ben 24 Delegazioniprovenienti da ogni parte delmondo. L’Italia era rappresentata daAnna Maria Marino, coadiutoreparlamentare all’Assemblea Re-gionale Siciliana e Delegata ita-liana Intersteno dal 2011, giàpluricampionessa di stenografia,che ha coordinato i lavori ditutte le giurie ed è stata il re-ferente per l’Italia per tutte lequestioni riguardanti l’orga-nizzazione del Congresso.Nell’ambito dello stesso si sonosvolte le competizioni mondialinelle varie specialità connesseal settore della resocontazionetra cui quella di “Audiotrascri-zione”, introdotta per la primavolta quest’anno e che ha vistolo stenografo parlamentare Ar-

mando Covello piazzarsi al quin-to posto nella graduatoria mon-diale e primo nella categoria“Riconoscimento del parlato”nonché il concorrente che hatrascritto il maggior numerodi caratteri tra tutti i parteci-panti alla competizione.

Nella gara di ripresa del parlato- Stenografia - il coadiutore par-lamentare Ylenia Rifurgiato siè classificata al 6° posto nellagraduatoria mondiale, scrivendocirca 125 parole al minuto conuna sola penalità. Nella stessagara altro risultato interessanteè stato quello di Paolo Marinoche si è piazzato all’11° posto,

scrivendo circa 100 parole alminuto. “Il Congresso – afferma AnnaMaria Marino – è stato un mo-mento di emozione e condivi-sione in cui culture e diversitàsi sono fuse armoniosamente.Colgo l’occasione per ringraziare

il Presidente dell’AssembleaRegionale Siciliana e il Segre-tario Generale per l’importanteopportunità data ai dipendentidi confrontarsi con i colleghidei parlamenti di tutto il mondo,partecipando alle gare mondialie dimostrando ancora una voltadi essere competitivi sul pianointernazionale”.

p A r L A m e n t o

di procedere all’adeguamentoprima che la Corte si sia pro-nunciata, proponendo quindiche la decisione finale vengarimessa all’Aula.Sul tema sono intervenuti glionorevoli Riccardo Savona (De-mocratici riformisti per la Si-cilia), Salvatore Cordaro (GrandeSud – Pid) e Girolamo Turano(Udc).Il presidente Antonello Cracolici

(Pd), prima della conclusionedei lavori, ha sottolineato chele questioni rimaste aperte pre-sentano profili di non agevolesoluzione, citando ad esempiola questione del personale, inrelazione alla quale occorre va-lutare se sia preferibile stabilireun tetto massimo alle retribu-zioni o prevedere una riduzionepercentuale dei costi, e la que-stione dei controlli interni, che

implica una scelta tra l’istitu-zione di un organo esterno dicontrollo come un Collegio deirevisori, o il deferimento deipoteri di controllo alla stessaRagioneria dell’Ars, e infine laquestione dello status dei grup-pi, in merito alla quale prendeatto di un concorde riconosci-mento dell’esigenza di una mi-gliore definizione.

Clara Salpietro

Le giurie sono state coordinateda Anna Maria Marino, coadiutore parlamentareall’Ars e delegata italiana Intersteno dal 2011

DD

Ylenia Rifurgiato si è classificata al 6° postonella graduatoria mondiale,scrivendo circa 125 parole al minuto.Paolo Marino si è piazzato all’11° posto,scrivendo circa 100 parole al minuto

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38 Cronache Parlamentari Siciliane

alitalia: tariffe alteper la sicilia

e tariffe Alitalia dae per la Sicilia sonoproibitive e il turi-

smo viene penalizzato”, è quantoha affermato qualche settimanafa il presidente della RegioneSicilia, Rosario Crocetta, inne-scando un botta e risposta conla compagnia aerea Alitalia.“Basta col predominio di Alitaliache impone tariffe troppo alte”,ha detto il governatore siciliano,aggiungendo: “Faremo una de-libera di giunta rivoluzionariavogliamo fare quasi un atto in-surrezionale contro il mercatomonopolistico dell’Alitalia. Da-remo mandato all’Ast, l’Aziendasiciliana trasporti, per sotto-

scrivere accordi con vettori lowcost su Comiso, lo faremo persalvare la Sicilia tutta. L’Alitaliaha rovinato il turismo in Siciliacon tariffe allucinanti”.La compagnia aerea da partesua ha immediatamente rispostoal Presidente Crocetta, affer-mando: “In Sicilia non esistealcun monopolio. Sulle rotte

domestiche operano nella re-gione diversi altri vettori. Il no-stro Piano industriale 2013-2016 dimostra come la Siciliaabbia un ruolo strategico di as-soluto rilievo”. Il gruppo, cheopera su tutti gli aeroporti re-gionali, nel nuovo piano prevede,infatti, di dedicare 14 aerei (ri-spetto agli 11 di oggi, +27%)

““ Uno studio di Confesercenti-Refevidenzia che solo il 13%degli stranieri sceglieuna meta del Sud Italia

LL

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t u r i s m o

ai collegamenti da e per la Siciliache saranno operati da Alitaliae dal nuovo brand Air One. Que-st’ultima, in particolare, “po-tenzierà in maniera sostanzialei voli internazionali da e perCatania e Palermo”, arrivandoa offrire da e per l’Isola oltre

450 voli settimanali (+10% ri-spetto a oggi), “assicurandoprezzi alla portata di tutti”.Alitalia evidenzia inoltre che,nel suo nuovo piano industriale,costruirà delle tariffe su misuradedicate a specifiche categoriedi viaggiatori. La prima, giàlanciata, è quella per i giovaniunder 26. A cui si aggiungeràla tariffa per le famiglie che saràattiva da ottobre. Anche le coppiecon figli potranno usufruire ditariffe vantaggiose per l’Italiae per l’Europa, tariffe acquistabilisenza largo anticipo e che dannodiritto a tutti i servizi tipici diAlitalia: bagaglio, check-in inaeroporto in alternativa a quelloon-line, assegnazione del postoa bordo, snack e bibite e l’accu-mulo di miglia.Intanto l’1 agosto il sindaco diCatania Enzo Bianco ha incon-trato l’Amministratore Delegatodi Alitalia, Gabriele Del Torchio,

lano a Pantelleria bisogna pa-gare 700 euro. Per un bigliettodi andata e ritorno, per agosto,da Milano a Catania la tariffava oltre i 600 euro, da Roma aCatania, sempre andata e ritornoad agosto, quasi 500 euro. DaMilano a Palermo, andata e ri-torno ad agosto, una personapaga oltre 500 euro, cifra cheviene superata anche con unvolo da Roma a Palermo. Prezzielevati anche per un bigliettoper una persona, andata e ri-torno, partenza domani e rientrotra tre giorni, da Catania a Mi-lano il prezzo va oltre i 400euro, da Catania a Roma si spen-de quasi 500 euro.Uno studio di Confesercenti-Ref mette in evidenza che soloil 13% degli stranieri scegliuna meta del sud dell’Italia, inpratica il Sud viene ignoratodai grandi flussi turistici, lanotizia negativa è soprattuttoche la Sicilia è in crisi di flussituristici.Nella percezione dei turisti stra-nieri, il gradimento dell’Italiaè alto: il voto medio complessivoassegnato al nostro Paese è8,25. Scendendo al dettaglioterritoriale, pero, si rileva comeesistano forti disparita tra i ter-ritori. Il Centro-Nord attrae piùturisti dall’estero, il Sud è sot-tovalutato. Roma mantiene latesta della classifica degli arrivi,seguita da Milano, Venezia eFirenze. In graduatoria com-paiono città come Varese, Im-peria, Trieste, Como. Le desti-nazioni delle regioni meridionaliattraggono meno gli stranieri.Nella classifica dei giudizi com-

con il quale ha parlato di in-cremento del turismo da e perla Sicilia ma anche di mobilitàdei siciliani. Il sindaco Biancoha sostenuto che si farà pro-motore di un incontro tra i ver-tici di Alitalia e il presidentedella Regione Rosario Crocettaanche per lanciare, coinvolgendoil governo nazionale e insiemecon tutti i sindaci siciliani, labattaglia per la cosiddetta “con-tinuità territoriale”, che darebbela possibilità ai siciliani di viag-giare in aereo a costi estrema-mente contenuti come già av-viene in Sardegna.Per quanto riguarda le rotte,quelle confermate da e per Ca-tania sono: Bologna, Copena-ghen, Kiev, Milano Malpensa,Mosca, Pisa, Rostov, San Pie-troburgo, Torino, Venezia, Ve-rona. Le nuove rotte sono: Am-sterdam, Berlino, Dusseldorf,Genova, Napoli, Ginevra, Lione,Londra, Marsiglia, Parigi Orly,Praga, Stoccarda, Vienna. DaPalermo verrà confermato l’at-tuale collegamento per Venezia,mentre sono allo studio nuovivoli per Amsterdam, Berlino,Lione, Londra, Napoli, ParigiOrly e Torino.Se diamo un’occhiata alle tariffeAlitalia per la Sicilia, notiamoche, soprattutto nei periodi piùcaldi dell’anno, sono molto ele-vate tanto da far desistere il tu-rista dall’intento di trascorrerele vacanze nell’Isola, ma anchequalunque siciliano che vorrebberitornare a casa per trascorrerele ferie estive. Per fare un bi-glietto di andata e ritorno, adagosto, per una persona da Mi-

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plessivi espressi dai turisti, tro-viamo in testa la Toscana, se-guita da Valle D’Aosta e Umbria.Per quanto riguardo le valuta-zioni specifiche, la Sardegna èprima nella cortesia, a seguire

Basilicata, Abruzzo e Campania,chiude la classifica il Lazio.Per la qualita e disponibilita diinformazioni e per gli alberghi,gli stranieri si trovano piu aloro agio nelle regioni del nord:

queste occupano tutti i primiposti della classifica, prime Vald’Aosta e Trentino. In coda,Sardegna, Abruzzo e Molise. Sulla cucina e il Sud a farla dapadrone: Abruzzo, Campania,

Basilicata e Calabria. In materiadi shopping ecco di nuovo ilNord a primeggiare con il Friuli,la Val d’Aosta, Emilia Romagna,Lombardia e Piemonte.Sempre secondo lo studio di Con-

fesercenti-Ref, per quanto ri-guarda i mezzi di trasporto uti-lizzati per arrivare in Italia siosserva una marcata spaccaturatra Nord e Sud. Sebbene l’aereoresti il principale mezzo, utilizzato

da oltre due turisti residenti al-l’estero su tre per venire in Italia,nelle regioni settentrionali diconfine la sua rilevanza e mo-derata, mentre si osserva unamaggiore incidenza – rispetto

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al totale – dell’auto o dei pullman.Nel Mezzogiorno, invece, la quasitotalita dei turisti stranieri hautilizzato l’aereo. I territori me-ridionali, soprattutto quelli nonfacilmente serviti da collegamenti

con gli aeroporti, hanno proba-bilmente ancora problemi di ac-cessibilita da parte dei turististranieri, e questo contribuiscea spiegare perche siano relati-vamente trascurati dai flussi

internazionali. Gli aeroportiche negli anni scorsi hanno re-gistrato i maggiori incrementinel numero di passeggeri tra-sportati sono stati Venezia (oltre1,7 milioni in più, pari al+25,3%), Roma-Fiumicino (circa1,5 milioni, +4,0%), Milano-Li-nate (circa 769 mila, +9,3%),Bergamo (circa 750 mila, +9,8%)e Palermo (circa 627 mila,+14,5%).Secondo il centro studi del Tou-ring club italiano, ogni annopossiamo contare su oltre 380milioni di presenze in Italia, diqueste neppure il 20% si con-centra nel Meridione. Guardan-do all’incoming, più dinamicorispetto al turismo domestico,il quadro è ancora più fosco:su 100 presenze straniere inItalia, solo 13 sono al Sud. Tra-dotta in termini economici, ituristi internazionali hannospeso nel nostro Paese oltre 32miliardi di euro nel 2012, madi questi appena 4 sono andatia beneficio del Mezzogiorno.Analizzando i dettagli, si scopreche il turismo estero ha portatoappena un miliardo e 419 mi-lioni nelle casse della Campania,580 milioni in quelle della Pu-glia, un miliardo e 41 milioniin quelle della Sicilia e 145 mi-lioni in Calabria. Se facciamoqualche paragone, i turisti stra-nieri hanno speso 5 miliardi e304mila euro in Lombardia, 5miliardi in Veneto, 3 miliardie 600mila euro in Toscana e 5miliardi e 386mila euro nel La-zio. E ancora: dei 146 milionidi passeggeri transitati negliaeroporti italiani nel 2012, solo

34 milioni sono andati nel Me-ridione.Il “Rapporto sul turismo italiano2013” di Mercury, una delle mag-giori società di ricerca e di pro-mozione del turismo e dei beniculturali, sostiene che il Mezzo-giorno può contare su appena il12,9% di presenze straniere, enon è amato neppure dagli italiani,dal momento che si registra ap-pena il 17,4% di presenze dei re-sidenti delle altre regioni.Sul fronte del turismo balnearescopriamo che il Sud può contaresu tre quarti delle coste italiane,ma ha 7.730 vacanzieri per chi-lometro, a fronte dei 201.235del Nord Est, dei 42.066 delNord Ovest (Liguria) e dei 32.716del Centro, per una media delCentro-Nord di 67.118 turistiogni chilometro di costa.In percentuale il turismo bal-neare nel Mezzogiorno ammontaal 24.7% del totale: al Centro èal 21,7%, nel Nordest al 10%,nel Nordovest al 43,6%. Nel2010 il Nordest, con circa 920chilometri di coste, ha registratoun numero di presenze balneari(50.692.000) pari a quasi il dop-pio di quello rilevato nel Mez-zogiorno (28.726.000), che puòinvece contare su 5.600 chilo-metri di coste.Basterebbe leggere questi datiper comprendere quanto il di-vario tra le potenzialità dellerisorse esistenti e il tasso disviluppo sia frutto di scelte po-litiche e istituzionali che nonhanno considerato in tutta lasua ricchezza il territorio me-ridionale.

Clara Salpietro

t u r i s m o

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a Sicilia, con le sue bellezzee la sua storia, può at-trarre il turismo culturale,

ma i dati dei flussi turistici versola Sicilia, e più in generale versoil Sud Italia, risultano inferioririspetto a quelli verso altre re-gioni italiane.“Tre alberghi del Sud Italia chiu-dono ogni due giorni”, affermail presidente di FederalberghiSicilia, Nico Torrisi, aggiun-

gendo: “Non esiste più un mer-cato italiano, i nostri connazionalihanno meno soldi e viaggianosempre meno. In provincia diCatania per questa estate le pre-visioni delle presenze di turistiitaliani sono in netto calo rispettoall’anno scorso. Regge inveceil mercato straniero tradizionalee cioè quei flussi di turisti pro-venienti dalla Germania, dallaFrancia e dall’Inghilterra. Per

il mercato russo invece dobbiamosottolineare che la perdita di vi-sitatori è dovuta principalmenteal fatto che i voli diretti San Pie-troburgo e Mosca per e da Ca-tania erano garantiti solo daWindjet, la chiusura della com-pagnia ha creato un effetto do-mino negativo sugli arrivi”.La strada per riportare il turismoa livelli di eccellenza secondoNico Torrisi deve partire da due

LL

sicilia:flussi turistici in caloIn controtendenza Siracusa: con le Rappresentazioniclassiche al Teatro Greco continua a confermarsi

centro di cultura del mondo classico

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direttrici: marketing territo-riale efficace e creazione digrandi eventi. “Abbiamo chiesto- dichiara il presidente di Fe-deralberghi - che la tassa disoggiorno, versata soprattuttodalle strutture recettive alber-ghiere, sia investita in pro-mozione vera in grado di at-trarre turisti e anche nell’or-ganizzazione di Grandi Eventiche hanno dimostrato negli anniprecedenti essere traino per in-crementare presenze e visitatori.Penso ad un Festival Belliniano,o ad un’altra grande manifesta-zione che sia vendibile, perchéè questo l’elemento essenziale,che quanto organizzato sia ven-dibile sul mercato, e tutto questopuò essere frutto solo di unaprogrammazione nata dal con-fronto”.Il presidente della Fiavet, Fede-razione che associa agenzie diviaggio e tour operator aderentea Confcommercio Imprese perl’Italia, Fortunato Giovannoni,evidenzia: “Solo il 10% dei turistiche visitano l’Italia raggiungele regioni turistiche del Sud,l’alta velocità si ferma a Salerno,

il sistema portuale è inefficientee quello aeroportuale appare ir-razionale rispetto alle effettiveesigenze del mercato turistico.In particolare, va posta l’atten-zione sulle difficoltà che incon-trano le nostre isole maggiori,Sicilia e Sardegna, destinazionituristiche tra le più rinomate eambite dai turisti italiani e in-ternazionali ma fortemente pe-nalizzate da collegamenti scarsie che hanno registrato negli ul-timi anni rincari dei prezzi talida deviare verso altre mete granparte dei flussi turistici”.Il presidente di ConfindustriaSicilia sezione Turismo, OrnellaLaneri, sostiene che in Sicilia“mancano le infrastrutture, ilsupporto alle aziende, non esiste

una rete di trasporti pubblici,che invece è fondamentale peril turismo estero, che permettafacili collegamenti regionali elocali”. “Ci manca – aggiunge -la convinzione che anche noipossiamo farcela, che abbiamotutto quello che serve per faredi questa terra una terra di tu-rismo. Manca un approccio pro-positivo e la messa in moto diquanto serve”.In controtendenza ai dati turisticinon proprio confortanti per laSicilia, merita menzione Siracusache continua a confermarsi unotra i maggiori centri di culturadel mondo classico e meta trale più gettonate per i cultori diteatro all’aperto. Un risultatopositivo in termini di presenzeè stato incassato con il 49° Ciclodi Rappresentazioni classicheal Teatro Greco. Un successo te-stimoniato dal numero deglispettatori in aumento del 500%negli ultimi 10 anni ed una me-dia annua di 150mila presenzedurante le circa 35 recite dellarassegna. Le Rappresentazioniclassiche al Teatro Greco coin-volgono oltre 400 persone traattori, tecnici e maestranze ecreano un rilevante indotto eco-nomico per la città siciliana.Inoltre in concomitanza con laRassegna siracusana, è andatoin scena al teatro antico di Pa-lazzolo Acreide il Festival inter-nazionale del Teatro Classicodei Giovani (XIX edizione), chesolitamente impegna centinaiadi scuole nella rappresentazionedei classici e nella loro rielabo-razione.

C.S.

t u r i s m o

Nico Torrisi

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ittorio Emanuele Orlando,illustre giurista sicilianononché eminente uomo

politico dell’Italia liberale, a pro-posito dello status dei senatori edei deputati del Regno (in Principiidi Diritto Costituzionale, Barbera,Firenze, 1921) così scrive: “Il dirittopubblico moderno ha riconosciutoe proclamato il principio dellauguaglianza dei cittadini innanzialla legge. Però questo principionon toglie che ad esso si deroghia favore di quei cittadini i qualirivestono una pubblica funzionee vi si deroghi perchè sia reso loropossibile il normale adempimentodi quella funzione: sorge con ciòla nozione della prerogativa, laquale, a differenza del privilegio,si accompagna alla funzione pub-blica e trova in essa la sua originee la sua giustificazione”.Al riguardo, Santi Romano, altromaestro siciliano di diritto pubblico,rileva che il fondamento delle pre-rogative parlamentari (definite co-munemente anche “immunità” o“guarentigie”; sulla differenza ter-minologica v. Mortati, Istituzionidi Diritto Pubblico, Cedam, Padova,1991) “è da ricercarsi non soltantoin una tutela del potere legislativoda ogni eventuale attentato del po-tere esecutivo o nella convenienzadi non distrarre senza gravi motivii membri del Parlamento dall’e-

sercizio delle loro funzioni, ma nelprincipio più generale dell’indi-pendenza e dell’autonomia delleCamere verso tutti gli altri organie poteri dello Stato” (cfr. Il DirittoPubblico Italiano opera del 1914,pubblicata da Giuffrè, Milano, nel1988).A seguito dell’entrata in vigore dellaCostituzione repubblicana, in pre-senza dell’art. 3 (che sancisce ilprincipio dell’uguaglianza di tuttii cittadini di fronte alla legge) edin particolare del successivo art.104 (che stabilisce l’autonomia el’indipendenza della magistraturada ogni altro potere), c’è chi si èchiesto se aveva ancora senso ri-servare ai parlamentari uno specialetrattamento (peraltro riconosciutodalla stessa Costituzione all’art.68), configurabile ormai comemero retaggio di tempi andati; ar-gomento questo, storico-giuridico,adottato dall’Alta Corte per la Re-gione siciliana nella decisione n.38 del 1951 (di cui parleremo piùavanti) per bocciare la norma re-gionale volta ad introdurre, per ideputati dell’Assemblea regionalesiciliana (d’ora in poi Ars), l’im-munità penale (o inviolabilità), laquale si traduce, in sostanza, neldivieto di processare o arrestaregli eletti senza una formale auto-rizzazione dell’organo legislativodi cui fanno parte.

A favore della tesi dell’abolizionedelle prerogative concorrevano,inoltre, i clamorosi episodi di “sal-vataggio” dall’azione giudiziariadi esponenti politici indagati pergravi reati che nulla avevano a chefare con il libero esercizio dellafunzione parlamentare (o, forse,è meglio dire che erano il fruttodella loro attività politica).La dottrina prevalente, pur criti-cando aspramente gli abusi pro-cedurali, ha tuttavia messo in guar-dia dall’assumere posizioni radicali,sostenendo che continuavano asussistere valide ragioni per il man-tenimento (sia pure in un quadronormativo riveduto e corretto) delsistema di garanzie parlamentarivoluto dal Costituente.In tal senso illuminanti per la lorolucidità sono le considerazioni diGustavo Zagrebelski (che poi di-venterà Presidente della Corte Co-stituzionale), il quale nel 1979(ossia in epoca non sospetta) scri-veva: “Assicurata (nella misura incui è assicurata) l’indipendenzadei giudici, la funzione giurisdi-zionale non per questo ha magi-camente vestito i panni dell’im-parzialità, della neutralità, dellagiustizia, come semplicisticamentesi era immaginato da taluno : ve-nuta meno la dipendenza da uncentro di indirizzo unificante, imagistrati hanno cominciato a

VV

I deputati regionalie l’immunità penale L’opinione di Ignazio La Lumia (*)

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leggere la legge e a considerare larealtà secondo l’ottica di ciascunodi essi propria. Una volta ‘liberati’i giudici, insomma, è avvertibileun’esigenza di garanzia contro glieventuali abusi ad essi imputabili,non diversamente da quel che, pri-ma, avveniva rispetto al potere ese-cutivo” (cfr. Le immunità parla-mentari, Einaudi, Torino).Si giunse così alla riforma dell’art.68 Cost. con l’emanazione dellal.c. 29 ottobre 1993, n. 3, che hasoppresso l’autorizzazione a pro-cedere per i membri delle Camere(istituto questo volto ad accertarela sussistenza o meno del c.d. fumuspersecutionis da parte dell’autoritàgiudiziaria nei confronti dell’in-dagato), eccezion fatta per i casidi perquisizione personale e do-miciliare ovvero per le intercettazionidi conversazioni e comunicazioninonché per il sequestro della cor-rispondenza. Inoltre, non occorreuna delibera autorizzativa delleCamera di appartenenza per la car-cerazione del parlamentare desti-natario di una sentenza passatain giudicato, ovvero sorpreso acommettere un delitto per il qualeè previsto l’arresto obbligatorio inflagranza. Tutto ciò premesso, ricordiamoche lo Statuto albertino del 1848assicurava due forme di tutela:a) la garanzia assoluta dell’insin-dacabilità, nel senso che si escludevaogni possibilità di giudizio nei con-fronti dei deputati e dei senatoriin conseguenza “delle opinioni daloro emesse e dei voti dati nelle Ca-mere” (art.51);b) la garanzia dell’inviolabilità per-sonale, nel senso che i deputatinon potevano essere arrestati (salvo

il caso di flagrante delitto) né tradottiin giudizio “senza il previo consensodella Camera”(art.45). Anche i se-natori (nominati a vita dal re), iquali godevano del privilegio dellagiurisdizione domestica (il Senato,costituito in Alta Corte di Giustizia,giudicava dei reati “imputati aisuoi membri”), non potevano esserearrestati “se non in forza di un or-dine del Senato” (art. 37).Nel periodo costituzionale transi-torio (che copre gli anni ‘43-46:dalla fine del regime fascista al-l’avvento della Repubblica) le me-desime prerogative (con taluneestensioni applicative) furono ri-conosciute ai componenti dellaConsulta Nazionale (art. 4 del d.lg. lgt. 31 agosto 1945, n. 539, art.4) ed ai membri dell’AssembleaCostituente (art. 81 del d. lg. lgt.10 marzo 1946, n. 74). Riportiamoil testo dell’art. 81 perchè ad esso(come diremo dopo) fece riferimentol’Ars per invocare l’applicazionedell’immunità penale nei confrontidei suoi componenti: “Nessun de-putato all’Assemblea Costituentepuò essere arrestato, all’infuori delcaso di flagrante delitto, né sotto-posto a procedimento penale, senzal’autorizzazione dell’Assemblea.Nel caso di arresto in flagranza,l’Assemblea stessa deciderà, entrodieci giorni, se esso dovrà esseremantenuto. Nessun deputato puòessere sottoposto a fermo di poliziae a perquisizione personale o do-miciliare”.Orbene, in tale periodo storico sicolloca lo Statuto della Regionesiciliana (elaborato nel dicembre1945 dalla Consulta regionale edapprovato il 15 maggio 1946 dalGoverno che allora era titolare del

potere legislativo) il quale, all’art.6, prevede per i deputati dell’Arsla sola garanzia dell’insindacabilità(sulla sua portata, vedasi la sentenzan. 337/2009 con la quale la CorteCostituzionale ha escluso che taleprerogativa operi per gli atti am-ministrativi non riconducibili allafunzione di auto-organizzazione).Dai lavori della Consulta regionale(tenutisi a Palermo nel palazzoComitini) risulta che, in sede didiscussione dell’art. 6 (svoltasi nelcorso delle sedute terza e quartadel 20 dicembre 1945), alcuni con-sultori proposero di estendere“senz’altro ai deputati regionali lostesso trattamento d’immunità dicui godono i deputati nazionali”.Ma tale proposta non fu condivisae dopo i chiarimenti forniti dal re-latore, prof. Salemi, (invero regnavauna certa confusione tra insinda-cabilità ed immunità penale), venneapprovato, con alcuni aggiusta-menti formali, il testo dell’articolocosì come formulato dalla Com-missione nominata dall’Alto Com-missario Aldisio con l’incarico diredigere una bozza di statuto.Si cercò, comunque, di porre ri-medio a questo vuoto normativoin fase di coordinamento dello Sta-tuto siciliano con la Costituzione(siamo nel gennaio del 1948), talchènel Testo coordinato dello Statutospeciale per la Sicilia (disegno dilegge costituzionale n. 65), predi-sposto dalla Sottocommissioneper gli statuti regionali (c.d. Com-missione dei diciotto) dell’Assembleacostituente, figura l’art. 23 ove sidispone che i deputati regionali,oltre alla garanzia dell’insindaca-bilità, godono dell’immunità dicui all’art. 68, comma secondo,

A t t u A L i t à

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46 Cronache Parlamentari Siciliane

della Costituzione, e che l’autoriz-zazione ivi prevista è data dall’As-semblea regionale. Ma, come sap-piamo, questo coordinamento nonebbe fortuna e si preferì costitu-zionalizzare lo Statuto del ‘46 de-mandando ad una legge ordinaria,da approvare da parte del Parla-mento nazionale, udita l’Assemblearegionale, nell’arco di due anni(dall’entrata in vigore della l.c. n.2/1948), il compito di apportarvile necessarie modifiche (questaclausola venne poi dichiarata co-stituzionalmente illegittima dall’AltaCorte per la Regione siciliana condecisione n. 4 del 19 luglio 1948– 10 settembre 1948).Ora, la prima Assemblea (ossiaquella insediatasi il 25 maggio1947), nonostante il silenzio delloStatuto, ritenne operante per i suoimembri la particolare tutela di tipoprocessuale riconosciuta ai com-ponenti dell’Assemblea Costituentee, conseguentemente, nella sedutadel 20 giugno 1947 approvò all’u-nanimità la mozione (presentatadall’on. Cacopardo ed altri) aventead oggetto l’istituzione di una Com-missione permanente incaricatadi riferire sulle domande di auto-rizzazione a procedere.Dalla parte motiva della mozionee dall’intervento del primo firmatariodella stessa ricaviamo che tale de-cisione era il frutto di un sillogismo:poiché l’art. 1, secondo comma,del decreto del Capo provvisoriodello Stato 6 dicembre 1946, n.456, rinviava (in attuazione dell’art.42 dello Statuto), per la disciplinadelle elezioni siciliane fissate peril 20 aprile 1947, alle disposizionidel d. lg. lgt. 10 marzo 1946, n. 74,(tra cui figurava il succitato art.

81 relativo all’immunità penale);e poiché tale rinvio era formalmentesenza limitazioni, si concludevatout court per l’“attrazione” nel-l’ordinamento regionale di tale pre-rogativa.A quest’argomento giuridico-formalel’on. Cacopardo ne aggiunse unaltro di natura sostanziale soste-nendo che, essendo l’Assembleaun “organo pienamente parlamen-tare” perchè tutelato nei suoi poterie nelle sue facoltà dall’esistenza diun’Alta Corte chiamata a dirimeregli eventuali conflitti di competenzatra lo Stato e la Regione, essa aveva“il diritto di giudicare preliminar-mente sulla responsabilità penaledei propri componenti, allo scopodi evitare che, attraverso un abusodi potere di altri organi, possa esserelimitata l’attività politica, che ognideputato ha il diritto di esercitarein piena libertà”.Nella seduta del 10 marzo 1948l’Assemblea, dopo ampia discus-sione nel corso della quale l’on.Napoli sollevò, senza successo, ilproblema se si potesse, medianteregole ad uso interno, disciplinareprocedure relative ad una materianon prevista dallo Statuto, approvòa maggioranza uno schema di re-golamento riguardante l’esamedelle domande di autorizzazionecontro deputati; nella medesimaseduta vennero eletti, poi, i novecomponenti della Commissioneappositamente istituita con la sud-detta mozione. Dopo di che la Presidenza dell’Ars,nella seduta del 17 marzo 1948,comunicò le domande di autoriz-zazione a procedere sino a quelmomento pervenute dalle Procuredell’Isola, ed il giorno successivo

le trasmise alla competente Com-missione.Dinanzi a questa situazione, l’alloraMinistro di Grazia e Giustizia,Giuseppe Grassi, non condividendola prassi invalsa negli Uffici giu-diziari siciliani, emise una circolareriservata indirizzata ai ProcuratoriGenerali presso le Corti d’Appello(la n. 3542 del 14 luglio 1948) conla quale, dopo avere argomentatola non fondatezza della tesi soste-nuta dall’Ars, impartì ai rappre-sentanti del P.M. la direttiva diastenersi dal richiedere l’autoriz-zazione a procedere sino a quandola giurisprudenza della SupremaCorte di Cassazione non avessefatto definitivamente chiarezza inmerito, e, nel caso detta autoriz-zazione fosse stata negata, di avviareugualmente l’azione penale; nonchédi provvedere ad impugnare le even-tuali sentenze di proscioglimentoper difetto di autorizzazione a pro-cedere. Insomma, il modus ope-randi sino a quel momento seguitodalle Procure venne dal Ministerototalmente sconfessato.Nella circolare del Guardasigilli siasseriva:a) che “il rinvio contenuto nell’art.1, comma 2^, del Decreto del Capoprovvisorio dello Stato 6 dicembre1946, n. 456 – come chiaramentesi evince dal suo tenore lessicalee dal suo esplicito riferimento all’art.42 dello Statuto, che riguarda soloil procedimento elettorale – concernesoltanto le norme che regolano ilsistema delle elezioni, e non purequelle che riflettono la condizionegiuridica dei deputati in genere, ele loro prerogative in ispecie. Questeultime sono circoscritte dallo Sta-tuto (art. 6) alla semplice immunità,

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di natura sostanziale, per i votidati e le opinioni espresse dai mem-bri dell’Assemblea nell’eserciziodelle loro funzioni”;b) che“la materia dell’autorizzazionea procedere, incidendo direttamentesull’estensione del diritto di punire,e, quindi, sul diritto di sovranitàdello Stato, non può trovare la suafonte che nella Costituzione; c) che “l’art. 122 della Costituzione,mentre estende ai componenti delConsiglio regionale (organo chenel nuovo ordinamento corrispondeappunto all’Assemblea regionale)l’immunità, di natura sostanziale,sancita dal comma 1^ dell’art. 68per i membri del Parlamento, re-lativamente alle opinioni espressee ai voti dati nell’esercizio delleloro funzioni, non estende loro in-vece, la garanzia parlamentare, dinatura processuale, dell’autoriz-zazione a procedere, la quale è pre-vista invece per i membri del Par-lamento dal 2^ comma del mede-simo art. 68”;d) che “nè si potrebbe, per sopperirea tale mancata estensione, far ri-corso all’interpretazione analogica,perchè è pacifico che le norme cheregolano immunità e prerogativecostituiscono un jus singulare chenon è suscettibile di estensioneanalogica”.Il Presidente della Regione, on.Alessi, presa visione della circolare,controdeduceva punto per punto,con nota inviata al Ministro Grassiil 27 luglio 1948, sottolineando laspecialità dell’ordinamento giuridicosiciliano.Comunque, a seguito della circolareministeriale, la Magistratura si af-frettò a chiedere alla Presidenzadell’Ars la restituzione dei fascicoli

trasmessi e, in data 23 agosto aPalermo, senza alcuna preventivaautorizzazione, fu arrestato un de-putato regionale su ordine dell’Au-torità giudiziaria di Caltanissetta.Questo provvedimento suscitòvasta eco nel mondo politico, tant’èche contro di esso il Presidentedella Regione fece appello al Guar-dasigilli, ribadendo, in un lungotelegramma del 24 agosto, le con-trodeduzioni in precedenza inoltrate;a sua volta, il Consiglio di Presi-denza, riunitosi d’urgenza il suc-cessivo 25 agosto, approvò all’u-nanimità una risoluzione di protesta(trasmessa al Primo Presidentedella Corte d’Appello di Caltanis-setta) “per la cattura, senza auto-rizzazione dell’Assemblea, del de-putato on. Gino Cortese, che offendeil principio dell’autonomia demo-cratica”, chiedendo in applicazionedella legge “che l’Autorità giudiziaria,nella cui piena indipendenza con-fida, disponga la liberazione didetto deputato e la rimessione degliatti che lo riguardano al Presidentedell’Assemblea, onde possa decidersisulla richiesta di autorizzazione aprocedere”. Ma tali iniziative non ebbero se-guito.Per affrontare tale questione fuallora convocata in sessione straor-dinaria l’Aula, su richiesta dei de-putati del Gruppo del Popolo (cuiapparteneva il deputato arrestato).Dal resoconto della seduta del 23settembre 1948 risulta che, allafine di un intenso dibattito pro-trattosi per circa quattro ore, venneapprovato (con l’astensione delgruppo comunista) un ordine delgiorno, presentato dall’on. PapaD’Amico ed altri, con il quale l’As-

semblea, riaffermato che competevaai deputati dell’ARS il diritto al-l’immunità parlamentare, confidavanel pieno riconoscimento di talediritto da parte di tutti gli organidello Stato. Nella lettera di trasmissione (prot.n. 2387 del 28/9/1948) di tale do-cumento alla Presidenza del Con-siglio dei Ministri, il Presidentedell’Ars, on. Cipolla, rivolgeva “lapiù calda preghiera, perchè, in unpiano superiore di reciproca com-prensione delle esigenze dello Statoe della Regione, in cui si sustanzial’Autonomia dell’Isola, possa fi-nalmente riconoscersi, sulla basedel vigente ordinamento giuridicodello Stato, il diritto all’immunitàparlamentare per i componenti diquesta Assemblea, quale organolegislativo primario ed autonomo”. Per completezza di informazionericordiamo che nella seduta suc-cessiva, svoltasi il 24 settembre,venne discussa la mozione n. 48,a firma dell’on. Montalbano edaltri, recante il titolo “Mancata ri-chiesta di autorizzazione a procedereper l’arresto del deputato Gino Cor-tese”. Essa differiva dall’ordine delgiorno Papa D’Amico, approvatonella riunione precedente, perchè,sostanzialmente, nella parte deli-berativa conteneva due elementidi novità: il primo prevedeva diprotestare contro il Governo centraleper la circolare che il Ministro diGiustizia aveva illegalmente direttoai Procuratori generali della Sicilia;il secondo, di inviare subito a Romauna delegazione di nove deputaticon l’incarico di difendere l’auto-nomia dell’Isola in tutti i suoiaspetti democratici formali e so-stanziali. La mozione, posta ai voti

A t t u A L i t à

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48 Cronache Parlamentari Siciliane

per appello nominale, venne respintatra le proteste della sinistra.Il 2 aprile del 1949, sempre senzaautorizzazione, la Sezione Istruttoriapresso la Corte d’Appello di Catan-zaro, spiccava mandato di catturacontro un altro deputato, l’on.Luigi Pantaleone. Anche in questocaso il Consiglio di Presidenza,riunitosi il successivo 12 aprile,formulava una vibrata protestacontro l’operato della Sezione pro-cedente e decideva di inviarla allaPresidenza del Consiglio dei Ministri,al Ministero di Grazia e Giustiziae al Primo Presidente della SupremaCorte di Cassazione, il quale risposecon nota del 19 aprile evidenziandoche la Corte Suprema avrebbe po-tuto pronunciarsi sulla questione“soltanto se e quando della stessasia legalmente investita secondola legge processuale”.Da rilevare che la suddetta Sezione,dinanzi alla richiesta di revoca delmandato avanzata dal Presidentedella Commissione per le autoriz-zazioni a procedere, on. MarcheseArduino, osservò, dopo ampia di-samina storico-giuridica, che lastessa era infondata, dichiarandoche “la prerogativa dell’immunitàriguarda unicamente i deputatiappartenenti al Parlamento nazio-nale e non può essere estesa , peril suo carattere eccezionale, a per-sone diverse, anche se rivestanol’altissima carica di deputati del-l’Assemblea regionale siciliana”(v. Corte Appello Catanzaro, ordi-nanza 23 aprile 1949, in Giur. It.,1949, parte II, 362 e ss., con notafavorevole di F. Pierandrei). Della questione si tornò a parlarein occasione del processo a caricodell’on. Gino Cortese. Nella seduta

del 5 luglio 1949, l’Assemblea, dopobreve discussione sulla mozioneSapienza Giuseppe ed altri concer-nente la sospensione dei lavori par-lamentari per il 7 luglio (giorno fis-sato per l’inizio a Messina del sud-detto processo), onde consentire aideputati di assistervi come testi-monianza di solidarietà ad un collegala cui detenzione doveva “ritenersiabusiva perchè non preceduta daregolare autorizzazione a procedere”,approvò un ordine del giorno, con-cordato dai capigruppo, in cui, riaf-fermava i suoi precedenti “deliberata”per la violazione del principio co-stituzionale dell’immunità e for-mulava l’augurio che, come con-seguenza diretta del riconoscimentodel principio, il deputato Cortesevenisse posto in libertà.Ma, nonostante le prese di posizionee gli auspici manifestati a livellopolitico, la Magistratura proseguivaliberamente nella sua azione penale,prova ne sia che il Procuratoredella Repubblica di Caltagirone,nell’agosto del medesimo anno, or-dinava l’arresto dell’on. ConcettoGallo e disponeva la perquisizionedel suo domicilio senza minima-mente rivolgersi all’Assemblea. IlConsiglio di Presidenza, riunitosiespressamente in data 30/8/1949,deliberava il solito ordine del giornodi protesta.Finalmente, a porre fine a questostato di incertezza intervenne laCorte di Cassazione penale consentenza delle sezioni unite 10 di-cembre 1949 ( in Foro Padano,1950, parte IV, 50 e ss., con notaadesiva di E. Battaglini; nel pano-rama dottrinario dell’epoca l’unicavoce dissenziente era quella di F.Cossiga, allora giovane assistente

all’Università di Sassari, autore delbreve saggio “I Membri dei Consigliregionali godono della inviolabilitàparlamentare” in Rass. Dir. Pubbl.,parte II, 1950, 635 e ss.).Invero, la Suprema Corte (chiamataa dirimere il conflitto sorto tra Pre-sidente della Corte d’Assise di Pa-lermo e Sezione istruttoria in ordinealla competenza ad emettere il man-dato di cattura contro il deputatoGallo) escluse chiaramente, usandoin sostanza le argomentazioni dellacircolare Galli, che per i componentidell’Ars trovasse applicazione laspeciale guarentigia dell’immunitàpenale prevista per gli appartenential Parlamento nazionale dall’art.68 della Costituzione.Ma l’Assemblea non si arrese e,nella seduta del 27 gennaio 1950,deliberò la nomina di un Comitato(composto da un rappresentanteper ogni gruppo) per la difesa delleguarentigie costituzionali dei de-putati regionali.Si pensò, comunque, per risolvereil problema, di provvedere in vialegislativa, e, a tal fine, venne inseritonella legge per l’elezione dei deputatidell’Ars (approvata il 22 febbraio1951) l’art. 64 che così recitava:“Le disposizioni di cui all’art. 81del D. L. L. 10 marzo 1946, n. 74,hanno effetto, per i deputati del-l’Assemblea regionale siciliana, dalmomento della prestazione del giu-ramento prescritto dall’art. 5 delloStatuto”.A ben vedere, si trattava di un “attodi furbizia giuridica” perchè, at-traverso una semplice norma direcepimento, si voleva introdurresurrettiziamente nel sistema unistituto, come l’immunità penale,che, stante il carattere eccezionale,

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non poteva che trovare la sua di-sciplina in una fonte di rango co-stituzionale.Inevitabilmente, contro tale norma(insieme ad altre) propose ricorsoall’Alta Corte il Commissario delloStato eccependo l’assoluta incom-petenza della Regione in materia.Dello stesso avviso il Procuratoregenerale che, nella sua requisitoria,ebbe a dire: “Può una norma di ca-rattere costituzionale, un principio,trovare modificazione da parte diuna legge ordinaria? La risposta èevidente. Soltanto una legge costi-tuzionale potrebbe introdurre mo-dificazioni; ed allora, tanto menopuò farlo una legge regionale chetende a disciplinare la materia elet-torale”.L’Alta Corte, con decisione n. 38del 16-20marzo 1951 (consultabilein www.giurcost.org), ne dichiaròl’illegittimità costituzionale con lamotivazione che all’Assembleamanca la potestà di inserire unasimile disposizione (cui evidente-mente la Corte riconosce dignitàcostituzionale) nello Statuto.In altri termini – dice implicitamentela Corte - all’Assemblea difetta unpotere analogo a quello attribuitoalle Camere nazionali dall’art. 138della Costituzione (da notare chela Corte Costituzionale ha richia-mato questa decisione, nelle sentt.n. 66/64 e n. 6/70, per affermareche le funzioni dell’Assemblea nonpossono essere assimilate a quelledelle Camere).Inoltre, la Corte coglie l’occasioneper osservare, sul piano metagiu-ridico, che l’istituto dell’immunitàè da considerarsi “obsoleto” giacchè,istituito nell’ancien regime alloscopo di tutelare i parlamentari

dalle persecuzioni della monarchiaassoluta, oggi, in un moderno si-stema democratico fondato sullostato di diritto, non “avrebbe ragiond’essere dovendo la legge essereuguale per tutti”. A questo punto, non rimaneva cheinvocare l’intervento del Parlamentodi Roma.Apertasi la II legislatura (giugno1951- giugno 1955) l’on. D’Antonied altri, nella seduta del 30 luglio1951, presentarono una mozionecon la quale, oltre a protestare perl’arresto dell’on. Cipolla, si invitavail Parlamento nazionale a concedereai deputati regionali la specialeguarentigia di cui al secondo commadell’art. 68 della Costituzione. Matale mozione, dopo numerosi rinvii,decadde per la fine della legislatu-ra.Nella successiva legislatura (giugno1955 – giugno 1959) l’on. Montal-bano ed altri presentarono, ai sensidell’art. 18 dello Statuto, un disegnodi legge costituzionale recante “Im-munità di natura processuale aideputati dell’Assemblea regionalesiciliana” (n. 441). Esso, dopo ilparere favorevole della competenteCommissione legislativa, fu discussoed approvato all’unanimità nellaseduta del 7 febbraio 1958; il giornoseguente venne inviato al Senatodella Repubblica ove decadde perlo scioglimento della II legislaturarepubblicana.L’on. Varvaro ed altri ripresentarono,allora, il medesimo testo (ddl n.514) per sottoporlo nuovamenteall’attenzione del Parlamento na-zionale. Esso venne discusso nellaseduta del 12 dicembre 1958 e l’As-semblea, considerato che non eranostati depositati emendamenti, an-

ziché rivotarlo, deliberò di ricon-fermare il disegno di legge, dandomandato al Presidente dell’Assem-blea di trasmetterlo al Senato dellaterza legislatura.Ma anche questa iniziativa finì nelnulla. Alla medesima sorte nonsfuggirono le varie proposte di legge,avanzate direttamente in Parla-mento, tendenti ad estendere l’im-munità penale a tutti i consiglieriregionali. Interessante, per la suanovità, la motivazione (evidente-mente collegata al rinnovato ruolodei Consigli regionali per effettodelle riforme costituzionali del 1999e del 2001) contenuta nella relazionedi accompagnamento al ddl. n.3027 presentato il 15 luglio 2002dall’on. Cossiga: “Attesa la grandetrasformazione intervenuta nell’at-tribuzione dei poteri dei Consigliregionali per effetto della devoluzionein senso federalista di larga partedelle competenze dello Stato alleRegioni, è venuta a innovarsiprofondamente la posizione costi-tuzionale delle Assemblee regionalistesse. Per cui sembra conformeai principi generali dell’ordinamentocostituzionale estendere anche aimembri delle Assemblee e dei Con-sigli regionali le guarentigie previsteper i membri del Parlamento”.Adesso, in un clima sociale di ge-nerale sfiducia nei confronti di unpersonale politico coinvolto, a tuttii livelli, in gravi episodi di malco-stume, sarebbe da temerari ripro-porre un trattamento speciale afavore di chi riveste cariche pub-bliche elettive; per cui immaginiamoche questo tema, in attesa di tempimigliori, sia finito in archivio.

(*) già Vice Segretario dell’Ars

A t t u A L i t à

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50 Cronache Parlamentari Siciliane

a mostra delle icone, “Im-magine e Scrittura. Pre-senza greca a Messina

dal Medioevo all’età Moderna”,ha ottenuto eccellenti risultati

per numero di visitatori ed in-teresse scientifico. Diversi adoggi i turisti attratti dalle splen-dide opere disposte all’internodelle Sale Duca di Montalto del

Palazzo Reale di Palermo, cosìcome costanti sono state le visitedegli studiosi per approfondirela conoscenza di opere che, sep-pur siciliane, oggi trovano col-

LL

successo di pubblicoper le Icone bizantineLa mostra “Immagine e Scrittura”, allestitanelle Sale Duca di Montalto del Palazzo Realedi Palermo, è prorogata fino al 28 agosto

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Numero 15/16 - agosto 2013 51

locazione all’interno del MuseoBizantino e Cristiano di Atene.Il neo Direttore Generale dellaFondazione Federico II, Fran-cesco Forgione, ha già iniziatoa promuovere in modo capillarel’evento tramite i mezzi d’infor-mazione ed una campagna didivulgazione con i contenutidella mostra, prorogata fino al28 di agosto.Il Presidente dell’AssembleaRegionale Siciliana e della Fon-dazione Federico II, GiovanniArdizzone, ha spiegato che:"Nella complessa realtà mul-tietnica della Sicilia medievalei Normanni, con l’appoggiodella Chiesa romana, volleroinfatti tutelare i princìpi dellacultura bizantina e di quel mo-dello di potere che l’Impero ro-mano-bizantino – di cui la co-munità grecofona era portavoce– continuava ad esercitare”.Dopo il 1908, anno del dram-matico terremoto di Messina,

le icone in mostra sono tornate,per alcuni mesi, in Sicilia, perfare rivivere i fasti della tradi-zione bizantina siciliana. Sitratta di 41 icone, alcune trale quali decorate recto verso,risalenti al periodo compresotra il XIV ed il XIX secolo; taliopere sono state esposte pressoil Museo Interregionale MariaAccascina di Messina, insiemea 9 icone dello stesso Museo eda 16 preziosi manoscritti del

periodo compreso tra il X ed ilXVI secolo, messi a disposizionedalla Biblioteca Regionale Uni-versitaria “Giacomo Longo” diMessina.La luce che irradia la pitturabizantina non è una luce natu-rale dotata di una realtà empi-rica, ma luce increata, scendedall’alto e si espande spiritual-mente propagandosi dall’inter-no, è il prodotto della rivelazionedi Dio ed è pertanto imperscru-tabile per l’uomo. È evidentecome la cultura bizantina non

rispetti i canoni lineari e scien-tifici tipici della prospettiva edella luce della pittura dell’arteoccidentale. L’icona ha un valorepedagogico ed uno criptico-mi-sterico e annuncia la rappre-sentazione di un’arte dello spiritoche trova il suo apice nella vitamonastica dove si presenta comepanacea dei mali dell’anima.La filosofia bizantina fonda ipropri capisaldi sulla rielabo-razione del logos, rinunciando

C u L t u r A

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52 Cronache Parlamentari Siciliane

alle categorie proprie della ra-zionalità occidentale, scrutandocon sistemi di analogie e sine-stesie concetti ignoti, giungendofino alla visione di una realtàultima.Il concetto molto complesso diacheiropóietos, cioè la capacitàdell’artista di produrre operetramite la diretta intercessionedivina, è in sintesi un dono cheDio stesso concede amorevol-mente all’artista che divieneun tramite o per meglio dire lospecchio di una volontà divinatesa a manifestarsi all’uomocon iconografie riconoscibiliin tutto il mondo cristiano orien-tale. Dall’8 giugno al 4 agostohanno visitato la mostra delleicone circa diecimila visitatori,tutti entusiasti della capacitàcomunicativa di un evento de-stinato a rimanere di indelebilememoria.Il prestigioso catalogo dellamostra “Immagine e Scrittura.Presenza greca a Messina dalMedioevo all’età Moderna”, contesti in italiano ed inglese sitrova in vendita all’interno delbook-shop della Fondazione Fe-derico II.Per qualunque informazionesu orari e dettagli legati allamostra "Immagine e Scrittura.Presenza greca a Messina dalMedioevo all’età Moderna", frui-bile all’interno delle Sale Ducadi Montalto del Palazzo Realedi Palermo, prorogata fino al28 agosto 2013, è possibile con-sultare il sito della FondazioneFederico II www.federicosecon-do.org

Giovan Battista Scaduto

REGIONE SICILIANAAZIENDA SANITARIA PROVINCIALE DI SIRACUSA

AVVISI DI AGGIUDICAZIONEGARE PROCEDURE APERTE

Si comunica che sono state aggiudicate definitivamente le seguentigare con procedure aperte:

Con delibera n° 913 del 30/07/2012 alla ditta GIUSYLENIA S.R.L.,con sede in via Imera 201 – 92100 Agrigento, con il ribasso offertodel 25,2012%, i lavori concernenti il “Parziale completamento delnuovo Padiglione del P.O. “Muscatello” di Augusta: Nuovo ProntoSoccorso e Servizi” – FONDI FESR 2007-2013, per un importo dicontratto di € 1.663.803,40 oltre IVA; La ditta risultata 2^ in graduatoriaè l’ATI C.G.F. S.r.l. – IMPRESA IMPIANTI ELETTRICI DI RAIMONDOCARMELO con il ribasso del 25.1969%.Con Delibera n° 1212 del 16/11/2012 i “Lavori di consolidamento erecupero del Pad. 8 dell’ex O.N.P. di Siracusa” alla ditta 1^ classificataA.T.I. CO.REAL. Soc. coop. e MONTEDILE soc. coop., con sede in c.daBalatelle, s.n., 93010 Bompiensiere (CL), con il ribasso del 25,0687%,per un importo di contratto di € 1.007.987,43 oltre IVA; la ditta 2^classificata è la ARKEO RESTAURI SRL Via Mattia Pascal s.n., 92100Agrigento (AG).Con Deliberazione n° 1095 del 18/10/2012 i “Lavori di ristrutturazioneed adeguamento della U.O.C. di Medicina Nucleare del P.O. UmberoI di Siracusa” – FONDI FESR 2007-2013 alla ditta MOTTA Santo diBelpasso (CT) con il ribasso del 25.0102%, per un importo di contrattodi € 226.319,91 oltre IVA; la ditta 2^ in graduatoria è l’ATI “Edilgecoss.r.l. e Gen.i.a. S.R.L.” di Adrano (CT) con il ribasso del 25.0093%.Con Deliberazione n° 622 del 25.05.2012 i “Lavori di modifica internadei locali al primo piano corpo posteriore per comparto operatoriodi Emodinamica e U.O. Cardiologia – UTIC – FONDI FESR 2007-2013” alla ditta Consorzio Artigiano Edile Comiso di Comiso (RG) conil ribasso del 24,2610%, per un importo di contratto di € 867.082,69oltre IVA e che la 2^ in graduatoria è l’ATI “DI LUCA Tindaro AntoninoS.n.c. – Nocifora Tiranno Vincenzo” – con il ribasso del 24,2605%.Con Delibera del Direttore Generale n. 159 del 09/02/2012 i “Lavori

di completamento della piastra operatoria e realizzazione dellasala gessi e gruppo parto nel P.O. “G. Di Maria” di Avola” alla ditta1^ classificata “General Costruzioni Geom. Mudanò Corrado” di Floridia,col ribasso del 24,1241% per un importo di contratto di € 955.987,53oltre IVA; la ditta 2^ classificata è “MIGIFRA S.r.l.” di Valverde (CT)col ribasso del 24,1123%.Con Delibera n° 201 del 13/03/2013 i “Lavori di installazione di dueimpianti di solar cooling a servizio dei PP.OO. “G. Di Maria” diAvola e “Trigona” di Noto” al Consorzio CONMAR s.c. a r.l., con sedein via Indaco, 22 – 95129 Catania, per un importo di contratto complessivodi € 1.658.393,96 IVA compresa; la ditta 2^ classificata è “Effebi GroupS.r.l.” di Avola.

Il Responsabile del ProcedimentoIng. Sebastiano Cantarella

i b A n d id i g A r A

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Alloro Mario Partito Democratico (PD)

Alongi Pietro Popolo della Libertà (PDL) - verso il PPE

Anselmo Alice Unione di Centro - (UDC)

Arancio Giuseppe Concetto Partito Democratico (PD)

Ardizzone Giovanni Unione di Centro - (UDC)

Assenza Giorgio Popolo della Libertà (PDL) - verso il PPE

Barbagallo Anthony Emanuele Partito Democratico (PD)

Cancelleri Giovanni Carlo Movimento Cinque Stelle

Cappello Francesco Movimento Cinque Stelle

Cascio Francesco Popolo della Libertà (PDL) - verso il PPE

Cascio Salvatore Articolo 4

Ciaccio Giorgio Movimento Cinque Stelle

Ciancio Gianina Movimento Cinque Stelle

Cimino Michele Grande Sud - Pid - Cantiere Popolare

Cirone Maria in Di Marco Partito Democratico (PD)

Clemente Roberto Saverio Grande Sud - Pid - Cantiere Popolare

Coltraro Giambattista Il Megafono Lista Crocetta

Cordaro Salvatore Grande Sud - Pid - Cantiere Popolare

Cracolici Antonello Partito Democratico (PD)

Crocetta Rosario Il Megafono Lista Crocetta

Currenti Carmelo Lista Musumeci

D’Agostino Nicola Unione di Centro - (UDC)

D’Asero Antonino Popolo della Libertà (PDL) - verso il PPE

Di Giacinto Giovanni Il Megafono Lista Crocetta

Di Mauro Giovanni Partito dei Siciliani - MPA

Digiacomo Giuseppe Partito Democratico (PD)

Dina Antonino Unione di Centro - (UDC)

Dipasquale Emanuele Il Megafono Lista Crocetta

Falcone Marco Popolo della Libertà (PDL) - verso il PPE

Fazio Girolamo Misto

Federico Giuseppe Partito dei Siciliani - MPA

Ferrandelli Fabrizio Partito Democratico (PD)

Ferreri Vanessa Movimento Cinque Stelle

Figuccia Vincenzo Partito dei Siciliani - MPA

Fiorenza Cataldo Partito dei Siciliani - MPA

Firetto Calogero Unione di Centro - (UDC)

Fontana Vincenzo Popolo della Libertà (PDL) - verso il PPE

Formica Santi Lista Musumeci

Forzese Marco Lucio Democratici Riformisti per la Sicilia

Foti Angela Movimento Cinque Stelle

Germanà Antonino Salvatore Popolo della Libertà (PDL) - verso il PPE

Gianni Giuseppe Misto

Grasso Bernadette Felice Grande Sud - Pid - Cantiere Popolare

Greco Giovanni Partito dei Siciliani - MPA

Greco Marcello Democratici Riformisti per la Sicilia

Gucciardi Baldassare Partito Democratico (PD)

Ioppolo Giovanni Lista Musumeci

La Rocca Claudia Movimento Cinque Stelle

La Rocca Ruvolo Margherita Unione di Centro - (UDC)

Laccoto Giuseppe Partito Democratico (PD)

Lantieri Annunziata Luisa Grande Sud - Pid - Cantiere Popolare

Leanza Nicola Articolo quattro

Lentini Salvatore Articolo quattro

Lo Giudice Salvatore Democratici Riformisti per la Sicilia

Lo Sciuto Giovanni Partito dei Siciliani - MPA

Lombardo Salvatore Federico Partito dei Siciliani - MPA

Lupo Giuseppe Partito Democratico (PD)

Maggio Maria Leonarda Partito Democratico (PD)

Malafarina Antonio Il Megafono Lista Crocetta

Mangiacavallo Matteo Movimento Cinque Stelle

Marziano Bruno Partito Democratico (PD)

Miccichè Gianluca Antonello Unione di Centro - (UDC)

Milazzo Antonella Maria Partito Democratico (PD)

Milazzo Giuseppe Popolo della Libertà (PDL) - verso il PPE

Musumeci Nello Lista Musumeci

Nicotra Raffaele Giuseppe Articolo quattro

Oddo Salvatore Antonino Il Megafono Lista Crocetta

Palmeri Valentina Movimento Cinque Stelle

Panarello Filippo Partito Democratico (PD)

Panepinto Giovanni Partito Democratico (PD)

Picciolo Giuseppe Democratici Riformisti per la Sicilia

Pogliese Salvatore Domenico Popolo della Libertà (PDL) - verso il PPE

Ragusa Orazio Unione di Centro - (UDC)

Raia Concetta Partito Democratico (PD)

Rinaldi Francesco Partito Democratico (PD)

Ruggirello Paolo Articolo quattro

Sammartino Luca Articolo quattro

Savona Riccardo Democratici Riformisti per la Sicilia

Siragusa Salvatore Movimento Cinque Stelle

Sorbello Giuseppe Unione di Centro - (UDC)

Sudano Carmela Valeria Maria Articolo quattro

Tamajo Edmondo Democratici Riformisti per la Sicilia

Tancredi Sergio Movimento Cinque Stelle

Trizzino Giampiero Movimento Cinque Stelle

Turano Girolamo Unione di Centro - (UDC)

Venturino Antonio Misto

Vinciullo Vincenzo Popolo della Libertà (PDL) - verso il PPE

Vullo Gianfranco Democratici Riformisti per la Sicilia

Zafarana Valentina Movimento Cinque Stelle

Zito Stefano Movimento Cinque Stelle

Assemblea Regionale Siciliana - XVI Legislatura - deputati

Page 56: Cronache PARLAMENTARI SICILIANE 2013_15 e 16

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Immagine e Scrittura

Presenza greca a Messina

dal Medioevo all’età Moderna

Image and Scripture

Greek Presence in Messina

from the Middle Ages to Modernity

Fondazione Federico II EDITORE

Presso il Bookshop a Palazzo Reale in vendita il Catalogo in due linguerealizzato dalla Fondazione Federico II

in occasione della mostra organizzata presso il Museo Interdisciplinare Regionale“Maria Accascina” di Messina e adesso proposta presso Palazzo Reale di Palermo

aperta dal 7 giugno al 25 agosto 2013

www.federicosecondo.org

Con il patrocinio

dell’Ambasciata di Grecia

a Roma

Con il patrocinio

dell’Ambasciata di Italia

in Atene

Assessorato Regionale dei Beni Culturalie dell’Identita Siciliana

REGIONE SICILIANA

Hellenic Ministry of Education and Religious Affairs, Culture and SportsGeneral Secretariat for Culture

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Museo Interdisciplinare Regionale“Maria Accascina” di Messina

REGIONE SICILIANAAssessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identita SicilianaDipartimento dei Beni Culturali e dell’Identita Siciliana

Servizio Biblioteca Regionale Universitaria“Giacomo Longo” di Messina

REGIONE SICILIANAAssessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identita SicilianaDipartimento dei Beni Culturali e dell’Identita Siciliana

Presidenzadella Regione Siciliana

con la partecipazione

Presidenzadella Regione Siciliana

con la partecipazione

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con la partecipazione