Costruire in Laterizio 122_16_21

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7/24/2019 Costruire in Laterizio 122_16_21 http://slidepdf.com/reader/full/costruire-in-laterizio-1221621 1/6 dato dallo sviluppo dell’auditorio a nord: un volume di rotazione compo- sto da due sezioni circolari che contie- ne anche la sala giochi. Il paramento esterno della grande massa arcuata presenta due cesure verti- cali, sfruttate per distribuire con mag- gior uniformità la luce naturale al suo interno;la sala giochi, invece,si affaccia sul cortile interno con un setto arcuato la cui superficie è completamente trafo- rata. A ridosso della semicirconferenza, una dilatazione nella copertura permet- te di ricevere anche luce zenitale. Il coronamento superiore dei volumi è marcato dalla giacitura verticale dei mattoni e da una traforatura formata da due corsi a giunti verticali alternati rea- lizzati con mattoni  jamba allineati con il filo esterno. Questo motivo viene usato anche ad altre altezze per allegge- rire, con il chiaroscuro che genera, le massicce superfici laterizie. La stessa ricchezza formale si può tro- vare anche nei muri bassi e per ingen- tilire l’inizio della scalonata del patio, dove un sapiente gioco di “interi” e “mezzi” evita il brusco impatto visivo di una testata piatta. Sulle coperture piane due  shed arcuati opposti prendono luce da est e da ovest per trasferirla ai sottostanti saloni. Il piano della copertura, che si sviluppa intorno al patio,è fatto da tozzetti posti parallelamente alle rispettive facce, mentre le coperture del corpo cilindri- co riprendono il disegno con elementi bicromi costituiti da un fondo di mat- toni rossi e da mattoni biondo-rosati. Nel patio centrale, il disegno del pavi- mento forma delle losanghe utilizzan- do solamente l’artificio dei giunti profondi.Il quadrato del cortile centra- le, per non presentare alcuna apertura o finestratura verso l’esterno,assume i caratteri severi di un chiostro da cui si osservano le montagne che delimitano ad oriente la città.Ancora una volta, è il paesaggio naturale che assurge a pro- tagonista delle architetture di Salmona, che l’architetto colombiano approccia con una sorta di sacralità laica. Il Centro è terminato nel 1996 come complemento di residen- ze rimaste senza i servizi comu- nali previsti in progetto. La costruzione non adotta alcun elemento di barriera fisi- ca alla penetrazione: ne favori- sce, piuttosto, l’accesso attraver- so rampe e scalonamenti in ognuno dei quattro angoli. La pendenza del terreno fa coincidere il piano di copertu- ra con il marciapiede in modo che chiunque possa entrare dal tetto. L’accesso principale parte dall’estremo nord orientale con una scalonata a scendere; un piccolo vestibolo porta diretta- mente ad un piano inferiore di copertura che cinge il grande patio centrale.Si entra, dunque, dalla copertura, articolata per assolvere a precise funzioni di illuminazione dei vani sotto- stanti, ma completamente per- corribile come un’enorme ter- razza urbana. L’impianto del Centro comunale è relativa- mente semplice; le sale sono distribuite su di un solo piano che, per l’inclinazione del ter- reno, è interrato ad est. Di fatto l’archi- tettura gravita attorno al grande corti- le centrale; un salone polifunzionale,le aule, la palestra,la sala giochi,la biblio- teca e gli uffici sono distribuiti intorno allo spazio aperto centrale. L’unica eccezione è rappresentata dal maggiore dei saloni polifunzionali, che descrive un settore circolare di 150 gradi. Il piano delle coperture non è solo il punto estremo di una scalonata addos- sata alla parete sud del cortile centrale, ma anche il punto d’arrivo di un secondo ingresso: quello di una rampa direttamente accessibile dal piano stra- dale nell’estremo sud occidentale. La volumetria del Centro è scandita da tre elementi prismatici ed uno di rota- zione,allacciati tra di loro per mezzo di una circolazione che contorna il patio centrale; il segno urbano più forte è    c    e    n    t    r    o    c    o    m    u    n    a    l    e    n    u    o    v    a    s    a    n    t    a    f     é  ,    b    o    g    o    t     à  ,    1    9    9    4   -    9     6 Vista da nord-ovest. Si osserva l’auditorio a  sinistra ed a destra una parte dei saloni. In primo piano ed al fondo la vista parziale delle residenze Santafé riconoscibili per la colorazione scura dei mattoni. 16 CIL 122 Scheda tecnica Progetto: Jul iá n Gu er rero, Pe dro Mej ía e Rogelio Salmona Collaboratori: Edilberto Amado, María Elvira Madriñán Strutture: Giorg io Sivor i Committente: Banco Central Hipotecario Cronologia: 1 99 4, proget to ; 1996, realizzazione

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7/24/2019 Costruire in Laterizio 122_16_21

http://slidepdf.com/reader/full/costruire-in-laterizio-1221621 1/6

dato dallo sviluppo dell’auditorio a

nord: un volume di rotazione compo-

sto da due sezioni circolari che contie-

ne anche la sala giochi.

Il paramento esterno della grande

massa arcuata presenta due cesure verti-

cali, sfruttate per distribuire con mag-

gior uniformità la luce naturale al suo

interno; la sala giochi, invece, si affaccia

sul cortile interno con un setto arcuato

la cui superficie è completamente trafo-

rata.A ridosso della semicirconferenza,

una dilatazione nella copertura permet-

te di ricevere anche luce zenitale.

Il coronamento superiore dei volumi è

marcato dalla giacitura verticale dei

mattoni e da una traforatura formata da

due corsi a giunti verticali alternati rea-

lizzati con mattoni  jamba allineati con

il filo esterno. Questo motivo vieneusato anche ad altre altezze per allegge-

rire, con il chiaroscuro che genera, le

massicce superfici laterizie.

La stessa ricchezza formale si può tro-

vare anche nei muri bassi e per ingen-

tilire l’inizio della scalonata del patio,

dove un sapiente gioco di “interi” e

“mezzi” evita il brusco impatto visivo

di una testata piatta.

Sulle coperture piane due   shed  arcuati

opposti prendono luce da est e da ovest

per trasferirla ai sottostanti saloni. Ilpiano della copertura, che si sviluppa

intorno al patio,è fatto da tozzetti posti

parallelamente alle rispettive facce,

mentre le coperture del corpo cilindri-

co riprendono il disegno con elementi

bicromi costituiti da un fondo di mat-

toni rossi e da mattoni biondo-rosati.

Nel patio centrale, il disegno del pavi-

mento forma delle losanghe utilizzan-

do solamente l’artificio dei giunti

profondi.Il quadrato del cortile centra-

le,per non presentare alcuna apertura ofinestratura verso l’esterno, assume i

caratteri severi di un chiostro da cui si

osservano le montagne che delimitano

ad oriente la città.Ancora una volta, è

il paesaggio naturale che assurge a pro-

tagonista delle architetture di Salmona,

che l’architetto colombiano approccia

con una sorta di sacralità laica.

Il Centro è terminato nel 1996

come complemento di residen-

ze rimaste senza i servizi comu-

nali previsti in progetto.

La costruzione non adotta

alcun elemento di barriera fisi-

ca alla penetrazione: ne favori-

sce,piuttosto, l’accesso attraver-

so rampe e scalonamenti in

ognuno dei quattro angoli.

La pendenza del terreno fa

coincidere il piano di copertu-

ra con il marciapiede in modo

che chiunque possa entrare dal

tetto. L’accesso principale parte

dall’estremo nord orientale con

una scalonata a scendere; un

piccolo vestibolo porta diretta-

mente ad un piano inferiore di

copertura che cinge il grandepatio centrale.Si entra,dunque,

dalla copertura, articolata per 

assolvere a precise funzioni di

illuminazione dei vani sotto-

stanti, ma completamente per-

corribile come un’enorme ter-

razza urbana. L’impianto del

Centro comunale è relativa-

mente semplice; le sale sono

distribuite su di un solo piano

che, per l’inclinazione del ter-

reno, è interrato ad est. Di fatto l’archi-tettura gravita attorno al grande corti-

le centrale; un salone polifunzionale, le

aule, la palestra, la sala giochi, la biblio-

teca e gli uffici sono distribuiti intorno

allo spazio aperto centrale. L’unica

eccezione è rappresentata dal maggiore

dei saloni polifunzionali, che descrive

un settore circolare di 150 gradi.

Il piano delle coperture non è solo il

punto estremo di una scalonata addos-

sata alla parete sud del cortile centrale,

ma anche il punto d’arrivo di unsecondo ingresso: quello di una rampa

direttamente accessibile dal piano stra-

dale nell’estremo sud occidentale.

La volumetria del Centro è scandita da

tre elementi prismatici ed uno di rota-

zione,allacciati tra di loro per mezzo di

una circolazione che contorna il patio

centrale; il segno urbano più forte è

   c   e   n   t   r   o   c   o   m   u   n   a   l   e

   n   u   o   v   a   s   a   n   t   a   f    é ,   b   o   g

   o   t    à ,   1   9   9   4  -   9    6 Vista da nord-ovest.

Si osserva l’auditorio a

 sinistra ed a destra una

parte dei saloni.

In primo piano ed al

fondo la vista parziale

delle residenze Santafé

riconoscibili per la

colorazione scura dei

mattoni.

16 C I L 1 2 2

Scheda tecnica

Progetto: Jul ián Guerrero, Pedro Mejía

e Rogelio Salmona

Collaboratori: Edilberto Amado,

María Elvira Madriñán

Strutture: Giorg io Sivor i

Committente: Banco Central Hipotecario

Cronologia: 1994, progetto;

1996, realizzazione

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Pianta del piano inferiore.

Legenda:

1. zona di accesso

2. vestibolo

3. patio

4. galleria

5. biblioteca

6. uffici

7. sala multipla

8. palestra

9. cucina

10. aule

11. sala giochi

12. salone culturale

13. rampa

14. giardino

15. aiuola

16. accesso ai garage

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18 C I L 1 2 2

Il patio centrale visto dalla terrazza di copertura. Dettaglio del fronte a sud.

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Facciate nord e sud.

Nella pagina a fianco:

il patio e la sala giochi

visti da sud.

Interno della sala giochi.

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20 C I L 1 2 2

COMUNALE

+618.61

+619.87

+615.38

VARIABILE

+613.00   SALONE

+616.15

+619.58

+619.44

PEND.=1.5%

+618.32

+616.08

+616.01

+616.15

+619.42

Legenda:

1. listello di protezione

2. listello 4 x 26 cm

3. impermeabilizzazione

4. massetto per pendenza

5. soletta

6. listello terminale (1/3 di mattone = 4 cm)

7. malta

8. corso terminale 25 cm

9.  jamba

10. corso finale 12.5 cm

11. muro in mattoni a vista 25 cm

12. corso 12,5 cm

13. intercapedine

14. muro in mattoni 12,5 cm

15. vegetazione

16. terra

17. pavimento in listoni

18. casseratura in legno con tavole di 15 cm

19. trave in cemento a vista

20. setto in legno con isolante termico

21. passamano in legno

22. montante in legno

23. trave in legno

24. colonna in legno

25. massetto

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5

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Sezione dell’auditorio principale:

a sinistra, la rampa di accesso dai

garage; in alto, la cabina di regia.

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P R O G E T T I21

Uno dei punti d’accesso secondari: è evidente la qualità dei dettagli.