Costruire in Laterizio 122_10_15
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7/21/2019 Costruire in Laterizio 122_10_15 http://slidepdf.com/reader/full/costruire-in-laterizio-1221015 1/6 fici vetrate a mezzaluna con arco inver- so.Anche il blocco degli archivi presen- ta una soluzione d’angolo composita; stavolta si tratta di un’ampia superficie convessa. La massiccia facciata sulla via presenta un doppio alleggerimento con funzione di illuminazione composto da grandi gelosie dilatate dal tampona- mento perimetrale. La soluzione per- mette l’accesso della luce senza che il sole possa penetrare direttamente.Ogni gelosia, leggermente convessa, è costi- tuita dalla sovrappozizione alterna del mattone “ jamba ”; i piccoli riquadri lasciati alla permeazione della luce sono sigillati con piastrine di vetro che per- mettono il controllo delle condizioni termo-igrometriche interne. Il doppio involucro verticale,che caratterizza l’in- tero corpo, viene utilizzato per il pas- saggio di una notevole quantità di aria – naturale o forzata – senza ricorrere a condutture.Nessun elemento impianti- stico è infatti visibile e la stessa estrazio- ne dell’aria in copertura è occultata da corpi prismatici che riprendono il dise- gno delle gelosie presenti in facciata. La massa muraria del perimetro ester- no, configurata come doppia pelle, viene utilizzata da Salmona per creare effetti scultorei attraverso l’uso esteso di particolari elementi di laterizio – il Il progetto dell’Archivio Gene- rale della Nazione introduce e metabolizza l’uso di laterizi speciali nell’opera di Salmona. L’Archivio, che custodisce documenti storici ed iconogra- fici di importanza nazionale, costituisce il primo esempio del genere nel Paese. Alla costru- zione viene destinato un lotto nel cuore del centro storico. Il corpo a nord contiene, a piano terra, gli spazi accessibili al pub- blico:le sale di lettura,la sala per esposizioni temporanee ed un auditorio. La pianta superiore ospita gli uffici amministrativi e i laboratori,mentre al terzo livello, caratterizzato dal tetto piano completamente percorri- bile, è ricavata una piccola caf- fetteria. Un ponte in vetro e acciaio è l’unico collegamento visibile con il secondo corpo che si sviluppa su tre livelli fuori terra, tutti destinati all’archivia- zione,con i laboratori di digita- lizzazione e di restauro dei documenti disposti in copertu- ra. I due volumi condividono due piani sotto terra destinati ad archivio ed a locali tecnici. I due corpi in elevazione hanno in comune la pianta quadrata, l’altezza ed il materiale del tamponamento – un mattone bion- do-rosato – e soluzioni d’angolo com- posite.Anche il disegno del pavimento ripropone il dualismo dell’ortogonalità e della diagonale. Il vano del portale d’accesso su due livelli incornicia il patio cilindrico che richiama l’omolo- go spazio del palazzo di Carlo V a Siviglia. Anche all’interno, l’architetto propone un gioco del doppio: lo spazio d’ingresso,a tutt’altezza,è contenuto da una balconata che prelude la circolazio- ne del primo piano. Sui due lati che affiancano quello d’ingresso, il percorso si avvale di una stretta passerella, per- mettendo di sfruttare la luce zenitale che penetra le due sale sottostanti e la circolazione adiacente attraverso super- a r c h i v i o g e n e r a l e d e l l a n a z i o n e , b o g o t à , 1 9 8 8 - 9 0 Scheda tecnica Progetto: Rogelio Salmona Collaboratori: Diana Barco, María Elvira Madriñán, Santiago Strutture: Giorgio Sivor i Committente: Lo Stato Colombiano Cronologia: 1988, progetto; 1990,realizzazione mattone jamba e il mattone dintel – ,ap- profittando dell’intercapedine per dila- tare ulteriormente le grandi finestrature. Dalla copertura, interamente percorri- bile, si apprezzano pienamente le textu- re delle pavimentazioni esterne, giocate sulla bicromia e sul ritmo dell’orditura. Nel patio è innegabile il riferimento alla piazza del Campidoglio a Roma: appare evidente come il disegno della trama bicroma della pavimentazione abbia la funzione di espandere verso l’esterno la densità del centro, utilizzan- do gli spazi tra gli apici per inquadrare masse ed aperture. È anche nell’accura- tezza del più piccolo dettaglio che si apprezza la sapienza con cui l’architetto domina la materia e sviluppa progetto dopo progetto. 10 CIL 122 N
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Costruire in Laterizio 122_10_15, Rogelio Salmona, Il progetto dell’Archivio Generale della Nazione
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7/21/2019 Costruire in Laterizio 122_10_15
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fici vetrate a mezzaluna con arco inver-so.Anche il blocco degli archivi presen-ta una soluzione d’angolo composita;stavolta si tratta di un’ampia superficieconvessa. La massiccia facciata sulla viapresenta un doppio alleggerimento confunzione di illuminazione composto da
grandi gelosie dilatate dal tampona-mento perimetrale. La soluzione per-mette l’accesso della luce senza che ilsole possa penetrare direttamente. Ognigelosia, leggermente convessa, è costi-tuita dalla sovrappozizione alterna delmattone “ jamba”; i piccoli riquadrilasciati alla permeazione della luce sonosigillati con piastrine di vetro che per-mettono il controllo delle condizionitermo-igrometriche interne. Il doppioinvolucro verticale,che caratterizza l’in-
tero corpo, viene utilizzato per il pas-saggio di una notevole quantità di aria – naturale o forzata – senza ricorrere acondutture.Nessun elemento impianti-stico è infatti visibile e la stessa estrazio-ne dell’aria in copertura è occultata dacorpi prismatici che riprendono il dise-gno delle gelosie presenti in facciata.La massa muraria del perimetro ester-no, configurata come doppia pelle,viene utilizzata da Salmona per creareeffetti scultorei attraverso l’uso esteso di
particolari elementi di laterizio – il
Il progetto dell’Archivio Gene-rale della Nazione introduce emetabolizza l’uso di laterizispeciali nell’opera di Salmona.L’Archivio, che custodiscedocumenti storici ed iconogra-fici di importanza nazionale,
costituisce il primo esempio delgenere nel Paese. Alla costru-zione viene destinato un lottonel cuore del centro storico. Ilcorpo a nord contiene, a pianoterra, gli spazi accessibili al pub-blico:le sale di lettura,la sala per esposizioni temporanee ed unauditorio. La pianta superioreospita gli uffici amministrativi ei laboratori, mentre al terzolivello, caratterizzato dal tetto
piano completamente percorri-bile, è ricavata una piccola caf-fetteria. Un ponte in vetro eacciaio è l’unico collegamentovisibile con il secondo corpoche si sviluppa su tre livelli fuoriterra, tutti destinati all’archivia-zione,con i laboratori di digita-lizzazione e di restauro deidocumenti disposti in copertu-ra. I due volumi condividonodue piani sotto terra destinati
ad archivio ed a locali tecnici. I duecorpi in elevazione hanno in comune lapianta quadrata, l’altezza ed il materialedel tamponamento – un mattone bion-do-rosato – e soluzioni d’angolo com-posite.Anche il disegno del pavimentoripropone il dualismo dell’ortogonalitàe della diagonale. Il vano del portaled’accesso su due livelli incornicia ilpatio cilindrico che richiama l’omolo-go spazio del palazzo di Carlo V aSiviglia. Anche all’interno, l’architetto
propone un gioco del doppio: lo spaziod’ingresso,a tutt’altezza, è contenuto dauna balconata che prelude la circolazio-ne del primo piano. Sui due lati cheaffiancano quello d’ingresso, il percorsosi avvale di una stretta passerella, per-mettendo di sfruttare la luce zenitaleche penetra le due sale sottostanti e lacircolazione adiacente attraverso super-
a r c h i v i o g
e n e r a l e
d e l l a
n a z i o n e , b o g
o t à , 1 9 8 8 - 9 0
Scheda tecnica
Progetto: Rogelio SalmonaCollaboratori: Diana Barco, María Elvira
Madriñán, SantiagoStrutture: Giorgio Sivor iCommittente: Lo Stato ColombianoCronologia: 1988, progetto;
1990, realizzazione
mattone jamba e il mattone dintel – ,ap-profittando dell’intercapedine per dila-tare ulteriormente le grandi finestrature.Dalla copertura, interamente percorri-bile, si apprezzano pienamente le textu-
re delle pavimentazioni esterne, giocatesulla bicromia e sul ritmo dell’orditura.
Nel patio è innegabile il riferimentoalla piazza del Campidoglio a Roma:appare evidente come il disegno dellatrama bicroma della pavimentazioneabbia la funzione di espandere versol’esterno la densità del centro, utilizzan-do gli spazi tra gli apici per inquadraremasse ed aperture. È anche nell’accura-tezza del più piccolo dettaglio che siapprezza la sapienza con cui l’architettodomina la materia e sviluppa progettodopo progetto.
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Vista del blocco per uffici e consultazione da sud.
Pianta a quota 18, 72 metri (copertura).
A sinistra, la zona dedicata al recupero e alla
digitalizzazione dei documenti; a destra, la caffetteria
e gli shed per l’illuminazione zenitale della zona
pubblica ed a uffici.
Nella pagina a fianco:
pianta a quota 7,66 metri (piano terra).
A sinistra, il blocco archivi, a destra la zona aperta
al pubblico.
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L’accesso in diagonale
ed il patio circolare.
Nella pagina a fianco:
il disegno della
pavimentazione
e della vegetazione
prospiciente l'ingresso.
Il disegno bicromodel pavimento del patio.
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L’effetto telescopio
delle aperture che
permettono la
permeazione visiva
verso il patio e la
visione oltre il corpo
architettonico.
Vista del blocco di custodia dei documenti da nord.
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Dettaglio delle gelosie
per l’illuminazione
indiretta nel blocco
di deposito
dei documenti.
Sezioni orizzontali delle finestrature poste sulla facciata a sud del corpo destinato ad archivi: finestrature al terzo livello (sopra) e finestrature con gelosia (sotto).
