Corriere Cesenate 23-2014

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Corriere Cesenate di giovedì 12 giugno 2014

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    Gioved12 giugno 2014anno XLVII (nuova serie)numero 23euro 1,20

    23

    Poste Italiane spaSped. abb. postaleDL 353/2003(conv. in L.27/02/2004 n. 46)art. 1, DCB Forl

    Redazione:via del Seminario, 8547521 Cesena

    tel. 0547 300258

    fax 0547 328812

    Attualit 9

    Malattia e fragilitsono i nuoviconfini

    Cesena 11

    HappeningFesta ai giardinipubblici

    Dal 21 al 24 giugno, te-stimonianze, spetta-coli e tornei nella ker-messe proposta da Co-munione e Liberazione

    Periferie esistenziali: lacrisi non fa sconti. Unariflessione dal convegnonazionale dei direttori de-gli uffici diocesani

    La Chiesaha bisognodello Spirito

    Diocesi 7

    Stralci della riflessionedel vescovo Douglasin occasione della Vegliadi Pentecoste celebratain Cattedrale

    Vita della Chiesa 8

    Uomini coraggiosiinvocano la paceper il Medio Oriente

    Un giorno nella storia. InVaticano papa France-sco, Shimon Peres e AbuMazen hanno pregato perun futuro di pacificazione

    Cesena 12Da dieci annivoce di speranzain Uganda

    Cesena 14Arrivano fanfarae carosellodei Carabinieri

    Sport 21Grande podismocon la Notturna

    di San Giovanni

    Gambettola 16Comunitin festa

    per la Consolata

    ppur si muoveDopo anni di stagnazione economica, primi segnali di ripresa

    UN COMPARTO PRODUTTIVO IN VIA DISMANO A CESENA (FOTO GIUSEPPE MARIGGI)

    Editoriale

    Sempre svegli

    di Francesco Zanotti

    Prima o poi il vento cambier. Questo quanto sperano in tanti a propositodella crisi economica che ci sta attanagliando da diversi anni. E quando cam-bier bisogner essere pronti a cogliere al volo le occasioni che si presente-ranno. quanto emerge dal Primo piano messo in pagina questa settimana.La Martini di Longiano ci ha gi scommesso e ha inaugurato un nuovo im-pianto nel quale ha investito dieci milioni di euro, una cifra da capogiro perquesti tempi di magra e anche per il nostro territorio. Accanto a loro muo-vono nuovi passi nei Paesi del vicino e ricco Medio Oriente alcune impreseche si orientano verso lexport. I tempi lo richiedono e domandano anche unpo di fantasia e di sana incoscienza.

    Primo piano alle pagg. 4 e 5

    Perugia, Riccione e Livorno persi dal Pdsono gi una notizia clamorosa. Irisultati dei ballottaggi sono stati in

    parte sorprendenti. Non si pu vivere direndita, ha ammonito subito i suoi ilpresidente del Consiglio Matteo Renzi. Haragioni da vendere. LItalia cambiata e con ilPaese sono di certo cambiati anche i suoicittadini.La gente ha voglia di aria nuova, fresca,pulita. E appena pu lo manifesta in manieraaperta, plateale, clamorosa, proprio comehanno dimostrato i risultati elettorali del 25maggio e di domenica scorsa. Lo scandaloesploso nei giorni scorsi sugli imponentilavori al Mose di Venezia, dopo quello relativoallExpo di Milano, ha influito di certo sullascelta degli elettori. Di tutti gli elettori, quelliche hanno votato per scegliere il sindaco alsecondo turno e anche quelli, tanti (forsetroppi), che sono rimasti a casa.Sono cadute delle roccaforti rosse,inamovibili da 70 anni. Qualcuno simeraviglia. Io, in verit, mi meraviglio delcontrario, di come si sia potuti andare avantinella stessa direzione per tutti questidecenni, alla faccia della tanta vituperatavecchia Dc che govern il Paese per 40 anni.Ma oggi, caduta ogni ideologia, lelettorato sisposta facilmente, anche nel giro di 15 giorni.Non possiamo e non dobbiamo farne oggettodi analisi politiche troppo approfondite. Oggi normale che accada. E succeder semprepi spesso: un sindaco governa male, cura gliinteressi dei soliti noti? I cittadini lo mandanoa casa in men che non si dica, come avvenuto in diversi casi domenica scorsa. Unterremoto dopo quello del 25 maggio? Nondelle stesse proporzioni, mi pare evidente,

    ma non previsto da osservatori ed esperti.Il neo sindaco di Bagno di Romagna hainaugurato uno stile nuovo. Ha convocato leprime riunioni alle 6 della mattina. Non lhafatto solo una volta. Ha messo la svegliapresto a tutti i suoi collaboratori. Certo, nonsi cambia nulla solo perch ci si alza di buonmattino, ma il segnale mandato netto echiaro: occorre stare molto svegli. Anzi, allamaniera di don Oreste Benzi, il giovaneavvocato Baccini sembra voler dire a tutti cheormai non c pi il tempo neppure perdormire.I fatti pi delle parole, abbiamo titolato lascorsa settimana. Siamo convinti che questosar sempre vero. Per fortuna, cipermettiamo di aggiungere. La scelta, dorain avanti, non cadr pi sugli schieramenti,ma sulle persone in grado di proporre ideeinnovative, al passo con i tempi complicati

    che stiamo attraversando. Con la speranzache possa aiutare a uscire dal tunnel eritrovare un po di luce.

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    Gioved 12 giugno 2014 3Opinioni

    Non solo per lo spettacolo calcisticoma per il rispetto dei suoi poveri

    desso si comincia davvero. Dopo anni diattesa per il ritorno del calcio nella sua terra dimaggior vocazione, da gioved 12 giugno ilBrasile spalanca le sue porte al mondo. E lo fa

    con unimmagine in chiaroscuro, con le tante faccedella festa, ma anche con quelle della contestazione,dellemarginazione, del caos, dei ritardi e persinodella violenza, che hanno agitato questa vigiliainfinita trasformando il Mondiale in una polveriera,con tanti problemi sociali che rischiano di venire agalla proprio durante la manifestazione. Anche lItaliaarriva malconcia a questo appuntamento cruciale,divorata da una crisi del suo football e dagli infortuniche lhanno incalzata fino allultimo (vedi il drammasportivo di Montolivo, che sperava di riscattarelannus horribilis con il Milan e che invece si infortunato seriamente proprio nel match della vigiliacon lIrlanda) o delle polemiche per le esclusionieccellenti: Giuseppe Rossi alla fine non statoinserito nella lista dei 23 nonostante il tentativo direcupero in extremis dopo il lungo infortunio.

    Vedremo che succeder, augurandoci che il Paesecarioca sappia mostrare il suo volto migliore, senzadimenticarsi dei gravi problemi economici che nonpossono essere sacrificati sullaltare di unacompetizione sportiva. Dopo le morti nei cantieridegli stadi, dopo i tumulti nelle piazze, ora le ultimenotizie parlano del fatto che le autorit starebberoabbattendo alcune favelas per abbellire le location deiMondiali: percorso giusto se si avessero giappartamenti pronti per ospitare chi viveva nellebaraccopoli: peccato invece che centinaia di persone

    non avranno neppure pi un tetto di lamiera sullatesta. Notizie cos non arrivano subito dai canaliufficiali, ma dai social network: ecco perch un eventoimportante come i Mondiali non pu lasciarsi allespalle macerie e fingere che non sia successo nulla.Nelle prossime settimane ci occuperemo tanto ditattica e tecnica, di partite meravigliose e di campioni

    A

    Mondiali: il Brasile alla prova La fotografia

    straordinari, ma ora permetteteci di chiedere al Brasile di sapersi meritaresul campo questi onori, senza dimenticare indietro nessuno.Basterebbe pensare al viaggio del Papa che un anno fa, in occasione dellaGiornata mondiale della Giovent, incontr i giovani proprio nelle favelase li invit a non scoraggiarsi mai, a non perdere la fiducia. Auguriamociche il Mondiale non aumenti le ingiustizie, ma cerchi attraverso un eventocos importante, che sar bissato dalle Olimpiadi tra due anni, didiminuire le disparit sociali. Cercate voi per primi - aveva detto il Papa -di portare il bene, di non abituarvi a l male, ma di vincerlo. Oggi leprincipali proteste riguardano il costo dei Mondiali: 11 miliardi di dollari,

    denaro che, secondo i manifestanti che hanno riempito le strade in tanteoccasioni in questi mesi della vigilia, sarebbero potuti essere impiegati peraiutare le classi pi indigenti. Vedremo cosa succeder nelle prossimequattro settimane: di sicuro nessuno potr pensare che chi registra unevento di simile portata si limiti alla cronaca di quello che succeder incampo.

    Leo Gabbi

    Tre voci per la pace. La preghiera varco fra le maceriebramo, nostro Padre nella fede ritrova i suoi figli riuniti, non a spartirsi territori, asiglare trattati o a firmare accordi economici, ma a prendere coscienza di una realtche dovrebbe permeare la storia di ciascuno e rendere il quotidiano storico diverso: la

    creazione dono di Dio, la pace dono di Dio. Solo cos possiamo aprire una nuova epocanella nostra storia travagliata.Il rispetto assoluto della diversa fede dei figli di Abramo conduce a sottolineare ancora di picome la pace non sia il bene comune che uno dei due (o di due coalizzati contro il terzo)possa imporre per potere detenuto, forza dimostrata o astuzia diplomatica.Tutti e tre sono inermi, presenti non in luogo politico o in un forum internazionale, masemplicemente creature oranti.Francesco non potente Imperatore, Sovrano regnante ma Servo del Signore che annunciaunera nuova, consegnata alle nostre mani perch vuote e supplici quale dono.Il Vaticano - non spazio politico, potere occulto o manovratore finanziario - acquista ilsapore di terra arata dalla Parola: per gli ebrei il tanto atteso Messia, per i cristiani il MessiaGes Cristo, per i mussulmani Allah, lunico e vero Dio che ha creato lintero universo. Pertutti insieme: il Signore Pace.

    ANon sincretismo, appianare le diversito le discontinuit, in nome di unavisibilit che si vuol dire fraterna.

    laccettazione reale e coinvolgente chesolo le diversit, rispettate e non temute,possono unire senza annullare lidentitaltrui.Linutilit, tanto deprecata e svilita, dellapreghiera, assurge cos a valore assoluto:ogni creatura, dinanzi al Creatore invocaed priva di ogni sovrastruttura simile adun puntello umano. Nudit che il Padre ditutti attende, perch attende che lepersone se ne avvedano e chiedano a Luilaiuto.Tre voci, in tre scansioni di lode,pentimento e invocazione di pace, in trelingue:Signore della Pace, Divino Sovrano, alquale appartiene la pace! Costruttore diPace. Creatore di tutte le cose! O Dio, PadreOnnipotente, noi qui riuniti Ti preghiamodi trasformarci in strumenti della Tua

    pace, assetati di giustizia, capaci diperdono e fautori di riconciliazione. O Dio,Tu sei pace, e la pace proviene da Te, e a Tela pace ritorna.

    Non la somma delle voci distinte ilfulcro dellinvocazione, lo lo Spirito diDio che coglie ogni singola tessera performare nel mosaico lunico intento,espresso sempre a tre voci:Concedi pace, bont, benedizione, grazia,amore e rispetto, e misericordia; a noi e atutto il nostro popolo dIsraele e a tutto ilmondo. Benedici la Terra Santa, affinch daquella Terra benedetta la pace possa

    giungere fino ai confini del mondo. Nelnome di Cristo nostro Signore. Amen.O Dio, porta la pace nella terra della pace,O Padrone di splendore ed onore, rimuovilingiustizia dagli oppressi in questa terra,nutri il tuo popolo che ha fame, e proteggilodalla paura, tienilo lontano dal male e dacoloro che commettono il male, dagliaggressori iniqui, O Signore dei Mondi.

    Invocazione: corrente benefica creata fra ipopoli, fertile respiro.Lallerta mediatica dovr superare lasuperficialit, la cronachistica, ilcommento politico e scavare pi a fondo,ritrovare cio quel Creatore che laglobalizzazione elimina dalla Suacreazione e dalle coscienze di tutti.Due religiosi, Francesco e Bartolomeo,due credenti, Peres e Abbas, senzapaludamenti diplomatici o protocolli darispettare: persone provate dalla guerra edalla sua devastazione, che tentano discavare fra le macerie e rimuoverle peraprire un varco e consegnarlo allumanitperch invocano lAltissimo.

    Canta il salmo: ma io come ulivoverdeggiante nella casa di Dio, sialalbero piantato insieme rigoglioso.Simbolo e segno di Shalom, Pace, pertutti.

    Cristiana Dobner

    VATICANO, 8 GIUGNO: INVOCAZIONE PER LA PACE

    NEI GIARDINI VATICANI CON PAPA FRANCESCO,

    BARTOLOMEO I, SHIMON PERES E MAHMOUD ABBAS

    (FOTO LOSSERVATORE ROMANO/SIR)

    Celebrazioni importanti in occasione del settantesimo anniversario del D-day(6 giugno 1944), data in cui viene ricordato lo sbarco in Normandia degli allea-ti americani. Data che segn linizio della liberazione dellEuropa continentaledalloccupazione tedesca durante la seconda guerra mondiale.

    Il Vaticano - non spazio politico, potere occulto o manovratore finanziario - ac-quista il sapore di terra arata dalla Parola: per gli ebrei il tanto atteso Messia, per icristiani il Messia Ges Cristo, per i musulmani Allah, lunico e vero Dio che hacreato lintero universo. Per tutti insieme: il Signore Pace

    FOTO SIR

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    Gioved 12 giugno 20144 Primo piano

    La Camera di Commercio: aziende in calo ma dati migliori della media nazionale

    La maggior parte

    delle aziende locali fattada artigiani: il 94 per centoconta meno di 10 addettiAl 22 per centoquelle guidate da donne

    Francesca Siroli

    i comincia a intravedere una lucein fondo al tunnel della crisi. Agettare segnali di un cautoottimismo sono i dati della

    Camera di Commercio di Forl-Cesena,

    illustrati dal presidente AlbertoZambianchi lo scorso 6 giugno allaBiblioteca Malatestiana in occasionedella 12 Giornata delleconomia,iniziativa dedicata alla lettura e

    S

    Economia

    Qualcosa si muove

    allinterpretazione delle dinamicheprovinciali attraverso lo strumentodellinformazione statistica. "Gli effetti diquesta lunga crisi sono stati moltopesanti anche nella nostra provincia, mail posizionamento nazionale resta buono.Per le imprese del territorio permangonocomunque gravi problemi di scarsaredditivit", lanalisi di Zambianchi.La provincia di Forl-Cesena vanta unelevato numero di imprese attive: 99 ogni1.000 abitanti, secondo miglior dato inregione, e questo nonostante dal 2008 aoggi abbiano chiuso i battenti 2.174aziende. Si tratta soprattutto di piccole-medie imprese: il 94 per cento degliiscritti alla Camera di commercio di Forl-Cesena infatti conta fino a 10 addetti.Scendendo nel dettaglio, l8 per centodelle imprese locali sono intestate astranieri, stesso numero per quelle under35 e il 21,9 per cento quelle condotte dadonne. Rilevante il numero delle aziende

    artigiane, quasi una su tre.Dati confortanti quelli che riguardano laricchezza procapite prodotta, che nel2013 stata di 29.475 euro, che surclassala media nazionale di circa 23mila euro.

    Le famiglie del territorio possono contarein media su un reddito di 21.481 euro,mentre la spesa procapite di 18.852euro: anche in questi casi i dati sonosuperiori a quelli nazionali. Aumentanoper (260 casi in pi dal 2011) le famigliein condizioni di povert relativa: 7.686 inprovincia i nuclei che possono fare i conticon una spesa media mensile massima di990 euro, che rappresentano il 4,5 percento (dato comunque al di sotto allamedia nazionale di 12,6 per cento). Altroaspetto preoccupante il carico sociale elindice di vecchiaia (167,2 per cento), chea livello locale si confermano pi elevatidella media nazionale (151,4 per cento).Sul fronte occupazione, il 67 per centodella popolazione della provincia risultaattiva, pi di dieci punti percentualirispetto al dato nazionale. La percentualedi chi non trova lavoro del 6 per centocontro il 12,2 della media italiana. Ecomunque aumentato il ricorso alla

    Cassa integrazione: in provincia nel 2013si sono registrate 4 milioni di ore. Anche inumeri sulloccupazione giovanile sonomeno drammatici: non riesce a trovarelavoro il 18,2 per cento di chi compreso

    nella fascia tra i 15 e 29 anni contro quasial 30 per cento stimato a livello nazionale.Sul fronte bancario sono in nettoaumento il numero delle sofferenze sugliimpieghi, il 7,52 per cento: quasi ottocrediti su cento diventano di difficileriscossione. Positive invece leesportazioni: in provincia nel 2013 sono

    aumentate del 5,9, come pure leimportazioni, che registrano + 2,5 percento."La globalizzazione e la crisi economiahanno reso evidente che laspecializzazione e le competenzedistintive delle persone, delle imprese edei territori assumono un ruolostrategico per sostenere positivamente iprocessi competitivi", ha rilevatoZambianchi, sottolineando che "laCamera di commercio a fianco delleimprese per affrontare la crisi, agganciarela ripresa, recuperare redditivit epromuovere le azioni necessarie amigliorare la competitivit del nostroterritorio, in una prospettiva di sviluppo ecoesione"Nel corso del convegno sono inoltreintervenuti noti esponenti del mondoimprenditoriale locale, che hannobrevemente presentato la situazione delproprio settore, anche in relazione allacrisi che da anni ha cambiato il quadroeconomico internazionale, crisi che haprovocato riflessioni e determinato scelteper poter rimanere sul mercato. Vari glielementi emersi, dallopportunit dellacollaborazione che porta le piccoleaziende a operare in rete, alla necessit diaprirsi ai mercati esteri trovando sbocchinuovi per produzioni diversificate,dallesigenza di qualit, che deveriguardare materie prime, maestranze,tecnologie, alla ricerca di competenze especializzazioni, dallurgenza di guardareal futuro investendo nella ricerca disoluzioni nuove, allurgenza di investirein infrastrutture e opere per la messa insicurezza del territorio. Migliore accessoal credito, snellimento burocratico,

    razionalizzazione dei costi,semplificazione nei sistemi di controllo,sono ulteriori elementi che potrebberoconcorrere a ridare impulso al sistemaproduttivo locale.

    | Fantasia e sana incoscienza di Francesco ZanottiLinvestimento messo in campodalla Martini di Longiano (vedipagina a fianco) di quelli im-portanti. Dieci milioni di euro diquesti tempi sono un notevolesegno di speranza per laziendae per lintero territorio. Tuttoquesto non pu accadere dalnulla.Da qualche parte si devono per

    forza intravedere alcuni segnalidi ripresa per avventurarsi inimprese del genere, come mo-strano anche i pezzi messi in pa-

    gina in questo Primo piano.Siamo ancora alle primeavvisaglie, per si notano. Senon altro il territorio tieneabbastanza, rispetto a quantoaccade nel resto del Paese. Non

    che questo consoli pi di tanto,anzi. La carenza di lavoro evidente ovunque e molti nostrigiovani sono costretti a

    emigrare, come raccontiamo datanto tempo a questa parte.Soprattutto i nuovi laureati sonoquasi obbligati a proseguire leesperienze allestero avviatedurante gli anni degli studi.

    Ci vuole fantasia, inutilenegarlo. E poi ci vuole anche unpo di sana incoscienza, magaricome quella utilizzata da chi

    esplora i mercati asiatici acominciare dal Qatar. Ne sannoqualcosa altre aziende cesenatida sempre abituate a lavorareallestero, quelle del gruppoTrevisani su tutte. Certo che

    attivit artigianali avviate conmezzi familiari oggi si scontranocon una concorrenza che non pi solo quella del vicino di

    strada, ma si allarga a ognicontinente.In questo quadro solo lamigliore professionalit pu farela differenza. E il cosiddettogenio italiano, quello che ci hasempre contraddistinto e che anche un elemento importanteper tutta la Romagna e perCesena. Ancora si dovranno

    stringere i denti, ma prima o poiil vento cambier e solo chi sarpronto potr cogliere le migliorioccasioni.

    Per due aziende del Cesenate contatti con il Qatar

    Dalla provincia di Forl-Cesena hanno partecipato alla missione della Camera di Commercio Vetroventilato di Cesena e Righi Elettroservizi di Mercato Saraceno

    Con 22 imprese, lEmilia-Romagna stata

    protagonista allundicesimaedizione di Project Qatar,lappuntamento fieristicopi importante nel settoredelle infrastrutture,progettazione e costruzioni,con particolare attenzione amateriali e tecnologieecosostenibili, che si svolto nella capitale Doha.Dalla provincia di Forl-Cesena hanno partecipatoVetroventilato di Cesena e

    Righi Elettroservizi di Mercato Saraceno.Le imprese del comparto costruzioni, tecnologie e materiali per ledilizia, hannopotuto presentare prodotti e servizi, oltre a sviluppare opportunitdinvestimento, partenariati e forme di collaborazione industriale.

    La partecipazione stata cofinanziata dalsistema camerale e dalla Regione Emilia-

    Romagna nellambito del progettoOpportunit di business negli Emirati e inQatar per le imprese emiliano-romagnoledella filiera abitare-costruire a valere suifondi regionali Bricst plus 2012-2013.Liniziativa promossa da Unioncamere eCamere di commercio dellEmilia-Romagna, con Eurosportello, aziendaspeciale della Camera di commercio diRavenna che funge da soggetto attuatore.Lobiettivo del progetto, articolato in precisipassaggi, di accompagnare le impresedella filiera dellabitare-costruire in unpercorso di internazionalizzazionepersonalizzato attraverso azioni diconoscenza, promozione, assistenza,consolidamento nellarea del Golfo, in

    particolare negli Emirati Arabi Uniti e inQatar, per sviluppare opportunit

    commerciali e relazioni economiche stabilie durature.Tra i grandi progetti in cantiere, larealizzazione della metropolitana di Doha,lo sviluppo della rete autostradale e diquella ferroviaria.Queste opere offrono opportunit dibusiness anche alle imprese italiane,poich richiedono ingenti forniture dimacchinari e mezzi di automazione emovimentazione che lindustria locale non ancora in grado di produrre in proprio.LItalia vanta in Qatar notevoleconsiderazione: sul piano economico-commerciale linterscambio bilaterale negliultimi 5/6 anni si pi che quintuplicato,attestandosi ad oltre 2 miliardi di euro.

    Artigiano

    al lavoro

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    Gioved 12 giugno 2014 5Primo piano

    Prodotti cotti di carne

    A Longiano nuovoun super stabilimentoE stato inaugurato la scorsa settimana, in zonaBudrio, la nuova azienda della Martini. Investimentoda 10 milioni che la colloca ai vertici europei

    Matteo Venturi

    ziende coraggiose cheinvestono sullinnovazionein tempo di crisi. statoinaugurato sabato scorso in

    via Olmadella, a Budrio diLongiano, il nuovo stabilimento del

    Gruppo Martini interamentededicato ai prodotti cotti di carne(arrosti, impanati, wrstel emortadelle).Lazienda, fondata a Cesena nel1918 per il commercio di cereali epoi orientata a tutta la filiera agro-alimentare (dagli alimentizootecnici fino alla macellazione ealla trasformazione delle carni),investe con fiducia sul futuro.Il nuovo polo produttivolongianese, che occupa unasuperficie di circa 4mila metriquadri (cui si aggiungono oltre 600metri quadri predisposti a servizi,spogliatoi e utenze), entrato infunzione dopo un anno di lavori. Il

    progetto ha comportato un investimento di circa 10 milioni di euro e dlavoro a quasi cento persone. Per quanto concerne il biennio 2013-2014 stato indicato dagli stessi fornitori di tecnologia come "il progetto piimportante di tutta lEuropa occidentale".Per Claudio Cabassi, direttore dellarea produttiva, si tratta di un impianto"tra i pi moderni dEuropa. Il Gruppo Martini la prima azienda italianache dedica uno stabilimento ai soli prodotti cotti separandolo dal sito dimacellazione. Si garantiscono cos elevati standard qualitativi e totalesicurezza alimentare".Le carni lavorate a Longiano provengono dai poli produttivi di Gatteo eCastiglione di Ravenna. Centocinquanta macchinari tecnologicamenteavanzati assicurano fino a 4mila e 800 chilogrammi di prodotto

    A

    lavorato allora.Due sono le linee di cottura in parallelo equattro quelle di confezionamento.Il ciclo produttivo prevede le fasi diformatura, infarinatura, cottura avapore, pastellatura, eventuale frittura,raffreddamento e confezionamento.Limpatto ambientale ridotto alminimo grazie a un processo di ultimagenerazione di abbattimento di fumi eodori."Il sistema informatico - ha aggiuntoCabassi - attribuisce al prodottoconfezionato e pesato anche un numerodi lotto che permette la pienatracciabilit delle lavorazioni,garantendo la massima sicurezza aiconsumatori". "Le configurazioni dellelinee di lavorazione - ha spiegatoFabrizio Goracci, direttore generaledellarea commerciale - consentono lapi ampia flessibilit per realizzarequalsiasi tipo di prodotto cotto. Unaserie di nuovi prodotti verranno lanciatisul mercato nei prossimi mesi epermetteranno allazienda di presidiare

    mercati sempre pi evoluti".Allinaugurazione del nuovo polo eranopresenti i fratelli Fabio ed Enrico Martini,presidente e amministratore delegato delGruppo, il sindaco di Longiano, ErmesBattistini, il sindaco di Gatteo, Gianluca

    Vincenzi, il vescovo di Cesena-Sarsina,monsignor Douglas Regattieri, e ilparroco di Budrio, don ToninoDomeniconi.Il vescovo, che ha benedetto i locali, haringraziato il Gruppo Martini perch, inoccasione dellinaugurazione, sono statedonate 4mila porzioni da 500 grammi diprodotti pronti da cuocere alla Caritasdiocesana associazione "Mater Caritatis"di Cesena. "Rendiamo grazie al Signoreper questa iniziativa - ha dettomonsignor Regattieri - con lauspicio chelazienda continui a operare per il benedella societ e senza dimenticare che illavoro delluomo acquista significatosolo se c una prospettiva alta".Dopo la benedizione, sono seguiti iltaglio del nastro e le visite guidate alnuovo stabilimento.

    Gli impianti permettonodi lavorare 48 quintalidi carne allora. Laziendaha donato un grossoquantitativo di prodottialla Caritas

    Resta sempre grave, a tutti i livelli, il problema della disoccupazione giovanile

    Fra le ex casse ruralic stato qualche problemacon conseguente calodegli sportelli,ma il sistema regge lurto

    La disoccupazione giovanile ai

    massimi, mentre la crisi economicacontinua a mietere posti di lavoro puretra i meno giovani. Scenari diversi traloro che, in molti casi, hanno trovatouna comune soluzione: lacooperazione. "Questo modello puoffrire opportunit occupazionalialtrimenti inesistenti - ha commentatoil presidente di Confcooperative Forl-Cesena Stefano Lazzarini - perch nellacooperazione presente un modellovaloriale prima ancora che economico,quello della centralit della persona. Ilprimo patrimonio di ogni cooperativa costituito dalle persone".

    A proposito di persone, i dati delsistema Confcooperative per il 2013(illustrati la settimana scorsaallassemblea annuale dal presidente edal direttore Mirco Coriaci) registrano

    un calo nel numero complessivo deisoci (meno 1,66 per cento, 34676 intutto), ma un aumento degli addettidello 0,38 per cento sullannoprecedente, a quota 14708 unit (9miladei quali donne): "Il calo dei soci dovuto a razionalizzazioni interne dialcune societ - hanno spiegato i verticidi Confcooperative - mentre il piccolosegno positivo sugli addetti indicedella capacit della cooperazione dicreare occupazione in un momento,come lattuale, in cui i dati del mercatodel lavoro continuano a esseredrammatici anche nella nostraprovincia".Confcooperative Forl-Cesena associa

    Il mondo delle coopregge

    253 coop (incluse 7 Bcc) impegnate indiversi ambiti, 122 delle quali nelcesenate (con oltre 21mila soci e 10milaaddetti). Tra i settori che hanno strettodi pi la cinghia c quello dellecooperative sociali: "Hanno sofferto deilunghi tempi di pagamento dellapubblica amministrazione - haspiegato il direttore Coriaci - che solorecentemente stanno migliorando,passando da oltre 300 giorni di attesa auna media prossima ai 180 giorni".Lavicunicolo e lortofrutticolo sono

    riusciti a mantenere meglio di altri

    comparti le opportunit dioccupazione (pi 4,51 e 5,96 per centorispettivamente), mentre un buondinamismo registrano le cooperativeculturali (pi 6,95 per cento di valoreproduzione) e industriali (pi 16,81 percento di valore produzione). Servizi eturismo in affanno, con un valore diproduzione in calo rispettivamente del10,87 e 2,76 per cento.Sostanziale tenuta anche per le ex casserurali e artigiane: "C stato qualchescostamento nel numero degli sportellima, nonostante le difficolt, il sistemabancario locale resiste, con depositiche si attestano sui 3,95 miliardi dieuro".Il territorio cesenate fa la parte delleone per quanto riguarda i numeri:"Qui si trovano realt importanti come

    Orogel e Amadori, solo per fare dueesempi, con un valore di produzionecomplessivo per le coop del cesenatepari a 3,2 miliardi di euro rispetto ai3,89 miliardi di valore provinciale".Le valutazioni dei vertici diConfcooperative sulla congiunturaeconomica sono improntate alrealismo: "Dopo anni di problemifinanziari, ora le aziende sonostrutturate su criteri diversi e adeguatealla nuova condizione economica.Dovremo a lungo abituarci a questivalori di mercato, anche se il peggiodovrebbe essere ormai alle nostrespalle".

    MiB

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    Gioved 12 giugno 20146 Vita della Diocesi

    Messe ferialia Cesena7.00 Cattedrale, Cappuccine,

    Cappella dellospedale7.30 Basilica del Monte7.35 Chiesa Benedettine8.00 Cattedrale, San Paolo,

    Santuario dellAddolorata,Villachiaviche

    8.30 Madonna delle Rose,San Domenico, San Rocco,Santo Stefano, Case Finali,Cappella cimitero

    9.00 Suffragio, Addolorata9.30 Osservanza10.00 Cattedrale17.00 cappella del cimitero

    Istituto Lugaresi

    18.00 Cattedrale, Madonnadelle Rose, San Domenico,San Paolo, San Rocco,Osservanza,San Mauro in V.

    18.30 San Pietro, Santa Mariadella Speranza, Cappuccini,SantEgidio, San Bartolo(al sabato alle 8,30)

    20.00 San Giovanni Bono (PonteAbbadesse), San Pio X,Torre del Moro

    20.30 Villachiaviche, Gattolino

    Messe festive7.00 Cattedrale7.30 Santuario dellAddolorata,

    Cappuccine, cappelladellospedale Bufalini,Calabrina, Ponte Pietra,

    Villachiaviche8.00 Basilica del Monte,

    San Pietro, Santa Mariadella Speranza, San Pio X,San Mauro in Valle,San Giovanni Bono,SantEgidio, Calisese,Torre del Moro, Gattolino,Madonna del Fuoco,San Giorgio, Macerone,Capannaguzzo, Ronta,Bulgaria, Borello

    8.30 Cattedrale, San Rocco,Case Finali, Martorano,Cappella del cimitero,Tipano, San Cristoforo,Roversano

    9.00 Istituto San Giuseppe(corso U. Comandini)

    Santo Stefano,San Bartolo, San Paolo,San Domenico, Diegaro,Pievesestina, PontePietra, chiesa Benedettine,Santa Maria Nuova,San Vittore, San Carlo,Ruffio, Diolaguardia,Valleripa

    9.15 San Martino in Fiume9.30 cappella del cimitero,

    Santuario dellAddolorata,Madonna delle Rose,Osservanza, Villachiaviche,SantEgidio, Montereale,San Tomaso

    9.45 Bulgarn10.00 Cattedrale,

    San Pietro, Case Finali,

    San Rocco, Cappella delcimitero, Santa Mariadella Speranza, Torre delMoro, San Pio X,Cappuccini, Bagnile,SantAndrea in Bagnolo,Carpineta

    10.30 Santuario del Suffragio,Bulgaria, Casalbono

    10.45 Ronta, Capannaguzzo11.00 Basilica del Monte,

    Addolorata, SantoStefano, San Paolo,San Bartolo, SantEgidio,San Giovanni Bono,Villachiaviche,San Domenico,Calabrina,Calisese, Gattolino,Madonna del Fuoco,Martorano, San Demetrio,

    San Mauro in Valle,Pievesestina, Pioppa,Ponte Pietra, Santa MariaNuova, San Martino inFiume, Borello, San Carlo,San Vittore, Tipano,Macerone

    11.10 Torre del Moro11.15 Diegaro, Madonna delle

    Rose, Sorrivoli11.30 Cattedrale, San Pietro,

    San Rocco, IstitutoLugaresi, Osservanza,San Pio X

    18.00Cattedrale, San Domenico18.30 San Rocco, San Pietro,

    Cappuccini19.00 Osservanza20.00 San Bartolo, Villachiaviche

    Sabatoe vigilie15.30 Macerone (Casa Lieto

    Soggiorno)15.00 Formignano17.00 cappella del cimitero,

    Luzzena (primo sabatodel mese)

    17.30 Santuario del Suffragio,Santuario Addolorata,Istituto Lugaresi

    18.00Cattedrale, San Domenico,Santo Stefano, San Paolo,Diegaro, Madonna delleRose, San Mauro in Valle,Torre del Moro,San Vittore, Borello

    18.30 San Pietro, Case Finali,SantEgidio, San Rocco,Cappuccini, Santa Mariadella Speranza

    19.00 Osservanza, San Giorgio,Villachiaviche

    19.30 Bulgarn20.00 Bulgaria, Ruffio, Pioppa,

    Ponte Pietra,Pievesestina, Tipano

    20.30 San Pio X, San GiovanniBono, Martorano,Gattolino, Calisese

    Comuni delcomprensorio

    Cesenatico

    Sabato: ore 16 Villamarina,

    Boschetto17 San Giuseppe;17,30 Conv. Cappuccini18 Gatteo a Mare18,30 Valverde20,30 Santa MariaGoretti, Sala, Villalta21 Boschetto

    Festivi: 7,30 Valverde; 8Bagnarola, San Giacomo,Santa Maria Goretti,Gatteo a Mare; 8,30 Sala,Boschetto; 9 Cappuccini,Valverde;9,15 San Pietro;9,45 Cannucceto;10 Valverde, Villamarina,Villalta; 10,30 Cappuccini,San Giuseppe; 11 San

    Giacomo, Sala; 11,15Bagnarola, Gatteo a Mare,Santa Maria Goretti,Boschetto;17,30 Cappuccini;18,30 Valverde;21 San Giacomo,Boschetto

    LongianoSabato:18 Santuario

    SS. Crocifisso; 19 Crocetta20,30 Budrio

    Festivi: ore 7,30 SantuarioSS. Crocifisso;8 Budrio; 8.45 Longiano-Parrocchia; 9,30 Budrio,Santuario SS. Crocifisso;10 Badia, Balignano;

    10 Montilgallo;11 Budrio, Longiano-Parrocchia, San Lorenzo inScanno; 11,15 Crocetta;18 Santuario SantissimoCrocifisso

    Gatteoore 20 (sabato);9 / 11,15 / 18SantAngelo: 20 (sabato);8, 45 Casa di riposo, 9,30- 11. Istituto don Ghinelli:18,30 (sabato), 7,30

    Gambettolachiesa SantEgidio abate:8,30 / 10 / 11,15 / 18.Consolata: 19 (sabato);7,30 / 9,30

    Montianoore 20,30 (sabato);9 / 11. Montenovo:ore 20,30 (sabato,chiesina del castello), 11

    Mercato Saraceno10.00; San Romano: 11;Taibo: 10; Pieve di SanDamiano 11,30;Montejottone: 8.30;Montecastello: 11;Montepetra: 8.30;Linaro: 18 (sabato), 11;Piavola: prefestiva sabatoore 18 (chiesa SanGiuseppe); 9,30 (chiesaparrocchiale); Ciola: 8,30

    SarsinaCasa di Riposo: ore 16(sabato).Concattedrale: 7 / 9 /11 / 18; Tavolicci: 16(sabato); Ranchio: 20(sabato), 11;Sorbano: 9.30;Turrito: 17 (sabato), 10;San Martino: 9,30;Quarto: 10,30;Pieve di Rivoschio: 15,30;Romagnano: 11,15;Pagno: 16 (secondadomenica del mese,salvo variazioni);Corneto: 11;Pereto: 10

    Civitella di RomagnaGiaggiolo 16 (sabato),9,30; Civorio 9

    San Piero in Bagnochiesa parrocchialeore 18 (sabato);8,30 / 11 / 18.Chiesa San Francesco:

    10 / 15,30Ospedale Angioloni:ore 16 (sabato)Selvapiana: 11,15(20 sabato);Acquapartita:domenica 9,30(sabato alle 17)Valgianna: 10(sabato alle 16)

    Bagno di Romagnaore 18,30 (sabato);8/ 11.15 / 18,30;

    Alfero ore 18 (sabato); 11.15 /17.30; Riofreddo: 10

    Vergheretoore 16 (sabato), 9,15

    (domenica);Balze (chiesaApparizione): 8,15 /11,15 / 18;Montecoronaro: 9,45;Villa di Montecoronaro (alsabato) 18;Trappola: 9,30;Capanne: 11

    A MESSA DOVE

    Direttore editorialePiero AltieriDirettore responsabileFrancesco ZanottiVicedirettoreErnesto Diaco

    Membro dellaFederazioneItalianaSettimanaliCattolici

    AssociatoallUnioneStampaPeriodicaItaliana

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    Giornale locale ROC(Registro degli operatoridi comunicazione)

    DIOCESIDI CESENA|SARSINA - SETTIMANALE DI INFORMAZIONE FONDATO NEL 1911

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    StampaRotopressvia Brecce - 60025 Loreto (Ancona)www.rotoin.it

    Tiratura del numero 22 del 5 giugno 2014: 7.903 copie

    Questo numero del giornale stato chiuso in tipografia alle 17 di mart ed 10 giugno 2014

    Domenica 15 giugnoSolennit Santissima Trinit - Anno AEs 34,4b-6.8-9; Cant. Dn 3,52-56;2Cor 13,11-13; Gv 3,16-18

    Per noi uomini del XXI secolo, figlidel pensiero greco ed eredi dellacultura illuminista, il dogma della

    Trinit sembra una disquisizionematematica, qualcosa che ha a che faresolo con i numeri. Non gi abbastanzadifficile credere allesistenza di Dio, peraggiungerci il rompicapo dellunit etrinit di Dio? In realt il mistero dellaTrinit riguarda pi le persone che inumeri. Ridurre tutto a numero purisultare congeniale per chi diprofessione fa lingegnere; certo, lamatematica un valido aiuto per capire

    la realt, ma non possiamo ridurre tuttoa calcolo. Nei campi di concentramentoi prigionieri non venivano identificati inbase al nome, bens in base al numero.E talvolta questo meccanismo si ripetenellambito delleconomia, dellafinanza, della statistica. Questo non umano: la persona qualcosa di pi diun numero, di una formula. Dio, grazieal cielo, chiama per nome, quasi asottolineare il valore della dignitumana, preservandola dal rischio dellamassificazione.La fede non dimentichiamolo unmistero e, in quanto mistero, non circoscrivibile alla logica dei numeri e

    delle formule. La fede relazionepersonale con Dio dentro la vitaconcreta di ogni giorno. Pensare dicapire la Trinit attraverso le formule come tentare di capire una parolaanalizzando linchiostro con cui scritta. Dio non una definizione, maunesperienza. La Trinit non unconcetto, ma una manifestazione daaccogliere. Celebrare la Solennit dellaSantissima Trinit non vuol dire esaltarelonnipotenza e lessenza divinaumiliando la ragione umana, cosattaccata alla legge dei numeri, maesaltare il primato della relazionalit edella comunione, veri e propri antidoticontro lindividualismo e il narcisismo.Dio non in se stesso solitudine, macomunione damore. E lamore,

    necessariamente, esige una circolarit; ese Dio amore, dovr pure amarequalcuno. Non c un amore a vuoto,non diretto a qualcuno.In definitiva, lamore per il cristiano plasmato a immagine e somiglianzadellamore trinitario: un amore senzadifferenze, senza distinzioni, senzagerarchie, ma fatto di rispetto esoprattutto di apertura verso ogniuomo.Forse questo il motivo per cui Dio havoluto rivelarsi trino. Perch da soli difficile rappresentare lamore.

    Alessandro Forte

    IL GIORNODELSIGNORE

    La persona pi di un numero. Dio chiama per nome

    luned 16 giugnosantAureliano

    1Re 21,1b-16;Salmo 5;Mt 5,38-42;

    marted 17san Ranieri

    1Re 21,17-29;Salmo 50; Mt 5,43-48

    mercoled 18santa Marina2Re 2,1.6-14;Salmo 30;Mt 6,1-6.16-18

    gioved 19

    san RomualdoSir 48,1-14;Salmo 96;Mt 6,7-15

    venerd 20santEttore2Re 11,1-4.9-18.20;Salmo 131;Mt 6,19-23

    sabato 21san Luigi Gonzaga2Cr 24,17-25;Salmo 88;Mt 6,24-34

    La Parola

    di ogni giorno

    NOTIZIARIO DIOCESANOCelebrazione del Corpus DominiGioved 19 giugno alle 20,30 in Cattedrale a Cesena

    Il vescovo Douglas Regattieri presieder la celebrazionediocesana del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo (CorpusDomini), che si terr gioved 19 giugno alle 20,30 in Cattedrale aCesena. Alla concelebrazione sono invitati tutti i sacerdoti della

    diocesi. Durante la Messa il vescovo conferir il mandato aventuno nuovi ministri straordinari dellEucaristia. A seguire, siterr la processione eucaristica per le vie del centro storico dellacitt, con il seguente percorso: corso Mazzini, via Aldini, vialeCarducci, corso Sozzi, piazza Giovanni Paolo II (gli abitanti dellecase prospicienti il percorso della processione sono invitati aornare gli ingressi e a pavesarne le finestre). Preghiera ebenedizione eucaristica davanti alla Cattedrale.In preparazione alla celebrazione, nei giorni di luned 16,marted 17 e mercoled 18 giugno, in Cattedrale, solenneadorazione della Santissima Eucaristia. Al mattino, Messe alle 7,8, 10 e adorazione fino alle 11,45. Al pomeriggio: alle 15,30 inizioAdorazione; alle 16,30 ora di Adorazione comunitaria guidata,Vespro e alle 18 Messa.

    Tre nuovi sacerdoti ordinati dal vescovo DouglasSabato 28 giugno alle 18, in Cattedrale a Cesena

    Don Alessandro Forte, don Filippo Cappelli e don MichaelGiovannini saranno ordinati presbiteri per limposizione delle

    mani e la preghiera consacratoria del vescovo di Cesena-Sarsinamonsignor Douglas Regattieri, durante la celebrazioneeucaristica di sabato 28 giugno alle 18 in Cattedrale a Cesena.

  • 5/24/2018 Corriere Cesenate 23-2014

    7/25

    Gioved 12 giugno 2014 7Vita della Diocesi

    TERRASANTA dal 31/7 al 7/8/2014 (8 giorni), presieduto dal nostro VESCOVO MONSIGNOR DOUGLASREGATTIERI - pullman da Cesena, volo da Verona, Nazareth, i Santuari del Lago, Betlemme, Gerico, Qumran,Gerusalemme - Hotel comodissimi, pensione completa, accompagnatore - ULTIMI POSTI - da 1.170

    POLONIA dal 16 al 22/8/2014 Per la canonizzazione di Karol Wojtyla - Visite ed escursioni a Vienna, Cracovia, Wadowi-che, Graz - In pullman da Cesena, pensione completa, guide - ULTIMI POSTI - 780

    ARMENIA dal 12 al 19/9/2014, presieduto dal vescovo di Rimini monsignor FRANCESCO LAMBIASI - Volo speciale da Rimini,pensione completa 1.470

    MOSCA E SAN PIETROBURGO dal 25/7 all1/8, con la diocesi di Fano-Fossombrone - pullman da Cesena - volo daVerona - hotel 4 stelle - guide - pensione completa 1.650

    LOURDES varie partenze in aereo da Bologna: dal 26 al 29/9: 630 - Partenze in pullman: dal 25 al 29/8: 490

    UDIENZE CON PAPA FRANCESCO: 10-11/6; 16-17/9; 28-29/10: 120Pellegrinaggi O.PE.RO.: 22/10 39,99 21-22/10 115 20-22/10 180

    LE SETTE DIOCESI DELLA ROMAGNA CON I LORO VESCOVI A ROMADA PAPA FRANCESCO: Mercoled 22 oobre: Udienza organizzata da Opera Pellegrinaggi

    della Romagna, concelebrazione della Messa in San Pietro - In pullman da Cesena: 39 euro. Possibilit diprolungare con la visita a Roma dal 21 al 22 oobre (2 giorni): 115 ; dal 20 al 22 oobre (3 giorni): 180

    Organizzazione tecnica Ariminum Viaggi

    Brevi

    Gruppo di preghieraPadre GuglielmoSi terr domenica 15 giugno alle 21, alconvento dei Cappuccini, a Cesena, lincontromensile di preghiera Padre GuglielmoGattiani.

    Ministri della Comunionein ritiro spiritualeSi terr mercoled 18 giugno dalle 21 alle22,30, in seminario a Cesena, il ritiro spirituale

    per i ministri straordinari della Comunione.Don Mario Morigi guider la meditazione, allaquale seguir ladorazione eucaristica.Ad oggi, i ministri incaricati di portare lacomunione agli ammalati e a quanti sonoimpediti a recarsi in chiesa, sono circatrecento.

    Giovani a LourdesProposta regionaleIl servizio di Pastorale Giovanile delle diocesidellEmilia Romagna e lUnitalsi propongonoper tutti i giovani (tra i 18 e i 30 anni) unpellegrinaggio regionale a Lourdes, che si terrdal 25 al 31 agosto. C un luogo in cui lasofferenza accolta, le lacrime asciugate, ledistanze accorciate. Sono le tue mani: mettilein cammino linvito della locandina. Laquota di partecipazione di 320 euro (240 per

    i fratelli dopo il primo), comprensiva di viaggioin pullman, vitto e alloggio (presso ilVillaggio dei giovani).Per info e iscrizioni (entro il 30 giugno) [email protected], 346 3008218.

    abato 21 giugno sar riaperta al culto la chiesa di Vallalta(Modena), parrocchia natale del vescovo monsignor Douglas

    Regattieri, che fu pesantemente colpita dal terremoto del maggio2012.

    La comunit diocesana di Cesena-Sarsina, insieme alla Caritas, hacontribuito in modo determinante al restauro e, in questaoccasione di gioia per tutta la comunit parrocchiale di Vallalta,adottata dalla nostra Chiesa di Cesena-Sarsina, il vescovo

    S

    Riapre la chiesa di VallaltaDue pullman da Cesena

    Douglas stato invitato a celebrare lEucaristiainaugurale. Chi lo desidera potr accompagnare ilvescovo Douglas a Vallalta utilizzando un paio dipullman messi a disposizione.Il ritrovo fissato alle 13,45 in piazzale Ambrosini (zonaIppodromo, a Cesena) con partenza alle 14; lacelebrazione eucaristica prevista per le 17 e il ritorno,dopo un momento di convivialit, per le 19,30 circa.La prenotazione indispensabile e potr essere effet-

    tuata, fino a esaurimento dei posti disponibili, pressolUfficio Pellegrinaggi, telefonicamente al numero0547 610280 o via e-mail: [email protected]

    Benedettini in festa

    Dom Giustino Farnedisacerdoteda cinquantanni

    nniversari sacerdotali

    per la comunitbenedettina di SantaMaria del Monte, aCesena. Domenica 15giugno durante lacelebrazione eucaristicadelle 11, nella Basilicadel Monte, verr ricordatoil 50esimo di ordinazionedel padre abate GiustinoFarnedi (nella foto).Nato a Cesena nel 1939,Vittorio Farnedi, inreligione Giustino osb, stato ordinato sacerdote aCesena il 19 marzo 1964; abate emerito del monastero di San Giacomodi Pontida (diocesi di Bergamo), archivista di SanPietro di Perugia e vice direttore e amministratoredel Centro Storico Benedettino italiano.

    A

    ubblichiamo stralci della riflessione che il vescovo Douglas haproposto in Cattedrale, sabato 7 giugno, in occasione dellaVeglia di Pentecoste. I canti sono stati animati dal Choral nato

    in occasione del workshop con il Gen Verde. Il testo integrale disponibile sul sito www.corrierecesenate.it, sezione Parole di vita.Questa veglia un momento diocesano molto bello e importanteper la vita della nostra Chiesa: col suo pastore la comunit si raccolta nella preghiera e invoca ora la venuta dello Spirito, come untempo gli apostoli con Maria nel Cenacolo; due giovani seminaristifaranno il primo passo verso il sacerdozio; giovani e adulti sicostituiranno in assemblea sinodale per intraprendere un percorsodi riflessione, di preghiera e di confronto sui problemi dei giovani dioggi.Abbiamo pregato e cantato insieme e continueremo a farlo anchedopo questa riflessione. La Chiesa ha continuamente bisogno delloSpirito perch la guidi e la animi. Vegliamo per raccogliere i suoidoni al fine di dispensarli per la crescita di tutta la comunit;vegliamo per risentire in noi gli effetti spirituali della primaeffusione; vegliamo per rinnovarci e riacquistare quellentusiasmodelle fede che caratterizzava le prime comunit cristiane, per nonlasciarci rubare la speranza e la gioia del Vangelo (cfr EG, 97). Questaveglia vuole essere una piccola, debole, fragile, ma vera riproduzionedi quella prima veglia che gli apostoli tennero nel cenacolo, nellastanza superiore, con Maria: cos anche noi, nella nostra cattedrale,nuovo cenacolo, accanto a Maria, Madonna del nostro popolo! (...)

    Noi vegliamo questa sera perch scenda sulla nostra Chiesa loSpirito consolatore. Radicati e fondati in Cristo, anche noi, discepolidel Signore, rafforzati dal suo Spirito, saremo per i fratelli fonte diacqua viva, luce che rischiara le tenebre, soffio vitale e riparatori dibrecce.Lo sarete voi, Michele e Denis, che stasera, vegliando con noi,

    P

    La Chiesa ha sempre bisogno dello Spirito

    Il vescovo Douglas ha presieduto la Veglia di Pentecoste, la sera di sabato 7 giugno

    inCattedrale

    Durante la celebrazione i seminaristiDennis Faedi e Michele Galassi hanno compiutoil primo passo verso il sacerdozio.E un gruppo di giovani ha ricevuto il mandato

    a formare unassemblea sinodale

    compite il primo passo importante nel cammino didiscernimento del progetto di Dio su di voi. Sarete ammessitra coloro che sono chiamati al servizio diaconale epresbiterale. Lo sarete voi, giovani, che formando da staseraunassemblea sinodale, vi impegnerete a camminare insieme,per tutto lanno prossimo, e riflettendo e confrontandovi conle tante e molteplici esigenze, gioie e sfide del mondogiovanile.Abbiamo tutti bisogno, o Spirito Santo, della tua luce e dellatua forza, della tua consolazione e della tua grazia. Senza di te,come dice un antico testo, Dio resta lontano, Cristo relegatonel passato, il Vangelo lettera morta, la Chiesa unasemplice organizzazione o, come direbbe il nostro Papa, una

    Ong, lautorit dominio, la missione si trasforma in vuotapropaganda. (...)Per questo vegliamo. Non si spenga, perci, sulle nostre labbrae nei nostri cuori laccorato inno della Chiesa: Vieni, SpiritoSanto: manda a noi dal cielo un raggio della tua luce. (...)

    AMPIA FOTOGALLERY SUL SITO WWW.CORRIERECESENATE.IT

    CATTEDRALE DI CESENA,

    SABATO 7 GIUGNO: VEGLIA DI PENTECOSTE

    (FOTOSERVIZIO MARCO CASADEI)

  • 5/24/2018 Corriere Cesenate 23-2014

    8/25

    Gioved 12 giugno 20148 Vita della Chiesa

    Uomini coraggiosi

    invocano la paceper il MedioOrienteSullo sfondo di San Pietro, papa Francesco,Shimon Peres e Mahmoud Abbas (Abu Mazen),domenica 8 giugno hanno pregato per unfuturo di pacificazione per i propri popoli e pertutta larea. Con loro il Patriarca Bartolomeo

    noasi di pace e di incontro dove ilfratello custodisce laltro: questo stato, per poco pi di unora, il giardinotriangolare, tra i Musei Vaticani e la

    Casina Pio IV, protetto dal caldo e dal sole dadue alte siepi, dove i presidenti di Israele ePalestina, Shimon Peres e Mahmoud Abbas(Abu Mazen), si sono ritrovati per lInvocazioneper la pace in Terra Santa promossa da papaFrancesco, in presenza del Patriarca ecumenicodi Costantinopoli Bartolomeo I. Sullo sfondo,ben visibile, la Cupola di san Pietro. Ai rumori eal chiasso dei pellegrini e turisti, che domenicapomeriggio 8 giugno sciamavano in piazza SanPietro, hanno fatto da contrappunto le melodieche hanno scandito lincontro aperto con leparole lette dallo speaker, Il Signore vi concedala pace!.Poco prima, in un clima di grande cordialit,papa Francesco aveva ricevuto i due presidenti,uno a poca distanza dallaltro, Shimon Peres eMahmoud Abbas, allingresso della DomusSanta Marta, intrattenendosi per un brevecolloquio.

    Una cerimonia intensain cui i rappresentantidi ogni fede, ebraica, cristiana e musulmana,hanno pregato in momenti distinti, ma tuttisecondo il medesimo schema composto da treparti: unespressione di lode a Dio per il donodella creazione, e per aver creato uomini edonne membri di una sola famiglia umana; unarichiesta di perdono per i peccati contro Dio econtro il prossimo; uninvocazione a Dioaffinch conceda il dono della pace in TerraSanta e renda tutti capaci di essere costruttori dipace. Ogni momento stato scandito da unbreve intermezzo musicale. Lungo i lati deltriangolo verde, rabbini, imam, vescovi e

    cardinali, rappresentanti delle diversedelegazioni, hanno ascoltato in silenzio.Ognuno nella propria lingua seguendo lordinecronologico delle religioni, ebrei per primi,cristiani e musulmani. Sono risuonati cos versi

    Udei Salmi, la preghiera delKippur, il Sabato dei sabati,e di Nahman di Breslavia,Signore della pace sia tuavolont porre fine alla guerrae allo spargimento di sanguenel mondo. Il Libro diIsaia, a scandire il momentocristiano dellinvocazione,con limmagine del lupo elagnello che pascolerannoinsieme, una preghiera di sanGiovanni Paolo II letta in

    italiano e, alla fine in lingua araba, quella deiCristiani di Terra Santa, la preghiera di sanFrancesco, Signore fa di me uno strumentodella tua pace. Dalla comunit musulmana giunta la richiesta a Dio di suscitare il desideriodi dire la verit, di compiere il bene per il benedi tutti, di tutte le genti, rimuovendolingiustizia degli oppressi in questa terra, nutriil tuo popolo che ha fame, e proteggilo dallapaura, tienilo lontano dal male e da coloro checommettono il male, dagli aggressori iniqui. Ilsilenzio dei presenti ha accompagnato le letturementre cresceva lattesa per le parole di papaFrancesco e dei due presidenti.

    Questo incontro sia linizio di un camminonuovo alla ricerca di ci che unisce, persuperare ci che divide: stato lesordio delPapa che non cambier una parola del suodiscorso, letto in italiano. Il mondo - haaffermato il Pontefice - uneredit cheabbiamo ricevuto dai nostri antenati, ma anche un prestito dei nostri figli: figli che sonostanchi e sfiniti dai conflitti e desiderosi diraggiungere lalba della pace; figli che cichiedono di abbattere i muri dellinimicizia e di

    percorrere la strada del dialogo e della paceperch lamore e lamicizia trionfino. Ma perfare la pace ci vuole coraggio, molto di pi cheper fare la guerra. Ci vuole coraggio per dire sallincontro e no allo scontro; s al dialogo e no

    Ognunoha pregatonella propria

    lingua seguendolordinecronologicodelle religioni,ebrei per primi,cristiani emusulmani.Poi hannopiantatoun ulivoa sancireil comunedesideriodi pace

    di israelianie palestinesi

    alla violenza; s al negoziato e no alle ostilit; s alrispetto dei patti e no alle provocazioni; s allasincerit e no alla doppiezza. Per tutto questo civuole coraggio, grande forza danimo. La spiraledellodio e della violenza si spezza con una solaparola: fratello.Il presidente Peres riprende subito le parole diFrancesco: Israeliani e palestinesi desideranoancora ardentemente la pace. Le lacrime dellemadri sui loro figli sono ancora incise nei nostricuori. Noi dobbiamo mettere fine alle grida, allaviolenza, al conflitto. Noi tutti abbiamo bisogno dipace. Pace fra eguali. Ma la pace non vienefacilmente. Noi dobbiamo adoperarci con tutte lenostre forze per raggiungerla. Per raggiungerlapresto. Anche se ci richiede sacrifici ocompromessi. Dobbiamo perseguirla per renderlapi vicina. in nostro potere portare la pace ainostri figli. Questo il nostro dovere, la missionesanta dei genitori.Poi la volta di Abbas. Forte la sua richiesta di unapace comprensiva e giusta al nostro Paese e allaregione cosicch il nostro popolo e i popoli delMedio Oriente e il mondo intero possano godere ilfrutto della pace, della stabilit e dellacoesistenza Ti supplico, o Signore, di rendere ilfuturo del nostro popolo prospero e promettente,con libert in uno stato sovrano e indipendente.Noi desideriamo la pace per noi e i nostri vicini ecerchiamo la prosperit e pensieri di pace.Un ulivo, piantato dai tre, sancisce il comunedesiderio di pace di israeliani e palestinesi. ilmomento delle strette di mano cui seguonoabbracci e baci tra Peres e Abbas, Francesco eBartolomeo I. Gesti di pace immortalati dai flash edalle telecamere di tutto il mondo. I quattrolasciano il giardino ed entrano nella Casina Pio IVper un ultimo momento privato, durato poco pi diventi minuti. Risuonano forti le parole del Papa

    nella sua preghiera per la pace: Ora Signore aiutacitu! Donaci tu la pace! Guidaci tu verso la pace!.Sperare nel processo di pace, da oggi un po pifacile.

    Daniele Rocchi

    UN GIORNO NELL STORI

    VATICANO, 8 GIUGNO:

    INVOCAZIONE PER LA PACE NEI GIARDINI VATICANI

    CON PAPA FRANCESCO, BARTOLOMEO I,

    SHIMON PERES E MAHMOUD ABBAS

    (FOTO LOSSERVATORE ROMANO/SIR)

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    Gioved 12 giugno 2014 9Attualit

    La riflessione al Convegno nazionale dei direttori degli uffici diocesani, delle associazioni e degli operatori di pastorale della salute,in corso ad Abano Terme. La crisi non ha fatto che peggiorare lo stato di salute della popolazione, come illustra un rapporto Istatdel 2013. Alla pastorale della salute chiesto di ''offrire percorsi di cura integrale della persona'', per il corpo e per lo spirito

    Periferie esistenziali: malattiae fragilit sono i nuovi confini

    Lacrisi

    nonfasconti

    on bastano i servizi peraffrontare le emergenzesociali, periferieesistenziali del nostro

    tempo. Ci che serve un lavoro diteam che coinvolga tutta la societ inunepoca in cui la fragilit unmondo in espansione. Parola diFabrizio Oleari, presidentedellIstituto superiore di sanit (Iss),che - a margine del Convegnonazionale dei direttori degli ufficidiocesani, delle associazioni e deglioperatori di pastorale della salute, incorso ad Abano Terme (Pd) - illustraal Sir la situazione delle periferieesistenziali in Italia.

    Salute minata dalla fragilit. lasalute della persona il confine che ledelimita, concetto pi ampio dellamera assenza di malattie. Lo starebene di una persona - rimarca Oleari

    - dipende da un numero consistentedi fattori: certo, influiscono agentiinfettivi, chimici, fisici e ilpatrimonio genetico, ma pure stilidi vita, condizioni sociali, servizisanitari e tanto altro ancora.

    Allinterno del confine il comunedenominatore - osserva - la fragilit,condizione che pu essere presentefin dalla nascita o sopravvenire nelcorso di una fase di vita; pu esseretransitoria o (pi spesso)permanente, ma sempre mina lostare bene fisico-psichico e sociale. un universo con infiniti volti - spiegail presidente dellIss - dietro i quali csempre una storia di sofferenza, disolitudine e, in qualche caso, dimancato accoglimento: malattiafisica o psichica, senza lavoro e

    immigrati irregolari, adolescenza

    N

    inquieta e vecchiaia nonautosufficiente.

    Il tempo della crisi. La crisi non hafatto che peggiorare lo stato di salutedella popolazione, come illustra unrapporto Istat del 2013. Aumentanole disuguaglianze sociali - ricorda inproposito Oleari - nella salute tra glianziani: le persone over 65 conrisorse economiche scarse oinsufficienti che dichiarano di staremale o molto male sono il 30,2 percento (28,6 per cento nel 2005),contro il 14,8 per cento di anziani conrisorse ottime o adeguate (16,5 percento nel 2005). In crescita anche ledisuguaglianze territoriali (nel Sud le

    condizioni di salute peggiorano).

    Significativo che le visiteodontoiatriche si riducano del 23 percento e del 14,3 per cento dellepersone che vi hanno rinunciatonellultimo anno l85 per centolabbia fatto per motivi economici.Oleari mette in guardia pure dallatenuta della famiglia, fino a qualchetempo fa in grado, con il suo lavoroinformale, di surrogare la pigrizia deiservizi, mentre oggi sta vivendocambiamenti strutturali evidenti indirezione di un rapido processo diassottigliamento o nuclearizzazioneche dir si voglia.

    Fatica di sopravvivere. Sullamalattia come periferia

    esistenziale per il bisogno

    insoddisfatto di attenzione o per lapovert di mezzi a disposizione peraffrontarla si concentra invece donCarmine Arice, direttore dellUfficioCei per la pastorale della salute. Lasituazione nel nostro Paese - lamenta

    Arice - si sta aggravando: alla faticadella prova della malattia si aggiunge,per molti, la difficolt di farsi curare.

    Al disagio di avere poche risorseeconomiche si aggiunge la fatica disopravvivere. Don Arice fariferimento al bisogno di assistenzadomiciliare specialmente per glianziani, fetta della popolazionesempre pi crescente e bisognosa dicure sanitarie onerose, come pureallincremento di malattieneurodegenerative e della mente.Parla di situazione di emergenzalOrganizzazione mondiale dellasanit, riferendosi alla sofferenzapsichiatrica, osservando come stiasalendo ai primi posti tra le cause dimorte. Ma unemergenza anchequella che riguarda i giovani feritidalle ludopatie e da nuovedipendenze.

    In ascolto del territorio. Tutte questesituazioni, oltretutto, sono causa diulteriore disagio - osserva Arice - per

    unistituzione tanto fondamentalequanto gi sofferente come lo sono lefamiglie. Non si t ratta, dunque, solodi pensare agli ammalati negliospedali, bens di mettersi in ascoltoattento del territorio, dove si trovanovittime del crescente divario traricchezza e povert, e di nuovi - etalvolta disattesi - bisogni di cura.

    Alla pastorale della salute chiesto dioffrire percorsi di cura integrale dellapersona, per il corpo e per lo spirito.Infine, il direttore dellUfficio Ceipone lattenzione sulla riflessioneantropologica per promuovere e forserifondare un nuovo umanesimo,ispirato al Vangelo e alla cultura dellavita. Anche questa una periferia,che chiede un rinnovato e sinergicosforzo educativo e culturale.

    Francesco Rossi

    LA CINA SPIANA LE MONTAGNEa Cina abbatte -letteralmente - le collineper allargare le citt.

    Questa la notizia, nuda ecruda, rilanciata nei giorniscorsi dai media occidentali,arabi e del Sud del mondo.Con giusta riprovazione,si punta lindice verso lepolitiche adottate

    da alcune regioni (comeavviene attorno alla citt diLanzahou)del colosso asiatico che,a corto di spazi pianeggiantiper lattivit edilizia,passano alle maniere forti:ruspe e altri mezzi pesantispianano i rilievi,cos da moltiplicarele aree residenziali eingigantire le metropoli,risucchiando terreni agricoli,abbattendo foreste,deviando il corsodei fiumi e rendendo,indirettamente, lariapi irrespirabilee la qualit della vitaassai precaria.

    L

    La Cina non nuovaa queste azioni e la vitadelle immense conurbazionidel Paese, a partiredalla capitale, lo stannoa testimoniare.Larrembante sviluppoeconomico cinese avvieneda oltre ventannia scapito della qualitdellesistenza umana,dellambiente, della salutedellintero pianeta.E se si parla di cambiamentoclimatico, a qualcunofischiano le orecchie aPechino...Come spesso accade,per, c un ma...E prendendo a prestito

    un solido insegnamentoevangelico, chi senzapeccato scaglila primapietra. Perch propriodallindignato Occidente,dal mondo arabo,dalle nazioni emergentidi Asia e America Latina,lambiente non menomaltrattato e la coscienza ugualmente sporcase si pensa allo sfruttamentointensivo (e reiterato neltempo in Europa,Stati Uniti e Giappone)del Creato.Nessunopu infatti dimenticareche, ad esempio,

    Custodire la TerraChi senza peccato...

    dai Paesi Bassi agli Emirati,fino alla ricca Montecarlo,si sono riempiti interi tratti dimare per motivi ritenutisempre necessarissimi enobili, si trattasse diguadagnare terra dacoltivare, di preservarele citt dalle maree o dicostruire nuovissimi esfavillanti hoteldi superlusso.E se si facesse cenno alle vallisommerse dallacqua per

    realizzare dighe in ogni dove,dallarco alpinoallAfrica interna?Come trascurare il sottosuoloviolato fino a impensabiliprofondit per estrarrecarbone, ferro, diamantie ogni altra materia primaindispensabile,ieri allindustria pesante

    e oggi alle aziendeche costruiscono telefonicellulari?Gli esempi potrebberocontinuare allinfinito.C una morale?Forse sempre la stessa:la Terra di tutti, un dono alle generazionidi ieri, a quelle di oggi e,non di meno, perquelle di domani. un patrimonio da lasciare ineredit - e che eredit! -dei futuri cinesi,degli europei e dei pachistanidel 2030, degli statunitensi edei ciprioti del 2050.Nessuno escluso.

    www.agensir.it

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    Gioved 12 giugno 201410 Attualit

    il Periscopio di Zeta

    Nel carcere di Padova un convegno sul Fine pena maiPoi lincontro indimenticabile con gli ergastolani ostativi

    Persone, sempre e comunque

    Ripercorro gli appunti di una giornata unica vissuta venerd della scorsa

    settimana. Sono davanti ai cancelli della casa di reclusione di Padova. Inprogramma c un convegno sullergastolo. Con me tanta gente venutada tutta Italia. Fra gli organizzatori ci sono anche membri della comunitfondata da don Oreste Benzi. I lettori del Corriere Cesenate hanno visto pivolte lettere di Carmelo Musumeci col quale corrispondo da diversi anni. Nonlho mai incontrato di persona. Oggi loccasione giusta, penso, ma non socome verremo trattati una volta dentro quelle alte mura.Dopo il controllo dei documenti, molto blando, si attraversano due portonienormi. Poi ce ne sono altri, tanti, robusti. Ogni volta si chiudono alle nostrespalle. Una guardia ci accompagna. Percorriamo un lunghissimo corridoio. Ilcarcere immenso. Una citt nella citt. Sono 850 i reclusi. La capienza, invece,dovrebbe essere per 350, al massimo 450, confida un agente in gonnella.

    Arriviamo nella palestra allestita per ospitare relatori, giornalisti e parenti.Frugo tra i volti. Ho paura di non riconoscere Carmelo. Guardo con cura, manon voglio neppure farmi notare pi di tanto. Magari qualcuno pensa male dime. Eppure non la prima volta che entro in carcere. A Forl ci sono andatoper anni, ma nella sezione a custodia attenuata, una sorta di pensionedietro le sbarre. Qui, a Padova, unaltra cosa, ci sono gli ergastolani. I finepena mai. Fa paura a dirlo. Fa paura anche a scriverlo.

    Sono felice. Sono contento di avere ritrovato unamico che ha occhi vivi, un corpo, ma soprattuttoun cuore grande. Mi dice allorecchio: Lergastoloesiste ancora perch per la gente non esiste pi. Mase non esiste, perch non lo tolgono?.Resto senza parole. Inizia il convegno. Al microfonosi avvicina un uomo. Mi chiamo Biagio Campailla,

    ho 44 anni. Sono da 16 anni in carcere. Holergastolo. Ne arriva un altro: Sono Giovanni Zito,ergastolo. Io sono Giuseppe Zagari, ergastolo. Eio invece sono Antonio Papalia, ergastolo. Io michiamo Gaetano Fiandaca. Se voglio uscire devomettere un altro al mio posto. Poi si av vicinano

    Agostino Lentini, Giovanni Donatiello, AngeloMeneghetti, tutti ergastolani, fino a Roberto, 50anni, di colore, che dice: Sono stato condannatoallergastolo in maniera incomprensibile.Non uno di questi uomini mai uscito un sologiorno. Come loro ce ne sono altri 680 in Italia,condannati allergastolo ostativo, quello che nond diritto ad alcun permesso e che ha quei tristi 9nella data di fine pena. Eppure, accanto a loro,conversando con loro, uno scopre che hanno u nvolto, un cuore e unanima. Ora li scruto in manieradiversa. S, ne sono certo, anche in l oro stampatalimmagine di Dio. (843)

    Anche loro hanno nella scheda personale la data diuscita, come gli altri. Sono i numeri a essere diversi:99.99.9999. Non pu essere cos. Ma ch i sonoquesti uomini? Chi li individua fra queste facce? Poinoto uno parlare con la figlia di Aldo Moro, Agnese,una che si batte da anni per labolizionedellergastolo. Con loro c anche un docente dellaCattolica che ho gi incontrato in diversi convegni,il professor Luciano Eusebi, autore del volu me LaChiesa e il problema della pena. S, devesser luiCarmelo. Aspetto che si liberi da quel colloquio. Poinon resisto pi e mi avvicino. un lungo abbraccio, come vecchi amici. Non ciposso credere. Abbraccio e bacio un ergastolano.

    Villaggio globaledi Ernesto Diaco

    SE IL DON SU FACEBOOKIl 29 maggio scorsolUniversit Cattolica

    di Milano ha ospitatoil convegnoChurchbook. Trasocial network epastorale, organizzatodal Centro di ricercasulleducazione aimedia (Cremit) dellostesso Ateneo insieme allUniversit diPerugia e allAssociazione webmastercattolici italiani (WeCa). Al centro dei la vori,la presentazione di una ricerca sullemodalit di presenza e di azione sui socialnetwork da parte di sacerdoti, religiosi,religiose e seminaristi.Lindagine, coordinata dal professor Pier Ce-sare Rivoltella, direttore del Cremit, ha esa-minato 14mila profili di consacrati,concentrandosi su un campione di 2.300persone. I risultati rivelano che hanno un

    profilo facebook il 17,9 per cento dei sacer-doti diocesani, il 20,4 per cento dei religiosi,il 59,7 per cento dei seminaristi, il 9,3 percento delle religiose. I seminaristi risultanoessere anche i pi attivi: il 20,3 per centopubblica sulla propria bacheca digitale unpost ogni giorno o al massimo ogni duegiorni contro il 7,6 per cento dell e religiose, il14,3 per cento dei preti diocesani e il 18,3 percento dei religiosi.Un quarto dei presenti si fa rappresentare daunimmagine stilizzata o dal volto di un per-sonaggio noto; altrettanti sono quelli chepubblicano la propria foto tessera. La mag-gioranza, comunque, preferisce scatti sim-bolici e poetici o tratti dal personale contestodi vita.Emergono poi i diversi stili di presenza deiconsacrati in Rete. Tra questi, prevalgono ipredicatori-esegeti, quelli che fanno di inter-net un pulpito virtuale. I temi prevalenti, in-fatti, riguardano la spiritualit e ladevozione. Il tono comunque non sempreesortativo o magistrale e non raramente siincontra una modalit comunicativa empa-tica, esistenziale e narrativa.Se le reti delle relazioni on l ine di un sacer-dote riproducono quelle reali ossia la par-rocchia e gli amici diverso il caso dellesuore, che, anche se presenti in minor nu-mero su facebook, sono quelle che ne fannoun utilizzo pi a perto. La spiccata socialitdelle religiose dipende forse proprio dallaloro ministerialit, hanno sp iegato le ricer-catrici Rita Marchetti e Simona Ferrari. Tra iloro contatti infatti non ci sono solo conso-relle e fedeli, ma anche diverse persone co-nosciute direttamente su internet.Pensata come unoccasione per riflettere sulrapporto tra la pastorale e i social network, laricerca non parla solo a l mondo cattolico. Ri-

    sulta ancora una volta sfatata, ad esempio, ladistinzione tra vita reale e attivit digitale,cos come tra dimensione pubblica e privata.Le due sfere sono sempre pi ununica, ine-stricabile, modalit di esistenza. Col rischionon cos lontano, per, di tendere a diven-tare anche un bozzolo confortevole.

    FOTO SIR

    lto tradimento, ha detto ilpresidente del Consiglio,invocando per i corrotti diqualunque colore politico una

    pedata liberatrice. Bastasse. In realt ilnuovo scandalo, questa volta sul Mose, lapi grande opera pubblica italiana, prima di tutto una rivelazione. Cispiattella le forme della nostradecadenza nazionale.Nessuno sembra avere il coraggio didirlo: gli uni perch giustamente oggiserve un po di ottimismo per tentare diintercettare una timida ripresa, gli altriperch preferiscono toni molto piaggressivi, speculando sul tanto peggiotanto meglio. Invece il punto proprio lasquallida banalit della decadenza, tralussi pacchiani e favori meschini.Chiamare le cose con il loro nome pupermetterci da un lato di valutarneloggettiva gravit, dallaltro coglierne ilrilievo strutturale. un fenomeno chenon scopriamo oggi, tanto chelopinione pubblica non si meraviglia pidi tanto e semplicemente si chiede, dopo

    Expo e Mose, scandali con nomi esotico-manageriali, quale sar la prossimapuntata di una serie che dura dadecenni. E proprio questo pianoinclinato di decadenza banale emeschina spiega come da decenni non

    sia possibile in unItalia che decade einvecchia, impostare una seria politica diinvestimenti. Prima di tutto proprio sulleinfrastrutture, che da sempre sono unodei volani delleconomia oltre che unessenziale tessuto connettivo del sistemapaese. Basta ricordare la telefonatanotturna tra due malfattori in collettobianco dopo il terremoto dellAquila, incui vedevano semplicementeunoccasione di appalti, da conquistareper via di relazioni.Pi banalmente in questi giorni dimondiali di calcio basta ritornare a Italia90: venticinque anni fa, di fronte ad unevento che pure coglieva lItalia in unafase rutilante, lungi dal diventareloccasione per creare un serio sistema diinfrastrutture sportive, la (scadente)ristrutturazione degli stadi fusemplicemente il pretesto perunordinaria abbuffata con i soldipubblici. E il pallone la metafora picredibile dellItalia. Allora si era allavigilia di Tangentopoli, che continua adessere la metafora della nostra

    decadenza e del disordine nelle relazionipolitica-amministrazione-impresa-magistratura, che non si risolve in unperenne ricorso a supplenze o allo statodi necessit e di emergenza o allaretorica moralistica.

    Bisogna allora inasprire le pene,moltiplicare le leggi, i controllori, lenorme? Lalternativa molto pisemplicemente la certezza del diritto,per tutti, politica, amministrazione,imprese, sistema giudiziario. Che ne ,per esempio, del principio costituzionaledellassunzione per concorso? Chi hamai detto che la semplificazioneamministrativa significa arbitrio?Forse si potrebbe ripartire da qui: larisposta alla banalit della nostra

    decadenza comincia, altrettantobanalmente, dal corretto funzionamentodelle istituzioni. Che poi quello chehanno richiesto al governo,plebiscitandolo alle urne.

    Francesco Bonini

    A

    Banale e meschina litalica decadenza

    un fenomeno che non scopriamo oggi. Dopo Mose ed Expo, quale sar la prossima puntata?

    Opere&tangenti

    Bisogna inasprire le pene, moltiplicarele leggi, i controllori, le norme?Lalternativa molto pi semplicementela certezza del diritto, per tutti, politica,

    amministrazione, imprese, sistemagiudiziario. Che ne , per esempio, delprincipio costituzionale dellassunzioneper concorso? Chi ha mai detto che lasemplificazione amministrativasignifica arbitrio?

    l mercato dellazzardo nel 2013 ha movimentatocirca 85 miliardi. questo uno dei dati pi

    significativi della ricerca dal titolo "Il gioco dazzardoe le sue conseguenze sulla societ italiana. Il peso delgioco illegale nelle province italiane", a cura delsociologo Maurizio Fiasco, presentata nei giorni scorsi,presso la sede della Caritas Italiana a Roma, durantelAssemblea annuale delle Fondazioni Antiusuraassociate alla Consulta Nazionale.

    Dalla ricerca emerge che il mercato dellazzardomuove precisamente "84 miliardi e 728 milioni": "questa la cifra ufficialmente registrata (comprende il

    consumo lordo, la quota trattenuta dallo Stato per gliincassi erariali e quella per la remunerazione delprofitto dei concessionari). Ma vi una larga parte diessa - spiegano i responsabili - che sfugge al controllodello Stato. Ci avviene o per effetto dellamanomissione illecita delle modalit di gioco legale, operch si soppiantato quello riconosciuto per leggecon un sistema interamente illegale, fatto di bische eallibratori paralleli delle scommesse". La ricerca "per

    la prima volta fornisce una stima dellillegalitincorporata nellorganizzazione ufficiale del giocodazzardo mediante le slot machine".

    I

    Giocodazzardo,mercato

    da 85miliardiFOTO SIR

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    Gioved 12 giugno 2014 11Speciale Happening

    Cesena in festa con lHappeningDa sabato 21 e marted 24 giugno, ai giardini pubblici di Cesena,

    tornei, spettacoli, opere educative, opere di carit, laboratori per bambini,mostre, stand gastronomici

    Si tiene da sabato 21 a marted 24 giugno, ai giardinipubblici di corso Garibaldi, durante la festa di San Gio-vanni, lHappening di Cesena promosso dal movi-mento di Comunione e liberazione. Appuntamentoannuale, organizzato in molte delle citt dove sono presenticomunit di persone toccate dal carisma di monsignorLuigi Giussani. A Cesena, dove viene promosso per il terzoanno consecutivo, avr come tema un bene che tu esi-sta. In calendario, lungo tutte le quattro giornate, incontri,stand, spettacoli e concerti. Si inizia il 21 alle 18 con lin-contro dedicato allAvsi Andate nelle periferie: storie di unnuovo mondo; intervengono, tra gli altri, Giampaolo Silve-stri (segretario generale Avsi), Chiara Nava (responsabiledel programma di emergenza profughi siriani in Libano

    per Avsi), e Ernest Sesay (prosecutore dellopera di padreBerton in Sierra Leone). In serata, alle 20.45, Top talentacademy, la sfida dei talenti 2014, dedicato ai giovani arti-sti emergenti. Domenica alle 18 incontro sul tema dellHap-pening: E un bene che tu esista. Testimoni di bellezza;testimonianze di donne impegnate nellaccoglienza della

    vita. Serata dedicata ancora alla musica: dalle 21 I want torock, con la band Highway 61; musica, immagini e paroleraccontano la vita del c antautore americano Johnny Cash.Il programma prosegue luned 23 alle 18 con un incontrodedicato alla scuola e alle 21 con la serata letteraria: Dunsangue pi vivo. Poeti romagnoli del 900; lettura di poesiedi Gianfranco Lauretano, Nevio Spadoni, Giuseppe Bellosi eFranco Casadei. Marted si conclude con la Messa delle 10

    in Cattedrale, presieduta dal vescovo monsignor Regattieri.Gli incontri e i concerti saranno accompagnati da diversealtre attivit. Sabato 21 e domenica 22 dalle 17.30 giochi elaboratori per bambini. Ogni giorno in Piazza Guidazzi lostand Il pesce fa beneficenza, dellassociazione Oriz-zonti. E ancora: DaiM, la vera tigella modenese accom-pagnata da salume e pesto modenese. In corso fino al 18 iltorneo di calcetto a cinque nei campetti dellOsservanza.Levento promosso in collaborazione con le associazioniOrizzonti, Il disegno, Paola Piraccini, La mongol-fiera, il centro culturale Campo della stella e il Banco disolidariet.Tutte le informazioni si possono trovare sul sito www.hap-peningcesena.it.

    un beneche tu esistaLappuntamento promossoda Comunione e Liberazionecome evento cittadino significativamenteallinterno della festa patronaledi San Giovanni.

    A colloquio con Paolo Baldisserri,presidente Happening

    arole, testimonianze, musica,immagini, festa per dire a tuttala citt, a ciascun cesenate, chela dignit di cui portatore

    immensa e va ben al di l delle qualitche uno possiede e del tipo di vita checonduce. In altre parole: un bene che

    tu esista. Questo il significato profondodellHappening 2014, appuntamentopromosso da Comunione e liberazionecome evento cittadino,significativamente allinterno dellafesta patronale di San Giovanni. Aspiegarlo il presidentedellHappening, Paolo Baldisserri:Dallesperienza cristiana matura unmodo nuovo di guardare tutta la realt.Un modo pi vero e umano. Per questoproponiamo lHappening come unappuntamento per tutti, un luogo diincontro per chi legato alla Chiesa, maanche per chi se ne allontanato manon ha smesso di guardare alle cosecon quella domanda di significato e diverit che caratterizza nel modo piautentico e profondo luomo. Noivogliamo incontrare tutti sul piano

    della realt e di ci che corrisponde inmodo pi evidente alle esigenze delcuore umano.Un approccio al mondo che trova pienacorrispondenza nel magistero di papaFrancesco, che dallinizio delPontificato non ha mai smesso diribadire lesigenza di andare nelleperiferie, per incontrare ogni uomo,anche quello pi lontano. E propriodal magistero di papa Francesco viene iltema scelto per il 2014. Il Santo Padreci ricorda ogni giorno il valore di ogniuomo - continua Baldisserri - in quantocreatura voluta e amata da Dio. Questo tanto pi urgente ricordarlo ora, inuna societ che invece fa coincidere ilvalore della persona con le qualit cheessa possiede. Per questo cuore

    Pdellevento sar lappuntamento delle18 di domenica, al quale sono statiinvitati alcuni testimoni di bellezza.Ci siamo chiesti cosa volesse direandare nelle periferie della nostraCesena - afferma il presidentedellHappening - Cos abbiamo pensato

    ai bambini che nascono con problemi,alle famiglie in difficolt, ai ragazzi chevivono situazioni difficili.Di grande rilievo anche leventodedicato alla scuola. Ci siamo collocatisulla scia di papa Francesco, che amaggio ha voluto incontrare insegnanti,bambini e genitori delle scuole, perevidenziarne il ruolo fondamentalenellaprire alla realt, essere strumentodi incontro e possibilit di educazioneal bene, al vero e al bello.A fare da corona ci saranno anche duemomenti di festa: il Top talentacademy, e la serata rock dedicata aJohnny Cash. I talenti per noi non sonola discriminante del valore dellapersona, ma dono e responsabilit checiascuno riceve in modo originale ediverso. La scelta di Johnny Cash nasce

    invece dal desiderio di offrire un tributoad un musicista che utilizzava la suaarte per andare nelle prigioni e farecoraggio ai detenuti.Per il secondo anno lHappening sisvolger allinterno della festa di SanGiovanni. Non abbiamo trovato unmomento migliore - concludeBaldisserri -. Si tratta dei giorni in cui lacitt ricorda il patrono. E che patrono:San Giovanni Battista. Un momentoimportante per la citt, che rischia diperdere lanima tra fischietti ebancarelle. La fiera e la festa sonobellissime, ma un peccato se tantagioia non si accompagna alla possibilitdi una riflessione pi profonda checambi la vita radicalmente, anche dopola conclusione della festa.

    Noi vogliamoincontrare tuttisul piano dellarealt e di ciche corrispondein modo pievidente alleesigenze delcuore umano.Papa Francescoci ricorda ognigiorno il valoredi ogni uomo,in quantocreatura volutae amatada Dio.Appuntamento

    centraledellamanifestazionelincontrodi domenica22 giugno alle18 con alcunitestimonidi bellezza

    P

    rendere sul serio il talento arti-stico che ci si riconosce. Perch

    il dono che si riceve non a caso:qualunque esso sia per il bene ditutti. questa la sfida del Top ta-lent academy, la sfida dei talentiche per il terzo anno caratterizzauna delle serate dellHappening.In questi giorni sono aperte leiscrizioni per tutti i giovani chesanno cantare, ballare, ma anche fare i comici. A partire dallaprossima settimana, invece, inizieranno le selezioni per deciderechi sar ammesso a calcare il palco dei Giardini pubblici sabato

    21 alle 20,45. A decidere sar una giuria composta, tra gli altri, dauno staff di Accademia 49, la scuola di arti e spettacolo che ha se-de a Cesena. Una novit, questultima, che vuole sempre pi ca-ratterizzare lappuntamento nel segno della professionalit.Il vincitore della sfida, che ha come direttore artistico Alessandro

    Medri, fondatore di Accademia 49, avr in premio la realizzazio-ne di un videoclip professionale. Per i secondi e terzi classificati inpalio ci sono invece un viaggio a Londra e una giornata in studiodi registrazione.

    Confrontarci con un tema come quello del talento, ormai visto epresente quotidianamente sugli schermi televisivi in mille formediverse, una sfida che ci interessa particolarmente - spiega Giu-lio Casadei, referente delliniziativa -. Nelle due edizioni passate emerso con chiarezza che il talento non una mera attitudinepersonale fatta solo di bravura e capacit di competere, ma sicompone anche di altri fattori che vanno oltre il pensiero comu-ne: il talento ha a che fare con qualcosa che ciascuno di noi hadentro e che non si dato da s. Ci interessa uscire dal coro e fareun concorso in cui chiunque pu vincere se scopre il talento che e dire a tutti che ognuno di noi gi un talento di per s, per il so-lo fatto che c.Lucia Giunchi, danzatrice, e il gruppo musicale I noi quattro, ivincitori delle passate edizioni. A decidere il podio 2014 sar, adifferenza degli anni scorsi, una commissione di tecnici affianca-ta da una giuria popolare.Le iscrizioni, gratuite, si chiudono sabato 14 giugno, e devono es-sere comunicate a Claudio, (cell. 320 8611566), o allindirizzomail [email protected].

    Top talent academySul palco la sfida dei talenti

    EDIZIONE 2013 DELLHAPPENING

    (FOTO DARCHIVIO)

    TOP TALENT 2013,

    I VINCITORI

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    Gioved 12 giugno 201412 Cesena

    Compie dieci anni

    la radio della pacedi padre PasoliniIl missionario in Uganda: "Informando,evangelizziamo. Facciamo una radio generalistache parla di tutto con un punto di vista dichiarato"

    iamo alle prese con unaltraemergenza profughi. Dallenostre parti, nella diocesi diArua, nel West Nile, al confine

    con la Repubblica democratica del Congo eil sud Sudan, tocchiamo con mano cosasignifica la guerra e la fuga di interi popoli".Chi parla il missionario cesenate padre

    Tonino Pasolini, da 48 anni impegnatonellAfrica equatoriale. In quei luoghi, sullascia dei lavori del sinodo diocesano che sitenne nel 1999, dieci anni fa fondRadioPacisperch a quelle latitudini "quello chedice la radio verit".

    Tutti attaccati alla radio"NellAfrica centrale - aggiunge il sacerdote -oltre il 95 per cento degli abitanti ascolta la

    radio. In questi ultimi tempi si stanno diffondendo i telefonini, mentre latelevisione non ancora molto presente nelle case per la mancanza di energiaelettrica. La radio, invece, viene ascoltata grazie alle batterie. Per quelle genti sitratta dellunico mezzo di legame con il mondo".Ecco perch importante, per padre Tonino, investire in questo strumento dellacomunicazione. "Informando, evangelizziamo. Facciamo una radio generalista cheparla di tutto con un punto di vista dichiarato". E per mantenere vivo il rapportocon lessenziale e favorire il confronto fra chi vi lavora, ogni venerd il direttore-sacerdote chiama i 90 dipendenti per due ore di incontro. "Iniziamo con lapreghiera insieme, commentiamo le letture della domenica successiva e poiragioniamo tra noi sulla scaletta dei programmi da mandare in onda". S, perch dal confronto che emergono le idee migliori, come quelle messe in campo dallanuova trasmissione "Radio rural debates".

    Dalla parte della gente"Andiamo ad ascoltare la gente in diretta - aggiunge il missionario -. Intervistiamoanche le donne. ed gi un fatto eccezionale per quei paesi. Si parla di sanit, dicorruzione, di violenza: tutti temi scottanti per una nazione che da circa ventannivive in pace. Nazione nella quale, per, linformazione (sono presenti altre 200radio) in mano agli uomini di potere e ai ricchi "oggi diventati straricchi".

    S"In ottobre Radio Pacis festegger dieci annidi attivit. Un appuntamento importante peruna fra le emittenti pi professionali delPaese africano con le sue tre frequenze chetrasmettono 24 ore al giorno in inglese e inaltre cinque lingue locali. In quella terraancora piena di contraddizioni la culturaorale il mezzo pi importante ditrasmissione del sapere, ma la diversit degliidiomi costituisce spesso una "barriera fra lepopolazioni".

    Una radio da adottare"Adotta la radio" il motto che padrePasolini ha coniato per fare comprendereche un certo tipo di informazione non estraneo allemancipazione dellAfrica."Dalla parrocchia di San Paolo, a Cesena, miarrivano 5-600 euro al mese che miconsentono di alimentare le casse dellanostra emittente. Abbiamo un budget dicirca 300 mila allanno che copriamo per il70 per cento con risorse locali. Un primoimpianto fotovoltaico ci ha consentito diabbattere i costi di energia elettrica (90 milaeuro annui complessivi) e un secondo, cheverr installato a breve grazie a unfinanziamento della Cei, ci consentir diazzerarli". Si tratta di fondi provenienti dall8per mille per i quali al missionario cesenate

    gi giunta una lettera formale di concessionefirmata dal cardinale-presidente AngeloBagnasco.

    Una voce libera per lUgandaPer i dipendenti, tutta gente locale in unterritorio in cui la disoccupazione giovanile al 90 per cento, padre Pasolini organizza ognianno dei corsi di formazione giornalistica.Allultimo appuntamento ha partecipato investe di docente Sean-Patrick Lovett,responsabile del programma inglese dellaRadio Vaticana. Unoccasione unica per chilavora a Radio Pacis con il vulcanico pretecesenate che proprio il 28 giugno a Cesenafestegger 50 anni di sacerdozio. Anche dallasua citt natale, padre Tonino conduce viaskype la trasmissione "Come home" (Tornaa casa) per non perdere i legami con gliascoltatori e con la terra che lo ha adottato.Ma non finisce qui il suo impegno davanti almicrofono. Ogni domenica manda in onda laMessa che presiede e durante la qualepronuncia lomelia in inglese e in una dellelingue locali. "We go forward" (Noi andiamoavanti) questo lo slogan che d il titolo aunaltra trasmissione a servizio del territorio.Non potrebbe essere diversamente per RadioPacis, da dieci anni voce libera e di speranzaper lUganda.

    A San Pietro il mercatino solidale

    Donare delle cose che non si usano pi nel segno dellasolidariet. Loccasione viene fornita dal tradizionalemercatino della parrocchia di San Pietro che si tiene

    per la festa del patrono, dal 26 al 29 giugno.Liniziativa organizzata dal Campo Emmaus.Questa settimana iniziata la raccolta del materialeche sar esposto e venduto. Dischi, libri e vecchieriviste, giocattoli, film in dvd o vhs, quadri,bigiotteria, elettrodomestici funzionanti, strumenti

    musicali, biancheria da letto, stoviglie, macchine dascrivere: unopportunit per liberare le soffitte e dareuna seconda vita agli oggetti non pi utilizzati. Il

    ricavato sar devoluto alla Caritas.Per consegnare il materiale (in condizioni accettabili)c tempo fino al 23 giungo, recandosi alla parrocchiadi San Pietro oppure chiedendo il ritiro a domicilio.Per informazioni, contattare i numeri: 0547-302251,340.8280251, 348.3255988, 0547-24786.

    AcquarolaFesta di SantAntonio

    La piccola comunit dellAcquarola, frazione sulleprime colline cesenate, venerd 13 giugno ricordaSantAntonio da Padova. Alle 20.45 il parroco

    dellOsservanza monsignor Virgilio Guidi celebrer lamessa nella celletta dedicata al santo, posta lungo lavia Garampa. Al termine, seguir un rinfresco. Lacelletta, di propriet privata, stata restaurata neglianni 80 grazie allimpegno della sezione cesenate diItalia Nostra e alle offerte dei fedeli.

  • 5/24/2018 Corriere Cesenate 23-2014

    13/25

    Gioved 12 giugno 2014 13Cesena

    Samuele Della Corna tornato nei luoghi di lavoro e dellincidente di 12 anni fa

    amuele Della Corna tornato,dopo 12 anni, ad Haiti, piccolanazione caraibica (confina con laRepubblica Dominicana) dove dal

    2000 al 2002 ha lavorato come volontarioAvsi in un progetto di sviluppoagroalimentare. Poi, poco prima ditornare in Italia, un terribile incidenteautomobilistico lo ha tenuto sospeso frala vita e la morte per molte settimane.Grazie ad una grande forza di volont e auna fede incrollabile, riuscito arecuperare quasi completamente daipostumi dei traumi, subendo anche untrapianto di rene."Dal 14 al 19 maggio - racconta DellaCorna - sono tornato ad Haiti insieme alpresidente di Avsi Alberto Piatti. E stataunemozione unica: per me tutto erastato bruscamente interrotto quel giornodellincidente, nellagosto 2002. Prima dipartire ero emozionato, mi sonotranquillizzato solo quando ho capito cheera un passo da compiere".

    Giunto ad Haiti, Della Corna, che dellaparrocchia di Santa Maria Nuova, haincontrato diverse persone con cui avevalavorato durante quei due anni. "Alcunistudenti di allora - aggiunge - oggi sonoinsegnanti alluniversit. Ho rivisto anchealcuni operai della nostra fattoria".Con un po di tristezza Della Corna haconstatato che la stalla costruitaallepoca, che rientrava nel progetto di