Coriandoline, un viaggio da favola, di Paola Gemelli

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30 di Paola Gemelli A vete presente i disegni dei bambini? Quel- li con le casette tutte storte e dai colori improbabili che fanno tanto sorridere? Ecco, immaginate di percorrere le vie di una tranquilla cittadina della pianura emiliana e di ritrovarvi, ad un certo momento, dentro uno di questi disegni! Impossibile? Eppure è quello che è capitato a me… E no, non si trattava di un qualche parco giochi a tema, né avevo esagerato a pranzo con il lambrusco. Questo posto esiste davvero, ha un bellissimo nome – Coriandoline – e si trova alla periferia di una graziosa cittadina della provincia reggia- na, più nota per aver dato i natali ad un artista (Antonio Allegri) detto, appunto, il Correggio. Ebbene sì, ci troviamo a neanche 20 km da Reggio Emilia, ma in uno di quei luoghi che forse nemmeno la fantasia del viaggiatore più smaliziato potrebbe immaginare. Forse ci viene più in soccorso la letteratura… ad esempio… conoscete le “città invisibili” di Calvino? Ebbene, non ci siamo ancora. Perché siamo, sì, nel regno dell’immaginazione, ma siamo – al tempo stesso – in un quartiere residenziale a tutti gli effetti, vivo e abitato. Ora, mentre camminate lungo i suoi viottoli pedonali e i vostri occhi si perdono ad inseguire il volo di straordinari uccelli-lampione, vi rac- conterò come nasce questo luogo incantato. Il quartiere di Coriandoline, con le sue case amiche di bambini e bambine, è stato inaugurato nel 2008, dopo oltre 10 anni di lavori che hanno visto impegnati educatori, tecnici, artigiani, studiosi, artisti e… 700 bambini delle scuole materne di Correggio e Rio Saliceto. In prima persona, certo! Ne è nato un intero quartiere a misura di bambino, che tiene conto delle esigen- ze abitative dei più piccoli così come i bambini stessi le hanno “dichiarate”. Riuscite a immaginarlo? Provate un attimo a tornare con la mente ai vostri primi ricordi… Sicuramente anche voi avrete, a volte, “litigato” con qualche mobile di casa non proprio adatto alle vostre misure, sarete stati sgridati perché disegnavate sui muri, avrete trovato certe cose un po’ tristi, un po’ rigide, un po’, anche, dure Coriandoline, un viaggio da favola Alle porte di Correggio un intero quartiere disegnato dai bambini In alto: La casa torre, per “guardare lontano”. Sotto: La casa delle pietre preziose e quella dell’altana, dove si possono fare “le cose che dalle altre parti sono vietate”.

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Alle porte di Correggio, vicino Reggio Emilia, un intero quartiere disegnato dai bambini. Un luogo sconosciuto al turismo di massa, ma che vale certo la pena visitare, dove scoprire che a volte le nostre fantasie diventano realtà. Articolo e foto di Paola Gemelli, pubblicato sul numero di ottobre 2011 di Montepiano.

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di Paola Gemelli

Avete presente i disegni dei bambini? Quel-li con le casette tutte storte e dai colori improbabili che fanno tanto sorridere?

Ecco, immaginate di percorrere le vie di una tranquilla cittadina della pianura emiliana e di ritrovarvi, ad un certo momento, dentro uno di questi disegni! Impossibile? Eppure è quello che è capitato a me… E no, non si trattava di un qualche parco giochi a tema, né avevo esagerato a pranzo con il lambrusco.Questo posto esiste davvero, ha un bellissimo nome – Coriandoline – e si trova alla periferia di una graziosa cittadina della provincia reggia-na, più nota per aver dato i natali ad un artista (Antonio Allegri) detto, appunto, il Correggio. Ebbene sì, ci troviamo a neanche 20 km da Reggio Emilia, ma in uno di quei luoghi che forse nemmeno la fantasia del viaggiatore più smaliziato potrebbe immaginare. Forse ci viene più in soccorso la letteratura… ad esempio… conoscete le “città invisibili” di Calvino? Ebbene, non ci siamo ancora. Perché siamo, sì, nel regno

dell’immaginazione, ma siamo – al tempo stesso – in un quartiere residenziale a tutti gli effetti, vivo e abitato. Ora, mentre camminate lungo i suoi viottoli pedonali e i vostri occhi si perdono ad inseguire il volo di straordinari uccelli-lampione, vi rac-conterò come nasce questo luogo incantato. Il quartiere di Coriandoline, con le sue case amiche di bambini e bambine, è stato inaugurato nel 2008, dopo oltre 10 anni di lavori che hanno visto impegnati educatori, tecnici, artigiani, studiosi, artisti e… 700 bambini delle scuole materne di Correggio e Rio Saliceto. In prima persona, certo! Ne è nato un intero quartiere a misura di bambino, che tiene conto delle esigen-ze abitative dei più piccoli così come i bambini stessi le hanno “dichiarate”. Riuscite a immaginarlo? Provate un attimo a tornare con la mente ai vostri primi ricordi… Sicuramente anche voi avrete, a volte, “litigato” con qualche mobile di casa non proprio adatto alle vostre misure, sarete stati sgridati perché disegnavate sui muri, avrete trovato certe cose un po’ tristi, un po’ rigide, un po’, anche, dure

Coriandoline, un viaggio da favola

Alle porte di Correggio un intero quartiere disegnato dai bambini

In alto: La casa torre, per “guardare lontano”.

Sotto: La casa delle pietre preziose e quella dell’altana, dove si possono fare “le cose che dalle altre parti sono vietate”.

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e spigolose… soprattutto se ci avete sbattuto la testa! Bene, Coriandoline è un’altra storia, è il vostro sogno di bambini che diventa realtà. È curve, asimmetria, disordine, colore… sono tanti coriandoli sparsi nel verde. Eh, sì, lo vedo che state sorridendo… Si sta proprio bene qui! Ci stanno bene i bambini e ci stanno bene i grandi. Ci stanno bene, fortunate loro, le famiglie che qui abitano davvero. Che poi sono le famiglie dei bambini, ora cresciuti, che avevano immaginato il quartiere anni or sono… avete mai sentito una favola più bella?

Partiamo da via Rodari e camminiamo pure insieme per queste vie vietate alle automobili (che riposano sepolte sotto montagne di terra, ovvero colline garages con la faccia da mostro). Camminiamo senza fretta, lungo vialetti sinuosi come serpenti, tra case di tutti i colori che non hanno un davanti e un dietro, non sono in fila e sono tutte decorate con disegni di fiori e uccelli, reali o fantastici. Case tutte diverse, ciascuna unica e con la sua “personalità”, per un totale di 10 villette e 10 appartamenti. Dure fuori (“per proteggere dai cattivi”), ma morbide dentro e con vetrate o ampie aperture per guardare all’esterno. Con angoli segreti e atelier luminosi… e scivoli e ascensori con specchi magici, che rendono il salire e scendere un gioco.C’è la casa dell’arcone, con un arco tanto grande che permette di guardare il giardino stando den-

da vedere in più…Trovandosi a Correggio, vale la pena di spostarsi dalla periferia per una piacevole passeggiata tra le vie del centro storico di questa graziosa cittadina. Il centro è chiuso al traffico veicolare e la vita vi scorre lenta e tranquilla. Corso Mazzini e via Borgo-vecchio, con i portici e le facciate colorate, sono le vie più caratteristiche. Da segna-lare il Palazzo dell’Orologio, che chiude scenograficamente il primo, mentre lungo via Borgovecchio si trova la casa natale di Antonio Allegri. I monumenti principali – come il Palazzo dei Principi e la basilica di san Quirino – si incontrano invece lungo corso Cavour.

tro, e c’è la casa-torre, “per guardare lontano”. Sopra c’è una struttura con dei ferri e dei fili che è “una trappola per i fulmini e… i cattivi”! C’è la casa con l’atelier, dove si possono fare “le cose che dalle altre parti sono vietate”… E c’è la casa castello, dove si può “far finta di essere un re o una regina”. E ancora ci sono la casa dell’altana, con la bandiera che segnala dove va il vento, e quella col tetto sugli alberi. Ma “la più bella” è la casa delle pietre preziose, che “se il sole le illumina loro risplendono”…Eh sì, qui i bambini li hanno presi proprio sul serio e voi, chissà, magari avrete trovato la casa dei vostri sogni, dove vi piacerebbe vivere. O forse… vi è venuta una gran voglia di provare a disegnarla! Coriandoline è un posto magico, che fa davvero tornare bambini, un luogo che fa ve-nire voglia di giocare, entusiasmarsi, darsi tempo, dialogare, vivere il contatto con la natura… Un luogo sconosciuto al turismo di massa, ma che vale certo la pena visitare, suggerito anche da un inserto del 2009 su I Viaggi di Repubblica. Un luogo dove scoprire che a volte le nostre fantasie diventano realtà. E allora… perché smettere di sognare?

Info: UIT- Ufficio di Informazio-ne Turistica, C.so Cavour (all’in-terno di Palazzo Principi - piano terra, entro locali Biblioteca Einaudi)Tel. 0522.631770 - e-mail: [email protected]

Nelle immagini sopra: via Mazzini, nel centro storico di Correggio.

A fianco: Gli uccelli-lampione che illuminano le notti di Coriandoline e i sogni di bambini e bambine.