COPYRIGHT E CONTATTI · Il SEO (search engine optimization) rappresenta il presente e il futuro del...

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SOMMARIO Sommario............................................................................................................................................................................ 3

Introduzione ....................................................................................................................................................................... 4

Brainstorming ..................................................................................................................................................................... 5

Architettura dell'informazione ........................................................................................................................................... 5

Scelta delle keywords ......................................................................................................................................................... 6

Un testo di qualità .............................................................................................................................................................. 7

Immagini e video sì, ma senza rallentare la navigazione .................................................................................................... 9

La reputazione in rete e i backlink .................................................................................................................................... 10

Ottimizzare un e-commerce per Google Shopping .......................................................................................................... 12

Qualità nella gestione dei contatti.................................................................................................................................... 13

Testare la visibilità di un sito web ..................................................................................................................................... 14

Conclusioni........................................................................................................................................................................ 16

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INTRODUZIONE Il SEO (search engine

optimization) rappresenta il

presente e il futuro del web.

Chiunque possieda un sito sa

che per perseguire gli obiettivi

prefissati, dovrà farsi bello agli

occhi dei motori di ricerca. La

grafica e l'estetica sono

l'ultimo aspetto da valutare

nella realizzazione di un sito web. Possedere un sito bello ma che non viene trovato da

Google equivale a non averlo. Ma quali sono questi motori di ricerca ? Con obiettività

dobbiamo ammettere che l'unico motore di ricerca che deciderà del successo o meno del

nostro sito è Google. Un sito che ha contenuti interessanti, riceve molte visite attraverso i

motori di ricerca e se si analizza questo dato, ci si accorge che al 99% provengono tutte da

Google. Più che di SEO dovremmo parlare a questo punto di GO e cioè di Google

Optimization. Questo meraviglioso mezzo è entrato a far parte della nostra vita quotidiana

come il caffè e la pasta. L'unica ragione per cui ciò è accaduto, è che Google soddisfa

egregiamente le nostre ricerche. Quando cerchiamo la recensione di un film, la ricetta per

un primo piatto o un pediatra nella nostra città, lui “ci prende sempre” e quasi sempre nei

primissimi risultati (Serp) riesce a darci la migliore risposta. Il mondo dei webmaster si

interroga da anni sulla natura dell'algoritmo di Google, cioè quella formula nascosta che

stabilisce la priorità dei risultati. In rete possiamo trovare migliaia di teorie che predicano

formule e trucchi per salire nelle serp. Queste teorie però non tengono quasi mai in

considerazione l'evoluzione di Google e del suo algoritmo. In passato probabilmente questi

artifizi sortivano gli effetti sperati ma oggi è impensabile far partire un sito con la

prerogativa di “prendere in giro” il motore di ricerca. Ecco perché a differenza della

maggior parte dei webmaster, preferisco concentrarmi insieme ai miei clienti su quello che

dovrebbe essere l'unico e solo obiettivo nella realizzazione di un sito: creare un prodotto di

qualità. Un webmaster dovrà realizzare un codice sorgente privo di errori, il più snello

possibile (anche i tempi di caricamento della pagina incidono sul posizionamento del sito) e

possibilmente validato secondo i canoni del W3C (The World Wide Web Consortium). Ma

questi fattori tecnici incidono nel posizionamento in maniera minore rispetto ai contenuti

stessi del sito. Ecco perché amo paragonare un sito ad un automobile. Il webmaster, a

secondo della sua perizia, potrà costruire un'utilitaria oppure una fuoriserie. Ma il pilota è

sempre il proprietario del sito. Nella corsa ai primi posti di Google, paradossalmente si può

vincere con una 500… o sbandare in Ferrari. Ecco perché la priorità di chi costruisce siti per

se stessi o per terzi, dovrebbe essere quella di realizzare contenuti di qualità e di questo

parleremo in questa brevissima guida. E il posizionamento? Quello viene da sé.

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BRAINSTORMING Il confronto con tutti i protagonisti risulta

essere sempre il terreno più fertile per dare

alla luce idee vincenti. È questo il momento

in cui si dovrà mettere sul tavolo tutto:

prospettive, obiettivi a breve e lungo

termine, l'immagine che si vuole trasmettere

agli utenti e le keywords migliori per

perseguire i nostri obiettivi. Questa è una

fase necessariamente propedeutica alla

realizzazione del sito. Webmaster, programmatore e grafico dovranno già sapere a grandi

linee come sarà strutturato il sito in modo che questo risulti il più longevo possibile, che

contenga perfettamente il materiale (testi, foto e video) e che questo sia facilmente

fruibile dall'utenza.

ARCHITETTURA DELL'INFORMAZIONE

L'architettura dell'informazione non è altro che

l'ottimizzazione dei menù e dei contenuti finalizzata a

ridurre i tempi di ricerca e visualizzazione di informazioni,

contatti o prodotti del nostro sito. Questa è una materia

importantissima soprattutto in casi di portali o siti con un

numero di contenuti elevato. Per esempio se visitiamo il

sito della Microsoft o dell'Hp, nonostante siano composti

da migliaia di pagine, in pochissimi click normalmente

riusciamo a trovare l'informazione di nostro interesse. Ci

siamo mai chiesti come sia possibile ciò? È evidente che un architetto dell'informazione è

riuscito a catalogare in maniera formidabile tutte le informazioni presenti sul website. In

piccoli siti non è necessario assumere appositamente questi professionisti ma è buona

norma interrogarsi a priori su cosa cercherà l'utente e creare una struttura tale che riduca

al minimo i suoi sforzi nella ricerca. Nei siti di e-commerce, una buona infarinatura su

questa tematica è necessaria se si vuole evitare che il nostro potenziale cliente

“impazzisca” e passi al sito concorrente.

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SCELTA DELLE KEYWORDS La scelta delle keywords con cui

speriamo di posizionarci su Google è un

momento fondamentale nell'ideazione

del sito. Il primo fattore da valutare

quando si sceglie una keyword, è il

grado della concorrenza sulla stessa.

Come quantificare la concorrenza per

una keyword? Semplice: cercatela su

Google e annotatevi il numero di

risultati della ricerca. È un dato che Google visualizza appena sotto la barra di ricerca con

un colore chiaro. Per esempio se cerco “Pizzeria Bari” si leggerà “Circa 2.130.000 risultati".

Riuscire ad entrare in prima pagina di Google con una keyword così suffragata, sarà

un'impresa molto ardua. Probabilmente dovremo lottare contro siti che vantano anzianità

e backlinks (sono i link che da altri siti web puntano al nostro) che renderanno la sfida

parecchio in salita. In casi come questo, potremmo optare saggiamente nella scelta di

keywords sempre attinenti ed efficaci ma con minore concorrenza. Tornando all'esempio

precedente, potremmo puntare l'attenzione a “Pizzeria forno a legna a Bari”, “Pizza a

domicilio a Bari”. È vero che gran parte dell'utenza cercherà “Pizzeria a Bari”, ma piuttosto

che concentrarmi su una sfida lunga, logorante e dispendiosa, potrei accaparrarmi tante

keywords “secondarie”. Riusciremo così ad ottenere un numero di visite considerevole,

indirizzando i contenuti del sito verso queste parole a minore concorrenza. Visita dopo

visita, feedback dopo feedback, backlink dopo backlink, riusciremo nell'impresa di

posizionarci anche per la keyword primaria (in questo caso “Pizzeria Bari” ). Quando si

scelgono le keywords su cui puntare, è necessario immaginarci esattamente ciò che

cercherà il nostro potenziale cliente. Evitiamo keywords troppo tecniche se il nostro target

digiterà la parola più popolare o viceversa optiamo per parole specifiche se abbiamo un

pubblico tecnico che cerca un prodotto con caratteristiche specifiche.

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UN TESTO DI QUALITÀ

A. Originalità

Questo è il primissimo fattore da tenere in considerazione quando ci prefissiamo di scrivere

un testo vincente su Google. Tutto dovrà essere farina del nostro sacco. Anche un solo

periodo, una definizione o rigo clonati da altre fonti online, si tramuteranno in gravi

penalizzazioni per il nostro sito. Google potrebbe recepirci come dei bloggers o degli

scopiazzatori. Quando saltuariamente si vorrà utilizzare frasi “non nostre”, dovremo

utilizzare le virgolette e citare sempre la fonte.

B. Ortografia

Per molti può sembrare una banalità, ma per Google non è così. È uno dei fattori principali

con cui il motore di ricerca rileva la qualità di un testo e di conseguenza di un sito. Ecco gli

aspetti fondamentali da non sottovalutare nella stesura di un testo:

maiuscole e minuscole

uso appropriato della punteggiatura

accento grave o acuto ( caffè ha un accento diverso da perché )

uso appropriato degli spazi ( mai parole attaccate tra loro ma neanche spazi doppi)

Una pratica comoda per evitare questi errori comuni può essere quella di sfruttare il

controllo ortografico automatico dei programmi di videoscrittura (Word, Writer di Open

Office, etc.).

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C. Comprensibilità del testo

A seconda del target di riferimento, dobbiamo sempre assicurarci che i nostri testi siano

interessanti ma soprattutto comprensibili. Se abbiamo un pubblico vasto e quindi più

popolare, dobbiamo evitare l'abuso di un linguaggio troppo tecnico. Viceversa se vogliamo

soddisfare la lettura di un'utenza altamente qualificata, dovremmo essere quanto mai

precisi, tecnici e potremmo permetterci un linguaggio anche più forbito. Il minimo comune

denominatore è sempre “accontentare il visitatore”.

D. Uso di titoli e sottotitoli

Come nel giornalismo, l'uso dei titoli e dei sottotitoli serve a riassumere e allo stesso tempo

ad invogliare l'utente alla lettura del testo integrale. Sul web questo è ancora più

importante perché l'utente ha la possibilità di cambiare sito in pochi secondi se crede di

non essere interessato ai nostri contenuti. Ecco perché titoli e sottotitoli dovranno essere

ammiccanti, stimolanti e possibilmente contenere una o più keywords di nostro interesse.

E. Pagine fantasma

Molto spesso capita che si progetti un certo numero di pagine e contenuti ma che poi si

vada online precocemente tralasciandoli. Una pagina vuota è un vero e proprio autogol.

L'utente percepirà un messaggio subliminale: “la pagina non è pronta > l'azienda non è

pronta > l'azienda non mi convince > cambio azienda” . Se si progetta un certo numero di

voci del menù, una lista di servizi o categorie di prodotti, il sito non potrà andare in rete

prima che tutto sia stato completato. Se per qualche motivo, non siamo ancora pronti a

fornire tutti i contenuti che riempiranno le nostre pagine, quelle pagine non dovranno

essere mostrate agli utenti e anche la relativa voce del menù dovrà scomparire. Nel

momento in cui il materiale è pronto, il webmaster pubblicherà la pagina e i relativi

contenuti. Anche Google tiene in considerazione questo fattore e una pagina bianca ci

penalizzerebbe.

F. Pagine aggiornate

I siti vincenti sono spesso quelli più aggiornati e che sono sempre al passo con i tempi. Se lo

spider di Google (il sistema di computer che scansiona tutti i siti del web) dovesse "notare"

un website sempre uguale ad ogni sua visita, è ovvio che ci penalizzerebbe. Viceversa un

contenitore sempre aggiornato conferirà al sito e all'azienda un posizionamento migliore.

Una strategia in tal senso potrebbe essere quella di progettare una sezione “News, fiere,

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eventi, novità” che ci darà la possibilità di lasciare invariato il 90% del sito ma che possa

rinfrescare spesso la homepage. L'effetto sul posizionamento sarà sicuro poiché agiremo su

due fattori: numero di pagine (che aumenteranno a dismisura a seconda del nostro

impegno) e contenuti aggiornati (il sito non sarà mai lo stesso ad ogni visita dello spider di

Google).

IMMAGINI E VIDEO SÌ, MA SENZA RALLENTARE LA

NAVIGAZIONE Uno dei fattori sicuramente valutato da Google, è la

velocità di caricamento della pagina. Google

preferisce indirizzare gli utenti a siti leggeri e che

quindi rendano veloce la loro esperienza di

navigazione. Ecco perché l'uso di immagini e video

deve essere mirato e coscienzioso. Le immagini,

quando sono funzionali o esplicative, possono

essere decisive. Ma allo stesso tempo vanno

ottimizzate per non gravare sul peso della pagina. È

buona norma utilizzare fotografie con risoluzione di 72dpi. Se per motivi particolari

desideriamo che un'immagine compaia ad alta risoluzione, potremmo scegliere di caricare

una versione a 72 dpi di anteprima e una di 300 dpi che si apre solo per chi è interessato al

dettaglio, ad una vista più comoda o alla stampa. Analogamente, per i video dobbiamo

cercare sempre di pesare il meno possibile sulla nostra pagina. Il metodo più semplice e

funzionale è quello di integrare un lettore Youtube piuttosto che un plugin flash. Nel primo

caso il peso del video risiederà sulla piattaforma Youtube mentre nel secondo graverà

interamente sulla nostra pagina rallentandone il caricamento. Molti utenti potrebbero

spazientirsi per l'attesa e molti altri potrebbero non visualizzare i contenuti video poiché in

possesso di un pc o uno smartphone privo di Plugin Flash (per esempio l'utenza Iphone e

Ipad).

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LA REPUTAZIONE IN RETE E I BACKLINK Una volta che il sito sarà realizzato e

messo in rete, sarà fondamentale

creare attorno ad esso consensi e

feedback positivi. La qualità di prodotti,

servizi, assistenza, velocità di risposta

ai contatti o di spedizione e consegna,

saranno decisivi in tal senso. Anche il

sito con la migliore grafica o i contenuti

più esaurienti verrebbe vanificato da

una eventuale bassa qualità dell'azienda stessa. Il web è un campo di battaglia che non

ammette errori. I nostri utenti/clienti se soddisfatti parleranno bene del nostro sito,

viceversa lo stroncheranno su forum o social network e questo farebbe crollare le migliori

strategie di marketing e di SEO. In questa epoca in cui tutto passa attraverso la rete,

paradossalmente è l'azienda ad adattarsi al sito. Se abbiamo pubblicato un numero di

telefono con degli orari di riferimento, sarà nostro dovere inderogabile rispondere sempre

tempestivamente. L'utente di fronte ad una nostra mancanza, passerà in meno di 3 secondi

al sito del nostro concorrente. La mail aziendale diventa un mezzo altrettanto importante e

tanto meno potrà essere trascurato. Negli orari di ufficio dovremo rispondere alle mal in

tempo reale o concederci al massimo 15 min di ritardo. È probabile che il nostro utente

mandi la stessa richiesta a più siti e quindi “chi prima arriva...” Le tecnologie attuali per

fortuna ci consentono di gestire le mail con la stessa semplicità con cui rispondiamo agli

sms. Procuriamoci uno smartphone che possibilmente abbia la funzione “Push Mail”

(quella che ci consente di ricevere le mail istantaneamente come gli sms) e così potremo

rispondere al nostro utente anche quando siamo lontani dal pc o dall'azienda.

A. Google Map

Questo è sicuramente il mezzo più potente per ricevere visite, recensioni e costruire la

nostra reputazione in rete. Iscriviamo la nostra azienda con gli stessi dati (ragione sociale,

indirizzi, telefono e mail) che abbiamo pubblicato sul nostro sito. Localizziamo sulla mappa

la nostra attività e definiamone il raggio di azione (è consigliabile attenersi

scrupolosamente alla realtà e quindi non esagerare). Una volta iscritti, Google ci invierà

una lettera con un codice di attivazione e il gioco è fatto. Quante più informazioni, foto e

video inseriremo nella nostra scheda, tanto più otterremo visibilità sulla map. Ci sono

aziende che pur non avendo siti eccezionali, ottengono molte visite esclusivamente

attraverso questa vetrina.

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B. Social Network

Sono sicuramente la moda del momento e Facebook è certamente il più importante per le

funzioni di cui dispone ma soprattutto per il numero di visite ed iscritti. La funzione è

semplice: mantenere un contatto diretto con l'utenza e portare visite al nostro sito. È un

mezzo potente ma va sfruttato con costanza, professionalità e creatività. Anche le grandi

aziende oramai hanno delle vetrine sui social network e in esse è nata addirittura la figura

del “social media manager”. Se non si dispone del tempo necessario per curare il Social

Media Marketing con costanza e professionalità, consiglio fortemente di non iscrivere

l'azienda ai social network. Una pagina Facebook non curata e abbandonata,

vanificherebbe anche il website più efficiente. Nel web, come nel marketing in genere, "o si

fanno le cose per bene o è meglio non farle assolutamente".

C. Forum

È un metodo datato ma pur sempre efficace per creare backlink, consenso e visite. Esistono

forum di ogni settore economico, per ogni area scientifica e per tutti gli hobby. Nella

maggior parte di essi, la firma ad ogni post (cioè il messaggio all'interno di un forum) può

contenere un link. Questo significa che se dedichiamo del tempo ad un forum attinente al

nostro settore, faremo conoscere la nostra attività ma soprattutto potremo creare un

numero di backlink illimitato.

D. Portali per aziende

Esistono una miriade di portali che offrono vetrine gratuite alle aziende. A volte sono

settorializzati (medicina, informatica, turismo...) ma più spesso sono siti che, come

PagineGialle possono accogliere qualsiasi tipo di attività o professione. È un'occasione da

non lasciarci sfuggire per creare ulteriori backlink e migliorare la nostra reputazione su

Google. È doveroso, come nel caso di Google Map, utilizzare scrupolosamente gli stessi dati

(ragione sociale, partita iva, indirizzo, contatti) che sono presenti sul nostro sito.

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OTTIMIZZARE UN E-COMMERCE PER GOOGLE SHOPPING Google Shopping è un meraviglioso strumento di comparazione dei prezzi per qualsiasi prodotto in

vendita su e-commerce accreditati. In poche parole se cerchiamo un "Ipad", Google Shopping ci

indicherà tutti i rivenditori online certificati, da cui possiamo acquistare questo prodotto. In più è

possibile ordinare i risultati per prezzo (comprensivo o meno di spedizione) e vagliare la migliore

offerta o il negozio più vicino a casa nostra. Il numero di users di Google Shopping è in crescita

esponenziale. Sempre più persone in tutto il mondo attraverso questa funzionalità di Google

riescono a trovare il miglior prezzo tra tutti i rivenditori della rete.

Chiunque possieda un sito di e-commerce, comprenderà che essere tagliati fuori da queste

ricerche significa perdere una grandissima fetta di mercato. Viceversa, l'ottimizzazione del proprio

negozio online in funzione di Google Shopping ci permette di bruciare in partenza buona parte dei

nostri competitor. Come posso dare visibilità ai miei prodotti su Google Shopping? Se desideriamo

che il nostro sito di e-commerce venga "accreditato", dobbiamo adeguarlo a una serie di parametri

(alcuni obbligatori e altri facoltativi). I più importanti riguardano la chiarezza dei prezzi, il numero

massimo di prodotti per ogni scheda (massimo 5) e una serie di parametri meramente tecnici. In

più esistono regole ferree per quanto concerne le fotografie, i nomi dei prodotti e l'assoluto

divieto di qualsiasi pratica che risulti scorretta secondo il regolamento del Google Merchant

Center. Oltre che una grande possibilità, Google Shopping comporta quindi una serie di

responsabilità e una gestione rigorosa e onesta del nostro e-commerce. Google controlla

periodicamente tutti gli e-commerce accreditati e si riserva di penalizzare, congelare o addirittura

eliminare definitivamente dal loro programma i rivenditori che trasgrediscano ripetutamente alle

sue regole.

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QUALITÀ NELLA GESTIONE DEI CONTATTI Quando un'attività o un professionista entrano in rete con un sito,

è fondamentale non tralasciare alcun aspetto nella gestione dei

contatti e della comunicazione con il proprio cliente. Il

perfezionismo in questo caso è sicuramente la chiave per

trasmettere sicurezza e professionalità. Sebbene il cliente vada

rispettato e coccolato in ogni sede, quando si possiede un website

sicuramente diventa fondamentale la gestione dei contatti tramite

mail e telefono (i due metodi di comunicazione più suffragati).

A. Mail

Utilizzare la mail ufficiale, fornita insieme al dominio, funziona da spia della vostra

professionalità. Se il nostro sito è www.mariorossi.it sarà nostra premura utilizzare con i

clienti la mail [email protected] (oppure vendite, assistenza....). L'importante è che dopo

la @ ci sia il nostro dominio e quindi il cliente abbia l'immediata percezione che a scrivergli

sia realmente l'azienda proprietaria del sito. L'utilizzo dei servizi mail popolari (Gmail,

Hotmail , Libero, Tiscali...) è una pratica antiquata e sicuramente deprecabile. Ovviamente

l'ortografia è fondamentale. Non è esagerato dire che un errore grammaticale può

pregiudicare la vendita dei nostri prodotti o servizi. Facoltativo ma fortemente consigliabile

è dare un aspetto grafico e professionale alla mail. Con un logo, un piè di pagina aggraziato

e i font idonei possiamo trasmettere ai nostri clienti un'immagine impeccabile della nostra

azienda. Una newsletter professionale è un metodo di fidelizzazione dei clienti ancora

apprezzato ed efficace (a patto che non si esageri nella frequenza ).

B. Telefono

Come già accennato, pubblicare il numero di telefono è fondamentale (una grande

percentuale di utenti in rete preferisce il contatto telefonico alla mail) ma rispondere con

prontezza e gentilezza lo è ancor di più. È buona norma abbinare al numero di telefono

anche gli orari in cui è possibile fornire assistenza telefonica e ovviamente rispettarli

categoricamente.

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TESTARE LA VISIBILITÀ DI UN SITO WEB Possiedi già un sito web e vuoi capire se è un prodotto vincente o necessita dell'intervento

di un esperto SEO? Ecco due modi semplici per ottenere la risposta.

1. Chiediamolo a Google

La tecnica più elementare è sempre la migliore. Per valutare con pochi click se il nostro sito

web è di successo o meno, basta realizzare una lista di prodotti e/o servizi che offriamo, o

la nostra professione stessa (es. pediatra, avvocato, commercialista, etc.) e una lista con le

città e/o la regione di residenza del nostro target.

Ora non dobbiamo far altro che digitare su Google tutte le coppie (o anche intere frasi)

formate da servizio/prodotto + riferimento geografico. Solo così potremo capire se dal

punto di vista SEO il nostro sito produce visibilità o resta nell’anonimato. Se nei risultati di

ricerca compare il nostro nome a dominio in prima pagina possiamo essere soddisfatti, se

viceversa il nostro sito web resta fuori dalla “top ten” per ogni ricerca effettuata, è ovvio

che occorra rivalutare la nostra presenza in rete.

ES. La mia azienda vende sedie e tavoli a Bari. Su google digiterò “sedie Bari”, “tavoli Bari”,

“dove comprare sedie a Bari”, “dove comprare tavoli a Bari”.

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2. Studiamo le Google Analytics

Le Google Analytics sono lo strumento più sofisticato e affidabile per accedere a tutte le

statistiche del nostro sito web: numero di visite, durata delle visite, provenienza geografica

e contenuti visualizzati, link di provenienza, etc.

Installate le Google Analytics sul vostro sito web e prendete in considerazione un certo

periodo di tempo (es. un mese o un anno). A questo punto intuirete se il vostro sito web

produce realmente contatti o risulta un investimento senza alcun ritorno. In più potrete

capire se le visite ricevute sono generate da traffico diretto (cioè da utenti che conoscono

già l’indirizzo del sito web e l’hanno digitato nel browser), da motore di ricerca o da link

(referral). Certamente un sito web che produce quasi esclusivamente traffico diretto è da

considerarsi a bassa visibilità (in alcuni casi completamente assente). Viceversa un sito web

che produce un numero importante di visite da motore di ricerca è sicuramente un

investimento vincente. I link possono essere importanti (specie se provengono da siti

autorevoli) ma salvo eccezioni non sono indice di vitalità del sito.

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CONCLUSIONI Quello che a grandi linee si è cercato di trasmettere in questa mini guida, è l'importanza

dei contenuti come primo fattore positivo per il posizionamento di un sito. Google è

riuscito nell'obiettivo di affinare il suo algoritmo in modo tale da captare “l'anima” di ogni

sito internet presente in rete. È per questo che chiunque voglia perseguire l'obiettivo di

primeggiare su questo motore di ricerca, deve arrendersi al fatto che non esistano trucchi o

metodiche per scalare posizioni nelle serp di Google. Prima delle capacità di un webmaster,

vengono quelle del titolare del sito nel fornire contenuti di qualità, capire e conoscere

affondo il proprio target per poi poterlo soddisfare. L'affidabilità, la professionalità, la

gentilezza e la correttezza sono valori da cui non si può prescindere se si decide di lavorare

online. Paradossalmente questi principi sono più importanti in rete che per strada. In

primis perché spesso dobbiamo vincere la suscettibilità fisiologica di gran parte dell'utenza

in rete ma soprattutto perché il cliente può passare in rassegna tutti i nostri concorrenti in

pochissimi minuti.

“Nel terzo millennio una grande azienda deve necessariamente possedere un grande sito e dietro i

grandi siti non possono che esserci grandi professionisti.”

Per rileggere o scaricare questa guida:

http://www.marcoloprieno.it/guida-seo-download.php