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IL CHIONSAGGERO S C U O L A S E C O N D A R I A D I C H I O N S / / N U M E R O 2 / / A P R I L E 2 0 1 9
IN QUESTO NUMERO
Tutto pulito, ma chefatica!
Il giorno dellamemoria
Tronchetto diPrimavera
E' primavera!
Secondo numero de "Il
Chionsaggero". Tempo di
primavera, di rinascita, di vita
nuova e sempre più frizzante.
Come i nuovi articoli che state per
leggere.
Nell'aria si sente la musica rock che
i ragazzi delle classi terze hanno
ascoltato in una uscita a Taiedo,
accompagnati e preparati dalle loro
insegnanti di inglese e italiano. Ma
si vedono anche i risultati delle
"pulizie di primavera" dei ragazzi
delle classi seconde che hanno
portato a termine grazie allla
Giornata Ecologica.
E' PRIMAVERA!
Non vogliamo anticiparvi troppo,
ma vorremmo che nessuno
dimenticasse che la vita è un diritto
inviolabile. La storia, purtoppo,
racconta che in passato (ma anche
nella nostra epoca soprattutto nei
paesi in via di sviluppo) ciò non è
sempre avvenuto. La vita più volte
è stata calpestata ed offesa. Perchè
nessuno dimentichi, nè oggi nè in
futuro, facciamo "memoria" di ciò
che è successo, guardiamo alla vita
e proteggiamola. Sempre.
Buon inizio di primavera e... buona
lettura! :-).
LA REDAZIONE
FOTO 1. L'ORTO-GIARDINO DELLA SCUOLA. PRIMI SEGNI DI PRIMAVERA.
L'intervista al sindacodi Chions
La redazione DIRETTORE RESPONSABILE VICE-DIRETTORE CAPOREDATTORE FOTOGRAFIA GRAFICALeonardo Marsonetto. Samuele Cesco. Paola Jubi. Inas Chaouqi Giulia Vit
Poesia: "Cambiamenticlimatici"
Lo sai riconoscere?
Coriano, Assisi eRecanati
Note... musicali
Musica: ed è subitorock!
Questo numero de
"Il Chionsaggero" è stato realizzato
anche grazie al contributo di David
Raileanu e Jacopo Corazza, che
hanno anche proposto un restyling
del logo del nostro istituto.
Il 21 febbraio 2019 dalle ore 9.00 alle
ore 12.00 la città di Chions era più
pulita. Ne siamo certi. E volete
sapere il perché?
Semplice! Perché le classi seconde
della nostra scuola “Italo Svevo”
hanno partecipato alla Giornata
Ecologica e insieme ad alcuni
professori e volontari della
Protezione Civile hanno pulito delle
zone della città.
Tutti i partecipanti avevano una
divisa “speciale”: guanti in lattice e
giubbotti catarifrangenti.
La partenza è avvenuta dal
parcheggio della scuola e sono stati
creati due grandi gruppi. Quindi
sono iniziate le pulizie! Il primo
gruppo è andato al parco davanti
alle Poste, per poi recarsi alla chiesa,
alla scuola dell’infanzia Maria
Ausiliatrice, il campo sportivo e
come ultima meta la Scuola Primaria
B.Ortis.
TUTTO PULITO,MA CHEFATICA!JOSEPH POLITA, MATTIA VIOLI E IRAGAZZI DELLA 2B
Dopo aver fatto una foto di gruppo,
giocato e fatto merenda, tutti sono
ripartiti per la scuola. Un piccolo
gruppo si è fermato al centro anziani
ed è tornato alla scuola percorrendo
alcune vie: via Verdi, via Moro, via
Ambrosoli, via Fiume e via Zara. Il
gruppo più numeroso, invece, è
tornato direttamente alla scuola
secondaria dove ha pulito il cortile.
Grazie all’intervento dei ragazzi, le
cartacce sono sparite, è tutto pulito
(o quasi!), ma che fatica! Se
riuscissimo a gettare le carte
direttamente nel cestino, la fatica
non ci sarebbe e l’ambiente sarebbe
sempre ordinato.
L'INTERVISTAAL DOTT.RENATOSANTIN,SINDACO DICHIONS. ANDREA FABRIS, DAVID RAILEANU,JACOPO CORAZZA
FOTO 3. IL SINDACO DI CHIONS,DOTT. RENATO SANTIN NEI LOCALIDELLA SCUOLA.
FOTO 2. I RAGAZZI DI SECONDA ALLA SCUOLA PRIMARIA B.ORTIS.
I ragazzi del CCR hanno scritto una
lettera al Sindaco di Chions, dott.
Renato Santin, in cui richiedevano di
poterlo intervistare. Il sindaco ha
accettato l'invito ed è venuto nella
nostra scuola venerdì 22 marzo:
guardate il video!
IL GIORNODELLAMEMORIAJACOPO CORAZZA E ALEXTIBERIO
Quest’anno il 27 gennaio (La
Giornata Della Memoria) cade di
domenica: il venerdì alcuni ragazzi di
terza hanno preparato un cartellone
da esporre all’ingresso della scuola
(vedi
FOTO 4), che riporta un pensiero
pronunciato da Primo Levi, per
ricordare a tutti l’importanza
di conoscere gli eventi del passato
che hanno portato all’emanazione
delle leggi razziali e al proposito di
eliminare gli ebrei, perché ciò non
debba tornare mai più.
Nel corso della settimana in tutte le
classi si è riflettuto su queste
tematiche.
In particolare nelle classi terze è
stato proiettato il film “Corri
Ragazzo Corri”, in cui il regista Pepe
Danquart affronta il tema della
“Shoah” e racconta la storia di un
ragazzino di nove anni che si rifugia
nella foresta e attraversa boschi e
villaggi: il ragazzino del film esiste
sul
serio, non è un’invenzione letteraria
o cinematografica, è Yoram
Friedman, sopravvissuto alla Shoah
che oggi ultraottantenne vive in
Israele. Jurek è il falso nome
cattolico che il padre, sacrificando se
stesso, attribuisce al figlio
spingendolo a fuggire dal ghetto di
Varsavia per sottrarsi ai nazisti.
La sua fuga, piena di incontri, lo
porta inevitabilmente a
conoscere il bene e il male. Nella
casa della moglie di un partigiano
trova l’affetto generoso di Magda,
che gli insegna le preghiere
cattoliche perché possa presentarsi
in modo convincente a chiedere
ospitalità nelle fattorie. Quando i
nazisti invadono il villaggio,
Jurek riprende la fuga, ma una
donna lo consegna ai nazisti per
riscuotere un compenso. Il ragazzino
ancora una volta riesce a scappare
e, aiutato da un contadino, trova
lavoro in una grande fattoria.
FOTO 5. LOCANDINA DEL FILM"CORRI RAGAZZO CORRI".
È forte, intelligente, volonteroso ma
è pur sempre un bambino
inesperto e, lavorando con i cavalli,
la sua mano finisce in un pericoloso
ingranaggio. In
ospedale, un medico si rifiuta di
operarlo, perché ebreo, e lo
denuncia ai nazisti. Per questo
mancato intervento deve subire
l’amputazione di un braccio.
Passano le stagioni,
l’esercito sovietico è in arrivo. Jurek
vive con la famiglia cattolica che alla
fine lo ha adottato, ma un esponente
della comunità ebraica lo pone di
fronte alla scelta: restare nella
quieta serenità della famiglia o
riappropriarsi delle sue radici, della
sua religione?
Nella mente di Jurek affiorano le
ultime parole del padre: «Dimentica
il tuo nome, dimentica tuo padre e
tua madre, ma non dimenticare mai
di essere ebreo». A questo punto
Jurek ricomincia faticosamente a
riappropriarsi della propria identità.
FOTO 4. CARTELLONE REALIZZATO DAI RAGAZZI (CORAZZA, RAILEANU,MOLINARI E DI DOI) CON UN PENSIERO DI PRIMO LEVI.
La terza A ha realizzato un cartellone
che riporta le recensioni sul film
realizzate a gruppi: è stata
un’occasione di confronto e scambio
reciproco di opinioni e considerazioni.
La terza B inoltre ha guardato il film
d’animazione “La stella di Andra e
Tati”, che racconta la storia di due
bambine italiane deportate insieme
alla famiglia ed al cugino coetaneo nel
campo di sterminio di Auschwitz-
Birkenau, nel marzo del 1944, alla sola
età di 4 e 6 anni. Nel film le due
bambine raccontano la deportazione,
il lungo viaggio che le condusse al
campo di concentramento e le
durezze quotidiane, le urla e le
prevaricazioni quotidiane dei militari
che impartivano ordini con un
linguaggio violento.
Le sorelle Bucci sono tra le poche
bambine che sono riuscite a
sopravvivere alla durezza della vita
nel campo di sterminio, al trauma di
vedere compagni di prigionia sparire o
per un capriccio di una SS, o per la
fame, o per una malattia non curata, o
perché selezionati per subire degli
esperimenti ad opera di medici.
Rimasero nel campo fino al 27
gennaio 1945, giorno in cui le truppe
dell’Armata Rossa aprirono i cancelli
del campo di sterminio di Auschwitz-
Birkenau. L’opera ci ha permesso di
capire le conseguenze della
emanazione delle leggi razziali in
Italia nel 1938, quando venne
impedito ai cittadini di religione
ebraica di fare quasi tutto, fino ad
arrivare a togliere loro la cittadinanza.
FOTO 6. CARTELLONE DEI RAGAZZI DI 3A.
FOTO 8. CARTELLONE DEI RAGAZZI DI 3B
Abbiamo scritto delle lettere ad Andra
e Tati nel tentativo di dimostrare la
nostra vicinanza alla loro traumatica
esperienza, nella speranza reale che
non si verifichino mai più simili orrori.
FOTO 7. CARTELLONE GIORNATADELLA MEMORIA
MUSICA: ED ÈSUBITO ROCK!LUCA VITALI, PAULA JUBI E
Venerdì 15 febbraio alle ore 11.00 noi
ragazzi delle terze ci siamo recati al
Teatro Nuovo Taiedo per assistere alla
presentazione del libro “Da Omero al
Rock. Quando la letteratura incontra
la canzone” di Maurizio Stefanini e
Marco
Zoppas.
Dei due autori era presente solo
Marco Zoppas che, vivacemente
presentato
dall’attore Paolo Pezzutti, ci ha
coinvolto in una ”chiacchierata” sul
libro e
sull’importanza attuale della musica
rock.
Non è stata una presentazione
classica, ma piuttosto un piccolo
spettacolo,
grazie soprattutto agli intermezzi
musicali dei ragazzi dei laboratori
NAM di Azzano Decimo, la cui età si
aggirava attorno ai 15-20 anni.
FOTO 9: I RAGAZZI DEI LABORATORI NAM DI AZZANO DECIMO.
Le varie band hanno suonato diversi
brani rock, tra cui il pezzo di David
Bowie “Heroes”, il brano di John
Lennon “Imagine”, “Blowin’ in the
wind” di Bob Dylan ed infine due loro
inediti.
Dobbiamo ammettere che è stata una
bella esperienza e anche se non ci
sono piaciute tutte le esibizioni, molti
di noi hanno apprezzato il brano
“Blowin’ in The Wind “ di Bob Dylan
cantato e suonato da due sole
ragazze.
E proprio con un verso di questa
canzone vogliamo concludere questo
nostro articolo. Parole che per noi
sono una riflessione sul nostro
diventare grandi: quanto dovremo
camminare (o vivere, lavorare,
studiare?) prima di diventare
davvero uomini?
“How many roads must a man walk
down before you call him a man?
Quanta strada deve percorrere un
uomo prima di essere chiamato
uomo?
FOTO 10: LA COPERTINA DELLIBRO PROIETTATA NELLASALA DEL TEATRO NUOVOTAIEDO.
TRONCHETTODI PRIMAVERAMISIRACH DELLA ROSA,FREHIWOT DELLA ROSA
Per mancanza di tempo, non è stato
possibile preparare in classe il dolce
per questo numero del giornalino
della scuola.
Ma come poter rinunciare ad un
dolce? No. Non è possibile!
Quindi l’unica soluzione è stata quella
di prepararlo a casa e poi portarlo a
scuola come prova della ricetta ben
riuscita.
La ricetta di questo numero è un
evergreen della cucina casalinga, tra i
più goduriosi ed è facilissimo da
preparare: stiamo parlando del
salame di ciocc... Ma no! Cosa stiamo
dicendo? Stiamo parlando del
Tronchetto di Primavera! :-)
Un dolce che mette sempre tutti
d’accordo, perfetto per un semplice
fine pasto, una merenda golosa o per
arricchire un buffet di dolci.
La sua caratteristica forma lo rende
perfetto per essere tagliato a piccole
fettine che faranno cedere alla
tentazione grandi e piccini.
FOTO 11. TRONCHETTO DIPRIMAVERA
Noi abbiamo scelto di preparare il
Tronchetto senza uova, così non ci
saranno più scuse né rinunce!
Ed ora tuffiamoci tra i fiori e il
cioccolato del nostro Tronchetto di
Primavera!
Ingredienti:
200 gr di cioccolato fondente
175 gr di biscotti secchi
150 gr di burro a temperatura amb.
150 gr di zucchero
zucchero a velo per decorare
Procedimento:
1. Tagliate con il coltello il cioccolato
e scioglietelo a bagnomaria.
2. Ponete in una ciotola il burro a
pezzetti e montatelo con lo zucchero
usando delle frate elettriche.
3. A questo punto versate il cioccolato
ormai a temperatura ambiente.
Continuate a mescolare fino a quando
il cioccolato non si sarà ben
incorporato.
4. Prendete i biscotti, sminuzzateli
grossolanamente con le mani in una
ciotola e aggiungeteli al cioccolato.
5. Mescolate per amalgamare il
composto.
6. Trasferite l'impasto su un foglio di
carta da forno e con una spatola
distribuite l'impasto in modo da
ottenere un salsicciotto.
7. Sollevate una delle due estremità del
foglio, portatela verso il centro e
arrotolate il salame fino ad avvolgerlo
completamente con la carta da forno.
8.Ripiegate i due lembi di carta laterali
in modo che il salame sia ben chiuso.
9. Appoggiate il salame su un vassoio e
lasciatelo in frigo a rassodare per una
notte intera. Una volta che il salame al
cioccolato si sarà rassodato, potete
legarlo con lo spago e cospargerlo con
lo zucchero a velo oppure "vestirlo" di
primavera come abbiamo fanno noi!
FOTO 12. GLI INGREDIENTI
CORIANO,ASSISI ERECANATIJACOPO CORAZZA E DAVIDRAILEANU
I ragazzi delle classi terze della nostra
scuola, accompagnati da alcuni
insegnanti, hanno visitato Coriano
(San Patrignano), Perugia, Recanati e
Assisi dal 13 al 15 marzo.
Per chi non c'era e per chi vuole
riguardare i posti che abbiamo
visitato, eccovi un video!
FOTO 13. FOTO DI GRUPPO AD ASSISI. BASILICA DI SAN FRANCESCO.
La Comunità di San Patrignano
SONDAGGIOPER LE CLASSITERZEJACOPO CORAZZA E DAVIDRAILEANU
Ciao! Un sondaggio solo per le classi
terze che hanno partecipato alla gita
ad Assisi. Cliccate su "Sondaggio
Classi Terze" (qui sotto), compilate il
questionario, speditelo e nel prossimo
numero vi faremo sapere i risultati!
RICORDI ERIFLESSIONI DIVIAGGIOCLASSE 3B
Abbiamo raggiunto, a Coriano, la
comunità di San Patrignano, una
comunità terapeutica di recupero per
tossicodipendenti, fondata oltre
quarant’anni fa. Ci hanno accolti due
ragazzi che, prima di farci visitare la
struttura, ci hanno spiegato
brevemente la storia e le attività che
caratterizzano l’esperienza
comunitaria. Attraverso essa, i ragazzi
cercano di ricostruirsi una vita
uscendo dal circolo delle droghe, con
l’aiuto del gruppo, per reintegrarsi nel
mondo da cui si sono isolati con l’uso
delle sostanze. Abbiamo appreso che,
se un ragazzo sceglie il programma di
questa comunità, viene inserito in uno
degli ambitidi formazione che si
possono trovare a San Patrignano;
viene affidato a un ragazzo che
diventa suo tutor con il compito di
sostenerlo nel percorso di “rinascita”.
Gradualmente, durante il cammino,
ad ogni giovane, sono affidate alcune
responsabilità, anche nelle attività
sportive, artistiche e culturali che
caratterizzano la vita di ogni ragazzo
in comunità. Le nostre guide quindi ci
hanno accompagnati all’interno delle
strutture in cui abbiamo visto i
laboratori dove i giovani si cimentano
nella meccanica, nella moda, nella
grafica, nella stampa e in molti altri
settori. Successivamente alcuni ospiti
della comunità ci hanno resi partecipi
delle loro storie e abbiamo imparato
che alle difficoltà che si presentano
nelle nostre vite, possiamo
individuare delle soluzioni, evitando
di scoraggiarci e di trovare rifugio
nelle promesse illusorie delle
sostanze.
E poi… Recanati
È stata una grande emozione
percorrere i luoghi di Leopardi.
Un’esperienza da vivere! Abbiamo
visitato il Palazzo Leopardi, un edificio
storico di Recanati, noto per essere
stato la casa natale del poeta, che
nacque qui nel 1798 e vi soggiornò
fino alla sua definitiva partenza nel
1830.
Al primo piano dello stabile siamo
entrati nella famosa Biblioteca, ricca
di testi, dove il poeta trascorreva
buona parte delle sue giornate,
dedicandosi alle letture tanto
importanti per la sua formazione.
Accompagnati da una guida molto
preparata, la visita è stata molto
interessante. In particolare è stato
emozionante osservare il piccolo
tavolo su cui Leopardi trascorreva
tanto tempo studiando.
La particolarità della basilica è
l’essere formata da due chiese
sovrapposte: la basilica inferiore e
la basilica superiore, entrambe
stupendamente affrescate.
E come non ricordare un’altra
preziosa testimonianza di Assisi come
la Basilica di Santa Chiara, la Santa
che trascorse la sua vita ad Assisi,
dove collaborò con San Francesco?
�
Una targa sul muro riporta il
verso: "Sempre caro mi fu quest'ermo
colle". E non abbiamo potuto fare a
meno di imitare il grande poeta:
immaginare il paesaggio oltre la siepe
e vagare con l’immaginazione alla
ricerca dell’infinito!
FOTO 14. RITRATTO DI GIACOMOLEOPARDI DI A. FERRAZZI, OLIO SUTELA, 1920 CIRCA.
E come potevamo andare a Recanati e
non salire sul monte Tabor, meglio
conosciuto come “colle dell’infinito”?
E provare a gettare lo sguardo al di là
della siepe? Abbiamo percorso un
sentiero che attraversa il parco e
siamo giunti al punto in cui
probabilmente il poeta si trovò a
comporre la poesia.
FOTO 15. BASILICA DI SANFRANCESCO.
L'edificio, che risale al XIII secolo e fu
costruito in stile gotico italiano, ci ha
ricordato la stessa basilica superiore
di San Francesco. La chiesa conserva
le spoglie di Santa Chiara, situate
nella cripta all'interno di un'apposita
teca di cristallo e pietra rosa.
PENSIERI NEIRIQUADRICLASSE 3A
I ragazzi che vivono a San Patrignano
devono seguire alcune regole, tra le
quali quella di non usare cellulari,
affinché non siano tentati a isolarsi e
scelgano sempre una forma di
comunicazione diretta con le persone,
cioè parlare faccia a faccia. Per
rispetto a questa regola dunque, non
abbiamo usato i telefoni neppure noi
e di conseguenza non abbiamo fatto
foto.
Questa esperienza è stata
indimenticabile per tanti motivi.
In queste pagine vorremmo dire cosa
ci è rimasto e cosa crediamo di avere
imparato. (Greta e Natasha)
Alla scoperta di Assisi…
La Basilica di San Francesco,
complesso di grande valore artistico,
sia per le strutture architettoniche sia
per i preziosi affreschi e decori interni,
è situata su un promontorio, dal quale
abbiamo potuto ammirare la
campagna umbra. Conserva le spoglie
del santo di Assisi, esempio di umiltà e
semplicità.
FOTO 16. FOTO DI GRUPPODAVANTI AL PORTALE DI INGRESSODELLA BASILICA DI SANTA CHIARA.
Io ritengo di aver imparato cosa sia la
vita rovinata dalla droga. Sentire che
questo tipo di dipendenze possono
verificarsi già alle medie, mi ha fatto
riflettere molto. È stato scioccante
sapere che un ragazzo escluso dal
gruppo o che si vuole “far notare” può
cadere nelle grinfie della droga, senza
essere cosciente della pericolosità per
la sua salute.
(Ottavia)
Le droghe ti rovinano la vita, sia
quelle“leggere” (perché ti viene lo
stimolo di provare qualcosa di sempre
più forte), sia quelle “pesanti”. Ho
appreso che è molto facile entrare nel
giro delle droghe, ma è molto difficile
uscirne.
(Cristian)
Da questo incontro ho imparato che
nella vita bisogna scegliere sempre la
giusta strada, che non è dettata dagli
altri, bensì da noi stessi, che siamo
padroni del nostro futuro. Ho
imparato anche che non bisogna
tenersi tutto dentro, ma bisogna
parlare, ad amici o genitori che siano,
perché tenersi tutto dentro fa solo
aumentare i problemi.
(Edoardo)
Mi ha colpito particolarmente questo
incontro con i ragazzi di San
Patrignano. Non mi aspettavo di
trovare persone con delle storie di vita
così: ho capito che nel tempo che
avevano trascorso lì, due, tre o
quattro anni, avevano fatto un
percorso di crescita interiore davvero
grande. Ho capito che cosa può
provocare la solitudine e il non essere
accettati; non avendo mai provato io
queste situazioni, non le potevo
capire.
(Valentina)
FOTO 17. UNO DEI "PENSIERI NEI RIQUADRI" SCRITTI DAI RAGAZZI DI 3A.
Ho imparato che è meglio stare in
compagnia delle persone, conversare
con loro. In questi ultimi anni noi
ragazzi stiamo troppo con i
videogiochi e con i telefoni.
Quel giorno mi sono sentita bene con
me stessa, mi è piaciuto tanto stare
con amici, ridere, scherzare, parlare.
(Emanuela) Edoardo, come tutti gli altri, mi hanno
insegnato a non diventare qualcosa
che non sei e a rimanere te stesso.
(Inas)
Mi sono emozionata tanto capendo
che anche questa è la realtà, fuori
casa, fuori scuola, intorno a noi. Le
storie che ho sentito sono storie vere,
storie che comunicano tanto, storie
che raccontano di gente anche morta,
storie che potrebbero capitare a
chiunque.
(Nassahou)
I ragazzi di San Patrignano ci hanno
spiegato la loro vita, i loro sbagli, le
loro paure, i loro sentimenti. Erano
entrati nel giro della droga, prima di
ritrovarsi lì, e ci hanno fatto capire che
uscire da questa vita di illegalità è
molto difficile. Hanno espresso le loro
debolezze, ma allo stesso tempo il
loro coraggio per aver affrontato
quella situazione. Hanno avuto la
fortuna di trovare un’associazione
come San Patrignano e sono riusciti a
uscire dal tunnel della droga. Hanno
capito i loro sbagli e ci hanno
trasmesso il loro pensiero.
I miei genitori ovviamente mi avevano
già informato del male che la droga fa,
ma queste testimonianze sono state
molto utili per capire il perché
persone deboli ed escluse a volte si
rifugino nella droga. Vogliono essere
accettate e così si rovinano, e io non
voglio commettere questo errore.
(Jacopo D.)
CAMBIAMENTICLIMATICISAMUELE CESCO
Sempre più spesso, in questi anni, si è
sentito parlare dei cambiamenti del
clima. Il nostro ex professore di
Italiano, Orazio Rigano, venuto a
sapere che nel numero precedente de
"Il Chionsaggero" abbiamo trattato
questo argomento, ha voluto farci un
regalo consegnandoci una poesia da
lui composta, con la speranza di
trasmetterci un grande insegnamento.
Cambiamenti climatici
È stata grembo al seme del pensiero
questa distesa primordiale
di humus vitale. Mi ha donato
i chiaroscuri dell'essere
uomo tra gli uomini
nel vasto orto cosmico
che abito inquieto
in ambiguo splendore.
Nella sedimentazione
del tempo dei tempi, la zolla
apriva il suo avido cuore
alle sementi innaffiate dal sudore
Il limpido cielo mattutino
richiamava acrobati giochi
di rondini in amore
L'ulivo si contorceva felice
alle millenarie nenie contadine
FOTO 18. IL PROF. RIGANOMENTRE LEGGE UNA SUAPOESIA.
E i pozzi artesiani del cuore
attingevano storie fantastiche
e vere da raccontare ai bambini.
TUTTO SAPEVA DI MERAVIGLIA
Ma oggi la mia anima è in subbuglio
era ieri
e il gelsomino spandeva
effluvi d'amore sui balconi
era ieri
e la rosa splendeva
di rugiada, ma ora langue
nel suo debole stelo, china il capo
e al Padre s'abbandona.
S'inchinavano accarezzate dal vento
le spighe d'oro sui prati assolati
Nella prima parte il prof. vuole
evidenziare la bellezza e la bontà
della Terra prima che l’uomo la
dominasse e la sfruttasse
completamente, mentre nella
seconda parte ci presenta un
panorama di grigiore e senso di
morte.
Tutt’ora i cambiamenti climatici
minacciano gravemente l’ecosistema
terrestre: uno degli esempi più
popolari è quello del “Buco d’Ozono”,
che si trova sopra l’Antartide, dovuto
a delle sostanze inquinanti che
quando vengono a contatto con i
raggi ultravioletti si degradano e
rilasciano atomi di cloro e di bromo.
Il 16/11/18, come avevo già detto
nell’articolo del numero precedente
del nostro giornalino scolastico,
abbiamo trattato dei cambiamenti
climatici con il sindaco dei ragazzi di
Pravisdomini: lui ci invitava a
diventare più ecologici per non
danneggiare l’ambiente.
Rinnoviamo dunque anche noi l’invito
del sindaco dei ragazzi di
Pravisdomini, che è anche quello del
nostro ex insegnante: salvaguardiamo
la Terra e consegnamola pulita alle
generazioni future.
LO SAI RICONOSCERE?SAMUELE CESCO, ANDREA FABRIS,LEONARDO MARSONETTO
Ecco a voi il vincitore di “Lo sai
riconoscere?” del N° 1 de “Il
Chionsaggero”:
Nome: Joey Gasparotto (Classe 3E)
Dove si trova l'immagine? Nell’atrio
della nostra scuola, Scuola
Secondaria di Chions.
Di che cosa si tratta? Di un
particolare della veste di Dante
Alighieri, dipinto su parete. (vedi
FOTO 20.)
FOTO 19. FOTO MISTERIOSA
Ora è il momento della nuova
immagine misteriosa:
Siamo andati in giro per la nostra
scuola e abbiamo trovato per voi
un'immagine misteriosa (vedi FOTO
19)... Di che cosa si tratta? Pensateci
bene e a lungo.
Fate sapere alla redazione del
giornalino le vostre risposte scritte.
Nel quaderno della vostra classe
troverete i moduli per partecipare.
Nel prossimo numero pubblicheremo
la risposta e il nome di colui o colei
che ci ha comunicato per primo/a la
risposta corretta.
Buona fortuna!
Le note sul registro o sul libretto, si sa,
si spera che non arrivino mai. Ma qui
per fortuna non parleremo di quelle
note, ma solo di note musicali e delle
canzoni più belle e più ascoltate del
momento. Le conoscete tutte? Ecco la
nostra playlist con la classifica delle
hit e dei brani di successo del
momento.
1. Ultimo - I tuoi particolari.
2. Mahmood - Soldi.
3. Pedro Capò - Calma.
4. Irama - La ragazza con il cuore di
latta.
5. Loredana Bertè - Cosa ti aspetti da
me.
Buon ascolto e alla prossima TOP 5!
NOTE...MUSICALIPAOLA JUBI E INAS CHAOUQI
FOTO 20. DANTE ALIGHIERI,DIPINTO SU PARETE