Congresso Politico ANDI Memorial Calandriello · e nello studio monoprofessionale) ... zia e...

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n o t i z i e bologna n. 176 / Settembre 2016 Congresso Politico ANDI 9 ° Memorial Calandriello

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n o t i z i ebolognan. 176 / Settembre 2016

Congresso Politico ANDI

9° Memorial Calandriello

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anDI 3n. 175 / Settembre 2015

Che cos’è un sindacato? sindacato… sinda-cato… boh?!– 1. Associazione che riunisce i membri di

una categoria operante sul mercato del lavoro, sia datori di lavoro, sia (e soprattutto, nell’acce-zione più comune) lavoratori dipendenti, allo scopo di tutelarne gli interessi professionali col-lettivi. Ma quali sono gli interessi collettivi della professione odontoiatrica?Subito vengono in mente:- L’ opposizione a leggi o a patti sfavorevoli per la categoria- La tutela del reddito- Il mantenimento o miglioramento dello status quo professionaleFosse tutto così semplice….Nell’ultimo decennio il panorama lavorativo odontoiatrico è cambiato radicalmente: lo studio monoprofessionale e la libera professione pura rimangono ancora i modelli più rappresentativi sul territorio italiano, ma “nuove” realtà sono nate e dal mio punto di vista non possono essere ignorate. In particolare, mi riferisco alla profes-sione svolta in regime di convenzionamento e quella svolta in ambulatori di proprietà di società di capitali. Queste “nuove” realtà quindi, di fatto, hanno creato delle differenze tra i professionisti e reso più disomogeneo il modo di esercitare la

professione. Purtroppo “a braccetto” con questa disomogeneità è venuta anche la difficoltà di trovare degli interessi VERAMENTE COLLETTIVI, o percepiti come tali, per la tutela dell’ intera ca-tegoria odontoiatrica.“Detta come va detta”: appena ti muovi pesti i piedi a qualcuno. Ovviamente cercare soluzioni accettabili per tutti è sempre la scelta più impe-gnativa. Da ciò deriva che sempre più spesso ci si ritrovi a parlare di “CHI dovremmo tutelare come ANDI?” Al Congresso Politico di Venezia, a ri-guardo, ne abbiamo sentite “di cotte e di crude” andando da un estremo (Rappresentare TUTTI gli odontoiatri senza eccezioni), all’altro (Rappre-sentare solo la maggioranza dei nostri iscritti che si riconoscono nella pura libera professione e nello studio monoprofessionale)Vorrei che ogni socio cominciasse a riflettere su come vorrebbe che ANDI si comportasse a ri-guardo e che si facesse una sua opinione.Personalmente credo che, in questo periodo di difficoltà, le uniche decisioni giuste da prendere siano quelle che UNISCONO la categoria. Poi posso sbagliarmi….È con questo spirito che è stato scritto il discorso presentato da ANDI Bologna al Congresso Politi-co di Venezia che vi riportiamo di seguito.Adios

Buongiorno a tutti, sono Andrea Za-netti, sezione provinciale ANDI Bolo-gna. Noi ci presentiamo qui oggi con una richiesta diretta. Chiediamo che ANDI nazionale si impegni a perse-guire la regolamentazione del siste-ma dei convenzionamenti.COME SAPETE PER ANNI, SALVO IL RECENTE CAMBIO DI ROTTA, ANDI SI E’ OPPOSTA FERMAMENTE MA PASSIVAMENTE AL CONVENZIONA-MENTO. L’ anno scorso, per fare con-correnza a questo sistema, è nato il Fondo Sanitario di ANDI (il FAS) con relativo provider. Speriamo di sba-gliarci, ma pensiamo che, alla luce degli scarsi dettagli sino ad ora forni-tici da ANDI Nazionale, il fondo FAS difficilmente sarà in grado di entrare in concorrenza efficacemente con gli altri fondi già presenti sul mercato.Ciò che però di sicuro il FAS sarà in grado di fare è di LEGITTIMARE il si-stema del “convenzionamento”.Questo vuol dire che SE il progetto di ANDI Nazionale non andasse a buon fine avremmo legittimato un sistema che potenzialmente potrebbe distrug-

gere la LIBERA professione, tra l’altro perdendo di credibilità nel momento in cui volessimo rivalerci legalmente/o in sede antitrust su di esso. Troppi dettagli non ci sono chiari:“Quale sarà il reale vantaggio per il socio?”“Quale strategia intenderà adottare il FAS per risultare concorrenziale?”“Come verranno smistati i pazienti?” “Avremo soci di serie A e soci di serie B?” Su questioni così DELICATE, nell’ in-teresse degli associati che rappre-sentiamo, non possiamo più accetta-re di essere messi di fronte al FATTO COMPIUTO e vorremmo, non solo essere informati, come penso tutti voi crediate sia legittimo, ma CONDIVI-DERE A MONTE i percorsi intrapresi da ANDI nazionale.NOI CREDIAMO che la professione odontoiatrica eseguita in regime di convenzionamento (con un qualun-que provider) non sia equiparabile al-la pura libera professione e che quindi possa essere regolamentata DIVER-SAMENTE.

Se proprio questa dev’essere la linea che ANDI nazionale ha deciso di tene-re nei confronti del convenzionamen-to, noi proponiamo che ANDI nazio-nale faccia un passo in più rispetto a quanto fatto finora e si impegni:- 1 a individuare “parametri orienta-tivi per la determinazione dei com-pensi professionali a garanzia di peri-zia e qualità” da sottoporre al Ministro Competente per l’adozione di apposi-to regolamento (a tal proposito ci rendiamo disponibili a predisporre il testo da sottoporre al Ministro)- 2 ad aprire un tavolo di trattativa con i gestori dei fondi e dei providers assicurativi per l'elaborazione di un protocollo d’intesa in ordine all’appli-cazione dei predetti parametri.- 3 che ANDI Nazionale si impegni a censire tutte le strutture convenzio-nate e a richiedere loro una “delega di tutela”, in maniera tale che ANDI si faccia Garante, e sottolineo Garante, della tutela dei soci nei confronti dei terzi paganti recuperando quel ruolo di sindacato che fino ad ora non ha mai esercitato. Grazie.

editoriale

sindacato[sin-da-cà-to] s.m.

di andrea Zanetti

n o t i z i e

SommarIoEditoriale

la vocedel Presidente

memorialCalandriello

medicina legale

oral Cancer Day

andi notizie

Premioandi bologna

notiziarioSindacale

Pianeta fisco

Convegnodi Cervia

Corso assistenti

Cosa metteresotto i denti

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1618

2122

n. 176Settembre 2016

Periodico dellaAssociazione Nazionale

Dentisti ItalianiSIS-OPD

Sezione provinciale di Bologna

Autorizzazione del Tribunaledi Bologna n. 4452del 7 maggio 1976

Direttore responsabileDr. Roberto Calandriello

Direzione e amministrazioneVia Abruzzo, 14/f40139 - BolognaTel. 051.543850Fax [email protected]

GraficaIDEAPAGINA sncTel. 051.6259011

[email protected]

StampaTipolitografia Valbonesi

In copertina:La Laguna di Venezia

(Foto di Matteo Mazzetti)

Chiuso in tipografiaagosto 2016

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n. 176 / Settembre 2016

congresso politico

di venezia

la vocedel presidente

di roberto Calandriello

Impugno la penna del presidente con qualche giorno di distanza dal rifiuto dell’Inghilterra di rimanere in Europa.

In un anno ne sono successi di tutti i co-lori: lo scorso febbraio i media hanno ri-portato la notizia dell’arresto in Spagna dei vertici di Vitaldent accusati di frode, evasione fiscale e violazione delle norme sul riciclaggio.Negli stessi giorni in Lombardia veniva arrestata Lady Dentiera, Paola Canegra-ti, la zarina che per trent'anni ha gestito i services di odontoiatria per il pubblico pagando tangenti di qua e di là. Conte-stualmente, la trasmissione televisiva Striscia la Notizia trasmetteva due servi-zi giornalistici su Vitaldent e sulle società di capitali in genere, sulle truffe econo-miche e mediche perpetrate ai danni dei cittadini pazienti. Interessante notare come nell’edizione del 29 febbraio, final-mente e per la prima volta, venivano menzionati alcuni dati economici (so-prattutto le passività) di queste società provenienti da visure della camera di commercio. ANDI stigmatizza da tempo l’operato commercialmente aggressivo, fatto di comportamenti oltre il limite della liceità deontologica, ma anche della dignità umana direi, di tali organizzazioni. Non c’è giorno di tregua che non riceva nella casella postale elettronica del presiden-te volantini pubblicitari con promesse di masticare torrone fin da subito senza dolore e senza lembo, ma con garanzia illimitata. Ora, queste benedette direttive europee recepite dal Governo italiano anni addietro ci fanno capire che in real-tà esiste nella sanità, e soprattutto in odontoiatria, un buco nero normativo che deve essere riempito.ANDI ha tentato recentemente di far in-trodurre nell’ultimo DDL concorrenza un emendamento che regolasse l’esercizio dell’odontoiatria nelle società di capitale, che purtroppo il Governo non ha recepi-to. La nostra associazione ANDI deve fa-re più sindacato e interfacciarsi più in profondità con la politica governativa, istituendo un Ufficio Politico ad azione di

lobbying mordenzante. Dobbiamo scri-vere noi le leggi e possibilmente farle approvare. Questo aspetto è stato messo in risalto nell’ultimo Congresso Nazio-nale ANDI a Venezia il 27 e 28 maggio u.s. nella cornice del salone della Scuola Grande di San Giovanni Evangelista. L’evento rappresenta il giro di boa dell’Esecutivo Nazionale eletto nel mag-gio del 2014.Il Presidente Prada e i suoi uomini hanno verificato l’operato degli ultimi due anni attraverso un dibattito di confronto di tutte le provincie italiane. ANDI Bologna è stata ampiamente rappresentata e at-tiva con un documento sulla richiesta della regolamentazione del sistema dei convenzionamenti.Al Congresso di Venezia ho respirato fi-nalmente un vento fresco, fatto final-mente di comunità di intenti per la tutela della Libera Professione: il documento conclusivo votato con maggioranza del 97% si apriva anche all’istituzione di una commissione per lo studio e modifiche dell’attuale Statuto e Regolamento. Prendo quindi la palla al balzo per auspi-

In difesa della liberaprofessione

anDI 5

care che a questo studio si possa inte-grare il termine di “difesa della Libera Professione” nell’art. 2 del Regolamen-to. Questo per marcar ancor più la diffe-renza con un mondo che non ci appartie-ne, quello delle cosiddette “catene”, dove il lucro economico ha rimpiazzato la tu-tela del diritto costituzionale alla salute orale dei pazienti cittadini.Effettivamente il Congresso di Venezia è stata una giornata storica, cosi come ha scritto l’ufficio stampa nazionale. Storica perché finalmente tantissime provincie hanno evidenziato i problemi accumulati dalla gestione del dopo Congresso di Torino 2012, quello che ha aperto alle convenzioni dirette. L'Esecutivo Nazio-nale ne ha dovuto prendere atto correg-gendo il tiro su indicazioni dell’Assem-blea.Ora il compito nostro è quello di marcar stretto l'operato del Nazionale dei pros-simi due anni e far sì che tutto quello deciso e scritto dal Congresso venga at-tuato, dall'Ufficio Politico ad una comu-nicazione esterna ai cittadini di tipo pro-fessionale.

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I tempi “giusti” della terapia odontoiatrica sabato 24 Settembre 2016 al Relais Bellaria si

svolgerà il IX Memorial Calandriello, l’evento culturale principale del ricco programma di ANDI

Bologna. Molti i motivi per segnarsi in calendario la data e per citarne alcuni: relatori di grande esperienza, capaci di trasmettere ai partecipanti concetti utili da inserire immediatamente nella propria pratica clinica quotidiana; un programma che tratta temi d’interesse endodontico, parodontale, protesico e implantare, con l’obiettivo di un arricchimento culturale interdisciplinare; un filo conduttore importante e comune ai diversi relatori ovvero il fattore tempo nelle diverse terapie odontoiatriche.Il titolo del Memorial - “I Tempi Giusti della Terapia Odontoiatrica” - è stato a lungo ragionato, e infine scelto con l’obiettivo di portare chiarezza in alcuni ambiti clinici ove spesso si generano dubbi e ambiguità, che portano alcuni di noi a rompere schemi terapeutici comprovati per intraprendere soluzioni ancora non completamente validate Nell’organizzazione del nostro lavoro è infatti di particolare rilievo, ai fini della

Mario Mancini

Massimo De Sanctis

Gaetano Noè

Matteo Capelli

Nicola Di Gennaro

I tempidi guarigioneendodontici

Guarigionee maturazione tissutaledopo chirurgia mucogengivale estetica

La gestionedel provvisorio:tempie soluzioni cliniche

La scelta del timing implantare può influenzare il successoa lungo termine? Valutazioni cliniche e biologiche per l’orientamento terapeutico

ASO:Infortunio biologico occupazionale,manipolazione taglienti e profilassi post-esposizione

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anDI 7n. 176 / Settembre 2016

n. 176 / Settembre 2016 Settembre 2016

I tempi “giusti” della terapia odontoiatricapredicibilità nel tempo dei risultati, avere ben chiaro quali siano le tempistiche cliniche da rispettarsi. Tanto quanto sia semplice comprendere come i tempi di cura possano modificarsi con l’avanzare delle conoscenze riguardanti i meccanismi biologici, che sottendono ai processi di guarigione di terapie odontoiatriche in costante evoluzione nelle tecniche e nei materiali, è però non chiaro come a volte le cose possano cambiare per motivi slegati dall’evidenza scientifica. Dopo la presentazione della giornata, da parte del Professor Antonio Carrassi, chiederemo ai relatori invitati, i Dottori Mario Mancini, Gaetano Noè, Matteo Capelli ed il Professor Massimo De Sanctis di delineare, sulla base della loro grande esperienza clinica e delle conoscenze scientifiche attuali, i comportamenti “giusti” nelle diverse discipline di loro competenza. Durante l’evento troveranno risposte domande come: Quando si considera completata la guarigione di una lesione endodontica? Lesioni parodontali diverse hanno tempi di guarigione differenti? Per quanto tempo si lascia in sede un provvisorio prima di passare al

definitivo nelle differenti situazioni cliniche? Un inserimento implantare immediato trova sempre indicazione?I diversi Presidenti di Sessione coadiuveranno i vari interventi e modereranno gli eventuali dibattiti che potranno nascere, con l’obiettivo di identificare l’evidenza scientifica all’interno della quale operare nella quotidianità. L’ambiente rilassato della oramai abituale sede del Relais Bellaria contribuirà a rendere la giornata piacevole, oltre che culturalmente stimolante, dando a noi tutti l’occasione per ritrovarci nuovamente assieme dopo la pausa estiva. Andi Bologna ha lavorato molto per i suoi associati e il Memorial Calandriello rappresenta per noi un momento d’incontro e di scambio fondamentale, per crescere culturalmente assieme, ma anche per meglio comprendere come poter continuare ad assistervi sempre meglio. Questi sono solo alcuni dei motivi per cui ci auguriamodi vedervi numerosi e ci sentiamo di suggerirvidi NON PERDERE QUEST’OCCASIONE!

BOLOGNA24 SETTEMBRE 2016

SEDERELAISBELLARIA

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8 anDI n. 176 / Settembre 2016

tra effettivitàe presenza personale

della partein mediazione

mediazione civilee commerciale

medicinalegale

di Donatella Pizzi

In questo particolare contesto storico di repentini cambiamenti, il Sistema Giu-diziario è stato “messo alla prova”, an-

che poiché non sempre è riuscito a offrire al cittadino una risposta riconosciuta co-me tale e ciò ha imposto all’Europa intera ed all’Amministrazione della Giustizia Eu-ropea ed Italiana di riconsiderare quello che è lo strumento “principe” che la Co-munità si è data per la regolamentazione delle interazioni tra i membri che la costi-tuiscono, ossia il diritto esplicato attra-verso il processo e quindi si è reso neces-sario puntare altrove sviluppando le pro-cedure di ADR.Le ADR ossia le “procedure alternative di risoluzione delle controversie” compren-dono una tipologia di soluzioni ampia e la mediazione civile e commerciale, intro-dotta con il D. Lgs. 28/2010, costituisce una delle possibili tecniche alternative di gestione dei conflitti. Giuridicamente par-lando con ADR si allude al ricorso da parte di due o più soggetti, in conflitto fra loro, o che intendano prevenirne il nasce-re di un conflitto, ad un terzo, diverso dal giudice, cui viene dato il compito di risol-vere la controversia o di prevenirla.La funzione di queste procedure alterna-tive e la funzione che assolve il processo civile proprio rispetto alla risoluzione del-le controversie differiscono fra loro. Vero è che sebbene entrambe le strade mirino alla risoluzione del conflitto, la strada giudiziaria lo fa attraverso norme e regole precise e la decisione del giudicante è basata sull’applicazione delle stesse, ol-tre che sulla verità processuale dei fatti, mentre le ADR antepongono il risultato, ossia l’eliminazione del conflitto, al meto-do utilizzato per conseguire il risultato (infatti, il metodo non segue forme preci-se individuate dal legislatore) e la qualità della decisione, che è condivisa, anche eventualmente preventivamente, e accet-tata dai contendenti e non imposta loro dall’alto o dall’applicazione prestabilita di norme e regole. Il fine della mediazione è la restituzione, ai soggetti protagonisti del conflitto, del potere, ma soprattutto della responsabilità di assumere la propria de-

cisione in ordine al conflitto stesso. La mediazione si propone di ristabilire una relazione interrotta tra più parti e non, a differenza dell’atto giurisdizionale, di sta-bilire un vincente e un perdente, una ra-gione e un torto. La mediazione, così co-me gli altri strumenti alternativi di gestio-ne dei conflitti, non ha lo scopo di sostitu-irsi al diritto ma quello di completarlo. L’ambito di applicazione del D. Lgs. 28/2010 è circoscritto alle controversie su diritti disponibili.La mediazione può essere volontaria, ossia spontaneamente richiesta dalle parti che si rivolgono ad un organismo di mediazione accreditato dal ministero, oppure obbligatoria, ed in questo caso è condizione di procedibilità per l’instaura-zione di un successivo giudizio, o ancora demandata dal giudice, a processo ini-ziato, con un provvedimento con il quale invita le parti a rivolgersi ad un organi-smo di mediazione per cercare di risol-vere la causa già in corso. In questi anni, come d’altra parte era prevedibile, si so-no susseguite una serie di pronunce della giurisprudenza di merito che sem-brano essere sempre più indirizzate, quand’anche non tutte concordi, nel rite-nere che il procedimento di mediazione,

ai fini della rilevazione del giudice circa l’avvenuto espletamento o meno della condizione di procedibilità, debba svol-gersi effettivamente, ossia debba supe-rare la barriera costituita dal primo in-contro informativo (obbligatorio e gratui-to) avanti l’organismo di mediazione e proseguire oltre, entrando nel vivo della mediazione vera e propria. Ciò non solo nelle mediazioni demandate dal giudice, ma anche nelle obbligatorie.Una delle prime pronunce di merito in questo senso è stato il provvedimento della dottoressa Breggia del Tribunale di Firenze del marzo 2014 che inizialmente ha suscitato fra gli addetti ai lavori molto clamore, ma che è stato via via ritenuto da più parti condivisibile tanto che le pronun-ce che sposano lo stesso indirizzo si sono moltiplicate in vari tribunali e sono sem-pre più frequenti.In mediazione un altro aspetto altrettanto importante e sempre più condiviso da parte della magistratura è la necessaria presenza personale della parte, assistita dall’avvocato, che non ha quindi il potere di rappresentarla come in giudizio, ma la cui qualora non vi siano impedimenti do-cumentati e che rendano l’assenza giusti-ficabile.

ProgETTo San PETronIo

Cari soci, ANDI Bologna ha attivato un progetto di assistenza alle persone in diffi-coltà economiche in collaborazione con la Curia bolognese. I primi pazienti sono già stati visitati dai membri di una commissione nominata appositamente, i quali hanno elaborato un piano di trattamento al quale i profes-sionisti che hanno offerto la loro collaborazione dovranno attenersi. È stato concordato con la Curia un tariffario calmierato per le varie prestazioni che riguarderanno l’odontoiatria di base. Ulteriori informazioni, il tariffario e le cartelle cliniche sono a disposizione presso la nostra segreteria (tel. 051 543850). Siamo certi che questa iniziativa sociale sarà utile anche per migliorare l’immagine di tutta la categoria presso l’opinione pubblica. Un sentito ringraziamento a coloro che hanno aderito e a coloro che lo faranno in futuro.

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anDI 9n. 176 / Settembre 2016

iX edizioneal centronova

Dentisti in pistacontro il tumore

oral Cancer Day

di nicola De robertis

Il giorno 21 maggio scorso si è svolta, presso il Centro Nova di Villanova di Castenaso, la giornata per la prevenzio-

ne del carcinoma orale organizzata dalla nostra sezione provinciale. Come sempre la giornata ha visto alternarsi al gazebo tanti colleghi membri del Consiglio Pro-vinciale supportati da altri volenterosi soci della sezione che hanno sacrificato buona parte del loro weekend per una causa nobile in favore della cittadinanza. Diversamente dagli scorsi anni, la scarsa sensibilità di alcuni commercianti ha cre-ato ad inizio giornata qualche difficoltà nello svolgimento dell’attività prevista, costringendo i partecipanti ad un repenti-no cambio di postazione che ha compor-tato anche una riduzione del tempo a di-sposizione per l’attività stessa.Grazie all’impegno di tutti i soci parteci-panti e del responsabile del nostro ufficio stampa, la dottoressa Paola Sebellin, che ha curato la pubblicizzazione dell’evento sui giornali locali e che molto si è prodi-gata per la buona riuscita della manife-stazione, la giornata si è svolta sui binari della regolarità. Come al solito ci siamo scontrati con la diffidenza di alcuni, timo-rosi di essere avvicinati per secondi fini, così come abbiamo potuto constatare il gradimento di tante persone grate per aver fornito loro un servizio di informazio-ne importante per la prevenzione della loro salute. È stata un’occasione impor-tante per far conoscere ai cittadini la no-stra associazione (basti pensare che dai questionari risulta che la quota di intervi-stati che ha dichiarato di conoscere ANDI è inferiore al 15%) e far capire il nostro impegno nella salvaguardia della salute generale.Nonostante le premesse difficoltà, sono state tante anche quest’anno le persone sensibilizzate e circa un centinaio i que-stionari informativi raccolti. Da questi emerge con chiarezza l’importanza che eventi come questo rivestono nella pre-venzione di patologie a forte impatto sulla salute della cittadinanza, perché, come emerge dai questionari, ancora molto alto è il grado di inconsapevolezza delle perso-

ne riguardo all’importanza di farsi control-lare periodicamente anche le mucose ora-li e in particolare sul ruolo importantissimo di vigilanza e prevenzione che il dentista può svolgere in questo senso.Altro dato importante emerso dai que-stionari e che conferma il trend già forte lo scorso anno, è la tenuta in termini di fiducia e di affezione dei pazienti al loro clinico di fiducia. La gran parte degli in-tervistati è in cura presso un odontoiatra di famiglia o comunque presso un profes-sionista di cui ha fiducia e che non viene scelto sulla base della pura convenienza

economica. Ciò deve essere importante spunto di riflessione per chi vorrebbe far-ci credere che la figura dello studio mo-noprofessionale e del dentista di fiducia sia così vicina a lasciare il posto a realtà imprenditoriali più complesse, nelle quali viene immancabilmente a perdersi il rap-porto fiduciario medico-paziente.Un sincero ringraziamento a tutti coloro che si sono resi disponibili e un invito a chi non avesse ancora partecipato a farsi avanti per dare il proprio contributo e una giusta alternanza di presenze per il pros-simo appuntamento nel 2017.

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10 anDI n. 176 / Settembre 2016

il progettoandi Bologna:

oBiettivie aspettative

andinotizie

Il Dentista è lo Specialista che gli Italia-ni visitano con maggiore frequenza. Ne-gli ultimi anni si è assistito ad un forte

aumento della patologia diabetica (in par-ticolare diabete di tipo II). Sono da tempo note le correlazioni tra diabete e parodon-tite, con quest’ultima che viene oggi indi-cata come una delle complicanze iniziali proprio della malattia diabetica. Oltre a ciò il paziente diabetico risulta essere a maggior rischio di sviluppare lesioni ca-riose ed altre patologie del cavo orale (sindrome della bocca che brucia, iper-trofia delle ghiandole salivari candidiasi orale e lichen). Alla luce di quanto sopra indicato risulta facile intuire come spesso pazienti affetti da diabete non ancora dia-gnosticato, o in una stadio di pre-diabete, giungano alla nostra attenzione per pro-blemi del cavo orale. Individuare una condizione di pre-diabete significa in mol-ti casi prevenire l’insorgenza del diabete conclamato, sottraendo il paziente alle “grinfie della malattia”. Queste conoscenze assieme all’incidenza della malattia diabetica che, si stima, po-trebbe arrivare ad interessare il 10% circa della popolazione mondiale (WHO 2011), ci impongono di impegnarci attivamente come “avamposto” nel controllo della malattia. Valutazioni anamnestiche ed osservazioni cliniche da noi già quotidianamente svol-te, nel corso della nostra attività quotidia-na, possono individuare pazienti affetti da disglicemie di vario grado con una sensi-bilità prossima al 75% (Lalla E et Al. 2011, 2013). In questa azione di “sorveglianza sanita-ria” il Dentista Andi Bologna non si sostitu-isce al medico di base ma bensì collabora nell’individuare i pazienti a rischio e li rife-risce per gli opportuni accertamenti.

Diagnosi precocee prevenzione.Il ruolo del dentistacontro il diabete

PROGETTOPER LA DIAGNOSI PRECOCE E PER LA

PREVENZIONE DEL DIABETE

Documento realizzato per i Soci ANDI Bolognada Piero Casavecchia (CAO Ravenna) e Diego Capri (ANDI Bologna)

PROFILO DEL PAZIENTE A RISCHIO:

1 - Screening Anamnestico Medico

Paziente che presenta almeno 1 dei seguenti fattori: Paziente in età ≥ 40 anni Storia famigliare di Diabete (genitori o fratelli/sorelle) Ipertensione Ipercolesterolemia Sovrappeso/Obeso (indice di massa corporea = peso in kg/ altezza in m al quadrato - da 25 a 29,9 sovrappeso e sopra 30 obeso)

2 - Esame del Cavo Orale

Paziente che presenta entrambi i seguenti fattori: Almeno 4 denti mancanti (esclusi i denti del giudizio) Presenza di almeno 1/4 dei siti (26%) sondati con profondità ≥ 5 mm (sondando 6 punti per ogni dente presente in bocca)

Il Paziente che all’anamnesi riporta almeno uno dei fattori di screening medico e che, all’esame del cavo orale, presenta ambedue le caratteristiche relative a denti mancanti e tasche sopra riportate va inviato per accertamenti al medico di base (vedi lettera tipo di invio).

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anDI 11n. 176 / Settembre 2016

Diabete e andi bologna:cosa possiamo fare noi?

di Diego Capri

Quasi un anno fa, in occasione del meeting annuale della Boston Uni-versity Italian Alumni, ebbi il pia-

cere di ascoltare un’interessante confe-renza tenuta dal dottor Piero Casavec-chia, collega ed amico di lunga data con il quale condivisi la gran parte dei miei studi. Piero parlava di Diabete con co-gnizione di causa e illustrando, nello stesso tempo, quale fondamentale ruolo possa avere l’odontoiatra nella diagnosi di una malattia, troppo spesso non tem-pestivamente diagnosticata.Rilevava, inoltre, come in molti casi una diagnosi precoce della patologia diabetica o degli stati pre-diabetici possa prevenire o mi-tigare le temibili complicanze della ma-lattia. La portata della sua comunicazio-ne mi parve subito talmente rilevante da trasferire quanto prima le sue cono-scenze nel contesto di Andi Bologna.Lo scorso 13 febbraio, il dottor Casavec-chia, medico specialista in odontoiatria, assieme ai colleghi della medicina di base, della pediatria e della diabetologia (dottori Alessandro Ballestrazzi, Gian-domenico Savorani, Francesco Biavati e Livio Luzi) hanno affrontato il tema della

noscenze più recenti in tema di Diabe-te. Alla fine della sessione culturale, i vari autorevoli rappresentanti della me-dicina e dell’odontoiatria, sono stati esaustivi e chiari nel delineare cosa possa e debba essere fatto per sconfig-gere il Diabete. Su queste informazioni, grazie alla di-sponibilità del dottor Casavecchia che ha condiviso i dati di un progetto origina-riamente partito presso la Commissione Albo Odontoiatri dell’Ordine di Ravenna, è stata predisposta una documentazio-ne, poi messa a disposizione dei Soci di Andi Bologna, che ci permette di aiutare il mondo medico nella diagnosi precoce della Malattia Diabetica. Sono, infatti, convinto di come le cure degli Odontoiatri di Andi Bologna, pos-sano oggi spingersi oltre i limiti del cavo orale indirizzando i nostri pazienti, ove necessario, ai colleghi delle varie disci-pline mediche secondo un principio di salute e benessere totale dell’individuo.Per questo motivo, inoltre, assieme alla Commissione Cultura della nostra se-zione stiamo lavorando alla definizione d’un prossimo appuntamento culturale, che veda nuovamente rappresentanti del mondo medico e di quello odontoia-trico uniti nella prevenzione e cura di alcune delle più diffuse e pericolose malattie del nostro tempo.

Malattia Diabetica a 360 gradi. Quest’ap-puntamento Andi Bologna, svoltosi con il Patrocinio del nostro Ordine dei Medici e degli Odontoiatri, ha presentato al centinaio di partecipanti presenti le co-

la nostra attenzione versoalcune patologie, può salvareun paziente dalla malattia

Progetto Prevenzione del Diabetenello studio Odontoiatrico

Caro Collega,il Sig. (nome e cognome del paziente) presenta infiammazione gengivale diffusa e/o mancanza di elementi dentari.All’anamnesi riporta inoltre diabete o fattori di rischio per lo sviluppo del diabete stesso (età, familiarità, sovrappeso, sedentarietà).

Te lo invio per sottoporlo agli accertamenti che tu riterrai più opportuni ai fini della valutazione dello stato del controllo glico-metabolico.

Cordiali saluti

(firma e timbro dell’odontoiatra)

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12 anDI n. 176 / Settembre 2016

ISCRIZIONEPer iscriversi al Premio ANDI Bologna è necessario inviare in una busta chiusa la domanda di partecipazione che dovrà includere le seguenti informazioni1:

• Titolare della tesi: • cognome e nome, luogo e data di nascita, codice fiscale, residenza e domicilio, indirizzo e-mail, numero di telefono e/o di cellulare; carriera accademica: media conseguita agli esami universitari (espressa in …/110), data discussione della tesi e votazione finale; • autorizzazione al trattamento dei dati personali ai sensi del D.lgs. 196/03; dichiarazione dell’assenza di conflitto di interessi; • dichiarazione di volere beneficiare dell’eventuale premio; • dichiarazione di aver elaborato la tesi nel rispetto della normativa vigente in materia di etica e trattamento dei dati personali.

• Relatore della tesi: • cognome e nome, codice fiscale, indirizzo e-mail, numero di telefono e/o di cellulare, Dipartimento/Università di Bologna; • autorizzazione al trattamento dei dati personali ai sensi del D.lgs. 196/03.

• Presidente del Corso di Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria, cui il partecipante è stato iscritto:

• dichiarazione di nulla osta; • dichiarazione dell’assenza di conflitto di interessi della Struttura Universitaria.

In relazione alla tesi:• elaborato completo:

• versione elettronica su CD, • documento pdf, redatto rispettando il seguente schema

• titolo• indice• introduzione• scopo• materiali e metodi• risultati, discussione, conclusioni • bibliografia;

Il mancato rispetto delle sopracitate regole esclude automaticamente la tesi dalla valutazione.

La documentazione dovrà pervenireTASSATIVAMENTE ENTRO E NON OLTRE il 30/11/2016 a: ANDI Bologna via Abruzzo 14/f, 40139 Bologna.Per qualsiasi chiarimento, o ulteriore informazione, in merito alla preparazione del materiale da inviare per la candidatura della tesi, contattare la segreteria organizzativa ANDI Bologna.

COMMISSIONE DI VALUTAZIONELa Commissione di Valutazione sarà così formata:• Presidente della Commissione di valutazione, Prof. Marco Ferrari, Università di Siena• n° 4 membri nominati da ANDI Bologna

ESAME DELLE TESI E STESURA DELLA GRADUATORIATutte le tesi pervenute nei termini sopraindicati saranno esaminate dalla Commissione di Valutazione, che si riunirà in una sessione di lavoro dedicata entro il marzo 2017:

La valutazione sarà effettuata seguendo i seguenti criteri:Tipologia tesi:• Sperimentale 3 punti (vedi punto 4 del regolamento in coda al bando)• Clinica 2 punti (vedi punto 5 del regolamento in coda al bando)• Compilativa 1 punto (vedi punto 6 del regolamento in coda al bando)

I seguenti criteri saranno valutati con un punteggio da 0 a 3: Rigore metodologico, rilevanza clinica, caratteristiche innovative, ricaduta sulla pratica quotidiana, analisi statistica, accuratezza bibliografica, iconografia, accuratezza nel redigere l’elaborato. La graduatoria sarà definita dalla somma dei punteggi ottenuti nei singoli criteri di valutazione.Ogni singolo componente della Commissione di valutazione assegnerà una votazione ed elaborerà un commento a integrazione del punteggio assegnato.

Il Segretario della Commissione di valutazione redigerà un verbale, sottoscritto da tutti i membri della Commissione stessa, in cui saranno riportati il punteggio ottenuto dalle singole tesi e una breve motivazione. La Commissione selezionerà i 5 lavori finalisti i cui autori saranno tempestivamente avvisati dalla segreteria organizzativa. Ciascun finalista si impegna a produrre, entro DUE MESI dalla notifica del conferimento, la seguente documentazione.

PrEmIo anDI bologna 2016bando per l’assegnazione di un premio per la migliore tesi del Corso di laurea

in odontoiatria e Protesi Dentaria dell’università di bologna

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anDI 13n. 176 / Settembre 2016

• abstract della tesi, finalizzata alla realizzazionedi un poster (a cura della segreteria organizzativa):il testo in formato word della lunghezza di circa 7.000/8.000 battute (spazi inclusi) dovrà includere l’intestazione dell’Università e degli autori, e dovrà essere organizzato secondo i seguenti paragrafi: titolo, introduzione, obiettivo, materiali e metodi, risultati, discussioni, conclusioni; dati, grafici e tabelle in file excell; immagini fotografiche in alta risoluzione (almeno 300 dpi).Tutto il materiale necessario alla preparazione del poster dovrà essere fornito su CD.

• abstract breve della tesi, finalizzato alla pubblicazione:il testo in formato word, non dovrà superare le 300 parole, così strutturato: obiettivi, materiali e metodi, risultati e conclusioni. Si dovrà inoltre includere un titolo di massimo 20 parole, autori e affiliazioni.

ASSEGNAZIONE DEI PREMI E LORO NATURAIl Premio ANDI Bologna verrà assegnato alle tre tesi che avranno ottenuto il punteggio maggiore in graduatoria. Il premio consisterà in:1° classificata 2.500,00 euro + pubblicazione 2° classificata 1.500,00 euro3° classificata 1.000,00 euroBeneficeranno del premio in denaro i vincitori stessi; si farà riferimento ai referenti indicati nella domanda di partecipazione. Una volta avvisati della vincita dovranno firmare una lettera di accettazione del premio. Il contributo verrà erogato a mezzo assegno bancario. L’articolo relativo alla tesi prima classificata sarà pubblicato, sull’organo ufficiale di ANDI Bologna.La stesura dell’articolo scientifico, a cura degli autori della tesi, dovrà essere scritto secondo i criteri definiti dalla Commissione di valutazione del Premio. I suddetti articoli saranno pubblicati, dietro permesso scritto degli Autori della Pubblicazione (lo studente autore della tesi e chi ha partecipato al lavoro, come comunicato dal Presidente del Corso di Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria).

CONSEGNA DEI PREMIIl Premio ANDI Bologna sarà consegnato in occasione del Memorial Calandriello che si terrà nel settembre 2017. Al termine della mattinata di lavori del Memorial Calandriello, i cinque candidati finalisti saranno chiamati a presentare il proprio lavoro. Successivamente la Commissione giudicante si riunirà per deliberare l’assegnazione del Premio ai tre primi classificati che verranno premiati pubblicamente al termine della sessione di lavoro pomeridiana.

PER QUANTO SOPRAINDICATO SI SPECIFICA CHE: I partecipanti, aderendo alla presente iniziativa, acconsentono a che i dati personali, forniti a ANDI Bologna, Via Abruzzo 14/F 40139 Bologna, in relazione alla partecipazione all’iniziativa stessa, siano trattati ai sensi del D. Lgs. 196 del 30/06/2003, ferma restando in ogni caso per i partecipanti, la facoltà di poter esercitare i diritti di cui all’art. 7 della predetta legge. Titolare del trattamento è ANDI Bologna, Via Abruzzo 14/F 40139 Bologna.Tutta la documentazione fornita non sarà restituita. Per ulteriori informazioni gli interessati potranno rivolgersi alla segreteria organizzativa presso:ANDI Bologna, Via Abruzzo 14/F 40139 Bologna, Tel.051.543850 – email [email protected]

Promozione e organizzazione:Commissione Premio ANDI BolognaSegreteria organizzativa:ANDI Bologna

1) È disponibile un unico modulo per le dichiarazioni, prestampato e da compilare con i dati richiesti. Può essere richiesto a ANDI Bologna.2) In occasione della premiazione tutte le tesi presentate avranno visibilità attraverso poster affissi presso la sede ospitante.3) La tipologia della tesi e il relativo punteggio sarà indicato dal Presidente della Commissione di valutazione.4) Tesi costituite da uno studio originale con un approccio sperimentale e metodo deduttivo, in cui dovrà essere formulata una ipotesi, espressa in modo da prevedere alcune conseguenze o eventi deducibili dall’ipotesi iniziale; osservazione della eventuale riproduzione dell’evento previsto; confutazione dell’ipotesi con tecniche falsifazionistiche, utilizzando l’analisi statistiche appropriate. Oltre a studi sperimentali classicamente di laboratorio possono essere incluse altre tipologie di studio quali ricerche casi-controllo, revisioni sistematiche con meta-analisi che soddisfino i requisiti di cui sopra.5) Presentazione di un caso di particolare difficoltà o interesse o rarità o di più casi clinici con ampia raccolta di dati clinici e iconografici, tipo case reports, series of clinical cases, studi clinici osservazionali.6) Elaborati che raccolgono e riassumono dati reperibili in letteratura, ad esempio revisione della letteratura, senza porre ipotesi da confutare.

PrEmIo anDI bologna 2016bando per l’assegnazione di un premio per la migliore tesi del Corso di laurea

in odontoiatria e Protesi Dentaria dell’università di bologna

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14 anDI n. 176 / Settembre 2016

avviatele indagini

da partedei nas

Cone beam:nell’occhio del mirino

notiziariosindacale

di giovanni rubini

Sono iniziati i controlli dei Nas verso gli studi e ambulatori odontoiatrici in possesso delle TC volumetriche

Cone Beam, dovuti a segnalazioni di man-cato rispetto delle normative per il loro corretto impiego. Lo scopo di queste ispe-zioni è quello di valutare se, attraverso l’analisi del consenso informato, l’attività radiodiagnostica rispetta il concetto della complementarietà; come sappiamo, in-fatti, l’odontoiatra può effettuare attività radiodiagnostica di ausilio diretto per lo svolgimento di specifici interventi di ca-rattere strumentale propri della disciplina purché contestuali, indilazionabili rispetto all’espletamento della procedura specia-listica (art 2 del D.lgs.26/5/2000 n187).In pratica, l’utilizzo della TC Cone Beam è di competenza del radiologo, ma può es-serne ammesso l’utilizzo da parte

IL D. Lgs 187/00 impone “a tutti i sanitari, che nell’esercizio della loro funzione sanitaria presentano rischi di esposizioni a radiazioni ionizzanti ed hanno contatto con materiale radiologico di vario tipo” l’obbligo di frequentare un corso di aggiornamento ogni 5 anni,

che permetta un aggiornamento in materia di radioprotezione. La Regione Emilia Romagna non ha mai attivato tali corsi, che quindi finora erano rimasti lettera morta. In seguito ai controlli effettuati dai Nas verso gli studi e ambulatori odontoiatrici in possesso di cone beam è emerso il problema di presentare l’attestato di partecipazione al corso di radioprotezione; una possibilità, per far fronte a questa situazione, è quella di accedere a corsi FAD on line: importante ovviamente è accertarsi della validità o meno di questi corsi per ciò che riguarda l’accreditamento regionale. A tale proposito, ANDI Emilia Romagna ha formulato una convenzione con il provider Seligo, per un corso di radioprotezione FAD, accreditato ECM, la cui partecipazione assegna 5 crediti formativi ECM, ad una tariffa privilegiata per soci ANDI ER di Euro 60 +IVA (per iscriversi direttamente cliccare sul seguente link: http://www.seligomedical.com/mio-account-it/ oppure tel.: 320/6693163). ANDI Bologna, inoltre, provvederà a breve ad organizzare anche un corso residenziale in aula del quale seguiranno prestissimo ulteriori comunicazioni.

dell’odontoiatra in radiodiagnostica com-plementare purché sia svolta contestual-mente alla prestazione specialistica stes-sa, sia a essa direttamente riconducibile e risultare non dilazionabile in tempi suc-cessivi. Solo per il possesso e l’utilizzo del Cone Beam esiste l’obbligo di redigere il consenso informato scritto da parte del paziente: deve essere facilmente com-prensibile e chiaro, riportare i rischi con-nessi all’esposizione a fronte dei benefici attesi, contenere una relazione clinica a

motivazione dell’effettuazione dell’esame e le altre informazioni riguardanti la giu-stificazione della pratica, recare la dose esatta che verrà somministrata.Di questo consenso una copia, firmata dal paziente, deve essere consegnata, con-trofirmata dal medico specialista o dall’odontoiatra, allo stesso paziente co-me promemoria per un eventuale altro esame radiografico; l’originale deve esse-re conservato dal medico specialista o dall’odontoiatra per almeno cinque anni.

Corso di radioprotezione

Incontro fra andi e ausl

SCaDuTo Il DVrIl DVR (Documento di Valutazione dei Rischi) è stato introdotto il 31 maggio 2013; chi lo avesse compilato al mo-mento della sua entrata in vigore è ora tenuto a rinnovarlo in quanto tale documento ha una validità triennale.Per adempiere a tale obbligo occor-re accedere alla propria Area Riser-vata del sito www.andi.it ed andare alla voce menù Sindacale/DVR.Si ricorda che il DVR deve essere fir-mato dal Datore di Lavoro, dal RSPP, dal RLS e dal Medico Competente, se nominato. Inoltre deve avere una data certa, per cui consigliamo di salvare il DVR sul pc e poi autoinviar-selo con una mail in allegato dalla propria PEC alla propria PEC.Il documento così compilato andrà poi inserito in un DVR più articolato e completo, che ANDI Emilia Roma-gna fornirà a tutti i soci del Diparti-mento dopo l’estate.Per ulteriori informazioni potete contattare la segreteria(tel. 051543850 – [email protected]).

ANDI Bologna e AUSL si incontrano, in-sieme al Comune di Bologna e alla Re-gione Emilia Romagna, per rafforzare l’impegno ed aumentare l’efficacia del lavoro svolto quotidianamente.Lo scopo è sempre quello di offrire sa-lute al cittadino, e riuscire a farlo nel migliore dei modi. In questa giornata, un gruppo di qualificati relatori parlerà di malattie a trasmissione parenterale, tratterà le problematiche relative alla legionellosi nell’ambiente odontoiatri-co, affronterà l’argomento radioprote-

zione ed infine approfondirà tutti gli aspetti riguardanti le autorizzazioni ed i requisiti minimi autorizzativi.Si lavorerà assieme, ci si confronterà e si potrà rispondere alle tante domande che inevitabilmente nascono, in seguito al continuo evolvere ed aggiornarsi delle normative. La salute pubblica in odontoiatria può e deve essere non una utopia, ma una realtà: l’unione e la sin-tonia tra tutti gli operatori permetterà di arrivare presto a questo magnifico, e dovuto, traguardo.

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anDI 15n. 176 / Settembre 2016

Ausl e libera professionesi confrontano

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UN PATTOPER LA SALUTEPUBBLICAIN ODONTOIATRIA

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16 anDI n. 176 / Settembre 2016

come evitare situazioni

di pericolosità fiscale

pianetafisco

La conoscenza delle tecniche di sele-zione prima e di operatività poi da parte dell’amministrazione finan-

ziaria, nell’ambito dell’attività accertatri-ce dei contribuenti, rappresenta senza dubbio un’informazione di primo rilievo da recepire bene, per evitare il più possi-bile questa spiacevole ipotesi.Quelli che seguono sono solo alcuni spunti comportamentali da seguire per porsi in una posizione di “vantaggio” ri-spetto ai possibili rilievi degli accertatori: pur senza avere ovviamente la pretesa di rendere inattaccabili gli odontoiatri ri-spetto a tutte le possibili contestazioni, tuttavia ritengo siano una buona base di partenza per inibire molte possibili con-testazioni da parte della amministrazio-ne finanziaria. Una prima considerazione prodromica è

opportuna: oggi l’attività selettiva non è più affidata ai singoli operatori dell’am-ministrazione, ma almeno nella fase ini-ziale avviene attraverso l’utilizzo compu-terizzato dei dati dell’Anagrafe Tributaria e delle varie banche dati a disposizione dello Ufficio. Pertanto, se ci pone in si-tuazioni di potenziale “pericolosità”, oggi è automatico e non meramente aleatorio entrare nelle liste selettive, che poi solo in un secondo tempo verranno eventual-mente vagliate territorialmente dagli operatori prima di diventare accerta-menti veri e propri.Dichiarazioni dei redditi: siamo in perio-do di presentazione delle dichiarazioni dei redditi per il 2015 e dobbiamo sapere che, anche se una mera lettura di detto documento non può far emergere appie-no le problematiche emergenti in capo al

linee guidaper tutelarsi

contribuente, pur tuttavia già un’analisi centralizzata dei dati dichiarati, soprat-tutto nel quadro del reddito professiona-le, può servire agli accertatori fiscali per selezionare i contribuenti pericolosi. Alcuni di questi spunti sono ormai noti, come gli scarsi redditi complessivi di-chiarati rispetto alla somma di tutte le spese conosciute dal fisco e attribuibili al soggetto per quell’anno (redditometro), mentre altre indicazioni sono annual-mente stabilite nel “classico” documento di prassi dedicato all’attività di controllo degli uffici fiscali, quest’anno contenuto nella circolare n. 16/E/2016.Proprio in tale documento 2016, per ciò che riguarda i professionisti, è detto fra le altre cose che “…particolare attenzio-ne dovrà essere prestata nei confronti di quei soggetti esercenti attività di la-voro autonomo che, seppure dichiarino un ammontare elevato di compensi, deducono un importo cospicuo di costi che abbattono in maniera significativa il reddito imponibile…”. Appare chiaro che in tali ipotesi il fisco potrà approfondire la fonte dei costi sostenuti, chiedendone conto al professionista per verificare se davvero siano inerenti e proporzionali all’attività svolta, e questo a prescinde-re dalla eventuale congruità dichiarata dei compensi negli studi di settore pre-sentati.Banche dati e social network: come so-pra riportato, le banche dati dell’ammini-strazione finanziaria sono in prima linea per la selezione dei contribuenti da con-trollare. L’amministrazione finanziaria, infatti, si alimenta con una miriade di in-formazioni che confluiscono automatica-mente grazie ai diversi adempimenti cui i vari soggetti sono tenuti (spesometro, studi settore, comunicazioni periodiche sui dati bancari e assicurativi del contri-buente da parte degli intermediari finan-ziari ecc.). A partire dal 2016 poi si aggiungono an-che altre notizie indiziarie che gli Uffici possono trarre da fonti diverse dalle ban-che dati, ivi incluse fonti aperte, per cui lo scenario informativo diventa molto più

Sede: Savhotel / Via Parri, 9 - Bologna

numEro PoSTI DISPonIbIlI: 100

La partecipazione all'evento assegnerà 4 crediti ECM

rElaTorE: Prof. giovanni Zucchelli

la gESTIonEDEI TESSuTI mollI

PErImPlanTarI22 ottobre 2016 - ore 9,00

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anDI 17n. 176 / Settembre 2016

di Claudia rubini

ampio e variegato degli anni scorsi. In altre parole, gli occhi del fisco per la pri-ma volta ufficialmente sono puntati su Facebook, Twitter, Instagram, Linkedin e tutti i canali di reperimento di informa-zioni come siti internet e giornali (cfr.pag 9 della circolare n. 16/E/2016 di cui so-pra). Oggi, dunque, i social diventano una fon-te primaria di analisi per il contrasto all’evasione: attenzione dunque all’utiliz-zo che il professionista ne fa! Questo ov-viamente non vuole dire che da sole le informazioni recepite su Internet diven-tano l’unica fonte di innesco dell’accerta-mento, ma queste incrementano senz’al-tro quell’insieme di dati verosimilmente incongruenti riferibili al contribuente e tali da far scattare la selezionabilità dello stesso ai fini accertativi. Giusto per inciso, ricordo che nel corso di una eventuale verifica fiscale, le mail presenti nei computer possono essere tranquillamente acquisite in questo mo-do: se già aperte dal destinatario e si tratta comunque di mail per le quali il contribuente non si appella al segreto professionale queste vengono acquisite senza autorizzazione del giudice, mentre se non sono ancora lette o se si tratta di mail per le quali si invoca segreto profes-sionale, i verificatori per acquisirle devo-no ottenere preventivamente l’autorizza-zione del giudice. Tracciabilità dei compensi e delle spe-se: una importantissima fonte di infor-mazioni per il fisco dalla quale far emer-gere, se unita ad altri elementi probatori, la selettività del professionista, ai fini di un accertamento seppur senza potere mai assurgere al rango di presunzione legale, è l’analisi dei suoi conti correnti.Le informazioni che le banche e gli altri operatori finanziari inviano periodica-mente e in maniera telematica all’Ana-grafe tributaria sono fra l’altro: i saldi iniziali e finali dei conti, il totale dei movi-menti annui in dare e in avere dei conti, la data e l’importo delle operazioni extra conto (allo sportello) effettuate nel corso dell’anno, i dati dei cointestatari e degli altri delegati che possono operare sui conti. Se poi dall’analisi di tali dati emerge per i verificatori fiscali qualche fonte di dub-bio, essi possono sempre richiedere ul-teriori informazioni alla banca, per com-pletare i risultati della propria indagine bancaria.Alla luce di quanto sopra, ritengo che per il professionista avere dei conti correnti

assolutamente “in ordine” e inattaccabili possa essere un punto di partenza fonda-mentale per evitare di essere selezionato per una verifica fiscale, pur nella consa-pevolezza che tale comportamento non basta per potersi considerare tranquilli. Ciò vuole dire conseguire nei conti cor-renti quasi meticolosamente una piena tracciabilità dei ricavi e delle spese, cioè fare transitare dalla banca tutti gli incassi e tutte le spese professionali e non (per lo meno tutte le spese non minute).Il che significa anche che occorre che dai conti correnti emergano chiaramente pure le spese necessarie per l’andamen-to familiare, oltre che per quello profes-sionale (i cosiddetti prelievi personali): infatti, se oggi è pur vero che il fisco, dopo l’intervento della Corte Costituzionale del 2014, non può utilizzare come presunzio-ni legali di incassi la mancata indicazione dei beneficiari dei prelievi dai propri conti correnti, pur tuttavia un conto corrente del tutto trasparente è senza dubbio una ottima base di partenza e di difesa.Utilizzo del contante: sempre nell’ottica della trasparenza fiscale bancaria, riten-go che il professionista debba cercare di limitare il più possibile le operazioni “per contanti”, pur nella consapevolezza che

oggi il limite per l’utilizzo dello stesso per le singole operazioni è salito a euro 2.999,99. Queste sono, infatti, considera-te sempre con sospetto dalla ammini-strazione finanziaria, a prescindere dall’aver seguito e rispettato le regole legate alla normativa antiriciclaggio.Da ultimo è necessario sottolineare un aspetto, questa volta positivo per il con-tribuente e ribadito fra l’altro oggi anche dalla più volte citata circolare di indirizzo n. 16/E/2016: prima di procedere all’ac-certamento vero e proprio e pur in pre-senza di numerose anomalie e indizi che indirizzerebbero verso lo stesso, l’ammi-nistrazione finanziaria deve sempre rico-noscere al contribuente il diritto al con-traddittorio, contraddittorio che rappre-senta un momento importante dell’intero procedimento e non un mero adempi-mento formale.Le varie anomalie riscontrate dal primo esame a “tavolino” attraverso le banche dati, le fonti aperte e le indagini bancarie dovranno essere debitamente confronta-te con il professionista al fine di confer-marne innanzitutto la correttezza del dato e in secondo luogo consentirgli un’adeguata difesa prima dell’emissione del provvedimento impositivo.

Sede: da defi nire

numEro PoSTI DISPonIbIlI: 100

La partecipazione all'evento assegnerà 2 crediti ECM

rElaTorE: Dott. Cristiano Tomasi

uSo DEl laSErIn ParoDonTologIa:

rEalI InDICaZIonI E lImITI14 novembre 2016 - ore 21,00

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18 anDI n. 176 / Settembre 2016

Il 17 settembre, nella classica cornice dell’Hotel Dante di Cervia, si terrà la 13° edizione del Convegno Annuale di ANDI

Emilia Romagna. Anche se ormai da al-cuni anni gli eventi regionali sono suddivi-si nell’appuntamento primaverile in Emi-lia (a Parma) e in quello autunnale in Ro-magna (a Cervia), la giornata di settembre resta un classico per la nostra Associa-zione e segna il rientro al lavoro dopo le ferie estive.Anche quest’anno è prevista una giornata pre-congressuale, con due appuntamen-ti. Il primo, previsto dalle ore 13 del vener-dì, è dedicato ai soci che vogliono seguire il progetto “Aiutiamo a salvare vite – in memoria di Claudia Braga” di Fondazione ANDI, e mette a disposizione dei colleghi e dei componenti del loro staff la possibi-lità di acquisire le competenze necessarie ad attuare interventi sanitari d’emergen-

za, come la rianimazione cardiopolmona-re e la disostruzione delle vie aeree, insie-me a un adeguato utilizzo del defibrillato-re. Il corso comprende una parte teorica e una parte pratica con esercitazioni su manichini adulto, bambino, infante. Alla conclusione dell’intero percorso formati-vo si ottiene la certificazione valida a livel-lo nazionale e riconosciuta dai diversi 118 competenti, oltre che il patentino AHA (American Heart Association) come ope-ratore sanitario o laico BLS-D/PBLS-D e manovre di disostruzione delle vie aeree, con validità internazionale.Il secondo è un Work shop (alle ore 17 del venerdì) sulla Ritenzione in protesi totale aperto a tutti i soci che desiderano parte-cipare. E così, dopo aver affrontato a pri-mavera una tematica particolare, fonte di numerosi interventi anche nelle ultime settimane, ovvero quella dell’utilizzo del

convegnoregionale

andi

anDIEmilia romagna

di Paolo Dall’aglio

Il consueto eventoin romagna

Laser nello studio odontoiatrico, che ha inaugurato una serie di collaborazioni con le società scientifiche odontoiatriche, nell’incontro di settembre affronteremo un tema di particolare interesse: Attuali orientamenti nelle riabilitazioni dei ma-scellari edentuli. A discutere di questi ar-gomenti ci saranno i colleghi dell'Univer-sità San Raffaele di Milano, capitanati dal Professor Enrico Gherlone, attuale Presi-dente del Collegio dei Docenti di Odonto-iatria. Ci sarà anche la sezione dedicata alle assistenti, ovvero la "seconda parte" del corso tenuto dal dottor Fabio Calien-do, responsabile della scuola ANDI La-tium e autore di un testo monografico dedicato alle assistenti: “Da esecutrice a operatrice responsabile: compiti e man-sioni dell’assistente 2.0 (Quello che non ci siamo detti nel 2015)”. Visto che il dottor Caliendo non era riuscito a condensare quanto si poteva dire in un'unica relazio-ne, quest'anno riuscirà a completare le parti mancanti. Anche quest’anno, per favorire la partecipazione dei soci, ANDI Emilia Romagna offre la possibilità di partecipare gratuitamente alla giornata. I posti sono, come sempre, 150 per gli odontoiatri e 100 per le assistenti, e conti-nueremo con la “modalità interattiva”, che oltre a rendere più interessante e coinvolgente la giornata offrirà anche un punteggio ECM più consistente (9 crediti ECM assegnati). Gli spazi di discussione con i relatori saranno moderati dal dottor Paolo Dall’Aglio e dal dottor Alberto Casa-li, della Segreteria Culturale Regionale.Per quanto riguarda il 2017, vi posso anti-cipare che l’incontro di primavera di Par-ma si terrà, salvo imprevisti, il giorno 8 aprile, e sarà dedicato all’Endodonzia, in collaborazione con la sezione regionale della Società Italiana di Endodonzia.In autunno, segnatelo bene sul calenda-rio, non avremo il consueto appuntamen-to di Cervia in quanto l’Emilia Romagna ospiterà il Congresso Culturale Nazionale ANDI, che si terrà a Riccione i giorni 15 e 16 settembre, e che ingloberà il nostro appuntamento di fine estate.Vi aspettiamo dunque numerosi a Cervia!

Due momenti dell'edizione 2015. In alto, la platea; sotto, il tavolo dei relatori.

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anDI 19n. 176 / Settembre 2016

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Associazione Nazionale Dentisti ItalianiDipartimento Regionale Emilia Romagna

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20 anDI n. 176 / Settembre 2016

IL SERVIZIOÈ RISERVATOALLA ZONADI BOLOGNAE COMUNI LIMITROFI.LE RICHIESTEPER ZONE DIVERSE VERRANNO VALUTATEDI VOLTA IN VOLTA

TUTTOin regola

UNA SEGRETARIA ANDI VERRÀNEL VOSTRO STUDIO A CONTROLLARECHE LA DOCUMENTAZIONE INERENTELA LEGGE 81/08, PRIVACY, AUTORIZZAZIONE, SIA CORRETTA E COMPLETA

NON SOCIOSOCIO ANDISOCIO PROM.OTIPOLOGIA

Costo orario del servizio 65,00 75,00 90,00

Esclusa IVA di legge

Il calcolo delle ore comprenderà anche il tempo di viaggiodalla sede ANDI al vostro studio, mentre verrà addebitato a parteil costo di trasferta, calcolato sulla base delle tariffe ACI

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anDI 21n. 176 / Settembre 2016

si è conclusoil corso aso 2016

In attesa delle 40 candeline

corso assistenti

di luca Felicori

Il 30 giugno si è concluso il corso per il personale ausiliario con la consueta cena della consegna dei diplomi. Come sem-

pre il mio più sentito ringraziamento va a tutto il corpo insegnante, che ricordiamo è composto non più solo da docenti di mate-rie cliniche, ma anche da tutors esperti in sicurezza del lavoro. Ovviamente tutta l’or-ganizzazione è stata come sempre suppor-tata dalle nostre segretarie, Maela e Stefa-nia, che si sono adoperate instancabilmente per risolvere le necessità mie e di tutto il corpo insegnante. Senza l’impegno di tutti quanti, il corso non si sarebbe potuto svol-gere continuativamente durante gli anni. E proprio l’anno prossimo spegneremo le 40 candeline. Infatti, il primo corso (primo non solo a Bologna, ma in tutta Italia) iniziò nel lontano Gennaio 1977. Stiamo quindi pen-sando di organizzare un evento culturale, che ricordi questa ricorrenza e celebri i no-stri primi quarant’anni. Arrivederci al pros-simo anno. Vi terremo informati.

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22 anDI n. 176 / Settembre 2016

ecco che a Bologna è arrivato Oberdan Cappa con una stupenda idea: il lievito madre. In un piccolo negozio, appena fuori Porta Saragozza, che senza soluzione di continuità è un’appendice al laboratorio dove puoi seguire tutte le fasi della panificazione, vengono realizzati prodotti da forno tutti rigorosamente con

lievito madre. Non vi aspettate forni a legna, tutto è molto moderno: celle per lievitazione, forni elettrici, impastatrici e grandi piani su cui viene lavorato tagliato e modellato il pane. Viene fatto largo uso di farine integrali, ma soprattutto di farina di tipo 1 e 2, difficili a trovarsi, ma di grandissimo gusto e qualità. Viene anche venduto il lievito madre, alcune farine di pregiata qualità (io le ho comprate e provate) e vengono tenuti corsi e dati consigli su come usarlo e conservarlo. Infine, cosa veramente notevole, esiste il cesto del pane del giorno prima in vendita a metà prezzo. All’insegna della cultura del “non sciupare nulla”. Il trionfo dei salami, e dei salumi in genere, lo si può trovare da Ceccarelli, mitica ed antica salumeria di Bologna, situata in pieno centro storico, all’angolo tra via Pescherie Vecchie e Vicolo Ranocchi. Salame felino, salame campagnolo, salame all’aglio, tenero, stagionato, morbido, potete trovarlo come lo desiderate: fresco per il taglio o in varie pezzature, anche sotto vuoto, pronto per trasportalo.La bottega, ancora piccola come quelle di una volta, che non dà l’idea di essere ad un supermercato dove tutto ha lo stesso sapore, è tra le più gettonate dagli stranieri: in attesa al bancone si sentono parlare molte lingue e gli addetti alle vendite sono poliglotti. Qui si può trovare il mitico prosciutto di Parma prodotto da Zuarina a vari livelli di stagionatura, ottimi anche i formaggi e direi unica la scelta dei caprini, veramente pregevoli per delicatezza e pastosità. Infine, un’anticipazione. Vi segnalo un piccolo forno, dove fanno il pane tutte le notti, che ha deciso di aprire da settembre, dalle 1.00 alla 6.00, la vendita dei prodotti in cottura.Potrete trovare quindi brioche, pizze, pane e quant’altro appena sfornati. Potrebbe essere un buona idea per uno spuntino notturno oppure per una colazione appena sfornata.

Molino Urbano Via XXI Aprile, 25/cBolognaTel. 051.6140081

Salumeria Ceccarelli Via Pescherie Vecchie, 8BolognaTel. 051 231529

Antico Forno Via Saragozza, 157/aBologna

Parliamo di pane...e, perché no?anche di salame!

a cura di Ciaccio

Cosa mettere

sottoi denti

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anDI 23n. 176 / Settembre 2016

SERVIZIODI SORVEGLIANZASANITARIAIN OTTEMPERANZAALLA DIRETTIVASUI TAGLIENTI

SALUTEal lavoro

IL SERVIZIO PREVEDE IL SOPRALLUOGO PRESSO IL LUOGO DI LAVORO E LA VISITAMEDICA NEI CENTRI CONVENZIONATI.LA CADENZA DEL SERVIZIO È TRIENNALE

NON SOCIOSOCIO ANDISOCIO PROM.OTIPOLOGIA

Costo triennale per ogni dipendente 85,00 100,00 130,00

Esclusa IVA di legge

Gli esami di laboratorio, differenziati a seconda che il dipendentesia o meno vaccinato contro l’Epatite B, devono essere eseguiti privatamente. Sono disponibili laboratori convenzionati

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