CONCETTI GENERALI Assolutamente necessario linquadramento multidisciplinare del paziente Risultati...
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CONCETTI GENERALI
• Assolutamente necessario l’inquadramento multidisciplinare del paziente
• Risultati sovrapponibili fra chirurgia demolitiva e chirurgia conservativa + RT
• Possibilità di controllo locale molto elevata
• RT esclusiva prevista solo in caso di inoperabilità o rifiuto dell’intervento
RATIONALE
• Radiosensibilità in vitro pari a quella di linee cellulari di neoplasie epiteliali per le quali la RT è universalmente accettata
• Ampie possibilità di sterilizzazione di localizzazioni microscopiche di malattia con dosi di RT tali da determinare effetti collaterali tardivi accettabili
INDICAZIONI
• Consenso generale alla RT nelle forme ad alto grado
• Consenso generale alla chirurgia esclusiva nelle forme superficiali a basso grado
• La RT nelle forme a basso grado, profonde, di grosse dimensioni ha ruolo ancora dibattuto, ma è largamente praticata
RT PREOPERATORIA
• Miglior definizione del volume tumorale e migliori condizioni di ossigenazione, quindi possibilità di riduzione di dose e volume bersaglio
• Suggerita nelle forme retroperitoneali o del capo-collo e in presenza di innesti o lembi
• Può alterare l’analisi anatomopatologica
RT POSTOPERATORIA
• Tutti i tessuti manipolati dal chirurgo devono essere irradiati e ricevere l’intera dose comprese la cicatrice cutanea e le sedi di emergenza di eventuali drenaggi
TARGET
• I sarcomi tendono a diffondere in senso longitudinale, rispettando le barriere anatomiche come le membrane interossee o i piani fasciali
• Il margine di sicurezza in tessuto sano ritenuto accettabile dai maggiori centri di RT è di 5 cm
• Controverso il concetto di edema come sede di malattia microscopica
TECNICHE DI RADIOTERAPIA
• CONVENZIONALE
• INTRAOPERATORIA
• BRACHITERAPIA
Non esistono studi randomizzati a confronto
Controllo locale praticamente sovrapponibile
DOSE E FRAZIONAMENTO
• La dose più comunemente usata è di 50 Gy, seguiti da boost di 10-16 Gy
• In caso di RT preoperatoria, si tende ad eseguire il boost solo in presenza di residui
• Nessuno studio ha dimostrato vantaggi terapeutici di frazionamenti diversi dal convenzionale
PLANNING RADIOTERAPICO
• Necessarie le immagini diagnostiche preoperatorie
• Utile il posizionamento di clips radioopache nel corso dell’intervento
• Fortemente consigliata e mandatoria in studi controllati la dosimetria tridimensionale
• Richiesti gli istogrammi dose-volume
TRATTAMENTO DELLE RECIDIVE
• La RT deve sempre essere applicata se non era stato irradiato in precedenza il tumore primitivo
• In caso di precedente irradiazione, prima di procedere con interventi demolitivi, va considerata la possibilità di ritrattamento, privilegiando le tecniche di brachiterapia
TRATTAMENTO DELLE METASTASI
• La RT ha significato esclusivamente palliativo nel controllo di eventuali complicanze locali da crescita del tumore primitivo o nel controllo della sintomatologia dolorosa determinata dalle localizzazioni secondarie
IPERTERMIARADIOSENSIBILIZZANTI
• Il loro ruolo non è ancora stato definito da studi prospettici randomizzati
• Attualmente l’uso deve essere limitato a protocolli di studio