COME TROVARE LE IDEE E LE STARTUP

23
OPEN INNOVATION SET .04 # In collaborazione con I migliori articoli per sviluppare l’innovazione nelle imprese TOPSELECTION La piattaforma europea delle idee Case History: Cardif, CNL FCA e il crowsourcing di U2B Dallo scouting al crowdsourcing COME TROVARE LE IDEE E LE STARTUP Scouting, Call For Ideas, Crowdsourcing

Transcript of COME TROVARE LE IDEE E LE STARTUP

Page 1: COME TROVARE LE IDEE E LE STARTUP

openinnovationset.04#

In collaborazione con

I migliori articoli per sviluppare l’innovazione nelle impreseTOPSELECTION

La piattaforma europea delle idee

Case History: Cardif, CNL

FCA e il crowsourcing di U2B

Dallo scouting al crowdsourcing

COME TROVARE LE IDEE E LE STARTUPScouting, Call For Ideas, Crowdsourcing

Page 2: COME TROVARE LE IDEE E LE STARTUP

In collaborazione con | 2 |

La competitività delle aziende dipende sempre di più dalla capacità di gestire e promuovere la trasformazione digitale e l’innovazione imprenditoriale. Una capacità che è ancora più strategica e, direi, vitale per le aziende italiane che in molti casi devono colmare un ritardo tecnologico, culturale e finanziario.Il progetto #OpenInnovationSet è nato proprio con questo obiettivo: fornire stimoli e strumenti al sistema italiano delle imprese, grandi e piccole, che in diversa maniera devono affrontare la sfida del cambiamento e possono farlo in modo efficiente ed efficace solo se cominceranno ad adottare il modello dell’open innovation.Il momento è adesso. E i segnali di attenzione sono ormai numerosi. Non sempre però riescono a tradursi in azioni coordinata e con-tinuative.Per questo EconomyUp, testata nata per raccontare proprio per creare uno spazio di incontro tra il dinamico mondo delle startup e il Made in Italy, ha promosso #OpenInnovationSet, un mese dedicato ai temi dell’open innovation, con quattro webinar e quat-tro white paper come questo che state leggendo, che raccoglie una selezione degli articoli dedicati al tema. E lo ha fatto con altri due punti nodali della rete neuronale che all’interno del gruppo Digital360 esprime competenze, progetti e narrazione sull’open innovation: P4i, società di advisory specializzata nella digital transformation e nell’open innovation, e Startupbusiness, il sito di riferimento per la community italiana delle startup. #OpenInnovationSet è l’occasione per condividere competenze ed esperienze. Ma anche per una forte presa di coscienza: la trasfor-mazione digitale e l’innovazione imprenditoriale non sono solo necessarie. Ma sono anche possibili.

di Giovanni Iozziadirettore EconomyUp

iL pRoGetto openinnovationset.03#

Page 3: COME TROVARE LE IDEE E LE STARTUP

| 3 | openinnovationset.04#

inDiCe

Valutate le competenze interne, definita la strategia di intervento (investimenti diretti? incubazione?), nel percorso di open innovation restano da individuare gli strumenti più efficaci per trovare idee, prodotti o progetti innovativi, talenti in grado di apportare un reale scatto competitivo. Un tema di rilievo europeo, come raccontiamo nel testo di apertura di questa ultima (per il momento) TopSelection della serie #OpenInnovationSet. Lo scouting di startup è un’attività che va strutturata, così come le call4ideas. Vi proponiamo le case history di una compagnia di assicurazioni (BNP Paribas Cardif), di un’azienda meccanica del settore automotive (Cln) e di un leader di quel mercato (FCA), che ha sperimentato un altro canale di generazione di idee: il crowdsourcing universitario. Siamo solo agli inizi di una nuova rivoluzione industriale.

Un approccio open per la ricerca di idee e soluzioni innovative: dallo scouting al crowdsourcing

Cardif, Open-F@b è il nostro laboratorio per startup sul futuro delle assicurazioni

Cln, perché un colosso dell’auto diventa socio di una startup

FCA: «Abbiamo testato il crowdsourcing con University2Business»

P a g . 4

P a g . 8

P a g . 1 2

P a g . 1 5

P a g . 1 9

Open Innovation in Europa, ecco la piattaforma per lo sviluppo di idee

Page 4: COME TROVARE LE IDEE E LE STARTUP

In collaborazione con | 4 |

open innovation in euRopa, eCCo La piattafoRma peR Lo sviLuppo Di iDee

Voice è un’iniziativa della Comunità europea per favorire lo sviluppo di soluzioni e servizi nelle tecnologie

per l’informazione. Consente a utenti e startup di incontrare

possibili collaboratori e partner, co-creare idee e prototipi e

condividere contatti e informazioni

Il titolo del progetto è certamente ambizioso: Virtual

open incubation ecosystem che è stato sintetizzato

con l’acronimo Voice. Si tratta di una iniziativa soste-

nuta dalla Comunità europea che ha la finalità di fa-

vorire lo sviluppo di soluzioni e servizi quasi pronti per

il lancio sul mercato nel settore delle tecnologie per

l’informazione, considerato uno dei principali motori

per lo sviluppo economico in Europa.

In particolare, Voice è stato finanziato nell’ambito del-

la tematica CIP-ICT-PSP-2013-7 (Objective 5.1 Open

objective for innovation) del Programma CIP (Com-

petitiveness and innovation framework programme

2007-2013) e aiuterà a colmare il divario attualmente

esistente nel mondo dei sistemi a supporto dell’im-

prenditorialità attraverso lo sviluppo di una piattafor-

ma web aperta e basata sui principi della co-creazio-

ne dei contenuti, a supporto di una comunità virtuale

di imprenditori a livello internazionale.

Attraverso la piattaforma, ciascun utente e startup po-

trà: trovare e incontrare possibili collaboratori e part-

ner; co-creare idee e prototipi; utilizzare le conoscen-

ze di altri per valutare il valore del proprio progetto;

condividere e trovare contatti, informazioni tecniche e

di mercato, conoscenza su startup in determinati set-

tori, strumenti e contenuti online, materiale educativo

e informazioni per l’accesso al credito.

In altre parole, Voice permetterà ai singoli che mira-

di Emil Abirascid

Page 5: COME TROVARE LE IDEE E LE STARTUP

| 5 | openinnovationset.04#

no a diventare imprenditori ad accedere a una cono-

scenza collettiva e quindi trasformare efficacemente i

loro interessi imprenditoriali in un progetto collabora-

tivo che si potrà trasformare in un prototipo e in una

nuova venture.

Punti di forza

Il progetto Voice opera attraverso la piattaforma

dedicata Innovvoice , che rende disponibile un’unica

combinazione di strumenti e servizi, che includono:

strumenti intelligenti che facilitano la redazione di

un’idea innovativa; osservatori avanzati per l’analisi

di capitali creativi, capacità d’innovazione e attività

imprenditoriale all’interno della comunità di Voice e in

altre comunità esistenti; utilizzo del crowd-wisdon (in-

telligenza collettiva) per ottenere riscontri e supporto

nella definizione e valutazione di idee ed attività

imprenditoriali.

In tal modo e grazie a questi strumento la piattafor-

ma permette di: raggiungere ‘wanna be entrepre-

neur’ attraverso un approccio online (quindi poten-

zialmente su scala mondiale) che hanno delle idee

ma non sanno ancora come valorizzarle e trasfor-

marle in impresa; supportare anche i decisori (policy

maker) attraverso dati e fatti legati, per esempio, al

livello di innovazione dei territori/ambiti da loro seguiti

(per esempio: numero di idee/imprese in una certa

zona o in una data tematica); supportare Pmi e im-

La piattaforma permette

di raggiungere ‘wanna be

entrepreneur’ che hanno idee

ma non sanno come valorizzarle

e trasformarle in impresa

Page 6: COME TROVARE LE IDEE E LE STARTUP

In collaborazione con | 6 |

prenditori con servizi custom e ad hoc per lo svilup-

po delle loro soluzioni, sia dal punto di vista business

sia eventualmente tecnico.

Partner di progetto e ruolo di INNOVA

Il progetto è sviluppato da un consorzio di nove or-

ganizzazioni internazionali di cui sei centri di ricerca,

due Pmi e una grande azienda: Università di Aalborg

(Danimarca, coordinatore del progetto); Istituto di Ri-

cerca ed Educazione in Tecnologie dell’Informazione

(Grecia); Università di Southampton (Regno Unito);

Innova (Italia); Università degli studi La Sapienza

(Italia); Militos (Grecia); Intrasoft Internation (Lussem-

burgo); Mazovia Cluster ICT (Polonia); Politecnico di

Sydney (Australia).

In particolare la società Innova di Roma si occupa,

nell’ambito del progetto, principalmente della defini-

zione dei possibili casi d’uso, requisiti e specifiche

della piattaforma; è inoltre coinvolta nella creazione

dell’ecosistema composto da imprenditori, Pmi, in-

vestitori ecc. che utilizzeranno la piattaforma e nella

definizione dei piani di sfruttamento industriale dei ri-

sultati.

Stato di Avanzamento

Il progetto Voice è stato avviato a settembre 2014. A

gennaio 2016 è stata completata una prima release

della piattaforma, che include le principali funzionali-

C’è un “pezzo” di Italia in Voice: la società Innova di Roma

si occupa della definizione dei possibili casi d’uso, requisiti e specifiche della piattaforma

Page 7: COME TROVARE LE IDEE E LE STARTUP

| 7 | openinnovationset.04#

tà previste. A fine febbraio 2016 è iniziata l’attività di

sperimentazione della piattaforma. Tale attività preve-

de due fasi: durante la prima fase, che durerà quat-

tro mesi (quindi fino a fine giugno 2016), un numero

relativamente limitato di utenti verrà coinvolto con lo

scopo di validare le funzionalità della piattaforma ed

eventualmente rivederle e arricchirle mentre durante

la seconda fase, che durerà fino alla fine del proget-

to (quindi fino ad agosto 2017), ci si concentrerà sul

coinvolgimento di un numero elevato di attori (più di

duemila) allo scopo di creare un vero e proprio ecosi-

stema europeo per l’imprenditoria innovativa. Attual-

mente (fine marzo 2016), la piattaforma già coinvolge

130 utenti iscritti e 40 organizzazioni, di cui 30 Pmi

ed esistono già dei gruppi di interesse e contenuti,

legati soprattutto a nuove tematiche ICT (come per

esempio l’internet of things), e sono già state condivi-

se (pubblicamente) circa 20 idee.

Il progetto Voice e la relativa piattaforma fan-

no parte di una strategia molto ampia che l’Eu-

ropa sta attuando a supporto dell’innovazio-

ne che produce valore economico e industriale.

Scarica la guida innovvoice_info-booklet

Page 8: COME TROVARE LE IDEE E LE STARTUP

In collaborazione con | 8 |

un appRoCCio open peR La RiCeRCa Di iDee e soLuzioni innovative: DaLLo sCoutinG aL CRowDsouRCinG

Guarda il Video

Tra i possibili modelli di Open Innovation che un’a-

zienda può adottare, una prima via di “apertura” del

processo di innovazione - allo stesso tempo tra le

meno invasive - è l’attività di scouting, sia essa rela-

tiva a partner o a tecnologie.

L’obiettivo dell’attività di scouting è individuare, non

solo idee e progettualità, ma anche potenziali part-

ner da coinvolgere in attività di co-progettazione e

co-sperimentazione di prodotti o servizi innovativi,

costruendo un vero e proprio ecosistema da inte-

grare con la propria catena del valore. L’attività di

scouting permette di identificare i trend di innovazio-

ne in atto e prendere possesso delle competenze e

conoscenze necessarie che si trovano al di fuori del

contesto aziendale tradizionale. È un approccio che

l’azienda segue per identificare e accedere tanto

alle tecnologie quanto a chi possiede le competenze

adatte a “catturare” - a beneficio dell’azienda - il va-

lore intrinseco di tali innovazioni. Attraverso questa

attività l’azienda analizza l’universo di sviluppatori,

startup e PMI alla ricerca delle soluzioni più promet-

tenti e utili per l’industry di riferimento. Le innovazioni

identificate a seguito dell’attività di scouting possono

poi essere valorizzate attraverso i diversi strumenti

dell’“Open Innovation” come ad esempio acquisizio-

ni, partnership, contest, crowdsourcing e così via.

Per tutti questi motivi, l’attività di scouting assumerà

un ruolo sempre più rilevante nelle strategie di in-

novazione delle aziende, non solo tecnologiche, ma

anche di quelle attive nei settori più tradizionali. Oltre

allo scouting mirato esistono altre attività di Open In-

novation che le aziende possono implementare con

l’obiettivo di identificare iniziative innovative. Una di

di Andrea Cavallaro* e Andrea Gaschi*

Scouting, call4ideas, call4startup e crowdsourcing sono tutte

alternative con lo stesso obiettivo: introdurre nella realtà aziendale

idee e progetti innovativi che nascono al di fuori. Ma per

generare valore è necessario prevedere (ed adeguare)

competenze, risorse e metodologie di lavoro

Page 9: COME TROVARE LE IDEE E LE STARTUP

| 9 | openinnovationset.04#

queste è il modello delle Call4ideas/Call4Startup,

contest attraverso i quali le aziende vogliono indivi-

duare progetti innovativi provenienti da una più am-

pia comunità che comprende ad esempio startup,

PMI, università e centri di ricerca. L’individuazione

di buone idee è il risultato più facilmente visibile, ma

non ricoprono minore importanza altri fattori come,

ad esempio, la possibilità di individuare risorse e

competenze che possono essere inserite in azien-

da per sviluppare il proprio progetto internamente (in

questi casi l’azienda può mettere a disposizione al-

cuni asset a supporto del team di sviluppo), oppure

per essere poi allocate a contribuire a progetti siner-

gici o complementari rispetto a quanto proposto.

La diffusione di Internet ha permesso un più facile

contatto tra una molteplicità di attori, passando di fat-

to da un paradigma dove gli innovatori erano i pochi

con accesso a risorse e piattaforme a un altro che

offre la possibilità di raggiungere una scala e varietà

fino a prima impensabili, permettendo a persone di

qualsiasi provenienza, estrazione culturale, forma-

zione di collaborare su progetti e tecnologie innova-

tive, svolgendo di fatto attività di ricerca e sviluppo

al di fuori dell’azienda proponente. Questo model-

lo, chiamato crowdsourcing, permette di coinvolge-

re persone libere sia da vincoli e mindset specifici

dell’azienda sia da responsabilità specifiche attribu-

Page 10: COME TROVARE LE IDEE E LE STARTUP

In collaborazione con | 1 0 |

ite a priori. Il coinvolgimento delle persone avviene

sotto forma di un invito aperto che può declinarsi in

due diverse tipologie di contest. Il modello classico

che si trova sulle piattaforme di crowdsourcing (una

delle più famose è Innocentive, fondata già nel 2001)

prevede che un’azienda proponga un briefing attra-

verso il quale è ben specificato il compito (task) che

si richiede venga svolto dai partecipanti (ricercato-

ri, esperti, innovatori, piccole aziende, ecc.), men-

tre per aziende alla ricerca di idee e innovazioni su

ambiti altamente innovativi, ma dai confini sfumati,

attività di call4ideas e call4startup si prestano con

maggiore efficacia. In generale, i concorsi funziona-

no bene quando non è evidente quale combinazione

di competenze o anche quale approccio tecnico por-

terà alla migliore soluzione per un problema.

*Andrea Cavallaro, Senior Advisor, Osser-

vatori Digital Innovation, e *Andrea Gaschi,

Associate Partner, P4I – Partners4Innovation,

sono consulenti specializzati in Strategy &

Open Innovation.

All’interno di P4I - Partners4Innovation sup-portano imprese consolidate e Pubbliche Am-ministrazioni nel comprendere le opportunità che derivano dalle attività di Partner & Techno-logy Scouting e di Call4Ideas/Crowdsourcing Contest, a progettare e definire i processi e le risorse necessarie per un efficace presidio ed integrazione di tutte le attività per il successo dell’iniziativa.

Page 11: COME TROVARE LE IDEE E LE STARTUP

| 1 1 | openinnovationset.04#

Scouting, call4ideas, call4startup e crowdsourcing

sono tutte alternative con lo stesso obiettivo, quello

di introdurre idee e progetti innovativi che nascono

al di fuori della realtà aziendale, ma per generare

valore da tali innovazioni è necessario prevedere (ed

adeguare) competenze, risorse e metodologie di la-

voro con l’introduzione del nuovo paradigma Open.

Diversi sono i fattori critici di successo nell’imple-

mentazione di tali pratiche, tra cui sicuramente deve

verificarsi un allineamento tra la strategia aziendale

e gli obiettivi delle singole attività. Inoltre, è altrettan-

to rilevante che queste attività siano in linea con le

differenti esigenze delle funzioni aziendali, con l’o-

biettivo comune di creare valore per il cliente finale. Il

coinvolgimento delle diverse business unit dà acces-

so a esperti aziendali su aspetti rilevanti come po-

tenziale di mercato, integrazione tecnologica e allo

stesso tempo “smorza” il rischio di rigetto da parte

dei dipendenti.

In sintesi, da un punto di vista più operativo, l’azien-

da deve strutturarsi ed allocare risorse adeguate per

poter identificare startup, progetti ed idee per poi va-

lutarne modello di business, sinergie esistenti e po-

tenzialità future. Attraverso un processo strutturato

si selezionano le soluzioni considerate più promet-

tenti e, grazie anche al coinvolgimento delle diverse

funzioni aziendali, si articola un processo di collabo-

razione ed integrazione all’interno del proprio model-

lo di business e della propria catena del valore per

sfruttarne appieno tutte le potenzialità innovative.

Page 12: COME TROVARE LE IDEE E LE STARTUP

In collaborazione con | 1 2 |

L’incontro con le startup non può essere casuale,

episodico. Una grande azienda deve inserirlo in una

volontà generale di innovazione e in un percorso che

prevede altre tappe e ben altri approdi che non un

premio anche se importante o un evento seppure ben

riuscito. È la filosofia di Cardif, la compagnia assicu-

rativa del gruppo BNP Paribas che ha ideato Open-

F@b, iniziativa finalizzata a premiare e supportare le

idee e le startup più innovative in ambito assicurativo.

Il progetto, sviluppato in collaborazione con PoliHub

e Digital360, giunto al terzo anno, ha già selezionato

diverse nuove imprese operanti in settori che coinvol-

gono il futuro delle assicurazioni, dall’Internet delle

cose ai big data.

Il settore assicurativo è in grande fermento. Secondo

la società di analisi CB Insights, solo nel primo trime-

stre del 2016 si sono registrati investimenti per 650

milioni di dollari da parte dei fondi di venture capital

sull’insurtech, l’innovazione in ambito assicurativo.

Questa cifra è spalmata su un numero di investimenti

(47) che è raddoppiata rispetto allo stesso periodo del

2015. Ben 400 milioni di dollari sono confluiti in un uni-

co investimento, ricevuto da Oscar Health. Rispetto

al fintech, che in questo primo trimestre ha raggiun-

to globalmente i 6,7 miliardi di dollari di investimenti,

l’insurtech è ancora un fratello minore (quanto a cifre

investite), ma cresce velocemente: dal 2011 a oggi è

cresciuto, come numero di deal, di 6 volte.

CaRDif, open-f@b è iL nostRo LaboRatoRio peR staRtup suL futuRo DeLLe assiCuRazioni

La compagnia assicurativa del

gruppo BNP Paribas da tre anni

seleziona idee e imprese innovative

da portare nel proprio business.

E, con EconomyUp, ha promosso

InsuranceUp, il primo portale italiano

dedicato all’insurtech, settore che nel

primo trimestre 2016 ha raccolto nel

mondo investimenti per 650 milioni di

dollari

Page 13: COME TROVARE LE IDEE E LE STARTUP

| 1 3 | openinnovationset.04#

Nel 2013 Cardif Italia ha lanciato un prodotto assicu-

rativo innovativo, Habitat on box, che ha messo per

la prima volta un po’ di domotica al servizio della si-

curezza domestica. Quindi ha deciso che quell’epi-

sodio non doveva restare isolato. È stato così creato

un dipartimento di ricerca e sviluppo, che non è una

presenza abituale negli organigrammi del settore as-

sicurativo. «È stato deciso di continuare sulla linea

dell’innovazione», spiega Simone Macelloni, respon-

sabile Ricerca & Sviluppo di Cardif Italia. «Lavoria-

mo su una serie di progetti e concept da sviluppare

in termini di business». Soprattutto nella dimensione

digitale, che per la compagnia è diventata una prio-

rità. «Abbiamo sviluppato per primi un’attività di co-

creazione con potenziali clienti lavorando sui social»,

racconta Macelloni. «Sono stati individuati gli ambien-

ti dove si parlava di certi prodotti, quindi abbiamo fatto

due eventi a Roma e Milano per incontrare gli influen-

cer, per capire quali prodotti vorrebbero o come fareb-

bero loro quelli che ci sono già. Il dialogo continua in

una pagina privata di Facebook. È il nostro speciale

panel di ascolto».

Creato il canale con i clienti potenziali, Cardif è pas-

sata all’incontro con le startup. E non solo: le due call

finora lanciate sono state aperte anche a professioni-

sti, sviluppatori, studenti, aziende che hanno proposte

per favorire l’innovazione digitale nel mondo assicura-

Isabella Fumagalli, amministratoredelegato di BNP Paribas Cardif in Italia

Page 14: COME TROVARE LE IDEE E LE STARTUP

In collaborazione con | 1 4 |

tivo. E nel segno della continuità ha promosso, in col-

laborazione con EconomyUp, InsuranceUp, la prima

piattaforma italiana dedicata all’insurtech.

«Open F@b è parte di un percorso più ampio che ci

vede impegnati ogni giorno a tradurre concretamente

il nostro dna di innovatori e pionieri adeguando la no-

stra offerta di prodotti e di servizi per rispondere alle

nuove esigenze dei clienti digitali e ai nuovi canali di

vendita», conferma Isabella Fumagalli, amministrato-

re delegato di BNP Paribas Cardif in Italia.

Cardif ha puntato su questo “laboratorio digitale” per-

ché «dalle startup - continua Macelloni - arriva uno

sguardo diverso. Per esempio, chi fa un dispositivo

indossabile piuttosto che chi da anni lavora sui social

media permette a una compagnia assicurativa di ca-

pire un modello distributivo che questa adesso non è

in grado di vedere. La volontà di aprirsi all’innovazio-

ne è chiara così come quella di essere contaminati

da mondi diversi. Del resto, investire in questo tipo di

attività paga».

Il lavoro fatto in Italia da Cardif è stato notato nel

quartiere generale a Parigi. Tanto che il gruppo sta

guardando all’Italia come una sorta di laboratorio

dell’innovazione che sviluppa concept e prodotti che

potrebbero andare su altri mercati o altri settori.

Page 15: COME TROVARE LE IDEE E LE STARTUP

In collaborazione con | 1 5 |

L’open innovation si può fare seguendo varie strade:

una è quella percorsa dal Gruppo Cln, che ha acqui-

sito di recente il 20% della startup BeonD srl. Fondato

a Torino nel 1948 da Mario Magnetto, oggi Cln è tra i

principali player mondiali nel mercato della lavorazio-

ne, stampaggio e assemblaggio di componenti me-

tallici per il settore automotive. Attualmente punta con

decisione sulla mobilità del futuro e, con questo obiet-

tivo, ha deciso di formalizzare lo scorso 23 dicembre

l’acquisizione di una quota del 20% di BeonD, startup

e spin-off del Politecnico di Torino, che offre soluzioni

progettuali di veicoli elettrici e ibridi costruiti con ma-

teriali innovativi. In pratica il team di BeonD sta lavo-

rando alla prototipazione di un quadriciclo elettrico

CLn, peRChé un CoLosso DeLL’auto DiventasoCio Di una staRtup

L’azienda specializzata nella

lavorazione di componenti metallici

per l’automotive ha acquisito di

recente il 20% di BeonD, startup e

spin-off del Politecnico di Torino che

sta sviluppando un veicolo elettrico.

«È una strategia aziendale rivolta

alla mobilità del futuro» spiega il

gruppo torinese che fattura

1,5 miliardi di euroGuarda il Video

concepito intorno alle batterie: nel veicolo è presente

un motore termico, ma ha il solo scopo di ricaricare le

batterie quando queste si scaricano e non è possibile

trovare un punto di ricarica. Un oggetto con varie pro-

spettive di commercializzazione: in futuro potrebbe es-

sere adottato da aziende per il car sharing, ma anche

per le consegne ultimo miglio o per la mobilità perso-

nale urbana, con i veicoli venduti ai privati o alle flotte

aziendali.

Alle radici di BeonD c’è il Team H2politO, nato anni fa

all’interno del Politecnico di Torino e impegnato nello

sviluppo di veicoli a basso consumo di carburante.

H2politO è composto da studenti di ingegneria del

di Luciana Maci

Page 16: COME TROVARE LE IDEE E LE STARTUP

| 1 6 | openinnovationset.04#

Politecnico che spaziano tra molteplici discipline in-

gegneristiche: autoveicolo, meccanica, informatica,

elettronica, aerospaziale, energetica, matematica,

telematica, meccatronica, gestionale, cinema e dei

mezzi di comunicazione e design industriale. Il risulta-

to della passione e del lavoro della squadra sono tre

veicoli a basso consumo energetico: Idra, un prototipo

alimentato a idrogeno, Xam, un urban concept ibrido

parallelo a etanolo, e l’ultima nata, Xam 2.0, il primo

veicolo del team E-Rev abilitato per circolare su stra-

da. Il gruppo di lavoro ha sede presso il dipartimento

di Ingegneria Meccanica ed Aerospaziale (Dimeas)

del Politecnico di Torino e dal 2008 è diretto da Mas-

similiana Carello.

Il veicolo BeonD è stato sviluppato a fine 2012, con

fondi del Politecnico e degli sponsor, proprio all’interno

del team H2polito ed è “figlio” di Xam 2.0: in quel team

c’erano due laureandi, poi diventati ingegneri, Ales-

sandro Ferraris e Andrea Airale, che insieme alla Ca-

rello hanno costituito la startup a fine 2013. La Carello

ne è presidente, Airale è il Ceo, Ferraris il Cto. Poco

dopo nella società è entrato il docente Paolo Massai,

che fino ad allora ne era stato consigliere e mento-

re. Sempre nel 2013 BeonD è diventato ufficialmente

spin-off del Politecnico di Torino. “Ci siamo costituiti

in startup e spin-off – spiega Carello - per provare a

passare da un prototipo a un prodotto potenzialmente

commercializzabile. Per il momento è un progetto in

gestazione. Noi però non vogliamo essere costruttori

di auto, ma continuare a fare la parte innovativa, di

L’acquisizione della startup rientra nel piano

di sviluppo strategico di Cln nel settore dei

veicoli elettrici

Page 17: COME TROVARE LE IDEE E LE STARTUP

In collaborazione con | 1 7 |

progettazione con contenuti innovativi”. BeonD è incu-

bata presso I3P, incubatore del Politecnico di Torino.

BeonD fornisce dunque una piattaforma innovativa di

Ultra Light Electric Vehicle (Ulev) progettata per risol-

vere il problema della mobilità urbana. Si tratta di un

Extended Range Electric Vehicle (E-Rev), ovvero un

veicolo elettrico ottimizzato con l’aggiunta di un moto-

re a combustione interna che carica le batterie per ga-

rantire autonomia aggiuntiva, libertà di ricarica e nes-

sun problema in avviamento alle basse temperature.

Oltre a offrire il pacchetto completo di progettazione

e industrializzazione di veicoli elettrici ultraleggeri ur-

bani, BeonD propone servizi di ingegneria in settori

molto specifici ed ad elevata tecnologia in ambito au-

tomotive.

L’impegno e l’innovazione di BeonD sono stati pre-

miati durante la settima edizione del Premio Sviluppo

Sostenibile lo scorso novembre, con la consegna del

La presidente di BeonD,

Massimiliana Carello,

riceve il Premio Sviluppo Sostenibile

Page 18: COME TROVARE LE IDEE E LE STARTUP

| 1 8 | openinnovationset.04#

primo premio nella categoria mobilità sostenibile.

La piccola startup torinese è stata in grado di attrarre

l’attenzione del Gruppo Cln, un colosso presente in

quattro continenti con oltre 53 tra siti produttivi e sedi

commerciali presso cui lavorano oltre 8.000 dipen-

denti. Nel 2014 Cln ha trattato 1.260.000 tonnellate

di acciaio per un fatturato consolidato di 1,5 miliardi di

euro. L’acquisizione di una quota di Beond, si legge in

un comunicato aziendale, rientra nel piano di sviluppo

strategico che coinvolge il settore dei veicoli elettrici.

La strategia aziendale, dettata dal piano di sviluppo,

è rivolta alla mobilità del futuro. In questo modo Cln è

convinto di poter restare al centro dei cambiamenti e

delle tendenze che toccheranno il mondo della mobi-

lità del prossimo futuro e allo stesso tempo di defini-

re in modo più sicuro le linee strategiche delle attività

core del Gruppo. Le idee innovative che verranno da

BeonD serviranno a individuare con maggior chiarez-

za quali sono le tendenze tecnologiche all’interno del

settore di business attuale e ad aprire nuove strade e

opportunità. “Per noi è stato importante aver trovato

un’azienda che crede nell’open innovation” commenta

Massimiliana Carello. “Credo che quando un grande

gruppo vuole provare a investire in una realtà piccola

come la nostra è perché vede che ci sono competen-

ze innovative che probabilmente non possiede al suo

interno”.

BeonD ha realizzato XAM 2.0,

veicolo elettrico a batterie

con capacità sufficiente per

percorrere fino a 70 km dopo un

“pieno” di energia da 6 ore

Page 19: COME TROVARE LE IDEE E LE STARTUP

In collaborazione con | 1 9 |

fCa: «Così abbiamo testato iL CRowDsouRCinGCon univeRsity2business»

La casa automobilistica ha scelto la piattaforma per lanciare un

contest per la creazione di un’app. Stefano Boscolo, responsabile

ICT Innovation: «Volevamo sperimentare questa modalità di

raccolta idee, perfetta per progetti con delivery a breve»

Per l’ICT Innovation il rapporto con il mondo univer-

sitario è importante: è importante stabilire collega-

menti corretti e definire con chiarezza quali possa-

no essere i suoi contributi. Noi vediamo prospettive

interessanti, per questo, tra le altre cose, abbiamo

stretto una collaborazione con University2Busi-

ness”. A dirlo è Stefano Boscolo, responsabile di

ICT Innovation per FCA, parlando del contest lan-

ciato dall’azienda sulla piattaforma di University-

2Business, nata per far incontrare imprese e stu-

denti universitari. Lo strumento utilizzato da questa

startup milanese sono appunto le periodiche gare

attraverso le quali un’azienda assegna un progetto

agli studenti della community, per poi erogare un

compenso al vincitore o ai primi classificati. In que-

sto modo il giovane ha occasione di intraprende-

re i primi passi nel mondo del lavoro, guadagnare

qualcosa e arricchire il proprio curriculum di nuove

esperienze. A sua volta l’azienda ha la possibilità di

entrare in contatto con i talenti universitari e rica-

varne idee e creatività, fino all’eventualità di future

assunzioni.

Fiat Chrysler Automobiles ICT ha scelto Uni-

versity2Business per lanciare un contest e lo ha

fatto per due motivi, come spiega Boscolo: “Siamo

interessati a prendere in considerazione nuove

modalità di crowdsourcing nelle nostre attività re-

Page 20: COME TROVARE LE IDEE E LE STARTUP

| 2 0 | openinnovationset.04#

lative all’innovation e abbiamo voluto sperimentare

qualcosa che possa essere riproposto, anche con

modalità diverse, in altre occasioni, ad esempio in

contesti di business”.

Nel caso di FCA, agli studenti di U2B è stato chiesto

di elaborare una proposta grafica e funzionale ba-

sata su logiche di gamification per la realizzazione

di una web-app per la valutazione di competenze

ICT ad uso interno. Hanno partecipato 14 studenti,

ne sono stati selezionati due che poi hanno proce-

duto alla realizzazione dell’applicazione.

“Dopo la prima fase di raccolta delle candidature

– spiega Boscolo - abbiamo compilato una short

list e scelto due candidati, che alla fine hanno de-

ciso di fare il lavoro insieme perché già si cono-

scevano. Noi li avevamo intervistati separatamente,

rilevando che uno aveva più competenze applicati-

ve, l’altro creative, perciò erano in qualche mondo

complementari. Inizialmente – prosegue Boscolo

– tendevano a pensare in grande e realizzare un

prodotto molto complesso, come peraltro può capi-

tare a giovani alle prese con la prima esperienza la-

vorativa. Noi abbiamo chiesto loro di semplificare al

massimo. Il nostro è stato una sorta di esperimento

pilota – ribadisce - il prodotto realizzato non è stra-

tegico, anche se naturalmente ci portiamo a casa il

Page 21: COME TROVARE LE IDEE E LE STARTUP

In collaborazione con | 2 1 |

risultato: lo scopo finale era testare la metodologia”.

Ha funzionato? In parte certamente sì, se non altro

perché ha permesso a FCA di perfezionare la sua

tipologia di richieste nei confronti del crowdsourcing

sviluppato in un contesto accademico. “Abbiamo

capito – afferma Boscolo – che non dobbiamo ri-

chiedere lo sviluppo di applicazioni complesse: un

impegno che richiede una disponibilità notevole di

tempo. E si sa che per gli studenti questa disponi-

bilità è limitata, soprattutto in certi periodi dell’anno,

a causa di corsi ed esami universitari. Riteniamo

invece che il modo migliore per utilizzare questo

strumento sia richiedere interventi mirati e da con-

cludersi in un arco di tempo relativamente breve,

per esempio entro un mese, altrimenti diventa dif-

ficile coordinare gli sviluppi del progetto . Penso a

traduzioni o data entry, o analoghe iniziative”.

Chi è interessato a entrare nel grande marketpla-

ce di University2Business può collegarsi al sito

www.university2business.it dove le aziende

possono lanciare il proprio contest e gli studenti re-

gistrarsi e partecipare.

Nel caso di FCA agli studenti è stato chiesto di elaborare una proposta grafica e funzionale basata sulla gamification per

lo sviluppo di una web-app ad uso interno per la valutazione di

competenze ICT.Due gli studenti selezionati che

hanno realizzato il progetto

Page 22: COME TROVARE LE IDEE E LE STARTUP

EconomyUp, StartUpBusiness e P4I fanno parte di:

EconomyUp, online dalla primavera del 2013, è stata la prima piattaforma di comunicazione nata per raccontare l’impren-ditorialità e l’innovazione nelle nuove imprese (le startup), così come in quelle piccole e medie (il made in Italy) e nelle multinazionali (corporate innovation).

Startupbusiness è, dal 2008, il punto di riferimento dell’ecosistema italiano dell’innovazione che si fa impresa, offrendo informazione, contenuti, servizi, connettendo la community italiana delle startup e il mondo degli investitori e dell’industria.

P4I - Partners4Innovation offre servizi di Advisory e Coaching a supporto della trasformazione digitale e dell’innovazione aperta e imprenditoriale di imprese e PA. L’approccio di P4I, che si caratterizza per una forte attenzione all’empowerment dei decisori interni all’organizzazione cliente, è reso unico dal ricorso a metodologie, benchmark e dati distintivi che permettono di superare i limiti della consulenza tradizionale, offrendo contenuti, servizi e strumenti a imprese e PA, anche di medie e piccole dimensioni.

openinnovationset.04#

Page 23: COME TROVARE LE IDEE E LE STARTUP

openinnovationset.04#

ICT&Strategy ©

TOPSELECTIONI migliori articoli per sviluppare l’innovazione nelle imprese