COME RENDERE LA SCUOLA SOSTENIBILE? · Per la merenda a scuola, utilizzare un contenitore...

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Istituto Statale Istruzione Superiore EUROPA Via Fiuggi,14-80038-Pomigliano d’Arco-NA Tel+39 081 19668187 http://www.isiseuropa.gov.it-Email:[email protected] Prodotto finale Classe IlB tecnico grafico COME RENDERE LA SCUOLA SOSTENIBILE? Anno scolastico 2013/2014 Alunna: Apuzzo Marika 1

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Istituto Statale Istruzione Superiore !EUROPA !

Via Fiuggi,14-80038-Pomigliano d’Arco-NA !Tel+39 081 19668187 !

http://www.isiseuropa.gov.it-Email:[email protected]

!Prodotto finale

!Classe IlB tecnico grafico

!COME RENDERE LA SCUOLA SOSTENIBILE? !

!Anno scolastico

2013/2014 !

Alunna: Apuzzo Marika

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Il presente prodotto risponde alla seguente situazione problema: “Come costruire un rapporto equilibrato tra uomo, natura e tecnologia?” La risposta consiste sicuramente nel rispetto dell’ambiente e nella riduzione di sprechi e di fonti di inquinamento,ma soprattutto la risposta è “Riduci,Riusa e Ricicla”. Risolvere questo problema sicuramente non è possibile, risulta però possibile indagarlo sotto diversi aspetti. Le diverse angolazioni possono essere esplorate proprio grazie alle diverse discipline che parlando linguaggi diversi, ruotando su saperi diversi e pur promuovendo competenze a volte diverse, sono comunque nella condizione sinergica di condurre all’acquisizione delle competenze trasversali che con questo intervento formativo, si vuole ottenere.

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L’UOMO E L’AMBIENTE ECCO COME ABBIAMO CURATO LA NOSTRA AULA: !!!!!!!!!!!!

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CAMPANIA FELIX: Molto tempo fa esisteva la Campania Felix così chiamata per la particolare proprietà dei suoi terreni“il paradiso dell’agricoltura”. Quella della Campania Felix è una storia drammatica dove la camorra insieme alla corruzione di politici ed amministratori pubblici si è di arricchita,riempiendo e bruciando sostanze altamente tossiche all’interno di queste meravigliose terre inquinandole “Terra dei fuochi”:è la nuova definizione sono stati avvelenati i nostri prodotti e la nostra aria che respiriamo, ma cosa ancora più grave hanno guadagnato sulla vita delle persone e guardato con indifferenza centinaia e centinaia di persone morire di cancro e leucemia tra cui anche bambini.Solo dopo tanto tempo di versamento di rifiuti tossici alcune persone hanno parlato,forse perché la loro coscienza era troppo pesante per mantenere questo segreto,sconvolgendo cittadini e destinandoli ad un probabile futuro di sofferenza e morte.Oggi continuiamo a mobilitarci in manifestazioni e campagne di sensibilizzazione per la voglia di riscatto,continuiamo a denunciare ma purtroppo non si riesce a risolvere il problema.Quale contributo,allora,possiamo dare?Possiamo fare la raccolta differenziata,utilizzando il metodo di Ridurre,Riciclare e Riutilizzare.Se si analizzano con attenzione queste tre operazioni si può facilmente vedere i propri rifiuti diminuire.Un esempio di riciclaggio o riutilizzo è quello di usare un filtro per l’acqua e con un contenitore riutilizzabile di vetro che può ridurre o eliminare completamente la necessità di bottiglie in plastica usa e getta.Semplici gesti possono fare la differenza! Dobbiamo,quindi, educare le future generazioni al rispetto dell’ambiente in cui si vive e,forse, un giorno risolvere questo enorme problema. !

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BASTA POCO PER IL NOSTRO AMBIENTE “RICICLARE”:!

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“Ridurre”: !

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“Riutilizzare”: !

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COSA POSSIAMO FARE NOI ALUNNI A SCUOLA PER

COSTRUIRE UN RAPPORTO EQUILIBRATO TRA UOMO,NATURA E TECNOLOGIA?ECCO VARI MODI:

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RISPARMIO ENERGETICO: Il risparmio energetico costituisce un “giacimento” di energia pulita, rinnovabile e gratuita!Quotidianamente ormai sentiamo parlare di innalzamento della temperatura media del pianeta, desertificazione, fenomeni meteorologici estremi, aumento del livello del mare, perdita della biodiversità,aumento della concentrazione di gas a effetto serra immessi in atmosfera dalle attività umane…..cosa possiamo fare noi per risparmiare energia iniziando dalle scuole?

ECCO VARI MODI PER RISPARMIARE ENERGIA A SCUOLA:

• Sostituisci le vecchie finestre a un solo vetro con infissi a doppi vetri. L’operazione può richiedere un certo investimento ma ridurrà della metà la perdita di energia e l’investimento sarà più che ripagato sul lungo termine.

• Non dimenticare di spegnere le luci quando non c’è ne bisogno. Spegnendo 5 lampadine lasciate accese dove non servono si può risparmiare circa € 60 all’anno ed evitare l’emissione di 400 kg di CO2 ogni anno.

• Utilizzare lampadine a basso consumo: una sola di queste può ridurre la bolletta di € 60 ed evitare l’emissione di 400 kg di CO2 durante il suo ciclo di vita che è fino a 10 volte superiore a quello delle lampadine normali. Le lampadine a basso consumo costano di più, ma alla fine fanno risparmiare.

• Evitare di lasciare gli apparecchi in standby e spegnerli con l’interruttore quando non servono (nel nostro caso i computer). Un televisore per esempio acceso per tre ore al giorno e in standby per le rimanenti 21 ore usa,consuma circa il 40% della sua energia nel modo standby.

• Evita il più possibile di creare rifiuti, dato che la maggior parte dei prodotti che acquistiamo regolarmente producono emissioni di gas ad effetto serra in un modo e nell’altro, durante la produzione, la distribuzione, ecc. Per la merenda a scuola, utilizzare un contenitore riutilizzabile, risparmiando l’energia necessaria alla produzione di contenitori usa e getta.

• Scegliere prodotti con imballaggi ridotti e riempire nuovamente i contenitori quando è possibile. • Camminare non solo fa bene, ma aiuta anche l’ambiente. Tutti però abbiamo bisogno dei mezzi di trasporto. L’importante è fare le

scelte giuste per ridurre le emissioni di CO2. • Cercare di evitare i brevi percorsi in auto perché il consumo di carburante e le emissioni di CO2 sono sproporzionatamente elevati a

motore freddo. La ricerca ha dimostrato che un percorso urbano su due è inferiore ai tre chilometri, una distanza facilmente percorribile in bicicletta o a piedi. !

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RISPARMIO DELLA CARTA: Il consumo di carta bianca si è andato diffondendo con il maggior utilizzo delle apparecchiature elettroniche, in quanto fax, fotocopie e stampe (anche non necessarie) sono oramai considerate una necessità in tutti gli uffici.Per produrre una tonnellata di: • carta da cellulosa vergine occorrono circa: - 15 alberi - 440.000 litri di acqua - 7.600 KWh di energia elettrica; • carta riciclata occorrono: - nessun albero - 1.800 litri di acqua - 2.700 KWh di energia elettrica. Il risparmio di carta e l’uso di carta riciclata sono quindi comportamenti assolutamente rilevanti per la sostenibilità ambientale.Cosa possiamo fare noi per risparmiare altri alberi da abbattere iniziando dalle scuole? ECCO VARI MODI:

• Stampiamo e fotocopiamo entrambe le facciate del foglio, usando la funzione fronte/retro, se presente.

• Usiamo,dove possibile, l’opzione di “stampa multipla” (2 o più pagine del documento per ogni facciata del foglio).

• Prima di stampare un documento, controlliamo l’opzione “Anteprima di stampa” per vedere se l’impaginazione e l’effetto visivo sono quelli desiderati.

• Sostituiamo la carta con risorse informatiche (es. bozze in forma elettronica con stampa delle sole versioni definitive). Molto spesso capita di dover commentare un documento condiviso: invece di stamparlo, sarebbe utile lavorare in formato elettronico, utilizzando la funzione “Commento” (es. usando MS Word dal menù “Inserisci” - “Commento” permette di inserire un commento nel testo).

• Riutilizziamo i fogli di stampa scartati e stampati solo da un verso per bloc-notes, stampa di bozze, supporti per lucidi.

• Smaltiamo nell’apposito cassonetto i fogli di carta usati dai due lati.

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RISPARMIO DELL’ACQUA: L’acqua é un bene limitato e dobbiamo preoccuparci per una sua gestione equilibrata e razionale orientata al risparmio.Il consumo italiano di acqua potabile di una famiglia media è di circa 200 m3 l'anno, ma solamente una minima parte è utilizzata per bere e cucinare. Un rubinetto aperto eroga 6-10 litri di acqua al minuto. 50 persone attente a tale consumo possono risparmiare oltre 1 milione di litri di acqua all’anno. Un rubinetto che gocciola può sprecare fino a 90 litri d'acqua al giorno (32.850 in un anno!), cambiare la guarnizione è sicuramente più economico e genera notevoli vantaggi sull’Ambiente.Cosa possiamo fare noi per ridurre gli sprechi d’acqua iniziando dalle scuole? ECCO VARI MODI:

• Quando andiamo in bagno e laviamo le mani non apriamo al massimo il rubinetto. • Quando soffiamo il naso,il fazzoletto,non gettiamolo nel WC ma gettiamolo nel cestino. • Non giochiamo con l’acqua. • Segnaliamo tempestivamente ai responsabili ogni guasto ai rubinetti, agli scarichi, alle tubazioni esterne

ecc. • Usiamo correttamente lo scarico del water. • Evitiamo di lasciar scorrere l’acqua inutilmente in bagno e non lasciamo rubinetti aperti o gocciolanti. !

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RIFIUTI E RACCOLTA DIFFERENZIATA: Un rifiuto secondo la legge è qualsiasi sostanza o oggetto di cui il proprietario si libera spontaneamente o obbligatoriamente.Nella vita quotidiana, quando decidiamo che un oggetto non ci serve più, lo buttiamo nella spazzatura trasformandolo in rifiuto.Esistono diverse tipologie di rifiuti che a seconda delle loro caratteristiche devono essere raccolti e smaltiti in maniera differente.La raccolta differenziata è una soluzione che consente di ridurre il volume di rifiuti da destinare in discarica o al termovalorizzatore e di risparmiare materie prime ed energia.Ma ricordiamoci sempre che prima di tutto per favorire la sostenibilità ambientale dobbiamo pensare a ridurre i rifiuti! A volte un oggetto, con un po’ di fantasia, può rinascere a nuovo uso!Cosa possiamo fare noi per fare la raccolta differenziata iniziando dalle scuole? ECCO VARI MODI:

Usiamo i contenitori per la raccolta differenziata, laddove è attivo il servizio, per i seguenti rifiuti:

• carta e cartone (escluse carta copiante, plastificata o sporca); • toner e cartucce per stampanti laser o a getto d’inchiostro, nastri p stampanti, pile e batterie; • bottiglie e contenitori di plastica; • umido(cibi vari).

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COME RIDURRE CO2 CON I TRASPORTI: La motorizzazione di massa è l’icona della nostra società moderna. Le statistiche dicono infatti che in Italia l’auto sia il mezzo più usato sia sulle brevi che sulle lunghe distanze.L’attaccamento alle macchine mostra: il traffico,stress e l’insicurezza stradale. In Italia ogni anno il trasporto di passeggeri provoca l’emissione in atmosfera di circa 70 miliardi di Kg di CO2.Cosa possiamo fare noi per ridurre CO2 per andare a scuola? ECCO VARI MODI:

• Utilizziamo i mezzi pubblici, la bici ... o le gambe! Prendendo l’abitudine di camminare o andare in bicicletta quotidianamente ci si mantiene in forma, si dimezza il rischio di malattie alle coronarie (secondo i medici viene classificata come sedentaria una persona che cammina meno di mezz’ora al giorno) ed anche il nostro portafoglio ne guadagnerà.

• Condividiamo l’auto con altri per spostarci e per andare a scuola: si risparmia, si rende più pulito l’ambiente e si socializza.

• Nel caso in cui sia necessario utilizzare l’auto, seguiamo questi 9 fondamentali consigli per ridurre i consumi, le emissioni di inquinanti e di CO2 contribuendo alla sicurezza della strada:

1. Accelerare con dolcezza;

2. Inserire al più presto la marcia superiore;

3. Mantenere una velocità moderata e il più possibile uniforme;

4. Guidare in modo attento e morbido evitando brusche frenate e cambi di marcia inutili;

5. Spegnere il motore quando si può;

6. Cambiare l’olio al momento giusto e smaltirlo correttamente;

7. Mantenere i pneumatici in pressione;

8. Rimuovere portasci o portapacchi subito dopo l’uso e trasportare solo gli oggetti indispensabili;

9. Utilizzare i dispositivi elettrici solo per il tempo necessario.

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RICERCHE E ESPERIENZE DI LABORATORIO FATTE A

SCUOLA: !

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CHIMICA

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Quali potrebbero essere le cause della distruzione del mondo?

Mais per gli animali e non per l’uomo

L’uomo sottrae:

-foreste

-animali

La trasformazione da cacciatori in agricoltura ha innescato l’aspirale del superfluo

La bistecca ricca di grassi saturi e colesterolo che procura malattie cardiovascolari e tumori

Pesca indiscriminata mare meno pescoso

Terra avvelenata

La produzione autonoma di cibo ha permesso la produzione più veloce di cibo il che richiesto l’aumento di:

+ produzione agricola ,+ fertilizzanti,+ antiparassitari, + ricerca di suolo ,+ deforestazione ,+ cemento e + diparti

Acqua violenta con dighe gigantesche che hanno portato ad allagamenti e deserti

Tecnologia impotente

La filosofia dell’usa e getta ha portato l’uomo che se da un lato ha iniziato a riciclare dall’altro ha disperso terra e mare

L’uomo ingorgo ha sempre divorato e consumato tutto ciò di cui aveva bisogno trasformando la terra in velocità sempre più elevate a vantaggio di pochi

Risorse non infinite

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sono

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Bioplastiche:sono una famiglia di materiali che sono provenienti da fonti rinnovabili, biodegradabili, o entrambi.

Le macromolecole: è una molecola di dimensioni molto grandi e di peso molecolare molto elevato. Le macromolecole sono comuni nei sistemi viventi ma comprendono anche i polimeri sintetici e artificiali.

Polimeri sintetici:sono molto differenti per la loro struttura e le loro proprietà tecnologiche, sono in continuo aumento per creare materiali nuovi.

Biodegradabilità:è una proprietà delle sostanze organiche e di composti sintetici decomposti dalla natura o meglio da batteri.

I POLIMERITermoindurenti: sono polimeri che non possono

essere fusi senza degradazione chimica. Sono

reticolati, ma presentano una reticolazione più

elevata degli  elastomeri, per cui le

reticolazioni ostacolano la mobilità delle

Una grossa molecola ottenuta dall’unione di unità ripetitive più piccole chiamate MONOMERI.

PolimerizzazionePlastiche: sono materiali organici  a elevato peso di macromolecole. Sono costituite da polimeri  miscelati con additivi o cariche varie.

Policondensazione: unione di due monomeri con espulsione di una molecola semplice, come l'acqua.

Poliaddizione: consente di polimerizzare composti organici insaturi,attraverso meccanismi di addizione

Termoplastiche:sono un polimero che diventa malleabile o modellabile di sopra di una temperatura specifica, e ritorna allo stato solido sul raffreddamento.

Fibre:sono prodotte da

polimeri ottenuti da composti

di natura organica (derivati dal petrolio), grazie a reazioni

chimiche di polimerizzazione.

Gomme essi sono fragili al di sotto di una data temperatura,fluidi viscosi al di sopra di un'altra. La loro struttura può essere paragonata ad un groviglio disordinato di spaghetti.

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TITOLO DELL’ESPERIENZA: Riciclaggio della carta !ASPETTI TEORICI: Cos’è l’amido, cos’è la cellulosa e quali sono le differenze: • L’ amido:è un polisaccaride di riserva costituito da tante molecole di glucosio legate mediante legami glucosidici di tipo alfa 1-4. Si

trova nelle piante. E' costituito da due unità l'amilosio e l'amilopectina, una è a catena semplice, l' altra è ramificata. • La cellulosa: è uno dei più importanti polisaccaridi. È costituita da un gran numero di molecole di glucosio (da circa 300 a 3.000 unità)

unite tra loro da un legame β- glicosidico. La catena polimerica non è ramificata. Le catene sono disposte parallelamente le une alle altre e si legano fra loro per mezzo di legami ad idrogeno molto forti, formando fibrille, catene molto lunghe, difficili da dissolvere. Queste fibrille localmente sono molto ordinate al punto da raggiungere una struttura cristallina. La parte cristallina è idrofoba, ossia non assorbe acqua, e quindi per poter ottenere un prodotto idrofilo (come il comune cotone) occorre sottoporre la cellulosa ad un insieme di trattamenti detti mercerizzazione, dal nome del chimico e industriale tessile inglese John Mercer che ideò il processo nel 1844 e lo brevettò nel 1851. Circa la metà delle pareti cellulari delle piante è costituita da cellulosa, ma il cotone, per esempio, è cellulosa quasi al 100%. La cellulosa è idrolizzata, in particolari condizioni, nel disaccaride cellobiosio che successivamente è idrolizzato a glucosio. Nell'intestino dell'uomo questo processo idrolitico non avviene perché mancano gli enzimi per rompere il legame glicosidico.

La differenza fra amido e cellulosa sta nel fatto che la cellula ha una catena lineare con legami β, i legami alfa dell’amido costringono le catene ad assumere una struttura ricurva. Nell’amilasi, la forma dell’amido non ramificata, la catena ricurva si piega fino a formare un’elica. Il motivo per cui digeriamo l'amido è che esso somiglia molto al glicogeno, che abbiamo come riserva di glucosio nelle nostre cellule e quindi i nostri enzimi digestivi sono in grado di scindere i suoi legami. La cellulosa invece non viene attaccata dai nostri enzimi e quindi passa tale e quale...enzimi che possono digerirla ce li hanno gli erbivori. Riciclo della carta: cosa succede a livello industriale La carta recuperata è messa in vasche piene d’acqua, nelle quali ruota una grande lama affilata, come in un frullatore. Impregnata d’acqua e macinata dalla lama, la carta si trasforma in una pasta composta per il 99 per cento da acqua e per l’1 per cento da fibra. Questa massa viene trattata con una soluzione alcalina per eliminare le sostanze indesiderate (grassi, plastiche, colle). Quindi viene lavata e, se in origine la carta era stampata, si eliminano gli inchiostri con acqua calda a circa 70 centigradi e con tensioattivi emulsionanti. Le schiume, ricche dei pigmenti degli inchiostri, sono eliminate man mano che si formano. L’impasto viene infine passato attraverso rulli che comprimono le fibre e fanno uscire l’acqua. Il processo di riciclo comporta la perdita di almeno un decimo del materiale trattato. La pasta di carta riciclata, la cui qualità è comunque inferiore a quella ricavata direttamente dal legno, viene venduta a �18

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stabilimenti per la fabbricazione dei prodotti finali. Infatti, a seconda della carta recuperata e riciclata (giornali, cartoni, carta mista) si hanno prodotti diversi: carta da imballo e da scrittura, cartoni, cartoncini e altri tipi. MATERIALI: Contenitore, bacchetta, frullatore e setaccio. STRUMENTI: Due beker. REAGENTI USATI: Candeggina 50ml(Ipoclorito di sodio) NaClO, Acqua 250ml H2O e fogli di carta fatti a pezzi. PROCEDIMENTO: Fare a piccoli pezzi dei fogli di carta, misurare 50ml di candeggina e 250ml di acqua in due beker, dopo di che mettere il tutto in un contenitore e con la bacchetta mescoliamo. Dopo aver mescolato, filtriamo la carta dalla candeggina e acqua e la sciacquiamo con dell’acqua filtrando diverse volte. Dopo di che aggiungiamo alla carta un poco di acqua e versiamo il tutto nel frullatore formando una pasta molla, dopo aggiungiamo un poco di farina, frulliamo e in fine versiamo il tutto sul setaccio. !

# # !!

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DISCUSSIONE E CONCLUSIONI: Dopo aver svolto i vari procedimenti e aver parlato della composizione della carta, abbiamo notato di aver realizzato un foglio di carta. !

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TITOLO DELL’ESPERIENZA:Effetto della superficie di contatto e della concentrazione sulla velocità di reazione ASPETTI TEORICI: Le piogge acide sono precipitazioni piovose con maggiore composizione di particelle e gas altrimenti sospese in atmosfera. Queste particelle tendono a depositarsi al suolo mediante la deposizione umida come la pioggia, la neve o la nebbia. I principali componenti acidi presenti nelle piogge sono gli ossidi di zolfo e gli ossidi d'azoto. La loro presenza in atmosfera è in parte naturale. Le attività umane hanno però aumentato la loro quantità nell'atmosfera, dando quindi luogo alla loro ricaduta umida al suolo tramite le cd "piogge acide". La ricaduta delle particelle può avvenire in due modi: nei casi di ricaduta "secca" la forma acida tende a formarsi solo successivamente alla deposizione sul terreno. Quando invece la ricaduta avviene in modo "umido" tendono a formarsi acidi prima ancora che l'acqua si depositi sul terreno. Gli ossidi di zolfo a contatto con l'acqua si trasformano in acido solforico, gli ossidi di azoto in acido nitrico. La conseguente acidificazione delle precipitazioni riduce il pH dell'acqua piovana provocando diversi danni: ala vegetazione, ai materiali da costruzione, gli inquinanti presenti nell'atmosfera si sciolgono con l'acqua piovana e tornano a contatto con le superfici al suolo provocando un effetto corrosivo della struttura per esempio di molti monumenti che sono continuamente ristrutturati per essere salvati, alla visibilità che viene peggiorata, alla salute dell’uomo aumentando il rischio di forme tumorali ai polmoni. Il consumo dei combustibili fossili è una delle principali cause inquinanti a provocare le piogge acide: SO2=H2SO3 SO3=H2SO4 N2O5=HNO3 N2O3=HNO3 CO2=H2CO3. MATERIALI: Marmo, becker e agitatore. STRUMENTI: Bilancia elettronica. REAGENTI USATI: Carbonato di calcio CaCO3 in marmo e in polvere, acido cloridrico HCl. PROCEDIMENTO: Prendiamo l’acido cloridrico lo immergiamo all’interno del becker, lo appoggiamo sulla bilancia e contemporaneamente immergiamo nel becker insieme all’acido un pezzo di marmo. Facciamo partire il cronometro e a intervalli precisi misuriamo la massa del sistema. Fare lo stesso procedimento anche con il carbonato di calcio in polvere. Fare l’esperimento prima con l’acido cloridrico 1M=HCl 1M e poi con l’acido cloridrico 0,1M=HCl 0,1M. IMMAGINI: !!!!!!!!!�21

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!!TABELLA: Prove con acido cloridrico 1M, prima con un marmo in pezzi e poi con carbonato di calcio in polvere:

!!!

!!!Prova con acido cloridrico 0,01M e marmo in pezzi 0,01M:

!

Massa t(min) #m(g) #t(min) Velocità g/min

170,02 0

17,27 1 0,05 1 0,058

170,21 2 0,06 1 0,06

MASSA t(min) #m(g) #t(min) velocità g/min

155 0

155,20 1 0,24 1 0,24

154,96 2 0,24 1 0,24

Massa t(min) #m(g) #t(min) Velocità g/min

158,10 0

158,8 3 0,02 3 0,0066

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DISCUSSIONE E CONCLUSIONI: Abbiamo notato che l’acido cloridrico quando ha 1M corrode il marmo liberando CO2,con il carbonato di calcio in polvere la reazione aumenta. Mentre quando l’acido ha 0,01M le reazioni diminuiscono nel senso che ci vuole più tempo per far avvenire la reazione. Ciò significa che più si aumenta la concentrazione più veloce avviene la reazione, più si diminuisce la concentrazione più tempo ci vuole per far avvenire la reazione. Anche la superficie di contatto incide sulla velocità di reazione: usando il marmo in polvere e quindi una superficie di contatto maggiore che non nel caso del marmo in pezzi, la velocità di reazione aumenta.

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! TITOLO DELL’ESPERIENZA: Separazione cromatografica dell'inchiostro

OBIETTIVO:Separare componenti di una miscela: • Fase stazionaria: Carta • Fase eluente: Acetone • Sistema da separare nelle varie fasi se presenti: L’inchiostro che sale attraverso la carta. !

ASPETTI TEORICI: La cromatografia è un metodo fisico di separazione per la caratterizzazione di miscele complesse, che trova applicazione in tutti i rami della scienza. È un insieme di tecniche basate sul principio della ritenzione selettiva, che mira a separare i diversi componenti di una miscela, che consenta di identificare e determinare le quantità di questi componenti. La capillarità è l'insieme di fenomeni dovuti alle interazioni fra le molecole di un liquido e un solido sulla loro superficie di separazione. MATERIALI:Becker(detto camera cromatografica) ricoperto di un vetrino, carta, penne di vario colore e matita.

STRUMENTI:Squadrette. H O H REAGENTI USATI:Acetone = CH3-CO-CH3 Formula di struttura = H –C- C -C H H H RIDUZIONE RISCHI:Tenere l'acetone lontano dalle fiamme e non berlo. PROCEDIMENTO:Abbiamo preso un foglio di carta e abbiamo tracciato nel bordo inferiore una linea con una matita,dopo ciò abbiamo disegnato tre palline ben calcate con le penne di inchiostro di vario colore(rossa,nera e blu),abbiamo versato l’acetone e il foglietto di carta nel beker, lo abbiamo tappato e alla fine abbiamo osservato cosa accadeva all’interno. IMMAGINI:

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DISCUSSIONE E CONCLUSIONI:Abbiamo ottenuto un’ cromatogramma da cui abbiamo dedotto che l’inchiostro è un miscuglio,e che l’inchiostro:

• rosso è formato da un pigmento giallo e uno fucsia • blu è formato da un pigmento viola • nero è formato da un pigmento verde e uno grigio

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Sono Isomeri

Insaturi Saturi Sono formati

La rottura dei legami Petrolio

!!

Possono essere

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Le reazioni si dividono

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Sono quelli che hanno la stessa formula bruta ma diversa formula di struttura

GLI IDROCARBURI Trans quando i sostituenti uguali sono da parte opposta rispetto al doppio legame

Cis quando i sostituenti uguali sono dalla stessa parte del doppio legame

ALCANI:contengono solo legami singoli fra gli atomi di carbonio

idrogeno carbonioALCHINI: contengono un triplo legame.

Gli stereoisomeri sono una specie di isomeri che hanno la stessa formula bruta e stessa formula di struttura,ma diversa orientazione spaziale degli atomi, li rende speculari no sovrapponibili. Sono anche detti chirali perché fanno ruotare a destra e sinistra la ruota polarizzata attraverso un filtro.

ALCHENI:contengono doppi legami.

È apolare, ha lunghe catene

CICLOALCANI:contengono legami singoli e formano un ciclo in quanto il primo e l’ultimo carbonio della catena sono legati tra loro.

Formato da una miscela di idrocarburi solidi,liquidi,gassosi. La composizione e le caratteristiche della miscela dipendono dalla provenienza del greggio.

Omolisi:dove si formano dei radicali neutri molto reattivi. Sono poco frequenti e procedono attraverso delle reazione a catena.

Eterolisi:è formato da due ioni L’ANIONE(-), CATINE(+).

COMPOSTI AROMATICI: cosi chiamati per il loro odore,il benzene è l’idrocarburo più importante rappresentativo di questa serie,ha otto atomi di idrogeno in meno rispetto all’alcano con lo stesso numero di atomi di carbonio. Elettrofile:avvengono

quando una specie positiva attacca una specie che presenta un’altra elettrica.

Nucleofile:avvengono quando una specie negativa attacca una molecola con una bassa densità

IL CROMOFORO: si definisce a un gruppo di atomi capaci di conferire colorazione a una sostanza seguito da una transizione elettrica. Si tratta di sostanze che hanno doppi legami coniugati come nel caso degli anelli aromatici. Eliminazione:nella quale due

gruppi sostituenti sono rimossi da una molecola formando un doppio legame,un triplo o un anello.

Addizione:dove due o più entità molecolari si combinano formando una più grande.

Sostituzione:in cui un atomo o gruppo funzione è sostituito da un altro atomo o gruppo funzionale.

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TITOLO DELL’ESPERIENZA:Misura del calore di reazione ASPETTI TEORICI:Una reazione chimica che durante il suo svolgimento sviluppa calore è detta "esotermica", mentre una reazione chimica che durante il suo svolgimento assorbe calore dall'esterno è detta “endotermica". Una reazione esotermica è quindi una reazione che comporta un trasferimento di calore dal sistema all'ambiente. Analogamente una reazione endotermica è una reazione che comporta un trasferimento di calore dall'ambiente al sistema. MATERIALI:Scatola di polistirolo(calorimetro),camera,agitatore

STRUMENTI:Termometro(portata110,sensibilità1C°),2cilindri graduati

REAGENTI USATI:Acido cloridrico=HCl,Idrossido di sodio=NaOH. HCl+NaOH=NaCL+H2O

PROCEDIMENTO:Versiamo all’interno di un cilindro graduato l’acido cloridrico,e nell’altro il cloruro di sodio fino a raggiungere 100ml del

cilindro, versiamo l’acido cloridrico all’interno della camera della scatola e chiudiamo la scatola con l’appropriato coperchio,attendiamo

qualche minuto,dopo aver aspettato alziamo il coperchio della scatola,vediamo la temperatura descritta sul termometro e annotiamo su

un foglio la temperatura,dopo di che versiamo all’interno della camera insieme all’acido cloridrico l’Idrossido di sodio,chiudiamo la scatola

con il suo appropriato coperchio,attendiamo per qualche minuto e poi vediamo la temperatura sul termometro e annotiamo i dati.Ripetere

l’operazione diverse volte.

DATI SPERIMENTALI:

!IMMAGINI:

ESPERIMENTO: TEMPERATURA 1 TEMPERATURA2 CALORE: Q

PRIMO 18C° 24C° 1300 Cal

SECONDO 18C° 25C° 1300Cal

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DISCUSSIONE E CONCLUSIONI:Abbiamo notato che l’acido cloridrico all’interno del calorimetro è andato in equilibrio con l’ambiente,necessita di energia esterna per procedere quindi è endotermica ed ha una temperatura minore,mentre abbiamo notato che tra acido cloridrico e Idrossido di sodio avviene una reazione dove notiamo un trasferimento di calore dal sistema all’ambiente quindi è esotermica ed ha una temperatura maggiore. !

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Non metalli +H2

+O2

Classificazione dei principali composti inorganici

Metalli +H2 idruri idracidi

+O2

anidridiossidi

+H2O

+H2O

Idrossidi o basi o alcali

Acidi !ossigenati

Sali

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BIOLOGIA !

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GLI ECOSISTEMI

Comprende

La componente biotica(VIVENTI) La componente abiotica(NON VIVENTI)

Si tratta dell'ambiente circostante luce, terra (suolo e sottosuolo), rocce, acqua, aria …….

Sono costituiti da cellule ed hanno un ciclo vitale

Si dividono in

Decompositori(funghi e batteri):ricercano energia attraverso la demolizione di resti organici fino a ridurli in sostanze inorganiche che diventeranno poi sostanze nutritive per il nutrimento dei produttori

Consumatori (animali): sono eterotrofi si nutrono a spese di altri organismi

Produttori(piante e alghe):praticano la fotosintesi e sono autotrofi, trasformano sostanze inorganiche in sostanze organiche e si producono il nutrimento da soli

Cioè di nutrimento in base a quello che mangiamo sono suddivisi:

• Primari = erbivori

• Secondari = carnivori

• Terziari = carnivori che mangiano altri carnivori

In un ecosistema ci sono organismi che mangiano altri organismi. Ogni gruppo di organismi, con queste caratteristiche rappresenta un livello trofico dell’ecosistema e l’insieme dei livelli trofici costituiscono una catena alimentare cioè il percosso dell’energia da un livello trofico all’altro.

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Sviluppo sostenibile:

! Sostenibilità significa prendersi cura,quando diciamo che siamo in grado di sostenere qualcosa, significa che possiamo andare avanti con quello che abbiamo.Ma in realtà che cosa è la sostenibilità ?

Definizione di sviluppo sostenibile: sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i nostri bisogni.(vedi scuolasostenibile.com ).

Con parole più semplici lo sviluppo sostenibile vuole significare come si può mantenere l’esistenza sia come individuo che come comunità.Di fronte alle grandi sfide che minacciano il pianeta, la sostenibilità misura la nostra capacità di affrontare e superare le prove con decisioni ed azioni ponderate per noi stessi e per le future generazioni.L’impegno, la partecipazione ed il buon senso sono i principali

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motori di uno sviluppo sostenibile.Per conseguire lo sviluppo sostenibile è necessario agire attraverso l’ educazione ambientale.Lo

sviluppo sostenibile è un’attitudine che si concretizza con le azioni. Osservando il grafico:!

!notiamo che non esiste sviluppo sostenibile se non c’è integrazione ed equilibrio fra le tre dimensioni, sociale, economica ed ambientale.La dimensione sociale vede lo sviluppo della società come una via di partecipazione per tutti.La dimensione economica mira ad una giusta distribuzione globale del benessere, proteggendo da uno sfruttamento sconsiderato le risorse naturali ed umane.La dimensione ambientale ha l’obiettivo di mantenere la natura e l’ambiente per le generazioni future.La cultura è la base che integra le tre dimensioni dello sviluppo sostenibile.Dal grafico si nota che non è possibile aumentare contemporaneamente le 3 dimensioni, è indispensabile fare delle scelte.Lo sviluppo sostenibile quindi è uno sviluppo partecipato.è un processo continuo che deve coniugare, interconnettere le tre dimensioni fondamentali e inscindibili dello sviluppo per garantire la così detta regola dell’equilibrio delle tre E: ecologia, equità, economia.Mettere in pratica i principi dello sviluppo sostenibile significa riuscire a indirizzare le proprie decisioni verso

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un equilibrio che riesca a conciliare la protezione dell’ambiente, l’equità sociale e il benessere economico.Lo sviluppo sostenibile viene

anche rappresentato con il modello dei 3 cerchi concentrici!

In questa rappresentazione si nota come l’ economia si trova all’interno di una società, ma entrambe sono inserite nell’ ambiente.Bisogna iniziare sui banchi di scuola a sensibilizzare, educare, promuovere un cambiamento generazionale verso uno sviluppo sostenibile più consapevole.Come si può intuire dal modello circolare rappresentato, per conseguire lo sviluppo sostenibile bisogna da subito nelle scuole incominciare ad agire attraverso l’educazione ambientale perchè l’obiettivo primario sarà quello di conservare la natura e l’ambiente per le generazioni future.Tuttavia anche se la matrice ecologica è quella prevalente, lo sviluppo sostenibile non può ridursi alla sola salvaguardia dell’ambiente ma deve interessare tutte le discipline perchè è un approccio trasversale globale.

Non mettiamo la testa sotto la sabbia ma prendiamo le nostre decisioni!!

www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=video&cd=1&ved=0CDsQtwIwAA&url=http%3A%2F%2Fwww.youtube.com%2Fwatch%3Fv%3DiA6hCCFhNzU&ei=Mi1RU5ibGqe6ygOrrYIY&usg=AFQjCNHCSxSPRwc8AgToOlnWYMJVlfnBqw&bvm=bv.

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La raccolta differenziata è il modo migliore per preservare e mantenere le risorse naturali, a vantaggio nostro ma soprattutto delle generazioni future: riusare, riutilizzare e valorizzare i rifiuti, contribuisce a restituirci e conservare un ambiente più ricco. Ogni nostra azione produce inquinamento: anche la più comune, come per esempio leggere un giornale o bere un'aranciata, non sarebbe nulla, se non considerassimo che ogni giorno nel mondo vengono stampate milioni di pagine, costruite milioni di bottiglie in plastica o lattine in alluminio, assemblati milioni di oggetti e mobilio per le nostre case, quindi milioni di alberi abbattuti, milioni di litri di petrolio consumati, milioni di kg di anidride carbonica immessi nell'atmosfera,con la raccolta differenziata, invece, gran parte di queste risorse vengono risparmiate. Quando si fa la raccolta differenziata si dividono:

1. I prodotti di riuso:rifiuti pericolosi: i farmaci che dispersi nell’ambiente vengono assorbite da piante e animali danneggiandoli. Le pile oggetti che a fine uso diventano rifiuti pericolosi perché contengono acidi e metalli pesanti (piombo, mercurio, manganese, litio, cadmio) inquinanti per l’ambiente. Indumenti: se utilizziamo materiali riciclati nei processi di produzione ci permette di risparmiare grandi quantità di risorse naturali non rinnovabili, ma anche di salvare risorse rinnovabili come gli alberi. Il RAEE: si tratta di un decreto, è l’acronimo che indica “Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche”. Questo decreto prevede che i produttori di Apparecchiature Elettriche ed elettroniche, al momento della vendita di un prodotto nuovo, si facciano carico di smaltire o recuperare un prodotto usato o un apparecchiatura adibita alle stesse funzioni della nuova apparecchiatura fornita e il cui peso non sia superiore al doppio di quella appena acquistata.

2. Prodotti di riciclaggio:la plastica, se si può riciclare anche una sola bottiglia di plastica può protegge l’ambiente dalle emissioni prodotte dal petrolio che sarebbero stati utilizzati per fare una nuova bottiglia. Ogni tonnellata di plastica che si riciclano farà risparmiare quasi una tonnellata di olio, la quantità di acqua ed energia che una persona normale usa più di un periodo di due mesi. La carta come tutti i rifiuti, pone problemi di smaltimento, è però un materiale riciclabile, poiché la cellulosa che contiene può essere sottoposta a ripetuti utilizzi,la carta recuperata può essere trattata e riutilizzata come materia seconda per la produzione di nuova carta. Il vetro,il riciclaggio del vetro è il processo di trasformazione dei prodotti di scarto in vetro nuovo utile. La materia prima necessaria per la produzione di vetro al mondo è vasto, ma non è rinnovabile. Con il riutilizzo, si riduce il consumo di materie prime, che si evitano gli ecosistemi minerarie deterioramento.

3. Impianto di compostaggio:Il riciclaggio dei rifiuti organi proviene dagli scarti alimentari di cucina ,dalla gestione dei giardini pubblici e privati e dai mercati,si tratta di una grande quantità di materiale che finisce in discarica. Riciclare questi rifiuti conviene sotto molti punti di vista: diminuisce il fabbisogno di discariche, si riducono i costi di smaltimento, si evita la produzione di inquinanti (odori e percolato in discarica o eventuale bruciatura di questi scarti), si recupera un prezioso materiale utile a garantire la fertilità dei suoli. La frazione organica è il risultato di un processo d'igienizzazione e stabilizzazione (maturazione-ossidazione) della componente organica dei Rifiuti Solidi Urbani (RSU),chiamati compost.

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! !4. I rifiuti indifferenziata:lo scopo dei rifiuti indifferenziati o residui (ossia i rifiuti che rimangono dopo la raccolta differenziata) è

di recuperare una ulteriore parte di materiali riciclabili, ridurre il volume del materiale in vista dello smaltimento finale e di stabilizzare i rifiuti in modo tale che venga minimizzata la formazione dei gas di decomposizione ed il percolato. Il trattamento avviene in un termovalorizzatore un inceneritore di rifiuti in grado di sfruttare il contenuto calorico dei rifiuti stessi per generare calore, riscaldare acqua ed infine produrre energia elettrica. Si distingue quindi dai vecchi inceneritori che si limitavano alla sola termodistruzione dei rifiuti senza produrre energia. L'impiego dei termovalorizzatori sembra essere una parziale via di uscita dal problema delle discariche e una opzione per diversificare i processi di eliminazione dei rifiuti solidi urbani (RSU), può essere utilizzato anche per produrre CDR (combustibile derivato dai rifiuti) dove dovrebbe essere rimosso solamente l'umido ed i materiali non combustibili (vetro, metalli) mentre carta e plastica sarebbero confezionati in "ecoballe" da incenerire.

GLOSSARIO: !RAEE: è un decreto, che indica “Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche”.

Risorse naturali non rinnovabili: sono quelle che una volta utilizzate si esauriscono,come lo spazio,il tempo,i combustibili fossili.

Risorse rinnovabili: sono quelle che continueranno a venir fornite dall’ambiente finché esisteranno il sole e la terra,come l’energia solare,il vento,l’acqua e l’energia geotermica.

Petrolio: Il petrolio è un liquido oleoso che si trova nelle profondità del terreno. E' un combustibile fossile derivato dalla composizione di sostanze organiche di origine prevalentemente animale rimaste sepolte sotto la crosta terrestre da 10 a 100 milioni di anni.

Cellulosa della carta: La cellulosa è uno dei più importanti polisaccaridi. È costituita da un gran numero di molecole di glucosio.

Il riciclaggio:Per riciclaggio dei rifiuti si intende tutto l'insieme di strategie volte a recuperare materiali dai rifiuti per riutilizzarli invece di smaltirli.

Le materie prime:Sono i "beni" necessari alla vita dell'uomo ed al suo benessere: di conseguenza sono anche basilari per l'economia mondiale sono: Petrolio e i suoi derivati (benzine, gasolio ...),Cereali (grano, avena, mais, soia e derivati ...), Metalli preziosi e non (oro,

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argento, platino, palladio, rame, zinco ...) ,Carni (maiali, bovini ecc.ecc) ,Prodotti "coloniali" o "tropicali" (caffe', zucchero, cacao, succo d'arancia...) ,Fibre (cotone) e Legname da costruzione.

Gli ecosistemi: Un ecosistema è una porzione di biosfera delimitata naturalmente, cioè l'insieme di organismi animali e vegetali che interagiscono tra loro e con l'ambiente che li circonda.

Minerario deterioramento: È un danno causato da microrganismi (batteri, muffe e lieviti) agli alimenti.

Rifiuti organici: Sono composti da tutte quelle sostanze di origine vegetale o animale(residui di cucina,scarti di portatura del verde pubblico e privato)che giornalmente occupano circa un terzo dei rifiuti solidi urbani.

La fertilità dei suoli: La fertilità agronomica del terreno, cioè la sua capacità di sostenere produzioni vegetali di quantità e qualità soddisfacenti e soprattutto costanti nel tempo, dipende da una molteplicità di fattori fisici, chimici e microbiologici.

RSU:Sono i Rifiuti soliti urbani

Rifiuti indifferenziata: sono i rifiuti che rimangono dopo la raccolta differenziata.

Termovalorizzatore: e un inceneritore di rifiuti in grado di sfruttare il contenuto calorico dei rifiuti stessi per generare calore, riscaldare acqua ed infine produrre energia elettrica.

Discariche:Dove i rifiuti possono attendere di subire dei trattamenti intermedi come ad esempio l’ incenerimento o il funzionamento richiesto dal riciclaggio,ma il loro destino è quello di finire interrati.

CDR: combustibile derivato dai rifiuti.

Ecoballe: Viene ammesso dalla legge, in fase di produzione dell'ecoballa, l'utilizzo ,per non più del 50% in peso, di alcuni rifiuti riciclabili, quali le plastiche non clorurate, poliaccoppiati plastici (come gli imballaggi multimateriale plastica-alluminio o plastica-alluminio-carta), gomme sintetiche non clorurate, resine e fibre sintetiche non contenenti cloro che causa la produzione di diossina durante la combustione.

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Formato

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L’elevato calore specifico: la presenza di legami a idrogeno fa si che l’acqua abbia un calore specifico. Quando riscaldi una sostanza,la temperatura aumenta perché le sue molecole si muovono una conseguenza dell’elevato calore specifico dell’acqua è che in grandi laghi è in grado di immagazzinare calore di giorno e di notte lo rilascia.

Una sostanza che in acqua causa diminuzione della concentrazione di ioni H+ è detta base

La densità: è la quantità di materia di un corpo divisa per il volume che occupa.

Un composto che in acqua libera ione H+ è detto acido

La scala del PH

Per esempio il ghiaccio è meno densa dell’acqua liquida,ciò e dovuto dai legami a idrogeno.

OssigenoL’ACQUASolvente:è la sostanza che scioglie le altre

Una soluzione: è un miscuglio omogeneo di due o più sostanze, cioè una miscela in cui non è possibile distinguere i singoli componenti

È formato da un legame a idrogeno e covalente,è polare, la sua molecola ha una forma a “V.”

Idrogeno

Soluto:è la sostanza che deve essere sciolta.

Tensione superficiale:le molecole situate sulla superficie formano una specie di pellicola in grado di sostenere dai pi coli pesi come una graffetta o un insetto.

Coesione:quando le molecole tendono a stare unite tra loro.

Adesione:quando le molecole d’acqua sono attratte da varie molecole di altro tipo.

Le proprietà

Capillarillarità:l’adesione e la coesione sono alla base di questo fenomeno che permette il trasporto dell’acqua dalle radici alle foglie delle piante

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TITOLO DELL’ESPERIENZA:Proprietà dell’acqua !OBIETTIVO:Determinare con degli esperimenti le proprietà dell’acqua:

• Densità dell’acqua • Tensione superficiale • Capillarità !

ASPETTI TEORICI:La capillarità è un fenomeno che permette all'acqua di salire in tubicini molto sottili. Questo fenomeno è spiegato dall'esistenza di forze di attrazione tra le molecole dell'acqua e le pareti del tubicino: tali forze sono dette forze coesione di adesione. La densità è la quantità di materia di un corpo divisa per volume che occupa. Quando le sostanze congelano, le molecole si sistemano di solito più vicino una all'altra. L'acqua si comporta in modo anomalo: congela a temperature inferiori a 0oC, ma a temperature intorno a 4oC l'acqua comincia ad espandersi e di conseguenza la densità si riduce. La densità di una sostanza significa peso in chilogrammi di un metro cubo di una sostanza. Quando due sostanze sono mescolate ma non si dissolvono una nell'altra, la sostanza con la densità più bassa galleggia sull'altra. Questo e' il caso è ghiaccio, a causa della maggiore densità dell'acqua liquida. La tensione superficiale è generata da forze tra le molecole situate sulla superficie che formano una specie di pellicola in grado di sostenere dei piccoli pesi come una graffetta o un insetto. MATERIALI:Piccole scodelle, colorante(paprica),stuzzicadenti,punessa,elastici,vetrini,ago.

SOSTANZE USATE:Acqua,ghiaccio. PROCEDIMENTO: • La capillarità:Abbiamo immerso all’interno della scodella l’acqua e il colorante,abbiamo preso i vetrini e all’interno gli abbiamo

messo un ago e poi li abbiamo chiusi e fermati con delle molle,in fine (abbiamo preso il formato e)NO li abbiamo immersi nell’acqua con il colorante e abbiamo osservato cosa accadeva.

• Densità dell’acqua: Abbiamo immerso all’interno di una ciotola l’acqua e qualche cubetto di ghiaccio e abbiamo osservato cosa accadeva.

• Tensione superficiale:Abbiamo preso due piccole scodelle e gli abbiamo immerso all’interno l’acqua, in una scodella abbiamo messo sopra l’acqua la punessa, nell’altra gli stuzzicadenti, dopo aver notato cosa accadeva,sopra a un dito abbiamo messo un po’ di sapone e lo abbiamo appoggiato sopra l’acqua nelle due scodelle, dopo ciò abbiamo osservato cosa accadeva.

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!IMMAGGINI:

!!!!!!!DISCUSSIONE E CONCLUSIONI:

• La capillarità:Abbiamo osservato che l’acqua saliva all’interno del formato creato. • Tensione superficiale:Abbiamo osservato che l’acqua forma una specie di pellicola che è in grado di sostenere dei piccoli pesi

come la punessa e gli stuzzicadenti,e che se appoggiamo un po’ di sapone sopra la pellicola essa si rompe. • Densità dell’acqua:Abbiamo osservato che il ghiaccio immerso nell’acqua, galleggia e poi si scioglie.

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!TITOLO DELL’ESPERIENZA: Composizione dell’acqua !

OBIETTIVO: Spiegare la molecola dell’acqua a dei ragazzi di terza media ASPETTI TEORICI: L'acqua è la sostanza fondamentale per la vita di tutti gli esseri viventi.Possiamo, dunque, sostenere che l'acqua è vita, infatti, né le piante né gli animali potrebbero sopravvivere senza di essa, poiché tutti gli esseri viventi contengono e fanno uso di acqua. La molecola di acqua è formata da due atomi di idrogeno legati ad un atomo di ossigeno (H2O). Ogni atomo di idrogeno ha un solo elettrone che viene messo in comune con l'ossigeno che, a sua volta, partecipa al legame con un elettrone. Essendo presenti elettroni e protoni in numero uguale, la molecola di acqua risulta complessivamente neutra. La molecola d'acqua è detta “polare” perché ha un polo debolmente negativo vicino all'ossigeno e uno debolmente positivo vicino all'idrogeno. Poiché l’ossigeno è capace di tenere gli elettroni più vicino a sé rispetto all’idrogeno. Quando due molecole d’acqua sono vicine tendono ad unirsi tra loro come calamite formando legami tra l’idrogeno debolmente positivo e l’ossigeno debolmente negativo. MATERIALI: Palline di polistirolo e stuzzicadenti di legno lunghi. PROCEDIMENTO:Spiegare ai ragazzi delle scuole medie la molecola dell’acqua, utilizzando un modello che la rappresenti in modo da far capire bene com’è formata. MMAGGINI:

!DISCUSSIONE E CONCLUSIONI:Dopo aver spiegato la molecola dell’acqua e passato la parola ai miei compagni per far vedere e ascoltare altri esperimenti riguardanti l’acqua, abbiamo incuriosito e stupito molti ragazzi.

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!TITOLO DELL’ESPERIENZA:Densità dell’acqua

OBIETTIVO: Caratteristiche di galleggiamento dei liquidi in due esperimenti. ASPETTI TEORICI: L’acqua, quando gela, si dilata, ossia riduce la sua densità a parità di volume: questo è il motivo per cui il ghiaccio galleggia sull’acqua o una bottiglia piena d’acqua messa in freezer si spacca. Le variazioni di densità dell’acqua dipendenti dalla temperatura condizionano la presenza della vita nei mari e nei laghi profondi. Ad esempio, se il ghiaccio avesse densità maggiore dell’acqua affonderebbe tendendo ad accumularsi sul fondo e, in luogo della sua elevata inerzia termica, non potrebbe ricevere dal sole energia sufficiente per sciogliersi. Ben presto, quindi, mari e laghi profondi sarebbero trasformati in enormi ghiacciai privi di forme di vita.

MATERIALI:Per il primo esperimento occorre: un contenitore trasparente.

Per il secondo esperimento occorre: tre pezzi di candela e tre contenitori trasparenti.

SOSTANZE USATE: Per il primo e per il secondo esperimento occorrono: olio, alcool e acqua.

PROCEDIMENTO:

1. Si versano nell'ordine: l'acqua, l'olio, e l'alcool. Questa operazione deve essere eseguita molto lentamente evitando che l'alcool si mescoli con l'acqua. I tre liquidi si disporranno uno sull'altro, in fondo l'acqua, sopra l'olio ed in cima l’alcool.

2. Si versano l’olio, alcool e acqua negli appositi contenitori e si immerge in ognuno di esse una candela

IMMAGINI: !!!!!!!!

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!!DISCUSSIONE E CONCLUSIONI: • Anche per due liquidi si può parlare di galleggiamento: l'olio galleggia sull'acqua e l'acqua affonda nell'olio. Un liquido galleggia su di un altro se ha minore densità. Tuttavia, non sempre è possibile svolgere l'esperimento; infatti se i liquidi sono miscibili, come nel caso di acqua e alcool, è impossibile verificare chi dei due galleggia sull’altro. • La possibilità di galleggiare dipende dalla densità del liquido e del corpo,un corpo galleggia in un liquido se la sua densità è minore o al più uguale a quella del liquido: la candela è intermedia sull’olio perché hanno densità pari, affonda nell’alcool perché la sua densità è maggiore invece sul’ acqua galleggia perché la sua densità è minore. !

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DIRITTO !

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La tutela dell’ambiente: Il diritto dell’ambiente si occupa di definire leggi,norme e regolamenti per tutelare e prevenire l’inquinamento del nostro pianeta. Il diritto ambientale comprende l’acqua, l’aria,il suolo,il paesaggio, i boschi,…. Il diritto all’ambiente indica una pluralità di situazioni tutelabili. Per esempio il diritto alla salute,a un ambiente più pulito,…. Quando un soggetto subisce un danno ambientale ricorre al giudice amministrativo. Per poter ottenere un risarcimento al danno ambientale il soggetto deve avere un legame con quel territorio. Questo legame autorizza il soggetto a presentarsi davanti al giudice poiché l’ambiente essendo un valore costituzionale diviene parte essenziale di un ambito sociale. Molti anni fa ci fu l’accordo di Arhus,in vigore dal 2001,con l’obiettivo di coinvolgere i cittadini nelle attività ambientali,per contribuire alla tutela del diritto che spetta a ogni individuo delle generazioni presenti e future di vivere in un ambiente adatto a garantire la sua salute e il suo benessere. La tutela dell’ambiente è divenuta un importate problema politico,sociale e scientifico soltanto negli ultimi 25 anni, essa ha molti antecedenti storici e culturali,ma il movimento ambientalista è emerso come forza politica e intellettuale a livello mondiale soltanto negli anni sessanta. Le ragioni per cui la tutela dell’ambiente è diventata importante in questo periodo sono varie. Ad esempio si sono sviluppate più attività umane sull’ambiente naturale in conseguenza, la crescita della popolazione e dello sviluppo economico e tecnologico. Man mano che l’impatto sull’ambiente aumenta, aumentano i disastri, come fuoriuscite di petrolio,incidenti nucleari,…..La nascita di una nuova etica ambientale in armonia con l’ambiente hanno fatto creare preoccupazioni e di conseguenza domande per il diritto e la tutela dell’ambiente. È nato cosi l’ambientalismo che è l’insieme delle iniziative politiche per la tutela e il miglioramento dell’ambiente naturale.

Per salvare il nostro ambiente serve:

• Primo: ancora più fragile dell´economia italiana è il suolo della Penisola. Sono state censite almeno mezzo milione di frane, che interessano poco meno del 10% del nostro territorio. Non si tratta solo di morfologia naturale: il degrado è velocizzato dall´abbandono delle coltivazioni e da incendi boschivi spesso dolosi. Ma anche dalla cementificazione (infrastrutture e insediamenti abitativi) che sigillando i suoli accresce la probabilità di frane e alluvioni e ne rende più gravi gli effetti, dall´incuria per il regime delle acque, che riduce le risorse idriche e genera disastrose esondazioni.

• Secondo: il paesaggio italiano è fra i più devastati d´Europa. A fronte di un incremento demografico nullo, abbiamo il più alto consumo di suolo d´Europa. Incentivi, sanatorie e condoni hanno seminato per il Paese migliaia di capannoni "industriali" dove non si produce nulla e nulla viene immagazzinato (ma che "producono" vantaggi fiscali per chi li fa). Almeno due milioni sono gli appartamenti invenduti (centomila solo a Roma e dintorni), eppure si continua a costruire. Città preziose come Bologna vedono svuotarsi il centro storico, mentre si favoleggia di grattacieli, imitando gli sceicchi del Golfo Persico in una provinciale corsa a una "modernità" già stanti.

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• Terzo: da quando il governo Berlusconi tagliò quasi un miliardo e mezzo al già languente bilancio del ministero dei Beni culturali (luglio 2008), le strutture pubbliche della tutela hanno visto un vertiginoso ridursi di funzionalità e capacità d´intervento. Mentre cala ogni giorno il numero degli addetti, per pensionamenti e assenza di turnover, e la loro età media si avvicina ormai ai 60 anni, aumentano sulla carta i loro compiti. Soprintendenti-superman devono reggere due, tre, quattro uffici spostandosi da una città all´altra, e intanto mancano i soldi per telefono, benzina, luce elettrica. Per rimediare, qualcuno ha una soluzione pronta: chiudere le Soprintendenze, accorpando gli ultimi superstiti in uffici regionali senza competenze, senza bilancio, senza poteri.

Ecco cosa dice l’articolo:“Art. 9 - La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio artistico della Nazione”. Per quanto riguarda l'aspetto giuridico, in realtà l'articolo 9 non contempla la difesa dell'ambiente in maniera diretta. Anche la legislazione ordinaria è stata tardiva e di difficile applicazione, tanto da consentire in maniera quasi indisturbata la speculazione privata, che ha provocato danni irreparabili agli elementi naturali. A partire dal 1985 è stato imposto alle Regioni l'obbligo di adottare piani urbanistici che tengono conto dei valori paesaggistici e ambientali e nel 1986, per meglio coordinare gli interventi mirati a contenere il danno ambientale, è stato istituito il Ministero dell'Ambiente. Solo con la legge istitutiva del Ministero, la salvaguardia dell'ambiente è stata finalmente riconosciuta come un diritto fondamentale dell'individuo. La legislazione e gli impegni nazionali e internazionali a difesa dell'ambiente. Il problema “ambiente” non è circoscritto a un Paese o a una zona limitata, perché più inquinata delle altre; in maniera più o meno diretta la protezione dei beni naturali riguarda l'intera umanità. I vertici e i provvedimenti internazionali. Stoccolma, 1972 A livello internazionale la presa di coscienza ufficiale dei problemi ambientali è avvenuta con la “Conferenza dell'Onu sull'ambiente umano”. In quell'occasione i delegati di 113 nazioni per la prima volta hanno messo a punto un piano d'azione per porre un freno al deterioramento delle condizioni di vita sul pianeta e hanno indicato una serie di princìpi guida relativi ai diritti e alle responsabilità nei confronti dell'ambiente di cui gli individui e i Governi devono tener conto nell'indirizzare i relativi comportamenti e le politiche di sviluppo. Nel documento finale dell'incontro si afferma che l'uomo è “portatore di una solenne responsabilità per la protezione e il miglioramento dell'ambiente per le generazioni presenti e future”. In questa dichiarazione sono contenuti due concetti fondamentali che ritroviamo poi nelle innumerevoli definizioni di sviluppo sostenibile che sono date state nei successivi trenta anni: in primo luogo lo sviluppo umano deve essere rispettoso dell'ambiente e di conseguenza non deve limitarsi a guardare le esigenze del presente, ma deve garantire anche alle generazioni future la possibilità di godere di risorse naturali. L'UNEP è stato istituito a seguito di questa Conferenza. La sua missione consiste nel fornire una guida e nell'incoraggiare la collaborazione nella cura per l'ambiente, mettendo in grado nazioni e popolazioni di migliorare la propria qualità della vita senza compromettere quella delle generazioni future. Le sue principali priorità comprendono: Controllo

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ambientale, valutazione e allarme precoce sul danno ambientale; Promozione di attività ambientaliste in t Continua » La salvaguardia dell’ambiente

Infine ecco gli impegni della legislazione interna : • AMBIENTE, ITALIA DAVANTI AGLI USA MA IN EUROPA SIAMO TRA I PEGGIORI

In Italia l'ambiente è tutelato meglio che in Germania, Olanda e Stati Uniti. Secondo i risultati di una ricerca che prende in esame il raggiungimento degli obiettivi che gli Stati si sono dati in materia di sostenibilità e salvaguardia ambientale, l'Italia nella classifica mondiale del rispetto delle politiche di sostenibilità ambientale è al 21esimo posto, dietro paesi che avremmo immaginato meno attenti alla sostenibilità ambientale (la Colombia è 17esima, la Malaysia è nona) e davanti a nazioni che solitamente vengono additate ad esempio (la Germania è 22esima, l'Olanda 27esima). Prima in assoluto è la Nuova Zelanda che precede Svezia, Finlandia, Repubblica Ceca e Regno Unito. Solo 28esimi gli Stati Uniti, superati in graduatoria da quasi tutti i paesi dell'Unione Europea, oltre che da Giappone, Taiwan, Cile e Argentina.

• DECRETO SULL’AMIANTO

Il 20 ottobre 2004 entra in vigore il decreto del Ministero dell'ambiente e del territorio "Regolamento relativo alla determinazione e disciplina delle attività di recupero dei prodotti e beni di amianto e contenenti amianto."Con tale decreto vengono adottati i disciplinari tecnici sulle modalità per il trasporto ed il deposito dei rifiuti di amianto nonché sul trattamento, sull'imballaggio e sulla ricopertura dei rifiuti medesimi nelle discariche, approvati dalla Commissione per la valutazione dei problemi ambientali e dei rischi sanitari connessi all'impiego dell'amianto.

• RIDUZIONE DELLE EMISSIONI DEI GAS AD EFFETTO SERRA

Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio ha emanato due decreti riguardanti l'attuazione dei programmi pilota, a livello nazionale e internazionale, per la riduzione delle emissione dei gas ad effetto serra. I programmi pilota, previsti dalla legge di ratifica del Protocollo di Kyoto, hanno l'obiettivo di definire i modelli di intervento più efficaci dal punto di vista dei costi per la riduzione delle emissioni e l'impiego di piantagioni forestali per l'assorbimento del carbonio.Con il decreto ministeriale 11 novembre 2004 è disposta l'assegnazione di Euro 30.000.000 per la promozione della realizzazione di progetti pilota a rapida cantierabilità.Il decreto 11 febbraio 2005 dispone, invece, l'erogazione di Euro 25.000.000

• INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO

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La Camera dei deputati ha definitivamente approvato il disegno di legge sull'inquinamento elettromagneticoIl decreto ha lo scopo di dettare i principi fondamentali per la tutela della salute dei lavoratori, delle lavoratrici e della popolazione dagli effetti dell’esposizione a determinati livelli di campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici ai sensi e nel rispetto dell’articolo 32 della Costituzione.Il decreto intende anche promuovere la ricerca scientifica per la valutazione degli effetti a lungo termine e attivare misure di cautela da adottare in applicazione del principio di precauzione.Inoltre, vuole assicurare la tutela dell’ambiente e del paesaggio e promuovere l’innovazione tecnologica e le azioni di risanamento volte a minimizzare l’intensità e gli effetti dei campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici secondo le migliori tecnologie disponibili.Le disposizioni contenute nel testo si applicano agli impianti, ai sistemi e alle apparecchiature per usi civili, militari e delle forze di polizia, che possano comportare l’esposizione dei lavoratori, delle lavoratrici e della popolazione a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici. In particolare, le disposizioni si applicano agli elettrodotti ed agli impianti radioelettrici, compresi gli impianti per telefonia mobile, i radar e gli impianti per radiodiffusione.Maggiore attenzione anche per quanto riguarda gli apparecchi e i dispositivi di uso domestico.

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Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica !

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LA CARTA: La carta è un materiale che serve per fare libri, quaderni, giornali, riviste etc. Anche oggi, nonostante i computer, la TV, e gli altri sistemi elettronici di comunicazione, è un materiale igroscopico, costituito da materie prime fibrose prevalentemente vegetali, unite per feltrazione (fenomeno che consiste nella salda unione reciproca delle fibre cellulosiche da una sospensione) ed essiccate, inoltre questo prodotto può essere arricchito da collanti, cariche minerali, coloranti ed additivi diversi.Una colla (o adesivo) è una sostanza capace di far aderire in maniera permanente una superficie ad un'altra, anche composte da materiali diversi. Può essere di origine naturale o sintetica. Il termine indica inoltre una sostanza glutinosa animale con forte potere adesivo.Storicamente veniva ricavata da tessuti animali come ossa, pellame e pesce oppure dal tessuto connettivo. Tra le colle di origine animale si possono ricordare le colle alla gelatina e colle di caseina. Tra le colle di origine vegetale si possono ricordare invece la colla di farina a base di amido, usata per lo più per incollare vari tipi di carta, e la gomma arabica. Oggi, però, la produzione prevalente riguarda le colle non organiche ed alcune sostanze moderne sono estremamente adesive e sempre più importanti nell'industria.Esistono numerosi tipi di colla come materiale fondamentale e caratterizzante di materiali autoadesivi come i nastri adesivi, le etichette autoadesive, gli adesivi di varia natura (ad esempio le figurine, gli adesivi per automobili) e innumerevoli applicazioni industriali business to business. A seconda delle applicazioni e delle tecniche di spalmatura si possono distinguere: • Adesivi acrilici ad acqua • Adesivi acrilici in solvente • Adesivi hot melt (colla a caldo) In genere questi tipi di materiali richiedono un supporto da cui il frontale adesivo possa essere rimosso. In genere si utilizzano a questo scopo carte siliconate o film siliconati. La carta può essere classificata in base al suo impiego di paste diverse e sostanze aggiunte danno origine a diversi tipi di carte:in commercio troviamo una grande varietà di prodotti cartacei e numerosi tipi di carta e di cartone.Si usa classificare questi prodotti in base al loro spessore ed al loro peso espresso in grammi per metro quadro. Si hanno così tre gruppi:

• carta propriamente detta,con spessore da 0,02mm a 0,3mm e peso tra 10 e 150 gr/m2;

• cartoncino,con spessore da 0,3mm a 0,7mm e peso compreso tra 150 e 400 gr/m2;

• cartone, con spessore oltre 0,5mm e peso superiore a 400 gr/m2 In sintesi il processo di fabbricazione consiste in vari stadi che portano alla formazione della carta a partire dal legno. I principali stadi sono:

1. Preparazione delle fibre: spappolamento 2. Sbiancamento 3. Formazione del foglio e pressatura 4. Trattamenti superficiali vari 5. Essiccamento. Il legno è formato indicativamente da:

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• Cellulosa (circa 45%) • Emicellulosa (circa 30%) • Lignina (circa 20%) • Estraibili vari: terpeni, resine, acidi grassi (circa 5%). Cellulosa ed emicellulosa costituiscono le fibre del legno, mentre la lignina è l'interfibra che le tiene unite. Agli albori dell'industria cartaria si creavano i fogli manualmente, poi furono sviluppate macchine per la produzione in continuo della carta. Inizialmente si trattava di fabbriche che utilizzavano il processo completo dal taglio degli alberi fino alla carta (in bobina). Oggi la maggior parte delle industrie utilizza come materia prima polpa di cellulosa prodotta da carta di riciclo.Il materiale più comunemente usato è la polpa di legno o di cellulosa, solitamente legno tenero come per esempio l'abete o il pioppo, ma - a seconda degli usi - si possono utilizzare anche altre fibre come cotone, lino e canapa, oltre che, ovviamente, carta riciclata. Le principali proprietà della carta sono identificabili a gradi linee anche senza l’uso di strumenti di laboratorio:

• la grammatura e le proprietà sono rivelabili al tatto;

• la resistenza allo strappo, strappando il foglio o rompendolo nel centro con le dita;

• la distribuzione delle fibre (“speratura”) si può osservare sia allo strappo che guardando la carta in controluce;

• la scrivibilità passando un pennino inchiostrato sul foglio ed osservando se l’inchiostro sbava;

• l’opacità sovrapponendo il foglio ad un altro foglio stampato e verificando se si legge quanto è scritto sotto;

• il grado di bianco confrontando fogli diversi sia alla luce del sole che alla luce artificiale

CARTA DEI VINCOLI:riporta il sistema dei vincoli e dei rispetti utili variamente introdotti da leggi nazionali o regionali, da eventuali altri provvedimenti amministrativi di natura locale, da piani di settore quali i piani di bacino ed i piani del parco che sono già operativi.Non sono riportati i vincoli introdotti di piani paesaggistici,da forma specifica alle previsioni e li rende operativi.

La struttura della carta dei vincoli può essere così sintetizzata:Vincoli paesistici: in tale sezione sono perimetrate le aree e le zone soggette vincolate;Beni culturali: nell’ambito di tale sezione vengono individuati gli edifici vincolati,le aree soggette a vincolo archeologico;Vincoli ambientali: in tale sezione si riporta la perimetrazione delle aree protette provinciali e la localizzazione dei pozzi di approvvigionamento idropotabile;Vincoli per la sicurezza e la difesa del suolo: tale sezione, con riferimento alla sicurezza, riporta la classificazione sismica del territorio comunale e, con riferimento alla difesa del suolo, riporta la perimetrazione delle aree soggette a vincolo idrogeologico,;Rispetti:in tale sezione, la carta individua le fasce di rispetto utili alla tutela di particolari zone o aree in coerenza con la vigente normativa;

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Altri vincoli:la carta introduce inoltre in tale sezione i tematismi relativi alla localizzazione sul territorio degli attuali impianti per le telecomunicazioni. Prende infine in considerazione le aree percorse dal fuoco, per le quali si realizza un focus di dettaglio.

L'insieme dei vincoli è stato organizzato in un Sistema Informativo Territoriale che ha permesso di produrre la CARTA DEI VINCOLI. L'impostazione grafica dei vari tematismi è stata consolidata in un Arc Map Document (.mxd) che ne ha permesso la restituzione a stampa in vari formati e scala quali .pdf, .jpg, tiff etc. Per consentire la massima portabilità, i vari tematismi (vincoli) sono stati orgnizzati in shapefiles e documentati con una opportuna scheda metadati che ne descrive le caratteristiche rispetto a fonte, riferimento normativo, eventuali elaborazioni/manipolazioni dei dati originali, scala, ecc.. La carta e il cartone si distinguono per la grammatura, ossia peso espresso in grammi al metro quadro. Si può ritenere che la carta comprenda fogli fino a grammatura 200 gr/m2. I cartoni sono fogli superiori a 400; possono raggiungere 1100 gr/m2.

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YOHJI YAMAMOTO: Yohji Yamamoto (⼭山本 耀司): Carriera:Nato il 3 ottobre 1943 a Tokyo è uno stilista giapponese.Dopo essersi laureato in legge all'Università Keio nel 1966, Yamamoto prosegue i propri studi di design della moda alla Bunka Fashion College. Dopo aver presentato le proprie creazioni pret-a-porter nel 1977, debutta a Parigi nel 1981, Yamamoto diventa rapidamente uno degli stilisti più influenti sulla scena dell'alta moda. Le sue principali linee di abbigliamento,ottengono un grande successo commerciale, soprattutto a Tokyo, anche se entrambi marchi sono venduti anche nelle boutique a New York, Parigi e Anversa.Nel 1989, il regista Wim Wenders realizza un documentario sulla vita e la professione di Yamamoto, intitolato Appunti di moda e di viaggio.In anni più recenti Yamamoto ha avviato diverse collaborazioni con marchi come Adidas, Hermès, Mikimoto e Mandarina Duck, che hanno aumentato il bacino di utenza del brand giapponese, permettendogli di aprire nuovi negozi nel mondo, e la prima boutique Y-3 a New York. Inoltre collaborazioni con artisti di vario genere (Elton John, i Placebo, Takeshi Kitano - per il quale ha realizzato i costumi per i film Brother, Dolls e Zatoichi[1]-, Pina Bausch e Heiner Müller), hanno dato l'occasione allo stilista di mostrare differenti lati della sua estetica.Fra i clienti di Yamamoto si possono citare Herbie Hancock, Chris Lowe, Pete Wentz, Steve McQueen, la stilista Donna Karan, e l'attore Justin Theroux. Yamamoto ha anche disegnato i costumi di scena per i concerti di Jean Michel Jarre.Lo stile: Yohji dice:« Lo stile è l'arte di mischiare, di mettere in valore e di governare esteticamente ciò che uno ama. Per quel che mi riguarda, mi piace associare allo chic dei creatori quel che vado trovando al mercato delle Pulci. Scegliere è la nostra ultima libertà. Indossare gli abiti di certi stilisti è come cambiare vita. Quando qualcuno mi dice: "Yohji, desidero portare i tuoi vestiti", gli rispondo: "Attento, non fidarti. Non è così semplice". »Lo stile Yamamoto venne definito dalla stampa "moda post-atomica", per via dei tagli irregolari e degli ampi squarci che caratterizzano i suoi abiti. Dal 1983, la moda Yamamoto (insieme a quella di Rei Kawakubo), inizia a influenzare le passerelle occidentali. Già dalla metà degli anni ottanta,gli viene riconosciuto dai suoi colleghi il titolo di "maestro". Nelle collezioni del 1997 rende omaggio a Chanel Dior, invertendo le proprie tendenze innovative, e recuperando canoni e stilemi della moda tradizionale.

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SCIENZE APPLICATE!

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La percezione visiva: Percepire significa acquisire informazioni sul mondo circostante attraverso i nostri sensi.In particolare i nostri occhi trasmettono al cervello gli stimoli visivi che qui vengono selezionati, organizzati e rielaborati per premetterci di comprendere ciò che stiamo osservando.La visione del colore rappresenta un fenomeno complesso per il quale intervengono tre fattori principali: la radiazione luminosa, la composizione chimica e strutturale della materia e le relazioni occhio/cervello.La percezione del colore ha origine dalla luce bianca che colpisce la superficie degli oggetti. Essi a loro volta hanno la proprietà di riflettere tutta o parte della luce che ricevono. Più in particolare, la superficie di un oggetto trattiene alcune lunghezze d’onda e ne riflette altre. Per poter vedere qualsiasi cosa abbiamo bisogno della presenza della luce, al buio assoluto siamo completamente ciechi, anche se utilizzando gli altri sensi riusciamo, a fatica, ad orientarci e a muoverci. Solo attraverso la comprensione del funzionamento dell’occhio è possibile capire come riusciamo a vedere i colori.Va specificato che quando si parla di occhio, si intende esclusivamente quello umano, e di conseguenza anche per la percezione dei colori si fa sempre riferimento all’uomo, poiché gli animali hanno la capacità di vedere e percepire i colori in maniera totalmente differente rispetto a noi.Gli oggetti e tutte le superfici illuminate riflettono una parte di luce. Il termine luce si riferisce alla porzione dello spettro elettromagnetico visibile dall'occhio umano, compresa da lunghezze d'onda, Questo intervallo coincide con il centro della regione spettrale della luce emessa dal Sole che riesce ad arrivare al suolo attraverso l'atmosfera. I limiti dello spettro visibile all'occhio umano non sono uguali per tutte le persone, ma variano soggettivamente.La presenza contemporanea di tutte le lunghezze d'onda visibili, in quantità proporzionali a quelle della luce solare, forma la luce bianca.La radiazione luminosa riflessa attraversa una parte dell’occhio fino ad essere assorbita dai fotorecettori della retina,essi,sono sensibili a tre diverse lunghezze d'onda che corrispondono ai tre colori fondamentali rosso, verde, blu. Da qui si generano dei segnali nervosi che, inviati al cervello attraverso il nervo ottico, danno origine allo stimolo di colore.L'occhio ha quattro componenti principali: il sistema ottico, il

sistema di messa a fuoco, la pupilla e la retina.!

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!IL SISTEMA OTTICO:Il sistema ottico è costituito da cornea, umore acqueo, cristallino e umore vitreo. La cornea, la parte anteriore più esterna dell’occhio, è una sottile membrana trasparente che consente alla luce di penetrare all’interno; l’umore acqueo è un liquido salino che si trova tra la cornea e il cristallino; l’umore vitreo è una sostanza gelatinosa trasparente che riempie il globo oculare; il cristallino, situato dietro la cornea, è simile ad una lente biconvessa, ed ha il compito di concentrare i raggi luminosi su ogni punto della retina. Questi danno origine alla proiezione sulla retina di immagini capovolte e rimpicciolite dell’ambiente che vediamo. E’ compito del nervo ottico comunicare le informazioni al cervello che poi provvederà a raddrizzarle.

IL SISTEMA DI MESSA A FUOCO:Il sistema di messa a fuoco consente la visione “nitida” degli oggetti a qualunque distanza tra l’occhio e l’oggetto. E’ costituito dal cristallino, che si trova immediatamente a ridosso della superficie anteriore dell’occhio, e da una serie di piccoli muscoli. La capacità di una visione nitida dipende dall’elasticità del cristallino e varia secondo l’età degli individui.

LA PUPILLA:La pupilla è l’elemento attraverso cui la luce entra nell'occhio. L’iride, la porzione colorata dell’occhio intorno alla pupilla, regola la quantità di luce modificandone il diametro. La pupilla si dilata quando c’è troppa luce e si restringe con poca luce.

LA RETINA:La retina è la membrana nervosa che riveste il fondo dell’occhio. E’ costituita da una serie di cellule sensibili alla luce che hanno la capacità di trasmettere al cervello attraverso il nervo ottico gli impulsi luminosi trasformandoli in impulsi elettrici.E’ in questa parte del processo visivo che avviene la visione del colore.

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!La luce del cielo arriva in forma diretta e riflessa. Il cielo può essere immaginato come una cupola al cui centro si trova l'osservatore. Il sole appare su questa cupola come un disco luminoso. La luce diretta è solo quella che giunge direttamente da questo disco, mentre tutto il resto è “luce diffusa” o “riflessa”, riflessa dalle molecole dell’aria e da eventuali superfici circostanti (edifici, prati, pavimenti, ecc.). La maggior parte della luce che illumina la superficie terrestre è pertanto luce diffusa. L’intensità, il colore della luce, la luminosità e la luminanza dell’intero cielo variano durante il giorno, le stagioni e in rapporto alla nuvolosità.L’occhio vede tutti quegli oggetti che, almeno in parte, riflettono le radiazioni luminose da cui sono colpiti o che emettono radiazioni luminose per proprio conto. Le radiazioni luminose riflesse o emesse dagli oggetti sono poste a fuoco sui coni e bastoncelli della retina e gli impulsi nervosi di conseguenza evocati, sono inoltrati lungo il nervo ottico sino a varie stazioni di relay, dalle quali in parte pervengono alla corteccia visiva del lobo occipitale del cervello,essa è chiamata fisiologia dell’occhio. Il vantaggio di avere due occhi funzionanti, anziché uno solo, consiste principalmente nel possedere una vera visione binoculare, vale a dire stereoscopica. Ciò conferisce alla visione il senso di profondità e di distanza ed equivale ad aggiungere una terza dimensione al campo visivo. Per una corretta visione binoculare risultano indispensabili: 1. la possibilità di far convergere i due bulbi oculari (ovvero sia di ruotarli lievemente in direzione mediale);2. la possibilità di variare il diametro del foro pupillare;3. l’accomodazione;4. la normalità dei mezzi rifrangenti o diottrici dell’occhio. !E' stato sperimentato che ognuno di noi possiede sistemi di archiviazione e di mappe cognitive innate che permettono alla nostra mente di catalogare e archiviare ordinatamente le immagini percepite.Esistono delle teorie che si integrano una e la teoria cognitivista cioè la psicologia della forma,esso fornisce una serie di dati utili all'osservatore per verificare le ipotesi formulate della mente per associazione.Molto importante è il ruolo della memoria nella comprensione dell’immagine perché essa ci permette di conservare e di richiamare, anche a distanza di tempo, una serie di forme, oggetti o volti che sono legati a precedenti esperienze visive.Esistono delle leggi della percezione visiva:

• Legge della vicinanza: gli elementi del campo percettivo vengono uniti in forme con tanta maggiore coesione quanto minore è la distanza tra di loro.

• Legge della simmetria: elementi disposti specularmente rispetto ad un asse o punto vengono letti dal nostro sistema percettivo come un insieme unitario.

• Legge della somiglianza: gli elementi vengono uniti in forme con tanta maggior coesione quanto maggiore è la loro somiglianza.

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• Legge della chiusura (forma chiusa): le linee che formano delle figure chiuse tendono ad essere viste come unità formali. La nostra mente è predisposta a fornire le informazioni mancanti per chiudere una figura, pertanto i margini chiusi

• Legge della continuità di direzione (o della forma): una serie di elementi posti uno di seguito all’altro, vengono uniti in forme in base alla loro continuità di direzione. Nella figura percepiamo come unità AB e XY e non AY e XB o ancora AX e YB.

• Legge dell’esperienza passata: elementi che per la nostra esperienza passata sono abitualmente associati tra di loro tendono ad essere uniti in forme. Un osservatore che non conosce il nostro alfabeto non può vedere la lettera E in queste tre linee spezzate.

• Legge della “curva buona” o “destino comune “: gli elementi presenti in un'immagine si costituiscono in un insieme strutturato quando tendono a completarsi reciprocamente. gli elementi che hanno un movimento solidale tra di loro, e differente da quello degli altri elementi, vengono uniti in forme. In una configurazione tendono a unificarsi le linee con la stessa direzione od orientamento o movimento, secondo l’andamento più coerente, a difesa delle forme più semplici e più equilibrate.

• Legge della pregnanza: la forma che si costituisce è tanto “buona” quanto le condizioni date lo consentono. In pratica ciò che determina fondamentalmente l’apparire delle forme è la caratteristica di “pregnanza” o “buona forma” da esse posseduta: quanto più regolari, simmetriche, coesive, omogenee, equilibrate, semplici, concise esse sono, tanto maggiore è la probabilità che hanno d’imporsi alla nostra percezione.

I diversi tipi di geometria entrano di pieno diritto e a tutti i livelli nella teoria del campo(Il campo è uno spazio che presenta alcune caratteristiche costanti in ogni suo punto; in esso compiamo determinate operazioni come la tensione, il movimento, la continua trasformazione) per caratterizzare gli aspetti formali, e non solo strumentalmente ma talvolta come reali protagonisti della forma:

• il campo geometrico-intuitivo si avvale prevalentemente della geometria euclidea, che è la geometria in cui le proprietà metriche delle figure rimangono inalterate quando siano sottoposte a traslazione, rotazione, riflessione, o dilatazione;

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• il campo ghestaltico si avvale prevalentemente della geometria affine, di quella geometria cioè che permette diverse trasformazioni e la proiezione tramite raggi paralleli della figura su un piano comunque disposto; e della geometria proiettiva, basata sulla proiezione di una figura da un fuoco o punto focale su uno schermo posto tra il punto e la figura oppure al di là della figura;

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• il campo topologico si avvale della geometria topologica, di quella geometria cioè che studia le proprietà di una forma che si conservano durante le cosiddette "deformazioni continue" come la piegatura, la torsione, l'allargamento, ecc., in cui non si modifica però l'ordine dei punti geometrici;

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• il campo fenomenologico si avvale della geometria o teoria degli insiemi, in cui l'ordine dei punti non è mantenuto durante quella particolare trasformazione chiamata "diffusione", ma in cui i punti, cambiata la disposizione della figura originaria, restano sempre in corrispondenza, come lo erano nella figura originaria o di base. Si tratta dello studio delle proprietà che si conservano nelle corrispondenze biunivoche. Le trasformazioni che si hanno nei vari campi di studio si avvalgono di tutti i tipi di geometria, salvo certe prevalenze in un campo piuttosto che nell'altro.

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Si può analizzare la struttura del campo in due modi:

1. L'immagine dello spazio: che si studia tramite due espressioni dello spazio moderno: lo spazio cartesiano e lo spazio prospettico. Gli insiemi spaziali secondo il metodo cartesiano sono dipendenti esclusivamente dalla materia come pura quantità estesa, continua e divisibile, suscettibile di una spiegazione meccanica e geometrica. L'assoluta oggettività dello spazio cartesiano è astrazione; ad esempio proiezioni ortogonali e assonometrie.Gli insiemi spaziali prospettici permettono di creare una visione di profondità e nella sua assoluta oggettività è una pura rappresentazione naturalistica.

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2. Lo spazio dell’immagine: lo sviluppo della psicologia come scienza ha dato uno sbocco fondamentale nella psicologia della forma. Non si tratta più di ricercare quale sia l'immagine dello spazio ma qual è lo spazio dell'immagine. Gli oggetti, le strutture, i segni in quanto immagini che occupano lo spazio, il mondo visivo, possiedono una spazialità nel senso che organizzati in un determinato modo anziché in un altro, formano uno spazio anziché un altro. Si tratta di indagare e conoscere come si forma questa spazialità che dipende da un processo ghestaltico, di configurazione, cioè dal modo come gli oggetti formano un insieme, e nello stesso tempo dipende dalla psicologia della percezione visiva.

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L’IPERTESTO: L'ipertesto è uno strumento di comunicazione sviluppatosi in ambiente informatico e strettamente legato all’uso del computer; è sostanzialmente un insieme di documenti (se di solo testo, abbiamo l'ipertesto vero e proprio), anche di diverso tipo( testi scritti, suoni, immagini, filmati: abbiamo allora un "ipermedia") collegati tra loro in una struttura logica che permette una consultazione "a salti" decisa dal lettore, ma predisposta dall’autore all'atto della sua creazione. La stesura e consultazione di un documento tradizionale ( per es. un libro), è lineare , mentre invece, quella ipertestuale procede per associazioni ( come in questo documento).Secondo molti studiosi, la struttura logica di un ipertesto è del tutto simile allo sviluppo della conoscenza, rappresentabile con una mappa concettuale. Non esiste solo un collegamento sequenziale tra un concetto ed un altro, ma i concetti stessi sono tra di loro uniti da una fitta rete di collegamenti. La conoscenza, di per se stessa, non è chiusa, ma compie dei salti, dei veri e propri collegamenti fra un oggetto di informazione ed una altro, a lui strettamente associabile per qualche motivo. L'ipertesto e l'ipermedia offrono dunque al discente la possibilità di affrontare le diverse tematiche di apprendimento secondo una modalità reale ed efficace; inoltre permettono di individualizzare l'apprendimento, dal momento che i percorsi seguiti per apprendere un determinato contenuto, possono non essere gli stessi e ci si può fermare a diversi livelli di approfondimento, a seconda degli interessi e delle capacità del fruitore.Oltre a tutto questo non si deve dimenticare la pluralità di canali e di media veicolati da un ipermedia "Intelligenze multiple" di Gardner, che integra, al suo interno, suoni, immagini, animazioni, filmati. Allora, un apprendimento che fa affidamento sulla pluralità di canali percettivi, sull’emotività e sulla loro integrazione e su strumenti di rappresentazione non legati al linguaggio verbale può essere efficace perché vicino al modo di apprend re dell’uomo, che determina il proprio apprendimento non solo leggendo un testo, ma imitando ( sguardo all'azione/animazione di altri), ascoltando (comprensione orale di una spiegazione o di una narrazione) o interpretando un immagine ( la prima forma di scrittura dell'uomo…).

Istruzioni per l'uso

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INGLESE

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WHAT TO DO TO REDUCE WASTE? Reduce, Reuse, Recycle — Three great ways YOU can eliminate waste and protect your environment! Waste, and how we choose to handle it, affects our world's environment—that's YOUR environment. The throwaway society uses products to be used once and then thrown away, we throw away a broken item, we want the newest things on the market, therefore the rubbish disposal is an enormous problem. Some waste is burned (but that raises air pollution problems);some is buried(but we don’t want to live near a landfill because of the smell).The obvious solution is to recycle the materials; the generally recycled ones are steel, aluminium, glass, paper and plastic. The environment is everything around you including the air, water, land, plants, and man-made things. And since you probably know that you need a healthy environment for your own health and happiness, you can understand why effective waste management is so important to YOU and everyone else. The waste we create has to be carefully controlled to be sure that it does not harm your environment and your health. How can you help? You can help by learning about and practicing the three R's of waste management: Reduce, reuse, and recycle! Practicing all three of these activities every day is not only important for a healthy environment, but it can also be fun too. So let's learn more about waste and waste management, so you can make our world a safe and healthy place: • Reduce: Reduce/Reduction: to make something smaller or use less, resulting in a smaller amount of

waste. "Source reduction" is reducing waste before you purchase it, or by purchasing products that are not wasteful in their packaging or use .A key part of waste "reduction" is "conservation"—using natural resources wisely, and using less than usual in order to avoid waste. You can practice reduction by selecting products that do not have to be added to landfills or the waste stream in general.

• Reuse:You can "reuse" materials in their original form instead of throwing them away, or pass those materials on to others who could use them too! Remember, one man's trash is another man's treasure! Here are some examples of reuse...Take along washable cups or travel mugs instead of disposables; a lot of restaurants and stores will be glad to fill or refill your own mug .When you use disposables like plastic cups, plates, utensils, and plastic food storage bags, don't throw them away! Wash and reuse them—most of them will last for a long time with many uses.

• Recycle:Recycle—don’t just toss everything in the trash. Plastic is a major environmental problem because we use so much of it, and not being biodegradable, it remains to pollute the environment. Lots of things (like cans, bottles, paper, and cardboard) can be remade into either the same kind of thing or new products. Making new items from recycled ones also takes less energy and fewer resources than making products from new materials. Just about anything in your home (or office or school, etc.) that cannot be reused CAN be recycled into something else. You'd be amazed what can be done with a recycled product! A recycled soda bottle, can be made into T-shirts, combs, or hundreds of other plastic goods that can be used for many years. Even your

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brand new computer case might be made from ordinary recycled plastics. And paper products can take on different forms as well; an old phone book or coloring book might become one of your school books or a notebook, The organic wastes recycled properly are been recycled by farmers to produce compost, a totally natural fertiliser. Your recycling mission is not impossible! In fact, it is very simple:Don't throw away anything that can be recycled! !

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FISICA

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Risparmio energetico: Negli ultimi anni si sta sempre più diffondendo la consapevolezza che le risorse energetiche naturali (gas, gasolio, carbone, etc) stanno progressivamente esaurendosi. E’, quindi, di fondamentale importanza avere tempestivi ed esaurienti chiarimenti in merito nonché conoscere tutte quelle apparecchiature e soluzioni attualmente presenti sul mercato che aiutino a conseguire gli obiettivi di efficienza energetica oggetto dell’incentivazione fiscale, anche perché non va dimenticato che risparmiare energia, per il singolo, significa ridurre drasticamente gli oneri di gestione della propria struttura. Quindi, Risparmio Energetico significa anche Risparmio Economico.Il problema energetico, nei suoi vari aspetti, (dall'accesso alle risorse non rinnovabili, combustibili fossili, uranio ecc., allo sviluppo delle fonti rinnovabili, al risparmio energetico, all'effetto serra e al conseguente riscaldamento globale), è al centro degli studi della comunità scientifica internazionale e delle preoccupazioni dei leader politici e dei movimenti ecologisti.Tuttavia l'enfasi sul concetto di energia nasconde la scarsa attenzione ad un altro concetto, fondamentale per la piena comprensione del problema: il concetto di entropia. Il nesso energia,entropia: Rudolf Clausius nel Trattato sulla teoria meccanica del calore scrisse: "Possiamo dire che S [l'entropia] indica il contenuto di trasformazione del corpo, così come diciamo che U [l'energia interna] è il contenuto di calore e lavoro del corpo stesso. Tuttavia, poiché sono dell'opinione che i nomi di quantità di questo tipo – che sono così importanti per la scienza – debbano essere derivati dai linguaggi antichi, propongo di chiamare la grandezza S con il nome di entropia del corpo, partendo dalla parola greca tropè che significa trasformazione. Intenzionalmente ho formato il termine entropia in modo da renderlo il più possibile simile al termine energia: infatti entrambe queste quantità sono così strettamente connesse l'una all'altra dal punto di vista del significato fisico, che mi pare utile una certa analogia anche nei loro nomi.L'utilizzo congiunto dei concetti di energia ed entropia permette una semplice ed elegante sintesi dei principi della termodinamica:nelle trasformazioni reali, irreversibili, l'energia totale di un sistema isolato (l'universo è un sistema isolato) si conserva, mentre l'entropia, aumenta sempre.Queste due affermazioni costituiscono di fatto il contenuto del primo e del secondo principio della termodinamica. E' possibile dimostrare che qualunque ciclo

termodinamico reversibile è approssimabile da una successione di cicli di Carnot e che vale quindi la relazione ! .Ne segue

logicamente che la grandezza ! (una semplice combinazione delle grandezze fondamentali della termologia, Q e T) è una funzione di stato, che dipende solamente dallo stato fisico, caratterizzato da un punto di vista termodinamico, dalle grandezze P (pressione), V (volume) e T (temperatura in K), e non dalla particolare trasformazione (reversibile) seguita per giungere a quello stato.

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E' possibile anche definire la variazione ! di entropia tra due stati A e B, come: ! o, più in generale, come:

! dove ! sono le varie quantità di calore scambiate dal sistema alle varie temperature ! , intermedie tra la temperatura iniziale e quella finale, lungo un qualunque percorso reversibile. E' possibile ridurre l'entropia di un sistema, ma solamente fornendo lavoro dall'esterno al sistema. Questo operazione comporta un aumento dell'entropia dell'ambiente e, complessivamente, dell'universo.E' possibile raffreddare i corpi nel frigorifero e diminuirne così l'entropia, ma al prezzo fornire lavoro (elettrico) dall'esterno, di riscaldare l'ambiente e di aumentarne quindi l'entropia.Le piante trasformano costantemente elementi chimici, Carbonio, Ossigeno, Azoto, prelevati dal terreno e dall'atmosfera in proteine vegetali. Si tratta di processi che comportano una diminuzione di entropia, ma richiedono la presenza di luce. Il flusso di energia luminosa riduce l'entropia della pianta, ma aumenta quella dell'ambiente.Mettere ordine in una stanza (processo certo non spontaneo) e ridurne quindi l'entropia è possibile, ma richiede lavoro (umano) dall'esterno e ciò comporta un aumento dell'entropia dell'ambiente.ECCO VARI MODI PER RISPARMIARE ENERGIA: !• Programma il termostato in modo tale da abbassare la temperatura di notte, o quando in casa nonc’è nessuno, e rialzarla all’ora del

risveglio o del rientro a casa. La tua bolletta sarà più leggera del 7-15%. • Sostituisci le vecchie finestre a un solo vetro con infissi a doppi vetri. L’operazione può richiedere un certo investimento ma ridurrà della metà la perdita di energia e l’investimento sarà più che ripagato sul lungo termine. • Evita di riporre nel frigo i cibi ancora caldi o tiepidi. Lasciandoli prima raffreddare potrete risparmiare altra energia. • Controlla che l’acqua non sia troppo calda. Non è necessario regolare il termostato del boiler oltre i 60°C. Lo stesso vale per l’acqua

del riscaldament • Non dimenticare di spegnere le luci quando non ne hai bisogno. Spegnendo 5 lampadine lasciate accese dove non servono potrai

risparmiare circa € 60 all’anno ed evitare l’emissione di 400 kg di CO2 ogni anno. • Passa alle lampadine a basso consumo: una sola di queste può ridurre la bolletta di € 60 ed evitare l’emissione di 400 kg di CO2

durante il suo ciclo di vita che è fino a 10 volte superiore a quello delle lampadine normali. Le lampadine a basso consumo costano di più, ma alla fine fanno risparmiare.

• Evita di lasciare gli apparecchi in standby e spegnili con l’interruttore quando non servono. Un televisore acceso per tre ore al giorno (il tempo medio trascorso dagli europei davanti alla TV) e in standby per le rimanenti 21 ore usa consuma circa il 40% della sua energia nel modo standby. Stacca il caricabatteria quando non è in uso.

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• Persino scollegato dal telefono, infatti, consuma elettricità. È stato calcolato che circa il 95% va sprecato se si lascia la spina del caricatore sempre inserita.

• Evita il più possibile di creare rifiuti, dato che la maggior parte dei prodotti che acquistiamo regolarmente producono emissioni di gas ad effetto serra in un modo e nell’altro, durante la produzione, la distribuzione, ecc. Per il tuo pranzo al sacco, usa un contenitore riutilizzabile, risparmiando l’energia necessaria alla produzione di contenitori usa e getta.

• Usa le borse riutilizzabili. Quando fai la spesa, risparmia energia e produzione di rifiuti usando borse riutilizzabili anziché farti dare una busta in ogni negozio. I rifiuti non solo scaricano CO2 e metano nell’atmosfera, ma possono inquinare l’aria, le falde acquifere e il suolo.

• Scegli prodotti con imballaggi ridotti e riempi nuovamente i contenitori quando è possibile. • Camminare non solo fa bene, ma aiuta anche l’ambiente. Tutti però abbiamo bisogno dei mezzi di trasporto. L’importante è fare le

scelte giuste per ridurre le emissioni di CO2. • Prova una di queste alternative per recarti al lavoro: la bicicletta, andare a piedi, il car pooling, i trasporti pubblici, il telelavoro. In media,

per ogni litro di benzina bruciato dal tuo motore vengono rilasciati oltre 2,5 kg di CO2. • Cerca di evitare i brevi percorsi in auto perché il consumo di carburante e le emissioni di CO2 sono sproporzionatamente elevati a

motore freddo. La ricerca ha dimostrato che un percorso urbano su due è inferiore ai tre chilometri, una distanza facilmente percorribile in bicicletta o a piedi.

• Cerca di lavare la tua auto a mano o con una pompa anziché al lavaggio automatico, che spreca molta più elettricità e acqua del vecchio metodo tradizionale. !

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MATEMATICA

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Impianti di Illuminazione a Led Il Led sono l’ultima tecnologia innovativa per l’illuminazione. Questa tecnica è particolarmente efficace per via delle sue capacita elettriche di conduzione. Grazie al materiale e al tipo di funzionamento è in grado di produrre una notevole fonte di luce con un consumo energetico molto basso. Lampade Led a confronto con altre: Prendiamo in considerazione un locale commerciale e analizziamo alcuni aspetti importanti. Molte volte si crede che le lampade a Led non siano sufficientemente potenti e quindi creino coni di ombra o effetti di luce sgradevoli. Per questo nei locali commerciali si trovano lampade a ioduri metallici che possono arrivare a consumare anche 150 watt a lampada, la stessa lampada crea calore che si diffonde nel controsoffitto (che è il minimo) ma soprattutto nel locale commerciale il che se non correttamente climatizzato può creare non pochi fastidi ai clienti e dipendenti con potenziali colpi di freddo e caldo costanti. Quindi per avere un locale ben illuminato l’imprenditore usa lampade a ioduri metallici fino a 150 watt per lampada più l’accensione a moderata intensità del climatizzatore, ma quanto spende di corrente?? Decisamente troppo. Pensiamo alla soluzione Led, per compensare il tipo di intensità nell’illuminazione con la lampada a ioduri di metallo usata prima potremmo analizzare un led da 26 watt per lampada. Siamo già 150 watt contro 26 watt, e qui i numeri parlano da soli, Ma non solo, le lampade led non producono calore quindi l’imprenditore dovrò accendere il climatizzatore del locale eventualmente per scaldarlo d’inverno, non per refrigerarlo tutto l'anno a causa dell’eccessivo calore emanato dalle lampade, quindi anche in questo caso il risparmio di energia usata si riscontra nel conto energetico. Esistono anche altre caratteristiche migliorative a livello tecnico per preferire i Led a qualsiasi altro impianto di illuminazione. A confronto con il Neon ad esempio i led generalmente non hanno alimentatori o starter da collegare a parte nell’impianto. Altro risparmio, tecnico e di manutenzione in termini di sostituzioni. �73

Risparmio energetico rispetto al consumo energetico

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PER IL NOSTRO AMBIENTE BASTA POCO CI DEVE ESSERE SOLO L’ORGANIZZAZIONE DA

PARTE DI OGNI INDIVIDUO,EDUCANDO LE FUTURE GENERAZIONE AL RISPETTO DELL’AMBIENTE.

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COME RENDERE LA SCUOLA SOSTENIBILE? ! 1! Il presente prodotto risponde alla seguente situazione problema: ! 2! L’UOMO E L’AMBIENTE ECCO COME ABBIAMO CURATO LA NOSTRA AULA: !3!CAMPANIA FELIX: ! 4! BASTA POCO PER IL NOSTRO AMBIENTE “RICICLARE”:! 5! “Ridurre”: ! 6! “Riutilizzare”: ! 7! COSA POSSIAMO FARE NOI ALUNNI A SCUOLA PER COSTRUIRE UN RAPPORTO EQUILIBRATO TRA UOMO,NATURA E TECNOLOGIA?ECCO VARI MODI:! 8! RISPARMIO ENERGETICO:! 9! RISPARMIO DELLA CARTA:! 10! RISPARMIO DELL’ACQUA:! 11! RIFIUTI E RACCOLTA DIFFERENZIATA:! 12! COME RIDURRE CO2 CON I TRASPORTI:! 13! RICERCHE E ESPERIENZE DI LABORATORIO FATTE A SCUOLA:! 14! CHIMICA! 15! TITOLO DELL’ESPERIENZA: Riciclaggio della carta ! 18! TITOLO DELL’ESPERIENZA:Effetto della superficie di contatto e della concentrazione sulla velocità di reazione!21! TITOLO DELL’ESPERIENZA: Separazione cromatografica dell'inchiostro! 24!TITOLO DELL’ESPERIENZA:Misura del calore di reazione! 27!

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BIOLOGIA! 30! Sviluppo sostenibile:! 32! TITOLO DELL’ESPERIENZA:Proprietà dell’acqua ! 40! TITOLO DELL’ESPERIENZA: Composizione dell’acqua ! 42! TITOLO DELL’ESPERIENZA:Densità dell’acqua ! 43! DIRITTO! 45! La tutela dell’ambiente:! 46! Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica! 50! LA CARTA: ! 51! YOHJI YAMAMOTO:! 54! SCIENZE APPLICATE! 56! La percezione visiva:! 57! L’IPERTESTO:! 64! INGLESE! 65! WHAT TO DO TO REDUCE WASTE? ! 66! FISICA! 68! Risparmio energetico: ! 69! MATEMATICA! 72! Impianti di Illuminazione a Led! 73! PER IL NOSTRO AMBIENTE BASTA POCO CI DEVE ESSERE SOLO L’ORGANIZZAZIONE DA PARTE DI OGNI INDIVIDUO,EDUCANDO LE FUTURE GENERAZIONE AL RISPETTO DELL’AMBIENTE. ! 74!

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