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CARTELLA STAMPA

Indice

Il Consorzio per la tutela del Franciacorta p. 3

Breve storia del Franciacorta p. 4

Franciacorta: un vino, una terra p. 6

Le tipologie di Franciacorta p. 8

Gli altri vini della zona p. 9

Franciacorta in pillole p. 10

I numeri del Franciacorta p. 11

Eventi Franciacorta 2012 p. 13

Per ulteriori informazioni:

Cohn & Wolfe S.r.l. Consorzio Franciacorta Alessandra Ciuccarelli, Giorgia Meretti Ufficio Stampa: Marco Barabanti, Beatrice Archetti Tel 02.20239375 Tel 030.7760477 – 334.6080585 [email protected] [email protected] - www.franciacorta.net [email protected]

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IL CONSORZIO PER LA TUTELA DEL FRANCIACORTA Il Consorzio nasce il 5 marzo 1990 a Corte Franca su iniziativa di 29 produttori, con lo scopo di garantire e controllare il rispetto della disciplina di produzione del vino Franciacorta. Prodotto esclusivamente con il metodo della rifermentazione in bottiglia, il Franciacorta è stato il primo vino italiano ad avere ottenuto nel 1995 la Denominazione di Origine Controllata e Garantita, il massimo riconoscimento di qualità e tipicità dell'enologia. A identificare questo vino è il nome della regione geografica, dove crescono le sue vigne Chardonnay, Pinot nero e Pinot Bianco. Una sola espressione – Franciacorta - che definisce un territorio, un metodo di produzione e un vino. Trasferitosi nel 1993 nell’attuale sede di Erbusco, il Consorzio Franciacorta oggi è presieduto da Maurizio Zanella e conta oltre 200 soci tra viticoltori, vinificatori, imbottigliatori, grandi medi e piccoli, interessati alla filiera produttiva delle denominazioni Franciacorta DOCG, Curtefranca DOC e Sebino IGT. Un logo inconfondibile quello del Consorzio Franciacorta, con la effe merlata che si rifà alle antiche torri medievali, caratteristiche dei 19 comuni siti nel cuore della Lombardia, tra la città di Brescia e le sponde del Lago d’Iseo: Adro, Brescia, Capriolo, Cazzago San Martino, Cellatica, Coccaglio, Cologne, Corte Franca, Erbusco, Gussago, Iseo, Monticelli Brusati, Ome, Paderno Franciacorta, Paratico, Passirano, Provaglio d'Iseo, Rodengo Saiano e Rovato. L’attività consortile si occupa della tutela e della valorizzazione del marchio e del territorio Franciacorta, attraverso un lavoro continuo sul disciplinare di produzione e un sistema di controllo delle uve nel vigneto, di analisi chimiche e organolettiche in cantina, dei prodotti nella fase di imbottigliamento e di commercializzazione, fino alla promozione delle attrattive paesaggistiche e culturali. Tutto questo è possibile grazie all’impegno costante dei soci per garantire in primis la qualità del prodotto. Negli ultimi 50 anni Franciacorta ha raggiunto un ottimo grado di notorietà e un’eccellente crescita nei mercati italiano e internazionale. Ha intrapreso un preciso percorso di studi e ricerche per essere in grado di sviluppare strategie coerenti con le richieste dei consumatori, avendo sempre come faro la qualità del prodotto. L’Osservatorio economico Franciacorta, primo e unico strumento di rilevazione e analisi di dati certi nel settore vitivinicolo italiano, ne è l’esempio più evidente. Numerosi anche i progetti che il Consorzio promuove con istituti universitari, come il Cermes – Bocconi, o gli Enti locali e le associazioni per la difesa dell’ambiente. Proprio per l’attenzione da sempre rivolta verso il territorio e l’ambiente, il Consorzio Franciacorta, primo in Italia, ha avviato un programma volontario di autocontrollo delle emissioni di gas serra. Il calcolatore, condiviso in campo internazionale, si chiama Ita.Ca©, misura l’impronta carbonica e contemporaneamente fornisce le conseguenti indicazioni per rendere la produzione più sostenibile. A oggi oltre il 50% dell’area franciacortina ha aderito a tale progetto e l’obiettivo del Consorzio è arrivare alla riduzione di 1.200 tonnellate di emissioni nei prossimi cinque anni. Il 2011 è stato un anno di grandi soddisfazioni per il Consorzio. L’appeal del Franciacorta è riuscito a conquistare sempre più autorevoli consensi. Oltre 11 milioni, infatti, sono state le bottiglie vendute, con un incremento a due cifre rispetto all’anno precedente che conferma l’apprezzamento di un vino ormai definito come una delle migliori espressioni dell’eccellenza made in Italy. Considerato il successo crescente riscontrato anche nei mercati esteri, soprattutto in Giappone e Stati Uniti, ora più che mai il Franciacorta è pronto per confrontarsi brillantemente anche a livello internazionale. A partire dal 2012, una grande novità per il Consorzio Franciacorta. In linea con il posizionamento consolidato nei più esclusivi settori dedicati ai prodotti di alta gamma, ha stretto un’importante partnership con la Camera Nazionale della Moda Italiana. Il Franciacorta sarà, infatti, il brindisi ufficiale delle sfilate milanesi donna – uomo per il prossimo triennio. Ambito, questo, con il quale condivide artigianalità, eleganza e qualità, ovvero i tratti distintivi del Made in Italy nel mondo.

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BREVE STORIA DEL FRANCIACORTA Nel territorio del Franciacorta si producono grandi vini fin dal sedicesimo secolo, ma la sua storia moderna comincia nel 1967, con 11 produttori, 29 ettari di vigneto e una produzione di 2 mila ettolitri di Pinot di Franciacorta.

1967: con un Decreto del Presidente della Repubblica la Franciacorta viene riconosciuta zona a Denominazione di Origine Controllata (DOC).

5 marzo 1990: nasce il Consorzio volontario per la tutela dei vini Franciacorta con 29 produttori associati.

1991: a marzo viene approvato il Regolamento Tecnico Produttivo del Franciacorta e a novembre il marchio Franciacorta viene registrato in Italia.

1993: un nuovo disciplinare di produzione impone come metodo di spumantizzazione solo la naturale rifermentazione in bottiglia, si elimina la dizione Metodo classico e viene introdotto l’obbligo della zona di produzione delle uve.

1995: il logo consortile diventa l’unica identificazione del Franciacorta Docg, il primo brut italiano a ottenere il riconoscimento di garanzia. Nel settembre dello stesso anno il Consorzio approva il disciplinare di produzione del Franciacorta Docg.

1996: approvazione del codice vitivinicolo della Franciacorta, voluto dai produttori. Si tratta di un’autoregolamentazione che rappresenta un’evoluzione del regolamento tecnico-produttivo, più restrittiva rispetto al disciplinare di produzione. Tutti i produttori ricevono i contrassegni di Stato Docg.

1° gennaio 1997: vengono messe in commercio le prime bottiglie di Franciacorta con l’inconfondibile fascetta di Stato Docg.

1998: il Consorzio cambia la sua denominazione in: Consorzio per la tutela del Franciacorta, dei Vqprd [Vini di qualità prodotta in regioni determinate] Terre di Franciacorta e del Sebino Igt

2000: nascono due importanti iniziative eno-culturali: il progetto “Strada del Franciacorta” con l’obiettivo di promuovere e sviluppare le potenzialità turistiche della Franciacorta, e il “Festival Franciacorta”, manifestazione che tuttora si svolge a settembre e coinvolge l’intero territorio.

2002: con il nuovo regolamento CE 753/02 il Franciacorta può essere designato dalla sola parola “Franciacorta” senza altra aggiunta, compresa la menzione Docg, data la particolare fama raggiunta.

2003: viene pubblicato sulla G.U. il Decreto d’incarico a svolgere funzioni di controllo ai sensi del D.M. 29/5/2001 per la Doc Terre di Franciacorta e per il Franciacorta, meglio noto come “Erga Omnes”. Il Consorzio per la tutela del Franciacorta è tra i primi consorzi d’Italia ad applicare questo decreto, andando a completare la normale attività di vigilanza che svolge dal 2000.

30 Dicembre 2004: con il decreto del 2004 sulla Regolamentazione dell’utilizzo della menzione Talento da parte dei Vsqprd e Vsq italiani e su precisa istanza del Consorzio, la Docg Franciacorta è esclusa dalla facoltà di utilizzare tale menzione nella sua designazione e presentazione. La decisione ministeriale riconosce espressamente l’eccellenza qualitativa e la peculiarità del Franciacorta.

2007: nasce una nuova sezione sul sito www.franciacorta.net che permette di raccogliere informazioni aggiuntive sul vino rispetto a quelle riportate in etichetta, per una trasparenza sempre maggiore.

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2008: i nuovi Disciplinari del Franciacorta Docg, del Curtefranca Doc (che sostituisce il Terre di Franciacorta) e dell’Igt Sebino vengono pubblicati in Gazzetta Ufficiale.

2010: vengono introdotti nuovi paletti nel Disciplinare di produzione del Franciacorta, incrementando il rigore produttivo all’insegna della migliore qualità.

2011: il Consorzio Franciacorta compie 50 anni. A seguito dell’ottima annata, la Regione Lombardia, su richiesta del Consorzio del Franciacorta, emana per la prima volta in Italia il decreto per la Riserva vendemmiale di 10 quintali per ettaro. Il vino ottenuto sarà denominato Franciacorta nelle vendemmie successive solo se il Consorzio rileverà un andamento sfavorevole delle condizioni meteorologiche o un abbassamento dello stock in cantina dovuto ad un incremento non programmato delle vendite.

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FRANCIACORTA: UN VINO, UNA TERRA Il Franciacorta è stato il primo vino italiano, prodotto esclusivamente con il metodo della rifermentazione in bottiglia ad avere ottenuto nel 1995 la Denominazione di Origine Controllata e Garantita e inoltre nello stesso anno il riconoscimento del metodo di produzione Franciacorta, abbandonando l’espressione “vino spumante”. Oggi sulle etichette si legge solo la denominazione Franciacorta, unico termine che definisce il territorio, il metodo di produzione e il vino. In tutta Europa solo 10 denominazioni godono di tale privilegio e di queste solo tre vengono realizzate con la rifermentazione in bottiglia: Cava, Champagne e Franciacorta. Le cantine storiche, diventate oggi moderne cattedrali di tecnologia enologica, producono le diverse tipologie di Franciacorta (Millesimato, Rosé, Satèn, Riserva) ma anche Curtefranca doc Bianco e Rosso e Sebino Igt, i vini fermi della Franciacorta.

METODO DI PRODUZIONE

È il metodo Franciacorta a garantire ancora oggi la qualità di ogni singola bottiglia. Un’antica arte che si unisce, in perfetto connubio, con le tecnologie più moderne e la maestria dei viticoltori del territorio.

Norme rigide e scrupolose per ottenere vini di assoluta qualità: è questo il diktat del Consorzio Franciacorta e dei suoi produttori che impiegano esclusivamente vitigni nobili, raccolta a mano, rifermentazione naturale in bottiglia e successiva lenta maturazione e affinamento sui lieviti, non inferiore ai 18 mesi per i Brut, 30 per i Millesimati e ben 60 mesi per le Riserve.

Le uve Il Franciacorta è prodotto con uve Chardonnay, Pinot nero e Pinot Bianco, quest’ultimo consentito fino a un massimo del 50%.

Le vigne della Franciacorta hanno una resa massima di 100 quintali di uva a ettaro e la vendemmia, effettuata obbligatoriamente a mano, si svolge, a seconda delle annate, tra la prima decade di agosto e la prima di settembre. I grappoli vengono adagiati in cassette e trasportati in cantina dove il raccolto di ogni vigneto è vinificato separatamente: le uve vengono sottoposte a pressature molto delicate per garantire il frazionamento dei mosti, indispensabile garanzia di qualità dei vini base.

La Spremitura Dalla soffice spremitura delle uve si ottiene il mosto-fiore per la produzione delle basi Franciacorta, le quali a primavera vanno a formare la cuvée, una mescolanza di vini-base Franciacorta, anche di diverse annate, selezionate dopo attente degustazioni, per determinare le caratteristiche che ogni produttore vuole dare al “proprio” Franciacorta.

Il Tiraggio Durante la fase del tiraggio viene aggiunto al vino messo in bottiglia uno sciroppo di zuccheri e lieviti, per favorire una lenta rifermentazione naturale che sviluppa anidride carbonica (presa di spuma), con conseguente incremento della pressione interna, sino al raggiungimento di 6-7 atmosfere.

La Fermentazione in bottiglia Le bottiglie sigillate con tappo metallico a corona vengono accatastate in posizione orizzontale nelle cantine, dove rimangono per molto tempo. In questi mesi, per effetto della lisi dei lieviti, il Franciacorta raggiunge il suo particolare profilo sensoriale, arricchendo la propria complessità aromatica.

In base ai tempi di riposo sui lieviti in bottiglia si possono distinguere le seguenti tipologie di Franciacorta:

- Brut: almeno 18 mesi - Satèn e Rosé non millesimati: almeno 24 mesi - Satèn e Rosé millesimati: almeno 30 mesi - Brut, Satèn e Rosé Riserva: almeno 60 mesi.

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Scuotitura e Sboccatura Terminato il periodo di affinamento, le bottiglie vengono poste su appositi cavalletti (detti anche pupitres), ruotate giornalmente di 1/8 di giro e inclinate progressivamente per veicolare il sedimento con i lieviti verso il collo della bottiglia entro 3-4 settimane.

Questa particolare rotazione prende il nome di scuotitura o remuage ed è praticata da personale specializzato (ognuno ruota fino a 15.000 bottiglie al giorno).

L’atteso momento della sboccatura è arrivato: le bottiglie sono poste in posizione verticale con il collo immerso in una soluzione refrigerante che porta alla formazione di un “tappo” di ghiaccio, intrappolando completamente il deposito di lieviti. A questo punto il tappo metallico viene rimosso e il residuo ghiacciato viene violentemente espulso con una minima perdita di vino.

Per riportare il volume al livello iniziale si introduce solo una piccola quantità di vino nel caso dei Franciacorta non dosati, mentre per gli altri si aggiunge lo “sciroppo di dosaggio” composto da vino base Franciacorta e zucchero in quantità tale da determinare la tipologia di gusto dei Franciacorta, Brut o Extra brut.

Infine, le bottiglie sono chiuse con il classico tappo a fungo, ancorato con la tipica gabbietta metallica. Terminato il confezionamento, prima della commercializzazione, su ogni bottiglia deve essere applicato il contrassegno di Stato italiano - o fascetta, che certifica la designazione Docg del Franciacorta essendo rilasciato solo se il vino ha superato tutti i controlli qualitativi, dall’analisi clinico-fisica a quella organolettica. Su questo sigillo sono stampati la dicitura Franciacorta Denominazione di Origine Controllata e Garantita, un codice alfanumerico univoco, l’indicazione della capacità della bottiglia e il logo “F” del Consorzio, ulteriore segno di distinzione delle funzioni di controllo e di vigilanza.

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LE TIPOLOGIE DI FRANCIACORTA Franciacorta Brut Uvaggio: uve Chardonnay e/o Pinot nero, è permesso l’uso del Pinot bianco fino a un massimo del 50%. Caratteristiche: rifermentazione in bottiglia per minimo 18 mesi di affinamento sui lieviti; elaborazione e maturazione durano almeno 25 mesi dalla vendemmia. Pressione in bottiglia tra le 5 e le 6 atmosfere. Note degustative: giallo paglierino con riflessi dorati, perlage fine e persistente, bouquet caratteristico della fermentazione in bottiglia, sentori di crosta di pane e di lievito, arricchiti da delicate note di agrumi e di frutta secca (mandorla, nocciola, fichi secchi). Sapido, fresco, fine e armonico. Tipologia di gusto : Pas Dosé, Extra Brut, Brut, Extra Dry, Sec o Dry, Demisec. Franciacorta Satèn Uvaggio: Chardonnay (prevalenti) e Pinot bianco fino ad un massimo del 50% (blanc de blanc). Caratteristiche: la morbidezza gustativa è data dalla minore pressione in bottiglia, sotto le 5 atmosfere. Si produce esclusivamente nella tipologia Brut. Note degustative: perlage finissimo e persistente, quasi cremoso. Colore giallo paglierino, anche intenso con colori verdolini, sfumato ma deciso profumo di frutta matura, accompagnato da delicate note di fiori bianchi e di frutta secca anche tostata (mandorla e nocciola). Una piacevole sapidità e freschezza si armonizzano con un’innata morbidezza che ricorda le sensazioni delicate della seta. Tipologia di gusto: Brut Franciacorta Rosé Uvaggio: uve Chardonnay, Pinot bianco (massimo 50%), Pinot nero (minimo 25%). Caratteristiche: le uve Pinot nero fermentano a contatto con la buccia per il tempo necessario a conferire al vino la tonalità desiderata. Può essere prodotto con vino base Pinot nero vinificato in rosato oppure nascere dal suo assemblaggio con vini base Chardonnay e/o Pinot bianco. Note degustative: la presenza del Pinot nero conferisce a questo Franciacorta un corpo e un vigore particolare. Tipologia di gusto: Pas Dosé, Extra Brut, Brut, Extra Dry, Sec o Dry, Demisec.

Tutti i tre tipi di Franciacorta possono acquisire maggior personalità, complessità e raffinatezza, con periodi più lunghi di maturazione e affinamento. È il caso del Franciacorta Millesimato e del Franciacorta Riserva.

Franciacorta Millesimato Caratteristiche: è ottenuto da vini base di un’unica annata per almeno l’85%. Devono passare almeno 37 mesi dalla vendemmia perché venga messo in commercio. Note degustative: i Franciacorta millesimati hanno una personalità sensoriale e gustativa che rispecchia in maniera evidente le caratteristiche climatiche dell’annata e le espressioni qualitative delle uve di quella specifica vendemmia. Tipologia di gusto: Pas Dosé, Extra Brut, Brut, Extra Dry. Franciacorta Riserva Caratteristiche: Si tratta di un millesimato, che può essere anche un Satèn o un Rosé, che ha riposato sui lieviti almeno 60 mesi, quindi viene immesso al consumo dopo ben 67 mesi (cinque anni e mezzo) dalla vendemmia. Poiché tanti Franciacorta millesimati vengono lasciati a contatto coi lieviti molto tempo in più rispetto ai canonici 30 mesi, si è inteso valorizzarli al massimo identificandoli in una tipologia specifica. Tipologia di gusto: Pas Dosé, Extra Brut, Brut.

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GLI ALTRI VINI DELLA ZONA Curtefranca Doc Bianco Uvaggio: uve Chardonnay (minimo 50%), Pinot nero e Pinot Bianco fino ad un massimo del 50%. Note degustative: Colore giallo paglierino con riflessi verdolini, di gusto particolarmente delicato. Il sapore è asciutto, fresco e vellutato.

Curtefranca Doc Bianco con menzione Vigna Prodotto superiore al Curtefranca Doc, il Vigna deriva da un unico vigneto rispecchiandone le peculiarità specifiche. Il vino matura per almeno 12 mesi ed è lungamente affinato in bottiglia.

Curtefranca Doc Rosso Uvaggio: Cabernet Franc e/o Carmenere, presenti anche il Merlot e il Cabernet Sauvignon e Nebbiolo. Note degustative: Colore rosso vivace, con riflessi violacei rubino brillanti. Di sapore asciutto, vinoso e fruttato.

Curtefranca Doc Rosso con menzione Vigna Prodotto superiore al Curtefranca Doc, il Vigna deriva da un unico vigneto rispecchiandone le peculiarità specifiche. Il vino matura per almeno 24 mesi ed è lungamente affinato in bottiglia.

Igt Sebino Alcuni vini godono della qualifica di Indicazione Geografica Tipica Sebino, il territorio di produzione copre l’intera Franciacorta e le normative sono di competenza del Consorzio. Si tratta di una categoria dedicata ai vini giovani e freschi, ma comunque di qualità. Questi vini possono essere prodotti in quattro tipologie: bianco, rosso, novello e passito, oltre che nelle tipologie con nome di vitigno: Sebino Chardonnay, Pinot bianco, Pinot nero, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Merlot, Carmenere, Nebbiolo e Barbera.

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FRANCIACORTA IN PILLOLE Franciacorta ha solo 50 anni. È del 1961, infatti, la prima bottiglia prodotta con il metodo classico, che riportava in etichetta la dicitura Franciacorta. E’ il primo vino italiano, prodotto esclusivamente con il metodo classico della rifermentazione in bottiglia, ad avere ottenuto il massimo riconoscimento enologico DOCG, prodotto della massima qualità, vero e proprio vanto del Belpaese. Franciacorta, Champagne e Cava: in Europa, solo questi 3 vini (prodotti con il metodo della rifermentazione in bottiglia) possono utilizzare un unico termine per identificare in modo preciso un vino, un territorio e il metodo di produzione. Franciacorta al maschile identifica il vino, la Franciacorta al femminile racconta il territorio e le sue ricchezze naturalistiche. Gli ettari vitati destinati alla produzione di Franciacorta DOCG sono 2.800 e le bottiglie vendute nel 2011 sono circa 11 milioni: numeri molto piccoli, una nicchia di qualità assoluta e sempre più ricercata da un numero crescente di rinomati intenditori. Un punto di forza sul quale si investe costantemente, con impegno e passione. Franciacorta ha il disciplinare di produzione più rigido al mondo nella relativa tipologia di vino, le regole al suo interno indicano la forte attenzione che il Consorzio ripone sul metodo di produzione (raccolta a mano, pressatura soffice, lunghi periodi di invecchiamento). Il Consorzio si fa portavoce del Franciacorta per la tutela, la valorizzazione e la promozione del vino e del suo territorio, racchiude circa 189 soci tra cantine imbottigliatrici e viticoltori.

MIGLIORAMENTO QUALITATIVO Attualmente il Disciplinare di produzione del Franciacorta è il più severo a livello internazionale nella tipologia di vino relativa. L’intenzione è di sperimentare per 4 vendemmie una riduzione della produzione di Franciacorta, scendendo dalle 8.600 bottiglie per ettaro attuali, fino a 8.000, passando da 65 hl/ha di oggi a 60 hl/ha. Per ottenere questo risultato, oltre ad una pressatura più soffice, sono previste azioni mirate come la riduzione della produzione di uva. La proposta passata a larghissima maggioranza in assemblea prevede che per il primo e per il secondo anno, non si trasformi uva in Franciacorta; il terzo e il quarto anno se ne trasformino 40 q.li/ha; dal quinto anno in avanti 95 q.li/ha. La riduzione di uva serve per accompagnare verso la maturità il vigneto preservando l’equilibrio fisiologico dello stesso per una maggiore qualità delle uve e quindi del vino. L’uva in eccesso verrà utilizzata per produrre Curtefranca o destinata ad altri utilizzi. TUTELA TERRITORIO Anche il nuovo consiglio sarà chiamato all’impegno in materia di tutela del territorio, per progettare una Franciacorta che sappia conservare ed ‘esportare’ la propria bellezza, insieme a tutte le amministrazioni locali. Studiare e realizzare moderne ed efficaci forme condivise di tutela del nostro territorio, diffonde un messaggio che parla di lungimiranza, di sensibilità, di coerenza, di qualità. E’ possibile migliorare la qualità del vino, ma senza territorio non si va da nessuna parte. Per questo sono stati investiti 250 mila euro finanziando uno studio che ricostruisca la storia della Franciacorta, come ausilio per pianificarne un futuro possibile e sostenibile.

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DECRETO ERGA OMNES Al Consorzio Franciacorta è stato conferito in data 6 aprile 2012 dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, l’incarico a svolgere le funzioni di tutela, promozione, valorizzazione, informazione del consumatore e cura generale degli interessi relativi alle denominazioni Franciacorta DOCG e Curtefranca DOC conosciute come funzioni ‘Erga Omnes’. Con tale decreto, il Consorzio è stato autorizzato per legge a garantire e gestire le denominazioni Franciacorta DOCG e Curtefranca DOC. Le aziende vitivinicole che utilizzano queste denominazioni, consorziate o meno, saranno chiamate a contribuire alle spese di tutela, vigilanza e promozione delle stesse. La rappresentatività del Consorzio è già pari al 95% della produzione certificata totale. Decreto Mipaaf n. 8356 del 6 aprile 2012, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale in data 26 aprile 2012. I NUMERI DEL FRANCIACORTA

5 marzo 1990: nascita Consorzio Franciacorta

1995: assegnazione DOCG

2010: revisione Disciplinare produttivo

189: le aziende associate, di cui:

83 viticoltori

106 aziende produttrici

Tempi di produzione del Franciacorta:

minimo 18 mesi - Brut

minimo 24 mesi - Satèn e Rosé non millesimati

minimo 30 mesi - Franciacorta millesimati

minimo 60 mesi - Franciacorta Riserva

Incidenza nel 2011 delle diverse tipologie di Franciacorta sul totale:

Franciacorta Brut: 68.6%

Franciacorta Satèn: 9.3 %

Franciacorta Rosé: 8.1%

Franciacorta Millesimato: 12.9%

Franciacorta Riserva: 1.1%

19: i comuni che costituiscono la Franciacorta

2.800: gli ettari vitati Franciacorta DOCG (82% Chardonnay, 14% pinot nero, 4% pinot bianco)

350: gli ettari vitati Curtefranca DOC

3.150: totale ettari vitati in Franciacorta con vino a denominazione

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* Il dato fa riferimento alla superficie iscritta all’Albo.

* I dati fanno riferimento ai contrassegni di Stato Franciacorta DOCG consegnati ai produttori.

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EVENTI FRANCIACORTA 2012

23 – 26 giugno Milano Moda Uomo 23 giugno Festival Franciacorta Forte dei Marmi Per tutto il mese di giugno Mercoledì di Musica in Piazzetta a Capri 29 giugno Serata Franciacorta in Piazzetta a Capri

2 luglio Festival Franciacorta Zurigo 4 luglio Mercoledì Franciacorta Musica in Piazzetta Capri 1° settembre Festival Franciacorta Capri 19 – 25 settembre Milano Moda Donna 29-30 settembre Festival Franciacorta in Cantina Per tutto il mese di settembre Mercoledì di Musica in Piazzetta a Capri

15 ottobre Festival Franciacorta Milano Dal 1° al 17 ottobre Mercoledì di Musica in Piazzetta a Capri

Novembre Premio Miglior Sommelier d’Italia (data da definire) Evento Curtefranca (data da definire).