Carta Roccaporena

download Carta Roccaporena

of 2

description

cr

Transcript of Carta Roccaporena

  • isalendo lungo la valle del fiume Corno, sovrastati dagli impervi versanti delMonte Maggio, si arriva a Cascia, antico castello di pendio sorto sul fianco di unacresta montuosa. La citt, 563 m. s.l.m, nacque in epoca romana, anche se di taleepoca non resta pi nessun reperto a causa delle devastazioni dei barbari e dei ter-

    remoti. Come grande parte delle citt umbre, durante il Medio Evo che Cascia conosce il pe-riodo di massimo splendore. In qualunque periodo dellanno si giunga a Cascia, in pellegrinaggioo in visita, si resta colpiti dal fervore di fede e di speranza delle folle di fedeli, giunti da ogniparte del mondo, per rendere omaggio ed invocare laiuto di Rita. La meravigliosa peculiaritdi Cascia risiede nellininterrotta continuit del sacro attraverso i millenni: dalle preziose testi-monianze del foro romano di Villa San Silvestro, dai solitari eremi sparsi sul territorio fino ad ar-rivare alla maestosit della Basilica. Accanto ai grandi luoghi del sacro, osservando il paesaggio,si avr la piacevole sensazione di trovarsi nel cuore dellAppennino Umbro, al centro di un ter-ritorio disegnato da ariosi altopiani e da ombrose valli. Cascia il centro dal quale tutto il sistemaviario sirradia, testimonianza delle vicende storiche che videro questo castello imporsi sulleoltre 36 ville e castelli confinanti nel corso dei secoli XIII e XIV.

    hiuso in una forra sovrastata da uno strappo di cielo, il villaggio di Roccapo-rena, paese nativo di S. Rita, si mostra improvviso al visitatore. collegatocon il capoluogo dalla variante alla SS.320 che si snoda alla sinistra del Corno,lungo le pendici del monte della Sassa. Le deboli tracce che restano dellin-

    sediamento medievale, sicuramente fortificato come ricordano le fonti, non consentonopi di rintracciare limpianto originario. Lo sviluppo del paese legato al nome di Mons.Giacomo Antonelli il quale nel 1949, con la collaborazione di alcuni volenterosi e supe-rando le incomprensioni, diede vita all'Opera di S. Rita togliendo dall'isolamento l'aspra eimpervia conca roccana, portandovi un soffio di vitalit e di benessere. Il borgo, 707 s.l.m.,per la salubrit dell'aria e per la quiete che lo circonda, particolarmente adatto a sog-giorni tranquilli e riposanti. La caratteristica indiscussa di Roccaporena la sua sacralit,dovuta ai numerosi luoghi legati alla vita della Santa, fra cui lo Scoglio, la Grotta, il San-tuario, il Lazzaretto, la chiesa di S. Montano, la Casa Natale e la Casa Maritale.

    IL SANTUARIO di ROCCAPORENA

    una costruzione in veste romanica, eretta su disegno dell'Arch. Della Piana e aperta al pubblico nel 1948.Esternamente l'edificio rivestito in pietra locale levigata; nel quadriportico al centro della fontana, c la statuain bronzo di S. Rita popolana dello scultore Crocetti. L'interno del santuario a tre navate, di cui le perimetralisostengono il matroneo. Il pavimento in pietra porfirica; la balaustra e l'altare in marmo pregiato. L'areaabsidale occupata da raffigurazioni musive disegnate dall'Arch. Della Piana e realizzate dal mosaicista Righini.Cristo crocifisso occupa una posizione di rilievo; fanno di contorno la Madre e S. Rita folgorata dalla spina; inposizione secondaria, i santi Agostino, Nicola da Tolentino, Giovanni Battista e Montano. In alto, sopra la croce,lo Spirito Santo e l'Eterno Padre nell'atto di mostrare all'umanit il prezzo della redenzione. Le pareti delpresbiterio sono ornate con rose e tralci con uva. Nelle pareti laterali della sala sono presentati, a figura intera,a sinistra i santi Francesco e Chiara e a destra Benedetto e Scolastica. Nella cappellina destra, nella custodiad'argento si trova il manto di pelle indossato dalla Santa nei periodi di freddo. Nelle vetrate a colori, S. Rita conai lati i santi Agostino e Giacomo della Marca della pittrice Panigali; della stessa artista sono le vetrate dellacappellina sinistra, dove la Madonna fra i santi Benedetto e Vincenzo Pallotti oriundo di S. Giorgio di Cascia.

    ROCCAPORENA

    LA CASA NATALE

    La casa nativa di Santa Rita, aperta al pubblico nel1999, stata oggetto di discordia per moltistudiosi. Oggi possibile visitare la casa nativache, per una buona parte, conserva la suaautenticit trovando ancora i muri pieni dicaliggine e gli utensili che la famigliola usava neigesti quotidiani, mentre una parte dell'edificio, hasubito ristrutturazioni che ne hanno modificatolo stato originario, mantenendo comunque intattala sacralit del luogo.

    LA CASA MARITALE

    Fu trasformata in chiesa dal cardinale Fausto Poliche fece demolire e riedificare la parete facciale equella posteriore. L'abitazione si trovava in "contradaPiazza" ed era composta da un vano terra ad usocucina e di un piano superiore al quale si accedevaattraverso una scala esterna in pietra. Qui vi eranouna camera da letto e una cameretta posta a sinistradell'ingresso. Nel 1941 la chiesa fu ripristinatadall'Arch. Della Piana che riport alla luce le paretilaterali esistenti. Gli affreschi interni sono opera delMicheletti. Sull'altare spicca la tela a olio conl'effigie di S. Rita attribuita al Giordano.

    IL LAZZARETTO

    Al tempo della Santa, nella piccola strutturaamministrata da una compagnia di donne edirette da una badessa, sotto il titolo dellaMadonna della Concezione, venivano ricoveratiper tre giorni i forestieri di passaggio. Eracomposto di tre vani; attualmente ne restano due.Gli affreschi del XVI sec. sono stati tutti restaurati.Nella parete frontale del primo ambiente, a destrac S. Montano; sopra S. Lucia e a destral'Annunciazione. Il fabbricato venne ripristinatonel 1952 su progetto dell'Arch. Cesanelli.

    LA GROTTA DORO

    Antiche leggende narrano che nellantro virisiedeva la ninfa Porrina, oracolo femminile dacui il nome al borgo. Un piccolo sentiero, fra lerocce permette di raggiungere in pochi minuti lagrotta costituita da una cavit naturale pocoprofonda ma assai spaziosa. Il pavimento dellagrotta costituito da diverse stratificazioni degradaverso lentrata, mentre la parte pi interna sipresenta come una terrazza a due livellisovrapposti. La grotta splendente e dorata nellegiornate di sole, secondo la tradizione, fu spessoluogo di preghiera e meditazione della Santa.

    LA CHIESA DI SAN MONTANo

    La chiesa parrocchiale, dedicata al santo gi aitempi di S. Rita, risale al XIII sec. e presenta unasemplice facciata a capanna nella quale i dueportali dingresso suggeriscono la divisione internaa due navate: sopra la porta di destra affrescatauna Madonna con Bambino del XV sec. Linterno,coperto da volte a crociera, presenta nel catinoabsidale laffresco della Incoronazione dellaVergine opera anonima del XV sec. Dello stessoperiodo gli altri frammenti di affreschi sulle paretie sugli altari laterali aventi per soggetto alcunefigure di Santi, tra cui S. Maria Maddalena e S. Rita.

    LORTO DEL MIRACOLO

    Poco distante dall'abitato vi il piccolo orticellodella Santa al quale si accede per un comodoviottolo; qui la tradizione vuole che nel gennaio1447, fra la neve e il gelo, sbocciasse una rosaprofumata e maturassero due fichi. L'orto sovrastato da due scogli che formano una cavitentro la quale si trova il gruppo bronzeo delloscultore Maleci raffigurante S. Rita inferma,nell'atto di ricevere la rosa dall'anziana parente.Lorto un luogo di intenso misticismo e direlazione con il sacro.

    LO SCOGLIO DI S. Rita

    Anticamente chiamato Scoglio dello Schioppo, si staglia nel cielo ed una delle mete pi ricercate daturisti e pellegrini. Il vecchio sentiero che conduceva alla sommit stato ampliato, scalinato e resopi agevole all'accesso; ai margini sono collocati i quadri della Via Crucis. Poco prima di arrivare allacima del grande scoglio una fontanella sgorga fra le pietre: lacqua di Rita. Il massiccio haun'altitudine di m. 827 e si eleva per 120 m dal livello dal paese di Roccaporena. Sulla cima nel 1929 fueretta una cappella, restaurata e ampliata nel 1941. Danneggiata dal sisma del 1979, stata ricostruitasu disegno dell'architetto Riccardo Leoni di Roma 1981. All'interno custodita una pietra oblungasulla quale, secondo la tradizione, Santa Rita avrebbe lasciato le impronte dei ginocchi e dei gomiti.Sempre secondo la tradizione da l sia stata prelevata dai santi, suoi protettori, per essere condotta aCascia nel Monastero di S. Maria Maddalena. Dalla vetta dello Scoglio i molti fedeli scorgono in ununico sguardo, il villaggio di Roccaporena, il Santuario, San Montano, la Grotta d'Oro e tutti i luoghilegati alla Santa, nonch le vallati sottostanti che circondano il borgo.

    ROCCAPORENACASCIA

    Leg

    end

    a

    1

    2

    3

    Santuario di Roccaporena

    Scoglio di S. Rita

    Chiesa di S. Montano

    4

    5

    6

    7

    8

    Casa Natale di S. Rita

    Casa Maritale di S. Rita

    Ufficio Informazioni

    Parcheggio

    R C

    SERVIZIO TURISTICO DELLA VALNERINATel 0743 71401 - Fax 0743 [email protected]

    SEGRETERIA BASILICAwww.santaritadacascia.orginfobasilica@santaritadacascia.orgTel. 0743 75091 - Fax 0743 76202

    RETTORATO DEL SANTUARIORettore Tel. 0743 [email protected]

    MONASTERO DI SANTA RITATel. 0743 [email protected]

    PADRI AGOSTINIANITel. 0743 75091 - Fax 0743 [email protected] [email protected]

    CONVENTO SANTAGOSTINOCasa di accoglienza vocazionaleTel. 0743 71136 - Fax 0743-76153casadiaccoglienza@[email protected]

    CASA DEGLI ESERCIZI SPIRITUALITel. 0743 71229 - Fax 0743 [email protected]@agostiniani.it

    COMUNE DI CASCIATel. 0743 75131 - Fax 0743 [email protected]

    BIBLIOTECA DI CASCIATRANQUILLO GRAZIANITel. 0743 751368 - Fax 0743 [email protected]

    CIRCUITO MUSEALE DI PALAZZO SANTIE CHIESA DI S. ANTONIOTel. 0743 751010 - 0743 753055 [email protected]

    OPERA SANTA RITA DI ROCCAPORENATel. 0743 754500 - 0743 [email protected]

    OSPEDALE SANTA RITATel.0743 76941

    NUMERI UTILI

    1 2

    3 4 5 6 7 8

    Unione Europea

    3

    1

    7

    4

    5

    6

    2

    8

    P

    P

    i

    i

    Orto del Miracolo

    Lazzaretto

    Grotta doro

    P

  • La BASILICA di Santa RITA

    La Chiesa, consacrata nel 1947, fu eretta a Basilica da Pio XII il 1 Agosto 1955. Ai fianchi del portale, si trovanodieci episodi della vita della Santa scolpiti dal Pellini, mentre allinterno, sempre dello stesso autore, lungole pareti, troviamo la bellissima Via Crucis in pannelli di marmo bianco. Il grande pulpito in noce, delloscultore Monti, mentre nello spazio presbiterale, sono presenti le opere del Manz, fra cui laltare. Tuttolinsieme d unimpressione di vivacit; una Chiesa piena di luce e colore, e con un alone di misticismo. Imigliori artisti del Novecento italiano hanno partecipato alla realizzazione delle opere darte visibili pressola Basilica, fra cui: Manz, Consadori, Ceracchini, Montanarini, Ferrazzi ed il Pellini. Dietro la grande gratain ferro battuto si vede la cappella di Santa Rita, in stile neobizantino. Lurna del 1930 contiene il corpo diSanta Rita. Nelle fondamenta della Basilica, nel 1947, venne ricavata una cripta, in fondo alla quale nelpresbiterio vi l'immagine del Sacro cuore di Ges, del Filocamo. La croce astile con crocifisso, gli scanniper i celebranti, l'ambone, l'altare, i marmi policromi, sono del Marrocco. Le vetrate danno allinsieme untocco di colore e di luce, mentre nel transetto destro il Marrocco ha realizzato la cappella del miracoloeucaristico e del beato Simone. Qui situata la tomba della Beata Maria Teresa Fasce.

    IL MONASTERO di santa rita

    Originariamente dedicato a S. Maria Maddalena, risale alla fine del 1200. Ampliato nella prima metdel 1700 grazie alle offerte del re del Portogallo, e successivamente durante la costruzione delSantuario, il monastero di clausura il luogo storico dove S. Rita visse quaranta anni e mor comemonaca agostiniana. Allinterno del monastero numerose sono le testimonianze che ci ricordano lavita di Rita: il chiostro con il pozzo dal quale la Santa attingeva lacqua per innaffiare quel tralcio divite ormai secco che miracolosamente riprese a vivere, loratorio del crocefisso, dove secondo latradizione nel 1442 la Santa ricevette la spina, lumile cella con la piccola finestrella, il roseto dalquale sbocciarono le rose nel pieno inverno, il coro abbellito dalle sette tele del 1595, la fede nuziale,formata da due mani che si intrecciano, la Cassa Solenne e il Rosario della Santa. Il monastero non un museo, ma un luogo vivo in cui la comunit monastica agostiniana, composta da circa cinquantasuore, esprime la propria vita di preghiera e di consacrazione a Dio. La visita ai luoghi permessasolo in gruppo e negli orari previsti.

    CASCIA

    LA PENITENZERIA

    Inaugurata nel 1986 per celebrare il XVI centenariodella conversione di Sant'Agostino, in essa vienecelebrato il sacramento del perdono; vi sonosempre sacerdoti confessori a disposizione nellelingue pi diffuse, ma si pu entrare anche per unasemplice visita. strutturata come un cammino dicatechesi e di conversione con l'aiuto di opere d'artee di audiovisivi. Il Marrocco ha realizzato le varieopere d'arte e studiato anche le tonalit dei coloridelle diverse sale. All'esterno della Penitenzieria sitrova la fonte della vita costituita da una granderoccia spaccata dalla quale simbolicamente sgorgalacqua, simbolo di purificazione.

    LA COLLEGIATA DI SANTA MARIA

    La Chiesa che nella parte nord mantieneloriginale forma dellantica pieve romanica,presenta allinterno un assetto cinquecentescodiviso in tre navate coperte da volte a crociera.Numerose le opere darte presenti, tra cui la tavoladegli Angelucci, intitolata Pace fra Casciani.Allinterno e sulla facciata si conservano affreschidel XV sec. Nella cappella del S.S. una pala daltarecon S. Anna, S. Nicola. In fondo alla navata sonorappresentate con spiccato senso narrativo lestorie della vita di S. Carlo. Secondo la tradizione,qui fu battezzata Santa Rita.

    LA CHIESA DI SANtAntonio

    Il complesso fu costruito alla fine del secolo XIV suun insediamento di celle monastiche benedettine. Lachiesa, a navata unica, custodisce due preziosi cicli diaffreschi: il primo, relativo alla vita di S. Antonio, furealizzato nel XIV sec. da un equipe di pittori noticome Maestro della Dormitio; il secondo ritrae scenedella Passione di Cristo, ed opera di Nicola da Siena.Nel coro conservata la monumentale sculturalignea Tobia e lAngelo del XV sec. Sulla cantoriadella controfacciata, collocato un organo costruitonel 1630 da Luca Neri da Leonessa. Oggi lex-conventofa parte del circuito Museale Urbano di Cascia.

    LA CHIESA DI SAN Francesco

    Ledificio, le cui origini risalgono al XIII sec., furicostruito nel 1424. La facciata, divisa in dueordini, ornata da un elegante portalestrombato, con fasci di colonnine che terminanoin una lunetta; sopra la quale si apre il rosone digrande pregio artistico. L`interno a croce latinapresenta nel transetto e nella tribuna unastruttura quattrocentesca. Numerosi gli affreschiche si distinguono sulle pareti e sul coro, fra cui:Madonna con bambino, Angeli e Santi, laNativit, la Trinit, S. Benedetto e S. Rocco.

    LA CHIESA DI SANTAGOSTINO

    La chiesa, con annesso ex convento degli Eremitanidi S. Agostino, si trova sulla sommit del colle neipressi della Rocca. L'edificio, ora in restauro, diantica origine, ma fu ricostruito nel XIV sec. Lafacciata a due spioventi ripartita in due ordini epresenta un portale strombato e con fasce dicolonnine tortili, nella cui lunetta soprastante visibile parte dellaffresco della Madonna in tronoe i Santi Agostino e Nicola da Tolentino. Linternoconserva tracce di affreschi dei sec. XV e XVI,visibili anche nei due vani sotterranei, di cui unocostituiva l'antica chiesa. Il chiostro del 1480.

    LA Rocca

    La rocca fu fatta costruire sotto il pontificato diPaolo II sulle fondamenta di una precedentefortezza. I ruderi visibili e restanti dallademolizione ordinata da Leone X nel 1517 e daisuccessivi terremoti, testimoniano che la stessaaveva una forma di un trapezio irregolare dicirca 50 x 33 x 60 m, con torrioni di 30 m dicirconferenza. Simbolo della potenza della cittdi Cascia nel periodo altomedievale, la rocca adoggi interessata da importanti interventi direstauro e consolidamento.

    PALAZZO SANTI

    Il Palazzo, sede del Museo civico, ospita nelle saleseicentesche una collezione di oggettiarcheologici databili dal VIII sec. a.C. in poi, tracui gli ultimi reperti rinvenuti nelle recenticampagne di scavi presso il foro romano di VillaSan Silvestro; una preziosa raccolta di sculturelignee e in pietra di soggetto sacro risalenti ai sec.XIII, XIV e XV e una pinacoteca, riflesso delpassato medievale e rinascimentale del Comune.Stemmi di papi, podest e cavalieri, disposti lungotutto il percorso museale testimoniano il prestigiodi Cascia nel tardo Medioevo.

    PALAZZO CARLI

    Sede della Biblioteca dell'Archivio Storico di Ca-scia, un'antica residenza nobiliare di proprietcomunale. Inserito in un contesto storico omo-geneo, un edificio cinquecentesco di quattropiani, di impianto rinascimentale con marcata ri-strutturazione settecentesca. Internamente de-corato con pitture ad olio e a tempera del XVIIsec., raffiguranti finti drappi alle pareti e perso-naggi e paesaggi mitologici all'interno dellevolte. Il Palazzo arricchito da un giardino in-terno all'italiana.

    Leg

    en

    da 1

    2

    3

    4

    5

    6

    7

    8

    9

    10

    11

    12

    13

    14

    15

    16

    17

    18

    19

    20

    Basilica di S. Rita

    Monastero di S. Rita

    Penitenzeria

    Chiesa di S. Maria

    Chiesa di S. Antonio

    Chiesa di S. Francesco

    Chiesa di S. Agostino

    Rocca

    Palazzo Santi

    Palazzo Carli

    Complesso S. Margherita

    Alveare di S. Rita

    Convento di S. Agostino

    Complesso di S. Chiara

    Sala della Pace

    Casa Esercizi Spirituali

    Piazzale S. Francesco

    Sentiero di S. Rita

    Torre Campanaria

    Ospedale S. Rita

    Ufficio Postale

    Ufficio Informazioni

    Museo

    1

    2

    3 4 5 6 7 8 9 10

    19

    131

    2

    3

    7

    8

    17

    16

    15

    18

    9

    20 12

    6

    5

    10

    4

    11

    P

    P

    BP

    PP

    PPT

    i

    i

    H

    PalazzoFrenfanelli-Municipio

    H

    M

    PT

    Parcheggio

    Percorsi Meccanizzati

    Farmacia

    Terminali Autobus

    P

    B

    i

    14

    M

    M