Camminando Ascoltando
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ROVERETO15-18 GIUGNO 2013
Questo quaderno raccoglie una selezione
di materiali generati durante il workshop
Camminando Ascoltando con Lucia Farinati e
Brave New Alps, svoltosi nei giorni 15-18
giugno 2013 nel contesto di Futuro Presente
2013 - Il paesaggio in movimento a Rovereto.
Hanno partecipato Giampiero Benvenuti,
Franca Bertagnolli, Giovanni Cucchi,
Lucia Farinati, Fabio Franz, Osvaldo Maffei,
Christian Marchi, Silvia Morandi, Matteo
Zadra. Con l’assistenza tecnica di
Richard Crow.
Si ringraziano Elena Biserna, Oriana
Cescatti, Lanfranco Cis, Martina Dandolo,
Chiara Dellantonio + Marta Festi + il
personale della Casa di soggiorno per
anziani “C. Vannetti”, Elisabetta Demin,
Bianca Elzenbaumer, Enrico Menegoni,
Paolo Plotegher, Antonio Senter,
Luciano Stoffella.
Quaderno a cura di Lucia Farinati e
Brave New Alps
Progetto grafico: Brave New Alps
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Che relazione intercorre tra suono e paesaggio e che importanza ha l’ascolto nella ricognizione di un territorio? Partendo da una camminata sonora (soundwalk) guidata da Lucia Farinati e Brave New Alps, Camminando Ascoltando si è proposto di formare un gruppo di lavoro impegnato ad esplorare il paesaggio urbano di Rovereto e a sperimentare una modalità collettiva di ascolto, analisi e produzione sul posto.
Accanto alla mappa del tragitto e alle immagini dei vari luoghi attraversati, le pagine di questo quaderno raccolgono le domande proposte ai singoli partecipanti, le loro risposte e gli spunti di riflessione nati dalle discussioni di gruppo. Pensato come una vera e propria pubblicazione istantanea strutturata attorno alle quattro giornate del workshop, il quaderno viene presentato quale parte integrale del processo di esplorazione. Parole dunque da leggere ma soprattutto da ascoltare camminando…
Rovereto, 18 giugno 2013, ore 17.00
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PRIMA GIORNATAsabato 15 giugno
10.30-11.30, CID Centro Internazionale della Danza
Quale suono di Rovereto o del territorio ti affascina o rappresentasecondo te questa città?
| La Campana dei Caduti, perché ci vivo sotto|| I suoni del complesso industriale abbandonato | della Montecatini|| Il filo d’acqua che scende in continuazione nell’orinatoio | in centro storico – tssssss|| La varietà dei suoni del Leno|| Le voci degli stranieri ai giardini|| I grilli notturni d’estate in Bordala|| I suoni di Oriente Occidente|| Il silenzio, rotto dai suoni che vanno e vengono a ondate|| Il suono della Fontana del Nettuno
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11.30-15.00
Il gruppo è stato guidato attraverso un percorso urbano a sorpresa, comprendente la visita a luoghi pubblici e privati di Rovereto. In questa prima fase non è stato utilizzato alcuno strumento di registrazione audio. L’attività centrale della camminata è consistita nel puro ascolto, vertendo sulla capacità di registrare i suoni internamente e/o di pensare al corpo come strumento di registrazione in sé. I partecipanti hanno documentato la camminata con i mezzi a loro consoni – annotazioni scritte, disegni e fotografia. Alcuni esercizi e spunti di riflessione per orientare l’orecchio sono stati infine offerti insieme ad una mappa stradale stilizzata.
Alle 11.30 il gruppo si incammina – silenziosamente – verso il luogo di partenza della camminata sonora, dove viene distribuito un quaderno per appunti e il tracciato dell’itinerario munito dei soli nomi delle strade ed essenziale all’orientamento.
Qui di seguito – in grassetto – l’elenco delle vie segnate sulla mappa, a cui sono stati aggiunti in maiuscolo i nomi dei luoghi pubblici e privati che sono stati esplorati.
Corso Bettini – MART— Corridoi esterni tra il polo museale e la retrostante zona collinare — Piazza Agorà
BIBLIOTECA CIVICA “G.TARTAROTTI”
Collegamento Mart → Corso Bettini
Corso Bettini – PALAZZO ZANIN (abitazione privata) — Cortile e giardino interno
Corso Bettini → Piazza Rosmini
Viale dei Colli – salita sino all’ingresso pedonale del:
PARCHEGGIO COMUNALE “CENTRO STORICO” — Discesa sino al 6° livello interrato e risalita sino all’uscita pedonale per il centro storico
Piazza Battisti
Via Roma → incrocio Via Tartarotti
Via Carducci → piazza Nazzario Sauro
Via Negrelli → PASSAGGIO CONDOMINIALE PRIVATO — Strada privata con sbocco sul Lungo Leno— Percorso pedonale lungo il fiume a scendere
Via Lungo Leno Destro — Marciapiedi destro — Circolo Tennis Lungoleno
GIARDINI ITALIA
Via Segantini
Via Halbherr → incrocio Via Cavour
Via Saibanti Via delle Campagnole → CASA DI SOGGIORNO PER ANZIANI “C. VANNETTI” — Bar e atrio di servizio — Piano seminterrato – corridoi di servizio— Cortile di servizio per carico scarico merci— Piano terra – sala comune, bar automatico, biblioteca, ingresso/ uscita principale su Via Vannetti Pausa e fine della camminata
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Corso Bettini
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Questa lista vuole fornire alcuni spunti di riflessione e suggerire degli esercizi per aiutarti ad orientare il tuo orecchio durante la camminata. Puoi sperimentare
come preferisci con il tuo senso dell’udito nei diversi luoghi che attraverseremo – consultando la traccia proposta oppure ignorandola. Buon ascolto.
— Che suoni produce il tuo corpo mentre cammini?— Quali suoni spiccano nel luogo in cui ti trovi? E quali suoni percepisci in secondo piano, o di sottofondo?— Presta attenzione alla durata e distanza dei suoni. Cerca di distinguere i suoni continui dai suoni sporadici.— Scava con l’udito. Che suoni riesci a scoprire?— Descrivi con tre parole un suono ricorrente o ritmato che attrae la tua attenzione.— Fermati un momento e cerca di identificare e annotare quanti più suoni riesci a percepire.— Appoggia l’orecchio a una superficie di tua scelta. Cosa senti?— Chiudi gli occhi. Quali forme associ ai suoni che senti?— Che emozioni provocano in te i suoni che stai ascoltando?— Sosta in un luogo di soglia. Cosa senti?— Ti trovi in un ambiente rumoroso. Cerca di focalizzare la tua attenzione su un suono che ritieni piacevole.— Scegli un momento di silenzio e descrivilo con tre parole.
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15.30-17.30, CID
Play back I – che cosa hai ascoltato?Ogni partecipante ha descritto uno o più suoni ascoltati durante la camminata. L’elenco qui trascritto riporta i suoni in ordine di apparenza per ogni luogo visitato e le interzone, ovvero i tragitti stradali percorsi per raggiungere ogni luogo.
Luogo: MartLe piastrelle sconnesse producono suoni e ritmi camminandoci sopra – come se fosse acqua (producono echi). Gocciolio della fontana nella piazza centrale: volume basso ma suono costante. Suoni dell’infrastruttura che salgono da sotto le grate (ventilazione, perdite d’acqua – ricordano una cascata). Zona quieta – ci si può concentrare sui singoli suoni. Voci di passanti. Corvo. Risuonare dei passi scendendo le scalinate. Grate: sostandoci sopra, il loro suono vela tutto. Spostandosi si sente anche il resto. Piastrelle dissestate. Suoni del bosco – canto degli uccelli. Soli di uccelli. Acqua frusciante dalle grate. Fruscio dell’erba camminando. Suoni performativi del gruppo.
Luogo: Biblioteca CivicaCerniere zip intermittenti che risuonano. Suoni infrastruttura – ventole computer, aria condizionata. Scricchiolii assi. Suoni umani – soffiate di naso, spostamento sedie, colpi di tosse. Ascensore. Il mio ansimare sulle scale. Bisbiglio. Frammento conversazione: “Siete in coppia?” Sfogliare di giornali, sulla soglia.
Interzona: Mart—Giardino ZaninMusica di pianoforte dal video alla fine della via che porta alla piazza. Soglia portone Palazzo Piomarta: condizionatore e uccelli ~ strada: soglia nella soglia. Vento di bicicletta. Ho spento le orecchie. Aria fresca nel rumore della bicicletta. Due bambini in bicicletta. Quello davanti: “Dalia, vieni!” Le chiacchiere di Daniel. Fontana di Corso Bettini: la fonte che ristora; strada nuova ciliegie.
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Luogo: Giardino ZaninÈ casa mia! Wildlife rapida nel cespuglio – guizzo di lucertola. Succo che cade nel bicchiere, modulato dall’ambiente. Città in sottofondo. Cigolio cancello. Ricordo sonoro: ho sentito il canto del pavone che viveva qui. Foglie calpestate. Campana tubolare attivata dal portone aperto. È sabato, oggi si lavora per sé – chiave a cricchetto, crr crr. Piedi nudi sulla ghiaia. Roteando nei trifogli. Suoni adiacenti – voci sommesse incomprensibili, pulivapor.
Interzona: Giardino Zanin—parcheggio sotterraneoGelato al drone. Casco parrucchiere di sabato. Fontana Piazza Rosmini nel traffico. Copertoni ai 30 all’ora sull’asfalto. Suono nitido di voci riflesse di ragazzi al terzo piano. Ta Ta Ta Ta vecchia Vespa. Poliziotto che mi chiede: “Sei assicurato almeno?” Macchine che rallentano in discesa. Ho incontrato Moses: “Non c’è lavoro. Non c’è lavoro. Non c’è lavoro.” Fisicità suoni motori. Vicinanza case privati in Viale dei Colli – fontana nel giardino – sensazione confine pubblico-privato.
Luogo: parcheggio sotterraneoL’accordarsi di un fischiettare. Percezione rumore macchine che sale su dalle grate. Scalciare di una lattina sulle grate, fuori. Facevamo un baccano infernale in un luogo sacro – le persone si sono sentite stimolate a produrre rumori. Somiglianza caverna-parcheggio. La goccia sulla lamiera. Discesa: porte tagliafuoco che sbattono alle estremità di uno stanzino asettico. Gocce anticipate fuori, sopra le grate. 6° livello: megaconcerto di gocce, echi lontani di passi sulle grate. Stalker.
Interzona: parcheggio sotterraneo—cancelletto Via SetaioliSuoni d’affaccio: TV da casa privata, stoviglie nel sole che batte. Fontana del Nettuno. Emozione lenta della fontana. Acqua sorda “UN 1992”. Mercato frutta-verdura: i ‘mercatari’ spostano la merce in silenzio. Poche parole per coordinarsi.
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Luogo: Lungo LenoWhite noise. Varietà suoni d’acqua: vari momenti ben definiti dello scorrere. Suono in crescendo a seconda del percorso d’avvicinamento.Suono molto lontano in avvicinamento. Canto forte uccello sul cornicione: orizzontale/verticale. Bici sfreccia cigolando. Mescolanza suono Leno calmo con colpi dai campi da tennis. Voci straniere al mercato improvvisato.
Luogo: Giardini Italia“Salut! Cum e viata en Moldova?” Si alza il vento: l’Ora nelle orecchie. 3 aerei e il primo cane che abbaia. Gemiti dei tennisti – pochi, sommessi.Vociare straniero da dietro la siepe. Persone che parlano con loro stesse al telefono.
Interzona: Giardini ItaliaSuono di massima di Rovereto: dialogo uccelli, traffico e quello che ci sta in mezzo – macchina-naturale. Il suono della parola “Ermenegildo”. Due sirene d’ambulanza. Clacson Ford Fiesta. Cellofan sul balcone: flap flap flap.Autoradio da auto ferme al semaforo. Diesel fermo. Motorini sfrecciano secchi. Suono intermittente semaforo. Vento sul carrello della gru ferma, in alto. Vociare familiare da dietro la siepe.
Luogo: Casa di soggiorno per AnzianiMaruzzella da cassa retrò, entrando. Amico è di Dario Baldan Bembo.Frigoriferi sotto terra. Vociare sommesso. Silenzio attorno a una persona vicino a macchinette caffè. Nicolò Fabi distorto da cassa rotta – “non ti lascio solo.” Silenzio di tante persone che non parlano. Venditore ambulante silenzioso. Passo trascinato anziano.
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SECONDA GIORNATAdomenica 16 giugno
10.30-13.30
Ogni partecipante ha registrato delle tracce di un minuto scegliendo uno dei luoghi della camminata. Le tracce sono state create con un registratore digitale. In gruppo sono state decise le modalità per ogni sessione di registrazione.
Che suoni di Rovereto vuoi registrare?
| Il suono del Leno che cresce man mano che ti ci avvicini| | Il chiacchiericcio al bar della casa di riposo|| I suoni emessi dai condizionatori sotto le grate del giardino del | Mart; il suono del condizionatore tra corso Bettini e il palazzo | dell’ex Liceo; le voci di donne straniere ai Giardini Italia|| Il gocciolio della fontana al centro della piazza del Mart|| Il suono delle grate del Mart camminandoci sopra e intorno; | il gracchiare dei corvi nel bosco dietro al Mart|| Il suono delle acque del Leno dove il fiume scorre calmo;| i suoni di stoviglie provenienti dagli appartamenti in Via | Saibanti|| Le gocce d’acqua che cadono sulla lamiera al 6° livello interrato | del parcheggio sotterraneo|| Lo sfogliare di giornali e riviste nella biblioteca civica
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14.30-16.30, CID
Raccontaci la tua esperienza – spunti per una riflessione.Ogni partecipante ha raccontato e commentato la propria esperienza della camminata. L’ordine di ogni commento/punto segue l’ordine della discussione aperta.
Commenti:
Per la prima volta non mi sono preoccupato di me stesso, l’esperienza è stata quella di non ascoltarsi, ma ascoltare l’altro; è stata inoltre un’e-sperienza interessante di selezione dell’ascolto.
È stato l’opposto di muoversi per la città con gli auricolari; un raccoglie-re suoni esterni, non mediata dal sé, un ascolto fuori da me stesso. Il chiedersi che cosa sia rumore e non rumore e cosa sia importante ascol-tare e non ascoltare. Un selezionare frequenze.
Cosa vuol dire emettere giudizi e al contrario non giudicare? Cosa signifi-ca selezionare dei suoni?
È stata una lotta verso la non esclusione, l’ascoltare anche il rumore, un non giudicare, liberarsi dai pregiudizi, l’assumere una posizione interme-dia e non troppo critica.
L’ascoltare dei tappeti sonori.
La cosa straordinaria è stato il rovesciamento del punto di vista e di orecchio; la sorpresa di riscoprire la propria casa, riscoprire il quotidia-no. La sorpresa di vedere tutte le cose al rovescio (partire da dietro il Mart, il thriller del parcheggio, l’incanto dell’acqua).
Il capire che Rovereto è un percorso d’acqua anche fuori dal centro storico.
Scoprire un luogo nuovo, cose nuove in un contesto urbano.
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Che differenza esiste dalla passeggiata in natura?
L’ascolto comporta tre momenti: sensazione, percezione e attenzione nel cogliere un flusso costante fra esterno ed interno.
C’è una differenza tra esprimere un giudizio e il fare una selezione.
Non tutti ascoltiamo allo stesso modo. Ma chi è in grado di ascoltare in modo consapevole? Solamente il musicista e/o l’esperto?
Importanza della qualità dell’ascolto. È questo un problema di progetta-zione acustica? Di design acustico? È solamente un problema incentrato sulla fisica dei suoni, un problema prettamente acustico?
Importanza di partire da se stessi.
Quando parli di suoni importanti hai in mente un paesaggio sonoro idea-le? E come si collega al fattore della concentrazione, dell’attenzione?
L’importanza del fare errori, di assumere comportamenti inusuali, di non preoccuparsi dell’aspetto tecnico.
Mi piace pensare ad una collettività di sbadataggini, ad una predisposi-zione ad accogliere i rumori.
Fare esperienza dell’intimità.
Suono come esperienza del toccare a distanza.
Il mio interesse è per lo spazio relazionale del suono e in che modo le regole del comportamento sonoro influenzano relazioni diverse in conte-sti diversi (es. fare dei paragoni acustici, cogliere la sintonia tra suono e ambiente; cogliere anche l’odore di un ambiente).
La differenza tra un percorso solitario e un percorso di gruppo è il met-tersi in un’altra modalità, compresa la fatica del muoversi lentamente, di sentirsi alieno.
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La camminata mi ha dato la possibilità di focalizzarmi su ciò che il suono significa, ciò che un determinato suono significa, il suono dell’acqua equivale per esempio a vita.
L’emettere un giudizio può essere intenso in termini di behavioural script, un comportamento predeterminato, comandato dal cervello. Entriamo nel campo della psicologia cognitiva e della fenomenologia!
Il mio interesse si è concentrato verso i suoni della soglia e come essi possono cambiare la nostra percezione dei confini che dividono normal-mente gli spazi pubblici da quelli privati: suoni che dalla strada entra-no nello spazio chiuso e/o privato, suoni dello spazio domestico che si affacciano sulla strada.
16.40-17.30, CID
Play back II – ascolto delle registrazioni sonore digitali effettuate durante la mattinata.
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TERZA GIORNATAlunedì 17 giugno
18.00-20.00, CID
Organizzazione e montaggio delle singole registrazioni in un’unica traccia sonora. L’intento di questa sessione è stato di produrre (o per lo meno di abbozzare) una mappa sonora dei vari luoghi e temi discussi durante le due giornate. Questa sessione non si è focalizzata tanto sugli aspetti tec-nici del montaggio, quanto sull’aspetto critico del montaggio in sé. Diver-se idee di mappa e montaggio sono state proposte e discusse dal gruppo. Ciò che è emerso da questa discussione è stata la scelta di presenta-re le registrazioni sonore in una sequenza che rispecchia l’itinerario della camminata. È stato inoltre deciso che la parte visiva e narrativa di Cam-minando Ascoltando venga presentata attraverso questa “pubblicazione istantanea”.
20.00-22.00 CID
Cena auto-organizzata con i partecipanti.
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QUARTA GIORNATAmartedì 18 giugno
17.00-20.00, CID
Elaborazione finale dei materiali e ultimazione della pubblicazione.Preparazione dell’evento conclusivo.
20.00-22.00, CID
Evento conclusivo del laboratorio aperto al pubblico.
Per ascoltare la mappa sonora si prega di visitare il sito:
https://soundcloud.com/camminando-ascoltando
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BIBLIOGRAFIA FILMOGRAFIA
Georgina Born, Music, Sound and Space. Transformation of Public and Private Experience, Cambridge Uni-versity Press, 2013 Michel De Certeau, L’invenzione del quotidiano (1980), Edizioni Lavoro, 2001
Merlin Coverly, Psychogeography, Pocket Essential, 2006
Brandon LaBelle, Acoustic Territories: sound culture and everyday life, Conti-nuum, New York, 2010
Proceedings of the Institute of Acoustic, Soundwalking as Methodolo-gy for Understanding Soundscapes, vol. 30, Pt.2, 2008
Georg Simmel, Filosofia del paesag-gio, in Il volto e il Ritratto, Il Mulino, Bologna, 1985
R. Murray Schafer, Il paesaggio sono-ro (1977), Ricordi Unicopli, Milano, 1985
Ultra-red, School of Echoes, 2009, www.ultrared.org
Allen S. Weiss, Varieties of Audio Mi-mesis: Musical Evocation of Landscape, Errant Bodies Press, 2008
Hildegard Westerkamp, New York Society for Acoustic Ecology, in Autumn Leaves: sound and the environ-ment in artistic practice ed. by Angus Carlyle, Paris Double Entendre, 2007
Soundscape, The Journal of Acoustic Ecology, vol. I, No I, Spring 2000
––––––––––––––––––––––––––––––––
Andrei Tarkovsky, Stalker, 1979
Wim Wenders, Il cielo sopra Berlino, 1987
Brian De Palma, Blow Out, 1981
Renato Carosone, Maruzzella, 1955