BUONE PRATICHE PER COMUNICARE IN OTTICA DI GENERE

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BUONE PRATICHE PER COMUNICARE IN OTTICA DI GENERE Saveria Capecchi, Università di Bologna

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BUONE PRATICHE PER COMUNICARE IN OTTICA DI GENERE

Saveria Capecchi, Università di Bologna

Orizzonti immaginari/informativi delineati dai media: il connubio con la realtà

¨  Imediacontribuisconoallacostruzionesocialedellarealtàinquantoveicolanovalori,credenze,modellidicomportamento,stilidivita,ecc.=hannoilpoteredilegittimarnealcuniedidelegittimarnealtri

¨  Imediasonodiventatiun’importanteagenziadisocializzazione:influenzanofindall’infanziailprocessodicostruzionedell’identitàdigeneresoggettivaRACCONTANDOGLIUOMINIELEDONNE,LAREALTA’SOCIALE(effettialungotermine)

Comunicare in ottica di genere ¨  Abbandonare una visione della realtà basata su punti di

vista maschili e presentata invece come neutra e universale ( = abbattere gli stereotipi di genere)

¨  Accettare la parzialità dei punti di vista maschili sulla realtà e dare visibilità e valore agli altrettanto parziali punti di vista femminili nell’ambito della sfera pubblica

¨  Tendere all’uguaglianza M/F rispettando e valorizzando le specificità di ciascun genere

Concetto di “genere” Donne (e uomini) si diventa (Simone De Beauvoir, 1949)

sulla base del sistema culturale in cui si è immersi (comprese le rappresentazioni mediatiche) e delle aspettative sociali legate allo status di donna o uomo.

Genere (Gayle Rubin, 1975): processo di costruzione sociale dei due sessi, ossia il sistema di ruoli e di relazioni tra donne e uomini determinati dal contesto sociale, politico ed economico.

STEREOTIPIDIGENEREUOMINI DONNE

forti deboli

razionali/analitici irrazionali/intuitive

coraggiosi timide/paurose

aggressivi dolci/pacifiche

capacità di autocontrollo emotive/ricettive

competitivi collaborative

sicuri di sé insicure

attitudine al comando attitudine all’obbedienza

autorevoli facilmente influenzabili

più adatti a procacciare reddito più adatte alla cura

indipendenti dipendenti

più portati al sapere scientifico e tecnologico più portate al sapere letterario e artistico

PERCHE’ E’ IMPORTANTE COMUNICARE IN OTTICA DI GENERE

¨  Rappresentanza: per rappresentare in maniera obiettiva la cittadinanza formata da uomini e donne in pari misura (M48,6% - F51,5% ISTAT 2017)

¨  Pluralismo informativo: per fuoriuscire dal pensiero maschile con pretese di universalità dando voce e valorizzando i punti di vista femminili

¨  Etica, sociale e politica: per comunicare il rispetto di tutte le differenze soggettive per una società più equa e tollerante (decostruire la gerarchia M/F = ridurre la conflittualità M/F)

Global Gender Gap Italia (World Economic Forum 2018)

¨  ITALIA: 70° su 149 paesi ¨  Forza lavoro = 55%F 74,6%M (118) ¨  (93° tasso occupazionale F; 126° gap salariale a parità di

qualifica, 91° gap salariale – reddito stimato annuo) ¨  Laurea = 72,4%F 54,1%M (61°) ¨  Salute/sopravvivenza = 74,3%F 72%M (116°) ¨  Parlamento = 35,7%F 64,3%M (38°)   ¨  Andamento: 2012 (80°), 2013 (71°), 2014 (69°), 2015 (41°),

2016 (50°), 2017 (82°), 2018 (70°) = + donne in Parlamento  

La divisione dei compiti nella coppia italiana (Istat 2014)

Disparità di genere persistenti

¨  Lavoro: difficoltà a fare carriera (glass ceiling); gap salariale (parità in Islanda 2018)

¨  Conciliazione lavoro-famiglia (work-life balance), donne ruolo di caregiver/ uomini breadwinner

¨  Violenza di genere: una donna su tre ha subito violenza fisica/sessuale nel corso della vita e avviene un femminicidio ogni 2/3 giorni

Media e stereotipi di genere persistenti

¨  Pubblicità sessiste ¨  Associazione del genere femminile con il corpo e

l’ambito del privato anche quando si tratta di donne che ricoprono ruoli professionali (politiche)

¨  Poche esperte interpellate nei mezzi d’informazione (GMMP 2015: 24% donne soggetti delle notizie)

¨  Femminicidio: tendenza a giustificare l’autore della violenza e a colpevolizzare la vittima

La comunicazione di genere

¨  Si rivolge a un pubblico composto da uomini e donne (e da ogni soggettività LGBT)

¨  Rispetta la dignità della persona rappresentata ¨  Include i punti di vista femminili (ESPERTE) ¨  Decostruisce gli stereotipi di genere

1. Buone pratiche ¨  Riequilibrionumericodelledonne(tendereallaPARITA’M/F):piùvocealledonneinqualitàdiesperteinognicampodelsapereeinruoliautorevoli

Piùprogrammiinformativiinprimaseratacondottidadonne(oltreaGruber,Berlinguer,Annunziata)Darepiùspazioalledonnepolitiche

GLOBALMEDIAMONITORINGPROJECT2015(114PAESI)WorldAssociationforChristianCommunication

GIORNALISTEMEDIATRADIZIONALI¨  ITALIA,GIORNALISTESPEAKER:36%F(64%M),-GIORNALISTESERVIZI:41,6%(AGCOM2017)

¨  SiaPoliticacheEconomia:12%F(13%M)F=M¨  MONDO,GIORNALISTESPEAKER:49%F(51%M);¨  GIORNALISTESERVIZI:37%F(63%M)

DISCUSSIONESUDONNEEINFORMAZIONE

¨  MITO OTTIMISTICO anni 90: la progressiva femminilizzazione del settore giornalistico porterà

¨  1. a una distribuzione del potere redazionale più equo tra donne e uomini (ma ai vertici decisionali ci sono ancora poche donne: 3,9%F-14,2%M AGCOM 2017);

¨  2. a una costruzione della realtà informativa rappresentativa di entrambi i generi (ancora sbilanciata a sfavore delle donne)

GLOBAL MEDIA MONITORING PROJECT: TV, RADIO, STAMPA, INTERNET IN 114 PAESI 2015: ¨  1) DONNE SOGGETTI DELLE NOTIZIE

ITALIA: 21% F (79% M)- MONDO: 24% F (76% M) ¨  2) DONNE ESPERTE ¨  ITALIA: 18% F (82% M) (POLITICA: 15%

ECONOMIA: 10%) - MONDO: 19% ¨  3) DONNE VITTIME ¨  ITALIA: 26% F (9% M)- MONDO 16% F (8% M)

Osservatorio europeo sulle rappresentazioni di genere OERG 2014 ̈   DONNE SOGGETTI DELLE NOTIZIE 29%

(SPAGNA 34%, FRANCIA 31%, GERMANIA 26%, REGNO UNITO ¨  25%, ITALIA 24%) ¨ 

DONNE IN POLITICA NEI TG: FRANCIA 29%, GERMANIA 20%, ¨  SPAGNA 20%, REGNO UNITO E ITALIA 11%)

¨  DONNE ESPERTE NEI TG: GERMANIA 44%, FRANCIA 32%, SPAGNA E REGNO UNITO 26%, ITALIA 22% (GENTE COMUNE 66%, più di ogni altro paese, VITTIME 3 volte più M, 16%-6%M)

Tutt’altro genere d’informazione 2015 Ordine dei giornalisti ¨  56 edizioni di Tg (Tg Rai, Mediaset, La7, Sky) ¨  105 numeri di quotidiani (Repubblica, Corriere, la

stampa, il Sole 24 ore, il Fatto quotidiano, La Gazzetta dello sport ecc.): Titoli e prime pagine

¨  Firma articolo prima pagina: 20% F – 80% M ¨  Soggetto della notizia: 14%F – 86% M

FunzioneM/F¨  TG¨  Protagonistadellanews:17%F–83%M¨  Esperto/a:19%F–81%M¨  Gentecomune:42%F–58%M¨  QUOTIDIANI¨  Protagonistadellanews:13%F–87%M¨  Esperto/a:17%F–83%M¨  Gentecomune:54%F–46%M

Professioneoposizionesociale¨  Casalinga/genitore:70%F–30%M¨  Politico/a,ministro/a:8%F–92%M¨  Sportivo/a:3%F–97%M¨  Manager/economista:10%F–90%M¨  Avvocato/a,giudice:14%F-86%M¨  Docente:25%F–75%M¨  Nonesplicitata:66%F-34%M¨  Celebrità:27%F–73%M

Progetto 100 donne contro gli stereotipi 2016 (Osservatorio di Pavia e GIULIA giornaliste)

¨  Piattaforma online 100esperte.it che raccoglie nomi e curricula di esperte di tutte le discipline: es. fisica, ingegneria, medicina, chimica, giustizia, economia, arte, politica, nuove tecnologie, sport, scienza, educazione, ambiente, ecc.

¨  Donne che giornalisti e giornaliste potrebbero intervistare in qualità di esperte

Una ricerca qualitativa (frame analysis)

Rappresentazione e autorappresentazione donne politiche ne: Corriere della sera e Repubblica (18/2/2015- 20/3/2015): tot. 157 articoli (81 C – 76 R)

14 Talk show (2/3 2015): Porta a Porta (Rai1) Ballarò (Rai3) DiMartedì (La7) Quinta colonna (Rete4) Invasioni barbariche (La7) Otto e mezzo (La7)

Il “frame di genere” e il “doppio vincolo” Donatella Campus “L’immagine della donna leader”

¨  Le donne politiche prima di tutto vengono rappresentate “in quanto donne”, ponendo forte attenzione al PRIVATO e all’ASPETTO FISICO

¨  PARADOSSO: le donne politiche devono rispondere sia alle aspettative relative ai tipici ruoli di genere (ad es. essere TENERE E BUONE MOGLI/MADRI) e al contempo dimostrare doti relative a un “leader competente” come FERMEZZA E AGGRESSIVITA’

Frame di genere e doppio vincolo ASPETTO FISICO: Boschi screditata perché troppo bella/femminile; Bindi attaccata perché non conforme all’ideale di bellezza femminile/troppo maschile STILE DI CONDUZIONE POLITICA: Boldrini criticata perché troppo aggressiva/maschile; Mogherini bacchettata perché poco incisiva, aggressiva/troppo femminile

STEREOTIPI DI GENERE ¨  Stereotipi di genere

confermati: ¨  Compagne, mamme,

nonne, figlie ¨  Timide, dolci, romantiche

(Bisinella-Tosi; Boschi e la ricerca del principe azzurro su Chi)

¨  Stereotipi di genere sfidati:

¨  Proposta di Boldrini di cambiare il linguaggio istituzionale (sessuato)

¨  Pinotti e Mogherini contro il sessismo in politica

Frasi con stereotipi di genere “Lei lo seguirà e quando ci saranno nuove elezioni la senatrice perderà il suo seggio”. “Quando si è fidanzata con Tosi? Colpo di fulmine?” (la Repubblica) “La timida senatrice Patrizia che lotta con il “suo” sindaco” (Il Corriere della sera). ¨  “Angela Merkel sembra avere perso tutta la sua timidezza

(politica)” (il Corriere della sera) ¨  “E’ stato invertito lo stereotipo delle donne di sinistra,

secondo il quale la capacità è inversamente proporzionale all’altezza dei tacchi”. Rivolgendosi a Boschi: “Lei veste felicemente da donna. Si può essere bravi anche con il tacco dieci?” (Porta a Porta)

Risultati ricerca sui talk show ¨  Persistenza stereotipi

di genere ¨  Porta a Porta: ¨  Donne non fanno

carriera per merito ma per la capacità di sedurre uomini potenti

¨  Donne corpo/oggetto dello sguardo maschile (male gaze):

¨  “Tutte bellezze le donne del Presidente Renzi, bellezze diverse, ce n’è per tutti i gusti; donne di destra le più belle: fiore all’occhiello Mara Carfagna”

Conclusioni: the bad ¨  Merkel ruba la scena alle

donne politiche italiane (quotidiani), le quali stentano ad imporsi con autorevolezza

¨  A parte qualche “battagliera” (Boldrini) prevalgono le “portavoce fedelissime” (Ravetto) e le “giovani inesperte” (Meloni)

¨  Persistenza “frame di genere” come ostacolo principale all’affermazione femminile (in particolare centrato sul corpo oggettivato delle donne): male gaze interiorizzato dalle donne stesse

Conclusioni: the good ¨  1. Aumento visibilità/

importanza donne politiche

¨  2. Graduale trasformazione del linguaggio (da maschile presunto neutro a linguaggio di genere)

¨  3. Diffusione valori parità/pari opportunità tra i sessi (es. La 27ora)

¨  4. Comunione di intenti politiche e giornaliste + attive nel contrastare gli stereotipi: “una donna al Quirinale” (Boldrini e Gruber a Otto e mezzo)

2. Buone pratiche

¨ Modificarel’agendadeimedia:includerenotiziechevedonoprotagonisteledonne(es.temicomelascuola,sanità);

¨  piùvisibilitàadonnecheoccupanoareetradizionalmentemaschili(es.politicainternaedestera,economia,sport);

¨  piùtemirelativiallacondizionedelledonne

Professioneoposizionesociale(Tutt’altrogenerediinformazione2015)

¨  Casalinga/genitore:70%F–30%M¨  Politico/a,ministro/a:8%F–92%M¨  Sportivo/a:3%F–97%M¨  Manager/economista:10%F–90%M¨  Avvocato/a,giudice:14%F-86%M¨  Docente:25%F–75%M¨  Nonesplicitata:66%F-34%M¨  Celebrità:27%F–73%M

3. Buone pratiche ¨  ValorizzarelapresenzaF:¨  darepiùdignitàevoceallecasalinghe/mogli/madri;¨  presentareledonnechelavoranoconiltitoloprofessionale

¨  Svilupparemodalitàdiintervistachefaccianoemergerelacomplessitàdell’esperienzafemminile(nonimbrigliareledonneinruolistereotipati,es.lamadre,lamogliedi,ladonnaincarriera,lavittima,labellona)sceltalocations

¨  Sfidareglistereotipidigenere(es.usodell’ironia,rappresentareruoliM/Frovesciatirispettoallatradizione)

Ricerca programmi informazione RAI ¨  1999: 75 ore mattino, pomeriggio, sera ¨  In molti casi quando si intervistavano le esperte non era

specificato il titolo solo nome e cognome e luogo di lavoro

¨  Evidenziato maggiormente il ruolo di “moglie di” e “madre” che il ruolo professionale

¨  Sottolineate soprattutto le caratteristiche fisiche ¨  Atteggiamento paternalistico ospiti in studio casalinghe

(braccio attorno alle spalle)

Ricerca programmi informazione RAI ¨  Donne inquadrate “a pezzi” (gambe e decolleté,

dettagli viso) ¨  Casalinghe (pubblico ideale a cui ci si rivolge e

pubblico in studio) considerate poco istruite e/o poco intelligenti

¨  Molte giornaliste/conduttrici tendono ad adeguarsi alle stesse modalità di svalorizzazione del genere femminile utilizzate dai giornalisti /conduttori facendo soprattutto domande relative alla bellezza o all’ambito privato

Ricerca programmi informazione RAI ¨  Alcuni programmi “minori” (Artè, Okkupati) con

interviste a donne in cui si restituiva il senso delle loro capacità, della curiosità intellettuale che ha guidato i loro percorsi lavorativi, del coraggio delle loro scelte non sempre conformiste

¨  = FARE ESEMPI POSITIVI DI DONNE COMPETENTI (non solo quando sono donne “eccellenti” come Samantha Cristoforetti)

4. Buone pratiche ¨  NonoggettivareospettacolarizzareilcorpoFconinquadraturechesisoffermanosupezzidelcorpo(olacarrellatadaipiediallatesta).

¨  Vietarel’inquadraturaolafotoastampadelledonnesenzalatesta?

La donna usata dalla pubblicità ¨  1. Ricerca RAI e Mediaset 2011 (Paola Panarese):

573 spot ¨  Professione F casalinga 100%, libero prof./

imprenditore 71,4% M – 28,6% F; dipendente 72,2% M – 27,8% F;

¨  Corpo: donne tutte belle, magre, capelli biondi (82,6% F), occhi azzurri (84,6% F), a seguire verdi e marroni

Come la pubblicità racconta le donne e gli uomini in Italia

¨  2. Ricerca 2014 su 7000 campagne tv e stampa (Massimo Guastini):

¨  UOMINI ritratti per il 95% dei casi al LAVORO, solo 4,3% uomini ritratti nel ruolo di padri;

¨  DONNE 80% dei casi ritratte come CORPO nella loro fisicità, presenza decorativa

5. Buone pratiche ¨  Usarelinguaggiononsessistaedigenere(nonilmaschileritenutoneutroeuniversale)

¨  Sessismonell’hatespeech(es.LauraBoldrini)

Il linguaggio di genere Alma Sabatini 1987, Cecilia Robustelli “Donne, grammatica e media” 2014

¨  Illinguaggioèespressionediunsistemaculturaleesociale.Comelasocietàèessostessouncostruttosociale,pertantoèsoggettoacontinuemodifiche

¨  Ilmaschileneutroomaschilegenericooccultalapresenzadelledonne,lerendeinvisibili,nondàrappresentanzaametàdellapopolazionemondiale:“lastoriadell’uomo”,“icittadini”

Come modificare il maschile neutro ¨  Evitarel’usodelmaschilegenericoneiterminicollettivi(es.cittadini=cittadinanza;professori=corpodocente;dirigenti=ladirigenza)

¨  Evitareparoleesintagmiquali:fratellanza=solidarietà;l’uomodellastrada=gentecomune)

¨  Evitaredicitareledonnecomecategoriaaséocomecategoriedeboli

Frasi linguaggio maschile neutro ¨  “Il Sindaco di Cosenza: aspetto un figlio! Il

segretario DS: il padre sono io” (la Repubblica 10/8/ 2005)

¨  “Sarà Filippo Mannoni, marito dell’assessore della Margherita alle Politiche Sociali, il nuovo presidente di Montedoni” (la Repubblica, 10/3/2005)

Linguaggio di genere ¨  Evitare l’articolo davanti al cognome (la Boschi) ¨  Evitare il suffisso –essa (a parte i nomi già entrati nel

lessico come professoressa, dottoressa) ¨  Preferire – a (ministra, avvocata, chirurga, deputata,

ingegnera, medica) –trice (direttrice) -ora (direttora, assessora)

¨  Anteporre l’articolo: la giudice, la cantante, la presidente, la vigile

6. Buone pratiche ¨  Sensibilitàneltrattarelenotiziesullaviolenzacontroledonneeilfemminicidio(noal“delittopassionale”eall’immaginedella“donnavittima”)

¨  Considerareleeventualiviolenzesubitenelpassatodalledonnevittimedifemminicidio

¨  Narrarelastoriadalpuntodivistadientrambiigeneri(nonprivilegiarequellomaschileoffrendogiustificazioniancheinvolontariamente)

Iprincipaliframesconcuisiraccontailfemminicidiosullastampaitaliana

¨  Storia narrata principalmente dal punto di vista maschile: “l’ha uccisa perché lei voleva la separazione” (è lei la colpevole, lui ha una giustificazione)

¨  Manca il punto di vista femminile: troppo poco si racconta il perché della richiesta della separazione (ad esempio: lui era violento e lei temeva per se stessa e anche per i figli)

Risultati ricerche sul femminicidio ¨  Chiara Gius-Pina Lalli (2014) 3 frames: amore

romantico; perdita di controllo; altri elementi contestuali (droghe, depressione)

¨  Elisa Giomi (2015) 4 frames: gelosia/incapacità di accettare la separazione; conflittualità di coppia/amore romantico; raptus e follia; victim-blaming donne incapaci di tutelarsi, presunta infedeltà

Manifesto di Venezia 2017 (Giulia giornaliste)

¨  Usare linguaggio sessuato e il termine “femminicidio” con la corretta accezione di significato

¨  Dare attenzione a tutti i casi di violenza (prostitute/trans) ¨  Mettere in risalto storie positive di donne che hanno avuto il

coraggio di sottrarsi alla violenza ¨  Evitare termini fuorvianti: raptus, follia, gelosia, passione

(frame dell’amore romantico e/o dell’incidente isolato) ¨  Evitare di suggerire giustificazioni all’omicida ¨  Evitare immagini, descrizioni che riconducano la donna a

“richiamo sessuale”

BUONEPRATICHEINSINTESI ¨  Rivisitaretuttelefasidelnewsmaking(agendadeimedia,selezionedellenotizie,sceltadichiintervistare,dellelocations,regia,montaggio,mododitrattarelenotizie)secondoun’otticadigenerechevalorizzilapresenzadelledonneeledifferenzedigenere

¨  RiequilibrareilpotereeffettivoesimbolicotraM/Fassumeilsignificatodimigliorarelaqualitàdell’informazioneelacompetenzaprofessionalediognisingolo/agiornalista

Protocollod’intesa“Donneemedia”OrdinedeigiornalistieRegioneEmiliaRomagna25marzo2014