BÎRÛN Seminari di Musica Classica Ottomana

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Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati – Fondazione Giorgio Cini onlus – Isola di San Giorgio Maggiore, 30124 Venezia, Italy – www.cini.it – [email protected] – T. +39 0412710357 BÎRÛN Seminari di Musica Classica Ottomana 1 - Background I seminari di alta formazione in musica classica ottomana nascono nel 2012 dalla collaborazione tra l’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati (IISMC) della Fondazione Giorgio Cini e Kudsi Erguner, eminente musicista e musicologo noto a livello internazionale, che già insegnava ai corsi di flauto ney alla Fondazione Cini e al Conservatorio di Padova. L’IISMC è storicamente nato come scuola di musica extraeuropea nel 1969 e la didattica è sempre stata parte della sua mission: con il nascere della Residenza Vittore Branca è stato possibile sviluppare il tradizionale corso di ney in una residenza musicale per lo studio intensivo della musica modale in ensemble. Il progetto combina felicemente diversi obiettivi dell’IISMC: la didattica ad alto livello, rivolta a professionisti e semiprofessionisti, l’internazionalizzazione, l’approfondimento scientifico e musicologico, il momento spettacolare, la documentazione e la divulgazione multimediale on-line, la pubblicazione di materiali scientifici e didattici. Inoltre, valore aggiunto di questo progetto consiste nel proporre una visione della cultura come fattore di incontro e di scambio, tanto più importante se considerato in questo frangente storico e nell’ambito del bacino mediterraneo dove dialogo e rispetto reciproco appaiono oggi molto difficili. 2 – Birûn-i Hümâyûn Il nome dei seminari, proposto dal prof. Giovanni De Zorzi, si ispira al passato: a quando il sultano Mehmet II detto “Fetih il conquistatore” iniziò verso il 1465 la costruzione del palazzo imperiale che diverrà noto come Seray (dall’arabo Sarây, “palazzo”, in mozartiano “Serraglio”) oppure Bâb-i ‘Ali “Sublime Porta” che per secoli rimase la residenza prediletta dei sultani e, allo stesso tempo, il centro della vita artistica e culturale ottomana. Architettonicamente il Seray era suddiviso in una parte esterna e in una interna e tale suddivisione architettonica si rifletteva nelle sue istituzioni: il Birûn-i Hümâyûn amministrava la vita della corte esterna mentre l’Enderûn-i Hümâyûn si occupava della vita della parte interna del palazzo, che comprendeva la sala del trono, l’harem e gli appartamenti privati del sultano. In entrambe le sezioni esisteva una scuola di palazzo mekteb che si occupava dell’educazione musicale, così come dell’insegnamento della poesia, della calligrafia e della miniatura, ossia delle belle arti per le quali sarebbe divenuto famoso il mondo ottomano. Il progetto di un corso di alta specializzazione di musica classica ottomana alla Fondazione Giorgio Cini, nasce proprio dall’idea del Bîrûn, scuola di Palazzo esterna ma vicina al cuore della cultura ottomana, proprio com’è Venezia, importante polo esterno di riferimento europeo per i suoi millenari rapporti con Bisanzio/Costantinopoli/Istanbul. 3 - Obiettivi: La scoperta e la selezione di giovani talenti emergenti e la formazione di un Ensemble L’offerta formativa di livello specialistico al fine di aiutare i musicisti nella costruzione delle loro carriere L’offerta residenziale nel Centro Internazionale Vittore Branca e la copertura di quasi tutti i costi del soggiorno a Venezia al fine di creare le condizione ideali per la creazione artistica La riscoperta della cultura musicale ottomana quale esempio di melting pot interculturale Lo studio teorico-pratico di repertori (anche inediti) con un approccio interdisciplinare L’organizzazione e la produzione di un concerto pubblico Promuovere gli ensemble e aiutarli attraverso diversi canali di marketing e comunicazione: locandine e affissioni; newsletter e email marketing; social media marketing

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Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati – Fondazione Giorgio Cini onlus – Isola di San Giorgio

Maggiore, 30124 Venezia, Italy – www.cini.it – [email protected] – T. +39 0412710357

BÎRÛN

Seminari di Musica Classica Ottomana

1 - Background

I seminari di alta formazione in musica classica ottomana nascono nel 2012 dalla collaborazione tra l’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati (IISMC) della Fondazione Giorgio Cini e Kudsi Erguner, eminente musicista e musicologo noto a livello internazionale, che già insegnava ai corsi di flauto ney alla Fondazione Cini e al Conservatorio di Padova. L’IISMC è storicamente nato come scuola di musica extraeuropea nel 1969 e la didattica è sempre stata parte della sua mission: con il nascere della Residenza Vittore Branca è stato possibile sviluppare il tradizionale corso di ney in una residenza musicale per lo studio intensivo della musica modale in ensemble.

Il progetto combina felicemente diversi obiettivi dell’IISMC: la didattica ad alto livello, rivolta a professionisti e semiprofessionisti, l’internazionalizzazione, l’approfondimento scientifico e musicologico, il momento spettacolare, la documentazione e la divulgazione multimediale on-line, la pubblicazione di materiali scientifici e didattici. Inoltre, valore aggiunto di questo progetto consiste nel proporre una visione della cultura come fattore di incontro e di scambio, tanto più importante se considerato in questo frangente storico e nell’ambito del bacino mediterraneo dove dialogo e rispetto reciproco appaiono oggi molto difficili.

2 – Birûn-i Hümâyûn

Il nome dei seminari, proposto dal prof. Giovanni De Zorzi, si ispira al passato: a quando il sultano Mehmet II detto “Fetih il conquistatore” iniziò verso il 1465 la costruzione del palazzo imperiale che diverrà noto come Seray (dall’arabo Sarây, “palazzo”, in mozartiano “Serraglio”) oppure Bâb-i ‘Ali “Sublime Porta” che per secoli rimase la residenza prediletta dei sultani e, allo stesso tempo, il centro della vita artistica e culturale ottomana. Architettonicamente il Seray era suddiviso in una parte esterna e in una interna e tale suddivisione architettonica si rifletteva nelle sue istituzioni: il Birûn-i Hümâyûn amministrava la vita della corte esterna mentre l’Enderûn-i Hümâyûn si occupava della vita della parte interna del palazzo, che comprendeva la sala del trono, l’harem e gli appartamenti privati del sultano. In entrambe le sezioni esisteva una scuola di palazzo mekteb che si occupava dell’educazione musicale, così come dell’insegnamento della poesia, della calligrafia e della miniatura, ossia delle belle arti per le quali sarebbe divenuto famoso il mondo ottomano. Il progetto di un corso di alta specializzazione di musica classica ottomana alla Fondazione Giorgio Cini, nasce proprio dall’idea del Bîrûn, scuola di Palazzo esterna ma vicina al cuore della cultura ottomana, proprio com’è Venezia, importante polo esterno di riferimento europeo per i suoi millenari rapporti con Bisanzio/Costantinopoli/Istanbul.

3 - Obiettivi:

• La scoperta e la selezione di giovani talenti emergenti e la formazione di un Ensemble

• L’offerta formativa di livello specialistico al fine di aiutare i musicisti nella costruzione delle loro carriere

• L’offerta residenziale nel Centro Internazionale Vittore Branca e la copertura di quasi tutti i costi del soggiorno a Venezia al fine di creare le condizione ideali per la creazione artistica

• La riscoperta della cultura musicale ottomana quale esempio di melting pot interculturale

• Lo studio teorico-pratico di repertori (anche inediti) con un approccio interdisciplinare

• L’organizzazione e la produzione di un concerto pubblico

• Promuovere gli ensemble e aiutarli attraverso diversi canali di marketing e comunicazione: locandine e affissioni; newsletter e email marketing; social media marketing

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• Implementare l’archivio dell’IISMC attraverso la documentazione multimediale raccolta in fase esecutiva del progetto

3 – Il progetto Bîrûn

Il progetto è strutturato in varie fasi e appuntamenti che si prefiggono di fornire ai partecipanti competenze diverse e complesse:

a) Bando di concorso internazionale

Ogni anno la Fondazione Giorgio Cini pubblica un bando di concorso internazionale diretto a giovani musicisti e musicologi al fine di formare un ensemble semi-professionale che è chiamato a partecipare ad una settimana di residenza musicale a Venezia, presso la sede della Fondazione Giorgio Cini, sull’Isola di San Giorgio, Venezia. Ai candidati è richiesto di presentare:

• CV aggiornato in inglese

• Modulo di ammissione

• Una breve registrazione mp3 o mp4 di un brano di musica ottomana

• Una breve registrazione mp3 o mp4 di un’improvvisazione (taksim)

Target

Grazie ad un notevole impegno nella comunicazione del concorso, fin dalla prima edizione sono state raccolte ogni anno una media di 50 candidature, da parte di musicisti e studiosi di tutta Europa, molte dalla Turchia, da Cipro e dall’Iran e da Israele, in minima percentuale anche dagli Stati Uniti e Sud America, per un totale di 290 candidature in sei anni da 23 diversi paesi d’origine. I candidati sono per la maggior parte under 30 e quasi tutti maschi. Le borse offerte fino ad ora sono state in numero di sei o sette ogni anno, alle quali si sono aggiunte candidature spontanee, di partecipanti paganti che hanno ampliato il numero degli elementi in ensemble. In questo modo gli ensemble che hanno partecipato ad ogni edizione contavano circa 15 elementi.

Poco più del 50% del totale delle candidature sono arrivate dalla Turchia.

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Annual planning

Ottobre: Pubblicazione del bando sul sito della Fondazione Giorgio Cini e sui suoi canali social

Gennaio: Chiusura del bando e selezione delle candidature

Febbraio: Pubblicazione dei vincitori delle borse di studio e degli uditori ammessi. Invio degli spartiti ai candidati e inizio della pratica

Marzo/Aprile: Residenza a San Giorgio Maggiore

Da aprile a fine anno: Post Produzione del materiale e lavoro editoriale sul CDbook

I titoli delle edizioni dal 2012 al 2017 sono stati:

• 2012 – Compositori alla corte ottomana

• 2013 – Compositori armeni nella tradizione ottomana

• 2014 – Le composizioni in lingua persiana alla corte ottomana

• 2015 – I maftirîm e le opere degli ebrei sefarditi nella musica classica ottomana

• 2016 – Compositori greci nella musica classica ottomana

• 2017 – Musiche delle corti: da Herat a Istanbul

b) Preludio a Birun

Fin dalla prima edizione, nel 2012, si è concretizzata una collaborazione scientifica con l’Università Ca’ Foscari Venezia. Ogni anno, infatti, il progetto viene inaugurato da una International conference denominata ‘Preludio a Birun’, a cura del prof. Giovanni De Zorzi, durante la quale si approfondiscono alcune questioni relative al ruolo e al contributo del repertorio scelto per l’edizione in corso. La conferenza, a carattere internazionale, ha sempre un approccio interdisciplinare e vi partecipano studiosi, esperti di musica, letteratura, religione, storia del mondo ottomano e delle comunità etniche e religiose ad esso circoscritte (turchi, armeni, greci, ebrei, iraniani,

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PROVENIENZA DELLE CANDIDATURE DAL 2012 AL

2017

Turchia Grecia Italia UK Cipro Spagna Armenia Belgio

Romania Francia Olanda Colombia Iran Brasile Messico Cile

Germania Libano Israele Georgia Tunisia Austria USA

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e anche italiani). La conferenza è inserita nel piano di studi del corso di “Etnomusicologia” ed è indirizzata soprattutto agli studenti universitari, che sono poi invitati al concerto. La divulgazione in ambito accademico delle ricerche in corso è un obiettivo importante dell’IISMC.

I titoli delle International Conference dal 2012 al 2017 sono stati:

• 2012: Seminari di musica ottomana

• 2013: Musica e cultura armena nel mondo ottomano

• 2014: Musica e cultura persiana nel mondo ottomano

• 2015: Musica e cultura ebraica nel mondo ottomano

• 2016: Musica e cultura greca nel mondo ottomano

• 2017: Musica e cultura da Herat a Costantinopoli

c) La ricerca e lo studio dei repertori

Le musiche oggetto di studio, per lo più antiche, sono sempre frutto di una ricerca storico-musicologica che a volte richiede la collaborazione (anche sul campo) di uno specialista in grado di reperire gli spartiti e verificarne le fonti. Ad esempio, nell’edizione del 2016 sono stati studiati i brani di alcuni fra i più importanti compositori greci di cui si tramanda la memoria, tra i quali spicca il nome di Petros Lampadarios (1730-1778). Alcune delle composizioni inedite eseguite in concerto e pubblicate nel CD sono state ritrovate e trascritte da Giannis Koutis in notazione moderna a partire da manoscritti in notazione bizantina conservati presso il Monastero Vatopedi, sul Monte Athos.

Ai candidati scelti è richiesto di studiare con anticipo tutto il repertorio.

d) Residenzialità e Seminario

Il cuore del progetto è la residenzialità a San Giorgio che permette ai partecipanti di dedicarsi – oltre a beneficiare di uno scambio culturale importante tra partecipanti da tutto il mondo –ad un’intensa pratica musicale in ensemble a cura del Maestro Kudsi Erguner. Il Maestro, che ogni anno cura la direzione artistica del progetto scegliendo i repertori, i borsisti e gli uditori e curando in parte la pubblicazione del CDbook, è l’unico insegnante del seminario. Le lezioni hanno luogo in diverse sale messe a disposizione dalla Fondazione Giorgio Cini, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18 (di cui gli ultimi due adattati alle tecniche di registrazione).

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e) Sessioni di registrazione

Gli ultimi due giorni le master-class vengono registrate da un fonico professionista in previsione di trarne una pubblicazione multimediale. Ci preme sottolineare questo particolare aspetto formativo di Birun: spesso giovani

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musicisti non hanno avuto modo di sperimentare gli aspetti tecnici che una registrazione professionale necessita. La Fondazione Giorgio Cini installa per l’occasione una sala di registrazione apposita.

Prove di registrazione durante l'edizione 2017

f) Concerto

Il seminario si conclude ogni anno con un concerto pubblico della durata di un’ora e mezza, che solitamente vede la partecipazione di circa 350 persone. Il concerto è per i candidati un momento molto importante: è la sintesi di tutto il lavoro svolto durante la settimana e permette loro di esibirsi davanti ad un pubblico eterogeneo. Negli anni l’eco di Birun si sta diffondendo sempre più e ai concerti partecipano fruitori che arrivano anche dall’estero.

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Concerto dell’Ensemble Bîrûn 2017 nel Cenacolo Palladiano

g) Pubblicazione multimediale

L’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati cura da qualche anno una collana editoriale chiamata Intersezioni musicali, in partnership con l’Editore Nota di Udine. All’interno della collana si trovano quasi tutte le edizioni critiche multimediali dei seminari Bîrûn, in formato CDbook. Si tratta di una serie di CD (frutto delle registrazioni delle prove e del concerto finale) che intende documentare questo prezioso lavoro di riscoperta di composizioni poco note del repertorio cosmopolita della musica ottomana, accompagnate da testi critici in due lingue (italiano e inglese) sul repertorio scelto, testi dei brani suonati e appendici sulle fonti.

Il lavoro editoriale viene svolto nell’arco di quasi un anno da un’equipe formata dal direttore dell’IISMC, prof. Giovanni Giuriati, il prof. Giovanni De Zorzi, Kudsi Erguner, Simone Tarsitani (presa del suono e montaggio audio) e, a volte, un ulteriore collaboratore chiamato caso per caso. Per tradizione, il CDbook viene presentato al pubblico in occasione del concerto dell’edizione successiva.

La pubblicazione di un CD – senza nessun onere economico a carico dei candidati - è un aiuto notevole nella promozione della carriera di un giovane musicista e, nello stesso tempo, permette all’IISMC di ampliare il suo archivio di musiche tradizionali extraeuropee, che sta per diventare di pubblica fruibilità.

Tutte le edizioni dei CDbook Birun si possono acquistare dal sito: https://www.notamusic.com/

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CDBook Bîrûn edizione 2016

Obiettivi futuri:

• Incentivare la promozione delle carriere di giovane musicisti attraverso la creazione di un network di istituzioni internazionali specializzate nel campo della didattica musicale, festival musicali e conservatori

• Organizzare repliche dei concerti pubblici nelle sedi delle istituzioni partner

• Far diventare la Fondazione Giorgio Cini una piattaforma internazionale per il lancio dei più talentuosi musicisti esperti di musica modale

• Creare un database online per la pubblica fruizione degli spartiti musicali collezionati nelle varie edizioni.

• Curare una collezione di “Quaderni di Musica Ottomana”

• Creare una piattaforma online che unisca e promuova sia il progetto che tutte le istituzioni coinvolte

• Ampliare il numero di borse di studio

• Cercare sponsor e contributi a copertura delle borse, per ora tutte a carico della Fondazione Giorgio Cini

• Allungare il periodo di residenza dei candidati

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Board and organization Kudsi Erguner Direzione artistica Giovanni Giuriati, Università La Sapienza di Roma Direttore IISMC Giovanni De Zorzi, Università Ca’ Foscari Venezia Direzione Edizioni “Preludio a Birun” Simone Tarsitani, Durham University Ripresa e montaggio audio e video Valter Colle Nota Edizioni, Udine Carla Sabrina Marenco e Chiara Picardi, Fondazione Giorgio Cini onlus Coordinamento, produzione e promozione Foto di @Matteo De Fina