BPCO: management terapeutico - cos.it · 4.ipertensione polmonare. BPCO: ... BPCO: cuore polmonare...
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BPCO: management terapeutico
Per la terapia di base servono pochi farmaci “a scaletta”:
Beta-2 short acting (SABA) Beta-2 long acting (LABA) Anticolinergici short acting (SAMA) Anticolinergici long acting (LAMA) Corticosteroidi inalatori (ICS) Corticosteroidi sistemici
BPCO: management terapeutico
1. La LG aggiornata 2010 fornisce indicazioni quando preferire una classe farmacologica del bronco-dilatatore (anticolinergico o beta2-agonista)
2. La LG aggiornata 2010 privilegia la rilevazione clinica rispetto al valore dei parametri spirometrici
3. La LG aggiornata 2010 non modifica le indicazioni per corticosteroidi e teofillina
BPCO: trattamento
Raccomandazione 27 (2004)
I broncodilatatori a breve azione dovrebbero rappresentare il trattamento empirico iniziale per il sollievo dell'affanno e della limitazionedell’esercizio fisico.
Grado di evidenza B
BPCO: trattamento
Raccomandazione 30 (2004)
II broncodilatatori long-acting dovreb-bero essere usati nei pazienti che rimangono sintomatici nonostante il trattamento short-acting, perché più efficaci rispetto alla combinazione di farmaci short-acting.
Grado di evidenza A
BPCO: trattamento
Raccomandazione 1.2.4 (2010)
In pazienti che restino sintomatici in monoterapia il trattamento andrebbe intensificato combinando diverse classi di farmaci. Combinazioni efficaci includono:
Beta2-agonisti e teofillina,
Anticolinergici e teofillina
Raccomandazione 1.2.2.5
Proporre un LAMA piuttosto che un SAMA quattro volte al giorno ai pazienti che restano dispnoici o presentano riacutizzazioni nonostante l'uso di broncodilatatori short acting al bisogno e per cui si è optato per una terapia di mantenimento regolare con anti-muscarici.
(novità 2010)
BPCO: management terapeutico
1. La LG suggerisce l’associazione del corticosteroide inalatorio solo in caso di insuccesso della terapia con bronco-dilatatori
2. La LG suggerisce di privilegiare l'uso diinalatori, considerando i nebulizzatori
come sistemi di somministrazione di seconda scelta.
BPCO: management terapeutico
1. La LG suggerisce l’uso del cortico-steroide per os in caso di riacutiz-zazione, ma non ne raccomanda un uso di routine.
2. In base alla LG la terapia inalatoria va effettuata in ogni caso per lunghi periodi, anche se non necessariamente con gli stessi farmaci.
BPCO: management terapeutico 2010
1.2.2.6 Se FEV1 < 50% del teorico, prescrivere LABA + ICS oppure LAMA.
1.2.2.7 nella BPCO stabile, in pazienti con FEV1 > 50% che restano dispnoici nonostante la terapia con LABA prescrivere LABA + ICS oppure LAMA.
1.2.2.8 prescrivere LAMA in aggiunta a LABA + ICS in pazienti che rimangono dispnoici, a prescindere dal valore del FEV1
BPCO: management terapeutico 2010
1.2.4.1 L’uso della terapia di mantenimento con corticosteroidi orale in COPD non è normalmente raccomandato. Alcuni pazienti con COPD avanzata possono richiedere corticosteroidi orali di mantenimento quando non riescono a superare una ricaduta. In questi casi, la dose di corticosteroidi orale dovrebbe essere tenuta possibilmente bassa.
BPCO: management terapeutico
1.3.5.6 In tutti i pazienti ricoverati in ospedale per una riacutizzazione di COPD, dovrebbero essere usati corticosteroidi orali in assenza di controindicazioni significative.
1.3.5.7 Nei pazienti gestiti nella comunità che hanno una riacutizzazione con aumento significativo dell’affanno che interferisce con l’attività quotidiana, dovrebbero essere usati corticosteroidi orali in assenza di controindicazioni significative.
BPCO: management terapeutico
1.3.5.8 I pazienti che hanno bisogno di terapia con corticosteroidi dovrebbero essere incoraggiati a usarla precocemente per ottenere il massimo beneficio (vedi raccomandazioni 1.2.17, 24-27).
1.3.5.9 Andrebbe prescritto Prednisolone per os al dosaggio giornaliero di 30 mg per un periodo da 7 a 14 giorni.
1.3.5.10 Il trattamento di corticosteroidi non dovrebbe prolungarsi oltre i 14 giorni perché non c’è vantaggio con la terapia prolungata.
Definizione di riacutizzazione:
Peggioramento anche di uno solo dei seguenti sintomi:
1. aggravamento della dispnea,2. aumento della tosse,3. aumento produzione di catarro, 4. cambiamento colore catarro.
BPCO: DOVE E' MEGLIO TRATTARE IL PAZIENTE (tabella 8 prima parte)
Fattori Domicilio Ospedale
Capacità di gestirsi a casa Si No
Dispnea Moderata Severa
Condizioni Generali Buone Scadute
Livello delle attività Buono Scaduto/Allettato
Cianosi No Si
Sviluppo progressivo di edemi declivi/brusco peggioramento No Si
Livello di coscienza Normale Ridotto
LTOT in corso No Si
BPCO: DOVE E' MEGLIO TRATTARE IL PAZIENTE (tabella 8 seconda parte)
Fattori Domicilio Ospedale
Situazione sociale Buona Vive solo/non autosufficiente
Confusione acuta No Si
Insorgenza rapida dei sintomi No Si
Comorbilità significativa (in particolare cardiopatia e diabete insulino-dipendente)
No Si
SaO2 < 90% No Si
Variazioni al RX Torace No Presente
pH arterioso > 7.35 < 7.35 > 7.35 < 7.35
PaO2 arteriosa > 55mmHg < 55mmHg
- Elettroliti, Azotemia, Emocromo- Emogasanalisi arteriosa- Rx Torace- Teofillinemia, se il paziente è in trattamento quando si ricovera- Esame microscopico e colturale dell'espettorato se è purulento
BPCO: ossigenoterapia
La necessità di O2-terapia (LTOT) va valutata in tutti i pazienti con:
1. grave ostruzione delle vie aeree (FEV1 < 30%)
2. cianosi
3. policitemia
4. edema alle estremità
5. aumento PV giugulare
6. saturazione di ossigeno < 92%
BPCO: ossigenoterapia
L’opportunità di eseguire LTOT,
dovrebbe essere presa in
considerazione anche in pazienti con
un’ostruzione delle vie aree moderata
(FEV1 30–49%).
BPCO: ossigenoterapia
Indicata in pazienti con BPCO stabile e con:
a) un PaO2 minore di 55mmHg;
b) un PaO2 tra 55 e 59 mmHg associata ad una delle seguenti condizioni:
1. policitemia secondaria,
2. ipossiemia notturna (SaO2 inferiore a 90% per più di 30% del tempo),
3. edema alle estremità,
4. ipertensione polmonare.
BPCO: MOTIVI CHE GIUSTIFICANO L'INVIO ALLO SPECIALISTA (tabella 5 prima parte)
Diagnosi incerta conferma la diagnosi ed ottimizza la terapia
Sospetto di BPCO severa conferma la diagnosi ed ottimizza la terapia
Richiesta di un secondo parere da parte del paziente
conferma la diagnosi ed ottimizza la terapia
Inizio di cor pulmonale conferma la diagnosi ed ottimizza la terapia
Valutazione per l‘O2-terapia ottimizza la terapia ed evita prescrizioni inappropriate
Valutazione per terapia a lungo termine con nebulizzatori
ottimizza la terapia ed evita prescrizioni inappropriate
Valutazione per la terapia per via orale con corticosteroidi
giustifica la necessità di un trattamento a lungo termine oppure controlla la
sospensione
Malattia bullous lung identifica i candidati all'intervento chirurgico
Rapido declino della FEV1 incoraggia un intervento precoce
Valutazione per la riabilitazione polmonare
identifica i candidati alla riabilitazione polmonare
BPCO: MOTIVI CHE GIUSTIFICANO L'INVIO ALLO SPECIALISTA (tabella 5 seconda parte)
Valutazione per la riduzione chirurgica del volume polmonare
identifica i candidati all'intervento chirurgico
Valutazione per il trapianto di polmone identifica i candidati all'intervento chirurgico
Disfuntional breathingconferma la diagnosi, ottimizza la terapia farmacologica e facilita il
consulto con altri specialisti
Età minore di 40 anni o una storia familiare di deficit di 1-antitripsina
identifica il deficit, considera la terapia ed esegue lo screening sui
familiari
Dagnosi incerta permette la diagnosi
Sintomatologia sproporzionata rispetto al deficit polmonare
cerca altre cause
Infezioni frequenti esclude la presenza di eventuali bronchiectasie
Emottisi bronchiale esclude la presenza di un eventuale carcinoma bronchiale
Prendere in considerazione la diagnosi clinica
di cuore polmonare in pazienti con:
• edema periferico• aumento della pressione venosa• impulso sistolico parasternale• secondo tono polmonare accentuato.
BPCO: cuore polmonare
BPCO: cuore polmonare
Nei pazienti con diagnosi di cuore polmonare dovrebbe essere valutata l’opportunità di Ossigenoterapia.
L’edema associato a cuore polmonare può essere di solito controllato con terapia sintomatica a base di diuretici.
I pazienti con BPCO affetti da
depressione o stato ansioso
dovrebbero essere trattati con
farmacoterapia convenzionale
Raccomandazione 105 Grado di Evidenza A
Nei pazienti con riacutizzazione gestiti
in un sistema di cure primarie non è
raccomandato nella pratica di routine
eseguire coltura sull’espettorato
Raccomandazione 136 Grado di Evidenza D
Gli antibiotici dovrebbero essere usati per
trattare le riacutizzazioni di BPCO associate
ad un’anamnesi di espettorato purulento.
Raccomandazione 156 Grado di Evidenza A
I pazienti con riacutizzazioni senza espettorato purulento non hanno bisogno della terapia antibiotica a meno che non ci sia un reperto di addensamento alla Rx torace o segni clinici di polmonite.
Raccomandazione 157 Grado di Evidenza B
1.2.17.1 Non ci sono sufficienti evidenze scientifiche per raccomandare una terapia antibiotica profilattica nella gestione di COPD stabile.
1.3.5.17 L’iniziale trattamento empirico andrebbe effettuato con aminopenicillina, macrolide o una tetraciclina. Quando si inizia un trattamento antibiotico empirico il prescrittore dovrebbe prendere sempre in considerazione le guide pubblicate dai microbiologi locali.