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Protocollo per l’Inclusione IISS Michele De Nora
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MINISTERO ISTRUZIONE UNIVERSITÀ E RICERCAISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “MICHELE DE NORA”
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PROTOCOLLO PER L’INCLUSIONE
degli alunni con
Bisogni Educativi Speciali
Gruppo di lavoro per l’inclusione
(G.L.I.)
A.S. 2017-2018
Protocollo per l’Inclusione IISS Michele De Nora
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INDICE
1. Premessa Pag. 3
2. Finalità Pag. 4
3. Risorse Pag. 5
3.1 Umane Pag. 5
3.2 Strumentali Pag. 9
3.3 Territoriali Pag. 9
3.4 Collegiali Pag. 9
3.5 Amministrative Pag. 11
4. Modalità di intervento per una buona prassi inclusiva Pag. 11
4.1 Raccolta dati Pag. 11
4.2 Orientamento in entrata Pag. 11
4.3 Accoglienza e inserimento Pag. 12
4.4 Modalità di individuazione dei BES Pag. 12
4.5 Metodologie e strategie didattico-educative Pag. 13
4.6 Modalità di verifica e valutazione del percorso inclusivo Pag. 14
4.7 Orientamento in uscita e alternanza scuola-lavoro Pag. 15
5. Documentazione e tempi di presentazione Pag. 17
5.1 Verbale di accertamento della situazione di disabilità per
l’Integrazione scolastica
Pag. 17
5.2 Diagnosi Funzionale (D.F.) Pag. 17
5.3 Profilo Dinamico Funzionale (P.D.F.) Pag. 17
5.4 Relazione Clinica Pag. 18
5.5 Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.) Pag. 18
5.6 Piano Didattico Personalizzato (P.D.P.) Pag. 19
5.7 Relazione Finale Pag. 20
5.8 Piano Annuale per l’inclusione (P.A.I.) Pag. 21
6. Normativa di riferimento Pag. 21
7. Conclusione Pag. 22
Allegati Pag. 24
Protocollo per l’Inclusione IISS Michele De Nora
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1. PREMESSA L’Italia, a differenza degli altri Paesi europei, può vantare un’esperienza di ormai 30 anni di
integrazione scolastica degli alunni con disabilità nella scuola ordinaria, a partire dalla prima
legge datata 1971 (118/71 art.28), fino ad arrivare alla Legge Quadro 104 del 1992.
In tal senso, l’IISS Michele De Nora si è sempre distinto per l’impegno profuso a favore
dell’integrazione scolastica e sociale degli alunni diversamente abili che rappresentano una
quota cospicua della popolazione scolastica.
Negli ultimi anni, tuttavia, il concetto stesso di “integrazione” è andato evolvendosi. Oggi,
grazie anche alla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, la nuova parola
d’ordine è “inclusione”. Un progetto, più che un concetto, che la Direttiva ministeriale del 27
dicembre 2012 “Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e
organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” ha voluto delineare e rendere
operativo al fine di realizzare pienamente il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni in
situazione di difficoltà. Tale direttiva, associata al modello ICF-CY proposto dall’OMS per la
classificazione internazionale del funzionamento, disabilità e salute, permette di considerare il
funzionamento della persona nella sua totalità’ e in relazione al contesto.
In quest’ottica dunque, viene ridefinito e completato il precedente approccio all’integrazione
scolastica, estendendo l’attenzione a ciò che è più giusto definire “Bisogni Educativi
Speciali” (B.E.S.) con i quali si delinea una vasta area di alunni che presentano difficoltà in
una o più funzioni della propria persona, anche temporanee e che impediscono il
raggiungimento del benessere individuale, indipendentemente dalla presenza di una disabilità.
L’area dei Bisogni Educativi Speciali, conosciuta in Europa come “Special Educational
Needs”, rappresenta quell’area dello svantaggio scolastico che comprende tre grandi
sotto-categorie, di seguito rappresentate:
L’area dello svantaggio scolastico è, dunque, molto più ampia di quella riferibile alla sola
presenza di “deficit”. D'altronde, oggi appare sempre più evidente come in ogni classe ci
siano alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per una varietà di ragioni:
svantaggio sociale e culturale, disturbi di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici,
difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché
appartenenti a culture diverse.
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Queste differenti problematiche non vengono certificate ai sensi della legge 104/92 e,
conseguentemente non danno diritto alle misure previste dalla stessa legge quadro come
l’affiancamento del docente di sostegno. La legge 170/2010, pertanto, ha rappresentato un
punto di svolta in tal senso, poiché ha aperto un diverso canale di azione educativa,
concretizzando i principi di personalizzazione dei percorsi di studio nella prospettiva della
“presa in carico” dell’alunno con BES da parte di ciascun docente curricolare e di tutto il team
di docenti coinvolto, non solo dall’insegnante per il sostegno.
Questa nuova impostazione delinea, dunque, una nuova sfida che dispone definitivamente il
passaggio dalla cultura dell’integrazione, centrata sul singolo e sulla sua diversità da
compensare, a quella dell’inclusione, un processo mirato al contesto, che riguarda tutti gli
alunni e che non sviluppa una risposta specialistica ma la trasforma in ordinaria,
coinvolgendo una pluralità di attori e di risorse.
In tale ottica anche il lavoro del docente cambia: da semplice esperto di disciplina che
dispensa conoscenze diventa una guida, un facilitatore, un supporto per un apprendimento
autonomo, nella costruzione attiva della conoscenza da parte degli allievi. L'attenzione,
dunque, si è sempre più concentrata sulla diversità umana, sui bisogni formativi di ciascuno,
sui personali stili di apprendimento e di pensiero. La scuola deve perciò divenire flessibile,
comprendere, valorizzare e adeguarsi alle differenze. Solo rispondendo adeguatamente ai
diversi bisogni dei ragazzi, essa può diventare davvero inclusiva e le tante buone intenzioni
possono concretamente divenire buone prassi, in termini di individualizzazione e
personalizzazione. Per tale motivo il Gruppo di lavoro per l’inclusione (G.L.I.), attivo nel
nostro Istituto, ha elaborato un Protocollo per l’inclusione con il quale si intendono
programmare le “buone prassi” da adottare per promuovere l’inclusione scolastica attraverso
la personalizzazione degli apprendimenti, la valorizzazione delle diversità e lo sviluppo delle
potenzialità di ciascuno, con particolare riguardo agli alunni con Bisogni Educativi Speciali.
Tale documento costituisce un vero e proprio strumento di lavoro e pertanto, verrà integrato e
rivisitato periodicamente sulla base delle situazione sperimentate.
2. FINALITÀ
Al fine di attuare un’inclusione scolastica e sociale ottimale degli alunni con Bisogni
Educativi Speciali, il nostro Istituto, attraverso il Protocollo per l’Inclusione, intende
raggiungere le seguenti finalità:
• Garantire il diritto all’istruzione e i necessari supporti agli alunni con B.E.S., riducendone
i disagi formativi ed emozionali mediante l’elaborazione dei tre aspetti determinanti del
processo di formazione: accoglienza, integrazione, continuità;
• Attuare in modo operativo le indicazioni normative per gli alunni con disabilità contenute
nella Legge 104/92 (e successivi decreti applicativi), nella Legge 170/2010 (relativa agli
alunni con D.S.A.), nel Decreto Ministeriale del 27/12/2012 e nella Circolare applicativa
dell’8/03/2013 relative agli alunni con BES;
• Favorire la diagnosi precoce e i percorsi didattici riabilitativi, incrementando la
comunicazione e la collaborazione tra famiglia, scuola e servizi sanitari, durante il
percorso di istruzione e di formazione;
• Definire prassi condivise in merito ai principi, criteri ed indicazioni riguardanti le
procedure di accoglienza, individuazione, acquisizione della documentazione necessaria
e accertamento diagnostico, per un’accoglienza ottimale e un inserimento efficace degli
alunni con Bisogni Educativi Speciali nel contesto scolastico;
• Definire i compiti ed i ruoli dei soggetti coinvolti all’interno e all’esterno dell’istituzione
scolastica (insegnanti, educatori, assistenti, personale ATA, equipe psico-pedagogica,
etc.), favorendo un clima di accoglienza e di attenzione alle relazioni tra i medesimi,
strutturando tempi e modalità di progettazione degli interventi didattico-educativi e
adottando strumenti condivisi e di comprovata efficacia;
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• Prevedere un’organizzazione flessibile ed un ampliamento dell’offerta formativa nonché
un innalzamento della qualità di quest’ultima creando reti tra più Scuole e costruendo una
rete di collaborazione e corresponsabilità tra scuola, famiglia e Enti territoriali (Comune,
ASL, Provincia, Cooperative, Enti culturali e di formazione);
• Definire le linee guida per la realizzazione di un progetto di vita finalizzato
all’inserimento lavorativo dell’alunno con BES, dopo aver concluso il percorso di
formazione scolastica.
3. RISORSE
Nell’ottica della formazione di tutte le individualità, l'IISS Michele De Nora opera da anni nel
campo dell'integrazione scolastica degli studenti con Bisogni Educativi Speciali. In
collaborazione con le famiglie, la A.S.L. e gli Enti locali, si prefigge il compito di promuovere
le iniziative educative necessarie all'integrazione degli alunni, affrontando strategicamente
l'accoglienza e l'inclusione di un numero sempre crescente di studenti con diverse abilità
presenti nella scuola. A tal fine si avvale della presenza di risorse umane, strumentali,
collegiali e amministrative che, a vario titolo, prendono parte al processo di inclusione
scolastica degli alunni con B.E.S..
3.1 Risorse umane
Dirigente Scolastico
Secondo quanto è indicato nelle linee guida per l’integrazione scolastica degli alunni con
disabilità, il Dirigente Scolastico del nostro Istituto:
• Ha compiti consultivi, di formazione delle classi e di assegnazione degli insegnanti di
sostegno tenendo conto, nel caso degli alunni DVA:
- del monte ore complessivo assegnato alla scuola e del grado di disabilità di ciascun
alunno;
- della continuità didattica;
- dei bisogni dell’alunno e delle competenze dell’insegnante di sostegno, in modo
che le seconde siano confacenti ai primi.
• Istituisce, convoca e presiede le riunioni del G.L.I. (Gruppo di lavoro per l’inclusione
degli alunni con Bisogni Educativi Speciali) e del G.L.H.O. (Gruppo di lavoro operativo
per la disabilità certificata) o delega un suo rappresentante;
• Indirizza l’operato dei Consigli di Classe affinché collaborino alla stesura dei PEI e dei
PDP;
• Valorizza progetti che attivino strategie orientate a potenziare il processo di inclusione;
• Attiva azioni di orientamento sia per assicurare continuità nella presa in carico degli
alunni provenienti dalle scuole secondarie di primo grado, sia per costruire percorsi di
transizione al mondo del lavoro per gli alunni delle classi terminali (percorsi misti
dell’alternanza scuola-lavoro);
• Coinvolge attivamente le famiglie e garantisce la loro partecipazione durante tutte le
varie tappe del processo inclusivo;
• Cura i rapporti con gli Enti territoriali (Comune, ASL, Provincia, Cooperative, Enti
culturali e di formazione).
Funzione strumentale per l’inclusione
Nel nostro Istituto è presente una Funzione Strumentale per l’Inclusione, la quale svolge un
ruolo fondamentale per la promozione dell’integrazione e dell’inclusione scolastica e sociale
degli studenti con peculiari bisogni formativi. Il lavoro di coordinamento è finalizzato, in
linea generale, a creare le condizioni per una reale ed efficace integrazione e inclusione di
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tutti gli alunni indistintamente ed in particolare per gli alunni con bisogni educativi speciali,
attraverso lo svolgimento di una serie di funzioni quali:
• Cura dell’accoglienza e dell’inserimento degli studenti con BES, dei nuovi insegnanti di
sostegno e degli operatori addetti all’assistenza specialistica;
• Cura dei passaggi di contatto/informazione tra scuola /famiglia/ servizi;
• Svolgimento di attività di coordinamento della documentazione e aggiornamento della
modulistica;
• Organizzazione del gruppo di lavoro GLI e coordinamento delle attività, con relativa
funzione di raccordo tra gli insegnanti, i genitori, e gli specialisti esterni;
• Collaborazione con gli insegnanti di sostegno e i docenti curricolari per la definizione
dei progetti didattici personalizzati (PEI o PDP);
• Cura dell’aggiornamento del Piano Annuale per l'Inclusione e del Protocollo per l’
Inclusione, curando l’attuazione degli stessi in collaborazione con i Consigli di classe e
il Collegio Docenti;
• Diffusione della cultura dell’inclusione, offrendo consulenza sulle difficoltà degli
studenti con bisogni educativi speciali, promuovendo progetti e iniziative a favore dei
medesimi;
• Informazione circa le disposizioni di legge relative al bullismo, cyber bullismo e
promozione di progetti didattico/educativi di contrasto a tale fenomeno;
• Fornire indicazioni di base su strumenti compensativi e misure dispensative al fine di
realizzare un intervento didattico il più possibile adeguato e personalizzato;
• Collaborazione, ove richiesto, alla elaborazione di strategie volte al superamento dei
problemi nella classe con alunni con DSA;
• Coordinamento delle attività del C.I.C.;
• Divulgazione di iniziative di formazione specifica o di aggiornamento;
• Supporto ai colleghi riguardo a specifici materiali didattici e di valutazione;
• Informazione circa le nuove disposizioni di legge o rispetto a nuovi ambiti di ricerca e
di didattica speciale ed inclusiva.
Coordinatore del Dipartimento del sostegno
Il coordinatore del Dipartimento del sostegno svolge le seguenti funzioni :
• Raccordo tra i docenti di sostegno e il Dirigente Scolastico;
• Cura dell’accoglienza e dell’inserimento degli studenti DVA, dei nuovi insegnanti di
sostegno e degli operatori addetti all’assistenza specialistica;
• Cura dei passaggi di contatto/informazione tra scuola /famiglia/ servizi;
• Svolgimento di attività di coordinamento della documentazione e aggiornamento della
modulistica;
• Organizzazione del gruppo di lavoro GLHO e coordinamento delle attività, con relativa
funzione di raccordo tra gli insegnanti, i genitori, e gli specialisti esterni;
• Collaborazione con gli insegnanti di sostegno e i docenti curricolari per la definizione
dei progetti didattici personalizzati;
• Predisposizione, in collaborazione con il Dirigente Scolastico, della modulistica relativa
alla richiesta di organico da inviare all’USP.
C.I.C. (Centro di informazione e consulenza)
Il C.I.C. – Centro di Informazione e Consulenza – opera nel nostro Istituto nell’ambito della
pedagogia preventiva, allo scopo di erogare servizi a favore di studenti, genitori e personale
scolastico per promuovere la qualità della vita a scuola, favorire lo sviluppo della persona
umana e il successo formativo, prevenire la dispersione scolastica e il disagio giovanile.
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E’ centro di informazione sui temi legati ai bisogni educativi della popolazione scolastica, con
particolare riguardo all’educazione alla salute e alla prevenzione del disagio;
Docenti di sostegno
All’interno dell’Istituto è attivo un valido ed efficiente team di docenti specializzati nelle
attività di sostegno rivolte non solo ai ragazzi diversamente abili, ma anche a tutti quegli
alunni con difficoltà di apprendimento e integrazione. Essi, operando in perfetta sinergia con
le altre Risorse Umane presenti nell’Istituto, cercano di rendere operativi percorsi formativi
finalizzati allo sviluppo delle potenzialità degli alunni e al completamento del loro processo di
crescita e di maturazione, garantendo loro un orientamento di base, sia in ingresso che in
uscita. In particolare i docenti di sostegno:
• Risultano contitolari nelle classi frequentate dagli alunni DVA assegnati secondo quanto
stabilito dalla legge 104/92,art.13;
• Svolgono una funzione di mediazione fra tutti le componenti coinvolte nel processo di
integrazione dell’alunno DVA (famiglia, insegnanti curricolari, figure specialistiche di
riferimento);
• Partecipano alla programmazione didattico-educativa e alla valutazione di tutta la
classe, garantendo un reale contributo nell’assunzione di strategie e tecniche
pedagogiche, metodologiche e didattiche inclusive funzionali a tutto il gruppo classe;
• Prendono visione della documentazione relativa agli alunni DVA e gestiscono il
passaggio delle relative informazioni tra i vari ordini di scuola e all’interno dell’Istituto
al fine di perseguire la continuità didattico-educativa;
• Aiutano l’alunno DVA a prendere coscienza delle sue difficoltà di carattere didattico e/o
socio-relazionale, supportandolo anche nell’organizzazione dello studio;
• Svolgono un’attività di consulenza e di coordinamento, a favore dei docenti curricolari,
per l’adozione di strategie e tecniche pedagogiche, metodologiche e didattiche
integrative e la definizione dei contenuti e degli obiettivi minimi disciplinari da inserire
nei PEI;
• Provvedono alla stesura dei PEI, in stretta collaborazione con i docenti curricolari;
• Conducono direttamente interventi specialistici, sulla base della conoscenza di
metodologie specifiche e centrati sulle caratteristiche cognitivo-comportamentali degli
alunni DVA;
• Coordinano gli interventi individualizzati, predisponendo le verifiche concordate con i
colleghi curricolari, partecipando alla valutazione e documentando il percorso formativo
attraverso la registrazione dei progressi raggiunti dall’alunno;
• Facilitano l’integrazione tra pari attraverso il proprio contributo nella gestione del
gruppo classe;
• Curano i rapporti con la famiglia, con gli operatori ASL e altri Enti istituzionali;
• Tre docenti di sostegno sono componenti del GLI e partecipano ai lavori di questo
organo;
• Partecipano ai GLHO.
Docenti curriculari
Partendo dal presupposto che tutti i docenti all’interno della classe sono tenuti a prestare
attenzione ai bisogni educativi di ciascun alunno, accettando la diversità come valore ed
arricchimento per l’intera classe, i docenti curriculari presenti nel nostro Istituto cooperano, in
linea generale, al processo di inclusione cercando di strutturare il senso di appartenenza,
costruire relazioni socio-affettive positive, adottare strategie e metodologie favorenti
l’apprendimento. In particolare, la loro azione didattico-educativa, si esplica mediante:
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• Una costante osservazione della classe nelle sue dinamiche di funzionamento,
documentandone le caratteristiche;
• L’accoglienza degli alunni con BES (DVA, DSA, etc.) nel gruppo classe favorendone
l’integrazione;
• La definizione di una programmazione didattica/educativa che tenga conto di tutti gli
studenti e delle risorse umane, materiali e metodologiche presenti e realisticamente
attivabili;
• La definizione degli interventi didattico/educativi e l’individuazione delle strategie e
delle metodologie più utili per realizzare la piena partecipazione degli studenti con BES
al normale contesto di apprendimento;
• L’adozione, quando è possibile, di modelli modulari o unità didattiche definiti con
chiarezza e in modo analitico, da consegnare con anticipo al docente di sostegno, che
potrà così programmare i suoi interventi e comunicarli alle famiglie per il supporto nello
studio a casa;
• L’applicazione di strategie inclusive all’interno della didattica comune, anche con
l’adozione di metodologie didattiche attive e con l’utilizzo di misure dispensative e
strumenti compensativi adeguati (per gli alunni con DSA e altri BES);
• L’accordo con il docente di sostegno sulle modalità di verifica e sui criteri di
valutazione coerenti con il percorso didattico-educativo dell’alunno DVA previsto dal
PEI;
• La promozione della condivisione e della collaborazione tra tutte le risorse aggiuntive
ritenute portatrici di nuove competenze, in sinergia con la programmazione didattico-
pedagogica globale;
• La collaborazione con i docenti di sostegno e con il coordinatore di classe per la stesura
dei PEI, dei PDP e per la definizione delle modalità di verifica e di valutazione.
Personale educativo specializzato
Secondo quanto previsto dalla legge 104/92, art.13, anche il nostro Istituto si avvale di un
supporto educativo-assistenziale per gli alunni diversamente abili, grazie alla presenza di un
personale educativo specializzato, il cui interventi è finalizzato a:
• Potenziamento dell’autonomia, della comunicazione e della relazione degli alunni DVA,
secondo quanto previsto dalla legge 104/92, art. 13;
• Collaborazione con i docenti di sostegno e curriculari alla programmazione e
all’organizzazione delle attività scolastiche e formative in relazione alla realizzazione
del progetto educativo;
• Collaborazione alla continuità nei percorsi didattici-educativi favorendo anche il
collegamento tra scuola e territorio in funzione del progetto di vita dell’alunno DVA.
Collaboratori scolastici
Secondo quanto previsto dall’art. 47 del CCNL 2006/09, nel nostro Istituto i collaboratori
scolastici, oltre alle mansioni ordinarie, svolgono quelle indicate nell’ area A della Tabella dei
profili del personale ATA.
Referenti ASL
• Effettuano l’accertamento e redigono la Diagnosi Funzionale;
• Partecipano ad incontri periodici, opportunamente concordati e calendarizzati, con le
famiglie e i docenti di sostegno per un’attenta verifica e valutazione degli obiettivi
didattico-educativi da inserire nel PEI. Per ogni colloquio viene redatto apposito
verbale.
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Famiglia
Una sempre più ampia partecipazione delle famiglie al sistema di istruzione caratterizza gli
orientamenti normativi degli ultimi anni, dall’istituzione del Forum nazionale delle
associazioni dei genitori della scuola, previsto dal D.P.R. 576/96 al rilievo posto dalla legge n.
53/2003 circa la collaborazione fra scuola e famiglia.
Questi orientamenti nascono dalla considerazione della famiglia quale fonte di informazioni
preziose, nonché luogo in cui avviene la continuità fra educazione formale ed informale;
pertanto essa costituisce un punto di riferimento essenziale per la corretta inclusione
scolastica dell’alunno con disabilità.
Partendo da questi presupposti, il nostro Istituto da anni favorisce l’ampia partecipazione della
famiglia al percorso di formazione ed istruzione dei figli, mediante:
• La partecipazione attiva al processo di integrazione scolastica in tutte le sue varie fasi e
alla definizione del progetto di vita, assumendosi la corresponsabilità dell’intero
progetto educativo.
• La partecipazione agli incontri programmati con il Dirigente Scolastico, con i docenti di
sostegno e gli operatori ASL di riferimento;
• La sottoscrizione dei PEI e dei PDP condividendone la realizzazione, la definizione
degli obiettivi formativi, l’individuazione delle misure dispensative e degli strumenti
compensativi;
• La sottoscrizione dell’impegno a realizzare il patto educativo secondo quanto
concordato nel PEI e nel PDP.
3.2 Risorse strumentali
Il nostro Istituto è dotato laboratori di informatica e di sala/cucina e accoglienza turistica,
ambienti in cui trovano ampia attuazione le strategie inclusive a favore degli alunni con
Bisogni Educativi.
3.3 Risorse territoriali Comune, ASL, Provincia, Cooperative, Enti culturali e di formazione, Mediatori linguistici,
Associazioni e volontariato.
3.4 Risorse collegiali
Gruppo di lavoro per l’inclusione (G.L.I.)
Il GLI, organo presente nel nostro Istituto secondo quanto previsto dalla recente normativa sui
BES (Direttiva Ministeriale 2012 e CM n. 8 del 2013), è costituito dal Dirigente Scolastico,
dalla Funzione Strumentale per l’Inclusione, dalla Funzione Strumentale POF, dagli incaricati
C.I.C., da tre docenti di sostegno, da due docenti curricolari, da un assistente amministrativo,
da rappresentanti delle ASL.
Il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione è un nucleo operativo di figure professionali appartenenti
al nostro Istituto e al nostro territorio e svolge le seguenti funzioni:
• Rilevazione dei BES presenti nella scuola;
• Raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi su DVA/DSA/ altri BES;
• Supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi;
• Rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola;
• Raccolta e coordinamento delle proposte del GLHO sulla base delle effettive esigenze;
• Elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni
con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di Giugno) e del
Protocollo per l’Inclusione;
• Promozione di corsi di formazione per docenti e famiglie sulla base di esigenze emerse;
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• Supporto alle attività del C.I.C.;
• Cura dei rapporti con il Centro Territoriale per l’Inclusione e con i servizi di zona sociali
e sanitari per attivare progetti di prevenzione del disagio.
Gruppo di lavoro per la disabilità certificata (G.L.H.O.)
Il Gruppo di Lavoro per la disabilità certificata (GLHO) presente nel nostro Istituto,
conformemente all'art. 15, comma 2 della legge 104/92, è costituito dal Dirigente Scolastico,
dal Coordinatore del G.L.I., dai Docenti di sostegno, dai Docenti curriculari coordinatori di
classe, dagli operatori sanitari referenti ASL.
Il GLHO svolge le seguenti funzioni:
• Analisi della situazione complessiva dell’Istituto con riferimento alle strutture, alle
risorse umane e materiali, agli alunni in situazioni di disabilità certificata;
• Definizione dei criteri per l’attribuzione delle ore e dei docenti specializzati agli alunni
disabili;
• Analisi della documentazione relativa agli alunni con disabilità certificata;
• Definizione di prassi condivise per la progettazione e la verifica dei PEI;
• Individuazione e Programmazione delle modalità operative, delle strategie, degli
interventi e degli strumenti necessari all’integrazione dell’alunno DVA;
• Cura dei rapporti con le Asl e con le Associazioni di assistenza alla disabilità;
• Formulazione di proposte di tipo organizzativo e progettuale per il miglioramento
dell’integrazione degli alunni DVA nell’Istituto;
• Proposte di acquisto di materiali didattici ed attrezzature laboratoriali per le varie
attività didattiche previste per ciascun P.E.I.
Il GLHO si può riunire in seduta plenaria, ristretta (con la sola presenza del Dirigente
Scolastico, del docente coordinatore del GLHO e dei docenti di sostegno), o dedicata (con la
partecipazione delle persone che si occupano in particolare di un alunno). Gli incontri di
verifica con gli operatori sanitari (Unità Multidisciplinare) e la famiglia sono equiparati a
riunioni del GLHO in seduta dedicata. Le riunioni sono convocate dal Dirigente Scolastico.
Consiglio di classe
• Provvede all’individuazione di alunni con BES nel gruppo classe;
• Favorisce l’accoglienza, l’inserimento e l’integrazione degli alunni con BES individuati;
• Delibera l’attivazione di percorsi individualizzati e personalizzati per gli alunni con
BES, informando la Funzione Strumentale dell’Inclusione e il coordinatore del
Dipartimento del sostegno del percorso di inclusione attivato;
• Elabora i percorsi individualizzati e personalizzati (PEI e PDP) a favore degli alunni
con disabilità certificata e con altri bisogni educativi speciali, avvalendosi della stretta
collaborazione della famiglia e dei referenti ASL di riferimento;
• Predispone gli interventi di inclusione assumendosi la responsabilità pedagogico-
didattica ai fini valutativi. Possono essere previste misure compensative e dispensative,
nonché progettazioni e strategie didattico-educative calibrate sui livelli minimi attesi per
le competenze in uscita;
• Adotta strumenti di valutazione condivisi e conformi alla prassi inclusiva definita dalla
normativa.
Collegio docenti
• Inserisce nel P.T.O.F. la scelta inclusiva della scuola, indicando le prassi didattiche che
promuovono effettivamente l’inclusione.
• Su proposta del GLI, il Collegio dei Docenti, nel mese di Giugno, delibera il PAI.
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• Si impegna a partecipare ad azioni di formazione e/o prevenzione concordate anche a
livello territoriale.
3.4 Risorse amministrative
Segreteria didattica
• Garantisce il supporto organizzativo e la gestione amministrativa della documentazione
necessaria per realizzare il processo inclusivo.
• Predispone l’elenco degli alunni DVA, con DSA e altri BES.
4. Modalità di intervento per una buona prassi inclusiva
Partendo dal concetto che “è inclusiva una scuola che permette a tutti gli alunni, tenendo
conto delle loro diverse caratteristiche sociali, biologiche e culturali, non solo di sentirsi
parte attiva del gruppo di appartenenza, ma anche di raggiungere il massimo livello possibile
in fatto di apprendimento”, verranno delineate di seguito le indicazioni operative e le modalità
di intervento attive nel nostro Istituto, che permettono di gestire ogni aspetto della complessità
scolastica e di compiere passi concreti verso la piena realizzazione dell’inclusione.
4.1 Raccolta dati
Le informazioni sull’alunno con BES vengono fornite dalla famiglia e dalla Scuola di
provenienza e raccolte nella segreteria didattica dell’Istituto. Il Personale di segreteria addetto,
la Funzione Strumentale per l’Inclusione e il coordinatore del dipartimento del sostegno, in
collaborazione con i coordinatori di classe e i docenti di sostegno, si accertano che la
documentazione che riguarda l’alunno sia completa ed aggiornata. La documentazione viene
rivista e analizzata anche in sede di GLI. Il docente di sostegno e/o il coordinatore del
consiglio di classe si occupano di coinvolgere la famiglia dell’alunno con BES
nell’aggiornamento della documentazione e, nel caso di alunni in possesso della sola diagnosi
di DSA, di indicare alla famiglia le modalità per ottenere la certificazione DSA (L.170/10).
4.2 Orientamento in entrata
L’orientamento in entrata è fondamentale per permettere alle famiglie degli alunni con BES di
conoscere l’offerta formativa dell’Istituto, grazie ad un servizio di informazione e consulenza
da parte della Funzione Strumentale per l’Orientamento, della Funzione Strumentale per
l’Inclusione, del coordinatore del dipartimento del sostegno o altri docenti delegati. Il nostro
Istituto, infatti, si pone l’obiettivo di stabilire stretti contatti con tutte le parti interessate al
processo di inclusione degli alunni con BES, non solo per ottenere e dare informazioni sui
diversi indirizzi e percorsi avviati, ma soprattutto per stabilire uno scambio reciproco di
esperienze che consentano di ottimizzare il rapporto di collaborazione e promuovere
condizioni favorevoli al pieno sviluppo delle potenzialità educative e all’integrazione di tutti
gli alunni. A tal fine, l’orientamento in entrata del nostro Istituto si avvale di una serie di
procedure, attività e iniziative quali:
• Passaggio di informazioni utili tramite le documentazioni ufficiali (D.F., P.D.F., P.E.I.,
P.D.P.);
• Programmazione di momenti di confronto e scambio tra docenti di ordini di scuola
differenti sul percorso evolutivo dell’alunno con BES;
• Promozione di progetti di accompagnamento o di progetti ponte verso la nuova
esperienza scolastica;
• Counseling orientativo per coloro che hanno incertezze nella scelta o difficoltà
motivazionali, formative e relazionali;
Protocollo per l’Inclusione IISS Michele De Nora
12
• Organizzazione di open day , giornate in cui studenti e familiari incontrano i docenti
negli spazi scolastici e ricevono informazioni dettagliate su tutte le attività della scuola,
sugli indirizzi di studio e sulla possibilità di attuare programmazioni didattico-educative
personalizzate finalizzate a soddisfare gli eventuali bisogni educativi speciali degli
alunni;
• Predisposizione di strumenti informativi (brochure, sito Web, etc.).
4.3 Accoglienza e inserimento
L’accoglienza è una fase importantissima nella vita del nostro Istituto, in quanto è la fase in
cui avviene l’inserimento degli alunni nella nostra realtà scolastica e si devono acquisire i dati
fondamentali per la reciproca conoscenza. Tale fase diventa ancor più rilevante per gli alunni
con BES, per i quali il passaggio alla scuola superiore può essere un momento difficile e
problematico dal momento che molti di loro manifestano difficoltà di apprendimento e di
socializzazione. Alla luce di queste problematiche il nostro Istituto si impegna a creare un
clima favorevole per una buona accoglienza e successivo inserimento dei suddetti alunni
attraverso una serie di attività, di seguito riportate, che si effettueranno nelle prime settimane
dell’anno scolastico e che saranno rivolte non solo alle classi prime ma anche alle classi
successive.
• Assegnazione degli insegnanti di sostegno alle classi cercando, nei limiti del possibile,
di non superare la media di un insegnante ogni due alunni DVA e seguendo il criterio
della continuità didattico-educativa che il nostro Istituto ha sempre considerato un
importante fattore facilitante il processo di apprendimento dell’alunno DVA;
• Verifica della documentazione pervenuta da parte dei docenti di sostegno e del
coordinatore di classe e, in collaborazione con la Funzione Strumentale per l’Inclusione
e il coordinatore del dipartimento del sostegno, attivazione di risposte di tipo
organizzativo per accogliere al meglio l’alunno stesso (predisposizione degli ambienti
con l’abbattimento delle barriere, richiesta AEC, assistenza di base, trasporto, uso di
strumenti e ausili informatici, etc.);
• Nel caso in cui se ne presenti la necessità, programmazione di incontri preliminari con
le famiglie degli alunni con BES, con gli specialisti referenti delle ASL (per gli alunni
DVA e con DSA), con gli assistenti sociali e referenti del Servizio Minori (per gli alunni
in situazione di svantaggio) con l’obiettivo di coordinare gli interventi sui casi,
monitorare le situazioni più complesse e scambiare le informazioni utili per una visione
integrata;
• Programmazione di incontri con gli insegnanti di sostegno, o altri docenti referenti che
hanno precedentemente seguito gli alunni con BES nella Scuola Media Inferiore (per le
classi prime), per acquisire informazioni sui medesimi e sull’azione educativa svolta nel
precedente ordine scolastico;
• Programmazione di attività, nelle classi in cui sono presenti alunni DVA o con altri
BES, rivolte a tutto il gruppo classe e finalizzate all’inserimento scolastico, alla
reciproca conoscenza, al favorire dinamiche relazionali positive. Gli alunni con BES
vengono osservati sistematicamente al fine di valutare la loro reazione al nuovo
inserimento, le loro modalità di relazionarsi nel nuovo contesto e le loro potenzialità. I
dati raccolti costituiranno la base per la stesura del PEI e del PDP.
4.4 Modalita’ di individuazione dei bes
Fermo restando l'obbligo di presentazione delle certificazioni sanitarie per l'esercizio dei
diritti conseguenti alle situazioni di Disabilità (DVA) e di Disturbo Specifico di
Apprendimento (DSA), è compito dei Consigli di classe, sulla base di considerazioni
prettamente pedagogiche e didattiche, indicare in quali altri casi, non ricadenti nei disturbi
clinicamente riscontrabili, sia opportuna e necessaria l'adozione di una personalizzazione
Protocollo per l’Inclusione IISS Michele De Nora
13
della didattica e l’adozione di eventuali misure compensative e dispensative previste dalla
legge 170/2010 e formalizzate nel Piano Didattico Personalizzato (PDP).
Per una efficace e precoce individuazione di un alunno con BES è necessaria un’attenta
analisi iniziale della situazione individuale che consenta di rilevare i punti di forza e di
debolezza dell’alunno e facilitare l’assunzione di decisioni sui percorsi educativo-didattici più
adeguati.
Secondo quanto previsto dal presente protocollo, l’osservazione preliminare avviene per un
periodo non inferiore alle quattro settimane, mentre l’osservazione sistematica viene effettuata
per l’intero anno scolastico ed è attuata da tutti i docenti componenti del consiglio di classe.
In particolare, sono oggetto di osservazione da parte del docente di sostegno e dei docenti
curriculari:
• Le caratteristiche corporee, cognitivo-comportamentali, relazionali, ambientali (di
contesto familiare, scolastico ed extrascolastico) dell’alunno con BES;
• I punti di forza dell’alunno con BES e del gruppo classe, del corpo docente e della
famiglia, sui quali fare leva nell’intervento formativo;
• Le condizioni che potrebbero facilitare il processo di apprendimento (attività
personalizzate in aula o attività individuali fuori dell’aula; organizzazione di tempi di
studio aggiuntivi; uso di strumenti, sussidi, attrezzature specifiche, strumenti
compensativi, etc.).
Tali osservazioni vengono riportate in apposite griglie di osservazione (compilate dai singoli
insegnanti) dalla cui analisi emergono i dati necessari per la compilazione della scheda di
rilevazione dei bisogni educativi speciali. La scheda viene poi consegnata dal docente
coordinatore di classe al docente Funzione Strumentale per l’Inclusione, il quale provvederà a
registrarne i dati da inserire nel PAI.
A seguire, nei casi in cui sia necessario attivare percorsi di studio individualizzati e/o
personalizzati, verranno redatti i P.E.I. e/o P.D.P., i quali avranno lo scopo di definire,
monitorare e documentare, secondo un’elaborazione collegiale, corresponsabile e partecipata,
le strategie di intervento più idonee ed i criteri di valutazione degli apprendimenti che
verranno adottati.
4.5 Metodologie e strategie didattico-educative
Nella sua azione quotidiana a favore dei processi di apprendimento, il nostro Istituto si ispira
ed adotta metodologie e strategie didattico-educative in grado di favorire l’inclusione di tutti
gli alunni e in particolare degli alunni con BES, mediante:
• Attività finalizzate ad accertare le competenze e le conoscenze degli alunni, a facilitare
il riconoscimento delle proprie difficoltà e ad aiutare a superarle (somministrazione di
test d’ingresso; potenziamento del metodo di studio);
• Programmazione di interventi didattico-educativi integrativi per il recupero di
competenze non possedute ed il consolidamento di competenze non del tutto acquisite
con elaborazione chiara dei livelli minimi attesi per le varie discipline.
• Adozione di strategie di approccio al “sapere”, rispettando i ritmi e gli stili di
apprendimento e privilegiando l’apprendimento cooperativo, il lavoro di gruppo, il
“peer tutoring”, l’apprendimento per scoperta, la segmentazione graduale del compito,
la didattica laboratoriale e metacognitiva, l’utilizzo di mediatori didattici, di attrezzature
e strumenti informatici, di software e sussidi specifici per facilitare l’autonomia e
l’apprendimento dell’alunno;
• Per gli alunni DVA, uso di strategie e metodologie che favoriscano l’inclusione e
sostengano la prosecuzione del percorso scolastico nella prospettiva del conseguimento
del diploma o dell’attestato di competenze, attraverso interventi didattici mirati e
specificamente rivolti al sostegno e al recupero delle discipline curricolari, declinate
sulle potenzialità degli alunni secondo quanto previsto dal P.E.I.;
Protocollo per l’Inclusione IISS Michele De Nora
14
• Per gli alunni con DSA e con altri BES, elaborazione di strategie di intervento e
programmazione di interventi didattici in base alle esigenze degli alunni stessi,
agganciando il più possibile le attività didattiche a quelle del gruppo classe,
compatibilmente con il necessario intervento personalizzato previsto nel PDP;
• Valorizzazione delle diversità come arricchimento della classe, favorendo il senso di
appartenenza e la costruzione di relazioni socio-affettive positive. A tal fine, l’ambiente
formativo viene orientato a:
- Gestione attiva del Gruppo classe e promozione di un clima positivo dello stesso
nel quale sono inseriti gli alunni con B.E.S., mediante una particolare attenzione ai
bisogni ed interessi di ognuno, alla comprensione e accettazione dell’altro, alla
promozione di comportamenti non discriminatori, allo sviluppo del senso di
appartenenza al gruppo, alla valorizzazione delle differenze.
- Cura del benessere: ascolto, promozione del benessere, prevenzione e intervento sul
disagio.
- Approccio interculturale: cultura soggettiva, opzione del dialogo, relazione
interculturale, coesione sociale.
• Promozione e organizzazione di attività e progetti che implichino l’uso di una più ampia
gamma di moduli espressivi e attività alternative che possano essere strumento e veicolo
di una formazione globale ed efficace;
• Promozione, oltre all’apprendimento cooperativo, anche dell’“insegnamento
cooperativo” con il quale tutti i docenti collaborano e programmano in maniera
congiunta verso la stessa direzione avendo a disposizione spazi e momenti adeguati per
condividere materiali, risorse ed esperienze;
• Cura dei rapporti con specialisti e Istituzioni locali sia per la realizzazione di eventuali
“Progetti integrati”, sia per la raccolta di informazioni utili relative ad iniziative
provinciali o nazionali a favore dell’inclusione scolastica (corsi di formazione, seminari,
etc.) per una proficua condivisione di teorie e buone prassi;
• Adozione della metodologia didattica dell’alternanza scuola-lavoro, rivolta a tutti gli
alunni del secondo biennio e dell’ultimo anno, che preveda un percorso di orientamento
utile agli alunni per la scelta che dovranno fare una volta terminato il percorso di studio;
• Promozione del coinvolgimento delle famiglie degli alunni con B.E.S. quale supporto
fondamentale del lavoro dei docenti e della partecipazione alle decisioni che riguardano
l’organizzazione delle attività educative. Le famiglie rappresentano, infatti, un punto di
riferimento essenziale per una corretta inclusione scolastica degli alunni, sia perché
sono una fonte d’informazioni preziose sia perché rappresentano il luogo in cui avviene
la continuità tra educazione genitoriale e scolastica;
Le scelte metodologiche e didattico-educative dei docenti vengono esplicitate nei PEI e nei
PDP, in relazione alle modalità operative dell’alunno con BES. Nei suddetti documenti ogni
docente del consiglio di classe indica gli interventi personalizzati, le misure dispensative e gli
strumenti compensativi che intende adottare. I percorsi individualizzati e personalizzati sono
in ogni caso calibrati sulle esigenze dell’alunno (nota min. del 22/11/2013) e tali interventi
sono condivisi con la famiglia che firma il PEI e/o il PDP e sottoscrive il patto formativo ivi
contenuto.
4.6 Modalita’ di verifica e valutazione del percorso inclusivo
La valutazione degli alunni con BES presenti nel nostro Istituto viene effettuata sulla base dei
PEI e dei PDP, in relazione alle programmazioni disciplinari adottate (differenziate,
equipollenti o per obiettivi minimi) per quanto riguarda gli alunni DVA e alle misure
dispensative e agli strumenti compensativi adottati per quanto riguarda gli alunni con DSA e
altri BES.
Protocollo per l’Inclusione IISS Michele De Nora
15
In linea generale, al momento della valutazione si tiene conto, da un lato dei risultati raggiunti
dal singolo alunno in relazione al suo punto di partenza, dall’altro si verifica quanto gli
obiettivi siano riconducibili ai livelli essenziali degli apprendimenti previsti dal grado di
scuola frequentato. A tal fine si cerca di:
• Adottare forme di verifica e valutazione adeguate alle necessità formative degli alunni;
• Porre particolare attenzione ai progressi raggiunti in rapporto agli obiettivi prefissati,
tenendo conto maggiormente dei processi attivati rispetto alle performance;
• Strutturare verifiche secondo modalità compatibili con le difficoltà che presenta
l’alunno e che gli consentano di esprimere il grado di prestazione migliore possibile. È
opportuno che ciascun docente, per la propria disciplina, definisca le modalità più
facilitanti con le quali le prove, anche scritte, vengano formulate (organizzazione
percettiva delle informazioni nello spazio pagina, ripasso poco prima della verifica,
formulazione della stessa domanda in differenti modalità, etc.);
• Programmare le verifiche informando l’alunno. La prestazione orale va privilegiata e
considerata come compensativa della prestazione scritta. È buona prassi applicare,
anche nelle verifiche le misure che possono favorire le condizioni ottimali per una
miglior prestazione possibile, ricorrendo anche all’uso di audiolibri e di sintesi vocali
associate, come pure all’uso del PC con correttore automatico e dizionario digitale;
• Individuare modalità di verifica che prevedano anche prove assimilabili al percorso
comune;
• Stabilire livelli essenziali di competenza che consentano di valutare la contiguità con il
percorso comune e il possibile passaggio alla classe successiva;
• Concordare con l’alunno le attività svolte in modo differenziato rispetto alla classe e le
modalità di raccordo con le discipline in termini di contenuti e competenze.
Il Team docente definisce nei PEI e nei PDP i criteri didattici da adottare per le verifiche e per
la valutazione. Per gli alunni DVA, le prove di verifica possono essere uguali o differenziate
rispetto a quelle della classe, in relazione alla tipologia di PEI progettata. La valutazione
intermedia e finale dello studente deve essere congruente con quanto definito sia nel PEI che
nel PDP.
4.7 Orientamento in uscita e alternanza scuola lavoro
Le attività di alternanza si svolgono secondo le seguenti modalità:
• le attività teoriche si svolgono in classe durante l'orario curriculare e sono tenute dai
docenti interni del cdc oppure da esperti esterni;
• le attività in azienda si svolgono in orario extra scolastico per l'alberghiero, mentre per
gli altri settori, è previsto anche un eventuale fermo didattico.
Con l’attuazione della legge 107/2015, nel nostro Istituto, sono stati attivati dei percorsi
formativi di alternanza scuola/lavoro all’interno della programmazione didattica a cura di ogni
Consiglio di classe. In questi percorsi gli alunni DVA e altri BES hanno la possibilità di
svolgere delle attività di formazione e pre-avviamento al lavoro.
Tali percorsi hanno una importante valenza formativa ed educativa per gli alunni che vi
partecipano, soprattutto per gli alunni DVA, in quanto contribuiscono, insieme ad altre
metodologie didattiche:
• Al rafforzamento delle autonomie personali;
• All’acquisizione di una positiva immagine di sé rafforzando l’autostima;
• Allo sviluppo di competenze comunicativo-relazionali funzionali all’integrazione in un
ambiente di lavoro;
• Al potenziamento delle abilità professionali di base.
I percorsi dell’alternanza scuola-lavoro danno, dunque, un valido contributo all’ inclusione
scolastica sociale e lavorativa perché, se organizzati in maniera accurata, consentono agli
Protocollo per l’Inclusione IISS Michele De Nora
16
alunni di sperimentare in contesti appropriati le competenze acquisite a scuola, migliorando
così sia la motivazione all’apprendimento che la propria autostima e il senso di autoefficacia.
A tal fine, i docenti di sostegno (per gli alunni DVA) e/o i docenti coordinatori di classe (per
gli alunni con DSA o altri BES) collaborano con la figura strumentale preposta per
individuare le attività che gli alunni possono svolgere e per facilitare l’inserimento
nell’attività di tirocinio.
Una volta costruiti i percorsi di alternanza scuola-lavoro da parte dei vari consigli di classe,
questi diventano parte integrante delle programmazioni individualizzate e personalizzate (PEI
e PDP) degli alunni con BES e vengono concordati e strutturati, in piena sinergia, tra scuola,
famiglia e operatori socio-sanitari mediante:
• Individuazione di una struttura adeguata esterna al nostro Istituto, con la quale si
assumono accordi che vengono poi formalizzati dal Dirigente Scolastico;
• Integrazione dell’attività prevista al di fuori dell’Istituto nella programmazione
didattica, in modo che divenga parte integrante del percorso scolastico dell’alunno con
BES. In questo senso sarebbe molto auspicabile prevedere e progettare una modalità di
coinvolgimento anche della classe di appartenenza in questa esperienza pre-lavorativa;
• Stipula di una Convenzione, tra il nostro Istituto e l’ente o azienda dove si svolgerà
l’avviamento al lavoro (CFP, negozi, aziende o enti sia pubblici che privati, etc.), previe
autorizzazioni di: genitori, consiglio di classe, Dirigente Scolastico, Direzione della
struttura esterna.
La Convenzione regolamenta tutto ciò che concerne la collaborazione tra le parti (scuola ed
ente o azienda) e le attività di formazione dell’alunno ed in particolare stabilisce:
• L’orario in cui l’alunno svolgerà attività formative all’esterno;
• Le competenze che l’alunno dovrà acquisire;
• Le attività, il ruolo e le mansioni che l’alunno andrà a svolgere e tutto quello che può essere
utile per chiarire gli obiettivi e le modalità di presenza dell’alunno nelle attività formative
esterne alla scuola. A tal fine, è prevista la collaborazione dell’operatore della formazione
professionale e/o il tutor dell’azienda con le consuete figure professionali preposte alla
formulazione dei PEI ePDP;
• Gli obblighi delle parti, rispetto ai quali:
la Scuola deve:
- Pagare l'assicurazione sia dell’alunno DVA che del docente di sostegno per quanto
riguarda il trasferimento dalla scuola al luogo di formazione;
- Garantire la presenza del docente di sostegno, in orario di servizio, anche nel luogo
esterno alla scuola. Non è necessario che tale docente sia sempre presente, ma, per
ovvi motivi di continuità, deve comunque seguire il lavoro svolto all’esterno,
soprattutto nel primo inserimento. E' possibile anche utilizzare l'assistente per
l'autonomia e la comunicazione fornito dalla Città Metropolitana;
- Garantire l’integrazione del percorso svolto al di fuori della scuola con l’attività
didattica scolastica e, necessariamente, con la successiva valutazione finale.
L’Ente esterno invece deve:
- Garantire la presenza di un operatore della formazione professionale con funzioni
simili a quelle del docente di sostegno, in aggiunta a quella della scuola;
- Programmare attività in cui è prevista la partecipazione dell’alunno con BES insieme
ad altri corsisti, con la possibilità di prevedere anche dei momenti particolari di
attività con il singolo;
- Fornire un Tutor che affianchi, supervisoni e faciliti il ragazzo ad entrare e operare
nel posto di lavoro;
- Garantire che l’alunno possa svolgere tutte le attività concordate per il
raggiungimento degli obiettivi previsti, nei tempi e nei modi indicati nella
Convenzione.
Protocollo per l’Inclusione IISS Michele De Nora
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Per fare in modo che i percorsi di alternanza scuola-lavoro diventino effettivamente strumenti
di inclusione scolastica e non piuttosto esperienze isolate degli alunni con BES, si cerca di
integrare l’attività formativa esterna con l’attività svolta all’interno della scuola e in
particolare con quella della classe di appartenenza (come precedentemente indicato). Pertanto,
il lavoro svolto dagli alunni all’esterno della scuola viene ripreso durante le ore in cui si
lavora in classe e le conoscenze e le competenze acquisite all’esterno vengono utilizzate in un
lavoro in cui sia coinvolta tutta la classe.
Al termine dei percorsi, gli alunni acquisiscono dei crediti formativi che vengono inseriti nella
Certificazione delle competenze, rilasciata alla fine dell’iter scolastico nei casi in cui non
venga conseguito il Diploma di qualifica o conclusivo degli studi (come per gli alunni DVA
con programmazione differenziata).
5. DOCUMENTAZIONE E TEMPI DI PRESENTAZIONE
• Verbale di Accertamento della situazione di disabilità per l’integrazione scolastica
• Diagnosi Funzionale (DF)
• Profilo Dinamico Funzionale(PDF)
• Relazione clinica
• Piano Educativo Individualizzato (PEI)
• Piano Didattico Personalizzato (PDP)
• Relazione finale
• Piano Annuale per l’Inclusione
5.1 Verbale di accertamento della situazione di disabilità per l’integrazione scolastica Il verbale di accertamento della situazione di disabilità ai fini dell’integrazione scolastica
viene rilasciato da un’apposita Commissione composta da un Neuropsichiatra della Azienda
Ospedaliera, uno Psicologo e un Assistente Sociale dell’ASL. Il genitore ha il compito di
richiedere, alla ASL di competenza, l’accertamento dello stato di disabilità per l’integrazione
scolastica del proprio figlio. La Commissione rilascia direttamente al genitore/tutore, il
Verbale di Accertamento della situazione di disabilità e, successivamente al Verbale, gli
specialisti predispongono la Diagnosi Funzionale che, come il Verbale di accertamento, verrà
rilasciata al genitore/tutore. I due documenti dovranno essere quindi consegnati alla scuola dai
familiari. In questo modo, può essere avviato il percorso di richiesta del sostegno ed attivati
gli interventi necessari per consentire l’integrazione scolastica.
5.2 Diagnosi funzionale (DF)
La Diagnosi Funzionale (DF) è la base indispensabile per una buona definizione del PEI. La
stesura della Diagnosi Funzionale compete allo specialista della struttura sanitaria pubblica o
privata accreditata. In essa lo specialista valuta il funzionamento globale dello studente,
evidenziando nelle diverse aree i punti di forza e di debolezza. Nella Diagnosi Funzionale lo
specialista individua la necessità di eventuali risorse aggiuntive al sostegno, come la figura
dell’educatore. Essa, quindi, fornisce un quadro articolato dell’alunno DVA, su cui costruire
una serie percorribile di obiettivi e di attività concrete.
La diagnosi funzionale è aggiornata ad ogni passaggio di ordine di scuola ma può anche
essere rivista in base all’evoluzione dello studente.
5.3 Profilo dinamico funzionale (PDF)
Il Profilo Dinamico Funzionale (PDF) indica le caratteristiche fisiche, psichiche e sociali ed
affettive dell'alunno e pone in rilievo sia le difficoltà di apprendimento conseguenti alla
situazione di handicap e le possibilità di recupero, sia le capacità possedute che devono essere
Protocollo per l’Inclusione IISS Michele De Nora
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sostenute, sollecitate e progressivamente rafforzate e sviluppate nel rispetto delle scelte
culturali della persona portatrice di handicap.
Il PDF è atto successivo alla diagnosi funzionale e indica in via prioritaria, dopo un primo
periodo di inserimento scolastico, il prevedibile livello di sviluppo che l'alunno DVA dimostra
di possedere nei tempi brevi (sei mesi) e nei tempi medi (due anni).
Alla elaborazione del PDF seguono, con il concorso degli operatori delle Unità sanitarie locali
(unità multidisciplinare), della scuola e delle famiglie, verifiche per controllare gli effetti dei
diversi interventi e l'influenza esercitata dall'ambiente scolastico.
Il PDF comprende necessariamente:
• La descrizione funzionale dell'alunno in relazione alle difficoltà che lo stesso dimostra
di incontrare in settori di attività;
• l'analisi dello sviluppo potenziale dell' alunno a breve e medio termine, desunto
dall'esame dei seguenti parametri: cognitivo, affettivo-relazionale, comunicazionale,
linguistico, sensoriale, motorio-prassico, neuropsicologico, autonomia, apprendimento.
Il PDF è aggiornato a conclusione della scuola materna, della scuola elementare e della scuola
media e durante il corso di istruzione secondaria superiore; viene presentato dalla famiglia al
momento dell’iscrizione presso il nostro Istituto.
5.4 Relazione clinica
La Relazione Clinica è una valutazione diagnostica e clinica che spetta agli specialisti
dell’ASL (neuropsichiatri infantili o psicologi) o a soggetti accreditati e convenzionati
(strutture private in cui operano questi specialisti). Lo specialista rilascia la diagnosi e la
relazione descrittiva delle abilità strumentali specifiche, sulla base della quale poi il Team dei
Docenti redige il PDP nel quale definisce gli strumenti compensativi, le misure dispensative,
le forme di verifica e i criteri di valutazione da adottare. La Relazione clinica deve
comprendere: la codifica diagnostica (ICD-10), il percorso di valutazione effettuato, le
indicazioni di intervento, i riferimenti relativi alla presa in carico, l’indicazione dei test e dei
punteggi ottenuti. Affinché la certificazione possa essere considerata valida per i benefici di
legge, essa deve evidenziare chiaramente che la diagnosi è avvenuta secondo quanto sopra
indicato.
La famiglia ha il compito di presentare alla scuola la documentazione che va protocollata e
conservata nei fascicoli personali.
5.5 Piano educativo individualizzato (PEI)
Il Piano Educativo Individualizzato (PEI) viene redatto per gli alunni diversamente abili che
frequentano il nostro Istituto e mira all’inclusione scolastica attraverso lo sviluppo delle
potenzialità individuali e degli apprendimenti.
Si tratta, infatti, di un programma educativo individualizzato finalizzato a far raggiungere a
ciascun alunno DVA, in rapporto alle sue potenzialità, obiettivi di autonomia, di acquisizione
di competenze e di abilità motorie, cognitive, comunicative ed espressive e di abilità
operative, utilizzando anche metodologie e strumenti differenziati e diversificati.
Il PEI non coincide, dunque, con il solo progetto didattico, ma con un vero e proprio progetto
di vita dell’alunno, in cui vengono definiti gli interventi finalizzati alla piena realizzazione del
diritto all'integrazione scolastica (art. 5 DPR 22/4/1994), nella prospettiva del suo possibile
futuro inserimento lavorativo.
Il PEI viene redatto, in piena sinergia con la famiglia, dai docenti di sostegno, dagli operatori
dei servizi socio-sanitari, dai docenti curricolari, e, qualora presente, dall'operatore
psicopedagogico (DPR 24/2/94 - art 5), e rappresenta il documento base negli incontri di
verifica ed eventuale ri-progettazione in itinere.
I docenti, la famiglia e gli specialisti, sottoscrivendolo, si impegnano, ciascuno per la propria
parte, a realizzare il percorso previsto per l’alunno DVA.
Protocollo per l’Inclusione IISS Michele De Nora
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Per una corretta compilazione del PEI è importante che le parti coinvolte:
• Individuino la tipologia di programmazione didattica da attuare e che può essere:
a) Equipollente (o per obiettivi minimi) che è conforme ai programmi ministeriali o,
comunque, ad essi globalmente corrispondenti (art. 15 comma 3 O.M. n.90/2001).
Con questo tipo di programmazione l’alunno partecipa a pieno titolo agli esami di
qualifica o di stato e acquisisce il titolo di studio, anche se la valutazione deve
essere sempre riferita ai progressi personali dell'alunno secondo le sue peculiarità e
potenzialità (O.M. 90/2001)
b) Differenziata in quanto non riconducibile ai programmi ministeriali. Con questo
tipo di programmazione l’alunno partecipa agli esami di qualifica e di stato,
svolgendo prove differenziate omogenee al percorso svolto, finalizzate al
conseguimento di un Attestato delle competenze acquisite (non il diploma),
utilizzabile come “credito formativo” per la frequenza di corsi professionali (art.
312 e seguenti del D. L.vo n. 297/94). In questo caso anche la valutazione è
differenziata e non riferita ai programmi ministeriali.
• Stabiliscano i livelli essenziali delle competenze e delle abilità di base in relazione alle
potenzialità dell’alunno già rilevate nella Diagnosi Funzionale e nel Profilo Dinamico
Funzionale.
• Indichino gli obiettivi educativi/riabilitativi e di apprendimento riferiti alle aree e alle
funzioni, perseguibili dall’alunno in uno o più anni;
• Tengano conto sia degli obiettivi raggiungibili dal singolo alunno in relazione al suo
punto di partenza, sia degli obiettivi minimi previsti dai piani di studio del nostro ordine
di scuola nel rispetto delle specifiche competenze;
• Indichino: le attività proposte, le strategie didattiche ritenute più idonee, i tempi di
scansione degli interventi previsti e gli spazi da utilizzare, i materiali e i sussidi con cui
organizzare le proposte d’intervento, le risorse disponibili all’interno e all’esterno
dell’Istituto in termini di strutture, servizi, persone, attività, mezzi.
• Individuino modalità e tipologia per le verifiche degli obiettivi raggiunti che prevedano
anche prove graduate e/o assimilabili a quelle del percorso della classe.
Il PEI deve essere compilato entro il mese di Novembre, condiviso e firmato dalle parti
interessate compresa la famiglia e sottoposto ad aggiornamento ogni volta che si ravvisi la
necessità. Il PEI può essere consegnato in copia alla famiglia, dopo richiesta scritta.
5.6 Piano didattico personalizzato (PDP)
Il Piano Didattico Personalizzato (PDP) viene redatto per gli alunni con alcune tipologie di
Bisogni Educativi Speciali (eccetto gli alunni DVA) quali: i Disturbi Evolutivi Specifici (DSA,
ADHD, DOP, FIL, etc.) e varie tipologie di svantaggio (socio-economico; linguistico-
culturale; comportamentale-relazionale, etc.) che frequentano il nostro Istituto e, come per il
PEI, mira anch’esso all’inclusione scolastica attraverso lo sviluppo delle potenzialità
individuali e degli apprendimenti.
Il PDP è definito dal team docente del consiglio di classe, in accordo con la famiglia, e sulla
base di quanto esplicitato nella relazione clinica in merito ai bisogni educativi speciali
evidenziati nell’alunno e alle misure dispensative e gli strumenti compensativi da utilizzare
(L. 170/2010). Spetta poi, ai docenti curriculari identificare, declinare e sperimentare le
misure e gli strumenti più efficaci per lo specifico studente, anche all’interno delle diverse
discipline, avendo cura di garantire una didattica personalizzata con forme efficaci e flessibili
di lavoro scolastico.
Nel PDP sono anche delineate le metodologie e le attività didattiche, rapportate alle capacità
individuali, le forme di verifica e i criteri di valutazione.
Protocollo per l’Inclusione IISS Michele De Nora
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Durante l’anno scolastico ogni verifica ed eventuale aggiustamento degli interventi partirà da
quanto condiviso ad inizio percorso e riportato nel PDP, in particolare nella relazione fra
obiettivi, risultati attesi e valutazione.
Accanto alle misure dispensative e compensative sono importanti, anche alcune attenzioni
pedagogiche quali:
• individuare le attività nelle quali lo studente è più capace creando occasioni ed
esperienze in grado di renderle visibili e di valorizzarle;
• fissare obiettivi concreti e realistici, in sintonia con le capacità proprie di uno studente
con DSA;
• dare tempi più lunghi per le varie attività in modo da poter completare il lavoro in modo
adeguato.
5.7 Relazione finale
Al termine dell’anno scolastico il consiglio di classe, coordinato dal docente di sostegno (per
gli alunni DVA) e dal coordinatore di classe (per gli alunni con altri BES) redige una
relazione finale nella quale sono evidenziati: i progressi compiuti, gli obiettivi raggiunti e le
strategie didattico-educative rivelatesi efficaci. La relazione finale costituisce, insieme al PEI
e al PDP, la base di partenza per il successivo anno scolastico e nel caso delle classi terminali
viene allegata al Documento del 15 Maggio. Per gli alunni in passaggio di ordine di scuola
successivo, la relazione verrà inviata presso la scuola accogliente, insieme al fascicolo
personale dell’alunno.
Per gli alunni DVA delle classi terminali la relazione finale allegata al Documento del 15
maggio dovrà contenere:
• Una presentazione dell’alunno con riferimento alla diagnosi;
• le stesse indicazioni inserite nel documento della classe, ma riferite alla situazione del
singolo alunno;
• Una descrizione delle tipologie di prove che vanno anche allegate;
• Una motivata richiesta di assistenza durante le varie fasi dell'Esame di Stato (presenza
del Docente Specializzato per le Attività di Sostegno, assistenti all'autonomia, assistenti
alla comunicazione, etc.);
• Le indicazioni relative alle tipologie e ai tempi di somministrazione delle prove scritte e
orali;
• La richiesta delle prove d'esame che siano coerenti con il percorso differenziato (ai fini
del conseguimento dell'attestato valido come credito formativo). Nell’allegato relativo
ai candidati con programmazione differenziata il Consiglio di Classe dovrà specificare
quali prove differenziate, in coerenza con il P.E.I., sono state progettate e somministrate
durante il corso dell'ultimo anno scolastico.
Per gli alunni con DSA delle classi terminali, la relazione finale allegata al Documento del 15
maggio dovrà contenere:
• I percorsi didattici personalizzati compiuti dai singoli alunni, con particolare riferimento
alle misure dispensative e agli strumenti compensativi utilizzati, al fine di tutelare tali
alunni in sede di esame di Stato. Secondo la normativa, per gli alunni DSA, in sede di
esame di Stato, possono essere utilizzati, quali strumenti compensativi, la sintesi vocale,
il PC con correttore automatico e il dizionario digitale, mentre riguardo alle misure
dispensative gli alunni con DSA possono essere dispensati dalle prestazioni scritte in
lingua straniera nel caso in cui ricorrano tutte le condizioni di seguito elencate:
- certificazione di DSA attestante la gravità del disturbo e recante esplicita
richiesta di dispensa dalle prove scritte;
- richiesta di dispensa dalle prove scritte di lingua straniera presentata dalla
famiglia o dall’allievo se maggiorenne;
- approvazione da parte del consiglio di classe.
Protocollo per l’Inclusione IISS Michele De Nora
21
In caso di dispensa, in sede di esame di Stato, si prevede una prova orale sostitutiva di quella
scritta, i cui contenuti e le cui modalità sono stabiliti dalla Commissione d’esame sulla base
della documentazione fornita dai Consigli di Classe. I candidati con DSA che superano
l’esame di Stato conseguono il titolo valido per l’iscrizione alla scuola secondaria di secondo
grado ovvero all’università. Qualora sia invece stato formalizzato l’esonero dall’insegna-
mento delle lingue straniere con conseguente adozione di un percorso didattico differenziato,
in sede di esami di Stato, i candidati con DSA che hanno seguito un percorso didattico
differenziato e sono stati valutati dal consiglio di classe con l’attribuzione di voti e di un
credito scolastico relativi unicamente allo svolgimento di tale piano, possono sostenere prove
differenziate, coerenti con il percorso svolto, finalizzate solo al rilascio dell'attestazione di cui
all'art.13 del D.P.R. n.323/1998.
5.8 Piano annuale per l’inclusione
Il Piano Annuale per l’Inclusione (PAI) è un documento che è parte integrante del PTOF e che
sintetizza gli elementi finalizzati a migliorare l’azione educativa/didattica della scuola
partendo da un’attenta lettura del grado di inclusività della scuola.
È lo strumento di progettazione dell’Offerta Formativa della Scuola, nell’ottica
dell’inclusione. Il PAI è predisposto dal GLI e viene presentato al Collegio dei Docenti
affinché, dopo discussione e condivisione, sia approvato ed inoltrato all’USR entro i termini
prescritti.
Il PAI:
• Individua gli obiettivi di miglioramento;
• Identifica l’utilizzo “funzionale” delle risorse professionali presenti;
• Raccoglie dati di tipo quantitativo e qualitativo dell’utenza scolastica;
• Contiene i punti di forza o di criticità della scuola, gli obiettivi che si intende attuare e la
proposta di assegnazione delle risorse funzionali alla realizzazione degli obiettivi
presentati.
6. NORMATIVA DI RIFERIMENTO
• Art. 3 e art.34 della Costituzione Italiana sull’uguaglianza e la parità dei cittadini.
• Legge 118/71: Nuove norme in favore di mutilati e invalidi civili.
• Legge 517/77 - Diritto alla frequenza scolastica di tutti i portatori di handicap
• Legge n. 270/1982 Istituzione del ruolo dell’ insegnante di sostegno
• Legge Quadro 104/1992 per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone
disabili
• D.P.R. n. 275/99 Norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi
dell’art. 21 della Legge 15 marzo 1997, n. 59
• Legge 28 marzo 2003, n. 53 Delega al Governo sull'istruzione e dei livelli essenziali
delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale
• Intesa Stato-Regioni 20 marzo 2008 - Accoglienza scolastica e la presa in carico degli
alunni con disabilità
• Linee guida per integrazione scolastica MIUR 2009
• D.P.R. n.81/2009 sulla formazione delle classi
• Legge Quadro 170/2010 “Nuove norme in materia di disturbi specifici di
apprendimento in ambito scolastico”
• DM 12 luglio 2011 “Linee guida per il diritto degli alunni con disturbi specifici
dell’apprendimento”
• Linee guida accoglienza e integrazione alunni stranieri MIUR 2014
• Linee guida per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati MIUR 2014
Protocollo per l’Inclusione IISS Michele De Nora
22
• Diversi da chi? Raccomandazioni per l’integrazione degli alunni stranieri e per
l’intercultura MIUR 2015
• Legge 107/2015 - Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per
il riordino delle disposizioni legislative vigenti.
• Nota MIUR 19/11/2015 PROT. N. 37900 La formazione in servizio dei docenti
specializzati sul sostegno sui temi della disabilità, per la promozione di figure di
coordinamento. Realizzazione di specifici percorsi formativi a livello territoriale.
• D.Lgs. 66/2017 Norme per la promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con
disabilità (…)
• Nota MIUR 04.08.2009 Linee guida per l’integrazione scolastica degli alunni con
disabilità
• Direttiva MIUR 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni
educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”
• Circolare MIUR n. 8 06 marzo 2013 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni
educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica-indicazioni
operative”
• Nota MIUR 27 giugno 2013 - Piano Annuale Inclusività - Direttiva 27 dicembre 2012 e
C.M. n. 8/2013
• Nota MIUR 22 novembre 2013 Strumenti di intervento per alunni con Bisogni
Educativi Speciali. A.S. 2013/2014. - Chiarimenti.
• Linee Guida MIUR per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri
• Linee Guida MIUR per la formazione delle Reti
• Nota MIUR 15 maggio 2017 n. 21315 - Formazione delle classi
• Linee di orientamento per azioni di prevenzione e di contrasto al bullismo e al cyber
bullismo MIUR 2015
• Piano nazionale per la prevenzione del bullismo e del cyberbullismo MIUR - 2017
7. CONCLUSIONE
Nell’ottica della formazione di tutte le individualità, l’IISS Michele De Nora opera da anni nel
campo dell'integrazione scolastica degli alunni con Bisogni Educativi Speciali, in
collaborazione con le famiglie, la A.S.L. e gli Enti territoriali, promuovendo l’integrazione di
tutti gli alunni e la crescita formativa del singolo, al di là delle proprie difficoltà, come
individuo e come cittadino.
In particolare, la presenza degli alunni diversamente abili nel nostro Istituto è stata sempre
parte integrante della sua “tradizione culturale” e ciò ha fatto si che, al centro del processo
inclusivo attivato ci sia, da sempre, la crescita in autonomia degli alunni con BES, lo sviluppo
della propria personalità, dei talenti e della creatività, come pure delle proprie abilità fisiche e
mentali, sino alle massime potenzialità, nell’ottica di un “progetto di vita” proiettato oltre il
periodo scolastico.
La sfida con la quale ci si misura ogni giorno, è ardua, dunque, e non riguarda solo il diritto
incontestabile della persona diversamente abile ad essere educata, ma riguarda anche il come
educare e con quali mezzi. L’alunno con B.E.S., infatti è una "persona" che deve sviluppare le
sue potenzialità e tentare di trasformarle in capacità, abilità e competenze. Rispetto agli altri,
tuttavia, ha maggiori difficoltà di sviluppo, di apprendimento, di comunicazione. In tale ottica,
dunque, i normali bisogni educativi che tutti gli alunni hanno, si "arricchiscono" di qualcosa
di particolare, di "speciale", per cui l'alunno con BES ha bisogno di un aiuto costante da parte
di operatori qualificati, di interventi di sostegno, di metodi appropriati, di strutture adeguate,
di relazioni continue con altre persone, di tempi più equilibrati.
Trasformare questi bisogni educativi in obiettivi educativi e formativi concreti e facilmente
raggiungibili, significa rispondere in modo inclusivo alla presenza di alunni con BES nella
scuola in base al principio generale della “speciale normalità”. Occorre cioè che il modus
Protocollo per l’Inclusione IISS Michele De Nora
23
operandi normale e quotidiano del docente prenda coscienza dei punti di forza umani,
metodologici, relazionali che intrinsecamente gli sono propri e si arricchisca di quella
“specialità” che è fatta di senso della responsabilità etica e professionale, di competenza, di
tecnica, di formazione.
Protocollo per l’Inclusione IISS Michele De Nora
24
ALLEGATI Allegato n. 1
GRIGLIA DI OSSERVAZIONE PER L’INDIVIDUAZIONE DI ALUNNI BES 1. Analisi delle sfere cognitivo-comportamentale, emozionale, sociale e ambientale (Barrare
con una X le caselle corrispondenti alle voci che specificano la situazione dell'alunno)
Sfera relazionale/ comportamentale
Mostra atteggiamenti di bullismo o minacce
Dimostra opposizione ai richiami
Non stabilisce buoni rapporti con i compagni
E’ poco accettato/ ricercato dai compagni
Mostra la tendenza a mentire e/o ingannare
Trasgredisce regole condivise
Ha reazioni violente con i compagni
Si isola dagli altri per lunghi periodi
Distrugge oggetti e/o compie atti di vandalismo
Compie gesti di autolesionismo
Sfera dello sviluppo
In molte attività mostra rilevante confusione mentale
Ha difficoltà di comprensione verbale
Non si esprime verbalmente
Parla in continuazione
Ha difficoltà fonologiche
Balbetta
Sfera Cognitiva
Si esprime con frasi poco chiare/poco strutturate
Ha una rapida caduta dell’attenzione
Ha difficoltà a comprendere le regole
Protocollo per l’Inclusione IISS Michele De Nora
25
Sfera emozionale
Ha difficoltà di concentrazione
Ha difficoltà logiche
Ha difficoltà a memorizzare
Presenta ritardi nel linguaggio
Ha difficoltà di apprendimento
Ha improvvisi e significativi cambiamenti dell’umore
Ha comportamenti bizzarri
Manifesta fissità nelle produzioni
Lamenta malesseri fisici
Attribuisce i propri successi/insuccessi a cause esterne
Ha difficoltà ad esprimersi di fronte al gruppo
Ha propensione a biasimare se stesso o colpevolizzarsi
Rinuncia di fronte all’impegno, alle prime difficoltà
Sfera sociale
Dimostra scarsa autonomia personale
Ha difficoltà di organizzazione spazio/temporale
Ha difficoltà di coordinazione grosso/motoria
Ha difficoltà di coordinazione fine
Si appropria di oggetti non suoi
Ha scarsa cura degli oggetti
Non è collaborativo
Ha un abbigliamento inappropriato all’età o alla stagione
Ha una scarsa igiene personale
Presenta segni fisici di maltrattamento
Protocollo per l’Inclusione IISS Michele De Nora
26
Sfera ambientale *Specificare qui
Ha materiale scolastico/didattico insufficiente
Famiglia problematica
Pregiudizi ed ostilità culturali
Difficoltà socioeconomiche
Ambienti deprivati/devianti
Difficoltà di comunicazione e o collaborazione tra scuola,
servizi, enti operatori….) che intervengono nell’educazione e
nella formazione*
Bisogni espressi dal team degli insegnanti relativamente alle
problematiche evidenziate (strumenti, informazioni, sussidi…)*
Apprendimento
lingue straniere
Pronuncia difficoltosa
Difficoltà di acquisizione degli automatismi grammaticali di
base
Difficoltà nella scrittura
Difficoltà nell’acquisizione nuovo lessico
Notevoli differenze tra comprensione del testo scritto e orale
Notevoli differenze tra la produzione scritta e orale
Protocollo per l’Inclusione IISS Michele De Nora
27
2. Questionario per il riconoscimento di situazioni sospette di DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
Appare disinteressato nel gestire il materiale scolastico ?
Sempre Spesso Qualche volta Mai
Mentre legge o scrive si muove sulla sedia o si avvicina/allontana dal libro/quaderno?
Evita di copiare dalla lavagna o non fa in tempo a finire?
Partecipa più attivamente in classe se non si tratta di leggere o scrivere?
Quando legge, gli capita di saltare le righe o le parole?
Quando legge fa molte pause ed è più lento dei suoi compagni?
Quando legge fa più errori dei suoi compagni?
Quando legge si corregge da solo ? (torna indietro e rilegge più volte la stessa parola.)
Quando legge, sostituisce, omette, aggiunge o inverte le lettere nelle parole (es. il-li, perso-spero, segno-sogno)
Perde il segno mentre legge?
Non riconosce i grafemi?
Ha difficoltà a leggere i gruppi consonantici?
Compie errori di anticipazione?
Non rispetta la punteggiatura?
Tiene il segno con un dito?
Legge ad alta voce con poca espressione e intonazione?
Comprende poco o nulla di quello che legge se legge ad alta voce?
Ha qualche difficoltà nel trovare le parole per esprimere un concetto, pur dando prova di averlo compreso?
Ha problemi di comprensione di un testo scritto?
Tende a leggere velocemente e anche se commette numerosi errori, non si interrompe ? (è rapido ma scorretto)
La calligrafia non è costante nel tempo ? (non è tutti i giorni la stessa e/cambia dalla prima pagina all’ultima)
La pressione del tratto grafico sul foglio è troppo forte, troppo debole o incostante?
Ha un’inesatta legature delle lettere corsive?
I caratteri scritti sono variabili nelle dimensioni oppure troppo grandi o troppo piccoli?
Ha difficoltà con il corsivo e preferisce lo stampato maiuscolo?
Sostituisce le lettere quando scrive ? (scambia v/f, d/t, s/z, d/b, a/o/e, ecc.)
Quando scrive commette errori del tipo foglia-folia, insalata-isalata, gelato-gelalato?
Si dimentica spesso di utilizzare le lettere maiuscole all’inizio di frase o nei nomi propri ecc?
Dimentica gli apostrofi e gli accenti?
Scrive con difficoltà sotto dettatura?
Protocollo per l’Inclusione IISS Michele De Nora
28
Riscrive la stessa parola varie volte?
Compie errori semantico-lessicali? (es. ’ago/lago)
Rende meglio nelle materie orali che in quelle scritte?
Ha difficoltà a ricordare le tabelline?
Ha difficoltà nella risoluzione di problemi: di comprensione del testo, di riconoscimento della regola da applicare, di calcolo?
Ha difficoltà a scrivere i numeri che contengono lo zero ? (centotre-1003)
Ha difficoltà a mettere in colonna i numeri?
E’ lento e commette errori nel calcolo scritto?
Ha difficoltà a contare all’indietro ? (da 100 a 0)
Ha difficoltà nel calcolo a mente e/o si aiuta con le dita?
Ha difficoltà a raccontare/spiegare piccole esperienze, in ordine cronologico?
Alcuni descrittori sono tratti dal questionario per il riconoscimento di situazioni a sospetto di disturbi specifici di apprendimento sviluppato da Cappa c. (ISAC-CNR Torino); Rossi V (I.C.I. Alpignano, Torino); Muzio C. (Università di Pavia); Albanesi E (operativa sociale labirinto, Pesaro); Molinas L, Cambiaggio S, Cardis A, Onnis AR (C.T.R. Cagliari); Gagliano A, (Università di Messina, Dipartimento di Scienze Pediatriche).
3. Rilevazione delle strategie utilizzate dall’alunno nello studio
Efficace Da potenziare
SOTTOLINEA, IDENTIFICA PAROLE CHIAVE…
COSTRUISCE SCHEMI, MAPPE, DIAGRAMMI…
UTILIZZA STRUMENTI INFORMATICI (Computer, correttore ortografico, software…)
USA STRATEGIE DI MEMORIZZAZIONE (Immagini, colori, riquadrature…)
ALTRO……
4. Rilevazione dei “punti di forza” dell’alunno e del gruppo classe su cui fare leva nell’intervento
Punti di forza dell’allievo, su cui fare leva nell’intervento
Discipline preferite
Discipline in cui riesce
Protocollo per l’Inclusione IISS Michele De Nora
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Attività preferite
Attività in cui riesce
Desideri e /o bisogni espressi
Hobbies, passioni, attività extrascolastiche
Punti di forza gruppo classe
Presenza di un compagno o un gruppo di compagni per le attività disciplinari
SI (specificare) no
Presenza di un compagno o un gruppo di compagni per le attività extrascolastiche
Si (specificare no
5. Rilevazione delle condizioni facilitanti, che consentono la partecipazione dell’alunno al
processo di apprendimento e alla vita della classe.
Segnare con una X le “condizioni facilitanti”. In caso positivo (SI), specificare. Arganizzazione dei tempi aggiuntivi rispetto al lavoro d’aula
Si No
Attività in palestra o altri ambienti diversi dall’aula
Si No
Uso di strumenti, sussidi, attrezzatura specifica, strumenti compensativi
Si No
Adattamenti, differenziazioni, accorgimenti messi in atto dagli insegnanti nelle modalità di lavoro in aula
Si, nelle attività di
Attività personalizzate in aula
Si No
Protocollo per l’Inclusione IISS Michele De Nora
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Attività in piccolo gruppo con lo scopo di facilitare l’alunno
Si No
Attività individuali fuori dell’aula
Si No
Protocollo per l’Inclusione IISS Michele De Nora
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Allegato n.2
SCHEDA DI RILEVAZIONE DEI
BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI(BES)
Classe sezione
n° totale alunni di cui n° alunni DSA……….
n° alunni con disabilità………
n° alunni BES individuati dal c.d.c ……..
Descrizione dei casi di bisogno educativo speciale per cui vengono richiesti strumenti di flessibilità da impiegare nell’azione educativo-didattica:
Alunno/a Tipi di BES Modalità di intervento
Tipi di BES
1. Carenza affettive-relazionali 2. difficoltà di apprendimento 3. disagio economico 4. disturbo specifico di apprendimento DSA con certificato 5. disagio sociale 6. divario culturale 7. disturbo da deficit di attenzione e iperattività 8. divario linguistico 9. disabilità certificata ai sensi della Legge 104/92 10. Altro (specificare)…………
Modalità di intervento
PEI ( piano educativo individualizzato)legge 104/92
PDP (piano didattico personalizzato)
Altre scelte didattiche che non comportino la stesura del PDP
Protocollo per l’Inclusione IISS Michele De Nora
32
Allegato n.3
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DISCIPLINARE PER ALUNNI DVA
Indicatori degli obiettivi disciplinari previsti dal
P.E.I. Descrittori
Modalità di raggiungimento degli obiettivi disciplinari
Voto in decimi
Conoscenze Abilità Competenze
Ampie e approfondite con sicura padronanza degli argomenti. Applica con sicurezza i contenuti e le procedure acquisite, trasferendo gli stessi in contesti diversi e/o situazioni nuove. Affronta situazioni problematiche utilizzando strategie adeguate.
E’ in grado di esplicitare le conoscenze acquisite e svolgere attività usando con padronanza la strumentalità appresa
In piena autonomia, con sicurezza e ruolo propositivo
10
Conoscenze Abilità Competenze
Ampie e consolidate Applica con sicurezza i contenuti e le procedure acquisite trasferendo gli stessi in situazioni nuove. Affronta situazioni problematiche utilizzando strategie adeguate. E’ in grado di esplicitare le conoscenze acquisite e svolgere attività usando con padronanza la strumentalità appresa
In piena autonomia, con sicurezza e ruolo propositivo
9
Conoscenze Abilità Competenze
Consolidate Applica i contenuti e le procedure acquisite trasferendo gli stessi in situazioni semplificate. Affronta semplici situazioni problematiche utilizzando strategie adeguate. E' in grado di esplicitare le conoscenze acquisite ed utilizza la strumentalità appresa.
In autonomia 8
Conoscenze Abilità Competenze
Parzialmente consolidate
Applica i procedimenti acquisiti in situazioni semplificate. Affronta semplici situazioni problematiche con l'aiuto dell'insegnante di sostegno. E' in grado di esplicitare con qualche incertezza le conoscenze acquisite ed utilizza la strumentalità appresa in parziale autonomia.
Parzialmente guidato 7
Protocollo per l’Inclusione IISS Michele De Nora
33
Conoscenze Abilità Competenze
Essenziali Applica i procedimenti acquisiti solo se supportato dall’insegnante di sostegno. Esplicita le conoscenze acquisite ed utilizza la strumentalità appresa solo con l'aiuto dell'insegnante di sostegno. Svolge attività semplici ed affronta situazioni problematiche solo se guidato
Guidato 6
Conoscenze Abilità Competenze
Inadeguate Ha difficoltà ad applicare semplici strategie di problem-solving, anche se supportato dall'insegnante di sostegno.
Esplicita le conoscenze affrontate con difficoltà, anche se guidato dall'insegnante di sostegno.
Totalmente guidato e collaborativo
5
Conoscenze Abilità Competenze
Assenti Non è in grado di applicare semplici strategie di problem-solving, anche se supportato dall'insegnante di sostegno. Non è in grado di esplicitare le conoscenze anche se supportato dall'insegnante di sostegno.
Totalmente guidato e non collaborativo
4
Conoscenze Abilità Competenze
Assenti Non è in grado di applicare semplici strategie di problem-solving e non collabora con l’insegnante di sostegno. Non è in grado di esplicitare le conoscenze e non collabora con l’insegnante di sostegno.
Mancata consegna e comportamento oppositivo
3
Protocollo per l’Inclusione IISS Michele De Nora
34
GRIGLIA DI VALUTAZIONE COMPORTAMENTALE PER ALUNNI DVA
Indicatori Descrittori Voto in decimi Partecipazione alle attività scolastiche, impegno e motivazione ad apprendere.
Comportamento in riferimento alle regole e interazione con adulti e compagni.
Cura del proprio materiale, rispetto di quello altrui e dei contesti nei quali vive le esperienze.
Partecipa sempre costruttivamente alle attività proposte con impegno costante e motivazione ad apprendere. Si comporta in maniera conforme alle regole in qualsiasi situazione e attiva più che positive interazioni con adulti e compagni.
Si prende cura del proprio materiale, rispetta quello altrui ed i contesti nei quali vive le esperienze.
10
Partecipazione alle attività scolastiche, impegno e motivazione ad apprendere.
Comportamento in riferimento alle regole e interazione con adulti e compagni.
Cura del proprio materiale, rispetto di quello altrui e dei contesti nei quali vive le esperienze.
Partecipa costruttivamente alle attività proposte con impegno e motivazione.
Si comporta in maniera conforme alle regole e attiva positive interazioni con adulti e compagni.
Ha cura del proprio materiale, rispetta quello altrui ed i contesti nei quali vive le esperienze.
9
Partecipazione alle attività scolastiche, impegno e motivazione ad apprendere.
Comportamento in riferimento alle regole e interazione con adulti e compagni.
Cura del proprio materiale, rispetto di quello altrui e dei contesti nei quali vive le esperienze.
Partecipa sempre alle attività proposte con impegno e motivazione.
Generalmente rispetta le regole ed interagisce con adulti e compagni in maniera abbastanza positiva.
Ha cura del proprio materiale di quello altrui e dei contesti nei quali vive le esperienze.
8
Partecipazione alle attività scolastiche, impegno e motivazione ad apprendere.
Comportamento in riferimento alle regole e interazione con adulti e compagni.
Cura del proprio materiale, rispetto di quello altrui e dei contesti nei quali vive le esperienze.
Partecipa in maniera discontinua alle attività proposte, impegno e motivazione vanno sollecitati e sostenuti.
Deve ancora interiorizzare pienamente le regole scolastiche e le interazioni con adulti e compagni necessitano di essere spesso mediate dall'adulto. La cura del proprio materiale, il rispetto di quello altrui e dei contesti nei quali vive le esperienze devono essere sollecitate dall’insegnante di sostegno.
7
Protocollo per l’Inclusione IISS Michele De Nora
35
Partecipazione alle attività scolastiche, impegno e motivazione ad apprendere. Comportamento in riferimento alle regole e interazione con adulti e compagni.
Cura del proprio materiale, rispetto di quello altrui e dei contesti nei quali vive le esperienze.
Partecipa alle attività proposte solo se costantemente sollecitato, impegno e motivazione sono molto discontinui. Non sempre rispetta le regole ed ha difficoltà ad interagire positivamente con adulti e compagni.
Ha scarsa cura del proprio materiale, è poco rispettoso di quello altrui e del contesto nel quale vive le esperienze, nonostante le sollecitazioni dell’insegnante di sostegno
6
Partecipazione alle attività scolastiche, impegno e motivazione ad apprendere.
Comportamento in riferimento alle regole e interazione con adulti e compagni. Cura del proprio materiale, rispetto di
quello altrui e dei contesti nei quali vive le esperienze.
Attiva comportamenti, atteggiamenti ed espressioni non adeguati alla vita scolastica e sociale
5
Protocollo per l’Inclusione IISS Michele De Nora
36
Allegato n.4
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DISCIPLINARE PER ALUNNI CON D.S.A.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PROVA SCRITTA PER STUDENTI CON D.S.A. (DISLESSIA E DISGRAFIA) LINGUE
OBIETTIVI
Max
Obiettivo
raggiunto
Obiettivo
parzialmente
raggiunto
Obiettivo non
raggiunto
Comprensione del testo 5 4 - 4,5 – 5 2 - 2,5 - 3 - 3,5 0 - 0,5 - 1 -1,5
Conoscenza e padronanza delle strutture
noziofunzionali 5 4 - 4,5 – 5 2 - 2,5 - 3 - 3,5 0 - 0,5 - 1 -1,5
Valutazione: /10
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PROVA SCRITTA DI MATEMATICA PER STUDENTI CON D.S.A. (DISCALCULIA)
OBIETTIVI
Max
Obiettivo
raggiunto
Obiettivo
parzialmente
raggiunto
Obiettivo non
raggiunto
Comprensione e formalizzazione del
testo del problema 3 3 1 - 1,5 - 2 - 2,5 0 - 0,5
Conoscenza regole 2 2 1 - 1,5 0 - 0,5
Applicazione delle tecniche risolutive 5 4 - 4,5 – 5 2 - 2,5 - 3 - 3,5
0 - 0,5 - 1 -1,5
Correttezza nel calcolo - - - -
Precisione e ordine nell’ esecuzione - - - -
Valutazione: /10
Protocollo per l’Inclusione IISS Michele De Nora
37
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PROVA SCRITTA DI ITALIANO PER STUDENTI CON D.S.A.
PADRONANZA DELLA LINGUA ITALIANA
Correttezza ortografica Correttezza morfosintattica Punteggiatura
Non valutato
Lessico e stile (proprietà e ricchezza lessicale)
Semplicità (lessico limitato ma corretto)
0,5 – 1
COMPETENZA ESPOSITIVA
Caratteristiche del contenuto Ricchezza di informazioni / Contenuti Comprensione del testo / Capacità di argomentazione
Nulla 0
Parziale 0,5
Sufficiente 1
Discreta 1,5
Adeguata 2
COMPETENZA ORGANIZZATIVA
Coerenza e organicità del discorso Articolazione chiara e ordinata del testo/Collegamento ed equilibrio tra le parti
Mancanza di coerenza collegamento tra le parti
0
Scarsa coerenza e frammentarietà
0,5-1
Sufficiente coerenza
e organicità
1,5-2
Discreta coerenza e organicità
2,5
Apprezzabile coerenza 3
PERTINENZA Adeguatezza alla traccia Aderenza alla richiesta
Inadeguata 0
Parzialmente adeguata 1-1,5
Adeguata 2
CREATIVITA' Rielaborazione personale e critica/Originalità
Non significativa 0
Parzialmente significativa 1-1,5
Significativa 2
VALUTAZIONE Voto in decimi (in lettere ______/10
Protocollo per l’Inclusione IISS Michele De Nora
38
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER STUDENTI CON D.S.A. (VERIFICHE ORALI)
LIVELLO Descrizione
OTTIMO
(10)
Dimostra un'accurata comprensione delle generalizzazioni, dei concetti e dei fatti specifici ad un compito o situazione ed esprime intenzioni relative ad alcuni aspetti dell'informazione
DISTINTO
(9/8)
Mostra un'accurata e completa comprensione delle generalizzazioni, dei concetti e dei fatti specifici a un compito
BUONO
(7)
Mostra un'incompleta comprensione delle generalizzazioni, dei concetti e dei fatti specifici a un compito/situazione e possiede una serie di evidenti idee errate
SUFFICIENTE
(6)
Dimostra idee incerte circa generalizzazione, concetti e fatti relativi a un compito/situazione.
Protocollo per l’Inclusione IISS Michele De Nora
39
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DISCIPLINARE PER ALUNNI CON D.S.A.
Indicatori degli obiettivi disciplinari previsti dal
P.D.P Descrittori
Modalità di raggiungimento degli obiettivi disciplinari
Voto in decimi
Conoscenze Abilità Competenze
Ampie e approfondite con sicura padronanza degli argomenti. Applica con sicurezza i contenuti e le procedure acquisite, trasferendo gli stessi in contesti diversi e/o situazioni nuove. Affronta situazioni problematiche utilizzando strategie adeguate. E’ in grado di esplicitare le conoscenze acquisite e svolgere attività usando con padronanza la strumentalità appresa.
In piena autonomia, con sicurezza e ruolo propositivo
10
Conoscenze Abilità Competenze
Ampie e consolidate Applica con sicurezza i contenuti e le procedure acquisite trasferendo gli stessi in situazioni nuove. Affronta situazioni problematiche utilizzando strategie adeguate. E’ in grado di esplicitare le conoscenze acquisite e svolgere attività usando con padronanza la strumentalità appresa.
In piena autonomia, con sicurezza e ruolo propositivo
9
Conoscenze Abilità Competenze
Consolidate Applica i contenuti e le procedure acquisite trasferendo gli stessi in situazioni semplificate. Affronta semplici situazioni problematiche utilizzando strategie adeguate. E' in grado di esplicitare le conoscenze acquisite ed utilizza la strumentalità appresa.
In autonomia 8
Conoscenze Abilità Competenze
Parzialmente consolidate Applica i procedimenti acquisiti in situazioni semplificate. Affronta semplici situazioni problematiche con l'aiuto degli insegnanti curriculari. E' in grado di esplicitare con qualche incertezza le conoscenze acquisite ed utilizza la strumentalità appresa in parziale autonomia
Parzialmente guidato 7
Protocollo per l’Inclusione IISS Michele De Nora
40
Conoscenze Abilità Competenze
Essenziali Applica i procedimenti acquisiti solo se supportato dagli insegnanti curriculari. Esplicita le conoscenze acquisite ed utilizza la strumentalità appresa solo con l'aiuto degli insegnanti curriculari. Svolge attività semplici ed affronta situazioni problematiche solo se guidato.
Guidato 6
Conoscenze Abilità Competenze
Inadeguate Ha difficoltà ad applicare semplici strategie di problem-solving, anche se supportato dagli insegnanti curriculari. Esplicita le conoscenze affrontate con difficoltà, anche se guidato dagli insegnanti curriculari.
Totalmente guidato e non collaborativo 5
Conoscenze Abilità Competenze
Assenti Non è in grado di applicare semplici strategie di problem-solving, anche se supportato dagli insegnanti curriculari. Non è in grado di esplicitare le conoscenze anche se supportato dagli insegnanti curriculari
Totalmente guidato e non collaborativo 4
Conoscenze Abilità Competenze
Assenti Non è in grado di applicare semplici strategie di problem-solving e non collabora con gli insegnanti curriculari. Non è in grado di esplicitare le conoscenze e non collabora con gli insegnanti curriculari.
Mancata consegna e comportamento oppositivo
3
Protocollo per l’Inclusione IISS Michele De Nora
41
GRIGLIA DI VALUTAZIONE COMPORTAMENTALE PER ALUNNI CON D.S.A.
Indicatori Descrittori Voto in decimi
▪ Partecipazione alle attività scolastiche, impegno e motivazione ad apprendere.
▪ Comportamento in riferimento alle regole e interazione con adulti e compagni.
▪ Cura del proprio materiale, rispetto di quello altrui e dei contesti nei quali vive le esperienze.
Partecipa sempre costruttivamente alle attività proposte, con impegno costante e motivazione ad apprendere.
Si comporta in maniera conforme alle regole in qualsiasi situazione e attiva più che positive interazioni con adulti e compagni.
Si prende cura del proprio materiale, rispetta quello altrui ed i contesti nei quali vive le esperienze.
10
▪ Partecipazione alle attività scolastiche, impegno e motivazione ad apprendere.
▪ Comportamento in riferimento alle regole e interazione con adulti e compagni.
▪ Cura del proprio materiale, rispetto di quello altrui e dei contesti nei quali vive le esperienze
Partecipa costruttivamente alle attività proposte con impegno e motivazione.
Si comporta in maniera conforme alle regole e attiva positive interazioni con adulti e compagni.
Ha cura del proprio materiale, rispetta quello altrui ed i contesti nei quali vive le esperienze.
9
▪ Partecipazione alle attività scolastiche, impegno e motivazione ad apprendere.
▪ Comportamento in riferimento alle regole e interazione con adulti e compagni.
▪ Cura del proprio materiale, rispetto di quello altrui e dei contesti nei quali vive le esperienze
Partecipa sempre alle attività proposte con impegno e motivazione.
Generalmente rispetta le regole ed interagisce con adulti e compagni in maniera abbastanza positiva.
Ha cura del proprio materiale di quello altrui e dei contesti nei quali vive le esperienze.
8
▪ Partecipazione alle attività scolastiche, impegno e motivazione ad apprendere.
▪ Comportamento in riferimento alle regole e interazione con adulti e compagni.
▪ Cura del proprio materiale, rispetto di quello altrui e dei contesti nei quali vive le esperienze.
Partecipa in maniera discontinua alle attività proposte, impegno e motivazione vanno sollecitati e sostenuti.
Deve ancora interiorizzare pienamente le regole scolastiche e le interazioni con adulti e compagni necessitano di essere spesso mediate dall'adulto.
La cura del proprio materiale, il rispetto di quello altrui e dei contesti nei quali vive le esperienze devono essere sollecitate dagli insegnanti curriculari.
7
Protocollo per l’Inclusione IISS Michele De Nora
42
▪ Partecipazione alle attività scolastiche, impegno e motivazione ad apprendere.
▪ Comportamento in riferimento alle regole e interazione con adulti e compagni.
▪ Cura del proprio materiale, rispetto di quello altrui e dei contesti nei quali vive le esperienze.
Partecipa alle attività proposte solo se costantemente sollecitato, impegno e motivazione sono molto discontinui.
Non sempre rispetta le regole ed ha difficoltà ad interagire positivamente con adulti e compagni.
Ha scarsa cura del proprio materiale, è poco rispettoso di quello altrui e del contesto nel quale vive le esperienze, nonostante le sollecitazioni degli insegnanti curriculari.
6
▪ Partecipazione alle attività scolastiche, impegno e motivazione ad apprendere.
▪ Comportamento in riferimento alle regole e interazione con adulti e compagni.
▪ Cura del proprio materiale, rispetto di quello altrui e dei contesti nei quali vive le esperienze.
Attiva comportamenti, atteggiamenti ed espressioni non adeguati alla vita scolastica e sociale.
5
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43
Griglia di valutazione della Prima Prova degli Esami di Stato per alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento
Italiano
Tipologia A – Analisi e commento di un testo letterario
1 – Comprensione e interpretazione d’insieme del testo
Non coglie alcuna informazione e non fornisce risposta 0
Fraintende e coglie poco anche le informazioni esplicite contenute nel testo 1
Coglie solo le informazioni esplicitamente fornite dal testo o fornisce informazioni generiche 2
Coglie le informazioni esplicite e riesce ad operare alcune inferenze 3
Coglie tutte le informazioni esplicite e anche quelle che richiedono operazioni di inferenza 4
Coglie tutte le informazioni esplicite e quelle che richiedono operazioni di inferenza, dimostrando di comprendere il significato del testo e di interpretarlo pienamente
5
2 – Individuazione delle caratteristiche del testo sotto l’aspetto espressivo e formale
Non è in grado di individuare la struttura del testo 0
Individua solo in parte e in modo poco chiaro la struttura del testo 1
Sa individuare la struttura del testo fornendo alcune spiegazioni 2
Individua la struttura del testo dando valide/esaustive/ampie argomentazioni 3
3 – Capacità di commentare e/o contestualizzare il testo in base alle richieste
Non è in grado di commentare e/o contestualizzare il testo 0
Fornisce indicazioni solo insufficienti e/o confuse per il commento e/o confuse per la contestualizzazione del testo
1
Fornisce alcune informazioni utili a commentare e/o contestualizzare il testo in base alle richieste
2
Commenta il testo dando valide informazioni, anche di carattere storico-culturale 3
Commenta il testo dando valide informazioni, anche di carattere storico-culturale, esprimendo valutazioni critiche
4
4 – Correttezza (ortografica e sintattica) e proprietà linguistica, efficacia espositiva
L’espressione presenta gravi e numerosi errori che compromettono la comprensione 0
Sono presenti diversi errori che rendono difficile la comprensione e/o l’esposizione presenta un linguaggio poco efficace
1
L’espressione non risulta comprensibile, sono presenti alcuni errori e usa un lessico Generico
2
Si esprime in modo abbastanza corretto, con lessico per lo più adeguato per cui l’esposizione è comprensibile e/o scorrevole
3
Per gli alunni con DSA quest’ultimo indicatore non viene considerato e si attribuisce comunque il punteggio massimo di 3 punti, che equivale alla sufficienza.
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44
Tipologia B – Saggio breve e articolo di giornale Tipologia C – Trattazione storica
Tipologia D – Trattazione di attualità
1 – Pertinenza alla traccia e conoscenza dell’argomento
Non conosce alcun contenuto e non risponde ad alcuna traccia 0
Non ha capito le richieste della traccia e risponde in modo confuso 1
Conosce solo contenuti superficiali e risponde in modo limitato alle richieste 2
Conosce i contenuti essenziali e risponde con aderenza alle richieste 3
Conosce i contenuti necessari a rispondere con pertinenza alle richieste 4
Conosce, in modo approfondito, vari contenuti che gli consentono di esprimersi con piena pertinenza
5
2 – Articolazione, coesione e coerenza dell’argomentazione o della trattazione
Non è in grado di organizzare il discorso 0
Svolge il discorso in modo frammentario, poco coeso e/o contraddittorio e/o ripetitivo 1
Svolge il discorso in modo schematico, ma sostanzialmente coerente 2
Argomenta in modo abbastanza articolato, sostanzialmente con coesione e coerenza 3
Argomenta in modo articolato, con coesione e coerenza 4
3 – Capacità di rielaborazione (sintesi e valutazione)
Non riesce a rielaborare né a sintetizzare 0
È in grado di stabilire dei collegamenti, ma in modo confuso e/o semplicistico 1
Riesce a rielaborare quanto espresso in modo semplice 2
Rielabora le conoscenze in modo significativo, fornendo valutazioni personali e/o esprimendo opinioni con spunti di originalità
3
4 – Correttezza (ortografica e sintattica) e proprietà linguistica, efficacia espositiva
L’espressione presenta gravi e numerose scorrettezze linguistiche che ompromettono
l’esposizione 0
Sono presenti diversi errori ortografici e/o linguistici che rendono difficile la omprensione 1
L’espressione non risulta sempre chiara e scorrevole a causa di errori ortografici, linguistici, di un lessico generico e ripetitivo
2
Si esprime in modo abbastanza corretto, con lessico per lo più adeguato per cui l’esposizione è comprensibile e abbastanza rispondente alla tipologia
3
Per gli alunni con DSA quest’ultimo indicatore non viene considerato e si attribuisce comunque il punteggio massimo di 3 punti, che equivale alla sufficienza.
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45
Allegato n.5
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DISCIPLINARE PER ALUNNI CON B.E.S. (Aree dello Svantaggio)
Indicatori degli
obiettivi disciplinari previsti dal
P.D.P.
Descrittori Modalità di raggiungimento
degli obiettivi disciplinari
Voto in decimi
Conoscenze Abilità Competenze
Ampie e approfondite con sicura padronanza degli argomenti. Applica con sicurezza i contenuti e le procedure acquisite, trasferendo gli stessi in contesti diversi e/o situazioni nuove. Affronta situazioni problematiche utilizzando strategie adeguate. E’ in grado di esplicitare le conoscenze acquisite e svolgere attività usando con padronanza la strumentalità appresa.
In piena autonomia, con sicurezza e ruolo propositivo
10
Conoscenze Abilità Competenze
Ampie e consolidate Applica con sicurezza i contenuti e le procedure acquisite trasferendo gli stessi in situazioni nuove. Affronta situazioni problematiche utilizzando strategie adeguate. E’ in grado di esplicitare le conoscenze acquisite e svolgere attività usando con padronanza la strumentalità appresa.
In piena autonomia, con sicurezza e ruolo propositivo
9
Conoscenze Abilità Competenze
Consolidate Applica i contenuti e le procedure acquisite trasferendo gli stessi in situazioni semplificate. Affronta semplici situazioni problematiche utilizzando strategie adeguate. E' in grado di esplicitare le conoscenze acquisite ed utilizza la strumentalità appresa.
In autonomia 8
Conoscenze Abilità Competenze
Parzialmente consolidate Applica i procedimenti acquisiti in situazioni semplificate. Affronta semplici situazioni problematiche con l'aiuto dell'insegnante curriculare. E' in grado di esplicitare con qualche incertezza le conoscenze acquisite ed utilizza la strumentalità appresa in parziale autonomia
Parzialmente guidato 7
Protocollo per l’Inclusione IISS Michele De Nora
46
Conoscenze Abilità Competenze
Essenziali Applica i procedimenti acquisiti solo se supportato dagli insegnanti curriculari. Esplicita le conoscenze acquisite ed utilizza la strumentalità appresa solo con l'aiuto degli insegnanti curriculari. Svolge attività semplici ed affronta situazioni problematiche solo se guidato.
Guidato 6
Conoscenze Abilità Competenze
Inadeguate Ha difficoltà ad applicare semplici strategie di problem-solving, anche se supportato dagli insegnanti curriculari. Esplicita le conoscenze affrontate con difficoltà, anche se guidato dagli insegnanti curriculari.
Totalmente guidato e non collaborativo
5
Conoscenze Abilità Competenze
Assenti Non è in grado di applicare semplici strategie di problem-solving, anche se supportato dagli insegnanti curriculari. Non è in grado di esplicitare le conoscenze anche se supportato dagli insegnanti curriculari.
Totalmente guidato e non collaborativo
4
Conoscenze Abilità Competenze
Assenti Non è in grado di applicare semplici strategie di problem-solving e non collabora con gli insegnanti curriculari. Non è in grado di esplicitare le conoscenze e non collabora con gli insegnanti curriculari
Mancata consegna e comportamento oppositivo
3
Protocollo per l’Inclusione IISS Michele De Nora
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GRIGLIA DI VALUTAZIONE COMPORTAMENTALE
PER ALUNNI CON B.E.S. (Aree dello Svantaggio)
Indicatori Descrittori Voto in decimi
▪ Partecipazione alle attività scolastiche, impegno e motivazione ad apprendere.
▪ Comportamento in riferimento alle regole e interazione con adulti e compagni.
▪ Cura del proprio materiale, rispetto di quello altrui e dei contesti nei quali vive le esperienze.
Partecipa sempre costruttivamente alle attività proposte, con impegno costante e motivazione ad apprendere. Si comporta in maniera conforme alle regole in qualsiasi situazione e attiva più che positive interazioni con adulti e compagni.
Si prende cura del proprio materiale, rispetta quello altrui ed i contesti nei quali vive le esperienze.
10
▪ Partecipazione alle attività scolastiche, impegno e motivazione ad apprendere.
▪ Comportamento in riferimento alle regole e interazione con adulti e compagni.
▪ Cura del proprio materiale, rispetto di quello altrui e dei contesti nei quali vive le esperienze.
Partecipa costruttivamente alle attività proposte con impegno e motivazione.
Si comporta in maniera conforme alle regole e attiva positive interazioni con adulti e compagni.
Ha cura del proprio materiale, rispetta quello altrui ed i contesti nei quali vive le esperienze.
9
▪ Partecipazione alle attività scolastiche, impegno e motivazione ad apprendere.
▪ Comportamento in riferimento alle regole e interazione con adulti e compagni.
▪ Cura del proprio materiale, rispetto di quello altrui e dei contesti nei quali vive le esperienze.
Partecipa sempre alle attività proposte con impegno e motivazione.
Generalmente rispetta le regole ed interagisce con adulti e compagni in maniera abbastanza positiva.
Ha cura del proprio materiale di quello altrui e dei contesti nei quali vive le esperienze.
8
▪ Partecipazione alle attività scolastiche, impegno e motivazione ad apprendere.
▪ Comportamento in riferimento alle regole e interazione con adulti e compagni.
▪ Cura del proprio materiale, rispetto di quello altrui e dei contesti nei quali vive le esperienze.
Partecipa in maniera discontinua alle attività proposte, impegno e motivazione vanno sollecitati e sostenuti.
Deve ancora interiorizzare pienamente le regole scolastiche e le interazioni con adulti e compagni necessitano di essere spesso mediate dall'adulto.
La cura del proprio materiale, il rispetto di quello altrui e dei contesti nei quali vive le esperienze devono essere sollecitate dagli insegnanti curriculari
7
Protocollo per l’Inclusione IISS Michele De Nora
48
▪ Partecipazione alle attività scolastiche, impegno e motivazione ad apprendere.
▪ Comportamento in riferimento alle regole e interazione con adulti e compagni.
▪ Cura del proprio materiale, rispetto di quello altrui e dei contesti nei quali vive le esperienze.
Partecipa alle attività proposte solo se costantemente sollecitato, impegno e motivazione sono molto discontinui.
Non sempre rispetta le regole ed ha difficoltà ad interagire positivamente con adulti e compagni. Ha scarsa cura del proprio materiale, è poco rispettoso di quello altrui e del contesto nel quale vive le esperienze, nonostante le sollecitazioni degli insegnanti curriculari.
6
▪ Partecipazione alle attività scolastiche, impegno e motivazione ad apprendere.
▪ Comportamento in riferimento alle regole e interazione con adulti e compagni.
▪ Cura del proprio materiale, rispetto di quello altrui e dei contesti nei quali vive le esperienze.
Attiva comportamenti, atteggiamenti ed espressioni non adeguati alla vita scolastica e sociale
5